POLTIGLIA DISPERSS®
Introduzione
L’azione fungicida della poltiglia bordolese è stata scoperta da A. Millardet
nel 1885 a seguito dell’osservazione della pratica che all’epoca che
consisteva la spennellatura delle viti con una miscela di solfato di rame e
calce per la lotta contro i furti al bordo dei campi. Millardet osservò che le
viti così trattate non erano attaccate dalla peronospora. Da questi lavori
nacque la poltiglia bordolese utilizzata universalmente per lottare contro
una moltitudine di malattie fungine e batteriche e prima di tutte la
peronospora.
La chimica della poltiglia bordolese
Fino agli anni 60, la poltiglia bordolese era fabbrica dall’agricoltore con
solfato di rame precedentemente solubilizzato e latte di calce, il quale
veniva aggiunto nella soluzione in piccole quantità e sotto continua
agitazione con l’aiuto di un bastone. Il progredire della reazione era
“controllato” per immersione di una striscia di carta imbibita di
fenoftaleina. L’immissione di latte di calce terminava quando la striscia
virava dal rosso vivo e il prodotto assumeva una tonalità blu cielo. Da
questa preparazione si otteneva un pH alcalino ed una granulometria
aleatoria. Questa miscela aveva una efficacia moderata e doveva essere
impiegata a dosi elevate. In questo periodo la equazione chimica ritenuta
valida era:
CuSO4 + Ca(OH)2 + 2H20 → Cu(OH)2 + CaSO4, 2H20
La composizione ottenuta era mal cristallizzata e rendeva la fabbricazione
industriale critica. A partire dal 1950 la chimica della poltiglia bordolese è
stata sviluppata e ha permesso la comparsa delle prime formulazioni
industriali. Il controllo preciso del pH ha permesso di ottimizzare la
quantità di solfato di rame e di calce, la sospensione è stata ugualmente
meglio cristallizzata. Dal 1960 al 1980 differenti processi di fabbricazione
sono stati testati: procedimento diretto (aggiunto di latte di calce nel
solfato di rame), procedimento inverso (aggiunta di solfato di rame in
latte di calce) e procedimento americano (aggiunta simultanea dei
componenti). L’equazione chimica ritenuta valida era:
4CuSO4 + 3Ca(OH)2 + XH20 → sali di rame in proporzioni variabili
L’incertezza sul prodotto finale si traduceva pertanto in una definizione
empirica della poltiglia bordolese basato su un procedimento di
fabbricazione e non su una composizione chimica precisa. Questa
definizione è tutt’ora utilizzata oggi (ACTA, 2003): “Una miscela con o
senza stabilizzanti di solfato di rame e latte di calce”. La definizione quindi
permette di qualificare la poltiglia bordolese come prodotti diversi dotati di
proprietà variabili.
Procedimento di sintesi secondo Cerexagri
Oggi la Poltiglia DISPERSS® commercializzata da Cerexagri è il risultato di
ricerche volte all’ottimizzazione del procedimento di fabbricazione del
prodotto tecnico. Tali ricerche mostrano che, se i parametri di reazione
non sono calibrati, la poltiglia bordolese continiene in quantità variabili
differenti forme di idrossisolfato di rame e solfati di calcio come descritti
dalla tabella 1. La proporzione di ciascuno di loro varia in funzione del
procedimento applicato e dei parametri di fabbricazione. Questa variabilità
si traduce in una incertezza sulle performance biologiche (differenti
complessi cuprici in proporzione variabile a secondo il metodo di
fabbricazione e di lotto) e delle difficoltà di messa in opera del formulato
(presenze eccessive di talco provocano fenomeni di flocculazione). Le
ricerche condotte da Cerexagri hanno permesso di definire le condizioni
operative che permettono di ottenere un prodotto finale composto
unicamente da brocantite (idrossisolfato di rame attivo) e gesso con una
granulometria ottimizzata. Questo ha permesso un progresso notevole in
termini di efficacia biologica e di facilità di impiego. Queste ricerche,
protette da brevetti europei, hanno permesso di sviluppare la prima
poltiglia bordolese in granuli idrodisperdibili.
Tabella 1 Sali di rame e calcio presenti nelle poltiglie bordolesi
Sali di calcio
Sali di rame
Formula chimica
% Cu
Devillite
Ca[Cu4(OH)6(SO4)2](H2O)3
39.6
Langite
Cu4(OH)6SO4, 2H20
52.0
Posnjakite
Cu4(OH)6SO4, H20
54.0
Brochantite
Cu4(OH)6SO4
56.2
Antlérite
Cu3(OH)4SO4
53.7
Gesso
CaSO4, 2H20
0
talco*
CaSO4,1/2H20
0
*il talco si forma quando vi è una essiccazione eccessiva o da una errata formazione
della poltiglia bordolese
Efficacia biologica dei sali di rame
L’efficacia dei sali di rame è data dalla presenza di rame in acqua libero in
prossimità del parassita. Il rame in acqua è la frazione del rame solubile
legato a delle molecole d’acqua Cu(H2O)62+
Figura 1 Rame in acqua
Per la presenza dei sei siti di reattività, il rame in
acqua, adsorbito dal patogeno, può alterare le
differenti parti della struttura cellulare. Il può inoltre
alterare i differenti processi metabolici fissandosi sulle
proteine essenziali o su delle molecole vitali presenti
del microrganismo (Morel, 1991). Questa azione multi
sito non selettiva ha come conseguenza il ridotto
rischio di insorgenza di ceppi resistenti.
Per la sua reattività il rame in acqua rappresenta la
forma di rame più efficace.
Poltiglia DISPERSS®
1- Rame solubile in equilibrio, aspetto termodinamico
La figura 2 presenta un confronto della solubilizzazione a l’euilibrio
termodinamico dei differenti sali di rame in funzione del pH. I prodotti
testati sono l’idrossido di rame, l’ossicloruro di rame, la brocantite
(idrossisolfato di rame o solfato tribasico di rame) e la poltiglia tecnica
a partire dalla quale si ottiene la Poltiglia DISPERSS®. Per ciascuno dei
sali di rame la concentrazione di rame solubile in acqua è stato
misurato tramite un elettrodo selettivi metrhom (ref. 6.0502.140) in
presenza di sale KNO3 1M. la stabilità di Poltiglia DISPERSS® è messa
in evidenza dalla solubilizzazione della materia attiva brocantite
raffrontata agli altri sali di rame. Questa liberazione progressiva
permette a Poltiglia DISPERSS® una lunga persistenza di azione ed una
elevata selettività (D. Marco et al. 2005).
Figura 2 Solubilità di sali di rame in funzione del pH
2- Rame solubile in funzione del dilavamento, aspetto cinetico
È stato simulato in laboratorio l’effetto del dilavamento con 1 grammo
di sale di rame in 1,5 litri d’acqua distillata (sale di fondo KNO3 0,1M,
pH = 5,6). Queste misure hanno permesso di quantificare il rame in
acqua istantaneamente presente dopo il contatto tra il sale e l’acqua.
Sono state recuperate differenti frazioni di 100 mL nel corso del
dilavamento delle quali è stato analizzato il rame in acqua. I risultati
sono presentati nella figura 3. I sali oggetto dello studio sono:
l’idrossido di rame, la brocantite e la poltiglia tecnica (BBT RSR).
All’inizio del dilavamento tutti i sali di rame sono caratterizzati dalla
medesima concentrazione di rame equivalente (Cu2+aq ≅ 0,2 ppm). Nel
corso del dilavamento, la solubilità dell’idrossido di rame aumenta fino
a 1,2 ppm di Cu2+aq, seguito dalla brocantite. La poltiglia tecnica
(BBTRSR) è il sale di rame meno solubile e pertanto l’aumento della
concentrazione di Cu2+aq più bassa. Questi risultati confermano che
Poltiglia DISPERSS® composta esclusivamente da brocantite e gesso
permette un rilascio di Cu2+aq limitato e poco influenzato da fenomeni
esterni come il dilavamento.
Figura 3 Rame in acqua in funzione del dilavamento
L’insieme di queste caratteristiche conferisco a Poltiglia DISPERSS® una
liberazione limitata e costante di Cu2+aq in prossimità del patogeno.
Questa liberazione è poco influenzata dalle variazioni delle condizioni
ambientali che possono esistere sulla superficie fogliare (pH,
dilavamento). Queste peculiarità permettono a Poltiglia DISPERSS® il
migliore compromesso fra efficacia, persistenza di azione e selettività della
coltura.
Conclusioni
I risultati ottenuti dagli studi realizzati su Poltiglia DISPERSS® permettono
di mettere in evidenza i seguenti vantaggi:
• pH neutro che garantisce una elevata selettività e miscibilità con la
maggiorparte degli agrofarmaci;
• formulazione in granuli idrodisperdibili (WG) DISPERSS®: si
caratterizza per l’assenza di polveri, un rapida sospensività anche in
volumi d’acqua ridotti, particelle fini ed omogenee (1,5 – 1,8 µ) che
permettono una migliore copertura della vegetazione;
• presenza del sale di rame più stabile, la brocantite (idrossisolfato di
rame) che libera nell’acqua una quantità di rame tra le più basse
(ma efficace), da qui un’eccellente selettività su tutte le colture.
Dal punto di vista fitoiatrico Poltiglia DISPERSS® presenta, ad esempio, su
peronospora della vite la medesima efficacia dei moderni idrossidi di rame
a parità di materia attiva
Per il prossimo futuro la continua ricerca di Cerexagri permetterà la
realizzazione di una nuova generazione di prodotti rameici derivati da
brocantite con una concentrazione più bassa di gesso. Le specialità create
presenteranno dei vantaggi pratici ed economici legati alla riduzione della
dose/ha di prodotto formulato.
Bibliografia
F. FERRIER (1), C. VERGNET, T. GIRANTET, J.J. HELLER, G. JONCHERAY, 2003 La bouillie
bordelaise : de la fabrication « a la ferme » a la formulation en granules dispersibles
AFPP – 7eme CONFERENCE INTERNATIONALE SUR LES MALADIES DES PLANTES
ACTA. Index phytosanitaire ACTA, édition 2003.
MOREL A., 1991. Thèse de doctorat , 19 avril 1991, Université Paris XI-Orsay.
STUM W. et MORGAN J.J, 1996. Aquatic chemistry, chemical equilibria and rates
in natural waters. 3rd Ed. John Wiley & Sons, Inc. New york, 632-635.
Delaiti Marco, Sandri Oliviero Rame in viticoltura:selettività di diversi formulati
commerciali Terra Trentina n°2, 32-36
Cerexagri
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS®
(idrossisolfato di rame)
POLTIGLIA DISPERSS®
la carta di identità
¾
INNOVAZIONE
TECNOLOGICA
CEREXAGRI
Prodotto rameico efficacie a dosaggi ridotti
‰
‰
¾
Prodotto altamente selettivo
‰
‰
pH neutro
¾
Formulazione DISPERSS®
Il futuro
¾
Idrossisolfato di rame
‰ Nel 1885, Millardet scoprì le proprietà
fungicide del rame da solfato con calce
contro la peronospora della vite
‰ Neutralizzazione del solfato di rame:
riduzione del rischio di fitotossicità
‰ Primo complesso rameico impiegato
per il controllo fogliare delle malattie
delle piante
Elevata miscibilità con numerosi agrofarmaci
Cerexagri
Solfati di rame complessi
¾
In ogni condizione ambientale
Su differenti colture e/o varietà sensibili al rame
¾
‰
Cerexagri
Idrossisolfato di rame + gesso
Efficacia a dosaggi ridotti
Solfati di rame complessi
¾
Dal 1960 al 1980 differenti processi di fabbricazione sono stati
testati; l’equazione chimica alla base del procedimento era:
4CuSO4 + 3Ca(OH)2 + XH20 → sali di rame in proporzioni variabili
¾
¾
¾
L’incertezza sul prodotto finale si traduceva pertanto in una
definizione empirica della poltiglia bordolese basato su un
procedimento di fabbricazione e non su una composizione
chimica precisa.
Questa definizione è tutt’ora utilizzata oggi (ACTA, 2003):
“Una miscela con o senza stabilizzanti di solfato di rame e
latte di calce”.
La definizione qualifica la poltiglia bordolese come prodotti
diversi dotati di proprietà variabili.
1
Cerexagri
Cerexagri
Solfati di rame complessi
¾
DISPERSS®
Poltiglia
è il risultato di ricerche
volte all’ottimizzazione del procedimento di
fabbricazione del prodotto tecnico.
‰ se
i parametri di reazione non sono calibrati, la
poltiglia bordolese contiene quantità variabili
differenti forme di sali di rame e solfati di calcio
‰ incertezza sulle performance biologiche
(differenti complessi cuprici in proporzione
variabile a secondo il metodo di fabbricazione e
di lotto) e difficoltà di messa in opera del
formulato (presenze eccessive di talco
provocano fenomeni di flocculazione).
Solfati di rame complessi
¾
Le ricerche condotte hanno permesso di
definire le condizioni operative che
permettono di ottenere un prodotto finale
composto unicamente da brocantite
(idrossisolfato di rame attivo) e gesso con
una granulometria ottimizzata.
Cerexagri
Composizione ipotetica di una
poltiglia bordololese
Cerexagri
PROCESSO PRODUTTIVO POLTIGLIA DISPERSS®
4CuSO4
DEVILLITE
POSNJAKITE
BROCHANTITE
ANTLERITE
Ca[Cu4(OH)6S04)2](H20)3
Cu4(OH)6S04, 2H20
Cu4(OH)6S04
Cu3(OH)4S04
In
proporzioni
variabili da
0% a 100%
del rame
complesso
GESSO
CaSO4, 2H20
In
proporzioni
variabili da
0% a 100%
del calcio
complesso
BASSANITE
(talco)
CaSO4, ½H20
+
3Ca(OH)2
Solfato di rame
Ca[Cu4(OH)6S04)2](H20)3
2CaSO4, 2H20
gesso
Cu4(OH)6S04, 2H20
+
Posnjakite
Cu4(OH)6S04
Brochantite
7H2O
acqua
+
Devillite
POLTIGLIA
DISPERSS®
+
calce
3CaSO4, 2H20
gesso
+
3CaSO4, 2H20
gesso
+ H2O acqua
2
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS®
Cu4(OH)6S04 idrossisolfato di rame
‰
Ist. Agrario S. Michele all’Adige (TN) - 2000
Complesso
minerale
a
bassa
solubilità
(persistenza) che rilascia rame solubile Cu++ in
maniera costante
9
processo tecnologico
temperatura, etc.)
standardizzato
(pressione,
9
9
‰
Poltiglia Disperss
Idrossido Cu 35%
80
70
60
30
asciuga la vegetazione (riduzione della bagnatura)
azione adesivante
stabilizza formulazione DISPERSS
Proprietà chimica:
9
90
40
Propietà fisiche:
9
100
50
¾ 3CaSO4, 2H20 gesso
‰
Valutazione dell’efficacia in campo di diverse
formulazioni di rame utilizzate a basso dosaggio nei
confronti di P. viticola
% efficacia
¾
Cerexagri
azione stabilizzante pH
20
10
0
Testimone grappoli:
frequenza 100 %
intensità 85,88 %
% frequenza
% intesità
Rilievo
04/07/2000
Dose rame 50 g/hl
Cerexagri
Efficacia a dosaggi ridotti:
residuo rame
mg/kg
1600
Poltiglia Disperss
idrossido u.m.
Cerexagri
Efficacia a dosaggi ridotti:
inoculo artificiale
1400
80
1200
70
idrossido u.m.
60
1000
50
800
40
600
30
400
20
200
0
Poltiglia Disperss
% di efficacia 90
10
70 Cu g/hl
50 Cu g/hl
Ist. Agrario S. Michele all’Adige
estratto pubblicazione Giornate Fitopatologiche
Balsega di Pinè (TN) 7-11 Aprile 2002
0
70 Cu g/hl
Rilievo alla fine del periodo di incubazione
testimone: incidenza 21,74 % frequenza 72,7%
50 Cu g/hl
Ist. Agrario S. Michele all’Adige
estratto pubblicazione Giornate Fitopatologiche
Balsega di Pinè (TN) 7-11 Aprile 2002
3
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS® efficacia
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS® e selettività
Vite (2002) – Serre di Rapolano (SI) – Dr. Egon Egger – C.R.A. Arezzo
Date
applicazioni:
11/05, 19/05,
25/05, 01/06,
08/06, 15/06,
22/06, 29/06,
06/07, 13/07
80
Idrossido u.m.
70
Poltiglia Disperss
60
Dalla forma chimica del rame dipende la
sensibilità / disponibilità di rame a variazioni
di pH
¾ pH basso può incrementare la solubilità
del rame e di conseguenza fitotossicità
¾ Importante impiegare forme rameiche che
riducano la sensibilità a variazioni di pH
¾
Testimone non trattato
50
40
30
20
10
0
% diffusione
foglie
% intensità
foglie
% diffusione
grappoli
% intesità
grappoli
Dose 70 g/hl Cu++
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS® e selettività
¾
La regolarità di rilascio di POLTIGLIA DISPERSS® è
determinata essenzialmente da due fattori:
Cerexagri
EFFETTI DEL pH SULLA SOLUBILITA’ DI
DIFFERENTI FORME RAMEICHE
minore sensibilità alle variazioni delle condizioni ambientali
(pH, tenore in CO2, ecc...);
‰ minore affinità con gli acidi organici (acidi policarbossilici,
ammine acide) presenti sulla foglia o liberati dai
microrganismi.
‰
¾
POLTIGLIA DISPERSS® rappresenta un vero e
proprio “serbatoio” di ioni rame che vengono
progressivamente solubilizzati, assicurando così
selettività, persistenza ed efficacia con un basso
apporto di rame.
concentrazione di rame solubile in acqua misurato tramite elettrodo
selettivo methrom (ref. 6.0502.140) in presenza di KNO3 1M
4
Cerexagri
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS® e selettività
¾
¾
POLTIGLIA DISPERSS® E pH
“…la fitotossicità aumenta tendenzialmente all’aumentare
della dose di rame metallo utilizzato, tuttavia, questa
tendenza è condizionata dal tipo e dalla qualità di
formulazione attraverso la quale si somministra il rame”
“..nessun effetto era riscontrabile a carico di Poltiglia
Bordolese Disperss. Quest’ultima formulazione è risultata
in assoluto la meno aggressiva fra i prodotti a confronto.”
¾
Il pH indotto dal funcida rameico all’interno
dell’atomizzatore potrebbe:
‰ ridurre
l’attività di insetticidi di sintesi
(fosforganici, piretroidi)
‰ ridurre l’attività di insetticidi biologici (bacillus)
‰ influire sulla miscibilità e stabilità di altri
prodotti fitosanitari (formazione di precipitati,
difficoltà di distribuzione etc.)
Tratto da “RAME IN VITICOLTURA: SELETTIVITÀ DI DIVERSI
FORMULATI COMMERCIALI” Terra Trentina n° 2 / 2005
M. Deilaiti - S. Oliviero U.O. Difesa delle Colture e Selezione sanitaria
Istituto Agrario S. Michele (TN)
Cerexagri
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS®
Formulazione
CONFRONTO PRODOTTI
Prodotto
pH
(1% dispersione in acqua)
Idrossido (1)
8.90
Idrossido (2)
8.27
Idrossido (3)
9.95
Idrossido (4)
10.40
Polt. Disperss
7.52
¾
le particelle elementari di
brocantite vengono concentrate
in granuli secchi mediante un
procedimento di atomizzazione
in letto fluido
‰
la dimensione è ottimizzata al
fine di permettere una bagnabilità
ed un’autodispersione istantanea
anche in un quantitativo d’acqua
estremamente ridotto.
5
Cerexagri
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS®
Formulazione
POLTIGLIA DISPERSS®
Il futuro
¾
In corso di registrazione nuovo formulato a
base di idrossisolfato di rame
¾
Medesime caratteristiche qualitative di
POLTIGLIA DISPERSS®
Es. ∅ ≈ 1,5 µm
ES. ∅ ≈ 150 µm
Granulo di
DISPERSS
Particella
elementare
Matrice
lignosulfonata
diseperdente
di principio
attivo
Cerexagri
Cerexagri
POLTIGLIA DISPERSS®
Il futuro
POLTIGLIA DISPERSS®
Conclusioni
Vite (2004) – Montecchia di Crosara (VR) – Dr. Gabriele Posenato AGREA
100
Date
applicazioni:
08/05, 14/05,
21/05, 28/06,
03/06, 09/06,
17/06, 25/06,
05/07, 13/07
Idrossido u.m.
90
ATOFAP18
80
Testimone non trattato
¾
Efficacia a dosaggi ridotti
¾
Prodotto altamente selettivo
‰
70
60
‰
50
‰
40
30
0
Dose 55 g/hl Cu++
pH neutro
¾
Basso contenuto in metalli pesanti
Formulazione DISPERSS®:
‰
% diffusione
foglie
% intensità
foglie
% diffusione
grappoli
% intesità
grappoli
In ogni condizione ambientale
Su differenti colture e/o varietà sensibili al rame
¾
20
10
comparabile ai moderni idrossidi di rame
¾
Elevata miscibilità con numerosi agrofarmaci
6
DIFESA/VITICOLTURA
Rappresenta l’unica opzione per i trattamenti di copertura in post-allegagione
RAME IN VITICOLTURA:
SELETTIVITÀ DI DIVERSI
FORMULATI COMMERCIALI
La situazione
meteorologica
al momento
del trattamento
risulta fondamentale
nel condizionare
i danni (fitotossicità)
a carico dell’apparato
fogliare della vite.
Il rischio maggiore
è legato a trattamenti
eseguiti su vegetazione
bagnata
Delaiti Marco
Sandri Oliviero
U.O. Difesa delle Coltute e Selezione sanitaria - Istituto Agrario S.Michele
TERRA TRENTINA
INTRODUZIONE
32
Da oltre 100 anni, prima con la
sola poltiglia bordolese, in seguito con l’impiego anche di
ossicloruri e più recentemente
di idrossidi e solfati basici, l’impiego dei prodotti cuprici ha
conosciuto in provincia di
Trento un utilizzo generalizzato e costante.
L’ampio impiego dei prodotti
rameici, da soli o in miscela, è
giustificato dal fatto che, assieme ai ditiocarbammati hanno
rappresentato per lungo tempo
gli unici anticrittogamici di con-
tatto disponibili per la difesa
della vite in post-allegagione.
Il loro impiego è stato ulteriormente favorito dall’introduzione del protocollo di autodisciplina, che vieta l’uso dei
ditiocarbammati (mancozeb e
metiram) e dei tioftalimmidi
(folpet) dopo la fase di allegazione.
L’introduzione sul mercato dei
nuovi fungicidi di contatto del
gruppo QoI (azoxystrobin)
sembrava aver offerto una nuova valida alternativa rispetto al
binomio rame-ditiocarbammati. Purtroppo la recente
comparsa di resistenza nei confronti di questi principi attivi ne
ha ridimensionato l’utilizzo lasciando al viticoltore trentino i
soli prodotti rameici, da soli o
in miscela, come unica opzione per i trattamenti di copertura in post-allegagione.
D’altra parte il reiterato impiego di prodotti cuprici in prossimità della vendemmia può
determinare problemi connessi con l’elevata presenza di residui sulle uve e, in talune condizioni ambientali e su particolari varietà, può causare fenomeni di fitotossicità.
A tale proposito risulta importante poter disporre di formulazioni rameiche in grado di
apportare ridotti quantitativi di
rame e di non causare fenomeni di fitotossicità anche se impiegati in condizioni climatiche
limitanti. Con questa prova si
è quindi inteso valutare la
fitotossicita di Kocide 2000,
Kentan, Cupraxat liquido,
Azuram, Poltiglia Bordolese
Dispers, Cobre Nordox Super
75 WG e R6 Erresei Bordeaux
su vite, utilizzando le formulazioni a confronto con diverse situazioni meteorologiche.
MATERIALI E METODI
La prova è stata condotta presso l’azienda “Navesell” nel comune di Rovereto (TN) sulla
varietà Marzemino allevata a
pergola semplice (sesto d’impianto 2,8 m x 0,8 m). La scelta
di questa varietà auctoctona è
giustificata dal fatto di essere
particolarmente sensibile alla
fitotossicità da rame.
La prova è stata realizzata secondo un disegno sperimentale completamente randomizzato nel quale le dieci tesi in
prova risultavano ripetute tre
volte in parcelle di circa 90 mq
cadauna (circa 40 piante).
I formulati utilizzati e i relativi
dosaggi sono riportati in tabella 1; nella stessa si riporta anche la quantità di rame metallo per ettaro apportata con ogni
trattamento. I trattamenti sono
stati eseguiti distribuendo 250
litri/ha (4 concentrazioni). Per
la scelta delle dosi d’impiego
si è fatto riferimento a quanto
riportato in etichetta. E’ comun-
Tabella 1: formulati, loro dosaggi e relativi apporti di rame metallo per ettaro
Prodotto
Kocide 2000
Kocide 2000
Kocide 2000
Kentan
Cupraxat liquido
Azuram
Poltiglia Bordolese Dispers
Cobre Nordox Super 75 WG
R6 Erresei Bordeaux
Testimone
que da ribadire che la efficacia
dei prodotti rameici nei confronti della peronospora dipende dalla quantità di rame metallo impiegato e in tal senso la
lettura dei risultati finali deve
tenere opportunamente in considerazione il diverso apporto
di rame conseguito nelle tesi a
confronto. Per tale motivo la
comparazione fra le formulazioni sarà limitata ai dosaggi
effettivamente paragonabili.
Al fine di valutare la predisposizione a causare fitotossicità
da parte delle formulazioni in
prova, i trattamenti sono stati
effettuati in tre diverse situazioni meteorologiche: nel primo
pomeriggio in un giorno soleggiato, in un giorno nuvoloso con temperature moderate
e presto al mattino su vegetazione umida (tabella 2). I trattamenti sono stati eseguiti il 18
luglio, il 29 luglio e il 18 agosto: nelle figure 1, 2 e 3 sono
riportate le condizioni climatiche registrate durante il trattamento e nelle 31 ore successive all’inizio del trattamento.
La prova è stata condotta secondo le direttive OEPP/EPPO,
1997 “Guidelines for the efficacy evaluation of plant protection products. Vol. 2 Fungicides & Bactericides. Per la
valutazione della fitotossicità si
è fatto riferimento alla scheda
dell’EPPO PP1/135(2). Seguendo queste direttive, venticinque foglie per ripetizione sono
state raccolte e suddivise in cin-
Descrizione
rame idrossido 35% di Cu
rame idrossido 35% di Cu
rame idrossido 35% di Cu
rame idrossido 40%
rame solfato tribasico 19,3%
rame ossicloruro 40%
solfato di rame 20% di Cu
ossido di rame 75% di Cu
fosetil Al 25% rame ossicloruro 25%
trattato con acqua
Dose
150
200
400
300
400
500
1000
100
400
Cu/ha
525
700
1400
1200
772
2000
2000
750
1000
0
TERRA TRENTINA
Tesi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
33
DIFESA/VITICOLTURA
Tabella 2: situazioni meteorologiche in cui sono stati eseguiti i trattamenti
Trattamento
1
2
3
Situazione
presto nel pomeriggio in un giorno soleggiato e caldo
nuvoloso con temperature moderate
presto al mattino con vegetazione umida
Tabella 3: classi utilizzate per suddividere le foglie in funzione del danno
evidenziato.
Classe
0
1
2
3
4
Descrizione del danno
Nessuna alterazione
Necrosi puntiforme
Necrosi puntiforme, leggera decolorazione, piccole macchie
necrotiche
Decolorazione, macchie necrotiche piuttosto estese
Forte decolorazione con macchie necrotiche estese
Tabella 4: Incrementi del valore dell’indice di fitotossicità registrati nelle
diverse tesi dopo ciascun trattamento.
TERRA TRENTINA
tesi
Trattamento/i 1
2
3
4
5
6
7
8
9 Media
1
0,10 0,16 0,21 0,38 0,19 0,21 0,13 0,30 0,47 0,24
2
0,02 0,07 0,04 0,15 0,06 0,10 -0,01 0,12 0,13 0,08
3
0,18 0,22 0,21 0,00 0,18 0,31 0,04 0,02 0,25 0,16
34
que classi di danno in relazione alla sintomatologia riportata in tabella 3 e figura 4. I controlli sono stati eseguiti il 23
luglio, il 7 agosto e il 27 agosto. I dati raccolti sono stati trasformati nell’indice di fitotossicità e i valori di quest’ultimo
sono stati sottoposti ad analisi
della varianza e al test di
Duncan per valutare la significatività delle differenze presentate dalle diverse tesi.
Alla vendemmia (11 settembre)
sono state inoltre eseguite delle misurazioni relative al grado
zuccherino e al peso medio
degli acini, per valutare eventuali effetti negativi sulla produzione.
RISULTATI
Nella tesi testimone trattata
con acqua (tesi 10) l’indice di
fitotossicità variava da 0,08 in
data 23 luglio a 0,13 in data 27
agosto (figura 5). Il basso valore dell’indice e la sua sostanziale stabilità durante i tre periodi considerati stanno a significare che le eventuali alterazioni fogliari rilevate nelle
tesi a confronto sono da attribuire all’effetto dei trattamenti.
Kocide 2000 (tesi 1, 2, 3); l’effetto fitotossico risulta essere
proporzionale alla quantità di
rame metallo impiegata, sebbene le differenze nei valori dell’indice non risultino sempre
statisticamente significative. In
particolare:
· le tre diverse dosi di Kocide
2000 applicate in condizioni
meteorologiche ottimali (nel
primo pomeriggio in un giorno soleggiato e caldo) non
determinano differenze significative nei valori dell’indice di fitotossicità.
· le stesse tre dosi di Kocide
2000 applicate nella seconda
situazione meteorologica
(nuvoloso con temperature
moderate) non hanno influito in modo marcato sull’incremento di fitotossicità. E’
stata riscontrata una differenza significativa fra la tesi 1 e
le tesi 2 e 3. Ciò potrebbe essere dovuto all’accumulo del
prodotto.
· I trattamenti con Kocide 2000
eseguiti con la terza situazione meteorologica (al mattino
con vegetazione umida) hanno incrementato in maniera
significativa la fitotossicità
con tutte le tre dosi di rame.
Kentan (tesi 4); pur essendo un
idrossido di rame al pari di
Kocide 2000, utilizzato a
dosaggi paragonabili (1200
contro 1400 g Cu++/ha) ha
manifestato una fitotossicità significativamente più elevata
nelle condizioni meno rischiose (prime due situazioni mete-
orologiche). Nessun incremento di danno è stato rilevato nella situazione più critica con
vegetazione umida.
Azuram (tesi 6) e Poltiglia
Bordolese Dispers (tesi 7), pur
essendo stati utilizzati alla stessa quantità di rame metallo per
ettaro (2000 g/ha), determinano un effetto sulla vegetazione completamente diverso.
Mentre infatti Azuram risultava essere significativamente
fitotossico nelle situazioni meteorologiche 2 e 3, nessun effetto era riscontrabile a carico
di Poltiglia Bordolese Dispers.
Quest’ultima formulazione è risultata in assoluto la meno aggressiva fra i prodotti a confronto.
R6 Erresei Bordeaux (tesi 9); ha
determinato un effetto fitotossico superiore a tutte le altre
tesi già dal primo intervento. La
presenza di fosetil-Al nella formulazione potrebbe fungere
da veicolante per il rame in
questa formulazione, aumentandone di conseguenza l’aggressività.
CONCLUSIONI
In conclusione merita effettuare una breve riflessione sui dati
riportati nella tabella 4 relativi
agli incrementi del valore dell’indice di fitotossicità registrati
per le diverse tesi nei tre periodi di riferimento. Sebbene sia
stata riscontrata una variabilità nel danno da fitotossicità fra
i formulati, contrariamente a
quanto era lecito attendersi
l’incremento medio più elevato dell’indice di fitotossicità risulta essere in conseguenza
del primo trattamento (0,24)
mentre i valori relativi ai trattamenti successivi sono più
contenuti. Purtroppo la valutazione della fitotossicità nel
nostro studio è limitata dal fatto che risulta difficile scorporare l’effetto d’accumulo
(del rame e del danno) dall’effetto delle condizioni in cui si
è eseguito il trattamento. Da
questi valori è comunque possibile affermare che tutte le
formulazioni non hanno determinato un danno tale da compromettere l’efficienza fotosintetica. Sebbene la varietà
Marzemino sia particolarmente sensibile agli interventi con
prodotti a base di rame, dalle
analisi effettuate non sono stati
riscontrati effetti negativi a carico dell’uva ne in termini di
peso medio degli acini ne per
quanto concerne la concentrazione zuccherina.
In conclusione si può affermare che la fitotossicità aumenta
tendenzialmente all’aumentare
della dose di rame metallo
utilizzato, tuttavia , questa tendenza è condizionata dal tipo
e dalla qualità di formulazione attraverso la quale si
somministra il rame. Infatti è
evidente dai risultati esposti
che alcune delle formulazioni
utilizzate si sono manifestate
meno aggressive. Nella applicazione pratica, l’utilizzo di
700–800 g/ha di rame metallo
risulta sufficiente per una discreta copertura nei confronti
della peronospora (Pertot et
al., 2002). La mancanza di significativi effetti fitotossici da
parte di Kocide 2000, Cupraxat
liquido e Poltiglia Bordolese
Dispers pur in presenza di apporti di rame nettamente superiori a quelle strettamente necessarie, sembrano una buona
garanzia della qualità del formulato.
Come da sempre ribadito nella pratica di campo la situazione meteorologica al momento del trattamento risulta fondamentale nel condizionare i danni a carico dell’apparato fogliare della vite. Il danno maggiore da fitotossicità
TERRA TRENTINA
Cupraxat liquido (tesi 5) e
Cobre Nordox Super 75 WG
(tesi 8); sono stati utilizzati con
un dosaggio di rame paragonabile alla tesi 2 (Kocide 2000
a 700 grammi di Cu++/ha) alla
quale ci rapporteremo nell’esporre i dati.
Mentre Cupraxat liquido non
differiva dalla tesi Kocide 2000
e il suo effetto fitotossico appariva solo nelle condizioni
peggiori, Cobre Nordox Super
75 WG manifestava una fitotossicità significativamente maggiore rispetto a Kocide 2000 e
Cuproxat liquido nelle condizioni meteorologiche ottimali
di trattamento. Per contro nessun incremento di danno è stato rilevato nella situazione più
critica.
35
DIFESA/VITICOLTURA
viene riscontrato con i trattamenti eseguiti su vegetazione
umida, mentre il rischio di danno con situazioni soleggiate e
calde sembra essere più trascurabile.
senza di popolazioni di Plasmopara viticola resistenti ai
fungicidi inibitori della respirazione mitocondriale (QoI
STAR) in vigneti dell’Italia nord
orientale. Informatore Fitopatologico - La Difesa delle Piante, 51 (12): 86-87.
BIBLIOGRAFIA
TERRA TRENTINA
GULLINO M. L., GILARDI G.,
STEFANELLI G., MESCALCHIN
E. E GARIBALDI A., 2001 – Pre-
36
GULLINO M. L. E GARIBALDI
A., 2003 - La resistenza ai fungicidi in viticoltura: un aggiornamento sulla situazione italiana.
Informatore Fitopatologico - La
Difesa delle Piante, 53 (4): 1722.
PERTOT I., DELAITI M., MESCALCHIN E.,ZINI M, FORTI
D. (2002) – Attività antiperonosporica di nuove formulazioni
di composti rameici utilizzati a
dosi ridotte e prodotti alternativi al rame impiegabili in viticoltura biologica. Atti Giornate Fitopatologiche 2: 297-302.
Cerexagri
Cerexagri
PIRECAP
PIRECAP
„
PIRECAP è un microincapsulato basato sul principio
della “Policondensazione interfacciale”
La materia attiva è dispersa nell’acqua in fine goccie
attive.
‹ In seguito le goccie sono racchiuse da una pellicola
polimerica porosa. Si ottiene in questa maniera una
micro riserva di prodotto in sospensione.
‹
Piretro naturale 25 g/l + piperonilbutossido 78g/l
formulazione microincapsulata
„
Il Know - how Cerexagri identifica i meccanismi di
rilascio delle capsule
‹
Produce formulati specifici per insetto target e/o
condizioni climatiche
fast
winter
) ….
)
)
Cerexagri
Cerexagri
PIRECAP
PIRECAP
OBIETTIVI
„
Innovazione:
„
‹formulazione
microincapsulata
messa a punto per il piretro naturale
Fornire protezione dalla
rapida degradazione
dovuta a UV
„
„
Mantenimento del
caratteristico knock-down
Miglioramento della
persistenza
Cerexagri
„
„
„
„
Coltura: Cocomero
Target: Trialeurodes vaporariorum
Quadro sperimentale: trattamento in
pieno campo in presenza di
infestazione in atto
Prodotti in prova
‹
Pirecap 1,5 l/ha
‹
Piretro + PBO 1,0 l/ha
)
)
Centro di saggio AGREA
„
m.a. 37,5 g piretro + 117 g PBO
m.a. 40 g piretro + 128 g PBO
Rilievi: mortalità adulti
‹
1g, 5gg, dopo trattamento
PIRECAP: prove sperimentali
Piretro + PBO
PIRECAP
90
80
70
60
% efficacia
PIRECAP: prove sperimentali
Cerexagri
Testimone 25 adulti / foglia
50
40
30
20
10
Centro di saggio AGREA
0
-10
1DAA
5DAA
1
Cerexagri
„
„
„
„
Coltura: Vite
Target: Scaphoideus titanus
Quadro sperimentale: trattamento di
barbatelle di vite e successiva
immissione di un numero noto di
adulti (10)
Prodotti in prova
‹
Pirecap 1,5 l/ha
‹
Piretro + PBO 1,0 l/ha
)
)
Centro di saggio AGREA
„
m.a. 37,5 g piretro + 117 g PBO
m.a. 40 g piretro + 128 g PBO
Rilievi: mortalità adulti
‹
1g, 2gg, 7gg dopo trattamento
PIRECAP: prove sperimentali
Piretro + PBO
PIRECAP
60
50
% efficacia
PIRECAP: prove sperimentali
Cerexagri
Centro di saggio AGREA
40
30
20
10
0
1DAA
2DAA
7DAA
Cerexagri
PIRECAP: conclusioni
„
Medesimo effetto abbattente a parità
di m.a. applicata
‹ La
formulazione non ha alterato la
funzionalità del principio attivo
„
Effetto “persistenza”
‹ La
microincapsulazione permette il
mantenimento di una quota a parte di
m.a. tale da prolungarne l’efficacia
2
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