DALL’AUTORITA’
ALL’AUTOREVOLEZZA
Aspetti transazionali
AUTOREVOLEZZA
E’ una variabile di relazione:
sono gli altri che decidono se sono autorevole o meno,
Le 6 C dell’autorevolezza:
Competenza
Carisma
Correttezza
Chiarezza
Controllo
Comunicazione
LA COMPETENZA

E’ un mix composto da “4 saperi”:

SAPERE (conoscenze di tipo teorico).
SAPER FARE (abilità di tipo pratico/operativo).
SAPER ESSERE (abilità di tipo relazionale).
SAPER DIVENIRE (capacità di imparare ad
imparare e di adattarsi ai mutamenti).



IL CARISMA
Può essere definito mediante le “ 3 P ”:
PRESENZA (piuttosto che assenza).
PASSIONE (piuttosto che indifferenza).
POSITIVITA’ (piuttosto che negatività).
Le “ 3 P ” si manifestano in termini di azioni,
comportamenti e scelte fatte.
Opportunamente sviluppato, costituisce una leva
fondamentale per l’autorevolezza.
LA CORRETTEZZA
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




È un valore che riguarda l’etica di una persona ed
è importante per guadagnare la fiducia degli altri,
si dimostra attraverso:
L’ONESTA’
LA COERENZA TRA PAROLE E FATTI
IL RISPETTO DEGLI ACCORDI
IL RISPETTO DELLE REGOLE
E ALTRO….
LA CHIAREZZA
E’ una scelta comportamentale.
Si dimostra con:
Una chiara visione delle mete da raggiungere.
La determinazione di proseguire nella direzione
indicata nonostante le difficoltà di percorso.
IL CONTROLLO


E’ una scelta comportamentale.
Si dimostra attraverso:
L’apertura verso l’apprendimento.
 L’umiltà.
 L’ascolto attivo.
 Il reperimento e l’analisi delle informazioni
necessarie all’azione da intraprendere.

LA COMUNICAZIONE

È uno scambio di segnali (significati e
significanti).

È un bisogno.

È alla base dell’immagine che di noi si
formano gli altri.
LA S.F.E.R.A.
della massima prestazione


Nella costante ricerca di procedure che
consentano la massima prestazione dell’atleta
secondo il dott. G.Vercelli è necessario agire su
5 elementi fondamentali per la strutturazione
della loro rappresentazione mentale.
Essi possono essere raccolti nell’acronimo
S.F.E.R.A. costituito dalla Sincronia, dai punti di
Forza, dall’Energia, dal Ritmo, e dall’Attivazione.
SFERA DELLA MASSIMA
PRESTAZIONE

Per un atleta entrare nella “sfera della
massima prestazione” significa entrare
in uno “spazio”mentale in cui vi è totale
armonia ed equilibrio tra tutte le
componenti necessarie alla prestazione
e da cui viene escluso tutto quello che è
superfluo o disturbante.
S. come SINCRONIA
Quando si è in sincronia vi è un’unica
dimensione del tempo, quello presente,
vissuto istante per istante con la massima
consapevolezza.
 Sincronia: la capacità di essere
completamente presenti e concentrati su
ciò che si sta facendo nel momento della
prestazione.

SINCRONIA
comportamenti allenatore
SBAGLIATO





Da le spalle agli atleti
Usa un tono di voce
basso e poco
convinto.
Guarda pochi atleti.
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


GIUSTO
Offre attenzione
individualizzata.
Unisce tutti con le parole e
con l’attenzione.
Definisce regole chiare e
precise.
Verifica la comprensione del
messaggio.
Mostra l’esercizio.
SINCRONIA
reazione dei ragazzi




SBAGLIATO
Giocano e sono disattenti
e distratti.
Sono poco uniti e
sparpagliati.
Hanno un atteggiamento
disinteressato.





GIUSTO
Assumono una posizione
di ascolto.
Mostrano interesse.
Partecipano in modo
attivo.
Rispondono in modo più
pronto alle richieste
dell’allenatore.
F. Come punti di FORZA



Al momento della gara diventa necessario saper
portare con sé solo i propri punti di forza tecnici,
fisici e psicologici, lasciando agli allenamenti
successivi le proprie aree di miglioramento.
Punti di forza: capacità e abilità fisiche, tecniche
e psicologiche che l’atleta riconosce di
possedere ai fini di una prestazione di
eccellenza.
Sensazioni corrispondenti (Sentirsi capaci,
potenti e positivi).
PUNTI DI FORZA
COMPORTAMENTI ALLENATORE






SBAGLIATO
Molto duro, aggressivo
e svalutativo.
Dà feedback “larghi”
negativi e minacciosi.
Si accanisce con il
singolo.
Fa gesti accusatori.
Fa paragoni.






GIUSTO
Spiega il processo (feedback
stretto).
È più vicino all’azione.
Rinforza positivamente
(pacca sulla spalla).
Si assume responsabilità.
Non egocentrato: ”lo
possiamo fare meglio”.
PUNTI DI FORZA
REAZIONE RAGAZZI





SBAGLIATO
Si scusano e si
giustificano.
Sono preoccupati e
rattristati.
Sbagliano molto.
Rispondono in modo
aggressivo.





GIUSTO
Centrano molti obiettivi.
Appaiono molto coinvolti.
Sono concentrati e ordinati.
Sono coordinati e precisi.
E. Come ENERGIA


Essa può essere identificata con la quantità di
forza psicologica e fisica di cui si dispone al
momento della competizione. Se l’energia viene
utilizzata in modo appropriato consente di
utilizzare al meglio le proprie risorse al fine di
ottenere un buon risultato.
Energia è l’uso attivo della forza. Rappresenta la
potenza dell’organismo nell’aumento dell’azione
vitale.
ENERGIA
COMPORTAMENTI ALLENATORE



SBAGLIATO
Poca: postura errata
(appoggiato sui bastoncini),
tono flemmatico (voce
bassa) annoiato e
svogliato, non guida.
Troppa: plateale, tono
aggressivo (urla), rapporto
asimmetrico, troppo vicino.



GIUSTO
È assertivo
Stabilisce un rapporto
simmetrico con i ragazzi.
ENERGIA
REAZIONI RAGAZZI



SBAGLIATO
Poca: prendono il
sopravvento;
svogliati.
Troppa: più violenti nel
gesto atletico, sbagliano,
troppa energia,
aggressività.



GIUSTO
Continuano a fare
l’esercizio come se ci
fosse l’allenatore, sono
più autonomi.
Riescono a recuperare
con esercizi defaticanti ed
esercizi respiratori.
R. Come RITMO



Il ritmo è ciò che da qualità all’azione: chi è
dominato dal ritmo viene percepito come
elegante. L’energia è la dimensione della
quantità il ritmo della qualità.
Il ritmo è ciò che genera il giusto flusso nella
sequenza dei movimenti.
Sensazioni corrispondenti: eleganza controllo
aumento della fiducia in se stessi.
RITMO
COMPORTAMENTI ALLENATORE




SBAGLIATO
Sollecita
continuamente.
Spinge i ragazzi ad
andare il più forte
possibile.
È incalzante (velocità
nei comandi).




GIUSTO
Crea ordine negli
esercizi: decide da
quali esercizi partire.
Invita a recuperare.
Spiega gli errori quando
vengono commessi.
RITMO
REAZIONI RAGAZZI




SBAGLIATO
Non riescono a
“recuperare” sia
fisicamente che
mentalmente.
Commettono molti
errori.
Si arrabbiano




GIUSTO
Più ordinati
Mostrano impegno
costante nella gestione
degli esercizi.
Provano una
sensazione di
scioltezza.
A. Come ATTIVAZIONE



È la condizione fisica e mentale che si vive nel
momento in cui ci si sente pronti per la
prestazione.
L’attivazione è la massima espressione della
passione che permette all’atleta di superare i
limiti, di allenarsi duramente, di proseguire anche
nella sofferenza e di riabilitarsi dopo un infortunio
Sensazioni corrispondenti: gioco, divertimento,
puro piacere di fare aumento motivazionale.
ATTIVAZIONE
COMPORTAMENTI ALLENATORE





SBAGLIATO
Usa un tono retorico e
flemmatico.
Stabilisce un rapporto
asimmetrico con i
ragazzi.
Appare distaccato e
disinteressato.
Sgrida.





GIUSTO
Enfatizza l’aspetto
ludico.
Trasmette la sua
passione.
Utilizza un rituale di
attivazione.
Valorizza e gratifica i
ragazzi.
ATTIVAZIONE
REAZIONI RAGAZZI




SBAGLIATO
Sguardo basso.
Guardano da altre parti.
Sembrano tristi e
demotivati.





GIUSTO
Assumono una
posizione aperta.
Stanno attenti.
Guardano l’allenatore.
Appaiono soddisfatti.
LA SFERA AUMENTA DI DIMENSIONE, SENZA
SBILANCIAMENTO


È necessario che i 5 fattori siano sempre in
equilibrio tra loro e che la sfera, pur aumentando
di dimensione,continui ad avere la forma che la
renda perfetta.
la massima prestazione è rappresentata dalla
sfera in cui tutti i punti stanno alla stessa
distanza dal centro.
LA SFERA AUMENTA DI DIMENSIONE
RISULTANDO SBILANCIATA


La sfera aumenta di dimensione senza
rispettare la perfetta relazione tra i 5 fattori.
Nel caso di deficit a uno dei 5 fattori essa
diventa un’ellissi piegata da un lato o
dall’altro, sopra o sotto, a seconda
dell’elemento da migliorare
Disegno
sfera
ANALIZZA LA TUA SFERA


Per ognuno dei 5 fattori sopra descritti
posizionati nelle varie sezioni che meglio ti
rappresentano.
Lo spazio contrassegnato dal numero 1
indica l’assenza del fattore; il 2 e il 3
rappresentano zone in cui il livello del fattore
è discreto e le zone 4 e 5 sono quelle in cui il
fattore è presente in larga misura.
LE 10 REGOLE DEL TEAM VINCENTE





1. obiettivi chiari ed
elevati.
2. una struttura guidata
dai risultati.
3. membri competenti.
4. impegno unificato di
tutti.
5. clima di
collaborazione.





6. standard
d’eccellenza.
7. supporto esterno e
riconoscimento.
8. leadership di
principio.
9. lavorare divertendosi.
10. pensare in sincronia.
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