07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 1 Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 2 UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 3 Architettura La sede delle Car tiere Burgo in piazza Solferino a Torino (architetto Carlo Ceppi). La facciata e, a destra, l’ingresso di rappresentanza e l’ufficio di presidenza. Architettura apita molto spesso che C acquistando edifici firmati da gli edifici destinati a architetti prestigiosi, ospitare attività o realizzando strutture progettate industriali – e non soltanto gli da professionisti di fama. stabilimenti, ma anche i palazzi Così è avvenuto con la prima uffici – siano collocati in acquisizione importante, strutture anonime, impersonali, dopo il trasferimento della sede nelle quali l’aspetto funzionale amministrativa da Verzuolo a prevale su quello estetico, Torino. Il palazzo di piazza quando non si tratti addirittura di Solferino 11, costruito nel 1878 adattamenti di fortuna. per il banchiere Francesco Non così per la Burgo, la quale, Ceriana, è uno degli edifici se in molti casi ha dovuto torinesi più celebrati dell’ultimo limitarsi a utilizzare gli impianti di quarto del XIX secolo, e volta in volta acquisiti, quando sicuramente quello che ha invece ha potuto decidere riscosso il maggior interesse autonomamente ha sempre della critica. Autore del progetto, curato la componente estetica, il conte Carlo Ceppi, maestro 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 4 indiscusso dell’eclettismo private o di case da pigione di torinese nella stagione in cui la particolare prestigio, destinate a città, non più capitale e alla una borghesia che si stava ricerca di nuove motivazioni, proponendo come ceto avviava un intenso rinnovamento emergente. edilizio, aprendo piazze, Il conte Carlo Ceppi, per allargando e allineando strade, estrazione sociale, interessi intervenendo pesantemente con culturali e capacità il taglio della “via diagonale” professionale, fu l’architetto che (Pietro Micca) nel reticolo di vie meglio seppe interpretare questa e viuzze d’impianto ancora esigenza di promozione sociale e medievale, promuovendo fu quindi il più ricercato e l’insediamento di attività apprezzato dall’alta società commerciali, assicurative, torinese di fine Ottocento. bancarie. La demolizione della A lui si debbono molti edifici Cittadella e lo spostamento della importanti: oltre a quattro palazzi Piazza d’Armi consentirono, per i diversi rami della famiglia infine, la costruzione di abitazioni Ceriana (con la quale era UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo Il palazzo uffici di corso Matteotti angolo via Don Minzoni (architetto Gualtiero Casalegno). 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 5 Architettura 1. A. Magnaghi, M. Monge, L. Re, Guida all’architettura moderna di Torino, Designers Riuniti Editori, Torino 1982, p. 49. L’edificio di corso Matteotti. Lo scalone. Architettura imparentato per via di d’acqua e cascate, popolata da matrimonio), fu l’autore del floride statue di cemento, e progetto complessivo di via ornata di festoni e rocailles, Pietro Micca, nella quale d’impresso rilievo, ostenta, con costruì uno degli edifici più l’istintiva fede nel progresso caratteristici (Casa Bellia), del Ballo Excelsior, la libertà e firmò anche la Casa Priotti fantastica ed il prodigio di corso Vittorio Emanuele II. tecnologico della Belle Epoque”.1 Ma il suo nome è soprattutto Dunque, un’altissima legato alla Esposizione professionalità e una profonda Nazionale del 1898, della conoscenza delle tendenze quale progettò la maggior architettoniche internazionali parte dei padiglioni e la del suo tempo, che “dimostrano stupefacente “fontana dei l’ampiezza dei riferimenti mesi” nel parco del Valentino, dell’eclettismo di Ceppi, dal unica testimonianza ancora medievalismo al rococò, rifusi esistente di quell’evento. in sintesi personalissime della La fontana “animata da getti fantasia dell’architetto, che si 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 6 compiace di accostamenti non vista della rappresentanza, non scontati e di riferimenti altrettanto poteva dirsi sotto il semantici eterogenei, sempre profilo della funzionalità. Era sostenuti da una eccellente quindi inevitabile che, prima o qualità tecnico-tipologica, poi, si dovesse pensare a particolarmente significativa negli un’altra sede, di maggiori esterni e nella qualificante dimensioni, nella quale presenza urbana di questi avrebbero potuto confluire anche edifici”.2 le altre attività sparse per Torino. Se, come prima sede torinese, la La scelta della localizzazione non Burgo non avrebbe potuto fu difficile, dal momento che lo scegliere meglio dal punto di spazio sul quale si pensò UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 2. A. Magnaghi, M. Monge, L. Re, Guida all’architettura cit., p. 44. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 7 Architettura 1962. Stabilimento di Mantova. Ampliamento progettato da Pier Luigi Nervi. Architettura immediatamente di costruire il dell’ultimo lotto di terreno ancora nuovo edificio era chiaramente non edificato in conseguenza visibile dalle finestre di Palazzo della demolizione del sistema di Ceriana, rispetto al quale si fortificazioni secentesche, delle collocava in una posizione di quali l’elemento più rilevante era contiguità non soltanto spaziale. stata la Cittadella. In sostanza, Contrariamente a quanto si l’appezzamento derivava dalla sarebbe indotti a pensare, e cioè stessa lottizzazione che aveva che fosse uno spazio reso libero visto sorgere la piazza Solferino dai bombardamenti degli Alleati e il Palazzo Ceriana. durante la seconda guerra Il compito assegnato mondiale, si trattava, invece, all’architetto Gualtiero Casalegno 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 8 era dunque quello di realizzare pubblicitaria; dimostra, tuttavia, un edificio che, senza trascurare una eccellente professionalità le esigenze di funzionalità, si sia nella soluzione volumetrica inserisse armoniosamente in un che nell’uso di particolari, specie tessuto già fortemente la preziosa tessitura in pietra caratterizzato da importanti dorata di Barge”.3 A completare strutture, come l’Arsenale e il armoniosamente l’insieme, la Palazzo Ceriana-Racca scuola elementare G. Carducci, sull’angolo del corso Matteotti progettata dallo stesso architetto con via dell’Arsenale, un’altra e costruita con gli stessi prestigiosa realizzazione di Carlo materiali. Ceppi. Terminato nel 1958, La permanenza nella nuova l’edificio, “di una eleganza struttura fu tuttavia gestuale, fa riferimento a quella singolarmente breve. A decretare ricerca di verticalismo il trasferimento, nel 1981, in un dell’architettura americana nuovo edificio concorsero vari d’anteguerra e all’esaltazione fattori quali, ad esempio, le prepotente della ‘cifra’ difficoltà di spostamento e di UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 3. Edilizia moderna, n. 65, 1958. A sinistra: Pier Luigi Nervi (al centro) in visita al cantiere di Mantova. A destra: Mantova, la struttura a ponte sospeso che sostiene la volta dell’edificio. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 9 Architettura A sinistra: disegno originale di Oscar Niemeyer. A destra: sede amministrativa di San Mauro Torinese in costruzione. Architettura parcheggio in un centro cittadino la sua centralità e per le sue che risultava sempre più caratteristiche intrinseche, poté affollato, come pure la tendenza, essere alienato rapidamente e a propria del periodo, delle grandi condizioni vantaggiose, mentre il imprese di trasferire stabilimenti trasferimento nel Comune di San e centri direzionali fuori dalla Mauro – in un’area periferica di città, nei Comuni della prima non particolare pregio (ma cintura. Ma soprattutto la scelta opportunamente molto vicina fu suggerita dalle non brillanti all’autostrada Torino-Milano), condizioni economiche che in quel periodo si stava dell’azienda nella seconda metà riempiendo di capannoni degli anni Settanta, in forza delle industriali, sorti spontaneamente quali fu necessario procedere a e senza un piano un vasto programma di predeterminato, quindi un’area dismissioni immobiliari e sostanzialmente degradata – rinunciare a partecipazioni consentiva di realizzare redditizie, ma non strategiche. sostanziose sopravvenienze L’edificio di corso Matteotti, per attive. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 10 A riqualificare la zona, a soluzioni libere, superfici curve conferirle quel valore aggiunto belle e sensuali, capaci di che le altre attività non avevano suscitare emozioni diverse. saputo darle, fu proprio l’edificio Soluzioni che troveranno nel della Burgo, il cui progetto progetto architettonico di tutti fu opera di uno dei grandi i palazzi ed edifici pubblici di maestri riconosciuti Brasilia, affidatogli dal dell’architettura contemporanea: presidente Kubitschek, una Oscar Niemeyer. puntuale esemplificazione. Quando viene incaricato di Approdato a Parigi dopo il colpo progettare il Palazzo Burgo di stato brasiliano del 1964, l’architetto brasiliano ha già al Niemeyer opera per una suo attivo una serie grandiosa di committenza prevalentemente realizzazioni che hanno fatto europea, lasciando anche in epoca, imponendosi per uno stile Italia testimonianze importanti proprio, lontano da forme fredde della sua genialità. Prima del e tecniche, orientato verso Palazzo Burgo egli aveva infatti UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo Sede amministrativa di San Mauro Torinese. Particolare. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:47 Pagina 11 Architettura 4. Domus, n. 570, 1977. Sede amministrativa di San Mauro Torinese. Veduta notturna. Architettura già progettato il palazzo uffici nello spazio’, una grande ruota della Mondadori di Segrate, e la per esaltare i momenti funzionali sede della Fata European Group dell’organizzazione interna di di Pianezza. questo complesso cartiero, Pur nella diversità delle soluzioni vive nel suo interno per stilistiche adottate i tre edifici corone circolari: uno spazio calano nelle aree in cui vengono articolato, sapientemente realizzati “come provenienti dalla costruito, non percepibile luna: enormi insegne dall’esterno, rivestito da una pubblicitarie… per luoghi astratti fantasiosa pelle fatta di ed artificiali, chiuse in una particolari ormai sperimentati e indifferenza agli stimoli di di certo gusto internazionale”.4 qualunque contesto”. Ma nel caso Burgo la ricerca di In particolare, il complesso soluzioni esteticamente pregevoli della Burgo “il cui impianto non si esaurisce nella non a caso pare richiamare progettazione dei palazzi uffici, il satellite-città di ‘Odissea ai quali, competendo anche 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 12 funzioni di rappresentanza, macchina continua, costruita debbono comprensibilmente dalla consociata Beloit, che in essere dedicate ogni cura e un percorso di oltre 100 metri attenzione. Lo stesso interesse trasforma la pasta legno viene riservato agli edifici in carta da giornale e la avvolge industriali – non molti per la in bobine alla velocità di quasi verità – che la Burgo fa costruire mille metri al minuto. in proprio. È il caso della cartiera Per ospitare una macchina di di Mantova, realizzata nel 1960 queste dimensioni occorre una per ospitare una eccezionale grande struttura, resa UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo Stabilimento di Duino. Veduta notturna. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 13 Architettura potenzialmente ancora più Nervi, sin dall’inizio della sua grande dalla possibilità di attività, si è imposto procedere, in futuro, all’attenzione del pubblico con al raddoppio dell’impianto. progetti in cui le interessanti e La realizzazione del progetto innovative strutture sono viene affidata all’ingegner concepite senza perdere di vista Pier Luigi Nervi, maestro sia la ricerca di un’eleganza riconosciuto a livello formale sia gli aspetti economici. internazionale per quel che si Quando procede alla costruzione riferisce al calcolo strutturale. dell’impianto di Mantova, egli ha già alle spalle realizzazioni importanti, come il salone Giovanni Agnelli del complesso di “Torino Esposizioni” e, a Milano, il grattacielo Pirelli, mentre sta realizzando, in contemporanea, l’avveniristica struttura del Palazzo del Lavoro – edificio L’architetto Sergio Petruccioli. Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 14 simbolo delle celebrazioni di prima una seconda macchina, “Italia ’61” – nella quale associa l’edificio dovrà essere una copertura in acciaio, raddoppiato e nella zona costituita da mensoloni a centrale, tra le due macchine, raggiera, alle strutture portanti dovrà esserci la possibilità di in cemento armato. operare in un grande spazio E saranno questi anche gli libero, senza ostacoli a elementi fondamentali nella intralciare l’attività. “L’ipotesi del costruzione dello stabilimento raddoppio si rivelerà utopistica, di Mantova. ma intanto l’esigenza di una Poiché è da prevedere la grande luce libera possibilità di affiancare alla longitudinalmente suggerisce Stabilimento di Duino. UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 15 Architettura Stabilimento di Duino. Architettura l’analogia fra la copertura indipendenti: il basamento dell’edificio e l’impalcato di un su cui poggia la macchina e, ponte. E Nervi, dopo avere a quota 22 metri, la copertura scartato la possibilità di costituita da un reticolato di travi realizzare due archi in cemento d’acciaio di peso contenuto armato della luce di duecento (“appena” 700 tonnellate) metri (per il costo eccessivo e sospesa mediante quattro delle fondazioni che avrebbero catene a due cavalletti in dovuto assorbire forti spinte cemento armato, sistemati a orizzontali), inventa la soluzione una distanza di 164 metri l’uno realizzata. Originalissima”. dall’altro e alti ben 47 metri. Nervi progetta infatti due sistemi Tra il basamento e la copertura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 Stabilimento di Duino. 8:48 Pagina 16 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 17 Architettura Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 18 Stabilimento di Verzuolo. UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 19 Architettura Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 20 corre una facciata continua di La sperimentazione acciaio e vetro. dell’ingegneria delle strutture, Si tratta di una soluzione che, mai interrotta, nel periodo fortemente innovativa, che tra le due guerre era però riflette il carattere internazionale rimasta ai margini del dibattito della concezione che sta alla architettonico, ritorna adesso base del progetto. “Nel alla ribalta, sospinta anche dal panorama architettonico grande sviluppo delle internazionale della fine degli infrastrutture. Forse è proprio in anni Cinquanta, il tema della questi anni che tra ingegneria e grande struttura viene architettura si raggiunge il punto assumendo un rilievo inedito. di massima convergenza”.5 UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 5. Sergio Poretti, Cartiera Burgo, in Casabella, n. 651/2, dicembre 1997/gennaio 1998. Numero speciale dedicato alle “Fabbriche del Novecento”. Stabilimento di Verzuolo. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 21 Architettura Stabilimento di Verzuolo. Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 22 Iniziata nel 1960 e terminata nel In entrambi i casi lo sforzo 1964, la Cartiera di Mantova maggiore si è concentrato sulla continua a rappresentare un necessità di rendere il meno segno forte nel panorama della possibile “visibili” strutture che pianura mantovana, e testimonia per la natura degli impianti la capacità della Burgo di destinati a occuparle non coniugare valori funzionali con potevano che essere di grandi valori estetici. dimensioni. Si è quindi cercato di In tempi più recenti, il compito di conciliare l’impatto ambientale coniugare funzionalità ed con l’impatto estetico, riuscendo estetica è stato affidato al in misura brillante a “diluire” professor Sergio Petruccioli, la fabbrica nel paesaggio. autore di due interventi a Duino Ciò è risultato particolarmente e, più recentemente, a Verzuolo. importante nel caso di Duino, UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo Stabilimento di Verzuolo. Tre epoche: la palazzina uffici del 1955; l’edificio di “continua otto” del 1977 in secondo piano con in testa la nuova costruzione (2001) di collegamento tra la continua otto e la nove. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 23 Architettura Architettura dove – essendo la fabbrica contenute. Il pericolo che inserita all’interno del Parco l’insieme, vecchio e nuovo, naturale delle fonti del Timavo – dello stabilimento potesse era particolarmente importante risultare ipertrofico è stato che la costruzione si inserisse evitato: il rivestimento nell’ambiente senza turbamenti. progettato, oltre che Per Verzuolo, infine, il problema tecnologicamente perfetto per principale consisteva nel fatto le notevoli esigenze di che la nuova, grande struttura, climatizzazioni del ciclo cartario, andava ad affiancarsi a uno rende visivamente gradevole stabilimento già grande di per l’edificio anche grazie a uno sé, a margine di una struttura studio particolarmente attento urbana che era riuscita a delle variazioni cromatiche e mantenere nel tempo dimensioni formali delle superfici esterne. 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 24 Stabilimento di Verzuolo. UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 25 Architettura Stabilimento di Verzuolo. Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 26 Stabilimento di Verzuolo. UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 27 Architettura Architettura 07 mon ARCHITETTURA 16-05-2005 8:48 Pagina 28 Stabilimento di Verzuolo. UN SECOLO DI CARTA. I primi cento anni della Burgo