Università degli Studi di Macerata
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Facoltà di Scienze della Formazione
Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria
Tesi di Laurea in Biologia animale
Microrganismi e comuni invertebrati come modelli di base per
progettare e realizzare esperienze didattiche di biologia nella scuola
elementare
Relatore
Chiar.mo prof. Claudio Ortenzi
Laureando
Lorenzo Camilletti
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anno accademico 2002-2003
Scopo della tesi
Creare un ponte di comunicazione tra la ricerca scientifica in
biologia e il mondo della scuola elementare
Progettare e realizzare semplici esperienze di laboratorio come
strumenti di formazione e di educazione scientifica
Attività in classe
Presentazione del tema oggetto della successiva esperienza pratica
mediante l’utilizzo di una breve lezione multimediale
Gli argomenti affrontati
Introduzione al concetto di biodiversità
Riflessione su alcuni aspetti evolutivi, con
particolare attenzione all’origine comune di
tutti i viventi
Distinzione tra i concetti di riproduzione e
sessualità
Osservazione di processi fisiologici in
protozoi ciliati e microinvertebrati acquatici
Gruppi di ricerca al lavoro
Ogni gruppo di bambini aveva a disposizione un microscopio e
delle dispense illustrate come riferimento per cercare al momento
alcune informazioni sugli organismi osservati
Le risposte dei piccoli ricercatori
 “Dentro di noi ci sono ancora delle cellule unicellulari
che hanno delle ciglia”
 “Nei libri certe cose sono difficili da capire e anche da
credere … vedendole sono più facili da capire”
 “Lo studio sui libri di scuola dura per ore ed ore …così
imparare è più veloce”
 “… non possiamo vedere sempre le cose che ci
interessano di più e la lezione è noiosa … è più
interessante e piacevole perché si prova un’emozione
diversa”
 “L’osservazione diretta rende interessante lo studio
delle scienze”
Conclusioni e prospettive
“Fare” scienze a scuola:
• metodo sperimentale
• atteggiamento scientifico
“Il docente cerca di condurre lo studente anche alle conclusioni in vista
delle quali ha programmato un’esperienza, restando al contempo
disponibile all’imprevisto, aperto alle possibilità che il dibattito porti a
mete non preventivate” (Nicolini, 2000)
Formazione degli insegnanti:
• universitaria
• permanente
Esperienze di tipo “laboratoristico”:
• Progetto SeT (Scienza e Tecnologia)
• Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche
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didattica della biologia