K-LASER
TERAPIA DINAMICA
TERAPIA K-LASER SINONIMO DI
TERAPIA DINAMICA
Il software intuitivo K-Laser lavora
in più fasi durante il trattamento
prescelto e offre la possibilità
di modularne i parametri di
applicazione, nonché i tempi, le
frequenze e la potenza nel corso
di un’unica terapia.
DIFFERENTI TIPI DI TESSUTO
RISPONDONO A DIFFERENTI
PARAMETRI DI MODULAZIONE
I differenti parametri impostati
sulla nuova linea K-Laser Cube,
si distinguono a seconda della
tipologia di impulso trasmesso
(modalità CW, modalità pulsata
al 50% con frequenze modulabili,
modalità superpulsata ISP), con
risposta tissutale diversificata.
Questi effetti sono stati studiati nello
specifico, approfondendo quanto
segue:
2
la dose di energia somministrata in relazione
all’effetto ottenuto;
la risposta evocata a diverse profondità tissutali;
gli effetti della penetrazione della luce laser
correlati alle modalità di somministrazione più
idonee a seconda della tipologia di tessuto da
trattare.
TERAPIA CUBE RIDEFINITA PER
OGNI TIPOLOGIA DI PAZIENTE
K-Laser Cube guida al corretto dosaggio di energia a
seconda di ogni variante, grazie a menù selezionati e
graficamente intuitivi.
La maggiore potenza riveste un ruolo fondamentale
affinchè la terapia laser abbia la massima efficacia.
TIPOLOGIA DEL DOLORE:
CRONICO E ACUTO
Sulla base del dolore, riferito dal singolo paziente,
K-Laser Cube prevede un settaggio preciso ed
adeguato creando dei trattamenti ad hoc.
L’IMPORTANZA DELLA
MELANINA NEL CORPO
K-Laser Cube, oltre a considerare la morfologia del
corpo ed i tipi di tessuto, prende in considerazione un
fattore determinante della pelle: la melanina.
K-Laser Cube, grazie a innovativi parametri, riconosce
i sei diversi fototipi della pelle, considerando ogni
variante di protocollo presettato.
PROGRAMMI DINAMICI
Ogni protocollo K-Laser Cube prevede un settaggio
di parametri dinamico, da indirizzare in modo ottimale
alle diverse tipologie di tessuti.
3
K-LASER
TERAPIA DINAMICA
SU MISURA
4
K-LASER
CAMPI DI APPLICAZIONE
Dalla letteratura più recente è emerso che la
Terapia K-Laser ha avuto significativi effetti
biologici positivi, grazie all’elevata quantità
di energia erogata in profondità, migliorando
il processo di rigenerazione e accelerando la
riparazione tissutale.
Terapia del Dolore Cronico e Acuto
Medicina dello Sport
Traumatologia
Fisioterapia e Riabilitazione
Terapia Post Chirurgica
Podologia e Dermatologia
Stomatologia e Patologia Orale
Terapia su lesioni di tessuti molli:
› ferite
› piaghe da decubito
› ulcere
› ulcere diabetiche
› mucositi
K-LASER
EFFETTI BIOLOGICI
Antinfiammatorio e analgesico
Aumento dell’attività metabolica
Migliorata attività vascolare
Immunoregolazione
Miglioramento della trasmissione
nervosa
Riparazione più rapida dei tessuti lesi:
(ferite, piaghe da decubito, ulcere,
ulcere diabetiche e mucositi)
5
TECNOLOGIA K-LASER
4 LUNGHEZZE D’ONDA
K-LASER CUBE È L’INNOVAZIONE
MONDIALE DELLA TERAPIA LASER:
COMPLETA IL TARGET DELLE
LUNGHEZZE D’ONDA, EROGANDONE
FINO A 15 DIVERSE COMBINAZIONI.
6
970 nm
Il sangue, sistema primario di trasporto, fornisce alle cellule le sostanze
indispensabili per il loro metabolismo, quali ossigeno e sostanze nutritive,
trasportando i prodotti catabolici lontano da esse. L’acqua del nostro corpo
viene assorbita in gran parte da questa lunghezza d’onda e tutta l’energia
trasmessa dalla terapia laser verrà convertita in calore. Questi strati profondi
di tessuto divengono veri e propri punti di calore localizzati, creando gradienti
di temperatura a livello cellulare e stimolando la microcircolazione locale
grazie all’incremento di ossigeno fornito alle cellule.
905 nm
L’ossigeno è rilasciato in percentuali variabili dal sangue e quanto più
rapidamente accade, tanto più carburante deve trasportare alla cellula
affinchè avvengano i processi naturali di guarigione. Questa lunghezza
d’onda viene assorbita in parte dall’emoglobina, dall’acqua, dalla melanina
e dal citocromo C ossidasi. Quando questa lunghezza d’onda viene assorbita,
più ossigeno diventa disponibile per il fabbisogno cellulare.
800 nm
L’enzima terminale della catena respiratoria è il citocromo C ossidasi il quale
determina in base all’efficienza cellulare quanto ossigeno verrà convertito in
ATP. Questo assorbimento di enzimi è maggiore a 800 nm, dove è in grado
di generare una molecola di ATP per ogni ciclo di ossido-riduzione compiuto.
L’assorbimento del fotone accelererà questo processo e incrementerà la
produzione cellulare di ATP.
660 nm
La melanina contenuta nella pelle assorbe questa lunghezza d’onda in
maniera ottimale, garantendo che una grande dose di energia si concentri
nelle regioni più superficiali del tessuto. Dal momento che la luce può sia
inibire la proliferazione batterica, che incrementare la crescita delle cellule, la
terapia laser permette di ottenere eccellenti risultati nella guarigione di ferite.
TECNOLOGIA ISP
(Intense Super Pulse)
LA NECESSITÀ DI UNA MAGGIORE POTENZA
Dalle più recenti ricerche scientifiche, si è notato quanto invece sia
importante la potenza media mantenuta costante nel corpo, poichè
questa caratteristica è determinante per erogare energia adeguata ai
trattamenti laser. Un esempio: i laser che operano in modalità super
pulsata emettono impulsi ad alta potenza di picco in un breve istante,
(milionesimi o miliardesimi di secondo), somministrando pochi
milliwatt, per arrivare a qualche watt di potenza media.
ISP INTENSE SUPER PULSE
(da 1 a 20.000 Hz)
K-Laser Cube è l’unico laser che, grazie alla sua
esclusiva ed eccezionale MODALITÀ ISP, permette di
selezionare la giusta frequenza di modulazione e la
potenza media, lavorando anche in modalità super
pulsata.
La larghezza dell’impulso è variabile, controllata dal
potente software K-Laser ed è fino a 200 volte più larga
di quella in modalità ultrarapida.
POWER
W
peak
average
LOW FREQUENCY
POWER
W
Si può scegliere la frequenza delle pulsazioni
da quelle più basse (Low Frequency) per un
trattamento analgesico, a quelle più alte (High
Frequency) per la biostimolazione, mantenendo
indipendente e regolabile la potenza media, in modo
tale che venga emessa l’energia adatta a quel tipo
di tessuto.
peak
average
HIGH FREQUENCY
7
K-LASER
RIABILITAZIONE NELLO SPORT
FISIOTERAPIA
8
K-LASER
EFFICACIA NELLA
RIABILITAZIONE SPORTIVA
L’innovativa Terapia Dinamica K-Laser ha
avuto dei notevoli risultati anche nel campo della
Traumatologia e Medicina Sportiva.
I cicli di trattamento risultano rapidi ed il comfort
di applicazione molto elevato, motivo per cui
la Terapia Dinamica K-Laser si adatta a tutte
le condizioni patologiche che interessano gli
sportivi, biostimolando i tessuti danneggiati e
agendo sull’immediato sollievo del dolore.
Patologie trattate:
Esiti post-frattura
Esiti post-trauma
Lesioni legamentose
Lussazioni tendinee
Patologie infiammatorie tendinee
Campi di applicazione nello sport:
TENNIS
GOLF
CALCIO
MOTOCICLISMO
PALLAVOLO
BASKET
SCI
ATLETICA LEGGERA
DANZA
FOOTBALL
SUB
ARTI MARZIALI
CANOA KAYAK
RUGBY ... e tutte le altre discipline sportive.
9
K-LASER
EFFICACIA IN FISIOTERAPIA
LA TERAPIA DINAMICA K-LASER UTILIZZA NUMEROSE
FREQUENZE DI PULSAZIONE PER PRODURRE UNA
COMBINAZIONE DI: ANALGESIA, RIDUZIONE
DELL’INFIAMMAZIONE, BIOSTIMOLAZIONE ED
EFFETTO ANTIMICROBICO.
Grazie a questa sofisticata tecnologia, K-Laser Cube rappresenta uno
strumento quasi insostituibile nella pratica professionale quotidiana del
Fisioterapista, capace di affrontare la maggior parte di quelle problematiche
che, giorno dopo giorno, costituiscono il lavoro del professionista.
10
K-LASER
BIOSTIMOLAZIONE TISSUTALE
ACCELERATA
La Terapia K-Laser penetra in profondità nei tessuti e ne
accelera la rigenerazione, aumentando l’energia disponibile
alle cellule.
Le cellule possono assorbire più velocemente i principi
nutritivi ed eliminare le sostanze di scarto. Come risultato
dell’esposizione alla luce laser, le cellule che compongono
i tendini, i legamenti ed i muscoli, vengono riparate più
velocemente.
CATENA DI RESPIRAZIONE CELLULARE
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K-LASER
EFFETTI BIOLOGICI
RISULTATI CLINICI SONO ALLA BASE DELLA
TERAPIA DINAMICA K-LASER IN FISIOTERAPIA
E RIABILITAZIONE, CON PROTOCOLLI DI
MASSIMO RILIEVO.
antinfiammatorio
Riferimento bibliografico:
Alves AC et al. Effect of low-level laser therapy on the
expression of inflammatory mediators and on neutrophils
and macrophages in acute joint inflammation. Arthritis Res
Ther. 2013;15(5):R116.
Barretto SR et al. Evaluation of anti-nociceptive and
anti-inflammatory activity of low-level laser therapy on
temporomandibular joint inflammation in rodents. J
Photochem Photobiol B. 2013 Dec 5;129:135-42. .
analgesia
Riferimento bibliografico:
Chow RT et al. Efficacy of low-level laser therapy in the
management of neck pain: a systematic review and
meta-analysis of randomised placebo or active-treatment
controlled trials. Lancet. 2010 Mar13;375(9718):894.
Gross AR et al. Low Level Laser Therapy (LLLT) for Neck
Pain: A Systematic Review and Meta-Regression. Open
Orthop J. 2013 Sep 20;7:396-419.
Maia ML et al. Effect of low-level laser therapy on pain
levels in patients with temporomandibular disorders:
a systematic review. J Appl Oral Sci. 2012 NovDec;20(6):594-602. Review.
K-Laser ha un effetto anti edemigeno, sia perchè produce
vasodilatazione sia perché attiva il sistema di drenaggio
linfatico (drena le parti edematose). Ne consegue una
riduzione del gonfiore, causato da traumi e/o infiammazione.
La terapia K-Laser ha un grande effetto benefico sui recettori
del dolore, aumentando la soglia e riducendo la trasmissione
dello stimolo doloroso al cervello. Il dolore inoltre si riduce
grazie all’effetto antinfiammatorio ed antiedemigeno.
La terapia K-Laser induce la produzione di endorfine.
Per il Trattamento K-Laser delle sindromi algico-disfunzionali
a carico delle articolazioni, viene impiegato il Protocollo
“Edema e congestione” 2 volte al giorno, per 2 settimane
a giorni alterni.
miglioramento
dell’attività vascolare
Riferimento bibliografico:
Ottaviani G et al. Effect of Class IV laser therapy on
chemotherapy-induced oral mucositis: a clinical and
experimental study. Am J Pathol 2013; 183: 1747–1757.
Schindl A et al. Systemic effects of low-intensity laser
irradiation on skin microcirculation in patients with diabetic
microangiopathy. Microvasc Res 2002, 64:240e246.
Feng J et al. Low-power laser irradiation (LPLI) promotes
VEGF expression and vascular endothelial cell proliferation
through the activation of ERK/Sp1 pathway. Cell Signal
2012, 24: 1116e1125.
12
La terapia K-laser aumenta in modo significativo la formazione
di nuovi capillari, accelerando il processo di guarigione dei
tessuti danneggiati, rimarginando velocemente le ferite e
riducendo l’estensione del tessuto leso. Inoltre, i benefici
comprendono l’incremento della angiogenesi, che causa una
vasodilatazione provvisoria con aumento del diametro dei
vasi sanguigni. L’aumento della quantità di sangue circolante
nella zona renderà più veloce la guarigione e produrrà una
diminuzione del dolore.
incremento dell’attività
metabolica
La terapia K-Laser crea un’aumentata produzione
di enzimi specifici per il trasporto di ossigeno,
favorendo la riparazione e la rigenerazione delle
cellule danneggiate.
Per il trattamento delle lesioni nervose
(parestesie, disestesie e anestesie di origine
traumatica o iatrogena) viene impiegato
il protocollo K-Laser “Riduzione del dolore”
2 volte al giorno, per 2 settimane
a giorni alterni.
04-09-2013
10-09-2013
miglioramento
della funzione nervosa
miglioramento di ferite
dei tessuti molli
Per la terapia delle ferite dei tessuti molli (mucositi,
eritemi e ulcere), viene impiegato
il trattamento K-Laser per 4 giorni consecutivi.
17-09-2013
22-01-2014
Riferimento bibliografico:
Chermetz M.; Gobbo M.; Ronfani L.; Ottaviani G.; Zanazzo
G.A.; Verzegnassi F.; Treister N.S.; Di Lenarda R.; Biasotto
M.; Zacchigna S. Class IV laser therapy as treatment for
chemotherapy-induced oral mucositis in onco-haematological
paediatric patients: a prospective study. Int J Paediatr Dent.
2013 Dec 25. doi: 10.1111/ipd.12090.
Prima del Trattamento K-Laser
Dopo il 1° Trattamento K-Laser
PAZIENTE IN CORSO DI RADIOTERAPIA PER
CARCINOMA MAMMARIO, AFFETTA DA RADIODERMATITE
miglioramento di ferite
cutanee
Dopo il 3° Trattamento K-Laser
Dopo il 6° Trattamento K-Laser
Per il miglioramento delle ferite
cutanee, quali piaghe da decubito
e ulcere, viene impiegato il trattamento
K-Laser “Lesioni dei tessuti molli”
2 volte al giorno, per 2 settimane
a giorni alterni.
13
K-LASER
NELLE PATOLOGIE DEL PIEDE
14
L’EFFICACIA DELLA TERAPIA K-LASER
K-Laser si avvale del sistema tecnologico
superpulsato, “Intense Super Pulse” (ISP), con
effetti immediati sulla rimarginazione tissutale,
erogando energia progressiva più in profondità e
diminuendo il riscaldamento cutaneo, donando
un sollievo immediato del dolore.
Qui a fianco, un elenco di patologie del piede
trattate in laser terapia con manipolo zoom
terapeutico, manipolo ORL e con ottica ad alta
energia.
Già dopo la prima seduta si possono apprezzare
notevoli miglioramenti ed un immediato sollievo
del dolore, motivo per cui K-Laser si avvale di
terapie non invasive.
Metatarsalgia
Alluce valgo-borsite
Fascite plantare
Sindrome del tunnel tarsale
Artrite-Artrosi
Nevrite interdigitale
Sperone calcaneare
Tendinite achillea
Neuroma di Morton
Edema post-distorsivo
Neuropatia diabetica
Distorsione Tibio-tarsica
Ulcera diabetica
Verruche
Micosi
15
K-LASER
SPERIMENTAZIONE E RICERCA
NELLE PATOLOGIE DEL PIEDE
GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE ATTIVA CON “LA
CLAUDIANA”, SCUOLA SUPERIORE DI SANITÀ
PROVINCIALE DI BOLZANO, K-LASER METTE A
DISPOSIZIONE LE SUE RISORSE IN MATERIA DI
TECNOLOGIA AVANZATA, CONTINUANDO LA
RICERCA E LO SVILUPPO DI NUOVI PROTOCOLLI
NELLE PATOLOGIE DEL PIEDE.
“LA CLAUDIANA”: ALTA QUALIFICA UNIVERSITARIA
La Claudiana collabora attivamente con diverse Università sia italiane,
che internazionali. Per garantire una formazione accademica, sono
state stipulate convenzioni con le facoltà di Medicina e Chirurgia
dell’ Università degli studi di Verona, dell’Università Sapienza di
Roma, dell’Università degli Studi di Ferrara nonchè con l’Università
di Innsbruck. Queste collaborazioni e l’ottima cooperazione con
l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige garantiscono una formazione
bilingue (lingua italiana e lingua tedesca) di altissimo livello.
16
CASE REPORT:
Spina Calcaneare trattata con K-LASER CUBE
Caso clinico prodotto con la
collaborazione del Relatore
DOTT. RIZZI LUCA Podologo
e la CLAUDIANA di Bolzano
Il Sig. A.R. di anni 35, si presenta nel mese di maggio 2014 presso l’ambulatorio
podologico della Scuola Superiore di Sanità Claudiana accusando forte dolore
al tallone del piede destro in ortostasi e riferendo un’intensità maggiore della
sintomatologia dolorosa all’appoggio iniziale del piede al mattino, una volta alzatosi
dal letto. Il dolore è presente in forma cronica da 4 mesi, il paziente si reca presso
l’istituto a causa dell’acutizzazione del disturbo che gli provoca una limitazione
dell’abituale deambulazione e di conseguenza una compensazione in andatura
antalgica con conseguenti algie al piede controlaterale.
La sospetta diagnosi di sperone calcaneare viene avvalorata da RX in latero-lateralità
e da ecografia. Il paziente ha tentato di fronteggiare la patologia assumendo
alcuni FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che hanno portato a sollievi
temporanei, non risolvendo però in modo definitivo e durevole la problematica.
Il Dr. Luca Rizzi, assistito dagli studenti del III anno del corso di Laurea di Podologia
della Scuola Superiore di Sanità Claudiana, conosce molto bene le difficoltà
riscontrate nel trattamento della spina calcaneare e decide quindi di optare per
l’applicazione di una laser terapia con K-LASER CUBE.
Gli obiettivi che l’èquipe si pone sono in primis la riduzione dell’infiammazione e
del dolore. Il paziente potrà inoltre giovare degli effetti benefici della laserterapia
che agisce come biostimolatore, migliorando la circolazione e l’attività metabolica,
la funzione nervosa e l’immuno-regolazione ed aiutando nella prevenzione della
formazione del tessuto fibrotico.
Il programma terapeutico prevede 3 sedute laser distribuite nel corso di una
settimana associate alla fabbricazione di ortesi plantare su misura con scarico
selettivo della zona dolente (anello di Schwarz).
Il programma impostato è per un dolore acuto alto con colorazione della cute di
tipo II.
Il tempo di trattamento per seduta è di 04:35 minuti per due volte, facendo
intercorrere tra prima e seconda applicazione una decina di minuti.
I Joule totali applicati 1200 e la potenza media 6 W.
Il fascio di fotoni viene applicato con manipolo “ORL” ed indirizzato nella zona
dell’inserzione prossimale dell’aponeurosi plantare.
Già dopo la prima applicazione il paziente riferisce un miglioramento immediato,
incrementato nelle due sedute successive.
Al termine della terapia, la sintomatologia dolorosa non ha avuto solamente
un’attenuazione, ma è andata incontro a risoluzione completa.
L’ortesi plantare è stata ugualmente consegnata, per evitare di sottoporre la parte a
stress meccanici e prevenire quindi una forma recidivante e per mantenere lo stato
raggiunto, non solo in termini di sintomatologia, ma anche di benessere psico-fisico.
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K-LASER
SPERIMENTAZIONE E RICERCA
NELLE PATOLOGIE DEL PIEDE
Prima del trattamento K-Laser
Dopo 3 mesi
CASI CLINICI TRATTATI CON
TERAPIA DINAMICA K-LASER
Dopo il trattamento K-Laser
Dopo 5 mesi
Dopo un mese
Dopo 6 mesi
verruche plantari
onicomicosi
INFEZIONE DELL’APPARATO UNGUEALE
Sulle unghie, le micosi si possono localizzare
sia a livello superficiale, che sub-ungueale
prossimale e sub-ungueale distale.
Se non trattate, nel tempo le micosi possono
causare onicolisi e distrofia dell’unghia e se
trascurate, possono interessare la cute del
piede sia a livello plantare, che interdigitale,
come la TINEA PEDIS INTERDIGITALE,
comunemente chiamata PIEDE D’ATLETA.
Grazie all’uso della Terapia avanzata K-Laser
Cube, dotata di più manipoli intercambiabili,
il trattamento podologico si suddividerà in
diverse fasi: dalla terapia con manipolo ORL,
alla terapia con manipolo ad alta energia.
La terapia pulsata garantisce inizialmente
una riduzione della flogosi, successivamente
l’eradicazione dell’infezione fungina. Infine la
terapia ad alta energia non invasiva, permette
la completa disinfezione del sito trattato.
18
Per il trattamento di verruche, l’obiettivo
che si prefigge K-Laser è quello di proporre
un’alternativa terapeutica non invasiva ed
ottenibile con singoli cicli terapeutici.
28-02-2013
15-03-2013
03-03-2013
11-03-2013
10-04-2013
05-05-2013
29-03-2013
02-04-2013
ulcere diabetiche
L’ulcera diabetica è una lesione di difficile
guarigione spontanea che interessa i
tessuti cutanei e sottocutanei. Tra le sfide
più difficili del clinico, a livello del piede, le
ulcere diabetiche sono difficilmente curate in
modo non invasivo, senza dolore ed attenta
valutazione angiologica ed istopatologica
dell’ulcera. La terapia K-Laser aiuta la
biostimolazione tissutale e la conseguente
cicatrizzazione dei tessuti lesi.
ulcera vascolare del
malleolo
Le ulcere di origine venosa, sono più superficiali e localizzate principalmente intorno al
malleolo interno e meno frequentemente a
quello esterno.
Sono spesso accompagnate da edema: la
terapia pulsata K-Laser permette di ottenere
ottimi risultati riguardanti la vascolarizzazione
e la cicatrizzazione dei tessuti lesi.
19
K-LASER
CENTRI ITALIANI DI RIFERIMENTO
NELLE PATOLOGIE DEL PIEDE
PRESENTAZIONE DEI PODOLOGI
Dott.ssaVAJANI CATERINA
MILANO
Dott. RIZZI LUCA
MANTOVA
Podologo laureato presso l’università La Sapienza
di Roma, dove ha conseguito il Master in Wound
Care, riguardante il trattamento delle affezioni del
piede diabetico, di cui ne è specialista.
Tutor dell’Università Claudiana di Bolzano,
coordinatore della sperimentazione pre-clinica
e clinica in onicomicosi e dei trattamenti laser
riguardanti le patologie del piede.
Il Dott. Rizzi svolge l’attività di podologo nel suo
Studio privato di Mantova, offrendo a tutti i suoi
pazienti l’esperienza clinica maturata negli
anni, grazie anche all’attività universitaria che lo
accompagna nella ottimizzazione di casi clinici
all’avanguardia, in materia di tecnologia avanzata.
20
Laurea conseguita presso l’Università Statale di
Milano, nel novembre 2005. Master Wound Care
presso L’Università La Sapienza di Roma, nell’anno
2010. È Responsabile dell’Associazione Italiana
Podologi, Regione Lombardia.
Presso lo studio situato a Binasco (in provincia di
Milano), tratta il piede doloroso come previsto dal
profilo professionale del podologo, avvalendosi
delle migliori tecnologie e offrendo ai suoi
pazienti il miglior comfort di uno studio moderno
e giovanile.
Vengono trattate tutte le patologie di interesse
podologico.
Può contare sulla collaborazione ed il lavoro di
squadra di altre figure professionali sanitarie,
laddove individua condizioni patologiche sospet­te
che richiedano un approfondimento diagnostico.
Dott. GALLINA LORENZO
S. GIOVANNI LUPATOTO (VR)
Il Podologo Dott. Lorenzo Gallina esercita a San
Giovanni Lupatoto con esperienza podologica
acquisita al servizio del paziente e maturata dal
1977, grazie a 15 anni di attività ospedaliera
che lo contraddistinguono.
Presso il suo studio storico e prestigioso di San
Giovanni Lupatoto, si effettuano visite podologiche
e posturali con interventi di prevenzione e
riabilitazione di diverse patologie podaliche e a
queste correlate.
Il Dott. Gallina si avvale degli strumenti più
tecnologici in Podologia.
Dott. NARDO SIMONE
NARDO RICCARDO
MESTRE (VE)
Podologi laureati presso l’Università di Bologna.
Il dott. Nardo Riccardo ha ottenuto il Master in
Posturologia.
Lo studio privato “Centro del Piede” di Mestre (VE),
consiste in una moderna e prestigiosa struttura
che si avvale di tecnologie all’avanguardia in
ambito podologico e tratta ipercheratosi, tilomi,
onicocriptosi, onicomicosi, verruche e ulcere. Si
eseguono analisi biomeccaniche computerizzate
statiche, dinamiche e posturali, con pedana
baropodometrica.
Specializzati in ortesi plantari e ortesi digitali su
misura, i Dottori Nardo sono capaci di individuare
qualsiasi tipo di patologia e porvi rimedio.
21
K-LASER
LA RICERCA PIÙ AVANZATA
LA DIVISIONE DI RICERCA E SVILUPPO
K-LASER, DA ANNI È FIORE ALL’OCCHIELLO
DELLA TECNOLOGIA E DELL’EVOLUZIONE DEI
DISPOSITIVI LASER PIÙ INNOVATIVI AL MONDO.
Da oltre 5 anni K-Laser collabora con la Clinica Odontoiatrica
e Stomatologica dell’Università degli Studi di Trieste, sotto la
direzione del Prof. Roberto Di Lenarda e con l’International Centre
for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) di Trieste,
mettendo a disposizione le sue risorse in materia di tecnologia
avanzata.
L’esperienza accumulata in questi
anni, per quanto concerne l’attività
clinica, ha consentito di definire
numerosi protocolli ad hoc, messi
a punto presso l’Ambulatorio di
Medicina e Patologia Orale (Clinica
Odontoiatrica
e
Stomatologica,
Ospedale Maggiore, Trieste), sotto
il coordinamento del Prof. Matteo
Biasotto.
Tra i trattamenti per i quali si è potuta avere un’evidenza dell’efficacia della laser
terapia troviamo:
- le mucositi orali nei pazienti oncologici in corso di terapie anticancro
(collaborando con i reparti di Ematologia, Oncologia, Radioterapia ed
Otorinolaringoiatria);
- le dermatiti indotte dalla radioterapia, in particolare a livello delle mammelle di
volumi grandi
(dove si è riusciti a diminuire notevolmente la sospensione della radioterapia
dovuta agli effetti collaterali dermici);
- le ulcere di varia natura, ottenendo ottimi benefici in termini di guarigione e
analgesia;
- le lesioni nervose in seguito a traumi esterni o di natura iatrogena;
- la biostimolazione di siti post-chirurgici;
- le sindromi algico-disfunzionali a carico dell’articolazione temporo-mandibolare.
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Il raggiungimento di questi risultati è frutto anche di un’intensa
ricerca preclinica che viene svolta presso l’ICGEB di Trieste:
un’organizzazione internazionale che opera in campo della
genetica molecolare e delle biotecnologie. Fondato nel 1987,
dal 1994 opera come Centro Autonomo nel Sistema Comune delle
Nazioni Unite. Il Centro è sostenuto da oltre 60 paesi e sviluppa
ricerche innovative soprattutto in ambito biomedico. Nei laboratori
di Trieste vengono effettuati numerosi esperimenti che permettono
di analizzare a fondo tutti i meccanismi di funzionamento della laser
terapia e ottimizzando le terapie sulla base delle diverse necessità.
A questo proposito la Dott.ssa Giulia Ottaviani, impegnata sia
presso l’Ambulatorio di Medicina e Patologia Orale, che presso
l’ICGEB, si occupa della ricerca nei seguenti campi: rigenerazione
e guarigione delle ferite, effetti antimicrobici e sterilizzanti, effetti
sulla stimolazione dell’immunità e su lesioni neoplastiche.
I risultati così ottenuti pongono le basi per la successiva applicazione
in ambito terapeutico su pazienti, che ad oggi riferiscono importanti
benefici derivanti dalle terapie laser.
Grazie a questi brillanti risultati ottenuti
è stato pianificato uno studio a livello
nazionale, a cui hanno preso parte, oltre
all’Ospedale infantile Burlo Garofolo di
Trieste, in qualità di centro coordinatore del
progetto, altri cinque centri ospedalieri
pediatrici italiani (Bologna, Cagliari,
Padova, Torino e Pavia).
Il Dott. Giulio Andrea Zanazzo è il
responsabile dello studio L.A.M.P.O.
(Laser nelle Mucositi Pediatriche in OncoEmatologia): ad oggi esso rappresenta
il primo ed unico trial multicentrico per
la valutazione dell’efficacia della laser
terapia nello studio delle mucositi in una
popolazione di pazienti in età pediatrica
sottoposti a terapie oncologiche.
I risultati ad oggi ottenuti sono soddisfacenti,
sia per quanto concerne la qualità
di vita di questi piccoli pazienti, che
conseguentemente per l’efficacia delle
terapie anticancro cui sono sottoposti. È
evidente quindi che il successo dei risultati
ottenuti nasce dalla ricerca quotidiana
sostenuta da un team clinico e di ricercatori
multidisciplinare, che operano nei diversi
campi della medicina.
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K-LASER
TRAINING AVANZATO
- FORMAZIONE K-LASER
K-Laser dispone di una sala di formazione multimediale
in cui si svolgono periodicamente corsi rivolti a medici,
fisioterapisti e podologi interessati alla metodologia di
apprendimento K-Laser.
L’attività di formazione è dedicata a tutti coloro che, in
possesso dei dispositivi medicali K-Laser, sono interessati
ad acquisire maggiore conoscenza sui principi della laser
terapia, sul concetto di biostimolazione dei tessuti superficiali
e profondi, sulla gestione del dolore acuto e cronico e sulla
metodica di applicazione dei vari manipoli K-Laser.
L’alta tecnologia che caratterizza i prodotti K-Laser,
costituisce una metodica operativa “unica ed esclusiva”,
grazie all’intercambiabilità dei propri manipoli in Fisioterapia,
Dermo-Podologia e Medicina.
24
- AFFIANCAMENTO ALLA FORMAZIONE
K-LASER
Grazie al supporto medico chirurgico qualificato e
specializzato in terapia K-Laser applicata alla Medicina,
i corsi si avvalgono della nota esperienza del Dott. Carlo
Gaspari.
Laureato a Milano nel 1987 in Medicina e
Chirugia. Specializzato in Patologia Clinica
nel 1994, presso l’Università di Ferrara. MMG
Dott. GASPARI CARLO (Medico in Medicina Generale) presso l’ASL di
VICENZA
Vicenza dal 1991. Esperto in Terapia K-Laser.
Terapia K-Laser dedicata alla Medicina
Nella pratica clinica quotidiana del MMG, le
problematiche connesse con le patologie
osteo-artro-muscolari, sia acute che croniche,
rappresentano più del 50% degli accessi
giornalieri in ambulatorio. Nella gestione di tali
problematiche, l’accesso a strutture periferiche,
o professionisti di settore, è spesso difficoltoso
a causa delle tempistiche di erogazione delle
prestazioni troppo lunghe o alla lontananza
rispetto al domicilio del paziente. È proprio in
questo contesto che la possibilità di fornire
ai propri pazienti, in ambito ambulatoriale
decentrato, prestazioni di laserterapia rappresenta
una chance in più per il MMG di interagire con il
paziente, utilizzando uno strumento terapeutico
alternativo rispetto agli standard abituali.
Il successo del trattamento è direttamente
proporzionale alla correttezza della diagnosi di
partenza, ed è condizionato dalla “compliance”
tra medico e paziente, in quanto spesso
quest’ultimo accetta di sottoporsi al trattamento
più per fiducia nei confronti del curante, che per
consapevolezza dell’efficacia della metodica.
Lo strumento prodotto da K-Laser è dispositivo
ideale per raggiungere questo obiettivo, cui si
aggiunge, viste le dimensioni e il peso, una facile
trasportabilità anche a domicilio del paziente
dove è garantito il corretto funzionamento,
anche in assenza di corrente elettrica, da potenti
batterie ricaricabili.
- TRATTAMENTO PODOLOGICO K-LASER
SU PAZIENTI presso il Centro del Piede
di Mestre - Venezia
Grazie alla ricerca in campo podologico, K-Laser mette
a disposizione le sue risorse in materia di tecnologia
avanzata, avviando centri specializzati in “Terapia
K-Laser”, organizzando incontri di tipo pratico sull’uso
dei manipoli nelle terapie di onicomicosi e verruche.
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K-LASER CUBE
EXTEND TERAPIA SU AREE MOLTO AMPIE
L’ULTIMA GENERAZIONE K-LASER HA REALIZZATO
LA NUOVA TECNOLOGIA “K-LASER CUBE EXTEND”,
MODALITÀ UTILIZZABILE CON I DISPOSITIVI
K-LASER STUDIATO PER FACILITARE IL TRATTAMENTO
DI GRANDI SUPERFICI CON PRESTAZIONI
SUPERIORI RISPETTO ALL’UTILIZZO DI UN LASER A
SCANSIONE.
K-Laser Cube Extend è dotato di un braccio articolato e snodabile
e di una testa movibile con apposito alloggiamento per il diffusore
del fascio laser, il quale grazie all’ampio cono di emissione dello
spot, è stato studiato per trattare zone di grandi dimensioni.
K-Laser Cube Extend, dal diametro di 100 mm, è stato progettato
in modo unico ed esclusivo in quanto ergonomico e facilmente
posizionabile.
K-Laser Cube Extend è dotato di un software intuitivo attraverso
il quale si può erogare un’elevata energia laser su ampie zone
da trattare.
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TECNOLOGIA K-LASER QRT
Grazie a continui investimenti nella Ricerca e nella
Progettazione, K-Laser ha sviluppato nuove soluzioni
in grado di aumentare il livello di usabilità e comfort
dei nuovi dispositivi Cube.
QUICK RELEASE TECHNOLOGY (QRT)
MANIPOLO CON OTTICA
INTERCAMBIABILE
Questa tecnologia è nata dall’esigenza di effettuare
Terapie Dinamiche su diverse aree di applicazione:
dalla Fisioterapia alla Terapia Dermo-Podologica,
dalla Stomatologia alla Patologia Orale.
Zoom variabile
da 1 a 5 cm2
L’importanza di un manipolo con ZOOM è
determinante per ottenere migliori risultati
sulla cura delle patologie e, a seconda
dell’area del corpo da trattare, c’è la possibilità
di rendere adattabile il proprio strumento di
lavoro alla problematica del paziente.
Fibra ORL
Ottiche opzionali:
Il principio di dinamicità dei
trattamenti K-Laser, ha sviluppato
due ottiche opzionali da applicare a
seconda delle diverse esigenze del
medico.
Ottica ad Alta Energia
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K-LASER
NEL DETTAGLIO
AGGIORNAMENTI SOFTWARE CUBE
La Tecnologia K-Laser prevede di aggiornare
periodicamente i dispositivi Cube, in modo
tale da garantire sempre prestazioni di alto
livello.
ELECTRONIC THERAPY RECORDS:
archivio storico pazienti
Il software Cube prevede una Cronologia dei
Trattamenti applicati al singolo paziente, con
la possibilità di personalizzare i protocolli
pazienti ed esportarli in diversi formati su
computer, tramite USB.
CARRELLO K-LASER
(opzionale)
Leggero, trasportabile e sicuro, grazie
anche alla piastra magnetica che garantisce
la stabilità del dispositivo sulla base del
carrello.
BATTERIA RICARICABILE
al litio-ione
K-Laser Cube è dotato di batteria ricaricabile
con autonomia di oltre 60 minuti in caso di
trattamenti continuativi.
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PESO RIDOTTO
(1,3 kg circa)
Grazie alla compattezza, da sempre
fiore all’occhiello dei dispositivi K-Laser
e alla trasportabilità, il fisioterapista
ha la facoltà di scegliere dove svolgere la
terapia; questo aspetto fa di K-Laser Cube lo
strumento ideale per operare nel campo
della Medicina, Fisioterapia e Riabilitazione
Sportiva.
DISPLAY GRAFICO FULL COLOR LCD
touch screen
Il display a cristalli liquidi e la grafica
full color ad alta definizione, permettono
un’elevata visibilità anche in condizioni
di forte luce ambientale. L’impiego di
Tecnologia touchscreen, inoltre garantisce
una maggiore interattività fra il dispositivo
K-Laser Cube e il suo utente.
K-LASER CUBE EXTEND
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K-LASER
SCHEDE TECNICHE
CUBE
CUBE 2
CUBE 3
CUBE 4
Laser a semiconduttore
Laser tipo
Classe IV (conforme IEC 60825-1)
Sistema Laser
Classe IIb (conforme alla Direttiva 93/42/CEE)
Classificazione dispositivo
660,970
660,905
660, 800, 970
660, 800, 905, 970
10
10
15
20
ISP potenza media (W)
6
6
8
12
Potenza CW (W) ± 20%
8
8
12
15
Potenza di picco
ad alta energia
8
12
20
Potenza media
ad alta energia
8
12
15
Lunghezza d’onda
(nm ± 15 nm)
ISP potenza di picco (W)
100
Potenza
660nm (mW)
Modalità di emissione
CW (continuous wave), modulazione 1 Hz a 20.000 Hz, ISP (Intense Super Pulse)
Classe II, tipo B (conforme a CEI EN 60601-1)
Classe di isolamento
660 nm ± 15 nm, max. 1mW
Raggio guida
Attivazione laser
Alimentazione
Finger switch
Finger switch
Finger switch
100 - 240 VAC, 47 - 63 Hz – Batterie ricaricabili a Litio-Ione
Display grafico full color, LCD touchscreen
Display
Dimensioni (W x L x H)
18 x 20 x 19 cm
Peso
Appross. 1,3 kg
K-Laser
Departments
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Finger switch o wireless
foot switch opzionale
CUBE
CUBE 2
CUBE 3
CUBE 4
√
√
√
√
Portatile e con
batteria ricaricabile
Emissione continua (CW) +1-20.000 Hz in passi da 1 Hz - ISP (Intense Super Pulse)
Modalità di emissione
Protocolli multifase
√
√
√
√
Impostazioni modificabili
√
√
√
√
Archivio pazienti
illimitato
√
√
√
√
Manipolo con
zoom regolabile
√
√
√
√
Ottiche intercambiabili
√
√
√
√
√
√
√
Manipolo ad alta energia
Fibra ORL opzionale
√
√
√
√
Carrello con Cube Extend
opzionale
√
√
√
√
Aggiornamenti software tramite USB
Software aggiornabile
2 paia
Occhiali protettivi
appositi
Lunghezza
d’onda [nm]
970
660 800 905 970
Lunghezza d’onda
selezionabile
Intense SuperPulse (ISP)
3 combinazioni
POWER
660 800 905
3 combinazioni
POWER
POWER
AVERAGE
PEAK
660 800
800905905970
15 combinazioni
POWER
20w
15w
8w
6w
6w
970
7 combinazioni
10w
10w
PEAK
660 800
800 905
970
AVERAGE
PEAK
AVERAGE
PEAK
12w
AVERAGE
Emissione Continua
(CW) Power
regolabile da 0,1 Watt
Garanzia
2 anni
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concept: Studio EFFEUNO
Per ulteriori informazioni
visitate il sito www.klaser.eu
K-Laser Cube IT Rev. 2
L’azienda si riserva di apportare le modifiche che ritiene necessarie senza alcun preavviso.
Riproduzione, anche parziale, totalmente vietata.
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s.r.l.
Strada Castagnole, 20/H
31100 TREVISO - ITALY
Tel. +39 0422 210 430
Fax +39 0422 297 137
[email protected]
www.klaser.eu
K-LASER and CUBE
are registered trademarks
by Eltech srl
UNI ISO 9001:2008
UNI ISO 13485:2012
ISO 13485
2003 CMDCAS
US Food and Drug
Administration
0476
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