METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA
SOCIALE
Facoltà di Scienze politiche, sociologia, comunicazione
Alessandra rimano
Anno Accademico 2011/2012
L’intervista
• La relazione tra intervistatore e intervistato è una
relazione sociale.
• In quanto relazione sociale, l’intervista è interazione
simbolica e comunicazione.
• L’andamento e gli esiti dell’intervista dipendono dai
processi di negoziazione che si attivano tra
intervistatore e intervistato.
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La relazione tra intervistatore e intervistato
Come ogni relazione sociale, può essere simmetrica o
asimmetrica:
• in relazione a fattori esterni alla relazione relativi
alle appartenenze sociali e culturali (di classe
economica, ceto sociale, subcultura) degli attori;
• in relazione a fattori interni alla relazione, relativi
agli status e ai ruoli, alle competenze relazionali,
alle competenze comunicative degli attori.
Può svolgersi, conseguentemente, all’insegna della
cooperazione oppure della competizione.
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Conduzione dell’intervista
Per una conduzione ottimale dell’intervista, l’intervistatore
deve:
• ridurre l’asimmetria,
• sollecitare la cooperazione.
Per ridurre l’asimmetria deve:
• controllare l’influenza dei fattori che determinano la
diversità delle appartenenze sociali e culturali;
• adottare strategie per annullare o contenere l’influenza dei
fattori che determinano la disparità degli status e dei ruoli,
delle competenze relazionali e comunicative.
Per sollecitare la cooperazione deve:
• motivare, informare, legittimare, rassicurare, spiegare.
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Motivare
Significa sollecitare la disposizione dell’intervistato ad
accettare l’intervista e a dare informazioni veritiere e
complete sui temi affrontati nel corso dell’intervista
stessa, mettendo in atto strategie discorsive capaci di
attivare i bisogni dell’intervistato nella direzione della
cooperazione.
I bisogni sottesi alla disposizione a rispondere o a non
rispondere possono essere:
• un bisogno di sicurezza;
• un bisogno di stima;
• un bisogno di auto-realizzazione;
• un bisogno di conoscenza.
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Informare
Significa dare all’intervistato informazioni sufficienti e
convincenti su:
• le finalità della ricerca;
• l’organismo che promuove e/o conduce la ricerca;
• la procedura di campionamento o di scelta degli
intervistandi, qualunque essa sia.
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Legittimare
Significa presentare:
• l’oggetto d’indagine come rilevante sul piano sia
sociale sia individuale;
• l’accettazione dell’intervista e la collaborazione
come comportamento utile e approvato
socialmente, come un implicito “dovere” da
assolvere nel migliore dei modi e con consapevole
partecipazione.
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Rassicurare
Significa dare garanzie:
• sulla credibilità dell’organismo che promuove e/o
conduce la ricerca;
• sulla professionalità e disponibilità
dell’intervistatore;
• sull’anonimato o, comunque, sulla tutela della
privacy;
• sull’uso e sulla destinazione delle informazioni
personali raccolte nel corso dell’intervista.
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Spiegare
Significa dare indicazioni chiare su:
• tempi e modalità dell’intervista;
• struttura e articolazione della procedura in essa
utilizzata per la raccolta delle informazioni;
• eventuali compiti da svolgere nel corso
dell’intervista.
E’ necessario mettere l’intervistato in condizione di
saper svolgere adeguatamente questi compiti per farlo
sentire soggettivamente all’altezza della prestazione
che gli viene richiesta, evitando in tal modo l’insorgere
di un senso di inadeguatezza che potrebbe
comportare l’interruzione dell’intervista stessa.
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Tecniche di probing
Sono modalità d’intervento dell’intervistatore nel corso
dell’intervista finalizzate a:
• incoraggiare l’intervistato a esprimere liberamente il
proprio pensiero (es.: “interessante quello che sta dicendo …”);
• accertarsi che l’intervistato abbia ben compreso le
domande (es.: “formulo meglio la domanda …”);
• aiutare l’intervistato ad affrontare i temi dell’intervista in
modo approfondito (es.: “cosa intende quando dice …”);
• aiutare l’intervistato a superare momenti di disagio
quando si affrontano argomenti che coinvolgono sul
piano emotivo e/o che possono creare imbarazzo (es.,
passare ad altro e tornare successivamente sull’argomento).
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Tipi di intervista
E’ possibile distinguere diversi tipi d’intervista in base
al diverso grado di standardizzazione.
Da un minimo a un massimo di standardizzazione
abbiamo:
•
•
•
•
•
•
intervista libera;
intervista guidata;
intervista focalizzata;
intervista con questionario non strutturato;
intervista con questionario semi-strutturato;
intervista con questionario strutturato.
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Le storie di vita
Sono interviste che vengono condotte sulla base di
una traccia più o meno strutturata – in certi casi
analoga a quella di un’intervista guidata, in altri a
quella di un’intervista focalizzata - partendo da un
invito volutamente generico, rivolto
dall’intervistatore all’intervistato, a raccontare la
vicenda della propria esistenza, iniziando da un
momento qualunque e seguendo un percorso
discorsivo che egli stesso può liberamente
scegliere.
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(Le storie di vita, continuazione)
• Alcuni autori distinguono tra resoconto storico (life
history) e storia di vita (life story).
• Il primo è mirato su un aspetto specifico della vita di una
persona (la famiglia, il lavoro, ecc.), mentre la seconda
investe la vita intera.
• Da qui il ricorso, da parte dell’intervistatore, a tracce
diversamente strutturate per la conduzione dell’intervista
nell’un caso e nell’altro: una traccia più strutturata per il
resoconto storico e una, invece, meno strutturata nel
caso della storia di vita.
• Da qui, anche, un’enfasi sulla libera «creatività» del
narratore più accentuata per le storie di vita e
l’attribuzione all’intervistatore di un semplice ruolo di
guida e di facilitatore in un processo che resta
comunque aperto e di prioritaria competenza
dell’intervistato.
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Intervista con questionario.
Il questionario
Un questionario è un insieme strutturato di
domande, “aperte” e/o “chiuse”, poste in
sequenza secondo un criterio prestabilito.
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Struttura del questionario
Per stabilire la sequenza delle domande in un
questionario è necessario:
• suddividere le domande in aree tematiche al loro
interno omogenee;
• disporre in successione le aree tematiche;
• disporre in successione le domande all’interno di
ogni area tematica in base alla loro generalità –
dalle più generali alle più specifiche – e ad
eventuali rapporti di derivazione o implicazione
logica.
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(Struttura del questionario, continuazione)
Esempio di struttura di un questionario:
Esperienza universitaria
• Scelta del corso di laurea
• Fruizione dell’università
• Aspirazioni professionali
Condizione lavorativa
• Difficoltà d’inserimento nel mondo del lavoro
• Condizione occupazionale
• Attività professionale
• Valutazione della congruenza tra formazione universitaria e
attività professionale
• Soddisfazione/insoddisfazione per il lavoro svolto
Caratteristiche socio-demografiche
• Dati anagrafici (sesso, età, stato civile)
• Caratteristiche socio-economiche della famiglia di origine e
della famiglia attuale
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Le domande del questionario
• Ogni domanda corrisponde a una variabile della
ricerca (oppure genera più variabili della ricerca, se
ammette risposte multiple).
• Ogni domanda è, pertanto, un sistema di
classificazione.
• Nella costruzione e nell’uso di una domanda è
necessario rispettare le regole della
classificazione.
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Domande “chiuse” e domande “aperte”
• Le domande di un questionario possono essere
“aperte” o “chiuse”.
• Le prime si caratterizzano per l’assenza e le
seconde per la presenza di alternative di risposta
pre-codificate.
• L’operazione di classificazione dei casi in esame si
effettua, con le domande “aperte”, dopo la
rilevazione e, con le domande “chiuse”, nel corso
della rilevazione.
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Domande con finalità particolari
•
•
•
•
Domande “filtro”
Domande “di controllo”
Domande “impossibili”
Domande/procedure “indirette”:
- vignette
- trame associative
- associazioni libere di parole
- differenziali semantici (tre dimensioni : valutazione,
potenza, attività)
- test (ad es., test di personalità)
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Il pre-test
La prima stesura del questionario viene sottoposta a
pre-test al fine di:
• individuare domande mancanti (da aggiungere) e/o
domandei superflue (da eliminare);
• individuare errori o inesattezze nella formulazione e
nella successione delle domande e, per ciascuna
domanda chiusa, delle alternative di risposta;
• trarre indicazioni per la eventuale “chiusura” di
domande “aperte”.
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L’addestramento degli intervistatori
Dopo il pre-test e sulla stesura definitiva del
questionario, si effettua l’addestramento degli
intervistatori che consiste in:
• studio del questionario, delle definizioni dei concetti
associati alle proprietà cui si riferiscono le
domande, degli eventuali riferimenti teorici, delle
regole di raccolta dei dati;
• ripetute prove di somministrazione del questionario,
con verifiche in situazioni test- standard.
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Controllo dei questionari e operazioni di
codifica
Al termine della rilevazione è necessario un
controllo dei questionari somministrati al fine di:
• numerare i questionari validi;
• esaminare le risposte in “altro” per un’eventuale
classificazione di esse a posteriori;
• calcolare gli indici, nel caso di variabili costruite con
più indicatori che corrispondono a variabili con
categorie ordinate;
• “chiudere” le domande “aperte”.
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L`analisi del contenuto nella ricerca sociale