NELLE PAGINE SICILIANE MICCOLI SCUOTE IL PALERMO
CANI E GATTI
ECCO LE FIGURINE DEI VERI AMICI
www.gazzetta.it domenica 9 settembre 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
anno LXVIII ­ Numero
numero 36
Anno
IL RINNOVO IL CLUB HA DECISO DI LEGARSI PER ALTRI TRE ANNI AL PORTIERE: ENTRO GIOVEDI’ LA FIRMA
FORMULA 1
Juve: Buffon a vita
Monza: Massa 3°
Alonso 10°: «Ora
vado all’attacco»
E’ pronto l’allungamento del contratto: in bianconero fino al 2016
3 Gigi Buffon, 34 anni, è arrivato alla Juventus nel 2001 PORTA
GRAZIANO A PAGINA 5
IL PUGNO
DI MAZZARRI
INTERVISTA
ESCLUSIVA
INCONTRO
IN GAZZETTA
«
Noi l’anti Juve? C’è anche la Roma
Non abbiamo un premio­scudetto
A Conte hanno dato dei top player
Inter e Milan meno competitive, ma...
Il via alle 14 con Hamilton in pole
Lo spagnolo frenato da un guasto
CREMONESI, PERNA E ALLIEVI DA PAG. 20 A PAG. 23
COMMENTI DI CAPELLI E FIORIO A PAG. 15
LA STORIA IL POLACCO IN GARA A BIELLA
Kubica torna in un rally
«Obiettivo resta la F.1»
RANCATI A PAGINA 25
PARALIMPIADI
Zanardi argento
con la staffetta
Pistorius re dei 400
Napoli è un’escalation molto bella
Con De Laurentiis confronto forte
Ora però non firmerei il rinnovo
Hamsik è fuoriclasse nella mente
GASPARINI, MOLINARO E GALIMBERTI PAG. 15, 30 E 31
CICLISMO A MENCHOV LA TAPPA PIU’ DURA
Contador, mani sulla Vuelta
«Questa è una liberazione»
GHISALBERTI ALLE PAGINE 26­27
TENNIS SARA: «SERENA FORTE COME UN UOMO»
Us Open: oggi Errani­Vinci
danno l’assalto al titolo
Walter Mazzarri, 51 anni,
è sulla panchina del
Napoli dall’ottobre 2009
MALFITANO
ALLE PAGINE 2­3
Non ce l’ho con gli arbitri però
la sudditanza psicologica esiste:
i designatori devono stare attenti
a far valere le stesse regole per tutti
»
LOPES PEGNA, MARTUCCI ALLE PAGINE 28­29
BASKET PARLA LA STELLA GALLINARI
«Agli azzurri non serve
giocare come in Nba»
ORIANI A PAGINA 32
NAZIONALE IL PAREGGIO CONTRO LA BULGARIA HA LASCIATO MOLTI INTERROGATIVI
Pensato
Organizzato
Spedito!
Prandelli: «Italia, ritrovati»
Strigliata del c.t.: «Dobbiamo recuperare la nostra identità»
Il tecnico spiega: «Non avevo
mai sofferto così tanto. Non si
può subire come a Sofia».
Osvaldo confermato per la
partita di martedì a Modena
contro Malta: farà coppia con
Destro, in attesa di Balotelli.
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20 9 0 9>
CECCHINI, ELEFANTE, GARLANDO E
VERNAZZA ALLE PAGINE 12­13
COMMENTO DI MORACE A PAG. 15
IL ROMPI
PALLONE
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DI GENE GNOCCHI
ROMA TIFOSI POLEMICI
MILAN A FORTE DEI MARMI
De Rossi, si teme
uno stiramento
Rischia uno stop
di venti giorni
Galliani­Allegri
niente cena:
«Ma non siamo
certo in guerra»
PUGLIESE A PAGINA 8
PASOTTO A PAGINA 6
3 Daniele De Rossi, 29 anni FORTE
3 Massimiliano Allegri , 45 anni ANSA
w
Il caro benzina ha colpito
anche il GP d’Italia:
oggi le auto faranno solo
un giro di pista.
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2
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
INCONTRI IN GAZZETTA
identiKit
& CARRIERA
v
«
Io, Conte, il Napoli
e la sudditanza:
adesso vi dico tutto
MIMMO MALFITANO
MILANO
Due ore in Gazzetta, discutendo sui temi attuali del nostro
calcio, mostrandosi determinato e sicuro di sé anche quando
ha dovuto affrontare gli argomenti più delicati. Walter Mazzarri, che contro il Parma festeggerà la sua trecentesima panchina in Serie A, ha esaltato la crescita costante del suo Napoli;
ha discusso del suo rapporto
con De Laurentiis, della sua questione contrattuale e del ruolo
di anti-Juve che dovrà svolgere
il suo Napoli, secondo le indicazioni della critica.
Sul contratto ancora non rinnovato: «Ho deciso io»
Sugli arbitri: «Le regole devono valere per tutti»
«
Hamsik e Cavani
straordinari
Insigne? Se sarà
decisivo pure qui
diventerà titolare
Dunque, Mazzarri, che cosa
sta rappresentando per lei
quest’esperienza napoletana? La ritiene un punto di partenza?
«No, perché il passato non si dimentica. Questo è il nono anno
che alleno in Serie A e mi sento
un tecnico esperto, ormai. Il
mio unico pensiero resta sempre il futuro immediato. E non
so se ciò sia un pregio o un difetto. Di sicuro, Napoli sta rappresentando un’escalation molto
bella».
Che cosa la tiene legata a quest’ambiente?
«La crescita costante del gruppo e della società. Ciascuno svolge il proprio ruolo ed io non ammetto interferenze nel mio lavoro. Nel campo tecnico, ovviamente, è compresa una sinergia
con chi si interessa del mercato,
fermo restando che le linee guida le traccia la società. Da noi,
devono tornare i numeri a fine
anno. Ed in base al budget così
si opera per la compravendita».
Nelle ultime due stagioni il suo
legame col Napoli ha avuto momenti di tensione, che hanno
fatto ipotizzare il divorzio: com’è il suo rapporto con De Laurentiis?
«Grandi problemi non ce ne sono. Io credo che ci debba essere
un confronto forte con il vertice
e, per assurdo, è positivo avere
delle divergenze, perché uno
MAZZARRI
SUI SUOI GIOCATORI
ha modo di capire l’altro e viceversa. I nostri scontri sono sempre stati un po’ amplificati, comunque. Ogni anno, si parte
con un programma e con determinate aspettative, poi c’è il percorso da fare e a fine stagione si
tirano le somme. Dopodiché si
decide se continuare o meno. Al
momento, sono l’allenatore che
da più anni (quattro, ndr) resiste sulla stessa panchina».
economica e la durata dell’accordo. Ci sarà tempo e modi di
discutere verso la fine della stagione. E, per piacere, di contratto non parliamone più».
D’accordo, ma questo campionato è cominciato con una novità: per la prima volta lei è a
scadenza di contratto. Cosa significa?
«È stata una mia scelta. Quando
lavori per tre anni nello stesso
posto hai bisogno di trasmettere nuovi stimoli. Non vorrei che
i giocatori, lo staff tecnico, dessero tutto per scontato. Per essere il Mazzarri cavilloso, pignolo, devo avere anch’io sollecitazioni forti. Questa è la prima volta che inizio senza avere un contratto almeno biennale».
E se De Laurentiis la chiamasse per proporle il rinnovo a
breve, lei cosa gli risponderebbe?
«Che adesso non è il momento.
Lo ringrazierei per la stima, ma
se ho detto che ho bisogno di trasmettere ulteriori motivazioni
alla squadra e che voglio rimettermi in gioco, allora è giusto
che si aspetti, al di là di quella
che potrebbe essere l’offerta
S
In alto da sinistra
Marek Hamsik,
25 anni,
centrocampista
del Napoli.
Poi il modo di
vivere le partite
di Walter
Mazzarri
e Pep Guardiola
LAPRESSE-REUTERS
Non è che ha intenzione di andare via a giugno?
«Di queste cose ho sempre discusso a fine stagione».
Ma lei si sentirebbe preparato
per un’esperienza in Premier
League, Liga o Bundesliga?
«Dopo aver allenato a Napoli,
non temo niente e nessuno».
Qual è, Mazzarri, l’obiettivo da
raggiungere per dire che quella del Napoli sarà stata una bel-
la stagione?
«È difficile dirlo, bisogna saper
cogliere il momento. Da quando è finita l’era Maradona, a Napoli è cambiato tutto, è arrivato
un nuovo presidente che è ripartito da zero. Con lui, era prevedibile che si tornasse in Serie A.
Ma è tutto quanto fatto dopo
che è stato straordinario. Il massimo risultato ottenuto prima
che arrivassi io, è stato l’Intertoto, con Edy Reja, dopo aver sommato 50 punti in classifica. Con
me, invece, il Napoli ha partecipato all’Europa League, alla
Champions League ed ha vinto
la Coppa Italia».
Va bene, ma quale dovrà esse-
LA SFIDA
L’ AN
«INTER E MILAN
UN PO’ MENO FORTI
MA LE ROMANE...»
A PECHINO
Ecco chi ha
avuto l’idea
di disertare
la premiazione
«
Premier, Liga
o Bundesliga?
Dopo aver
allenato il Napoli
non temo nulla
«
MAZZARRI
SULLE IPOTESI FUTURE
Con Guardiola
ho parlato
di moduli e tattica
Ci siamo trovati
con le stesse idee
MAZZARRI
SU UN VECCHIO INCONTRO
MILANO Nel corso del
forum tenutosi nella sede della
Gazzetta dello Sport con
Mazzarri, è stato svelato
anche il motivo, e soprattutto
l’ideatore della decisione
di non partecipare alla
premiazione dopo la finale di
Supercoppa italiana,
a Pechino. A chiarire la
questione ci ha pensato Nicola
Lombardo, il responsabile
della comunicazione del
Napoli: «Sono stato io a
suggerire la decisione al
presidente. Dopo quanto
accaduto in campo, nel corso
della partita, ho detto a De
Laurentiis che sarebbe stato
meglio se avessimo evitato la
premiazione. Sono convinto
che ci sarebbero potute stare
altre proteste da parte dei
nostri giocatori, oltre a quella
di Dossena al 90’, che poi ha
pagato con una squalifica.
Ne ho parlato anche con
Mazzarri che ha condiviso la
decisione», ha spiegato
Lombardo.
mi.mal.
A DI MAZZARRI
TIJUVE
re il prossimo obiettivo? La
gente, adesso, si aspetta lo
scudetto.
«Invece, dobbiamo augurarci
che ci sia sempre una crescita
costante. Ora il Napoli è una
diretta concorrente per l’alta
classifica, da qualche anno lo
è in pianta stabile».
In effetti, esperti ed opinionisti indicano il suo Napoli come
la principale antagonista della
Juve per il primo posto: condivide?
«Il nostro unico vantaggio, rispetto a Milan ed Inter, per
esempio, è che abbiamo già un
gruppo precostituito, non abbiamo cambiato molto negli ul-
timi anni. La Juve, invece, ha
cambiato. E rispetto alla stagione di Delneri, Conte ha avuto a disposizione gente come
Pirlo, Vucinic. Top player, per
intenderci, da 5 milioni di stipendio all’anno».
Ha notizie, lei, di un premio
scudetto?
«No, ad oggi per il Napoli non
c’è».
La Juve, però, ritroverà la
Champions League che potrebbe distrarla dal campionato...
«Giocatori esperti come Buffon e Pirlo hanno dichiarato
che quando hai un impegno co-
sì importante puoi perdere dai 7 ai 10 punti in
campionato. Ed è quanto è capitato a noi nella
passata stagione, un rallentamento che ci è costato poi la qualificazione all’edizione di quest’anno. Ma se avessimo
fatto il colpo in extremis a
Bologna, ora saremmo di
nuovo in Champions».
Se le proponessero un divieto immediato, smettere di fumare o di criticare gli arbitri, a cosa rinuncerebbe?
«Io non ce l’ho con gli arbitri per partito preso. Ma
4
I NUMERI
70
il massimo
dei punti
ottenuti
in Serie A
da Mazzarri in
una stagione:
è accaduto
nel 2010-11,
anno che
ha visto
il Napoli
qualificarsi
in Champions
League
1
trofeo
vinto
da Mazzarri:
la Coppa Italia
della passata
stagione.
In carriera
Mazzarri
ha disputato
altre due finali:
Coppa Italia
2009 (sconfitto
con la Samp
ai rigori
contro la Lazio)
e la Supercoppa
persa 4-2
contro la Juve
non mi si dica che non soffrono
la sudditanza psicologica. Per
far crescere gli arbitri, per aiutarli a non sbagliare, i designatori dovrebbero stare attenti,
imporre loro di far rispettare le
regole, al di là di chi possano
essere gli avversari in campo. È
così difficile applicarle per tutti
queste norme? L’errore tecnico
può anche starci. Ma il problema vero è che nel dubbio viene
sempre svantaggiata la squadra meno importante».
La rabbia di Pechino non l’ha
ancora sbollita, pare di capire?
«Gli unici ad aver pagato per
quella notte assurda siamo stati noi con 3 espulsi. Far finire
quella partita 11 contro 9 non
è stato giusto, non c’erano i
presupposti perché l’arbitro
mandasse fuori Pandev e Zuniga, quando Lichtsteiner per
tutta la partita aveva insultato
il guardalinee ed il quarto uomo senza subire un solo cartellino giallo».
Ritorniamo all’attualità: ritiene riduttivo limitare l’esito di
questo campionato alla sola
sfida tra lei e Conte?
«Assolutamente sì. Ci sono
squadre attrezzate per ben figurare fino in fondo. E mi riferisco alla Roma che ritengo un
grande collettivo; alla Lazio
che non deve essere sottovalutata, perché ha dato continuità al progetto tecnico ed in più
ha ritrovato Klose».
Ed Inter e Milan?
S
Mazzarri
a colloquio
con Edinson
Cavani, 25 anni
MOSCA
«Danno l’impressione di essere meno forti del passato, ma
le ritengo competitive allo stesso livello nostro».
Conte s’è risentito per alcune
sue dichiarazioni a proposito
del modulo tattico, della difesa a 3 che avrebbe copiato da
lei...
«Mi dispiace, io volevo fargli
un complimento, ho interpretato la sua scelta come un segno di
intelligenza, un
momento di bravura. Invece il suo secondo (Carrera,
ndr) l’ha presa come
un’offesa. Ma non era
mia intenzione offendere nessuno».
A proposito di modulo: è
giusto dire si vince col
3-5-2 (Juve, Napoli e Nazionale) e ci si diverte
col 4-3-3 (Zeman)?
«No, non sono per gli
slogan tattici. Ritengo
che si possa vincere e
divertire a prescindere
dal modulo. Io non ho
mai cambiato anche
quando qualcuno mi
ha sollecitato a far-
Pensato
LA GAZZETTA SPORTIVA
lo. Ho avuto il piacere, quando
sono stato a Barcellona per il
Gamper, d’incontrare Guardiola: abbiamo discusso di tattica
e del nostro modo d’intendere
il calcio. Alla fine ci siamo trovati sulle stesse posizioni».
Una curiosità, Mazzarri: cosa
dirà a Insigne, fresco di convocazione in Nazionale, per comunicargli che col rientro di
Pandev, lui ritornerà in panchina?
3
D
numeri&
& STATISTICHE
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
«Innanzitutto, la Nazionale è
un premio che ha avuto e vedremo quanto ci resterà. Lui sa
bene che Pandev è un giocatore importante per la squadra,
che è un nazionale da una vita,
che ha vinto tutto con l’Inter e
che prima dell’espulsione di Pechino, era il giocatore più in
forma. Lorenzo, invece dovrà
diventare un campione. Fermo restando, però, che se mi
farà vincere più di Pandev, giocherà lui».
Ma il Napoli è diventato grande anche con Cavani ed Hamsik, che insieme con Maggio le
hanno fatto grandi complimenti, l’hanno indicata come il vero artefice della loro crescita.
«Li ringrazio, perché sono sempre attenti, mi seguono e rispettano il lavoro del collettivo. Cavani l’ho fatto diventare
un centravanti atipico e la sua
forza è quella di non porsi come punto di riferimento per gli
avversari. Hamsik, invece, è
un fuoriclasse nella mente,
uno che cresce di giorno in
giorno. Ma è nell’insieme che il
mio Napoli sa essere competitivo».
A proposito di Hamsik, lui è
stato uno tra i suoi giocatori a
subire le violenze di una città
difficile: non crede che certi
episodi possano convincere
questi giovani ad andare via?
«Per la verità, si è un po’ esagerato nel diffondere le notizie.
Se lo scippo o la rapina l’avesse
subita a Milano, sicuramente
non ci sarebbe stata la stessa
risonanza mediatica. Seguo i
giocatori a 360˚ ed ho detto loro che robe del genere possono
succedere in qualsiasi altro angolo del mondo. Nell’insieme,
Napoli ha pure tanti aspetti positivi».
Per concludere, Mazzarri: le
manca Lavezzi?
»
«Fino a quando si vince...».
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
5
SERIE A
BUFFON
Bianconero a vita
Così la Juve toglie
Gigi dal mercato
Pronto il rinnovo, tra mercoledì e giovedì la firma
il contratto del portiere durerà tre anni in più
MIRKO GRAZIANO
MILANO
Ci siamo. La Juventus e
Buffon sono ormai a un passo
dal «matrimonio a vita». In corso Galileo Ferraris è pronto il
rinnovo fino al 2016. L’incontro decisivo, con probabilissima firma, è atteso mercoledì,
al più tardi giovedì, appena il
più grande portiere italiano di
tutti i tempi tornerà dalla Nazionale. Sia chiaro, nessun annuncio clamoroso, era anzi
nell’aria da tempo, «ma prima
di discutere delle mie cose è
giusto che la Juventus si concentri sui problemi immediati», aveva detto Gigi nelle scor-
se settimane, riferendosi alle
vicende del calcio scommesse.
E allora proprio questo - con
Bonucci e Pepe scagionati e
con Conte in fiduciosa attesa
della convocazione del Tribunale nazionale di arbitrato - è
forse il momento migliore per
legarsi a vita al capitano del
dopo Del Piero. Anche per dare all’ambiente un’ulteriore
scossa positiva (dopo l’ottimo
inizio di stagione) alla vigilia
di Chelsea-Juve, rientro ufficiale dei bianconeri nell’Europa che conta.
Ottenuto sul campo Non si trat-
ta di un «premio» al monumento, qui siamo in presenza di
un’operazione necessaria per
tenersi stretto quello che oggi
è fra i primi cinque portieri del
mondo, di gran lunga il più
bravo in Italia, dove ancora
non si vedono eredi adeguati
all’immensa classe del 34enne
gigante di Carrara. «Ha ragione Sacchi — ha detto nei giorni scorsi —, non sono più reattivo come ai tempi del Parma,
e non potrebbe essere altrimenti considerato che da lì sono andato via a 21 anni. Però,
come portiere mi piaccio molto di più oggi». Questione di
esperienza, intelligenza, anche di nuovi metodi di preparazione, «e davvero nella mia testa il giorno del ritiro è lontanissimo. Non c’è un minuto in
cui provi a immaginarmi fuori
dal campo o ragioni su ciò che
potrei fare un domani. Sono in
2016
la scheda
GIANLUIGI BUFFON
34 ANNI
PORTIERE
Gigi Buffon è nato
a Carrara il 28 gennaio 1978
e ha esordito in A col Parma
nel 1995. Dal 1997 è in
Nazionale, dal 2001 alla
Juventus. Già capitano
dell’Italia, da quest’anno ha
anche la fascia della Juve.
La vittoria più importante
della sua carriera è il Mondiale
in Germania del 2006. In azzurro
ha vinto anche l’Euro Under 21
nel 1996. Con la Juventus
ha in bacheca i campionati
2001-02, 2002-03 e 2011-12
più i titoli 2004-05 (revocato),
2005-06 (poi assegnato
all’Inter) e tre Supercoppe
italiane. Con il Parma,
l’Uefa e la Coppa Italia ’99,
più una Supercoppa italiana.
forma, ho grande rabbia positiva e parecchia voglia di portare a casa altri trofei. Con la Juventus e con la Nazionale. Porto bene i miei anni e finché
avrò certe sensazioni, proprio
non se ne parla si smettere».
Buffon ha un altro anno di contratto a 6 milioni netti. Dal
prossimo luglio, dovrebbe invece rientrare nei parametri attuali di casa Juve (non ci sono
cifre ufficiali per il momento),
categoria top player, questo è
sicuro, ma a circa 4 milioni a
stagione, più eventuali bonus:
come Andrea Pirlo per intenderci. Carta d’identità alla mano, Gigi resterà juventino almeno fino a 38 anni e mezzo,
quando non è detto che decida
di smettere, inseguendo magari il grande Dino Zoff, che lasciò a 41 anni, l’anno dopo
aver vinto da protagonista e capitano il Mondiale con la Nazionale di Bearzot.
Italiana (4) e 1 di coppa Uefa
(1). E da qui al 2016 avrà la
possibilità di cancellare il record di Dino Zoff (476 presenze nella Juve) e di provare a
centrare quella Champions
che gli sfuggì solo ai calci di rigore nel 2003, contro il Milan,
«una delle più grandi delusioni della mia vita sportiva».
Uno dei pochissimi trofei che
mancano nella bacheca di chi
ha vinto scudetti (tre), Supercoppe italiane (quattro, una
col Parma) e Coppa Uefa (nel
1999 col Parma), oltre ad aver
centrato (da fenomeno!) il
Mondiale 2006, il titolo più importante e prestigioso dell’intero pianeta sportivo.
Che carriera! Buffon potrebbe
Ieri seduta mattutina
per i pochi juventini non
convocati dalle varie nazionali.
Alla ripresa del campionato
torneranno a disposizione Isla
e Caceres, mai impiegati in
questo inizio di stagione e
reduci da seri guai alle
ginocchia. Sta sempre meglio
pure Pepe. Oggi e domani
riposo per tutti, non per
Bendtner probabilmente: il
danese è infatti ancora in
ritardo di preparazione.
quindi «festeggiare» il rinnovo
del contratto già domenica
prossima a Marassi, contro il
Genoa. Non una squadra qualunque, ma la squadra del cuore di Gigi, che non ha mai nascosto la sua fede per il club
più antico d’Italia. Alla Juventus dal 2001, Buffon ha già totalizzato 398 partite in bianconero (341 reti subite): 289 gare di serie A (reti subite 245),
57 di Champions League (57),
37 di serie B (21), 11 di Coppa
Italia (13), 3 di Supercoppa
LO JUVENTINO EMERGENTE PARLA IL CAPITANO DELLA UNDER 21
DAL NOSTRO INVIATO
GIUSEPPE CALVI
GALLIPOLI (Lecce)
il campo davanti. Per me, un
po’ è tornare alle origini...».
Ha un passato da difensore?
Soltanto centrocampista nella nazionale under 21,
anche centrale difensivo nella
Juve: Luca Marrone, ha deciso che cosa farà da grande?
«Se mantenessi l’attuale duttilità tattica, sarei felicissimo.
Con gli azzurrini, continuerò a
fare il centrocampista. E rispetterò le consegne di Conte, che
già nel ritiro precampionato
mi aveva anticipato la sua scelta di provarmi in mezzo alla difesa. Il ruolo mi piace, perché
posso impostare avendo tutto
«A 6 anni cominciai a divertirmi in una squadra di Lascaris:
giocavo da terzino destro. Passato nel vivaio della Juventus,
fu il tecnico Marchio a schierarmi centrocampista davanti
alla difesa. Sul piano tattico,
devo tanto a Maddaloni, allenatore della Primavera bianconera, che mi ha insegnato tempi e movimenti giusti per brillare in regia a metà campo».
A quale giocatore vorrebbe
ispirarsi?
ce. A maggior ragione, ora che
posso mettermi a disposizione
anche come difensore».
E’ capitano e veterano, con 25
presenze, nell’under 21: dove
arriverà questa nazionale?
«Anche a vincere l’Europeo.
Dobbiamo, però, restare concentrati sulle prossime tappe:
playoff e impegno in Israele.
Mangia è una guida sicura, ci
trasmette entusiasmo. E, come ci ripete spesso, siamo
pronti a "dare pressione in
avanti". Ci sentiamo più forti
anche perché formiamo un
gruppo affiatato, nel quale i
poli opposti sono Florenzi,
con la sua vivacità e con le sue
battute, e De Sciglio, con quell’atteggiamento da ragazzo
sin troppo serio».
«In casa Juventus i miei riferimenti sono Pirlo e Marchisio.
In assoluto, scelgo De Rossi.
Lo ammiro tanto per la sua capacità nel calarsi con disinvoltura nei ruoli di centrocampista e centrale difensivo. Per le
mie caratteristiche, soprattutto perché non sono molto veloce, da regista arretrato posso
esaltarmi solo in un reparto a
tre. Ma con il preparatore Bertelli sto lavorando per acquisire maggiore rapidità».
Nella Juventus rischia di soffrire spesso in panchina: firmerebbe per toccare quota 15
presenze in campionato?
«No, non accetto a scatola
chiusa. A parte le mie speranze e ambizioni, so bene che
con Conte tutti abbiamo chan-
DA VINOVO
Isla e Caceres
vicini al rientro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
UNDER GIÀ QUALIFICATA
Marrone: «De Rossi come idolo
E da Prandelli ci andrò pure io»
«A centrocampo o in difesa? La duttilità
è un vantaggio, giocare dietro mi piace»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Quali, tra gli attuali compagni
dell’under 21, saranno i prossimi convocati nella nazionale
di Prandelli?
«Florenzi, Caldirola e un tale
Marrone».
Luca Marrone, 22 anni LAPRESSE
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Florenzi a casa
Domani sera
contro l’Eire
TAURISANO (Le)
Rientrato a Roma Florenzi,
squalificato, e k.o. Romagnoli
(problema coscia destra), ieri
l’under 21 ha svolto due
allenamenti, nei quali Mangia
ha iniziato a preparare la
partita di domani (18.30)
contro la Repubblica d’Irlanda.
Il c.t. ha provato a lungo Perin
in porta, poi da destra Faraoni,
Masi, Caldirola e Crescenzi; e,
contrapposto a questa linea, il
tandem d’attacco
Gabbiadini-Immobile,
supportato da un centrocampo
composto da Sala (ha lavorato
dopo un leggero risentimento
muscolare, al suo posto ci
sarebbe Saponara) ed El
Shaarawy esterni, con Rossi e
Marrone (alternati da Viviani)
centrali. Oggi pomeriggio la
rifinitura a Casarano.
g.cal.
6
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
SERIE A
Galliani a digiuno
Saltata la cena con Allegri
«Ma non siamo in guerra»
«Ho chiamato io l’allenatore: troppa attenzione mediatica sul vertice
di Forte dei Marmi». L’appuntamento potrebbe esserci oggi
DAL NOSTRO INVIATO
ALLIEVI NAZIONALI
MARCO PASOTTO
FORTE DEI MARMI (Lucca)
È l’Inzaghi-day
Pippo col Bologna
Simone ad Ascoli
Flashback. Il medesimo
ristorante addobbato in rossonero, la Supercoppa che luccica al centro del dehor, le foto
ricordo dei tifosi e quell’abbraccio alle 2 di notte fra Galliani e
Allegri un po’ per festeggiare il
compleanno dell’allenatore e
un po’ per promettergli il rinnovo del contratto. La cartolina risale a poco più di un anno fa.
Ora l’unico punto in comune rimasto con quel 10 agosto è il
Fortino, il ristorante in piazzetta. Fine. Stavolta non ci sono
trofei da esibire o compleanni
da festeggiare. E soprattutto
non c’è Allegri. Galliani è in ottima compagnia: al suo tavolo,
fra gli altri, il presidente del Genoa Preziosi che il numero 2 di
via Turati aveva già incontrato
nel pomeriggio. Ma il tecnico
non fa parte dei commensali,
nonostante la cena fosse stata
programmata da qualche giorno.
Comincerà ufficialmente
oggi l’avventura di Filippo
Inzaghi con gli Allievi Nazionali
del Milan: alle 15 i rossoneri
riceveranno il Bologna. Il
campionato è riservato ai club
di A e B, divisi in tre gironi.
Passano le prime due di ogni
raggruppamento, la novità sono
i playoff per ripescarne due per
le finali. Galliani ha parlato di
Pippo: «Potenzialmente è un
grande allenatore perché è un
"assatanato". Non è questione
di talento o meno: lui è sempre
al massimo della
concentrazione». L’altro
Inzaghi, Simone, tecnico della
Lazio, giocherà ad Ascoli. Il
Parma ha in panchina Cristiano
Lucarelli, mentre Sandro
Tovalieri ieri ha giocato l’unico
anticipo: Juve Stabia-Roma
0-4: due gol di Muzzi junior.
Guerra e pace Un appuntamen-
to che aveva acquistato il sapore dell’evento, vista la delicatezza dei loro rapporti negli ultimi tempi. Ma Allegri, dopo
aver trascorso il primo dei due
giorni liberi a Livorno, ieri sera
pare abbia rimesso la macchina in direzione Milano senza
fermarsi al Forte. Il perché lo
ha spiegato Galliani nel pomeriggio: «Ho chiamato io Max dicendogli che non se ne faceva
più nulla — ha detto al Minerva Beach —. Così non va, c’è
troppa attenzione mediatica su
questa cena, che era una normalissima cena estiva. Invece
avrebbe finito col diventare la
cena della pace o della guerra,
mentre in realtà qui non si tratta nè di pace nè di guerra. Non
c’è da fare proprio nessuna
guerra».
Divergenze L’assente dunque è
giustificato. Ma lo era anche
l’attenzione mediatica di cui
parla l’a.d. rossonero. Perché
Francesco Oddi
Colloquio fitto tra Adriano Galliani, 68 anni, e Massimiliano Allegri, 45 anni NEWPRESS
nell’ultimo mese e mezzo fra i
due ci sono state innegabilmente alcune incomprensioni. Galliani si è ritrovato prima a sgridare pubblicamente — non era
mai successo — il suo allenatore (dopo l’1-5 col Real), poi a
discutere animatamente sul
mercato in entrata (Ze Eduardo), quindi a divergere sugli
obiettivi stagionali («Basta parlare di terzo posto: d’ora in poi
si gioca per vincere»), e infine a
metterlo con le spalle al muro:
«Dopo gli ultimi acquisti il Milan è tornato da scudetto: Allegri non ha più alibi». Senza considerare il cruccio infortuni,
un’enorme spina nel fianco di
entrambi.
Primo snodo È peraltro anche
vero che a.d. e allenatore continuano a sentirsi diverse volte
al giorno e ultimamente hanno
VISITA SEGRETA
Thiago Silva a Milanello
per curarsi dal fisioterapista
MILANO Pare se ne sia accorto un tifoso
che l’ha visto lasciare Milanello da un’uscita
secondaria, completamente sdraiato nell’auto di
Robinho per non farsi vedere. E non si trattava di
un sosia. Era proprio lui: Thiago Silva. Il difensore
brasiliano ha trascorso quattro giorni a Milanello
— da sabato scorso a martedì, nella segretezza
più assoluta — per una serie di sedute
fisioterapiche effettuate con Marcelo Costa, il
fisioterapista brasiliano ingaggiato in estate dal
Milan proprio per «assistere» in particolare Pato
e Thiago Silva. Singolare: uno dei simboli del Psg
milionario che va a curarsi nel club più
tormentato dagli infortuni di tutto il nostro
campionato. Evidentemente «nemo propheta in
patria», nessuno è profeta in patria, come ha
commentato ieri Galliani.
m.pas.
sempre negato qualsiasi dissapore. Come ha fatto ieri Galliani: «Con Allegri non c’è alcun
problema. Dobbiamo soltanto
restare tutti molto concentrati». L’invito, pronunciato con
tono serioso e piuttosto imperativo, vale dal primo all’ultimo
della lista: a partire da se stesso, passando per il tecnico e via
scorrendo, visto che Atalanta e
Anderlecht sono un primo snodo cruciale della stagione. Ecco allora perché, unendo tutti
questi fattori, è cresciuta la curiosità di vederli insieme allo
stesso tavolo. Ma non è detta
l’ultima parola. Sorrideva sornione Galliani che ieri ha detto: «La cena è saltata, ma chissà che non si trasformi in una
colazione o in un pranzo domani (oggi, ndr)...». Non resta che
scoprirlo.
4
IMPEGNI
MILANISTI
Ecco
le prossime
gare
del Milan
dopo
la sosta del
campionato
LA PROVOCAZIONE
Baresi:
«Cassano
dovrebbe
parlare meno»
Sabato 15
settembre
Milan-Atalanta
Serie A
Martedì 18
settembre
MilanAnderlecht
Champions
Domenica
23
settembre
Udinese-Milan
Serie A
Mercoledì
26
settembre
Milan-Cagliari
Serie A
Sabato 29
settembre
Parma-Milan
Serie A
Mercoledì
3 ottobre
Zenit-Milan
Champions
Domenica
7 ottobre
Milan-Inter
Serie A
Sabato
20 ottobre
Lazio-Milan
Serie A
Mercoledì
24 ottobre
Malaga-Milan
Champions
Sabato
27 ottobre
Milan-Genoa
Serie A
Martedì
30 ottobre
Palermo-Milan
Serie A
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Antonio Cassano, 30 anni FORTE
MILANO
Dopo il commento di Silvio Berlusconi sullo scambio
Cassano-Pazzini, Franco Baresi ha mandato ieri un messaggio al talento di Bari. «Su Cassano non commento le scelte
altrui, perché bisogna sempre
conoscere le situazioni, però
certe volte sarebbe meglio giocare un po’ di più e parlare un
po’ di meno».
Saggio L’ex capitano rossone-
ro ha parlato così a Busnago
(provincia di Monza Brianza)
durante la presentazione di
un Milan Store. Non ha voluto
soffermarsi sul piano tecnico
per valutare lo scambio con
Pazzini, ma ha voluto puntare
l’indice sul barese che nella
presentazione della sua nuova
avventura non aveva mancato
riferimenti polemici alla sua
storia rossonera.
La stilettata La dichiarazione
arriva il giorno dopo l’indiscrezione raccolta dal «Fatto Quotidiano» relativa al presidente
onorario milanista. Berlusconi, dopo essere stato ascoltato
come testimone a Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla
presunta estorsione ai suoi
danni commessa da Marcello
Dell’Utri, si sarebbe lasciato
andare con il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, tifoso
nerazzurro: «Voi interisti vi
pentirete di averci portato via
Cassano. Quello ci mette poco
a mettervi in subbuglio lo spogliatoio». E da una chiacchierata registrata lontano da microfoni e taccuini potrebbe arrivare il vero pensiero di Berlusconi su Cassano. Chissà se qualcuno avrà riportato ad Antonio queste parole. Il 7 ottobre,
giorno del derby di Milano, potremo avere magari una risposta.
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IL TERRENO MISTO
Il nuovo San Siro promosso da Zanetti e Bonera
Sono d’accordo
il capitano interista
e il rossonero:
«Buone le prime
impressioni»
ALESSANDRO RUSSO
È l’era postmoderna di
San Siro, con punture di erba
sintetica ogni due centimetri.
Settanta per cento di erba vera, il resto ciuffi artificiali. Il bilancio delle prime gare è positivo: non si scivola più, non si
alzano zolle. Presto saranno
utilizzate speciali lampade
per favorire la fotosintesi anche in situazioni di poca luce
su San Siro.
Parola al veterano Il capitano
dell’Inter Javier Zanetti commenta il terreno rinnovato.
«L’impressione è buona. In
questa fase iniziale della stagione il terreno sta tenendo abbastanza bene; bisogna capire
se resterà così anche con il passare delle settimane e dei mesi». Gestione tecnica del pallone, controllo e fraseggio a confronto con il tappeto in erba.
Zanetti guarda al prosieguo
della stagione. «Bisognava
cambiare San Siro per offrire
un campo migliore e la possibilità, non solo all’Inter, ma an-
che alle altre squadre che vi
giocheranno, di fare bel calcio. La speranza è che, anche
con le piogge invernali, il terreno si mantenga».
te positive. Lo stato del campo
è buono, anche se migliorabile. Credo che nelle prossime
settimane, così come ci è stato
detto dagli agronomi del Consorzio, il campo diventerà perfetto. Bello non solo per le tv,
ma soprattutto per noi che ci
giocheremo sopra». Il difensore rossonero si sofferma poi
sulle caratteristiche del tappeto. «Saranno avvantaggiate le
squadre tecniche — conclude
Bonera — che prediligono il
bel gioco, costruendo e sviluppando le azioni con palla a terra. È possibile che a San Siro
assisteremo più spesso a partite spettacolari sul piano tecnico».
L’appuntamento rossonero I ri-
sultati sportivi, al momento,
curiosamente non sorridono
al San Siro «misto»: nelle prime cinque esibizioni quattro
sconfitte e un solo pareggio. In
attesa della prima vittoria, il
nuovo terreno di gioco resta
una novità per tutti. Sponda
rossonera, un primo consuntivo lo fa Daniele Bonera, uno
della vecchia guardia nel Milan sperimentale di Allegri.
«Le prime impressioni sull’erba di San Siro sono sicuramen-
Una macchina per la stesura del nuovo manto misto di San Siro BOZZANI
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
7
SERIE A
IL MERCATO DI GENNAIO MANOVRA DI DISTURBO DA EST PER IL CENTROCAMPISTA DEL CORINTHIANS
Il Cska tenta Paulinho, ma l’Inter lo vede già «suo»
I russi offrono 18 milioni al brasiliano che
vuole l’Italia dopo il Mondiale per club
MILANO
PROBLEMA INTER
Per Stramaccioni, Paulinho è la pedina che sta mancando: tipo resistente e pronto alla corsa o alla fase di rottura, negli occhi del tecnico nerazzurro il brasiliano potrà fare sia l’interno e sia l’uomo davanti alla difesa per completare un reparto che Strama stesso vuole fisico e tecnico. E tecnico e sveglio Paulinho lo è,
così come pronto all’offesa
ma anche deciso nel farsi sentire nei contrasti: per questo
Menezes lo ha convocato per
il Brasile, e sempre per questo
il Cska di Mosca si è rifatto sotto per averlo a gennaio.
Offerta e chiodo fisso Dopo
aver ricevuto un no ai primi di
luglio, il club russo è tornato
alla carica con 18 milioni di
euro per assicurarselo. E lui?
José Paulo Bezerra Maciel Júnior - per tutti Paulinho -, ha
un solo chiodo fisso in testa,
giocare il Mondiale per Club
col Corinthians dopo aver vinto la Coppa Libertadores. E il
resto si vedrà, anche se buona
parte del... resto è colorato di
nerazzurro.
Bloccato Sì, perché il viaggio
estivo del diesse Piero Ausilio
è servito sia a provarci subito
(ma il giocatore chiese di restare per giocare la ex Coppa
Intercontinentale col Timao)
sia a gettare le basi per il futuro. E gettare le basi significa
aver bloccato il giocatore, ben
contento e deciso ad affrontare l’avventura della vita all’alba del 2013. Il cartellino di
Paulinho è diviso in tre parti,
la clausola rescissoria recita
15 milioni ma in ambito italiano molte voci assicurano che un po’ per i rapporti instaurati
col Corinthians, un po’ per la
volontà del giocatore stesso l’affare si farà. Tanto più che il
Timao sta cercando un sostituto all’altezza e che uno fra lo
stesso Ausilio o il d.t. Branca
partirà nel giro di un mese per
rinegoziare l’acquisto.
Andrade e Floccari Voci brasiliane assicurano che l’Inter
(come la Juve) abbia messo
gli occhi sul talento sedicenne
Andrade (attaccante del San-
tos) ma la priorità di gennaio
dell’Inter è Paulinho per dare
completezza al centrocampo
che a breve rivedrà Mudingayi, Stankovic e - con calma Obi. Il resto? La società nerazzurra tornerà a concentrarsi
anche sul vice-Milito: conterà
le presenze di Floccari a fine
dicembre, per capire quanto
sarà stato importante per
Petkovic mantenerlo in biancazzurro. A quel punto, Inter
e Lazio vedranno se trattare
l’acquisto: qualche giorno fa,
la richiesta laziale di 5 milioni
è stata rispedita al mittente.
m.d.v.
Paulinho, 24, Corinthians REUTERS
4
il Film
7 GARE A
SAN SIRO
Le prime tre
al Meazza
di quest’anno
senza vittorie
Europa League
Inter-Hajduk 0-2
Ante Vukusic, 21 anni, segna in girata
il gol del raddoppio per i croati ANSA
Europa League
Inter-Vaslui 2-2
Cambiasso, 32 anni, riporta il pallone
a metà campo dopo l’1-0 del Vaslui
Serie A seconda giornata
Inter-Roma 1-3
Alessandro Florenzi, 21 anni, apre le
marcature per i giallorossi LAPRESSE
Strama, casa stregata
Prende sempre gol
Il tecnico aspetta Samuel-Chivu per infrangere il tabù San Siro
Ma in questa stagione in trasferta non ha mai subìto reti
la Roma, è successo che di gol
ne sono stati presi e di vittorie,
be’, zero. Ed è anche su questa
mancanza di compattezza dei
reparti (ignifughi in trasferta)
che Strama sta puntando le
proprie indicazioni. Su quello
ma anche sul fattore psicologico, visto che quel 2-1 di Osvaldo ha messo in «off» l’autostima dei giocatori.
MATTEO DALLA VITE
MILANO
Il problema è trovare un
equilibrio. Vecchio discorso,
certo, ma sempre valido. Validissimo. Perché se è vero che
l’Inter di quest’anno non prende gol in trasferta (zero reti subite fuori casa), ecco che dallo
scorso campionato l’Era Stramaccioni ha dovuto sempre
mettere a referto almeno
un gol subìto a San Siro.
La lista è chiara, perché
da Inter-Genoa del 1˚
aprile 2012 (5-4) a Inter-Roma del 2 settembre (1-3), i nerazzurri
non sono mai riusciti a
mantenere illibata la
porta, che fosse di Julio
Cesar, Handanovic o Castellazzi. Preoccupante.
A Torino per confermarsi Stra-
Il cambiamento, l’assestamento Questione di equi-
libri. Perché la ricerca costante del gioco, la volontà di
mettere il naso un po’ oltre rispetto alla fase-Ranieri, la fase
di apprendimento di un gioco
diverso ieri e di rifinitura oggi
hanno fatto sì che nella reggenza-Strama abbia avuto la meglio (episodi a parte) lo sbilanciamento casalingo rispetto all’equilibrio assoluto fra le due
fasi in trasferta. Il primo appuntamento per spezzare il
trend sarà il 20 settembre, Euroleague, Inter-Rubin Kazan.
Poi, il Siena tre giorni dopo.
L’anno scorso, sempre vinto La
sequenza dei gol presi a San Siro nasce appunto nella prima
partita di Strama, quell’Inter-Genoa 5-4 del 1˚ aprile
Andrea Stramaccioni, 36 anni, allenatore dell’Inter ANSA
A Torino torna
Handanovic, il
lavoro di Strama
curerà le distanze
fra i reparti
Nel campionato
scorso, l’allenatore
ha sempre vinto le
gare casalinghe
pur subendo reti
(coppia centrale, Lucio-Samuel, ben sapendo che gli errori non sono solo colpa dei due
di mezzo): poi, Inter-Siena
2-1, quindi Inter-Cesena 2-1 e
infine il derby finito 4-2 per
l’Inter. Una stagione fa, però, i
nerazzurri hanno sempre vinto le Strama-gare in casa, cosa
ancora inedita quest’anno.
Quest’anno ancora no Perché in
questa nuova stagione, San Siro non ha ancora visto una gioia (due passaggi del turno di
Europa League a... parte): a cominciare dallo 0-2 contro
l’Hajduk, passando al 2-2 contro il Vaslui finendo all’1-3 con
ma sa perfettamente che la base prima è il non subìre gol: lo
ha dimostrato sempre negli
anni delle giovanili. Il tempo è
dalla sua, perché ce ne vorrà
ancora per migliorare la condizione atletica dei protagonisti
che lui considera prioritari
per poi plasmare distanze,
tempi, raccordi, fasi di uscita
e di rientro, nuovi coi vecchi e
anche la fascia destra. Intanto, il primo appuntamento sarà all’Olimpico di Torino. «Tiriamo dritto e andiamo a vincere là» disse Strama dopo il
k.o. contro la Roma, ed è chiaro che l’impermeabilità da trasferta dovrà essere ribadita.
Samir e Chivu Di certo, via via,
qualche puntello in più Stramaccioni lo avrà: Handanovic
e - ma forse contro il Siena Chivu (fuori dalla lista europea): Strama punta tanto sul
romeno in versione centrale, a
tal punto che dovendo anche
far rifiatare Ranocchia (cresciutissimo) si vedrà spesso in
A la coppia Samuel-Chivu,
sempre in attesa che l’argentino smaltisca ogni incertezza.
Facile morale: San Siro chiede
che la porta resti chiusa. Quel
giorno, Strama stapperà champagne.
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Inter-Genoa
5-4
Serie A 2011-12
30a giornata
Inter-Siena
2-1
Serie A 2011-12
32a giornata
Inter-Cesena
2-1
Serie A 2011-12
35a giornata
Inter-Milan
4-2
Serie A 2011-12
37a giornata
Inter-Hajduk
0-2
Preliminari
Europa League
2012-13
Inter-Vaslui
2-2
Preliminari
Europa League
2012-13
Inter-Roma
1-3
Serie A 2012-13
2a giornata
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L’OLANDESE
Sneijder,
solo una
botta: è abile
e arruolabile
Wesley Sneijder, 28 anni AP
MILANO
All’inizio sembrava una
botta alla caviglia. No, è stata
«solo» una legnata al polpaccio: le condizioni di Wesley
Sneijder per la ripresa del campionato (domenica sera, 16
settembre, ore 20,45, Torino-Inter) non sono preoccupanti, tanto che il capitano degli Oranje dovrebbe regolarmente essere in campo in Ungheria per la seconda gara di
qualificazione a Brasile 2014
dopo aver battuto la Turchia.
Il numero dieci nerazzurro ha
anche una fasciatura alla mano, colpa di un altra botta che
comunque non dà ansie particolari.
E Chivu rassicura Nel frattempo, a proposito di Christian
Chivu che per Andrea Stramaccioni sarà fondamentale per la
cerniera centrale difensiva, ecco la rassicurazione diretta circa l’esclusione dalla lista per
l’Europa League. «Non c’è assolutamente niente di preoccupante - afferma Chivu ai media romeni-. Ed è la verità. Ho
parlato col nostro tecnico Stramaccioni ma non preoccupatevi: ogni volta che c’è un allenatore nuovo, si dice che io non
giocherò... ma ero d’accordo
con lui nel non essere inserito
in lista, è tutto concordato». E’
la conferma sul fatto che ci sarà turnover massiccio fra campionato ed Euroleague, e Christian sarà punto fermo per la
serie A non appena riuscirà a
riprendersi il campo. Il romeno si è fermato un mese fa ed
esattamente il 2 agosto per la
lussazione del secondo dito
del piede. Gli allenamenti alla
Pinetina riprenderanno domani pomeriggio.
m.d.v.
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8
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
SERIE A
De Rossi a terra
Juve a rischio
Polemica a Roma
Ipotesi stiramento, possibile stop di 20 giorni
Club preoccupato, tifosi critici con la Nazionale
Daniele: «È bello vedere lo spirito con cui ogni volta viene in azzurro».
La telefonata L’ipotesi che i due
infortuni di De Rossi siano collegati non trova riscontri all’interno dello staff medico della Roma. Che però si è dichiarato preoccupato. «In effetti per la situazione di Daniele lo siamo, è un
infortunio che ci tiene in apprensione — ha detto il responsabile Michele Gemignani —
Valuteremo nelle prossime
ore». Molto probabilmente De
Rossi sarà curato con l’Arp Therapy (Accelerated Recovery
Performance), una tecnica che
abbrevia i tempi di recupero,
ma sulla cui utilità la medicina
sportiva è ancora divisa. Gemignani, poi, ha fatto così il punto
sugli altri infortunati: «Dodò e
Balzaretti sono in netto miglioramento rispetto ai programmi. E lo è anche Bradley, che segue un programma intensivo».
Tornando a De Rossi, ieri mattina Daniele è tornato di gran
fretta a Roma, mettendosi in
contatto con lo staff medico
giallorosso e confessandogli
delle sensazioni negative. Del
resto, anche il volto scuro con
cui ha lasciato lo stadio di Sofia
Nelle prossime 24
ore gli esami
daranno l’esito
sulla lesione al
bicipite femorale
DANIELE DE ROSSI
CENTROCAMPISTA ROMA
Daniele De Rossi, 29 anni, è il giocatore nella storia della Roma con più presenze e gol con l’Italia BARTOLETTI
4
LA
SCHEDA
Cristian
Brocchi
è nato a Milano.
Classe 1976, è
cresciuto nelle
giovanili del
Milan.
Il suo talento
esplode nel
Verona che
dal 1998 al 2000
è stato allenato
da Prandelli.
2000-01
Passa all’Inter,
ma in quella
stagione invece
di sfondare
giocherà poco
2001-02
Il Milan lo
rivuole e lo
ottiene. Non
farà vita breve
nel club
rossonero,
infatti ci rimarrà
fino al 2007-08
con una breve
parentesi nella
Fiorentina
2008-09
Il passaggio alla
Lazio.
In maglia bianco
celeste la
scorsa stagione
ha ottenuto la
media voto di
6,07
Cristian
Brocchi,
36 anni LAPRESSE
ANDREA PUGLIESE
ROMA
L’allarme-De Rossi ora è
ufficiale. «Daniele ha sentito
una contrattura al bicipite femorale della coscia destra —
ha detto ieri Enrico Castellacci,
responsabile dello staff medico
dell’Italia —. Adesso dovrà fare
tutte le valutazioni strumentali
del caso per valutare l’entità
del danno». Gli esami (ecografia e risonanza magnetica) verranno fatti tra oggi e domani a
Roma, al Campus Bio-Medico
di Trigoria, ma la sensazione
non è buona: probabile stiramento, minimo tre settimane
di stop. Il che, vuol dire che De
Rossi salterà le sfide con Bologna, Cagliari e Sampdoria, ma
è anche a forte rischio per Juve-Roma del 29 settembre.
Situazione De Rossi si è fatto ma-
le nella ripresa di Bulgaria-Italia, provando poi a stringere i
denti. «Abbiamo chiesto a Daniele se aveva intenzione di
uscire, ci ha risposto che voleva
provarci», ha detto il c.t. Prandelli. Già, ma intanto l’ambiente-Roma ieri si è andato surriscaldando. De Rossi veniva dall’infortunio di Milano (distorsione alla caviglia destra) ed in
molti hanno finito con l’associare i due infortuni, imputando
ad una postura sbagliata la possibile lesione muscolare al bicipite femorale. Ai tifosi giallorossi poi non è piaciuto il diverso
trattamento tra Daniele e Chiellini: perché De Rossi in azzurro
nonostante l’infortunio di Milano e il bianconero no? Prandelli, in tal senso, aveva già chiarito prima della gara di Sofia,
con tanto di complimenti per
clic
K.O. SOLO CHI NON ERA
IN RITIRO CON ZEMAN
DALL’INIZIO...
Lesione muscolare al
bicipite femorale della
coscia. È stata una
maledizione la scorsa
stagione con Luis Enrique,
lo è già diventata anche
adesso con Zeman: Bradley,
Balzaretti e De Rossi, tutti e
tre fermi per lo stesso
infortunio. Tutti e tre, però,
che non hanno fatto l’intera
preparazione atletica del
boemo, aggregandosi solo
strada facendo. Una
casualità? Forse no...
DANONE NATIONS CUP FINALE COREA DEL SUD-GIAPPONE
Italia fuori ai rigori, 0 gol subiti
Sfida al Brasile per il 5o posto
DANIELE REDAELLI
VARSAVIA (Polonia)
Per la prima volta in 13
edizioni della Danone Nations
Cup, campionato mondiale
per squadre di 11-12enni con
40 nazioni finaliste, l’Italia è
riuscita a superare la fase a gironi. I ragazzi dell’Armando
Segato-Promesse Viola di Reggio Calabria che, vincendo la
fase nazionale, si sono guadagnati il diritto di rappresentare l’Italia a Varsavia, oggi sfideranno il Brasile per il 5˚ posto
al National Stadium, dove in
giugno all’Europeo gli azzurri
hanno domato la Germania.
Nessun gol I ragazzi calabresi,
dopo aver vinto il girone (1-0
alla Tunisia, 2-0 all’Ucraina,
4-0 alla Russia e 0-0 con il Cile) hanno affrontato negli ottavi l’Austria piegandola per 1-0
e, nei quarti, la Corea del Sud.
Buona difesa italiana e 0-0 finale, poi rigori a oltranza e successo degli asiatici (5-4). La delusione è stata mitigata dalla
successiva vittoria (1-0) sulla
Repubblica Ceca valsa, appunto, la finale per il 5˚ posto.
Nemmeno un gol subito nei
tempi regolamentari in 6 gare,
miglior difesa del torneo.
CALCIO DONNE
Torres-Brescia
La Supercoppa
apre la stagione
(f.sal.) Oggi alle ore 15
Torres e Brescia si giocano la
Supercoppa italiana, primo
trofeo stagionale femminile: le
campionesse d’Italia
affrontano la squadra
lombarda, vincitrice della
coppa Italia, al Romeo Galli di
Imola (differita Rai Sport 2
domani alle 16.30).
(zoppicando) non faceva trapelare nulla di promettente.
LAZIO BUONE NOTIZIE
Brocchi corre
verso la fine
del calvario
L’ex milanista sta forzando:
ai primi di ottobre il verdetto.
Stankevicius fuori dal tunnel
STEFANO CIERI
ROMA
Vede la luce in fondo al tunnel, ma i metri
che restano da percorrere sono quelli più duri.
Cristian Brocchi lavora sodo a Formello e conta i
giorni che lo separano dal possibile ritorno in
campo. L’ora X è fissata per i primi di ottobre,
quando il centrocampista milanese dovrebbe ricevere l’ok finale dal professor Muller Wohlfahrt. Ottobre, quasi un anno dopo l’inizio del
suo calvario.
Storia infinita Tutto cominciò il 26 novembre del-
lo scorso anno, la sera di Lazio-Juve. L’ex milanista si procurò la frattura del terzo dito del piede
destro, solo che nessuno se ne accorse. Sembrava una banale contusione, ma passavano le settimane e non passava il dolore. A un certo punto,
stanco di aspettare, Brocchi tornò pure in campo, giocando un paio di partite di campionato a
marzo. E rischiando grosso: avrebbe potuto restare zoppo, visto che giocò con il piede fratturato. A quel punto, su consiglio di Klose, il centrocampista scelse di rivolgersi al medico della nazionale tedesca Muller Wohlfahrt. Che scoprì l’arcano: il piede era fratturato, serviva un periodo
lungo di riposo assoluto. Ad agosto ecco il primo
tagliando: la frattura si era ricomposta, Brocchi
poteva ricominciare gradatamente ad allenarsi.
La settimana scorsa il secondo tagliando: positivo anche questo, Brocchi poteva intensificare il
lavoro. Quello che sta facendo in questi giorni il
laziale. Il prossimo tagliando, previsto per i primi di ottobre, sarà quello decisivo. Quello da cui
dipenderà l’effettivo ritorno in campo del giocatore. C’è un cauto ottimismo, ma i prossimi saranno i giorni decisivi, perché Brocchi dovrà forzare
e solo allora si capirà se il piede terrà oppure no.
cambierà con il Bologna? Rispetto al centrocampo dell’esordio, quello con il Catania, quasi
tutto. Zdenek Zeman si dovrà
affidare al centrocampo-bambino: Pjanic (’90), Tachtsidis
(’91) e Florenzi (’91). Al posto
di Daniele giocherà il greco,
che già con i nerazzurri si era
dimostrato a suo agio nel ruolo. A sinistra andrà invece Pjanic ed a destra Florenzi («Dopo
Milano gli ho mandato un sms
per complimentarmi», ha detto
papà De Rossi, Alberto, che ha
avuto l’azzurrino nella Primavera). In attesa poi di capire se De
Rossi ce la farà per la Juventus.
Le prime sensazioni sono negative, ora si aspettano gli esami.
Stankevicius c’è Petkovic e tutta la Lazio aspettano con ansia il verdetto. Il tecnico non ha ancora
potuto disporre dell’ex milanista, ma lo conosce
bene ed è convinto che possa essere molto importante per la sua Lazio. In attesa di averlo a disposizione Petkovic si consola col recupero degli
altri infortunati. La sosta, sotto questo punto
di vista, è stata opportuna. Dopo aver ritrovato Ederson (che contro il Palermo è andato in panchina), negli ultimi giorni l’allenatore ha prima riaccolto in gruppo
Stankevicius ed ora si appresta a fare altrettanto con Radu. Anche il lituano è reduce da un’assenza lunghissima. Ha saltato tutta
la parte finale della scorsa stagione, poi a maggio ha deciso di operarsi al tendine d’achille.
Da alcuni giorni si allena in gruppo e nei giorni scorsi ha pure disputato l’amichevole con
l’Al Wakrah. In quanto a Radu, pare aver finalmente risolto i problemi muscolari che lo hanno bloccato nell’ultimo mese. Alla ripresa del
campionato dovrebbe essere in campo.
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Verso il Bologna E allora, cosa
Bandiera viola La squadra italiana è dedicata ad Armando
Segato, colonna della Fiorentina tricolore del 1956 e poi allenatore della Reggina sino a
quando la Sla lo costrinse alla
resa. «Abbiamo un accordo col
settore giovanile della Fiorentina - spiega l’allenatore Demetrio Cassalia -. Siamo una scuola calcio di Reggio che insegna
a ragazzi sino a 14 anni. Ne abbiamo più di 70. Essere a Varsavia è un motivo di orgoglio,
alle selezioni nazionali hanno
partecipato 200 squadre».
Sorpresona La finale è una sor-
presa tutta asiatica: la Corea
del Sud (ancora 5-4 ai rigori
con la Svizzera in semifinale)
affronterà il Giappone, che ha
eliminato 3-1 la favorita Argentina. Tutto sotto gli occhi
di Zinedine Zidane, ambasciatore della Danone Nations
Cup.
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IL TEST OGGI ALLE 15 AMICHEVOLE AL DALL’ARA
Bologna: contro il Triglav
la prima di Gila e Acquafresca
Il Bologna fa le prove in
vista della trasferta di domenica
contro la Roma di Zeman. Oggi
al Dall’Ara arriva l’NK Triglav e
nell’amichevole con la squadra
della serie A slovena Pioli
schiererà per la prima volta in
attacco Gilardino ed
Acquafresca. La compatibilità
tra le due prime punte resta
però tutta da verificare. In
assenza di Diamanti l’unico
trequartista sarà Kone mentre a
centrocampo Pazienza farà le
veci di Perez con Taider
spostato sul centrosinistra e
ballottaggio Pulzetti-Guarente.
Dopo i 5 gol incassati in due
giornate, in difesa si passa a 4
con il rientro di Natali e con
Sorensen al posto di Antonsson,
impegnato con la Svezia. Gli
esterni saranno Motta e Morleo;
Abero continua a non
convincere Pioli, che ha
strigliato l’uruguaiano
nell’allenamento di ieri. In porta
fiducia confermata ad Agliardi
nonostante la papera con il
Milan. Fischio d’inizio alle 15 con
biglietti a 5 euro per la curva
Bulgarelli e a 10 euro per la
tribuna.
COSÌ IN CAMPO
BOLOGNA (4-3-1-2) Agliardi; Motta,
Sorensen, Natali, Morleo; Pulzetti,
Pazienza, Taider; Kone; Gilardino,
Acquafresca. All. Pioli.
Nicola Zanarini
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
9
SERIE A
Muriel: «Io fuori 2 mesi» v Barreto show
Pari bianconero
Brutta sorpresa a Udine
con il Rijeka
La punta rivela l’infortunio su twitter. Pozzo stizzito: «Ma lui
non è un medico». Poi il club conferma: è microfrattura
li di troppo. Ora è in perfetto peso forma». Mercoledì il giocatore era a Barcellona, ieri, sembra sia volato in Inghilterra per
un nuovo consulto (il twitter è
partito da Londra). Uscita la notizia dello stop di due mesi,
l’Udinese è stata costretta a stilare un comunicato specificando che per gli infortuni di questo tipo «la prognosi è di due
mesi e mezzo, ma una migliore
puntualizzazione potrà essere
formulata tra due-tre settimane in ragione di quella che sarà
l’evoluzione del quadro clinico-strumentale».
MASSIMO MEROI
UDINE
E all’Udinese scoppiò il caso Muriel. Colpa di un twitter,
l’ennesimo di questi giorni, che
il giocatore ha mandato in rete
ieri verso le due e mezza del pomeriggio. «Dovrò stare fuori
due mesi, mi dispiace, ma ci vorrà un po’ prima di ritornare in
campo». L’imbarazzo e la sorpresa del club sono evidenti anche perché non più tardi di giovedì lo stesso giocatore aveva
twittato l’esatto contrario: «Visita a Barcellona positiva, si torna a Udine». Ma allora qual è la
verità? Il club in serata ha diramato un comunicato nel quale
rende pubblica la seguente diagnosi: microfrattura all’estremità prossimale del femore sinistro. Sembra che il problema,
sempre stando ai twitter di Muriel, risalga addirittura alla preparazione nel ritiro di Arta Terme quando il giocatore fu costretto a fermarsi per una settimana.
Botta e risposta L’Udinese non
voleva che il problema venisse
a galla in tutta la sua gravità.
Da qui il nervosismo prima del
d.s. Fabrizio Larini e poi di
Gianpaolo Pozzo che ha replicato così al twitter di Muriel: «Ha
Spuntato Senza il suo attaccan-
Luis Muriel, 21 anni, punta dell’Udinese e della Nazionale colombiana LAPRESSE
La diagnosi parla
di rottura del
femore sinistro.
La società è in
forte imbarazzo
detto che starà fuori un paio di
mesi? Non mi risulta che sia un
medico. Che io sappia starà fuori una decina di giorni. Per il resto ne so quanto voi», le parole
del patron dopo l’amichevole
con il Rijeka. La società è seccata: «Non capisco certe dichiarazioni sui social network — ha
aggiunto il patron —, il ragazzo è giovane, deve imparare.
Comunque in questo ultimo periodo si è esagerato sui suoi chi-
identiKit
& CARRIERA
IL TEST
Il brasiliano si è ritrovato,
però l’Udinese balla in difesa
STEFANO MARTORANO
UDINE
Muriel mancherà per i prossimi due mesi,
ma Guidolin può sorridere ugualmente perché
Di Natale non resterà solo. Accanto al capitano si
profila Vitor Do Souza Barreto, il brasiliano «tascabile» che un po’ tutti aspettavano da tempo.
Sua la stoccata di destro per il momentaneo 1-0
nel test col Rjieka, firmata al 25’ con precisione
chirurgica e sue anche le giocate a ripetizione,
con scatti e movimenti senza palla a dettare il
passaggio. Roba da ispirare anche «O mago» Maicosuel, in cerca di iniezioni rivitalizzanti dopo il
cucchiaio bucato in Champions. Tutti argomenti
per Guidolin, di parola nel presentare l’attacco a
due punte. Il tutto senza Di Natale, rimasto a lavorare da solo col preparatore. «Le qualità di Barreto sono indiscutibili. Sa fare tutto, e noi puntiamo su di lui». Parole al miele che promettono
nuovi orizzonti, in attesa di misurare anche il valore di Renegie, lanciato nella mischia a metà ripresa. E di stecca Guidolin ha lavorato anche in
mediana, dove Willians ha coperto le sortire di
Lazzari, con Allan promettente mezz’ala. Peccato che dietro l’Udinese balli troppo, con Coda e
Angella spesso in difficoltà contro i croati, premiati dal pareggio di Benko all’8’ della ripresa.
te di maggior prospettiva e con
Barreto (il migliore ieri nell’amichevole con il Rijeka e non
solo per il gol) escluso dalla lista Uefa, Guidolin si ritrova con
un reparto offensivo impoverito. All’appello, come prime punte, rispondono Di Natale, il neo
arrivato Renegie e Fabbrini (anche Maicosuel è fuori). Se dovesse stare fuori due mesi e
mezzo Muriel salterebbe una
dozzina di giornate di campionato e almeno 4 gare di Europa
League e potrebbe tornare il 22
novembre a Mosca contro l’Anzhi. Non c’è che dire: all’Udinese, dopo l’eliminazione Champions e le due sconfitte in campionato piove sul bagnato.
UDINESE-RIJEKA 1-1
UDINESE (3-5-2) Padelli (1’ st Pawlowski); Heurtaux, Angella, Coda; Pereyra, Allan, Willians, Lazzari, Pasquale (34’ st Gabriel Silva); Maicosuel (14’ st Ranègie) Barreto (14’ st Fabbrini). Allenatore Guidolin.
RIJEKA (3-5-2) Lisjak; Datkovic (38’ st Klapan), Knezevic,
Neretljak; Milos (17’ st Vannucci), Brezovec, Kreilach, Weitzer
(23’ st Mocinic), Caval (17’ st Mujanovic); Benko, Mutombo (10’
st Cesarec). Allenatore Scoria.
ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa.
MARCATORI Al 25’ Barreto. Nella ripresa, all’8’ Benko.
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10
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
SERIE A AMICHEVOLI
4
il Film
I NUMERI
Che festa
Partita tra tifosi
e in campo
bandiere unite
18
CURVE AMICHE DA SEMPRE
Prima dei campioni, gioca il pubblico
Nel pomeriggio sfida tra tifosi di Parma e Sampdoria all’insegna dell’amicizia. In serata
poi c’è stato il terzo tempo a base di prodotti tipici parmigiani e genovesi RATTINI
Parma e Samp,
tanti esperimenti
e poi tutti al bar
Un gol per parte. E alla fine il terzo tempo
con il brindisi in piazza tra giocatori e tifosi
PARMA
SAMPDORIA
A COMO 3-0 GRANATA, 1o GOL PER L’EX VIOLA
1
1
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Fideleff (P) al 38’ p.t.; Eder (S)
al 39’ s.t.
PARMA (3-5-2)
Pavarini (dal 1’ s.t. Bajza); Benalouane (dal
13’ Santacroce), Paletta (dal 1’ s.t. Zaccardo), Fideleff; Rosi (dal 1’ s.t. Parolo), Acquah,
Musacci (dal 1’ s.t. Valdes), Galloppa, Gobbi
(dal 13’ s.t. Morrone); Palladino (dal 13’ s.t.
Arteaga), Belfodil (dal 32’ s.t. Cocuzza).
PANCHINA Mirante, Lucarelli.
ALLENATORE Donadoni.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Galloppa per gioco scorretto.
SAMPDORIA (4-3-3)
Berni; De Silvestri, Gastaldello (dal 46’ s.t.
Monticone), Costa, Castellini (dal 1’ s.t. Berardi); Munari (dal 1’ s.t. Renan), Tissone (dal
15’ s.t. Maresca), Soriano (dal 15’ s.t.
Obiang); Icardi, Pozzi, Eder.
PANCHINA Falcone.
ALLENATORE Ferrara.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Berardi per gioco scorretto.
ARBITRO Romero di Verona.
GUARDALINEE Iannello-Peretti.
NOTE spettatori 1.078. Incasso di 7.225 euro.
Tiri in porta 5- 4. Tiri fuori 3- 5. Angoli 5- 4. In
fuorigioco 4 -2. Recuperi 0’ p.t.; 3’ s.t.
Gastaldello, Morrone e Obiang dopo la gara davanti al Bar Gianni RATTINI
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIO DA RONCH
PARMA
Tutti amici e felici. I tifosi di Parma e Samp, che prima
si sfidano sul campo (3 a 0 per
i blucerchiati), poi chiudono
al bar, con un terzo tempo al
quale partecipano alcuni giocatori di entrambe le formazioni. Contenti anche i due tecnici che trovano sul campo risposte interessanti in una partita
a basso ritmo, con i due acuti
venuti da soluzioni episodiche: un colpo di testa di Fideleff, scattato sul filo del fuorigioco su punizione di Musac-
ci, e una conclusione precisissima di Eder, liberato davanti a
Bajza da un tocco all’indietro
involontario di Galloppa, intento a contrastare Pozzi al limite dell’area.
Riecco Palladino Il Parma ripas-
sa i suoi schemi, sfruttando
l’abnegazione di Gobbi, abile
a trasformare la difesa da 3 a 4
per contrastare il tridente avversario. Musacci si conferma
una bella alternativa per Donadoni, dirigendo bene davanti
alla difesa e trovando alcune
buone incursioni in avanti. In
avanti c’è Palladino, in coppia
con Belfodil. L’attaccante na-
FIORENTINA L’ATTACCANTE VERSO LA CONVOCAZIONE PER LA GARA COL CATANIA
La nuova vita in viola di Toni
Ritrova sorriso e forma fisica
Mercoledì tornerà in gruppo Jovetic
dopo la brutta prova col Montenegro
ALESSANDRA GOZZINI
FIRENZE
l’affiatamento con Toni, prossimo partner d’attacco.
Da metà settimana la coppia proverà la convivenza in
area di rigore, l’unione sarà poi
celebrata più avanti, magari
già nel prossimo fine settimana, quando qui arriverà il Catania, l’ultima ex di Montella: da
mercoledì rientrerà in gruppo
Jovetic, ora depresso con il
Montenegro, e si testerà subito
Toni ride Da quando il centravanti ha ri-sposato la Fiorentina è di ottimo umore, sentimento dimostrato dai larghi sorrisi
in presentazione, ma visto che
conta di più la condizione atletica ecco cosa ha detto l’ultimo
check-up: nei quarantacinque
minuti contro l’Al Nasr il suo fisico non sembrava affatto appesantito. Ha retto benone, con
IL GEMELLAGGIO
Insieme da 25 anni
Prima della gara, sbandierata comune
sul prato del Tardini di Parma PEGASO
poletano mostra di essere in
crescita: esibisce un doppio
passo e un elastico, manca
qualcosa dal punto di vista fisico, ma presto tornerà protagonista. Il Parma gioca benino soprattutto la seconda parte del
primo tempo, poi perde un po’
il filo.
Tridente I blucerchiati sondano le possibilità di un tridente
superoffensivo, con Eder e
Icardi ai lati di Pozzi. Reggono
bene il confronto e mantengono un equilibrio interessante.
Ferrara prima o poi potrà sperimentare il tridente completato da Maxi Lopez, rimasto in
questa occasione a Genova.
Merito anche di un centrocampo che offre sempre alternative interessanti: bene Soriano,
già protagonista a Barcellona,
elemento di qualità e d’equilibrio. Positiva la prova di Berni, impegnato con tiri dalla distanza, neutralizzati con sicurezza. Il portiere, che probabilmente dovrà sostituire Romero nella trasferta di Pescara, se
la cava ottimamente in tutte le
situazioni. La Samp si esalta in
avvio, sorprendendo i padroni
di casa con alcuni lanci in profondità di Soriano e Tissone,
poi esprime il meglio nell’ultima mezz’ora, con Maresca e
Obiang padroni del centrocampo e con una buona prova,
anche se alterna, del brasiliano Renan. Il gol è un episodio
fortunato, visto che Eder sarebbe stato in clamoroso fuorigioco se a servirlo non fosse
stato un tocco involontario di
Galloppa, ma il pareggio è assolutamente meritato.
Esperimenti Donadoni nel corso della sfida ha pure provato
qualche soluzione alternativa,
in particolare sugli esterni di
centrocampo, ruolo che a destra ha riservato a lungo ad Acquah e a sinistra ad un coriaceo Galloppa. Esame positivo,
se si considerano le difficoltà
tattiche imposte ad entrambi
dal tridente blucerchiato. Ferrara si è divertito a provare Berardi come difensore centrale,
senza risultati troppo positivi
a dire il vero.
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perenne agitazione in area e
fuori: ha aiutato la squadra nella difesa del pallone e anche sui
corner avversari, prima di
ri-scattare verso l’area giusta. I
dati a disposizione dei preparatori hanno rivelato risposte positive: la forma non è ideale ma
buona, da rendere possibile così la prima convocazione alla ripresa del campionato.
JoJo piange In crisi è l’altra metà
della coppia, tristezza superabile in pochi giorni. Il capocannoniere della A si è infatti inceppato con il Montenegro; in viola
segna a raffica, lì sbaglia sul 2 a
2 e subito si racconta affranto:
«Mi sento davvero male, ho avuto una potenziale palla gol per
far vincere la mia squadra contro la Polonia e non sono riuscito a sfruttarla bene». Ridi
Jo-Jo: la prossima in nazionale
è qui vicino, a San Marino.
Luca Toni, 35 anni RATTINI
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minuti
giocati, fino
a questo
momento, da
Cerci con la
maglia del
Torino.
Il suo esordio
con la maglia
granata è stato
contro il
Pescara, nella
seconda giornata
di campionato
5
reti
segnate dall’ala
nello scorso
campionato con
la maglia della
Fiorentina
5,78
media voto
di Cerci nella
scorsa stagione
in maglia viola
Alessio Cerci, 25, con il compagno Verdi ANDREOLI
Cerci lancia
il Torino
verso l’Inter
Il tecnico Ventura: «Domenica
dimostriamo che siamo tornati»
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO BRAMARDO
COMO
«Un buon allenamento di preparazione».
Così il tecnico del Torino al termine dell’amichevole con il Como. Tra una settimana all’Olimpico c’è l’Inter, per Giampiero Ventura un avversario come un altro. «La terza partita del nostro
campionato, nulla più, utile nel percorso di crescita. Mi piacerebbe vedere contro i nerazzurri
— le parole dell’allenatore — lo stadio pieno ed
una bella gara per dimostrare che dopo un anno
di sacrifici siamo tornati». Nessun problema, invece, per Mario Santana che nel corso della gara ha accusato un dolore al ginocchio destro, il
solito. A fine gara l’argentino non si è neppure
sottoposto a visita medica. «Tutto a posto, come
al solito» il sorriso di Marione.
Cerci gol Finisce come contro il Pescara l’amiche-
vole in riva al lago. Pomeriggio di fine estate, 28
gradi, granata senza i nazionali, Gillet, Ogbonna, Birsa, Glik e Bakic, a casa Brighi, Agostini e
Bianchi, allenamento differenziato in mattinata alla Sisport. Turnover anche nel Como, in vetrina dall’inizio Alfredo Donnarumma, tripletta
al San Marino, in ombra contro i granata. Primo
tempo sonnacchioso, sventati da Micai, il migliore in campo, le conclusioni ripetute di Sansone. Sul finire di tempo un tiro cross di Verdi,
palla smorzata da un difensore, Alessio Cerci il
più lesto a correggere di testa in rete. Primo gol
in granata per l’ex viola. Alla mezz’ora della ripresa pasticcio di Marchi, palla regalata a Diop
che non perdona. Due minuti prima Basha aveva colpito la traversa. Al 43’ pallonetto spettacolare di Sgrigna su assist di Stevanovic.
COMO-TORINO
0-3
MARCATORI Cerci (T) al 45’ p.t.; Diop (T) al 30’, Sgrigna (T) al
43’ s.t.
COMO (4-3-3) Micai (dal 25’ s.t. Twardzik); Luoni (dal 12’ s.t.
Fautario), Ambrosini (dal 35’ s.t. Schiavino), Del Pivo, D. Donnarumma; Velardi (dal 21’ s.t. Marchi), Giampà, Scialpi (dal
21’ s.t. Gotler); Cia (dal 30’ s.t. Tremolada), Torregrossa (dal
35’ s.t. Grandi), A. Donnarumma. All. Paolucci.
TORINO (4-2-4) Lys Gomis; D’Ambrosio (dal 13’ s.t. Darmian),
Di Cesare, Rodriguez (dal 13’ s.t. Migliorini), Masiello (dal 1’
s.t. Caceres); Basha (dal 36’ s.t. De Feudis), Vives (dal 13’ s.t.
Gazzi); Cerci (dal 13’ s.t. Stevanovic), Sansone (dal 13’ s.t.
Diop), Meggiorini (dal 13’ s.t. Sgrigna), Verdi (dal 13’ s.t. Santana). (Saracco, Gorobsov). All. Ventura.
PRIMAVERA TERZA GIORNATA DI CAMPIONATO
Disfatta Juventus: 0-5 contro il Cagliari
Pure il Milan k.o., l’Inter non si ferma più
Milan e Juve k.o. nel
campionato primavera. Rossoneri
(Niang per un’ora) travolti a Bologna. Per i bianconeri, in 9 per le
espulsioni di Branescu ed Emmanuello, 0-5 con il Cagliari (tris di
Chelo, poi Masia e Cardia). L’Inter
ringrazia Belloni, match winner nell’1-0 al Cesena. Nel Napoli doppietta per Insigne jr.
GIRONE A Fiorentina-Pro Vercelli
2-0; Juventus-Cagliari 0-5; Livorno-Empoli (oggi alle 15); Novara-Torino 0-0; Parma- Genoa (domani ore 15); Sampdoria-Siena
1-0; Spezia- Grosseto 1-0.
Classifica Cagliari*, Fiorentina,
Juventus, Genoa*, Empoli* e Spezia 6; Novara e Torino* 4;
Sampdoria* e Siena 3; Livorno*,
Parma*, Grosseto*, Pro Vercelli 0
GIRONE B Bologna-Milan 3-0; Cittadella-Atalanta 0-2; Verona- Sassuolo 0-3; Inter-Cesena 1-0; Modena-Udinese 1-0; Padova- Chievo
1-4; Varese-Brescia 1-0.
Classifica Inter 9; Atalanta, Chievo, Modena, Sassuolo e Varese 6,
Bologna e Padova 4; Cesena, Verona, Cittadella e Milan 3; Brescia,
Udinese 1.
GIRONE C Catania-Palermo 0-0;
Crotone- Roma 0-2; Lazio-Ternana 5-1; Napoli-Ascoli 3-2; RegginaPescara 2-1; Vicenza-Bari 0-2;
Lanciano-Juve Stabia 2-3.
Classifica Lazio e Napoli 9; Juve
Stabia 7; Reggina e Roma 6; Bari 4;
Pescara, Ternana, Catania e Crotone 3; Ascoli, Palermo* e Vicenza*
1; Lanciano 0.
* Una partita in meno.
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
L’INCHIESTA
SEX AND THE GOL
L’amore pre-gara? Niente eccessi
A Napoli due giorni senza sesso. Il preparatore Pincolini: «Può far male anche un mojito...»
GIULIO DI FEO
Come per l’uovo di Colombo, pure qui pare che il segreto
sia facile facile e soprattutto nelle parti basse. «Niente sesso
due giorni prima della partita,
è fondamentale per prevenire
infortuni muscolari», è una delle regole enunciate dal dottor
De Nicola, medico del Napoli,
nello spiegare al Corriere del
Mezzogiorno come mai gli azzurri siano la squadra che si fa
male di meno in A. Boom. In rete ieri tutti a santificare le virtù
della castità o a sottolineare come evidentemente in altre squadre ci diano dentro come conigli. La questione in realtà è più
complessa, e De Nicola spiega:
«I due giorni comprendono
quello in cui si gioca e quello
prima, quando si va in ritiro. E
lì ci si va da soli, senza mogli.
Nello specifico, poi, l’attività
sessuale rilascia endorfine nell’organismo. E le endorfine hanno tanti effetti positivi, ma dopo poche ore possono ritardare
i riflessi e quindi indurre instabilità articolare. Statistiche
non ce ne sono, ma più il fisico
è reattivo meno ci si può infortunare». Quindi fa male? «No,
anzi. A volte mi è capitato di
avere giocatori che si avvicinavano alla partita così carichi e
ansiosi che un rapporto sessuale prima faceva loro bene. Quest’anno di ragazzi così non ne
ho. Poi è soggettivo: magari c’è
chi "dura" 3 secondi, e chi invece ha prestazioni intense, più
difficili da recuperare».
me un’alcova a cielo aperto, e
un po’ di sale ce l’ha messo anche il duo Magnini-Pellegrini
(Lui: «Nel pre-gara sono tranquillo, mica come altri che lo
fanno la sera prima», e lei:
«Niente sesso? Ma siamo matti?»). Mennea da Juniores cadde in tentazione in Polonia e il
giorno dopo finì quarto, Ronaldo sosteneva che se lo faceva
prima della gara era solito «farlo» anche durante e nel 1974
l’Olanda di Crujiff si mostrò disinibita anche oltre il campo,
aprendo il ritiro a mogli e compagne. Per Pincolini, preparatore della Dinamo Mosca ed ex guru dei muscoli del Milan di Sacchi, «è questione di stili di vita,
anche due mojitos o una frittura il giorno prima possono fare
la differenza. Ho avuto Maldini, Costacurta, Donadoni, Inzaghi, campioni che non si facevano mancare niente ma avevano
una vita regolata. Mica si può
vivere di privazioni, ma la disciplina uno se la deve dare da solo». Marco Rossi, sessuologo, è
«
MARCO ROSSI
SESSUOLOGO
«
Tensione Il segreto della salute
del Napoli, insomma, sta altrove («Studiamo tutto degli atleti, dai denti alla postura, lavoriamo con loro fino alle 2 di notte»), ma quella del sesso prima
delle partite è questione vecchia, mai risolta e su cui si è stratificata una letteratura scollacciata tra il vero e il «si dice» che
ci si potrebbe scrivere un’enciclopedia. Di Boateng scrissero
che si era lesionato un flessore
per troppo sesso con la fidanzata Melissa Satta («Fesserie, allora tutti i giocatori dovrebbero
essere infortunati», chiosò il
Boa). Prima delle Olimpiadi Hope Solo, la Buffon degli Usa, descrisse il villaggio degli atleti co-
La sera prima,
con tranquillità,
fa bene. E per le
donne è una
sorta di doping
Con la persona
che ti ama non
hai ansia da
prestazione,
e ti rasserena
PATRIZIO OLIVA
EX PUGILE
categorico: «Limitazioni assurde. Il sesso pre-gara non fa male, se non al limite in sport anaerobici e fino a 6 ore prima. Certo, è normale che se stai tutta la
notte dietro a una donna poi in
campo non rendi. Ma fare
l’amore la sera prima, tranquillamente, con la propria compagna è positivo, aumenta la concentrazione. Per le donne, poi,
il sesso prima delle gare fa benissimo, è una sorta di doping
autorizzato».
1
3
domande a...
FABIO
GALANTE
Ex difensore
«Puoi farlo
pure per 5 ore,
ma in campo
devi rendere»
Per 20 anni in campo
con Empoli, Genoa, Inter,
Toro e Livorno, e fama da
playboy: Galante dice la sua
Fabio Galante, come fa
uno sportivo professionista a far convivere sesso e
partite?
«Quando arrivi a giocare a certi livelli, poi impari anche a gestirti da solo nell’approccio alla partita. Certo, il giorno prima si esclude per cause di forza maggiore: di solito sei in ritiro e non c’è nemmeno l’occasione di andare a letto con
qualcuno. Ma molto dipende
dalla singola persona, ognuno
ha ritmi e tempi diversi. Se un
giorno diventerò direttore
sportivo, lo dirò ai miei ragazzi: non mi interessa se fai
l’amore per cinque ore di fila,
se poi ti gestisci bene e sul campo rendi come devi».
2 Secondo lei farlo prima
delle partite può far male
oppure influire sulla prestazione?
Usura e clausura La boxe è uno
sport aerobico, per esempio, e
Oliva conferma che sesso e
sport possono serenamente andare a braccetto: «Gli allenatori
una volta erano fissati, dicevano che fino a un mese prima dovevi stare senza. Io — dice l’ex
campione del mondo, che ora
sta girando da protagonista "Il
flauto", film fantasy di Luciano
Capponi — dopo 3 giorni già
non ce la facevo più. Quando
preparavo i match la mia compagna era con me. Ed è importante: con la persona che ti ama
non hai l’ansia da prestazione,
anche una cosa tranquilla ti rasserena. Il mio maestro diceva:
"Quando hai voglia di una cosa
la devi fare". Una sola volta ho
fatto il monaco di clausura: prima della sfida con Sacco. Lo feci per difendere la mia compagna, mi giocavo tutto e se avessi perso se la sarebbero presa
con lei». E svela: «Il giorno prima della finale del campionato
Europeo, quando allenavo, venne da me un ragazzo, mogio,
faccia carica di vergogna. "Maestro", mi fa, "ieri sera ho visto
una ragazza, ho fatto sesso". Io
gli misi una mano sulla spalla:
"Hai fatto bene". Era Fragomeni, e il giorno dopo stravinse».
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«Molto dipende da come uno
si sente psicologicamente. Se
sei sereno con la testa e sul
campo tutto va bene, è normale che non ci siano problemi e
la prestazione di gioco non ne
risente. Se invece, per esempio, vieni da cinque sconfitte
consecutive, inizia a pesarti
un po’ tutto e anche il non fare
l’amore nei giorni prima della
partita magari lo vivi come
una rinuncia».
3 A lei è mai capitato?
«No, né il giorno stesso e nemmeno quello prima, mai capitato. Ripeto, ad alto livello impari a fare le cose come si deve,
capisci cosa mangiare, cosa bere, come comportarti per stare
sempre in forma. E nemmeno
ho mai visto chissà cosa tra i
miei compagni in ritiro, quelle
che si raccontano spesso sono
robe da film...».
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CALCIATORI E SIGNORE
In alto, Kevin Prince Boateng al mare con Melissa
Satta LAPRESSE; a destra, dall’alto: Hope Solo,
portiere della nazionale Usa AFP; Ronaldo nel 2004
mentre bacia a bordo campo la fidanzata dell’epoca,
Daniela Ciccarelli AFP; Cruijff in azione nel 1974,
quando l’Olanda aprì il ritiro alle mogli OLYMPIA
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LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014 LA NAZIONALE
4
l’Analisi
ORIUNDI
IN RETE
di LUIGI GARLANDO
Cinque ragioni
per preoccuparci
Christian Maggio, 30 e Andrea Pirlo, 33 anni SYNC
Un pareggio bulgaro non autorizza la
disperazione. L’ottimo lavoro di due anni
lascia sperare che Prandelli ritroverà l’Italia
che a Sofia è parsa smarrita. Ma è altrettanto
vero che la brutta prestazione di venerdì
offre cinque buone ragioni per preoccuparci.
Queste.
Entusiasmo Un giorno De Rossi spiegò: «Io
in questa Nazionale mi diverto». Un
sentimento condiviso. Per due anni gli
azzurri hanno remato con entusiasmo e
orgoglio sulla rotta nuova indicata dal c.t.:
possesso, palleggio di qualità, gioco
propositivo. Per dimostrare che non siamo
solo gente da contropiede. L’ottimo Europeo
è stato l’approdo in un porto. Dopo due anni
(e tanti elogi) esiste ancora quell’allegro
entusiasmo? A Sofia nessuno sembrava
divertirsi, tutti sembravano alle prese con un
lavoro fastidioso. Tanto nervosismo, tanti
battibecchi in campo: Bonucci, Pirlo, De
Rossi... «Brutto segno», ha riconosciuto
Prandelli. Tornerà la gioia dei pionieri?
Conoscenze È come se Prandelli si fosse
dimenticato di schiacciare «salva col nome»
prima di mandare in vacanza la sua Italia.
Così è andato tutto perso: il palleggio, il
pressing alto, la squadra corta e aggressiva,
l’intensità del ritmo... Prandelli era convinto
di aver piantato nella testa della sua
creatura chiodi definitivi. Non è così. Per lui
e per noi questa è stata la sorpresa più
scioccante di Sofia. Bisogna riprogrammare
tutto da capo.
Moduli Se Prandelli ha scelto il 3-5-2 è
proprio per agevolare le conoscenze dei suoi
giocatori, quelle apprese nei club, non
avendo tempo per rispolverare quelle più
tipiche del biennio (4-3-1-2). Il 3-5-2 mette a
suo agio il folto blocco juventino. Ma il c.t.
non può contare su troppi Asamoah. In
prospettiva, per penuria di talenti di fascia,
il 3-5-2 espone a rischi. Con un interno in più
(4-3-1-2) Prandelli riesce a interpretare
meglio la sua bella filosofia di gioco, ma è
un modulo, come visto, che richiede collaudi
e periodiche messe a punto, che il
calendario non consente. Più facile forse
allenare un tridente offensivo, con Balotelli,
e una mediana più bloccata (4-3-3), ma
vorrebbe dire snaturare in parte l’idea che ci
ha fatti belli all’Europeo. Al momento non
sappiamo ancora quale sarà la nostra
identità tattica di riferimento.
Individualità Ritrovare la forza del gioco per
noi è fondamentale, perché non ci sono
individualità che spaccano da sole. Balotelli
può diventarlo, ma la strada della piena
maturità è ancora lunga. All’Europeo siamo
rimasti delusi dall’usato sicuro Di Natale, a
Sofia ha fallito Giovinco. Osvaldo è una
bella scoperta, ma non è Ibra. Gli Insigne e i
Destro devono crescere con calma. Al
momento, siamo più ricchi di gioco che di
stelle. In attesa che s’accendano, lavoriamo.
Champions Quando s’abbassa il ritmo di
Pirlo, s’abbassa quello di tutta la squadra.
Vale per la Juve e per la Nazionale. Pirlo ha
un anno in più e una manifestazione più: la
Champions. Potrà essere lo splendido leader
della stagione scorsa? La Nazionale, per gli
juventini, è stata una specie di gradito
allenamento internazionale in attesa delle
notti di coppa. Ora che c’è una Champions
vera da affrontare, quanto influirà nel
rendimento azzurro degli juventini, anche
solo inconsciamente? Chiellini a Sofia non
c’era pur avendo giocato in campionato:
quante prudenze del genere freneranno
Prandelli? A Sofia è parso chiaro quanto
perda l’Italia con un Pirlo che gira a ritmi
bassi. Senza, che cosa saremmo?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Libonatti
(Argentina)
1926-31
17 gare
15 gol
Orsi
(Argentina)
1929-35
35 (13)
Sivori
(Argentina)
1961-62
9 (8)
Moscardini
(Scozia)
1921-25
9 (7)
Altafini
(Brasile)
1961-62
6 (5)
Camoranesi
(Argentina)
2003-2010
55 (5)
Guaita
(Argentina)
1934-35
10 (5)
Lojacono
(Argentina)
1959-61
8 (5)
Aebi
(Svizzera)
1920
2 (3)
Cesarini
(Argentina)
1931-34
11 (3)
Demaria
(Argentina)
1932-40
13 (3)
Fedullo
(Uruguay)
1932-33
2 (3)
Firmani
(Sudafrica)
1956-58
3 (2)
Montuori
(Argentina)
1956-60
12 (2)
Osvaldo
(Argentina)
dal 2011
3 (2)
Ricagni
(Argentina)
1953-55
3 (2)
Sormani
(Brasile)
1962-63
7 (2)
Andreolo
(Uruguay)
1936-42
26 (1)
Angelillo
(Argentina)
1960-61
2 (1)
Da Costa
(Brasile)
1958
1 (1)
Ghiggia
(Uruguay)
1957-59
5 (1)
Guarisi
(Brasile)
1932-34
6 (1)
Monti
(Argentina)
1932-36
18 (1)
Puricelli
(Uruguay)
1939
1 (1)
Sallustro
(Paraguay)
1929-32
2 (1)
T. Motta
(Brasile)
2011-2012
13 (1)
Tutto ruota
su Osvaldo
L’argentino farà
coppia con Destro
e aspetta Balotelli
Attacco tutto romanista contro Malta, con
Mario in più si ripartirà da questa soluzione
4
i gol di Omar Sivori nel 5-1 a
Israele del 4 novembre 1961.
È l’unico «straniero» ad aver
segnato un poker in azzurro
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
FIRENZE
C’era una volta un attacco, e adesso non c’è più. In questo settembre improvvisamente preoccupante, prende spazio
una storia che ha per trama un
sogno lungo 24 mesi e un brusco risveglio d’inizio triennio.
Con grande trasparenza, fin
dall’inizio Cesare Prandelli ha
legato le sorti offensive della
sua Nazionale a Balotelli e Cassano, puntando come alternativa anche alla esperienza internazionale garantitagli da Giuseppe Rossi. Intorno a loro, dal
2010, si sono alternate certezze e meteore: Pazzini, Borriello, Amauri, Gilardino, Matri,
Quagliarella, Giovinco, Di Natale, Osvaldo, fino ad arrivare ai
baby Borini, Destro, Insigne,
Gabbiadini, Fabbrini ed El
Shaarawy. Per costruire le formazioni, però, il c.t. deve convivere con bollettini medici e re-
7
gli oriundi campioni del mondo:
Demaria, Guaita, Guarisi, Monti
e Orsi nel 1934; Andreolo nel
1938; Camoranesi nel 2006
surrezioni atletiche. Rossi è fuori causa per la rottura di un crociato del ginocchio, Cassano deve recuperare la condizione, Balotelli è reduce da un intervento agli occhi. Ce n’è abbastanza
perché ogni partita diventi un
esperimento. Non a caso martedì con Malta è possibile che si
veda in campo una nuova coppia d’attacco, quella composta
da Osvaldo e Destro.
«Torna la mitraglia» Al centro
del nuovo progetto, infatti, c’è
proprio Osvaldo, un italiano
d’Argentina (come Angelillo, Sivori e Camoranesi) che - grazie
alla doppietta di Sofia - è pronto a caricarsi sulle spalle la Nazionale per trascinarla al Mondiale brasiliano. Ed essendo
considerato l’erede di Gabriel
Batistuta, prepariamoci perciò
ad esultanze guerriere. «È un
po’ che non faccio il gesto della
mitraglia — spiega al termine
dell’allenamento —, ma tranquilli, presto lo rifarò». Ci conta
2
partite con l’Italia (nel 1920) da
Ermanno Aebi, il primo
goleador oriundo azzurro, nato
a Milano, ma cittadino svizzero
MARTEDI’ ITALIA-MALTA
Azzurri puniti:
ieri è saltata
la serata libera
FIRENZE A Modena si
cambia. Registrato come
Prandelli abbia catechizzato la
squadra prima dell’allenamento,
si lavora già in vista di Malta.
Probabile il ritorno al 4-3-1-2,
che dovrebbe vedere Buffon
protetto da Cassani, Barzagli,
Bonucci e Peluso. In mediana
toccherà a Nocerino, Pirlo e
Marchisio - che sembra in
miglioramento dopo l’infortunio
alla mano patito in Bulgaria con Diamanti trequartista dietro
Osvaldo e Destro. Da notare
l’annullamento della serata
libera che era in programma
per ieri. Effetti collaterali del
2-2 di Sofia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
anche Prandelli, che per il romanista spende complimenti
sinceri: «Su di lui c’erano molte
aspettative e non le ha tradite.
Al di là dei gol, mi è piaciuto
perché non ha voluto a tutti i
costi essere protagonista. Con
chi metterlo in coppia? Dipende dalla mediana. Con un centrocampista in più, tutti i tandem sono possibili. Osvaldo,
poi, rientra nella categoria degli attaccanti moderni, quindi
può giocare con qualsiasi partner».
Destro: formula Roma Il primo
della lista, appunto, adesso pare proprio essere Destro. La persona giusta, in fondo, per costruire un attacco «formula Roma». L’ex del Siena tra l’altro,
nella partitella di ieri a metà
campo, è stato autore di sei reti. Un biglietto da visita utile in
vista del match contro Malta.
«Rispetto a Giovinco — ha spiegato Osvaldo — Mattia è più uomo d’area. C’è una buona inte-
NELL’EMILIA COLPITA DAL SISMA LA STORIA DI ROBERTO RAZZABONI
«Noi scampati al terremoto
ringraziamo gli azzurri
Ora riviva anche il calcio»
L’allenatore-giocatore a Medolla: «Io miracolato, sono morti
4 miei colleghi. Allenerò ancora». Oggi festa per 450 bambini
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
MEDOLLA (Modena)
Salvo per un pelo, per pochi secondi. Benevolo destino,
sotto forma di monitor guasto.
Oggi la Nazionale si allena a
Medolla - uno dei paesi più colpiti dal terremoto che in prima-
vera distrusse un pezzo d’Emilia - e a osservarla ci sarà Roberto Razzaboni, 43enne di Mirandola, nella scorsa stagione allenatore e giocatore del Medolla
in Prima Categoria. Lo chiamano il «miracolato». La sua storia ha fatto il giro delle piazze
della Bassa.
Non era il suo momento Il 29
maggio, giorno della seconda
fatale «scossona», dopo quella
20 maggio, Razzaboni stava al
lavoro, nel capannone della Haemotronic di Medolla, azienda
biomedicale specializzata in
produzione di componenti per
gli ospedali. «Quella mattina
— racconta — entrai per pren-
dere il video rotto del mio computer. Il tempo di portarlo via e
il terremoto fece crollare la
struttura (minata dalla prima
"botta" di 9 giorni prima, ndr).
Morti quattro dei miei colleghi
e io vivo per fatalità, per 30 secondi di differenza. Passavo nove ore al giorno là dentro e
c’ero due attimi prima che ve-
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
13
4 Prandelli: «Italia,
I NUMERI
27
devi ritrovare
l’identità perduta»
13
Il c.t. non si dà pace: «Non avevo mai sofferto
così tanto. Non si può subire come a Sofia»
partite
disputate sotto
la guida di
Cesare Prandelli
dalla Nazionale
italiana.
Pablo Daniel
Osvaldo, 26
anni SYNC
le vittorie
ottenute dal
tecnico azzurro.
Sette i pareggi,
altrettante le
sconfitte.
35
i gol fatti dalla
Nazionale di
Cesare Prandelli,
17 in casa. Sono,
invece, 22 quelli
subito sotto la
sua gestione.
3
vittorie
ottenute a Euro
2012. Due i
pareggi.
All’Europeo la
Nazionale ha
segnato sei gol,
subendone
sette, quattro
dei quali nella
finale persa per
4-0 con la
Spagna a Kiev
sa tra noi, anche perché siamo
compagni di squadra: è un grande giocatore. E poi Zeman ci ha
dato qualcosa in più, per noi attaccanti è importante avere un
allenatore così. La preparazione è dura, ma ora fisicamente
mi sento molto bene».
Voglia di Balo La partita di Mode-
na è l’occasione giusta per ribadirlo. A ottobre, infatti, Balotelli vorrà riprendersi il ruolo centrale nel progetto azzurro che
l’Europeo gli aveva ritagliato. E
allora l’alchimista Prandelli dovrà inventarsi una nuova pietra
filosofale: l’OsBalo. Un tandem
di «nuovi italiani» per attraversare l’Atlantico, sbarcare in Brasile e provare a tornarne felici.
Insomma, in prospettiva Osvaldo e Balotelli chiederanno spazio, ma occhio soprattutto ai senatori (Cassano e Pazzini) e ai
giovani leoni (Destro). Qui a
Coverciano le primarie azzurre
sono sempre aperte.
Quando aprì fece
scalpore e partì forte.
Un negozio di articoli
sportivi col nome di un
mito: Roberto Baggio
(nella foto). Ora la crisi
non risparmia neppure
i simboli. E così, dopo
21 anni, «Roberto Baggio Sport» il punto di
riferimento per tanti appassionati nella zona
industriale di Thiene, a ottobre chiuderà. A casa
rimarranno sette dipendenti e questo è il dato che
preoccupa maggiormente. Il negozio era stato
aperto nel novembre del 1991 proprio da Robi
Baggio e fu uno dei primi casi di sfruttamento del
proprio «marchio» da parte di un calciatore. La
gestione era stata sempre affidata ad
amministratori esterni con la supervisione della
sorella del campione, Carla. Ma da tempo l’attività
era in perdita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
nisse giù tutto. Cosa volete che
vi dica, non era il mio momento». Turbato dall’accaduto,
Razzaboni ha lasciato temporaneamente il calcio. «L’azienda
mi ha trasferito nel Mantovano. Sono addetto al controllo
qualità. Tornerò ad allenare,
non a giocare. Spero di incontrare Prandelli». Altro partico-
lare: «A maggio col Medolla ci
siamo salvati nel recupero dell’ultima giornata, giocato tra la
prima e seconda scossa». Parole pronunciate con la consapevolezza che la salvezza è stata
un’altra.
Penuria di campi I racconti del
terremoto si intrecciano. Il fi-
3
Le immagini del dramma
1. Il capannone della
Haemotronic crollato dopo la
scossa del 29 maggio.
1. L’abbattimento forzato di
una struttura danneggiata.
3. Roberto Razzaboni, fino a
un anno fa allenatore-giocatore
del Medolla in Prima Categoria
Cesare Prandelli,
55 anni REUTERS
Cesare Prandelli non se
l’aspettava, dunque quello che
ieri parlava con il solito tono
pacato, ma molti sorrisi (e magari sicurezze) in meno del solito, sembrava un tecnico deluso. Di più: preoccupato. Più ieri di venerdì sera, perché «stamattina ho analizzato certi dati». E se uno è preoccupato, si
fa delle domande. Forse mai
così tante, nei suoi due anni
da c.t., «ma del resto, mai in
questi due anni i rilevamenti
mi avevano parlato di una
squadra così lunga e forse mai
avevo visto la mia squadra soffrire e subire così». Non è questione di colpe dei singoli, dice. Anche se il singolo Prandelli non esita a prendersi le sue:
«Se uno cambia credendo di
migliorare e pronti-via subisce
gol, è normale che venga valutato insufficiente. Sono rischi
da correre quando fai l’allenatore».
delli era un allenatore senza
paraventi: «In Bulgaria ho visto pure cose buone, ma oggi è
il giorno per sottolineare di
più quelle negative». Un allenatore che si faceva molte domande: anche «pubbliche», in
attesa di confrontarsi con la
squadra. Intanto: «Perché tanta fretta in certe giocate, pur
con la superiorità numerica in
quella zona del campo? Perché tanti lanci, quando sappiamo che la profondità si può cercare anche e meglio palla a terra? Perché non abbiamo capito che sarebbe servita la pazienza della grande squadra,
giocare la palla di più piuttosto che buttarla via? Perché abbiamo vinto così pochi contrasti e preso ammonizioni rincorrendo, piuttosto che aggredendo? Perché ci è capitato di fare
inconsciamente un metro in
meno, di giocare palloni con
La crisi non risparmia i miti
Chiude il negozio di Baggio
Lo aprì il campione nel ’91
2
ANDREA ELEFANTE
FIRENZE
Troppi perché Ieri dunque Pran-
A THIENE STOP A OTTOBRE
1
DAL NOSTRO INVIATO
glio di Giorgio Baroni, dirigente del Medolla, ha perso tre colleghi sotto le macerie di un altro capannone, quello delle officine meccaniche Bbg a Mirandola. I campi da calcio della zona hanno ospitato le tendopoli.
Alcuni sono ancora occupati
dalle tende. Altri sono diventati impraticabili: l’erba è sparita, ghiaia e sabbia come fondo.
I campionati dilettantistici e
giovanili stentano a partire. Gli
impianti usabili, tipo il Comunale di Medolla, sono sovraccarichi di partite. A Finale Emilia
i bimbi della scuola calcio peregrinano a caccia di un terreno.
Solidarietà a pioggia. I 100mila euro donati dalla Figc e dalla
Puma. Ditte di abbigliamento
regalano mute e tute. Il «Mitico» Villa, ex terzino goleador
del Bologna di Maifredi, ha
ospitato 30 aspiranti calciatori
delle zone colpite nel suo
«camp» a Sestola. Il 22 settembre a Medolla, quadrangolare
superficialità? Soltanto se capiamo in fretta queste cose, le
nostre qualità potranno venire fuori come un tempo».
Squadra da accorciare Un tem-
po non così lontano, «e non
dobbiamo dimenticare come
abbiamo fatto ad arrivare a
certi risultati: anche giocando
alcune partite con la paura addosso». E recitando un calcio
marchiato con chiarezza, il
che richiama la domanda che
rimbomba di più, di tutte quelle che si è fatto Prandelli: «La
strada da intraprendere è ancora quella di avere superiorità a centrocampo, dunque di
avere un centrocampista in
più?». Forse neanche lui si è
dato ancora una risposta certa. O comunque non definitiva
come certe sue considerazioni
di ieri. Nell’ordine: «Questa
squadra non può subire come
a Sofia. E’ assolutamente da accorciare: se prendi gol quando
LE SCOSSE DEL 29 MAGGIO
RCS
hai la palla tu, è lì che si vede
che sei troppo lungo. Discutere in campo non è mai un bel
segno: vuol dire che mancano
ordine tattico e sicurezza. Se
dobbiamo fare noi la partita,
ci serve più qualità. Se sette
giocatori giocano nello stesso
club, non è detto che gli altri
quattro si integrino con loro
automaticamente: quando si
ha poco tempo per lavorare,
conoscere un sistema di gioco
non basta».
Un’identità precisa Ma c’è poco
tempo anche da qui a martedì,
«e io contro Malta voglio già
un’identità precisa, il riconoscersi in concetti che devono
valere per tutti allo stesso modo, e che non per forza dipendono dal modulo. Questo non
significa stravolgere tutto, ma
prendere una strada e dare
qualcosa di più: ricordando
che certe scelte precise e coraggiose ci hanno ripagato».
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Esordienti con quattro società
di A: Juve, Bologna, Chievo e
Parma. C’è voglia di ricominciare con la normalità del calcio
giocato, con la routine di allenamenti e campionato, ma non
è facile: «Fino a pochi giorni fa
— sorride Baroni — i bagni dei
nostri spogliatoi erano a disposizione degli sfollati». E la terra
continua a tremare. Scossette
sotto i tre gradi, che però non
lasciano tranquilli. L’ultima
qualche giorno fa. Oggi, nel tardo pomeriggio, la Nazionale sarà festeggiata da 450 bimbi delle zone terremotate. Per tutto il
giorno i ragazzi giocheranno a
pallone, a calcio balilla e a rubabandiera, e a partire dalle
17.45 guarderanno gli azzurri
allenarsi. A seguire autografi e
foto. Cesare Prandelli lo ha detto chiaro: «Noi questa cosa la
facciamo per i bambini, perché
certe immagini rimangono nella memoria per sempre».
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14
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
QUALIFICAZIONI MONDIALI 2014 LE PARTITE DI IERI
Pari in Danimarca
Armenia sola in testa
Contro la Repubblica Ceca finisce 0-0: così il primato
del girone dell’Italia per ora va alla nazionale-sorpresa
GRUPPO B
GRUPPO A
Partite giocate
Bulgaria-Italia
Malta-Armenia
Danimarca-Rep.Ceca
Classifica
Armenia
Bulgaria
Italia
Danimarca
Rep.Ceca
Malta
Pt
3
1
1
1
1
0
2-2
0-1
0-0
G
1
1
1
1
1
1
V
1
0
0
0
0
0
N
0
1
1
1
1
0
P
0
0
0
0
0
1
Gf
1
2
2
0
0
0
Gs
0
2
2
0
0
1
LE PROSSIME PARTITE
DANIMARCA
REPUBBLICA CECA
nando sempre di più, chiudendo con il 67 per cento del possesso palla.
«Se mancava Bendtner? Certo. Abbiamo tanti giocatori
bravi ma stasera non siamo riusciti di chiudere la partita», ha
detto Olsen. Al posto dell’attacante della Juventus ha giocato il giovane Nicolai Jörgensen. Lui, come anche Andreasen, hanno sprecato diverse occasioni buoni. «Se avessimo segnato sulle occasioni avremmo vinto almeno 5-0, commenta Ekstrabladet, uno dei
giornali principali della Danimarca.
0
0
DANIMARCA (4-2-3-1) Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, Wass; Kvist, Kristensen
(dal 14’ s.t. Andreasen); Rommedahl (dal 35’
s.t. Mikkelsen), Eriksen, Krohn-Dehli; Jörgensen (dal 27’ s.t. Cornelius).
PANCHINA Lindegaard, Juelsgard, Okore,
Poulsen, Lorentzen, Schmeichel, Schone,
Helenius, Stokholm.
ALLENATORE Olsen.
REPUBBLICA CECA (4-3-2-1) Cech; Gebre
Selassie, Sivok, Suchy, Kadlec; Hubschman, Plasil (dal 30’ s.t. Darida), Vydra (dal
28’ s.t. Rajtoral); Jiracek, Rezek (dal 44’ s.t.
Husbauer); Pekhart.
PANCHINA Lafata, Drobny, Lastuvka, Petrzela, Hubnik, Kadlec.
ALLENATORE Bilek
AMMONITI: Cornelius (D), Kvist (D) e Mikkelsen (D).
Super Cech Bisogna fare i complimenti però a Peter Cech che
ancora una volta ha fatto vedere che portiere di classe è, salvando in più di un’occasione
la Repubblica Ceca. Lui, insieme a Daniel Agger, della Dani-
ARBITRO: Stark (Germania)
NOTE: Spettatori 24 mila.
JENNIFER WEGERUP
COPENAGHEN (Danimarca)
Finisce senza gol l’ultima partita del girone B di qualificazione ai Mondiali di Brasile 2014. Danimarca e Repubblica Ceka non si superano e
lasciano quindi all’Armenia la
testa del girone dopo la vittoria su Malta di venerdì. Non
c’era Nicklas Bendtner, che
agli Europei nel giugno scorso
ha fatto vedere le sue mutande con la pubblicità per
un’azienda di betting ed è stato punito con la squalifica nella partita di ieri sera con la Repubblica Ceca. E la Danimarca
ha subìto la sua assenza.
Olsen deluso «Abbiamo domi-
nato ma non siamo riusciti a
segnare. Nel calcio conta se-
Olsen paga
l’assenza
di Bendtner
squalificato per
lo spot proibito
gnare». Così ha detto subito
dopo il deludente 0-0 Morten
Olsen, il ct danese. Partita poco interessante, tutte le due
squadre sentivano la pressione ed i giocatori hanno avuto
più paura di sbagliare che voglia di giocare. Il gioco è stato
lento e la Repubblica Ceka si è
difesa all’inizio senza problemi. Invece dopo la metà del
primo tempo la Danimarca ha
preso in mano la partita domi-
Il danese
Jacobsen (in
maglia bianca)
contrasta
Pekhart
della
Repubblica
Ceka
AP
marca, sono stati i giocatori
più bravi in campo. «Mi dispiace tanto non aver vinto. Abbiamo giocato bene stasera. Ma
bisognava segnare», ha detto
dopo la partita, Daniel Agger.
Aggiungendo, in maniera molto decisa: «Pero’ abbiamo fatto vedere le nostre qualità. Ce
la faremo a qualificarci. Andremo in Brasile, non esiste altro.
Abbiamo appena cominciato».
Italia-Malta
11 settembre
Bulgaria-Armenia
11 settembre
Rep.Ceca-Malta
12 ottobre
Armenia-Italia
12 ottobre
Bulgaria-Danimarca
12 ottobre
Rep.Ceca-Bulgaria
16 ottobre
Italia-Danimarca
16 ottobre
Bulgaria-Malta
22 marzo 2013
Rep.Ceca-Danimarca
22 marzo 2013
Armenia-Rep.Ceca
26 marzo 2013
Malta-Italia
26 marzo 2013
Danimarca-Bulgaria
26 marzo 2013
Armenia-Malta
7 giugno 2013
Rep.Ceca-Italia
8 giugno 2013
Danimarca-Armenia
11 giugno 2013
Italia-Bulgaria
6 settembre 2013
Malta-Danimarca
6 settembre 2013
Rep.Ceca-Armenia
6 settembre 2013
Armenia-Danimarca 10 settembre 2013
Malta-Bulgaria
10 settembre 2013
Italia-Rep.Ceca
10 settembre 2013
Il fuoriclasse del
laFotonotizia
Barcellona
protagonista con
la Selecciòn
contro il Paraguay
ALESSANDRO RUSSO
Lionel Messi conferma anche in nazionale con la maglia dell’Argentina le sue qualità tecniche e di raffinato goleador. C’è infatti il suo zampino nella convincente vittoria dell’Argentina nella
sesta partita di qualificazione nella zona sudamericana per i Mondiali 2014. A Cordoba era in programma una sfida importante per
la Selecciòn di Alejandro Sabella
che doveva affrontare un avversario apparentemente abbordabile,
ma per questo più insidioso. L’attaccante del Barcellona ha guidato a suon di giocate l’Argentina,
che ha regolato 3-1 il Paraguay,
fanalino di coda del girone, portandosi in testa al raggruppamento con 13 punti, uno in più della
coppia Cile ed Ecuador. Partita a
senso unico, tranne un lampo degli ospiti che erano riusciti a centrare il provvisorio pareggio.
L’avvio Padroni di casa subito in
vantaggio dopo soli due minuti di
gioco grazie a un gol dell’esterno
del Real Madrid, Di Maria. Dopo
una fase di attesa e con l’Argentina alla ricerca del raddoppio, a
sorpresa arriva il pareggio del Paraguay con Fabbro su rigore. I padroni di casa non si scompongono e si rimettono a macinare gio-
«Siamo stati bravi
a rialzarci dopo il
pareggio. Ora
vogliamo arrivare
al Mondiale 2014»
STEFANO BOLDRINI
Novanta minuti di noia. Poco calcio, troppi calci, Scozia modesta, Serbia inesperta. Lo
0-0 che ha inaugurato il cammino premondiale
delle due nazionali è lo specchio di quello che
si è visto in campo: ai punti, avrebbe vinto la
squadra di Sinisa Mihajlovic. Il portiere scozzese McGregor, di stanza al Besiktas, ha salvato
l’onore ad un minuto dalla fine su botta di Tadic e nel primo tempo aveva negato il gol a Kolarov sulla solita sventola su punizione. La Scozia
ha sprecato con Naismith nel primo tempo e
con Miller nella ripresa. Il problema per Levein
è l’attacco, tutto sulle spalle di Miller, finito in
un calcio di retroguardia come quello canadese
(Vancouver). Il ct scozzese è in rotta con Steven Fletcher, centravanti del Sunderland: se
non si firma la pace, sarà dura portare in Brasile una nazionale che non si qualifica ad un mondiale dal 1998. Meglio la Serbia, che Mihajlovic sta impostando per il futuro. L’età media
dice tutto: 23 anni, con diversi Under 21 (ben
5). I ragazzi, così spera Sinisa, si faranno.
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Partite giocate
Galles-Belgio
Croazia-Macedonia
Scozia-Serbia
Classifica
Belgio
Croazia
Scozia
Serbia
Macedonia
Galles
Pt
3
3
1
1
0
0
G
1
1
1
1
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1
Le prossime partite
Scozia-Macedonia
Belgio-Croazia
Serbia-Galles
Galles-Scozia
Serbia-Belgio
Macedonia-Croazia
Belgio-Scozia
Macedonia-Serbia
Croazia-Galles
V
1
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N
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2
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1-0
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PRIMO TEMPO 0-0
Gs
0
0
0
0
1
2
SCOZIA (4-1-4-1) McGregor 7; Hutton 5, Webster 6, Berra 6,
Dixon 6,5; Caldwell 6,5; Snodgrass 5,5 (dal 24’ s.t. Forrest
6), Morrison 5 (dal 36’ s.t. Mackie sv), Adam 5, Naismith 5,5;
Miller 5 (dal 36’ s.t. Rhodes sv).
PANCHINA Gilks, Hanley, Maloney, Cowie, Dorrans, McCormack, Phillips, Foster, Marshall.
ALLENATORE Levein 5,5.
AMMONITI Snodgrass per gioco scorretto.
11 settembre
11 settembre
11 settembre
12 ottobre
12 ottobre
12 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
16 ottobre
SCOZIA-SERBIA
0-0
SERBIA (4-5-1) Stojkovic 6; Ivanovic 6, Bisevac 6, Nastasic
5,5, Kolarov 6,5; Mijailovic 5 (dal 1’ s.t. Fejsa 5,5), Tosic 6,
Ninkovic 5, 5, Ignjovski 5,5, Djuricic 6 (dal 38’ s.t. Lekic sv);
Lazovic 5,5 (dal 13’ s.t. Tadic 6).
PANCHINA Kahriman, Tomovic, Maksimovic, Petrovic,
Lukovic, Matic, Subotic, Markovic, Brkic.
ALLENATORE Mihajlovic 6.
AMMONITI Nastasic e Ninkovic per gioco scorretto.
ARBITRO Eriksson (Svezia) 6.
NOTE spettatori 47.369. Tiri in porta: 5-4. Tiri fuori: 4-5.
Angoli 12-5. In fuorigioco: 3-0. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.
gli altri risultati
co guidati da un Messi in serata di
grazia e molto ispirato. Il nuovo
vantaggio della nazionale biancoceleste arriva al 31’ con Higuain.
Si va al riposo con il risultato di
2-1, ma nella ripresa sarà ancora
Argentina protagonista. Dopo alcune belle giocate, puntuale il sigillo finale di Leo Messi (63’) che
durante il match ha anche colpito
per due volte i legni ed è stato il
vero mattatore della serata. Un
Messi in formato Mondiale, capace di dettare i tempi della fase offensiva e mettere a sedere gli avversari. Un buon segnale anche
per il Barcellona che lo riavrà per
la ripresa della Liga e l’inizio della
Champions League.
Qualificazione più vicina Soddi-
Lionel Messi,
25 anni, a
bordo della
sua Maserati,
personalizzata
con la targa
10-10 come
il numero
di maglia del
fuoriclasse
Il portiere scozzese nega la
vittoria a Mihajlovic al 90’
GRUPPO A
ZONA SUDAMERICANA I BIANCOCELESTI ORA SONO UN PUNTO AVANTI RISPETTO A ECUADOR E CILE
Gol e traverse: Messi incanta
L’Argentina diventa capolista
Scozia e Serbia
Deludente pari
senza emozioni
sfatto il c.t. argentino Sabella a fine match vittorioso col Paraguay:
«Dopo questa vittoria restiamo
con i piedi per terra. Non voglio
che i giocatori passino da un estremo all’altro nella critica. Messi? È
un giocatore felice e lo dimostra
in campo con le sue giocate e anche con i gol». «È stata una serata
speciale - ha commentato il fuoriclasse del Barcellona, autore di
una prova da incorniciare -. Volevamo regalare una vittoria al nostro pubblico e ci siamo riusciti.
Abbiamo subìto il pareggio del Paraguay, ma siamo stati bravi a rialzarci. Ora l’obiettivo è la qualificazione e siamo sulla strada giusta».
Con un Messi su questi livelli di
qualità e continuità di gioco il
Mondiale per l’Argentina è più vicino.
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Colombia, 4-0 con l’Uruguay
Stati Uniti k.o. in Giamaica
Al Mondiale parteciperanno in tutto 32 squadre, compreso
il Brasile qualificato di diritto. In Europa si qualificano direttamente le vincitrici dei nove gironi. Le otto migliori seconde disputeranno i playoff tra di loro. Oltre alla Seleçao, il
Sudamerica qualificherà 4 squadre, la quinta spareggerà
con la quinta dell’Asia che manderà al Mondiale altre quattro squadre. Il contingente africano sarà di 5 nazionali, quello centro-nord americano di tre, più eventualmente una
quarta che spareggerà con la vincente del girone dell’Oceania. Ecco i risultati e le classifiche dopo le gare dell’ultimo
turno oltre alle sfide andate in scena in Europa nel fine settimana.
GRUPPO SUD AMERICA
Argentina-Paraguay 3-1 Di Maria 2’ pt, Fabbro 17’ pt, Higuain 30’ pt; Messi 18’ st. Colombia-Uruguay 4-0 Falcao
2’ pt; Gutierrez 2’ e 7’ st, Zuniga 46’ st. Ecuador-Bolivia
1-0 Caicedo 29’ st . Perù-Venezuela 2-1 Juan Arango 42’
pt; Farfàn 2’ e 9’ st
CLASSIFICA Argentina 13, Cile e Ecuador 12, Uruguay
11,Colombia 10, Venezuela* 8, Perù 6, Bolivia * 4, Paraguay
4 * Venezuela e Bolivia una partita in più
GRUPPO NORD E CENTRO AMERICA
GRUPPO A Giamaica-Stati Uniti 2-1 Dempsey 1’ pt, Austin 22’ pt; Shelton 17’ st. Guatemala-Antigua & Barbuda
3-1 Byers 38’ pt, C. Ruiz 15’ e 34’ st, Pezzarossi 45’ st
CLASSIFICA Giamaica 7, Guatemala e Stati Uniti 4, Antigua & Barbuda 1
GRUPPO B Salvador-Guyana 2-2 Gutierrez 4’ pt, Bobb
20’ pt e 9’ st; Romero al 21’ pt . Costa Rica-Messico 0-2
Salcido 43’ pt; Zavala al 7’ st
CLASSIFICA Messico 9, Costa Rica 4, Salvador 2, Guyana
1
GRUPPO C Cuba-Honduras 0-3 Bengston al 31’ pt; Bernandez al 18’. Chavez al 45’ st. Canada-Panama 1-0 De
Rosario 32’ st
CLASSIFICA Canada 7, Panama 6, Honduras 4, Cuba 0
GRUPPO OCEANIA
Salomone-Tahiti 2-0 Fa’ Arodo al 16’ pt; Teleda al 15’ st;
Nuova Caledonia- N. Zelanda 0-2 Smeltz al 12’, Wood al
40’ pt.
CLASSIFICA Nuova Zelanda e Salomone 3; Tahiti e Nuova
Caledonia 0
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
l’Avventuroso
di REINHOLD MESSNER
iovedì sarà già passato un
anno dalla morte di WalG
ter Bonatti. Sono felice che la
Gazzetta lo ricordi diffondendo
il bel film "Walter Bonatti. Con i
muscoli, con il cuore, con la testa". Il dvd contiene anche degli
extra che documentano momenti che ho avuto la
fortuna di vivere con Walter. Come quello a Courmayeur nel 2010, in occasione del più importante
fra i premi di alpinismo. Quel «Piolets d'Or Carrière», per il lavoro di tutta la vita, che è ora intitolato proprio a Bonatti: il modo più bello per onorare un alpinista e un uomo unico. Ci sono poi anche
ALONSO PUÒ FARE UN GRAN RECUPERO
MA CI VOGLIONO STRATEGIE PERFETTE
di CESARE FIORIO
l weekend della Ferrari e di Fernando Alonso
non è iniziato nel migliore dei modi, con i proIblemi
al motore, ai freni e al cambio di venerdì e
quello alla barra ieri in qualifica: in 24 ore la
rossa ha avuto inconvenienti tecnici pari a quelli
di una stagione intera e a questo punto si spera
che i guai siano finiti. Anche perché, partendo
così dietro sullo schieramento, Fernando ha sicuramente un grosso handicap per provare a vincere o a salire sul podio ma, soprattutto, si ritrova
il problema aggiuntivo di uscire indenne dalla
prima curva. Che, come a Spa, regala sempre
sorprese. Dopo quanto successo in Belgio, Fernando ci teneva particolarmente a partire davanti, facilitandosi il compito di star fuori dai guai
anziché affrontare la prima chicane in mezzo a
tutti. Fortuna che, rispetto a Spa, Grosjean è rimasto a casa e Maldonado è stato spedito 10 posti più indietro.
Su un recupero di Alonso vedo però grandi possibilità, anche se sarà dura prendere la McLaren,
con Hamilton e Button che potrebbero finire il
primo giro già con un gran vantaggio. Il muretto
dovrà dargli una mano, con strategie perfette.
Fernando deve limitare i danni e contrastare
l’avversario più vicino in classifica, Vettel. Attenti però, perché il nemico vero può diventare Hamilton, per me più forte di Vettel: se la macchina ha problemi, Seb va spesso in difficoltà.
Comunque godiamoci questa Ferrari che ha fatto bene i compiti e può regalarci tante soddisfazioni: Monza è un circuito estremamente atipico, non si prova più prima del GP e ci arrivi con
le simulazioni fatte a casa. Le prestazioni di Fernando e il terzo tempo di Massa dicono che la
pole sarebbe stata un traguardo raggiungibile.
Questo, però, non vuol dire che sulle altre piste
il divario sarà annullato. Per vincere il titolo, a
Maranello dovranno lavorare fino alla fine.
Ex direttore sportivo Ferrari
15
IN RICORDO DEL «MIO» BONATTI
ALPINISTA E UOMO SENZA LIMITI
le immagini del suo 80˚ compleanno. Era felice fra
i suoi migliori amici. Venne al museo di Castel Firmiano. Lì ho appena concluso l'installazione di
una serie di opere che ricordano i pochi scalatori
che sono stati davvero alla base dello sviluppo
dell'alpinismo tradizionale. Una serie che finisce
purtroppo con lui. Dopo, l'alpinismo è cambiato. E
sono stati gli specialisti a portare avanti la bandiera. Bonatti era invece un grande avventuriero senza limiti.
Ci siamo visti per la prima volta sul monte Rite nel
2004, quando iniziava per fortuna la discussione
finale sulla vicenda del K2, che nel frattempo è
stata chiarita, grazie all'allora presidente del CAI
laVignetta
Monza vista da Fiorio
LA GAZZETTA SPORTIVA
di VALERIO MARINI
Annibale Salsa. E così Walter è ricordato da tutti
noi come il cristallo dell’alpinismo classico e anche, dopo decenni di amarezze, come una persona che, quando ci ha lasciato, guardava serenamente al passato.
Tanto che la sua compagna, Rossana Podestà, nel
nuovo libro che ha curato su Walter, «Una vita
libera», ricco di tante belle e forti immagini, ha
chiuso tutta quella storia, 54 anni, in un solo doppio paginone. Credo sia stata una scelta soddisfatta e persino divertita. Alla faccia degli invidiosi
che ancora cercano di seminare mistero dove invece tutto è, definitivamente, chiaro.
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laMister
Osvaldo, la punta
che ci mancava
E crescerà ancora
Zeman ha costruito l’attacco su Pablo
che ora in Nazionale diventa essenziale
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
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VALENTINO ROSSI
Nove volte campione del mondo
Monza vista da Capelli
FERNANDO HA UNA FERRARI VELOCE
E MASSA COME ALLEATO IMPORTANTE
di IVAN CAPELLI
L
a qualifica del GP d’Italia per Fernando
Alonso è un rammarico, perché sicuramente il ferrarista avrebbe ingaggiato una
battaglia per la pole con Lewis Hamilton,
un testa a testa che avrebbe rappresentato il miglior aperitivo per la gara di oggi.
Non tutto però è perduto, Fernando
scatta 10˚ ma ha un auto competitiva e
veloce e come ha dimostrato anche Felipe Massa, ha un ottimo passo gara. Davanti si trova due grosse incognite: la prima curva che è una sorta di deja vu ricordando Spa e poi la strategia: bisogna
capire se Alonso deciderà di attaccare
subito, sbarazzandosi di più avversari
possibili o se invece farà l’attendista, soluzione, questa, improbabile.
La McLaren, invece, si trova nelle migliori
condizioni possibili, con Hamilton nel ruo-
lo di lepre e Jenson Button che lo può coprire.
Anche se siamo abituati alle scelte della McLaren di lasciare i propri piloti liberi di battagliare. In ottica Mondiale questa rappresenta la
situazione migliore. Quanto a Sebastian Vettel, il tedesco vede il bicchiere mezzo pieno
e mezzo vuoto: mezzo pieno perché scatta davanti ad Alonso e quindi può sperare di rubargli ancora qualche punto in
ottica campionato, mezzo vuoto perché
la Red Bull ha dimostrato di non essere
sufficientemente competitiva e quindi
in gara potrebbe trovarsi in difficoltà.
Chiudo con Massa, che risalta fuori nel
giorno della verità tra Alonso e i suoi avversari. Può diventare il vero alleato di
Alonso, non solo in questa gara ma anche
nel Mondiale. Monza 2012, per lui, rappresenta la chance più grande per far capire,
che è ancora un pilota da Ferrari.
Ex pilota Ferrari, commentatore tv
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Che bello rivedere Robert
Kubica sorridente e
soprattutto di nuovo al
volante di una macchina da
corsa
@ValeYellow46
PEDRO DE LA ROSA
BENVENUTI NEL MONDO DI ZANARDI
DOVE I PROBLEMI SONO OPPORTUNITÀ
di GIANLUCA GASPARINI
I
l 15 settembre 2001, sabato del GP d’Italia di
F.1, il paddock di Monza — già scosso per la
tragedia di 4 giorni prima a New York — si ritrovò sotto choc alla notizia dell’incidente del Lausitzring in cui Alex Zanardi perse le gambe e fu
vicinissimo a perdere la vita. Ieri, al termine delle qualifiche della stessa gara, l’autore della pole
Lewis Hamilton ha detto: «Vorrei congratularmi
con il mio amico Alex: non è solo uno degli uomini più coraggiosi che conosca, ma è anche uno
dei più simpatici. I suoi successi alle Paralimpiadi sono stati un’incredibile fonte di ispirazione».
Alessandro, Sandrino per gli amici, non è un santo o una specie di fenomeno in grado di compiere miracoli sportivi o morali. E’ un uomo con pregi e difetti, come gli altri. Ma si porta dietro caratteristiche oggi rare: riesce a emozionare ed emozionarsi, vede qualsiasi bicchiere gli si pari da-
vanti mezzo pieno e crede nel lavoro. Le due medaglie d’oro e quella d’argento che l’hanno reso
il simbolo azzurro della spedizione londinese
non sono cadute dal cielo. Chi c’era quando si
capottava nei fossi con una handbike di sua invenzione («Ma non va dritta nemmeno in rettilineo!», era la battuta che si sorbiva certe sere) sa
benissimo di che si tratta. Fatica, grinta, voglia
di imparare hanno prodotto questi trionfi.
Non ha vinto perché si chiama Zanardi e gli hanno detto: «Prego, si accomodi». Ha vinto perché
si è fatto un mazzo così pedalando in inverno,
nella nebbia, anche se in casa si stava meglio. Ha
vinto perché non sta scritto da nessuna parte che
un uomo abbia limiti. Ha vinto perché per lui
ogni contrattempo diventa un’opportunità. Ha
vinto perché un giorno ha capito che la bellezza
sta tutta nel viaggio per provare ad arrivare in
cima. E dunque l’ha affrontato divertendosi. E’
lo Zanardi-pensiero. E pare faccia un gran bene.
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di CAROLINA MORACE
Pilota Formula 1
indubbiamente l’attaccante del momento. Forte fisiÈ
camente, potente, bravo nel
Il mio casco per la gara!
@PedrodelaRosa1
EMERSON FITTIPALDI
Due Mondiali di Formula 1
ilPersonaggio
Pablo Daniel Osvaldo, 26 anni, punta della Roma e della Nazionale AFP
Al GP di Monza 1970 ho
perso un grande amico e
campione, Jochen Rindt.
Prima di andare alla gara ho
dovuto cancellare i ricordi,
perché potevano
ostacolarmi
@emmofittipaldi
DAVID CLARKE
Nazionale calcio paralimpica GB
Complimenti a un Brasile
assolutamente brillante per
l’oro alle Paralimpiadi di
Londra 2012. Coraggioso lo
sforzo della Francia
@ClarkieGB7
CLAUDIO MARCHISIO
Centrocampista Italia
Ora pensiamo alla prossima,
dobbiamo migliorare sotto
tutti i profili e questo
possiamo e sappiamo farlo!!
Vi abbraccio. Cla
gioco aereo, acrobatico e, non
è poco, allievo di Zdnek Zeman. Già perché Pablo Daniel
Osvaldo, 26 anni, una doppietta venerdì contro la Bulgaria,
ha un potenziale ancora tutto
da scoprire. Il giocatore della
Roma è partito quest’anno con
il piede giusto nella squadra di
club e nella Nazionale italiana
che da tempo non aveva un
centravanti delle sue caratteristiche, visto che l’ultimo è stato Luca Toni.
Osvaldo ci ha esibito, in questo inizio di stagione, parte del
suo repertorio fatto di gol impossibili, di rara bellezza, di
destro, di sinistro e di testa.
Ma quali sono le caratteristiche di questo giocatore? Perché sta esplodendo solo oggi
dopo varie esperienze in squadre italiane dove, certamente,
non ha brillato per rendimento?
Partiamo da un fatto. Osvaldo
è temibile soprattutto in area
di rigore, questo è il motivo
per cui Zeman lo ha posizionato al centro dell’attacco romanista. All’interno dell’area di rigore fa leva sulla sua stazza fisica per prendere posizione ed
attaccare i cross ma è abile anche a sfruttare i corridoi e ad
inserirsi, con grande scelta di
tempo, a prendere le palle filtranti verso la porta avversaria. Ed è proprio frontale alla
porta che l’argentino si esprime al meglio. Tiro in corsa, repentini cambi di direzione,
controllo per il tiro.
@Marchisio86
Zeman ha costruito l’idea del
reparto offensivo proprio attorno alle caratteristiche di
questo giocatore con Totti
che, convergendo al centro
dalla sinistra, si trova sul destro la palla per servire l’attaccante romanista. Così facendo
l’argentino sfrutta la sua corsa
in diagonale che gli permette
di tenere lontano l’avversario
diretto.
Al centro dell’attacco, deve ancora migliorare nella protezione della palla che, consente alla squadra di salire. Ma gli
schemi di Zeman, con il loro
continuo attacco alla profondità, non credo, prevedano questa strategia tattica, che però
sarebbe molto utile, al contrario, alla squadra di Prandelli.
Infatti in campo internazionale, come è successo con la Bulgaria, le squadre, spesso, cercano di pressare alto e, se non
si riesce a giocare palla a terra,
un lancio lungo a scavalcare il
centrocampo avversario diventa quasi indispensabile. Avere
in quella posizione un attaccante che sappia proteggere la
palla e servire i compagni a rimorchio diventa una soluzione tattica quasi obbligata.
Prestazioni positive, entusiasmo dei tifosi ed insegnamenti
di Zeman, possono far crescere ulteriormente l’argentino.
La sua maturità, la sua personalità e la sua voglia di arrivare saranno determinanti per
esprimere tutte le qualità. Però Osvaldo dovrà considerare
questo splendido momento
calcistico non come un traguardo ma come un trampolino di lancio. Solo allora, potremmo dire di aver trovato
un cannoniere alla Vieri, alla
Toni, proprio quell’attaccante
che è mancato alla Nazionale
Italiana in questi anni.
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16
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 3a GIORNATA
Varese altra festa Kone
Ebagua gol: è polemica
L’attaccante, dopo la pace con il club, segna su rigore mentre
i tifosi voltano le spalle: poi a Modena arriva la terza vittoria
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
MODENA
Repetita iuvant e il Varese vola. Non sappiamo se l’ivoriano Moussa Kone conosce il
latino, ma sa come applicarlo
alla lettera. Sabato scorso aveva segnato nel recupero il gol
della vittoria a Pescara contro
il Lanciano e, quasi col cronometro in testa, si è ripetuto al
Braglia affondando il coraggioso Modena a 20 secondi dalla
fine dei 4 minuti di recupero
con un altro gol pesantissimo
che vale il terzo successo di fila, mentre per i gialloblù arriva il primo k.o. stagionale che
fa male, perché il pareggio sarebbe stato più giusto. Il colpo
del Varese non sopisce la polemica a distanza tra i suoi tifosi
e Giulio Ebagua, l’attaccante
che ha rotto il rapporto con la
piazza per un litigio estivo che
non si riesce a superare. Ebagua, dopo aver trovato l’accordo con la società per il prolungamento del contratto, subentra nella ripresa e cambia la
partita, ma in curva i sostenitori ospiti rumoreggiano e succede un episodio surreale.
Spalle al campo A metà ripresa
Kone viene tamponato in area
da Zoboli, per l’arbitro (spesso
MODENA
VARESE
1
2
Modena frizzante Reduce dal
blitz di Gubbio sulla Ternana,
il Modena ha ancora voglia di
stupire e attacca forte già nei
primi possessi. Bressan fa una
paratissima sulla punizione velenosa di Greco, poi sul finale
del primo tempo con un balzo
acrobatico sventa in angolo
una fiondata di Ardemagni.
Nella ripresa il doppio svantaggio (nel punteggio e negli uomini) sembra chiudere i giochi, ma Marcolin raddrizza la
situazione gettando in campo
Stanco che, alla prima palla
utile, infila il pareggio con un
diagonale in corsa. Il pareggio
è una manna, ma un errore di
Carini diventa veleno in coda.
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Ebagua (V) su rigore al 24’,
Stanco (M) al 26’, Kone (V) al 49’ s.t.
MODENA (3-4-3) Manfredini 6; Zoboli
5, Andjelkovic 6, Perna 6; Pagano 5,5, Dalla
Bona 6,5, Signori 5,5, Carini 5; Greco 5,5
(dal 12’ s.t. Lazarevic 6), Ardemagni 6 (dal
28’ s.t. Gozzi 6), Surraco 5,5 (dal 25’ s.t. Stanco 7). PANCHINA Di Stasio, Osuji, Moretti, William. ALLENATORE Marcolin 6.
VARESE (4-4-2) Bressan 7; Fiamozzi 6
(dal 28’ s.t. Carrozzieri 5,5), Rea 6, Troest
5,5, Grillo 6; Zecchin 5,5, Kone 7,5, Corti 5,5
(dal 40’ s.t. Filipe s.v.), Nadarevic 6; Neto Pereira 6,5, Eusepi 5,5 (dal 12’ s.t. Ebagua 7).
PANCHINA Bastianoni, Lazaar, Tripoli, Momentè. ALLENATORE Castori 6,5.
ARBITRO Mariani di Aprilia 5,5.
GUARDALINEE Longo 5 - Pegorin 6.
ESPULSI Zoboli (M) al 23’ s.t. per gioco sc.
AMMONITI Rea (V), Pagano (M), Corti (V), Andjelkovic (M), Nadarevic (V), Carrozzieri (V)
e Troest (V) per gs; Dalla Bona (M) per prot.
NOTE paganti 2.364, incasso di 22.198 euro;
abbonati 2.342, quota di 21.769 euro. Tiri in
porta 7-6. Tiri fuori 2-7. In fuorigioco 2-0.
Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 4’.
in ritardo e fuori sintonia con
l’assistente sotto la tribuna: il
designatore Messina, in tribuna, avrà preso nota) è rigore
con rosso diretto nei confronti
del difensore, non è un abbaglio ma il brutto arriva sull’esecuzione dal dischetto. Va Ebagua mentre i tifosi gli voltano
le spalle e intonano un coro di
in sala stampa dal club e dall’allenatore. «Questa storia va
avanti da troppo tempo e io
non ho più voglia di commentarla — taglia corto Fabrizio
Castori — dico solo che sono
felice che Giulio abbia fatto
gol». Per le statistiche è il trentesimo bersaglio ufficiale di
Ebagua con il Varese. Il presidente Antonio Rosati è più
esplicito: «I nostri tifosi hanno
tenuto un atteggiamento poco
intelligente: forse speravano
che sbagliasse il rigore. Ebagua è un nostro giocatore, non
possono attaccarlo così».
Varese corsaro Dopo un primo
Giulio Ebagua, 26 anni, venerdì ha trovato l’accordo con il Varese per
il nuovo contratto, ha subito giocato a Modena e ha segnato LIVERANI
h
7,5
il migliore
KONE (Varese)
Gioca a tutto campo,
procura il rigore e poi
realizza il gol della vittoria
dileggio: «Del 21 (il numero di
maglia del nigeriano) me ne
frego tanto Neto (Pereira) ci
fa gol». Ebagua non se ne cura
e fa centro, poi esulta correndo verso la bandierina facendo il segno delle corna del toro
(un saluto alla sua ex squadra?). Ogni traduzione è libera, ma il giocatore viene difeso
tempo di contenimento, il Varese comincia a crescere e a
prendere campo. L’innesto di
Ebagua va nella direzione di
aumentare la profondità e infatti il nigeriano attacca gli
spazi e fa salire i compagni. Il
black power di Castori diventa
decisivo: Ebagua segna su rigore e poi Kone entra al tempo
giusto sull’assist di Neto Pereira gelando la difesa gialloblù,
con Carini colpevole di una
mancata chiusura sul match-winner. Repetita iuvant.
LA SORPRESA
Vicenza gode
con abbonati
e nuovi arrivi
VICENZA (a.m.)
Nemmeno la retrocessione sul
campo e l'estate tribolata a
seguire il Vicenza nelle aule dei
tribunale sportivi, conclusasi
con il ripescaggio, ha spento
l'attaccamento dei tifosi: la
campagna abbonamenti va a
gonfie vele, già raggiunta
quota 4.453 tessere e, se
continua così, ci sarà il
sorpasso sullo scorso anno.
Merito di questo va dato al
mercato condotto dal d.g.
Paolo Cristallini che, per
quanto ha potuto, ha cercato
di rivoltare la squadra della
passata stagione puntando al
rinforzo di alcuni reparti come
quello d'attacco: grazie anche
alla finestra fino a domani,
negli ultimi giorni sono arrivati
Lazcko, Padalino e Semioli
(Sampdoria). Merito anche del
tecnico Roberto Breda che è
arrivato senza proclami, non si
è mai lamentato, non ha
cercato alibi, e ha solo detto:
«Non è facile sbarazzarsi dalle
scorie della passata
stagione». Col Cesena, prima
al menti, è arrivata la vittoria e
Breda ha commentato: «Ci
voleva perché così quanto
propongo prende più forza,
ma sono contento del mio
gruppo per come lavora e per
l'atteggiamento sempre
propositivo». Adesso
l'obiettivo è continuare la
striscia positiva contro la Juve
Stabia: «E' vero che loro
hanno perso le prime due gare
— ha commentato ieri Breda —
ma guai a sottovalutarli».
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IL DEBUTTO SUBITO IN CAMPO CONTRO IL LIVORNO CAPOLISTA
Pro Vercelli, l’ora di Tiribocchi
E tra un mese la rete più bella
L’attaccante
appena ingaggiato
è pronto e cerca
casa in attesa
di diventare padre
85 chilogrammi, non passa
inosservato. Un esordio che
profuma già di sfida: due bomber a confronto. Da una parte
il Tir, dall’altra Paulinho, punta di diamante del Livorno, pure alla ricerca della prima rete
stagionale.
Presto papà Simone Tiriboc-
RAFFAELLA LANZA
VERCELLI
Rimasto fermo nella
piazzola di sosta per 130 giorni, il Tir è pronto a ripartire.
Giocata l’ultima gara il 2 maggio scorso contro il Milan, indossando ancora la maglia dell’Atalanta, oggi Simone Tiribocchi torna in campo, ma con
una divisa diversa, quella bianca e storica della Pro Vercelli,
che per tutta l’estate l’ha corteggiato e alla chiusura del
mercato è riuscita a strapparlo
alla concorrenza dell’Udinese.
Ricordate la trattativa, condotta con grande attenzione e insistenza dal d.s. Giancarlo Romairone? I friulani cercavano
un attaccante per completare
il reparto, ma senza garantirgli spazi, così lui invece di restare in Serie A e misurarsi anche in Europa League ha preferito tornare in B in un club dove è sicuramente la stella.
Il confronto Il Tir, salvo sorprese dell’ultimora, oggi sarà nell’undici titolare che scende in
campo a Piacenza contro la capolista Livorno. Una gara difficile, ma adatta a lui, punta di
spessore di nome e di fatto. Il
suo fisico, 180 centimetri per
chi, che non segna dal 25 marzo scorso nella partita con il
Bologna, vuole benedire il suo
esordio con un gol. Per poter
correre sotto la curva, suonando il clacson come solo lui sa
fare. «Sono venuto a Vercelli
per rilanciarmi. La Pro mi ha
fatto sentire importante. Ho
trovato un gruppo fantastico
nel quale mi sono inserito a
meraviglia» ha detto il giorno
della presentazione, quando è
arrivato con la moglie Gloria
Zanin che tra un mese lo renderà padre.
la scheda
SIMONE TIRIBOCCHI
34 ANNI
ATTACCANTE
Simone Tiribocchi è
nato a Roma il 21 gennaio
1978. In carriera ha segnato
134 gol in campionato: 39 in
A, 83 in B e 12 in C1.
Cresciuto nelle giovanili
della Lazio, ha vestito la
maglie di Empoli, Torino
(con cui ha debuttato in A
nel settembre 2001),
Savoia, Benevento, Siena,
Ancona, Chievo, Lecce. Nel
2009 è arrivato all’Atalanta
con cui è stato fino allo
scorso agosto prima di
passare alla Pro Vercelli.
Cerco casa Per Tiribocchi, che
in carriera finora è andato a segno 134 volte in campionato e
ha vissuto le ultime 14 stagioni tra A e B, girovagando da Torino a Siena e facendo tappa
anche ad Ancona, Chievo, Lecce, Empoli e Benevento, arrivare a Vercelli è stato un ritorno
all’antico, anche perché è stato qualche stagione in Piemonte, nel Toro: «Questa è una realtà provinciale, ma nel senso
positivo. A Vercelli mi sento a
casa». A proposito di casa: sta
cercando un alloggio in città
per sistemare la famiglia. Intanto il Tir scalda il piede: per
segnare il suo primo gol targato Pro.
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
17
SERIE BWIN L’ANTICIPO DELLA 3a GIORNATA
Verona, la prima volta è da applausi
Un errore della Reggina e poi un rigore: la squadra di Mandorlini gioca, domina e convince
VERONA
REGGINA
2
0
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Laner al 9’ p.t.; Gomez su rigore al 6’ s.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 6; Crespo 6,5,
Moras 6,5, Maietta 7, Martinho 7 (dal 42’ s.t.
Fatic s.v.); Laner 6,5, Cacciatore 6,5, Jorginho 6,5; Gomez 6,5, Cacia 6,5 (dal 44’ s.t.
Bojinov s.v.), Rivas 7 (dal 21’ s.t. Grossi 6).
PANCHINA Nicolas, Abbate, Albertazzi, Ceccarelli. ALLENATORE Mandorlini 7.
REGGINA (3-4-3) Baiocco 5; Adejo 6,
Freddi 6, Di Bari 5; Melara 5 (dal 14’ s.t.
D’Alessandro 5,5), Rizzo 5,5, Barillà 6 (dal
31’ s.t. Hetemaj s.v.), Rizzato 5,5; Ceravolo
5,5, Comi 5 (dal 21’ s.t. Louzada 5,5), Fischnaller 5. PANCHINA Facchin, Bergamelli, Armellino, Viola. ALLENATORE Dionigi 5.
ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5.
GUARDALINEE Tegoni 6 - Fiorito 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Rizzo (R), Fischnaller (R) e Laner
(V) per gioco scorretto; Barillà (V) per proteste.
NOTE paganti 3.229, incasso di 46.709 euro;
abbonati 11.418, quota di 104.120 euro. Tiri
in porta 4-2. Tiri fuori 4-9. In fuorigioco 1-1.
Angoli 3-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
ROBERTO PELUCCHI
VERONA
Uomini di poca fede, bastava avere un po’ di pazienza.
Dopo i pareggi contro Modena
e Spezia, che già avevano fatto
alzare le antenne a qualcuno,
il Verona gonfia il petto e si
mostra per quello che è, uno
squadrone destinato a recitare sempre da protagonista. La
vittoria, indispensabile per
tranquillizzare le anime in pena e per aumentare l’autostima (già alta) del gruppo, è arrivata ed è stata gonfia di contenuti.
Spaccati La partita, per quasi
un’ora in bilico per quanto riguarda il risultato, ma non certo dal punto di vista del gioco
e del modo di stare in campo,
ha subito preso una piega favorevole all’Hellas. Mandorlini,
a sorpresa, è partito con Cac-
Juanito Gomez, 27 anni, trasforma il rigore (molto contestato) del 2-0 LIVERANI
ciatore davanti alla difesa, con
Martinho retrocesso a sinistra.
Dionigi, che è tornato a perdere dopo quasi un anno di imbattibilità (24 partite con il Taranto e 2 con la Reggina), ha
disegnato un 3-4-3 virtuale,
che all’atto pratico altro non è
stato che un abbottonato
5-4-1, con Melara e Rizzato
h
7
il migliore
RIVAS (Verona)
Quando è in forma è
l’ideale per aprire anche le
difese più blindate.
spesso affiancati ai tre compagni della difesa e con Ceravolo
e Fischnaller costretti ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti per non lasciare soli
contro il vento Rizzo e Barillà.
Fregandosene abbondantemente del muro alzato davanti a Baiocco, il Verona ha preso
possesso del centrocampo e
grazie soprattutto al gran movimento e alla qualità di Rivas
ha cominciato a grattare i mattoni. Dopo nove minuti la difesa della Reggina si era già aperta come una scatoletta di tonno. Rivas ha dato palla a Cacia, che ha saltato Baiocco in
incerta uscita e ha tirato in porta; sulla linea ha salvato Rizzato, poi ancora il portiere, incerto se intervenire con le mani o
con i piedi, si è fatto rubare palla da Rivas e così Laner ha scaraventato in porta per l’1-0.
Punti in banca Una volta passato in vantaggio, il Verona non
ha peccato di presunzione, ma
Così in campo (ore 15) IL BARI RITROVA GHEZZAL, IL BRESCIA ASPETTA CORVIA, IL LIVORNO PERDE DIONISI
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
VARESE (-1)
SASSUOLO
LIVORNO
VERONA
SPEZIA
VICENZA
BRESCIA
CITTADELLA
CROTONE
PRO VERCELLI
MODENA (-2)
BARI (-5)
EMPOLI (-1)
LANCIANO
REGGINA (-3)
TERNANA
JUVE STABIA
CESENA
PADOVA (-2)
ASCOLI (-1)
NOVARA (-4)
GROSSETO (-6)
8
6
6
5
4
3
3
3
3
3
2
1
1
1
1
0
0
0
-1
-1
-2
-5
PARTITE
G V N P
3 3 0 0
2 2 0 0
2 2 0 0
3 1 2 0
2 1 1 0
2 1 0 1
2 1 0 1
2 1 0 1
2 1 0 1
2 1 0 1
3 1 1 1
2 2 0 0
2 0 2 0
2 0 1 1
3 1 1 1
2 0 0 2
2 0 0 2
2 0 0 2
2 0 1 1
2 0 0 2
2 0 2 0
2 0 1 1
RETI
F S
6 2
5 1
6 3
4 2
3 2
4 3
2 1
3 3
2 2
1 1
3 3
5 2
3 3
2 3
2 3
0 2
1 5
1 6
3 4
1 5
3 3
2 3
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
PROSSIMO TURNO
Venerdì 14 settembre, ore 20.45 BRESCIA-PADOVA. Sabato 15, ore 15 ASCOLI-SPEZIA, CITTADELLA-LANCIANO, GROSSETO-CROTONE, LIVORNO-EMPOLI, NOVARA-JUVE STABIA,
REGGINA-MODENA, SASSUOLO-PRO VERCELLI,
TERNANA-CESENA, VICENZA-VERONA. Lunedì
17, ore 20.45 VARESE-BARI
LANCIANO
ASCOLI
BARI
TERNANA
CROTONE
CITTADELLA
TERNANA
(3-4-3)
22 BRIGNOLI
19 MECCARIELLO
17 PISACANE
2 FERRARO
13 FAZIO
5 MIGLIETTA
18 BOTTA
3 VITALE
27 RAGUSA
9 LITTERI
14 DUMITRU
All. TOSCANO
CROTONE
(4-2-3-1)
1 CONCETTI
23 CORREIA
16 CHECCUCCI
21 ABRUZZESE
3 MIGLIORE
6 ERAMO
4 GALARDO
11 CIANO
17 MAIELLO
10 DE GIORGIO
20 CAETANO
All. DRAGO
CITTADELLA
(3-4-3)
22 CORDAZ
26 GASPARETTO
6 COLY
5 PELLIZZER
15 CIANCIO
16 BASELLI
18 SCHIAVON
4 BIRAGHI
7 DI ROBERTO
9 DI CARMINE
27 GIANNETTI
All. FOSCARINI
EMPOLI
(4-4-1-1)
1 DOSSENA
2 LAURINI
3 ROMEO
26 TONELLI
13 REGINI
21 SPINAZZOLA
5 MORO
6 VALDIFIORI
29 CRISTIANO
20 PUCCIARELLI
28 CORI
All. SARRI
SASSUOLO
(4-3-3)
1 POMINI
23 GAZZOLA
20 BIANCO
26 TERRANOVA
3 LONGHI
6 BIANCH
4 MAGNANELLI
10 TROIANO
19 TROIANIELLO
8 PAVOLETTI
7 MISSIROLI
All. DI FRANCESCO
JUVE STABIA
(4-3-3)
22 SECULIN
25 BALDANZEDDU
28 MUROLO
6 SCOGNAMIGLIO
29 DICUONZO
34 MEZAVILLA
10 CASERTA
21 JIDAYI
27 ACOSTY
9 BRUNO
3 ZITO
All. BRAGLIA
VICENZA
(3-5-1-1)
1 PINSOGLIO
5 MARTINELLI
6 PISANO
3 BRIGHENTI
8 MUSTACCHIO
2 MISURACA
21 CASTIGLIA
11 MAIORINO
27 DI MATTEO
16 PINARDI
19 MALONGA
All. BREDA
PANCHINA
12 Pena,
26 Altobello,
5 Borghese,
8 Sciaudone,
16 Rivaldo, 7 Galano,
9 Grandolfo
PANCHINA
1 Ambrosi,
23 Brosco,
4 Gotti, 6 Di Deo,
21 Alfageme,
10 Nolè,
11 Sinigaglia
PANCHINA
33 Caglioni,
13 Mazzotta,
19 Vinetot, 25 Addae,
24 Torromino,
8 Falconieri,
9 Gabionetta.
PANCHINA
1 Pierobon, 14
Martinelli, 2 Vitofrancesco, 3 De Vito,
24 Busellato,
20 Martignago,
21 Perna.
PANCHINA
22 Pelagotti,
16 Ferreira, 14 Hisaj,
27 Camillucci,
18 Signorelli,
17 Shekiladze,
7 Maccarone
PANCHINA
22 Pigliacelli,
5 Massoni,
24 Marzorati,
13 Chibsah,
27 Laverone,
18 Luppi, 28 Catellani
PANCHINA
1 Nocchi,
56 Maury,
14 Gorzegno,
2 Genevier,
4 Agyei,
7 Erpen, 11 Mbakogu
PANCHINA
12 Coser,
18 Camisa, 13 Giani,
4 Giandonato,
15 Minesso,
10 Giacomelli,
28 Plasmati
ARBITRO Fabbri di Ravenna
GUARDALINEE Manna-Colella
PREZZI da 13 a 50 euro
TV Sky Calcio 3 HD
ARBITRO La Penna di Roma
GUARDALINEE Stallone-De Meo
PREZZI da 10 a 55 euro
TV Sky Calcio 5 HD
ARBITRO Gavillucci di Latina
GUARDALINEE Raparelli-Bagnoli
PREZZI da 10 a 40 euro
TV Sky Calcio 6 HD
ARBITRO Manganiello di Pinerolo
GUARDALINEE Cucchiarini-Ceccarelli
PREZZI da 15 a 100 euro
TV Sky Calcio 11
BARI Romizi non ce la fa, debutto a centrocampo per Filkor. Qualche dubbio su
Dos Santos. Prima convocazione stagionale per l’attaccante Ghezzal, reintegrato da Torrente. Squalificati nessuno.
TERNANA Brosco è stato provato tutta
la settimana al centro della difesa ma dovrebbe cominciare dalla panchina. A centrocampo Fazio prende il posto di Dianda
impegnato con la nazionale del Burkina
Faso. Squalificati nessuno.
CROTONE Drago deciderà in mattinata
se affidare la maglia da titolare a Gabionetta oppure schierare un modulo più difensivo schierando Maiello. Tornano disponibili sia Vinetot che Torromino. Squalificati nessuno.
CITTADELLA Foscarini dovrà fare a meno di Sosa, Paolucci e Bellazzini in attacco. Spazio all’ultimo arrivato Giannetti. Busellato, in ritardo di preparazione, partirà
dalla panchina. Squalificati nessuno.
EMPOLI Maccarone non ha i 90 minuti
nelle gambe, quindi per lui solo panchina.
Saponara e Mchedlidze sono in nazionale. Squalificati Pecorini.
SASSUOLO Boakye, Laribi, Valeri, Masucci, Frascatore e Berardi: tra nazionali
e infortuni, queste le indisponibilità cui
deve far fronte Di Francesco che sembra intenzionato ad avanzare Missiroli
nel tridente e inserire dall’inizio Troiano
in mediana. Squalificati nessuno.
JUVE STABIA Braglia sembra deciso a
non confermare il 4-4-2 per cambiare
modulo: centrocampo a tre e inserimento di Caserta, reintegrato. In attacco indisponibile Danilevicius, impegnato con la
Lituania. Squalificati Cellini.
VICENZA Breda non avrà a disposizione
Padalino, Rigoni e Gavazzi e dunque è
probabile che a centrocampo schieri a
destra Mustacchio e a sinistra Di Matteo.
Squalificati nessuno.
PRO VERCELLI
LIVORNO
LANCIANO
(4-3-3)
32 LEALI
2 AQUILANTI
15 ROSANIA
6 AMENTA
3 MAMMARELLA
24 DI CECCO
20 PAGHERA
10 VOLPE
18 CECCARELLI
30 TESTARDI
13 PEPE
All. GAUTIERI
ASCOLI
(3-5-2)
1 GUARNA
5 PRESTIA
26 PECCARISI
6 FAISCA
2 SCALISE
18 LOVISO
8 DI DONATO
16 COLOMBA
21 PASQUALINI
30 FECZESIN
10 ZAZA
All. SILVA
PADOVA
(3-5-2)
22 ANANIA
23 CIONEK
5 PICCIONI
6 TREVISAN
2 RISPOLI
19 GALLI
20 DE VITIS
14 ZE’ EDUARDO
33 RENZETTI
9 GRANOCHE
11 CUTOLO
All. PEA
GROSSETO
(3-5-2)
1 BREMEC
29 PADELLA
4 OLIVI
14 IORIO
2 ANTONAZZO
35 DEL VECCHIO
13 OBODO
36 BONANNI
34 FOGLIO
11 CURIALE
32 SFORZINI
All. MORIERO
PANCHINA
12 Casadei,
27 Almici, 26 Scrosta,
8 Minotti,
23 D’Aversa,
17 Vastola, 9 Fofana,
19 Falcinelli.
PANCHINA
22 Maurantonio,
13 Ricci,
14 Giallombardo,
11 Hanine, 7 Russo,
23 Capece,
9 Soncin.
PANCHINA
1 Silvestri,
27 Piccinni,
13 Legati, 8 Cuffa,
17 Jelenic,
10 Farias, 21
Babacar.
PANCHINA
12 Lanni,
23 Celjak, 8 Som,
5 Asante,
10 Jadid,
9 Lupoli,
22 Quadrini.
Si gioca a Pescara
LANCIANO Si allunga la lista degli infortunati. Oltre a Falcone e Marceta si ferma
anche Bacchetti (convocato nell’Under
20 insieme a Leali). Assente anche Gouano, pure impegnato con la propria nazionale. Squalificati Turchi.
ASCOLI In attacco qualche dubbio, con
Feczesin e Zaza in leggero vantaggio su
Soncin. Squalificati nessuno.
JUVE STABIA
VICENZA
BARI
(3-4-3)
1 LAMANNA
23 CEPPITELLI
3 DOS SANTOS
14 POLENTA
2 SABELLI
29 FILKOR
10 BELLOMO
25 DEFENDI
27 IUNCO
18 CAPUTO
11 ALBADORO
All. TORRENTE
PADOVA
GROSSETO
ARBITRO Ciampi di Roma
GUARDALINEE Citro-Di Vuolo
PREZZI da 13 a 40 euro
TV Sky Calcio 7 HD
EMPOLI
SASSUOLO
ARBITRO Borriello di Mantova
GUARDALINEE Vicinanza-Alassio
PREZZI da 15 a 50 euro
TV Sky Sport 1 HD
PADOVA Pea durante la presentazione
di venerdì ha siglato un «patto» squadra-tifosi e, in attesa di riavere i nazionali
(oggi sono assenti Viviani, Feltscher e
Nwankwo) e Cuffa nella migliore condizione (partirà dalla panchina), andrà
avanti col centrocampo a cinque. Squalificati nessuno.
GROSSETO L’unico dubbio riguarda la fascia sinistra: in ballottaggio Som e l’esordiente Foglio. Squalificati nessuno.
PRO VERCELLI
(4-3-1-2)
1 VALENTINI
16 BENCIVENGA
4 RANELLUCCI
13 COSENZA
25 SCAGLIA
24 MARCONI
27 ROSSO
21 ESPINAL
8 CARIDI
7 DI PIAZZA
15 TIRIBOCCHI
All. ROMAIRONE
(Braghin squalificato)
PANCHINA
12 Miranda, 2
Cancellotti, 26 Appelt
Pires, 19 Germano, 10
Fabiano, 11 Iemmello,
30 De Silvestro.
SPEZIA
BRESCIA
(ore18)
LIVORNO
(4-3-3)
1 MAZZONI
6 SALVIATO
4 BERNARDINI
11 LAMBRUGHI
3 GEMITI
10 LUCI
27 EMERSON
28 SCHIATTARELLA
26 SILIGARDI
9 PAULINHO
23 PICCOLO
All. NICOLA
SPEZIA
(4-3-1-2)
1 RUSSO
2 MADONNA
14 SCHIAVI
13 BENEDETTI
19 GAROFALO
8 BOVO
23 SAMMARCO
6 MANDORLINI
10 DI GENNARO
9 SANSOVINI
21 OKAKA
All. SERENA
BRESCIA
(3-5-2)
1 ARCARI
6 ANT. CARACCIOLO
14 SALAMON
21 DE MAIO
15 ZAMBELLI
26 NANA
5 BUDEL
23 BOUY
8 SCAGLIA
11 MITROVIC
9 AND. CARACCIOLO
All. CALORI
CESENA
(4-3-3)
1 RAVAGLIA
25 CECCARELLI
2 MORERO
15 BRANDAO
29 A. ROSSI
13 PARFAIT
11 IORI
23 TABANELLI
20 GESSA
24 GRAFFIEDI
7 D'ALESSANDRO
All. CAMPEDELLI
NOVARA
(4-3-1-2)
1 KOSICKY
15 GHIRINGHELLI
4 LISUZZO
29 BASTRINI
3 ALHASSAN
18 MARIANINI
6 BUZZEGOLI
13 PARRAVICINI
20 LAZZARI
19 GONZALEZ
7 PIOVACCARI
All. TESSER
PANCHINA
12 Fiorillo,
17 Ceccherini,
16 Gentsoglou,
5 Remedi,
15 Molinelli, 20
Dell'Agnello, 24 Bigazzi
PANCHINA
22 Iacobucci,
3 Mario Rui,
5 Piccini, 4 Lollo,
20 Crisetig,
11 Pichlmann,
30 Antenucci
PANCHINA
22 Russo,
2 Rosso,
27 Lancini,
19 Finazzi,
28 Quaggiotto,
4 Saba, 7 Picci
PANCHINA
22 Belardi,
5 Tonucci, 14
Comotto, 6 Meza
Colli, 8 Djokovic,
18 Turchetta,
27 Defrel.
PANCHINA
33 Tonozzi,
5 Ludi, 21 Del
Prete, 24 Faragò,
8 Motta,
25 Mehmeti,
26 Baclet.
ARBITRO Nasca di Bari
GUARDALINEE Bernardoni-Marinelli
PREZZI da 12 a 70 euro
TV Sky Calcio 4 HD
Si gioca a Piacenza
PRO VERCELLI In attacco Braghin dovrebbe dare fiducia al tandem Tiribocchi-Di Piazza con Iemmello in panchina e
Caridi trequartista. I tifosi hanno organizzato 5 pullman. Squalificati nessuno.
LIVORNO Niente da fare per Dionisi. Resta a casa anche Belingheri, non ancora
al meglio: a completare il trio d'attacco
sarà Piccolo. Squalificati nessuno.
CESENA
NOVARA
(ore 20.45)
ARBITRO Cervellara di Taranto
GUARDALINEE Segna-Paiusco
PREZZI da 15 a 45 euro
TV Sky Calcio 1 HD
ARBITRO Velotto di Grosseto
GUARDALINEE Schenone-Gava
PREZZI da 5 a 35 euro
TV Sky Calcio 1 HD, Premium Calcio e Premium Play
SPEZIA Serena conferma Okaka e Sansovini in attacco, con Antenucci in panchina. Benedetti e Mandorlini sostituiscono
gli squalificati Goian e Porcari, con Sammarco spostato centrale di centrocampo. Squalificati Goian e Porcari.
BRESCIA Calori rimanda l'esperimento
del doppio trequartista e punta sul 3-5-2.
Assenti i nazionali Rossi, Lasik, Daprelà e
Cragno. Mercato: trattativa alla stretta finale per Corvia. Squalificati nessuno.
CESENA Campedelli non recupera Lapadula e deve scegliere tra il 4-3-2-1 con
D'Alessandro e Turchetta trequartisti o il
4-3-3. In difesa, out Caldirola e Favalli,
debutta Morero. Squalificati Succi.
NOVARA Due dubbi per Tesser: sulla trequarti è favorito Lazzari su Motta; l’altro
ballottaggio è tra Parravicini e Del Prete.
Probabile staffetta tra Piovaccari e Mehmeti, tra i pali esordisce Kosicky (Bardi è
con l’Under 21). Squalificati nessuno.
ha gestito la partita in modo
molto intelligente. Cacciatore
è tornato in difesa, la regia è
stata ceduta a Jorginho e Martinho ha continuato a dare un
ottimo contributo alla causa.
La Reggina, quasi nulla in attacco con Comi e Fischnaller,
ha collezionato angoli (cinque
in 18 minuti), ma l’unico pericolo reale è stato in un tiro di
Barillà a lato. A inizio ripresa
l’Hellas ha messo in banca i tre
punti con un’altra partenza
sparata. Cacia ha sfiorato due
volte il raddoppio (un tiro alto
e un altro di un soffio a lato),
Rivas ha impegnato Baiocco, e
al 5’ l’argentino ha lanciato Cacia, che nel contatto con Di Bari è finito a terra in area. Irrati
non ha avuto dubbi nel concedere il rigore (forse generoso)
e Gomez l’ha trasformato. Partita chiusa. Non si ricordano
parate di Rafael da tramandare ai posteri e le correzioni di
Dionigi sono servite a nulla.
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LA CURIOSITA’ SENZA GOL
La Ternana
all’asciutto
ora ci prova
con Ragusa
Antonino Ragusa, 22 anni ME-MEDIA
MASSIMO LAURETI
TERNI
Zero gol segnati nelle prime due partite (unico attacco
della B all’asciutto), nessun
punto in classifica per la Ternana. Mimmo Toscano non ci sta
e cambia. Dentro Ragusa, attaccante arrivato in extremis
dal Pescara a completare un reparto avanzato molto giovane; in alternativa ci sono i reduci della promozione Nolè e
Sinigaglia, ma anche Alfageme, primo acquisto dopo il salto di categoria. Per la Ternana
— che non ha segnato nemmeno in Coppa Italia a Cittadella,
altra squadra di B — il tecnico
ha però anche un messaggio
bello chiaro più volte ripetuto
in settimana: «Giochiamo un
buon calcio e creiamo occasioni. Voglio più cattiveria, più
determinazione, maggiore attenzione nella fase conclusiva. E' anche una questione di
testa, di sicurezza, di certezze.
Abbiamo dimostrato in queste
prime uscite di meritare la B,
di poterci stare dentro».
La risposta Le prime risposte
sono attese da Bari, dove Toscano è intenzionato a far esordire Ragusa, che l'anno scorso
ha segnato 7 gol nella Reggina. Cambiamenti per trovare
la formula giusta anche se, dati alla mano, nessuno dei sette
attaccanti in organico è mai
andato in doppia cifra in questa categoria.
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18
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
19
PRIMA DIVISIONE LA 2a GIORNATA (ore 15)
Cuneo-Lecce, torna a casa Lerda
girone A
Tra la Cremonese e l’AlbinoLeffe
si gioca il derby delle penalizzate
ALTO ADIGE-PAVIA
ANDRIA-PISA
ANDRIA (4-4-2) Rossi; Scrugli,
Migliaccio, Zaffagnini, Contessa;
Comini, Arini, Giorgino, Taormina;
Mascolo, Innocenti. (Sansonna,
Nocerino, Tartaglia, D’Errico, Larosa,
Maccan, Lanteri). All. Cosco.
PISA (3-5-2) Sepe; Rozzio, Colombini,
Sabato; Buscé, Rizzo, Favasuli, Fondi,
Benedetti; Perez, Tulli. (Pugliesi,
Sbraga, Carroccio, Barberis, Bianchi,
Gatto, Scappini). All. Pane.
ARBITRO Bruno di Torino
(Pentangelo-D’Amato).
ALTO ADIGE (4-3-3) Grandi; Iacoponi,
Tagliani, Kiem, Martin; Furlan, Uliano,
Branca; Campo, Bocalon, Thiam.
(Marcone, Rubin, Cappelletti, Bontà,
Candido, Fink, Pasi). All. Vecchi.
PAVIA (4-4-2) Kovacsik; Capogrosso,
Fasano, Meregalli, Di Chiara; Statella,
Ferrini, La Camera, Lussardi; Cesca,
Beretta. (Teodorani, Reato, Zanini, Turi,
Redaelli, Scampini, Pompilio).
All. Roselli.
ARBITRO Caso di Verona
(Caliari-Rizzato).
Franco Lerda, 45 anni, per la prima stagione alla guida del Lecce ARCIERI
Il tecnico sfida
la squadra della
sua terra e dove
ha giocato 4 anni:
«Se non vinco,
vado in castigo».
Mercato: c’è De
Rose, via Corvia?
GIUSEPPE CALVI
LECCE
Figli e pallone Sapeva poco del
Cuneo dell’amico Ezio Rossi
(«giocammo nel Torino di Radice, stagione 1986-87»). Ha
chiesto una relazione a suo figlio Mattia, 22 anni, un passato nel vivaio del Torino, da centrocampista. «In attesa di capire che cosa farà da grande, mi
darà una mano — spiega l’allenatore — farà il mio osservatore, gratis ovviamente, studiando gli avversari del Lecce. Mattia primo consigliere e l’altro
figlio Filippo, 16 anni, piccolo
sognatore: promette bene da
attaccante, negli Allievi nazionali del Cuneo».
Cuneo, rieccoci Lerda ripassa
«Te lo racconto, papà?».
E Mattia non è una spia. Piuttosto, è la chiave d’accesso che
consente a Franco Lerda, suo
padre, di arrivare preparato alla sfida col Cuneo. Porta il suo
Lecce nella terra dove è nato
(a Fossano, perché sede di un
ospedale), poi cresciuto calcisticamente e realizzato come
uomo. Il ragazzo di San Biagio
di Centallo, 1.600 anime, oggi
torna per la prima volta da allenatore avversario nel suo stadio, il Paschiero, la sua casa,
goduta a fine carriera, nelle
quattro stagioni (115 partite e
73 gol) in biancorosso. «Ho fatto casa a Vignolo, dove abitava Monica, mia moglie — racconta Lerda — che adesso ha
un negozio di antiquariato in
via Roma, a due chilometri dallo stadio. Se il Lecce vince, dopo la partita vado a mangiare
la buona carne al Belvedere;
altrimenti, mi rintano in casa,
per punizione».
la sua vita per il pallone. «Cominciai nel Centallo, a 10 anni
mi intrigava il ruolo di libero,
pensavo a giocate senza schemi: poi nel gruppo creato da
Bruno Gianclaudio mi diedero
la maglia numero 6 e capii che
sarebbe stato meglio spostarmi in attacco. Le giovanili nel
Torino, il viaggio da nord a
sud e a 31 anni il ritorno a Cuneo: mi vollero il patron Arese
e l’allenatore Rocca, che poi
mi chiamò al Saluzzo, dove cominciai la carriera di tecnico.
Sarò orgoglioso di esibire il
Lecce davanti alla mia gente e
per noi sarà una sfida tosta. Il
Cuneo gioca a memoria, dovremo fare attenzione soprattutto a Fantini, eterno ragazzino.
Ma il Lecce non può guardare
in faccia gli avversari». Un Lecce che domani chiuderà la finestra di mercato con un nuovo
innesto (De Rose dalla Reggina) ma con il rischio di perdere Corvia (va al Brescia?).
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Oscar Brevi, 44 anni, Cremonese
CARPI-REGGIANA
CARPI(4-4-2) Sportiello; Letizia, Poli,
Lollini, Fusar Bassini; Concas, Perini,
Bianco, Di Gaudio; Kabine, Arma.
(Guerci, Sperotto, De Bode, Potenza,
Papini, Pasciuti, Ferretti). All. Tacchini.
REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; Bani, Zini,
Mei, Scappi; Antonelli, Parola, Viapiana,
Matteini; Alessi; Rossi. (Bellucci, Iraci,
Aya, Ardizzone, Sprocati, Ferrara,
De Cenco). All. Zauli.
ARBITRO Cifelli di Campobasso
(Ernetti-Tozzi).
CREMONESE-ALBINOLEFFE
CREMONESE (4-2-3-1) Alfonso; Cangi,
Moi, Tedeschi, Armenise; Fietta,
Buchel; Filippini, Le Noci, Carlini;
Marotta. (Grillo, Visconti, Cremonesi,
Sambugaro, Magallanes, Previtali,
Martinez). All. Brevi.
ALBINOLEFFE (4-3-2-1) Offredi; Salvi,
Ondei, M. Belotti, Regonesi; Di Cesare,
Girasole, Taugourdeau; Martinovic,
Corradi; A. Belotti. (Amadori, Ambra,
Allieri, Calì, Pontiggia, Diakitè, Maietti).
All. Pala.
ARBITRO Verdenelli di Foligno
(Borzomì-Giampetruzzi).
CUNEO-LECCE
CUNEO (5-3-2) F. Rossi; Passerò,
Sentinelli, Carretto, Arcari, Donida;
Cristini, Longhi, Lodi; Fantini, Ferrario.
(Negretti, Carfora, Di Lorenzo, Scaglia,
Di Quinzio, Garavelli, Martini).
All. E. Rossi.
LECCE (4-2-3-1) Benassi; Vanin, Diniz,
Esposito, Legittimo; Giacomazzi,
Memushaj; Falco, Bogliacino, Pià; Jeda.
(Petrachi, Romeo, Tomi, Palumbo,
Tundo, Chiricò, Malcore). All. Lerda.
ARBITRO Brasi di Seregno
(Zuccaro-Sgheiz).
Caputo, Falasco, Fabris, Pedrinelli,
Montella, Bentoglio). All. Remondina.
TRAPANI(4-4-2) Nordi; Lo Bue,
Pagliarulo, Filippi, Rizzi; Mancosu,
Pirrone, Caccetta, Madonia; Abate,
Docente. (Dolenti, Daì, D’Aiello, Spinelli,
Tedesco, Basso, Romeo).
All. Boscaglia.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta (De
Franco-Tolfo).
LUMEZZANE-PORTOGRUARO
LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito;
D’Ambrosio, Dametto, Mandelli,
Possenti; Giorico, Sevieri, Marcolini;
Baraye; Torri, Inglese. (Coletta, Carlini,
Guagnetti, Sabatucci, Dadson, Gallo,
Samb). All. Festa.
PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani,
Blondett, Moracci, Pondaco; Coppola,
Sampietro, Martinelli; Cunico; Corazza,
Della Rocca. (Bavena, Santandrea,
Licata, Herzan, Rolandone, De Sena,
Magrassi). All. Madonna.
ARBITRO Pezzuto di Lecce (Della
Dora-D’albore).
SAN MARINO-TRITIUM
SAN MARINO (4-4-2) Vivan; Farina,
Pelagatti, Galuppo, Mannini; Doumbia,
Lunardini, Pacciardi, Poletti; Defendi,
Coda. (Migani, Fogacci, Crivello, Del
Sole, Pigini, Casolla, Chiaretti).
All. Petrone.
TRITIUM (4-3-3) Nodari; Martinelli, Teso,
Cusaro, Teoldi; Corti, T. Arrigoni, A.
Arrigoni; E. Bortolotto, R. Bortolotto,
Casiraghi. (Paleari, Brandi, Cremaschi,
Monacizzo, Torno, Fioretti, Spampatti).
All. Bertani.
ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno
(Boz-Carovigno).
TURNO DI RIPOSO
ENTELLA-TREVISO
ENTELLA (4-2-3-1) Paroni; De Col,
Bianchi, Cesar, Zampano; Russo,
Volpe; Garin, Vannucchi, Staiti; Guerra.
(Conti, Fantoni, Cecchini, Falcier,
Marino, Wagner, Argeri). All. Prina.
TREVISO (3-4-3) Campironi; Videtta, Di
Girolamo, Cernuto; Brunetti, P.
Tarantino, Rosaia, Esposito; N.
Tarantino, Sy, Fortunato. (Merlano,
Rizzo, Garofalo, Bianchetti, Spinosa,
Picone, Madiotto). All. Maurizi.
ARBITRO Oliveri di Palermo
(Vigo-Guarino).
FERALPI SALÒ-TRAPANI
FERALPI SALÒ (4-3-3) Gallinetta;
Tantardini, Leonarduzzi, Malgrati,
Cortellini; Milani, Castagnetti, Ilari;
Bracaletti, Miracoli, Finocchio. (Chimini,
seconda divisione
serie D
2a giornata (ore 15)
2a giornata (ore 15)
Alessandria, il Cusatis-day
Chieti-Salernitana va in tv
Una schiarita
sul Riccione
Seconda giornata per la Seconda divisione che avrà
anche una vetrina televisiva, con la diretta su
Sportitalia di Chieti-Salernitana. Sempre nel girone B
c’è Poggibonsi-Martina, è l’unica sfida del campionato
tra squadre che hanno vinto al debutto. Invece nel
girone A spiccano tre gare: in Alessandria-Pro Patria il
tecnico di casa Cusatis ritrova la squadra con la quale
la stagione scorsa ha fatto un’impresa, Savona-Casale
è una classica che merita attenzione, mentre l’atteso
Venezia riceve un’altra matricola come il Castiglione; da
vedere anche una sfida tra big come Rimini-Monza.
Tra i tanti anticipi, nello
storico derby l’Ancona ha
fatto 1-1 con la Jesina.
Occhi sul Riccione, che
gioca dopo che domenica
ha presentato due
squadre: la Lega ha fatto
chiarezza, per lo stadio c’è
l’ok, oggi in panchina va
Valva della Juniores in
attesa di Luca Righetti.
girone B
Il Pisa cerca conferme ad Andria
Avellino e Nocerina in Toscana
Questa settimana la squadra che può
godere del turno di riposo è il Como.
LA SITUAZIONE
BARLETTA-PERUGIA
BARLETTA (4-3-3) Pane; Calapai, De
Leidi, Burzigotti, Angeletti; Molina,
Vacca, Dezi; Simoncelli, Ferreira,
Barbuti. (Liverani, Mazzarani, Menegaz,
Meduri, Meucci, Carretta, Castellani).
All. Novelli.
PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec; Russo,
Cacioli, Lebran, Liviero; Di Tacchio,
Esposito; Rantier, Clemente, Politano;
Ciofani. (Giordano, Martella, Cenciarelli,
Carloto, Moscati, Fabinho, Tozzi
Borsoi). All. Battistini.
ARBITRO Aversano di Treviso
(Mondin-Dal Cin).
BENEVENTO-VIAREGGIO
BENEVENTO (4-3-3) Gori; Pedrelli,
Signorini, Mengoni, D’Anna; De Risio,
Rajcic, Montiel; Marchi, Germinale,
Mancosu. (Mancinelli, Siniscalchi,
Anaclerio, Cristiani, Davì, Altinier,
Montini). All. Martinez.
VIAREGGIO (3-4-1-2) Gazzoli;
Carnesalini, Fiale, Conson; Pellegrini,
Pizza, Calamai, Guerra; Maltese; De
Vena, Magnaghi. (Furlan, Conson,
Trocar, Gerevini, Peverelli, Sandrini,
Giovinco). All. Cuoghi.
ARBITRO Sacchi di Macerata
(Bellagamba-Camillucci).
CARRARESE-AVELLINO
CARRARESE (4-3-1-2) Piscitelli; Bagnai,
Benassi, Alcibiade, Pedrelli; Venitucci,
Corrent, Juan Cruz; Orlandi; Malatesta,
Merini. (Cicioni, Lanzoni, Bregliano,
Ciciretti, Belcastro, Mancuso,
Margiotta). All. Sabatini.
AVELLINO (4-4-2) Fumagalli;
Zappacosta, Fabbro, Giosa, Pezzella;
Catania, Massimo, Angiulli, Millesi; De
Angelis, Castaldo. (Di Masi, Bianco,
Bittante, Panatti, Herrera, Bariti,
Biancolino). All. Rastelli.
ARBITRO Bellotti di Verona
(Di Federico-Maspero).
GUBBIO-FROSINONE
CLASSIFICA Questa la situazione nel
girone A dopo la prima giornata Como,
Entella, Lecce, Feralpi Salò, Reggiana,
Carpi e Cuneo p. 3; Alto Adige 1;
Portogruaro*, Tritium, San Marino,
Pavia, Lumezzane, Trapani e Treviso 0;
Cremonese (-1) -1, AlbinoLeffe (-10) -9.
(* ha già riposato).
PROSSIMO TURNO Queste le partite in
programma domenica 16 (ore 15):
AlbinoLeffe-Entella; Cremonese-Feralpi
Salò; Lecce-San Marino;
Pavia-Lumezzane; Portogruaro-Carpi;
Reggiana-Cuneo; Trapani-Treviso;
Tritium-Como. Riposa Alto Adige.
GUBBIO (4-3-3) Venturi; Regno, Briganti,
Radi, Bartolucci; Sandreani, Boisfer,
Baccolo; Caccavallo, Galabinov, Grea.
(Farabbi, Manzoni, Galimberti, Guerri,
Palermo, Scardina, Bazzoffia).
All. Sottil.
FROSINONE (4-3-3) Zappino; Catacchini,
Guidi, Bertoncini, Blanchard; Carrus,
Gori, Frara; Aurelio, Ganci, Paganini.
(Vaccarecci, Frabotta, Amelio, Gucher,
Bottone, Cesaretti, Rogero).
All. Stellone.
ARBITRO Merlino di Udine
(Lobozzo-Abruzzese).
Alessandro Pane, 44 anni, Pisa
PAGANESE-SORRENTO
PAGANESE (4-4-2) Robertiello;
Calvarese, Fusco, Pepe, Nunzella;
Neglia, Franco, Soligo, Scarpa;
Caturano, Fava. (Marruocco,
Fernandez, Agresta, Romondini,
Tortori, Girardi, Orlando).
All. Grassadonia.
SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Balzano,
Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; A.
Esposito, Beati, Arcuri; Schenetti,
Cesarini, Corsetti. (Frasca, Ansalone,
Ciampi, Juliano, Zantu, Guitto,
R. Esposito). All. Bucaro.
ARBITRO Saia di Palermo
(Di Salvo-Orsini).
PRATO-NOCERINA
PRATO(4-3-1-2) Brunelli; Beduschi,
Malomo, Ghinassi, De Agostini; Corvesi,
Cavagna, Casini; Disabato; Silva Reis,
Benedetti. (Cassarà, Kostadinovic,
Bisoli, Cristofari, Saitta, Tiboni, Papini).
All. Esposito.
NOCERINA (3-4-3) Aldegani; Baldan,
Chiosa, Crescenzi; Daffara, Bruno, De
Liguori, Garufo; Merino, Negro,
Schetter. (G. Russo, Sabatino, Corapi,
Mazzeo, Gavilan, Tulimieri, N. Russo).
All. Auteri.
ARBITRO Dei Giudici di Latina
(Iorizzo-Andreoli).
L’ANTICIPO
Latina-Catanzaro 1-0 Venerdì sera è
stato giocato l’anticipo televisivo che ha
aperto la seconda giornata della Lega
Pro. In campo c’erano Latina e
Catanzaro: la partita è terminata 1-0
grazie alla rete (un gran tiro al volo dal
limite) messa a segno da Barraco al 25’
del secondo tempo.
LA SITUAZIONE
CLASSIFICA Questa la situazione nel
girone B dopo la prima giornata: Pisa,
Latina*, Perugia, Viareggio e
Catanzaro* p. 3; Frosinone (-1) 2;
Andria, Nocerina, Avellino, Prato,
Gubbio e Sorrento 1; Barletta,
Benevento, Paganese e Carrarese 0. (*
una partita in più)
PROSSIMO TURNO Queste le partite in
programma domenica 16 (ore 15):
Avellino-Paganese;
Catanzaro-Benevento; Pisa-Barletta;
Frosinone-Andria; Perugia-Gubbio;
Nocerina-Latina; Sorrento-Carrarese;
Viareggio-Prato (questa partita
dovrebbe essere anticipata a venerdì
sera con inizio alle ore 20.30 per la
trasmissione in diretta su Sportitalia).
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
BORGOSESIA-ASTI
6-1
Giocata ieri
BRA-SANTHIÀ
Sozza di Seregno
CHIAVARI-TREZZANO
5-1
Giocata ieri
GOZZANO-CHIERI
Sprezzola di Mestre
IMPERIA-LAVAGNESE
Gozzi di Siena
SESTRI LEVANTE-DERTHONA
Suaria di Milano (a Lavagna)
TORTONA-NOVESE
Bortoluzzi di San Donà di Piave
VERBANIA-FOLGORE CARATESE
Agostini di Bologna (a Sesto S. Giovanni)
VERBANO-BOGLIASCO
Papalini di Nuoro
CLASSIFICA Sestri Levante, Santhià,
Chieri, Bra, Lavagnese, Derthona,
Chiavari*, Borgosesia* e Trezzano* p.
3; Bogliasco, Folgore Caratese,
Gozzano e Verbania 1;
Novese, Tortona, Imperia, Verbano e
Asti* 0.
(* una gara in più)
ALZANO CENE-SEREGNO
Marotta di Sapri
ATL. MONTICHIARI-MEZZOCORONA
Saccenti di Modena
CARAVAGGIO-SERIATE
Volpi di Arezzo
CARONNESE-SANT'ANGELO
Fichera di Catania
FERSINA PERGINESE-DARFO
Camardi di Genova (a Trento)
OLGINATESE-TRENTO
Rossi di Novara
PERGOLETTESE-CASTELLANA
Marchi di Bologna
PRO SESTO-MAPELLOBONATE
0-0
Giocata ieri
SAN GIORGIO-PONTISOLA
Marcolin di Schio (a San Giorgio di Br.)
VOGHERA-LECCO
Bertani di Pisa
CLASSIFICA Pro Sesto* p. 4; Atletico
Montichiari, Olginatese, Voghera,
Caronnese, Fersina Perginese e
Pontisola 3; Lecco (-2), Alzano Cene,
Castellana, Pergolettese, Seriate e
Mapellobonate* 1; Trento, Caravaggio,
Sant'Angelo, San Giorgio, Seregno e
Mezzocorona 0; Darfo (-1) -1.
(* una gara in più)
CLODIENSE-TAMAI
Buonocore di Marsala
ESTE-UNION QUINTO
Marchese di Cosenza
KRAS REPEN-GIORGIONE
Pedretti di Brescia
LEGNAGO-SAN PAOLO
3-1
Giocata ieri
MONTEBELLUNA-SANDONÀ JESOLO
Guidi di Imola
PORDENONE-TRISSINO VALDAGNO
Liguori di Bergamo
PORTO TOLLE-SANVITESE
Capasso di Firenze
REAL VICENZA-BELLUNO
Miele di Torino
SACILESE-SAMBONIFACESE
Bruni di Fermo
VIRTUS VECOMP-CEREA 2-1
Giocata ieri
CLASSIFICA Virtus Vecomp* p. 4;
Real Vicenza, Tamai, Sandonà Jesolo,
Clodiense, Legnago*, Pordenone,
Sambonifacese, Trissino Valdagno e
Giorgione p. 3; Cerea* e Este 1;
Montebelluna, Porto Tolle, San Paolo*,
Union Quinto, Sacilese, Belluno,
Kras Repen e Sanvitese 0.
(* una gara in più)
BAGNOLESE-PRO PIACENZA
Curti di Milano
CASTENASO-CASTELFRANCO
Marini di Trieste (a San Lazzaro di S.)
FORCOLI-FORMIGINE
Torsello di Nichelino
LUCCHESE-MEZZOLARA
Zanonato di Vicenza
MASSESE-FORTIS JUVENTUS
Perotti di Legnano
PAVULLESE-TUTTOCUOIO
Sartori di Este
SPAL-CAMAIORE
Michieli di Padova
RICCIONE-PISTOIESE
La Posta di Frosinone
ROSIGNANO-FIDENZA
Minafra di Roma
CLASSIFICA Tuttocuoio, Castelfranco,
Lucchese, Fidenza e Pistoiese p. 3;
Castenaso, Pro Piacenza, Bagnolese,
Camaiore, Fortis Juventus, Rosignano,
Mezzolara e Spal 1;
Formigine, Forcoli, Massese e
Pavullese 0; Riccione (-1) -1.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ALESSANDRIA-PRO PATRIA
Magnani di Frosinone
BASSANO-RENATE
Piccinini di Forlì
BELLARIA-VALLE D'AOSTA
Marinelli di Tivoli
GIACOMENSE-SANTARCANGELO
Losito di Pesaro
MANTOVA-FANO
Fanton di Lodi
MILAZZO-FORLI'
Petroni di Roma
RIMINI-MONZA
Zappatore di Taranto
SAVONA-CASALE
Adduci di Paola
VENEZIA-CASTIGLIONE
Greco di Lecce
CLASSIFICA Alessandria, Forlì, Venezia,
Renate e Savona p. 3; Bassano,
Giacomense, Santarcangelo, Bellaria,
Casale, Castiglione e Milazzo 1;
Valle d'Aosta, Pro Patria, Rimini,
Mantova e Fano 0; Monza (-4) -3.
ARZANESE-CAMPOBASSO
Colarossi di Roma
CHIETI-SALERNITANA
Benassi di Bologna (diretta Sportitalia)
FOLIGNO-APRILIA
Strocchia di Nola
HINTERREGGIO-BORGO A BUGGIANO
Lacagnina di Caltanissetta
L'AQUILA-PONTEDERA
Cangiano di Napoli
NORMANNA-FONDI
Reni di Pistoia
POGGIBONSI-MARTINA
Vesprini di Macerata
TERAMO-GAVORRANO
Formato di Benevento
VIGOR LAMEZIA-MELFI
Di Ruberto di Nocera Inferiore
CLASSIFICA Aprilia, L'Aquila, Martina,
Poggibonsi, Cambobasso e Chieti p. 3;
Borgo a Buggiano, Normanna, Melfi,
Teramo, Gavorrano e Vigor Lamezia 1;
Fondi, Salernitana, Foligno,
Hinterreggio, Pontedera e Arzanese 0.
AREZZO-SCANDICCI
Proietti di Terni
BASTIA-LANCIOTTO
Bianchini di Cesena
CASTEL RIGONE-CASACASTALDA
Sassoli di Arezzo
DERUTA-TRESTINA
2-2
Giocata ieri
FIESOLECALDINE-VITERBESE
Montanari di Ancona
FLAMINIA-PONTEVECCHIO
Capezzi di San Giovanni Valdarno
PIANESE-SANSEPOLCRO
Meraviglia di Pistoia
SPORTING TERNI-SPOLETO
Camplone di Pescara
TODI-PIERANTONIO
Giuliani di Teramo
CLASSIFICA Trestina* p. 4;
Casacastalda, Fiesolecaldine,
Lanciotto, Pierantonio, Sansepolcro e
Spoleto 3; Bastia, Scandicci, Sporting
Terni, Deruta* e Viterbese 1; Arezzo,
Flaminia, Pontevecchio, Castel Rigone,
Pianese e Todi 0. (* una gara in più)
ANCONA-JESINA
1-1
Giocata ieri
CELANO-OLYMPIA AGNONESE
De Tullio di Bari
CIVITANOVESE-ASTREA
Magrini di Città di Castello
FIDENE-SAN NICOLÒ
Parrella di Battipaglia
MARINO-RENATO CURI
Messina di Acireale
RECANATESE-ISERNIA
Pasqua di L’Aquila
SAMBENEDETTESE-AMITERNINA
Fabbri di San Giovanni Valdarno
TERMOLI-SAN CESAREO
Gironda Veraldi di Bari
VIS PESARO-MACERATESE
Andreini di Forlì
CLASSIFICA Ancona* p. 4; Vis Pesaro,
San Cesareo, Astrea, Fidene, Olympia
Agnonese e Sambenedettese 3;
Jesina* 2; Celano, Amiternina e
Recanatese 1; Civitanovese, Renato
Curi, San Nicolò, Termoli, Maceratese,
Marino e Isernia 0. (* una gara in più)
ARZACHENA-ANZIOLAVINIO
Lombardi di Brescia
CIVITAVECCHIA-PALESTRINA
Accomando di Olbia
HYRIA NOLA-BUDONI
Chindemi di Viterbo
ISOLA LIRI-TORRE NEAPOLIS
Paterna di Teramo
LUPA FRASCATI-CYNTHIA
De Luca di Ercolano (Gianni di Roma, pc)
PORTO TORRES-TORRES
Zuliani di Vicenza
SARNESE-OSTIA MARE
Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG
SELARGIUS-SANT’ELIA
Fracassi di Campobasso (a Villacidro)
SORA-CASERTANA
D'Annibale di Marsala
CLASSIFICA Porto Torres, Torres,
Arzachena, Sarnese, Sora, Isola Liri,
Lupa Frascati e Torre Neapolis
p. 3; Hyria Nola e Palestrina 1;
Anziolavinio, Casertana, Civitavecchia,
Cynthia, Sant'Elia, Ostia Mare,
Selargius e Budoni 0.
BATTIPAGLIESE-ISCHIA
Di Stefano di Brindisi
BISCEGLIE-FORTIS TRANI
Scarica di Castellammare di Stabia
CTL CAMPANIA-BRINDISI
0-0
Giocata ieri
FOGGIA-FRANCAVILLA
Boggi di Salerno (a porte chiuse)
INTERNAPOLI-NARDÒ
1-0
Giocata ieri
MATERA-GROTTAGLIE
Massimi di Termoli
POTENZA-MONOSPOLIS
Fourneau di Roma
SANT’ANTONIO ABATE-POMIGLIANO
Ranaldi di Tivoli
TARANTO-GLADIATOR
Mei di Pesaro
CLASSIFICA Ctl Campania* p. 4; Ischia,
Monospolis, Matera, Francavilla e
Pomigliano 3; Brindisi* 2; Internapoli*,
Foggia, Gladiator e Bisceglie 1; Trani**,
Taranto**, Battipagliese, Potenza,
Grottaglie, Nardò* e Sant'Antonio
Abate 0. (**una in meno,* una in più)
ACIREALE-COSENZA
Strippoli di Bari
AGROPOLI-LICATA
Calogiuri di Lecce
CITTA’ DI MESSINA-SAMBIASE
Fiorini di Frosinone
COMPRENSORIO MONTALTO-GELBISON
Scatigna di Taranto
COMPRENSORIO NORMANNO-VIBONESE
Mansi di Nocera Inferiore
NISSA-RAGUSA
Luciano di Lamezia Terme (a Licata)
NOTO-MESSINA
Tesi di Pistoia
RIBERA-PRO CAVESE
Diomaiuta di Albano Laziale
SAVOIA-PALAZZOLO
Cenami di Rieti
CLASSIFICA Messina, Savoia,
Comprensorio Normanno, Gelbison,
Sambiase e Agropoli p. 3;
Comprensorio Montalto, Cosenza,
Licata, Nissa, Noto e Vibonese 1;
Palazzolo, Città di Messina, Ribera,
Pro Cavese, Acireale e Ragusa 0.
20
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
FORMULA 1 GP ITALIA
IL VIA ALLE 14 DIRETTA SU RAI 1, TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT
METEO: POCO NUVOLOSO. TEMPERATURA SUI 27˚
I TEMPI
QUALIFICHE 1
1. ALONSO
2. HAMILTON
3. BUTTON
4. ROSBERG
5. DI RESTA
6. MASSA
7. VETTEL
8. MALDONADO
9. SENNA
10. RAIKKONEN
11. PEREZ
12. SCHUMACHER
13. KOBAYASHI
14. WEBBER
15. VERGNE
16. RICCIARDO
17. D’AMBROSIO
ELIMINATI
18. KOVALAINEN
19. PETROV
20. GLOCK
21. PIC
22. KARTHIKEYAN
23. DE LA ROSA
24. HÜLKENBERG
QUALIFICHE 2
1. ALONSO
2. BUTTON
3. DI RESTA
4. HAMILTON
5. MASSA
6. ROSBERG
7. SCHUMACHER
8. KOBAYASHI
9. VETTEL
10. RAIKKONEN
ELIMINATI
11. WEBBER
12. MALDONADO
13. PEREZ
14. SENNA
15. RICCIARDO
16. D’AMBROSIO
17. VERGNE
QUALIFICHE 3
1. HAMILTON
2. BUTTON
3. MASSA
4. DI RESTA
5. SCHUMACHER
6. VETTEL
7. ROSBERG
8. RAIKKONEN
9. KOBAYASHI
10. ALONSO
1’24"175
1’24"211
1’24"672
1’24"689
1’24"875
1’24"882
1’25"011
1’25"103
1’25"135
1’25"151
1’25"300
1’25"302
1’25"317
1’25"556
1’25"649
1’25"728
1’25"834
1’26"382
1’26"887
1’27"039
1’27"073
1’27"441
1’27"629
1’24"242
1’24"255
1’24"345
1’24"394
1’24"505
1’24"515
1’24"675
1’24"683
1’24"687
1’24"742
1’24"809
1’24"820
1’24"901
1’25"042
1’25"312
1’25"408
1’25"441
1’24"010
1’24"133
1’24"247
1’24"304
1’24"540
1’24"802
1’24"833
1’24"855
1’25"109
1’25"678
GP2 ALLE 10.30 GARA-2
Filippi che rientro
Valsecchi sesto
allunga su Razia
(ro.chi.) Grande rientro in
GP2 per Luca Filippi, che ieri a
Monza ha dominato gara-1 con
la vettura della Coloni bissando
il successo 2011. Sul podio
anche Cecotto Jr ed Ericsson.
Bel passo avanti in chiave titolo
per Davide Valsecchi, 6˚, che
ha allungato in classifica a +8
sul rivale Razia, ritirato. Oggi in
gara-2 (ore 10.30, diretta tv su
Rai 2) Valsecchi scatta 3˚; in
pole c’è Coletti (Rapax). In GP3
vittoria del tedesco Daniel Abt.
4
BIGLIETTI
DA 80 €
Oggi a Monza
(5.793 m)
si corre
l’83˚ GP d’Italia,
13a prova (su
20) del
Mondiale. In
programma
53 giri per
306,720 km
23
Pole per Lewis
L’inglese è a -1 dalle 24 di
Nelson Piquet e Niki Lauda
S
Programma
Gara alle 14 su
Rai 1. Tempo
reale su
Gazzetta.it
S
Biglietti
Da 80
a 570 euro
22
Pole per Fernando
Nel 2012 ne ha firmate due:
Gran Bretagna e Germania
S
Viabilità
La zona
dell’Autodromo
non è
raggiungibile
con auto e moto
private. Bisogna
lasciare l’auto
nei parcheggi
P+Bus navetta o
in quelli
predisposti
dall’Autodromo a
Biassono. Dai
parcheggi a
pagamento
partono bus
navetta gratuiti
(oppure 3 euro
per chi non ha il
biglietto del
parcheggio)
S
Classifiche
Piloti:
1. Alonso 164
2. Vettel 140
3. Webber 132
4. Raikkonen 131
5. Hamilton 117
6. Button 101
7. Rosberg 77
8. Grosjean 76
9. Perez 47
10. Schumacher 35
11. Massa 35
Costruttori:
1. Red Bull 272
2. McLaren 218
3. Lotus 207
4. Ferrari 199
Colpaccio McLaren
Alonso, ancora jella
Hamilton e Button monopolizzano la prima fila a Monza
Un guaio frena lo spagnolo (10˚), Massa fa l’exploit: 3˚
PINO ALLIEVI
MONZA
È andata male. Ma il sabato non conta. Meglio pensare a quello che accadrà oggi
quando Fernando Alonso sarà costretto a recuperare dalla 10a posizione al via per spingersi il più avanti possibile e
difendere la testa del Mondiale. Miracolo possibile? Chissà. A Valencia ha trionfato
scattando dall’11o posto, in
Malesia dal 9o: Fernando sa
come si fa. Stavolta avrà, in
più, l’aiuto dei 100mila attesi
a Monza per una festa rossa
che è diventata rituale, come
certe ricorrenze religiose. Dice Niki Lauda: «Sarà dura...».
Verissimo.
Speranza Ma c’è una Ferrari,
quella di Felipe Massa, che
scatta 3a dietro alle McLaren
di Hamilton (pole agevole) e
Button. Dice Montezemolo:
«Chiediamo a Massa di provare a vincere, è lui il pilota su
cui facciamo affidamento, Felipe sa cosa deve fare. Abbiamo una macchina molto competitiva. Con cui la pole sarebbe stata tra le più facili, ma
Alonso non parte sicuramente per arrivare decimo...». La
Ferrari ci crede e lo dice. Lo
spagnolo ci crede e si tiene
ogni considerazione per sé,
Massa è nel mezzo in un ruolo
scomodo.
Bilico Da un lato Felipe ha la
responsabilità enorme di stare
davanti a due tipi come Hamilton e Button, dall’altra sa che
se si troverà nelle prime posizioni con Alonso subito dietro,
dovrà farsi da parte per favorire il compagno, malgrado abbia bisogno di un piazzamento di eccellenza se vuol trovarsi una guida nell’eventuale dopo-Ferrari. Mai nulla facile...
Frenata La vera sorpresa della
vigilia di Monza è stata proprio la McLaren, che in teoria
avrebbe dovuto dare un secco
distacco a tutti e invece non
l’ha fatto. Tanto che un Alonso
ai normali standard di rendimento avrebbe portato la rossa in pole. Invece, proprio
quando si è avviato per il giro
lanciato, Fernando ha sentito
qualcosa che non funzionava
nel retrotreno. «Forse una foratura», ha detto via radio.
No. Aveva ceduto la barra di
torsione. E addio a tutto. È stato il quarto guaio importante
in due giorni, dopo che venerdì aveva rotto il motore, un disco dei freni, il cambio. La riparazione sarà effettuata stamane. Ma la F2012, in compenso,
è apparsa ottimamente bilanciata per Monza, dove
serve un assetto che consenta di avere aderenza nelle varie curve ma anche velocità
nei quattro tratti in cui si
Fernando
Alonso, 31 anni,
nel 2012 ha
vinto in Malesia,
a Valencia e in
Germania
COLOMBO
viaggia a oltre 300 orari. «Devo fare una bella partenza»,
commenta Alonso.
Sorpasso Massa è invece obbligato a scattare a razzo per tentare di contenere le McLaren.
Altrimenti la fuga del duo Hamilton-Button potrebbe concludersi al traguardo. Il bello è
che accanto a Massa (l’ottimo
Di Resta, con la Force India, è
stato retrocesso da 4o a 9o per
la sostituzione del cambio) ci
sarà il generoso Schumi, capace di precedere Vettel con una
Red Bull minore (rotto di nuovo l’alternatore al mattino,
troppo carico aerodinamico) e
il compagno Rosberg.
Rischio Altra delusione per la
Lotus che, malgrado il gradito
caldo (asfalto a 41˚) non aveva sufficiente tenuta di strada.
Raikkonen l’ha pagata piazzandosi 7o. Il vero guaio di
Alonso è avere tutti questi piloti forti (c’è anche Kobayashi
8o) davanti e decisi a difendere la posizione in una gara in
cui le Pirelli dure e medie
hanno prestazioni vicine.
Per giunta l’asfalto di Monza non è abrasivo e c’è chi tenterà di fare una sola sosta. Insomma, una gara sul filo del
rasoio, apertissima, appassionante e col brivido dell’imbuto alla chicane dopo il via, spesso teatro di incidenti. Con la
Ferrari chiamata all’impossibile, che per lei è la normalità.
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
21
LA SORPRESA «HO MESSO LA VOSTRA BANDIERA SUL CASCO PERCHÉ SI CORRE SU UNA PISTA CHE ADORO PER VELOCITÀ E CALORE DEL TIFO»
Lewis: «Non avevo capito che lui era in difficoltà»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI
MONZA
Negli ultimi 10 anni, chi
è partito in pole qui ha vinto.
Tutti, tranne uno. «Sì, io nel
2009!», sorride Lewis Hamilton davanti alle statistiche
che riassumono la sua tradizione negativa su un tracciato
che ama e continua ad elogiare da giovedì, quasi volesse
esorcizzarlo. Anzi, ieri l’inglese ha voluto mettere sul suo
casco giallo una banda tricolore, subito dietro la zona della
visiera. «Ho messo la vostra
bandiera perché questo è un
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
MONZA
«Ho un problema, torno
ai box». Mancano appena quattro minuti alla fine delle qualifiche decisive, quando Fernando
Alonso chiama via radio il
muretto. Un giro abortito e solo
l’ultimo a disposizione per dare
l’assalto a una pole che pareva
ipotecata. Invece niente. La barra antirollio della sospensione
posteriore si è allentata. Lo rimandano in pista per un tentativo disperato, ma non serve. Game over. «Nel giro di lancio la
macchina era a posto. Ma appena ho cominciato a spingere per
il primo tentativo cronometrato, è venuto fuori il guaio, i tecnici lo hanno visto sulla telemetria, ma era impossibile ripararlo in tempo. Sono tornato in pista per guadagnare almeno una
posizione, ma avevamo perso
troppo nelle prestazioni».
Fatalità La colpa è di un fermo
che ha ceduto. Un pezzo da tre
euro. Abbastanza però per azzoppare la corsa di Alonso, che
aveva il primo tempo in tasca e
si è ritrovato decimo. «Si è rotto
un pezzo Ferrari usa da 15 anni. Non c’entrano l’affidabilità
e i rischi legati allo sviluppo. In
evento speciale. Si corre su
una pista che adoro per la velocità e per il calore del tifo appassionato. Un circuito mitico
sul quale vorrei anch’io scrivere una pagina di storia. Ecco,
il Tricolore è una forma di rispetto verso i tifosi. Nel vostro
Paese ho gareggiato con i kart
dai 14 ai 16 anni. Stagioni stupende, con grandi ricordi e
campionati di altissimo livello per qualità dei partecipanti, team, Case».
Obiettivo Ora, dopo aver paga-
to pegni salatissimi alla sfortuna o ai propri errori (due anni
fa, a pochi km dal traguardo,
andò a sbattere a Lesmo mentre era sul podio virtuale) ha
la grande occasione non solo
di vincere, ma di rilanciarsi
nel Mondiale, considerato che
c’è la possibilità di recuperare
tanti punti ad Alonso. «Non sapevo che Fernando aveva avuto guai nella qualifica. Ho notato in tv, mentre stavo facendo il primo giro, che aveva rinunciato. Quando invece mi
sono rilanciato, immaginavo
fosse davanti a me e per questo ho continuato a spingere.
Questa pole è una mezza sorpresa, perché ero andato molto meglio nelle libere: non pensavo che il mio giro fosse suffi-
ciente per stare davanti. Nel secondo tentativo ero un paio
di decimi più veloce, ma mi sono ritrovato davanti Raikkonen e le due Ferrari. Così non sono riuscito a migliorare. Ma non posso lamentarmi».
Futuro Hamilton parla anche
del futuro. «Distrazioni? Non
ne ho avute in questo
weekend che è stato sinora abbastanza positivo. Ho avuto
un sostegno dalla mia fami-
Carattere
Fernando
«Persa una pole
che era sicura
Ora vado subito
all’attacco»
«Starò attento al via per evitare incidenti
e poi sfrutterò il potenziale della vettura»
Lewis Hamilton, 27 anni, sfoggia
il tricolore sul casco EPA
ce sicuro Alonso, leader del
Mondiale con tre vittorie —. È
stata una pena vedersela scappare. In Q1 ho girato in
1’24"175 con le gomme dure.
In Q2 ho fatto 1’24"242 con facilità. E in Q3 avrei migliorato almeno di altri 2 decimi. Non
c’era occasione migliore per avvantaggiarsi sui rivali. Invece
dovremo rimontare. Cercando
di sfruttare il potenziale in gara».
Indovino Impresa impossibile?
Sbagliato. Alonso non vuole illudere, non promette miracoli, ma è pronto a stupire.
«L’esempio più recente è Valencia, ma è anche stata una
gara quasi unica (vinse partendo 11˚; n.d.r.). Non posso garantire alla gente che vinceremo ma io continuo a crederci
al 100%. Alla prima curva bisognerà attaccare, tenendosi un
margine di sicurezza per evitare toccate, anche se ho già detto che tra i sei in lotta per il
titolo chi non può permettersi
uno "zero" sono gli altri. Fortune e sfortune si bilanciano. Io
non sono in testa per fortuna.
E la sfortuna che ho avuto a
Spa con l’incidente toccherà
anche agli altri. Sono certo
che lasceremo Monza avendo
guadagnato punti su almeno
tre o quattro rivali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«
«
Nel giro di lancio
la macchina era a
posto. Ho iniziato
a spingere, poi
ecco il guasto
Sono certo che
me ne andrò da
qui guadagnando
punti su tre o
quattro rivali
due giorni si sono sommate tante sfortune (rotti un freno, un
motore e un cambio nelle libere; n.d.r.), ma è solo una casualità. Però dobbiamo fare più attenzione ai dettagli».
Schumi amico Nella zona delle
interviste, appena uscito da
quella centrifuga di emozioni, tensione e velocità che
è un giro alla morte sulle
curve e i rettilinei di Monza, circondati da una folla impazzita, il ferrarista
è stato consolato pure
dal rivale Michael Schumacher, che si è avvicinato per chiedergli che
cosa fosse successo. Fernando aveva gettato il cuore nella mischia, inscenando una guerra stellare con
Hamilton a suon di tempi record. Fino all’epilogo indesiderato. «Non ho dubbi che stavolta avrei fatto la pole — di-
clic
Pensieroso
Alonso scuro in volto nel
box Ferrari. Oggi partirà
dalla quinta fila REUTERS
BANCO SANTANDER
SPONSOR ROSSO
FINO AL 2017
La Ferrari ha
rinnovato fino al 2017 con il
Banco Santander,
sponsor anche del GP
d’Italia. L’importante
banca spagnola è
legata al Cavallino
dal 2010.
glia e dagli amici che è sempre stato incredibile». Dal canto suo Martin Whitmarsh, il
capo del team, chiude così la
questione: «Non ho parlato
con lui in questi giorni dell’argomento 2013 e non intendo
farlo. Voglio concretizzare
questa prima fila con una doppietta nella speranza che si
possa poi continuare così sino
a fine campionato. Perché, se
ne saremo capaci, potremmo
anche vincere questo Mondiale. Poi, la prossima settimana
ci siederemo intorno a un tavolo. Se ritengo possibile che
Lewis vada via? Lo dubito».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA TECNICA
Ferrari k.o.
per la barra
antirollio
Quando sentiva
odore di pole, Fernando
Alonso ha avuto la
terza noia del week end
monzese. Dopo motore,
cambio e freno
anteriore sinistro, a
bloccarlo ieri è stato un
elemento della
sospensione posteriore,
quasi sicuramente la
barra antirollio, come
verificheranno stamane
i meccanici quando
sulla monoposto sarà
possibile sostituire i
pezzi danneggiati. Che
sia la barra o
l'ammortizzatore
inerziale non cambia,
visto che entrambi gli
elementi possono essere
sostituiti senza subire
alcuna penalità.
Il cedimento è avvenuto
all'improvviso all'inizio
della fase calda della
qualifica decisiva. Con
lo schema di
sospensione pull rod,
adottato quest’anno
dalla F2012 (nella foto
un particolare del
retrotreno), le
sostituzioni dei vari
elementi sono diventate
molto più complicate.
Se il cedimento è
avvenuto sulla barra, la
sua sostituzione con il
vecchio schema push
rod forse sarebbe stata
attuabile in pochi
minuti. D’altronde
questo è uno degli scotti
che certe innovazioni
tecniche comportano ed
è così per quasi tutte le
monoposto del
mondiale 2012. La
eventuale rottura
dell’ammortizzatore
idraulico sarebbe
invece stata quasi
impossibile anche con il
vecchio schema
sospensivo.
Giorgio Piola
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22
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
FORMULA 1 GP ITALIA
MONTEZEMOLO
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
MONZA
Il tempio della velocità è
come la Scala per la musica.
Misto di passione, mondanità
e personaggi famosi. Sfilano il
capitano interista Javier Zanetti e la stella del basket NBA
Pau Gasol, invitato dall’amico
Fernando Alonso. Ci sono Lapo Elkann e Marco Tronchetti
Provera. Si rivedono Piero Ferrari e Jean Alesi. E non poteva
mancare il presidente Luca di
Montezemolo, arrivato a tifare Ferrari all’indomani del
summit a Maranello con Jean
Todt e Bernie Ecclestone per
parlare del futuro della F.1.
Tra un abbraccio al «cowboy»
Arturo Merzario, una scenetta
divertente con Niki Lauda portato a braccetto come un pensionato, e un premio alla carriera ricevuto dallo stesso Ecclestone, il numero uno della
rossa ha toccato molti argomenti caldi.
Vai Felipe A cominciare dalla
QUANTI VIP
A MONZA
In edicola a 3,99 euro con la
Gazzetta la bandiera Ferrari
«Massa sa che cosa fare
per la riconferma: vincere!»
Il presidente sul futuro del brasiliano: «Ho detto a Domenicali di aspettare, è
una scelta delicata». Sul vertice con Todt ed Ecclestone: «Un ottimo dialogo»
stretta attualità, vista la delusione bruciante delle qualifiche. «Dire che sono scontento
è poco. Era una delle pole più
facili che mai abbia visto, poi
capitava a Monza e dopo aver
perso tanti punti a Spa per un
incidente senza colpa. Mi dispiace per il guasto di Alonso,
che era il più veloce. Ma abbiamo Massa terzo, che deve provare a vincere. Lo chiediamo
per lui e per la Ferrari. Felipe
sa che cosa deve fare per essere confermato, abbiamo bisogno di punti nel Mondiale co-
«
Per Alonso
partire decimo è
dura, ma sarei
sorpreso di non
vederlo sul podio
JACKIE STEWART
3 VOLTE IRIDATO DI F.1
struttori, e ho detto a Domenicali di aspettare, perché è una
scelta delicata. Senza contare
che abbiamo già visto Fernando rimontare in gara, perciò
mi aspetto un’altra storia».
e se ci penso ho ancora il mal
di stomaco, ma con Raikkonen avevamo vinto subito dopo il ritiro di Schumi, dimostrando che i piloti passano,
ma la Ferrari resta».
Amarcord Al mattino Monteze-
Due start? La domanda, però,
molo, accompagnato dai figli,
aveva ricordato le tante emozioni legate a Monza, dove
«ho vinto il primo Mondiale
da direttore sportivo con Lauda nel 1975 e altre volte con
Schumacher e Alonso. È vero,
con Fernando abbiamo solo
sfiorato il titolo il primo anno,
«
È un peccato che
Fernando abbia
avuto un guaio,
perché avrebbe
fatto la pole
NIKI LAUDA
3 VOLTE IRIDATO F.1
re le corse su iPhone e iPad.
Correre i GP alle due del pomeriggio a luglio e agosto, con la
gente al mare, è sbagliato. E le
gare sono troppo lunge. Si potrebbe anche pensare a due
partenze».
è se resterà ancora a lungo in
F.1, dopo qualche frase di
Montezemolo parsa un messaggio in codice. Ma il clima
sembra più disteso, dopo il colloquio a Maranello con Federazione e detentore dei diritti:
«C’è stato un ottimo dialogo».
Facile intuire di cosa si sia par-
lato. «Innanzitutto di costi.
Non si possono passare 24 ore
al giorno in galleria del vento,
per sviluppare delle piccole
bandelle aerodinamiche da
astronave che non interessano
a nessuno. Per pubblico e tv
serve altro. Poi la ricerca tecnologica. La F.1 deve restare
estrema, parlare di auto elettriche è una barzelletta. Quest’anno presenteremo la prima Ferrari stradale con il Kers,
ma il travaso deve continuare.
Infine gli aspetti commerciali.
Bisogna rivolgersi di più ai giovani, affinché possano guarda-
Motori turbo Molti sono cavalli
di battaglia già ribaditi più volte da Montezemolo. Che torna
sul tema della terza vettura
Ferrari, «sempre più d’attualità vista la crisi economica che
colpisce soprattutto i piccoli team», e quello dei test durante
l’anno «di cui non siamo più di-
«
«
«
Sono qui per
Nando. L’ho
conosciuto a Los
Angeles e volevo
ricambiare
PAU GASOL
STELLA DEL BASKET NBA
La McLaren farà
primo e secondo.
Lo spagnolo deve
pensare a finire
davanti a Vettel
ARTURO MERZARIO
EX PILOTA FERRARI
Con una Ferrari
del genere sono
fiducioso: ci sono
tutti i presupposti
per fare bene
LAPO ELKANN
IMPRENDITORE
I RIVALI BUTTON DECISO: «NON IMPORTA CHI HAI ACCANTO ALLA PRIMA FRENATA, MA GUAI AD ESSERE TROPPO AMBIZIOSI»
Vettel non si illude: «Siamo lenti sul dritto e in curva»
Il tedesco della
Red Bull: «Difficile
risalire come in
Belgio, la tattica
qui conta meno»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI
MONZA
«Exciting but not disappointing»: Martin Whitmarsh
traccia il confine che i suoi due
piloti non dovranno superare
alla staccata della Prima variante, il momento forse più
delicato che attende la McLaren oggi pomeriggio. Una frenata che dovrà essere eccitante, dunque, ma non deludente
per gli uomini di Woking, perché Lewis Hamilton e Jenson
Button, separati da 16 punti,
restano sì liberi di correre ma
con la testa sulle spalle. L’occasione è troppo ghiotta: la
McLaren ha centrato la terza
pole consecutiva e ha monopolizzato la prima fila come non
gli accadeva dalla Malesia (è
la 62a volta che accade e ciò le
vale il primato assoluto), adesso la missione è vincere e accorciare il distacco da Alonso.
«L’obiettivo è chiaro: dobbiamo ottenere il massimo dei
punti, spingendo forte ed evitando di fare errori», sottolinea il titolare della scuderia.
Duello Ma ciò non toglie che
quel duello ai via sarà molto
interessante. «Come affronteremo la prima curva? Lottando», promette Hamilton, che
ancora tiene la McLaren sulle
spine per il futuro. «Non importa chi hai accanto, la prima
curva è sempre interessante,
specialmente qui, dove ci arrivi dopo un lungo rettifilo. Ma
non bisogna essere troppo ambiziosi, si rischia di combinare
guai», replica Button, vincitore a Spa, che si sente ancora in
corsa per il titolo. Per Jenson,
poi, la battaglia per il successo
non si ridurrà a una lotta in famiglia: «Massa scatta terzo ed
è in un’ottima posizione, sono
contento per lui, meritava questo risultato dopo tante gare
amare. E occhio pure a Vettel.
Una settimana fa è riuscito a
rimontare malgrado partisse
10˚, per cui lo considero tra i
possibili candidati alla vittoria. Alonso? Anche lui può rimontare».
Vettel Il campione del mondo
non sa che gara attendersi, dopo che ieri è passato dalla depressione delle libere, quando
è stato tradito dall’alternatore
come a Valencia (ha ceduto
una nuova versione che ha debuttato a Spa), alla soddisfazione di essere comunque riuscito a centrare il sesto tempo
(diventato quinto per la penalizzazione inflitta a Di Resta):
«È più di quanto mi aspettassi.
Non siamo abbastanza veloci
sul dritto e... neppure in curva. In configurazione gara andiamo meglio, ma Ferrari e
McLaren sono fuori portata.
Non credo che ci sia la possibilità di vincere, anche perché al
contrario del Belgio non si può
giocare molto con la strategia.
I guai di Alonso? Al sabato
non si assegnano punti, temo
che in gara sarà molto competitivo».
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
23
SUPERBIKE GP GERMANIA
d
C’È
y
HA
DETTO
CHECA
SESTO
S
su Alonso
«Era una delle
pole più facili
che abbia mai
visto, poi
capitava a
Monza. Mi
dispiace per il
guasto di
Alonso, che era
il più veloce»
S
Vertice
rosso
Il capo della
Scuderia
Stefano
Domenicali, 47
anni, e il
presidente
Ferrari Luca di
Montezemolo,
65. Sotto
Montezemolo
con il vice
presidente del
Cavallino
Piero Ferrari
LAPRESSE/ANSA
S
sposti a fare a meno, per gli
sponsor e per dare un’opportunità ai giovani di provare in
F.1. Alcuni si devono dare una
calmata e penso a quel tale...
Grosjean». Il patto della Concordia? «Alla fine firmeranno
tutti, ma qualche team rischia
di restare senza sponsor». La
prossima svolta bussa alle porte: dal 2014 si passa ai motori
turbo. «E certo non è il momento più adatto, considerando le
spese che imporrà alle squadre. Però ci fa piacere l’aspetto
della ricerca, di certo il suono
avrà meno fascino dei 12 e 10
cilindri». Nei box si è pure intrattenuto con il progettista
Rory Byrne, uno degli artefici
del periodo d’oro di Schumi.
«Se abbiamo parlato di protezioni per la testa? No, però è
un elemento su cui dovremo riflettere, perché un’auto che decolla come a Spa è ormai l’unico elemento di pericolo per i
piloti».
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su Massa
«Abbiamo
bisogno di
punti nel
Mondiale
costruttori.
Il 2013? Credo
che se Felipe
rimarrà alla
Ferrari sarà
contento»
Ferrari: «In gara
recupereremo»
C’era tutta la famiglia della Ferrari ieri
accanto a Luca di Montezemolo sul circuito di casa:
da Piero Ferrari, alla figlia Antonella al nipote Enzo
junior. Con loro anche Lapo Elkann, a
rappresentare la famiglia Agnelli. Se ne sono andati
tutti con il dispiacere di non aver potuto assistere a
una pole position che sembrava davvero a portata
di mano per Alonso dopo le brillanti prestazioni
offerte dallo spagnolo nelle libere e nelle prime due
fasi della qualifica. «Sì, dopo aver visto che cosa
era stato in grado di fare nelle prime qualifiche
pensavo davvero che Fernando potesse
conquistare la pole - ha detto Piero Ferrari - un
peccato ma questo fine settimana abbiamo avuto
un po’ di problemi con l’affidabilità. La macchina
però c’è e lo ha dimostrato Felipe Massa, che ha
disputato fin qui un ottimo fine settimana. Non mi
sorprende la sua ripresa, la macchina è cresciuta e
lui ci si trova più a suo agio. Speriamo continui così
anche in gara, dove ci attendiamo un bel recupero
anche di Alonso».
a.cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Fernando mi ha aiutato durante il giro
veloce, io avrei dovuto trainarlo dopo»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI
MONZA
S
su Grosjean
«I giovani
che corrono in
Formula 1?
Alcuni si
dovrebbero
dare una
calmata e
penso a
quel tale...
Grosjean»
S
DELUSI IERI LA FAMIGLIA AL COMPLETO
Felipe sente
la pressione:
«A Maranello
è normale»
su Byrne
«Se abbiamo
parlato di
protezioni
per la testa?
No, però è un
elemento su
cui dovremo
riflettere:
un’auto che
decolla è
ormai l’unico
pericolo per i
piloti»
E adesso le speranze del
popolo rosso di vedere un ferrarista sul gradino più alto del podio sono riposte tutte su di lui.
Su un Felipe Massa che non finisce nei primi tre da quasi due
anni (terzo in Corea), che non
vince da quasi quattro (Brasile
2008) e che soprattutto non sa
ancora se il prossimo anno indosserà la tuta con il Cavallino
sul petto. «Questa gara è importante per me e per il team —
confida Massa che non partiva
così avanti dal GP del Canada
2011—- ma la affronto con
estrema fiducia perché la macchina è veloce ed è a posto sia
in fase di frenata, sia nell’affrontare le curve. Questo ci permette di compensare la mancanza di velocità sul dritto».
Piano Con due macchine costantemente nei quartieri alti
della lista dei tempi, il team
aveva escogitato una strategia,
fondata sul gioco delle strategie che su questa pista riveste
una importanza capitale: «Fernando mi ha aiutato nel primo
giro veloce, io avrei dovuto fargli da traino nel suo». Fuori
Alonso, Massa si è dovuto dare
da fare da solo: «E aver fatto il
mio miglior tempo della giornata proprio alla fine senza scie
mi rende ottimista per la gara.
È davvero un peccato che Alonso abbia avuto un guasto perché sarebbe stato lì davanti.
Ma con questa Ferrari può certamente recuperare e portare a
casa punti importanti».
Pressione Il presidente Monte-
zemolo è stato piuttosto chiaro: «Massa deve provare a vincere, è importante per lui e per
la Ferrari», facendo chiaramente capire che queste sono gare
che non si possono sbagliare in
chiave di rinnovo del contratto. «Felipe potrà sfruttare la
sua posizione di partenza per
andare all’attacco», sottolinea
il d.t. Fry. «Sotto pressione —
«
Peccato per il
mio compagno,
ma con questa
macchina può
rimontare
FELIPE MASSA
A MARANELLO DAL 2006
spiega Felipe —? Quando guidi per la Ferrari la pressione c’è
sempre. Bisogna solo restare
concentrati sulla gara e cercare
di fare il massimo. Battere le
McLaren? Ci proverò, in qualifica ho reso loro due decimi ma
le cose in gara possono cambiare. So che sono forti, ma ci attendono 53 giri a tutto gas e di
certo farò di tutto per vincere».
Tabù Su una pista che nè lui nè
chi lo precede sullo schieramento è mai riuscito a domare:
«È vero che in F.1 su questa pista non sono mai riuscito a vincere, ma nelle categorie minori
l’ho fatto in diverse occasioni.
Monza mi piace, è il mio secondo gran premio di casa e sarebbe fantastico tornare a vincere
proprio davanti al nostro pubblico».
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Taccuino
ASTA PER I TERREMOTATI
PROPOSTA FIA
Cavallino per l’Emilia
Il casco intelligente
Una Ferrari 599 Fxx in coppia.
L’hanno comperata per 1,4 milioni
di euro Ben e Kristin, acquirenti californiani, a un’asta per aiutare le famiglie delle vittime del terremoto
dell’Emilia. E la McLaren, dal canto
suo, ha messo all’asta due tute firmate da Hamilton e Button.
MILANO ROSSA Anche oggi, a
Milano in Piazza Liberty, verrà allestito un Villaggio Ferrari Store, con
simulatori di guida e per i bambini
una pista per bici e auto a pedali.
Un Casco Elettronico che dà l’allarme ai soccorritori e «Operation Smile», una onlus che si dedica a interventi chirurgici gratuiti in oltre 60
Paesi del mondo: sono le iniziative
presentate a Monza da Todt.
SICUREZZA L’Autodromo Nazionale non è solo competizione. A
ottobre riparte «Oggi in pista, domani in strada», un programma rivolto
agli studenti di 3a media, con l’obiettivo di trasmettere ai giovani le prime nozioni sulla sicurezza stradale.
I tempi della
Superpole del GP
Germania, 12˚
round del
Mondiale
Superbike al
Nürburgring
(5.137 m):
1. Biaggi
(Ita-Aprilia)
1’53"855
media
162,428 km/h
2. Sykes
(GB-Kawasaki)
1’53"904
3. Melandri
(Ita-Bmw)
1’53"912
4. Laverty
(Irl-Aprilia)
1’54"148
5. Rea
(GB-Honda)
1’54"300
6. Checa
(Spa-Ducati)
1’54"322
7. Camier
(GB-Suzuki)
1’55"165
8. Baz
(Fra-Kawasaki)
1’55"734
Superpole 2
9. Giugliano
(Ita-Ducati)
1’54"540
10. Davies
(GB-Aprilia)
1’54"800
11. Zanetti
(Ita-Ducati)
1’55"671
12. Haslam
(GB-Bmw)
1’55"082
Superpole 3
13. Fabrizio
(Ita-Bmw)
1’56"290
14. Hopkins
(Usa-Suzuki)
1’56"530
15. Canepa
(Ita-Ducati)
senza tempo
16. Salom
(Spa-Kawasaki)
senza tempo
QUALIFICHE BOLLENTI AL NÜRBURGRING
Biaggi graffia
«Pole più bella
con Melandri
nella scia»
PAOLO GOZZI
NÜRBURGRING (Germania)
Finora si sono solo sfiorati, adesso comincia il duello vero. Scivolato a -18,5 punti da Marco Melandri, nuovo padrone Superbike, Max
Biaggi in Superpole ha ritrovato gli occhi di tigre e oggi sogna il controsorpasso. Non gli è bastata la 5a pole, 1a in stagione: ha piazzato 2 giri
fenomenali in faccia a Melandri, che gli si era
incollato alla ruota per innervosirlo. Al primo
tentativo Max ha stabilito il nuovo primato della pista con 1’53”855 contro 1’53”912 dell’inseguitore. Poi, con le gomme finite, ha sparato
1’53”904, due decimi meglio di Melandri.
Confronto È l’antipasto di due sfide bollenti: 20
giri ciascuna con 50 punti (su 150) in gioco.
«Frenavo e acceleravo di continuo per non dare
riferimenti (Laverty e Baz sono passati, n.d.r.),
ma poi me ne sono fregato: andare così forte è
ancora più bello quando c’è qualcuno che tenta
inutilmente di prenderti la scia», graffia Max.
Galvanizzato dai progressi Bmw, arrivata alla
gara di casa in testa anche nel Mondiale Costruttori, Melandri ha un dubbio. «La moto è molto
aggressiva e non potrò utilizzare la gomma più
soffice e competitiva, mentre penso che Biaggi
ce la possa fare». Anche Max fa pretattica:
«Sykes (2o tempo, n.d.r.) ha un passo gara migliore e forse pure Melandri».
Danni È già finita l’avventura di Niccolò Canepa
che si è fratturato in 6 punti la gamba destra
nelle libere: è stato operato ad Adenau. E lo spagnolo David Salom ha picchiato forte la testa.
Non corre rischi ma è a Coblenza per controlli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
riecco la Pedron
S
Mondiale
1. Melandri
(Ita-Bmw)
308,5 p.
2. Biaggi
(Ita-Aprilia)
290
3. Sykes
(GB-Kawasaki)
267,5
4. Checa
(Spa-Ducati)
233,5
S
Oggi
Su La 7 oggi alle
12, diretta gara-1;
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Eleonora, bacio per premio
Max riceve il bacio della compagna
Eleonora Pedron. Era da Misano (10 giugno) che
l’ex Miss Italia non si vedeva ai GP ALEX PHOTO
PER SIC L’INIZIATIVA BENEFICA
Schwantz, 1800 km in bici
da Donington al GP Misano
Il GP della Riviera Romagnola della prossima
settimana a Misano, si annuncia tutto nel nome di
Marco Simoncelli, a cui è intitolata la pista.
Moltissime le iniziative che si svolgeranno a partire
da giovedì. La più clamorosa vede impegnato
Kevin Schwantz, indimenticato iridato della 500
nel ’93 e grande amico di Marco, di cui ha guidato
la moto nel giro d’onore dello scorso anno a
Valencia. Kevin partirà oggi da Donington, dove si
corre la Superbike inglese per arrivare giovedì a
Misano... in bicicletta: 1800 km fatti in staffetta da
un gruppo di 13 ciclisti, tra i quali altre stelle delle 2
ruote. Ricavato in beneficenza alla Fondazione.
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- n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro
4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19:
euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24:
euro 5,42.
Rubriche in abbinata facoltativa:
n. 4: euro 4,42 sul Corriere della
Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 5,00 sulle due
testate.
n.16: euro 1,67 sul Corriere della
Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 2,08 sulle due
testate.
n.22: euro 4,08 sul Corriere della
Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 4,67 sulle due
testate.
n.23: euro 4,08 sul Corriere della
Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 5,00 sulle due
testate.
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
MOTORI A BIELLA
4
CALVARIO
DI 19 MESI
S
6 febbraio
2011
In un incidente
al Rally Ronde
di Andora
(Savona) il
pilota Renault
F.1 rimane
gravemente
ferito.
Ricoverato
all’Ospedale
Santa Corona di
Pietra Ligure
con una frattura
alla gamba
destra e lesioni
multiple a mano,
spalla e braccio
destro, viene
sottoposto a un
intervento
chirurgico di 7
ore per salvare
la mano e
stabilizzare la
gamba
Robert oggi al Rally Gomitolo di Lana
poi il bis a San Martino di Castrozza
S
GUIDO RANCATI
Concentrato, molto concentrato. Per Robert Kubica, gareggiare su strada con vetture a
ruote coperte e un copilota non
era un gioco neppure quando
era in pianta stabile in F.1. E
non può esserlo adesso che ritorna a gareggiare dopo un anno e
sette mesi di stop forzato. Firma autografi e regala sorrisi a
tutti, il polacco, ma il suo sguardo è già sui novemila metri della Romanina, la prova che lui e
gli altri al via del Rally Ronde
Gomitolo di Lana affronteranno quattro volte. E’ una fettuccia d’asfalto piuttosto guidata
con una serie di inversioni
nella parte centrale a interrompere un ritmo comunque brioso.
ROMEO/VIVA-IPP
di arrendermi: l’obiettivo resta
tornare in F.1 e i prossimi mesi
mi diranno se potrò farlo già
l’anno prossimo o se dovrò attendere il 2014». Per non commuoversi poi, si concede una
battuta: «Dopo aver visto ospedali e studi terapeutici torno a
vedere un po’ di curve dall’abitacolo di un’auto da corsa e a sentire l’odore della benzina».
Bis già pronto Casco in testa e
via, per un ultimo test, ci dà
dentro e strappa applausi agli
appassionati a bordo strada.
«Va sempre molto forte», commenta Agostino Roda, uno dei
tanti amici che s’è fatto nell’ambiente, titolare della struttura
che qualche mese fa l’aveva seguito nel suo primo
vero test con una Skoda. L’interessato incassa e ringrazia. Ribadisce di essersi impegnato al massimo per
recuperare e conferma che tra qualche
giorno potrebbe concedersi il bis sull’asfalto del
San Martino di Castrozza,
rally più impegnativo. «Ma
ora penso solo a questa ronde»,
chiarisce. Non aggiunge altro,
evita di farsi coinvolgere nel
gioco dei pronostici. Ma è evidente che non ha affrontato la
trasferta solo per capire come il
suo fisico e la sua mente reagiranno allo sforzo che, per quanto corta, una gara richiede.
Non lo direbbe mai, ma ha più
di una mezza idea di battersi al
vertice coi favoriti Tiziano Borsa, Franco Uzzeni e Augustino
Pettenuzzo. Che sono gentleman-driver, ma sono armati
meglio di lui.
Primo traguardo I tecni-
ci della First, la squadra che gli ha fornito
l'Impreza Wrc, completano la messa a punto e
lui inganna l’attesa parlando del presente e del futuro.
Senza farsi sconti: «Essere qui
— confessa al microfono di Sky
— è già un bel traguardo, ma
avrei preferito essere altrove».
Con la stessa sincerità ammette
che la sua speranza è di tornare
dove era prima di quella dannata domenica di febbraio quando, a ridosso di Andora, un
guard-rail squarciò la sua Fabia
Super2000: «In certe fasi della
vita bisogna anche sapersi accontentare e questo è uno di
quei momenti: ho ancora tanta
strada da fare e probabilmente
non sarò mai come prima a livello fisico. Ma non ho intenzione
© RIPRODUZIONE RISERVATA
23 aprile
2011
Viene dimesso e
prosegue la
riabilitazione ma
ci sono
problemi di
mobilità e
sensibilità a dito
medio e gomito
Cairoli vede il 6o titolo ma è 14o in prova
«Voglio la gara malgrado i problemi»
rimasta bloccata dal cancello —
ha spiegato Tony — e poi Paulin
ha chiuso la strada a tutti. Ho
provato a rimontare, ma non era
facile: mentre stavo passando
De Reuver sono finito a terra.
Infine ho preso una sassata
sugli occhiali. Comunque questa
gara non influisce sul
campionato, perché voglio
vincere la gara per tutti i miei
tifosi. Non ci sono riuscito a
Aries Merritt, 27 anni, a Bruxelles dove ha corso per l’ottava volta in stagione i 110 hs sotto i 13"00, altro record AP
Merritt va
«Ho fatto
un salto
nel futuro»
S
8 marzo
2012
Il pilota Jaime
Alguersuari dice
di Robert: «Col
braccio destro
non è in grado
nemmeno di
sollevare un
bicchiere»
S
9 marzo
2012
Vanno in rete
alcune immagini
di Kubica su
una Skoda
Fabia Wrc di
sua proprietà
S
11 marzo
2012
Torna al volante
di un kart a
Montecatini
S
8 settembre
2012
Robert torna in
gara nel Rally
Ronde Gomitolo
di Lana
Dove si allena?
«Da fine 2007 alla Texas A&M
University di College Station.
Nel 2008 seguito da Vince Anderson. Poi, dati i suoi impegni
con la squadra dell’ateneo, sempre più da Andreas».
Possiamo quindi darle del texano?
«Non esattamente: sono nato
per caso a Chicago e poi ho sempre vissuto ad Atlanta, cresciuto da mia madre. Papà non l’ho
mai conosciuto. Anche se la parentela con LaShawn, mio cugino di primo grado oro olimpico
dei 400 a Pechino 2008, è legata a lui».
Quanto durerà questo record?
Una nuova partenza alla base
del pazzesco 12"80 sui 110 hs
«Credo molto a lungo. Ma qualche margine penso di averlo ancora. Il passaggio sull’ostacolo,
per esempio, può essere un po’
più rapido».
nell’anno olimpico. Ma ha dato
grandi frutti. In passato, in avvio, dovevo controllare l’azione
e la mia gara, di fatto, cominciava dopo la prima barriera. Ora
invece parto a tutta e raggiungo subito la miglior velocità di
crociera».
Perché, a differenza dei colleghi, lo attacca così da lontano?
S
11 gennaio
2012
Robert scivola
su una lastra di
ghiaccio e si
rompe ancora la
gamba destra
MONDIALE CROSS A FAENZA
FAENZA (Ravenna)
Campanello d’allarme per
Antonio Cairoli, che nelle
qualifiche del GP d’Europa, dove
può laurearsi campione del
mondo cross per la 6a volta, non
è andato oltre il 14o posto. Il
messinese della Ktm ha
compromesso la prova con una
partenza nelle retrovie e una
scivolata mentre era in piena
rimonta. «La ruota posteriore è
25
ATLETICA DOPO IL RECORD DI BRUXELLES
Torna Kubica
«L’obiettivo
resta la F.1»
Robert Kubica,
27 anni, a
destra, con il
navigatore
Giuliano
Manfredi.
Sotto, al volante
della Subaru
Impreza Wrc
LA GAZZETTA SPORTIVA
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
BRUXELLES (Belgio)
E’ passata l’una: al ristorante del secondo piano dello
Sheraton i camerieri vorrebbero sgombrare la sala. La maggioranza degli atleti del 36˚ memorial Van Damme ha cenato
ed è andata al Jamaican Party
dove Usain Bolt si propone in
veste di dj. Tra gli invitati, anche Fiona May. Solo un tavolo
resta occupato. Siedono in tre.
Aries Merritt, sua sorella LaToya e coach Andreas Behm,
33enne dalla pelle chiara. Dall’impresa del «Re Baldovino» e
dal quell’avveniristico 12"80
sui 110 hs, sono trascorse meno di cinque ore. Aries, che nel
mentre è stato anche protagonista di una conference call con alcuni media statunitensi, ha ancora la testa tra le nuvole.
E’ stato difficile assimilare il
nuovo automatismo?
«Sono serviti mesi. E’ come se
un destrimane dovesse imparare a scrivere in corsivo con la
sinistra. Ho dovuto anche fare
specifici esercizi di potenziamento, perché di colpo mi son
«
Tutto è partito a
Grosseto 2004:
amo l’Italia e gli
italiani. Questo
primato durerà
Quanto impiegherà a realizzare
quanto ha compiuto?
trovato a spingere sul blocco
con un piede "nuovo"».
«Settimane: sono incredulo. Soprattutto per i 7/100 di margine. E’ un balzo nel futuro».
Quando ha capito che avrebbe
potuto funzionare?
Come spiega i clamorosi progressi di questa stagione?
«C’è una motivazione tecnica alla base di tutto. Da quando ho
portato da otto a sette i passi di
approccio al primo ostacolo,
tutto è cambiato».
Ci spiega?
«E’ stata una scelta rischiosa,
«Perché così scendo subito e
non perdo velocità».
Colin Jackson, che era in tribuna, sostiene che meglio di così
oggi non si può correre, Allen
Johnson s’è dichiarato senza
parole...
«Mi fa uno strano effetto essere
accostato a certi campioni. Allen e Gail Devers hanno sempre
affermato che in me vedevano
il talento capace di arrivare dove nessuno prima. Il problema
è che in quei complimenti mi ci
sono sempre un po’ cullato».
Eppure, battendo proprio
Dayron Robles che ora ha scalzato dalla cronologia del record, a 19 anni vinse i Mondiali
juniores di Grosseto 2004: che
ricordi ha di quei giorni?
«Straordinari: soprattutto legati al Villaggio atleti. L’Italia e gli
italiani mi piacciono tanto».
Pronto per le vacanze?
«Ricordo la prima gara coi sette
passi. A fine gennaio, al Garden
di New York, in un 50 hs. Non ci
capii nulla, non partii, finii
quinto. Poi, pian piano, ha preso a funzionare. E allora tutto è
cambiato».
«Prima mi attende una serie di
celebrazioni: a giorni noi olimpionici statunitensi saremo ricevuti alla Casa Bianca. Poi darò
il calcio d’inizio di una partita
di football Nfl degli Atlanta Falcons. Infine vorrei fare un viaggio in Egitto: sono attratto dalle Piramidi. E tra cinque settimane riprenderò a lavorare».
Altre spiegazioni?
«L’ho già detto, sono diventato
serio: dieta e sonno ora sono
sotto controllo».
Le piace Obama?
«Lo adoro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
OGGI LA 42a EDIZIONE DEL MEETING
Fermo, spero di farlo qua».
La qualifica è andata a Pourcel
(Kawasaki), 13o Guarneri (Ktm).
In Mx2 prova di forza del
capoclassifica Herlings (Ktm):
anche lui può vincere il titolo;
fermo per guai tecnici Lupino
(Husqvarna).
Ieri l’inglese Pocock (Yamaha)
ha vinto l’Europeo 250.
Oggi le gare dalle 12 (in tv su
SportItalia2); i biglietti costano
50 e (ridotti 25).
Massimo Zanzani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Rieti si chiude la stagione in pista
In gara Donato e otto campioni olimpici
RIETI — (g.l.g.) La febbre
d’atletica a Rieti è a 42. Tante le edizioni di un meeting che, su una pista
ora color azzurro, trova continuità a
dispetto degli annunci di chiusura di
ogni vigilia. Otto gli olimpionici: da
Makhloufi, che ha preferito gli 800 ai
1500, a Kemboi, nei 3000 senza siepi. Poi Savinova (800), Antyukh
(400 hs), Chicherova (alto), Adams
(peso) e i martellisti, Pars e Lysenko. Tra i più attesi Lemaitre nei
100 e, naturalmente, Donato nel triplo.
Ora 16.45. Martello: Pars (Ung).
Martello D: Lysenko (Rus). 17.
Asta D: Silva (Cuba); Bruni. 17.03.
400 hs: Cisneros (Cuba); Bencosme. 17.12. 400 D: Day, Hall, Spencer (Giam); Spacca. 17.15. Alto D:
Chicherova, Shkolina (Rus). 17.20.
100 D: Lalova (Bul); Soumarè (Fra);
Hooper. 17.28. 1500: S. Kiplagat
(Ken); Abdikadar. 17.37. 100:
Clarke (Giam); Lemaitre (Fra); Collio.
17.45. 3000 D: S. Kibet, V. Cheruyot (Ken). 17.55. Triplo: Donato,
Schembri. 18. 800: Makhloufi (Alg).
18.08. 1500 D: Pierce (Usa). 18.20.
Peso D: Adams (N.Zel). 18.28. 400:
C. Smith (Usa). 18.35. 800 D: Niyonsaba (Bur); Savinova (Rus). 18.42.
3000: E. Kemboi (Ken).
In tv: dir. RaiSport 1, ore 16.50.
Ieri (qual.). Uomini. Martello: 1.
Pars (Ung) 78.23; 2. Litvinov (Rus)
77.10; 7. Vizzoni 72.56; 9. Lingua
70.05. Donne. Martello: 1. Klaas
(Ger) 72.87; 8. Palmieri 59.87.
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26
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
CICLISMO 67o GIRO DI SPAGNA
identiKit
& CARRIERA
v
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
BOLA DEL MUNDO (Spagna)
Il ciclismo ritrova un fuoriclasse: Alberto Contador. Il
madrileno della Saxo
Bank-Tinkoff ha praticamente
vinto la 67a edizione della
Vuelta España. L’ufficialità ci
sarà oggi a Cibeles, la piazza
di Madrid dove è sistemato il
traguardo dell’ultima tappa e
dove il Real festeggia i suoi
trionfi calcistici. Lì Alberto, a
34 giorni dal rientro alle corse
dopo aver scontato sei mesi di
stop per il caso clenbuterolo al
Tour 2010, dopo i 115 km di
passerella finale brinderà alla
seconda Vuelta della carriera
e al quinto trionfo in un Grande Giro.
Nell’ultima occasione buona
per cercare di ribaltare la classifica, ieri la vittoria è andata
al risorto Denis Menchov. Il
russo, se si esclude il campionato nazionale crono in questa stagione, non vinceva dal
Giro del 2009 e in questa corsa
per il suo capitano Rodriguez
non ha dato una pedalata.
Eros Capecchi, con un attacco
suicida ai piedi di Navacerrada, ha buttato via un’occasione d’oro e si è dovuto accontentare del 6o posto.
Rivali Ma Rodriguez e Valverde, i grandi avversari di Contador, hanno reso la Vuelta bellissima e incertissima fino alla
fine. L’ultimo attacco frontale
lo ha portato Purito a due chilometri dal traguardo. Gli altri
due lo hanno seguito, ma per
poco perché Valverde ha cominciato a cedere. Alla seconda accelerazione anche Alberto ha perso le ruote. Purito ha
insistito, Balaverde ha trovato
nel suo grande cuore quelle risorse che forse non ha più nella gambe, dopo una stagione
infinita, e si è buttato all’inseguimento riuscendo persino a
sorpassare Contador. Sul traguardo, Purito ha rosicchiato
25" a Valverde, che a sua volta
ha strappato 19" a Contador,
ma il podio è rimasto quello.
Contador, vittoria più del coraggio o delle gambe?
«Forse del coraggio, ma anche
del mio modo di correre».
IL TRIONFO
Contador, seconda Vuelta
Ed è più bella della prima
Sulla Bola del Mundo si difende dagli attacchi di Valverde e Rodriguez
Oggi a Madrid l’apoteosi. Alberto: «Questo successo è una liberazione»
«Nello sport, come nella vita,
spesso il cane si morde la coda. I successi portano fiducia,
che a sua volta ti aiuta a ottenere nuovi successi».
ne, arrivi da un lungo periodo
di inattività, è normale che tu
abbia dei dubbi. Però ho sempre avuto fiducia e l’attacco di
Fuente Dè (quello con il quale
mercoledì ha ribaltato la classifica, ndr) ne è la dimostrazione».
Ha mai avuto timore di non farcela?
Oggi (ieri, ndr) si è fatto staccare...
«Ogni volta che sono al via di
una gara a tappe il pronostico
mi indica come il grande favorito. Ma vincere non è mai facile e se, come in questa occasio-
«Mancavano meno di 2 chilometri all’arrivo, dovevo solo
controllare il distacco e il mal
di gambe. E gustarmi fino in
fondo questo trionfo».
Che importanza ha questa maglia rossa?
Alberto Contador, 29 anni, felice e sfinito AFP
È così serio che sembra che
abbia perso la Vuelta. Che succede?
«No, no, per niente. Sono contentissimo». E finalmente le
sue parole sono accompagnate da un sorriso. «Questa vittoria è una liberazione enorme
anche perché io stesso mi metto sempre addosso una pressione tremenda».
La squalifica sembra l’abbia indurito. Ora ritroveremo un
Contador più sereno?
«Sono sempre uguale. Forse a
MONDIALI CROSS COUNTRY L’AZZURRO IN TESTA PER TRE QUARTI DI GARA, LECHNER FERMATA DA TRE CADUTE CHIUDE 14a
Fontana prova a vincere poi crolla: è solo 6˚
CLAUDIO GREGORI
SAALFELDEN (Austria)
Questo è un bel modo di
perdere: provando a vincere.
Marco Aurelio Fontana è stato
in testa alla corsa per quasi tre
quarti di gara insieme a Nino
Schurter. Poi è crollato, arrivando sesto nel Mondiale di
cross-country a 1’45" dallo svizzero, vincitore della Coppa del
Mondo e argento olimpico,
che ha bissato il titolo del
2009. Gli elvetici hanno monopolizzato il podio, davanti al
francese Julien Absalon, 6 ori
olimpici e mondiali, mentre il
campione olimpico di Londra,
Jaroslav Kulhavy, è finito lontano.
Delusione «Sì, ho cercato di vin-
cere il Mondiale. Al sesto giro
ho fatto un piccolo errore in discesa e Schurter mi è andato
via. Lì sono crollato», ha detto
Fontana sul traguardo, che
puntava a imitare il c.t. Hubert
Pallhuber, unico azzurro iridato (’97) della storia. «Ho inseguito il sogno che, dopo un’ora
e un quarto, è evaporato. Dopo
Schurter sono stato il migliore
di quelli dei Giochi di Londra».
Era in testa alla fine del primo
degli 8 giri previsti. Al secondo
era già in fuga con Schurter. Al
quinto la coppia viaggiava con
19" sul francese Tempier. Fontana dava i cambi regolari. Perché lo ha fatto? «Non è mio costume speculare», ha spiegato.
La crisi lo ha raggiunto nel bosco. Su un tratto di discesa viscido, l’azzurro di Cesano Maderno ha sbandato e ha messo
giù il piede. Schurter è frullato
via. È stata la fine: l’azzurro ha
En plein svizzero:
oro a Schurter, già
a segno nel 2009.
L’olimpionico
Kulhavy 13˚
lottato nello sprofondamento,
ma la sua parabola è nei tempi
sul giro (4,5 km): 11’39",
11’49", 11’56", 12’10", 12’02",
12’32", 12’37", 12’48".
È stato il successo più sofferto della sua carriera?
«No, però nei testa a testa sulle salite ripide devo riconoscere che Rodriguez è molto difficile da battere e infatti ha sempre avuto lui la meglio. Comunque il Tour 2007 e il Giro
2008 sono stati più difficili.
Questo, ci tengo a sottolinearlo, è anche un successo del cigiro incerta. Poi nel terzo e
quarto giro ha rimontato 21 posizioni. Infine una nuova caduta al sesto e ultimo giro l’ha buttata all’inferno. La francese Julie Bresset ha dominato: ha aggiunto ai titoli europeo e olimpico quello mondiale. Tra gli
junior Schmid ha ottenuto un
ottimo 9o posto nella gara dominata dal neozelandese Cooper.
Uomini: 1. Nino SCHURTER (Svi), 38,3
km in 1.40’55"; 2. Lukas Flückinger
(Svi) a 29"; 3. Mathias Flückinger (Svi)
a 51"; 4. Absalon (Fra) a 1’04"; 5. Giger
(Svi) a 1’16"; 6. Fontana a 1’45"; 13. Kuhlavy (Cec) a 4’01"; 25. Longo a 6’35";
30. Tiberi a 7’57"; 34. Fruet a 8’56".
Donne: 1. Julie BRESSET (Fra) 29,3 km
in 1.32’25"; 2. Gunn-Rita Dahle (Nor) a
1’47"; 3. Georgia Gould (Usa) a 3’12"; 14.
Lechner a 4’51".
Juniores: 1. Anton COOPER (N.Zel) 24,8
km in 1.06’53"; 2. Victor Koretzky (Fra)
a 2’17"; 3. Titouan Carod (Fra) a 2’34";
9. Schmid a 5’06"; 39. Rosa a 9’26", 47.
Fumarola a 10’42"; 52. Rossi a 12’01".
Sfortunata Tra le donne Eva Le-
chner ha perso il podio per tre
cadute. La prima, dopo 3,7
km, mentre era terza. La seconda, mentre era seconda a ruota
di Julie Bresset, dopo 4,3 km,
le è stata fatale: sul salto del
sasso la ruota anteriore si è
piantata contro una radice ed
Eva è volata in avanti picchiando la faccia. È rimasta stordita.
Poi si è rialzata, ha raddrizzato
il manubrio e si è trovata 26a a
1’40" dalla Bresset. Ha fatto un
volte do questa impressione
perché anche in allenamento
mi ammazzo di fatica per cercare di ottenere il massimo».
Marco Aurelio Fontana, 27 anni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
«
«
«
i suoi Grandi Giri
Spettacolo
e lotta: credo che
questa edizione
alla gente sia
piaciuta molto
1
A Fuente Dè
ho sentito
un’emozione
fortissima, mai
provata prima
2
3
4
Rodriguez m’ha
fatto sudare. Ma
vincere il Tour
2007 e il Giro 2008
è stato più difficile
1 Nel 2007 Contador conquista il primo Tour de France
REUTERS 2 Nel 2008 deve rinunciare al Tour: domina il Giro REUTERS
3 Poi si ripete alla Vuelta EPA 4 Torna al Tour nel 2009: fa il bis EPA
le vittorie annullate
6
5
y
PURITO
PIÙ FORTE
IN SALITA:
13’29"
(ghis.) Anche
ieri Joaquin
Rodriguez è
stato il migliore
in salita. Purito
ha impiegato
13’29" per
coprire i 3,4
chilometri della
Bola del
Mundo, salendo
a 15,13 km/h,
con una Vam di
1.776,
spingendo 5,93
watt/kg. Dati
comparabili a
quelli di
Ancares e
Covadonga, ma
inferiori rispetto
a quelli fatti
registrare sul
Cuitu
Negru, quando
Purito negli
ultimi quattro
chilometri ha
impiegato
14’01", alla
media
di 17,1 km/h,
con una Vam di
1.926 e una
potenza di 400
watt: cioè
quasi 6,9
watt/kg
5 Tour de France 2010: vince per la terza volta, davanti al
lussemburghese Andy Schleck BETTINI 6 Giro d’Italia 2011: fa il bis
con un dominio imbarazzante anticipando Michele Scarponi, ma
i due successi gli verranno tolti dal Tas il 6 gennaio 2012 BETTINI
clismo. In questa Vuelta c’è stato spettacolo, c’è stata lotta. E
credo che alla gente sia piaciuto molto».
Un rimpianto?
«Peccato che il pubblico non
abbia potuto vedere tutta la
tappa di Fuente Dè. È stata
uno spettacolo».
Quel giorno dopo il successo è
sembrato molto emozionato...
«Sì, una roba pazzesca. Non ricordo di avere mai sentito
un’emozione così forte, così
violenta, per una vittoria».
Nelle ultime tappe è sparito
Froome, l’uomo che alla vigilia
veniva indicato come suo
grande avversario.
«Froome non è salito sul podio
finale, ma è stato un grande.
Arriva da un Tour impressionante e anche nelle difficoltà
non si è mai arreso. In futuro
sarà un mio grande avversario
e dobbiamo applaudirlo. Chapeau».
Vuole mandare un messaggio
a chi non ha mai creduto in lei?
«Non devo mandare messaggi
a nessuno. Anzi, l’unico messaggio è di ringraziamento e
lo voglio inviare alle persone
che mi sono sempre state vicine, a quelle che mi hanno sempre incoraggiato anche nei
giorni passati lontano dalle
corse».
Lei voleva provare a vincere
Giro, Tour e Vuelta nella stessa stagione. È ancora un suo
obiettivo?
«Bella domanda. È vero, la tripletta era un mio obiettivo,
ma forse dovrò concentrami
su un solo obiettivo all’anno».
Parigi 2013?
«Il Prossimo Tour è molto lontano. Intanto c’è Madrid 2012,
poi voglio essere competitivo
al Mondiale di Valkenburg. E,
prima di chiudere la stagione,
ho una corsa sulla quale punto
forte: al Lombardia andrò per
vincere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la guida
La 20a tappa
al russo Menchov
Capecchi sesto
ARRIVO: 1. Denis MENCHOV (Rus, Katusha) 170,7 km in 4h48’48, media
35,5
2. Richie Porte (Aus, Sky) a 17".
3. Kevin De Weert (Bel, Omega Pharma-Quick Step) a 42";
4. Kessiakoff (Sve) 1’16"; 5. Sicard
(Fra) 1’39"; 6. Capecchi a 2’30"; 7. Bouet
(Fra) a 2’39"; 8. Geschke (Ger) a 3’14";
9. Rodriguez (Spa) a
3’31"; 10. Valverde
(Spa) a 3’56"; 11. Machado (Por) a 4’08"; 12. Contador (Spa) a 4’15"; 13. Moreno
(Spa); 14. Anton (Spa) a 4’24"; 15.
Talansky (Usa) a 4’34"; 16. De la
Fuente (Spa) a 4’37"; 17. Peterson
(Usa) a 4’38"; 18. Gesink (Ola); 19.
Froome (Gb) a 4’43"; 20. Verdugo
(Spa); 21. Montaguti a 4’47"; 22.
Kostyuk (Ucr) a 4’54"; 23. ten Dam
(Ola) a 4’58"; 24. Le Mével (Fra) a
5’09"; 25. Intxausti (Spa) a 5’15";
34. Nocentini a 6’21"; 45. Cunego a
7’58.
IL CASO DOPING LANCE VOLEVA CORRERE PER PROMUOVERE LA SUA FONDAZIONE
Chicago Marathon
vietata ad Armstrong
Lance Armstrong non potrà correre la maratona di Chicago. L’ex ciclista americano,
che ha rifiutato di difendersi
dalle accuse di doping di fronte all’Usada (l’Agenzia statunitense antidoping), avrebbe dovuto prendere parte alla 42
km del 7 ottobre come membro del Team Livestrong, per
promuovere la sua Fondazione che raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro. Ma proprio come effetto della sua radiazione a vita, imposta dall’Usada insieme alla cancellazione di tutti i risultati ottenuti dal 1˚ agosto 1998 (fra cui i
Lance Armstrong, 40 anni AP
7 Tour de France), il texano è
stato fermato. «Quando ha
scelto di non difendersi in
un’udienza contro le prove
schiaccianti dei suoi imbrogli
— dichiara l’Usada — era ben
consapevole del fatto che
avrebbe dovuto accettare la
sua incompatibilità con eventi
come la Maratona di Chicago». Affermazione confermata dagli stessi responsabili della corsa, secondo i quali la gara rispetta la regola che vieta
la partecipazione di atleti
squalificati a vita. Armstrong,
dopo il primo ritiro dalle corse
avvenuto all’indomani del
Tour 2005, aveva disputato
due volte la Maratona di New
York (nel 2006 e 2007) e una
volta quella di Boston (2008):
2h46’43" il suo miglior tempo
sulla distanza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLASSIFICA: 1. Alberto CONTADOR
(Spa, Saxo Bank-Tinkoff) 82.14’52;
2. Alejandro Valverde (Spa, Movistar)
a 1’16";
3. Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha) a
1’37";
4. Froome (Gb) a 10’16"; 5. Moreno
(Spa) a 11’29"; 6. Gesink (Ola) a 12’23;
7. Talansky (Usa) a 13’28"; 8. ten Dam
(Ola) a 13’41"; 9. Anton (Spa) a 14’01";
10. Intxausti (Spa) a 16’13"; 11. Verdugo
(Spa) a 16’22"; 12. Roche (Irl) a 17’50";
13. Marczynski (Pol) a 19’14"; 14. Henao (Col) a 19’59"; 15. Niemiec (Pol) a
20’48"; 16. Monfort (Bel) a 20’50"; 17.
De Clercq (Bel) a 20’56"; 18. Nocentini
a 22’30"; 19. Anacona (Col) a
23’38"; 20. Bouet (Fra) a
26’30"; 21. Cardoso (Por) a
31’51"; 22. Bakelants (Bel) a
32’45"; 23. Pauriol (Fra) a
40’48"; 24. Pauwels (Bel) a
46’26", 25. Capecchi a
46’54"; 33. Cunego a
1h06’30".
OGGI: 21ª tappa, Cercedilla-Madrid 115 km
(diretta Raisport, Eurosport dalle 16.45) .
BETTINI
Al Gp Montreal
Moser e Ulissi
per la rivincita
Due giorni dopo il Gp
Quebec, vinto dall’australiano
Simon Gerrans sul belga Van
Avaermaet, il World Tour oggi
fa tappa ancora in Canada con
il Gp Montreal. I protagonisti
sui 205,7 km del percorso (17
giri di un circuito di 12,1 km)
sono praticamente gli stessi,
tra cui Sagan, Boasson Hagen,
Voeckler, il re del Giro d’Italia
2012 Hesjedal, Kolobnev, Goss
e gli azzurri Ulissi, Moser,
Paolini, Visconti, Marcato e
Boaro. Al via anche il vincitore
2011, il portoghese Rui Costa.
Il via alle 11 locali (le 17
italiane), diretta Eurosport
dalle 20.
27
IL RE DELLA ROUBAIX È IL 13˚ CENTRO
Super Boonen
conquista
un’altra perla
Primo urrà alla Parigi-Bruxelles
E per il Mondiale c’è anche lui
Tom Boonen, 31 anni, 109 vittorie in carriera BETTINI
NICOLÒ LICATA
BRUXELLES
Nella collezione di classiche di Tom Boonen, la Parigi-Bruxelles ancora mancava. Decaduta quanto vogliamo rispetto ai fasti del glorioso passato — stritolata da un calendario asfissiante, impietoso di fronte anche a corse che fino
a qualche anno fa erano obiettivi di prim’ordine
— ma pur sempre appetita da quella categoria di
corridori che danno del tu alle volate. E con uno
sprint, nonostante i vari tentativi di scongiurare
il tradizionale epilogo a gomiti compatti, si è decisa anche l’edizione numero 92. Tom Boonen
ha vinto alla sua maniera, con una volata lunga
che ha schiacciato le ambizioni di due fior di contendenti come l’australiano Renshaw e lo spagnolo tre volte iridato Freire (5˚ Manuel Belletti,
7˚ Alessandro Bazzana), lanciando un messaggio importante in vista del Mondiale. Il trentunenne dell’Omega Pharma-Quick Step ha firmato il suo successo numero 109, il 13˚ di una stagione finora magnifica, ingigantita dal poker sulle pietre in primavera (Gp Harelbeke, Gand-Wevelgem, Fiandre e Roubaix) e con la ciliegina del
titolo di campione belga. Assente dal Tour per
preparare al meglio l’assalto all’oro olimpico, fallito anche a causa di un avvicinamento affrettato
per la frattura di una costola al Giro di Polonia,
Tornado Tom ora strizza l’occhio al Mondiale
olandese. Il percorso gli si addice meno rispetto
ad altri big e il Belgio ha un Philippe Gilbert sicuramente più adatto e in gran forma, ma Tom ha
tutto per riconquistare quella maglia già sua sette anni fa a Madrid.
Oggi, intanto, per molti (Boonen e Renshaw
esclusi) ci sarà la rivincita in Francia, nel Gp Fourmies. Tra gli italiani da seguire gli stessi Belletti e
Bazzana, ma anche Nizzolo, Gatto, Favilli e Ferrari.
Arrivo: 1. Tom BOONEN (Bel, Omega Pharma-QuickStep)
216,8 in 4h59’03", media 43,34; 2. Renshaw (Aus); 3. Freire
(Spa); 4. van Staeyen (Bel); 5. Belletti; 6. Drucker (Lus); 7.
Bazzana; 8. Schulze (Ger); 9. van Hummel (Ola); 10. Andriato
(Bra).
Il russo Denis
Menchov, 34 anni
WORLD TOUR IN CANADA
LA GAZZETTA SPORTIVA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
DA OGGI GIRO DI GRAN BRETAGNA
BACCAILLE
MAMMA
Gli inglesi riabbracciano
l’idolo olimpico Wiggins
L’azzurra Monia
Baccaille, 28
anni, reduce dai
Giochi di Londra,
ha annunciato
che interromperà
l’attività
agonistica
perché è in dolce
attesa. Alla festa
a lei dedicata
nella sua
Marsciano (Pg)
ha detto di voler
riprendere in
tempo per i
Mondiali del
prossimo anno in
Toscana.
(an.me.)
Un mese dopo la conquista dell’oro
olimpico nella crono, Bradley Wiggins torna a
farsi riabbracciare dal pubblico di casa. Il re del
Tour de France — primo atleta del Regno Unito a
conquistare la maglia gialla — è la stella del Giro di
Gran Bretagna che scatta oggi da Nottingham e si
concluderà domenica a Guilford: 8 tappe, ma
nessuna contro il tempo, la specialità regina del
leader del Team Sky, di cui però non ha ancora
vinto il titolo mondiale (e non potrà farlo
nemmeno quest’anno, avendo deciso di non
rinunciarvi). «Spero di essere in forma e di non
fare brutte figure» ha ammesso Wiggo. Il quale
sarà affiancato nell’occasione dall’altro big di
Sky, l’iridato Mark Cavendish, in procinto peraltro
di lasciare la squadra inglese, sebbene ci sia un
ostacolo non da poco, ovvero una penale per la
rescissione prematura del contratto (in scadenza
a fine 2014) di 1,2 milioni di euro. Al Giro di Gran
Bretagna è attesa anche la Liquigas-Cannondale,
guidata da Ivan Basso e Damiano Caruso.
28
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
TENNIS US OPEN
4
l’analisi
GLI SLAM
DI SARA
di VINCENZO MARTUCCI
Ha ottenuto rispetto
Vince comunque
S
i può anche perdere bene per 6-1 6-2, se
l’avversaria è Serena Williams che sta
stracciando tutte agli Us Open e se per 64
minuti non può mai staccare il piede
dall’acceleratore. Perché rispetta la
piccola-grande Sara Errani. Sapendo che,
altrimenti, un attimo dopo, dovrebbe sudare
all'inseguimento di una pallina sempre più
intelligente e cattiva. Serena rispetta
l’attitudine delle avversarie: nell’ordine,
Clijsters, Sharapova, Azarenka ed Errani. Che
ha applaudito alla vigilia della prima
semifinale di un’azzurra agli Us Open (la
prima italiana dopo Corrado Barazzutti ’77),
complimentandosi poi con l'allenatore della
romagnola, Pablo Lozano. Al di là della
cilindrata, di un servizio troppo più forte (90
km l’ora più veloce con la prima e 25 con la
seconda), di 38 vincenti a 6, e di un risultato
scritto già in partenza, venerdì sera, Serena
captava che dall'altra parte del net aveva un
cervello fino, un cuore indomito, due gambe
instancabili e una racchetta multiuso. Infatti,
dopo un primo set più d’attesa, con palleggi
alti e profondi, Sara da Massa Lombarda
votata alla scuola di Valencia di piè veloce
David Ferrer, ha giocato anche la carta
dell'aggressività. Non ce l'ha fatta, ma,
testarda com’è, dopo aver scalato la classifica
dal numero 45 di gennaio al 7 di domani, le
sta provando tutte per fronteggiare la
potenza delle primissime. Perciò il k.o. con la
Tyson del tennis le servirà. Come la spinta di
questa trionfale stagione con i quarti a
Melbourne, la finale a Parigi e la semifinale a
New York, passando per 4 titoli di singolare e
7 di doppio, insieme alla sorella maggiore
Roberta Vinci, con la quale oggi, da numero 1
del mondo, gioca la terza finale Slam contro
le potenti ceche Hlavackova e Hradecka.
Intanto, comunque, grazie, Sara e Roberta,
per averci reso orgogliosi di essere italiani.
Australian
Open
Quarti
Entra come
numero 48 e
approda ai
quarti battendo
tra le altre
la Petrova e la
Zheng: perde
dalla Kvitova
Roland
Garros
Finale
Entra come
numero 24 (e 21ª
testa di serie) e
batte la Ivanovic
(14) e due top
ten (Kerber,
10 e Stosur, 6),
perdendo in
finale dalla
Sharapova. Sale
al numero 10
Wimbledon
Terzo turno
Entra come
numero 10
(anche da testa
di serie) e dopo
aver battuto
Vandeweghe e
Keothavong
viene sconfitta
dalla Shvedova
Us Open
Semifinali
Entra come
numero 10
(anche da testa
di serie) e negli
ottavi batte
ancora la Kerber
(6) e nei quarti
la Vinci, prima
dello stop
con Serena
SORRISI ER
Dopo la Williams
occasione doppio
«Un anno perfetto»
Oggi con la Vinci per il secondo Slam 2012 e
intanto torna su Serena: «E’ forte come un uomo»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MASSIMO LOPES PEGNA
Twitter @Pegnarol
NEW YORK
La piccola Errani dopo
aver assorbito per 64’ le botte
pesanti di Tyson-Williams è
persino soddisfatta. «Il mio
obiettivo era far durare il match almeno un’ora. Sono andata oltre: dunque bene», dice
con la consapevolezza di chi
sa di aver fatto in pieno il suo
dovere.
Dopo il match Serena, ancora
euforica per aver raggiunto la
sua 19ª finale di uno Slam
(con 14 successi), le ha concesso l’onore delle armi: «Ha giocato davvero bene. Sara rappresenta una bella speranza
per l’Italia. E’ una vera combattente e l’ho trovata molto mi-
gliorata». Incassare complimenti così da chi ti ha appena
fatto a pezzi è moralmente rigenerante. Ma la ragazza dagli occhi azzurri e lo sguardo
solare sa bene di aver fatto un
grande balzo in questa magica
stagione: «Il bilancio qui non
può essere che positivo: semifinale di singolare e finale di
doppio. Proprio niente male».
Opportunità Per non parlare
delle conseguenti promozioni
nei ranking: numero sette fra
le soliste e numero uno in doppio con la partner-amica, Roberta Vinci, che sarà numero
due: insieme sono naturalmente e semplicemente la più
forte coppia del mondo. E oggi
hanno davanti una ghiotta opportunità per ribadirlo: la terza finale dell’anno in uno
Slam (dopo l’Australian Open
e il successo al Roland Garros)
contro la coppia ceca Andrea
Hlavackova e Lucie Hradecka,
numero 3 del tabellone e vincitrici a Wimbledon. «Sono molto concentrata — dice Sara —
sarebbe la conclusione perfetta di due settimane da sogno».
Per i bookmaker, le nostre sono favorite: «Comunque vada
- sorride la Errani, saremo orgogliose di portare un’altra
volta il tricolore sul Centrale
di uno Slam».
Insomma, il ciclone-Serena è
dietro le spalle, un peso massimo contro un piuma e poco
conta se invece del quadrato di
un ring c’è il rettangolo di un
campo da tennis. I chili si vedono e si sentono eccome, basta
guardarle. Sara insiste con
quel sorriso che raramente si
LA PRIMA SEMIFINALE MASCHILE CONDIZIONI ESTREME, LO SCOZZESE BATTE BERDYCH IN 4 SET
Gazzetta.it
IN TEMPO REALE LA
FINALE CON HRADECKA
E HLAVACKOVA
Sul sito la diretta
in tempo reale, punto per
punto, della finale femminile
di doppio, il commento con
gli highlight e le interviste
delle protagoniste con le
impressioni di Errani e Vinci.
A ROMA
Un grande Murray doma il tornado
Poi vince il vento: la finale lunedì
Angelo Binaghi, 52 anni PLP
Sospeso il match
tra Djokovic e
Ferrer: gli uomini
finiranno ancora
un giorno dopo
il campione uscente Djokovic),
la prima senza Federer e Nadal
dal Roland Garros 2004, parte
con un’ora e mezza di ritardo,
per pioggia, e parte male soprattutto per Andy. Che va avanti
un break, ma è irascibile. Troppo, per non impazzire di rabbia
quando Tomas — che non è certo un gentleman — cancella la
palla-break (smorzata perfetta
del nemico) facendo rigiocare il
punto perché, a colpo finito, ad
Andy è caduto il cappellino. E
così riagguanta il 2-2 e strappa
anche il 7-5 con un super dritto.
Dopo un primo set fin troppo
ben giocato, considerate le condizioni quasi impossibili.
DAL NOSTRO INVIATO
NEW YORK
Chi è più forte fra Murray
e Berdych? «La risposta, amico,
soffia nel vento», canterebbe
Bob Dylan, sotto gli occhi di
Paul Simon e Sean Connery. Il
vento fortissimo, da regate di
vela, che diventa tornado pochi
chilometri oltre Flushing Meadows, che quasi spezza lo stendardo con la bandiera a stelle e
strisce, sul pennone più alto dello stadio più grande del tennis,
l’Arthur Ashe, che fa «volare le
cartacce» (come commentò Edberg, deluso, nell’88), le buste
di plastica, cappellini, bottigliette e persino le sedie dei giocatori.
Monsone Figurati le palline da
tennis. Figurati nel gigantesco
catino del campo centrale degli
Us Open che trasforma il monsone in vortici continui e anarchici, cambiando direzione a qualsiasi proiettile e sconvolgendo servizi, rimbalzi, colpo d’occhio, timing, svilendo la potenza del ceco ed esaltando il tocco dello
scozzese. Non subito. Perché la
semifinale maschile di New
York con tre protagonisti finora
mai vincitori di uno Slam (salvo
Nel tiebreak che
decide il match
il ceco regala due
punti fondamentali
con il dritto
Andy Murray, 25, disputerà la seconda finale a New York dopo il 2008 GETTY
Svolta Lì, però, vuoi per un paio
ORARI NON ANCORA DECISI
Per le pessime condizioni del tempo
l’epilogo donne è stato rinviato ad oggi
L’allarme tornado ha
costretto a rinviare la finale
femminile a oggi pomeriggio e a
sospendere il match di semifinale
uomini tra Djokovic e Ferrer con
lo spagnolo avanti 5-2.
US OPEN. Uomini, semifinale:
Murray (Gb) b. Berdych (Cec) 5-7
6-2 6-1 7-6 (7).
Donne, semifinale: S. Williams
(Usa) b. ERRANI 6-1 6-2.
OGGI (dalle 17, Eurosport ed
Eurosport 2). Uomini, finale:
Murray c. Djokovic (Ser) o Ferrer
(Spa). Donne, finale: S. Williams
c. Azarenka (Bie). Doppio,
finale: ERRANI/VINCI c.
Hradecka/Hlavackova (Cec).
di occhiatacce di coach Ivan Lendl, vuoi per un rigurgito di orgoglio e classe, Andy cambia marcia sotto gli occhi di Stefano Capriati (papà-allenatore di Jennifer appena entrata nella Hall of
Fame), che ricorda: «Mia figlia
perse qui con Dementieva un
match impossibile, proprio per
il vento. Adesso, povera Jenny
ha male alla spalla, anche se s’è
operata due volte». Mentre l’ex
pro argentino, José Clerc, racconta: «Solo una volta ho visto
un match sospeso per il vento, a
Indian Wells, in California, negli anni 70, Laver alzò la palla al
servizio e quella volò addirittura in un campo vicino». No, non
si sospendono i match per vento. Eppoi, una volta strappato il
break d’acchito, con super-scatti e una volée di rovescio da incorniciare, Murray trova la scia
giusto per cambiar rotta al match. Dal 2-1, piazza uno sprint
via l’altro: 5-1, 6-1, 4-0, 6-1,
3-0.
Reazione Sembra fatta, come
vorrebbe l’unico precedente significativo dei testa a testa fra il
numero 4 e il 7 del mondo, vinto
da Murray quest’anno sul cemento di Dubai. A dispetto del
4-2 nei precedenti pro-Berdych
(2 sulla terra). E invece il vento
cambia ancora, sia come intensità che come metafora, girando il
3-0 nel 3-3 ed arricciando ancor
più il riccioli e i nervi dello scozzese. Che, comunque, fra un’imprecazione e mille accenni di
frantumazione di racchetta al
suolo, fra una svirgolata e un’occhiataccia all’omone ceco, soltanto al tie-break, dopo un set
point salvato con un dritto sulla
riga, e un primo match point
cancellato da un ace, trova l’aiutino decisivo da Tomas il bello.
Sotto forma di due dritti al vento. Come «le palle di cannone»
di Dylan. Poi vince il tornado: la
seconda semifinale è sospesa
sul 5-2 Ferrer su Djokovic e la
finale uomini di conseguenza è
rinviata a lunedì.
v.m.
Elezioni Fit
Binaghi unico
candidato
(v.p.) Si partirà senza
colpi di scena. La stagione
elettorale dello sport italiano
verrà inaugurata stamattina
dalla Federtennis con
un’elezione senza sussulti:
Angelo Binaghi è il presidente
uscente e il candidato unico,
correrà dunque per il suo
quarto mandato.
L’appuntamento è previsto
oggi alle 10 (prima
convocazione, seconda alle 11)
all’Hilton di Fiumicino. Con il
presidente, sarà eletto il nuovo
consiglio federale. E qui ci sarà
la novità dell’ingresso di Max
Giusti, il conduttore di «Affari
tuoi» in tv, proprietario del Villa
Pamphili Sporting Club.
Quest’anno il ciclo di votazioni
nelle federazioni è anticipato
per la decisione di Gianni
Petrucci di fissare al 19
febbraio (tre mesi prima della
tabella di marcia abituale) le
elezioni al Coni. Tutte le
federazioni devono adeguarsi
ai nuovi «principi informatori»
del Foro Italico in tema di
statuti.
Dopo il tennis, toccherà
domani alla Fise (Federazione
Italiana Sport Equestri) e qui,
invece, lo scontro ci sarà.
L’uscente Andrea Paulgross se
la vedrà a Forte dei Marmi con
Antonella Dallari.
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
di Sara (148 km/h). Allora, la
romagnola ti spiazza: «Io mi alleno spesso con gli uomini,
gente che occupa posizioni fra
il 400 e il 500 in classifica: tirano sicuramente forte, ma non
ci mettono la stessa intensità
di Serena. Questi ragazzi non
spazzano sempre le righe come fa lei. Ci mettono più rotazione, ti fanno correre di più,
ma io non ho mai giocato contro chi spara pallate così». E allora, l’equazione che storicamente incuriosisce ed eccita la
fantasia è lì nell’aria. Sara capisce al volo: «A me piacerebbe
molto partecipare ad un torneo maschile, magari uno da
10.000 dollari. Vi dico anche
di più: se Serena si iscrivesse a
uno di quei tabelloni, potrebbe vincere. Sarebbe bello misurarsi con i maschietti. Dicono
sempre che siamo più scarse, e
allora provate a battervi con
Serena». Ma non lo dice per
giustificare la debacle di venerdì. Infatti, aggiunge: «E’ imbattibile? Nessuno lo è. Ma se gioca bene come in questi giorni è
la più forte al mondo».
RANI
Esempio E’ diventata la leader
spegne: «Perché nonostante il
netto punteggio, penso di aver
giocato bene». Spiega: «Ho
provato di tutto: a stare sulla
difensiva, ad alzare le palle, ad
allungare i colpi. Dopo il primo set ho cambiato strategia,
ma è servito a poco. Davvero
non c’era nulla da fare. Non
quando gioca su questi livelli».
Simpatia Dentro l’enorme sta-
dio Arthur Ashe c’era la consueta umidità che si tagliava a
fette e un amichevole brusio
ogni volta che Sara faceva un
«
«
Roberta e io
siamo orgogliose
di portare di
nuovo il tricolore
sul Centrale
Pennetta e
Schiavone un
esempio, adesso
spero di essere
io un’ispiratrice
punto. Sullo 0-5 del primo set,
al suo primo game-point, c’è
stato un lungo e caloroso applauso. Dopo la conquista di
quel gioco, un’ovazione. Perché Saretta l’avevano presa in
simpatia qui a New York. Era
l’underdog perfetta: quella
che siccome non ha chance, ha
bisogno di affetto, supporto e
una pacca sulle spalle.
Ma ciò che ci tiene a precisare
è che lo score netto con sui si è
arresa non deve ingannare chi
legge quel punteggio senza
aver visto un solo scambio. Di-
Nella foto
grande, il
saluto della
Errani a Serena
Williams; sopra,
Roberta Vinci,
29 EPA/AFP
ce: «Ho avuto buone sensazioni: sono riuscita a sudare e avevo il battito alto. Mica come
contro la Kvitova a New Haven, dove non sono stata capace neppure di tenere gli scambi. Oggi invece ce l’ho fatta, anche se a fatica».
Ma c’è sempre quella differenza di stazza con l’americana
che intimorisce: dieci centimetri e dieci chili. Una cifra su tutte, estratta dalla sfida di venerdì pomeriggio: il secondo servizio di Serena viaggiava più
veloce (155 km/h) del primo
di tutto il tennis azzurro, maschile e femminile: «Non ho
mai pensato a un ruolo del genere, insomma non mi ci vedo
in questi panni. Ma spero di essere un buon esempio. Se i ragazzini in Italia hanno visto la
partita di oggi e hanno voglia
di seguirmi, ne sarò felice».
Perché lei i suoi «role model» li
ha avuti e ne ha approfittato:
«Ho avuto la fortuna di avere
vicino ragazze come la Pennetta e la Schiavone: non ho buttato l’opportunità di vedere ciò
che facevano, come si allenavano, come gestivano le situazioni. Se adesso tocca a me essere
d’aiuto e avere un ruolo del genere non mi tirerò indietro».
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29
4
I NUMERI
1
Le finali
di doppio
agli Us Open
dalle italiane:
nel 2005 Flavia
Pennetta
con la russa
Dementieva
perse contro
Raymond
e Stosur.
1
La posizione
di Sara Errani
nella classifica
Wta di doppio in
uscita domani.
Roberta Vinci è
la numero 2.
3
Le finali dello
Slam giocate
quest’anno da
Errani e Vinci:
battute in
Australia, hanno
trionfato al
Roland Garros
7
I tornei vinti
da Sara
e Roberta
nel 2012:
Monterrey,
Acapulco,
Barcellona,
Madrid, Roma,
Parigi e
’s-Hertogenbosch
30
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
IL PIU’ MEDAGLIATO
PARALIMPIADE
DI LONDRA
Il brasiliano Dias
sei ori nel nuoto
E’ brasiliano l’atleta più
medagliato della Paralimpiade di
Londra 1012, è il brasiliano Daniel
Dias, che nel nuoto ha conquistato
ben sei medaglie d’oro su 50, 100,
200 stile libero, 50 farfalla, 50 e
100 dorso e le due staffette, stile
libero e misti, della classe S5. Daniel, 24 anni, è focomelico, nato
senza mani e senza piedi a Campinas ed è praticamente cresciuto in
un istituto. Quattro anni fa a Pechino aveva già vinto 4 titoli.
DUELLO CON LA DU TOIT
Per la Long 5 titoli
e sorpasso rinviato
Non ce l’ha fatta la
statunitense di origine siberiana
Jessica Long, 20 anni, a raggiungere e superare la sudafricana Nata-
lie Du Toit nel computo delle medaglie vinte in piscina alla Paralimpiade. Un bilancio sontuoso il suo a
Londra, 5 ori, ma il totale, 12 con
quelli ottenuti 4 anni fa a Pechino, la
costringe ad aspettare 4 anni per
raggiungere la sudafricana che si è
allenata a Bologna e che a Londra
ha chiuso la carriera a quota 13 ori.
1
Magie Zanardi
Alex, rimonta pazzesca
E la staffetta è argento
Dopo i due ori individuali, l’ex pilota porta ancora l’Italia sul
podio. E stasera avrà la bandiera nella cerimonia di chiusura
3
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
LONDRA
Eccolo su podio, felice come un bambino, anche se stavolta la medaglia, dopo i 2 ori
della cronometro e in linea, è
«solo» d’argento. Alex Zanardi
è una scuola di entusiasmo e di
voglia di vivere. Si è spremuto
come un limone, insieme a
Francesca Fenocchio e Vittorio
Podestà, per cercare l’oro anche nella staffetta mista, ma
non ce l’ha fatta, troppo lontani
gli Stati Uniti in questa strana
gara dove ogni atleta corre 3
volte frazioni di 2 chilometri. Si
parte, si arriva, ci si asciuga il
sudore, si beve un sorso d’acqua e si riparte. Per Zanardi seduto sul suo bolide è un eterno
gioco, sembra davvero un bambino in un negozio di giocattoli. «Fatica? Avevo la lingua che
sbatteva come la cartolina in
mezzo ai raggi della bici —
scherza Zanardi —. In questa
Paralimpiade è venuto fuori
qualcosa di speciale, il carattere e la forza morale di una squadra che con le esclusioni alla vigilia di Macchi e Addesi poteva
aver ricevuto un colpo mortale
all’umore e quindi alla fiducia.
Poteva squagliarsi. Invece questo gruppo ha conquistato dieci
medaglie, dimostrando, anche
a ranghi non completi, di essere la squadra più forte del mondo».
«Non riesco
a descrivere la
felicità, altro che
garette: emozioni
oltre i 300 all’ora»
Il portabandiera E Zanardi, an-
che se è l’ultimo arrivato, di
questa squadra è la bandiera,
anzi, il portabandiera, visto che
il Cip ha deciso che sarà lui a
portare questa sera il vessillo
tricolore nella cerimonia di
chiusura della Paralimpiade.
Alex ha 45 anni, tanti per un atleta praticante, è un master.
Ma dentro ha davvero la freschezza di un ragazzino. Curiosità è la sua parola d’ordine,
ora, dopo questi ori, va alla caccia dei nuovi confini di se stesso. Ritiro? Non accennatelo neanche . «Mi sono scoperto abbastanza tagliato per questa vita
— afferma —. L’altro giorno,
quando ho preparato e vinto la
volata per l’oro della prova in
linea, mi sono dato la mano da
solo, mi sono congratulato per
quello che avevo fatto. Non avevo sbagliato nulla. Dentro mi è
nata una passione che non mi
permette di parlare di sacrifi-
«Orgoglioso di
aiutare questo
mondo. L’esempio
è la passione,
non un sacrificio»
cio. Nella mia testa c’è un angolo tutto mio che l’ho riempito
completamente con la handbike. A 45 anni ho assestato
molte cose della mia vita, la famiglia, gli amici, ma in quell’angolino della mia testa ho provato una gioia pazzesca per queste vittorie. La felicità che ho
vissuto non riesco neppure a descriverla. Non parlo solo delle
medaglie, ma di quelle mattine
in cui mi allenavo con i compagni, in raduno, forse al freddo o
sotto la pioggia. Ecco, sensazioni che mi gasano».
sussurra che un uomo così, con
il suo carisma, se davvero Pancalli dovesse emigrare dal Cip
al Coni, potrebbe anche prendere il suo posto. «No, smentisce
subito Alex, sono troppo pigro
e disorganizzato per sedermi
dietro ad una scrivania e fare il
presidente. Sono ancora troppo affamato di sport attivo.
Qualcuno aveva mormorato
che dopo la fine della carriera
di pilota sarei andato a fare delle garette. Altro che garette,
qui provi emozioni che superano i 300 all’ora».
Il messaggio Però Zanardi ha
un’altra idea in testa: «Vorrei
contribuire al movimento in un
modo diverso, con il mio esempio. Penso di aver dimostrato a
tutti con la mia storia che anche nel momento più difficile
ho scelto la strada più dura e ce
l’ho fatta. Sono orgoglioso di
me stesso. So che la mia popolarità (su facebook è nata una petizione per proporlo senatore a
vita, ndr) è servita a spingere
questo mondo all’attenzione generale, ne sono felice. Forse ora
qualcuno si sente a bordo con
me quando pedalo. Se è vero sono ancora più felice».
La candidatura Ma c’è anche chi
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GLI ALTRI AZZURRI PROTAGONISTI SUPER CICLISMO, RIMPIANTO SCHERMA
L’onore dei Pizzi: oro rivincita
E Farroni si prende l’argento
SILVIA GALIMBERTI
LONDRA
Ci sono gare che non sono atti unici, ma conti in sospeso da chiudere. Ci sono pedalate che spingono più forte perché portano nella memoria il
bruciore dell’incompiuto, a volte un errore, altre una mancanza. E alla fine, quando tutte le
altre energie sono esaurite, proprio da questo minuscolo serbatoio fatto di rivalsa e orgoglio
arriva la goccia che fa compiere l’impossibile. Ivano e Luca
Pizzi, i fratelli del ciclismo italiano paralimpico, nell’argento
della cronometro — la medaglia dell’insoddisfazione per
un titolo mancato di soli 2" —
hanno trovato l’essenza per andare a prendersi l’oro più bello
nella prova su strada. Un viaggio all’inferno, andata e ritorno, perché quando al nono giro
fori la ruota, i sogni improvvisamente si spengono e l’orizzonte diventa buio. Ed è lì che occorre attingere ad altro. Il primato assoluto del tandem azzurro dei Pizzi, scritto ieri sui
104 km del circuito di Brands
Hatch, arriva dopo 2 ore
26’52", con soli 5" di vantaggio
CAMELLINI SESTA MA E’ L’ITALIANA PIU’ MEDAGLIATA
1
2
3
1: i fratelli Ivano e Luca Pizzi, di Lanciano, oro nel tandem. 2: Cecilia Camellini, di Modena, sesta nei
200 mx. 3: Giorgio Farroni, marchigiano, argento nella prova su strada di ciclismo GRATTON-AFP
sui polacchi Kosikowski e Korc
e 7 dalla coppia slovacca Janovjak-Mitosinka.
Spirito «Questo è lo spirito
abruzzese, noi siamo gente che
non molla mai — esclama Ivano, che è ipovedente dall’età di
20 anni, quando fu vittima di
un incidente durante un allena-
mento in bicicletta, e vive a
Lanciano, dove anche il sindaco è uno che mangia pane e bicicletta —. Dopo la foratura abbiamo spinto al massimo per riprendere il gruppo, poi nell’ultima salita prima del traguardo
abbiamo tentato lo scatto finale. Si è coronato il sogno di una
vita intera».
Che giornata La giornata eccezionale del ciclismo paralimpico azzurro, che torna da Londra con 4 ori, 2 argenti e 3 bronzi, un terzo dei podi italiani, si
è aperta con la medaglia d’argento di Giorgio Farroni nella
prova mista su strada categoria 1-2. Dopo due notti insonni, incoraggiato dal compagno
di camera Alex Zanardi, il 36enne di Fabriano ha battagliato
con il campione del mondo britannico David Stone, mancando il gradino più alto del podio
per soli 7". «Oggi sentivo bene
le gambe e sono stato più veloce in salita — ha dichiarato Farroni, che tra 8 giorni volerà in
Thailandia per sposare la sua
Wendy —, ho perso solo qualcosa nelle curve perché, a differenza di Stone che ha entrambe le mani funzionanti, io ne
controllo solo una, quindi faccio più fatica a tenere l’equilibrio fuori dai rettilinei».
Brava Cecilia Il sesto posto nei
200 misti di Cecilia Camellini,
arrivata in finale in tutte e 5 le
sue gare paralimpiche, non ha
certo la forza di offuscare la
sua impresa londinese: un doppio oro, con record del mondo,
nei 50 e 100 sl, e due bronzi nei
400 sl e nei 100 dorso. Cecilia
ha solo 20 anni ed è stata l’azzurra più vincente di tutta la
spedizione italiana. Poteva essere qualcosa di più, invece, la
medaglia di legno della squadra maschile di scherma in carrozzina che, dopo aver ceduto
il passo alla Cina (oro paralimpico) in semifinale, è stata sopraffatta da Hong Kong nella finale per il terzo posto: nella sfida al vertice tra il leader del
ranking mondiale Matteo Betti
e il numero due Kin Wing
Chan, il cinese ha preso la sua
rivincita, sferrando gli assalti
decisivi che sono valsi il bronzo
per 45-42.
SUCCESSO TV
Le dirette Rai
esempio per gli
altri Paesi
(pa.m.) I miracoli della
Paralimpiade non sono stati solo in vasca, in pista, o sui campi
di tiro. Ne è stato fatto un altro
dalla squadra Rai a Londra (52
persone fra tecnici e giornalisti), capace di mandare in onda
in diretta tutte le finali che hanno portato medaglie all’Italia.
Nessuna altra Tv è stato in grado di farlo, persino la Obs, la società che produce le immagini
(ma non in diretta di tutte le gare) è entrata negli studi Rai all’Ibc per chiedere come ci siano
riusciti. Semplice, è stata utilizzata una tecnologia nata a scopi militari e utilizzata dagli organizzatori di Olimpiade e Paralimpiade per seguire il percorso
della fiaccola.
Le telecamere Rai hanno ripreso e spedito in diretta le immagini tramite una specie di carta
Sim Umts montata sulle telecamere, In pratica, elicotteri, ponti radio, moto e auto solo state
soppiantati da una «telefonata». Avete visto in qualche ripresa una mano che con le dita eseguiva un conteggio alla rovescia? Era la sigla di questa Rai
che si sa ingegnare, e serviva
per sincronizzare le immagini
con l’audio, visto che, per il traffico telefonico arrivava ad avere un ritardo anche di 12 secondi. Ma in Italia, e solo in Italia, si
è visto tutto.
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
FRANCIA BATTUTA 2-0
Brasile: conferma
nel calcio a cinque
(s.g.) Il Brasile si conferma
patria del calcio. Nella finale per
l’oro paralimpico di calcio a 5 (non
vedenti), i brasiliani hanno regola-
2
to i francesi per 2-0. Dopo essersi
portati in vantaggio con Severino
Silvia al 22’ del primo tempo, alla
ripresa un pasticcio nell’area francese ha dato ai verdeoro la rete
del raddoppio (autogol di Martin
Baron). A completare il podio la
Spagna, passata sull’Argentina solo ai calci di rigore.
4
900 WATT
DI FORZA
La forza
E’ spaventosa la
forza delle
braccia di Alex
Zanardi, una
potenza
raggiunta con
due anni
abbondanti di
preparazione
fra strada e
palestra.
Il
preparatore
Francesco
Chiappero,
cuneese di Alba,
che prepara
Alex e
compagni: «Alex
per 8/10
secondi, quindi
il tempo di una
volata come
quella che l’ha
portato all’oro
della prova in
linea, può
sviluppare 950
watt contro i
600/700 degli
altri handbiker.
Per capirci, una
persona
normale è
attorno ai 300
watt. Nella
prova
cronometro,
lunga 64 km ha
sviluppato una
potenza media
di 260 watt»
1-2 la concentrazione e la
gioia di Alex Zanardi, 45 anni
bolognese, 2 ori-1 argento.
3 Ale con i due compagni,
Francesca Fenocchio e
Vittorio Podestà GRATTON-AFP
LA POLEMICA
Coe contro i media
«Il calcio ci oscura»
Sebastian Coe, presidente
del comitato organizzatore di Olimpiade e Paralimpiade di Londra è
andato ieri su tutte le furie ed ha
scatenato una polemica. Ha detto
Coe: «Se sui giornali inglesi la squillante vittoria sulla Moldavia nel girone di qualificazione dei Mondiali
di calcio ha oscurato la Paralimpiade non è un bel segno. E’ stato fatto un lavoro eccezionale che ha
portato ad un successo incredibile, non possiamo dimenticarlo».
IL DISABILE PIU’ FAMOSO
Finalmente Oscar
Nei 400 arriva
il trionfo atteso
Dopo il successo in staffetta, Pistorius
domina Oliveira e vince netto in 46"68
Le protesi discusse: a Rio si cambia?
4
RISULTATI
ITALIANI
CICLISMO
Tandem (104
km): 1. I. Pizzi
(guida L. Pizzi)
2h26’52.
Staffetta
3x18 km: 2.
Italia (Fenocchio
Podestà
Zanardi) 30"50
(+43").
Mixed T1/2
(km 24): 2.
Farroni 45"24
(+7").
NUOTO
FINALI
Donne. 200
misti IM
SM11: 6.
Camellini
3’01"86. 100 sl
S6: 5. Romano
1’19"54.
Batterie.
Donne.
200 misti IM
SM11: 4.
Camellini
3’01"73. 100 sl
S6: 5. Romano
1’20"54.
SCHERMA
Finale
bronzo: Hong
Kong b. Italia
(Betti, Cima
Macrì) 45-42.
Semifinale:
Cina b. Italia
45"19. Quarti:
Italia b. Ucraina
45-37.
LA GAZZETTA SPORTIVA
31
GOLF
VERSO
L’OPEN D’ITALIA
Lorenzo Gagli, 26 anni, 10˚ in Olanda AP
KLM OPEN STORM RAGGIUNTO: QUATTRO IN TESTA
Super Gagli: -3
È 10˚ in Olanda
Il fiorentino risale
con la seconda
giornata di grazia
Pure Manassero e
Colombo rimontano
GIUSEPPE NIGRO
Due giri da tre colpi sotto
il par lanciano Lorenzo Gagli
nelle prime dieci posizioni del
Klm Open che si chiude oggi.
Riscattando i tre bogey con sei
birdie, il fiorentino — che ha bisogno di un piazzamento in alta classifica per portarsi in «zona conferma carta» nell’ordine
di merito — ha replicato ieri il
giro da 67 colpi (-3) che già venerdì gli aveva permesso di scalare posizioni. Con 203 colpi
(69 67 67, -7) è salito così dal
12˚ al 10˚ posto del torneo dell’European Tour che si chiude
oggi in Olanda sul percorso dell’Hilversumsche GC (par 70,
montepremi 1.800.000 euro,
300mila al vincitore).
Poker al comando In testa si è registrato ieri l’aggancio all’inglese Graeme Storm (198 colpi,
63 66 69, -12), ieri solo -1, da
parte dello scozzese Scott Jamieson (68 64 66), dallo spagnoli Gonzalo Fernandez Castaño (67 65 66), ieri entrambi
protagonisti di un -4, e dell’altro iberico Pablo Larrazabal
(69 65 64), ieri sopra le righe
con un eccellente -6.
Verso Torino A un colpo dai
quattro di testa c’è lo svedese
Peter Hanson (199, - 11). Gli
altri due membri della squadra
europea della prossima Ryder
Cup, il belga Nicolas Colsaerts
e il tedesco Martin Kaymer sono rispettivamente 8˚ con 202
(-8) e 13˚ con 204 (-6). Entrambi da giovedì saranno protagonisti del BMW Italian
Open presented by CartaSi al
Royal Park I Roveri di Fiano Torinese.
Gli italiani Oltre a Gagli (anche
lui atteso protagonista a Torino), sono saliti in classifica Matteo Manassero, dal 57˚ al 40˚
posto con 208 colpi (71 69 68,
-2), al termine di un giro da 5
birdie e 3 bogey, e Federico Colombo, ora 52˚ con 210 colpi
(70 70 70, in par), piazzando 2
birdie e altrettanti bogey. Era
uscito al taglio Andrea Pavan,
120˚ con 145 (70 75, +5).
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CHALLENGE TOUR IN RUSSIA
Oscar Pistorius, 25 anni sudafricano, chiude con 2 ori e un argento AFP
LONDRA
IL MEDAGLIERE
NAZIONE
1. Cina
2. Russia
3. Gran Bretagna
4. Ucraina
5. Australia
6. Usa
7. Brasile
8. Germania
9. Polonia
10. Olanda
11. Iran
12. Sud Corea
13. ITALIA
14. Tunisia
15. Cuba
16. Francia
17. Sudafrica
18. Irlanda
19. Spagna
20. Canada
21. Nuova Zelanda
22. Nigeria
23. Messico
24. Giappone
25. Bielorussia
26. Algeria
27. Azerbaijan
28. Egitto
29. Svezia
30. Austria
31. Thailandia
32. Finlandia
O
95
35
33
32
31
30
20
18
14
10
10
9
9
9
9
8
8
8
7
6
6
6
6
5
5
4
4
4
4
4
4
4
A
71
38
42
23
22
29
14
26
13
10
7
9
8
5
5
19
12
3
17
14
7
5
4
5
2
6
5
4
4
3
2
1
OGGI
B
65
28
43
28
29
37
8
22
9
19
6
9
11
4
3
18
9
5
16
9
4
2
11
6
3
9
3
7
4
6
2
1
APPUNTAMENTI DA SEGUIRE
ATLETICA
Maratona ore 9
Andrea Cionna
Alessandro Di Lello
Walter Endrizzi
TOT.
231
101
118
83
82
96
42
66
36
39
23
27
28
18
17
45
29
16
40
29
17
13
21
16
10
19
12
15
12
13
8
6
Finalmente Oscar ce l’ha
fatta ed ha conquistato il quinto titolo paralimpico individuale, il primo a Londra. Non gli
poteva certo bastare quell’oro,
anche se impreziosito dal primato del mondo, della staffetta. Questa Paralimpiade gli è
stata confezionata addosso come il vestito di un grande sarto, tutte le sue discese in pista,
anche le batterie, non sono
mai state disputate al mattino,
ma in tarda serata, indiscutibilmente indicate come il piatto
forte. D’altra parte questo ragazzo sudafricano di 25 anni
ha reso un servizio che nessun
altro atleta ha mai fornito a
questo mondo, abbattendo il
muro dell’isolamento. Ci ha
abituato alle sue protesi, ha reso normale e accettabile anche
allo spettatore più schizzinoso
la sua disabilità.
La gara Ieri sera ha mostrato a
tutti quanto sia ancora superiore la sua velocità e la sua esperienza nel mondo degli amputati. Di certo gli è servita l’esperienza ad alto livello fra i normodotati, correre al fianco dei
migliori al mondo gli ha insegnato la difficile arte della distribuzione della fatica sul giro
di pista. Ieri sera a quello che
avrebbe dovuto essere il suo
principale avversario, il brasiliano Oliveira che lo aveva battuto domenica scorsa nella finale dei 200, ha teso una trappola velenosa. Oscar, che partiva in quarta corsia, una meno
dell’avversario, lo ha affianca-
to dopo venti metri, ma non lo
ha mollato, lo ha come invitato a tenere il suo passo. Oliveira, che già venerdì sera in batteria aveva sbagliato la distribuzione, ci è cascato in pieno.
Ha corso alla pari tutto il primo rettilineo, ma si è spento come un lumicino all’ingresso
della seconda curva. A questo
punto era inutile la maggior velocità delle sue protesi mostrata sui 200 se il serbatoio era
vuoto. Pistorius è volato solitario sino al traguardo ed ha
chiuso in 46"68, primato paralimpico, un tempo però assolutamente normale per lui. Oliveira solo quarto (51"59), mentre le altre due medaglie sono
andate agli statunitensi Leeper (50"14) e Prince (50"61).
Discussione Ora la Paralimpiade si è chiusa, ma non si fermano le polemiche sulle protesi
utilizzate da alcuni atleti. E si
sta creando pure un movimento di opinione, promosso soprattutto dai monoamputati,
per chiedere forti limitazioni
nelle regole, soprattutto perché sembra che alcuni biamputati utilizzino protesi di diverse lunghezze, più corte per i
100 e più lunghe per i 200. C’è
chi sussurra che qualcuno le
abbia cambiate fra batterie, semifinali e finali, prassi già ora
vietata. Insomma, ci vogliono
controlli e soprattutto, visto
che ormai fra i biamputati
Oscar Pistorius non è più solo,
che fra 4 anni a Rio le categorie siano divise. Sarebbero gare più giuste.
pa.m.
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Tadini resta primo
Assalto al titolo
L’azzurro chiude il
terzo giro a +1, ma
ha due colpi
di vantaggio su
quattro inseguitori
Alessandro Tadini tiene
il comando del M2M Russian
Challenge Cup, tappa del Challenge Tour in corso a Mosca al
Tseleevo Golf & Polo Club
(par 72, montepremi 200mila
euro, 32mila al vincitore). Nonostante una giornata non perfetta (un eagle, tre birdie ma
anche sei bogey per il 73, +1)
il piemontese ha due colpi di
vantaggio sul danese Morten
Orum Madsen, sul francese
Alexandre Kaleka, sull’austriaco Florian Praegant e sull’in-
Alessandro Tadini, 38 anni SCACCINI
glese Chris Lloyd (211, -5). Ha
ceduto invece Matteo Delpodio, che era 2˚, incappato in
una giornata storta da 79 colpi
(+7), ora 21˚ posto con 217
(69 68 79, +1). È rimasto praticamente nella stessa posizione Marco Crespi, 28˚ con 218
(66 77 75, +2) e hanno guadagnato qualcosa Andrea Perrino (75 73 72) e Nino Bertasio
(72 73 75).
LADIES EUROPEAN TOUR
COUNTDOWN -4
Zorzi da applausi
Gran giro in -6:
ora è 11a in Austria
Vinci i biglietti
degli Open
con Gazzetta
All’Uniqa Ladies Golf
Open (Ladies European Tour,
par 72), di Wiener Neustadt in
Austria, Veronica Zorzi è
risalita dal 64˚ all’11˚ posto con
un secondo giro da -6 (7 birdie
e un bogey): ora è a 140 colpi,
-4. Margherita Rigon sale al 22˚
posto con 142 (73 69, -2),
Stefania Croce è scesa dal 6˚
al 30˚ posto con 143 (69 74, -1).
In testa la svedese Caroline
Hedwall (133 - 67 66, -11).
Per il 69˚ Bmw Italian
Open-presented by Carta Sì,
la Gazzetta dello Sport mette
a disposizione dei lettori
ingressi omaggio per sabato
e domenica. I primi 8 fortunati
che oggi scriveranno una
email a [email protected]
con testo “GAZZETTA TI
REGALA GLI OPEN” potranno
aggiudicarsi 2 biglietti a testa.
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Codice cliente: 5104377
32
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
BASKET QUALIFICAZIONI ALL’EUROPEO
«
4
I NUMERI Croazia, Germania
15,1
media punti
di Gallinari nel
girone: fu 14,2
agli Europei
dell’anno
scorso. Ma con
11,5 tiri di
media. stavolta
sono stati 9,8,
con 6,8 rimbalzi
e 5,9 falli subìti
12
NEL SEGNO DELL’8
Gallo dell’altro mondo
«Ma qui serviva altro»
Italia all’8 vittoria di fila, il simbolo è la stella operaia
«Svolta? Giocare come in Nba in Europa non funziona»
a
MASSIMO ORIANI
TRIESTE
È il simbolo dell’Italia che
vince, ieri con la Bielorussia
per l’8a volta in 8 gare: la superstar operaia al servizio della
squadra. Danilo Gallinari è il
volto azzurro dell’estate 2012,
che potrebbe essere ricordata
come quella della svolta.
d
lafrase
DEL GIORNO
DAL NOSTRO INVIATO
Gallinari, cosa le ha dato questa
Nazionale?
«È stata un’esperienza molto
positiva, mi ha dato tante emozioni, la voglia e la carica di stare con un gruppo del genere, è
diverso da quello a cui sono abituato durante l’anno».
E cosa ha dato lei alla squadra?
«Spero di aver dato entusiasmo, voglia di vincere, un po’
di cattiveria agonistica, le cose
su cui puntavamo dall’inizio».
Cosa ha funzionato?
«Si dice sempre ma è la verità:
il gruppo. Abbiamo lavorato bene dall’inizio, le motivazioni di
ognuno sono emerse e ci hanno aiutato a vincere insieme».
Un’unità d’intenti e una coesione
«Sapevamo
cosa non
era andato
l’estate
scorsa: io,
Belinelli e
Bargnani
non siamo
Wade, Bosh
e LeBron, il
modo di
giocare tra i
pro’ qui non
è efficace»
che si è colta sin dal raduno.
«C’era coscienza di quello che
era successo l’anno scorso, tutti sapevano cosa non aveva funzionato, sapevamo che per provare a vincere bisognava trovare un modo diverso. Siamo stati bravi a farlo».
Cosa non aveva funzionato?
«Io, Bargnani e Belinelli abbiamo cercato di giocare in Nazionale come nella Nba. E non funziona. Non siamo Wade, Bosh
e LeBron, in questo basket devi
fare altre cose. Stavolta ho svolto un lavoro diverso, che è venuto molto naturale sin dal primo giorno a Folgaria».
Pianigiani ha detto che lei è il giocatore perfetto per l’Europa.
«L’ho sperimentato e l’ho visto
in passato, il mio modo di giocare tra i pro’ non è efficace nel
basket europeo, quindi mi sono adattato. Ci sono tanti aspetti che possono fare la differenza, le piccole cose su cui il c.t.
ha spinto dall’inizio».
Cosa ha dato Pianigiani a questa
squadra?
«Tanto, nel costruire una mentalità vincente e nel far sentire
importanti tutti, nel far capire
che a questo livello, con tante
partite, è fondamentale che anche chi gioca meno faccia le cose che gli si chiedono al 100%».
L’anno prossimo la sua presenza
all’Europeo è scontata...
«Certo. Quando sono mancato
è stato solo per problemi fisici,
altrimenti non ci sono motivi
per non esserci».
Qual è il passo successivo che deve fare l’Italia?
«Qualificandoci abbiamo dimostrato a noi e a tutti che possiamo dire la nostra, sarà importante con l’esperienza dell’anno scorso e quella di quest’estate inserire il Mago e Beli, ma anche Gentile e Melli probabilmente. Non sarà facile, ma per
le caratteristiche degli uomini
prima che dei giocatori non sarà un problema».
La sua crescita è quella che si
aspettava?
«Sto salendo la scala degli
obiettivi prefissati. Ognuno ha
la sua velocità, credo che per le
capacità fisiche e tecniche che
possiedo la mia sia una buona
progressione. Chiaro che c’è ancora tanto da lavorare e dimostrare, soprattutto l’anno pros-
A TRIESTE BIELORUSSIA MAI IN PARTITA, IL 18 NOVEMBRE IL SORTEGGIO DEI GIRONI DI EURO2013
simo, molto importante per me
perché sarà il primo col nuovo
contratto».
Sente il peso dei 42 milioni?
«No, mi carica a molla. Inizio a
misurarmi coi più forti, con un
contratto che non hanno tanti
giocatori. Dovrò meritarmeli».
Nella Western Conference sembrava si fosse aperto uno spiraglio con i Lakers in calo, invece
hanno preso Nash e Howard.
«Infatti a Ovest è uno scherzo... È difficilissima, noi siamo
gli stessi dell’anno scorso con
l’aggiunta di Iguodala che ci
cambia tanto, ma sulla carta ci
sono 3-4 squadre più forti. Non
partiamo da favoriti, ma possiamo dire la nostra».
Chiudiamo con il futuro azzurro:
cambia il panorama in Europa, c’è
uno spiraglio per infilarsi e sognare di andare a Rio 2016?
«Ci sono cicli per quasi tutte le
nazionali. Noi dobbiamo tenere i piedi per terra, perché abbiamo vinto ma sono pur sempre le qualificazioni, non abbiamo ancora fatto nulla. Europeo, Mondiale, Olimpiade sono un’altra storia. È il primo
passettino, manca ancora tanto per arrivare sin là, ma la fiducia cresce, e magari con un pizzico di fortuna e qualche incrocio positivo, chissà...».
»
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Il girone perfetto: gli azzurri chiudono imbattuti
ITALIA
BIELORUSSIA
83
58
(23-15, 48-32; 64-44)
ITALIA: Cinciarini 4 (1/3), Cavaliero 3 (0/1 da 3),
Mancinelli 10 (2/4, 2/6), Gallinari 16 (5/8, 1/5), Cusin 6 (3/5); Datome 8 (1/3, 1/3), Poeta 4 (1/1 da
3), Hackett 9 (2/3, 1/2), Gigli 6 (3/4), Aradori 12
(5/5, 0/1), Viggiano 3 (1/2 da 3), Vitali 2 (1/2).
All.: Pianigiani.
BIELORUSSIA: Stiggers 5 (2/8, 1/3), Kudrautsau
12 (4/8, 1/3), Ulyanko 4 (2/3, 0/1), Y.Mescheriakov 7 (2/5, 1/4), Parakhouski 1 (0/1); Korshuk
7 (2/3, 1/2), Trastsinetski 7 (2/4, 1/1), Aliakseyeu 4 (1/4), Lashkevich 2 (1/2), Pustahvar 9
(1/1, 2/7), Charykau, Yafremau. All.: Krivonos.
ARBITRI: Lottermoser (Ger), Trawicki (Pol), Jokic (Monte).
NOTE T.l.: Ita 16/24, Bie 6/12. Rimb.: Ita 41 (Gallinari 12), Bie 32 (Korshuk, Trastsinieski 5).
Ass.: Ita 17 (Cinciarini 4), Bie 17 (Stiggers 6).
Progr.: 5’ 9-6, 15’ 38-26, 25’ 57-39, 35’ 73-51.
Spett. 3500.
la guida
gilia, che vale anche per il
ranking quando il 18 novembre verranno sorteggiati i gironi per Slovenia 2013, e arrivato senza faticare troppo.
TRIESTE
Era iniziata il 16 luglio a
Milano, 55 giorni di cammino,
prendendosi per mano e aiutandosi l’un l’altro, con lo spirito giusto che si era colto subito
e che è stato il segreto di un
percorso perfetto, concluso ieri al PalaTrieste con l’ottava
vittoria su otto partite giocate,
contro la Bielorussia. Sfida
che non aveva alcun significato per entrambe ma che gli azzurri hanno onorato nel migliore dei modi, giocando come hanno sempre fatto in queste qualificazioni, lasciando
tutto sul campo.
Un successo, come aveva sottolineato il c.t. Pianigiani alla vi-
La partita Mancinelli e Aradori
nel primo quarto (7 punti a testa) siglavano il primo break
di 8-0 che valeva il 21-13 al 9’.
Vantaggio che l’Italia dilatava
sino al +17 (48-31) a pochi secondi dal riposo, con un buon
Cusin. Nella ripresa il vantaggio arriva sino al +25 con una
schiacciata in alley oop di Gallinari, che poco dopo esce per
la standing ovation del pubblico triestino. Strameritata. Come per tutti gli azzurri.
m.o.
Il capitano Stefano Mancinelli, 29 anni CIAMILLO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
gare
ufficiali
di Gallinari in
azzurro in
carriera, tutte
giocate nelle
ultime due
estati, 8
quest’anno
4
anni
senza gare in
azzurro per
Gallinari, dal
2007 al 2011.
Sono 27 le sue
presenze totali
in Nazionale,
solo 8 prima
dell’estate 2011
e Montenegro ok
Georgia qualificata
All’Europeo 2013 (4-22/09) le prime 2
di ogni girone e le 4 migliori terze.
Gruppo A: Islanda-Montenegro
92-101 (Stefansson 32, Baeringsson
22; Dasic 38, Rochestie 31), Estonia-Serbia 88-81 (Kangur 19, Arbet 17,
Talts 8; Jrstuc 29m Teidisuc e Tepic
16), Israele-Slovacchia 106-73 (Eliyahu e Casspi 18, Tyus 16; Vojtek 17).
Classifica: Montenegro* 9 vinte-0
perse; Israele 6-3; Estonia, Serbia
5-4; Slovacchia, Islanda 1-8. Ultimo
turno (11/9): Estonia-Islanda, Serbia-Israele, Montenegro-Slovacchia.
Gruppo B Svezia-Germania 86-91
(Jerebko 32, Grant 21; Schaffartzik 21,
Benzing 19), Bulgaria-Lussemburgo
120-95 (Kostov 33; Jones e Picard 21).
Rip.: Azerbaigian. Class.: Germania*
7-0; Azerbaigian 4-3; Bulgaria 4-4;
Svezia 3-4; Lussemburgo 0-7. Pr. turno: Germania-Azerbaigian, Lussemburgo-Svezia. Rip: Bulgaria.
Gruppo C Ucraina-Cipro 69-51 (Burtt
13, Korniyenko 12; Trisokkas 15, King
14), Ungheria-Croazia 79-81 (Lorant
24; Bogdanovic 17, Saric 12, Stipcevic
e Markota 10). Rip.: Austria. Classifica: Croazia* 7-0; Ucraina* 6-2; Austria 3-4; Ungheria 2-5; Cipro 0-7. Pr.
turno: Croazia-Austria, Cipro-Ungheria. Rip.: Ucraina.
Gruppo D Lettonia-Georgia 70-73
(K.Berzins e Bertans 15; Markoishvili
17, Pullen e Pachulia 15), Bosnia-Romania 93-58 (Teletovic 15, Wright e Dedovic 12; Dragusin 17). Rip.: Olanda. Classifica: Bosnia* 6-2; Georgia* 5-2; Lettonia 4-3; Olanda 2-5; Romania 1-6.
Pr. turno: Georgia-Olanda, Romania-Lettonia. Rip.: Bosnia.
Gruppo E Polonia-Albania 89-59 (Gortat 18, Zamojski 13, Ignerski 11; Ndoja
18), Belgio-Finlandia 71-68 (Mukubu
20, Tabu 5; Koponen 22, Kotti 11). Rip.:
Svizzera. Cl: Polonia* 6-2; Finlandia*
5-2; Belgio 4-3; Svizzera 3-4; Albania
0-7. Pr. turno: Finlandia-Svizzera, Albania-Belgio. Rip.: Polonia.
Gruppo F Italia-Bielorussia 83-58,
Portogallo-Turchia 69-79 (Fonseca
20; Karaman 21). Rip.: R. Ceca. Classifica: Italia* 8-0; Rep. Ceca* 5-2; Turchia 4-3; Bielorussia 1-5; Portogallo
0-7. Pr. turno: Turchia-Rep.Ceca,
Bielorussia-Portogallo. Rip.: Italia.
Taccuino
IL CASO DELL’ESTATE
Accordo tra vecchia
e nuova Treviso
(a.m.) La Pallacanestro Treviso che ha rinunciato alla A dopo
l’addio dei Benetton e la Treviso
Basket non ammessa al suo posto
hanno siglato ieri un accordo: le
squadre Under 17 e U19 della Pallacanestro saranno tesserate per il
«nuovo» club, con cui faranno anche il campionato di Promozione insieme a «vecchie glorie» come Coldebella, Iacopini e Pittis. Per chiedere ancora nel 2013 l’ammissione
in A, Treviso Basket deve svolgere
attività giovanile quest’anno.
DOPO LE DICHIARAZIONI
Scariolo giovedì
dal procuratore
Il tecnico di Milano, Sergio
Scariolo, sarà sentito giovedì dal
procuratore federale Alabiso in merito alle dichiarazioni rese alla Rai
su Siena e il movimento del basket.
AMICHEVOLI: 14 IN CAMPO
Cremona batte Cska!
Milano e Cantù k.o.
(l.b.-cam.ca.-g.d.-a.r.) A
Sondrio: Mariupol-Cantù 76-60
(C: Mazzarino 14, Brooks 13). A Modena: Venezia-Milano 92-88 (V:
Diawara 26, Zoroski 16; M: Langford 18, Cook 16, Fotsis mano
k.o.); R.Emilia-Bologna 83-82 dts
(Taylor 29; Hasbrouck 25). A Desio: Varese-Biella 91-65 (Ere 14;
Brackins 14); Cremona-Cska
60-56 (Cr: Harris 16). A Sassari:
Galatasaray-Pesaro 79-48 (P: Hamilton 21), Samara-Sassari 72-67
dts (Ss: Thornton 21, Easley 14). A
Trani: Montegranaro-Brindisi
77-63 (M: Cinciarini 21; B: Robinson 24); Avellino-Caserta 71-56 (A:
Ebi 17, Warren 16; C: Jelovac 16,
Wise verso il taglio). Venerdì: Matera-Montegranaro 69-79 (Mo:
Slay 22, Johnson 11). Oggi Roma
ospita il Fenerbahce di Pianigiani.
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
33
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Baseball EUROPEI: OGGI LA SPAGNA
L’Italia stende
pure la Svezia
HAARLEM (m.c.) L’Italia, agli Europei in Olanda,
supera pure la Svezia, con relativa facilità, ed oggi affronta la Spagna in un match che
può valere la vittoria nel girone A. Ieri sera gli azzurri, sorretti da un brillante Panerati
(2 hit, 7 so), che ha consentito solo agli avversari di passare momentaneamente in vantaggio senza battere valido
(Johannesen ha segnato con
una base, un errore ed un
bunt), hanno risolto il match
al secondo tentativo, grazie
alla volata di Santora e al fuoricampo di Infante, accompagnato a casa da Ermini e
Chiarini. Gli scandinavi provano a frenare il line-up azzurro, ma le battute di Colabello, La Torre e Santora consentono di allungare. Bottino importante di 12 valide,
contro un avversario che proprio in Olanda nel 2003 (ad
Amsterdam) tirò un brutto
scherzo all'Italia nei quarti di
finale. Stavolta, dopo lo 0-1,
Chiarini e compagni hanno
sistemato le cose al cambio
di campo, costruendo un successo di valore.
ITALIA-SVEZIA 8-1. Svezia: Sorgi
4 (1/3) (Hoeglund 0/1), Merrifield 6
(0/4), Pilegard 3 (1/4), P. Johannessen 5 (0/3), Gajzler bd (0/4), Lausen
9 (0/2) (Sjoers), B.Johannessen 2
(0/3), Johansson 8 (1/3) (Eilhertz), Leander 7 (0/2) (Filice 0/1). Italia: Infante 5 (1/5) (Pantaleoni), Avagnina 7
(0/1) (Ambrosino 1/2), Granato 6
Ippica GALOPPO E TROTTO
(1/5), Colabello 3 (2/5), La Torre 2
(2/4) (Reginato 0/1), Chiarini 9 (1/4),
Ermini bd (1/2), Desimoni 8 (1/2), Santora 4 (1/2) (Vaglio 1/1). Punti, Sve
010.000.000: 1 (3bv-1e); Ita
040.121.00x: 8 (12-1). Lanc.: Melin
(p.) 3.1rl, 2so, 3bb, 4bv, Sivard
1.2-0-0-5, Karlsson 1-0-0-1, Wright
2-2-0-2;
Panerati
(v.)
6rl-7so-1bb-2bv, D'Amico 1-1-0-0,
Cicatello 1-3-0-0, Grifantini 1-0-0-1.
Note: fuoricampo di Infante (3p. al
2˚). Doppio di La Torre.
Situazione (2ª g.). Gir. A: Russia-Spagna 1-10, Grecia-Croazia
7-2, Italia-Svezia 8-1. Gir. B: Germania-Belgio 10-2, Olanda-Francia
15-0 (5˚), Gran Bretagna-R.Ceca
6-1. Oggi. Gir. A: Svezia-Croazia, Italia-Spagna (19,30 ad Haarlem), Grecia-Spagna. Gir. B: Olanda-Rep. Ceca, Francia-Belgio.
LIDDI Alex Liddi torna in Major: venerdì nell’1-6 interno dei suoi Seattle
contro Oakland, inserito come pinch-hitter (sostituto battitore) al 9˚ al
posto di Ackley: l’azzurro è finito
strike out contro il pitcher Sean Doolittle.
Boxe MASSIMI WBC: KOT 4 SU CHARR
Vitali Klitschko
non dà scampo
Facile difesa della corona Wbc per Vitali Klitschko (che disputava una
sfida mondiale dei massimi
per la 17ª volta) che a Mosca si sbarazza in quattro
round (kot per ferita) del libanese di stanza in Germania Manuel Charr. Per
l’ucraino si tratta della 45ª
vittoria a fronte di 2 sconfitte, la 41ª prima del limite,
mentre l’avversario subisce
la prima sconfitta dopo 21
successi.
Diretto Tutto troppo facile
per il quarantunenne ucraino, nonostante affrontasse
una situazione quasi inedita, cioè un rivale più alto
(2.03 contro 1.98) e con un
allungo superiore. Tuttavia, affidandosi come sempre all’enciclopedico jab,
Klitschko indirizza subito a
suo favore il match, con
Charr che fin dall’inizio prova a girargli attorno e a legarlo quando il campione
avanza. Le prime emozioni
nel secondo round, quando
Vitali, dopo una serie di diretti e qualche montante al
corpo, trova lo spiraglio per
il destro corto che manda al
tappeto l’avversario per il
conteggio.
continue dell’ucraino, che
quando riesce ad accorciare
la distanza usa anche il gancio sinistro: ed è proprio
questo colpo, portato alla fine del terzo round, ad aprire una ferita sopra l’occhio
del nativo di Beirut, fino all’interruzione del medico
chiamato dall’arbitro (il nostro Cavalleri). Ora Vitali
potrà dedicarsi anima e corpo alla campagna elettorale
per la tornata di metà ottobre, quando si presenterà alla guida del partito Udar come leader dell’opposizione
al presidente Yanukovych:
«Ormai con il pugilato ho
quasi finito, ma quando sarà ora di ritirarmi lo annuncerò ufficialmente».
ri.cr.
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Chris Colabello, 29 anni RATTI
Vitali Klitschko, 41, ucraino AP
Colpo Dettori
World League
Grande Osasco Velasco vicino
Italia-Serbia
finale europea
All Blacks ok
Australia avanti
Ne valeva la pena prendere l’elicottero e sobbarcarsi il
viaggio da Haydock a Leopardstown. Lanfranco Dettori non
ha neanche corso la Sprint
Cup vinta da Society Rock (K.
Fallon) per il ritiro del suo
Soul, poi è volato in Irlanda dove l’attendeva una campionessa: Snow Fairy. L’allieva di Ed
Dunlop, a cui è stato ricostruito un tendine, ha dominato le
Irish Champion Stakes (m
2000) battendo nettamente
Nathaniel e conquistando il 7˚
gruppo 1 della carriera. Per
Frankie è il quinto successo in
questa corsa.
Varennino a Montecatini Al Sesana impresa di Osasco di Ruggi.
Nel GP Nello Bellei il Varennino (85 i GP vinti dagli eredi del
campionissimo) allenato da
Holger Ehlert è scattato in mezza alla pista ai 600 finali, ha
messo sotto pressione il leader
(e favoritissimo) Obama Gar e
nel finale l’ha dominato in
1.12.9. Non ha corso Owen Cr.
Julio Velasco, 60 anni, c.t. dell’Iran
Italia in finale nell’Europeo Under 19. A Canet en
Roussillon, in Francia, la squadra di Nando Pesci batte la
Spagna 11-9 ai rigori (6-6 nei
tempi regolamentari, 7-7 dopo i supplementari). Dai cinque metri segnano Vergano,
Renzuto, Di Fulvio e Cupido,
mentre Vespa para due tiri.
«Bravissimi i ragazzi a mantenere la calma nei momenti caldi», commenta Pesci. Oggi, alle 18.30, sfida per l’oro contro
la Serbia che supera 8-6 la Croazia campione in carica.
L’Iran di Julio Velasco ha un
piede nella prossima World League. La squadra dell’ex c.t. azzurro ha infatti battuto a Teheran 3-0 (25-19, 25-14, 25-23)
il Giappone e ora nella seconda partita di oggi le basta vincere un set per essere certa di
partecipare al torneo 2013.
Per l’Iran, che aveva fallito di
un soffio la prima qualificazione olimpica, un altro grande risultato dopo la vittoria nel
campionato asiatico un anno
fa.
AZZURRINE Oggi tocca anche alle azzurrine di Paolo Zizza, che debuttano
nell’Europeo Under 19 di Chelyabinsk
contro l’Ucraina. Domani affronteranno la Russia padrona di casa, poi Turchia, Grecia e Gran Bretagna. La prima va in semifinale, seconde e terze
dei due gironi si incrociano nei quarti.
ARRIVA TOTH (a.p.) Tra i volti nuovi
del campionato femminile, spicca quello di Ildiko Toth, 25 anni, centroboa della Nazionale ungherese: un bel colpo
per la Ngm Firenze.
FELUGO SPOSO (i.v.) È arrivato il
giorno del sì per Maurizio Felugo, regista della Pro Recco e del Settebello:
alle 17, nella chiesa di San Pietro a Zoagli (Genova), sposerà Sara Servente.
Dettori, 41, sull’elicottero REUTERS
Vincenzo Renzuto, 19 anni LIVERANI
DE LUCA E GIORGI (e.b.) Oggi a Macerata
5ª tappa del Grand Prix di marcia (km 10)
con Marco De Luca e gli juniores Fortunato e Minei (ore 17). Tra le donne Eleonora
Giorgi e Sibilla Di Vincenzo (ore 18).
A PORDENONE (g.v.) Oggi a Pordenone
31˚ circuito su strada coi finalisti olimpici
dei 3000 sp, Yuri Floriani e il marocchino
Talem. Tra le donne Angela Rinicella.
Bocce
PIANETA GIRA (r.g.) A Muelheim (Ger) il
massimo italo-tedesco Francesco Pianeta (27-0-1) ha battuto nettamente sulle 10
riprese il sudafricano, Francois Botha
(48-8-39), 44 anni.
Rugby QUATTRO NAZIONI
LUTTO FRIGONI (s.mes.) E’ tragicamente scomparso Corrado Frigoni, figlio di Angiolino, ex c.t. dell’Italia femminile e storico vice di Julio Velasco,
ora allenatore dell’Ural Ufa in Russia. Il
35enne è deceduto in seguito a un intervento chirurgico.
CONEGLIANO TRASLOCA (a.r.)
L’Imoco Conegliano, società nata in
aprile e che disputerà la prossima A-1
col diritto sportivo acquisito da Parma, non giocherà a Conegliano, ma al
Palaverde di Villorba, nei pressi di Treviso, teatro della storia Sisley.
AMICI (f.c., an.gal.) Ieri - Uomini: R.
Emilia (Biribanti 14)-Carpi (B-1) 3-1; Castellana-Atripalda 2-1. Donne: Cadelbosco-Collecchio 3-0. Ad Asti;
Asti-Soverato 1-2; Sala Consilina-Marsala 2-1; Settimo Torinese
(B-1)-Soverato 2-1. Oggi - Uomini: Ortona-Sora ad Agnone (Is), ore 18.
DEBUTTO LEVORATO (si.g., d.m.) A Reggio Emilia esordio stagionale di Manuela
Levorato, che ha vinto i 100 in 11"90 (-0.5).
A Cuneo (memorial Merlo), 49"90 di Jose
Bencosme nei 400 hs. A R. Emilia. Uomini.
Alto: Carollo 2.16. Peso: Ricci 17.20. Donne. 100 (-0.5): Levorato 11"90. A Cuneo. Uomini. 200 (+0.5): Tricca (j) 21"48. 400 hs:
Bencosme 49"90; Giangravè 51"82. A Milano. Uomini. 110 hs (+0.5): Fofana 14"08.
Donne. 100 hs (-0.2): Balduchelli 13"76.
3000 sp: Roffino 10’33"61. Alto: Capponcelli 1.76. Triplo: C. Pacchetti 13.10 (+0.8).
A Ostia (Roma). Uomini. Disco: Apolloni
56.76; Faloci 56.61. Martello: Falloni
67.39. Donne. Disco: Kragbe (C.A.) 54.80;
Salvini 52.77; Aniballi 50.65.
Boxe
Pallanuoto UNDER 19 IN FRANCIA
6ª corsa - GP Nello Bellei - m 2040: 1
Osasco di Ruggi (R. Vecchione) 1.12.9;
2 Obama Gar; 3 Okay dei Ronchi; Tot.:
6,18; 1,66, 1,17, 2,14 (24,92)
Pallavolo ALLA GUIDA DELL’IRAN
CLEVELAND (Ohio, Usa) — I genitori della
27enne Tianna Madison, prima frazionista
della 4x100 statunitense che all’Olimpiade
di Londra ha vinto migliorando il record
del mondo dopo 26 anni (con Allyson Felix,
Bianca Knight e Carmelita Jeter), hanno
denunciato la figlia per diffamazione. Tra i
motivi della decisione, problemi economici anche legati al marito di lei, John Bartoletta. La sprinter, un paio di settimane fa,
aveva annunciato l’intenzione di fare un
provino con la Nazionale di bob.
EUROVOLO AZZURRO (c.f.) A Pazin
(Cro), negli Europei maschili di volo, Italia
sul podio in tutte le specialità. Oro per
Emanuele Bruzzone nel combinato e nella
staffetta con Emanuele Ferrero e Mauro
Roggero. Argento per Denis Pautassi nell’individuale (titolo al croato Grancic).
Bronzi a Marco Ziraldo nel progressivo
(oro del croato Brnic), Daniele Grosso nel
tiro di precisione (oro al francese Garcia)
e Bruzzone-Grosso nella prova a coppie
(successo degli sloveni Janzic-Koziek).
Politica Una svolta pesante,
pesantissima, Charr non riesce a contrastare le azioni
Atletica
Madison denunciata
dai genitori
TRICOLORE WELTER (r.g.) Stasera a
Manzano (Ud) la Cavallari Boxe allestisce
la difesa tricolore welter di Gianluca Frezza (17-2-2) opposto allo sfidante Italo Brussolo (10-5-2). Nel giugno 2010 a Sequals
(Pn) Frezza si impose in 6 round. Il vincitore dovrà affrontare Antonio Moscatiello
(14-1), sfidante ufficiale.
Canoa
ASSOLUTI VELOCITA’ Seconda giornata
all’Idroscalo di Milano dei campionati italiani di velocità (finali sui 500). Nel K1 senior
successo di Andrea Facchin, nel K1 donne
bis di Stefania Cicali, Vartolomei vince in
C1 e poi in C2 in coppia con Craciun, Ordesi-Legnani vincono il K2 femminile, Falli-Pra Floriani il K2 uomini, Stefania Cicali-Fagioli-Susanna Cicali-Zanirato (Fiamme Azzurre) il K4 femminile.
BRONZI UNDER 23 Clara Giai Pron è bronzo agli Europei U23 di slalom a Solkan
(Slo). La piemontese chiude in 114"86 a
1"59 dall’oro della slovena Tercelj. Bronzo
nel C1 anche per Roberto Colazingari in
112"84, staccato di 1"75 dall’oro del francese Vielliard.
Hockey ghiaccio
Cooper placcato da Coetzee AP
Nel 3˚ turno del Quattro Nazioni gli All Blacks faticano con
l’Argentina e l’Australia soffre
fino all’90 col Sudafrica: salva
la panchina di Deans.
Nuova Zelanda-Argentine 21-5
(6-5). Marcatori: p.t. 9’ c.p. Cruden
(N), 13’ m. Roncero (A), 24’ c.p. Cruden
(N); s.t. 11’ c.p. Cruden (N), 26’ m. Savea
(N), 32’ m. Jane tr. Cruden (N).
Australia-Sudafrica 26-19 (6-13).
Marcatori: p.t. 3’ c.p. M. Steyn (S), 17’
c.p. Barnes (A), 20’ m. Habana tr. M.
Steyn (S), 25’ F. Steyn (S), 26’ c.p. Barnes (A); s.t. 7’ c.p. Barnes (A), 15’ m. Higginbotham tr. Barnes (A), 19’ c.p. F.
Steyn (S), 22’ c.p. Barnes (A), 27’ c.p. M.
Steyn (S), 29’ m. Alexander tr. Barnes
(A).
Classifica: N. Zelanda 12; Sudafrica 7;
Australia 4; Argentina 2.
AZZURRI ESTERI Ieri. Top 14 francese: Stade F.-Castres 20-20 (Parisse/S
80’). oggi Clermont-Racing (Mi. Bergamasco/R e Dellapè/R titolari). ProD2
francese: Narbonne-La Rochelle 18-13
(Canale/L 80’). Premiership inglese:
Bath-Wasps 30-23 (Staibano/W fino al
70’); Sale-Saracens 16-23 (Nieto/Sar
dal 49’); Leicester-Worcester 34-26
(Castrogiovanni/L fino al 46’).
TRA AMICI (i.m./ g.b.) Ieri: Viadana-R.
Emilia 33-7; Fiamme Oro-Prato 10-27;
Calvisano-Mogliano 14-5 (Marcato/C
frattura scomposta setto nasale. Rodriguez/M probabile frattura tibia e perone). A Badia: Padova-Rovigo 10-0; Padova-San Donà 20-5. Venerdì a Treviso; Italia u. 20-Rovigo 50-7.
BOLZANO E MILANO (m.l.) Al Bolzano il
24enne attaccante statunitense Ryan
Flynn (dai Milwaukee Admirals) con 150
partite in Ahl. Seconda uscita prestagionale per il Milano, k.o. a Sierre (Fra) 7-1.
Hockey pista
Europeo al via
con sette squadre
(m.nan.) Da oggi a Paredes (Por) il 49˚ Europeo. Solo 7 le partecipanti in un girone
all’italiana fino a sabato. L’Italia del c.t. Mariotti conta su i portieri Leonardo Barozzi
e Riccardo Gnata e gli esterni Davide Motaran, Angelo Depalma, Diego Nicoletti, Sergio Festa, Domenico Illuzzi, Miguel Nicolas, Federico Ambrosio e Gaston de Oro.
Oggi IItalia-Inghilterra (ora 17.15, in Italia
+1), domani la Spagna (20.45), martedì il
Portogallo-Italia (22.30), mercoledì la Germania (20.45), giovedì la Francia (20.45),
sabato la Svizzera (20.45). Tutte le partite
in diretta su Raisport 2.
Nuoto
Pellegrini-Magnini
in Fin per Lucas
Federica Pellegrini e Filippo Magnini ieri
hanno incontrato a Roma nella sede federale il d.s. Gianfranco Saini: i due campioni
avrebbero prospettato la volontà di farsi
allenare dal francese Philippe Lucas a Verona. Sembra ci sia stata una certa disponibilità ad approfondire la questione e dunque la prossima settimana potrebbero esserci ulteriori passi avanti nella trattativa,
non escluso un incontro a Verona tra le
parti.
CANDIDATI Per le elezioni federali del 14
ottobre a Riccioni, oltre al presidente
uscente Paolo Barelli (che essendo al
quarto mandato avrà bisogno del 55% dei
Hockey ghiaccio DONNE
Milano in serie A
con abiti succinti
Uno scatto del calendario
MILANO — (m.l.)
Diventano cinque (erano
quattro la scorsa stagione) le
squadre iscritte alla serie A
femminile con la novità Black
Widows (Vedove Nere) Milano.
Le altre sono FeltreAgordo,
Real Torino, Eppan Lakers,
Eagles Ev Bozen 84
(campionesse in carica). Le
giocatrici milanesi, per
autofinanziarsi l’attività di
vertice, hanno posato per un
calendario in una tenuta
decisamente succinta.
consensi per essere rieletto) si candidano
l’ex nuotatore Giorgio Quadri e il consigliere federale Paolo Colica.
Pallamano
CONVERSANO KO (an.gal.) Si è conclusa
38-19 l’andata tra i bielorussi del Meshkov
Brest e il PlanetWin365 Conversano, valida per il Round 1 della Ehf Cup. Il ritorno
oggi alle 15.
Pallapugno
SERIE A (c.f.) Ultime battute per la 2ª fase
di serie A. 3˚ turno di ritorno. Playoff: Subalcuneo-Canalese 8-11, Virtus Langhe-Alta
Langa 6-11, Pro Paschese-Albese 7-11.
Classifica: Albese 35; Canalese 32; Subalcuneo 28; Pro Paschese 18; Alta Langa 16;
Virtus Langhe 11. Playout: San Biagio Mondovì-Imperiese 11-8, Monferrina-Don Dagnino Andora 10-11, Monticellese-Manzo
S. Stefano Belbo 6-11. Classifica: Don Dagnino 25; Imperiese e Monferrina 17; Manzo 11; San Biagio 10; Monticellese 8.
Pentathlon
MONDIALE JR Ieri a Drzonkow (Pol) finale
maschile dei Mondiali junior. Due azzurri
tra i 36 finalisti: Andrea Pucciariello (22˚) e
Cristiano Montico (33˚). Titolo al francese
Valentin Belaud.
Sci
GIGANTISTE Le gigantiste azzurre sono
pronte per gli allenamenti ad Ushuaia
(Arg) fino al 28 settembre. Saranno presenti Karbon, Brignone, Gianesini, Costazza, Fanchini e Curtoni. Riposa Moelgg per i
guai alla schiena.
Softball
Caserta-Bollate
Scudetto alla bella
(m.c.) Caserta e Bollate si contendono stamani, sul diamante di San Clemente, lo scudetto, in gara-5. Ieri Bollate ha rimontato il
fuoricampo di Rolla in gara3 (pvbc Meadows), a Caserta, in gara4, è stata sufficiente una volata di Mazzarella. Gara3. Caserta-Bollate 3-4. Punti, Bollate 001.210.0:
4 (6bv-1bv); Caserta 300.000.0: 3 (7-3).
Lanc.: v. Meadows, p. Selden. Fuoricampo: Rolla (3p. al 1˚). Gara4. Caserta-Bollate. Punti, Bollate 000.000.0: 0 (2bv-1e);
Caserta 100.000.0: 1 (5-0). Lanc.: v. Natti,
p. Cecchetti. Situazione: Caserta-Bollate
2-2 (2-1, 1-2, 3-4, 1-0). Oggi (10) gara5.
Tennis
COPPA LAMBERTENGHI (m.l.) Sono Simone Camposeo e Erik De Santis, Giulia
Peoni e Lisa Piccinetti i finalisti oggi al Tc
Milano A. Bonacossa nella 70ª Coppa Porro Lambertenghi, campionati italiani u. 12
(terra). Semifinali. Ragazzi: Camposeo b.
Manola 7-6 (2) 7-5; De Santis b. Di Nocera
6-1 6-3. Ragazze: Peoni b. Bezzo 6-0 6-2;
Piccinetti b. Ivaldi 6-0 6-4.
KNAPP (m.c.) A Karin Knapp il 10˚ Venice
Challenge-Save Cup (terra rossa, 50.000
$): in finale 6-1 3-6 6-1 alla spagnola Estrella Cabeza Candela.
Vela
MAXI ROLEX CUP (r.ra.) Nella giornata
conclusiva della 23ª Maxi Yacht Rolex
Cup a Porto Cervo, il vento leggero non ha
consentito lo svolgimento di regate. Invariate le classifiche, con Bella Mente in testa nei Mini Maxi che conquista il mondiale
di categoria. Vincitori altre classi. Wally:
Magic Carpet 2. Racing: Esimit Europa 2.
Racing/Cruising: Aegir. Super Maxi: Nilaya.
Codice cliente: 5104377
34
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
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ALTRI MONDI
Il fatto del giorno
_il futuro politico
DI GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
A notizie
Tascabili
EMMA VA
DA CASINI
Trovato falso ordigno
Ma un altro governo Monti
è un’ipotesi realizzabile?
In molti spingono
perché il premier
resti al suo posto,
lui però dice di non
voler continuare:
bisognerà vedere
come finiranno
le nuove elezioni
Il nostro presidente del
Consiglio, Mario Monti, schizza
di qua e di là come una pallina
da flipper: prima a Bari per la
Fiera del Levante, poi a Fiesole
per l’assise del Partito popolare
europeo (è qui che è andato a
rendergli omaggio Matteo Renzi), infine a Cernobbio, dove ha
visto Van Rompuy, presidente
del Consiglio europeo, con il
quale ha concordato una riunione di capi di Stato e di governo a
Roma, la città dove furono firmati per la prima volta (anno
1957) quei trattati che quarant’anni dopo avrebbero reso
possibile Maastricht, l’euro e il
resto. Questo incontro di Roma
dovrebbe rinsaldare il sentimento unitario del Continente, dato
che adesso — dice il capo del governo — «c’è il rischio che mentre la costruzione europea si perfeziona, le difficoltà dell’Eurozona facciano emergere grandi
crescenti e pericolosi fenomeni
di rigetto nelle opinioni pubbliche dei vari Paesi, con tendenze
all’antagonismo, e populismi
che mirano alla disgregazione.
La contrapposizione tra Paesi
del Nord e del Sud dell’Europa
fa riemergere vecchi stereotipi e
vecchie tensioni: è paradossale e
triste che mentre si sperava di
completare l’integrazione europea si verifichi un pericoloso fenomeno opposto che mira alla
disintegrazione dell’Europa».
Queste parole sono la logica continuazione di quello che Monti
aveva detto l’altro giorno, e cioè
che si sta sviluppando, tra di
noi, un forte sentimento anti-tedesco. A cui fa da contraltare,
dopo le decisioni di Draghi di
giovedì, un fortissimo sentimento anti-italiano in Germania.
al Forum
Ambrosetti
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI
CERNOBBIO (Como)
Elisa Di Francisca e Daniele Molmenti, i tre arcieri
d’oro Marco Galiazzo, Mauro
Nespoli e Michele Frangilli,
Andrea Cassarà e Maurizio Felugo. Nessuno di loro è proprio abituato a finire nel telegiornale. A tutti è capitato di
recente, dopo le medaglie di
Londra. Ma non avevano mai
immaginato di trovarsi nel
mezzo del pastone politico di
giornata. Non come è successo ieri, alla serata di gala del
Forum Ambrosetti di Cernob-
drà nel 2013? Dopo le elezioni
abbiamo la certezza che il percorso avviato dall’Italia vada
avanti?». Obama pensa e fa sapere che a parer suo è a Mario
Monti, prima ancora che a Draghi, che si deve la salvezza dell’Europa. Come lei sa, Monti
non fa che smentire di voler
continuare. E l’ha fatto anche
ieri, in un’intervista alla Cnbc:
«Il mio orizzonte finisce ad
aprile 2013. Nessun dubbio».
4
Questo discorso ci porta dritti
in casa dei democratici.
Già, perché tutti i sondaggi dicono che il Pd sarà il prossimo
vincitore e chi glielo dice a Bersani che il mondo non lo gradisce? Bersani, oltre tutto, da
quell’orecchio non ci sente e
ha persino ragione. Se vince le
elezioni, perché non dovrebbe
essere lui a governare?
5
Quindi?
Mario Monti insieme a Elsa Fornero al Forum Ambrosetti di Cernobbio (Como) ANSA
d
HA DETTO
S
Giorgio
Napolitano
«Essenziale è
stato per l’Italia
contare sulla
disponibilità di
una risorsa
altamente
qualificata,
di una
personalità di
grande
competenza e
prestigio
europeo come il
professor
Montì»
1Che cos’è Cernobbio?
Nella Villa d’Este di Cernobbio, ridente cittadina sul lago
di Como, si svolge ogni anno
dal 1975 il seminario Ambrosetti a cui partecipano, discutendo dei massimi problemi
del mondo, i migliori cervelli
in circolazione, economisti, politici, intellettuali eccetera. Per
partecipare si paga (tra i 10 e i
20 mila euro per tre giorni e
tre notti), i dibattiti si svolgono a porte chiuse, ma è possibile raccontare poi quello che si
è sentito, purché non si citi mai
la fonte, senza cioè mai dire
chi ha detto cosa. Sono ammessi pochissimi giornalisti, scelti,
che girano con un contrassegno giallo. S’è materializzata
anche Barbara Berlusconi, venuta in veste di consigliera del
Milan: abito nero, tacchi a spillo, capelli ramati. A un certo
punto, su un grande schermo,
è apparso Napolitano. Discorso molto significativo: ci vuole
una nuova legge elettorale ed
è necessario che nel 2013 si
continui l’opera di Monti. Glielo dico con parole mie perché
non abbiamo tanto spazio.
2
«Si continui l’opera di Monti» o
«si continui con Monti»?
Il presidente più oltre di così
non poteva spingersi. Lui ha
detto: «Si continui con l’opera
di Monti». Tutti hanno capito:
«Si continui con Monti».
3
Si può continuare con Monti?
È il grande tema politico del
momento. Il Sole 24 Ore Radiocor ha distribuito tra i 137 partecipanti — tutti cervelloni, come ho detto, banchieri, manager, imprenditori, insomma
classe dirigente — un questionario in cui si chiedeva se sarebbe auspicabile un Monti-bis. L’80% ha risposto di sì.
Aggiungiamoci che la Merkel,
l’altro giorno, ha chiesto allo
stesso Monti: «Che cosa acca-
Quindi possono accadere quattro cose. Primo: Bersani vince,
fa il governo e magari offre il
ministero degli Esteri e quello
dell’Economia a Monti. Secondo: passa una legge elettorale
concepita in modo tale che il
Pd è il partito con più voti, ma
non abbastanza seggi per avere la maggioranza in Parlamento. In questo caso, Bersani è incastrato, si forma una maggioranza tipo quella di adesso e
Monti torna a Palazzo Chigi.
Terzo: chiediamo i soldi in prestito alla Bce (cioè: ci facciamo
comprare i Btp per tener giù lo
spread) e la trojka, la stessa
che sta torchiando Atene, impone tra le altre cose un governo Monti. Quarto: Matteo Renzi vince le primarie e fa fuori
Bersani, poi offre la presidenza del Consiglio a Monti (il sindaco di Firenze ha già manifestato l’intenzione di fare così).
C’è un quinto scenario: dopo
tutte queste manfrine, che dovrebbero risultare da un voto
anticipato per il Parlamento a
febbraio, i partiti decidono di
mandare Monti al Quirinale al
posto di Napolitano. E si ricomincia daccapo.
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S
«Siete seri:
vi sosterrò»
Emma
Marcegaglia
sposa
il progetto di
Pierferdinando
Casini: «Io
faccio
l’imprenditore e
voglio
continuare a
farlo» ma «se
voi andate
avanti con
questa idea
seria, senza
superman o
superwoman, io
vi sosterrò,
sarò con voi»,
ha detto l’ex
presidente di
Confindustria
parlando
alla festa Udc
a Chianciano
(Siena) e
raccogliendo
una standing
ovation.
L’okay della
Marcegaglia è
all’idea della
«Lista per
l’Italia», un
partito
che prosegua
il lavoro del
governo Monti
Passera su Alcoa
«Servono mesi
per la soluzione»
Tramontate le trattative
con le svizzere Glencore e Klesch,
tocca al ministro dello Sviluppo
Corrado Passera fare il punto
sull’Alcoa: «Andremo avanti per
mesi a cercare una candidatura
ma bisogna avere il coraggio di
pensare anche alle alternative».
Intanto ieri allarme per un falso
ordigno vicino allo stabilimento
sardo: gli otto candelotti ritrovati erano pieni di mastice e
non erano collegati a un innesco.
Nel Movimento 5 Stelle
Grillo contro Favia
«È un complotto»
E lui: «Mi cacci?»
Sale lo scontro tra Grillo e
Favia dentro il Movimento 5
Stelle. Secondo Grillo il fuorionda
della trasmissione Piazza Pulita
in cui il consigliere regionale emiliano critica i vertici del movimento e il guru Casaleggio sarebbe
una manovra studiata a tavolino
«forse per trovare un posto nel
Pd». Favia ha risposto su Twitter,
imitando la famosa replica di
Fini a Berlusconi: «Questa è la
mia casa. Che fai? Mi cacci?».
Beppe Grillo, 64 anni ANSA
L’incidente a Palermo
Travolta mentre
andava a partorire
Muore pure il figlio
Lunedì era morta la madre,
la 23enne Rosanna Maranzano,
a causa di un incidente stradale a
Palermo, proprio mentre stava
andando a partorire in ospedale
assieme al marito (rimasto ferito);
ieri non ce l’ha fatta il bimbo che
portava in grembo, fatto nascere
comunque dai medici e ricoverato
in terapia intensiva neonatale. Il
piccolo, chiamato Gaetano, era
in condizioni molto critiche
sin dall’inizio, poi ieri il peggioramento e in serata il decesso.
Lo sport fa visita ai potenti
«Crediamo in questa Italia»
bio. A Villa d’Este hanno incrociato Mario Monti e buona parte del suo governo, molti ministri dell’esecutivo Berlusconi
(Brunetta, Tremonti), oltre a
Romano Prodi e al top dell’economia e della finanza italiana
e non solo. Politici, capitani
d’industria e banchieri dopo la
cena sono diventati il loro pubblico. E hanno ascoltato storie
di sport. Di emozioni olimpiche. Raccontate dai medagliati di Londra, assieme al presidente del Coni Gianni Petrucci
e al direttore della Gazzetta,
Andrea Monti. Maurizio Felugo, argento col Settebello, era
già a Cernobbio un anno fa.
Stavolta ci è tornato per un curioso addio al celibato, giacché oggi sposa Sara a Zoagli,
vicino a Genova. «Credo che
tutti gli azzurri ai Giochi abbiano dato un esempio ai politici.
Specie noi della pallanuoto e
della pallavolo, gli sport di
squadra: dove serve coesione,
spirito di gruppo». «Monti ci
ha chiesto sacrifici duri — ha
proseguito Felugo —, ma penso ce ne fosse bisogno». La fiorettista Di Francisca, parecchio ammirata nell’elegante
abito nero accollatissimo e lungo fino ai piedi, ha invece cercato più che altro di glissare su
temi della politica. Mentre
Cassarà dice di avere le idee
chiare sì, ma di non poter sbilanciarsi: «Sono carabiniere».
Stessa cosa per gli arcieri Frangilli, Nespoli e Galiazzo, che le
divise da avieri le indossavano: «È un bene che le istituzioni guardino allo sport — ha
detto Nespoli —, perché credo
abbia sempre qualcosa da insegnare». Tipo il coraggio, come
auspica il canoista Molmenti:
«Ho dedicato il mio oro ai giovani che non lasciano l’Italia.
Ecco: vorrei dire anche agli imprenditori che sono qui di tener duro. E di non abbandonare il nostro Paese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I medagliati azzurri a Cernobbio: Maurizio Felugo, Daniele Molmenti, Elisa
Di Francisca, Marco Galiazzo, Mauro Nespoli, Michele Frangilli. Dietro, il
presidente Coni Gianni Petrucci e il direttore della Gazzetta Andrea Monti
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36
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
ALTRI MONDI
VICINO A UN MERCATO
Kamikaze 14enne
a Kabul: 6 le vittime
Un kamikaze di 14 anni in
azione a Kabul, in Afghanistan:
il ragazzino, in sella a una bici, si è
spinto fino a 100 metri dal quar-
ITALIAN F3 EUROPEAN
SERIES:
A IMOLA MARTINS
IN GARA 1 POI
MONOLOGO DI GIOVESI
Imola (BO) – già lo scorso anno aveva lasciato il segno sul
circuito del Santerno, ma quest’anno, Kevin Giovesi si è superato mettendo a segno una doppietta dopo la vittoria di
Henrique Martins in gara 1. Il weekend di Imola era iniziato
con le pole position conquistate da Eddie Cheever e Riccardo Agostini e sembrava essere l’ennesimo preludio al dominio dei due piloti di Prema e JD Motorsport, ma in gara 1
Cheever usciva dai giochi dopo un contatto con Maisano e
successivamente con il Mario Marasca, mentre Agostini,
giunto sotto la bandiera a scacchi in prima posizione dopo
una gara in controllo assoluto, veniva squalificato per una
non conformità tecnica della sua monoposto.
Agostini oltre allo 0 in gara 1 è stato anche penalizzato di
10 punti nella classifica generale così come previsto dal regolamento sportivo. Così la vittoria della prima gara è andata a Henrique Martins che con la Dallara del team Prema ha
conquistato la vittoria numero 3 in campionato, seguito da
Kevin Giovesi e dal moscovita di Euronova Sergey Sirotkin.
In gara 2 il milanese del team Ghinzani ha preso in mano la
corsa sin dallo start passando Agostini allo spegnimento dei
semafori. Bravo a non lasciare spazio al padovano di JD Motorsport,Giovesi si è lanciato verso la vittoria numero 1 in
stagione davanti proprio ad Agostini e al francese di Ferrari
Driver Academy Brandon Maisano, in forza al team Prema.
Sogno posto fisso
Storici e filosofi
i meno appetibili
I dati Unioncamere: -31,5% di assunti nel 2012
Contratti più stabili ai neolaureati in Economia
FILIPPO CONTICELLO
Una chimera il posto fisso ai tempi della crisi. Anche e
soprattutto se hai letto Schopenhauer e ricordi tutte le date delle guerre d’Indipendenza. Va meglio a chi all’università s’è appassionato alle costruzioni edili oppure si intende di
formule macroeconomiche.
La teoria è supportata da dati
empirici forniti dal sistema informatico Excelsior Unioncamere del ministero del Lavoro. In ogni caso, si conferma
che nel 2012 c’è poco da stare
allegri alla voce assunzioni:
quelle previste dalle aziende
sono crollate del 31,5% rispetto al 2011 (da 595 mila a 407
mila). Resistono invece, rispetto al totale, le assunzioni dei
laureati, con una percentuale
complessiva che rosicchia due
punti (dal 12,5% al 14,5%).
Chi è ancora nella posizione
privilegiata di poter dare lavoro setaccia comunque il mercato di economisti e ingegneri:
rispettivamente in 17 mila e
15 mila avranno un posto entro l’anno. Ma un po’ di sollievo anche per chi ha scelto l’indirizzo sanitario perché anche
da quelle parti si intravedono
contratti più stabili della desolante media.
Tempi duri Questione di prospettiva: il 56,2% dei neoassunti in arrivo da Economia fir-
Gara 3 è stata il palcoscenico del pilota milanese che partito dalla quinta piazza è riuscito nel giro di 2 tornate a portarsi al comando, approfittando anche dell’assenza del poleman e suo compagno di team Jakub Dalewski, l’esordiente
pilota polacco vittima di guai tecnici sulla sua Dallara. Giovesi si è messo alle spalle un ottimo Nicholas Latifi sulla
Mygale del JD Motorsport. L’italo-canadese, alla sua prima
esperienza con le vetture a ruote scoperte nel 2012 è riuscito nell’obiettivo che si era posto qualche settimana fa, ovvero centrare il suo primo podio. Terzo gradino del podio nella gara sprint per Sergey Sirotkin, il moscovita del team Euronova, campione continentale in carica di Formula Abarth
che, come sempre, conduce delle gare senza sbavature e riesce a portare a casa ottimi risultati.
Nella classifica dell’Italian Formula 3 European Series Eddie Cheever rimane al comando con 202 punti, seguito da
Maisano a 199 e Agostini a 184. Nella classifica tricolore, invece, è il francese Maisano a comandare con 144 punti, 14 in
più del suo compagno di team Eddie Cheever, con Agostini
fermo a 126. Il settimo round dell’Italian Formula 3 European
Series, 5° appuntamento con il Campionato Italiano Formula
3 andrà in scena il weekend del 16 settembre a Vallelunga.
a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
Nel 2012 più assunti tra i laureati: dal 12,5% al 14,5% del totale ANSA
merà contratti a tempo indeterminato nel 2012, ma se invece si rivolge lo sguardo a chi
ha scelto Filosofia o Storia la
percentuale crolla fino al 17,8
(verranno assunti appena
1.090 neolaureati). Stanno assai meglio gli ingegneri (60%
di contratti a tempo indeterminato, con 15 mila assunzioni
previste), i laureati in Giurisprudenza (67,7%) e gli statistici (65,1%). In mezzo ci sono i numeri non certo esaltanti delle facoltà di area politico-sociale (33,3%) e di Architettura (31,7%). Piuttosto stabili anche i dati per le assunzioni nel variegato mondo dei diplomati visto che nel totale si
LE INDAGINI TUTTI UCCISI CON DUE COLPI ALLA TESTA
scende di un incollatura, dal
41% al 40,8%. La richiesta
maggiore è per l’indirizzo amministrativo-commerciale
(39.860 assunti) e quello meccanico (15.250) con percentuali di contratti stabili superiori al 40%. Non è mai stato
facile, invece, per chi in tasca
ha solo la maturità liceale: quest’anno in Italia troveranno un
posto solo in 2.580 e con fiacche possibilità di contratto stabile (24,8%). Non si illudano
neanche gli estetisti e i parrucchieri: solo il 16,9% di chi inizierà a lavorare avrà l’ambito
tempo indeterminato. Per gli
altri, resta la solita chimera.
LA GAZZETTA SPORTIVA
35
tier generale della Nato e ha fatto
esplodere la carica tra le bancarelle di un mercato ambulante
(nella foto Ap): sei le persone
rimaste uccise, compresi tre
adolescenti, cinque i feriti. Nella
rivendicazione dell’attacco i talebani hanno detto che l’obiettivo
era un «covo segreto della Cia».
ANCORA SBARCHI
Un altro corpo
trovato in mare
a Lampedusa
I soccorsi ai migranti naufragati
a Lampedusa venerdì ANSA
«Dove siete?». «Vicino
a Lampedusa». «Quanto
distante?». «Per favore...
Acqua vicino al motore... Per
favore arrivo... aiuto... aiuto».
Un minuto drammatico mentre
fuori urlano vento e mare: è la
telefonata al 112 fatta giovedì
sera da uno dei migranti che
attraversava il mare su un
barcone in direzione Lampedusa. È uno dei 56 naufraghi
salvati in quella notte: la
guardia costiera, che aveva
già ritrovato un cadavere, ieri
si è imbattuta in un altro corpo
(è una donna) in acqua e
potrebbe essere uno dei 79
dispersi in questa nuova
tragedia del mare. Ma dalla
Capitaneria di porto restano
scettici: «Il cadavere era in
una zona totalmente diversa
del naufragio». In ogni caso,
la telefonata di allarme a
bordo sembrerebbe confermare l’ipotesi dell’affondamento della barca (anche se gli
investigatori non escludono
che gli immigrati possano
essere stati gettati in mare
dagli scafisti). Intanto
continuano senza sosta gli
arrivi di barconi: uno con
a bordo 82 immigrati di
origine subsahariana è stato
soccorso nel tardo pomeriggio
di ieri al largo dell’isola
siciliana. E tra venerdì notte e
ieri mattina sono arrivati in
15 sulle coste di Mazara
del Vallo, nel Trapanese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la cerimonia all’Eliseo
Il massacro di Annecy
«È stata un’esecuzione»
Due colpi in testa a tutte
le vittime. Insomma la strage
del lago di Annecy (Francia)
in cui sono stati uccisi Saad
al-Hilli, la moglie Iqbal, la suocera e un 45enne francese che
per sventura passava da quelle parti in bicicletta, è stata
una vera e propria esecuzione.
Ed emergono altri particolari
sulla dinamica: si torna all’ipotesi del killer unico visto che i
25 bossoli (le vittime hanno altre ferite oltre a quelle al capo) sembrano usciti dalla stessa pistola, mentre la polizia
sta cercando un fuoristrada
verde e una moto, anche in Italia e Svizzera, distanti non più
di un’ora e mezza dal luogo
del delitto. La polizia inglese
sta perquisendo con minuzia
la villetta delle vittime a Claygate, a sud di Londra: per il
procuratore di Annecy, Eric
Maillaud, «il motivo di questo
terribile massacro è verosimilmente in Gran Bretagna». Nel
frattempo Zaid al-Hilli, fratello di Saad, sospettato di essere
La Bmw della famiglia al-Hilli
crivellata di colpi dopo l’agguato
il mandante per dissapori legati a questioni di eredità, ribadisce: «Avevamo divergenze economiche ma non sono stato
io». Dall’Inghilterra ieri è arrivata una coppia di parenti per
incontrare le figlie sopravvissute: potranno vedere Zeena,
la piccola di 4 anni, solo davanti agli investigatori per non
condizionare un’eventuale testimonianza, mentre la più
grande, Zainab, di 7 anni, resta in coma farmacologico, ma
non è in pericolo di vita.
Sir McCartney conquista la Francia
Hollande gli dà la legione d’onore
Anche la legione d’onore per il baronetto. Ieri Paul
McCartney è stato decorato a Parigi, nel salone dell’Eliseo,
con uno dei più alti riconoscimenti francesi: a mettere sul
petto del 70enne ex Beatle la legione d’onore è stato il
presidente François Hollande (nella foto Ansa), che ha voluto
premiare il cantante britannico per «l’intera sua opera».
McCartney, che ha postato su Twitter tre foto all’Eliseo con
la scritta «indovinate dove sono?», qualche anno fa aveva
ricevuto un riconoscimento simile anche in patria: nel 1997
la Regina d’Inghilterra lo ha insignito del titolo di baronetto
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
ALTRI MONDI
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
IL GOSSIP DA NEW YORK
«L’iPhone 5 girerà
sulle linee più veloci»
L’attesissimo iPhone 5 sarà compatibile con le linee più
veloci. Secondo un’indiscrezione
del «Wall Street Journal», l’ultima
versione del celebre smartphone
Apple (nella foto Ap), che sarà
presentata mercoledì a San Francisco, funzionerà sulle cosiddette reti Lte (Long Term Evolution o
4G), opzione già offerta da molti
concorrenti, inclusa Samsung:
peccato che queste linee ancora
non siano in funzione in Italia.
Mister quiz
5
Conti ad alta fedeltà
«Sono un classico»
Oggi su Rai 1 riparte L’Eredità. Lo storico presentatore:
«È il mio settimo anno, ma il gioco resta appassionante»
A
LA SFIDA
PRIMA
DEL TG
S
Bonolis
fa il varietà
Da domani fino
a gennaio
del 2013 su
Canale 5 torna
il gameshow
preserale di
Paolo Bonolis,
«Avanti
un altro»:
«Sarà anche
un varietà», ha
anticipato
il conduttore
S
Che risate
con Geppi
Domani ritorna
il preserale
anche su La7:
riapre infatti
«G’day», lo
show comico di
Geppi Cucciari.
Inizia alle 19.20
e durerà meno
delle passate
edizioni: solo
40 minuti fino
al tg di Mentana
Negli Usa
comanda
il rap
Flo Rida (nella
foto Ap) è il re
delle classifiche
musicali
americane. Il
nuovo singolo
del rapper,
«Whistle», guida
la Billboard
Hot 100, che
tiene conto
delle vendite e
dei passaggi in
radio. Ecco la
top 5 della
settimana
1 Whistle
Flo Rida
Carlo Conti, 51 anni, fiorentino, conduce «L’Eredità» dal 2006: lo show di Rai 1 è a quota 1.450 puntate ANSA
FRANCESCO VELLUZZI
È il programma delle
mamme, ma anche degli intellettuali. Umberto Eco ha ammesso pubblicamente di seguirlo, a Roberto Benigni piace molto. Per la gioia di milioni di telespettatori, oggi su Rai
1, alle 18.50, riparte L’Eredità.
Ci accompagnerà fino a maggio. Al timone c’è sempre Carlo Conti, accompagnato dalle
quattro professoresse, tutte riconfermate. Il preserale più
amato dagli italiani si avvicina
a un traguardo storico. E Conti lo annuncia con enfasi: «Siamo andati in vacanza con
1.450 puntate. Cominciamo
la settima edizione. Sono onorato di condurre quello che è
diventato un appuntamento
fisso per gli italiani».
Che cosa cambia nella nuova
edizione?
«Innanzitutto lo studio, molto
più moderno. Andiamo nello
studio 6 della Dear. Poi ripartiamo dalla "Scalata", provata
con successo nella parte finale
della scorsa edizione e puntiamo più sul "Duello", che diven-
«
È difficile fare
la prima serata,
però i conduttori
ci sono. Liorni
mi piace molto
CARLO CONTI
SUI COLLEGHI
ta una specie di ping pong molto più veloce in cui i concorrenti si sfideranno sulla stessa domanda giocando su schermi
sospesi grazie ai quali possono
sempre guardarsi negli occhi.
Sarà molto appassionante, prima di arrivare alla fatidica
"Ghigliottina"».
«L’Eredità» nel segno della tradizione e della continuità. «I migliori anni» invece si ferma. Sarà un Conti più rilassato.
«Dopo cinque edizioni in quattro anni, è giusto uno stop per
I migliori anni. Ma ritorneremo. Magari in primavera. Torno, invece, con Tale e Quale, lo
show del venerdì sera (a cominciare dal 14 settembre,
ndr) in cui ci sono i personaggi
da imitare. Protagonisti e giuria restano invariati».
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
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VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTI
Roland Berger
Giuseppe Rotelli
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C.,
Fulvio Conti, Luca Garavoglia,
Piergaetano Marchetti,
Paolo Merloni, Carlo Pesenti,
Giuseppe Vita
DIRETTORE GENERALE
Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
A metà giugno si è sposato
con Francesca Vaccaro e il
gossip la vuole già prossimo
papà. A 51 anni è pronto a diventarlo?
«Se il buon Dio mi vorrà dare
questa gioia io sarò felice».
Le nozze l’hanno cambiata?
Basta scorribande con gli amici toscani?
«Io e Francesca viviamo prevalentemente a Roma, ma al venerdì, se si può, si torna a Firenze e si va in trattoria a mangiare il pesce con gli amici».
2 We Are
Never Ever
Getting
Back
Together
Taylor Swift
3 One More
Night
Maroon 5
4 Lights
Ellie Goulding
5 Some
Nights
Fun.
È anche più felice di rientrare
perché l’entusiasmo per la
sua Viola è rinato...
«I Della Valle hanno dimostrato che ci credono e non vogliono disimpegnarsi. Con Montella la squadra ha ripreso a lottare sino alla fine».
Torniamo al suo mestiere: a
condurre sempre i soliti. Crisi
di presentatori?
«Non sono d’accordo. È molto
difficile arrivare alla prima serata, ma i conduttori ci sono.
Marco Liorni, per esempio, mi
piace molto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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STASERA C’È IL FILMONE
Avatar su Canale 5
È il debutto in chiaro
«Avatar» per tutti, per la
prima volta. Il film più ricco della
storia, con la bellezza di 2,8 miliardi di dollari incassati, verrà
LA GAZZETTA SPORTIVA
37
trasmesso oggi alle 21 da Canale 5. Il film, scritto, diretto e
prodotto da James Cameron, e
uscito al cinema nel 2009, racconta la vita sul pianeta Pandora: interpretato, tra gli altri, da
Sam Worthington e Sigourney
Weaver, ha vinto tre premi
Oscar e due Golden Globe.
LA MOSTRA DEL CINEMA BELLOCCHIO DIMENTICATO
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Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S
Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali
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(BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island
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Il regista sudcoreano Kim Ki-Duk, 51 anni, con il Leone d’Oro ANSA
Delusione Italia
A Venezia vince
il coreano Ki-Duk
La giuria sceglie
il violento «Pietà»:
premiati solo Ciprì
per la fotografia
e l’emergente Falco
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANIA ANGELINI
VENEZIA
La delusione per l’Italia
qui a Venezia era nell’aria fin
da quando si sono diffuse le voci che Marco Bellocchio, l’unico di casa nostra in odore di
premio, non ci sarebbe stato alla cerimonia di chiusura. A parte questo, le scelte della variegata giuria capeggiata dall’americano Michael Mann sono state abbastanza in linea
con le previsioni: il miglior film
della 69ª edizione della Mostra
è Pietà, del sudcoreano Kim
Ki-Duk, una storia di violenza
e sentimenti, sugli effetti devastanti del denaro. Ki-Duk ha
ringraziato e con un buffo fuoriprogramma ha intonato un canto propiziatorio nella sua lingua, salutando il pubblico mostrando il pugno chiuso. All’austriaco Ulrich Seidl (Paradise:
Faith), che con il film sulla fede
ha fatto scandalo per le scene
di sesso della protagonista con
un crocifisso, va invece il premio speciale della Giuria. Successo doppio, poi, per The Master dell’americano Paul Thomas Anderson che si porta a casa il Leone d’Argento, il riconoscimento assegnato alla regia,
più la coppa Volpi ai due attori
Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, protagonisti
PREZZI D’ABBONAMENTO
C/C Postale n. 4267 intestato a:
RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI
ITALIA
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E PROMOZIONI
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Testata registrata presso il
tribunale di Milano n. 420
dell’1 settembre 1948
ISSN 1120-5067
CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011
La tiratura di sabato 8 settembre
è stata di 433.043 copie
dell’inquietante storia di una
setta americana che allude a
Scientology. L’israeliana Hadas Yaron (Fill the Void), infine, è la miglior attrice.
Ci consoliamo E se il tanto sospi-
rato Leone d’oro che manca dal
1998 (anno in cui vinse Così ridevano di Gianni Amelio) non
è arrivato per Bella addormentata di Bellocchio, ci consoliamo con i due premi minori a
Daniele Ciprì (È stato il figlio)
per la fotografia e a Fabrizio
Falco come miglior attore esordiente per la doppia interpretazione nella favola nera di Ciprì
e nella pellicola di Bellocchio.
Le somme istituzionali le tirano alla fine il presidente della
Biennale Paolo Baratta («La
qualità è stata all’altezza di questa Mostra») e il direttore Alberto Barbera («Meglio di così non
si poteva fare»). Ma a questo
punto, c’è da chiedersi: che cosa ci resta di questo festival? Di
sicuro due lavori italiani per
noi vincenti presentati nelle sezioni minori: il primo è L’intervallo di Leonardo Di Costanzo,
per l’originalità del film e la freschezza dei personaggi. Hanno
fatto tenerezza le lacrime della
giovanissima esordiente (Francesca Riso) e il suo continuo farsi il segno della croce sul tappeto rosso, con un vestito strizzatissimo e le scarpe rasoterra. E
poi il bellissimo Terramatta, documentario della siciliana Costanza Quatriglio, che ha emozionato con il racconto del diario di un contadino analfabeta,
tra storie di guerra e di miseria:
una testimonianza poetica del
nostro Novecento.
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- con Magic+3 Card 2012 e 21,19 - con Tessera Mediaset Premium e 14,19 - con dvd Buon Compleanno Sic
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N. 29 e 11,19 - con Holly e Benji N. 28 e 11,19 - con War
Movies N. 26 e 11,19 - con Alberto Sordi N. 37 e 11,19 con Aerei Collection N. 22 e 14,19 - con Grande Alpinismo N. 19 e 12,19 - con Calciatori Panini La Raccolta
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ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
21/1 - 19/2
23/7 - 23/8
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senso di fortuna) e
consolida la serenità.
Siete fighi, ma c’è
guerra fra cuore e
sudombelico.
Vedere nero attira la
sfiga: evitatelo. E
niente ire allo stadio!
In amore ricorrerete
spesso al fallo, ma
non è così che si
vincono le partite.
L’umore recupera, il
lavoro di squadra
vince. Marte vi stressa,
ma supererete tutto,
anche se dovete farvi
un sedere come
Porta Pia.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
IL MIGLIORE.
Tutto si incastra nel
modo giusto.
Così voi trovate
interlocutori idonei a
realizzare i vostri
progetti e brillate per
energia. Pure suina.
Ottimo.
Vergine 5,5
Bilancia 7,5
Scorpione 6,5
Sagittario 5,5
Capricorno 6,5
I rapporti con gli altri
sono sul banco degli
imputati: l’accordo
non c’è, pure perché
siete inversi. Amor e
sudombelico ne
risentono.
Metodo e diligenza vi
fanno fare risultato.
Ma siete pedanti. E
amabili come un
prurito coccigeo.
Perché non fornicate,
così tutto passa?
I tonti abbondano. Gli
impicci pure. E vi
fanno ingrossare gli
zebedei al punto da
togliervi la visuale. Non
attaccate briga, siate
cauti.
Ogni progetto
domenicale va in
porto. E le energie
crescono. Così, sport
e lavoro vi fanno
stravincere. Anche il
sudombelico emerge.
Marte vi incita
all’azione e rende la
grinta una concausa
del vostro successo.
Segnate pure.
Perché quell’umor
sfigopendulo, allora?
20/2 - 20/3
Pesci 5,5
SEBASTIAN GIOVINCO
Il fantasista
della Juventus
e della Nazionale
è nato a Torino
il 26 gennaio 1987
(Acquario)
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
RAITRE
CANALE 5
IL BIDONE
LA BELLA MUGNAIA
AGENTE PEPPER
TG3
PRIMA DELLA PRIMA
PASSEPARTOUT
TGR - TG3
MARADONA
DELITTO D'AMORE
I MISTERI DI MURDOCH
TG3 - TGR
BLOB
PRONTO ELISIR
KILLSHOT
Film
22.40 TG3
22.50 TGR
22.55 VENDICAMI
0.40 TG3
0.50 TELECAMERE
9.45
11.00
13.00
13.40
14.10
ITALIA 1
LA 7
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DI PADRE PIO
11.30 TG4
12.00 PIANETA MARE
13.10 DONNAVVENTURA
14.05 TG4
14.40 TELEFILM
16.05 NAVIGARE INFORMATI
17.00 TIERRA DE LOBOS
18.55 TG4
19.35 TEMPESTA D'AMORE
21.30 TIERRA DE LOBOS
Telefilm
23.40 TRAVOLTI
DA UN INSOLITO
DESTINO...
2.00 TG4 NIGHT NEWS
2.25 LA CALIFFA
7.30 TG LA7
10.00 TI CI PORTO IO
12.00 SUPERBIKE GARA 1
13.00 PADDOCK SHOW
13.30 TG LA7
14.05 NELL
17.00 SUPERBIKE GARA 2
18.05 L’ISPETTORE
BARNABY
20.00 TG LA7
20.30 CASH TAXI
21.10 IL POSTINO
Film
23.05 LA VALIGIA
DEI SOGNI
23.45 OMNIBUS NOTTE
0.55 TG LA7 SPORT
1.00 MOVIE FLASH
RAIDUE
MIXITALIA 2012-2013
LINEA VERDE
A SUA IMMAGINE
SANTA MESSA
TG1
POLE POSITION
GP DI MONZA
POLE POSITION
TG1
IL COMMISSARIO...
L' EREDITÀ
TG1
RAI TG SPORT
MISS
ITALIA 2012
23.50 TG1 60 SECONDI
0.30 TG1 - NOTTE
0.55 DAL WORKSHOP
THE EUROPEAN
HOUSE AMBROSETTI
8.50
9.00
11.30
13.00
13.45
15.45
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
13.55 THE FAMILY MAN
PREMIUM CINEMA
15.25 MINORITY REPORT
STEEL
16.25 SEGNALI
DAL FUTURO
PREMIUM CINEMA
18.30 PAUL
PREMIUM CINEMA
20.20 DEEP SEA: IL MONDO
SOMMERSO
PREMIUM CINEMA
21.15 I SOLITI IDIOTI
PREMIUM CINEMA
22.55 TUTTA COLPA
DELLA MUSICA
PREMIUM CINEMA
23.15 MATRIX RELOADED
JOI
0.30 IN NOME DEL POPOLO
ITALIANO
PREMIUM CINEMA
CALCIO
17.40
18.05
19.35
20.30
21.05
22.35
0.30
0.50
1.20
CARTONI ANIMATI
BATTLE DANCE
LA NAVE DEI SOGNI...
TG2
TELEFILM
GLI INCREDIBILI UNA NORMALE
FAMIGLIA DI ...
DUE UOMINI E MEZZO
FANTASMI
DAL PASSATO
IL CLOWN
TG2
N.C.I.S.
Telefilm
LA DOMENICA
SPORTIVA
TG2
SORGENTE DI VITA
PARALIMPIADI
15.00 BARI - TERNANA
7.50
9.40
11.10
12.00
12.55
13.25
14.00
14.30
16.25
18.05
19.00
20.00
20.20
21.00
Serie B
Sky Calcio 11
15.00 LANCIANO - ASCOLI
Serie B
Sky Sport 1 e Sky Calcio 1
15.00 PRO VERCELLI LIVORNO
11.45 PORSCHE
SUPER CUP
Gara
Rai 1
16
26
AOSTA
17
25
BARI
19
28
BOLOGNA
18
28
CIELO
VENTI
CAGLIARI
19
28
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
15
24
Moderati
CATANIA
19
29
FIRENZE
17
30
17 25
Torino
18 26
Perugia
16 30
13 27
21
28
13
27
MILANO
18
28
ROMA
NAPOLI
21
30
18 30
30
Neve
Mossi
PERUGIA
13
27
POTENZA
13
24
REGGIO CALABRIA
22
30
ROMA
18
30
TORINO
17
26
Agitati
Nebbia
Il sole oggi
MILANO
ROMA
TRENTO
13
29
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:53
19:46
6:43
19:30
21
29
VENEZIA
17
28
CALCIO:
BOLOGNA MILAN
Serie A
PARALIMPIADI
13.00 RUGBY
www.gazzetta.it
Serie A
Finale. Sky Paralimpiadi 4
Domani
Dopodomani
Sempre bel tempo prevalente salvo un po' più di
nubi sulle Alpi e sul Centro Appennino con
qualche rovescio o temporale pomeridiano.
Temperature stazionarie, o in lieve aumento al
Sud, su valori gradevoli estivi.
Tempo ancora buono e in gran parte soleggiato
salvo i consueti addensamenti con rovesci e
locali temporali sulle Alpi, specie
centro-occidentali, e altri locali rovesci sul
Centrosud Appennino.
Ancona
Firenze
L'AQUILA
22
9.45
Le notizie e i risultati sul
calcio sudamericano li
trovate sul blog «Tropico
del calcio». Ampio spazio
alle stelle brasiliane
17 28
21 28
GENOVA
PALERMO
CALCIO:
NAPOLI FIORENTINA
Bologna
Genova
Molto forti
Calmi
8.00
17 30
Coperto
Temporali
Gara 2. Mx1
Sportitalia 2
17 29
Forti
MARI
Tropico del calcio
La frenata di Dinho
e il sorpasso Flu
SKY SPORT 1
Mondiale. Gara 2
Dalla Germania. La 7 e Eurosport 2
Mondiale
Dalla Germania
Eurosport 2
Venezia
IL BLOG
Finale maschile. Da New York
Eurosport
17.00 SUPERBIKE
10.30 SUPERSTOCK
Rovesci
Pioggia
SuperTennis
22.00 US OPEN
MOTOCICLISMO
17 29
Milano
18.00 CHALLENGER GENOVA
Campionato Britannico
Eurosport 2
Bella giornata estiva su tutto il Paese grazie al
dominio dell'alta pressione oceanica. Possibile sole
qualche rovescio o temporale nel pomeriggio e
verso sera su Ovest Alpi. Temperature stazionarie
o in locale ulteriore aumento.
Trieste
18 28
TENNIS
16.00 GP D'EUROPA
Europeo
Dal Portogallo
Rai Sport 2
Trento
A Springfield la Hall of
Fame del basket pro’ Usa
(Miller nella foto) ha
accolto altre leggende.
Guardale sul sito rosa
17.00 CALCIO:
RUSSIA - UCRAINA
Gara 1. Mx1. Sportitalia 2
Oggi
Aosta
Da Miller a Nelson
Le foto degli eletti
nell’arca della Nba
Finale. Sky Paralimpiadi 2
Gara 2. Mx2
Sportitalia 2
18.10 ITALIA - INGHILTERRA
NFL. ESPN America
LA GALLERY
15.00 GP D'EUROPA
HOCKEY PISTA
19.00 NEW ORLEANS
SAINTS WASHINGTON
REDSKINS
14.00 F1 GP DI MONZA
ANCONA
Us PGA Tour
Da Carmel, Stati Uniti
Sky Sport 2
FOOTBALL
Da Monza
Eurosport 2
Mondiale. Gara 1
Dalla Germania. La 7 e Eurosport
13.00 GP D'EUROPA
14.15 SUPERBIKE
21.00 BMW CHAMPIONSHIP
Le cause della mancata
vittoria in Bulgaria? Per
gli utenti del sito
mancanza di campioni
(19%) e poco cuore (17%)
Finale 3° posto
Sky Paralimpiadi 2
Mondiale. Dalla Germania
Eurosport
GOLF
Dal Canada
Eurosport 2
Gara 1. Mx2
Sportitalia 2
13.00 SUPERSPORT
NFL
ESPN America
18.30 GRAN PRIX
DI MONTREAL
Gara 2
Da Monza. Eurosport
29
02.00 DENVER BRONCOS PITTSBURGH
STEELERS
Qualità e grinta
Ecco cosa manca
alla Nazionale
14.30 CALCIO:
BRASILE - IRAN
12.00 GP D'EUROPA
12.00 SUPERBIKE
NFL
ESPN America
Ventunesima tappa
Cercedilla-Madrid
Eurosport
09.30 GP3
17
22.00 GREEN BAY
PACKERS SAN FRANCISCO 49ERS
SAN FRANCISCO
GIANTS LOS ANGELES DODGERS
16.00 VUELTA
AUTOMOBILISMO
min max
2.50
Mondiale
Dall'Austria
Rai Sport 2
Rai Sport 1
ALGHERO
23.30
1.25
2.20
16.00 MOUNTAIN BIKE
15.00 MEETING DI RIETI
Ieri
18.30
19.00
19.20
19.40
21.30
CICLISMO
ATLETICA
A CURA DI
16.00
17.40
MLB
Sky Sport 2
Serie B
Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio
e MP Calcio
GazzaMeteo
Nuvolo
2.00
CARTONI ANIMATI
GRAND PRIX
STUDIO APERTO
EMMA E MISSI A CAVALLO
DI UN SOGNO
CHARLIE'S ANGELS
LE COSE CHE AMO
DI TE
STUDIO APERTO
BUGS BUNNY
I SIMPSON
SELVAGGI
OLÈ
Film
SAW - L' ENIGMISTA
POKER1MANIA
STUDIO APERTO LA GIORNATA
MONTY PYTHON
8.15
11.50
12.25
14.00
BASEBALL
20.45 CESENA - NOVARA
Serie B
Sky Calcio 4
Legenda
23.45
0.00
3.03
Serie B
Sky Sport 1, Sky SuperCalcio
e Sky Calcio 1
Serie B
Sky Calcio 7
15.00 PADOVA - GROSSETO
20.00
20.40
18.00 SPEZIA - BRESCIA
15.00 EMPOLI - SASSUOLO
15.00 JUVE STABIA VICENZA
18.30
Lega Pro. Seconda Divisione.
Girone B
Sportitalia
Serie B
Sky Calcio 5
Serie B
Sky Calcio 6
17.15
15.00 CHIETI - SALERNITANA
Serie B
Sky Calcio 3
15.00 CROTONE CITTADELLA
15.40
CIRCLE OF LIFE
VITA DA CAMPER
TG5
BELLI DENTRO
ROSAMUNDE
PILCHER
LUNA DI MIELE
CON LA MAMMA
LA MASCHERA
DI ZORRO
LA RUOTA
DELLA FORTUNA
TG5
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DUPLICITY
TG5 - NOTTE
INFAMOUS UNA PESSIMA
REPUTAZIONE
IL SONDAGGIO
RETE 4
RAIUNO
9.35
9.55
10.30
10.55
13.30
13.40
14.00
15.45
16.55
17.00
18.50
20.00
20.35
20.40
Luna storta. La
famiglia, soprattutto, o
un immobile, potrebbe
tagliarvi a julienne gli
zebedei. Calmi. E
rilassatevi. In due.
Fornicando.
17 26
L’Aquila
14 27
Campobasso
Bari
14 26
19 29
Napoli
Potenza
19 29
13 25
Cagliari
Catanzaro
21 28
17 28
Palermo
Reggio Calabria
21 31
21 31
Catania
23 30
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
6:54
19:44
6:44
19:29
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DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
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Sicilia&Calabria
IL CAPITANO SCUOTE IL PALERMO. Fabrizio Miccoli INVITA LA SQUADRA ROSANERO A REAGIRE SIN DALLA PROSSIMA SFIDA AL BARBERA
COL CAGLIARI E L’AMBIENTE A NON DRAMMATIZZARE LA SITUAZIONE. «UNITI USCIREMO DAI GUAI», LO SLOGAN DELLA PUNTA. E IL Catania
L’appello di Miccoli
«Si deve essere uniti
per uscire dai guai»
Il capitano inaugura una scuola-calcio nel Salento
«Siamo all’inizio, possiamo e dobbiamo far meglio
Seguiamo Sannino, e già col Cagliari risaliremo»
Capitan
Fabrizio
Miccoli, 33
anni, è
al Palermo
dal 2008.
In questa
stagione ha
totalizzato due
presenze
in campionato
per un totale di
155 minuti, ma
non ha ancora
segnato
FOTOPRESS
ALDO CANGEMI
PALERMO
«Stiamo uniti». Nell’appello firmato Fabrizio Miccoli,
capitano rosanero di mille battaglie, il concetto dell’unità di
intenti e di gruppo nello spogliatoio e in campo, viene ripetuto quattro volte. Un inizio di
stagione così brutto il Palermo
non l’aveva mai vissuto. Così il
leader si fa sentire.
Allarme La punta salentina parla attraverso il sito del club:
«Non abbiamo iniziato benissimo e ci aspettavamo qualcosa
di più ma attenzione, la situazione non è drammatica. Siamo ancora all’inizio, possiamo
e dobbiamo migliorare. Giusto farsi delle domande e soprattutto trovare le risposte ma la situazione, ripeto, non è
drammatica». Di
certo è grave, non tanto per
i due k.o. di fila quanto per
la pochezza del gioco, il
mea culpa successivo del
tecnico Giuseppe Sannino
e la spaccatura crescente
col pubblico e la città. Miccoli non lo dice ma sottolinea il ridimensionamento: «Si è perso contro due
squadre più forti». Eppure
fino a ieri Lazio e Napoli erano alla pari coi siciliani.
Riscossa Per tornare a sorridere serve una vittoria: «Il
morale non è dei migliori, ovvio, ci aspettavamo qualcosa
in più. Stiamo lavorando e cercando una soluzione per riprendere il nostro cammino,
per risalire la china». Necessaria una vittoria scaccia-incubi
contro il Cagliari sabato alla ripresa del campionato (oggi ro-
sanero a riposo, da ieri di nuovo in gruppo Cetto e Giorgi, ancora a parte Pisano oltre agli
infortunati Zahavi e Brienza):
«Abbiamo bisogno di un risultato positivo che ci dia nuove
certezze. Un successo ci aiuterebbe anche a livello mentale». Proprio il tasto toccato da
Sannino pochi giorni fa per
spiegare la debacle rosanero:
«Altra cosa, dobbiamo seguire
al 100 per cento il tecnico che
ci può dare una grossa mano».
Moschettiere Miccoli si fa prestare il celebre «Tutti per uno,
uno per tutti» di Dumas. «La
ricetta per uscire dal periodo
no è essere ancora più uniti e
dare in campo tutto, ragionare col tutti per uno». Stando attenti al contropiede: «E già, i
sardi sono bravissimi in questo. Dovremo fare il nostro gioco senza prendere gol perché
altrimenti poi sarebbe dura ribaltare il risultato». D’altronde, lo 0 nella casella dei gol segnati evidenzia anche la difficoltà degli attaccanti nel trovare la porta avversaria. Il numero 10 rosanero intanto pensa
al futuro, suo e dei bimbi della
sua zona: «Oggi inauguro a
San Donato, il mio paese natale, la scuola calcio Fabrizio
Miccoli. È affiliata al Palermo
e sto trattando già i primi tre
piccoli calciatori col club». Nel
Palermo del futuro ci sarà ancora spazio per il Salento.
CATANIA
PALERMO
CONTINUA A BLINDARE I GIOIELLI. DOPO BARRIENTOS E Gomez (NELLA FOTO) TOCCA A Lodi E Marchese ALLUNGARE IL CONTRATTO
Gomez fino al 2016
E ora tocca a Lodi
«Stiamo parlando»
Il regista: «Grato al club che mi ha preso dalla B»
Intanto dopo Barrientos e prima di Marchese
pure il «Papu» ha prolungato. E senza aumento
Francesco Lodi,
28 anni,
centrocampista
di regia, gioca
nel Catania
dal 2011: ha
totalizzato 57
presenze in A
in rossazzurro
di cui due nel
torneo in corso,
restando in
campo per 191’
e segnando
un gol al Genoa
FOTOPRESS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
0
le reti segnate dal
Palermo nelle prime due gare
di campionato perse 3-0
contro il Napoli e la Lazio
ANTONIO FOTI
CATANIA
Il gol all’Olimpico contro
la Roma avrà certamente influito a convincere i dirigenti del
Catania. Così Gomez fino al
30 giugno 2016 ha giurato fedeltà al rossazzurro prolungando il contratto. Si risolve al
meglio la telenovela del Papu.
Durante il mercato estivo,
c’era chi avrebbe giurato su un
passaggio dell’argentino all’Inter, per cifre molto importanti, poi alla Fiorentina dell’ex
Montella e infine alla Roma di
Zeman.
Intesa L’a.d. Gasperini, d’intesa con Pulvirenti, invece ha
blindato il centrocampista con
il vizio del gol, addirittura senza rialzo dell’ingaggio, ma con
bonus e premi in base alle
prestazioni. Serpentine in
velocità, dribbling ubriacanti, assist e tanti gol,
sono così assicurati a
lungo per il pubblico
del Massimino. Il beniamino dei tifosi
Alejandro Dario Gomez, 72 presenze e nove gol, calpesterà ancora l'erba del Cibali. Continuando così a percorrere la linea societaria che nel corso degli ultimi
anni ha valorizzato l’impegno
e l’amore verso i colori rossazzurri. Dopo Pablo Barrientos
ancora un «colpo» di mercato
interno. Adesso nel capitolo
rinnovi, c’è da risolvere l’affaire Marchese che, considerato
il trend, non dovrebbe essere
lontano dal prolungare la sua
esperienza alle falde dell’Etna, lui che Catania l’ha anche
sposata, attraverso l’unione
con la catanese doc Elisa La Micela.
Operazione Sempre per quel
che riguarda i rinnovi, c’è da
accelerare con Ciccio Lodi, il
suo legame con la società etnea terminerà nel 2015, ma
dalle stanze di Torre del Grifo,
trapela la volontà di allungare
l’accordo e assicurarsi le sue
prestazioni fino al 2017. Già
perché il protagonista della
«zona Lodi» è un giocatore affidabile. A Catania si è ritagliato
lo spazio da titolare in punta
di piedi, arrivando dal Frosinone, ultimo in serie B. «Abbiamo avviato una trattativa con
la società per prolungare il
contratto di due anni — spiega Lodi a Itasportpress —. Voglio restare perché mi trovo bene e sono grato al Catania che
mi ha preso dal Frosinone per
farmi giocare nel massimo
campionato. L’azzurro? Ci ho
sperato ma non so perché non
sono mai stato convocato. Continuerò a far bene a Catania
nella speranza che Prandelli
mi convochi. Le punizioni? Ho
studiato Maradona. Mi è rimasta in mente la punizione contro la Juve al San Paolo. Ero
piccolo quando incantava la
platea ma ho rivisto i suoi gol e
il modo di calciare. Io bestia
nera di De Canio? Sì, è successo ancora. E pure il tecnico del
Genoa me lo ha detto. Durante l’intervallo, domenica scorsa, sono andato negli spogliatoi e mi sono detto: «La partita
la decido io. Così è stato...».
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13
le reti di Lodi col Catania
dal gennaio 2011: 3 nella prima
stagione, 9 nel campionato
2011-12 e 1 in questo torneo
PRIMAVERA DUE LEGNI LI HA COLPITI DOUKARA, UNO BARISIC, MA I ROSANERO TENGONO E LA SFIDA FINISCE 0-0
Bel derby, i rossazzurri sbattono sul palo
Pulvirenti: «Ok, ma
avremmo meritato
i 3 punti». Beggi:
«Noi bene dopo
il k.o. con la Lazio»
Catania-Palermo 0-0
CATANIA (4-3-3): Messina; Palumbo,
Brugaletta, Iorfida, Ambra (dal 1’ s.t. Di
Bella); Addamo, Diop, Garufi; Barisic
(dal 44’ s.t. Gargiulo), Doukara, Aveni
(dal 16’ s.t. Caruso). All. Pulvirenti.
PALERMO (4-4-2) Fulignati; Aquino,
Monteleone, Kosnic, Rojas; Cerniglia, Viola, Sanseverino (dal 35’ s.t. Canzonieri), Bollino; Asta (dal 16’ s.t. Sosa), Giacomarro. All. Ruisi-Beggi.
ARBITRO Intagliata di Siracusa.
NOTE Spettatori 900, Angoli 6-1 per il
Catania. Ammoniti Viola, Sanseverino,
Kosnic per gioco non regolamentare.
potenzialità di un derby giovanile, hanno riempito il campo
numero tre.
GIOVANNI FINOCCHIARO
MASCALUCIA (Catania)
Partenza sprint Il tridente ros-
Due pali del fuoriquota
Doukara, uno dell’esordiente
Barisic fanno recriminare il Catania, ma il Palermo si è reso pericoloso a metà del primo tempo, schierando un fuoriquota
di lusso come Viola, ex Reggina, che ha rischiato l’espulsione all’inizio della ripresa per un
fallo su Addamo. Lo spettacolo
piacevole e coinvolgente l’ha offerto il pubblico. In astinenza
di calcio maggiore, ben novecento spettatori, attratti dalle
sazzurro parte subito bene, con
Doukarà che coglie il primo palo dopo pochi istanti, ma subito
dopo l’arbitro ravvisa il fuorigioco. Un istante prima del 30’,
ancora l’ex Vibonese, innesca
l'inserimento di Barisic, che timbra il secondo palo con una conclusione applaudita, di collo
pieno. Il Palermo non sta a guardare e reagisce, quasi alla fine
del primo tempo con due iniziativa di Sanseverino, neutralizzate dal portiere Messina, uno
dei migliori in campo.
L’etneo Souleymane Doukara, 20 anni, ieri in azione nel derby PARRINELLO
Ripresa Nella seconda parte del
match, il Catania cerca di passare, e nel finale, all'ultimo assalto Doukarà fa tremare il portiere, centrando il secondo palo
personale. Anche il Palermo si
rende pericoloso con Sosa nel
recupero, ma sono gli ultimi
fuochi di una partita che, nonostante lo 0-0, è piaciuta. Il tecnico in seconda del Palermo, Beggi, ammette: «Rispetto alla partita con la Lazio ci siamo riscattati, specie con Fulignati, ma
anche con Cerniglia, Giacomarro, Asta, Bollino. Da due giorni
abbiamo Sosa in squadra e per
lui non era semplice affrontare
la prima partita, per di più un
derby». Dall'altra parte Giovanni Pulvirenti, tecnico rossazzurro si rammarica: «Avremmo meritato noi i 3 punti e non ci sarebbe stato modo di recriminare. Continueremo a crescere».
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Codice cliente: 5104377
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
39
SERIE BWIN LA SCONFITTA PER 2-0 A VERONA
PRIMAVERA
Porcino e Perrone
Ecco i trascinatori
dei baby amaranto
REGGINA-PESCARA 2-1
MARCATORI Porcino (R) al 27’,
Altobelli (P) al 37’ p.t.; Perrone (R)
su rig. al 10’ s.t.
REGGINA Licastro; Cordova, O.
Akuku, Liberacki; Varricchio (dal
25’ s.t. Maimone), Salandria,
Condemi, Porcino; Perrone (dal
36’ s.t. Bramucci); Mariani (dal 15’
s.t. Caruso), Fiorino. All. Cevoli.
PESCARA Savelloni; Vittiglio,
Altobelli, Perrotta, Karkalis (dal
33’ s.t. Di Pentima); Spanò,
Bulevardi (dal 27’ s.t.
Donatangelo), Cherubini,
Marinaro (dal 21’ s.t. Saltarin);
Ingretolli, Pizzi. All. Bucchi.
ARBITRO Todaro di Palermo.
NOTE Espulsi Fiorino (R) al 45’ s.t.
e Cordova (R) al 52’ s.t. per
proteste.
REGGIO CALABRIA (f.p.)
Quanta fatica per la Reggina,
prima di venire a capo di un
successo che poteva essere
anche più largo, se i suoi
attaccanti fossero stati più
cinici. Capitan Porcino (al 27’),
grazie a un delizioso assist di
Fiorino, ha firmato il vantaggio
degli amaranto, ma gli ospiti
hanno pareggiato 10 minuti
dopo con un colpo di testa di
Altobelli che ha approfittato di
un’incertezza di Licastro. Nella
ripresa, decisivo un calcio di
rigore decretato per un fallo
commesso ai danni di Fiorino e
trasformato da Perrone.
STEFANO RASULO
VERONA
«Potevano vincerla in altra maniera, ma non con quel
rigore, molto generoso, che ha
deciso la partita, su cui l’arbitro ha avuto un vero e proprio
abbaglio. Per non parlare dei
sei cartellini gialli solo per i nostri giocatori». C’è grande amarezza nelle parole di Davide
Dionigi dopo la prima sconfitta della Reggina in campionato: «Loro hanno tanta qualità
— confessa —. Più che l’organizzazione di gioco del Verona mi hanno impressionato la
forza e la qualità dei singoli.
Ma nel primo tempo le due
squadre si sono equivalse, e la
differenza l’ha fatta il gol che
abbiamo regalato noi. Se subiamo gol così, in stile Gialappa’s, diventa dura poi recuperare contro una squadra che ti
punisce alla prima occasione.
Su questi episodi dobbiamo
migliorare perché è la seconda
volta che ci complichiamo la vita nello stesso modo. È stata
una partita condizionata dagli
episodi, il Verona è una grande squadra, ma la partita l’abbiamo regalata noi».
«Che errore
sul loro 1-0
Il rigore?
Un abbaglio»
Dionigi «Se la Reggina regala
gol in stile Gialappa’s si fa dura»
Zero scuse Non cerca invece
alibi Simone Rizzato: «Ha giocato meglio il Verona, ci hanno messo sotto anche se gli episodi hanno fatto la differenza.
Potevano segnare in diverse
occasioni, ma i gol li abbiamo
regalati noi. Il primo, soprattutto, che è quello che poi ha
fatto la differenza perché la
partita l’avevamo preparata in
maniera diversa». Ma come ha
vinto la partita il Verona? «Ha
attaccato bene la profondità
— ammette Rizzato —. Hanno fatto un buon giro-palla,
grazie a giocatori che fanno la
differenza come Rivas e Cacia.
È una squadra attrezzata per il
grande salto e se giocherà come contro di noi lo farà sicuramente. Il nostro, invece, sarà
un campionato in crescendo:
abbiamo tanti giovani a cui
noi più esperti dobbiamo dare
una mano ad ambientarsi il prima possibile».
Masochismo Chiude Ceravolo,
che a Empoli aveva segnato il
primo gol del campionato
amaranto: «Non c’è niente da
fare, il Verona è la nostra bestia nera. Vedendo la rosa era
chiaro che questa è una squadra nettamente superiore a
noi, ma ci abbiamo provato,
giocando, cercando di metterla sulla voglia, sull’aggressività. Peccato che alla fine con
quel primo gol ci siamo praticamente fatti male da soli».
Tanto lavoro Reggina che deve
ancora crescere: «Siamo una
squadra nuova con tanti giovani, certo che dobbiamo ancora
crescere. Siamo partiti bene,
passando due turni in Coppa
Italia e totalizzando quattro
punti nelle prime due partite
di campionato, ma è ovvio che
dobbiamo ancora lavorare tan-
to. Squadroni come il Verona
sono distanti da noi, ma ciò
che ci serve adesso è migliorare sugli errori».
Fabio Ceravolo, 25 anni, a secco a Verona come tutta la Reggina RICHIARDI
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OGGI C’È IL CITTADELLA RECUPERATI GABIONETTA, TORROMINO E VINETOT
«Dai Crotone, ora pensa a vincere»
PRIMAVERA LA ROMA PASSA NELLA RIPRESA
I rossoblù sfiorano l’impresa
CROTONE-ROMA 0-2
MARCATORI Bumba al 18’, Pagliarini
al 33’ s.t.
CROTONE Morabito; D. Riggio, Leto,
Sahman (dal 30’ s.t. Morise), C.
Riggio, Bronzi, Barillari (dal 19’ s.t.
Mittica), De Marco, Mingiano (dal
36’ s.t. Capalbo), Foresta,
Cosentino. All. L. Vrenna.
ROMA Svedkauskas; Rosato,
Yamnaine, Calabresi, Carboni,
Cittadino (dal 20’ s.t. Pagliarini),
Frediani, Lucca (dal 27’ s.t.
Mazzitelli), Ferrante, Ricci, Bumba
(dal 38’ s.t. Ferri). All. De Rossi.
ARBITRO Amoroso di Paola.
NOTE Ammoniti Foresta, Mittica e
Morabito (C)
ISOLA CAPO RIZZUTO (Kr)
(l.s.) Due reti nella ripresa e la
Roma, reduce dal successo in
Supercoppa, batte il Crotone.
Dopo un primo tempo
equilibrato, i ragazzi di De Rossi
sfruttano qualche errore dei
rossoblù e colpiscono con il
romeno Bumba al 18’. Un quarto
d’ora più tardi, invece, ci pensa
Pagliarini a mettere al sicuro la
gara per la Roma: dopo aver
rubato palla a centrocampo ed
essersi presentato solo davanti
al portiere, l’attaccante
giallorosso ha battuto Morabito.
LUIGI SAPORITO
CROTONE
Contro il Cittadella, Drago avrà un bel po’ di dubbi per
mettere il campo la migliore
formazione: «Quella che ho in
testa spero mi dia il massimo
della sicurezza». Il tecnico rossoblù recupera tutti d’un colpo Gabionetta, Torromino e Vinetot. In più, il mercato gli consegna Falconieri e Mazzotta:
«Non dimentichiamo che il Cittadella ha un organico all’altezza, con degli attaccanti pericolosi come Di Carmine e Di
Roberto. La loro forza, però, è
soprattutto in panchina, perché Foscarini è alla guida del
Cittadella da otto anni. Ho
Drago: «Il mercato
ci aveva distratti,
la squadra deve
battere i veneti
forti in attacco»
una profonda ammirazione,
magari potessi fare io quello
che sta facendo lui».
Morale alto Drago è riuscito a
mantenere alto l’entusiasmo
della squadra nonostante il
k.o. con il Sassuolo, ma anche
per questo ha una motivazione. «Le voci di mercato hanno
distratto qualcuno e alla fine
l’entusiasmo è calato. Ma i ragazzi mi hanno confermato di
avere la testa ormai solo alla
partita e siamo pronti ad affrontarla al massimo delle nostre potenzialità».
Numero giusto La società, alla
fine, gli ha consegnato anche
il doppione di Migliore, così la
rosa adesso può ritenersi al
completo. «Abbiamo raggiunto il numero giusto che avevo
chiesto — spiega Drago —,
perché lavorare con 28 o più
calciatori diventa difficile. Siamo in 25 e il campionato è lungo, ma non vedo titolari o riserve. Faccio un esempio: Calil
gioca da punta, ma so di poter
contare su Pettinari che invece è più punta del brasiliano.
Anche sugli esterni ho sovrabbondanza e spero che tutti, a
cominciare dalla gara con il
Cittadella, possano mettersi al
servizio della squadra e conquistare la vittoria».
1ª DIVISIONE A SALÒ
Mancosu
al debutto
«Trapani
voglio il gol»
FRANCO CAMMARASANA
TRAPANI
«Non vedo l’ora di
esordire»: scalpita Matteo
Mancosu alla vigilia della
trasferta di Salò. Una giornata di squalifica, retaggio
della scorsa stagione, domenica l’aveva costretto in tribuna. Adesso, però, è pronto a proporre le sue accelerazioni sulle corsie esterne
dell’attacco granata, a destra o a sinistra: «Sono pronto a giocare dappertutto —
dice —. Credo di essermi ormai integrato abbastanza
bene negli schemi della
squadra. Giocherò quando
e dove vorrà il mister». Quasi certa, però, la sua presenza in campo sin dall’inizio,
con la segreta speranza di
mettere a segno qualche
gol. Lo scorso anno, la sua
migliore stagione da professionista, ne ha realizzati addirittura 20: «Per me la Prima divisione è un campionato nuovo. Spero di adattarmi subito. Anche se da esterno, comunque, di gol proverò a farne il più possibile».
Tre assenze Boscaglia ha
portato con se 18 giocatori,
lasciando a Trapani, oltre all’acciaccato Ficarrotta, Morello e Gambino: «Non li
avremo neppure la prossima settimana — spiega —.
Tranne lunedì, lavoreranno
al ritmo di due sedute al
giorno per trovare la migliore condizione. Il resto dei
nuovi li inseriremo gradatamente. Tra loro, c’è chi ha
solo 30 minuti sulle gambe,
chi ha saltato degli allenamenti e chi invece sta bene
fisicamente ma deve imparare i nostri schemi». Tra i
convocati c’è anche Lo Monaco, ma il giocatore è tornato ad accusare dolori alla
gamba infortunata. «Non
siamo ancora al massimo,
soprattutto sul piano della
brillantezza, ma a Salò proveremo ugualmente a vincere anche se avremo di fronte una squadra tosta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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SECONDA DIVISIONE
AL GRANILLO ARRIVA IL BORGO A BUGGIANO
AL GROTTA POLIFEMO OSPITE IL FORLÌ
AL D’IPPOLITO C’È IL MELFI
Di Maria carica l’Hinterreggio
«Attendo risposte dai miei
Avanti ma senza strafare»
Tosi mostra il suo Milazzo
«C’è grande voglia di far bene
Squadra giovane, ma pronta»
Costantino avverte il Lamezia
«L’avversario non lascia spazi
Serviranno bravura e pazienza»
REGGIO C. Il Granillo
riapre le porte alla Seconda
divisione 27 anni dopo quel
Reggina-Paganese del
campionato 1985-1986. Oggi
pomeriggio, però, sarà
l’Hinterreggio contro il Borgo a
Buggiano ad aprire il sipario
nella prima sfida interna della
sua giovane storia. Parola
d’ordine, per i biancazzurri di Di
Maria, cancellare la sconfitta di
Campobasso. Il tecnico, in
conferenza stampa, presenta
l’avversario: «È una squadra
collaudata, composta di tanti
giovani, e che ha già esperienza
in questa categoria — dice —.
Praticano un calcio offensivo e
si dovrebbero schierare con un
MILAZZO (Me) La
partita di oggi contro il Forlì,
oltre che per il Milazzo, sarà
pure un banco di prova per
quelle risposte che la dirigenza
si attende dalla tifoseria.
«Vedremo di ripagare anche i
tifosi, vincendo questo match al
nostro debutto casalingo», ha
detto il tecnico Marco Tosi, che
aggiunge: «La squadra è
giovane, ma si farà valere
superato il rodaggio, perché è
grande la voglia di far bene e
difendere la maglia». I giocatori
sono stati sotto pressione fino
al pomeriggio di ieri, con la
rifinitura al termine della quale il
tecnico ha diramato le
convocazioni; nessuna
LAMEZIA TERME (Cz)
Da tre anni, la prima partita di
campionato della Vigor Lamezia
al D’Ippolito è stata suggellata da
una vittoria. Prima col Sapri (in
Serie D), poi con Matera e Fano.
E, in queste circostanze, anche
senza subire gol, una delle
costanti dei lametini in questo
primo scorcio di stagione. Ospite
di Gattari e compagni è il
coriaceo Melfi che, in un passato
non recente, di delusioni alla
Vigor ne ha regalate. «Quella
lucana è una squadra che sa
attuare molto bene la fase
difensiva e che non lascia molti
spiragli per pungere – ha
ammesso il tecnico biancoverde
Massimo Costantino -. Dovremo
4-3-3. Sarà una partita difficile,
perché ancora non conosciamo
bene le squadre. Dobbiamo
avere la giusta attenzione ed
esprimerci senza strafare. La
mia squadra è in crescita e mi
attendo delle risposte concrete.
La formazione? Ho alcuni dubbi,
perché Anzilotti non sta bene,
mentre Zampaglione è stato
convocato ma non è pronto per
giocare dall’inizio. Deciderò se
portarlo in panchina». Dubbio
tra Anzilotti e Marguglio.
Lorenzo Vitto
HINTERREGGIO (4-3-3) Mengoni; D.
Cutrupi, Franceschini, Ungaro,
Marguglio; Vicari, Gioia Pensalfini;
Figliomeni, Khoris, Aliperta. All. Di
Maria.
anticipazione, però, sulla
formazione, anche se si
prevede un Milazzo col tridente.
Assenti per squalifica Evola e
Salustri, che pongono solo un
problema di scelta nell’ampia
rosa di cui l’allenatore dispone,
ma dal 1’ dovrebbe toccare a
Bellich e Simonetti. La società
ha deciso di praticare prezzi
con sconto per anziani e, dalla
prossima partita, di abbassarli
per gli accessi in tribuna e
gradinata.
Andrea Italiano
MILAZZO (4-3-3) Conti; Bellich, Di
Pasquale, Pepe, Campanella;
Campanaro, Lewandowski,
Simonetti; Mignogna, Dama,
Moretti. All. Tosi.
essere bravi a trovare gli spazi
giusti e con pazienza». Solo
all’ultimo istante Costantino
deciderà chi mettere esterno
alto a destra (favorito De Luca).
Rondinelli parte dalla panchina:
al suo posto dovrebbe essere
scelto Petrilli. E i tre davanti,
nulla di più facile, potrebbero
essere spostati di posizione tra
loro durante la partita. Novità
pure a centrocampo: Giuffrida e
Cerchia saranno supportati dal
giovane Giacinti.
Francesco Caruso
VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte;
Monopoli, Marchetti, Gattari,
Crialese; Giacinti, Giuffrida, Cerchia;
De Luca, Rana, Petrilli. All.
Costantino.
Codice cliente: 5104377
40
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012
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