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style magazine
NOVEMBRE 2015
VIAGGI
Mensile - Novembre - anno I N° 1 Registrazione al Tribunale di Napoli n° 45 del 15/09/2015
PARIGI IN UN WEEK END
FUGA DALLA ROUTINE
IN FORMA
MODA
SCOLPIRE IL CORPO CON
LA GROUPBOXING®
FASHION ADDICTED?
ISPIRATI ALLE BLOGGER
BEAUTY TREND
DONNE
EASY & CHIC
MAKE UP EFFETTO NUDO
FIGLI E CARRIERA, SI PUO’?
UN’INCHIESTA FOTOGRAFA L’ITALIA
ESCLUSIVO
VERONICA MAYA
CONFIDENZE VIP
Ssm | 1
8 | |Style
Ssmmagazine
2
Ssm | 3
4 | Ssm
I sogni
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DANIELA IAVOLATO
DIRETTORE DI SECRET
STYLE MAGAZINE
C’era una volta un sogno, fatto di
idee e di colori che davano gioia,
chiuso dentro un grande cassetto. E poi c’era, anzi c’è, un uomo
che chiedeva a gran voce di tirarlo fuori di lì.
Oggi il sogno è finalmente realtà!
Festeggiamo il primo numero di
Secret, rivista gratuita tutta al femminile rivolta alla donna moderna,
metropolitana e frizzante, capace
di conciliare ruoli ad interessi irrinunciabili.
Ogni mese, un intero pianeta delle meraviglie tra le vostre mani!
Parleremo di: profumi, make-up
che trasforma, personaggi, viaggi, lifestyle, attualità, tempo libero,
pillole di esperti…mille spunti ed
idee da annotare, sfogliare e mettere in borsetta, per vivere in anteprima le tendenze del momento e
le novità presenti in città, con un
occhio di riguardo ai talenti emergenti e le produzioni made in Sud.
BL A BL A B
LA
Il tutto abbinato ad una vetrina
web e social, costantemente aggiornata, dove ogni donna potrà
sentirsi protagonista del mondo
Secret con commenti, opinioni,
casting e concorsi.
I progetti e i sogni sono tanti. E’
solo l’inizio e speriamo con il vostro supporto di raggiungerli tutti!
Un grazie speciale va a chi ha
preso parte al progetto, ai nostri
partner, ai collaboratori, a chi si
occupa della parte grafica, a chi
ci crede quanto me.
Una conferma in questo numero:
l’uomo italiano, è ancora poco
collaborativo. Noi donne abbiamo
sempre un prezzo da pagare!
Le reti familiari sono sempre più
deboli e la donna è spesso sola
nella gestione di troppe cose.
Maternità e carriera sono temi che
dividono tanto, impariamo a giudicare di meno e aiutiamoci di più!
6 | Ssm
IN QUESTO
2015
NUMERO
®
Viaggi
Parigi in un
week end
32
5 L’editoriale
di Daniela Iavolato
10 La Redazione
Lavorando a questo numero...
IN PRIMO PIANO
12 Inchiesta: donne divise tra lavoro e carriera
Un’analisi del contesto attuale in Italia
16 In coppia: in crisi dopo i figli?
Niente panico! L’esperta ti rassicura
INTERVISTE VIP
IN COPERTINA
VERONICA
MAYA
Foto: Roberto Rocchi
18 Storia di copertina
Veronica Maya: “Fiocco rosa e presto il sì”
Scopri di più con l’identi-Vip di Veronica
MAGAZINE
LAVORO
24 Vuoi fare la social media manager?
Segui le dritte del nostro guru!
27 IL GIRO DI DOMIDÓ
“Positività”, la missione per i giovani della mia città
TENDENZE
28 Co-working: una questione a tinte rosa
Uffici condivisi e spazi co-baby: l’ultima idea per le
mamme in carriera
Bellezza
Make up
nude
52
VIAGGI
32 Parigi in un week end
Indirizzi, mercatini e locali in due giorni
CONVERSANDO
71 SOS crisi
La ricetta di un esperto per le aziende in
difficoltà
IN TUTTI I NUMERI
INFINE
MODA
34 Come mi vesto?
Pelliccia-mania, copriamoci con stile
35 Shopping list
In the city: l’outfit perfetto per ragazze on
the road
36 2.0 “Il diario delle It girls scoperte da
Secret”
Conosciamo Julia
STORIE
42 Gente di stoffa
Fede ’n’ Marlen: “Nella musica c’è il nostro
mondo interiore”
44 FREE TIME
Gli imperdibili da segnare in agenda
VITA DA MAMMA
46 Neonati viziati?
Sfatiamo alcuni miti
BELLEZZA
52 Make up
Day: Nude look
Night: bold&remix
55 Tips & News
Hai mai provato il filo arabo?
WEB & SOCIAL
56 Rete al femminile
La community che aiuta le donne a fare
impresa
IN FORMA
60 Groupboxing®
I nuovi sport che piacciono alle ragazze
62 MEDICAL CARE
Come avere un sorriso da star
64 DOLCE & SALATO
Prepariamo un cup cake?
A CASA
66 Gnam…che idea!
Un menù facile per cenette con gli amici
CHARITY PROGRAM
70 Piano Terra onlus
Più sostegno alla genitorialità
8 | Ssm
72 Secret’s Coupon
Le offerte riservate alle lettrici
75 La posta del cuore
di Simona Vitale
76 Gli astri di novembre
di Alessia de Luca
78 Distribuzione
SECRET
Style magazine
Mensile gratuito di moda, stile, tendenze, attualità.
Novembre 2015 Anno I NUMERO 1
Testata giornalistica registrata
presso il Tribunale di Napoli
n° 45 del 15/09/2015
Editore
Dadazù Sas
Direttore Responsabile
Daniela Iavolato
[email protected]
Progetto Grafico e Direzione Artistica
Valentina Russo
Graphic Designer Assistant
Emanuela Esposito
In Redazione
Valentina Iavolato, Raffaella Nolasco, Noemi Perris,
Barbara Rustici
Hanno Collaborato
Francesca Amoruso, Stefania Curciotti, Nunzio Guida, Tonia Marino, Alessandro Mazzù
Ricerca Iconografica e Fotografia
Giusy Civita
Pina Maisto
Realizzazione sito web
Andrea Schettini
Redazione
Via Guglielmo Marconi, 12 - 80026 Casoria (NA)
Tel. 081 19335004
[email protected]
Per la pubblicità
Vincenzo Cuomo
Tel. 081 19335004
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Stampa
Tuccillo Arti Grafiche Srl, Afragola (NA)
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Ssm | 9
LA
Redazione
“Una neo mamma in carriera, un
freelance o un libero professionista
possono reinventarsi accrescendo
le competenze e le opportunità
lavorative semplicemente condividendo uno spazio con altri professionisti. Il tutto mantenendo flessibilità ed autonomia.”
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“Le manifestazioni artistiche partenopee
emergenti spesso si celano in luoghi non
valorizzati o non sempre noti a tutti, ma
esistono ed hanno una vitalità così fiorente
da affascinare realtà non solo meridionali... Inoltre l’umanità e il modo di concepire
l’esistenza di alcuni artisti è peculiare,
sono mossi dall’amore e per amore, in
ultima istanza, riescono a trovare quello
che cercavano”.
10 | Ssm
Noemi Pe
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lavorando al primo numero di Secret ho scoperto che:
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Raffa
“Tutto parte da un sogno.
Se ad accompagnarlo ci sono: impegno, costanza, dedizione, una buona
dose di coraggio e, sicuramente, un
pizzico di fortuna. Abbiamo nelle mani
gli ingredienti magici capaci di dar vita
a progetti eccezionali.
Sta a noi decidere se restare semplici
spettatori o aprire il cassetto e diventare costruttori dei nostri sogni”.
“Bella con un mini budget? Si può!
Non sempre occorre spendere tanto per
essere al top. Soprattutto, perché non
preferire le aziende locali?
Questo mese ho provato Seta Blu cosmetici, una bella scoperta. Provali anche tu!
Testati da Secret ;)”
Valentina
Iavolato
Ssm | 11
“Guerriere al lavoro”. Un’ analisi del contesto attuale in Italia
#IN PRIMO PIANO
12 | Ssm
Donne
divise... tra famiglia
Che innalzi o meno il livello di stress o il
senso di colpa, le donne vogliono tutto.
Divise tra ruoli, desideri ed ambizioni sviluppano la cosiddetta sindrome dell’equilibrista. Avete presente il film “Ma come fa a
far tutto?” con Sarah Jessica Parker che lavora alla grande, mentre riesce a tenere in
piedi matrimonio e figli? Ecco, più o meno
tutte, aspirano a qualcosa del genere!
Tra il dire e il fare, però…Ovvero, tra il desiderio di nutrire gli affetti più importanti
e quello di realizzarsi nel mondo là fuori,
scorre una questione sociale e culturale
ancora tutta da risolvere, della quale ogni
giorno la politica finge di farsi carico.
E’ vero, gli angeli del focolare sono finalmente usciti di casa e desiderano respirare a pieni polmoni l’aria che c`è fuori, ma
questo passaggio sembra essere ancora
turbolento e faticoso:
“Siamo proprio sicure infatti che le cose
stiano come ce le raccontano film e rotocalchi? Siamo davvero in grado di poter
fare tutto, o ci siamo cacciate in un enorme
pasticcio?”
“Gravidanze pianificate in base ai contratti di
lavoro e alla loro scadenza.
Il welfare diseguale e spesso irrisorio.
I servizi insufficienti, o inesistenti in diverse
zone del paese. Nonni sempre più indispensabili, ma al contempo sempre più anziani e
bisognosi di cura loro stessi. Le tante battaglie quotidiane di chi, sempre meno, si azzarda a fare figli in Italia”.
»L’analisi« A fare il punto della situazione Elisabetta Ambrosi, giornalista del Fatto Quotidiano e scrittrice, che con il suo
romanzo inchiesta “Guerriere”, edito da
Chiarelettere, racconta le tattiche di sopravvivenza quotidiana di amiche e donne
conosciute attraverso il suo blog “Sex and
(the) stress”.
© Fotolia
e carriera
Una indagine attenta delle strategie ed un
vademecum per donne trapeziste che, trovandosi in una società che non riesce ad
aiutarle, con compagni che spesso restano sullo sfondo, cercano mille stratagemmi
per conciliare.
Che tipo di realtà emerge dalla sua inchiesta? Come riescono le donne italiane oggi a gestire la propria vita tra figli
e lavoro?
«Racconto le mamme della nuova generazione, quelle arrivate dopo la fine del lavoro garantito e in piena crisi economica e di
tagli ai servizi.
Proprio a causa di questo quadro è difficile
gestire la vita tra figli e il lavoro: perché il lavoro è precario e intermittente quando c’è,
perché gli asili sono scarsi e non esistono
vere politiche per la famiglia nonostante si
continui a gridare al calo demografico.
Se volete che facciamo figli, metteteci in
condizioni di farlo».
Fare un figlio, spiega lei, oggi non è più
una scelta normale. Che cosa c’è di diverso rispetto al passato?
«C’è sicuramente un cambiamento culturale, per cui si può tranquillamente decidere di essere donna senza avere figli e
senza venire stigmatizzata. Ma c’è anche
un desiderio enorme di maternità che non
trova corrispondenza.
E il motivo è, in parte, quello che dicevo
prima: è cambiato il lavoro, non ci sono più
i lavori da ministeriale o da insegnante che
consentivano alle nostre mamme di conciliare casa e lavoro; oggi il mondo del lavoro è una giungla dove bisogna cavarsela
da sé per guadagnare meno di un tempo e
senza prospettive di pensione: già è difficile sopravvivere per una single, figuriamoci
per una donna con figli.
Sono cambiati però, anche i rapporti umani, le coppie sono più fragili di un tempo,
si separano di più e a volte basta una separazione per creare una situazione diffi-
Ssm | 13
cile, drammatica. L’ultima cosa che è cambiata è
la coscienza collettiva di avere dei diritti e di doverli difendere, come accadeva negli anni Settanta. Oggi le donne sono più isolate, al massimo si
contattano in rete, ma azioni forti per rivendicare
ciò che è spesso loro non se ne vedono. C’è più
solitudine, tutto sommato».
“Essere mamma in Italia richiede il piglio
della combattente, bisogna imparare a
chiedere aiuto”.
Quelli che lamentano il calo delle nascite, fanno parte di quella categoria definita nel libro
“sabotatori della maternità”.
Chi sono e perché lo fanno?
«I primi sabotatori della maternità sono le istituzioni, in altre parole chi ci governa. Bisognerebbe
mettere in campo un piano straordinario per favorire le nascite, con un welfare vero, non i ridicoli
sgravi e i miseri assegni familiari di oggi.
Bisognerebbe obbligare i comuni, con una legge,
ad assicurare una certa copertura di nidi e dare i
finanziamenti necessari, bisognerebbe aumentare
la quota di lavoro femminile con sgravi consistenti
e altre forme di supporto.
E bisognerebbe soprattutto cambiare mentalità,
perché ancora si è convinti che, in fondo, la conciliazione è un problema che spetta alla donna e
non invece alla società stessa.
Altri sabotatori della maternità, per me, sono quelli
che gridano contro l’aborto e fanno i family day in
piazza, riducendo tutto ad una questione ideologica, mentre i problemi delle madri e delle donne
che decidono di fare un figlio sono terribilmente
concreti.
La cultura passa per il welfare e viceversa, sono
due facce della stessa medaglia».
I racconti di questa inchiesta sono spesso carichi di sensi di colpa, perché gli uomini non
sono nemmeno sfiorati da questo sentimento?
«Come dicevo prima, si ritiene che la conciliazione sia un compito soprattutto femminile.
Gli uomini sono cambiati, aiutano, fanno la loro
parte, ma come supporto alle donne nel loro compito di conciliazione, appunto.
Mentre il peso della conciliazione, il senso di colpa quando non ci si riesce, non li riguarda nemmeno. Se ne guardano bene, anche se sono cambiati, puliscono i neonati e portano i più grandi a
scuola».
14 | Ssm
In definitiva, se tutto questo produce un notevole carico di stress, perché le donne prendono a “fare tutto”? Scelta, desiderio o adeguamento a schemi sociali “imposti”?
«Sicuramente ci sono ancora schemi sociali imposti che spingono la donna verso quella direzione.
Poi c’è una difficoltà, legata a questo schema, a
chiedere aiuto, a delegare ad altri, mentre le madri
dovrebbero imparare ad avere più fiducia e lasciare il bebè anche piccolissimo in mani altrui. C’è da
dire però che, in assenza di aiuti, fare tutto diventa
un obiettivo purtroppo imposto, perché non certo
si può evitare di preparare la cena a bambini molto piccoli o presentarsi al lavoro a mezzogiorno.
Insomma, da un lato le donne dovrebbero sentirsi
più libere rispetto all’imperativo categorico del far
tutto, dall’altro ci dovrebbe essere chi le sostiene
in questo: baby sitter, nonni, scuola. Sempre che
i soldi per la baby sitter ci siano, le nonne siano
disponibili e il nido senza liste d’attesa».
La ricetta per tenere testa a tutto?
«Chiedere aiuto, come dicevo, delegare, moltiplicare i supporti. È quello che di fatto accade nella
maggior parte delle famiglie. Un ruolo importante,
sia dal punto di vista pratico, sia emotivo, lo gioca
senz’altro il marito o compagno.
Per andare avanti, poi, in assenza di welfare familiare, le giovani famiglie si rivolgono ai nonni per
avere quell’aiuto economico che lo stato non dà
loro. È triste, ma è un dato di fatto che spesso a
pagare i nidi siano ad esempio i parenti.
Poi, a volte, non si riesce comunque a tenere testa
a tutto e si entra in crisi: può capitare, a me è capitato e allora non resta appunto che farsi aiutare e
trovare un altro equilibrio più rispettoso della propria libertà e delle proprie fragilità».
Di Daniela Iavolato
*Elisabetta Ambrosi
giornalista ed autrice di Guerriere
NON RESTARE SENZA IL ROMA!
Il tuo quotidiano ti segue ovunque!
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Ssm | 15
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A
IN CRISI
DOPO I FIGLI?
NIENTE PANICO! FA PARTE DEL “PACCHETTO BIMBO”
Nessuno vuole ammettere quanto e come cambi la
vita sentimentale e intima all’interno di una coppia
quando nasce un bambino: perché, diciamocelo,
se l’arrivo di un figlio è sì un momento meraviglioso
è anche la fine di un “prima”.
Anche nelle coppie più solide, tutto ha inizio quando
i due arrivano a casa con lui/lei, ovvero, quell’esserino coperto da un’aura di sacralità, al quale nessuno
affida mai la responsabilità dei propri problemi relazionali. La coppia, inizia a scoppiare: lei per mesi
riesce a riconoscersi solo nel ruolo di madre, dorme
4 ore per notte e non entra più nei suoi vecchi jeans.
Lui, invece, relegato al ruolo di fattorino ed autista,
non aspetta altro che riprendere le posizioni del
kamasutra lasciate in sospeso…nella lunga attesa:
il sesso, la dimensione romantica, la complicità di
una volta si complicano diventando un ricordo.
Alle prese con troppe incomprensioni, il duo entra
in una profonda crisi di identità causa oggi, sempre
più di frequente, di decisioni irreversibili.
Ma attenzione a mollare ai primi cedimenti perché
gli esperti sono pronti a giurare che tutto rientri nel
“pacchetto bimbo”.
Capita a tutti.
«L’arrivo di un neonato, spiega la dottoressa Stefania Curciotti psicologa e psicoterapeuta, ha spesso
infatti lo stesso effetto esplosivo di una bomba. Saltano ritmi, ormoni, abitudini e certezze mai messe
in discussione. È del tutto fisiologico, così, che per
molti genitori la nascita del primo figlio, soprattutto, costituisca la più forte crisi “transizionale” che la
coppia attraversa nell’arco della vita.
16 | Ssm
Accettare il piccolo nel “sistema famiglia” è il compito più difficile: il padre e la madre si sentono meno
centrati su se stessi e maggiormente preoccupati
per la crescita del bambino».
Che cosa fare?
Psicoparere: ogni “nuova” famiglia deve prendere
in considerazione che un bambino rivoluziona tutte
le dinamiche.
La madre è istintivamente portata ad accudire il
bambino sul piano fisico ed emotivo, creando con
lui una fondamentale relazione che assicura al piccolo ogni attenzione nei primi mesi di vita.
Questa dinamica tende però ad escludere la figura
paterna che, nella maggior parte dei casi, non viene ritenuta abbastanza capace di occuparsi del figlio, portando così ad una spaccatura nella coppia
e nella relazione genitoriale.
“L’arrivo di un bambino può avere l’effetto di una bomba, per evitare che la coppia
scoppi il padre deve prendersi cura della
diade madre-bambino”.
Nei neo-genitori spesso i ruoli non vengono ben
chiariti, la comunicazione si annulla, l’intimità della
coppia svanisce. Per evitare che la coppia si spacchi le neo-mamme e i neo-papà dovranno impegnarsi non solo nel loro nuovo ruolo di genitori, ma
dovranno investire delle risorse anche nella coppia.
I papà dovranno mostrarsi teneri sia verso il proprio
piccolo che verso la mamma e dovranno cercare
di guardare oltre le occhiaie e i capelli disordinati
della compagna. Dovranno farla sentire amata, sostenuta e desiderata.
Qualche istruzione.
Un supporto significativo al recupero della propria
intimità può arrivare anche dall’esterno.
I nonni, che per una sera o un weekend tengono il
nipotino a casa, o la baby sitter che lo porta fuori al
parco giochi possono essere degli ottimi rimedi per
riappropriarsi, almeno temporaneamente, del proprio spazio e della propria casa.
Le “difficoltà” di gestione aumentano esponenzialmente con l’aumentare dell’età dei figli e con la
loro quantità, infatti più sono, più sarà complicato
organizzare tempi e modi da dedicare al rapporto
di coppia.
Una sfida divertente e appassionante da affrontare con leggerezza ed ironia. La fantasia anche in
questi casi dà modo di creare situazioni sempre
nuove ed originali, permettendo alla coppia di riappropriarsi di libertà spesso messe a dura prova
da una quotidianità sempre incombente. Alcune di
queste aree fondamentali affinché una coppia sia
salda sono:
Intimità: intesa come capacità di entrare in dialogo
emotivo con l’altro attraverso la mente, il cuore e
solo infine il corpo.
Dialogo: inteso come reale desiderio di comunicazione e scambio, libero da giochi di potere, sarcasmi, punzecchiamenti e giochi psicologici.
Capacità di esprimere tenerezza: intesa come capacità di mostrare affetto verso chi amiamo e non
solo provarlo, e maturità intesa come abbandono
delle pretese egoiche.
Accettazione e rispetto dell’altro: inteso come accoglienza della diversità, come divieto assoluto di
sessismi, femminismo, maschilismo, denigrazione
dell’altro in quanto diverso da noi.
Amore: inteso come rifiuto assoluto dell’utilizzo del
potere sull’altro, né da un punto di vista psicologico,
né affettivo, né materiale. Solo se ciascun membro
della coppia ha raggiunto un buon grado di differenziazione del sé ed ha stabilito, con il suo partner, una relazione fondata sulla intimità e non sulla
fusione, la coppia sarà in grado di prendersi cura
del figlio. I coniugi, hanno il compito di imparare a
comunicare non più solo come membri di una diade
coniugale, ma anche come membri di una coppia
parentale all’interno di una triade familiare.
© Fotolia
Con la consulenza di Stefania Cuciotti.
Psicologa, psicoterapeuta e Gruppo
Analista; esperta dell’età evolutiva e
dell’età adulta.
Coordinatrice e referente dello sportello di ascolto e di accoglienza dell’Associazione Papà e Mamme Separati.
Di Daniela Iavolato
Ssm | 17
foto di Roberto Rocchi
18 | Ssm
VERONICA
MAYA
UNA CARRIERA COMPLETA
MA IL SUCCESSO PIU’ GRANDE
SONO I SUOI FIGLI
Ssm | 19
CONFIDENZE
Rivelazione di Agon Channel, dieci anni di successi in Rai e, soprattutto, mamma al settimo cielo per
l’arrivo a gennaio della piccola Katia, dopo Riccardo Filippo e Tancredi Francesco. Veronica Maya ha
messo in piedi, insieme al chirurgo plastico di origini
siciliane Marco Moraci, una famiglia bellissima.
Luminosa ed accogliente, una diva alla mano come
poche, ha scelto di condividere con noi gli ultimi
mesi della sua gravidanza, la sua routine e i progetti
futuri.
A guardarti viene invidia, svelaci il segreto della
tua linea.
«Devo dire che sono molto fortunata perché sono
una di quelle donne che mette solo pancia. Ho sempre avuto delle gravidanze splendide, senza troppe
complicazioni e, questo, aiuta. Non ho particolari se-
20 | Ssm
‘
VIP
FIOCCO ROSA
E PRESTO IL “SI”
greti, ho solo dalla mia il vantaggio di avere un corpo
che risponde bene».
Come stai vivendo questa terza gravidanza?
Cosa c’è di diverso rispetto alle altre?
«Durante la prima vivi solo per quello, il bambino
è il tuo unico pensiero e passi tutto il tempo libero
a documentarti. Io, per esempio, leggevo di tutto e
guardavo tantissimi video in rete perché avevo il desiderio di capire cosa accadeva mese dopo mese
nel pancione. Con la seconda sei già più presa dagli
impegni con il primo, specie quando tra l’una e l’altra
gravidanza la differenza è minima, con la terza puoi
immaginare (ride, Ndr), va praticamente da sola».
Sei tra quelle che programmano la nascita con
taglio cesareo? Come sono andati i prime due
parti?
SONO UNA DONNA FORTUNATA,
NON HO MAI DOVUTO RINUNCIARE AL LAVORO.
HO UN COMPAGNO CHE MI AIUTA E MI INCORAGGIA E IL PICCO
MASSIMO DELLA MIA CARRIERA
È ARRIVATO INSIEME ALLE MIE
GRAVIDANZE CRESCIUTE SOTTO L’OCCHIO DEL PUBBLICO.
foto di Roberto Rocchi
«Assolutamente no! Sono a favore del parto naturale. Quando è possibile è un privilegio di noi donne, un momento unico ed irripetibile nella vita di una
mamma. Io, ho sempre fatto in modo che scivolassero tutte le ansie nel momento del parto e mi sono
concentrata sulle emozioni che stavo per vivere. I
miei primi due figli sono nati con parto naturale, col
secondo ho sperimentato il parto in acqua alla clinica Ruesch. Quindi, anche con Katia la natura farà il
suo corso».
L’arrivo dei tuoi figli ha mai ostacolato la tua professione? Hai dovuto rinunciare a qualcosa?
«Paradossalmente a me è accaduto il contrario, con
i miei figli è arrivato il picco massimo della mia carriera. I miei due pancioni sono cresciuti davanti agli
occhi dei telespettatori che seguivano “Verdetto fi-
nale” e lo “Zecchino d’oro” e, la cosa straordinaria, è
che è stato il momento in cui il pubblico si è affezionato di più. Mi sono sentita avvolta dall’affetto delle
persone e delle tante mamme che si identificavano
in me. Quindi in questo sono stata fortunata, non ho
mai smesso di lavorare, al contrario, ho iniziato ad
avere più proposte e se, qualche volta, ho fatto delle
rinunce le ho vissute piuttosto come un’opportunità
per fare altro».
Che padre è il tuo compagno? Ti aiuta nella gestione dei bambini ed in cosa è più bravo di te?
«Marco mi aiuta tantissimo, è un padre presente
che manifesta quotidianamente il desiderio di esserci per noi. Con lui i bambini giocano tanto, forse
perché essendo maschietti sono più in sintonia con
i giochi organizzati dal papà e, ad ogni modo, lui in
questo è sicuramente più bravo di me. Poi un padre
è sufficientemente bravo nella misura in cui la madre
lo lascia libero di fare. Non si può pretendere che
facciano le cose come noi».
Tu, invece, come fai a conciliare tutto?
«Non è sempre semplice, quando conducevo “Uno
mattina” per esempio facevo tutti i giorni la pendolare per essere sempre con la mia famiglia ad una
certa ora. Non esiste una “formula” valida per tutte
le donne, qualche volta tocca fare dei sacrifici, ma
io sono una persona molto organizzata e piena di
energie. Sono un’ex ballerina e la disciplina appresa
dalla danza mi aiuta molto a gestire la routine giornaliera. Quando sono impegnata delego, ma non mi
faccio sostituire. Soprattutto in alcune cose voglio
esserci io, sono una mamma molto presente e vigile
e ammetto di essere privilegiata perché so che per
le donne che fanno altri mestieri non è facile».
Hai scelto Napoli per la tua famiglia, qual è il tuo
rapporto con la città?
«Io sono nata a Parigi e cresciuta a Sorrento, quindi
Napoli è un po’ la mia casa da sempre.
La famiglia di Marco invece ha origini siciliane,
ma vive qui ormai da tantissimo tempo. Nei nostri
weekend lontani dal lavoro, Napoli è sempre stata la
nostra tana e dopo il primo figlio stabilirsi qui definitivamente ci è sembrata una scelta naturale.
Oggi la mia quotidianità è tutta a Napoli e io ci sto
benissimo».
Cosa sogna Veronica per se stessa?
«Di mio sono già molto soddisfatta, oggi i miei sogni
sono tutti per i miei figli (torna ad illuminarsi, Ndr). È
quasi come se un “prima” non esistesse più».
E i nuovi progetti? Quando ti rivedremo in TV?
«C’è in cantiere un progetto televisivo che mi piace
tantissimo e che, probabilmente, partirà il prossimo
ottobre».
Di Daniela Iavolato
Ssm | 21
IDENTI-Vip
STAR DI COPERTINA
LA PARTE DEL MIO
CORPO CHE AMO:
DICO NO:
Alle prese in giro!
UN
RIMPIANTO?
Nessuno.
UNA MANIA:
L’ordine.
Mi piace tutto :)
SE ROVESCI A MIA BORSA
CI TROVI SEMPRE:
Caramelle, vitamine, portamonete,
giochini dei bambini, cellulare e
caricabatterie.
IL PIATTO CHE SO
CUCINARE MEGLIO:
La pasta all’eoliana. Cucinare è
una passione, so fare di tutto!!
Sono figlia di un ristoratore.
IL LOOK
CHE PREFERISCO:
Mai senza tacchi ed abito
lungo, amo l’eleganza e
le donne curate.
LA PAROLA NAPOLETANA
CHE RIPETO SPESSO:
Scugnizzo.
LA MIA COSA
PIU’ SEXY:
Lo sguardo.
22 | Ssm
21 e 22
28 e 29
novembre
®
style magazine
ti aspetta insieme a
2015
L
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CON TANTE COPIE DEL GIORNALE
speciali iniziative e make-up omaggio
Centro Commerciale JAMBO
Trentola Ducenta (CE)
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Ssm | 23
#LAVORO
VUOI DIVENTARE
Social media manager?
Se vivi con il cellulare in mano postando e twittando e il tuo sogno è fare la “brand
evangelist”, sappi che oggi tutte le aziende hanno bisogno di qualcuno che gestisca i propri canali social per promuovere il proprio brand o i propri servizi.
Quello della SMM è infatti un lavoro molto richiesto, ma anche molto ambito... e non
basta essere creative o smanettone della rete, è un campo senza improvvisazione.
Bisogna imparare le tecniche, aggiornarsi e fare pratica.
Fatti ispirare dalle dritte del nostro guru!
Essere Social Media Manager può sembrare un lavoro semplice perché spesso, purtroppo, si è portati a sottovalutare
tutto quello che è “digitale”. Innanzitutto per fare questo lavoro si devono avere delle caratteristiche innate come ad
esempio l’essere socievoli, solari, avere molti interessi, saper
gestire rapporti con le altre persone, essere proattivi ed intraprendenti. Se hai queste caratteristiche hai un vantaggio
notevole rispetto a tanti altri che non le posseggono.
Alessandro Mazzù
E’ docente di web marketing, formatore
aziendale e fondatore e Ceo di QADRA.NET.
Autore di numerosi saggi, coordina il
WebUpDate, l’evento di marketing e comuniPROPOSTE:
cazione più grande del Sud Italia.
Fondatore e Coordinatore del Wordpress
Meetup Napoli.
E’ relatore in numerosi eventi di marketing e
comunicazione in giro per l’Italia.
© Fotolia
24 | Ssm
#1 Piattaforme e aggiornamento.
E’ fondamentale, può sembrare ovvio ma non lo è
affatto, avere account attivi (cioè che utilizzi abitualmente) almeno sui principali Social Network come
ad esempio (Facebook, Twitter, LinkedIn, Google +
e Pinterest), altrimenti sarà difficile che qualcuno ti
affidi la gestione dei suoi account. Tu ti affideresti
ad un meccanico che non ha mai riparato un’auto? Saper usare i Social Network è fondamentale
ma non basta: devi essere sempre aggiornata sulle
nuove funzionalità che vengono implementate e che
non puoi permetterti di non conoscere e di non saper usare. Il modo migliore per tenersi aggiornata
è quello di utilizzare costantemente le piattaforme.
#2 Saper scrivere.
In questo articolo daremo per scontato che tu sappia scrivere correttamente in italiano. Quello che
qui ci interessa è che tu sappia scrivere per i Social
Network. Cosa significa? Significa che devi conoscere i meccanismi di comunicazione alla base di
ogni piattaforma per scrivere in modo da ottenere
il massimo risultato (like, condivisioni e commenti).
Tieni presente che ogni piattaforma è molto diversa
dalle altre quindi non commettere l’errore di utilizzare, ad esempio, lo stesso stile di comunicazione che
utilizzi su Facebook anche su LinkedIn. Sarebbe un
errore molto grave.
#3 Osserva, analizza, studia.
Per poter svolgere al meglio il tuo lavoro devi conoscere, ad esempio, quale tipologia di immagine
funziona di più con un certo tipo di testo, devi conoscere la lunghezza ideale di un determinato post,
devi conoscere i giorni e gli orari migliori per pubblicare e molto altro ancora. Tutto questo devi studiarlo
per ogni singolo Social Network e per ogni singolo
cliente che curerai. Ogni prodotto o servizio ha infatti un pubblico differente che deve essere studiato
approfonditamente. Replicare con un nuovo cliente un metodo che ha funzionato in passato con un
precedente cliente potrebbe essere un gravissimo
errore.
#4 Sbagli da evitare.
Se stai pensando di pubblicare sui canali social offerte commerciali per aiutare il tuo cliente a vendere
di più ti accorgerai ben presto che stai danneggiando seriamente il tuo cliente piuttosto che portargli
un reale beneficio. I Social Network non servono a
vendere ma a creare un rapporto speciale (engagement) con le persone. L’approccio corretto, quello
che funziona oggi, è quello di “regalare”. Intendo
che devi fornire informazioni utili a chi legge, devi
regalare contenuti di valore (ebook, video, guide,
etc.), devi fare in modo che le persone non possano
smettere di leggerti perché tu sei sempre lì presente
a dare risposte e consigli utili. Diventa fondamentale per il tuo pubblico.
#5 Misurare è indispensabile.
Il modo migliore per capire se ciò che stai facendo
funziona davvero è quello di analizzare i dati che
i Social Network ti forniscono. Dati imprescindibili
per capire se, ad esempio, i giorni e gli orari in cui
pubblichi sono quelli giusti per quel determinato
pubblico. Servono inoltre anche per capire se gli
argomenti di cui parli sono interessanti per chi li
legge. Non leggere ed utilizzare questi dati è come
camminare al buio.
#6 Ascolta.
Uno degli errori più gravi che si commettono è quello di impegnarsi solo a scrivere senza comprendere
che la parte più importante del lavoro del Social Media Manager è quella di interagire con le persone.
Come interagire? Semplice, commenta e condividi
quello che di interessante gli altri scrivono. Interagire con gli altri è fondamentale se vuoi che le persone interagiscano con te. Limitarti solo a pubblicare
sugli account Social dei tuoi clienti senza interagire
con le persone non porterà i risultati che il tuo cliente
si aspetta e renderà il tuo lavoro molto più difficile.
#7 Il consiglio in più.
Se quello che ho scritto fin ora non ti ha spaventata,
concludo dandoti alcuni consigli su come diventare Social Media Manager. Innanzitutto devi formarti.
Questo è fondamentale per avere delle solide basi
su cui costruire la tua figura professionale ed il tuo
metodo di lavoro. Scegli quindi uno o più corsi di
formazione e studia tanto. Devi inoltre leggere tanti
libri perché puoi trovare degli spunti interessanti da
applicare subito nel tuo lavoro. Infine devi sperimentare. Chi non fa non sbaglia e quindi è giusto che tu
abbia la possibilità di sbagliare per poter imparare
meglio dai tuoi errori. E’ ovvio che non puoi permetterti di sbagliare con gli account dei tuoi clienti.
Per questo motivo, come ti dicevo prima, devi avere
i tuoi account personali e devi utilizzarli attivamente.
Ssm | 25
®
style magazine
Se rappresenti un
brand
e vuoi conoscere
le opportunità di PARTNERSHIP e INVESTIMENTO su Secret
contatta lo staff commerciale:
[email protected]
26 | Ssm
Foto di Giuseppe Matarazzo
Ssm | 27
Secret: «Ma un po’ d’Espressione Positiva per il Magazine? Domidò:«Ok, ci sto! Ma non solo». Innanzitutto,
scusami se per leggere ti ho chiesto di girare il giornale (ma funziona così),“Il Giro di Domidò” è dinamismo,
ritmo, continuo movimento e contaminazione di esperienze... Come si entra in questo “giro”, come ci riconosciamo? Facile: no ai musoni, niente lamenti né scuse
e paranoie, se vogliamo vivere qualcosa d’interessante
“Facciamolo”, insieme è ancora più bello. Mentre leggevi il giornale, e prima che incontrassi il mio articolo,
ero a testa in giù perché, quello che faccio da anni è
cercare di fare “informazione al contrario”.
Uso tutte le occasioni: la radio, le canzoni che scrivo,
i blog, i social network per coinvolgere sempre più chi
mi circonda nell’aspetto positivo della vita. Ahimè..da
sempre come funziona? Se vuoi vendere giornali, fare
notizia o prendere like e condivisioni, facili facili, vai
con il festival della negatività, immagini brutali di ogni
tipo, l’ovvio fin troppo scontato, culi, tette, inciuci e teorie complottistiche di ogni tipo eddai, bastaaaaaa!
Ma le cose semplici, la serenità, la voglia di stare bene,
la condivisione di emozioni che fine hanno fatto?
E così, già da un po’, impegno il mio tempo a raccogliere e raccontare storie di uomini e donne che si danno
da fare, che non si preoccupano di cosa e come, ma
che le cose le fanno in tutti i campi, con grande dedi-
zione e con una grande verità di base: la voglia di vivere, di esserci! Prendendosi tutto o ’buon e o’ malament.
Ho iniziato proprio dalla mia città, non mi piaceva l’idea
che stavano
costruendo
Nel prossimo numero ti coinvolgerò tramite
i social network, skype o what’s up in una
(i problemi ci
delle mie canzoni. Canteremo e realizzeresono, e chi li
mo il video insieme a tanti amici...ok?
nasconde),
ma non mi
riconoscevo per niente nell’immagine superficiale e
negativa dell’informazione popolare, è così ho scritto
una poesia “NapoliWithMe” che poi è diventata una
canzone, poi un format tv e poi un’occasione per unire
ed aggregare persone che si riconoscono in questo
spirito, ecco poi perché è venuta fuori ESPRESSIONE
POSITIVA. E quindi Domidò, mo che si fa? Intanto, se
questi fatterelli ti hanno incuriosito vai, su google e cerca un po’ di notizie su di me, ah..una cosa il mio nome
di battesimo è Domenico Di Frenna, i miei genitori mi
hanno dato un nome normale è stato poi il percorso di
crescita a ribattezzarmi Domidò.
Poi, hai uno smartphone? No? Ok, chiedilo a chi ti
sta vicino, sai come funzione un QR-code? Si, bene!
No, attivati. “Alla prossima? Seguimi anche su Secret”
Sempre con Espressione Positiva, Ciao!!!
ESPRESSIONE POSITIVA TARGATA NAPOLIWITHME
DOMIDO’
IL GIRO DI
#TENDENZE
A Milano un must per le mamme in carriera e...a Napoli?
Co-working:
28 | Ssm
una questione
L’idea è delle più semplici: affitti una postazione, condividi la baby sitter, concili
lavoro e vita privata ammortizzando le spese; perché se le mamme lavorano, i figli
sono nella stanza accanto con una educatrice qualificata.
In Europa, il coworking si fa smart e sempre più freelance scelgono questa formula
che consente, tra le altre cose, una contaminazione di idee e di opportunità non
prevista dal telelavoro da casa.
Il fenomeno è in continua ascesa e anche
l’Italia sembra disposta a seguire l’inversione di rotta. Ma vediamo nel dettaglio.
Chi sono i coworkers? Si tratta di persone
che svolgono professioni differenti occupando una scrivania individuale, in spazi simili ai loft, con una tariffa giornaliera,
settimanale o mensile che permette loro
di avere servizi quali: connessione ad internet, stampanti, fax, fotocopiatrici, area
relax e sale riunioni.
E’ un modo per risparmiare, ma anche una
nuova filosofia basata sull’interazione tra professioni diverse.
La condivisione di un ambiente di lavoro,
da parte di professionisti che hanno competenze diverse, stimola infatti la voglia di
confrontarsi, di condividere e creare sinergie. Si tratta, quindi, di qualcosa che va al
di là di una semplice scrivania in affitto.
A Milano i coworking per le mamme.
A Milano il primo concreto aiuto per le
mamme che non vogliono rinunciare al lavoro arriva dal co-working Piano C.
Fondato nel 2012, è pensato per le donne che vogliono rimettersi in gioco dopo
la maternità.
Qui le mamme possono lavorare in tranquillità, avendo a disposizione una serie
di servizi aggiuntivi rispetto ai classici spazi, quali: educatrici per i bambini, addetti
che fanno la spesa, vanno in lavanderia e
a tinte rosa
svolgono varie commissioni. Se la conciliazione lavoro-famiglia è merce rara, gli asili
nido scarseggiano, quelli aziendali ancor
di più e le reti parentali non sono più quelle
di una volta, il co-working con lo spazio cobaby diventa la soluzione ideale che mette
d’accordo tutta la famiglia.
A Palermo.
Spazio Mad, ha la nursery, la ludoteca, tiene incontri per informare le mamme sulle
novità che le riguardano; in più organizza i
tata speed date: appuntamenti per trovare
la tata ideale in maniera veloce e divertente.
Cosa accade a Napoli?
Anche Napoli ha, già da un po’, aperto le
porte al coworking. Sono sempre più numerosi gli spazi nascenti in città.
Tra i tanti degni di attenzione c’è ad esempio, Re.work (nella foto), nel cuore del centro direzionale, uno spazio di 700 mq dove
usufruire di 120 postazioni fisse o mobili,
aree relax e sale eventi a prezzi davvero
convenienti.
Altro posto interessante è il 137A, un grande open space collocato al Corso Vittorio
Emanuele, vero e proprio laboratorio di
creatività. Dove architetti, artisti e fotografi
danno vita a progetti, collaborazioni, eventi, mostre e workshop.
Ancora poco presente, nel capoluogo
campano, è purtroppo l’idea di creare
coworking “al femminile”, con aree family
friendly per mamme e papà che faticano
a trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.
*
Che a qualcuno venga in mente dopo
aver letto Secret?
Di Barbara Rustici
Re. work space Centro Direzionale
isola E2 Napoli
Ssm | 29
30 | Ssm
© Fotolia
#Viaggi
Ssm | 31
È la più amata dalle donne. Scenario
di promesse d’amore strappate sotto la
tour Eiffel: Parigi d’inverno si accende di
luci e animazioni uniche. Dalle Galleries,
la Fayette, agli Champs Ellysées…mette
d’accordo tutti: famiglie, single e coppie
romantiche. Un sogno ad occhi aperti da
vivere passeggiando lungo la Senna o nei
quartieri da cui sale l’odore di cioccolata
calda e vin chaud. Ma come fare in soli
due giorni?
Fast:
Un intero week end a Parigi certo non basta, dedica il tuo tempo alle principali attrazioni: Il museo del Louvre e la tour Eiffel.
Quest’ultima, nata come struttura provvisoria e poi diventata parte integrante del
profilo della città, offre ai suoi visitatori una
vista mozzafiato della city.
Nel tuo secondo giorno, inizia con una
passeggiata romantica a Montmartre: il
quartiere degli artisti con le tipiche strade
affollate da pittori e bistrot in cui siedono
scrittori e poeti.
Parigi offre scorci incredibili per gli amanti
della fotografia: proseguendo, non rinunciare al selfie davanti allo storico “Moulin
Rouge”, il celebre locale nel limitrofo quartiere di Pigalle, dove ancora si esibiscono
ballerine e cabarettisti!
La conclusione ideale del tuo week end, è
il tramonto sulle rive della Senna a bordo
dei bateaux-mouches che partono ogni 30
minuti con guide esperte che commentano
in diverse lingue. Durante l’ora di escursione, si possono ammirare tutte le più importanti meraviglie della capitale (info utile
www.paris-exception.com).
Da non perdere! I mercatini di natale des
Champs-Elysées
Da Montmartre a Saint Germain, Parigi a
natale dà il meglio di sé esibendo i più magici ed eleganti mercatini al mondo.
Un must è quello allestito lungo i lati del
viale più chic delle cittadine mitteleuro-
32 | Ssm
Parigi in un weekend
fuga dalla routine
pee, dal 14 novembre e fino al 4 gennaio gli Champs Ellysées si vestono infatti a
festa. Nei suggestivi chalet di legno sarà
possibile trovare prodotti artigianali, pietanze e decorazioni natalizie esclusive ed
introvabili!
POSTI PER ASSAGGIARE
LA VERA PARIGI
Ô chateau
Un posto unico nei pressi del
Centre Pompidou e della Conciergerie, dove i sommelier guidano gli ospiti in un’esperienza che toccherà tutti e cinque i sensi.
68, rue Jean Jacques Rousseau, Paris
Boeuf sur le toit
Situato a due passi dagli Champs Elysées, è considerato nella
tradizione parigina un ristorante
storico della città. Frequentato da molti
personaggi illustri, rappresenta il tempio
della musica jazz.
Specialità della casa: la mousse di crema
Mont-Blanc.
34 Rue du Colisée, Paris
Da Napoli vola con
Easyjet, Alitalia, Air France. Col
bus di linea all’uscita dall’aeroporto raggiungi la città.
*Munitevi di: scarpe comode, impermeabili, borse leggere e…buona visita!
foto di Giovanna Passaro
Di Redazione con la collaborazione di Nunzio
Guida Chief Executive Officer Mycircle Agenzia di
Viaggi
Ssm | 33
E’ IN ARRIVO
IL FREDDO
COPRIAMOCI
CON
STILE
*********************
WOW
34 | Ssm
ANTEPR
IMA KOC
C
URBAN
CHIC ST A FW15|16
YL
image c
ourtesy o E
f Kocca
Come mi vesto?
#MODA
COPIA
IL LOOK
Cosa indosseremo quest’anno? E cosa
troveremo nei negozi?
Il top trend della fredda stagione è la
pelliccia eco (anche sulle scarpe).
Corta, lunga o smanicata, durante la
Milano Fashion Week è stata avvistata
a tinte choc da abbinare a short, microabiti e jeans con accessori minimal
per giocare allo splendido gioco della
moda.
Di Noemi Perris
A noi
ì!
piace cos
5.
6.
4.
3.
SHOPPING
List
1.
2.
1. NUOVO
Bracciale Cruciani gold edition quadrifoglio
2. IWANT
Lettera in rafia e pelle LaQueen
3. EVERYDAY
Fiorella Rubino Denim
IT’S UP COLLECTION
HOT DEL MESE SC
ON THE ROAD... “D ELTI DALLA REDAZIONE
ay to night” per salta
metro...all’ufficio...a
re dalla
ll’aperitivo
4. VERSATILE
T-shirt stampa mon dieu Happiness
5. INDISPENSABILE
Giacca in nappa Penny Black
6. PRATICHE
Sneakers in glitter CafèNoir
7. SWITCH
Stivaletti Wyatt Michael Kors
7.
8.
8. PREZIOSI
Occhiali da sole con swarovski Liu Jo
diamonds by Marchon
Ssm | 35
Top Futured
25K followers su Instagram
Chi è Julia?
Nata il 24\10\1980
Vive a Torino
Blog www.modablogger.eu
www.matryoshkag.com
Instagram @matryoshka.g
Facebook Modablogger.eu
Twitter @matryoshka.g
# 2.0
VITA DA IT GIRL
36 | Ssm
foto di Paola Rivarossa
FASHION ADDICTED?
ISPIRATI
AGLI
OUTFIT
DELLE BLOGGER
Nata nel Tajikistan, cresce sognando l’Italia.
Arriva a Torino nel 2006 e incontra la moda
che le permette di viaggiare e sognare.
Per 4 anni vive a Napoli, conduce “On the
Beach” per un canale catanese, avvia “Luxury”, uno shop online di abbigliamento e inizia
la sua avventura come fashion blogger.
Sono le nuove imprenditrici del
settore moda: girano il mondo
tra una sfilata e l’altra.
Sono le: instagramers, fashion
bloggers, youtubers, ovvero
giovani ragazze che lavorano sul web, condividono foto,
scrivono articoli, creano tendenze. Coccolate dai brand
come le star, invidiate ed imitate, sono riuscite a trasformare un hobby in lavoro.
Conosciamole!
Com’è nata l’idea di aprire un blog di moda?
«Io sono una fabbrica di idee, così dicono i
miei amici. Guardandomi attorno, ho visto che
molte donne non sanno valorizzarsi, così ho
avuto l’idea: realizzare un giornale di moda,
ma purtroppo i costi erano molto elevati, per
ovviare ho pensato di aprire un blog di moda
e ho iniziato. Il mio primo desiderio è quello di
migliorare il mondo delle donne, magari con
la mia esperienza e la mia personalità posso
essere utile». Come sei riuscita a farlo diventare un lavoro?
«Prima di tutto qualsiasi lavoro si scelga di
fare, bisogna sceglierlo con il cuore evitando
di pensare subito al guadagno, perché solo se
tu ami quello che fai riesci ad avere un buon
risultato e ad ottenere di più.
Molto importante è essere decisi, corretti, sapere quello che si vuole…volere è potere!!»
Come definiresti il tuo stile?
«Matryoshka Style. Non copio nessuno, sento
quello che ho dentro e ogni giorno sono diversa, mi piace lo stile casual, mi piace essere
elegante, mi piace essere provocante, ogni
giorno esprimo quello che sento dentro di me».
Che rapporto hai con i tuoi followers?
«Sto crescendo ogni giorno e insieme a me
crescono i miei followers. Sento che mi vogliono bene.
Mi fanno i complimenti e mi chiedono consigli,
Ssm | 37
io cerco di rispondere a tutti e di avere uno
scambio con loro».
Qual è l’outfit che preferisci?
«Innanzitutto un donna senza tacco non è
Donna.
Adoro i tacchi, più sono alti e meglio è, anche se mi stanco voglio essere bella. Mi
piacciono i jeans, le t-shirts, gli abiti lunghi
e corti, soprattutto mi piace avere abiti originali e non essere vestita come tutti, cerco l’originalità e i capi particolari.
Ad esempio non indosserei mai una maglia che nella mia città hanno altre mille
persone.
Cerco di trovare e combinare i capi per essere sempre me stessa, unica e speciale».
Quali sono le tendenze per questo
mese?
«Partiamo dai colori: particolarmente trendy sono: il kaki, tutte le sfumature di verde,
il bordeaux, il rosso, il nero ed il multicolor.
Per quanto riguarda i cappotti si può scegliere liberamente tra lunghi, corti o fino
al ginocchio, dipende dal vostro stile. Di
grande tendenza sono gli stivali “ciussardes” di pelle, di camoscio o di vernice che
però non valorizzano tutti i tipi di figura
quindi occorre stare attenti nell’indossarli.
Come sempre sono un must le gonne e gli
abiti lunghi.
Tra le borse le mie preferite sono le pochettes e le shopping bags, che non passano mai di moda, ma che devono essere
abbinate correttamente al proprio look.
Ad esempio, ho visto che una blogger italiana ha abbinato una gonna lunga ad una
grande borsa a spalla: questo é un grande errore! Le gonne ampie e lunghe non
possono essere abbinate a questo tipo di
borsa in quanto creano un effetto “albero
di Natale”.
Come tessuti c’é un grande ritorno del velluto e da un anno a questa parte i designer prediligono i tessuti naturali ed ecologici. La pelliccia, invece, viene utilizzata
meno, ma se volete utilizzare ugualmente
le pelli naturali o le pellicce sceglietele
“Ho Napoli nel cuore, adoro il mare e il modo di
vivere napoletano lo sento molto vicino a me.
La gente è molto allegra e solare, il popolo napoletano è molto unito, aperto ed accogliente.
Mi sono stupita della moda napoletana e penso che le vere tendenze partano da voi”
foto di Paola Rivarossa
come accessorio, io le userò così. Questa tendenza si vede
chiaramente nella collezione autunno-inverno 2015-16 di
Dsquared. Oltre a questa collezione adoro quella di Versace,
sempre più femminile e molto sensuale.
Sono certamente di tendenza, non solo questo mese, il
buon umore e tanta positività, non dimenticatevi di prendervi
cura di voi stessi e amatevi».
Di Daniela Iavolato
VUOI ESSERE LA PROSSIMA PROTAGONISTA?
Puoi candidarti scrivendo a: [email protected]
38 | Ssm
New York
Dusserldorf
As Haren
Capri
Milano
www.laqueen.itSsm | 39
40 | Ssm
© Fotolia
#Storie
GENTE DI STOFFA
Ssm | 41
FEDE ‘N’ MARLEN
GIOVANI CANTAUTRICI
binomio perfetto di coraggio e professionalità
Federica Ottombrino, laureata in sviluppo e cooperazione internazionale e
Marilena Vitale archeologa, sono in arte Fede ’n’ Marlen.
Entrambe hanno una visione della vita molto dinamica, non sentono la
necessità di fare per sempre lo stesso mestiere, semplicemente sono “in
ascolto” rispetto a quello che accade intorno a loro e si ascoltano, senza
temere il futuro. «C’è un tempo per ogni cosa» affermano, «e oggi è il tempo della musica, domani chissà».
TALENTO
MADE IN
SUD A.A.A.
Raccomandati
Astenersi!
Quanto è bella la gioventù partenopea?
Ragazzi e ragazze pieni di talento ed entusiasmo di cui nessuno parla mai. C’è chi innova,
chi fa ricerca, chi crea,
fotografa, si dà al cinema o alla musica.
SECRET è a caccia
di talenti! Fatti avanti,
scrivi a: [email protected]
La prossima storia, potrebbe essere la tua!
42 | Ssm
“
La vita va lasciata fluire naturalmente, è questo il
segreto per essere soddisfatte e restare in pace con
l’universo.
L’esordio. La loro avventura è cominciata
due anni fa: l’una suona la chitarra, l’altra la
fisarmonica. Hanno cominciato a suonare
insieme per piacere; condividere il tempo
facendo arte ritenevano potesse arricchirle
incredibilmente, e così, come d’incanto, senza neanche accorgersene, è nato il duo e un
nuovo progetto cantautoriale che si sviluppa
su tre lingue: napoletano, italiano e spagnolo.
Scoperte da Secret
I progetti. «La gioia nello stare insieme, ci ha
dato fiducia nell’intraprendere l’attività a livello professionale, ma anche il sostegno della
famiglia e degli amici che hanno creduto in
noi ha influito tanto», spiega Marilena.
La loro attività musicale, è stata subito apprezzata e sostenuta da una rete di persone, che hanno contribuito al loro percorso
artistico permettendo che il loro sogno si realizzasse. I loro primi ep Scalattiti e Scalattiti
live, sono stati prodotti da due etichette napoletane Ikebana records e Casa Lavica e immediatamente sono partite per il tour italiano
che, con circa 150 concerti, ha toccato quasi
tutte le regioni. Oggi lavorano con un’altra etichetta: la Europhone records che sta producendo il loro primo disco in uscita a gennaio,
dal nome “Mandorle”.
Lo stile. «Il nostro stile potrebbe essere
considerato folk, ma in realtà si tratta di un
genere a sé che si discosta da tutti gli altri.
Sicuramente si ispira, o comunque, subisce
l’influenza di quello italiano e napoletano,
ma è molto libero, scevro da qualsiasi tipo di
contaminazione», racconta Federica.
«Inoltre, aggiunge Marilena, il nostro strumento principale è la voce, quello che connota più di ogni altra cosa il nostro lavoro.
Ci piace giocare con le armonizzazioni, quasi
come se volessimo far passare le sfaccettature di due mondi diversi, due personalità
diverse che nel duo poi si miscelano e si fondono. Presentiamo agli altri il nostro mondo
interiore mettendoci completamente a nudo,
questo è quello che facciamo».
Di Noemi Perris
foto di Laura Stanca
Ssm | 43
#FREE
Time
foto Alessandro Fedele
Gli INDIRIZZI TOP per scoprire la città, I RISTORANTI
più in voga, le migliori SPA. Ma anche le MOSTRE,
i MUSEI da visitare, EVENTI e MANIFESTAZIONI.
*Scelti da Secret
AESTETICA 2015
FIERA
CERTOSA E MUSEO
SAN MARTINO
PILLOW FIGHT DAY
PIAZZA DEL GESÙ
Da non perdere!
Diciannovesima Edizione del
Salone Mediterraneo dei professionisti della bellezza, del benessere e dell’acconciatura. In programma a Napoli presso la Mostra
d’Oltremare.
Fino al 24 Gennaio 2016 aprono al
pubblico i suggestivi ed imponenti
ambienti sotterranei gotici Museo
e Certosa di San Martino. Ogni
sabato e domenica, alle ore 11.30
con prenotazione obbligatoria.
Se ve lo siete perso lo scorso
anno, questa volta prendete nota
del flash mob più scatenato e pazzo che ci sia! Sabato, 14 novembre ore 15, appuntamento per la
battaglia dei cuscini organizzata
dai ragazzi dell’Erasmusland.
7/8/9 Novembre
44 | Ssm
Visita accompagnata
14 Novembre
21 e 22 28 e 29 novembre 2015
ti aspetta
insieme a
centro commerciale JAMBO - Trentola Ducenta (CE)
PADIGLIONE 1 - STAND C1
#PICCOLI ANNUNCI #PICCOLO PREZZO #SCOPRI
COME FARE [email protected]
Ssm | 45
“La risposta più adeguata ai bisogni dei piu’ piccoli è l istinto materno”
#VITA DA MAMMA
46 | Ssm
Neonati viziati?
Alcuni pregiudizi e false conoscenze dei
meccanismi psicologici infantili, rischiano
di mettere i genitori in crisi rispetto alla gestione dei propri figli.
Impariamo a riconoscere questi falsi miti
partendo da quelli più diffusi:
Se lo culli o lo prendi in braccio per farlo
dormire, prenderà il vizio.
Dormire è un bisogno primario e ogni neonato ha innata la capacità di acquisire il ritmo sonno-veglia. Alla nascita, ogni bambino ha il ritmo del sonno sincronizzato con
quello materno, quindi dormire vicino alla
mamma, lo aiuterà a dormire più sereno e
aiuterà la mamma a fare altrettanto.
Il sonno dei neonati è molto diverso da
quello degli adulti, è regolato infatti dal
ritmo delle poppate; inoltre i neonati fino
a tre mesi, non secernano melatonina in
maniera stabile; capita spesso quindi, che
abbiano risvegli notturni o che non riescano ad addormentarsi.
Certamente, questo potrebbe aumentare
la stanchezza e lo stress dei genitori già
alle prese con i cambiamenti legati all’ingresso in famiglia di un nuovo membro,
che potrebbero essere tentati di utilizzare
una delle “tecniche” messe a punto per
“addestrare” i piccoli al sonno come quella, tra le tante, del lasciarlo piangere finché
non si sarà calmato da solo. Con tali “strumenti” probabilmente il bambino smetterà
di piangere prima o poi, e forse si addormenterà finalmente da solo, ma a costo
di cosa? Il rischio è creare forzature, non
rispondere ai suoi bisogni e non rispettare
i soggettivi ritmi di sonno veglia. Un bambino lasciato piangere da solo nella culla
esperirà l’abbandono, lo smarrimento, l’idea che non c’è nessuno per lui nel momento di bisogno.
Questo potrà ripercuotersi in futuro creando diverse problematiche caratteriali o
addirittura disturbi di personalità. Allora,
lasciamo da parte le tecniche e seguia-
© Fotolia
Alcuni
falsi miti da sfatare
mo l’istinto. La risposta più adeguata da
parte dei genitori, è prendere in braccio
il piccolo che piange rispondendo ad un
suo segnale di disagio: questo non sarà
un rinforzo al pianto rischiando di renderlo
viziato, farà invece in modo che la madre,
e il padre, fungano da «contenitore» delle
angosce del bambino.
Tenerlo vicino, coccolarlo, rassicurarlo gli
darà la possibilità di sentirsi “al sicuro” e
lo farà addormentare sereno favorendo
lo sviluppo dell’autostima e la fiducia nel
prossimo. Ogni bambino è certamente
diverso dall’altro, ci sono bimbi più bisognosi di contatto altri meno con esigenze
individuali che andranno sempre rispettate
seguendo i loro ritmi naturali. Questo contribuirà a rendere il vostro piccolo un bimbo felice e un adulto sano.
Se lo metti nel lettone si abituerà.
Uno dei bisogni primari dell’essere umano,
e non solo, è il contatto con la madre, colei
che l’ha tenuto in grembo nove mesi, della quale conosce il battito cardiaco, con
la quale è in armonica sintonia, con il cui
odore ritrova serenità e tranquillità.
Varie ricerche hanno confermato come il
contatto precoce con la madre, favorisca
un adeguato sviluppo neurologico e psicologico da qui, tra le altre cose, la marsupioterapia per i bimbi prematuri, basata
su contatto diretto tra il piccolo e il seno
materno. Permettere al bambino di stare
nel lettone accanto a sé, è un modo per
farlo sentire protetto, al sicuro.
Il bambino piccolo non ha vizi e non manipola gli adulti come erroneamente la cultura occidentale lascia passare, ha semplicemente bisogni che vanno soddisfatti
affinché cresca sano nel corpo e nell’anima, affinché il suo bisogno di contatto
sia soddisfatto, affinché si senta amato,
voluto, desiderato. Il professor McKenna,
sostenitore della teoria del co-sleeping,
ha dimostrato come “le modalità sensoriali
Ssm | 47
delle madri e dei bambini si influenzino a
vicenda: non è solo la madre a cambiare lo
stato del sonno e la condizione fisiologica
del bambino, ma è anche il bambino che
regola il comportamento e lo stato fisiologico della madre”. Uno dei timori più grandi nel far dormire il bimbo nel lettone, è la
paura di far male al piccolo, ma McKenna
ritiene che, quando viene fatto in modo sicuro, il co-sleeping ha effetti positivi sulla
crescita dei bimbi, rilevando anche come,
in molte culture in cui co-sleeping è praticato di routine, l’incidenza della SIDS (sindrome da morte in culla) sia inferiore.
Quindi lasciate da parte i sensi di colpa,
se il piccolo dorme nel lettone, godetevi il
suo profumo, il suo respiro, e ricordate che
state favorendo il suo naturale bisogno di
contatto, lo state aiutando a crescere forte
e sano e indipendente.
Se lo allatti troppo a lungo non sarà mai
indipendente.
L’allattamento al seno rappresenta per il
bimbo un momento fondamentale nel suo
sviluppo psico-affettivo. All’inizio della vita
l’essere nutriti equivale all’essere amati.
Una madre capace di allattare il suo bambino nel modo adeguato, sarà una madre
capace di dargli la possibilità di introiettare la certezza di esistere, di essere visto e
accettato per quello che è, e più a lungo
lo allatterà, più potenzierà tali risorse del
suo bambino. Gli darà la possibilità di sviluppare un’adeguata “base sicura” come
la definisce lo psicanalista Bowlby: “La
base da cui un bambino parte per esplorare il mondo e a cui può far ritorno in ogni
momento di difficoltà o in cui ne senta il
bisogno”.
L’OMS dà precise indicazioni in merito all’allattamento dichiarando di andare
avanti anche oltre il secondo anno di vita
se il bambino e la mamma lo desiderano.
Purtroppo nella società odierna, dove le
mamme spesso hanno necessità di tor-
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© Fotolia
nare al lavoro molto presto dopo la gravidanza, non sempre si riesce a proseguire
questo obiettivo. Non per questo bisogna
sentirsi in colpa, purtroppo le regole sociali della cultura di appartenenza spesso
non lasciando la possibilità di scegliere.
Sarebbe sempre auspicabile allattare il
bimbo al seno, ma nei casi in cui questo
non sia possibile, la mamma dovrà aver
cura di ricreare con il piccolo, durante la
poppata con il biberon, la stessa dimensione di contatto corpo a corpo, incontrare il suo sguardo, sorridergli e rassicuralo
proprio come quando è allattato al seno.
Devi sgridarlo se non obbedisce.
Nel trattare con un bambino bisogna ricordarsi, che il fatto che sia piccolo non
presume che sia inferiore, che non abbia
potere decisionale o che debba essere in
completo controllo dell’adulto.
Non bisogna usare frasi del tipo “Non capisci niente”, “Sei stupido”, “Fai il bambino”,
“Sei una delusione”, “Sei sempre il solito”,
in quanto tali affermazioni tenderanno a far
sentire il piccolo etichettato, stigmatizzato,
togliendogli interesse a comportarsi diversamente e lo indurranno ad indossare il
ruolo che gli è stato assegnato.
Fattore fondamentale nella relazione con i
bambini, e non solo, è la comunicazione
non verbale, quella fatta di sguardi, gesti,
sorrisi; tale comunicazione veicola il 90 per
cento delle informazioni.
Ciò significa che, se un bambino ci fa una
domanda e gli rispondiamo, ma nel frattempo portiamo ad esempio gli occhi al
cielo, gli stiamo trasmettendo non ascolto,
gli stiamo dicendo che non ci interessa ciò
che dice e lo stiamo anche confondendo.
I bambini vanno accolti, ascoltati, rispettati
perché ciò che hanno da dire non è meno
importante di ciò che hanno da dire gli
adulti, e permettetemi, a volte lo è di più.
I bambini hanno certamente bisogno di
regole, anzi, queste sono fondamentali af-
finché si sentano al sicuro con un adulto
di riferimento che li guidi. Ciò che conta è
evitare mortificazioni e utilizzare una grande capacità empatica. Ad esempio, se il
bambino fa dei capricci o qualcosa che si
ritiene scorretto, bisogna riflettere bene rispetto al dargli una punizione.
Le punizioni portano con sé sofferenza,
disagio, dispiacere e fanno accrescere la
rabbia. Uno dei modi migliori è sedersi con
il piccolo e spiegare perché quel determinato comportamento è sbagliato e perché
non va ripetuto. Inoltre non bisogna mai
mortificare un bambino e men che mai
avanti ad altri, questo gli abbasserà l’autostima e lo metterà in imbarazzo.
Adulti sicuri si diventa anche grazie a figure di riferimento capaci di alimentare l’autostima e le qualità individuali.
I bambini devono sentirsi accettati per
ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero, devono essere accompagnati
nella crescita seguendo le loro inclinazioni
e non le inclinazioni dei genitori, devono
realizzare i loro sogni non quelli di altri, devono essere felici.
Ricordandoci che l’adulto lascia tracce
indelebili nel bambino, facciamo in modo
che siano tracce d’amore.
A cura di Francesca Amoruso
Psicologa, psicoterapeuta esperta in psicodiagnosi infantile.
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#Bellezza
MAKE UP - TIPS & NEWS
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Le tendenze invernali in fatto di make up sembrano suggerire: “Addio mezze misure”.
E’ bandita l’indecisione, i due main trend sono infatti
estremi: il nude look, oppure osare con tinte audaci e
molti prodotti. A voi, e alla vostra personalità, la scelta!
In attesa di scatenarci ai party natalizi, questo mese
io ho scelto l’effetto c’è, ma non si vede, ripreso dalle
passerelle d’alta moda.
Uno stile easy&chic che viene espresso dai make-up
artist con texture e colori “minimal” che tratteggiano
una perfezione evanescente.
Segui questi piccoli consigli per realizzare un
make up naturale e senza imperfezioni, annota
queste poche mosse:
1 Prima di iniziare: ricorda che per avere un incarnato il più naturale possibile il viso deve essere sempre pulito e levigato.
Dopo aver sciacquato il viso, applica dunque una
crema idratante che dia freschezza e luminosità al
volto.
Stendi il fondotinta (meglio se liquido), o in alternativa la BB Cream: fondamentale è la scelta della nuance, rigorosamente del tono del nostro incarnato, per
non incorrere nello spiacevole “effetto maschera”.
Per fissare tutto al meglio utilizza la cipria, ma solo
se devi stare a lungo fuori casa, in caso contrario,
toglieresti un po’ di luminosità al tuo make-up.
2 Gli occhi: utilizza un correttore tendente all’arancio, per attenuare le occhiaie e avere un effetto riposato. Applica poi una matita tendente al “marrone
caldo” nella zona infracigliare superiore ed inferiore
52 | Ssm
dell’occhio e sfuma con un pennello. Sfuma in seguito un velo di ombretto sulla palpebra (toni consigliati: pesca, marrone chiaro. Puoi usare anche il blush
delle guance). Le più glamour, possono applicare un
po’ di bianco perlato in prossimità dell’angolo interno
dell’occhio, in modo da ottenere un “punto luce”.
Per finire, usa un velo di mascara e pettina appena
le sopracciglia.
3 Per le guance: un tocco leggero di blush le renderà luminose.
4 Le labbra: sempre idratate, possono essere rese
polpose da tinte biscotto, marsala o rosa chiaro o da
un semplice gloss.
5 La manicure: deve prediligere tonalità tenui, satinate e mai laccate.
IL TOCCO TRENDY: prova a truccare occhi e labbra
di rosa, usando due sfumature diverse fra loro. Otterrai un effetto “Barbie”
Di Valentina Iavolato
Se vuoi realizzare questo trucco, ma hai un budget
ridotto riempi il tuo beauty da giorno con i prodotti
Seta blu. Spendi meno e sei al top!
*Testati da Secret!
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SECRET CONSIGLIO: SSSHHH...NON
DIRLO A LUI!
Dopo le 22, il make up si trasforma e si aggiungono sfumature
più dark.
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SSHHH!
Tips & News
HAI MAI
PROVATO
IL FILO
ARABO?
Cos’è: Il threading è un’antica tecnica di
epilazione con un filo di cotone che nasce
nei paesi arabi.
Conosciuta anche come filo orientale,
dopo essere esplosa negli Stati Uniti, è
sempre più diffusa anche dalle nostre parti. Arrotolato tra le mani come una spirale,
il filo cattura il pelo estirpando anche il bulbo. Questo metodo efficace, igienico ed
economico, si contraddistingue dalle altre
tecniche per il fatto di essere una soluzione naturale e senza alcuna controindicazione, ma con notevoli benefici.
Vantaggi: non traumatizza la zona trattata
e non crea escoriazioni, evita la comparsa
di follicolite, tipica della ceretta,
indebolisce il bulbo pilifero diradando la
crescita del pelo. Estirpa anche la peluria bianca, bionda o difficilmente trattabile
con laser o luce pulsata, lasciando la pelle
completamente liscia.
UNA BUONA IDEA... PROVALO!
© Fotolia
Di Tonia Marino
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Da Nord a Sud, una community per ogni provincia
#WEB & SOCIAL
Rete al Femminile: un network
56 | Ssm
Rete al Femminile è un network che mette in comunicazione donne che lavorano
in proprio: freelance, libere professioniste,
imprenditrici e partita Iva, con lo scopo di
scambiarsi consigli, risorse utili, mettere in
campo iniziative condivise, darsi sostegno
ed instaurare collaborazioni.
Tutto è partito da Torino.
Nel marzo 2013 la life coach Gioia Gottini
(nella foto), lancia l’idea di utilizzare Facebook per dare vita ad un gruppo di lavoratrici che possano trovare una modalità di
collaborazione e sostegno, riprendendo
gli esempi di forum e gruppi di business
ladies americane.
L’iniziativa diventa subito virale e in poco
tempo altre province, oggi si elencano
circa 35 reti attive, creano gruppi “Rete al
Femminile” locali sul social network, mentre le Reticelle, così si fanno chiamare le
iscritte alla Rete, diventano più di 1.500.
“Gioia Gottini è stata inclusa da Facebook
nell’elenco delle donne che meglio hanno creato connessioni sul social network per promuovere l’emancipazione femminile.”
La filosofia della Rete.
Alla base della Rete, c’è la filosofia della
generosità e la convinzione che insieme
si possa crescere. Le iscritte si incontrano
una volta al mese, in spazi co-working e
sale meeting, si presentano e conoscono,
offrono idee, chiedono aiuto e propongono
collaborazioni. In questo modo nascono
amicizie, opportunità e sinergie, in un contesto di rispetto reciproco che consente ad
ogni donna di esprimersi al meglio.
La Rete a Napoli.
A Napoli Rete al Femminile è presente su
Facebook con circa cento iscritte, grazie
all’impegno della sua leader Simona Vitale. “Se sei una donna e lavori in proprio,
spiega Simona, la Rete ti aiuta a farti cono-
per donne imprenditrici
scere e valorizzare il tuo talento, potendo
contare anche sul supporto del coordinamento nazionale. Se, ad esempio, hai bisogno di attivare uno stage a Milano per
affinare doti e competenze, sai che ci sono
altre reti pronte a darti una mano.
Ogni gruppo interagisce sia online
che dal vivo. L’iscrizione al network
è gratuita!
Attraverso la Rete si scoprono bandi, si
comunica quello su cui stai lavorando, si
chiedono feedback e pareri, si offrono prove gratuite e si lascia che siano le Reticelle
a comunicare la bontà del proprio lavoro
ai loro contatti. Sulla Rete, conclude la leader napoletana, si trovano storie di donne davvero straordinarie, un progetto che
dal web si è trasformato in associazione di
promozione sociale”.
Per iscriversi ed iniziare a fare networking
basta avere un account Facebook, la Rete
è aperta a tutte le donne che vogliano entrare a farvi parte.
*
E voi... cosa ne pensate?
La rete può davvero aiutare le donne nel
loro lavoro?
Raccontateci la vostra esperienza!
Di Daniela Iavolato
fonte foto www.gioiagottini.com
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© Fotolia
#In forma
I NUOVI SPORT CHE
PIACCIONO ALLE RAGAZZE
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Scolpisce il corpo, aumenta l’energia, allontana lo stress.
È la Groupboxing®, disciplina dell’Italian
Boxing Fitness Federation® (IBFF), in
voga tra le donne perché dà risultati facendo lavorare soprattutto gambe e glutei.
Marianna di Mauro, socio fondatore, vice
presidente della IBFF e trainer nazionale,
ci aiuta a capire i benefici di questo allenamento.
Groupboxing®: che cos’è?
«Si tratta di un lavoro di aerobica boxata,
un mix perfetto di sinergia musicale e tecnica, con la sola differenza che il bersaglio
non è un nemico da mettere ko, bensì un
sacco con base mobile che riproduce un
avversario ideale».
Quali sono i benefici?
«Gli obiettivi principali, sono quelli di sviluppare benefici non solo a livello fisico,
ma anche sotto il profilo psicologico.
Nel primo caso, affrontando un allenamento a 360 gradi, si avranno risultati esaustivi
sia a livello muscolare che cardio vascolare e si guadagnerà una notevole tonicità
che sarà gratificante per il fighter.
Nel secondo caso, invece, si avrà un rilevante giovamento psicologico in quanto lo
sport in sé, da sempre, aiuta oltre che il
corpo, lo spirito. Lo stress che si riesce a
scaricare nell’arco di una lezione di circa
45 minuti è notevole; non a caso negli anni
è diventata metafora del benessere fisico
la famosa frase di Giovenale “mens sana
in corpore sano”».
A chi lo consiglieresti?
«A tutte quelle donne che vivono lo sport
senza costrizioni, si tratta di una disciplina
“vivace”. Non è necessario sottoporsi ad
allenamenti statici e noiosi per modellare
il proprio corpo, con la groupboxing® si
riproduce un clima di gruppo, serenità e
divertimento».
Keep calm and...
© Fotolia
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Groupboxing
®
foto di Paola Rivarossa www.matryoshkag.com
DA
PROVARE:
ANCHE LA GROUPSPARRING®
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Ideata da Vincenzo Mazzarella presidente della
IBFF. In questo caso, il bersaglio non è più il sacco:
il lavoro è di coppia e i protagonisti simulano una
lotta. Si tratta di un allenamento one-to-one dove i
fighters indossano in alternanza speciali colpitoti
chiamati “strike” che servono a ricreare, come nella
pugilistica, l’allenamento effettuato dai boxer prima
dei match sul ring.
AD
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Di Daniela Iavolato
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Informazione pubblicitaria
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DEI TUOI DENTI?
Per mantenere i denti bianchi e sfoggiare un sorriso da star, l’igiene orale professionale, eseguita da
professionisti, è ciò che occorre per eliminare il tartaro sopragengivale e sottogengivale.
Le semplici manovre di igiene orale domiciliare, non
consentono infatti di eliminare tutti i residui e le incrostazioni che tendono a depositarsi nella bocca.
In cosa consiste l’igiene orale professionale:
Rimozione del tartaro. In primo luogo, l’odontoiatra effettua la rimozione del tartaro e della placca
sedimentati sulla superficie dentale, negli spazi interdentali e sottogengivali utilizzando strumenti le
cui vibrazioni scorporano le concrezioni di tartaro
distruggendo i batteri della placca.
Rimozione delle macchie. Il passaggio seguente,
prevede la rimozione di eventuali macchie presenti
pburn
sulla superficie dentale tramite applicazione di una
pasta abrasiva ad azione smacchiante.
La pasta agisce esclusivamente sulle macchie presenti sulla superficie del dente; per ottenere uno
smacchiamento più profondo si potrà valutare l’ipotesi di procedere allo sbiancamento dentale vero e
proprio.
Lucidatura dei denti. A questo punto, l’igienista
effettua la lucidatura dei denti e procede all’applicazione di mascherine al fluoro che permettono di
rinforzare e rimineralizzare lo smalto dentale, prevenendone l’erosione e rendendo i denti più resistenti
all’attacco dei batteri.
I vantaggi della pulizia dentale. A denti brillanti,
stop alle più comuni malattie dentali, via alitosi e
cattivi odori.
Il tuo dentista Dott. Arcangelo Natale
STUDIO ODONTOIATRICO NATALE
Via P. Di Piemonte, 54 - 80026 Casoria (NA)
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Igiene e profilassi
PRENOTA UN CONSULTO
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#DOLCE & SALATO
FACCIAMO
INGREDIENTI X
6 CUPCAKE
PER L’IMPASTO
- 130 g di burro
- 130 g di zucchero
- 2 uova
- 130 g di farina
- aroma vaniglia
- 1\3 di bustina di lievito per
dolci
- latte
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CupCake?
Buoni a colazione o a merenda e semplici da
realizzare. Sono amati soprattutto dai più piccini perché sfiziosi e colorati: sono i cupcakes,
dolcetti grandi quanto una tazza da tè. Per
rendere più vivace la festa di compleanno di
tuo figlio prova questa coloratissima ricetta.
PER COMPLETARE
- 1 dl di panna da montare
- zucchero a velo colorato
- confettini diavolini
Procedimento:
Montate con le fruste il burro morbido con lo
zucchero, unite un uovo alla volta lavorando
a spuma, poi incorporate la farina, qualche
goccia di essenza di vaniglia e, infine, il lievito sciolto in un po’ di latte a temperatura ambiente. Versate l’impasto nei pirottini imburrati
e cuocete in forno a temperatura moderata
(160-175 °C, a seconda del forno) per circa 20
minuti. Sfornate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo, montate la panna aggiungendo via via lo zucchero a velo di colore rosa/o
azzurro (se non trovate lo zucchero colorato,
potete aggiungere qualche goccia di colorante alimentare).
Distribuite la panna sui dolcetti e guarnite con
tanti confettini diavolini Pezzella (www.pezzella.eu) per far brillare le vostre delizie.
Tempo 45 minuti
Difficoltà bassa
di redazione cucina
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A
Casa
UN MENU’ SEMPLICE
PER CENETTE CON GLI AMICI
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INGREDIENTI X 4 PERSONE
ANTIPASTO
300 gr di gamberi surgelati
Insalata lattughino q.b.
1 avocado maturo
Sale, olio extra vergine d’oliva, mezzo
limone
PRIMO
500 gr di trofie fresche
300gr di zucchine romanesche
150 gr. di speck
Cipolla, 2 cucchiai olio extravergine
d’oliva, vino bianco da tavola, panna
da cucina, pepe, formaggio
SECONDO
600 gr di fettine di girello
150 gr di provola di Agerola
250 gr di farina
Burro, basilico fresco, 6 pomodorini
rossi, vino bianco, sale q.b., pepe
Difficoltà bassa
GNAM...
CHE IDEA!
ANTIPASTO
Insalata di Gamberetti ed Avocado
PRIMO
Trofie speck e zucchine
SECONDO
Scaloppine alla sorrentina
SEMPLICE E SFIZIOSA L’INSALATA
DI GAMBERETTI ED AVOCADO
Procedimento: Prendete 300 gr di gamberi
surgelati decapitati, portate l’acqua ad ebollizione in un pentolino e fateli cuocere x 3 minuti.
Una volta cotti, sgusciate i gamberi e preparate in un piatto fondo l’insalatina lattughino, tagliate a dadini l’avocado e unite il tutto aggiungendo: un pizzico di sale, olio extravergine di
oliva, mezzo limone premuto.
Lasciate riposare in frigo x 10 minuti.
Il vostro antipasto è pronto! Adesso...potete
arricchirlo con crostini di pane!
TROFIE CON SPECK E ZUCCHINE
Procedimento: In una padella fate soffrig-
A cura di Massimo Davide
Chef a domicilio e sommelier
PER QUESTA CENA SPENDI:
circa 37,00
€
gere 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
con la cipolla tritata finemente, aggiungete le
zucchine precedentemente sciacquate e tagliate a rondelle, ora...lasciate che il tutto si
amalgami a fiamma bassa.
Dopo qualche minuto, aggiungete: mezzo
bicchiere di vino bianco, poco sale e lasciate
evaporare.
Incorporate lo speck tagliato a dadini, nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua
salata. Scolata la pasta, fate saltare tutto in
padella, mantecando con: una confezione di
panna da cucina, un pizzico di pepe e formaggio quanto basta.
Due minuti ancora e...il piatto è pronto!
Ssm | 67
SCALOPPINE ALLA SORRENTINA
Procedimento: Infarinate le fettine di carne
con 250 gr circa di farina. Fate sciogliere 2
noci di burro in una padella antiaderente insieme a qualche fogliolina di basilico fresco.
Quando il burro sarà ben caldo, fate saltare le
fettine 1 minuto per lato. Aggiungete poi 5/6
pomodorini rossi tagliati a dadini e, dopo aver
sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco,
coprite lasciando cuocere ancora x 5 minuti
circa a fiamma bassa.
terminata la cottura, sistemate sulle vostre
scaloppine la provola di Agerola finemente
tagliata, un pizzico di sale ed una macinata
di pepe nero, insaporite il piatto utilizzando il
sugo ancora caldo dei pomodori.
Gnam!
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tol
Fo
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68 | Ssm
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LA BOTTIGLIA
GIUSTA
PER NON SBAGLIARE ABBINA
AL MENÙ PROPOSTO
UN FIANO PIAN DI STIO
AZIENDA AGRICOLA SAN SALVATORE
La bottiglia scelta, ben si abbina a piatti strutturati e dai sapori intensi. Naso erbaceo-floreale, dopo un breve riposo nel bicchiere rivela
piacevoli note fumè. In bocca prevale l’acidità,
la freschezza e la sapidità.
Servilo ad una temperatura di 12° C, cioè non
troppo freddo, solo così potrai apprezzare in
pieno il suo gusto.
PER L’INSERIMENTO IN QUESTE PAGINE
DI PRODOTTI A FINI COMMERCIALI
[email protected]
Ssm | 69
*PAGINA SOLIDALE
CHARITY PROGRAM
GENITORI: PIANO TERRA
ONLUS NON VI LASCIA SOLI
“Chi nel cammino della vita ha acceso anche soltanto una fiaccola
nell’ora buia di qualcuno, non è vissuto invano” diceva Madre Teresa
di Calcutta.
E’ dal 2008, anno di fondazione, che “Pianoterra Onlus”, con sede in Piazza San Domenico Maggiore, 3 a Napoli, illumina la strada
delle famiglie in difficoltà.
La mission
L’associazione, nasce grazie al desiderio comune di giustizia sociale dei suoi soci fondatori: Alessia Bulgari, Flaminia Trapani e Ciro
Nesci, ed il suo proposito è quello di realizzare piani di intervento a sostegno della persona, partendo dalla diade madre bambino.
L’idea è che, in condizioni di svantaggio sociale, soltanto agendo sin dalle primissime
fasi di vita, attraverso programmi specifici
che spaziano dall’assistenza materiale a
quella psicologica, si possano arginare problemi legati alla povertà ed alla marginalità.
I progetti
I progetti attuati da Piano Terra, si avvalgono delle competenze e dell’impegno di numerosi specialisti: psicologi, psicoterapeuti,
pediatri, assistenti sociali, ginecologi, educatori; ma anche parrucchieri, attori o musicisti.
Una vasta equipe che, nel tempo, ha fatto
passi da gigante tessendo una rete di cooperazione e sostegno rivolto alle famiglie più
vulnerabili, mediante percorsi di assistenza
alle madri, già nel periodo della gravidanza e
per i primi 1000 giorni del bambino.
70 | Ssm
Cosa offre
Attraverso un approccio intergenerazionale,
Piano Terra si fa carico di fornire: assistenza
sanitaria, beni di prima necessità, accompagnamento psico-educativo, valorizzazione personale e professionale del genitore,
creazione di spazi di socialità, supporto alle
attività scolastiche, attività motorie, artistico
espressive, laboratori creativi per infanti e
adolescenti.
I numeri
Una piccola realtà in crescita che nel solo
2014 ha teso la mano a 1248 mamme, 179
papà, 227 adulti di riferimento, 964 bambini
tra 0 e 3 anni e 160 tra i 6 e i 18 anni e che
conta di poter cresce ancora con l’aiuto e la
collaborazione di privati, sostenitori e volontari. Non sono i numeri, tuttavia, ma i sorrisi
dei bambini, delle loro mamme e dei volontari
che li accompagnano, a mostrare la bellezza e la magnificenza dei progetti di “Piano
Terra”.
Di Raffaella Nolasco
Ad ogni uscita Secret destinerà ampio spazio
ad iniziative sociali, non commercali, dando
così visibilità alle numerose realtà che contribuiscono con impegno e determinazione a
promuovere quei valori sociali a cui anche Secret si ispira.
Se vuoi sostenere Piano Terra visita
il sito www.pianoterra.net
Conversando
LAVORARE IN TEMPO
DI CRISI? SI PUO’!
«La crisi economica, può dare possibiltà inaspettate». Parola di Enzo Cuomo! Responsabile marketing & event manager per conto di
molte aziende campane che, grazie al suo
lavoro, hanno trovato un “salvagente” per la
rinascita della loro impresa”.
In questi anni ti sei fatto apprezzare per il
tuo impegno e gli straordinari risultati ottenuti. Qual è il segreto del successo in un
periodo di grave congiuntura economica
come questo? «Paradossalmente, senza la
crisi non avrei potuto esprimere al massimo
le mie potenzialità.
Ho preso in mano aziende sull’orlo della chiusura, ne ho capovolto le sorti portandole ad
ottimi risultati. Questo ha aumentato la mia
reputazione nell’ambiente».
Come ci sei riuscito?
«Innanzitutto è importante costruire un rapporto di fiducia. Occorre che traspaia il messaggio che a te interessano davvero le sorti
dell’azienda per la quale stai operando.
La fiducia e la sincerità sono i presupposti
che conducono spesso ad un rapporto di
amicizia con i clienti. Amicizie che diventano
importanti per sviluppare una fitta rete di relazioni, che ti permettono di raggiungere gli
obiettivi attraverso la creatività, facendo un
utilizzo più limitato delle risorse finanziarie a
disposizione».
Su cosa stai lavorando attualmente?
«Tra le varie cose, quella che in questo momento mi appassiona di più è la creazione di
una fitta rete di aziende che riescano a met-
tere in sinergia alcuni settori organizzativi,
una sorta di “cartello” aziendale, perché: più
alto è il potere di acquisto, più alto diventa
il potere competitivo sul mercato. La sfida è
questa: creare grossi gruppi di acquisto che,
nel lungo periodo, facciano lievitare il loro potere sul mercato, specie in un momento in cui
la politica fa poco a favore delle aziende, che
spesso restano isolate e scoraggiate».
Cosa consiglieresti ad un giovane che sta
muovendo i primi passi nel mondo del
marketing?
«Di studiare, ma non essere troppo accademico. La realtà è diversa dalla teoria e al talento e alla passione bisognare aggiungere
una forte motivazione e spirito di sacrificio.
Soprattutto, i ragazzi devono saper scegliere
i propri maestri e avere un approccio umile.
Non si è mai veramente arrivati! Io stesso
continuo a cercare l’aiuto di quelli che considero maestri indiscussi nel loro campo».
Di Noemi Perris
Ssm | 71
#INFINE
Coupon, posta, oroscopo...
Le occasioni
72 | Ssm
del mese in
Nel prossimo numero, i coupon di Secret
riservati alle nostre lettrici!
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Ssm | 73
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74 | Ssm
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LA POSTA
DI SECRET
di Simona Vitale
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Simona Vitale, la woman
coach che ti cambia la vita
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Cara Simona,
ti scrivo per comunicarti il mio disagio emotivo ed anche perché spero
di trovare nelle tue parole un nuovo modo di vedere le cose. Ho 42 anni,
vivo a Bergamo e sono single, o forse dovrei dire “zitella”, e per questo
mi sento una fallita. Lavoro. Vivo da sola. Ho amici. Esco. Ho diversi
interessi, ma non sono felice.
Mi riesce difficile parlare di questo mio stato emotivo. In parte mi sento
anche in colpa per la mia infelicità perché ho molte cose di cui essere
grata tra cui una buona salute e due genitori ancora in vita. Nonostante
tutto questo non sono soddisfatta. Le persone che mi conoscono non
direbbero che sono infelice.
Dissimulo bene il mio malcontento. O forse se ne sono accorti e tentano di non farmelo notare? Ma il punto non è questo. Il punto è che ho
identificato il motivo del mio malessere a causa della vita che conduco.
A pensarci non è male, ma a ben vedere non è la vita che vorrei condurre. Vorrei un uomo al mio fianco, ma mi vergogno di comunicare questo
mio bisogno. Mi sento stupida a desiderare così tanto un uomo nella mia
vita. Eppure me la so cavare da sola.
Non capisco cosa non va in me.
Anonima ’74.
Carissima Anonima ’74,
da quello che mi scrivi capisco chiaramente una cosa: quanto ti giudichi
e quanto sei severa con te stessa.
La questione che sollevi non riguarda tanto avere un uomo accanto o
meno, quanto il biasimarti per essere vulnerabile. Accetta con amore i
tuoi bisogni. Scegli tra le persone a te care a chi mostrare anche le tue
fragilità. È del tutto naturale e sano provare l’esigenza di un contatto intimo
con qualcuno. Smettila di criticarti.
Lì fuori non c’è nessun giudice a colpevolizzarti per il tuo essere così adorabilmente umana. Non aver paura ad abbracciare i tuoi lati più bisognosi. Prenditene cura con rispetto.
Del resto come fa ad entrare un uomo nella tua vita e ad amarti se il messaggio inconscio che invii
è: “NON HO BISOGNO DI TE!”?.
Ti abbraccio con affetto.
Ssm | 75
GLI ASTRI
di Secret
DI ALESSIA DE LUCA
*******************
NOVEMBRE
Ariete
Bye bye ottobre, finalmente
un mese dove ritrovare il senno perduto dopo il nervoso
Mercurio. Torni a usare il tuo
fuoco per grandi traguardi, a
non badare a chi ti limita, almeno fino al 15 quando Marte opposto potrebbe metterti
di nuovo al bivio. Taglia col
passato, il coraggio paga, le
trasgressioni meno, soprattutto in amore.
Cancro
Novembre è il mese delle
buone notizie che diventano
realtà. Giove inizia a dare i
primi frutti e tutto quello che
comporta viaggi, incontri
e situazioni insolite sarà la
chiave di svolta. Sogni premonitori a inizio mese, è tempo di confessioni con chi ami.
A dicembre torna Cupido.
76 | Ssm
Toro
L’umore a novembre si fa
ballerino ma Giove ricopre di
gioia e fortuna ogni orizzonte
e progetti a lungo periodo.
Fino al 22 tra ritardi burocratici e poca voglia di vita
mondana, ti sentirai come in
letargo. Poco male, l’amore
dà dove la vita pratica toglie,
si a fughe romantiche con un
Cancro tra il 24 e 25.
Leone
Sei il segno dell’espansione ma ogni tanto il rischio di
spingersi oltre i confini c’è.
Novembre alimenta le polemiche nel lavoro e raddoppia
la passione, sia dentro che
fuori la coppia. Se Mercurio
mette pensieri e fa sentire
poco capiti, Venere e Marte
liberano istinti degni di regina
della foresta.
Gemelli
Niente è come sembra nella
vita di un Gemelli e con Giove e Saturno minacciosi luci
e ombre si succedono in un
lampo. A giorni in cui sentirai
di poter scalare l’Everest a
giorni (come il 13-14), in cui
sarà meglio sparire su Marte. Fino al 20 meglio sfruttare la parlantina per chiudere
accordi, dal 15 togliersi sfizi
con uno Scorpione.
Vergine
E’ tempo di lanciare ami, addentrarsi in foreste sconosciute, spingere l’orizzonte
poco più in là. Fino a metà
mese saranno giornate caldissime tra nuovi e vecchi
amori, Cupido lancia frecce
inaspettate e riporta il cuore
in cima alla lista delle priorità. Spegnere la mente, anche
per un segno come il tuo,
sarà una concessione dolcissima.
Alessia De Luca, nata a Roma sotto il segno dello scorpione…nonostante il pungiglione ha sempre una parola
buona per tutti. Vive a Milano, lavora in pubblicità e scrive romanzi d’amore.
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Bilancia
L’armonia è uno stato mentale ma per una Bilancia anche e soprattutto estetico. A
novembre entrano nel segno
Venere (dal 9) e Marte (dal
15) col rischio di restare travolti da più passioni contemporaneamente, per la gioia di
cuore, anima e specchio. Si
a rinnovi di guardaroba il 10.
Capricorno
Pessimismo e fastidio vanno messi alla porta. Ritorna voglia di fare e passione
per quello che si fa, anche a
costo di tagliare ponti con le
certezze di sempre. In arrivo
un nuovo progetto da concretizzare, meglio se a stretto
contatto con uno Scorpione e
lontano da un Gemelli.
Scorpione
Dopo due anni di lotte, la liberazione per uno Scorpione
parte da un atto di coraggio e
audacia. E’ tempo di seguire
una grande idea e la propria
indipendenza, Giove illumina
il futuro e l’amore è da poco
tornato a farti sentire il segno
più seducente che c’è. Ritrovi un altro Scorpione, sorprese con un Gemelli.
Acquario
Il caos genera vita e per un
Acquario soprattutto. Ogni
tanto ami “andartele a cercare”, pur mantenendo fuori
ordine e compostezza. Novembre è incerto e confuso a
lavoro fino al 20, la testa è altrove, viaggia in cerca di trasgressioni spesso taciute ma
l’importante sarà non frenare
la fantasia.
Sagittario
L’istinto è di non tornare più
indietro. Non accettare compromessi, procedere sola e
temeraria, trovare una nuova
idea di “casa”. Saturno spinge a liberarsi dei pesi morti,
di chi non accetta quella che
sei. Accetta un invito il 13,
non lasciarti intimidire da una
Vergine.
Pesci
Procede l’anno in cui respirare e ripetere ohm più volte
al giorno ma in alcuni mesi
come questo sarà possibile
lasciarsi andare di più. Saturno e Giove consigliano di
mantenere quello che si ha
senza rischi, soprattutto per
le finanze. Intanto il cuore si
prepara a un dicembre coi
fiocchi.
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