“Avvicinati, ora, fratello che contempli, all’icona di Dio
e prima mettiti a oriente, poi a mezzogiorno e da
ultimo a occidente. Poiché la vista dell’icona ti guarda
allo stesso modo dappertutto e non ti abbandona
dovunque tu vada, sarà in te stimolata la
speculazione e sarai spinto a dire: ‘Signore, in questa
tua immagine intuisco ora con un’esperienza
sensibile la tua provvidenza. Se non abbandoni me,
che sono il più spregevole fra tutti, non abbandonerai
certo mai nessuno. Tu assisti tutti e ognuno, come a
tutti questi e a ognuno è presente l’essere senza il
quale non possono essere’” (CUSANO 1453: 548).
Tiziano, ritratto di giovane
Giorgione, ritratto di giovane
Velázquez, Las Meninas (1656)
“e piacemi sia nella storia chi ammonisca e insegni a
noi quello che ivi si facci, o chiami con la mano a
vedere, o con viso cruccioso o con gli occhi turbati
minacci che niuno verso loro vada, o dimostri qualche
pericolo o cosa ivi maravigliosa, o te inviti a piagnere
con loro insieme o a ridere” (ALBERTI 1436: II, 42).
Masaccio,
Trinità (1428)
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