Studio sul mercato
globale del Pellet e
Cippato
Maurizio Cocchi et al.
etaflorence  renewableenergies
www.etaflorence.it
Forlener 24 Settembre 2011
IEA BIOENERGY TASK 40
International Sustainable Bioenergy Trade
Obiettivo: supportare lo sviluppo di un mercato della bioenergia sostenibile e
internazionale, riconoscendo le diversità nelle risorse e nelle applicazioni della
biomassa
Aree di studio
• Disponibilità di biomassa
Nel 2007: Studio sul Mercato globale
dell’industria di Pellet
• Sostenibilità e certificazione
• Aspetti di mercato e
commercio internazionale
• Trasporti, logistica e
commercio
• Attività di divulgazione
www.bioenergytrade.org
Forlener 24 Settembre 2011
IEA BIOENERGY TASK 40
International Sustainable Bioenergy Trade
Dal 2007 il settore del pellet ha registrato una crescita
esponenziale a livello mondiale, così come il commercio di
cippato per uso energetico.
2010-2011: Aggiornamento dello studio
Partners
del 2007 ed indagine sul commercio
etaflorence
internazionale di cippato
• Il lavoro è attualmente in corso d’opera
• I dati sono raccolti da differenti Paesi
• Sono disponibili dati preliminari
• Pubblicazione prevista: fine 2011
Forlener 24 Settembre 2011
Mercato in forte crescita
Produzione di pellet nel 2006
6-7 Milioni tonnelate
Produzione di pellet nel 2009 ~ 13
Milioni tonnellate
• La dimensione del mercato è
raddoppiata in meno di cinque
anni
• A questo ritmo, può arrivare a
raggiungere 20-25 milioni di
tonnellate intorno al 2015
Produzione di pellet 2006 - Tons
1000000
800000
(Asia Australia: dato mancante)
Solo UE: 10.4 mln. ton
Consumo nel 2010 (stima)
oltre 11 mln. Tonnellate solo in UE
> 13 mln ton EU –N.A.
Principali produttori nel 2009 - t
7000000
1400000
1200000
Consumo di pellet nel2009
12.5 mln. t UE, Nord America
Russia.
6000000
6-7 Mil. tons
5000000
4000000
3000000
600000
2000000
400000
1000000
200000
0
0
Forlener 24 Settembre 2011
CAPACITY 2009
PRODUCTION 2009
12-13 Mil. tons
Prospettive dell’Unione Europea
L’UE è e resterà ancora il principale mercato di riferimento per il pellet
Nel 2009 circa 670 impianti di produzione attivi
30% con capacità produttiva <10.000 t
La maggior parte degli impianti alimentati con scarti di segheria o
spesso integrati in segherie (fonte: Sikkema et. al. 2011) nuove risorse
alternative stanno acquisendo importanza crescente (tondame, residui
forestali)
Principali esportatori EU
Principali paesi importatori in EU
Germania, Austria, Paesi Baltici,
Danmarca, Paesi Bassi, UK, Belgio,
Spagna, Portogallo, Finlandia
Italia
Wood pellet consumption - Tons
2500000
2000000
1500000
1000000
500000
0
Forlener 24 Settembre 2011
2008
2009
2010 (est.)
UE: alcuni dati e tendenze
Principali mercati per il riscaldamento domestico
Germania
Maggior produttore in UE 1.7 mil. t nel 2010, 3.2 mil t di capacità produttiva.
Nonostante l‘ampio consumo nazionale rileva una crescente capacità
d'esportazione
Austria
(Dati DBFZ)
Capacità produttiva raddoppiata dal 2006 al 2010, attualmente superiore
alla domanda nazionale (circa 35%). Esporta verso Italia, Germania per
riscaldamento domestico.
Italia
Crescita di mercato significativa, prossimo a 1,5 t. oltre 1 milione di stufe
installate
Crescente peso delle importazioni
Produzione nazionale limitata dagli aumenti nel prezzo delle materie prime
Principali driver di mercato per l'utilizzo domestico del pellet
• misure di supporto (incentivi fiscali o sovvenzioni) per
l'istallazione di stufe/caldaiea pellet
• costi competitivi rispetto ad alcuni combustibili tradizionali (GPL,
olio per riscaldamento)
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UE: alcuni dati e tendenze
Principali mercati per l’uso industriale
Paesi Bassi
Domanda di pellet indirizzata soprattutto alla co-combustione. 80% da RWEEssent, tra gli altri Electrabel, E.On, EPZ. Consumo atteso nel 2011 superiore
a 1.5 Mil t, interamente importate. L’attuale schema di supporto cesserà nel
2014
Belgio
Consumo intorno a 1 di tonnellate, l'80% destinato al co-firing
La crescita è trainata dai Certificati Verdi , seppure dal 2010 i grandi impianti
riceveranno solo il 50% del valore dei CVE
UK
Volume di mercato trascurabile fino al 2008, nel 2009 solo Drax ha dichiarato
più di 1 mln. t di pellet usato per il co-firing, potrebbe superare i 4 Mil. t nel
2015 a seconda della disponibilità di supporto pubblico
Svezia e Danimarca
• Domanda dei paesi nord UE derivata soprattutto dalle centrali per cofiring
• Notevole dipendenza dalle tariffe e certificati per elettricità verde e
relativa competitività dei costi rispetto a carbone e quote di emissione
di CO2
• Alta domanda potenziale fino al 2020 ma fortemente dipendente dalla
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continuità delle misure di supporto
Uno sguardo all’ Italia
Conseguente aumento delle importazioni
Austria-Germania-Paesi Baltici-Slovenia etc.
In Tons
Produzione
frammentata
e
mercato
esclusivamente per uso residenziale
Difficoltà nel reperimento di dati
420.000
390.000
360.000
330.000
300.000
270.000
240.000
210.000
180.000
150.000
120.000
90.000
60.000
30.000
0
Pellets import to Italy
2010
Produzione e consumo
1.200.000
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
CONSUMPTION
fonte: ETA – Florence elab. AIEL et. al
AUSTRIA
GERMANY
FRANCE
ROMANIA
CROATIA
SLOVENIA
CZECH
REPUBLIC
LITHUANIA
SLOVAKIA
Source: Eurostat (2011)
1.400.000
In Tons
Crescita consumi maggiore dell’incremento
di produzione
1000000
900000
800000
700000
600000
500000
400000
300000
200000
100000
0
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
N. Stufe a pellet
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Ruolo crescente del commercio internazionale
Dati Eurostat ufficiali disponibili con codice CN dedicato per
pellet (44013020) dal 2009, seppure con alcune discrepanze.
Stime per il 2010
3.2 Mln. t di scambi fra Membri interno UE
>2 Mln. t commercio con Paesi Terzi
(circa 100% importazioni, esportazione UE trascurabile)
In generale
• Scambi interni UE trainati dalla domanda di pellet di alta qualità per
riscaldamento domestico
• Commercio extra-UE all'uso industriale per DH, CHP e co-firing
nell'Europa settentrionale
Crescente capacità produttiva in USA, Canada e Russia per coprire
questo segmento
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Ruolo crescente del commercio internazionale
Forlener 24 Settembre 2011
Prospettive del Canada
Potenziale significativo nelle biomasse
3-5.5 Mln . t disponibilità di nuovi scarti di segheria entro il 2012.
Residui forestali dalla raccolta delle piante intere potrebbero aggiungere circa 22
Mil. ton in più
Crescente capacità produttiva e utilizzo di materie prime alternative
• Il costo delle materie prime è cresciuto di 3-4 volte
• 1.4 mln. t prodotte nel 2009, capacità attuale sopra 3 mil. ton
• 15 nuovi impianti di produzione di pellet in progetto potrebbero incrementare di
1,1 mln. t la capacità produttiva
Iniziative nel mercato domestico
• Mercato domestico fermo a 100.000 t - esportazioni verso Svezia, Danimarca,
NL
CanBio ha lanciato "Go Pellets Initiative" per promuovere la domanda
domestica, ma le previsioni indicano una crescita ancora lenta.
• Progetto di sostituzione del carbone di Ontario Power Generation previsto per il
2014.
• Potrebbe generare una domanda nazionale fino a 2-3 mil ton entro il 2014, ma
ad oggi stando a previsioni realistiche è lecito aspettarsi solo circa 200.000 t.
•  il potenziale di esportazione di questo Paese rimane significativo
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Prospettive del Canada
Tradizionalmente esportatore verso nord EU per pellet
industriale ma recentemente anche verso l’Italia
Forlener 24 Settembre 2011
Prospettive degli Stati Uniti
• Fino al 2009 impianti hanno fatto affidamento sui
residui di segheria
• Oggi crescente ricorso a tondame e altre risorse
alternative
• La maggiore indipendenza
nell’approvvigionamento di materie prime ha
permesso ai produttori di focalizzarsi sulle
esportazioni e sull'incremento della capacità delle
centrali
Fonte: U.S. Forest Service
• Grandi impianti costruiti nel Sud degli USA per
esportare verso l’ UE (circa 500k ton nel 2009)
Tuttavia c’è una consistente domanda interna
per riscaldamento domestico
2009: 80% produzione usata internamente
2010: capacità produttiva vicina a 6 mln. ton/anno
Crescita produttiva attesa di 890.000 t nel
2010/2011 per coprire la crescente domanda
interna
Forlener 24 Settembre 2011
Fonte: U.S. Forest Service
Prospettive degli Stati Uniti
Ampio potenziale per il reperimento di biomassa
NREL: oltre 157 mln ton residui di coltivazioni disponibili
Oak Ridge NL: fino a 1.3 miliardi t di produzione potenziale di biomassa
sostenibile
Residui di segheria: 1.6 milioni di t inutilizzati, bruciati o smaltiti in discariche
Domanda crescente di biomassa dovuta ad obiettivi ambiziosi per i
biocombustibili di nuova generazione
Obiettivo DOE: sostituzione del 30% della benzina con etanolo: 45 mld. gal/
anno da biocarburanti di 2° generazione pari a un fabbisogno di 530 mln. t/
anno di biomassa erbacea e legnosa.
Pellettizzazione progressivamente vista come la tecnologia di punta per
superare la sfida logistica dovuta al mobilizzare un simile quantitativo di
biomassa
Se gli ambiziosi obiettivi DOE saranno raggiunti la capacità d'esportazione
verso l'UE potrebbe ridursi, tuttavia ad oggi tali obiettivi restano molto lontani
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Prospettive per la Russia
• 20 mln tonnellate potenziali dai
residui forestali annuali
1000
• 900.000 t prodotte nel 2009– di cui
600.000 esportate
900
800
Production
• Le nuove centrali annunciate
(Russian Wood Pellets) potrebbero
aggiungere oltre 3 mln. ton di
capacità
thousands of tons
• Capacità 1,9 mln tonnellate
all’anno
700
Export
600
500
400
300
200
100
0
2006
2007
2008
Grande potenziale di esportazione ma anche grandi difficoltà
logistiche per il trasporto da aree forestali interne
Forlener 24 Settembre 2011
2009
Andamento dei prezzi
• Andamento generalmente
crescente
• Variabilità regionale e stagionale
del prezzo dei pellet ad uso
domestico
• I prezzi del pellet ad uso
industriale riflettono più la natura di
"commodity" del bene
• Iniziative volte alla creazione di
contratti "index linked"
Fonte: Foex.com
Forlener 24 Settembre 2011
Materie prime alternative per la produzione di pellet
•  La domanda di materie prime alternative agli scarti di segheria si sta
facendo sempre più intensa, sia per la crescente dimensione del
mercato sia per la necessità di assicurare maggiore stabilità alla
produzione –in termini sia di prezzo che di quantità- da
contrapporre all’andamento incerto dell’industria del legno.
•  Crescente impiego di residui forestali e dondame, coltivazioni
dedicate
•  L’utilizzo di tecnologie di pre-trattamento (es. torrefazione, potrà
permettere in futuro di ampliare la base di materie prime utilizzate
sia per la produzione di pellet industriale che per uso domestico.
Forlener 24 Settembre 2011
Prospettive di utilizzo di agropellet
• 
• 
• 
• 
• 
La dimensione del mercato degli agropellet è ancora sensibilmente inferiore a
quella relativa al pellet da legno, e tuttavia sta proponendosi come un elemento
di diversificazione interessante per alcuni paesi europei.
In Danimarca e UK si producono circa 100.000 t/anno di agropellet, in
entrambi i casi realizzati da un unico produttore attraverso un’unica centrale di
lavorazione.
Nella Repubblica Ceca produzione vicina alle 110.000 t destinate al consumo
nazionale. Al contrario, l’Ucraina realizza volumi ingenti (190.000 t) i quali
vengono per la quasi totalità esportati in Nord Europa per utilizzo industriale.
Gli scambi commerciali hanno generalmente dimensione ridotta ed avvengono
per lo più tra regioni attigue; vista la scarsa maturità del mercato europeo è
ancora impossibile individuare Paesi in cui la produzione di agropellet viene
destinata sia al mercato domestico sia alle esportazioni.
Sia dal punto di vista economico (costi relativi alla pellettizzazione, eventuale
perdita di efficienza) sia normativo (maggiori emissioni) la diffusione di
agropellet si presenta piuttosto complessa, seppure vi siano chiari segnali di
crescita per il futuro
Forlener 24 Settembre 2011
Sostenibilità delle biomasse solide
• 
• 
• 
Criteri di sostenibilità per le biomasse solide non obbligatori per tutto il
2011
La Commissione Europea ha pubblicato nel Febbraio 2010 delle
raccomandazioni per gli Stati Membri sui criteri minimi di sostenibilità
Entro il 2011 la Commissione dovrà relazionare al parlamento circa la
necessità di introdurre criteri di sostenibilità obbligatori esempio:
–  Percentuale minima di riduzione delle emissioni
–  Origine della biomassa non da conversione di terreni ad elevato stock di carbonio
–  Rispetto di aree protette etc.
Vari standard e schemi di certificazione presenti in Nord Europa
sviluppati sia da organizzazioni private, utilities e organismi pubblici
(es. Laborelec, NTA8080, Cramer etc.)
Tuttavia nel settore industriale per molte aziende la certificazione di
sostenibilità è già un prerequisito fondamentale e le utility stesse
richiedono l’adozione di standard internazionali comuni
(Working Group Industrial Wood Pellet Buyers: Drax RWE Electrabel,
E.On, Dong Energy)
Forlener 24 Settembre 2011
Raffinare la qualità del pellet con la torrefazione
•  Dal processo di torrefazione derivano alcuni importanti vantaggi
connessi al miglior coefficiente di densità energetica (18 GJ/m3) oltre
che ad alcune proprietà fisiche che ne rendono più facile la
lavorazione e conservazione.
•  Attraverso la torrefazione la biomassa viene sottoposta ad un
trattamento ad alte temperature, comprese tra 240 e 300 °C in
completa assenza di ossigeno. Vi sono diverse criticità legate al
processo, su tutte la produzione di materiale inquinante e la necessità
di ottenere un prodotto omogeneo a partire da materie prime
differenti.
•  Data la maggiore resa energetica per superficie, lo sviluppo e la
diffusione della torrefazione del pellet permetteranno di trasportare più
efficacemente volumi ingenti di prodotto, migliorando al tempo stesso
la profittabilità
Forlener 24 Settembre 2011
Conclusioni
• Mercato del pellet raddoppiato in 5 anni e destinato a crescere stabilmente in
USA e nell'UE.
• Le misure di supporto sono ancora un driver importante per il pellet sia per l'uso
industriale sia per il riscaldamento domestico
• Tendenza generale verso l’aumento delle dimensioni medie degli impianti di
produzione
• Affidamento crescente su materie prime alternative ai residui di segheria per
assicurare un rifornimento continuo
• Significativi incrementi della capacità produttiva realizzati in Canada, Russia, US
• Canada e Russia presentano mercati ancora orientati verso l’esportazione nel
medio termine
• Gli USA stanno incrementando le capacità di esportazione, ma il mercato
domestico è in crescita costante
• L.A. e Australia stanno anch’essi incrementando la capacità produttiva
• Consapevolezza crescente della necessità di garantire la sostenibilità
“La sostenibilità non è un mercato di nicchia ma piuttosto una precondizione per il business nel settore delle biomasse solide”
Forlener 24 Settembre 2011
(H.D. Hermes Vattenfall-Germany)
Conclusioni
• Una più approfondita analisi del mercato di pellet e cippato è
disponibile nella relazione finale
Visita:
www.bioenergytrade.o
rg
Studio finale
disponibile dall’
autunno 2011
Grazie per la Vostra attenzione!
Contacts: [email protected]
[email protected]
Forlener 24 Settembre 2011
Possibili evoluzioni dello scenario competitivo
•  Europa ed Asia si preparano ad essere i principali centri di
domanda di pellet nel 2020.
•  Quali sono i possibili scenari dal lato dell’offerta?
Scenario Low Trade
Scenario High Trade
• Canada: attualmente sono presenti
16 centrali (produttività media circa
114k t/anno). Nel 2010 sono state
esportate 2.6 mln t, possono arrivare
a 3.5 nel 2014 e a 5.5 nel 2018
• SE USA: si stima un incremento della
produzione dai 2 mln t del 2010 a 3
mln t nel 2015
• Russia: mercato instabile e
turbolento. Nuove centrali sono in
costruzione
• Brasile: Nessun dato significativo
sulla produzione fino al 2011; nuovi
impianti sono in costruzione.
Forlener 24 Settembre 2011
• Si prevede che la domanda
incrementi rapidamente, stimolando
ulteriori investimenti in pellet derivanti
da colture a rotazione breve
• Colture energetiche a rotazione breve
saranno verosimilmente realizzate
laddove è già presente la coltivazione
per l’industria cartaria.
•  In questo caso, il Brasile sarebbe
fortemente avvantaggiato, seguito da
Uruguay, Sud Africa e Africa
subsahariana.
• Un simile scenario garantirebbe una
produzione (33 mln t) doppia rispetto
allo scenario Low Trade
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Mercato globale del pellet-Pellet day 2011.pptx