CORTI E CASE PADRONALI DEL COMUNE DI PORTO TOLLE
EDITORE
CORTI E CASE PADRONALI DEL COMUNE DI PORTO TOLLE
Corte
Restelli
Palazzo Zulian
Az.Ca’ Venier
Ca’ Tiepolo
Ca’ Farsetti
Ca’ Dolfin Pal.Camerini
Corte Fondin
Ca’ Garzoni
Ca’ Soranzo
Ten. Giarette
Pal. Avanzo
Ca’ Bonelli
Ten.Cassella
Ten. Ivica
Collana cultura e ambiente
Corti e Case Padronali
Corti e Case Padronali
del Comune di
Porto tolle
a cura della
sCUola Media statale
“l.BrUnetti” di Porto tolle
Presentazione di:
Paola Broggio
Introduzione di:
daria Zangirolami
EDITORE
Hanno lavorato al progetto gli alunni della 3a B:
Bellan Giorgio
Bondesani Federico
Canella Federica
Cattin Tiffany
Fecondo Matteo
Guglielmi Alberto
Mancini Alessio
Marchesin Emanuele
Nikolic Sanela
Pezzolato Raffaella
Pizzo Alex
Pozzato Giorgio
Pregnolato Andrea
Saggia Veronica
Tessarin Armandoluca
Travaglia Giordy
Vianello Alice
Zerbin Andrea
le alunne della 2a B (che hanno collaborato alle illustrazioni):
Finotti Ilaria
Mancin Monica
Negri Caterina
Negri Elisabetta
Passarella Valentina
Zanellati Vanessa
le insegnanti di storia e geografia e di educazione artistica:
Rosanna Chinarello
Argia Moretto
Referenze Fotografiche: antonio tessarin
Copertina, impaginazione e coordinamento editoriale: rosanna Chinarello e argia Moretto
Grafiche, Fotocomposizione e Stampa:
EDITORE S.r.l.
© 2002 - Copyright by Comune di Porto tolle
Piazza Ciceruacchio 9, 45018 - Porto tolle (rovigo)
tutti i diritti riservati
PresentaZione
P
er un visitatore che arrivi per la prima volta sul delta del Po non è facile farsi
una idea corretta sulla realtà che lo circonda poiché è resa ancor più complessa
e differenziata dalle attività che l'uomo ha posto in essere per difendere il territorio
dall'azione e dalla forza delle acque.
Grande variabilità e connessione all'ambiente e alle sue vicende si registra, quindi,
anche a livello architettonico. Case e cascinali, rustici e ville padronali costeggiano
la grande quantità di canali, scoli e argini disseminati nella sterminata campagna.
Si passa dai casoni di canna degli scanni sul mare, tuttora abitati periodicamente da
pescatori, alle ville ed alle dimore venete e estensi.
Prevale, come evidenziato nella documentazione fotografica di questo volume, l'architettura rurale, caratterizzata a sua volta da una tipologia molto diversificata in
base al periodo storico, alle funzioni cui era destinata, alla classe di persone che l'abitava.
Troviamo così la semplice casa rurale in muratura, per passare alle case della bonifica, tutte uguali, alla corte intesa come aggregato di edifici per uso abitativo e funzionale, di dimensioni variabili in proporzione all'estensione dei fondi.
Questa ricerca evidenzia la ricchezza della presenza degli insediamenti dovuti ad
alcune famiglie e dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, come il delta sia per molteplici aspetti, ivi compreso quello architettonico, un eccezionale laboratorio di connessione all'ambiente.
Il lavoro svolto dai nostri studenti ed insegnanti, per i particolari evidenziati e raccolti e per gli studi compiuti, confermano "il principio della specialità del delta",
della sua non assimibilità ai canoni normali e tradizionali.
Un grazie tutto speciale sento di dover porgere, a nome mio personale e di tutta l'Amministrazione Comunale, per l'impegno profuso e per il risultato conseguito.
il sindaco
Paola Broggio
introdUZione
L
'epoca e la società dei nostri giorni ricche di rapidi mutamenti in tutti i campi,
consegnano alle Istituzioni e in particolare alla Scuola il compito di educare al
"cambiamento" i giovani, nel senso di promuovere in esse le capacità di interpretare
le trasformazioni e sviluppare una mentalità critica che consenta loro di orientarsi ed
interagire positivamente con una realtà sempre più meno fissa.
La memoria storica legata alle tradizioni popolari e culturali fortemente messa a
rischio soprattutto per le nuove generazioni, per le quali risulta difficile saldare in
modo armonico e consapevole la loro vita.
E' perciò necessario mirare al recupero del vissuto sociale e ambientale come fondamento per una crescita sicura e democratica di futuri cittadini.
E' con questo quadro di riferimento che la classe 3B della Scuola Media Statale Brunetti, guidata dalle loro brave insegnanti Rosanna Chinarello e Argia Moretto, hanno
svolto nell'anno scolastico 2000/01 uno studio sul territorio del Delta del Po e in particolare sulle CASE PADRONALI che sorgono sul territorio del Comune di Porto
Tolle e costruite in un periodo di tempo, dalla fine del 1600 fin ai primi anni del 1900.
Sono stati i racconti di lavoratori e braccianti che hanno faticato duramente presso
quelle case padronali sedi di aziende agricole, le testimonianze di proprietari e degli
eredi dei proprietari di allora, foto ricercate negli archivi o presso le famiglie, ritrovate in documenti d'epoca che hanno consentito agli alunni, storici in erba, di esaminare l'architettura la storia e la vita che si svolgeva in questo territorio.
Accanto alla storia accademica, quella dei manuali, è emersa la storia sociale degli
abitanti, della che più appartiene alle popolazioni.
E' stata un'importante occasione che ha consentito ai giovani studenti di conoscere
la realtà dell'ambiente in cui vivono, di interpretare le interazioni di fatti e fenomeni
e di conoscere e capire se stessi in rapporto agli altri e alla storia della loro terra.
Ora il brillante risultato del loro lavoro, attraverso questa pubblicazione, viene divulgato e ciò grazie ad un'intelligente sinergia tra Istituzioni, la Scuola e l'Amministrazione Comunale, che collaborano a formare le coscienze dei giovani.
la Preside
Daria Zangirolami
ConosCere il territorio
Per imParare
ad aPPreZZarlo e tutelarlo
anche quest’anno noi ragazzi della 3^ B, tempo prolungato, d’accordo con le
nostre insegnanti di storia e storia dell’arte, abbiamo deciso che è importante
conoscere bene il nostro territorio: la sua formazione, gli insediamenti, la lingua, le tradizioni, per imparare ad apprezzarlo e tutelarlo ed abbiamo coinvolto
nella nostra attività anche alcune compagne della 2^B.
lo scorso anno abbiamo effettuato un percorso culturale–culinario svolgendo
una ricerca sul come e perchè si mangiava in un certo modo nel nostro paese
fino all’immediato dopoguerra.
il risultato della nostra indagine è stato un opuscolo sulle ricette tipiche bassopolesane presentate sia in lingua italiana che nel dialetto locale, con relative
illustrazioni.
Quest’anno abbiamo deciso di continuare il nostro progetto individuando come
obiettivo della nostra ricerca “le case padronali locali” per conoscere: come e
quando sono state costruite, da chi, con quali funzioni, con quali caratteristiche
architettoniche, perché sono stati utilizzati certi materiali e l’attuale uso delle
stesse.
il nostro lavoro è risultato difficoltoso poiché abbiamo trovato poco materiale
riguardante gli edifici ed inoltre la vasta estensione del nostro territorio, distribuita lungo la riva destra e sinistra del Po, non ci ha sempre consentito di poter
mettere a confronto i dati ricavati dai documenti con le attuali caratteristiche
architettoniche delle costruzioni studiate.
la ricerca quindi si è rivelata più complessa del previsto, però questo tipo di
lavoro ci ha ancora una volta messi a contatto con la nostra gente, che ha saputo
e voluto mantenere la memoria della nostra cultura e della nostra storia.
Queste persone ci hanno dato informazioni e ci hanno raccontato aneddoti ed
usanze che sappiamo resteranno nella nostra memoria e speriamo possano
diventare l’obiettivo di una nuova ricerca e di un nuovo opuscolo che, unito al
nostro, possa contribuire a far meglio conoscere ed apprezzare Porto tolle.
Concludiamo questa nostra presentazione ringraziando tutti quelli che hanno
collaborato per aiutarci a realizzare e presentare il nostro lavoro.
un motivo in Più Per…….
in questi ultimi tempi fortunatamente si può parlare di Porto tolle non solo per
le alluvioni, calamità naturali che periodicamente hanno colpito e minacciano
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ancora di colpire il nostro paese, ma anche per altre ricchezze ambientali che
meritano senz’altro di essere ammirate.
ricordiamo tra queste il famoso delta del fiume Po, con le sue golene, gli isolotti, i paradei, le barene e gli scanni, meta di molti visitatori che possono
immergersi in un paesaggio che, grazie all’amore ed al grande rispetto della sua
gente, ha mantenuto le caratteristiche originali.
anche la sacca degli scardovari, grande lago salato con le caratteristiche “piociare” (gli allevamenti di cozze) e le pittoresche imbarcazioni dei pescatori,
propone un paesaggio di insolita bellezza.
altro valido motivo per visitare il nostro paese è rappresentato dalle spiagge,
ancora allo stato naturale, come ad esempio Barricata e Boccasette, frequentate da turisti locali e non, o come scano Boa, scano del Gallo, Bastimento e
Canarin raggiungibili con imbarcazioni.
nel territorio meritano di essere visitate inoltre le numerose valli da pesca: Pila,
Ca’Zuliani, Boccasette, dove si svolgono attività di itticoltura e le lagune
interne dove viene esercitata la pesca della vongola verace con metodi ancora
tradizionali.
ricordiamo inoltre i caratteristici porticcioli dei pescatori di scardovari e Pila
e la darsena di porto Barricata che ospita vari tipi di natanti.
anche la tanto discussa centrale termoelettrica di Polesine Camerini richiama
un buon numero di turisti, soprattutto tecnici, esperti del settore e scolaresche.
Consigliamo inoltre, a chi si appresta a visitare il nostro paese: i ristoranti, gli
agriturismo, l’ostello, il campeggio che, oltre ad una cordiale ospitalità, propongono i piatti tipici della cucina locale.
a questo punto pensiamo sia ora di presentare il motivo in più per cui vale la
pena di visitare Porto tolle: “le case padronali” importante patrimonio storico
artistico , valida testimonianza del nostro recente passato.
ricordiamo che le case padronali del comune di Porto tolle hanno subito nel
corso dei tempi vari cambi di proprietà e frequenti restauri, questi ultimi si sono
resi necessari sia per le esigenze dei nuovi acquirenti, sia per i danni provocati
dalle alluvioni, ma non sempre gli interventi sono stati effettuati rispettando
l’architettura originale degli edifici.
Cenni storici
le case padronali o ville, come alcuni le definiscono, sono state costruite in
tempi abbastanza recenti, dalla fine del 1600 alla prima metà del 1900, perché
il nostro territorio si è formato in seguito al taglio di Porto Viro, effettuato nel
1604 ad opera della serenissima di Venezia, per deviare il corso del fiume Po,
che avrebbe altrimenti rischiato di insabbiare la città di Venezia.
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il taglio di Porto Viro ha fatto emergere delle terre che la repubblica di Venezia ha assegnato, verso la fine del 1600, ad alcuni nobili veneziani i quali,
entrati in possesso dei nuovi territori, li denominarono spesso con i loro
nomi: Papadopoli, Venier, Farsetti, dolfin, Camerini,tiepolo.
Questi nuovi proprietari intervennero sull’ambiente, allora prevalentemente
vallivo e paludoso, con opere di bonifica e con la costruzione di abitazioni
destinate ad ospitarli sia nei periodi di caccia e pesca che in quelli di controllo
delle attività agricole.
Grazie a questi interventi a Porto tolle, che allora si chiamava san nicolò d’ariano, in onore del santo protettore dei naviganti, aumentarono gli insediamenti
ed i nuovi abitanti si dedicarono principalmente all’agricoltura ed alla pesca.
i braccianti agricoli,che lavoravano per l’appunto nelle grandi tenute padronali, alloggiavano nelle tipiche case contadine, costruzioni ad un solo piano,
con stanze affiancate le une alle altre e con camino sporgente in pietra, che
venivano edificate prevalentemente a ridosso degli argini.
Caratteristiche architettoniche delle case padronali
la maggior parte delle case padronali del territorio basso polesano presentano
caratteri di matrice veneta ed assumono parametri diversi a seconda che si
tratti di edifici più o meno importanti.
le caratteristiche fondamentali di questo tipo di abitazione si possono così
sintetizzare:
-sviluppo su tre piani, dei quali i primi due destinati a residenza e l’ultimo il
sottotetto adibito a granaio;
-volume allungato;
-copertura a padiglione o a due falde;
-portale centrale, spesso provvisto di robusta cornice modanata;
-coppia di comignoli che inquadrano il settore centrale delle facciate;
-disposizione simmetrica delle forature e degli elementi in facciata;
-presenza a volte di ali laterali o barchesse.
la facciata principale, generalmente rivolta a sud per esigenze di orientamento
(e, si dice, anche per una manifestazione di potere verso il Ferrarese) presenta
questi elementi caratterizzanti:
- il portale a piano terra che continua con quello del piano superiore, che a sua
volta è quasi sempre provvisto di un piccolo poggiolo con balaustra in pietra;
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- la semplice disposizione simmetrica delle forature;
- i camini con la parte terminale a dado, con sezione poligonale o rettangolare;
- il cornicione a modanature di laterizio intonacato;
- i segnapiano in laterizio;
- gli intonaci a base di calce;
il colore variante nei toni del rosso e del giallo ocra.
i materiali più diffusamente impiegati risultavano di scarso pregio; venivano
per lo più utilizzati:
- mattoni di produzione locale per la struttura dei muri, generalmente di modesto spessore;
- travi di abete e qualche volta di pioppo per i solai e le coperture;
- mattoni laterizi o legname per i pavimenti;
- tavole per gli architravi.
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Corti e Case
Padronali
Ca’ Farsetti
(Proprietà Barbiero)
Il complesso è stato edificato nella seconda metà
del 1600 da Antonio Francesco Farsetti. (Località Molo)
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Ca’ Farsetti
il complesso è situato a poca distanza dal ponte sul Po che collega l'isola della
donzella con la terraferma.
e' stato edificato nella seconda metà del 1600 da antonio Francesco Farsetti,
ma presenta caratteristiche architettoniche che fanno datare una sua radicale
trasformazione all'inizio del 1900.
la struttura è costituita dalla casa padronale, affiancata ad est da una casa colonica e ad ovest da un rustico e da un piccolo oratorio costruito in data successiva, durante i lavori di ristrutturazione.
l'area adiacente gli edifici è quasi interamente occupata da un' aia lastricata in
cemento.
La casa padronale
la casa e gli edifici affiancati sono stati ristrutturati a seguito dei danni provocati dalle alluvioni.
i lavori di ristrutturazione hanno parzialmente cancellato gli elementi architettonici originari ed hanno comportato anche la parziale modifica della planmetria. l'edificio si sviluppa su due piani più sottotetto e presenta una disposizione simmetrica delle forature e dei camini rispetto all'asse centrale, coincidente con l'accesso.
sul fronte nord, al primo piano, è presente un portale ad arco a tutto sesto; le
finiture in laterizio a vista al piano terreno ed intonacate ai piani superiori, sono
recenti, come pure le cornici di finestre e porte, i davanzali ed il poggiolo.
Il rustico
il rustico presenta a piano terreno una serie di arcate a sesto ribassato, in parte
tamponate. la finitura riprende quella della casa padronale,cosi come nella
casa colonica e nella cappella. attualmente viene utilizzato come magazzino.
L’oratorio
il piccolo oratorio, addossato ad ovest del magazzino, non presenta particolari
elementi architettonici.
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Ca’ tiePolo
(Proprietà Protti)
Il complesso è stato edificato all’inizio del 1700
da Marin Tiepolo
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Ca’ tiepolo
il complesso, situato nell’omonima frazione del comune di Porto tolle, nelle
vicinanze della sede municipale, è stato costruito all’inizio del 1700 da Marin
tiepolo e nel 1736 gli eredi fecero edificare l’oratorio, adiacente, per le funzioni religiose.
e’ costituito dalla casa padronale, da una barchessa laterale orientata in senso
sud-est, adibita in origine a scuderia, deposito granaglie e magazzino e da un
piccolo oratorio.
La casa padronale
la casa padronale presenta uno sviluppo asimmetrico, derivato in parte da un
ampliamento della parte orientale dell’edificio.
si eleva su tre piani, l’ultimo dei quali di altezza minore, e presenta copertura
a padiglione.
il fronte principale, rivolto a sud, presenta un portale architravato e la disposizione delle forature regolare.
il complesso è stato restaurato in diversi momenti ed i lavori di ristrutturazione
non rendono possibile la lettura di altri elementi originali.
attualmente è adibito ad uffici, negozi ed abitazioni .
La scuderia ed il magazzino
la scuderia ed il magazzino, adiacenti la casa padronale, si sviluppano su due
piani e, come il palazzo, presentano un marcapiano modanato.
il piano terreno è caratterizzato da una serie di archi a tutto sesto in parte successivamente tamponati.la copertura è a due falde e la disposizione delle forature è regolare.
entrambi gli edifici necessitano di ristrutturazione.
L’oratorio
la cappella, addossata ad est del magazzino, non e più utilizzata per la sua funzione originale, bensì come deposito.
non presenta particolari elementi architettonici.
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Ca’ GarZoni
(Proprietà Zanellato)
Il palazzo è stato edificato a metà del 1700 da Pietro Garzoni.
(Località Donzella)
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Ca’ Garzoni
il complesso è situato lungo l’argine sinistro del Po di donzella in località donzella e fu edificato nella metà del millesettecento da Pietro Garzoni.
la tenuta è costituita dalla casa padronale e da un magazzino, disposti in linea,
ma separati in posizione ortogonale rispetto alla strada. l’aia, situata di fronte
al magazzino, è stata lastricata in cemento.
La casa padronale
la casa si eleva su due piani più un sottotetto con copertura a padiglione e presenta due fronti simili, differenziati solo dalla mancanza del camino sul fronte
meridionale. la disposizione delle forature è simmetrica rispetto all’accesso e
al semplice frontale del primo piano, dotato di un poggiolo in pietra a sud con
parapetto in ferro battuto.
la casa padronale ha subito lavori di ristrutturazione per ottenere due abitazioni, che hanno comportato, all’interno la divisione a metà della sala centrale,ed all’esterno a sud l’apertura di due porte d’accesso in luogo del portale
originario,sul fronte nord il tamponamento del portale e sul fronte est l’addossamento di una costruzione.
la pianta aveva in origine una conformazione tripartita con sala centrale passante e vano scala laterale. all’interno gli unici elementi originali rilevati sono
un camino in marmo, parzialmente tamponato,ed alcune tracce di decorazioni
sulle pareti del sottotetto.
sotto il poggiolo a sud c’è una targa che ricorda i lavori di restauro operati nel
1904.
Il rustico
il rustico, utilizzato come deposito, ha subito notevoli trasformazioni a sud e
l’addossamento di una tettoia a est.
Presentava in origine,oltre ad un’altezza inferiore, una serie di archi nel fronte
meridionale e delle aperture ovali nel sottotetto.
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Ca’ soranZo
(Proprietà Giuriolo)
Il palazzo è stato edificato alla fine del 1600 dai nobili veneziani
Mocenigo Soranzo. (Località Gnocca)
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Ca’ soranzo
il complesso si localizza lungo l’argine sinistro del Po della donzella, in località Gnocca ed in origine comprendeva anche un oratorio in seguito demolito.
e’ stato edificato nel tardo seicento dalla nobile famiglia veneziana Mocenigo
soranzo.
la costruzione comprende attualmente la casa ed un magazzino allineato.
entrambe le strutture risultano in stato di completo abbandono.
La casa padronale
la casa si sviluppa su due piani più sottotetto, con copertura a padiglione e presenta i fronti principali, orientale ed occidentale, pressoché uguali.
le forature sono disposte in modo simmetrico come pure i camini,uno dei
quali, demolito in tempi recenti, iniziava in corrispondenza del primo piano.
di fianco all’accesso, sia sul fronte est che ovest, vi sono due piccole finestre
ovali, al primo piano vi è un secondo portale ad arco a tutto sesto dotato di poggiolo con balaustra in pietra.
l’edificio termina con un semplice cornicione modanato.
Una piccola costruzione è stata addossata al fronte settentrionale negli anni
quaranta.
Il magazzino
l’annesso rustico laterale, di un’altezza leggermente inferiore, si sviluppa su
tre piani, con copertura a due falde.
i fronti orientale, meridionale ed occidentale presentano forature disposte in
modo ordinato e simmetrico, dotate nella parte superiore di una cornice in laterizio modanata.
il fabbricato era utilizzato come magazzino e granaio.
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tenUta Cassella
(Proprietà Rovigo Provincia)
Il palazzo è stato edificato alla fine del 1800
dalla famiglia Sullam
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tenuta Cassella
il complesso sorge in prossimità dell’argine sinistro del Po della donzella, in
località Cassella, sulla strada principale che conduce a santa Giulia.
Fu edificato dalla famiglia sullam di origine veneziana alla fine del 1800.
l’edificio comprende la residenza principale ed un magazzino affiancato ed
allineato, costruito in un secondo momento.
tutta la struttura attualmente versa in uno stato di avanzato degrado.
La residenza principale
la casa, a pianta rettangolare, si sviluppa su due piani con copertura a capanna.
l’edificio, semplice e compatto, è cinto da una fascia marcapiano e presenta
forature disposte simmetricamente.
in origine il piano terreno era caratterizzato da una serie di arcate a tutto sesto,
oggi completamente tamponate.
da segnalare la presenza di un piccolo abbaino rivolto verso sud e la mancanza
di camini.
Il magazzino
addossato alla casa, presumibilmente in un secondo tempo, si sviluppa su due
piani.
Presenta copertura a due falde ed una disposizione regolare delle forature rettangolari.
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tenUta iViCa
(Proprietà S.p.A.)
Il palazzo è stato edificato alla fine del 1800
dalla famiglia Sullam
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tenuta ivica
il complesso sorge in prossimità dell’argine sinistro del Po della donzella, in
località ivica, sulla strada che conduce a santa Giulia.
la casa dominicale fu costruita dalla famiglia sullam, ebrei di origine veneziana, presumibilmente alla fine del 1800.
l’edificio ha subito notevoli trasformazioni che rendono difficile la lettura
della conformazione originaria. l’esame dei caratteri architettonici è stato
effettuato con l’aiuto di foto risalenti agli inizi del novecento.
in origine la struttura era costituita da un corpo residenziale e da due barchesse
adiacenti, disposte in linea, ora purtroppo demolite.
la corte sia sul fronte settentrionale che meridionale era caratterizzata da due
aie di notevoli dimensioni, pavimentate in cotto, utilizzate per l’essiccazione
dei cereali.
L’edificio residenziale
la casa sorge su due piani più sottotetto e presenta copertura a padiglione; nei
fronti nord-sud le finestre, rettangolari ai primi due piani e quadrate nel sottotetto, appaiono disposte simmetricamente.
sopra i portali, al primo piano, si registra la presenza di due balconcini provvisti di parapetto in ferro e mensole in pietra modanate.
tutte le finestre e gli accessi sono dotati di davanzali in pietra; ai lati del fronte
nord si ergono due canne fumarie aggettanti.
la costruzione si conclude con un cornicione modanato sul quale poggia una
copertura a padiglione dove si nota un abbaino rivolto ad ovest.
Le barchesse
le barchesse addossate e leggermente arretrate rispetto al corpo centrale, si sviluppavano su due piani e presentavano copertura a padiglione.
in facciata a piano terra si aprivano sei arcate a tutto sesto sopra le quali erano
centrate le finestre del primo piano.
in origine erano adibite rispettivamente ad abitazione, stazione di posta, ricovero attrezzi e deposito granaglie.
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azienda Ca’Bonelli
(Proprietà Daccò)
Il complesso è stato edificato nella seconda metà
dell’ottocento dalla famiglia mantovana Valentini.
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azienda Ca’ Bonelli
il complesso, situato in un’area rurale in località Bonelli, risale alla fine dell’ottocento e fu edificato dalla famiglia Valentini di origine mantovana. Comprende la residenza e due rustici adiacenti, disposti in linea, tutti a pianta rettangolare, un piccolo rustico accorpato, disposto a “l” e un oratorio separato.
nel 1935 è stata costruita, dalla famiglia daccò, la nuova casa padronale,
distanziata dall’edificio originario e situata ad ovest del medesimo.
La casa padronale
la casa si eleva su tre piani, dei quali l’ultimo sottotetto, è preceduto da un
semplice cornicione in laterizio e presenta copertura a due falde.
le forature della facciata sono disposte in modo simmetrico.
il fronte meridionale è segnato da due imponenti camini con comignolo a dado;
sopra la porta d’accesso appare una piccola pensilina databile a tempi recenti.
I magazzini
i due rustici, a due e tre piani, presentano copertura a due falde.
le forature, di dimensioni diverse, sono disposte simmetricamente ed alcune
risultano binate. l’altro rustico annesso è caratterizzato da un portico architravato, parzialmente tamponato, aperto verso l’ampia corte.
attualmente sono destinati a deposito concimi, granaglie, essiccatoio e ricovero attrezzi agricoli.
L’oratorio
il piccolo oratorio a pianta rettangolare risale al tardo ottocento, è stato ristrutturato ed ampliato nel 1945 ed in seguito ceduto dalla famiglia daccò alla
Curia.
la facciata principale, rivolta a nord, è coronata da un frontone modanato.
la semplice porta d’accesso presenta una cornice lavorata in laterzio e le
lesene articolano le pareti sul fianco.
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PalaZZo aVanZo
(Proprietà Avanzo)
Il palazzo è stato edificato nel 1931 dalla famiglia Avanzo.
(Località Scardovari)
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Palazzo avanzo
il complesso si trova lungo la strada in località scardovari.
risulta edificato nel 1933 dalla famiglia avanzo.
Gli edifici costituenti il complesso sono: la casa dominicale ed un rustico
disposti in linea, adiacenti.
la casa fu incendiata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
i lavori di ristrutturazione risalgono al 1945 ed alla fine degli anni novanta.
La casa padronale
l’edificio è costituito da un corpo centrale, sviluppato su tre piani, l’ultimo dei
quali sottotetto è concluso da un cornicione modanato. la copertura è a padiglione. sul fronte meridionale si aprono, ad intervalli regolari, forature architravate provviste di cornici in laterizio.
il basamento è rivestito da un finto bugnato in intonaco.
al portale d’ingresso è sovrapposto al primo piano un altro portale dotato di
poggiolo privo di balaustra.
altri elementi caratterizzanti sono: i marcapiani e un prolungamento di un
piano dell’edificio verso ovest, forse recentemente addossato.
da rilevare sul lato est due forature contornate da una cornice, che presentano
la parte superiore ad arco a sesto acuto.
Il rustico
l’edificio, già suddiviso in più unità abitative, è a pianta rettangolare, si eleva
su due piani ed ha copertura a due falde; a differenza della casa padronale versa
in uno stato di degrado.
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Corte Fondin
(Proprietà famiglia Pagnan)
Il palazzo è stato edificato agli inizi del 1900
dalla famiglia Avanzo
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Corte Fondin
il complesso, situato in località Giarette di scardovari, all’interno di un grande
giardino, risale agli inizi del 1900 e fu edificato dalla famiglia avanzo.
risulta composto da un edificio residenziale, suddiviso in tre unità abitative e
da diversi rustici isolati.
La casa padronale
la casa, recentemente ristrutturata, sorge su due piani e presenta copertura a
padiglione.
nel fronte meridionale le finestre rettangolari, dotate di davanzali in pietra,
appaiono disposte simmetricamente.
ai lati del fronte si ergono due canne fumarie ed i fumaioli originari sono stati
sostituiti.
ad ovest dell’edificio si nota un prolungamento di recente costruzione e di
altezza ridotta.
sulla facciata principale sono evidenti diverse porte d’accesso, chiara testimonianza che attualmente la casa è utilizzata come residenza.
I rustici
i rustici, situati a nord della casa, presentano forma e livelli diversi e sono privi
di particolari elementi architettonici.
attualmente vengono utilizzati come rimessa per gli attrezzi agricoli, magazzini, granai ed uffici.
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tenUta Giarette
(Proprietà famiglia Pagnan)
Il palazzo è stato edificato agli inizi del 1900
dalla famiglia Avanzo
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tenuta Giarette
l’edificio sorge in un’area agricola, in località Giarette di scardovari, sulla
strada principale che conduce a Bonelli.
la struttura è stata edificata dalla famiglia avanzo agli inizi del 1900, presumibilmente nel 1923, se si fa riferimento alla data riportata sull’insegna in ferro
battuto collocata sopra un portale d’accesso.
il complesso comprende la casa dominicale ed alcuni rustici allineati.
la grande aia, originariamente lastricata con formelle in cotto, posta davanti
alla residenza, è stata parzialmente ricoperta da un prato.
Gli edifici minori sono disposti in modo isolato, senza mostrare un preciso
legame con la corte.
La casa padronale
l’edificio residenziale, che si sviluppa su tre piani nel corpo centrale e su due
nei settori laterali, appare sprovvisto di intonaco.
la costruzione, rivolta a sud, presenta copertura a padiglione e una disposizione simmetrica delle forature, alcune delle quali risultano binate.tutte le
aperture sono contornate da una cornice in pietra modanata.
elemento di connotazione è il davanzale al primo piano, sempre in pietra lavorata, che comprende due portali.
Una fascia marcapiano delinea il piano terra dal primo piano e una decorazione
a bugnato evidenzia parte delle angolature dell’edificio e parte del basamento.
I rustici
i rustici, disposti a nord ed a ovest della casa padronale, presentano copertura
a due falde e forature simmetriche.
attualmente risultano adibiti a deposito concimi, granaglie e ricovero attrezzi.
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PalaZZo CaMerini
(Proprietà Veneto Agricoltura)
Il complesso è stato edificato alla fine
del XIX sec. dal Duca Luigi Camerini
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Palazzo Camerini
il complesso è situato in località Polesine Camerini ed è stato edificato dal duca
luigi Camerini alla fine del 1800.
e’ composto dall’imponente abitazione centrale, orientata a sud, dalla quale si
allungano le due ali laterali delle barchesse, adibite a granai, cantine e depositi
e da alcuni rustici contigui ai lati delle barchesse, utilizzati ad abitazione per i
salariati ed a magazzini.
la corte comprende una grandissima aia pavimentata in cotto.
allo stato attuale il complesso si presenta in stato di degrado.
La casa padronale
la casa si eleva su tre piani e presenta copertura a padiglione.
sul fronte principale le finestre rettangolari sono disposte in modo simmetrico.al primo piano, sopra l’ingresso principale, è situato un balconcino, sorretto da mensole in pietra, la cui balaustra risulta fortemente danneggiata. l’edificio è caratterizzato da un intonaco lavorato a bugnato, che copre interamente il piano terreno, oltre che dalla presenza di marcapiani e cornicione in
rilievo.
Le barchesse
le barchesse, sviluppate longitudinalmente su due ali, sono allineate al corpo
padronale.
Presentano copertura a due falde. i larghi pilastri che sostengono archi a tutto
sesto, parzialmente tamponati, sono dotati di cornice in intonaco e finestre rettangolari contornate da cornice lavorata.
Una fascia marcapiano separa il porticato dal piano adibito a magazzino.
I rustici
i rustici sono orientati in senso nord-est e nord-ovest rispetto alla costruzione
principale, si elevano su due piani a livelli differenti e presentano copertura a
due falde. il sottotetto è delimitato da una cornice dentellata.
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tenUta Ca’ dolFin
(Proprietà Arduini)
Il complesso è stato edificato nella prima
metà del settecento dalla famiglia Dolfin
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Ca’ dolfin
il complesso edificato dai conti dolfin è situato in prossimità del Po di tolle in
località Ca’ dolfin. la costruzione della casa padronale risale alla prima metà
del settecento; considerando che i terreni circostanti furono bonificati solo alla
fine dell’ottocento, si ipotizza che la famiglia utilizzasse l’edificio come
“casone” di valle ed è probabile che esso possedesse un’area attrezzata a
“cavana”.
il complesso è costituito dalla casa padronale, orientata in senso est-ovest e da
un rustico posto ad ovest della casa.
la corte è in parte occupata da un’area lastricata in cemento.
l’edificio è stato sottoposto a lavori di ristrutturazione, nella prima metà dell’ottocento e negli anni ’50, che hanno comportato la trasformazione e l’ampliamento della casa.
La casa padronale
la casa comprende la parte residenziale e una parte rustica che si apre a piano
terreno con delle arcate a tutto sesto, oggi parzialmente tamponate.
le forature e le canne fumarie appaiono disposte in modo simmetrico rispetto
all’accesso centrale che risulta provvisto di una cornice modanata e di un arco
a tutto sesto.
le finestre del primo piano sono delimitate nella parte superiore ed inferiore
da una cornice orizzontale in pietra lavorata.
il prospetto orientale, che presenta la stessa decorazione delle finestre, è dotato
di un frontale, sovrapposto all’accesso, provvisto di un balcone con balaustra
in pietra lavorata , sopra il quale appare l’emblema dei dolfin.
Il rustico
il rustico, situato frontalmente rispetto alla casa padronale, si eleva su tre livelli
ad uno e due piani.
Presenta copertura a due falde, le forature sul fronte orientale sono disposte
simmetricamente.
le arcate al piano terreno risultano parzialmente tamponate ed il fronte è scandito orizzontalmente e verticalmente da lesene.
attualmente è utilizzato come magazzino e deposito attrezzi.
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azienda Ca’ Venier
(Proprietà S.p.A.)
Il complesso è stato edificato tra la fine del 1600
e l’inizio del 1700 dai nobili Venier
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Ca’ venier
il complesso è situato vicino alla biforcazione del Po, in località Ca’ Venier ed
è stato edificato dall’omonima famiglia Venier, di nobile origine veneziana,
verso la fine del 1600.
Comprende la casa padronale, le scuderie, allineate e separate ed un edificio
coincidente con il magazzino.
Gli edifici si dispongono a “l” attorno ad una vasta corte, occupata in parte da
una grande aia e in parte da prato.
su un lato della corte si trovano la casa padronale e le scuderie, sull’altro tre
edifici affiancati, utilizzati come deposito di granaglie, magazzino ed officina.
La casa padronale
la casa padronale presenta uno sviluppo asimmetrico. si eleva su due piani più
sottotetto con copertura a padiglione ed un cornicione conclude la facciata. nel
fronte meridionale, al primo piano, sopra il portale d’accesso, si trova un portale architravato dotato di poggiolo con balaustra in pietra.
la posizione delle finestre è regolare.
i lavori di ristrutturazione non rendono possibile la lettura di altri elementi originari.
La scuderia e gli altri rustici
la scuderia, attualmente destinata a magazzino ed abitazione, si sviluppa su tre
piani e presenta tutti e tre i fronti segnati da un marcapiano.
il piano terreno è caratterizzato da una serie di archi, in parte successivamente
tamponati, sopra i quali si aprono delle forature ovali. l’ultimo piano è invece
caratterizzato da una serie di finestre ad arco a tutto sesto.
il magazzino si sviluppa su due piani più sottotetto e presenta il fronte centrale
articolato da lesene di rinforzo.
il rustico adibito a deposito granaglie, è simile al magazzino, ma non presenta
il piano sottotetto mentre l’altro rustico è caratterizzato da un portico architravato aperto verso la corte.
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PalaZZo ZUlian
(Proprietà S.p.A.)
Il complesso è stato edificato nella seconda metà del 1700
dal nobile Zulian. (Località Ca’ Zulian)
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Palazzo Zulian
il complesso è situato in un’area agricola in prossimità del Po di tolle, in località Ca’ Zuliani, ed è stato edificato nella seconda metà del millesettecento dalla
famiglia Zulian.
È costituito dalla casa padronale e da altri edifici, posti a est e a nord della
costruzione.
La casa padronale
l’edificio si compone di un corpo centrale elevato su tre piani, con copertura a
padiglione e di due ali inferiori, con copertura a due falde, che abbracciano il
cortile.
il fronte principale è ridotto a sud e presenta una disposizione simmetrica delle
forature che sono ridotte nel sottotetto, secondo un asse centrale segnato dal
portale e dal soprastante balconcino con parapetto in ferro battuto.
il fronte non presenta alcuna canna fumaria ed è segnato da due marcapiani.
l’edificio è stato recentemente sottoposto a lavori di ristrutturazione
Gli altri rustici
i rustici, separati dalla casa padronale, si sviluppano su uno o due piani, presentano forature disposte in modo simmetrico e copertura a due falde.
sono disposti ad “l” attorno ad una corte, occupata in parte da un’aia in
cemento ed in parte da prato.
attualmente sono utilizzati rispettivamente come deposito concimi, granaglie,
magazzino attrezzi agricoli ed officina.
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Corte restelli
(Proprietà Meidl Liselotte)
Il palazzo è stato edificato a metà dell’ottocento dalla
famiglia Restelli. (Località Boccasette)
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Corte restelli
il complesso è situato in località Boccasette. e’ composto dalla casa padronale
e da un grandioso rustico adibito a granaio; la corte comprende inoltre una
grandissima aia pavimentata in cotto.
e’ stato edificato, presumibilmente nella seconda metà dell’ottocento, dalla
famiglia restelli, di origine milanese.
Per un certo periodo la casa padronale è stata utilizzata come caserma
austriaca.
La casa padronale
la costruzione è sviluppata su due piani, presenta pianta longitudinale e
copertura a padiglione con piccoli comignoli.
e’ situata all’interno di un grande giardino caratterizzato dalla presenza di platani secolari.
il fronte meridionale presenta forature disposte in modo simmetrico ed un portale ad arco a sesto acuto dotati di cornice modanata.
la casa è cinta da una fascia marcapiano ed una decorazione a bugnato evidenzia le angolature ed il basamento dell’edificio.
il fronte principale mostra, sopra l’accesso anticipato da una breve scalinata,
un’ampia terrazza a pianta pentagonale con balaustra in pietra.
a seguito dei lavori di ristrutturazione, eseguiti negli anni ’50, l’area d’accesso
è stata chiusa da una serie di vetrate atte a delimitare una veranda. sul fronte
ovest, al piano rialzato, sono visibili due balconi con balaustra in pietra. negli
altri fronti sono state occluse diverse finestre.
Il rustico
si sviluppa su due piani con tetto a padiglione.
il fronte meridionale, scandito verticalmente da lesene a scarpa, presenta forature di dimensioni diverse disposte simmetricamente.
ai lati del piano superiore sono presenti due finestre ovali.
il piano terreno, in origine, si apriva verso sud mediante archi a tutto sesto, ora
tutti tamponati, sostenuti da pilastri con elementi basamentali in pietra e cornici in laterizio.
attualmente è utilizzato come deposito di riso e deposito attrezzi.
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Conclusione
tutti gli edifici da noi analizzati rivestono interesse di carattere storicoambientale secondo la tradizione locale della casa rurale ed in quanto tali sono
o dovrebbero essere tutelati.
Gli interventi di risanamento perciò dovrebbero rispettare le seguenti prescrizioni:
• conservazione e ripristino delle facciate esterne, dei volumi esistenti, degli
andamenti e delle sporgenze dei tetti, nonché dell’intero apparato decorativo
(marcapiani, cornicioni, lesene ecc.);
• conservazione e ripristino su tutte le facciate delle aperture originali, nella
posizione, nella forma, nella dimensione e nei materiali dei contorni, in quanto
legate alla morfologia fondamentale dell’edificio;
• conservazione e ripristino degli infissi originali che vanno eventualmente
sostituiti con gli stessi materiali e soluzioni originarie;
• conservazione e ripristino degli intonaci originali, che devono essere eseguiti
con malte e tinte analoghe a quelle originarie. le tinteggiature dovranno essere
date a calce (sono vietate le tinteggiature lavabili, plastiche e simili);
• obbligo di eliminare poggioli, terrazze, tettoie ecc. aggiunti al corpo originario. in genere tutte le sovrastrutture di epoca recente, che non rivestano interesse o che contrastino con la comprensione storica dell’edificio;
• conservazione di tutti gli elementi architettonici isolati quali muri, nicchie,
lapidi antiche, camini e spazi pavimentati.
Considerato che alcune delle case da noi studiate sono in stato di degrado e trascuratezza e consapevoli che i lavori di ristrutturazione sono molto costosi, ci
auguriamo che esse possano essere restaurate ed adibite ad un’attività che consenta il recupero degli ingenti costi e ne garantisca il futuro sostentamento.
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Corti e Case Padronali
del Comune di Porto tolle
riepilogo ed
interpretazione
del materiale fotografico
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Casa padronale Ca’ Farsetti
l’oratorio di Ca’ Farsetti
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l’oratorio visto da sud-ovest di Ca’ Farsetti
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il fronte meridionale di Ca’ Farsetti
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Casa padronale di Ca’ tiepolo
Barchessa lato est
di Ca’ tiepolo
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Prospetto sud
oratorio di Ca’ tiepolo
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Prospetto sud
oratorio di Ca’ tiepolo
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Prospetto sud
di Ca’ Garzoni
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Fronte meridionale
di Ca’ Garzoni
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Particolare della copertura
di Ca’ Garzoni
Particolare
“balcone” di Ca’ Garzoni
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elaborazione grafica “balcone”
di Ca’ Garzoni
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Casa padronale Ca’ soranzo
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Ca’ soranzo
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Prospetto nord-ovest
di Ca’ soranzo
Particolare di “balcone in pietra”
di Ca’ soranzo
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tenuta Cassella
- 65 -
tenuta Cassella
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Prospetto sud-ovest
della tenuta Cassella
- 67 -
tenuta ivica
- 68 -
Prospetto nord
della tenuta ivica
Particolare del “terrazzo”
della tenuta ivica
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tenuta Bonelli
- 71 -
tenuta Bonelli
“Particolare” della tenuta Bonelli
- 72 -
- 73 -
Particolare della copertura
della tenuta Bonelli
oratorio della tenuta Bonelli
- 74 -
- 75 -
Palazzo avanzo
- 76 -
Prospetto sud
del Palazzo avanzo
- 77 -
Prospetto est
del Palazzo avanzo
- 78 -
tenuta Fondin
- 79 -
Prospetto sud
della tenuta Fondin
Particolare “camino” della
tenuta Fondin
- 80 -
- 81 -
tenuta Giarette
- 82 -
Prospetto sud “poggiolo”
della tenuta Giarette
- 83 -
Particolare “balcone”
della tenuta Giarette
- 84 -
Particolare “iscrizione”
della tenuta Giarette
- 85 -
Prospetto meridionale
di Palazzo Camerini
Prospetto sud
“portale” di Palazzo Camerini
- 86 -
- 87 -
“rustici”
di Palazzo Camerini
Prospetto nord “finestra con cornice modanata”
di Palazzo Camerini
- 88 -
Particolare “finestra”
di Palazzo Camerini
- 89 -
Particolare “poggiolo”
di Palazzo Camerini
- 90 -
Particolare “portale”
di Palazzo Camerini
- 91 -
- 92 -
Casa padronale Ca’ dolfin
- 93 -
“rustico”
di Ca’ dolfin
Prospetto sud
di Ca’ dolfin
- 94 -
Prospetto est
“poggiolo con emblema dei dolfin”
- 95 -
Prospetto ovest
di Ca’ dolfin
- 96 -
- 97 -
Prospetto sud
di Ca’ Venier
- 98 -
Particolare ”barchessa”
di Ca’ Venier
- 99 -
Prospetto sud-est
”barchessa” di Ca’ Venier
scorcio delle “scuderie”
di Ca’ Venier
- 100 -
Particolare “poggiolo”
di Ca’ Venier
- 101 -
- 102 -
il fronte principale
di Ca’ Zulian
- 103 -
Fronte laterale di
di Ca’ Zulian
Particolare ”balcone”
di Ca’ Zulian
- 104 -
- 105 -
Palazzo restelli
Prospetto di
Palazzo restelli
- 106 -
Particolare di
Palazzo restelli
- 107 -
- 108 -
Bibliografia
“Ville venete: la Provincia di rovigo” insediamenti nel Polesine
a cura di B. Gabbiani
istituto regionale per le Ville Venete
Venezia- Marsilio- 2000.
C.Mancin “il delta del Po” appunti di storia dal XVi° secolo alla caduta della
repubblica di Venezia.
stampa taglio di Po- arti Grafiche diemme -1991.
C.Mancin “ il delta del Po” dalla dominazione francese all’unità d’italia.
stampa taglio di Po - arti Grafiche diemme - 1993.
“almanacco del Basso Polesine” delta del Po – 1
(Vicaria di Ca’ Venier )
Chioggia - edizioni nuova scintilla - 2000.
“rovigo e la sua provincia” Guida turistica e culturale
amministrazione Provinciale di rovigo. assessorato al turismo.
rovigo 1991.
********************
Gli alunni e le insegnanti ringraziano il personale della Biblioteca Comunale, i
proprietari e gli addetti delle case padronali per la collaborazione data nel reperimento di materiale ed informazioni. il signor antonio tessarin per la produzione di materiale fotografico.
********************
anno scolastico 2000-2001
- 109 -
indice
Presentazione
Pag.
5
Introduzione
Pag.
7
Conoscere il territorio
per imparare ad apprezzarlo e tutelarlo
Pag.
8
Corti e Case padronali
Pag. 13
Conclusione
Pag. 44
Riepilogo ed interpretazione
materiale fotografico
Pag. 45
Bibliografia
Pag. 109
Finito di staMPare
Per Conto dell’aMMinistraZione CoMUnale
di Porto tolle
nel Mese di FeBBraio 2002
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Corti e case padronali del comune di Porto Tolle