Anno accademico 2005-06
Università degli studi di Parma
Facoltà di Architettura
Corso di Laurea triennale in
Disegno Industriale d'Architettura e Tecniche dell’edilizia
Corso di
Storia dell’architettura III
Prof. Sergio Bettini
Leonardo da Vinci, L’uomo vitruviano (il canone delle proporzioni
secondo Vitruvio). Venezia, Gallerie dell’Accademia
Parimenti il centro in mezzo al corpo per natura è l’ombelico. E infatti
se un uomo fosse collocato supino con le mani e i piedi distesi e il
centro del compasso fosse puntato nell’ombelico di questi,
descrivendo una circonferenza le dita di entrambe le mani e dei piedi
saranno toccate dalla linea. Analogamente come la forma della
circonferenza viene istitutita nel corpo, così si rinviene in esso il
disegno di un quadrato. Infatti se si misura dalle piante dei piedi alla
sommità del capo e tale misura è riferita alle mani distese, si trova
che pure la larghezza è come l’altezza, come le aree che sono
quadrate regolari … (Vitruvio, De architectura, III, 1, 3)
Maso Finiguerra, Il giovane che vuole essere architetto, 1455 ca.
Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 115F
in basso: “Vo essere uno buono disegnatore e deventare uno
buono architettore”
Capitello con muratori, Abbazia Sainte-Foy
Conques, Francia, XII sec.
Botteghe, da: De Sphaera, Biblioteca Estense, Modena
Muratore che cade dal tetto di una casa in costruzione, XVI sec. (datato 1545)
Masaccio e Filippino Lippi, La resurrezione del figlio Teofilo e san Pietro in cattedra, 1425-26, 1483-85.
Affresco 232x597 cm. Firenze, S. Maria del Carmine, cappella Brancacci, parete sinistra .
Nel gruppo di sinistra si riconoscono a destra Filippo Brunelleschi, al centro Leon Battista Alberti, dietro Masaccio e il più piccolo Masolino
Tiziano Vecellio, Ritratto di Giulio Romano, olio su tela
108x87 cm, già nella coll. Marcos.
Ricostruzione M. Tafuri, in: Giulio Romano, Milano, Electa, p. 46.
Paolo Caliari detto il Veronese, Ritratto di Vincenzo Scamozzi, olio
su tela, 93,3 x 81,7 cm. Denver Art Museum.
Capitello corinzio, Idea universale di architettura
Villa Barbaro, Maser (Treviso).
A. Palladio, Quattro libri dell’architettura, 1570.
Villa Capra detta La Rotonda, Vicenza.
A. Palladio, Quattro libri dell’architettura, 1570.
A. da Sangallo il Giovane, modello per S. Pietro. Vaticano,
Fabbrica di S. Pietro
Domenico Cresti da Passignano, Michelangelo
presenta a a Paolo IV il modello per S. Pietro, FI,
Casa Buonarroti
Giuliano da Sangallo (da
Ciriaco d’Ancona), S. Sofia a
Costantinopoli.
Biblioteca Apostolica Vaticana
Bramante, Tempietto di S. Pietro in Montorio.
Da: S. Serlio, Il terzo libro … antiquità di Roma, Venezia
1540.
D. Bramante, Tempietto di S. Pietro in Montorio.
Battistero di S. Giovanni, Firenze. L’esterno (rivestimento XI-XIII sec).
S. Miniato al Monte, Firenze.
Facciata iniziata nel XII sec. e conclusa all'inizio del XIII.
A. Palladio, Tempietto alle Foci del Clitumno, Trevi (Spoleto)
Tempietto alle Foci del Clitumno (Spoleto),
IV°-VII° sec.
Dinocrate, architetto orgoglioso delle proprie idee e della propria ingegnosità, quando
Alessandro prese il potere, partì dalla Macedonia alla volta dell'esercito desideroso dei favori
regi. Egli dalla patria portava lettere di presentazione di congiunti e amici per gli alti ufficiali e i
dignatari, per avere più facile accesso al re, ed essendo stato accolto da costoro con cortesia
chiese di essere introdotto il più presto possibile da Alessandro. Pur avendoglielo promesso,
aspettavano indugiavano aspettando il momento propizio. Pertanto Dinocrate ritenendosi
raggirato da costoro cercò in se stesso l'aiuto. Poiché era assai alto, di aspetto gradevole,
assai notevole per beltà e dignità del portamento; pertanto fidando in questi doni di natura
lasciò i vestiti nell'alloggio, si unse completamente il corpo di olio, si coronò il capo con una
fronda di pioppo, coprì con un vello leonino l'omero sinistro, e impugnando con la destra una
clava (evidente riferimento a Ercole) si diresse verso il tribunale dove il re amministrava la
giustizia. Avendo la visione singolare attratto gli sguardi della gente, Alessandro lo notò.
Rimirandone la beltà comandò che gli fosse fatto largo per avvicinarsi, e gli chiese chi fosse.
Ma quegli disse: "Dinocrate, architetto macedone, e porto a te idee e progetti degni della tua
fama. E infati ho dato al monte Athos la forma di una statua virile, sulla cui mano sinistra ho
disegnato mura urbiche dal circuito molto ampio e sulla destra una patera che raccogliesse
l'acqua di tutti i fiumi che si trovavano in quel monte, così da essere riversata di lì in mare".
Alessandro essendo alettato dal tipo di progetto subito chiese, se intorno vi fossero campi che
potessero nutrire tale cittadinanza con produzioni di granaglie. Avendo assodato che ciò non
era possibile se non con trasporti per mare, disse: "Dinocrate, apprezzo l'originale disegno del
progetto e me ne rallegro, ma ritenendo che il piacere di chi deducesse una colonia in quel
luogo in quel luogo verrebbe biasimato. Poiché come un neonato senza il latte della nutrice
non può nutrirsi né essere portato ai momenti successivi della vita che cresce, così una città
senza campi e l'arrivo dei loro frutti entro le mura non può crescere né senza abbondanza di
cibo avere gran numero di abitanti né senza mezzi mantenere il popolo. Pertanto pur ritenendo
apprezzabile il progetto, così credo sia da respingere la scelta del luogo; voglio inoltre che tu
sia con me, poiché mi avvarrò del tuo operato". Dinocrate seguì Alessando in Egitto e qui
sovraintese per lui alla costruzione di Alessandria. E chiude Vitruvio: Così Dinocrate
avvalendosi dell'aspetto e del portamento dignitoso del proprio corpo pervenne a tale fama. A
me invece, o imperatore, la natura non assegnò un corpo alto, l'età ha deformato il viso, le
malattie hanno indebolito le forze. Pertanto poiché sono privo di queste risorse, otterrò i tuoi
favori, come spero, grazie agli aiuti del mio sapere e agli scritti.
Vitruvio, libro II, prefazione, 1-4.
F. Di Giorgio, Dinocrate (da Vitruvio)
A. Del Sarto, Giovanni Paolo Rucellai
Piero della Francesca, Federigo da Montefeltro. Firenze,
Uffizi
Cristoforo Foppa detto Caradosso (?), Medaglia di fondazione di S. Pietro, 1505. Milano, Civiche Raccolte Archeologiche
D. Bramante, Palazzo Caprini.
Anonimo dis., London, RIBA.
Giulio Romano,
Palazzo Te, Mantova
Pienza
- in alto: veduta aerea
- in basso a sx: Il Duomo e il Palazzo
Piccolomini
- in basso a dx: pianta degli interventi
quattrocenteschi
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