27/05/09 Il Web 2.0 e l’informazione Quale modello di business per i contenuti in formato digitale? Teresa Numerico [email protected] Outline 1. Il Web 2.0 e i suoi modelli 2. Reperimento e selezione delle informazioni nell’era del Web 2.0 3. (Il giornalismo partecipativo e i social network) 4. User generated content (UGC) e modelli di business 1. Il web 2.0 e i suoi modelli Alcune parole chiave del Web 2.0 – – – – – – – – Social software Social network Folksonomy Coda lunga Citizen Journalism Wiki Blogosfera … Il Web 2.0 secondo O‘Reilly • Come superare la bolla della Net Economy: – Concentrarsi sull’offerta di servizi e non di software – Considerare il web un’architettura di partecipazione e non solo di comunicazione e distribuzione – Elaborare strategie di sfruttamento dell’intelligenza collettiva – Adottare modelli di business che sfruttano la creatività fondata sul remixing Alcuni esempi che vengono associati al Web 2.0 • L’insieme di tutte le applicazioni legate agli user generated content • Le applicazioni sociali di condivisione di materiale audio-video • La blogosfera • Wikipedia • Le attività di comunità e collaborazione • La produzione di contenuti opensource • I motori di ricerca umani • L’uso della tecnologia AJAX La sfida del Web 2.0 • Creare modelli di business capaci di sfruttare, attraverso le tecnologie della partecipazione, l’intelligenza collettiva per produrre gratuitamente servizi che le comunità si troveranno in un modo o nell’altro a pagare (direttamente o indirettamente) per es. Amazon, ebay, YouTube, MySpace ecc. Formenti 2008, 250 2. Reperimento, selezione e organizzazione delle informazioni nell’era del Web 2.0 La sfida più difficile della digitalizzazione Folksonomy: la categorizzazione collettiva • Una folksonomy è una tassonomia generata dagli utenti, usata per categorizzare e reperire risorse, foto, collegamenti o altro materiale web • Per realizzarla si usano i tag, o etichette aperte (es. Del.icio.us, flickr, digg, ecc.) Gli spazi di condivisione • Wikipedia • I meccanismi reputazionali al centro del funzionamento della blogosfera • Gli algoritmi di ranking che presiedono all’organizzazione delle informazioni dei motori di ricerca Reperimento, selezione e organizzazione delle informazioni • • • • Il web è una risorsa di informazione distribuita, dinamica e in rapida crescita, che presenta delle difficoltà per le tradizionali tecnologie dell’informazione. I sistemi tradizionali per l’information retrieval erano progettati per ambienti diversi e sono stati tipicamente usati per indicizzare collezioni statiche di documenti direttamente accessibili. La natura del web solleva importanti questioni come quella circa se l’architettura centralizzata dei motori di ricerca possa stare al passo con un numero sempre crescente di documenti e se essi possano aggiornare regolarmente i database per rilevare informazione modificata, cancellata e spostata. Le risposte a queste domande hanno impatto su quale sia la migliore metodologia da usare quando si cerca sul web e sul futuro della tecnologia della ricerca sul web Lawrence & Giles, 1998: 99 Architettura di un motore di ricerca I motori di ricerca a guardia del tesoro • L’accesso alle informazioni sul web è garantito principalmente dai motori di ricerca • Avere visibilità su questi strumenti significa esistere nel web • I metodi di funzionamento dei motori di ricerca sono solo parzialmente noti e possono creare problemi di visibilità 3. Il giornalismo partecipativo e i social network Saggezza delle folle o sapiente sfruttamento? Crowdsourcing • Il termine sta per crowd outsourcing • L’idea che il modello dell’open source si applicasse a tutti gli altri ambiti della rete, e wikipedia era solo l’avanguardia • Nell’articolo di Wired si intendeva il termine in un senso più limitato come riferito al fenomeno di un’azienda che attraverso una richiesta pubblica appaltasse un lavoro prima svolto da un dipendente a un numero indefinito di persone http://zero.newassignment.net/guidetocrowdsourcing Web 2.0 e Citizen Journalism (CJ) • Il web 2.0 starebbe mettendo in crisi anche la definizione di giornalismo dal momento che i cittadini fanno il lavoro da soli facendo a meno degli editori • Secondo una ricerca del Project for excellence in journalism dell’estate 2007 alcuni dei più popolari siti di news gestiti dagli utenti Digg, Reddit e del.icio.us gli articoli principali erano molto diversi da quelli dei mainstream media • Anche le fonti per gli articoli su questi siti tendevano a essere differenti dal mainstream Chi paga i produttori di contenuti? • Il modello tecnoliberista è ancora dominante: chi scrive il software e fornisce le infrastrutture guadagna, mentre le masse “ignoranti” sono felici di cedere gratuitamente i loro contenuti • Insomma, il problema di un’economia di Internet imparziale, decentrata e distribuita resta irrisolto Lovink 2008: 31 Social software e finanziamenti • Alcune ricerche mostrano che i blogger non sono più affidabili dei giornalisti, e sono disposti nella maggior parte ad accettare denaro in cambio di giudizi positivi sui prodotti (vedi M. Mantellini 12 feb.09 nova) • I social network si prestano ad azioni di propaganda organizzate vedi il conflitto intorno a Gaza http://www.pbs.org/mediashift/2009/02/howsocial-media-war-was-waged-in-gaza-israelconflict044.html La teoria della coda lunga • Secondo Chris Anderson (giornalista di wired) la digitalizzazione dell’informazione farà passare da un mercato di massa a una massa di mercati di nicchia • Contenuti prima inaccessibili diverranno disponibili a causa della progressiva smaterializzazione dei prodotti • The day of the longtail http://www.youtube.com/watch?v=7x AA71Ssids • http://www.youtube.com/watch?v=bB h06UtNwXU&feature=related Tuttavia…. • Il potere economico non sarà nelle mani della produzione dei contenuti di nicchia ma sempre solo della distribuzione • La teoria prevedeva una riduzione degli intermediari che però sembrano godere ottima salute (google, amazon, ebay, ecc.), sebbene sia in corso una riorganizzazione • Il ruolo degli intermediari è garantito dalla necessità di filtri per accedere all’enorme disponibilità di user generated content Quali business model funzionano? • Anche Anderson ammette che i modelli di business che vengono considerati non riguardano la generazione dei contenuti ma la creazione di aggregatori e filtri http://www.thelongtail.com/the_long_tail/2005/12/vc_ advice_on_fi.html • Navigando in un mare di rumore siamo dipendenti dagli aggregatori, questo assicura il loro finanziamento, mentre le persone che producono i contenuti non vengono pagate (Oso citato in Lovink 2008: 34) http://el-oso.net/blog/archives/2006/07/14/amateurismindividualism-and-collectivism/en/ Carr-Benkler wager • Si tratta di una scommessa sul futuro dei contenuti sulla rete • Benkler sostiene che i contenuti su internet continueranno ad essere orientati dall’economia della condivisione (che Benkler chiama produzione tra pari) • Carr ritiene che presto o tardi diventerà un mercato economico con micropagamenti ecc. • Secondo O’Reilly i due modelli continueranno a convivere perché l’economia è sempre un misto di passione e profitto http://radar.oreilly.com/archives/2007/02/t he_carrbenkler.html 4. User generated content e modelli di business Proprietà intellettuale e authorship Journal of Electronic Publis http://www.press.umich.edu/je Digital Dilemma http://books.nap.edu/html/digi lemma/notice.html [...] je suis très fatigué, pour de raisons qui n’ont aucun intérêt pour vous, mais qui expliquent que je n’aie pas pu préparer un texte qui ressemble à une conférence. Donc, je vais faire ce qu’on a appelé hier de «la rhapsodie». On a beaucoup parlé hier de rhapsode, c’est-à-dire de quelqu’un qui, avant l’existence de la propriété des droits d’auteur, pouvait librement «piquer» un truc là, le coudre, en découdre, sans que personne ne pose de questions. Jacques Derrida, Le feuilleton, 1, 1998, p. 32. Creative Commons (alcuni diritti riservati, ma non tutti) • Cosa sono le licenze CC? • Contenuto licenziato secondo CC http://creativecommons.org/internati onal/it/ • Ognuno può scegliere la licenza adatta alle proprie esigenze tra le quali: public domain, sampling, developing nations, founder’s copyright ecc. • Tuttoscienze, tuttolibri e tuttosoldi (e relativi archivi) supplementi della Stampa sono diffusi secondo una licenza CC Reproduction interdite The tragedy of the commons • By Garrett Hardin http://www.garretthardinsociety.org /articles/art_tragedy_of_the_comm ons.html • Scritto nel 1968 l’articolo mostra che la gestione dei beni comuni lasciata al mercato non funziona e produce danni (vedi l’acqua, l’inquinamento, il rapporto risorse/popolazione ecc. ecc.) • “Under conditions of scarcity, egocentered impulses naturally impose costs on the group, and hence on all its members.” Il problema della remunerazione degli autori • La guerra del copyright è una guerra tra ricchi: – c’è chi difende la propria posizione dominante come le major – c’è chi difende il diritto di esercitare la propria capacità come hacker e altri produttori di software • La condizione della massa della forza lavoro della conoscenza che non ha nulla di particolare da offrire al mercato e viene ignorata da hacker e multinazionali Ross 2006 Modelli aperti e modelli chiusi il caso Kindle • La scelta del formato chiuso per l’ereader della Amazon ne mette a rischio la riuscita, ma potrebbe anche favorirlo, visto il vantaggio competitivo sugli altri lettori e gli accordi con i grandi giornali per la distribuzione digitale • In questo caso sostiene Cory Doctorow imiterebbe gli aspetti peggiori della Recording Industry Association of America • All’opposto la Sony, che non ha ancora commercializzato il suo lettore in Italia, ha costruito un ambiente di distribuzione aperto, ma parte come inseguitore E chi produce contenuti di successo cosa fa, oltre andare in TV? • Contaminazione tra generi: musicisti che recitano, attori che cantano, Artisti che scrivono libri • Gli artisti e il tour, merchandising, gadget digitali • Il caso del libro “la tua vita in 30 comode rate” di Gianluigi Ricuperati • Riproposizione di vecchi successi • Ricerca di notorietà attraverso i social network e facendo concerti in camera (www.house-concerts.it) Regalare i contenuti? • Sarebbe necessario abbandonare il modello dei contenuti free ad ogni costo • L’opzione di regalarli dovrebbe essere un atto di generosità, ma non la regola • Sarebbe utile smettere di celebrare il fascino del dilettante, e creare una cultura Internet che aiuti i giovani dilettanti a diventare professionisti, senza costringerli a guadagnarsi da vivere con un McJob con la scusa di preservare la libertà Lovink 2008: 37 Osservazioni conclusive • I metodi di accesso alle informazioni non garantiscono di trovare quello che si cerca né di ottenere tutto quello che è disponibile in formato digitale • Non esiste ancora un modello di business credibile per i produttori di contenuto collettivo • Gli unici a guadagnare da questa situazione sono i distributori di filtri e aggregatori • Strumenti di libertà e dispositivi di controllo marciano sempre affiancati Bibliografia • • • • • • • • • • • • Anderson C. http://www.thelongtail.com/ Anderson C. (2007) La coda lunga, Codice, Milano. Benkler Y. (2007) La ricchezza della rete, Università Bocconi Ed., Milano Carr N. http://www.roughtype.com/ Formenti C. (2008) Cybersoviet, Raffaello Cortina, Milano Gillmor D. (2006) We the media, O’Reilly Kline D., Burnstein D. (2005) Blog!: How the Newest Media Revolution is Changing Politics, Business, and Culture, CDS Books, New York. Lawrence S., Giles C.L. (1998) “Searching for the World Wide Web”, Science (3 Apr) 280: 98–100. Lessig L. (2004) Cultura Libera, Apogeo, Milano, URL: http://www.free-culture.cc/freeculture.pdf Lovink G. (2008) Zero comments, Bruno mondadori, Milano Shirky C. http://www.shirky.com/ State of the news media 2008 http://www.stateofthenewsmedia.org/2008/ Link utili Web 2.0 • Design Patterns e Modelli di Business per la Prossima Generazione di Software, Tim O’Reilly http://www.xyz.reply.it/web20/index.php/P rintView/ • Che cos’è il Web 2.0 http://youtube.com/watch?v=NLlGopyXT_ g • Web 2.0 su you tube http://youtube.com/watch?v=nsa5ZTRJQ 5w&feature=related • Informatio R/evolution http://youtube.com/watch?v=4CV05HyAbM&feature=related Link sul web 2.0 (ancora) • First Monday march 2008 numero critico sul web 2.0 http://firstmonday.org/htbin/cg iwrap/bin/ojs/index.php/fm/arti cle/view/2137/1943