La nuova serie tematica dedicata agli ultimi concerti per pianoforte e
orchestra di Mozart prosegue con il K 466, forse più drammatico e
intenso, nella tonalità inquieta di re minore, perfetto bilanciamento di
quello proposto stasera, il K 467, nella solare tonalità di do
maggiore. L’interpretazione è affidata al nostro Davide Cabassi che
abbiamo da poco ascoltato in un altro eccellente lavoro del genere, il
contemporaneo K 488.
Il direttore Gaetano d’Espinosa s’impegna poi in altri due lavori,
diversamente difficili. La prima sinfonia in assoluto scritta da Mozart
a soli otto anni è un banco di prova sul piano stilistico, obbliga a
trovare nella semplicità della scrittura manierata gli accenti della
genialità futura.
Ben diverso è il caso della partitura teatrale scritta da un Bartók
giovane trentenne eppure maturo e ben consapevole dello spirito dei tempi. Il castello del Duca
Barbablù mostra sintonia assoluta con il linguaggio espressionista germanico, i timbri
dell’impressionismo francese, i ritmi della Russia primitiva. Al tutto si aggiunge il canto dei popoli
danubiani appena assorbiti dalle ricerche sul campo. Ecco allora la diversa qualità del suono e
della costruzione che spunta da ciascuna delle fatali sette porte, la luce discontinua che ne sgorga,
il buio dell’introduzione che torna nel cupo finale. Cose che si percepiscono, forse, ancor più, se
viene tolta la suggestione visiva e il gesto narrativo della rappresentazione. E resta la sola
struttura, l’orchestra, il canto, insomma la musica.
Enzo Beacco
Biografie
Gaetano d´Espinosa, Direttore.
Classe 1978, è considerato uno dei
direttori d´orchestra più promettenti
della
nuova generazione. Nato e
cresciuto a Palermo, ha studiato violino
con Mihal Spinei e composizione con
Turi Belfiore. In seguito si è
perfezionato con Salvatore Accardo
all´accademia "Walter Stauffer" di
Cremona. Dal 2001 al 2008 è stato
Konzertmeister della Staatskapelle di
Dresda, con cui ha anche eseguito, in
veste di solista, il suo Concerto per
violino e orchestra d´archi sotto la direzione di Christian Arming. A questo periodo risalgono anche
il suo debutto come direttore d´orchestra alla Konzerthaus di Berlino e l´incontro determinante con
Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e più tardi al Pacific Music Festival di
Sapporo, in Giappone.
Nel maggio 2010 debutta con grande successo alla SemperOper di Dresda con La Traviata; dirige
inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e
Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester, la Thüringen-Philharmonie e la Kremerata Baltica.
È questo l’inizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a
dirigere: Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan
Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia Roma, Orchestra Sinfonica
di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo,
Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo,
Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony,
Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre
de l’Ile de France, Symphonieorchester Basel, Bamberger Symphoniker.
D’Espinosa ha diretto laVerdi al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011.
Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni all’Opera di Graz, dirigendo Otello e
Maria Stuarda; dirige poi concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan e una nuova
produzione del Trittico a Lione. Nell’estate 2013 ha diretto Cavalleria Rusticana alle Terme di
Caracalla, mentre proprio in questo periodo è reduce da un tour di successo in Giappone che lo ha
visto anche protagonista per la seconda volta in carriera alla guida della NHK Symphony Orchestra
di Tokyo. Nella prossima stagione dirigerà Traviata e una nuova produzione di Norma al Teatro La
Fenice di Venezia. Inoltre dirigerà Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma.
Dalla stagione 2013/2014 ricopre il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di
Milano Giuseppe Verdi.
Davide Cabassi Pianoforte.
Debutta con l’Orchestra Sinfonica della
Rai di Milano all’età di 13 anni. Da allora
ha intrapreso una brillante carriera
internazionale che l’ha portato a esibirsi
come solista con orchestre quali
Munchner
Phiharmoniker,
Neue
Philharmonie
Westfalen,
Russian
Chamber
Orchestra,
Fort
Worth
Symphony, Enid Symphony, Big Spring
Symphony,
Hartford
Symphony,
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe
Verdi, Orchestra Haydn Bolzano,
Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestre
Romantique di Parigi, la OSI di Lugano, collaborando con direttori quali Gustav Kuhn, James
Conlon, Asher Fisch, Vladimir Delman, Antonello Manacorda, Marco Angius, Kimbo Ishi-Ito, Tito
Ceccherini. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane; all’estero ha
suonato in tutta Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone.
Come “top prizewinner” del Twelfth Van Cliburn International Piano Competition in Texas, Cabassi
è regolarmente in tournèe negli Stati Uniti dove ha suonato in più di 30 stati.
Tra i prossimi impegni una tournèe in Indiana, e la prosecuzione dell’esecuzione integrale dei
concerti di Beethoven con la Amarillo Symphony.
Ad Ottobre 2010 ha esordito al Teatro alla Scala, con il concerto K 488 di Mozart.
Nel gennaio 2006 è stato pubblicato il suo esordio discografico: “Dancing with the Orchestra”, per
Sony-BMG, con musiche di Stravinkij, Bartok, De Falla, Ravel (vincitore del premio della critica
“Classic Voice”, come miglior cd di debutto), seguito da “Pictures”, con musiche di Mussorgski e
Debussy; “Escaping” con musiche di Bach, Beethoven e Brahms (Allegro), un album monografico
su Soler (Col-Legno) e la prima incisione non cubana delle 40 Danzas Cubanas di Cervantes
(Concerto Classics). Inoltre è uno dei quattro giovani artisti protagonisti del film documentario sul
Concorso Cliburn “In the heart of Music”, trasmesso da PBS in tutti gli Stati Uniti e distribuito in
Europa attraverso in network Artè. Classica gli ha dedicato uno speciale per la serie “Note-voli”.
Dopo essersi diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nella classe della prof. Edda
Ponti, Cabassi ha studiato per cinque anni - primo italiano ammesso - alla Fondazione
Internazionale per il Pianoforte di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, Karl
Ulrich Schnabel, Leon Fleischer, Dmitri Bashkirov, Rosalyn Tureck e molti altri.
E’ docente presso il conservatorio Monteverdi di Bolzano e artist in residence del Col-Legno
festival di Lucca e del Tiroler Festspiele Erl.
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