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SPORT
MERCOLEDÌ 6 MARZO 2013 GIORNALE DI BRESCIA
F1 Montezemolo
«Ferrari in linea
con le attese»
GINEVRA Dalla galleria del vento alla pista la nuova F138 non ha tradito
le attese. Parola del presidente della
Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che nel giorno della presentazione
al Salone dell’Automobile di Ginevra
de «LaFerrari» (attesissima serie speciale limitata prodotta in soli 499
esemplari) conferma le buone im-
pressioni regalate nei test invernali
dalla Rossa chiamata a riportare il
Mondiale di Formula 1 a Maranello a
sei anni di distanza dall’ultimo titolo
conquistato da Kimi Raikkonen.
Una vettura, la Ferrari F138, che ha
già ricevuto gli apprezzamenti di Fernando Alonso e Felipe Massa che
l’hanno provata negli ultimi giorni a
Barcellona definendola di «un altro
pianeta» rispetto alla monoposto
2012. «È normale - ha affermato il presidente della scuderia di Maranello che la macchina sia migliore dell’anno scorso.Sta rispondendo alle aspettative tecniche. È un fatto importante
rispetto a quello che era successo negli ultimi due anni».
Basket Ghersetti, lo 007 della Centrale
L’ex biancoazzurro, «tagliato» da Verona dopo un infortunio, spiega cosa temere
della Tezenis e pensa al ritorno per la prossima stagione: «Brescia è nel mio cuore»
■ Verona-Brescia doveva essere la
sua partita; ed invece, causa un trauma distorsivo al ginocchio sinistro
con distrazione del collaterale mediale, Mario Ghersetti non ci sarà.
Infortunio non gravissimo quello patito dall’argentino nel match del nove
febbraio scorso contro Pistoia, ma
che ha consigliato alla Tezenis d’interrompere prematuramente il rapporto
con la propria ala forte titolare. A distanza di qualche giorno dall’ufficializzazione della rescissione contrattuale (avvenuta lo scorso 28 febbraio)
«Supermario» non ha ancora digerito
completamente la decisione presa
dalla società scaligera, che lo ha rimpiazzato col belga ex Avellino Dimitri
Lauwers, una guardia.
«Dal mio punto di vista i dirigenti hanno agito in maniera un po’ affrettata spiega il trentunenne originario di
Tandil -. Ho ribadito più volte la mia
volontà di restare, anche perché, conoscendomi, avrei messo tutto l'impegno necessario per rientrare in campo il prima possibile».
Chiusa non senza rimpianti l’avventura veronese, Ghersetti ha deciso, per
completare il suo recupero, di rivolgersi alla famiglia Bonetti, che non ci
ha pensato due volte a prendersi cura
di uno dei suoi «figli» prediletti tramite il Poliambulatorio Oberdano. «Non
nascondo che la mia scelta sia dettata
anche da una questione affettiva. Al
Basket Brescia Leonessa fanno tutto il
possibile per far star bene i giocatori.
Una situazione simile non si crea in
nessun altra società».
Senza dimenticare la qualità delle prestazioni mediche. «Sto recuperando
alla grande, ho ricominciato a correre
VELA
Flotte Monotipo:
a Moniga brillano
«Baraimbo»
ed «El Moro»
e tra un paio di settimane potrei già
essere pronto».
Sulla gara che venerdì sera metterà di
fronte le sue ormai due ex squadre
«Supermario» vede un confronto
aperto, con la Centrale leggermente
favorita. «Brescia ha dalla sua l’invidiabile posizione di classifica e quindi
può giocare in tranquillità. Verona ha
l’obbligo di vincere, perchè se vuole
centrare i play off non può prescindere dalle vittorie casalinghe. La Tezenis
è una squadra strana, capace di tutto
nel bene o nel male. Tante cose quest’anno non hanno funzionato, ma ha
talento e in difesa è una delle migliori
del campionato». Venerdì sera sarà in
tribuna al PalaOlimpia? «Non ci penso proprio, soffrirei troppo».
Per quanto riguarda il futuro prossimo Ghersetti strizza l’occhio alla
«sua» Argentina. «Ci sono state due
squadre di alta classifica di LegaDue
che mi hanno cercato, ma non c’era il
tempo materiale per chiudere le trattative. Potrei tornare a casa, non ho
nessuna intenzione di chiudere la stagione senza giocare».
L’eventuale ritorno in Sudamerica sarebbe da considerarsi un addio definitivo al basket italiano o solo un arrivederci? «Spero vivamente in un semplice arrivederci. Nel vostro paese ho vissuto momenti indimenticabili, eccezion fatta per questa stagione, e ho costruito tante belle amicizie. Un ritorno a Brescia la prossima stagione (in
questo campionato non è possibile
perchè il posto riservato al passaportato è già brillantemente occupato dal
play argentino Juan Fernandez,ndr) ?
Me lo auguro di tutto cuore».
Simone Rizzolo
MONIGA DEL GARDA È iniziata la
stagione delle flotte monotipo con le
vittorie nel Trofeo Brunelli
dell’Associazione Vela Crema per
«Baraimbo» di Imperadori e Razzi nei
Dolphin 81 e per «El moro» di Luca
Pavoni tra i Protagonist.
Sole primaverile e un’arietta tipica da
basso lago per le tre manche che si
sono corse al largo di Moniga. Tra i
Dolphin 81 la carena campione
nazionale di «Baraimbo» vince con alla
barra Giò Pizzati (Fraglia Desenzano)
che batte, con 3 primi posti, «Isabò»
portato da Luca Nassini (Canottieri
Garda) e «30 Nodi» del veterano Bruno
In carrozzina
Icaro Camozzi:
sconfitta amara
ma indolore
CANTÙ
ICARO CAMOZZI
51
44
CANTÙ Nava 6, Crespi 6, Fiadinbo,
Liverani, Molteni 12, Santorelli, Diaz 18,
Pangallo, Scopelliti 9, Forte.
ICARO CAMOZZI Calvi 6, Fynn 13,
Binetti 1, Caraghioz, Conti 2, Dal Ben 4,
Signorini n.e., Zamboni 16, Savardi
Danesi, Scalvin 2. All.: Verzeletti.
Arbitri Trematerra e Maranò.
Note Parziali 15-19, 13-9, 16-3, 7-13.
Mario Ghersetti, doppio ex di Verona-Brescia in programma venerdì in LegaDue
Fezzardi (Fraglia Desenzano). Nei
Protagonist (in 28 barche al via) il
primo posto, come detto, va a «El
Moro», condotto dal timoniere
desenzanese Enrico Sinibaldi. In barca
con lui c’erano oltre l’armatore
valsabbino Pavoni (Canottieri Garda),
Stefano Spadini e Sandro Giacomini.
Secondo chiude «Mmahhipiù» di
Antonio Scialpi (2-5-3 i piazzamenti),
terzo «Yerba del diablo» di Andrea
Barzaghi. Seguono «Whisper» di
Andrea Taddei, «Mister Max» con
Pietro Bembo, «Geronimo» di
Giovanni Panzera.
La vela lacustre ha poi presentato in
questo fine settimana i primi i test dei
velisti paralimpici di Rio 2016. A
Gargnano e Campione c’era il doppio
di Londra 2012 con Marta Zanetti,
Marco Gulandris (Lovere) ed Elisa
Bardella del progetto Homerus; a Salò
si è visto Antonio Squizzato con il
singolo, sul lago d’Iseo Massimo Dighe
con Romina Modena ed il coach Elio
Sina.
Per quanto riguarda le regate
gardesane nuovi appuntamenti sono
in programma nei prossimi due week
end a Salò (con le classi Dinghy e Star)
ed a Gargnano con il 35˚ Trofeo
Roberto Bianchi (Monotipi).
s. pell.
■ Non perdevano dalla prima giornata contro l’Hb Torino. Domenica, però, l’Icaro
Camozzi, team bresciano militante nella serie B di basket
in carrozzina, è tornato ad affrontare l’amarezza della
sconfitta. A Monza il Cantù,
anche se di soli 7 punti, ha
avuto infatti la meglio: 51 a 44
per i canturini il risultato finale. I nostri partono bene, chiudendo il primo quarto di gioco sul 19-15 a proprio favore.
Al termine del secondo tempo, però, il Cantù si porta sul
28 pari. Per l’Icaro, quindi,
tutto da rifare. Il terzo quarto
è uno sfacelo. I canturini mettono il turbo, segnano 16 punti e si portano a quota 44.
Mentre i ragazzi di coach Verzeletti sbagliano troppo, cedono, mettono a segno solo 3
punti e restano a quota 31.
Durante l’ultimo tempo le cose sembrano cambiare: l’Icaro si riprende e nel parziale
ha la meglio sugli avversari
(7-13). Ma non è sufficiente,
recupera solo la metà dello
svantaggio accumulato e deve rassegnarsi alla sconfitta
«davvero amara - come dichiara Verzeletti -: all’andata
avevamo vinto di trenta...
Non tutto il male viene per
nuocere, però: avendo perso
il Varese a Torino, siamo ancora primi per differenza punti. Perciò questa sconfitta
può e deve darci la carica giusta per accedere ai play off».
Dopo due trasferte, domenica l’Icaro torna a giocare in casa. Al San Filippo, alle 11, affronterà il Seregno.
Andrea Pasinetti
Ciclismo Ecco la Corsa dei due mari Parigi-Nizza, Viviani in giallo
Oggi il via alla Tirreno-Adriatico, Contador e Nibali in pole
■ La «Corsa dei due mari» è pronta a partire.
Scatta oggi la 48esima edizione della TirrenoAdriatico, che si chiuderà il 12 marzo, la corsa
a tappe più attesa prima della grande classica
Milano-Sanremo e alla quale parteciperanno i
grandi nomi del ciclismo mondiale.
Sette le tappe per poco più di mille chilometri.
Si comincia con una crono a squadre di 16,9
km, la San Vincenzo-Donoratico, e si finisce
con una crono individuale da 9,3 km a San Benedetto del Tronto. In mezzo c’è una tappa
per i velocisti, la San Vincenzo-Indicatore (232
km), poi la Indicatore-Narni Scalo (190 km),
seguita da due tappe per scalatori: la NarniPrato di Tivo (173 km) e la Ortona-Chieti (230
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km) che potrebbero essere decisive per disegnare la classifica. Dopo la tappa di Porto Sant’Elpidio (209 km), la crono di San Benedetto
chiuderà la corsa.
In pole position per la classifica finale ci sono
Contador e Nibali, ma si dice molto bena anche del momento di forma di Filippo Pozzato.
Ed i pretendenti non mancano: l’australiano
Cadel Evans, il britannico Christopher Froome, gli spagnoli Joaquin Rodriguez e Samuel
Sanchez. Tra gli italiani, c’è attesa per Moreno
Moser, Filippo Pozzato e Damiano Cunego.
Tra i velocisti, a caccia della migliore condizione in vista della Sanremo, ci sarà l’ex campione del mondo, il britannico Mark Cavendish.
Il leader Bouhanni si ritira, l’azzurro è secondo in volata
Elia Viviani festeggia sul podio di Cerilly
CERILLY Si tinge d’azzurro la Parigi-Nizza. Ieri Marcel Kittel (Argos) ha vinto allo
sprint la seconda tappa la Vimory-Cerilly di 200,5 chilometri, davanti a Elia Viviani (Cannondale) che indossa così la maglia gialla di leader.
Il campione francese Nacer Bouhanni,
leader al via di questa frazione, è infatti
caduto a circa 58 chilometri dall’arrivo
riportando un trauma alla mano destra
che lo ha costretto al ritiro.
La terza tappa delle sette tappe (più il cronoprologo) che compongono la corsa si
disputa oggi sui 170,5 chilometri tra
Châtel-Guyon e Brioude.
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Basket Ghersetti, lo 007 della Centrale