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VENERDÌ
23 MAGGIO 2014
CUNEO
La Guida
Baraldi: “Ottimizzare spazi e tempi, al servizio degli utenti, valorizzando le specificità dei due ospedali”
Gli esami pre operatori tutti insieme al Carle
che viene unito al Santa Croce da una navetta
Cuneo - Un’unica struttura ospedaliera dove vengono
eseguite tutte le prestazioni
pre operatorie (esami del sangue, elettrocardiogramma,
radiografia del torace, visita
dell’anestesista...): è il nuovo
Day service, che entra in funzione lunedì 26 maggio al 1°
piano dell’ospedale Carle.
“È un passo importante
verso la sempre maggiore valorizzazione della ricchezza e
delle potenzialità presenti nei
due presidi del Santa Croce e
del Carle - sottolinea Giovanna Baraldi, direttore generale
dell’azienda ospedaliera -. Occorre passare dalla logica di
servizi duplicati, e quindi costosi, a quello di servizi complementari e appropriati. Significa sviluppare due diverse e possibili vocazioni. Se la
vocazione del Santa Croce è
quella di ospitare grandi tecnologie, di altissima qualità (tac, risonanza magnetica,
acceleratore lineare...), che
non possono essere trasportate e che necessitano spazi dedicati, quella del Carle è dare
un’assistenza di livello altrettanto alto, ma attraverso l’impiego di tecnologia più ‘leggera’. Certamente Cuneo avrebbe bisogno di un nuovo ospedale, costruito con tecnologie innovative, nel rispetto
dell’ambiente. Tuttavia, questo obiettivo non potrà essere raggiunto a breve. Per questo occorre gestire e armonizzare al meglio le attività dei
due ospedali esistenti. Ed è
in questa prospettiva che sono attualmente aperti cantieri
edili che occupano il 10% del-
le aree sanitarie, sia del Santa
Croce che del Carle. Tuttavia
ciò signiica un’ulteriore riduzione del già limitato spazio
disponibile”.
“Il nuovo day service è un
passo avanti verso un maggiore rispetto nei riguardi del
paziente; lo si accoglie in ambienti più accoglienti e confortevoli - puntualizza Giuseppe Coletta, direttore del
blocco operatorio -. Si tratta
di un percorso pre-operatorio
più fruibile, rapido, sicuro”.
Franco Vaccaro
Cuneo - (fv). Lunedì 26
maggio inizia un servizio
di navetta gratuito (a utilizzo aziendale) tra gli ospedali
Santa Croce e Carle, nei giorni feriali, dalle 8 alle 13, ogni
20 minuti.
“Non si tratta di una sovrapposizione al servizio pubblico - precisa il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Giovanna Baraldi -, ma di
un servizio interno all’azienda, per garantire un veloce
spostamento del personale sanitario e degli utenti che devono effettuare visite ed esami; si tratta di un’integrazione alle prestazioni sanitarie”.
“Gestire un’azienda che
opera su due diverse sedi rappresenta una sfida organizzativa - prosegue la Baraldi -. Si tratta di armonizzare
le due strutture, a cominciare dal lusso di materiali e di
persone che si muove tra esse. Far funzionare al meglio il
Santa Croce e il Carle signiica far sì che i reparti lavorino
in modo coordinato. Il Santa
Croce è sede di grandi tecno-
logie, sale operatorie, attività
chirurgica, ambulatori attrezzati con dispositivi complessi; il Carle (di cui occorre aumentare le potenzialità) dovrà
ospitare sempre più eficacemente pazienti che necessitano di prestazioni e visite mediche o esami effettuabili con
tecnologie leggere. Intraprendere questo percorso significa rendere più eficienti i servizi, non attraverso lo spostamento di reparti (o di pazienti, operatori sanitari, materiali, farmaci, documenti) tra i
due ospedali, ma attraverso il
collegamento tra le due strutture tramite la navetta”.
La navetta sarà unicamente
utilizzabile dai pazienti inseriti in percorsi ambulatoriali,
dai loro accompagnatori, dai
volontari e dai dipendenti.
“Ci siamo impegnati in un
grosso sforzo organizzativo
per rendere più agevole l’accesso dei pazienti - afferma
Rosetta Corrado, capo sala responsabile degli ambulatori -.
Predisponiamo un’agenda di
prenotazione in cui gli utenti vengono suddivisi per fasce orarie, per evitare loro attese lunghe e per ottimizzare i
tempi degli operatori”.
La navetta collega l’ingresso del Santa Croce (via Coppino) a quello del Carle (piano
seminterrato, blocco B), ha
fatto il suo viaggio inaugurale martedì scorso, sarà operativa in modo sperimentale per
un mese e “verrà monitorato il grado d’utilizzo e le differenti tipologie d’utenza - conclude Baraldi -. I dati verranno utilizzati per l’adeguamento del servizio alle necessità
che emergeranno”.
20 infermieri, 3 fisioterapisti,
22 oss e 5 amministrativi.
Trattandosi di posti letto
convenzionati, i pazienti non
dovranno sostenere spesa alcuna, ma saranno a carico del
Sistema sanitario nazionale. E
se in ospedale un malato costa,
in media, 700-800 euro il giorno, in lungodegenza si scende a 150, che diventano 120 in
continuità assistenziale e 100
in Rsa.
“Il ricovero nelle corsie caragliesi - continuano Ghio e
Lovino - potrà durare fino a
30 giorni, estensibili a 60 se le
condizioni cliniche del paziente lo richiederanno. La selezio-
ne dei malati da accogliere viene oggi gestita dall’Aso Santa
Croce, in collaborazione con i
Distretti sanitari del territorio.
Il criterio orientativo seguito è
quello dell’appropriatezza del
ricovero, in base alla complessità e alle necessità di cura e di
assistenza del paziente”.
Soddisfazione per la riapertura dell’ex Presidio è stata
espressa dal sindaco di Caraglio, Giorgio Lerda - in quanto
“si è mantenuta in vita la struttura ed è stato riattivato un
servizio importante per la popolazione di Caraglio e di tutto
il Distretto”.
Elisabetta Lerda
Nell’ex Presidio una sessantina di posti di lungodegenza convenzionati con l’Asl. Iniziati lunedì i primi ricoveri
Apre a Caraglio la Casa di cura Monteserrat
Dismesso in fase di riorganizzazione del Piano sanitario
regionale e chiuso il 30 giugno
2013, l’ex Presidio sanitario
ospiterà adesso una sessantina
di posti letto di lungodegenza,
convenzionati con l’Asl e gestiti dalla Casa di cura Monteser-
Un unico primario per i Pronto
soccorso di Savigliano e Saluzzo
Saluzzo - (fv). La direzione generale dell’Asl Cn 1 ha assegnato al primario del dipartimento di emergenza e accettazione di Savigliano, Giorgio
Nova, l’incarico di responsabile
del Pronto soccorso di Saluzzo.
“Uniichiamo in capo al dottor Nova tutte le articolazioni di pronto soccorso dell’ambito Savigliano-Saluzzo - spiega il direttore generale dell’Asl,
Gianni Bonelli -. Un unico responsabile offre al cittadino
maggiori garanzie, in termini di omogeneità nelle procedure”.
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rat di Borgo San Dalmazzo.
Il 7 aprile scorso la giunta
regionale aveva approvato la
delibera che autorizzava la clinica privata a spostare la lungodegenza nella struttura caragliese, con la perdita di 10
posti rispetto ai 70 in essere a
Borgo. A Sant’Antonio Aradolo
resteranno ora 30 posti accreditati di continuità assistenziale e 30 di residenza alberghiera a pagamento. Con un ulteriore provvedimento, nei giorni scorsi i letti di lungodegenza
attivabili a Caraglio sono stati
ulteriormente ridotti dalla Regione di 3 - 4 unità, risultando,
inine, 56/57.
“A Caraglio - spiegano il direttore responsabile della Casa di cura Monteserrat Giovanni Ghio ed il direttore sanitario
dr.ssa Catia Lovino - verranno
accolti pazienti in fase di post
acuzie, ossia malati non ancora stabilizzati, che non possono rientrare al domicilio. Sono
pazienti in condizioni di fragilità, che dopo il ricovero in
acuzie non sono stati dimessi
dall’ospedale, di solito il Santa Croce e Carle di Cuneo, dal
quale proviene il 99% dei nostri ospiti, ma che vengono trasferiti qui per proseguire il loro
iter di cura. Sono persone affette dalle più svariate patologie riconducibili alla medicina
interna: dalle bronco-pneumopatie allo scompenso cardiaco, dal diabete all’insufficienza respiratoria, senza dimenticare i malati oncologici in fase avanzata o che necessitano
di sostegno medico durante i
cicli di chemioterapia. L’obiettivo inale del nostro intervento è quello di stabilizzare il paziente e di favorirne, attraverso
un percorso riabilitativo, il recupero di tutte le attività quotidiane, afinché egli possa rientrare in autonomia a casa o, se
questo proprio non è possibile,
in Rsa o in case di riposo”.
Proprio per la complessità
dell’assistenza medico sanitaria erogata, nel nosocomio caragliese opereranno 7 medici specialisti, con l’obbligo di
guardia medica 24 ore su 24,
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Caraglio - Rinasce a nuova vita il nosocomio caragliese: da lunedì 19 maggio corsie
e reparti di via Valgrana hanno
riaperto i battenti, accogliendo
una decina di pazienti trasferiti dall’ospedale Santa Croce e
Carle di Cuneo.
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