Didattica della
storia e della
geografia
Floriana Cesinaro
Guardiagrele
giugno 2011
Il programma
• Lo scenario: cultura, scuola, persona
• Le scelte di fondo: testa ben piena o testa ben fatta?
• L’area, le discipline, gli obiettivi, le competenze, i nuclei.
• Alcuni nuclei irrinunciabili: orientamento, fonti, quadro di
civiltà, rapporto uomo-territorio
• La continuità, la ricorsività, l’interdisciplinarietà
• Progettare e insegnare per le competenze
• La didattica della ricerca, la didattica per progetti
La scuola nel nuovo scenario
• Una società caratterizzata da molteplici cambiamenti
e discontinuità.
• L’apprendimento scolastico: solo una delle tante
esperienze di formazione ... Ma proprio per questo…
L’orizzonte territoriale della scuola si allarga…
per un’identità consapevole e aperta.
La scuola nel nuovo scenario
L’integrazione scuola territorio per concorrere
al progresso materiale e spirituale della società …
Cambiano relazioni fra il sistema formativo e il
mondo del lavoro …
l’obiettivo della scuola:
formare saldamente ogni persona sul
piano cognitivo e culturale …
Per affrontare incertezza e mutevolezza
degli scenari…
Per una nuova cittadinanza
Educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse
identità e radici culturali di ogni studente.. cittadinanza unitaria e plurale a un
tempo.
•
•
•
Conoscenza e trasmissione tradizioni e memorie nazionali; radici storiche;
beni culturali.
Cittadini italiani, dell’Europa e del mondo: far parte di grandi tradizioni
comuni, di un’unica comunità di destino europea e planetaria.
Il presente nell’intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.
Per un nuovo umanesimo
• L’elaborazione dei saperi necessari per
comprendere l’attuale condizione dell’uomo
planetario, definita dalle molteplici interdipendenze
fra locale e globale, è dunque la premessa
indispensabile per l’esercizio consapevole di una
cittadinanza nazionale, europea e planetaria.
Fare del territorio un centro di ricerca
L’orizzonte territoriale
della scuola si allarga…
Per le competenze,
per un’identità
consapevole e
aperta,
per una nuova
cittadinanza.
Chi è competente?
Una testa ben piena o una testa ben fatta?
CURRICOLO E COMPETENZE
In un curricolo centrato sulle competenze le
conoscenze hanno un peso importante, ma non
sono fine a se stesse, sapere inerte, spendibile
solo nei confini di un’aula scolastica, ma non
significativo per la vita.
Una concezione non nozionistica del sapere è
interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma
a quello che sa fare e sa diventare con quello che
sa.
IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA
Documento del Ministero della Pubblica Istruzione, aprile 2007
In nota…
Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo
il possesso di conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti
adeguati a un’efficace gestione di tali componenti.
nozione di compentenze include
componenti cognitive ma anche componenti
motivazionali, etiche, sociali, risultati di
apprendimento (conoscenze e abilità), sistemi di
valori e credenze, abitudini e altre caratteristiche psicologiche.
Pertanto la
Da tale punto di vista, leggere, scrivere e far di conto sono abilità che, ai
livelli di base, rappresentano le componenti critiche di numerose
competenze.
” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002.
concetto di competenza si riferisce alla capacità di
far fronte a richieste di un elevato livello di complessità e
comporta sistemi di azione complessi,
Mentre il
il termine conoscenze
è riferito ai fatti o alle idee acquisiti
attraverso lo studio, la ricerca, l’osservazione o
l’esperienza e designa un insieme di informazioni che
sono state comprese.
Il termine abilità
viene usato per designare la capacità di
utilizzare le proprie conoscenze in modo relativamente
agevole per l’esecuzione di compiti semplici.
” Cfr: OECD, The definition and selection of key competencies (DeSeCo): theorical and conceptual foundations. Strategic paper, 07-Oct.2002.
Progettare per favorire
lo sviluppo di competenze.
Quali?
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole
discipline concorrono a loro volta alla promozione di
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano
una condizione essenziale per la piena realizzazione
personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale,
nella misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune. Le competenze per
l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse
continuamente nell’ambito di tutte le attività di
apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.
Indicazioni per il curricolo 2007, p. 43
Progettare per le competenze
Area linguistico
artistico
Traguardi sviluppo
Competenze
espressiva
Area storico
geografica
Area matematico
Scientifico-tecnologica.
Traguardi sviluppo
Competenze
Traguardi sviluppo
Competenze
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo
e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti
e relazioni
Acquisire ed interpretare
l’informazione
Un’ipotesi di lavoro:
l’area e le discipline
Area storico- geografica
Storia
Traguardi Sviluppo
Competenze
O.A.
Temi relativi agli studi sociali
Geografia
Traguardi
Sviluppo
Competenze
O.A.
QUALI IPOTESI DI LAVORO?
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e
relazioni
Acquisire ed interpretare
l’informazione
LAVORARE SUI TRAGUARDI PER:
- TENERE ORIENTATI I PERCORSI DIDATTICI
- RINTRACCIARE LA CONTINUITA’ ORIZZONTALE E VERTICALE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
………………………………………..
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte
geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado
……………
Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell'umanità.
Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava
informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi.
Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa
argomentare le proprie riflessioni.
….
Un’ipotesi di lavoro:
le competenze per orientare e per l’unitarietà
nell’azione didattica
Area linguistico- artistico- espressiva
Produce semplici testi storici, comprende i testi
storici proposti; sa usare carte geo-storiche e
inizia a usare gli strumenti informatici con la guida
dell’insegnante
Ricava informazioni geografiche da
una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artisticoletterarie).
Imparare ad
imparare
Comunicare
Acquisire ed
interpretare
l’informazione
Area matematico – scientifico - tecnologica
Come?
Percorsi interdisciplinari. Abilità trasversali. Scelte di metodo.
L’AREA STORICO- GEOGRAFICA
Su quali premesse?
L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello
studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la
geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e
secondaria.
• Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo
è quello di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire
percorsi strutturati su questioni della modernità e della
contemporaneità, socialmente vive e spazialmente differenziate.
• Questa apertura costante al mondo attuale è necessaria, dal momento che
uno degli obiettivi centrali di quest’area è lo sviluppo delle competenze
relative alla cittadinanza attiva, come la comprensione del significato
delle regole per la convivenza nella società e della necessità di rispettarle;
la consapevolezza di far parte di una comunità territoriale organizzata a
garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei principi fondamentali
della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento dello Stato; la
conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso
internazionale.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
L’AREA STORICO- GEOGRAFICA
Su quali premesse?
• L’area storico-geografica è aperta alla collaborazione
con le altre discipline. Infatti, oltre ai linguaggi
verbali, numerici e artistici che le discipline dell’area
condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a
utilizzare il linguaggio della geo-graficità, che è
l’espressione grafica dell’intelligenza visivo-spaziale e,
quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per la
descrizione e l’interpretazione sia di sistemi territoriali,
sia di fenomeni storico/sociali.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
L’AREA STORICO- GEOGRAFICA
Su quali premesse?
Il processo di insegnamento/apprendimento:
• è concepito come coinvolgente
• spinge l'alunno a interrogarsi
• è basato su questioni inerenti l'attualità e su conoscenze significative
• tiene conto del sapere e dell'esperienza degli alunni come punto di partenza
e di arrivo dei percorsi di apprendimento
• si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti di genere
diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti
multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico… la
lezione… si combina con i momenti di laboratorio …
Questo insegnamento/apprendimento, intenso e partecipato, guida gli allievi ad
apprezzare il valore e i prodotti del lavoro scientifico professionale. Così, essi
cominciano a rendersi conto del fatto che la conoscenza della storia, nazionale,
europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita
sociale odierna.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
Le premesse per la STORIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato
dell'uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei
resti che il passato stesso ci ha lasciato.
• La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un
incessante confronto fra punti di vista e approcci
metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc).
• L'apprendimento della storia contribuisce all’educazione
civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere
il processo di formazione della storia italiana, europea e
mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il
patrimonio storici nazionali.
• Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la
formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di
interpretare le fonti e le conoscenze acquisite.
STORIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• … anche il ragionamento critico sui fatti
essenziali relativi alla storia italiana ed
europea, in questo contesto, si rivela
altamente positivo e costituisce una buona
base per avviare il dialogo fra le diverse
componenti di una società multiculturale e
multietnica e permette di aprire la scuola a un
confronto sereno ed educativo sui temi delle
identità e delle differenze culturali
STORIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• Infatti, la storia europea e italiana mostra, fin dalle
fasi più antiche del popolamento, un continuo
rimescolamento di genti e di culture.
• Questa dinamica, nel corso del suo sviluppo – dalle prime
società organizzate del protostorico alla colonizzazione greca e
fenicia, al processo di unificazione del Mediterraneo,
realizzato dall’Impero Romano – consente di capire i profondi
intrecci che si stabiliscono fra le genti del Mediterraneo e le
popolazioni dei continenti europei, asiatici e africani.
STORIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del
curricolo. …
• Una didattica plurale, che sappia praticare strade diverse di
insegnamento, sembra la risposta più corrispondente a questa
fisionomia della disciplina.
• L'alunno impara a confrontare società, a studiare la portata di
fatti di grande ampiezza temporale e geografica; si sofferma
su una biografia, emblematica per la comprensione di
un'epoca; studia eventi epocali, impara a usare la cronologia
per scoprire l'andamento di una guerra o di un ciclo economico
oppure per dare sistematicità alle conoscenze studiate.
• Apprende dai libri, ma anche dall'osservazione diretta di
elementi concreti: un castello, una piazza, una fabbrica, una
chiesa. Ogni volta deve imparare a usare scale temporali e
spaziali diverse.
STORIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• La disciplina, per questa sua complessità, richiede la formulazione di un
percorso ben articolato, con una progressione di attività e di
conoscenze....
• Nella fase del primo insegnamento, i docenti cureranno la formazione dei
concetti di base del ragionamento storico e si soffermeranno su aspetti di
storia locale, esperibili da vicino, ma anche su fatti e racconti di storie
lontane nel tempo e nello spazio, dalla preistoria ai giorni nostri, purché
presentati in forme comprensibili e utilizzabili dagli allievi.
• La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzata fra il
secondo biennio della primaria e la fine della secondaria di primo
grado.
• Si inizierà focalizzando l'attenzione degli alunni sugli aspetti della vita
sociale, culturale e materiale delle società preistoriche, protostoriche e
del mondo antico, e si passerà, man mano che le capacità degli allievi
crescono, allo studio di processi più complessi. La scansione fra primaria e
secondaria di primo grado è costituita dalla Caduta dell'impero Romano
d’Occidente,
MODELLI STORIOGRAFICI DIVERSI…
DIVERSE METODOLOGIE
PREMINENZA DEL DOCUMENTO
SCRITTO
NARRAZIONE
PREVALENZA DEL FATTO,
DELL’AVVENIMENTO
ATTENZIONE AD EVENTI BELLICI,
MILITARI
PREVALENZA DELLA DIACRONIA
Il modello tradizionale
la nuova storia
USO DI FONTI DI DIVERSO TIPO
PROCESSO DI RICOSTRUZIONE
ATTENZIONE A TUTTE LE DIMENSIONI
DELLA SOCIETA’
UTILIZZO DI PIU’ DISCIPLINE
MICROSTORIA
PARADIGMA INDIZIARIO
SINCRONIA- DIACRONIA
I NUCLEI FONDATIVI PER LA DIDATTICA DELLA STORIA
Costruzione delle categorie spazio temporali
tempo fisico e tempo storico
Storia come processo di costruzione della conoscenza
controllabile sul passato: il metodo storico
Mappa di conoscenze sul passato del mondo
storicizzabile mediante strutturazione di quadri di civiltà
Storia generale - il processo storico
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
•
•
•
•
•
•
•
•
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della
storia antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le
relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare
carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida
dell’insegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza
del patrimonio artistico e culturale.
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe terza della scuola primaria
Organizzazione delle informazioni
• Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire
durate temporali e conoscere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo.
• Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali,
mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Uso dei documenti
• Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato
personale, familiare e della comunità di appartenenza.
• Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali
e non.
Strumenti concettuali e conoscenze
• Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole,
agricoltura, ambiente, produzione, ecc.
• Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita
sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…).
• Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio
e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi
esistenti).
Produzione
• Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali,
disegni
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe quinta della scuola primaria
Uso di documenti
• Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un
fenomeno storico.
• Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le
testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto.
Organizzazione delle informazioni
• Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.
• Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze
studiate.
Strumenti concettuali e conoscenze
• Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo
Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici.
• Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le
relazioni fra gli elementi caratterizzanti.
Produzione
• Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al
presente.
• Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici
e consultare testi di genere diverso, manualistici e non.
• Elaborare in forma di racconto - orale e scritto - gli argomenti studiati
Gli obiettivi del curricolo di storia
prima
seconda
terza
quarta
quinta
•
Organizzazione
delle
informazioni
Rappresentare graficamente e
verbalmente le attività, i fatti vissuti e
narrati, definire durate temporali e
conoscere la funzione e l'uso degli
strumenti convenzionali per la
misurazione del tempo.
Riconoscere relazioni di successione e
di contemporaneità, cicli temporali,
mutamenti, permanenze in fenomeni ed
esperienze vissute e narrate.
Confrontare i quadri storici delle
civiltà studiate.
Usare cronologie e carte
storico/geografiche per
rappresentare le conoscenze
studiate
I e II
PERCORSI,
CONTENUTI,
ATTIVITA’ per
Acquisire le
principali
coordinate
temporali
• Concetti base del tempo
(successione,
contemporaneità, ciclicità,
durata) e misurazione
convenzionale (giorno, ore,
minuti, ma anche mese, anno,
secolo ecc.)
• Sequenze temporali (prima,
dopo – successione) (mentre,
durante – contemporaneità)
• L’idea di durata: psicologica e
reale. La misurazione e
l’organizzazione del tempo:
giorno, settimana, mese, anno
• La linea del tempo
• Il tempo fisico e il tempo
storico
Ipotesi di
lavoro:
classi I e II
Un anno
insieme
Conoscenze sul concetto di tempo:
calendario, data, cronologia, durata…
Strumentalità e concetti storici:
fonte orale, fonte scritta,
evento, fatto, mutamento,
trasformazione, periodo
Spunti per i percorsi e le attività
• Utilizzare un diario per annotare i fatti e gli
eventi principali didattici e personali.
• Dopo alcuni mesi si cerca di ricostruire il
passato della classe (ricordi orali, fonti
scritte, registrazioni…); si confrontano
ricordi e fonti scritte …Si rappresentano le
successioni e le contemporaneità con
disegni, semplici schemi e testi collettivi
Spunti per i percorsi e le attività
• Prepariamo su una lunga striscia di carta ( es. rotolo per fax) un
calendario in orizzontale con i giorni e i mesi del periodo della
scuola.
• Si trascrivono fatti e avvenimenti significativi riferiti alla classe o ai
singoli.
• Periodicamente si operano ricostruzioni di ciò che è accaduto
utilizzando la cronologia, la misurazione delle durate, i periodi e
individuando gli eventi significativi cha hanno dato luogo a
trasformazioni.
• Riflessioni sui concetti, durata, periodo, data, fatto, trasformazione
…
• A fine anno si ripercorre sulla lunghissima striscia, il primo anno di
scuola elementare. In seconda può essere punto di partenza per
l’avvio delle attività, per la verifica della padronanza dei concetti
base, per la conoscenza della funzione delle fonti.
•
•
•
e in terza, in
quarta, in
quinta?
il tempo storico
Il tempo fisico è omogeneo;
Il tempo storico procede
cronologicamente per secoli, anni…
ma non è uniforme: durate, periodi,
tempi lunghi, accellerazioni,
rivoluzioni
Il tempo storico è organizzato anche
per periodi con modi di vita
sostanzialmente costanti (quadri di
civiltà)
L’insegnamento della storia
• Staticità dei quadri di civiltà
• Dinamicità dei processi per le
trasformazioni
Come rappresentare gli aspetti
strutturali e le trasformazioni?
Grafici temporali e cartine
geostoriche
Storia come processo
di costruzione della
conoscenza
controllabile sul
passato:
il metodo della
ricerca storica
• individuazione di problemi,
costruzione e verifica di ipotesi
di ricerca con ricerca e analisi di
dati e informazioni da fonti di
diversa tipologia.
• Operazioni sulle fonti:
riconoscimento, classificazione,
analisi…
• Confronto, integrazione,
definizione di relazioni tra i
fenomeni e loro
rappresentazione schematica
e/o discorsiva (ricostruzione e
spiegazione)
• Operazioni sul testo: produzione
e /o fruizione (comprensione, decostruzione, schematizzazione)
Gli obiettivi del curricolo di storia
prima
•Organizzazione delle
informazioni
Uso dei
documenti
seconda
terza
quarta
quinta
Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i
fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e
conoscere la funzione e l'uso degli strumenti
convenzionali per la misurazione del tempo.
Riconoscere relazioni di successione e di
contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze
in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.
Individuare le tracce e usarle come
fonti per ricavare conoscenze sul
passato personale, familiare e della
comunità di appartenenza.
Ricavare da fonti di tipo diverso
conoscenze semplici su momenti del
passato, locali e non.
Ricavare informazioni da
documenti di diversa natura
utili alla comprensione di un
fenomeno storico.
Rappresentare in un quadro
storico-sociale il sistema di
relazioni tra i segni e le
testimonianze del passato
presenti sul territorio vissuto.
Usare cronologie e carte storico/geografiche per
rappresentare le conoscenze studiate
Spunti per le attività
Il passato personale
Il passato del bambino: la scuola materna, la storia
personale …
• Il lavoro sulle fonti personali, familiari,amministrative ...
 raccolta e classificazione (fonte orale, scritta, materiale,
iconografica o visiva…)
 analisi delle fonti e inferenze
• L’organizzazione delle informazioni (successione,
contemporaneità); striscia del tempo
• La tematizzazione (linguaggio, gioco, alimentazione…)
• L’individuazione dei mutamenti di carattere personale e
collettivo per rilevare fatti ed eventi individuali e sociali
• La ricostruzione con tabelle e testi di sintesi
Spunti per le attività
Il passato familiare e generazionale
• L’albero genealogico” fino ai bisnonni con fonti di ambito familiare,
amministrativo …
• Costruzione di grafici temporali
• Considerazioni sul periodo storico di nonni e bisnonni, eventi storici
e di storia locale per contestualizzare il passato familiare
• Tematizzazione: il lavoro nelle varie generazioni; settori di
occupazione, le donne, gli strumenti, … mutamenti e permanenza –
riflessione sui settori (primario – secondario – terziario): costruzione
di grafici e schemi di sintesi.
• Espansioni: abbigliamento, alimentazione, utensili, gioco…
• Operazioni cognitive: chiedersi il perché dei mutamenti, formulare
problemi, fare ipotesi, ottenere spiegazioni, collegare le informazioni
• Organizzazione delle informazioni con tabelle di quadri socio-storici
prima
seconda
terza
quarta
quinta
Strumenti
concettuali
e
conoscenze
Avviare la costruzione dei concetti
fondamentali della storia: famiglia, gruppo,
regole, agricoltura, ambiente, produzione,
ecc.
Organizzare le conoscenze acquisite in
quadri sociali significativi (aspetti della vita
sociale, politico-istituzionale, economica,
artistica, religiosa,…).
Individuare analogie e differenze fra quadri
storico-sociali diversi, lontani nello spazio e
nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le
società di cacciatori/raccoglitori oggi
esistenti).
Usare la cronologia
storica secondo la
periodizzazione
occidentale (prima e
dopo Cristo) e conoscere
altri sistemi cronologici.
Elaborare
rappresentazioni
sintetiche delle società
studiate, mettendo in
rilievo le relazioni fra gli
elementi caratterizzanti.
Produzione
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi,
racconti orali, disegni
Confrontare aspetti caratterizzanti le
diverse società studiate anche in
rapporto al presente.
Ricavare e produrre informazioni da
grafici, tabelle, carte storiche, reperti
iconografici e consultare testi di
genere diverso, manualistici e non.
Elaborare in forma di racconto orale e scritto - gli argomenti studiati
Spunti per le attività: le rappresentazioni sintetiche
delle civiltà
Dove?
Quando?
Territorio
economia
Organizzazione
sociale e politica
Cultura
• Riconoscere:
 il rapporto uomo-ambiente e le
risposte che l’uomo ha trovato per
soddisfare i propri bisogni di
sussistenza e sopravvivenza della
specie (economia e vita
materiale)
 il modo in cui sono regolati i
rapporti tra gli uomini
(organizzazione sociale)
 le modalità secondo cui si articola
il potere (organizzazione
politica)
 la cultura, ovvero tutte le
espressioni religiose, artistiche,
letterarie ecc. che vanno al di là
del soddisfacimento dei bisogni
materiali
•
Confrontare quadri di civiltà
diversi.
Il lavoro con le fonti
• Leggi attentamente la fonte e rispondi alle domande
UNA FATTORIA AL TEMPO DEI ROMANI
Il podere deve avere colture diverse: vigneto, ortaggi, piantagioni di salici (particolarmente
richiesti per i canestri), olivi, prati, frumento, bosco per l'approvvigionamento di legname,
alberi da frutta ed infine querce.
Nell'azienda agricola lavorano contadini liberi (operai) e schiavi tra i quali, devono essere
nutriti meglio quelli impegnati nei lavori più pesanti.
Per una vigna di cento iugeri * occorrono due buoi, due asini da tiro, … Per una fattoria ad
oliveto di 240 iugeri vanno bene tre paia di buoi, 3 asini con basto, un asino per la mola, 100
pecore e maiali.
Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi consumati vanno venduti prima che non valgano
più nulla. Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far olio, a macinare il grano e a
impastare il pane, mentre le donne penseranno a filare la lana fornita dal gregge e a tesserla
durante l'inverno.
E' importante che il podere si trovi vicino ad una grande strada per facilitare la vendita dei
prodotti.
Catone, scrittore romano, da De agri cultura ( consigli ai proprietari di un’azienda agricola)
* 1 iugero corrisponde alla grandezza di un campo che i buoi potevano arare in un giorno
ATTIVITA'
Analisi della fonte
Comprensione del testo ( scopo: descrizione
dell'azienda agricola)
Lettura e significato delle parole
Lettura selettiva e sottolineatura
Consegna:
Cerca nel testo le informazioni per rispondere alle
domande seguenti e sottolineale con i colori
corrispondenti
Cosa si coltiva?
Chi ci lavora?
Quali animali ci sono?
Cosa si produce?
La sintesi delle informazioni
in tabella
Cosa si coltiva?
Viti, ortaggi, salici, olivi
Chi ci lavora?
Contadini, schiavi
Quali animali ci sono? Buoi, asini da tiro
Cosa si produce?
Olive, olio, frumento,
legname
L’elaborazione delle informazioni
• Ristrutturazione/sintesi delle conoscenze
(elaborazione di concetti ,collegamenti)
ES: Leggi su altri testi Confronta la fonte con
l'immagine…
• Rielaborazione delle informazioni
ES: Disegna l'azienda agricola.
Descrivi l'azienda agricola
OLTRE LA DESCRIZIONE:
QUALI ALTRE PISTE DI LAVORO
A PARTIRE DAL TESTO?
• Gli schiavi vecchi e malandati e gli attrezzi
consumati vanno venduti prima che non valgano più
nulla.
• Gli uomini provvederanno a frangere le olive e a far
olio, a macinare il grano e a impastare il pane,
mentre le donne penseranno a filare la lana fornita
dal gregge e a tesserla durante l'inverno.
• E' importante che il podere si trovi vicino ad una
grande strada per facilitare la vendita dei prodotti.
Le premesse per la GEOGRAFIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• La geografia è scienza che studia l'umanizzazione del nostro
pianeta e, quindi, i processi attivati dalle collettività nelle loro
relazioni con la natura. Tali processi nel corso del tempo hanno
trasformato l'ambiente e hanno “costruito” il territorio nel quale oggi
viviamo. La storia della natura e quella dell'uomo si svolgono con
tempi diversi ...
• Per questi motivi la geografia è attenta al presente, che studia
nelle varie articolazioni spaziali e nei suoi aspetti demografici, socioculturali ed economici. Ma poiché lo spazio non è statico, la
geografia non può prescindere dalla dimensione del tempo, da
cui trae molte delle sue possibilità di leggere e interpretare i fatti che
proprio nel territorio hanno lasciato testimonianza.
• È importante partire, nei primi anni di scuola primaria,
dall'approccio senso-percettivo all'ambiente circostante,
attraverso un'esplorazione consapevole del contesto. In questa
fase la geografia opera in stretta connessione con le scienze
motorie, per consolidare il rapporto del corpo con lo spazio.
Le premesse per la GEOGRAFIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• Dopo aver costruito le proprie “geografie”, … gli allievi possono
avvicinarsi alla dimensione sistematica della disciplina
gradualmente, dagli ultimi due anni della scuola primaria fino al
terzo anno della secondaria di primo grado. È soprattutto alla
geografia, infatti, che spetta il delicato compito di conferire il
senso dello spazio, accanto a quello del tempo: gli allievi devono
attrezzarsi di coordinate spaziali per orientarsi in un territorio.
• Occorre che, fin dalla scuola primaria, siano abituati ad analizzare
ogni elemento nel suo contesto spaziale, a partire da quello
locale fino ad arrivare ai contesti mondiali. Il raffronto della realtà
locale con quella globale, e viceversa, è possibile attraverso la
continua comparazione di spazi, letti e interpretati a scale
diverse, servendosi anche di carte geografiche, fotografie aeree e
immagini da satellite.
• Altra irrinunciabile opportunità formativa che la geografia offre è
quella di abituare a osservare la realtà da diversi punti di vista.
Le premesse per la GEOGRAFIA
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2007
• Il rispetto del patrimonio culturale ereditato da chi ci ha
preceduto, che si traduce in una varietà di “segni” leggibili sul
territorio, è obiettivo che conduce agli stretti legami della geografia
con la storia e con le scienze sociali. Con queste discipline, la
geografia condivide anche la progettazione di azioni di
salvaguardia e di recupero del patrimonio naturale, affinché le
generazioni future possano giovarsi di una natura non avvelenata
ed esaurita nelle sue risorse non rinnovabili...
• Il punto di convergenza sfocia necessariamente nell'educazione
all'ambiente e allo sviluppo, compatibile con le esigenze degli
uomini e dei popoli, purché queste si mantengano entro la
capacità di carico degli ecosistemi.
• Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini del mondo
consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano
convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo
creativo e sostenibile, guardando al futuro.
Quale
geografia?
geografia descrittiva vs
geografia esplicativa
Quale geografia esplicativa?
Indirizzo
•
Idea - chiave
contesto
AMBIENTALISTA
o fisico- deterministico
Il rapporto uomo – ambiente è
dominato e “determinato “ dalle
condizioni ambientali
I Rivoluzione industriale
Ideologia positivista
Progresso delle scienze fisiche
Sviluppo delle scienze naturali
POSSIBILISTA
“ La natura propone …
l’uomo dispone”
II Rivoluzione Industriale: uso
del’energia petrolifera
Progresso tecnologico
Influenza della nuova storia
Collaborazione con gli storici
FUNZIONALISTA
L’organizzazione spaziale è un
sistema gerarchizzato delle
strutture ( di abitazione,
produzione e servizi) necessarie
alle funzioni esistenziali dei
gruppi umani ( abitare, lavorare,
istruirsi, ecc…)
Problemi:
agglomerazione urbana, consumo dello
spazio, emergere dei paesi del Terzo
Mondo, internazionalizzazione
dell’economia e dei conflitti.
Progressi dell’economia, della statistica,
dell’urbanistica, delle scienze esatte in
genere
I PRINCIPI METODOLOGICI
GEOGRAFIA POSSIBILISTA
G. FUNZIONALISTA
•
•
•
•
•
•
•
•
Osservazione ( diretta o indiretta)
Ubicazione e distribuzione
Causalità ( arricchita di significato: culturale, tecnologico …)
Dinamismo ( ogni fenomeno va studiato nel suo sviluppo per
conoscere le origini e prevederne le tendenze)
Interconnessione ( un fenomeno va considerato nei reciproci
rapporti con gli altri cui è collegato in un insieme parziale)
Comparazione ( un fenomeno va confrontato con altri dello stesso
tipo che si verificano in spazi diversi)
Sintesi ( punto di arrivo in ogni indagine)
Finalità ( ogni struttura naturale o artificiale è finalizzata a svolgere
una funzione nell’organizzazione di un territorio)
L’ambiente geografico
prodotto delle relazioni e delle influenze reciproche tra
:
Fattori climatici
Precipitazioni, pioggia, vento …
•
Fattori biologici
Le associazioni vegetali ed animali
Fattori orografici ed
idrografici
Montagne, pianure, corsi d’acqua
Fattori tecnologici
Gli interventi con cui gli uomini riescono
a superare le difficoltà naturali e
introducono nuovi manufatti
nell’ambiente
Fattori economici
Legati alla produzione, scambio, e
circolazione delle merci
Fattori di natura sociale e
culturale
Usanze e costumi, ideologie …
Fattori militari
Legate alla necessità di difesa o alla
volontà di espandersi
Vicende storiche
Organizzazione del territorio
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
• L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche,
utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
• Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito
da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
• Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di
montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare
attenzione a quelli italiani.
• È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici
(monti, fiumi, laghi,…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…)
dell’Italia.
• Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e
per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
• Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).
Obiettivi di apprendimento al termine della
classe terza della scuola primaria
Orientamento
• Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, sapendosi orientare attraverso
punti di riferimento e utilizzando gli organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti, dietro,
sinistra, destra, ecc.).
Carte mentali
• Acquisire la consapevolezza di muoversi e orientarsi nello spazio grazie alle proprie
carte mentali, che si strutturano e si ampliano man mano che si esplora lo spazio
circostante.
Linguaggio della geo-graficità
• Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti (pianta dell'aula, di una
stanza della propria casa, del cortile della scuola, ecc.) e rappresentare percorsi esperiti
nello spazio circostante.
• Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino, basandosi su punti di riferimento
fissi.
Paesaggio
• Esplorare il territorio circostante attraverso l'approccio senso-percettivo e l'osservazione
diretta.
• Individuare gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i vari tipi di paesaggio.
• Conoscere e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano l’ambiente di
residenza e la propria regione.
Obiettivi di apprendimento al termine
della classe quinta della scuola primaria
Orientamento
•
Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando la bussola e i punti cardinali.
Carte mentali
•
Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e a spazi più lontani, attraverso gli strumenti
dell'osservazione indiretta (filmati e fotografie, documenti cartografici e immagini da satellite,
ecc.).
Linguaggio della geo-graficità
•
Analizzare fatti e fenomeni locali e globali, interpretando carte geografiche a diversa scala, carte
tematiche, grafici, immagini da satellite.
•
Localizzare sulla carta geografica dell'Italia la posizione delle regioni fisiche e amministrative.
Paesaggio
•
Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti i principali paesaggi italiani, europei e
mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del
passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale.
Regione
•
Conoscere e applicare il concetto polisemico di regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo studio del contesto italiano.
Territorio e regione
•
Comprendere che il territorio è costituito da elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti e
che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri.
•
Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,
analizzando le soluzioni adottate e proponendo soluzioni idonee nel contesto vicino.
Gli obiettivi del curricolo di geografia
•
prima
Orientamento
Carte mentali
seconda
terza
quarta
quinta
Muoversi consapevolmente nello spazio
circostante, sapendosi orientare attraverso
punti di riferimento e utilizzando gli
organizzatori topologici (sopra, sotto, avanti,
dietro, sinistra, destra, ecc.).
Orientarsi nello spazio e sulle
carte geografiche, utilizzando
la bussola e i punti cardinali
Acquisire la consapevolezza di muoversi e
orientarsi nello spazio grazie alle proprie carte
mentali, che si strutturano e si ampliano man
mano che si esplora lo spazio circostante.
Estendere le proprie carte
mentali al territorio italiano e a
spazi più lontani, attraverso
gli strumenti dell'osservazione
indiretta (filmati e fotografie,
documenti cartografici e
immagini da satellite, ecc.).
Gli obiettivi del curricolo di geografia
prima
seconda
terza
quarta
quinta
Linguaggio
della geograficità
•
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti
e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza
della propria casa, del cortile della scuola,
ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello
spazio circostante.
Leggere e interpretare la pianta dello spazio
vicino, basandosi su punti di riferimento fissi.
Analizzare fatti e fenomeni
locali e globali, interpretando
carte geografiche a diversa
scala, carte tematiche, grafici,
immagini da satellite.
Localizzare sulla carta
geografica dell'Italia la
posizione delle regioni fisiche
e amministrative.
Paesaggio
Esplorare il territorio circostante attraverso
l'approccio senso-percettivo e l'osservazione
diretta.
Individuare gli elementi fisici e antropici che
caratterizzano i vari tipi di paesaggio.
Conoscere e descrivere gli elementi fisici e
antropici che caratterizzano l’ambiente di
residenza e la propria regione.
Conoscere e descrivere gli
elementi caratterizzanti i
principali paesaggi italiani,
europei e mondiali,
individuando le analogie e le
differenze (anche in relazione
ai quadri socio-storici del
passato) e gli elementi di
particolare valore ambientale
e culturale.
Gli obiettivi del curricolo di geografia
prima
seconda
terza
quarta
quinta
Regione
•
Conoscere e applicare il concetto polisemico di
regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo
studio del contesto italiano
Territorio e
regione
Comprendere che il territorio è costituito da
elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti
e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi
elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri.
Individuare problemi relativi alla tutela e
valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,
analizzando le soluzioni adottate e proponendo
soluzioni idonee nel contesto vicino.
Percorsi per il curricolo di geografia
• prima
O
R
I
E
N
T
A
M
E
N
T
O
Concetti e
organizzatori
topologici.
Percorsi in base a
indicatori topologici
(avanti/indietro,
destra/sinistra).
seconda
terza
quarta
quinta
Orientamento nello
spazio della scuola
e del circondario
in base a punti di
riferimento fissi.
Orientamento
‘sulla’ e della’
pianta del
quartiere in
base a punti
di riferimento
noti.
Percorsi nello
spazio vicino
e sulla carta a
grandissima
scala
Orientamento
con la bussola, con i
punti
cardinali.
Orientamento
della pianta
del quartiere
e/o della città
in base a
punti di
riferimento
fissi e ai punti
cardinali.
Approccio
all’orientamento
sulle carte con le
Coordinate
geografiche
(latitudine e
longitudine).
Gli obiettivi del curricolo di geografia
prima
seconda
terza
quarta
quinta
Linguaggio
della geograficità
•
Rappresentare in prospettiva verticale oggetti
e ambienti noti (pianta dell'aula, di una stanza
della propria casa, del cortile della scuola,
ecc.) e rappresentare percorsi esperiti nello
spazio circostante.
Leggere e interpretare la pianta dello spazio
vicino, basandosi su punti di riferimento fissi.
Analizzare fatti e fenomeni
locali e globali, interpretando
carte geografiche a diversa
scala, carte tematiche, grafici,
immagini da satellite.
Localizzare sulla carta
geografica dell'Italia la
posizione delle regioni fisiche
e amministrative.
Paesaggio
Esplorare il territorio circostante attraverso
l'approccio senso-percettivo e l'osservazione
diretta.
Individuare gli elementi fisici e antropici che
caratterizzano i vari tipi di paesaggio.
Conoscere e descrivere gli elementi fisici e
antropici che caratterizzano l’ambiente di
residenza e la propria regione.
Conoscere e descrivere gli
elementi caratterizzanti i
principali paesaggi italiani,
europei e mondiali,
individuando le analogie e le
differenze (anche in relazione
ai quadri socio-storici del
passato) e gli elementi di
particolare valore ambientale
e culturale.
Gli obiettivi del curricolo di geografia
prima
seconda
terza
quarta
quinta
Regione
•
Conoscere e applicare il concetto polisemico di
regione geografica (fisica, climatica, storicoculturale, amministrativa), in particolar modo, allo
studio del contesto italiano
Territorio e
regione
Comprendere che il territorio è costituito da
elementi fisici e antropici connessi e interdipendenti
e che l'intervento dell'uomo su uno solo di questi
elementi si ripercuote a catena su tutti gli altri.
Individuare problemi relativi alla tutela e
valorizzazione del patrimonio naturale e culturale,
analizzando le soluzioni adottate e proponendo
soluzioni idonee nel contesto vicino.
Spunti per le attività
Punti di vista
L’osservazione indiretta
Le carte
tematiche
Dati e statistiche
PROVINCIA
N. COMUNI
ABITANTI
SUPERFICIE
Kmq
DENSITA'
CHIETI
104
389.968
2.588
151
L'AQUILA
108
303.761
5.035
60
PESCARA
46
293.855
1.225
240
TERAMO
47
289.746
1.950
159
LIGURIA
MOLISE
SUPERFICIE
5.420
4.438
ABITANTI
1.662.658
331.990
DENSITA'
307
75
TERRITORIO
MONTUOSO
65%
65%
FARE RICERCA A SCUOLA
Le nostre esperienze
•
•
•
•
Cosa vuol dire RICERCA?
Quando una ricerca è ricerca vera?
Come comincia una ricerca?
Con quale itinerario metodologico si
sviluppa?
La ricerca è una raccolta di informazioni?
I DIVERSI MODI DI FARE RICERCA
L’attivismo
La ricerca d’ambiente
Il vissuto
RICERCHISMO o RICERCA?
Descrizione, esposizione o spiegazione?
Una ricerca vera è un processo di indagine che, utilizzando codici normativi
specifici e differenziati, è volta non solo alla descrizione ma alla
spiegazione della realtà.
La spiegazione della realtà ha come punto di partenza un problema
L’attivismo che si richiede è prima di tutto cognitivo
L’apprendimento è significativo
Come?
La metodologia della ricerca
Costruzione del problema
Elaborazione delle ipotesi
Controllo delle ipotesi
Integrazione delle conoscenze
Sintesi e generalizzazione
FARE RICERCA SUL TERRITORIO
Dalla storia localizzata alla macrostoria …
SI PUO' FARE perché:
• La grande storia si può leggere in ogni realtà, anche la
più piccola ed apparentemente non significativa.
• Avvicina all'uso di tutti i tipi di fonte e a tutte le storie.
MA è necessario:
•
•
•
•
Selezionare ed individuare l'ambito della ricerca.
Conoscere ed utilizzare le risorse culturali del territorio.
Collegare il particolare al generale.
Avvalersi dei contributi di più discipline.
Progettare progetti
Il progetto
Un’ impresa collettiva gestita dal gruppo classe.
- E’ orientata, da un bisogno condiviso, verso una
produzione concreta.
- Comporta un insieme di compiti nei quali ciascuno
può essere attivo in relazione a interessi, mezzi e
saperi.
- Favorisce apprendimenti riferibili a più discipline.
- Suscita conoscenze e abilità di gestione del progetto
( anticipazione, pianificazione,realizzazione).
Perrinoud 1999, Proulx 2004
IL PROGETTO: un compito,
un prodotto, per le competenze
Un compito: autentico, esperto,
contestualizzato, problematico, complesso.
Un prodotto: apprendere a fare e ad essere
consapevole dei processi che generano il
prodotto. Rischi rapporto strumentale con il
sapere.
Per le competenze: disciplinari, trasversali
Progetto Comenius:
facciamoci conoscere
Il compito
Il prodotto
Il progetto
per le
competenze
Far conoscere il territorio a
partner del progetto Comenius in
visita nella scuola
Depliant del territorio ( comune,
regione) di residenza
Educazione al patrimonio e alla
cittadinanza europea
Progettiamo il viaggio di istruzione
Il compito
Il prodotto
Il progetto
per le
competenze
Definire la destinazione ed elaborare
il programma del viaggio di istruzione
tenendo conto delle conoscenze
apprese e da apprendere, del tempo
a disposizione e del budget di
rifermento
Programma del viaggio di istruzione
Conoscenza del territorio italiano e
del patrimonio culturale
Facciamo un museo
Il compito
Il prodotto
Il progetto per le
competenze
Allestire una documentazione con
fonti del passato della scuola per far
conoscere ai compagni la storia, le
trasformazioni della struttura e del
sistema scolastico in generale.
Decidere quali fonti e con quale
modalità proporle.
Il museo in classe
Uso consapevole delle fonti nella
storia.
La storia in manifesto
Il compito
Elaborare in piccoli gruppi
materiali, da proporre alle istituzioni
locali, per valorizzare il patrimonio
culturale del comune
Il prodotto Il manifesto del patrimonio storico
locale
Il progetto
Educazione al patrimonio
per le
competenze
Progetto
Conoscere il nostro patrimonio
Il compito
Il prodotto
Far conoscere un bene archeologico
o del patrimonio locale ricercando ed
elaborando le principali informazioni
storiche
Il depliant o il pannello esplicativo del
monumento
Il progetto
Educazione al patrimonio
per le
Educazione alla cittadinanza
competenze Competenze nella ricerca storica
Principali fasi del progetto
Traccia utilizzabile per il lavoro con gli alunni
PERCEZIONE E ANALISI DI UN
BISOGNO (valori condivisi) E
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA
Qual è il problema?
PREFIGURAZIONE DI UN
TRAGUARDO ATTESO
Che cosa vorremmo? Cosa vorremmo fare?
CONDIZIONI PER LA
FATTIBILITA’
( vincoli, risorse)
Cosa abbiamo a disposizione?
Di cosa dobbiamo tenere conto? ( limiti e possibilità)
DEFINIZIONE DELLA
PROGETTAZIONE: compito,
obiettivi/ prodotto; fasi,
strategie, pianificazione azioni,
tempi, mezzi.
Vogliamo…
L’obiettivo …
Per questo realizzeremo...
Il lavoro sarà svolto da…. Si occuperanno di ….
Il tempo di realizzazione sarà… Utilizzeremo…
FASI DI LAVORO
( organizzazione sincronia e
diacronia delle attività)
Attività da svolgere:
In successione:
In contemporaneità:
MONITORAGGIO E VERIFICA IN
ITINERE
Prevediamo di fare dei report ogni… per verificare se…
REVISIONE E VALUTAZIONE
Al termine del progetto ricostruiremo il percorso fatto e
valuteremo…
Se non commetti errori
significa che non cerchi di
risolvere problemi veramente
difficili. E questo è un grave
errore.
Frank Wilczek
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guardiagrele11 - Circolo Didattico di Guardiagrele