PIANO STRUTTURALE COMUNALE IN FORMA ASSOCIATA DEI
COMUNI APPARTENENTI ALL’ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE
TERRE DI PIANURA
CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART. 14
DELLA L.R. 20/2000
VERBALE CONCLUSIVO
1
INDICE
1. PREMESSA
2. I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE PRODOTTI DALL’ASSOCIAZIONE
3. SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA
4. PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA: L’APERTURA
5. SECONDA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PRIMI PARERI DEI PARTECIPANTI
6. TERZA SEDUTA DELLA CONFERENZA: GLI ELABORATI INTEGRATIVI
7. QUARTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PARERI CONCLUSIVI DEI PARTECIPANTI
8. SINTESI DEI CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI DEGLI ENTI PARTECIPANTI
9. LA CONCERTAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI
10. QUINTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: LA CHIUSURA
2
1. PREMESSA
La Legge Regionale 24 marzo 2000 n 20 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio”
pubblicata sul B.U.R.E.R n° 52 del 27 marzo 2000 individua il Piano Strutturale Comunale (PSC)
quale strumento di pianificazione urbanistica generale che, con riguardo a tutto il territorio
comunale, delinea le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare l’integrità fisica ed
ambientale e l’identità culturale dello stesso.
L’art. 15 della citata L.R. 20/2000 prevede che i Comuni e la Provincia possono promuovere
accordi territoriali per concordare obiettivi e scelte strategiche comuni ovvero per coordinare
l’attuazione delle previsioni dei piani urbanistici, nonché stipulare accordi territoriali per lo
svolgimento in collaborazione di tutte o in parte delle funzioni di pianificazione urbanistica, nonché
per l’elaborazione in forma associata degli strumenti urbanistici e la costituzione di un apposito
ufficio di piano per la redazione e la gestione degli stessi.
i comuni dell’Associazione Terre di Pianura con atto Rep. N° 5763 del 21.02.2003, depositato
presso il Comune di Granarolo dell’Emilia quale comune capofila, hanno stipulato una convenzione
per la costituzione e gestione dell’Ufficio di Piano.
In data 28 maggio 2003 è stato sottoscritto un Accordo Territoriale con la Provincia di Bologna ed
avviato le procedure per usufruire di finanziamenti regionali per “l’elaborazione dei nuovi strumenti
di pianificazione urbanistica”.
L’associazione ha sottoscritto la convenzione con la Regione Emilia Romagna servizio
Monitoraggio del Sistema Insediativo al fine di ottenere un finanziamento ai sensi della Delib. G.R.
27 maggio 2002, n. 885. L’art. 13 della richiamata L.R. 20/2000, nel disciplinare il procedimento
per l’elaborazione e l’approvazione del PSC e sue varianti prevede che i Comuni, nella fase di
formazione degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, conformino la propria attività
al metodo della concertazione istituzionale con gli Enti pubblici territoriali e con le Amministrazioni
preposte alla cura degli interessi pubblici coinvolti, attraverso gli strumenti della Conferenza e gli
Accordi di Pianificazione, disciplinati dall’art. 14 della medesima legge regionale.
La Conferenza di Pianificazione ha la finalità di costruire un quadro conoscitivo condiviso del
territorio e dei conseguenti limiti e condizioni per il suo sviluppo sostenibile, nonché di esprimere
valutazioni preliminari in merito agli obbiettivi e alle scelte di pianificazione prospettate dal
Documento Preliminare.
A tale scopo, la Conferenza stessa prevede l’acquisizione da parte dell’Associazione
Intercomunale procedente dei contributi collaborativi, da parte degli Enti territoriali cointeressati
dall’esercizio delle funzioni di pianificazione, delle altre Amministrazioni preposte alla cura degli
interessi pubblici coinvolti, nonché le Associazioni economiche e sociali interessate, attraverso
l’integrazione delle diverse competenze e la ricerca della condivisione degli obiettivi generali e
delle scelte strategiche di piano.
Detta conferenza ha pertanto natura istruttoria, essendo diretta a mettere a disposizione
dell’Associazione Intercomunale Terre di Pianura procedente i contributi collaborativi, nonché le
valutazioni e proposte in merito agli obiettivi ed alle scelte generali di pianificazione delineate nel
documento preliminare.
L’art. 32, comma 2 della L.R. 20/2000, relativo al procedimento di approvazione del PSC, prevede
l’elaborazione, da parte dell’Amministrazione procedente, del Documento Preliminare del Piano e
la convocazione della Conferenza di Pianificazione per l’esame congiunto del medesimo
documento, alla quale sono invitati a partecipare la Provincia, i Comuni contermini, ovvero quelli
individuati dal PTCP ai sensi dell’art. 13, comma 3, della legge medesima, la Comunità Montana e
gli Enti di gestione delle aree naturali protette territorialmente interessate.
2. I DOCUMENTI DI PIANIFICAZIONE PRODOTTI DALL’ASSOCIAZIONE
Sulla base della deliberazione del Consiglio Regionale n° 173 del 4 aprile 2001, con la quale è
stato approvato l’atto di indirizzo e coordinamento tecnico sui contenuti conoscitivi e valutativi dei
Piani e sulla Conferenza di Pianificazione, l’Associazione Intercomunale Terre di Pianura,
3
attraverso l’Ufficio di Piano, ha elaborato i documenti necessari all’apertura della Conferenza di
Pianificazione (Quadro Conoscitivo, Documento Preliminare e Valsat preliminare).
I suddetti elaborati sono stati approvati dalle Giunte comunali, come previsto dall’art. 32, comma 2,
della L.R. 20/2000, con i seguenti atti:
-
comune di Baricella, delibera n° 73 del 05.07.2006;
comune di Budrio, delibera n° 65 del 30.06.2006;
comune di Granarolo dell’Emilia, delibera n° 73 del 05.07.2006;
comune di Malalbergo, delibera n° 88 del 29.06.2006;
comune di Minerbio, delibera n° 61 del 05.07.2006;
comune di Molinella, delibera n° 97 del 26.06.2006;
In vista dell’apertura della Conferenza di Pianificazione prevista nell’ambito di approvazione del
PSC in forma associata, con avviso prot. 14625 del 30 giugno 2006, il Presidente
dell’Associazione Terre di Pianura ha convocato una seduta preliminare in data 12 luglio 2006, per
la consegna agli Enti ed Istituzioni invitati alla Conferenza, dei documenti pianificatori
appositamente predisposti al fine di consentire loro le opportune attività istruttorie, e per
l’illustrazione di una prima bozza di programma di lavoro da sottoporre poi all’approvazione della
Conferenza di Pianificazione.
A seguito della consegna dei Documenti ed allo svolgimento della Prima seduta della Conferenza
di Pianificazione il giorno 27 settembre 2006, l’ARPA Distretto di Pianura e l’Azienda USL
Dipartimento sanità pubblica di San Giorgio di Piano hanno richiesto integrazioni; tali integrazioni
sono state consegnate in data 19.12.2006 (prot. 26459 e 26460 del 19.12.2006).
Dopo il ricevimento delle prime valutazioni e contributi da parte degli Enti partecipanti, sono stati
predisposti dall’Ufficio di Piano aggiornamenti ed integrazioni al Documento Preliminare, al Quadro
Conoscitivo ed alla Valutazione preliminare di sostenibilità ambientale e territoriale, riapprovati
dalle Giunte comunali con i seguenti atti:
-
comune di Baricella, delibera n° 9 del 05.02.2007;
comune di Budrio, delibera n° 9 del 05.02.2007;
comune di Granarolo dell’Emilia, delibera n° 8 del 05.02.2007;
comune di Malalbergo, delibera n° 13 del 05/02/2007;
comune di Minerbio, delibera n° 7 del 05/02/2007;
comune di Molinella, delibera n° 17 del 12/02/2007;
Tale documentazione integrativa/modificativa degli elaborati originari, è stata consegnata nella 3^
Conferenza – martedì 6 febbraio 2007 e non è più stata modificata.
3. SVOLGIMENTO DELLA CONFERENZA
Indizione della conferenza
Con Decreto del 20.07.2006, prot. 16117, il Sindaco del Comune di Granarolo dell’Emilia in qualità
di Presidente pro-tempore dell’Associazione intercomunale Terre di Pianura ha indetto la
Conferenza di Pianificazione di cui all’art. 14 della L.R. 20/2000, con l’elenco dei seguenti
partecipanti invitati alla prima seduta ed alle successive:
Amministrazioni procedenti: i Comuni dell’Associazione Terre di Pianura (Baricella, Budrio,
Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella);
Enti invitati:
• Regione Emilia Romagna - Presidenza
• Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio dei Sistemi Insediativi
4
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
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•
•
•
•
•
•
•
•
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Regione Emilia Romagna - Servizio Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Bentivoglio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Medicina
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale Bologna
Interporto Bologna Spa
5
•
•
•
•
•
•
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
Programma dei Lavori
Il programma dei lavori della Conferenza è stato proposto ed approvato nel corso della prima
seduta dalla Conferenza stessa, con le seguenti scadenze temporali:
1a Conferenza: mercoledì 27 settembre 2006, ore 9,30
Apertura della Conferenza.
Accredito degli Enti e soggetti partecipanti.
Presentazione del programma e dei tempi della Conferenza.
Raccolta delle valutazioni tecniche sugli elaborati e delle richieste di integrazioni da parte degli
Enti e dei soggetti partecipanti.
2a Conferenza: mercoledì 15 novembre 2006, ore 9,30
Sintesi delle valutazioni, osservazioni e proposte da parte degli Enti e soggetti partecipanti e
forze del territorio
Presentazione e consegna del documento di risposta alle valutazioni degli Enti e soggettti
partecipanti ed eventualmente degli elaborati integrati e/o modificati
3a Conferenza: mercoledì 20 dicembre 2006, ore 9,30
Consegna dei pareri formali da parte degli Enti e soggetti partecipanti sugli elaborati
consegnati
4a Conferenza: mercoledì 24 gennaio 2007, ore 9,30
Sottoscrizione del verbale conclusivo della Conferenza.
Successivamente ed in relazione allo svolgimento dei lavori, il programma è stato aggiornato di
volta in volta, per quanto riguarda le date degli incontri. Tale programma nella sua forma definitiva
risulta essere stato il seguente:
1^ Conferenza : mercoledì 27 settembre 2006
Apertura della Conferenza
Accredito degli Enti e soggetti partecipanti
Presentazione del programma e dei tempi della Conferenza
Raccolta delle valutazioni tecniche sugli elaborati e delle richieste di integrazioni da parte degli
Enti e dei soggetti partecipanti
2^ Conferenza : mercoledì 19 dicembre 2006
Sintesi delle valutazioni, osservazioni e proposte da parte degli Enti
Presentazione e consegna di risposte alle valutazioni degli Enti e soggetti partecipanti ed
eventualmente degli elaborati integrati e/o modificati
3^ Conferenza : martedì 6 febbraio 2007
Risposte formali agli Enti e soggetti partecipanti
4^ Conferenza : venerdì 2 marzo 2007
Consegna formale dei pareri da parte degli Enti e soggetti partecipanti
La 5^ Conferenza per la sottoscrizione del “verbale conclusivo della Conferenza di
Pianificazione” è stata convocata per il 2 aprile 2007, con lettera prot. n. 4980 del 21.03.2007.
Presentazione dei Contributi
6
Durante la seconda seduta della Conferenza sono stati presentati contributi dai seguenti Enti
partecipanti:
-
Consorzio di Bonifica di Secondo Grado per il Canale Emiliano Romagnolo
Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna
Terna -Direzione Italia
Hera Bologna srl
Autorità di Bacino del Reno
Terna - Area operativa trasmissione Firenze
Snam Rete Gas Centro di Bologna
Istituto per i Beni Artistici Culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna
Regione Emilia-Romagna – Direzione Generale programmazione territoriale e sistemi di
mobilità - Servizio coordinamento e promozione della pianificazione urbanistica
Provincia Bologna - Settore pianificazione territoriale e trasporti – Servizio urbanistica e
attuazione PTCP
ARPA Sezione provinciale Bologna
ATO5
Azienda USL Dipartimento Tecnico Patrimoniale
Provincia di Ferrara
Azienda USL Dipartimento Sanità Pubblica
Associazione intercomunale Valle dell'
Idice
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Regione Emilia-Romagna
Consorzio della Bonifica Renana
Comune di Argenta
Risposte dell’Associazione
Le risposte con le Valutazioni dell’Associazione in relazione ai contributi ricevuti, sono state
espresse:
19/12/2006, prot. 26460 indirizzato ad ARPA Distretto di Pianura;
19/12/2006, prot. 26459 indirizzato ad AUSL Dipartimento Sanità Pubblica
06/02/2007, documento integrativo in risposta alle osservazioni e contributi presentati in sede di
conferenza di Pianificazione
Nel corso della quarta seduta della Conferenza i seguenti Enti hanno presentato i contributi formali
definitivi:
-
Snam Rete Gas, prot. di arrivo n. 3412 del 26.02.2007
Autorità di Bacino del Reno, prot. di arrivo n. 3546 del 28.02.2007
ATC SpA, prot. di arrivo n. 3738 del 02.03.2007
AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica, prot. di arrivo n. 3739 del 02.03.2007
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, prot. di arrivo
n. 3740 del 02.03.2007
Provincia di Bologna, prot. di arrivo n. 3743 del 02.03.2007
Terna SpA, prot. di arrivo n. 3744 del 02.03.2007
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, prot. di arrivo
n. 3747 del 02.03.2007
Comune di Bologna, prot. di arrivo n. 3748 del 02.03.2007
ARPA, prot. di arrivo n. 3750 del 02.03.2007
Hera Bologna srl, prot. di arrivo n. 3751 del 02.03.2007
Servizio Tecnico Bacino Reno, prot. di arrivo n. 4228 del 10.03.2007
7
Il Consorzio della Bonifica Renana ha confermato nel corso della quarta seduta il parere già
espresso.
4. PRIMA SEDUTA DELLA CONFERENZA: L’APERTURA
Con lettera prot. 16119 del 20.07.2006 è stata convocata la prima seduta della Conferenza per il
giorno 27 settembre 2006 presso l’Auditorium di Budrio.
Nella prima seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze:
Ente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
Regione Emilia Romagna - Presidenza
Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio
dei Sistemi Insediativi
Regione Emilia Romagna - Servizio
Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio
Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione
Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente
Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Medicina
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
27/09/
06
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
8
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale
Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del
Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico
Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di
Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione.
Nel corso dello svolgimento della prima seduta è stato approvato il Programma dei lavori; si è
preso atto che il Sindaco presidente pro-tempore dell’Associazione Intercomunale Terre di
Pianura, dott.ssa Loretta Lambertini, sindaco del comune di Granarolo dell’Emilia, avrebbe assunto
la carica di Presidente della Conferenza, che l’architetto Michele Gentilini, Direttore
dell’Associazione, è il responsabile del procedimento relativo ai lavori della Conferenza.
Sono state inoltre definite le attività della Conferenza di Pianificazione, da svolgere ai sensi
dell’atto di indirizzo di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale 4/4/2001 n° 173, e riassunte
nei seguenti punti:
a) la verifica della completezza e aggiornamento e l’eventuale integrazione dei dati e delle
informazioni sul territorio in possesso dell’amministrazione procedente, acquisiti
preliminarmente all’elaborazione del Quadro Conoscitivo e del Documento Preliminare;
b) l’esame del Quadro Conoscitivo al fine di verificare la condivisione da parte delle
9
amministrazioni partecipanti (ciascuna per i propri ambiti di competenza) che lo
caratterizzano e, conseguentemente, dei limiti e delle condizioni alla sua trasformazione
necessari per assicurarne la sostenibilità;
c) la raccolta e l’integrazione delle valutazioni e delle proposte espresse dalle amministrazioni
e dagli altri soggetti partecipanti in merito agli obbiettivi generali ed alle scelte strategiche
che dovranno connotare il piano in corso di elaborazione;
d) l’analisi della valutazione preventiva degli effetti delle previsioni del documento preliminare
sull’ambiente e sull’assetto del territorio e la valutazione dell’idoneità delle misure ivi
indicate ad impedire, ridurre o compensare gli eventuali impatti negativi previsti, così da
assicurare la sostenibilità del piano, anche con riferimento alla qualificazione paesaggistica
del territorio.
Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è
depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri
documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo
www.terredipianura.it.
5. SECONDA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PRIMI PARERI DEI PARTECIPANTI
Con lettera prot. 23893 del 11.11.2006 è stata convocata la seconda seduta della Conferenza per
il giorno 19 dicembre 2006 presso l’Auditorium di Budrio.
Nella seconda seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze:
Ente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
Regione Emilia Romagna - Presidenza
Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio
dei Sistemi Insediativi
Regione Emilia Romagna - Servizio
Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio
Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione
Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente
Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Medicina
19.12.
06
x
x
x
x
x
x
x
x
10
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale
Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del
Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico
Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di
Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
11
Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione.
Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è
depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri
documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo
www.terredipianura.it.
6. TERZA SEDUTA DELLA CONFERENZA: GLI ELABORATI INTEGRATIVI
Con lettera prot. 851 del 16.01.2007 è stata convocata la terza seduta della Conferenza per il
giorno 6 febbraio 2007 presso l’Auditorium di Budrio.
Nella terza seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze:
Ente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Regione Emilia Romagna - Presidenza
Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio
dei Sistemi Insediativi
Regione Emilia Romagna - Servizio
Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio
Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione
Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente
Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Medicina
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
06.02.
07
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
12
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale
Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del
Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico
Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di
Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
x
x
x
x
x
x
x
Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione.
Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è
depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri
documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo
www.terredipianura.it.
7. QUARTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: I PARERI CONCLUSIVI DEI PARTECIPANTI
13
Con lettera prot. 3122 del 20.02.2007 è stata convocata la quarta seduta della Conferenza per il
giorno 2 marzo 2007 presso l’Auditorium di Budrio.
Nella quarta seduta della Conferenza si sono registrate le seguenti presenze:
Ente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Regione Emilia Romagna - Presidenza
Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio
dei Sistemi Insediativi
Regione Emilia Romagna - Servizio
Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio
Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione
Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente
Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Medicina
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale
Emiliano-Romagnolo
02.03.
07
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
14
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del
Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico
Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di
Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
x
x
Le deleghe dei partecipanti sono depositate agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione.
Della seduta è stato redatto apposito verbale con riportati tutti gli interventi effettuati. Il verbale è
depositato agli atti della Conferenza presso la segreteria dell’Associazione e, insieme agli altri
documenti della Conferenza, è pubblicato sul sito web dell’Associazione all’indirizzo
www.terredipianura.it.
Nel corso della 4^ Conferenza, gli Enti di seguito elencati, hanno presentato formalmente i
contributi definitivi, come già dichiarato al capitolo 3:
-
Snam Rete Gas, prot. di arrivo n. 3412 del 26.02.2007
Autorità di Bacino del Reno, prot. di arrivo n. 3546 del 28.02.2007
ATC SpA, prot. di arrivo n. 3738 del 02.03.2007
AUSL Dipartimento di Sanità Pubblica, prot. di arrivo n. 3739 del 02.03.2007
Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, prot. di arrivo
n. 3740 del 02.03.2007
Provincia di Bologna, prot. di arrivo n. 3743 del 02.03.2007
Terna SpA, prot. di arrivo n. 3744 del 02.03.2007
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, prot. di arrivo
n. 3747 del 02.03.2007
15
-
Comune di Bologna, prot. di arrivo n. 3748 del 02.03.2007
ARPA, prot. di arrivo n. 3750 del 02.03.2007
Hera Bologna srl, prot. di arrivo n. 3751 del 02.03.2007
Servizio Tecnico Bacino Reno, prot. di arrivo n. 4228 del 10.03.2007
8. SINTESI DEI CONTRIBUTI CONOSCITIVI E VALUTATIVI DEGLI ENTI PARTECIPANTI
In base ai lavori della Conferenza di Pianificazione che si sono sviluppati come richiamato nei
precedenti capitoli, il Verbale è così stato strutturato:
1) Sono stati riportati i pareri ed i contributi degli Enti partecipanti che hanno presentato il
Contributo definitivo in risposta alle Valutazioni ed integrazioni dell’Associazione, segnalando le
azioni ancora da svolgere e rimandate al momento della redazione del PSC, POC e RUE
comunali, e quei contributi sui temi rimandati ad argomenti di rilievo comunale.
Essi sono:
- Provincia di Bologna
- Autorità di Bacino del Reno
- Consorzio della Bonifica Renana
- Servizio Tecnico Bacino del Reno
- HERA Bologna Spa
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici dell’Emilia Romagna;
- ARPA Sezione Provinciale di Bologna
- AUSL Dipartimento Sanità Pubblica
- Comune di Bologna
- ATC trasporti pubblici Bologna
- Snam rete gas
- Terna spa
- Associazione Valle dell’Idice
- IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Regione Emilia – Romagna
- Comune di Argenta
2) Per gli Enti che non hanno ripresentato un Contributo definitivo, si ritiene che le
controdeduzioni/valutazioni offerte dall’Associazione siano state esaurienti e quindi non si riportano
in questo documento (ma comunque sono sempre presenti nell’elaborato 2 citato al capitolo 3
precedente). L’Associazione ribadisce quanto già detto nei predetti documenti, nel caso di
argomentazioni non esplicitate.
Essi sono:
Provincia di Ferrara;
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna;
ATO 5;
Regione Emilia Romagna–Coordinamento e Promozione della Pianificazione
Urbanistica.
Canale Emiliano Romagnolo
AUSL Bologna – Dipartimento Tecnico Patrimoniale
3) Per gli Enti che hanno presentato contributi e pareri solamente nel corso della quarta ed ultima
seduta della Conferenza, non avendo potuto rispondere in modo compiuto durante la Conferenza
medesima, si riportano nel presente verbale sintesi di quegli argomenti che possono rappresentare
per l’Associazione, un impegno ed un indirizzo per successivi approfondimenti da svolgere in sede
di redazione dei PSC, POC e RUE comunali.
Essi sono:
16
- Comune di Bologna
- IBC – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Regione Emilia – Romagna
- AUSL Dipartimento Sanità Pubblica
- ARPA Sezione Provinciale di Bologna
- Hera Bologna Spa
4) I contributi sono poi stati suddivisi in due parti: in una prima parte sono stati riassunti per temi
generali (il sistema urbano, il sistema storico, ecc) mantenendo per ogni contributo la paternità
dell’Ente che lo ha formulato e riportando una sintesi delle argomentazioni poste, delle scelte non
condivise, delle scelte per le quali la condivisione è condizionata a specifiche azioni e ad
approfondimenti rimandati al momento della elaborazione dei PSC, POC e RUE comunali
(escludendo le considerazioni e l’evidenziazione di accordo e condivisione o la precisazione di
semplici informazioni integrative ai dati sulle quali l’Associazione si è già impegnata al recepimento
per le successiva fasi di redazione di PSC, POC e RUE).
In una seconda parte, i contributi sono stati riportati in schede comunali, in relazione ai problemi
specifici evidenziati, riportando, come per la parte generale, la sintesi dei pareri condizionanti o di
non condivisione.
In base alla lettura coordinata dei vari contributi, vengono evidenziate in sintesi le
problematiche che gli Enti hanno portato all’attenzione della Conferenza.
I comuni si impegnano a tener conto delle citate osservazioni in sede di redazione del PSC,
ed eventualmente del POC e del RUE.
Si riportano di seguito le richieste di integrazioni e le valutazioni critiche richiamate dagli Enti
partecipanti:
PRIMA PARTE
TEMI DI CARATTERE GENERALE
IL SISTEMA URBANO
La potenzialità insediative residenziali
Provincia di Bologna:
- Si da atto dell’impegno dei Comuni di aggiornare le quantità residue dei PRG in sede di
elaborazione di PSC.
- relativamente alla potenzialità per esigenze non preventivabili, si chiede di considerare la
quota espressa per tale componente nel Documento Preliminare come valore massimo di
riferimento in sede di approvazione di PSC, non incrementabile a seguito di eventuali
osservazioni specifiche, né successivamente, con la proposta di varianti al PSC finalizzate
ad un loro aumento e comunque prevederne l’attuazione tramite POC
- si segnala la necessità, in sede di PSC, di mantenere una stretta coerenza con i criteri
generali di localizzazione delle potenzialità insediative per il sistema urbano descritte nel
Documento Preliminare, verificando che tali interventi derivino da previsioni di PRG vigenti,
siano finalizzati a rendere compiuto il sistema dei servizi pubblici previsto per tali centri dai
vigenti PRG mediante criteri di perequazione urbanistica, ovvero si riferiscano alle
opportunità di recupero e riqualificazione di insediamenti esistenti, come indicato all’art.
10.6 del PTCP
17
-
relativamente al tema dell’edilizia sociale, si ritengono gli orientamenti descritti un obiettivo
minimo condivisibile, ritenendo necessario valutare più precisamente in fase di PSC la
caratterizzazione della domanda in relazione ai fabbisogni locali, richiamando anche il
lavoro condiviso in sede di tavolo Interistituzionale. Partendo dall’attuale scenario di
coerenza con tale lavoro, sarà comunque compito dei PSC dettagliare le proprie politiche e
azioni alle eventuali ulteriori determinazioni condivise in sede interistituzionale.
Criteri per la perequazione urbanistica
Provincia di Bologna:
- nel definire il range entro il quale i PSC determineranno i valori dei potenziali diritti
edificatori assegnati con le logiche perequative alle diverse classi di suolo urbanizzabile ed
urbanizzato, si ricordano gli indirizzi dell’art. 10.3 del PTCP, dove viene indicato
l’orientamento a prevedere capacità edificatorie private contenute.
- per le aree produttive, anche a seguito degli approfondimenti sviluppati in tema di aree
ecologicamente attrezzate, si può affermare che per assicurare la sostenibilità degli
insediamenti a carattere produttivo e la realizzazione di adeguate dotazioni territoriali e
mitigazioni, sia opportuno prevedere un indice di utilizzazione territoriale massimo
sostenibile pari a 0,30 mq/mq e per situazioni particolari 0,35 mq/mq, ed un diritto
edificatorio riconosciuto ai privati ricompreso tra lo 0,15 e lo 0,20 mq/mq (comunque tale da
garantire al Comune un minimo di un terzo della capacità edificatoria complessiva utile a
favorire la realizzazione delle politiche pubbliche).
Regione Emilia Romagna:
- occorre elaborare un bilancio per verificare la coerenza tra indici perequati, l’insieme dei
carichi insediativi e funzionali delle aree potenzialmente sottoposte a trasformazione e le
finalità pubbliche e private della manovra immobiliare proposta dal Piano
Criteri per la disciplina dei centri storici
Provincia di Bologna:
- il PTCP individua i nuclei di Casette di Cadriano, Quarto Inferiore e Malabergo come centri
o nuclei storici semplici, mentre negli elaborati dell’associazione sono riconosciuti come
elementi puntuali di pregio. Le analisi sviluppate dal Quadro Conoscitivo relativamente alle
presenze locali si considerano primi approfondimenti delle individuazioni del PTCP, da
specificare in sede di PSC. Per tali località, dunque, pur non riconoscendo la valenza di
centri storici, sarà necessario valorizzare in sede di PSC non solo gli edifici di valore, ma
anche le loro relazioni spaziali con il contesto.
- si propone che le fasi di approfondimento con gli Enti competenti in materia (quali IBC,
Soprintendenze, ecc.), siano propedeutiche alla formazione dei PSC, oppure si
concretizzino in una valutazione da parte di tali Enti da acquisire sul PSC adottato.
Regione Emilia Romagna:
-
si ritiene che occorra esplicitare in linea di massima, già in fase preliminare, anche
all’interno del DP, la disciplina conservativa (vincoli e le tutele conformanti stabilmente il
territorio, relativamente al patrimonio di interesse storico-archiettonico)
risulta necessario esplicitare la volontà delle amministrazioni di confermare le categorie di
intervento così come nel vigente strumento urbanistico o come emergono dal Q.C.
Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti consolidati
Provincia di Bologna:
- Ai fini dell’elaborazione del PSC, si ritiene utile specificare i limiti e le condizioni per attuare
gli interventi, in relazione ai condizionamenti rilevati nel Quadro Conoscitivo. Tale
18
valutazione andrà in particolare esplicitata per gli interventi di sostituzione, demolizione e
ricostruzione negli ambiti di maggiore qualità insediativa, dando indirizzi normativi di
riferimento, che poi troveranno specifica declinazione nel RUE, e che potrebbero anche
essere oggetto di Piano Attuativo
Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti da riqualificare
Provincia di Bologna:
- a partire dalla valutazione delle specifiche schede sulle parti urbane da riqualificare, i futuri
PSC dovranno ricavare la più dettagliata definizione dei condizionamenti all’attuazione e
degli obiettivi per ogni singolo ambito
- per le tipologie di ambito R2, tali interventi dovranno tenere in considerazione, tra gli
obiettivi specifici, la conservazione degli edifici più rappresentativi dal punto di vista storico
ed architettonico, ma anche la riconoscibilità tipologica del tessuto esistente
Regione Emilia Romagna:
- risulta necessario precisare all’interno del paragrafo 3.4 del DP le ragioni che hanno portato
all’individuazione degli ambiti da riqualificare (presenza di contesto con carenze e di
opportunità per il tessuto urbano circostante) ed eventuale riclassificare ambiti non
rispondenti a tali criteri
- risulta necessario precisare per ogni ambito obiettivi e finalità della riqualificazione, nonché
le trasformazioni urbanistiche potenziali e i carichi insediativi
ARPA – AUSL:
- E’ condizione vincolante per tutti gli interventi di recupero di aree produttive dismesse
l’esecuzione di verifiche sullo stato di contaminazione dei suoli e della falda facendo
riferimento a quanto indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V - Siti contaminati); si
dovranno pertanto prevedere norme specifiche che vincolino all’esecuzione di controlli
preventivi qualora si intendano programmare interventi di trasformazione di siti industriali
dimessi.
Criteri per la disciplina urbanistica degli ambiti per nuovi insediamenti
Provincia di Bologna:
- Il Documento Preliminare definisce i condizionamenti all’attuazione derivanti dalle criticità
descritte dal Quadro Conoscitivo e subordina l’attuazione di tutte le potenzialità residenziali
al precedente e contestuale adeguamento del sistema di smaltimento e depurazione dei
reflui. Si concorda nell’assumere tali temi come riferimento per gli opportuni
approfondimenti e le specifiche indicazioni da effettuare nei PSC che, essendo la sede di
verifica della sostenibilità territoriale per la realizzazione dei singoli ambiti, dovranno
contenere la puntuale definizione delle azioni strutturali cui subordinare l’attuazione di ogni
intervento
- pur riconoscendo la strategia di individuare una quantità di areali superiore a quella
strettamente necessaria, la delicatezza dell’applicazione, seppur virtuosa, delle potenzialità
messe in campo dalla L.R. 20/2000 in questa fase di prima esperienza applicativa, porta
ribadire l’opportunità di contenere l’individuazione delle aree potenzialmente urbanizzabili in
eccesso entro ragionevoli limiti quantitativi e di disegno urbano, da verificare in sede di
PSC
Regione Emilia Romagna:
- si suggerisce di elaborare una sintesi unitaria nel DP del percorso analitico-valutativo e
propositivo attualmente suddiviso nei diversi elaborati
- si ritiene opportuno esplicitare per tutti gli areali la indicazione preventiva del carico
urbanistico massimo sostenibile (in riferimento alla VALSAT), gli obiettivi prestazionali di
19
qualità e salubrità da conseguire (anche in relazione alla VALSAT), nonché le prime
indicazioni dell’assetto funzionale di massima.
ARPA:
- Le proposte sulla localizzazione di ambiti residenziali di sviluppo che derivano dal
documento preliminare evidenziano come in alcuni Comuni siano stati individuati areali a
destinazione produttiva in connessione con aree gia consolidate per la funzione
residenziale. In linea di principio tale scelta è sempre da evitare
- Considerato che molti areali di previsione ricadono in aree contigue ad impianti ed
attrezzature tecnologiche, si ritiene che in sede di PSC Comunale dovrebbero essere
individuate e regolamentate le infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti nonché
gli impianti , reti ed attrezzature tecnologiche per le quali la legislazione o le norme tecniche
prevedono ambiti o fasce di rispetto
- Sarebbe inoltre auspicabile in sede di POC e di RUE una dettagliata regolamentazione
delle suddette fasce con definizione univoca delle modalità di definizione ed individuazione
dei limiti di arretramento
AUSL:
- Si ritiene che in questa fase di nuova pianificazione del territorio sia preferibile non ricorrere
a semplici mitigazioni, ma assumere il principio che la separazione fra aree produttive e
residenziali costituisca un elemento qualificante, del tutto in linea con gli obiettivi di
miglioramento della qualità della vita e di salubrità degli insediamenti urbani perseguiti dalla
L.R. 20/00
Criteri per la disciplina urbanistica nel territorio rurale
Provincia di Bologna:
- in riferimento alla previsione di una modulistica-tipo cui i PSC e i RUE dovranno uniformarsi
ai fini dell’ammissibilità di interventi edilizi finalizzati all’attività agricola, si comunica che gli
Assessorati alla Agricoltura e alla Pianificazione Territoriale sono attualmente impegnati
nella redazione di detto documento, sulla base di quanto predisposto dal PTCP e che tale
documento verrà successivamente condiviso con le amministrazioni comunali.
Comune di Bologna:
- si sollecita l’apertura di un tavolo di confronto per l’individuazione di azioni comuni per la
valorizzazione del territorio rurale della “campagna di San Giovanni in Calamosco e San
Nicolo di Villola”, reputato strategico dal PSC del Comune di Bologna e già oggetto di
impegni comuni in sede di Comitato Interistituzionale (di cui si rammentano le linee di
indirizzo concordate).
Criteri per le dotazioni di attrezzature e spazi collettivi
Provincia di Bologna:
- Al fine di una completa rappresentazione delle previsioni insediative per la stima della
dotazione di servizi, in sede di PSC si chiede di tenere in considerazione anche la
componente di popolazione derivante dagli alloggi per esigenze specifiche non
preventivabili in sede di PSC, quantificabile a livello comunale.
- si sottolinea l’utilità di inserire nei PSC alcuni indirizzi volti a definire le possibili strategie
attuative di dotazioni territoriali di rilievo sovracomunale, subordinandone la localizzazione
e definizione alla sottoscrizione di specifici Accordi Territoriali (ad esempio per la piscina
intercomunale a Granarolo, citata nel Documento Preliminare).
- la localizzazione dell’area per nuove scuole superiori a Budrio è condivisibile perché si
integra con quella esistente; occorre però ridurre l’impatto acustico all’intorno, con le
opportune disincentivazioni del traffico nelle aree confinanti
20
ARPA:
- si segnala come non possano essere conteggiate tra le dotazioni territoriali (zone a verde
pubblico) aree in cui l’ambiente non sia salubre (es: aree a ridosso di strade ad alto traffico)
Ruolo e criteri di formazione del POC
Provincia di Bologna:
- si condivide l’obiettivo di prevedere un avvio coordinato dell’attuazione delle previsioni
insediative, al fine di non sbilanciare il dimensionamento complessivo dei Comuni e di farli
crescere in modo omogeneo a prescindere dalla presenza dei residui dei PRG. A questo
proposito però l’Associazione non propone al momento alcuna modalità di realizzazione di
tale obiettivo. Si segnalano pertanto alcuni suggerimenti che si auspica possano essere utili
all’inserimento nei PSC di indirizzi tesi a riallineare l’offerta dei nuovi alloggi sul mercato,
considerando opportuni criteri di riferimento. Tra questi, oltre al tema della sostenibilità,
citato dallo stesso PTCP, un ulteriore elemento di riflessione per la definizione di tali criteri
potrebbe riguardare il contenimento delle quote da inserire in ciascun POC con riferimento
all’attività edilizia prodotta negli ultimi cinque anni, oppure ad una valutazione della
domanda nel prossimo quinquennio sulla base di proiezioni demografiche. Viceversa non si
ritiene che contribuisca a risolvere gli squilibri quantitativi l’introduzione di un limite in
termini percentuali rispetto al totale delle previsioni di ciascun PSC.
Un criterio aggiuntivo potrebbe essere legato all’individuazione delle parti di città pubblica
che ciascun Comune intende attuare nel quinquennio, ad esempio per la realizzazione di
edilizia residenziale sociale, inserendo nel POC le quantità di capacità edificatoria
necessarie a sostenere economicamente le opere citate, attraverso i meccanismi di
perequazione e di negoziazione previste dal PSC stesso.
Un ulteriore ragionamento potrebbe riguardare l’inserimento di un criterio che incentivi la
riqualificazione urbana, stabilendo una quota minima per il recupero, oppure che dia priorità
alle nuove edificazioni nei centri capoluoghi serviti dal SFM e maggiormente dotati di
servizi.
Si potrebbe anche riflettere, seppure di più complessa attuazione e di minore efficacia,
sull’opportunità di prevedere la redazione dei POC in modo coordinato all’interno
dell’Associazione, tentando di uniformare i tempi di redazione degli stessi e dunque
concertando i contenuti tra le Amministrazioni comunali.
GLI AMBITI PRODUTTIVI SOVRACOMUNALI
Provincia di Bologna:
- l’Accordo Territoriale va siglato entro il termine dei lavori della Conferenza
- I contenuti del Documento Preliminare, sulle aree produttive sovracomunali sono da
intendere come una prima proposta da modificare e aggiornare in coerenza con i contenuti
degli Accordi Territoriali, nei termini e nelle modalità condivise dagli Enti sottoscrittori.
- si ritiene opportuno specificare le tipologie di aziende logistiche insediabili negli ambiti
sovracomunali, secondo le linee guida emanate dal Consiglio Provinciale (Del. n. 65 del
19/9/2006), nonché con quanto definito dall’Accordo Territoriale
- Prendendo atto delle difficoltà poste dall’Associazione rispetto alla possibilità di effettuare
una stima delle necessità di ampliamento delle attività già insediate nei comuni
dell’Associazione e quelle di trasferimento delle attività localizzate in contesti di
riqualificazione, si chiede in sede di PSC di evidenziare cartograficamente e
normativamente il rapporto tra le esigenze locali e gli areali ad esse dedicati, differenziando
nel PSC i nuovi ambiti produttivi sovracomunali consolidati da quelli di sviluppo
- si condivide l’obiettivo di trasferimento di aziende localizzate in luoghi impropri, si
suggerisce di articolare tale obiettivo da accompagnare con strategie e politiche attive volte
anche a riqualificare i siti di origine
21
ARPA:
- L’ espansione degli ambiti sviluppabili e la qualificazione degli ambiti consolidati, nonché il
ruolo di Aree Ecologicamente Attrezzate previsto dal PTCP per i Poli Produttivi
Intercomunale, richiede l’esecuzione di vari interventi sul versante del sistema
infrastrutturale con particolare riferimento alla necessità di adeguare il sistema
infrastrutturale fognario oggi inadeguato per la maggior parte dei Comuni a sostenere
ulteriori carichi, all’accessibilità degli ambiti verso adeguate infrastrutture viarie che
risultano vincolanti per l’attuazione dei processi edificatori e alla necessità di opere di
compensazione ambientale nei confronti dell’impermeabilizzazione del suolo che consegue
la massiccia edificazione produttiva prevista da questo PSC.
- Quest’ultimo aspetto è particolarmente presente per gli ambiti di Cento di Budrio e di
Molinella e in misura similare per il Polo Produttivo Altedo - San Pietro in Casale, il cui
sviluppo andrà ad interessare significative porzioni di territorio ora agricolo (circa 50-60 ha);
vista l’estensione prevista per questi due ambiti si dovrà inoltre valutare se ricorrano gli
estremi per l’applicazione delle procedure di VIA previste dalla Legge Regionale 9/99 e
successiva Deliberazione di Giunta n, 1238 del 15/7/02.
AUSL
- Considerata l’ampiezza delle superfici interessate dalle espansioni si dovrà inoltre verificare
se ricorrano gli estremi per l’applicazione delle procedure di VIA previste dall’attuale
normativa
Gli ambiti produttivi comunali
Provincia di Bologna:
si ribadisce che gli areali inseriti nel Documento Preliminare vengono considerati indicativi
esclusivamente della direzione di possibile espansione, subordinando l’eventuale recepimento nei
PSC delle indicazioni cartografiche agli approfondimenti conoscitivi necessari a verificare le
esigenze espresse dalle aziende insediate, poiché i nuovi areali sono ammessi dal PTCP solo per
soddisfare esigenze di aziende già insediate nell’area.
ARPA:
- Per gli ambiti Comunali produttivi esistenti, alcuni dei quali di modesta consistenza edilizia,
gli indirizzi pianificatori devono prevedere precisi vincoli non solo nei confronti di un
potenziale insediamento di nuove tipologie produttive, che possono trovare collocazione più
congrua negli ambiti intercomunali, ma anche e soprattutto nei confronti di eventuali
ampliamenti di Aziende già presenti nell’area produttiva, se queste, per le peculiarità del
ciclo produttivo o delle materie prime usate, hanno comportato in passato o possono
comportare criticità per la sostenibilità di tali interventi.
- La localizzazione di buona parte delle aree produttive comunali esistenti si è infatti rivelata
incongrua rispetto al contesto territoriale in cui sono inseriti, in quanto in connessione
diretta o marginale con aree a destinazione residenziale, condizione questa che in
molteplici casi ha determinato situazioni di conflitto, a volte non risolvibili neppure
attraverso l’introduzioni di opere di mitigazione ambientale.
AUSL
- Per quanto riguarda gli ambiti produttivi comunali occorre poi sottolineare alcune
problematiche. Tali ambiti infatti vengono in alcuni casi a trovarsi in collocazioni non del
tutto congrue perché molto prossimi ad aree residenziali e già attualmente sono presenti
alcune situazioni di disagio o di insalubrità spesso non risolvibili. Occorre pertanto che nei
PSC comunali si definiscano condizionamenti precisi su queste aree.
- La limitazione di destinare e quindi di attivare l’utilizzo degli areali di previsione
esclusivamente in funzione di ampliamento o trasferimento di aziende esistenti non è
sufficiente se non accompagnata da una valutazione dell’attività produttiva in questione,
escludendo quelle tipologie di attività che sono già state fonte in passato di conflitti o che
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-
potrebbero generarli a seguito di un potenziamento del ciclo produttivo. In linea generale è
poi opportuno attivare meccanismi per incentivare la delocalizzazione verso le aree
produttive sovracomunali di quegli insediamenti produttivi la cui posizione a stretto contatto
con aree residenziali appare incongrua.
Si ritiene opportuno che in sede di elaborazione dei PSC comunali vengano rivalutate le
scelte che comportano una dispersione degli insediamenti sul territorio, indirizzando tali
quote insediative verso gli ambiti principali.
I poli funzionali
Provincia di Bologna:
- si condivide la scelta di non trattare il tema nel DP, in quanto l’Associazione non è
direttamente interessata dalla localizzazione di poli funzionali. Si richiamano comunque i
legami fra l’ambito produttivo di Altedo e il polo funzionale nell’ex zuccherificio di S. Pietro
in Casale e l’area per il polo energetico di Granarolo, come parte del polo funzionale del
CAAB
Le attività commerciali
Provincia di Bologna:
- la Programmazione delle quote commerciali relative alle relative strutture di vendita di
rilevanza sovracomunale è disciplinata dal Piano Provinciale del Commercio, in coerenza
con gli indirizzi del PTCP, ogni eventuale necessità di variazione, modifica o incremento
delle superfici commerciali programmate dalla Conferenza dei Servizi del 29 Maggio 2000
o di qualsiasi altra proposta relativa a nuove localizzazioni, sarà oggetto di concertazione
nell’ambito della fase di elaborazione del succitato Piano Provinciale attualmente in corso
- Relativamente alle attività di sostegno al commercio di vicinato e ai così detti “centri
commerciali naturali”, sembra opportuno sottolineare che uno strumento operativo, utile a
dare concreta attuazione a questo importante obiettivo strategico, deriva dall’utilizzo della
perequazione territoriale. Come concordato dall’Associazione infatti, un principio assunto
dal redigendo Piano del Commercio è quello di destinare una parte delle risorse derivanti
dai grandi insediamenti commerciali al sostegno della rete distributiva minore e della
grande rete di viabilità individuata dal PMP in fase di elaborazione.
Elaborato tecnico “Rischio di incidenti rilevanti”
Provincia di Bologna:
- Si richiama la necessità che l’analisi in merito alla tematica del rischio di incidente rilevante
per la Brenntag venga condotta seguendo i contenuti minimi essenziali richiesti dalla
normativa (DM LL.PP. 9 maggio 2001, L.R. 26/2003, art. 9.6 delle norme del PTCP,…).
LA SOSTENIBILITÀ DEGLI INSEDIAMENTI
Provincia di Bologna:
- Per quanto riguarda il recepimento degli indirizzi e delle direttive del PTCP in materia di
politiche ambientali, con particolare riferimento al Titolo 13, si sottolinea che il Documento
Preliminare non assume tutte le azioni che vanno nella direzione dell’applicazione delle
politiche ambientali indicate
- Si sottolinea quindi che una trattazione completa delle suddette disposizioni del PTCP
dovrà essere contenuta nei PSC, POC, RUE e PUA.
AUSL
- si ritiene debbano essere meglio approfonditi nei PSC comunali gli aspetti relativi alla
qualità ambientale soprattutto per quanto riguarda le matrici aria e rumore relativamente
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-
alle quali, come già evidenziato nel corso della Conferenza di Pianificazione, manca una
caratterizzazione più precisa dello stato del territorio e dei punti critici e quindi
dell’esposizione della popolazione
Particolare attenzione viene data alla localizzazione degli ambiti in prossimità delle fermate
del SFM, nel raggio di percorribilità pedonale (600 m), secondo le indicazioni del PTCP.
Questa scelta è in linea di principio condivisibile e coerente con l’obiettivo di una riduzione
della mobilità veicolare. D’altro canto non va dimenticato che queste aree proprio per la loro
prossimità alla ferrovia presentano criticità sotto il profilo acustico. Si tratta quindi di trovare
soluzioni progettuali che permettano di contemperare le due esigenze definendo indirizzi
che dovranno essere ripresi nei PSC comunali (es. fascia di ambientazione inedificata,
barriere antirumore, distribuzione di parcheggi e zone commerciali o direzionali nelle zone
più prossime alla ferrovia).
Aria
Provincia di Bologna:
- è necessario valutare in termini comparati, prima e dopo le scelte di piano, gli effetti sulla
qualità dell’aria delle scelte (non peggioramento della situazione in essere secondo PTCP).
Gli incrementi di potenzialità edificatoria residenziale andranno trasformati in termini di
conseguenze sull’entità e le forme di mobilità; l’impatto sulla mobilità e quindi sulle
emissioni inquinanti degli insediamenti produttivi, commerciali e dei poli funzionali dovrà
essere valutato nell’ambito dell’Accordo Territoriale, che prevede per le APEA l’istituzione
del gestore unico e del programma ambientale, con particolare riferimento alla figura del
mobility manager e del controllo delle emissioni.
ARPA:
- I Documenti di PSC presentano una caratterizzazione della qualità dell’aria dei Comuni
dell’Associazione effettuata senza alcuna valutazione delle concentrazioni in aria: non si
può concordare con quanto dichiarato relativamente alla impossibilità di applicare un
modello previsionale adducendo come motivazione la presenza nel territorio in esame di
solo due centraline (visti gli effetti più innovativi del nuovo impianto normativo europeo,
ripreso anche dal DM n 60 del 2.4.2002)
- Lo studio eseguito non risulta esaustivo per definire lo stato della qualità dell’aria nel
territorio dell’Associazione, non prevedendo future fasi di monitoraggio in sito necessarie
per confermare quanto stimato.
- Non si ritiene di poter condividere le conclusioni riportate nei documenti di PSC , dove
viene enunciato che lo scenario stimato è rappresentativo dello scenario futuro (al 2020)
peggiore, in quanto non sono stati considerati nel calcolo gli effetti delle possibili azioni da
intraprendere per limitare le emissioni delle fonti industriali
- Si auspica la de-localizzazione verso aree produttive più esterne ed ecologicamente
attrezzate di quelle attività produttive a maggiore pressione che insistono nelle zone a
maggiore densità abitativa.
- Per quanto riguarda le emissioni da traffico veicolare , lo studio riporta una stima basata sui
flussi veicolari, sui fattori di emissione bibliografici (IIASA 2001), nonché sulla composizione
del parco veicolare nazionale circolante nel 2003 (fonte: ACI); non si concorda con
l’asserzione riportata nel documento tematico di PSC che la stima così ricavata risulta
ampiamente cautelativa essendo quello considerato un parco veicolare meno aggiornato e
quindi più inquinante: considerazioni opposte vengono infatti riportate a commento delle
stesse elaborazioni contenute nel Documento Preliminare al PGQA della Provincia di
Bologna, dove si asserisce che l’ effetto migliorativo del rinnovo tecnologico del parco
veicolare viene annullato dal rilevante aumento percentuale del parco diesel, caratterizzato
da maggiori emissioni rispetto ai veicoli benzina (in riferimento alle emissioni di particolato).
Tali aspetti potranno assumere un significativo peso per quanto riguarda il Territorio
dell’Associazione in quanto i flussi di traffico sono da ritenersi in crescita anche a seguito
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-
-
del progetto del passante autostradale Nord e delle espansioni residenziali/produttive
previste in aree attualmente ad uso agricolo.
si ritiene che la conoscenza delle rose dei venti dominanti in una determinata porzione del
territorio possa rappresentare un ulteriore elemento aggiuntivo per la valutazione dell’
idoneità o non delle scelte localizzative degli insediamenti residenziali e soprattutto
produttivi. Per tali motivi sarebbe auspicabile che ciascun PSC e POC Comunale riportasse
questo elemento di valutazione per ciascun areale destinato a nuovi potenziali insediamenti
sono stati formulate nelle schede Valsat indicazioni su mitigazioni da adottare per garantire
condizioni di una buona qualità dell’aria che in linea generale prevedono l’adozione di fasce
di verde ; si ritiene tuttavia segnalare che tali presidi vanno considerati esclusivamente
come elementi aggiuntivi e non risolutivi ad un eventuale azione di contenimento
AUSL
- Si ribadisce la necessità di recepire all’interno del Documento Preliminare le azioni
(connesse agli strumenti di pianificazione) derivanti dal PGQA e si ritiene opportuno che i
successivi PSC Comunali dettaglino più specificamente le azioni contestualizzandole nella
realtà territoriale specifica.
- Si ribadisce di evitare la commistione e la contiguità fra aree produttive e residenziali, di
prevedere fasce di vegetazione come filtro fra edifici e sorgenti di inquinanti, anche se
l’efficacia di tali interventi, soprattutto per quanto riguarda il contenimento delle polveri fini,
è sicuramente più limitata rispetto agli effetti sull’inquinamento acustico.
Energia
AUSL
- si ritiene auspicabile che i PSC comunali contengano elementi generali di indirizzo
finalizzati a promuovere interventi, anche sperimentali, orientati verso una progettazione
sostenibile ed eco-compatibile degli insediamenti e del tessuto urbano (risparmio
energetico, utilizzo di energie alternative, ecc.).
Comune di Bologna:
- Si richiama l’opportunità di un accordo per quanto riguarda l’area del termovalorizzatore.
Associazione Valle dell’Idice:
- Si avanza la propria disponibilità ad approfondire il tema del polo energetico
sovracomunale in zona CAAB e ad ospitare la sede
Rumore
Provincia di Bologna:
- le zonizzazioni acustiche di Baricella, Budrio e Minerbio sarebbe opportuno venissero
adottate prima dell’approvazione del PSC
- il Comune di Molinella ha provveduto a trasmettere la relativa documentazione, che tuttavia
risale al novembre del 2000 per cui fa capo ai criteri del DPCM del 1991 e non a quelli
revisionati contenuti nella L.R. 15/2001 e successiva DGR del 2053/2001. In sede di PSC,
si suggerisce quindi di aggiornare la classificazione acustica del territorio secondo i criteri
contenuti della normativa vigente.
- le zonizzazioni acustiche di tutti i comuni dell’Associazione devono essere tra loro coerenti,
ossia tra zone contigue appartenenti a comuni contermini non ci deve essere una
differenza superiore ai 5 dB(A) (L.R. 15/2001 art. 2 comma 4 e 5).
- Si auspica che le criticità riscontrate, relativamente ai nuovi ambiti di espansione, vengano
adeguatamente risolte in sede di PSC, in conformità a quanto riportato nelle proposte
d’azione dell’approfondimento specifico prodotto. La pianificazione dei nuovi insediamenti
urbani, quindi, dovrà essere accompagnata da una documentazione previsionale di impatto
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acustico che garantisca la compatibilità dell’insediamento con il contesto, tenendo anche
conto delle infrastrutture della mobilità esistenti e/o di nuova previsione.
ARPA:
- Significativo è il dato degli inconvenienti provocati da sorgenti di rumore attive in attività
commerciali e pubblici esercizi anche in periodo di riferimento notturno (9 su 11); ciò
evidenzia come in fase di pianificazione occorrerà porre attenzione alla distribuzione sul
territorio delle attività commerciali e dei pubblici esercizi in centri urbani, ed in particolare
per quelle attività che possono avere sorgenti di rumore attive anche in periodo di
riferimento notturno.
- Nel valutare l’impatto prodotto dalle aree industriali esistenti e di progetto è stato imposto
alle stesse un livello di emissione, ipotizzando che si tratti di zone di IV classe, anziché di
classe V come più congruo per aree di questa natura, fissando così i livelli di emissione, in
termini di pressione sonora diffusa all’interno dell’area, pari a 60 dBA di periodo diurno e 50
dBA di notturno fino al confine di delimitazione della medesima. Si ritiene questa scelta,
effettuata in base alla valutazione che in dette aree produttive artigianali possa realizzarsi
una progressiva terziarizzazione, non sia supportata da nessun dato oggettivo, non
essendo genericamente riscontrabile quanto indicato nel documento. Si ritiene quindi che
sia stata effettuata una sottostima dell’impatto che dette aree avranno, dal punto di vista
dell’inquinamento acustico, sui territori sui quali le stesse saranno realizzate.
- Nei vari documenti di questo PSC, si è riscontrato un approccio alle problematiche di
inquinamento acustico che si presentano per diversi areali a destinazione
residenziale/scolastica che ha determinato indicazioni nella Valsat quali “ …..nel caso delle
linee ferroviarie si privilegia la possibilità data dalla vicinanza dell’utenza alle stazioni,
rispetto a problemi d’acustica che si possono risolvere adottando opportuni accorgimenti
(schermature, barriere fonoassorbenti ecc.)” , che ovviamente non possono essere
condivise da questa Agenzia soprattutto in una fase di pianificazione di nuove previsioni
degli assetti del territorio ; la soluzione di situazioni critiche non può essere infatti
demandata a interventi di mitigazione ma deve essere affrontata come scelta della migliore
localizzazione che comporti il minimo impatto acustico sui futuri areali residenziali
- Si ritiene necessario che per gli areali residenziali di nuovo sviluppo e di riqualificazione, i
documenti di questo PSC facciano espresso riferimento agli indirizzi di carattere generale
formulati dal PTCP che prevedono l’arretramento di residenze ad almeno 50 metri dalla
sorgente sonora o l’adozione di fascia boscata di separazione tra due areali a funzioni
diverse.
- Riteniamo inoltre necessario segnalare in questa sede che i requisiti acustici passivi degli
edifici, definiti dalla vigente normativa urbanistica come requisiti edilizi cogenti non possono
essere intesi quali presidi di mitigazione del rumore, anche se sicuramente sono presidi
ottimali per garantire la difesa del rumore all’interno di una abitazione (si veda PTCP
comma 7 art. 13.5 e D.P.R 142/04 art. 6)
AUSL
- il Quadro Conoscitivo, anche a seguito degli approfondimenti tematici prodotti, risulta
carente non fornendo elementi sufficienti a ricostruire un quadro esauriente dell’attuale
stato del territorio in merito ai livelli acustici delle diverse aree; per questa ragione non
risulta possibile neppure effettuare una stima della popolazione esposta a livelli sonori
critici, mentre dal punto di vista di una valutazione sanitaria degli effetti del piano sarebbe
necessario potere inserire la percentuale di popolazione esposta fra gli indicatori da
monitorare.
- non si ritiene accettabile collocare insediamenti residenziali in aree di classe acustica
superiore alla III
- in tutte le situazioni di prossimità a ferrovie o a strade con un consistente volume di traffico
si prevedano vincoli e limitazioni in ordine all’arretramento delle residenze (ad es. almeno
50 metri per le strade classificabili in classe IV), dalle sorgenti sonore stradali e ferroviarie,
prevedendo fasce di ambientazione inedificate, la collocazione di parcheggi e di edifici
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-
-
-
destinati a funzioni terziarie o direzionali nelle aree più prossime alle sorgenti sonore,
eventuali barriere di mitigazione naturali, tutti elementi che garantiscono una buona qualità
degli insediamenti. Si ricordano in proposito anche le indicazioni fornite dal PTCP
l’utilizzo dei requisiti acustici passivi non può essere considerato come presidio per
raggiungere i limiti acustici previsti per i nuovi insediamenti; è un requisito edilizio da
perseguire come elemento di miglioramento della qualità ma non per ottenere il rispetto dei
limiti acustici, che dovrà essere conseguito attraverso scelte di localizzazione degli
insediamenti ed eventualmente di mitigazione
è però utile una precisazione in merito: diversi areali sono interessati dalle fasce di
pertinenza acustica della viabilità o della ferrovia, alcuni addirittura sono completamente
compresi all’interno di esse; si ritiene che per i nuovi insediamenti i limiti sopraccitati
vadano perseguiti anche per le porzioni di territorio comprese all’interno delle fasce di
pertinenza acustica che permetterebbero di per sé l’applicazione di limiti più elevati. E’ una
scelta sicuramente più cautelativa per la tutela della salute, che trova motivo nelle
correlazioni fra inquinamento acustico ed effetti sulla salute. E’ quindi essenziale che in
tutte le situazioni di prossimità a ferrovie o a strade con un consistente volume di traffico si
prevedano vincoli e limitazioni in ordine all’arretramento delle residenze (ad es. almeno 50
metri per le strade classificabili in classe IV), dalle sorgenti sonore stradali e ferroviarie,
prevedendo fasce di ambientazione inedificate, la collocazione di parcheggi e di edifici
destinati a funzioni terziarie o direzionali nelle aree più prossime alle sorgenti sonore,
eventuali barriere di mitigazione naturali, tutti elementi che garantiscono una buona qualità
degli insediamenti. Si ricordano in proposito anche le indicazioni fornite dal PTCP.
Elettromagnetismo
ARPA:
- linee elettriche: va impedita la realizzazione di nuove previsioni insediative o di dotazioni
territoriali di verde pubblico in aree soggette a impatti, se non previo delocalizzazione o
interramento; Si richiama, inoltre, la necessità di verificare con i gestori la necessità di
intraprendere politiche di risanamento per le aree soggette a superamento del valore di
attenzione.
- Stazioni radiobase: si segnalano incongruenze tra la documentazione presentata e quella a
disposizione di ARPA (se ne richiede aggiornamento in sede di PSC). Si ritiene che il DP
debba indicare le politiche da declinare successivamente nei POC e nel RUE affinché nelle
aree di nuovo insediamento sia preventivamente valutata ed eventualmente vincolata la
trasformazione alla delocalizzazione degli impianti che non soddisfino il rispetto dei limiti di
legge. Per le nuove installazioni si ritiene opportuno, già in fase di pianificazione strutturale,
attivare particolare forme di attenzione (corridoio per elettrodotti, regolamentazione e
pianificazione partecipate per antenne radio base…);
- A prescindere dall’iter autorizzatorio previsto dalla normativa di settore per l’installazione di
nuove sorgenti responsabili di emissioni di campo elettromagnetico, si ritiene opportuno,
già in fase di pianificazione strutturale urbanistica, pensare ed attivare particolari forme di
attenzione (regolamentazione e pianificazione partecipata per l’installazione di stazioni
radio base) rivolte a governare e a limitare il più possibile quella diffusa percezione del
rischio e disagio che può instaurarsi nella comunità a seguito dell’inserimento di nuove
installazioni.
AUSL
- Riguardo alle antenne (telefonia mobile e radiotelevisive) si dovrà garantire in sede di POC
una verifica della compatibilità fra nuovi insediamenti e impianti esistenti.
- poiché l’aumento degli insediamenti determinerà una necessità di incremento di linee di
adduzione di energia elettrica e di impianti di telefonia mobile, si ritiene opportuno che nei
PSC comunali si prevedano elementi di indirizzo e regolamentazione e se possibile anche
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corridoi/aree per le nuove infrastrutture, che permettano di governare le scelte in modo
condiviso.
Servizio idrico integrato e Gestione rifiuti
ATO5:
- si richiamano i Piani di Ambito per il Servizio idrico Integrato e per il Servizio Gestione
Rifiuti Urbani e Assimilati, approvati il 20 dicembre 2004
Il ciclo integrato delle acque
- risulta opportuno integrare il Q.C. con i dati contenuti nel PTA, in merito a qualità e quantità
della risorsa idrica (particolarmente importante il “trend storico dei consumi idrici
disaggregati per tipologia di utenza”)
- si richiama il Piano di Ambito, anche in relazione al sistema depurativo (in particolare al
tema delle criticità e al Piano degli Interventi, non richiamati nel Q.C.)
Il comparto idropotabile
- si potrebbe considerare maggiormente l’entità della domanda idrica e la sua evoluzione
prevista nel tempo, sia in generale (fonte PTA), sia localmente (nei comparti previsti dal
PSC)
- sarebbe opportuna l’individuazione di alcune azioni più definite puntualmente per favorire il
risparmio idrico (es. doppio sistema distributivo per acque piovane, elettrodomestici
efficienti, ecc.)
- si potrebbero maggiormente evidenziare le problematiche di falda e subsidenza, anche
cartograficamente
- sarebbe importante che il Piano ponesse tra i propri obiettivi quello di perseguire la
garanzia di approvvigionamento idrico in qualsiasi periodo dell’anno
Le acque reflue
- sarebbe opportuno estendere al comparto acquedottistico l’onere, a carico delle nuove
urbanizzazioni, di realizzare non solo la rete, ma anche l’adeguamento degli impianti
tecnologici
- non si ritiene opportuno, né dimostrabile, collegare il sistema fognario allo scadimento di
qualità delle falde superficiali
- si dovrebbe elevare l’obiettivo di copertura del servizio di fognatura e depurazione
I Rifiuti Urbani e Assimilati
Integrazioni richieste:
- il PSC dovrebbe approfondire il tema dell’evoluzione della quantità di rifiuto prodotto,
rifacendosi ai dati contenuti nella pianificazione sovraordinata (con particolare attenzione
alle linee generali dei flussi e alle problematiche di smaltimento)
- il PSC dovrebbe approfondire il tema delle dotazioni ecologiche nelle aree urbane,
rifacendosi al Piano di Ambito di ATO5 (evidenziando gli indirizzi strategici per
incrementare la raccolta differenziata e le declinazioni in chiave prescrittiva, da recepire
successivamente nei POC)
- il Piano dovrebbe definire il quadro attuale e/o previsto delle Stazioni Ecologiche Attrezzate
e definire, parallelamente, gli obiettivi di raccolta differenziata
- il Documento Preliminare dovrebbe trattare le aree di eccellenza presenti sul territorio (area
di recupero di Baricella e termovalorizzatore di Granarolo)
- si auspicano modifiche al modello organizzativo in tutti i Comuni, in base al progetto
sperimentale adottato nella prima cintura bolognese, richiamandosi al PSC per quanto di
competenza (isole ecologiche e SEA)
ARPA:
- Smaltimento dei rifiuti:
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-
-
negli insediamenti esistenti e in quelli futuri, gli obbiettivi primari devono in particolare
riguardare le quantità raccolte di rifiuti differenziati; il perseguimento di tali obiettivi dovrà
avvenire attraverso diverse azioni sinergiche, alcune delle quali vengono sinteticamente
riportate qui di seguito. Negli insediamenti residenziali le progettazioni urbanistiche
attuative dovranno prevedere sia in termini quantitativi che di localizzazione, isole
ecologiche di base già inserite nel disegno urbanistico degli ambiti e dei comparti; in modo
da rafforzare il sistema della raccolta differenziata in modo complementare al sistema delle
isole ecologiche attrezzate già presenti nei Comuni dell’Associazione; Per gli Ambiti
Produttivi Ecologicamente Attrezzati, l’obiettivo primario da perseguire in termini
organizzativi e logistici risiede in una gestione integrata del ciclo dei rifiuti, finalizzata da un
lato alla massimalizzazione della raccolta differenziata e nel contempo al riciclaggio ed allo
smaltimento del rifiuto con criteri ed organizzazione gestionali univoche all’interno
dell’Ambiti produttivi
Fabbisogno idrico: riguardo alla rete di adduzione idrica, i documenti della Conferenza non
segnalano condizioni di criticità, tuttavia a parere di questa Agenzia è prioritario pianificare
il servizio acquedottistico in armonia con lo sviluppo urbanistico ipotizzato volto sia alla
razionalizzazione e risparmio della risorsa idrica sia alla eventuale realizzazione di
infrastrutture idonee a sostenere l’aumento di richiesta. In sede di Pianificazione Comunale
si dovrà pertanto fare riferimento alla necessità di una politica di incentivazione del
risparmio idrico attraverso la razionalizzare dei consumi civili e produttivi e le fonti di
approvvigionamento da articolare in sede dei futuri strumenti di pianificazione Comunale
AUSL
- Si rileva che il problema dell’incremento del fabbisogno di risorse idriche non viene preso in
considerazione. La fornitura di acqua potabile ai nuovi insediamenti, come precisato nei
documenti, non costituisce un fattore limitante; tuttavia in termini più generali va
considerato che l’incremento dei consumi comporta la necessità di ricorrere sempre più a
risorse di bassa qualità come le acque superficiali. E’ quindi importante prevedere politiche
per una riduzione dei consumi indifferenziati dell’acqua potabile ottenibili, oltre che con
l’azione sui comportamenti individuali, anche con interventi relativi alle caratteristiche
costruttive e impiantistiche dei nuovi insediamenti sia civili che produttivi e delle
infrastrutture al loro servizio. Ciò potrà tradursi nei PSC in una serie di indirizzi per la
promozione di una progettazione sostenibile da dettagliarsi in specifico nei RUE.
IL SISTEMA DELLA MOBILITÀ
Provincia di Bologna:
- si ricorda che la Conferenza di Pianificazione per il PMP è tuttora in corso, dunque il
quadro dovrà essere successivamente aggiornato rispetto all’iter di approvazione del
Piano.
Provincia di Ferrara:
- si condividono le linee contenuti nel Piano, invitando a valutare le conseguenze
dell’approvazione dello studio di fattibilità per la trasformazione della Cispadana in
autostrada regionale sul sistema della mobilità bolognese
Associazione Valle dell’Idice:
- Si ritiene indispensabile una verifica di sostenibilità territoriale, in fase di redazione del
PSC, con particolare riferimento al sistema delle infrastrutture, rispetto alle aree esterne
all’Associazione che saranno interessate da flussi aggiuntivi indotti dalle nuove consistenti
previsioni insediative;
- Si rimarca la criticità rappresentata dal mancato finanziamento del III lotto dell’Asse Lungo
Savena
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-
Si ritiene auspicabile la formazione di una rete intercomunale di percorsi ciclo-pedonali con
valenza ricreativa
Comune di Bologna:
- si sollevano preoccupazioni sull’incremento del carico insediativi e sulle ripercussioni sul
sistema della mobilità, anche in considerazione dei lunghi tempi con cui troveranno attuazione
gli interventi previsti nel PMP;
- si suggerisce di considerare gli effetti del pendolarismo in sede di elaborazione dei PSC,
condizionando l’inserimento delle previsioni nei POC alla realizzazione di interventi adeguati;
Il SFM
Provincia di Bologna:
- la fermata a Cento di Budrio non è prevista nelle indicazioni del PTCP, quindi tale
previsione potrà essere mantenuta all’interno della Relazione dei PSC, come indicazione
strategica di lungo periodo, subordinando l’inserimento della proposta nel progetto di PSC
ad uno specifico studio di fattibilità, che ne dimostri la strategicità trasportistica.
- Si sottolinea infatti, che il modello di esercizio dell’Accordo SFM del 1997 entrerà a regime
non prima del 2011, e che nella discussione oggi avviata per l’aggiornamento di
quell’accordo non può rientrare la proposta perché priva di adeguato studio di fattibilità, si
deve comunque ipotizzare un orizzonte temporale oltre il 2015.
- sulla proposta di prolungare i treni con cadenzamento alla mezz'
ora fino a Molinella, si
ricorda che nell'
Accordo sul SFM in fase di definizione è stato previsto un servizio con
cadenzamento alla mezz'
ora nelle ore di punta (tre ore la mattina e tre ore la sera per
senso di marcia). Ulteriori potenziamenti potranno essere valutati successivamente, in base
alla domanda espressa e alla disponibilità di risorse finanziarie
- la salvaguardia del corridoio per il ripristino della Budrio-Massalombarda dovrà essere
opportunamente approfondita al di fuori del percorso della Conferenza del PSC
Il Trasporto Pubblico Locale
Provincia di Bologna:
- si concorda con il potenziamento trasversale del TPL, evitando sovrapposizioni con il SFM
- per le richieste specifiche si rimanda ai Piani di Bacino
Comune di Bologna:
- si ipotizzano forme perequative di risoluzione dei comuni limitrofi per la risoluzione di criticità
poste in territorio bolognese o per il potenziamento del trasporto pubblico su gomma;
ATC:
- si concorda con la necessità evidenziata di riorganizzare il sistema del trasporto su gomma in
funzione del SFM ma si evidenzia come tale intervento richieda specifici finanziamenti ;
- si segnala come tuttavia non appaia una politica efficace l’eliminazione indiscriminata di tutte le
linee su gomma sovrapposte a linee ferroviarie;
- si richiamano le proposte tecniche ed economiche già avanzate ai Comuni per il
potenziamento del trasporto pubblico lungo la direttrice San Donato (in particolare per
Granarolo e Baricella);
- si richiama la possibilità di realizzare servizi flessibili a chiamata.
ARPA:
- sarebbe auspicabile che tutti i Comuni ed in particolare quelli non serviti dal SFM prevedano in
concomitanza di concessioni edificatorie un potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici che
assorbano gli spostamenti dei nuovi residenti.
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La rete infrastrutturale stradale
Provincia di Bologna:
- Per quanto riguarda la variante alla SS 64 Porrettana in località Altedo, in sede di
Conferenza del PMP, è emersa la necessità di valutare, oltre alla variante est, una
alternativa ad ovest dell’asse Porrettana- Ferrarese. La scelta tra queste due diverse
possibilità sarà oggetto di un approfondimento specifico all’interno del Piano del Traffico
per la Viabilità Extraurbana (PTVE) e quindi nei PSC sarà necessario esplicitare che i due
tracciati sono alternativi. A specificazione di quanto dichiarato nel Quadro Conoscitivo si
specifica inoltre che il potenziamento in sede della viabilità comunale per il collegamento
della SS 64 con la SP 5, in sostituzione della SP 47, dopo una valutazione in sede di
elaborazione dei documenti del PMP, non è rientrato tra le 22 opere stradali da realizzare
prioritariamente entro l’orizzonte temporale 2015. Tuttavia appare necessario, in virtù degli
sviluppi relativi agli Accordi Territoriali sulle aree produttive, inserire congiuntamente
all’approfondimento della variante di Altedo anche delle riflessioni su tale collegamento, in
un ottica di mobilità di sistema;
- relativamente all’Intermedia di Pianura che attraversa in senso est – ovest il territorio del
Comune di Granarolo è stato avviato un tavolo tecnico specifico cui partecipano tutti i
Comuni interessati territorialmente dalla infrastruttura e la Provincia di Bologna, con lo
scopo di verificare la fattibilità economico-realizzativa di alcune ipotesi di tracciato
planimetrico. Pertanto la soluzione determinata nel suddetto tavolo dovrà essere recepita in
sede di PSC;
- si ribadisce che l’ulteriore corridoio posto ad est del centro abitato di Minerbio, oltre a non
essere conforme al PTCP, non risulta condivisibile, perché alternativo rispetto alla
previsione del PTCP di individuare nella via Marconi l’asse di attraversamento. Il PSC
dovrà pertanto recepire solamente la previsione di variante della Sp 44 a nord dell’abitato e
il potenziamento della via Marconi quale asse di attraversamento. Eventuali ulteriori
previsioni dovranno essere demandate ad una verifica dell’effettiva necessità di ulteriore
infrastrutturazione dovuta ad un incremento delle relazioni di traffico fra il Comune ed il
resto del territorio e di attraversamento, che si ritiene difficilmente verificabile in questa fase
pianificatoria
- Il nuovo collegamento della zona industriale a sud di Minerbio con la SS. Porrettana, in
località Ca’ de Fabbri, nonché la variante alla SS 64 non sono presenti nell’Assetto
strategico delle Infrastrutture e della mobilità del PTCP e non sono state valutate dal PMP.
Tuttavia, preso atto che la SS 64 è riconosciuta dal PTCP come rete extraurbana
secondaria di rilievo provinciale e interprovinciale, si ritiene che tali previsioni possano
essere mantenute all’interno dello schema direttore dell’Associazione, come indicazione
strategica di lungo periodo. Invece, l’inserimento delle proposte nel PSC, dovrà essere
subordinato ad una verifica sulla base di elementi di prefattibilità e sull’effettiva possibilità di
reperimento delle risorse in ambito locale o al loro inserimento all’interno delle opere
prioritarie nelle future fasi di aggiornamento delle opere prioritarie individuate dal PMP
- le varianti alla SP6 Zenzalino, in località Vedrana, San Marino in Argile e Miravalle, non
sono presenti nell’Assetto strategico delle infrastrutture della mobilità del PTCP, mentre
sono state valutate nell’ambito del PMP. Tali previsioni possano essere mantenute
all’interno della Relazione dei PSC, come indicazione strategica di lungo periodo. Invece,
l’inserimento delle proposte nel PSC, dovrà essere subordinato ad una verifica sulla base
di elementi di prefattibilità e sull’effettiva possibilità di reperimento delle risorse in ambito
locale o al loro inserimento all’interno delle opere prioritarie nelle future fasi di
aggiornamento delle opere prioritarie individuate dal PMP
Comune di Bologna:
- si segnala l’esigenza, in prospettiva, di meglio analizzare i rapporti tra i comuni interessati e
l’asse dell’autostrada A13 “banalizzato”;
ARPA:
31
-
-
Passante Nord:
anche a fronte delle opere di ambientalizzazione previste (dune antirumore, fascia boscata,
ampiezza dei corridoi di 600 m secondo quanto previsto dal PTCP), l’opera nel suo
complesso rappresenterà sotto il profilo ambientale un fattore di significativa criticità in
quanto andrà ad introdurre nei territori interessati dal suo tracciato di un potenziale
peggioramento dei parametri ambientali;
Va sottolineato pertanto come si configuri condizione vincolante per mitigare l’impatto di
tale infrastruttura sul contesto territoriale dei Comuni interessati dal suo attraversamento,
che le opere di ambientalizzazione siano realizzate prioritariamente o comunque
contemporaneamente alla realizzazione dell’infrastruttura. Vista la significatività
dell’intervento, nella sua progettazione andrà inoltre considerato con attenzione il tema
della cantierizzazione dell’infrastruttura e dell’impatto ambientale e socioeconomico che
questa produce sul contesto territoriale per prevedere a priori idonee soluzioni per la
gestione delle problematiche ad esso connesse
AUSL
- Passante Nord: l’opera rappresenterà inevitabilmente un fattore di criticità per quanto
riguarda la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico e inciderà pesantemente sul territorio.
Si osserva che tale rilevante condizionamento non viene di fatto approfondito nel
documento al di là della previsione del corridoio infrastrutturale e di alcuni accenni sulle
future ricadute in termini di aumento del traffico in alcuni comuni. Non è infatti sufficiente un
semplice rimando allo Studio di fattibilità della Provincia; il PSC è uno strumento di governo
del territorio e come tale deve essere il più possibile esaustivo e comprensibile sulle
tematiche che incidono sulle scelte inerenti il futuro assetto del territorio e
conseguentemente sui cittadini.
- Si riconosce all’interno del Piano un buon livello di attenzione in merito sia per quanto
riguarda la mobilità ciclo-pedonale naturalistico-ricreativa, sia per quanto riguarda quella
più direttamente di servizio legata ai percorsi casa-servizi, casa-scuola, casa-lavoro, casatrasporto pubblico. All’interno di tale quadro positivo si osserva però in alcuni comuni un
livello di attenzione meno evidente, che potrà però essere recuperato nella successiva fase
di pianificazione comunale. In particolare si richiama l’attenzione su due aspetti: 1) gli areali
che si trovano in posizione più periferica, al di fuori anche solo parzialmente del raggio di
influenza dei servizi, ivi comprese le fermate del trasporto pubblico, per un accesso
pedonale; 2) l’accessibilità ciclabile alle aree produttive esistenti o di nuova espansione.
- l’attuazione degli interventi di espansione residenziale e produttiva dovrà necessariamente
coordinarsi con la cronologia degli interventi sulle infrastrutture e con le azioni volte a
ridurre le mobilità veicolare privata. In caso contrario è possibile che gli obiettivi che
correttamente si pone il PSC relativamente ad una riduzione dell’esposizione della
popolazione ad inquinanti da traffico e a rumore non vengano raggiunti.
- In tema di sicurezza si sottolinea che gli incidenti stradali costituiscono la prima causa di
morte per la popolazione in età giovanile e sono una rilevante quota degli infortuni sul
lavoro. La prevenzione si gioca anche sulla qualità e la sicurezza delle infrastrutture stradali
(dimensione, conformazione, incroci, attraversamenti, ecc.). Si dovrà pertanto porre
particolare attenzione alle criticità evidenziate dai dati forniti nelle analisi elaborate da
questo Dipartimento ed a quelle che si potrebbero verificare a seguito dell’attuazione di
nuovi areali, in particolare quelli che risultano separati dal contesto urbano esistente da
strade di elevato traffico.
IL SISTEMA DELLE RISORSE AMBIENTALI E STORICO-CULTURALI
Tutela della rete idrografica e delle risorse idriche superficiali e sotterranee
Provincia di Bologna:
32
-
-
Per quanto concerne le politiche per la tutela e valorizzazione della falda superficiale, al
fine di condividere la proposta di attivazione di campi di ricarica artificiale della falda
freatica si ritiene debbano essere esplicitate, all’interno del PSC e come indirizzi per il RUE,
le modalità e le condizioni di attuazione, anche individuando, all’interno di uno specifico
Accordo Territoriale, alcune aree di sperimentazione al fine di consentire una condivisione
e valutazione della proposta da parte degli Enti competenti (Arpa, Ausl, Regione).
si ribadisce l’importanza di una ricognizione dei sistemi di raccolta dei reflui civili presenti
nei vari comuni, nell’ottica della futura autorizzazione unica della rete fognaria bianca dei
singoli comuni
gli approfondimenti effettuati sulle criticità riferite al servizio fognature e depurazione che
evidenziano alcuni punti critici, a volte sulle reti e a volte sugli impianti di trattamento si
dovrà tenere conto nella definizione del PSC, nonché del POC e del RUE.
Si evidenzia che il Documento Preliminare fa riferimento solo al principio di invarianza
idraulica, richiesto dalla pianificazione sovraordinata, mentre invece la Relazione geologica
identifica specifiche procedure da seguire per il rilascio dei titoli edilizi: tali procedure
dovranno essere integrate nelle norme dei PSC e nel RUE.
Autorità di Bacino del Reno
- si valuta positivamente quanto contenuto negli elaborati integrativi, ma si si ritiene che ciò
non appaia sufficiente a garantire il non aumento del rischio di allagamento in relazione alla
rete minore e di bonifica;
- si sollecita la verifica idraulica della efficienza della rete scolante minore come pure della
rete di bonifica, con conseguente individuazione delle aree di pericolosità e del rischio
esistente;
- si valuta che il semplice criterio dell’invarianza idraulica non appaia risolutivo;
- si chiede di subordinare i nuovi interventi a tali analisi e all’attuazione degli intereventi da
essi derivanti;
- relativamente alla proposta di variante al PTCP in località Malabergo, si condiziona
l’assenso ad un’ulteriore necessaria integrazione dell’elaborato in cui sia esplicitamente
dichiarato che le volumetrie per il nuovo comparto da prevedere nell’area oggetto di
modifica saranno ricavate dalla contestuale demolizione delle corti, degli edifici e delle case
diroccate in prossimità del fiume.
Servizio Tecnico Bacino del Reno
- si segnala come la realizzazione delle vasche di laminazione previste dai Piani stralcio di
Bacino “Navile-Savena Abbandonato” e dal PSAI appaia in ogni caso necessaria; si ritiene
infatti che il semplice risezionamento parziale della rete scolante determini comunque un
aggravamento dello stato dei ricettori posti a valle.
- Si precisa che, in base al TU 523/1904, non è consentita la realizzazione di nuove
costruzioni a distanza minore di 10 m dal piede dell’argine esterno a campagna per corsi
d’acqua arginati, e da ciglio di sommità spondale a campagna per quelli non arginati; gli
interventi ammissibili da eseguirsi all’interno di tale fascia di rispetto dovranno essere
sempre oggetto di richiesta di “Autorizzazione Idraulica” per i corsi d’acqua di competenza
di questo servizio
- Per gli interventi ammissibili all’interno delle fasce di pertinenza fluviale (definite dal Piano
Stralcio di Bacino “Navile-Savena Abbandonato” e dal Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto
Idrogeologico) dovrà essere presentata istanza di domanda per il rilascio di “Parere
Idraulico”, ove questo servizio è indicato come Autorità idraulica competente
- Per interventi, attività o usi che richiedono l’occupazione, anche temporanea, di aree del
Demanio Idrico (LR. 7/2004) dovrà essere presentata domanda di “Concessione”.
Consorzio Bonifica Renana
- si fornisce un inquadramento territoriale, descrivendo i compiti gestionali del Consorzio e le
funzioni assolte dalla rete scolante;
33
-
si descrivono le analisi in corso sull’efficienza idraulica e sulle criticità che permetteranno di
individuare gli interventi necessari;
si evidenzia come le analisi andranno estese al reticolo minuto non gestito dal Consorzio
(se ne richiede il finanziamento in sede di PSC o POC);
si richiamano le norme finalizzate a garantire l’invarianza idraulica all’interno del P.S.A.I.
(art. 20 recepito dal PTCP), nonché le norme cogenti relative in particolare a rispetti ed
opere interferenti;
si evidenzia come la realizzazione di nuove linee adduttrici alimentate dal C.E.R. permetta
nuovi scenari di utilizzo innovativo e sostenibile della risorsa idrica.
Canale Emiliano Romagnolo
- occorre ribadire il principio che il CER è opera preposta alla adduzione e distribuzione di
acqua pregiata per usi agricoli, ambientali, industriali e civili, e non a funzioni di bonifica
tradizionale, di raccolta e smaltimento di acque reflue, meteoriche o di piena. In questo
senso vanno rivisti al più presto i patti contrari a questo principio
- si danno indicazioni sulle fasce di rispetto del CER
Hera spa:
- Il contributo finale di Hera si articola in due punti: viene proposta l’istituzione di aree di
salvaguardia per alcuni impianti esistenti e viene valutata l’idoneità degli impianti a fornire
correttamente i servizi alle previste aree di edificazione residenziale.
- Il primo punto è dettagliato nell’allegato “Associazione Terre di Pianura – Aree di
salvaguardia e distanze per gli impianti esistenti”; per quanto riguarda il secondo punto, la
valutazione dell’idoneità degli impianti, condotta per ora sulla base delle previsioni di
incremento dell’edificazione residenziale (caratterizzata da dati più definiti), è richiamata
nella seconda parte del verbale PRINCIPALI OPZIONI NEI SINGOLI TERRITORI
COMUNALI ed articolata in allegato.
- La valutazione dell’influenza delle suddette edificazioni sui sistemi gestiti è condotta
considerando l’elenco degli interventi già previsti nel Piano d’Ambito e individua gli ulteriori
principali interventi di potenziamento necessari che potranno essere proposti, previa
opportuna verifica, per l’inserimento in Piano.
- L’esatta definizione e localizzazione di tali opere e gli ulteriori interventi interni alle aree di
espansione su impianti e reti, adduttrici e distributrici, che si renderanno necessari per
sostenere le espansioni urbanistiche, saranno tecnicamente valutabili in presenza di dati di
pianificazione di maggior dettaglio.
- L’acquisizione di tali informazioni metterà inoltre in grado Hera Bologna di fornire supporto
tecnico ad ATO5 e Comuni per l’esame delle variazioni da apportare all’organizzazione
delle attività del Servizio Ambiente (raccolta rifiuti e spazzamento strade).
ARPA:
- riguardo alle reti fognarie, i principali problemi derivano principalmente dalla presenza quasi
generalizzata di reti di vecchio impianto di tipo misto, soggette ad ostruzione per cause
diverse e la cui officiosità va in crisi in caso di eventi meteorici a volte non importanti,
determinando il funzionamento anomalo degli scolmatori
- riguardo agli impianti di depurazione, si evidenzia una situazione attuale di generale criticità
di tutto il territorio dell’Associazione, in cui in molti impianti la capacità depurativa risulta
insufficiente rispetto al fabbisogno, criticità che potranno essere superate solo attraverso la
realizzazione di nuovi depuratori o l’ampliamento degli esistenti.
- contrariamente a quanto indicato nel Documento Preliminare, si ritiene tuttavia necessario
che la verifica preventiva della sostenibilità dell’intervento in termini di capacità depurativa
dell’impianto di depurazione sia svolta non dai soggetti attuatori bensì dal Comune e/o dal
gestore della rete fognaria.
- In assenza di tali opere di adeguamento, questa Agenzia non ritiene sostenibile alcuna
possibile ipotesi di nuove edificazioni .
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-
-
-
si ritiene che nei PSC Comunali dovrebbero essere indicati i seguenti obiettivi e criteri
d’intervento da perseguire in tutti gli interventi di nuova edificazione, di ampliamento e/o
ristrutturazione con aumento significativo del carico urbanistico:
a) adeguamento dei recapiti finali dei tratti fognari non ancora allacciati ad idonei sistemi di
trattamento degli scarichi;
b) allacciamento di tutti gli insediamenti produttivi e civili ubicati in area servita da
fognatura, che attualmente trovano recapito per gli scarichi in acque superficiali e nel
suolo;
c) estensione ed adeguamento della rete fognaria alle aree attualmente non servite ed
eventuale adeguamento degli impianti di trattamento e depurazione;
d) recapito finale delle acque meteoriche prioritariamente nei ricettori delle acque
superficiali nei limiti ammessi dai competenti uffici delle Bonifiche;
e) recapito finale delle acque meteoriche nel sottosuolo soltanto per le aree residenziali di
limitate estensioni, con adeguata superficie drenante;
f) obbligo di avvio alla depurazione o adeguato trattamento delle acque di prima pioggia
provenienti da aree artigianali e/o industriali
Sempre in fase di PSC Comunale dovranno essere indicati anche i criteri generali per la
raccolta e lo smaltimento delle acque pluviali non soggette al dilavamento di sostanze
inquinanti che dovrebbero in linea di massima prevedere :
a) recapito delle acque pluviali prioritariamente nei ricettori delle acque superficiali;
b) recapito delle acque pluviali nel sottosuolo soltanto per zone residenziali di limitate
estensioni, con adeguate superfici drenanti;
c) raccomandazione di adottare la raccolta e il riutilizzo delle acque pluviali per usi non
pregiati (irrigazione aree verdi, servizi igienici, ect).
I provvedimenti e comportamenti da assumere per assicurare il contenimento del rischio
idraulico dovranno essere indicati dall’Autorità idraulica competente per il territorio; in
questa fase di pianificazione territoriale è necessario che venga riportato nei documenti
della Conferenza come indirizzo generale la necessità di assicurare nei nuovi insediamenti
il criterio dell’invarianza idraulica, ossia la necessità di accompagnare la realizzazione di
nuovi insediamenti con la realizzazione di opere e procedure gestionali tali non indurre
alterazioni al regime dei flussi alle reti di scolo, tali da contenere o quantomeno minimizzare
i picchi di immissione delle acque di pioggia derivanti dalle nuove impermeabilizzazioni del
suolo.
Tutela dei versanti e della sicurezza idrogeologica
Provincia di Bologna:
- Si sottolineano alcuni aspetti non completamente sviluppati negli elaborati di Piano
esaminati, che dovranno essere affrontati in sede di PSC:
- dovranno essere inseriti nel PSC indirizzi nei quali siano esplicitate le limitazioni, le
prescrizioni e gli approfondimenti conoscitivi necessari per le successive fasi di
pianificazione (POC, PUA e RUE) in relazione alle criticità ambientali emerse dal Quadro
Conoscitivo e negli studi geologici integrativi
- Si ritiene essenziale che gli studi di pericolosità sismica, maggiormente sviluppati e
declinati in base alle nuove normative e direttive sismiche vigenti nazionali e regionali, in
conformità alle normative in materia e agli indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in
corso di approvazione da parte della regione Emilia-Romagna, vengano prodotti entro
l’adozione di ogni PSC, individuando altresì indirizzi e criteri per i successivi
approfondimenti di dettaglio da effettuarsi per le fasi di POC e di PUA. Il tema della
valutazione della pericolosità sismica (aree suscettibili di effetti locali) dovrà essere quindi
approfondito, nelle successive fasi di pianificazione (singoli PSC, indirizzi per il RUE, POC
e PUA) attraverso differenti livelli di approfondimento, per definire i vincoli all’insediamento
e gli indirizzi per realizzare le opere e gli interventi con buoni gradi di sicurezza anche in
caso di sollecitazione sismica
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-
-
Al fine di evitare confusioni tra le lettere identificative della zonizzazione geotecnica e le
classi di suolo di fondazione definite della nuove normative sismiche, si ritiene utile
modificare le sigle della classi geotecniche.
si ritiene che gli aspetti di pericolosità sismica connessi agli aspetti fisici del territorio
debbano essere maggiormente sviluppati, in base alle nuove normative e direttive sismiche
vigenti nazionali e regionali, con particolare riferimento alle nuove aree e alle aree urbane
esistenti, anche integrando le conoscenze geologiche acquisite con la banca dati
geognostica regionale, al fine di caratterizzare dove possibile spessori maggiori di
sottosuolo e fornire primi elementi di modellazione geologica che affrontino aspetti di
pericolosità sismica (categoria di suolo di fondazione, effetti di sito, idrogeologia, rischio
liquefazione e densificazione)
sarebbe auspicabile che la banca dati per la zonizzazione geotecnica fosse acquisita ed
aggiornata in continuo dai Comuni con le prove geognostiche collegate all’attività di
attuazione della pianificazione (POC, PUA, varianti)
ARPA:
- al fine di assicurare ai processi di trasformazione previsti dalla pianificazione in esame
compatibilità con le criticità ambientali geologiche locali ed in particolare con la tutela delle
riserve idriche sotterranee di pregio, nonché a completamento del quadro conoscitivo
proposto, i PUA o eventualmente i POC a venire, dovranno dotarsi, per i nuovi interventi
previsti nel territorio comunale di Granarolo dell’Emilia, di uno studio geologico mirato
all’individuazione e caratterizzazione idrogeologica delle falde superficiali di media
profondità (scientificamente SUP1 e SUP2 fra i 20 e i 40 metri dal piano campagna);
l’indagine dovrà inoltre evidenziare la tutela qualitativa delle suddette falde
dall’insediamento pianificato essendo queste in stretta connessione con l’acquifero
idropotabile profondo della conoide Reno, importante fonte di approvvigionamento
idropotabile dell’area urbana bolognese (Borgo Panigale, San Lazzaro);
- Essendo la causa della subsidenza prevalentemente antropica, e nello specifico dovuta alle
forti emunzioni della falda principale profonda dalle zone di conoide(comuni limitrofi
all’associazione), è indubbio la necessita di mirare ad interventi ed iniziative indirizzate al
risparmio idrico da attivare soprattutto durante i periodi in cui l’approvvigionamento
idropotabile grava molto sulla falda idrica, ossia durante il periodo estivo quando i corsi
d’acqua superficiali, altra importante fonte di approvvigionamento idrico provinciale, hanno
una disponibilità di sfruttamento molto ridotta essendo in regime di magra e di rispetto dei
Deflussi Minimi Vitali.
Unità di paesaggio
Provincia di Bologna:
- in sede di PSC, si ritiene necessaria una maggiore esplicitazione degli obiettivi da
perseguire nelle differenti Unità di Paesaggio, che appaiono ancora piuttosto generici, e
degli strumenti di pianificazione e programmazione da utilizzare a tal fine, ed anche
l’individuazione e la messa a punto di specifici progetti finalizzati a perseguire in maniera
integrata gli obiettivi dichiarati
- Nel Documento Preliminare, le Unità di Paesaggio intercomunali individuate vengono
sintetizzate in due matrici, tale impostazione, sia per la brevità della trattazione, sia per la
varietà e la complessità delle tematiche, in sede di PSC dovrà essere dettagliata ed
arricchita dei contenuti attuativi (valenze pianificatorio-progettuali d’insieme e di dettaglio),
per fornire riferimenti chiari in merito relative alle tematiche in vario modo “influenzate” dal
paesaggio nel QC va esplicitato il rapporto fra le UDP di livello intercomunale individuate e
le UDP del PTCP e relativi indirizzi
Siti di particolare interesse naturalistico
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ARPA:
- occorre che QC e VALSAT recepiscano la delib.Rg.167/06 per l’estensione, la tipologia e il
nome dei SIC e ZPS;
Associazione Valle dell’Idice:
- Si ritiene opportuno prevedere da subito un coordinamento intercomunale relativo agli
interventi da effettuare lungo l’asta fluviale del torrente Idice
- Si richiama il “progetto di tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali lungo l’asta
del Torrente Idice” elaborato dalle Amministrazioni di Castenaso e San Lazzaro, di cui si
auspica una condivisione in area vasta.
Comune di Argenta:
- si avanzano nuovamente le proposte già precedentemente avanzate, relative a modifiche
ritenute utili a garantire una maggiore congruenza tra la documentazione presentata in sede di
Conferenza e le proposte emergenti dal Piano Associato che il comune di Argenta sta
elaborando in collaborazione con i comuni di Portomaggiore, Ostellato, Voghiera e Migliarino
(diversa classificazione dell’ambito relativo all’ex zuccherificio di Molinella e proposta di
estensione della ZPS presente in territorio ferrarese ad interessare il territorio di Molinella).
La rete ecologica
Provincia di Bologna:
- il QC necessita di integrazioni nelle considerazioni descrittivo-operativo delle diverse realtà
territoriali e sui tempi in cui saranno resi disponibili i dati. Occorre inoltre una sintesi
interpretativa dei dati raccolti, in rapporto anche con l’articolazione del territorio rurale e gli
elementi strutturanti storici e culturali
- va affrontato il tema dell’interferenza fra gli elementi della rete ecologica e quelli del
sistema infrastrutturale e insediativo
- Gli elementi della rete ecologica dovranno entrare a far parte dei PSC comunali e trovare
integrazione con le scelte strutturali
- sarebbe utile integrare la descrizione degli areali passibili di nuovi insediamenti , con
considerazioni di tipo paesaggistico ed ecologico che nei PSC trovino prescrizioni per
meglio riconnettere il territorio urbanizzato con il territorio rurale
- Le scelte strategiche dovranno pertanto essere approfondite e meglio definite nel momento
di stesura del PSC, soprattutto per individuare percorsi operativi e scelte progettuali
necessari a verificare e garantire la reale fattibilità delle strategie suddette e soprattutto la
loro traduzione pratica in concreti interventi sul territorio.
ARPA:
- occorre integrare la progettazione delle reti ecologiche e quella dei nuovi ambiti di
localizzazione dei nuovi insediamenti/riqualificazione (indirizzi a PSC e POC di tipo
paesaggistico e naturalistico);
Le aree archeologiche
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna:
- si chiede di produrre analisi di dettaglio, che vadano oltre quelle del PTCP, peraltro
superate, con cartografie e schedature specifiche dei siti elaborate da archeologi
appositamente incaricati – a spese non della Soprintendenza -, con l’ausilio di Ispettori
onorari e dei gruppi di volontari
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
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-
Si richiama il punto 2.8 del Documento Integrativo di risposta presentato in sede di
Conferenza, evidenziando come le Amministrazioni debbano impegnarsi in maniera
vincolante nei confronti degli Enti preposti in materia per assicurare l’integrazione della
documentazione relativa sia alle risorse archeologiche, sia alla tutela della centuriazione;
Beni tutelati
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna
- Si prende atto dell’impegno di realizzare una puntuale ricognizione dei beni sottoposti alla
disciplina di tutela ai sensi del D.lgs.42/2004 (pag.26 del Documento Integrativo di risposta
elaborato dall’Associazione), ma si riafferma la necessità di individuare con idonea
denominazione i beni tutelati ai sensi del D.lgs. 42/2004, impegnandosi a fornire a tal fine i
dati in proprio possesso;
- si esprime perplessità per gli interventi infrastrutturali o edificatori in prossimità di beni
tutelati che saranno oggetto di futura valutazione nel corso dell’esame degli strumenti
attuativi;
- si elencano i temi cui non si reputano esaustive le risposte fornite:
per l’architettura rurale appare necessario individuare già in fase preliminare le tipologie
rurali e definire i criteri tecnico-scientifici, così come indicato nel D.M. del 06.10.05;
si richiamano le interferenze determinate dalla eventuale realizzazione del Passante
Autostradale Nord. Si ribadisce che il parere definitivo del Mibac in merito al cosiddetto
passante Nord e ad altre opere infrastrutturali oggetto del PMP, verrà reso in sede della
apposita Conferenza di servizi in corso indetta dalla Provincia di Bologna. Tuttavia si
sottolinea sin da ora, che le opere interferiscono e creano rilevanti incompatibilità con la
tutela dei beni culturali interessati, quali ville storiche dallo straordinario interesse e la
centuriazione romana.
si richiamano le raccomandazioni per gli impatti derivanti dalle reti aeree di trasporto
dell’energia, che laddove non in contrasto con le esigenze di tutela archeologica,
dovranno essere previste interrate;
per la proposta di variante al PTCP in territorio di Malalbergo si segnala come,
nonostante la riduzione dell’area interessata, rimanga ancora investita una zona
sottoposta a tutela ai sensi dell’art. 142 del D.lgs. 42/2004 e che la mancata
individuazione dell’area tutelata di Villa Scarani (D.M. del 12.04.06) non consente le
necessarie valutazioni sulla compatibilità degli interventi.
- si trasmette copia del parere predisposto in merito alla proposta di Piano della Mobilità
Provinciale ( P.M.P.)
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna
- si ribadisce la necessità che gli elementi storici non esplicitati negli strumenti di analisi
presentati, in quanto già acquisiti in precedenti fasi pianificatorie o in bibliografie e
letteratura di studio territoriale preesistente, vengano ugualmenti indicati per lo meno con
un rinvio alle precedenti fonti consolidate.
Edifici rurali
Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia Romagna
- si ribadisce la necessità che gli elementi storici non esplicitati negli strumenti di analisi
presentati, in quanto già acquisiti in precedenti fasi pianificatorie o in bibliografie e
letteratura di studio territoriale preesistente, vengano ugualmenti indicati per lo meno con
un rinvio alle precedenti fonti consolidate.
- per il rilevamento degli edifici in territorio rurale o insediato al di fuori dei perimetri storici di
garantire, esplicitandolo, un impegno ad aggiornare la schedatura.
Il territorio rurale
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Provincia di Bologna:
-
rispetto alla redazione della “carta degli agriturismi” con l’ubicazione delle aziende agricole
che fanno agriturismo e attività didattica, l’Assessorato Agricoltura si impegna a fornire i
dati aggiornati sugli agriturismi, così come richiesto nel “Documento integrativo in risposta
alle osservazioni e ai contributi presentati in sede di Conferenze di Pianificazione
LA VALSAT
Provincia di Bologna:
-
-
-
-
-
le Indagini integrative su Mobilità, Aria e Rumore, Relazione geologica, Documento
integrativo in risposta alle osservazione e contributi presentati in sede di conferenza di
Pianificazione non sono opportunamente inseriti in un unico documento. E’ auspicabile che
i documenti integrativi vengano declinati anche nella VALSAT definitiva del Piano.
per il monitoraggio si dovranno specificare modi e tempi, e gli indicatori proposti andranno
aggiornati con quelli dei piani di settore (PGQA, PMP, PPGR). Sarà quindi necessario
rivedere ed eventualmente correggere i target di riferimento alla luce delle nuove
informazioni e degli approfondimenti di settore contenuti nei piani citati
nella VALSAT, non si riconoscono interazioni positive da parte di determinati interventi ivi
indicati; mentre altre azioni non sono di diretta competenza del Comune (materiale rotabile,
ecc.): i Comuni e l’Associazione possono porsi come promotori, ma se vogliono
considerare queste come azioni specifiche dei piani in corso di formazione, è necessario
che chiariscano l’autonomia e le responsabilità dei comuni in sede operativa e gestionale
delle azioni stesse e nell’orientare l’adozione delle eventuali queste mitigazioni
nella VALSAT, capitolo “energia, risorse, rifiuti”, si chiede una valutazione più approfondita
degli obiettivi e delle azioni specifiche per il sistema urbano, gli ambiti produttivi
perseguendo le indicazioni delle linee guida per le aree produttive ecologicamente
attrezzate(v. linee guida APEA), il territorio rurale (sfruttamento risorse agro-energetiche)
nel monitoraggio degli effetti della pianificazione, l’indicatore indiretto b10 – consumi
energetici, dovrebbe contenere anche indicazioni sulla produzione energetica,
coerentemente con le tematiche di valutazione indicate nel cap. 2.3.7.
Regione Emilia Romagna:
- occorre integrare le valutazioni condotte a scala comunale, precisando:
- il carico insediativo massimo sostenibile per ogni areale
- la valutazione della sostenibilità delle azioni di piano previste nei tessuti urbani
consolidati e in quelli sottoposti a riqualificazione rispetto alla loro capacità di ridurre
le criticità pregresse, migliorando la qualità urbana, senza introdurre nuove criticità
- occorre integralmente sviluppare la valutazione della sostenibilità delle azioni di piano alla
scala sovracomunale esterna all’Associazione (anche per valutare la coerenza delle scelte
con gli indirizzi del Comitato Interistituzionale)
- in merito al dimensionamento dei poli produttivi sovracomunali, il percorso di VALSAT deve
definire non solo gli effetti, ma stabilire quali amministrazioni comunali vadano coinvolte
nella stipula dell’accordo territoriale, in quanto coinvolti dalle scelte di Piano
- la VALSAT deve riguardare anche il tema della sostenibilità sociale, e il DP deve stabilire
obiettivi di riferimento, da conseguire entro lo scenario temporale del piano, per il sistema
dei servizi, della qualità urbana e per la politica degli alloggi
- si richiede integrazione in realazione al tema della realizzazione di alloggi in locazione; si
segnala, infatti, un’apparente insufficienza della manovra immobiliare proposta ai fine del
miglioramento della quota percentuale di alloggi in locazione e contemporanemante del
sistema dei servizi e la qualità urbana
- il DP deve essere integrato individuando criteri di coordinamento e indirizzo relativamente
al rapporto tra dimensionamento e fabbisogno
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ARPA:
Punto 2. Definizione degli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale, sociale e di salubrità e
sicurezza e di protezione ambientale stabiliti dalla normativa e dalla pianificazione sovraordinata,
nonché dal piano
- si segnalano alcune imprecisioni o considerazioni sul documento:
1. scheda 2.3.4 – Ecosistema: nell’obiettivo D1 è riportata la descrizione dell’obiettivo C1
suolo
2. scheda 2.3.5 – Rumore: come riferimento per la valutazione delle azioni il target indicato è
quello di non aumentare la popolazione esposta a livelli di rumore >a 55dBA, sarebbe più
virtuoso assumere come obiettivo la diminuzione del numero di esposti.
3. scheda 2.3.7 – Energia, risorse e rifiuti: in questa scheda è inserito un riferimento
all’esposizione ai campi elettromagnetici all’interno dell’obiettivo ridurre i rischi prodotti dalla
produzione e trasporto di energia, sembra quindi che si considerino i campi
elettromagnetici prodotti dagli elettrodotti mentre ci sono altre fonti di emissione di CEM,
stazioni per la telefonia mobile e impianti Radio-TV. In questo paragrafo inoltre si dovrebbe
affrontare il tema dei rifiuti che viene invece ignorato.
Punti 3 e 4: Valutazione degli effetti del piano, sia degli interventi di tutela sia di trasformazione;
Individuazione delle misure atte ad impedire eventuali effetti negativi o quelle idonee a mitigare,
ridurre o compensare gli impatti delle scelte di piano
- Una considerazione va fatta a proposito degli ambiti produttivi per i quali la Valsat
preliminare elenca diverse criticità su tutte le matrici ambientali (aria, acqua, suolo, rumore
e rifiuti, aggiungiamo noi), in alcuni casi (per esempio nel Comune di Granarolo) si
prospetta come soluzione delle criticità dovute agli insediamenti esistenti la realizzazione di
nuovi insediamenti che consentirebbero di avviare processi di trasformazione e
ammodernamento dell’esistente. Occorre in questi casi verificare preventivamente e con
considerazioni di tipo quantitativo che questo si realizzi, in caso contrario, si andrebbe ad
aggravare una situazione già critica.
- La soluzione prospettata nel documento di Valsat agli impatti causati dalla realizzazione di
nuovi ambiti produttivi è il vincolo di soddisfare le caratteristiche per essere considerate
aree ecologicamente attrezzate, ciò tuttavia non è sufficiente nel caso della mitigazione
degli impatti causati sulle componenti ambientali aria e rumore. Così come per gli ambiti
produttivi anche per gli insediamenti residenziali e commerciali di nuova espansione
occorre che vengano valutati gli effetti sulla qualità dell’aria e del rumore derivanti
dall’aumento del traffico indotto avendo come obiettivo il non peggioramento della
situazione in essere sia per il nuovo che per il consolidato.
- Il PSC, in base agli obiettivi di sostenibilità assunti, dovrà fornire le regole da inserire nel
RUE e nel POC, relative agli insediamenti residenziali ed alle infrastrutture viarie in modo
da:
vincolare la realizzazione di nuovi insediamenti residenziali alla verifica delle condizioni di
salubrità nei confronti dell’inquinamento acustico e atmosferico non considerando le
barriere acustiche o alberate come soluzione del problema.
Individuare le aree sensibili esistenti e di nuova realizzazione (aree pedonali urbane,
scuole, ospedali ecc..) da proteggere. Un esempio è la proposta di scuola materna in
comune di Baricella (rif. pag 91 Valsat).
- Per quanto riguarda le politiche di sviluppo del territorio rurale ed in particolare la necessità
di rispondere alle esigenze evolutive del settore agricolo e delle relative imprese, nella
Valsat non emergono chiaramente le scelte e gli indirizzi politici per questo settore; si
affronta in termini interlocutori il tema e si rimanda genericamente alla normativa di settore
la tutela ambientale e della salute in queste porzioni di territorio, occorre che invece
l’associazione definisca in maniera più chiara i propri intenti
Punto 5 Valutazione di sintesi degli effetti di piano
- Le soluzioni di mitigazione proposte non sempre sono adeguate o sufficienti a risolvere gli
impatti negativi per tanto in questo paragrafo la valutazione di sintesi non rispecchia quanto
si legge nei punti 3 e 4 della valutazione fatti alla stessa associazione.
40
Punto 6: Individuazione di possibili indicatori per monitorare gli effetti
- L’elenco degli indicatori proposti dall’Associazione è una buona base di partenza, occorre
però che per ciascuno sia definito lo stato attuale, quando possibile il trend storico, ed il
target di riferimento da raggiungere in anni obiettivo ai fini di poterne valutare l’evoluzione
nel tempo e le possibili tendenze future. Per far questo occorre che le amministrazioni
comunali creino un sistema per l’aggiornamento periodico del quadro conoscitivo o si
dotino di periodici rapporti sullo stato ambientale o di specifici studi.
- L’elenco di indicatori dovrà inoltre tener conto degli indicatori proposti dai piani di settore
che attualmente sono in corso adozione o di elaborazione (es. PGQA PMP, PPGR, ecc.).
Sarà quindi necessario rivedere ed eventualmente correggere i target di riferimento alla
luce delle nuove informazioni e degli approfondimenti di settore contenuti nei piani citati.
- Si possono nel frattempo suggerire alcuni indicatori per integrare quelli già indicati nella
Valsat (si rimanda al Parere del 02/03/2007)
Valutazione preliminare d’incidenza ambientale
- Molto apprezzabile che all’interno della Valsat venga inserito una Valutazione preliminare
d’incidenza ambientale su SIC e ZPS, ai fini di escludere interferenze tra gli effetti di piano
e queste aree protette, occorrerebbe però approfondire lo studio presentato nei seguenti
casi:
- 1. Sito IT4050024 Biotopi e ripristini ambientali di Bentivoglio, S. Pietro in Casale,
Malalbergo e Baricella nella prossimità del quale sono previsti un polo funzionale a ridosso
del casello di Altedo (riferimento 3a nella mappa allegata allo studio d’incidenza) ed un polo
produttivo tra Bentivoglio ed Altedo (riferimento 3b nella mappa allegata allo studio
d’incidenza).
- 2. Sito IT4050023 Biotopi e ripristini ambientali di Budrio e Minerbio per il quale vengono
indicati due possibili interferenze con la discarica di Baricella (riferimento 2a nella mappa
allegata allo studio d’incidenza) e con lo zuccherificio di Minerbio (riferimento 2b nella
mappa allegata allo studio d’incidenza). Per quanto riguarda la discarica di Baricella si
rimanda all’approvazione del nuovo piano rifiuti per gli usi futuri previsti.
AUSL
- non appaiono del tutto comprensibili e/o condivisibili alcuni giudizi sulle interazioni fra le
azioni di piano e i temi di sostenibilità, per cui si auspica una verifica delle schede di
comparazione.
- Si rileva la carenza di alcuni temi che hanno una particolare rilevanza dal punto sanitario
quali ad es. le tematiche che appartenenti al rapporto ambiente-salute; pur rientrando in
parte fra i criteri di sostenibilità utilizzati per evidenziare le criticità, esse non assumono la
dignità di obiettivi da perseguire e non sono di conseguenza presenti indicatori che
permettano di monitorare le ricadute sulla popolazione degli effetti del piano, quali ad
esempio le percentuali di popolazione esposta a determinati fattori di pressione.
- I PSC comunali potranno avvalersi anche del completamento degli approfondimenti
tematici relativi in particolare ad aria e rumore (attualmente carenti e non in grado di fornire
un quadro esauriente né dello stato attuale delle due matrici nè di una loro realistica
evoluzione futura); si ritiene quindi che nelle relative VALSAT debbano essere introdotti
questi aspetti, passando dalle valutazioni qualitative a quelle quantitative.
- nel caso dell’inquinamento elettromagnetico, acustico e atmosferico si propone di valutare
l’inserimento di indicatori relativi alla percentuale di popolazione esposta.
LE PRINCIPALI OPZIONI NEI SINGOLI TERRITORI COMUNALI
Per sintesi del documento conclusivo i pareri di ARPA e AUSL sono citati in modo
congiunto, ma che nella predisposizione dei PSC comunali si dovrà fare riferimento a
quanto contenuto e dettagliato nei documenti originali dei singoli enti.
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ARPA:
- La descrizione degli ambiti di trasformazione e degli areali di nuovo sviluppo presentata nel
Documento Preliminare è di tipo prettamente urbanistico e, salvo alcuni casi, in linea
generale non sono state sufficientemente dettagliate le criticità in relazione alle matrici
ambientali e di qualità dell’abitato. Si è cercato di individuare e brevemente descrivere i
principali fattori con ricadute sulle matrici ambientali che potevano configurarsi come
escludenti o condizionanti i nuovi insediamenti .
HERA:
Per i centri abitati dei singoli territori comunali vengono riportati i punti di criticità che
saranno generati dall’attuazione delle edificazioni residenziali previste sulle infrastrutture
del Servizio Idrico Integrato (Acquedotto, Fognatura e Depurazione) e del gas. Nell’Allegato
“Associazione Terre di Pianura – Impatto nuove edificazioni residenziali su sistemi acqua,
fognari-depurativi e gas”, conservato agli Atti della Conferenza, sono indicati gli interventi
risolutori.
Comune Baricella
Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Capoluogo:
Ambito 1 - Ambito 2 – Ambito 3
ARPA - AUSL:
- Vista la destinazione residenziale, si dovrà valutare in via preliminare la necessità di
eseguire indagini per definire l’eventuale contaminazione del suolo e della falda secondo
quanto revisto dal Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati).
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità dei tre
ambiti con la San Donato, pur prendendo atto che la realizzazione della futura
Circonvallazione del Capoluogo ridurrà il carico veicolare che transiterà nel tratto
interessato, si ritiene necessario per tutelare la futura residenza privilegiare sul fronte
strada le funzioni non residenziali.
- si segnale errore materiale nell’identificazione della zona dell’impianto ortofrutticolo fra tav.
Ac3.1, BaC.2.3 e BaC.4
Areale 1
ARPA - AUSL:
- si ritiene necessario che, in ambito di pianificazione Comunale vengano comunque previsto
come condizionamenti alla futura progettazione l’arretramento delle residenze ad una
adeguata distanza dalla Circonvallazione
Areale 5
ARPA - AUSL:
- per la sostenibilità dell’intervento si confermano i condizionamenti e vincoli espressi per
- l’areale 1, da porre in ambito di pianificazione Comunale
San Gabriele- Mondonuovo:
Ambito 4
ARPA - AUSL
- Come già indicato nelle osservazioni generali al Documento Preliminare, si ritiene non
idonea la connessione fra aree produttive e residenziali per le potenziali situazioni di
conflittualità che potrebbero derivare da tale previsione pianificatoria
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Areale 8- Areale 11
ARPA – AUSL
- per la sostenibilità dell’intervento è necessario che in ambito di pianificazione Comunale si
definiscano condizionamenti alla futura progettazione prevedendo l’arretramento delle
residenze ad un’adeguata distanza dalla SP 5 e la realizzazione di opere di mitigazione.
Areale 10
ARPA – AUSL
- si ritiene necessario richiamare le considerazioni generali espresse in merito alla
connessione fra aree produttive e residenziali e relative criticità ambientali che comporta
tale previsione.
Boschi di Baricella:
Areale 13
ARPA - AUSL
- L’areale presenta un fronte su una infrastruttura viaria locale (strada Comunale via
Scalone), il cui impatto indotto sul rumore e qualità dell’aria potrà essere mitigato
prevedendo in sede di pianificazione Comunale condizionamenti tali da garantire la
massima distanza possibile tra residenza e infrastruttura viaria.
Areali di potenziale sviluppo produttivo
Capoluogo:
Areale 1
ARPA - AUSL
- L’attuazione dell’areale dovrà pertanto essere subordinata alla realizzazione della nuova
viabilità, fermo restando la necessità di garantire una separazione tra insediamenti
produttivi e residenza con condizionamenti da definire in sede di Pianificazione Comunale
unitamente alla definizione di eventuali vincoli sulle tipologie di attività produttive insediabili
in prossimità delle residenze.
Areale 2
ARPA - AUSL
- Ancorché si tratti di un areale di modeste dimensione già previsto in PRG ma non attuato,
l’areale non appare congruo per la funzione produttiva in quanto avulso rispetto al contesto
territoriale in cui è inserito, in un area non servita da pubblica fognatura e peraltro poco
distante dall’area produttiva del Capoluogo, area sicuramente più adeguata ad accogliere
nuovi insediamenti produttivi.
San Gabriele:
Areale 3
ARPA - AUSL
- L’areale presenta significative criticità in quanto, se attuato, andrebbe a collocare attività
produttive in contiguità con un contesto residenziale consolidato, in un area che peraltro ino
ad oggi ha assolto la funzione di filtro di separazione tra le stesse residenze e l’area
produttiva esistente . Si chiede di rivalutare in sede di PSC Comunale tale previsione
Comune di Budrio
Ambiti da riqualificare
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Capoluogo:
Ambito R1 area Pizzoli
ARPA - AUSL
- l’attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di indagini dello stato di
contaminazione del suolo e della falda per verificare eventuali contaminazioni pregresse
che necessitino di bonifica secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati).
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità di tale
ambito con la nuova SP Zenzalino, si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni
non residenziali sul fronte strada e che comunque sia previsto sia l’arretramento delle
residenze ad una distanza adeguata dalla strada che la realizzazione delle opere di
mitigazione indicate nel Documento Preliminare
Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Capoluogo:
Ambito 1
ARPA - AUSL
- l’attuazione dell’ambito è vincolata agli esiti dell’indagine sulla qualità del suolo e sulla falda
sottostante da effettuarsi secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati).
Ambito 2
ARPA - AUSL
- si rende necessario, come per gli altri ambiti, l’esecuzione di una indagine sul suolo e
sottosuolo e della falda acquifera sottostante ai sensi del Dlgs 152/06.
- L’Ambito presenta inoltre come ulteriore fattore di criticità, la contiguità con la ferrovia del
SFM, che per le ridotte dimensione determina una significativa criticità acustica in quanto
l’areale si trova quasi completamente intercluso in un area di classe acustica IV; in sede di
pianificazione Comunale si dovrà pertanto accuratamente verificare anche attraverso
specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e definire la migliore
localizzazione; sono comunque da prevedere quali vincoli sull’areale: la realizzazione di
una fascia di ambientazione inedificata, e/o l’inserimento di funzioni commercialedirezionali o di parcheggi nell’area contigua alla ferrovia
Areale 1
ARPA – AUSL
- Vista la presenza e significatività delle diverse infrastrutture di trasporto che interessano
l’areale e la necessità di garantire la classe acustica I di massima protezione per le future
strutture scolastiche, si ritiene necessario che in sede di pianificazione Comunale vengano
posti vincoli sull’areale in relazioni alle diverse infrastrutture quali l’arretramento delle prime
edificazioni di almeno 50 metri dalla SP Zenzalino, la previsione di un’adeguata fascia di
ambientazione inedificata di separazione tra la ferrovia e gli edifici scolastici e residenziali
e/o l’inserimento di parcheggi, strade di accesso, funzioni meno sensibili nell’area contigua
alla linea del SFM e al tracciato della ferrovia Massa Lombarda- Budrio.
Areale 3
ARPA – AUSL
- Per la sostenibilità della funzione residenziale si ritiene necessario che in sede di
pianificazione territoriale vengano posti vincoli e limitazioni all’area contigua la ferrovia quali
la previsione di una fascia di ambientazione inedificata e/o e l’inserimento di eventuali
funzioni commerciali-direzionali o parcheggi; rispetto al potenziale impatto della SP3 si
dovrà garantire, come indicato dal PTCP, una distanza delle residenze pari ad almeno 100
44
metri. Andrà inoltre verificata la compatibilità delle residenze con gli impianti di telefonia
mobile presenti in prossimità dell’areale.
Areali 4 e 5:
Provincia di Bologna:
- si ribadisce l’opportunità di evitare la nuova edificazione negli ambiti 4 e 5, si ritengono non
assentibili, in quanto si inseriscono in un ambito periurbano di interesse paesaggistico e in
modalità non coerente con la forma ormai consolidata e compatta del centro urbano
ARPA – AUSL
- L’areale 4 si colloca in contiguità con l’attuale tracciato della SP3 Trasversale di Pianura;
considerato la significatività di tale infrastruttura in termini di qualità dell’aria e rumorosità
indotta, si ritiene che tale areale possa essere inserito nel POC solo ad avvenuto
completamento della SP3.
Areale 6
ARPA – AUSL
- Per contenere l’impatto ambientale indotto dalle due infrastrutture viarie, occorrerà
prevedere negli strumenti di pianificazione comunale condizionamenti relativamente
all’arretramento delle residenze dal fronte stradale e la realizzazione delle opere di
mitigazione indicate nel Documento Preliminare
Areale 7
ARPA – AUSL
- In sede di pianificazione Comunale, si dovrà pertanto accuratamente verificare anche
attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e, se compatibili,
definirne la migliore localizzazione; in ogni caso si ritiene fondamentale prevedere quali
vincoli sull’areale: la realizzazione di una fascia di ambientazione inedificata tra ferrovia e
residenze e/o l’inserimento di funzioni commerciale-direzionali o di parcheggi nell’area
contigua alla ferrovia.
Mezzolara:
Areale 10
ARPA – AUSL
- per garantire la sostenibilità della funzione residenziale, si ritiene necessario che
l’attuazione dell’areale avvenga contestualmente o successivamente alla realizzazione
della nuova opera viaria e che vengano adottate misure di mitigazione nei confronti
dell’impatto indotto dalla strada; per quanto attiene alla ferrovia, valgono le considerazioni e
limiti indicati per gli areali 1 e 3 del Capoluogo.
Ambiti di potenziale sviluppo produttivo
Ambito di Cento di Budrio
ARPA – AUSL
- In primo luogo si riscontra dal Documento Preliminare che si ritengono localizzabili
nell’ambito in questione circa 60 ettari di ST, per cui si dovrà verificare se tale previsione
ricada nell’ambito di applicazione della procedura di VIA di cui alla LR 9/99 e successiva
Delibera di Giunta 15 luglio 2002 n. 1238 (punto 10- B3.5)
- A prescindere dall’eventuale procedura di VIA, anche se nel Documento Preliminare sono
stati indicati alcuni interventi previsti per mitigare l’impatto ambientale, si ritiene necessario
che venga effettuata una valutazione approfondita della sostenibilità ambientale di questa
previsione urbanistica in relazione alle diverse matrici ambientali interessate
(impermeabilizzazione del suolo rumore, viabilità , qualità dell’aria, smaltimento reflui) e in
considerazione del fatto che l’ambito andrà a inglobare al suo interno tutto l’abitato della
frazione di Cento
45
Comune di Granarolo
Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Quarto Inferiore:
Areale 2 e 3
ARPA – AUSL
- al confine con i suddetti areali è localizzato un insediamento produttivo (autodemolitore), la
cui presenza non è stata segnalata nei documenti di PSC, ancorché rappresenti una
potenziale fonte di criticità che pone limitazione all’edificabilità finale degli areali
- Si prende atto che secondo il PTCP, gli areali risultano scarsamente edificabili essendo in
stretto contatto con il paesaggio agricolo da salvaguardare individuato lungo la nuova San
Donato
Areale 4
ARPA – AUSL
- questo areale si colloca inoltre a contatto con la viabilità di accesso alla variante della San
Donato pertanto per contenere l’impatto ambientale indotto dall’infrastrutture viaria, in sede
di pianificazione comunale condizionamenti dovranno essere valutati sistemi di mitigazione
per l’eventuale aumento di rumore dovuto al traffico indotto
Areale 11
ARPA – AUSL
- si ritiene non idonea la connessione fra aree produttive e residenziali per le potenziali
situazioni di conflittualità che potrebbero derivare da tale previsione pianificatoria . Qualora
si intenda confermare tale previsione, si ritiene necessario che in sede di pianificazione
Comunale sia accuratamente verificata anche attraverso specifiche indagini la sostenibilità
degli interventi residenziali per definire in virtù dell’ampiezza dell’areale il migliore assetto
distributivo delle residenze e le opere di mitigazione necessarie.
Areale * e 13:
Provincia di Bologna:
- pur prendendo atto che l’Associazione condivide il senso di quanto scritto nella valutazione
della Provincia rispetto alla necessità di rimandare decisioni e determinazioni relative a
questi ambiti a specifici Accordi Territoriali, si ritiene di accettare l’indicazione cartografica
in questa fase di pianificazione (Documento Preliminare), ma si sottolinea che tali areali
potranno essere recepiti nel PSC solo a seguito della conclusione dell’Accordo Territoriale.
ARPA – AUSL
- si ritiene che l’edificabilità dell’ areale 13 ed in generale per tutta l’area di Quarto debba
essere condizionata dagli esiti dello studio dell’eventuale impatto prodotto dal
termovalorizzatore.
Areale 14:
ARPA – AUSL
- per contenere l’impatto ambientale indotto dall’infrastruttura viaria, occorrerà prevedere
negli strumenti di pianificazione comunale, condizionamenti relativamente all’arretramento
delle residenze dal fronte stradale e la realizzazione delle opere di mitigazione
Areale 15
Provincia di Bologna:
- si sottolinea che si tratta di un’area di nuova previsione, situata in una posizione critica in
quanto affaccia sull’Intermedia di Pianura. Pur prendendo atto della conferma di tale areale
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all’interno del Documento Preliminare, si sottolinea che bisognerà approfondire in sede di
PSC lo studio delle criticità derivanti dalla vicinanza dell’areale all’infrastruttura,
individuando tutti gli elementi di mitigazione necessari alla sua reale sostenibilità
ambientale.
ARPA – AUSL
- in sede di pianificazione Comunale, si dovrà pertanto accuratamente verificare anche
attraverso specifiche indagini la sostenibilità degli interventi residenziali e, se compatibili,
definirne la migliore localizzazione e le opere di mitigazione necessarie
Ambiti da riqualificare
Quarto Inferiore
Ambito R1
Provincia di Bologna
- si ribadisce l’opportunità, in sede di PSC, di articolare ulteriormente le categorie degli
ambiti di riqualificazione prevedendo una specifica categoria per gli insediamenti produttivi
ARPA – AUSL
- L’attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di verifiche sullo stato di
contaminazione del suolo e della falda secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati).
Areale di Potenziale Sviluppo Produttivo
Polo di Cadriano
ARPA – AUSL
- Trattasi di ambito interessato da Accordo Territoriale per le aree Produttive, si ritiene che
per l’attuazione di tale ambito risulti vincolante l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con
particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di
rango adeguato
Comune di Malabergo
Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Capoluogo
Areale 2
ARPA – AUSL
- L’areale presenta una significativa criticità sotto il profilo acustico e qualità dell’aria in
quanto si colloca a ridosso della SS Porrettana; considerate le dimensioni dell’areale risulta
fondamentale per garantire sostenibilità alla previsione proposta porre come condizione
vincolante per la sua attuazione l’arretramento delle residenze a una distanza pari almeno
a 50 metri dalla viabilità e la realizzazione di una fascia di ambientazione inedificata di
separazione tra residenze e fronte stradale
Altedo
Ambiti 4 e 5
ARPA – AUSL
- L’attuazione di entrambi gli ambiti risulta subordinata all’esecuzione di indagini per
verificare l’eventuale stato di contaminazione del suolo e della falda secondo quanto
indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V Siti contaminati).
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità con la
SS Porrettana, si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni non residenziali sul
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fronte strada e che comunque sia previsto la realizzazione di opere di mitigazione e un
adeguato arretramento delle residenze dalla strada
Areale 5
ARPA – AUSL
- Pur prendendo atto che nell’area artigianale esistente sono insediate aziende a modesto
impatto ambientale, si ribadisce come non idonea la connessione tra aree residenziale e
aree produttive e come nella pianificazione di nuovi assetti territoriali si debba perseguire il
principio di una netta separazione tra le due funzioni . Qualora in sede di pianificazione
Comunale venga confermata tale previsione, sarà necessario rivalutare attentamente
questi aspetti per verificare anche attraverso approfondimenti e studi specifici la
compatibilità della funzione residenziale
Areale 6
ARPA – AUSL
- Si ritiene che la pianificazione Comunale debba valutare la possibilità di prevedere
meccanismi perequativi verso altri areali o in alternativa prevedere appositi studi ed
approfondimenti per verificare la sostenibilità della funzione residenziale e, se compatibile,
l’attuazione di questo areale dovrà comunque essere considerata non prioritaria, dando la
precedenza di attuazione agli altri areali individuati nel territorio Comunale.
Pegola
Ambito 2- Ambito 3
ARPA - AUSL
- Si concorda con la previsione di riqualificare tali ambiti oggi in uso produttivo, verso la
residenza o funzioni ad essa compatibili; si evidenzia che la loro attuazione dovrà essere
subordinata alla realizzazione di un’ indagine sulla qualità del suolo e della falda secondo il
Dlgs 152/06.
Casoni
Areale 10
Provincia di Bologna:
- si prende atto dell’intenzione dell’Associazione di utilizzare le precedenti previsioni del PRG
localizzate in questo areale solo ai fini dell’applicazione della perequazione urbanistica,
poiché esso è soggetto ad alcune tutele ambientali, tra cui in particolare si ricorda la
pertinenza fluviale, normata dall’art. 4.4 del PTCP.
Ambiti Specializzati per Attivita’ Produttive di Rilievo Comunale
Areale 1
Provincia di Bologna
- nel nostro precedente parere è stato erroneamente scritto che questo areale era un
ampliamento nell’ambito produttivo di rilievo comunale di “Casoni”, ci si riferiva invece
all’areale 1 di ampliamento nell’ambito produttivo di rilievo comunale di “Malalbergo”. Il
Documento Preliminare conferma tale areale, residuo di PRG vigente, tuttavia esso
interessa una porzione di territorio particolarmente sensibile, in quanto zona di particolare
interesse naturale-paesaggistico (art. 7.4 PTCP), zona di rispetto dei nodi ecologici
complessi (art. 7.4), connettivo ecologico diffuso (art. 3.5) e ambito agricolo di prevalente
rilievo paesaggistico (art. 11.8). Per tali motivazioni e in considerazione della relativa
vicinanza dell’area con l’ambito produttivo sovracomunale di Altedo, si suggerisce nel PSC
di valutare l’opportunità di trasferire la potenzialità edificatoria nell’ambito di Altedo, in
coerenza con le politiche stabilite dall’Accordo per gli ambiti produttivi dell’Associazione.
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Polo di Altedo
ARPA – AUSL
- si ritiene vincolante per l’attuazione di tale ambito l’esecuzione di interventi infrastrutturali,
con particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie
di rango adeguato nonché ad opere di compensazione in relazione al
consumo/impermeabilizzazione del suolo.
- Si dovrà inoltre verificare se tale previsione ricada nell’ambito di applicazione della
procedura di VIA di cui alla LR VIA di cui alla LR 9/99 e successiva Delibera di Giunta 15
luglio 2002 n. 1238 (punto 10 B3.5) in quanto dal Documento Preliminare emerge che si
ritengono localizzabili nell’ambito in questione circa 40 ettari di ST.
Comune di Minerbio
Ambiti di Riqualificazione
Capoluogo
Ambito R1
ARPA – AUSL
- L’ attuazione dell’ambito risulta subordinata all’esecuzione di indagini dello stato di
contaminazione del suolo e della falda per verificare eventuali contaminazioni pregresse
che necessitino di bonifica secondo il Dlgs 152/06 (parte V Siti contaminati)
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria derivanti dalla contiguità di tale
ambito con la SP San Donato, si ritiene necessario che vengano localizzate le funzioni
terziarie compatibili con la residenza nella porzione contigua la strada, prevedendo
comunque opere di mitigazione e un adeguato arretramento delle residenze dal fronte
strada.
Areali di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Capoluogo
Ambito 1
ARPA – AUSL
- Si dovrà inoltre valutare in via preliminare la necessità di eseguire indagini per definire
l’eventuale contaminazione del suolo e della falda secondo quanto previsto dal Dlgs 152/06
(parte V Siti contaminati).
Areali 1-2-3:
Provincia di Bologna:
- questi areali sono attraversati da un’infrastruttura per la mobilità. Prendendo atto delle
misure di mitigazione già dichiarate dal Documento Preliminare, si ribadisce la necessità di
valutare la problematica integrazione di tale infrastruttura nel disegno urbanistico generale
ed il suo rapporto con gli areali in oggetto, poiché fonte di criticità all’interno di insediamenti
residenziali. Inoltre è necessario considerare il suo attraversamento all’interno dei tre ambiti
tra i criteri di sostenibilità per la realizzazione degli stessi.
ARPA – AUSL
- Areale 1: Per la sostenibilità dell’intervento, si rende pertanto necessario un’approfondita
indagine circa l’impatto ambientale della nuova arteria stradale volta a determinare il miglior
tracciato che, oltre a soddisfare esigenze di viabilità, meglio risponda a garanzie di tutela
delle future residenze; in ogni caso si ritiene necessario che oltre alle eventuali opere di
mitigazione, sia previsto il vincolo di arretramento delle residenze dal fronte strada.
49
-
L’areale 2 presenta le stesse criticità ambientali dell’areale 1 derivanti dal tracciato della
futura circonvallazione ovest; in aggiunta si riscontra come ulteriore fattore di criticità la
presenza di condotte di metano che attraversano l’areale .
L’areale 3 presenta criticità simili all’areale 2 in termini di contiguità a infrastruttura viaria e
presenza di condotte di metano.
Areale 5 – areale 6
ARPA – AUSL
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria indotte dall’infrastrutture viarie ,
si ritiene necessario in sede di pianificazione comunale sia previsto sia l’arretramento delle
residenze ad una distanza adeguata dalla strada che la realizzazione delle opere di
mitigazione necessarie .
Areale 7
ARPA – AUSL
- per la sostenibilità delle funzioni svolte dall’Istituto Ramazzini, che potrebbero contemplare
la possibilità di funzioni sanitarie e recettive, si ritiene fondamentale che i documenti della
pianificazione comunale riportino come condizionamento e vincolo a carico all’adiacente
area produttiva la previsione di destinazione ad esclusive funzioni commerciali, terziarie,
direzionali .
Cà de Fabbri
Areale 8
ARPA – AUSL
- Per la sostenibilità delle tali previsione è fondamentale che nei documenti di pianificazione
comunale venga riconfermato l’assetto urbanistico definito dal vigente PRG che prevedeva
per il comparto C2.5 un’ampia area verde a separazione delle residenze che risultavano
previste solo in aderenza al contesto edificato della frazione di Cà dei Fabbri, rispetto
all’area produttiva a sua volta vincolata all’esecuzione di una fascia verde di ambientazione
Areali di potenziale sviluppo produttivo
Ambito consolidato Cà de Fabbri/Minerbio
ARPA – AUSL
- Per l’attuazione di tale ambito risulta vincolante l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con
particolare riferimento alla depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di
rango adeguato nonché ad opere di compensazione in relazione al
consumo/impermeabilizzazione del suolo.
Comune di Molinella
Ambiti da Riqualificare
Ambito R1/1
ARPA – AUSL
- Per la riqualificazione di questo ambito da funzioni produttive a residenziali si dovrà
valutare la necessità di esecuzione di verifiche sullo stato di contaminazione dei suoli e
della falda facendo riferimento a quanto indicato dal Decreto Legislativo 152/06 (parte V Siti
contaminati).
Ambito R1/2
ARPA – AUSL
- In relazione alle problematiche di rumore e qualità dell’aria indotte dalla ferrovia del SFM ,
si ritiene necessario che vengano privilegiate le funzioni non residenziali sul fronte ferrovia,
50
prevedendo comunque l’arretramento delle residenze ad opportuna distanza
dall’infrastruttura ferroviaria e la realizzazione delle opere di mitigazione necessarie.
Ambito R1/3
ARPA – AUSL
- Valgono per questo ambito gli stessi vincoli indicati per l’ambito R1/1 in relazione alla
necessità di indagini sul suolo e acquifero sotterraneo secondo il Dlgs 152/06 e in ordine
all’opportunità di localizzare le funzioni non residenziali sul fronte della linea ferroviaria
Areale di potenziale localizzazione degli ambiti per nuovi insediamenti urbani
Areale 1
ARPA – AUSL
- si ritiene pertanto necessario che, in sede di pianificazione Comunale, vengano posti
condizionamenti e vincoli sull’areale in relazioni alle diverse infrastrutture viarie presenti
quali l’arretramento delle prime edificazioni dalla Circonvallazione, la previsione di
un’adeguata fascia di ambientazione inedificata tra ferrovia e edifici scolastici e/o
residenziali e/o l’inserimento di parcheggi, strade di accesso, funzioni meno sensibili
nell’area contigua alla linea del SFM .
Areale 2
ARPA – AUSL
- L’areale si colloca a margine della ferrovia del SFM con potenziali ricadute negative in
termini di inquinamento acustico; in analogia a quanto indicato per l’areale 1 in sede di
pianificazione comunale si dovranno prevedere vincoli alla porzione contigua con la ferrovia
(barriere acustiche, fascia di ambientazione inedificata e/o l’inserimento di funzioni
commerciale-direzionali o di parcheggi )
Areale 3
ARPA – AUSL
- L’areale è destinato ad ospitare funzioni scolastiche; per tali motivi vista la necessità di
garantire la classe acustica I di massima protezione per le future strutture scolastiche, si
ritiene necessario che in sede di pianificazione Comunale venga effettuato uno studio di
compatibilità acustica ell’area considerato che in prossimità all’areale sono presenti aree
commerciali classificate in classe acustica IV.
Areale 4
ARPA – AUSL
- L’areale risulta interessato anche se marginalmente sul lato nord, dall’impatto derivante
dalla strada di collegamento del capoluogo con Marmorta, che potrà trovare mitigazione in
un accorta pianificazione degli assetti distributivi che garantisca la massima distanza
ottenibile tra residenza e infrastruttura stradale
Areale 6
ARPA – AUSL
- vista la significatività del nodo stradale, la sostenibilità della funzione residenziale dovrà
essere oggetto di specifiche indagini ed approfondimenti in ambito pianificazione comunale
per definire la migliore distribuzione degli assetti dell’areale, prevedendo la localizzazione
delle funzioni non residenziali sul fronte strada cosi da garantire la massima distanza
possibile fra residenze e strade
Areale 7
ARPA – AUSL
- In analogia a quanto previsto per l’areale 6, anche in questo caso si ritiene pertanto
opportuno che l’areale sia destinato per una quota a funzioni non residenziali da collocarsi
51
a ridosso dell’infrastruttura stradale; in ambito di pianificazione Comunale saranno
necessarie ulteriori valutazioni sulle opere di contenimento delle criticità ambientali di cui si
dovrà tenere conto nella edificazione viste le ridotte dimensioni dell’areale
San Martino in Argine
Areale 11
ARPA - AUSL
- L’areale presenta criticità sotto il profilo acustico e qualità dell’aria in quanto in parte
prospiciente alla SP 6 ; per la sostenibilità della previsione proposta in sede di
pianificazione comunale risulta necessario porre come condizione vincolante l’arretramento
delle residenze e la realizzazione di opere di mitigazione quali fascia di ambientazione
inedificata di separazione tra residenze e fronte stradale.
Areale 12
ARPA - AUSL
- L’areale si estende in prossimità del corridoio infrastrutturale previsto per la variante alla SP
6; per tale areale si ribadiscono le stesse considerazioni e limitazioni indicate per l’areale
11.
Areali di potenziale sviluppo produttivo
Capoluogo
Ambito suscettibile di sviluppo di Molinella
ARPA - AUSL
- Si prende atto che si tratta di ambito di rilievo sovracomunale interessato da Accordo
Territoriale per le aree Produttive, che esula dal campo di competenza dei PSC;
considerato comunque la significatività dell’intervento, si ritiene vincolante, per l’attuazione
di tale ambito, l’esecuzione di interventi infrastrutturali, con particolare riferimento alla
depurazione dei reflui e all’accessibilità verso strutture viarie di rango adeguato nonché ad
opere di compensazione in relazione al consumo/impermeabilizzazione del suolo.
- Si dovrà inoltre verificare se tale previsione ricada nell’ambito di applicazione della
procedura di VIA di cui alla LR VIA di cui alla LR 9/99 e successiva Delibera di Giunta 15
luglio 2002 n. 1238 (punto 10 B3.5) in quanto dal Documento Preliminare emerge che si
ritengono localizzabili nell’ambito in questione circa 60 ettari di ST.
Marmorta
Ambito 2
ARPA - AUSL
- Ancorché di modeste dimensione, la localizzazione di tale ambito produttivo non appare
congrua in quanto avulso rispetto al contesto territoriale in cui dovrebbe andare ad inserirsi,
in un area servita da infrastrutture fognarie inadeguate e peraltro poco distante dall’ambito
di sviluppo sovracomunale di Molinella, che si propone come area ben definita e
ambientalmente più adeguata ad accogliere nuove attività produttive.
San Martino in Argine
Ambito 3
ARPA - AUSL
- L’ambito presenta significative criticità nei confronti del contesto territoriale in cui andrà ad
inserirsi in quanto, se attuato, andrebbe a collocare attività produttive in contiguità con
residenze già esistenti; come già indicato nelle osservazioni generali al Documento
Preliminare e per altri areali similari, si ritiene non idonea la connessione fra aree produttive
52
e residenziali per le potenziali situazioni di conflittualità che potrebbero derivare da questa
previsione. Si chiede di valutare lo stralcio di detto areale, anche in relazione alla limitrofa
presenza nel territorio comunale di un area ben definita e attrezzata per la funzione
produttiva più idonea ad accogliere attività produttive.
Aviosuperficie
Provincia di Bologna:
- si continua a sottolineare la sensibilità ambientale dell’area e si ritiene opportuno
subordinare la conferma della localizzazione dell’aviosuperficie nel PSC ad attente
valutazioni e all’individuazione di eventuali siti alternativi e maggiormente idonei, ricordando
che questo tipo di struttura presuppone la realizzazione di edifici di supporto all’attività e
una parziale impermeabilizzazione di suolo, elementi non del tutto compatibili con la
sensibilità dell’area.
Proposta di Variante al PTCP riguardante il territorio del Comune di Malalbergo
Provincia di Bologna:
proposta di modifica al PTCP riguardante un’area interessata in passato dalla presenza di alcune
vasche ittiche in prossimità del corso dello Scolo Savena Abbandonato, in località Pegola, a
ridosso di un complesso edilizio con annesso parco, denominato Villa Scarani:
- A seguito delle modifiche introdotte durante la Conferenza, si chiede di meglio chiarire le
motivazioni della proposta, al fine di condividere un ragionamento organico sul sistema
complessivo delle tutele.
- Si intende comunque condizionare la variazione della pianificazione sovraordinata alla
valutazione positiva del Servizio Paesistico della Regione Emilia-Romagna e della Autorità
di Bacino, per le tematiche di specifica competenza.
9. LA CONCERTAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI
Contestualmente allo svolgimento della Conferenza di Pianificazione è stata svolta la
concertazione con le Associazioni economiche e sociali mediante un ciclo di incontri finalizzati
53
alla presentazione ed alla successiva discussione, della documentazione inerente il Documento
Preliminare, il Quadro Conoscitivo e la Valsat Preliminare, incontri svoltisi secondo il seguente
calendario:
1° incontro: Budrio 7 dicembre 2006 - Presentazione degli elaborati del PSC in forma associata;
2° incontro: Budrio 23 marzo 2007 – Risposta ai pareri e osservazioni pervenute
In occasione di tali incontri sono stati redatti i relativi verbali depositati agli atti della segreteria
dell’Associazione.
A seguito della concertazione sopracitata sono pervenuti i contributi delle seguenti Associazioni:
-
Confederazione Italiana Agricoltori Provincia di Bologna
Sindacati CGIL, CISL, UIL ;
Coldiretti della Provincia di Bologna
CNA Servizi Bologna
API Provincia di Bologna
Fondazione Le Chiavi di Casa
I contenuti dei pareri e delle osservazioni presentate dalle Associazioni suddette sono stati
sottoposti alla valutazione dell’Associazione in apposito elaborato depositato agli atti della
Conferenza assieme al verbale conclusivo.
10. QUINTA SEDUTA DELLA CONFERENZA: LA CHIUSURA
In data 21.03.2007, con lettera prot 4980 è stata inviata ai partecipanti la convocazione per la
quinta e conclusiva seduta, avente ad oggetto “Sottoscrizione verbale conclusivo della Conferenza
di Pianificazione.
In data 26.03.2007 è stato inviata, ai medesimi partecipanti, bozza del verbale conclusivo della
Conferenza al fine di richiedere possibili ed eventuali modifiche e integrazioni, da riconsegnare alla
segreteria dell’Associazione entro il giorno 29.03.2007, in modo da poter avere il giorno 2 aprile un
testo condiviso e pronto per la sottoscrizione.
Sono pervenute richieste di rettifica da parte dei seguenti Enti:
- Provincia di Bologna
- Servizio Tecnico Bacino Reno
- Direzione Regionale Beni Culturali
- Hera Bologna srl
- Ausl Bologna
- Arpa
Tali integrazioni e rettifiche sono state apportate d’ufficio al Verbale.
Si rammenta che ai sensi dell’art. 14, comma 8 della L.R. 20/2000, i singoli comuni, in sede di
predisposizione ed approvazione del rispettivo Piano Strutturale Comunale, debbono tener conto
di tutti i contributi conoscitivi e di tutte le valutazioni espresse in sede di Conferenza di
Pianificazione e debbono conformarsi alle determinazioni eventualmente assunte con l’Accordo di
Pianificazione;
la Conferenza medesima, secondo quanto previsto ai sensi dell’art. 14, comma 7 della citata
legge, è inoltre volta a verificare la possibilità di pervenire alla stipulazione di uno specifico
Accordo di Pianificazione tra i Comuni e la Provincia, teso a definire l’insieme degli elementi
54
costituenti parametro per le scelte pianificatorie del territorio; detto accordo, ai sensi dell’art. 32,
comma 3, della citata L.R. 20/2000 attiene ai dati conoscitivi e valutativi dei sistemi territoriali ed
ambientali, ai limiti e condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio interessato ed alle
indicazioni in merito alle scelte strategiche di assetto dello stesso;
Si ricorda inoltre che tutti gli elaborati tecnici (originari ed integrativi) riguardanti il Quadro
Conoscitivo, il Documento Preliminare, e la Valsat Preliminare, nonché tutti i contributi pervenuti
sia dagli Enti partecipanti alla Conferenza che dalle Associazioni economiche e sociali, sono stati
resi integralmente disponibili nel sito internet dell’Associazione all’indirizzo www.terredipianura.it e
sono depositati agli atti della conferenza presso la segreteria dell’Associazione.
Allegato al verbale
55
F.Z.
E.N.
28/03/07
F.R.
M.M.
I.M.
REDATTO CONTROL APPROVAT
O
(DRWN.BY) .
(CHCK’D) (APPR’D)
FUNZIONE O SERVIZIO (DEPARTMENT)
REV DATA
.
(DATE)
DESCRIZIONE
(DESCRIPTION)
INGEGNERIA RETI
DENOMINAZIONE IMPIANTO O LAVORO (PLANT OR PROJECT DESCRIPTION)
ASSOCIAZIONE TERRE DI PIANURA - INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEI
FOGNARI- DEPURATIVI E GAS A SEGUITO NUOVE EDIFICAZIONI
IDENTIFICATIVO IMPIANTO (PLANT IDENTIFIER)
SISTEMI ACQUA,
N° ELABORATO
(DOCUMENT N°)
N° COMMESSA (JOB N°)
ID DOCUMENTO
(DOCUMENT ID)
NOME FILE (FILE
NAME)
10700028442
DENOMINAZIONE DOCUMENTO (DOCUMENT
DESCRIPTION)
RELAZIONE INTERVENTI NECESSARI PSC TERRE
DI PIANURA
SCALA
N° FOGLIO
DI
(SCALE)
(SHEET N°)
(LAST)
--
56
71
INDICE
1...............................................................................................................................OGGETTO E SCOPO57
2........................................................................................................................................... GENERALITÀ57
3...................................................................................................... DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI57
3.1
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.1.4
3.1.5
3.1.6
SERVIZIO ACQUEDOTTO .................................................................................................................57
Comune di BARICELLA......................................................................................................................57
Comune di BUDRIO ...........................................................................................................................57
Comune di GRANAROLO ..................................................................................................................58
Comune di MALALBERGO.................................................................................................................58
Comune di MINERBIO........................................................................................................................58
Comune di MOLINELLA .....................................................................................................................59
3.2
3.2.1
3.2.2
3.2.3
3.2.4
3.2.5
3.2.6
SERVIZI FOGNATURA E DEPURAZIONE:.......................................................................................59
Comune di Baricella............................................................................................................................59
Comune di Budrio ...............................................................................................................................59
Comune di Granarolo .........................................................................................................................60
Comune di Malalbergo........................................................................................................................61
Comune di Minerbio............................................................................................................................61
Comune di Molinella ...........................................................................................................................61
3.3 SERVIZIO GAS ...................................................................................................................................62
3.3.1 Comuni di BARICELLA e malalbergo.................................................................................................62
3.3.2 Comune di BUDRIO ...........................................................................................................................63
56
3.3.3 Comune di GRANAROLO ..................................................................................................................63
3.3.4 Comune di MINERBIO........................................................................................................................63
3.3.5 Comune di MOLINELLA .....................................................................................................................63
oggetto e scopo
Il presente documento riporta una sintetica descrizione dei principali interventi sui sistemi del
Servizio Idrico Integrato e del servizio Gas, che si renderanno necessari per mantenere i corretti
livelli dei servizi in seguito alla realizzazione delle edificazioni previste.
generalità
Gli interventi indicati in seguito sono individuati analizzando sui sistemi l’impatto dei previsti
incrementi del carico residenziale (caratterizzato al momento da dati sufficientemente definiti) e
potranno essere integrati in presenza delle previsioni di incremento produttivo e terziario.
Il documento contiene una descrizione degli interventi con un livello di dettaglio compatibile
con la presente fase di pianificazione; in forma di shape file viene fornita in allegato l’informazione
riguardante l’allocazione degli interventi.
Servizio ACQUEDOTTO
Descrizione degli interventi
Il territorio del comune di Bologna e della pianura bolognese è servito da un unico
acquedotto; le valutazioni degli impatti delle previste edificazioni sulle captazioni idropotabili che
lo alimentano sono quindi condotte considerando i dati contenuti nei PSC del Comune di Bologna e
dalle Associazioni Reno Galliera e Terre di Pianura.
Da tali valutazioni emerge la necessità di prevedere un potenziamento delle captazioni.
Comune di Baricella
Baricella capoluogo:
Per alimentare le aree a ovest dell’abitato (aree di espansione 2 e 3) dovrà essere prevista la
realizzazione del collegamento tra la rete distributrice di via Marconi e le reti distributrici lungo via
Giovannini e via Ungarella e il potenziamento della condotta in uscita dal gruppo di riduzione lungo
via Bianchetta fino all’incrocio con via Marconi.
San Gabriele/Mondonuovo:
La rete nella sua configurazione attuale è al limite della capacità di fornitura del servizio idrico a
livelli di pressione accettabili. Per servire le aree di espansione 8, 9 e 10 dovrà essere previsto il
potenziamento delle condotte distributrici lungo via Bentivogli e via Garibaldi, dovrà essere
realizzato il collegamento tra le reti di via Bentivogli e via Savena Vecchia all’altezza di via Cavalle
e dovranno essere potenziate le condotte di via Cavalle fino all’interconnessione con la rete di via
Punta, le condotte di via Punta, via Travallino (fino all’incrocio con via Piastrino), via Piastrino fino
all’interconnessione con la rete di via Altedo.
Boschi:
Per servire le aree di espansione 12 e 13 è necessario il completamento del collegamento idrico
Malalbergo-Boschi già inserito in Piano d’Ambito.
Comune di Budrio
Per quanto riguarda l’alimentazione dell’intero comune, la capacità del sistema acquedottistico di
garantire il servizio alle nuove utenze è vincolata alla realizzazione della nuova adduttrice BudrioMolinella inserita in Piano d’Ambito.
57
Budrio capoluogo:
Per l’area a ovest dell’abitato (area di espansione 5) si dovrà prevedere il potenziamento delle
condotte esistenti lungo via Rabuina tra via Edera e via Albareda e la magliatura con la rete di via
Albareda della Mura.
Per servire le aree di espansione 1 e 2 (aree situate a sud-est dell’abitato) è necessario potenziare le
condotte distributrici di via Zenzalino Sud tra via Savino e via Bisce Martella. Risulta, inoltre,
necessario realizzare la magliatura tra le reti di via Bisce Martella, via Bolognetta, via Zenzalino
Sud e via Savini.
Per alimentare l’area di espansione a nord dell’abitato (area 4) dovrà essere previsto il
potenziamento delle condotte di via Amorini Sant’Antonio fino all’altezza di via Cimitero di Pieve.
Mezzolara:
Per servire l’area di espansione 10 e l’area di riqualificazione R1/2 è necessario realizzare la
magliatura tra le reti distributrici di via Lumaca e via Riccardina.
Comune di Granarolo
Granarolo capoluogo:
Per garantire il servizio idrico alle aree di espansione 2 e 3 è necessario il potenziamento delle
condotte distributrici di via Tartarini (tra via San Donato e la connessione con la rete che prosegue
da via Brenti) e la realizzazione della magliatura tra la rete distributrice interna ai comparti con la
rete di via San Donato, via Ghiaradino e via Roma.
Per servire le aree di espansione 1, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e l’area di riqualificazione R2 si dovrà prevedere
il potenziamento delle condotte di via Tartarini fino all’incrocio con via Marsiglia Nuova, la
connessione con la rete di via Viadagola con condotte interne ai comparti, il potenziamento delle
condotte di via Viadagola e il collegamento con la rete di via Roma con condotte interne al futuro
comparto.
Quarto Inferiore:
Per l’area di espansione 12 si dovrà prevedere la magliatura tra le reti di via San Donato e via
Badini.
Comune di Malalbergo
Malalbergo capoluogo:
Per servire le aree di espansione 1 e 2 è necessario realizzare la derivazione dal gruppo di riduzione
di via Nazionale, il potenziamento delle condotte di via Nazionale e la magliatura con le reti di via
Lama e via Anna Frank.
Altedo/Pegola:
Per garantire il servizio idrico alle aree di espansione 3, 4, 5, 6 e 7, si dovrà prevedere il
potenziamento delle condotte di via Nazionale (tra via Bentini e via Castellina) di via Borgo e di via
Marconi e si dovrà realizzare la magliatura tra le reti di via Borgo e di via Corso.
Comune di Minerbio
Minerbio Capoluogo:
Per servire le aree di espansione 1 e 2 è necessario realizzare il collegamento tra la rete distributrice
di via Savena Superiore e la rete di via Otto Marzo.
Per servire le aree di espansione 5 e 6 e l’area di riqualificazione R2 è necessario realizzare la
magliatura tra le reti distributrici di via Savena Inferiore e di via Canaletto all’altezza dell’incrocio
con via Marconi.
58
Cà de Fabbri:
Per le aree di espansione 8 e 9 si dovrà prevedere il potenziamento delle condotte di via Piave tra
via Ronchi Inferiore e piazza Barone.
Comune di Molinella
Per servire tutte le aree di espansione e riqualificazione è necessario il potenziamento degli impianti
della centrale Buriane.
Molinella capoluogo:
Per alimentare le aree di espansione 1A, 1B, 2, 3, 4, 5, 6 e 7 e le aree di riqualificazione R1/2, R2 e
R1/4 è necessario il potenziamento delle condotte di via Circonvallazione Provinciale (in uscita dal
serbatoio pensile fino all’incrocio con via Viola), di via Viola (fino al limite del comparto 6), di via
Fiume Vecchio (fino a via Giuseppe Bentivogli), di via Giuseppe Bentivogli (fino all’incrocio con
via Don Giovanni Minzoni) di via Don Giovanni Minzoni (tra via Andrea Costa e via Domenico
Gagliardi); sono altresì necessarie le magliature, con le condotte interne ai futuri comparti, tra le reti
di via Viola, via Augusto Murri, via Provinciale Inferiore e di via Fiume Vecchio e tra le reti di via
Giuseppe Bentivogli, via Antonio Giuriolo, via Giacomo Pedrelli, via Leonida Zarri, via Don
Giovanni Minzoni e via Spadona.
Servizi Fognatura e Depurazione:
Comune di Baricella
Baricella capoluogo:
Tutte le aree di espansione previste a nord – ovest di via Roma (aree 2, 3, 4, 5 e 6) potranno
scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente, così come l’area di espansione 7 e di
riqualificazione R1.
L’area 1 potrà scaricare i reflui neri nella rete esistente previa realizzazione di un collettore dedicato
ed adeguamento della condotta esistente.
San Gabriele/Mondonuovo:
Le aree di espansione previste (aree 8, 9, 10 e 11) potranno scaricare i propri reflui neri nella rete
fognaria esistente.
Baricella centri minori:
Le aree di espansione 12 e 13 previste in località Boschi potranno collettare i reflui neri nella
condotta principale esistente di via Scalone tramite realizzazione di un apposito condotto.
Comune di Budrio
Budrio capoluogo:
Le aree di espansione 5 e 6 dovranno collettare i reflui neri al depuratore principale tramite condotto
da realizzarsi appositamente.
L’area 7 prevista ad ovest di via Zenzalino Sud potrà immettere i reflui neri nella rete esistente,
mentre le restanti aree di espansione 1, 2 e 3 e le aree di riqualificazione R1/2 e R2 nelle zone sud,
est e nord del capoluogo dovranno convogliare i reflui neri al depuratore tramite un collettore
dedicato.
Mezzolara:
59
La prevista area di espansione 9 potrà scaricare i reflui acque nere nella rete esistente previo
interventi di riqualificazione della stessa con separazione delle condotte in funzione delle diverse
tipologie di reflui e realizzazione di condotta dedicata acque nere. L’area 10 dovrà convogliare i
reflui neri all’impianto di sollevamento esistente in via Riccardina con adeguamento dell’impianto
stesso.
Gli scarichi neri relativi all’area di riqualificazione R1/2 potranno confluire nella rete fognaria
esistente.
I carichi previsti per le aree sopra citate renderanno necessario un potenziamento dell’impianto di
depurazione esistente.
Vedrana:
Le aree di espansione 12 e 13 potranno scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente.
Budrio centri minori:
Le aree di espansione 8 in località Dugliolo, 14 e 15 in località Prunaro e 11 in località Cazzano
potranno immettere i reflui neri nella rete esistente.
I carichi previsti nelle aree delle località Cazzano e Dugliolo renderanno necessario un
potenziamento/adeguamento degli impianti di depurazione esistenti.
Comune di Granarolo
Granarolo capoluogo:
L’area di espansione 6 afferente a via Chiesa di Viadagola potrà scaricare i reflui neri nella rete
fognaria esistente.
Le aree di espansione ad ovest del capoluogo 5, 7, 8, e 9 dovranno convogliare i reflui neri al
depuratore del capoluogo mediante realizzazione di appositi collettori acque nere e riconversione
del collettore esistente a condotto acque bianche con realizzazione di apposito manufatto
scolmatore.
Le aree 1 e 10 nella zona nord dovranno convogliare i reflui neri direttamente al depuratore con
realizzazione di apposito collettore e riqualificazione della condotta esistente a condotta acque
bianche.
Le restanti aree di espansione 2, 3, e 4 e le aree di riqualificazione R2 potranno convogliare i reflui
neri nella rete esistente confluente nel condotto fognario principale afferente a via San Donato, con
recapito finale al depuratore del capoluogo.
Quarto Inferiore:
Le previste aree di espansione 11, 14 e 15 e l’area di riqualificazione R2 afferente a via Calabria
Vecchia dovranno convogliare i reflui neri nella rete esistente mediante realizzazione di un apposito
collettore e adeguamento della rete stessa nel tratto di via Badini.
L’area 12 a sud di via Badini dovrà realizzare le proprie reti fognarie in funzione della immissione
futura del comparto D4 e del collettamento dei reflui provenienti da via I Maggio, con scarico nel
collettore esistente su via Badini e recapito finale al depuratore di Bologna.
Le aree di riqualificazione R1 e R2 e di espansione 13 potranno convogliare i reflui neri nella rete
esistente.
Cadriano:
L’area di riqualificazione R2 potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente.
Lovoleto:
Le aree di espansione 16 previste nella località potranno scaricare i reflui neri nella rete esistente.
60
Comune di Malalbergo
Malalbergo capoluogo:
Le previste aree di espansione 1 e 2 a nord del capoluogo dovranno collettare i reflui neri al
depuratore tramite apposito condotto e con interventi di adeguamento della rete esistente. Tale
collettamento renderà necessaria la realizzazione di un impianto di sollevamento a carico dei
comparti.
Altedo-Pegola:
L’area di espansione 9 nella frazione Pegola potrà scaricare i reflui neri nella rete esistente.
Il comparto 8 a sud della frazione Altedo dovrà realizzare una rete fognaria predisposta per il
collettamento dei reflui neri provenienti dalla zona ad est di via Bassa Inferiore ed immissione nel
collettore nero in fase di realizzazione a sud del comparto stesso.
Stante gli interventi già in corso nella frazione stessa, le aree 3, 4, 5, 6 e 7 potranno scaricare i
rispettivi reflui neri nella rete fognaria esistente.
Malalbergo centri minori:
Le aree di espansioni 11 e 12 in località Ponticelli potranno convogliare i reflui neri nella rete
fognaria esistente, previo trattamento depurativo privato (fossa imhoff).
L’area di espansione 10 in Località Casoni potrà convogliare i reflui neri nella rete fognaria
esistente.
Comune di Minerbio
Minerbio capoluogo:
Le aree di espansione 1, 2, 5 e 6 ad ovest del capoluogo dovranno collettare i reflui neri all’impianto
di sollevamento esistente di via Canaletto 2, tramite condotta dedicata da realizzarsi ex-novo e
adeguamento/riqualificazione della rete esistente. In funzione dei carichi previsti l’impianto stesso
necessiterà di un potenziamento.
Le aree 3 e 4 previste ad est dovranno realizzare un collettore per il convogliamento dei reflui neri
all’impianto di sollevamento esistente in via Savena Inferiore.
L’area di espansione 7, tramite collettore dedicato, e le aree di riqualificazione R1, R2 potranno
convogliare i reflui neri nella rete esistente.
Cà de Fabbri:
Le previste aree di espansione 8, 9, 10 e 11 dovranno convogliare i reflui neri nella rete fognaria
principale esistente tramite realizzazione di condotti dedicati.
Comune di Molinella
Molinella capoluogo:
I nuovi comparti da realizzarsi a nord del capoluogo (Aree 1A, 1B, 2, 3, 4, 5, R1/2, R1/4 e R2)
dovranno convogliare i propri reflui acque nere al depuratore comunale mediante realizzazione di
un nuovo collettore e sistemazione della rete esistente. Tale sistemazione dovrà necessariamente
prevedere la deviazione degli scoli acque bianche, attualmente confluenti nella rete fognaria, in
idoneo corpo idrico superficiale.
Le aree ad ovest del capoluogo (aree 6 e 7) convoglieranno gli stessi reflui acque nere all’impianto
di sollevamento di prossima realizzazione nella rotonda tra via Barattino e via Montegrappa, tramite
opportuno collettore. L’area di riqualificazione R1/3 nella zona sud del capoluogo potrà scaricare i
reflui acque nere nella rete fognaria acque miste esistente.
61
Stante gli interventi in corso non risultano necessari ulteriori adeguamenti dell’impianto di
depurazione.
S. Pietro Capofiume:
L’area di espansione 8 prevista potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente previo
interventi di adeguamento della stessa.
S. Martino in Argine:
Le aree 11 e 13 in previsione a nord e a sud-ovest della località dovranno convogliare i reflui acque
nere mediante interventi di realizzazione di un nuovo collettore e di sistemazione/adeguamento
della rete esistente.
Marmorta:
Le aree di espansione 9 e 10 previste potranno scaricare i reflui neri nella rete esistente tramite
realizzazione di collettori dedicati e adeguamento della rete esistente.
Selva Malvezzi:
L’area di espansione 14 potrà scaricare i reflui neri nella rete fognaria esistente.
Servizio Gas
Nel presente documento non vengono segnalati gli interventi di dettaglio relativi alla distribuzione
interna ai comparti: essi genericamente consistono nell’installazione di impianti di riduzione di
distretto a servizio dei comparti stessi con stacco dalla vicina rete di IV specie esistente e rete di
distribuzione capillare in VII o in VI specie.
Per la definizione di dettaglio dei suddetti interventi si rimanda alle fasi successive della
pianificazione partecipata.
Comuni di BARICELLA e MALALBERGO
Il sistema rete gas intercomunale sul quale gravano i prelievi incrementali per le aree di nuova
espansione e gli ambiti di riqualificazione considerati, insiste sui territori dei comuni di Baricella e
Malalbergo; è inoltre già stata prevista nell’ambito del PSC elaborato in forma associata
dall’Associazione Reno Galliera, l’interconnessione tra questo sistema e quello insistente sul
territorio del comune di S.Pietro in Casale.
Per adeguare il sistema appena descritto alle espansioni previste sono stati individuati i seguenti
interventi sulla rete:
Chiusura di una maglia di rete in IV specie parallelamente alla via Nazionale, tra l’estremità
di via Nazionale stessa e la condotta presente su via Chiavicone in comune di Malalbergo,
tale intervento è necessario al servizio delle aree 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 in comune di Malalbergo;
Chiusura di una maglia di rete in IV specie lungo via Scalone in comune di Malalbergo, tale
intervento è necessario al servizio delle aree 1 e 2 in comune di Malalbergo e delle aree 12 e
13 in comune di Baricella;
Ingrossamento di un tratto di condotta in IV specie parallelamente a via Savena Vecchia, a
partire dall’ incrocio con via Cavalle, fino al secondo gruppo di riduzione al servizio della
frazione di San Gabriele, in comune di Baricella; tale intervento è necessario al servizio
delle aree 8, 9, 10, 11 in comune di Baricella.
Per adeguare il sistema appena descritto alle espansioni previste sono stati individuati i seguenti
interventi sugli impianti:
Adeguamento dell’impianto REMI in comune di Malalbergo; tale intervento è
evidentemente di valenza generale, risulta necessario al servizio di tutte le aree considerate
nei comuni di Malalbergo e Baricella.
62
Comune di BUDRIO
Budrio capoluogo:
Il sistema gas del comune in oggetto appare complessivamente adeguato a garantire gli incrementi
di prelievo richiesti per le aree considerate, sia per quanto attiene le reti, che per quanto attiene gli
impianti.
Occorre realizzare due interventi localizzati:
Estensione rete di IV specie al servizio dell’area 4 con stacco a partire dalla condotta posta
all’incrocio tra le vie Trasversale di pianura e Albareda;
Estensione rete di IV specie al servizio dell’area 3 con stacco a partire dalla condotta posta
su via Zenzalino Nord.
Mezzolara:
Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare il seguente
intervento:
Chiusura di una maglia in VI specie in raddoppiamento della condotta di via Riccardina Mezzolara attraverso l’area 10, a servizio delle aree 9, 10 ed R1/2.
Comune di GRANAROLO
La rete gas del comune in oggetto, facente parte del sistema gas intercomunale di Bologna e comuni
limitrofi, risente in modo molto importante dei prelievi incrementali previsti.
Occorre pertanto realizzare, a servizio di tutti i comparti considerati, i seguenti interventi:
Ingrossamento (o equivalente raddoppio) della condotta di IV specie presente su via
S.Donato a partire dall’abitato di Quarto Inferiore fino alla zona industriale a sud di
Granarolo capoluogo;
Chiusura di una maglia in IV specie lungo via Roma, tra l’estremità di rete posata
parallelamente a via Roma stessa al servizio dell’abitato di Viadagola e la condotta posta su
via Cadriano
Comune di MINERBIO
Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare i seguenti
interventi:
Raddoppio della condotta in IV specie presente sulle vie Roma e Garibaldi attraverso le aree
1 e 2 fino all’incrocio con vicolo Stradone; tale intervento è necessario al servizio delle aree
1 e 2;
Estensione rete di IV specie all’interno delle aree R2 e 6 parallelamente alla via Canaletto,
con stacco dalla condotta presente su strada Savena Inferiore; tale intervento è necessario al
servizio delle aree R2, 6, 5.
Comune di MOLINELLA
Per adeguare il sistema gas in oggetto alle espansioni previste è necessario realizzare i seguenti
interventi:
Magliatura in IV specie lungo via Severino Ferrari tra l’estremità di via Idice Abbandonato e
l’estremità di via Canale della Botte; tale intervento risulta di valenza generale, essendo
volto a migliorare l’affidabilità dell’intero sistema, pertanto va considerato al servizio di
tutti gli areali previsti da PSC sul territorio comunale;
Magliatura in IV specie lungo le vie Podgora e Mameli; tale intervento risulta di valenza
generale, essendo volto a migliorare l’affidabilità dell’intero sistema, pertanto va
considerato al servizio di tutti gli areali previsti da PSC sul territorio comunale;
63
Chiusura di una maglia in IV specie tra via Provinciale Superiore e via Provinciale Inferiore
attraverso le aree 1A, 1B, 6, 7; tale intervento è finalizzato al servizio degli stessi areali 1A,
1B, 6, 7;
Chiusura di una maglia in IV specie a partire dall’incrocio tra le vie Mameli e Costa fino
all’incrocio tra le vie Bentivogli e Fiume Vecchio, attraverso le aree 4 e 5; tale intervento è
finalizzato al servizio delle aree 2, 3, 4, 5, R1/2, R1/4, R2.
64
Oggi, giorno 2 aprile 2007, alle ore 9,30, presso l’Auditorium di Budrio, via Saffi 50, risultano
presenti i seguenti soggetti:
Ente
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
Regione Emilia Romagna - Presidenza
Regione Emilia Romagna - Servizio Monitoraggio
dei Sistemi Insediativi
Regione Emilia Romagna - Servizio
Programmazione Territoriale
Regione Emilia Romagna – Servizio
Valorizzazione e Tutela del Paesaggio
Provincia di Bologna – Presidenza
Provincia di Bologna – Settore Pianificazione
Territoriale e Trasporti
Provincia di Bologna - Settore Ambiente
Pianificazione Paesistica Tutela e Conservazione
del Suolo
Provincia di Bologna – Settore Viabilità
Provincia di Ferrara - Presidenza
Comune di Argenta
Comune di Baricella
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
Comune di Medicina
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
ARPA – Distretto Territoriale di Pianura
ARPA – Distretto Urbano
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
Consorzio di Bonifica di II grado per il Canale
Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
02.04.
07
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
65
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e del
Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico
Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
ENEL Distribuzione – Esercizio metropolitano di
Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione Nazionale-Firenze
HERA S.p.a.
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
x
x
x
x
x
x
Il Presidente della Conferenza chiede agli enti partecipanti di dare per letto il documento e se il
medesimo viene condiviso o se ci sono esplicite richieste di correzioni o integrazioni.
A seguito di richiesta di integrazione del Verbale conclusivo viene così aggiornato.
Il presente verbale conclusivo risulta conseguentemente aggiornato con gli atti soprarichiamati.
66
Documentazione:
A) Atti relativi alla Conferenza di Pianificazione
Verbali della Conferenza:
- verbale seduta del 27 settembre 2006
- verbale seduta del 19 dicembre 2006
- verbale seduta del 6 febbraio 2007
- verbale della seduta del 2 marzo 2007
- verbale della seduta del 2 aprile 2007
Atti Tecnici originari ed atti tecnici aggiornati ed integrati relativi al:
- Quadro Conoscitivo
- Documento Preliminare
- Valutazione preliminare di sostenibilità ambientale e territoriale
Tutti i soprarichiamati documenti sono depositati agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione. Sono inoltre pubblicati all’indirizzo web dell’Associazione:
www.terredipianura.it.
B) Atti relativi alla Concertazione con le Associazioni economiche e sociali
Verbali
- verbale seduta del 1° incontro: Budrio, 7 dicembre 2006, presentazione degli elaborati del PSC
in forma associata;
- verbale seduta del 2° incontro: Budrio, 23 marzo 2007, risposta dell’Associazione ai pareri
pervenuti
Atti Tecnici
- Contributi presentati dalle Associazioni
- Valutazione dell’Associazione sui contributi ricevuti
Tutti i soprarichiamati documenti sono depositati agli atti della Conferenza presso la segreteria
dell’Associazione. Sono inoltre pubblicati all’indirizzo web dell’Associazione:
www.terredipianura.it.
67
Firma del verbale conclusivo
Regione Emilia Romagna
Provincia di Bologna
FIRMATO
Provincia di Ferrara
Comune di Argenta
Comune di Baricella
FIRMATO
Comune di Bentivoglio
Comune di Budrio
Comune di Bologna
FIRMATO
FIRMATO
Comune di Castenaso
Comune di Castelmaggiore
Comune di Ferrara
Comune di Galliera
Comune di Granarolo dell’Emilia
Comune di Malalbergo
FIRMATO
FIRMATO
Comune di Medicina
Comune di Minerbio
Comune di Molinella
FIRMATO
FIRMATO
Comune di Ozzano dell’Emilia
Comune di Poggiorenatico
68
Comune di San Pietro in Casale
Nuovo Circondario Imolese
Associazione Comuni Reno-Galliera
Associazione Comuni Cinque Castelli
Associazione Comuni Valle dell’Idice
ARPA – Sezione Provinciale di Bologna
AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica
FIRMATO
FIRMATO
AUSL - Distretto Pianura Est
AUSL - Dipartimento Tecnico
Autorità di Bacino del Reno
Servizio Tecnico Bacino Reno
Consorzio della Bonifica Renana
FIRMATO
FIRMATO
Consorzio di Bonifica di II grado per il
Canale Emiliano-Romagnolo
Protezione Civile
Direzione Regionale per i Beni e le Attività
Culturali dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Architettonici e
del Paesaggio dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia Romagna
Soprintendenza per il Patrimonio Storico
Artistico Demo-Etno-Antropologico
Istituto Beni Artistici, Culturali e Naturali
ATO 5
FIRMATO
FIRMATO
69
ENEL Distribuzione – Esercizio
metropolitano di Bologna
Terna S.p.a./Fi Gruppo Enel
Gestore Rete di Trasmissione NazionaleFirenze
HERA S.p.a.
FIRMATO
Ferrovie dell’Emilia Romagna – FER srl
Telecom Italia S.p.a.
A.N.A.S. Ente nazionale per la strade
Società Autostrade per l’Italia
IV Reparto Infrastrutture
I Regione Aerea
SNAM Rete Gas Distretto Centro Orientale
Bologna
Interporto Bologna Spa
ENEA – Centro Ricerche di Bologna
FIRMATO
FIRMATO
FIRMATO
Università degli Studi di Bologna
Ministero delle Comunicazioni – Roma
ATC SpA
Società Reti Mobilità SpA
Stogit Spa
70
Letto confermato e sottoscritto in n° 1 originale.
Il Presidente della Conferenza
Loretta Lambertini
Il Responsabile del Procedimento
Michele Gentilini
71
Scarica

Verbale conclusivo della Conferenza di Pianificazione