N° 041
AROMATERAPIA: L’ESPERIENZA DELL’HOSPICE FARO “IDA BOCCA” DI TORINO
Katia Petrosi, Torino
Katia Petrosi, Antonella Molinari, Mihaela Ciobanu, Viorica Godja, Alice Cusin
RIASSUNTO: Nel campo delle cure palliative uno degli obiettivi primari è migliorare la qualità della
vita del paziente e gli oli essenziali si sono dimostrati in grado di farlo, alleviando lo stress,
risollevando lo spirito, temprando e rivitalizzando la mente e dando sollievo al corpo. Senza dubbio
ridurre lo stress è di grande beneficio anche per i familiari e le persone care che spesso sono
sopraffatti da un senso di impotenza.
L’uso di oli essenziali da parte di un operatore o anche di un familiare può rendere più positivo lo
stato d’animo di coloro che affrontano le condizioni di malattia grave e la fine della vita. Previo
consenso degli interessati e/o dei loro familiari si è inteso sottoporre a procedure aromaterapiche un
gruppo di ospiti che presentassero uno o più dei seguenti sintomi: dispnea, ansia/depressione,
insonnia.
L’obiettivo è stato quello di monitorare i benefici dell’uso dell’aromaterapia sui sintomi sopra elencati
in un periodo di tempo di 6 mesi per poter valutare l’effettiva validità delle procedure applicate.
Lo scopo finale è stato finalizzato all’idea di introdurre l’aromaterapia in Hospice, intesa come una
terapia complementare volta a migliorare la qualità della vita degli ospiti oltre che a fornire un
importante strumento di sostegno alle loro famiglie. Tramite questo progetto l’Hospice Ida Bocca ha
inteso così avviare un percorso per cercare di conferire un carattere sempre più olistico e orientato
alla persona all’insieme dei trattamenti assistenziali e terapeutici che è in grado di mettere a
disposizione degli ospiti della sua struttura.
L’introduzione dell’aromaterapia in Hospice è stata preceduta da un percorso formativo dell’intera
equipe assistenziale, volto a fornire le conoscenze di base necessarie per avviare e realizzare il
progetto. Tenendo conto dei singoli ruoli e delle corrispondenti competenze, ciascun operatore è
stato così messo nella condizione di appropriarsi di un corpo condiviso di conoscenze, necessarie
per fornire le procedure aromaterapiche richieste ed integrarle nel migliore dei modi all’interno dei
trattamenti e delle terapie consuete con le quali aveva già familiarità.
E’ stata realizzata una brochure informativa ad uso degli ospiti e dei loro parenti, in ciascuna stanza
ne è stata affissa una copia. Ad ogni ospite partecipante allo studio è stata associata una scheda di
raccolta dati comprensiva di un diario aromaterapico che ha permesso di registrare i trattamenti
giornalieri e di riportare i loro effetti. La valutazione dei risultati dei trattamenti aromaterapici è stata
effettuata ogni 7 giorni fino alla fine dello studio o a decesso dell’ospite (la valutazione è stata
anticipata per gli ospiti morenti).
Essa è stata effettuata tenendo in considerazione il contenuto del diario aromaterapico e dove
possibile attraverso un colloquio diretto con l’ospite e/o i suoi familiari.
Durante il periodo preso in considerazione sono stati sottoposti a trattamenti aromaterapici 41 ospiti,
prevalentemente di sesso femminile, con una età media di circa 70 anni.
Per l’applicazione degli oli sono state scelte le seguenti modalità di somministrazione: l’inalazione
(diffusori), l’utilizzo di supporti (federa del cuscino, bastoncini di cotone, ventaglio, ecc.), l’uso diluito
nell’acqua (pediluvio, bagno, spugnature, spray) e il massaggio parziale. Nel complesso sono stati
effettuati 144 interventi, somministrati quasi esclusivamente per inalazione (diffusori) o tramite
massaggio parziale, sono invece risultati di minore considerazione e di maggiore difficoltà di
applicazione le modalità tramite supporto e diluite nell’acqua. Gli oli essenziali selezionati in avvio di
studio (basilico, menta, lavanda e mandarino) hanno dimostrato tutti una buona applicabilità alle
situazioni che hanno interessato gli ospiti coinvolti nel progetto, costituendo a pieno diritto un vero e
proprio kit di oli essenziali per aromaterapia.
L’uso dell’aromaterapia si è dimostrata particolarmente utile nel trattamento degli stati d’ansia degli
ospiti; di conseguenza gli oli essenziali maggiormente utilizzati sono risultati essere la lavanda
angustifolia e il mandarino. L’esperienza con gli oli essenziali in Hospice è stata inoltre
particolarmente interessante dal punto di vista emozionale: riuscendo a far leva sulle risorse emotive
e sui ricordi, molti ospiti hanno beneficiato di tali stimoli in termini di una comunicazione spontanea
nei confronti dei parenti e degli operatori coinvolti. Per gli ospiti è emerso un quadro fortemente
orientato alle risorse di resilienza e di connessione con i ricordi e le persone loro care e ad una
maggiore empatia con gli operatori.
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