SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
INDICE
PREMESSA
1.
SCOPO …………………………………………………………….………………………
2.
CAMPO DI APPLICAZIONE………………………………………………… ………….
3.
RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI ……………………………….……………………
3.1
Riferimenti
3.2
Abbreviazioni
4.
RESPONSABILITA’ ……………………………………………...………..……………..
5.
MODALITA’ DI GESTIONE ………………………………………………………….…
5.1
Chi sottoporre allo screening
5.2
Identificazione del paziente ad alto rischio
5.3
Frequenza dei controlli
5.4
Strumenti e materiale necessari
5.5
Procedura operativa
6.
INTERVENTO EDUCAZIONALE
7.
ARCHIVIAZIONE E DISTRIBUZIONE ……………………………….……………….
7.1
Archiviazione
7.2
Distribuzione
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
PREMESSA
Lo screening del piede diabetico si pone l'obiettivo di IDENTIFICARE IL PIEDE A MEDIO O AD ALTO
RISCHIO DI SVILUPPARE PATOLOGIA oppure PORRE DIAGNOSI DI PIEDE DIABETICO CON
TEMPESTIVITA' ( presenza di ulcere/aree di necrosi/deformità comparse improvvisamente).
1. SCOPO
Questa procedura ha lo scopo di descrivere le modalità di esecuzione dello screening del piede
diabetico al fine di:
• Delineare un percorso e una condotta comune e condivisa per la valutazione del piede del
soggetto diabetico
• Garantire l’esecuzione sistematica dello screening del piede diabetico a tutte le persone
con diabete che accedono all’ambulatorio di medicina d’iniziativa
• Sensibilizzare la persona diabetica al problema del piede a rischio ed educarlo
all’automonitoraggio e cura del piede in modo corretto.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura si inserisce nell’ambito delle attività di screening delle complicanze croniche del
diabete mellito.
• Deve essere applicata periodicamente a tutti gli utenti dell'ambulatorio di medicina
d’iniziativa
3. RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI
3.1 Riferimenti
Documento di Consenso Internazionale sul piede diabetico – 2000 by Mediserve s.r.l.
Linee Guida Pratiche sul trattamento e sulla prevenzione del Piede Diabetico – 2000 by Mediserve
s.r.l.
I Op Valutazione della sensibilità pressoria con monofilamento
3.2 Abbreviazioni
Sigla
Am
CI
I
IOp
P
PT
Definizione
Ambulatorio
Coordinatore Infermieristico
Infermiere
Istruzione operativa
Procedura
Protocollo
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
4. RESPONSABILITA’
Responsabilità
CI
I
Medico MG
5.
5.1
Attività
Coordina le attività attraverso la gestione delle risorse
umane e materiali
Controlla la presenza degli strumenti e la disponibilità
della modulistica e provvede a mantenerla
Spiega all'utente le finalità dell’esame
Collabora con il medico alla valutazione del piede e
della calzatura
Compila la scheda piede
Decide la data in cui eseguire la valutazione
Esegue l’esame dei piedi e la valutazione della
calzatura
MODALITA’ DI GESTIONE
Chi sottoporre allo screening
Tutte le persone affette da diabete mellito che afferiscono all’ambulatorio di medicina d’iniziativa
devono essere valutate per il rischio di ulcerazione del piede.
5.2 Identificazione del paziente ad alto rischio
Lo screening del piede diabetico può essere realizzato con facilità attraverso l’anamnesi e l’esame
obiettivo.
L'anamnesi consente di rilevare l'esistenza di alcuni fattori di rischio quali:
• pregressa ulcera/amputazione
• riduzione del visus
• durata del diabete
• condizioni abitative del soggetto
• condizioni relazionali del soggetto
L'esame obiettivo del piede permette,invece, di individuare altri elementi che possono indirizzare
alla diagnosi, come:
• Alterata sensibilità protettiva (monofilamento)
• Alterata sensibilità vibratoria
• Assenza del riflesso di Achille
• Calli
• Deformità del piede
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DEL PIEDE DIABETICO
• Calzature non idonee
• Polsi periferici assenti
A seguito del controllo clinico, il paziente viene inserito in una categoria all’interno di un sistema di
classificazione del rischio ( vedi " documento di consenso sul piede diabetico " ) .
Sistema di classificazione del rischio
Classe
Descrizione del rischio
0
1
2
neuropatia sensitiva assente
neuropatia sensitiva
neuropatia sensitiva e segni di vasculopatia
periferica e/o deformità del piede
pregressa ulcera
3
5.3
Frequenza del check-up
una volta l’anno
una volta ogni 6 mesi
una volta ogni 3 mesi
una volta ogni 1–3 mesi
Frequenza dei controlli
Lo screening del piede a basso rischio ulcerativo deve essere ripetuto almeno una volta all’anno.
In presenza di uno o più fattori di rischio accertati le rivalutazioni devono essere intensificate
( da 1 a 6 mesi ) in base all’entità del problema e il paziente deve essere inviato a valutazione
presso il Centro Diabetologico di riferimento.
5.4 Strumenti e materiale necessari
√ Lettino da ambulatorio
√ Diapason
√ Monofilamento 10 gr
√ Scheda per l'ispez. degli arti inf. del paziente diabetico ( allegato 1 )
5.5
Procedura operativa
√
√
√
Dopo la valutazione dei parametri metabolici invitare l'utente a sottoporsi alla visita
di controllo podologica e renderlo edotto dei motivi per i quali è importante fare un
controllo della salute dei suoi piedi
Invitarlo a togliere scarpe e calze e a stendersi sul lettino
Mentre l'utente esegue tali operazioni, controllare condizioni e adeguatezza di
scarpe e calze
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
√
√
√
√
√
√
√
Osservare poi i piedi controllando presenza di eventuali malformazioni, ulcere,
cicatrici, esiti di amputazioni
Verificare la sensibilità tattile utilizzando il monofilamento di Semmes-Weinstein
(Vedi: allegato 2 )
Valutare la sensibilità vibratoria con il Diapason applicandolo sulla base dell'alluce
bilateralmente
Riportare i dati sulla scheda ( allegato 1 )
Calcolare lo score e attribuire il grado di rischio
Riportare il grado di rischio a caratteri ben visibili in cartella, con la data
corrispondente alla visita
Conservare la scheda in ordine numerico o alfabetico
6. INTERVENTO EDUCAZIONALE
Completa la visita del piede diabetico l'intervento educazionale consistente in :
- Paziente non a rischio: nozioni sulla quotidiana igiene del piede e sulla loro corretta toilette,
consigli sulle calzature
- Paziente a rischio: fornire più dettagliate informazioni sulle varie patologie del piede,
sull’autoispezione giornaliera e segnalazione tempestiva di lesioni apparentemente banali e
sull’utilità di calzature adeguate.
L'intervento educazionale può essere completato dalla scheda informativa allegata ( Allegato A)
7. ARCHIVIAZIONE E DISTRIBUZIONE
7.1 Archiviazione
Il protocollo è reso disponibile agli operatori attraverso pubblicazione sul sito Aziendale (è
archiviato dal Direttore Infermieristico Aziendale)
7.2 Distribuzione
La distribuzione avviene in modo controllato secondo la seguente tabella
Soggetti
Numero copie
Coordinatore Infermieristico UF Distrettuale/Cure
Primarie
Infermieri
MMG
1
1
1
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
Allegato 1 SCHEDA PODOLOGICA
VALUTAZIONE ABITUDINI E GRADO DI AUTONOMIA
da sé
 familiare
 pedicure
Riesce ad accavallare la gamba per osservare
la pianta del piede
sì
 no
Legge il giornale posto alla stessa distanza del
piede da seduto
sì
no
Cura il piede
VALUTAZIONE OBIETTIVA DEL PIEDE
Igiene e cura del piede
 insuff.
 discreta
 buona
Cura delle unghie
 insuff.
 discreta
 buona
Scelta della calzatura
 adatta
 non adatta_______________








Deformità
dita ad artiglio
dita sovrapposte
alluce valgo
piede piatto
Amputazioni
Pregresse ulcere
_________________
_________________
 dx
 dx
 sin
 sin
Cute
normale
sottile atrofica
secca
calda - fredda
pallida - cianotica










Unghie
Lesioni
dx
dx
dx
dx
dx
dx
dx
dx
dx
 dx
 dx
micosi
grifosi
arrossamento localizzato
tagli / erosioni / vesciche
ipercheratosi semplice
ipercheratosi con fissuraz.
calli / duroni
calli con travaso di sangue






dx
dx
dx
dx
dx
dx
sin
sin
sin
sin
sin
sin
sin
sin
sin
 sin
 sin






sin
sin
sin
sin
sin
sin
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
macerazioni interdigitali
ulcera in atto
 dx
 dx
 sin
 sin
VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITA’
Al monofilamento
Vibratoria
dx ____________________
sin __________________
dx ____________________
__________________
sin
Batuffolo di ovatta
dx ____________________
sin __________________
Riflessi Achillei
dx ____________________
sin __________________
__________________________________________________________________________
VALUTAZIONE POLSI
Arteria tibiale posteriore
dx ____________________
sin __________________
Arteria pedidia
dx ____________________
sin __________________
Indice Gamba / Braccio
dx ____________________
sin __________________
CONCLUSIONI
GRADO DI RISCHIO
TIPO DI INTERVENTO
___________________________________________
________________________________________________________________
Il Medico
_________________
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
____________ , __ / __ / ____
Allegato 2 Modalità di valutazione sensibilità pressoria con Monofilamento
1.
CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura rientra nell’ambito delle indagini strumentali per la valutazione della
neuropatia sensitivo-motoria degli arti inferiori e del rischio di ulcerazione del piede
diabetico.
2.
RIFERIMENTI E ABBREVIAZIONI
2.1
Riferimenti
√ Documento di consenso internazionale sul Piede Diabetico
√ PT Screening del piede diabetico
1.
Abbreviazioni
Sigla
Am
gr
I
IOp
P
PT
3.
Definizione
Ambulatorio
Grammi
Infermiere
Istruzione operativa
Procedura
Protocollo
RESPONSABILITA’
Infermiera
Prepara e controlla la disponibilità del materiale necessario
per la valutazione
Esegue la valutazione della sensibilità pressoria
Riporta sulla scheda il risultato della valutazione
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
4.
4.1
MODALITA’ DI GESTIONE
Premessa
Il monofilamento è un filo di nylon con un ben preciso spessore che è direttamente proporzionale
alla forza da applicare necessaria per farlo piegare.
Il monofilamento 5.07 è calibrato appositamente per imprimere una forza di 10 gr (+/- 15%)
La sensibilità pressoria risulta essere, insieme a quella vibratoria, uno degli indici realmente
predittivi del rischio di ulcerazione del piede diabetico.
In letteratura infatti l’insensibilità al monofilamento si associa ad un rischio relativo aumentato da
3 a 5 volte.
Il test con il monofilamento è inoltre molto semplice e richiede un tempo di esecuzione veramente
ridotto; è uno strumento di facile impiego per la sorveglianza di soggetti a rischio.
4.2
Materiale necessario
Lettino
Monofilamento da 10 gr (5.07 Semmes-Weinstein)
Scheda per l'ispezione degli arti inf. Del paziente diabetico
4.3
Procedura
1.
Il test deve svolgersi in ambiente tranquillo.
2.
Spiegare innanzitutto all'utente ciò che si va a fare; è opportuno, prima di iniziare il test,
applicare il monofilamento sulla sua mano perché sappia cosa deve aspettarsi di avvertire e
istruirlo a rispondere con un “sì” quando avverte lo stimolo.
3.
Far togliere scarpe e calze e invitare il cliente a stendersi sul lettino
4.
Invitarlo a chiudere gli occhi, in modo che non veda dove viene applicato il
monofilamento, ed a concentrarsi.
5.
Applicare ora il monofilamento perpendicolarmente alla superficie cutanea in
corrispondenza di 3 punti sulla superficie plantare ( falange distale alluce, 1°, 5°
metatarsale )imprimendo una forza sufficiente a flettere il filamento; il tempo di applicazione
per ogni punto deve essere di circa 2 secondi.
SCREENING
DEL PIEDE DIABETICO
6.
Evitare di applicare il monofilamento su zone con callosità o duroni o ulcere ed utilizzare in
questo caso la cute adiacente la lesione.
7.
Evitare di far scivolare il monofilamento sulla pelle.
8.
Chiedere all'utente se avverte la pressione che viene applicata e chiedergli di indicare dove
la sente (piede destro o sinistro)
9.
Ripetere l’operazione anche due volte nello stesso punto e alternare con una simulazione
durante la quale il monofilamento non viene applicato alla cute
10.
Definire la sensazione protettiva presente se il cliente risponde correttamente a tre
applicazioni su quattro; definirla assente se risponde erratamente a due applicazioni su
quattro.
11.
Riportare sulla scheda di valutazione del piede il numero di applicazioni avvertite sul totale
(es. 3/4) e la sintesi come “normale o patologico”.
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5) screening del piede diabetico - USL 6