Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Elementi delle Turbomacchine Multistadio Prof. Ing. F. Martelli, Dr. Ing. S. Salvadori Pag. 1 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Argomenti Pag. 2 Turbomacchine Multistadio Canale Meridiano Prestazioni Modelli di Progetto/Analisi Curve Caratteristiche di Stadio Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 3 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 4 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 5 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 6 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 7 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 8 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 9 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Pag. 10 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Rendimenti di Schiera L’effetto della dissipazione è quello di far sì che il lavoro compiuto lungo la trasformazione reale sia diverso da quello competente all’isoentropica che evolve fra le stesse pressioni iniziale e finale (si ricordi che il flusso è praticamente adiabatico). Velocità e angoli sono diversi da quelli teorici (si ricordi che l’angolo del flusso, diverso dagli angoli geometrici non dipende esplicitamente dalle irreversibilità). Si parla infatti di: • Rendimento di palettatura • Angoli di flusso Pag. 11 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimento di palettatura È una espressione della differenza fra la velocità reale e la velocità ideale. In letteratura si trova spesso espresso in termini di coefficienti di perdita, secondo le definizioni date dai vari autori. Le definizioni più utilizzate per i coefficienti di perdita sono le seguenti: TRAUPEL (Per turbine) p01 − p02 ω= p02 − p2 2 cis2 − creale ζ = cis2 Per turbine Per compressori il denominatore è preso all’ingresso ovvero ( p01 − p1 ) Le grandezze utilizzate sono relative alla schiera, cioè assolute per lo statore e relative per il rotore. I valori devono essere depurati dagli effetti delle variazioni di raggio! Pag. 12 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli di flusso La direzione del flusso non è sempre tangente alla camber line della pala stessa, cioè gli angoli che le componenti di velocità formano fra loro non coincidono con gli angoli geometrici della pala. • Questo fenomeno non costituisce una vera e propria perdita, ma piuttosto una mancata energizzazione del flusso. • Il Teorema di Eulero che lega lavoro ad angoli reali, che determinano la componente tangenziale ( cϑ1 e cϑ 2 ) di flusso, mette in evidenza questo aspetto: L = u2 cϑ 2 − u1cϑ1 Pag. 13 Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Metodi per valutare Angoli di flusso in uscita schiera Coefficienti di perdita della palettatura Si possono pensare tre approcci: Per via Sperimentale: la schiera palare in esame è introdotta in galleria del vento e opportunamente strumentata; Per via Teorico-Numerica: utilizzando metodi CFD; Per via Teorica: utilizzando correlazioni, ovvero dati statistici di tecnologie; Pag. 14 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Approccio sperimentale Angoli di flusso in uscita schiera Possono essere valutati in vario modo: • Considerando il bilancio di QdM in direzione tangenziale su un opportuno volume di controllo (Y forza in direzione tg). • Attraverso le prese di pressione sul profilo. • Con sonde direzionali a valle dei profili. Coefficienti di perdita della palettatura Possono essere valutati in vario modo : • Attraverso misure di pressione totale (monte/valle). • Attraverso misure di velocità e pressione (monte/valle). Pag. 15 Y UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli - Bilancio di QdM (Sperimentale) Le prese di pressione sulla pala possono consentire di valutare la distribuzione di pressione e quindi indirettamente la deflessione. Considerando il bilancio di QdM in direzione tangenziale su un opportuno volume di controllo (Y forza in direzione tg): 2 x Y = ρtcx (ct1 − ct 2 ) = ρtc (tgα1 − tgα 2 ) Y In direzione assiale: X = t ( p2 − p1 ) + ρtc x (cx1 − c x 2 ) = t ( p2 − p1 ) D’altro canto, considerando il versore della direzione tangenziale e la coordinata orientata s sul profilo palare: r r r r F = X + Y = ∫ p ds Misurando la distribuzione di pressione è quindi possibile calcolare le forze agenti e la deflessione palare. Pag. 16 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di schiera - Sperimentale La schiera palare in esame è introdotta in galleria del vento e opportunamente strumentata. Per determinare coefficiente di perdita e angoli di flusso è sufficiente misurare velocità e pressioni per A una opportuna traversa. B ∫ pdx p= s s p01 − p02 ω= p02 − p2 Per questo tipo di misure, in genere è sufficiente utilizzare strumenti di tipo pneumatico: tubi di Pitot, sonde direzionali (a 3 o 5 fori). E’ anche possibile ricorrere a misurazioni anemometriche (cioè che utilizzino l’anemometro a filo caldo) Pag. 17 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Simulazioni numeriche Coefficienti di perdita Angoli di flusso. Possono essere individuati per via numerica attraverso la soluzione numerica delle Equazioni del modello matematico (CFD) Le simulazioni numeriche permettono di conoscere il valore delle grandezze cinematiche e termodinamiche in ogni elemento della discretizzazione. Dall’analisi del campo di moto è possibile estrarre i valori cercati. Pag. 18 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Simulazioni numeriche Le simulazioni numeriche si basano su modelli teorici e matematici della fluidodinamica in esame. Per la determinazione dei coefficienti di perdita e degli angoli di flusso si possono utilizzare: Modelli non Viscosi con modellazione dello Strato Limite Modelli Navier-Stokes 2D, studiando cioè una sezione della pala Questo strumento fornisce contemporaneamente Angoli e Perdite Pag. 19 Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Esempi applicativi – NS 2D Profilo bidimensionale statore turbina a vapore LE TE Griglia di calcolo Pag. 20 Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Esempi applicativi – NS 2D E’ riportata la distribuzione di pressione totale e Mach isoentropico. (M uscita=1.1, i=0). Da queste informazioni è possibile ricavare i coefficienti di perdita medi per la sezione. γ p0inlet γ − 1 2 γ −1 = 1 + M is p 2 Pag. 21 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Esempi applicativi – NS 2D Dalla visualizzazione dei vettori velocità è invece possibile ricavare il valore dell’angolo di flusso α1 Pag. 22 Direzione assiale UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine CORRELAZIONI (basate su esperienza) Per Turbine Assiali Coefficienti di perdita Angoli di flusso. Per Compressori Assiali Le vediamo per tipologia di macchina. Talvolta offrono anche altri elementi di configurazione utili quali: Passo/Corda (carico), etc. Pag. 23 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti - Correlazioni turbine Prima di procedere all’esame delle diverse correlazioni di calcolo delle perdite è opportuno fare alcune distinzioni: 1^ Gruppo : Perdita nel trasferimento Fluido/Pala 2^ Gruppo : Perdite , riduzione energia all’albero Leakage Ventilazione Perdite di profilo (S.L.+Scia) Perdite Secondarie (effetti 3D) Perdite di paletta (effetti di macchina Reale) Pag. 24 Parzializzazione UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera – Correlazioni turbine In letteratura esistono correlazioni ottenute per via teorico-sperimentale capaci di fornire indicazioni sui coefficienti di perdita al variare di alcuni parametri geometrici e di funzionamento. Le più note sono quelle di Soderberg, Cox ,Traupel (maggiormente utilizzate per turbine a vapore) e Kacker-Okapuu (più utilizzate per TAG) ω = f ( parametri geometrici e di funzionamento) ω = p00 − p02 p02 − p2 I principali parametri sono: PARAMETRI GEOMETRICI •Rapporto passo/corda PARAMETRI di FUNZIONAMENTO •Spessore del TE •Numero di Reynolds •Altezza/corda (aspect ratio) •Incidenza •Spessore max/corda •Curvatura SS dopo gola •Rugosità •Deflessione del Flusso (β1, β2) Pag. 25 •Numero di Mach UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Soderberg Si riferisce alle perdite di profilo, non tiene conto delle perdite al T.E. (assume DT.E.=0): Condizioni di Riferimento (Base) Re=105; H/Cax=3; Nelle suddette condizioni la correlazione risulta della forma: ζ = f [ε ; (t max / l )] 2 cis2 − creale ζ = 2 creale Per tmax/C=0.2 la correlazione assume l’espressione : 2 ε Questa approssima con buona accuratezza la curva di S. per ζ * = 0.04 + 0.06 ⋅ 100 ε<120° La deflessione ε viene valutata in termini di deflessione ε = ε N = α 2' + α1' geometrica della pala (i=0°, Hp di S.) ' ' ε = ε R = β2 + β3 Esistono le correzioni della perdita nominale per Re e per Cax/H; (vedi Dixon) Pag. 26 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Correlazione di Soderberg Rapporto passo corda di riferimento = Zweifel La Correzione per effetto delle perdite secondarie è riportata per H/Cax diverse da 3. (1 + ζ 1 ) = (1 + ζ * ) 0.993 + 0.021 b (Ugello) (1 + ζ 1 ) = (1 + ζ * ) 0.975 + 0.075 b (Rotore) H H Effetto Reynolds 10 (ζ ) = (ζ 1 ) Re 5 Pag. 27 0.25 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Traupel (1) Considerando il termine relativo alle alle perdite di profilo, assume la forma di prodotto 2 di fattori: cis2 − creale ζ = cis2 ζ ott = ζ ⋅ χ P ⋅ χ M ⋅ χ δ + ζ δ Tiene conto delle perdite di scia legate anch’esse al T.E.>0 Tiene conto delle perdite per spessore del T.E.>0 i=iott Correzione per gli effetti di comprimibilità del flusso [f(Numero di Mach)] Correzione dell’attrito a parete per considerare la rugosità in funzione del numero di Reynolds e del livello di turbolenza Tu Perdita di Base dipende dalla geometria del flusso: deflessione Pag. 28 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Traupel (2) Considerando il termine relativo alle perdite di profilo, assume la forma di prodotto di fattori: 2 cis2 − creale ζ = cis2 ζ ott = ζ ⋅ χ P ⋅ χ M ⋅ χ δ + ζ δ La correlazione vale per un rapporto passo/corda di riferimento definito da un grafico del Traupel in funzione αin αout Correzione per i≠iott ζ = ζ ott V1 + Z ⋅ V2 2 Rapporto di espansione Valori da grafico Z=f(i) Z=0 per i=iott Pag. 29 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Traupel (3) Le curve del Traupel (Perdita base = ζpo): Pag. 30 2 cis2 − creale ζ = cis2 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Traupel (4) Passo corda Ottimale secondo il Traupel: Pag. 31 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione di Traupel (5) Le curve del Traupel (off design): Pag. 32 2 cis2 − creale ζ = cis2 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione Ainley-Mathieson (AMDC) corretta Kacker-Okapuu (1) Considerando il termine Complessivo esso si scrive come somma delle perdite di profilo(p), + perdite secondarie(S)+ perdite per spessore trailing edge (Tet)+ perdite peri giuochi(TC) : p o1 − p o 2 Y = po 2 − p 2 YT = Yp ⋅ f (Re) + YS + YTet + YTC Inoltre è possibile trattare anche l’off design separando gli effetti sulle varie componenti Il grafico riporta tali effetti: Pag. 33 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Correlazione Ainley (AMDC) corretta Kacker Okapuu (2) In conclusione si può concludere che YT(des) è funzione : YT ( Des ) = f ( β1 , β 2 , Re, M 2 , t / c, t max / c, h / c, te / g , k / h, n) Ove •t = passo; •c = corda •h = altezza pala •te = spessore trailing edge •tmax= spessore massimo del profilo • g = gola •k = spessore del trafilamento ( tip clearance) •n = numero di labirinti In condizioni di off design si ha : Pag. 34 Nel caso di AMDC non viene indicato un Rapporto passo corda di riferimento, per cui può essere usato per la scelta YT ( i ) = YT ( Des ) f (i = ( β1 − β1met ),....) Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Correlazioni per Turbine; Esse possono consentire anche di valutare altri parametri progettuali: Passo Corda, Stadio Definizione del carico: la più vecchia correlazione per definire il carico ottimale è quella di Zweifel: Ψ ≈ 0.8 Si ricordi che salvo esplicita notazione gli angoli sono + in direzione della Velocità U Ottenuta su condizioni restrittive, flusso quasi incomprimibile Il criterio di Zweifel predice il rapporto passo/corda ideale per angoli di uscita attorno ai 60° -70° Pag. 35 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Correlazioni per Turbine; Esse possono consentire anche di valutare altri parametri progettuali: Passo Corda, Stadio La disponibilità di Correlazioni di perdita che abbiano fra i loro parametri Geometrici anche il rapporto Passo/Corda consente di espicitare altre correlazioni di Carico: YT ( Des ) = f ( β1 , β 2 , Re, M 2 , t / c, t max / c, h / c) 2 cis2 − creale ζ = = f C ( β1 , β 2 , Re, M 2 , t / camber, te / t ,...) 2 creale Pag. 36 AMDC-KO Craig-Cox Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Correlazioni per Turbine; Craig-Cox 2 cis2 − creale ζ = 2 creale ζ = xb ( β1 , β 2 ) ⋅ N pr (Re) ⋅ N pt (te / b) + ∆x pt (te / b) + ∆x pm ( M 2 , t / b)... Pag. 37 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni per Turbine: stadio Diagramma di SMITH Utile per scelta di stadi data la portata ed ∆H ** Ca1/Ca4 ≈ 1. ** Grado di reazione al “Mean” tale da Evitare R*<0. Hub ** Design point Incidenz.≈ 0 ** Perdite per Leakage 0.5% ÷ 3.5% H/t = 0.7÷ 0.89 ** Flussi non Supersonici ** Re 4•104÷2•105 indipendenti da Re Pag. 38 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli di flusso – Correlazioni turbine Anche per gli angoli di flusso esistono correlazioni di tipo teorico – sperimentale che relazionano la tipologia di pala (variabili geometriche) e le condizioni di flusso all’angolo reale in uscita. Fra queste, si cita la sinus rule vale per Mach circa unitario. Si noti che gli angoli sono espressi in un riferimento tangenziale. s ( ρc* ) s = sin β ( ρc2 )t ( ρc* ) ≈ ( ρc2 ) t β Pag. 39 s sin β = t Per M=1 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli di flusso – Correlazioni turbine Le correlazioni più utilizzate (Traupel, Martelli, Ainley/Mathieson) si originano dalle considerazioni della sinus rule, estendendone i margini di funzionamento a vari regimi di Mach utilizzando i bilanci di quantità di moto e i bilanci di portata fra gola e valle. Angolo tangenziale: S/T =0.35 Ad esempio, per Ainley/Mathieson 23.5 23.0 21.5 21.0 20.5 1. 30 1. 20 1. 10 1. 00 0. 90 0. 80 0. 70 0. 60 0. 50 0. 40 0. 30 0. 20 20.0 0. 10 (Sinus rule) (s=gola,t=passo) s sin β = t 22.0 0. 00 M2 =1 Beta 22.5 Mach M 2 < 0.5 0.5 < M 2 < 1 Pag. 40 β = A + B sin −1 ( s / t ) − 4.(t / R) Raccordo con flesso a 0.75 (R=raggio di curvatura) UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli di flusso – Correlazioni turbine Andamento angolo di flusso in uscita alla schiera in funzione del numero di Mach - Rif. Tangenziale 32 Rapporto passo/corda: 1.08 Angolo metallico di scarico: 19° Incidenza: 0° N.Reynolds: 2*10^6*Mach_sc beta (°) - rif. tangenziale 30 28 26 24 22 20 18 16 0.20 0.40 0.60 Mach Pag. 41 0.80 1.00 1.20 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera – Correlazioni compressori Per i compressori assiali, si cita la correlazione di Lieblein. Anche in questo caso, la forma assunta è del tipo ω = f ( parametri geometrici e di funzionamento) I principali parametri sono: PARAMETRI GEOMETRICI •Rapporto passo/corda (s/l) •Incidenza •Forma della camber line •Numero di Reynolds •Rapporto Altezza/corda (aspect ratio) •Numero di Mach (Poco) •Deflessione geometrica Pag. 42 PARAMETRI di FUNZIONAMENTO UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Compressori Correlazione di Lieblein (1) Deriva da prove sperimentali e si basa sull’ipotesi che lo spessore della scia (perdite di pressione totale) è proporzionale alla diffusione max sulla S.S. del profilo. La diffusione (in term. di velocità) è espressa come: cmax,ss/c2 Spessore della quantità di moto della scia δs ϑ2 = v v ∫δ V ⋅ 1 − V ⋅ dy p Per la Corr. di L. tale espressione adimensionalizzata rispetto alla corda è sufficientemente approssimata dalla relazione: cmax,s = 0.004 1 − 1.17 ln l c2 ϑ2 Pag. 43 Valori limite per cmax,ss/c2 ca. 1.9-2.0 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Compressori Correlazione di Lieblein (2) La perdita, valida per profili non stallati, viene poi espressa in termini di: ∆p 0 2 ϑ2 l cos α1 ω = ϖ = 2⋅ ⋅ ⋅ 1 2 l s cos 3 α 2 ρc1 2 La correlazione in questa forma richiede di conoscere la velocità sulla S.S. al fine di determinare la perdita di Ptot e i limiti di stallo. Se questa informazione non è disponibile si può calcolare. L. propone un rapporto di diffusione equivalente che può essere calcolato dalle condizioni di ingresso e di uscita dalla schiera, valido per pale NACA 65-A10 e C.4, (camber-line ad arco di cerchio). cmax, s cos α 2 s 2 1 . 12 0 . 61 cos α ( tan α tan α ) Deq = = + ⋅ − 1 1 2 cos α1 c2 l cmax, s cosα 2 s 2 Per i≠iref e valori di incidenza maggiori di quelli Deq = = 1.12 + k ⋅ i − iref + 0.61 ⋅ cos α1 (tan α1 − tan α 2 ) c2 cosα1 l di riferimento l’espressione viene modificata in : k = 0.0117[NACA _ 65 − ( A10 )] k = 0.007[C.4] ( ) Le espressioni viste sono ancora in uso per la stima della perdita di pressione totale di profili comunemente usati in compressori assiali in regime subsonico non-stallato. Il metodo è stato esteso da Swann per considerare le perdite aggiuntive dovute ad urti in compressori transonici. Pag. 44 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Angoli di Flusso – Correlazioni compressori Per i compressori, la correlazione d’angolo più utilizzata è quella di Howell, che assume la forma t δ = mϑ l n Dove: t è il Passo, l la corda e δ = β 2 − β 2 geom (differenza fra angolo di flusso e angolo reale) ϑ = β1geom − β 2 geom (deflessione geometrica) m è funzione dell’angolo di calettamento, n=0.5 per schiere di compressori n=1 per schiere deviatrici ingresso compressore NOTA: Angoli Rispetto direzione assiale Assiale: Pag. 45 δ >0 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli Numerici di macchina (Complessità crescente) •Mean Line •ISRE/NISRE •GRE •Through Flow •CFD 3D Pala •CFD 3D Stage e MultiStage •CFD Unsteady Pag. 46 Analisi Progetto UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli Numerici Analisi Mean line (1) E’ il metodo di analisi più semplice consiste nell’assumere che le condizioni di flusso prevalenti al raggio medio siano rappresentative del flusso a tutte le altezze. Altre 2 ipotesi: cr = 0; flusso invariante in direzione radiale. E’ un’analisi fuori pala e fornisce un valore medio delle variabili termodinamiche e cinematiche in ingresso e in uscita da ogni schiera. E’ un modello mono-dimensionale derivato da analisi elementare. •Considera le grandezze geometriche alla mean-line, rm (L’approssimazione del modello è tanto più elevata quanto più h/ rm è elevato) •Utilizza bilanci di portata e quantità di moto in direzione assiale e tangenziale •Le perdite e gli angoli di flusso sono individuati mediante correlazioni che legano la geometria della pala al flusso effettivo Pag. 47 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Analisi Mean line (2) Conservazione della portata in massa ρ1 A1c1 = ρ 2 A2 c2 = ρ 3 A3c3 Conservazione della entalpia totale nello statore c12 c22 h01 = h02 ; h1 + = h2 + 2 2 Conservazione dell’entalpia totale relativa nel rotore (per macchine assiali) w2 w2 h01 _ r = h02 _ r ; h1 + 1 2 Legge del gas ideale (per GT) = h2 + 2 2 p = ρRT k Legge della trasformazione isoentropica p ⋅ v = cost ; Per il calcolo dei punti sulla retta a s=cost. p k −1 Tk = cost Il lavoro fatto dal rotore si può calcolare con l’eq. di Eulero (derivata da Energia /Q.d.M), per unità di portata in massa (lavoro specifico) W = h01 − h03 = U (ct 2 + ct 3 ) m& Le perdite e gli angoli di flusso sono individuati mediante correlazioni Procedimento comunque iterativo, verifica sulla conservazione della Portata, a convergenza m& S = m& R Pag. 48 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE) (1) Fornisce una distribuzione radiale delle variabili termodinamiche e cinematiche in ingresso e in uscita da ogni schiera. E’ un modello bidimensionale che considera lo sviluppo radiale della pala, ma trascura la componente radiale di Moto (Cr = 0) •Si assume che ogni eventuale flusso radiale si completi all’interno del vano, il flusso fuori alla schiera è in eq. Rad. •Considera sezioni a differenti altezze radiali •Considera il flusso assialsimmetrico e quindi l’effetto delle singole pale non viene trasmesso al flusso •Utilizza bilanci di portata e quantità di moto in direzione radiale, per legare il comportamento radiale delle sezioni •Le perdite e gli angoli di flusso sono individuati mediante correlazioni Pag. 49 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (2) Considerando un elemento di fluido in eq. Radiale le forze di p. e quella centrifuga si equilibrano a per cui: 1 dp ct2 ⋅ = ρ dr r Se ct e ρ sono funzioni note di r si ha: tip ptip − p root = ∫ ct2 ρ ⋅ ⋅ dr r root Considerando l’entalpia totale e derivandola rispetto a r: ( ) 1 2 ⋅ c x + ct2 2 dh0 dh dc dc = + c x x + ct t dr dr dr dr h0 = h + Considerando inoltre: Tds = dh − T Pag. 50 1 ρ dp ds dh 1 dp = − ⋅ dr dr ρ dr UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (3) Sottraendo le due equazioni ottenute si ottiene: dh0 dc dc 1 dp ds −T = c x x + ct t + dr dr dr dr ρ dr dh0 ds dc c d (ct ⋅ r ) −T = cx x + t dr dr dr r dr ct2 r NISRE Questa equazione va accoppiata con: - le equazioni di scambio energetico nelle sezioni 1-2-3: ∆h0 = 0 Statore ∆h0 = h02 − h03 = U (ct 2 + ct 3 ) ∆s = f (ω , T ,...) - strumenti per il calcolo delle perdite (Correlazioni) : ω= Rotore p01 − p02 p02 − p2 In definitiva si possono calcolare i ds e dh da utilizzare nell’eq. NISRE. Il sistema è comunque di tipo iterativo. L’equazione della portata sarà data da: R _T m& = k p ∫ 2πrρc dr x Kp = coeff. Bloccaggio per tener conto dello S.L. R_ H Nella sezione di imbocco si suppone nota una certa condizione poi il calcolo si espande alle varie schiere, stadi seguenti. Il legame tra essi è dato dalla conservazione della portata. Pag. 51 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (4) Una semplificazione dell’eq. NISRE si ottiene considerando ds/dr. Il che non vuol dire che il flusso sia isoentropico ma solo che s non varia lungo r. Considerando profili radiali di ho e s costanti si ottiene infine: dh0 dc c d (ct ⋅ r ) = cx x + t dr dr r dr ISRE Questa equazione è valida per il flusso fra due schiere di una turbomacchina adiabatica in cui il rotore fornisce o riceve lavoro ad ogni raggio con le stesse perdite; ∆S indipendente da r, oppure, ovviamente, reversibile (ideale) Questa equazione può essere applicata a 2 tipi di problemi: -Progetto (Pb. Indiretto) in cui data la distribuzione di velocità tangenziale (legge di Progetto) si ricava la distribuzione della comp. Assiale di velocità, e quindi gli angoli di flusso e da essi la geometria -Analisi (Pb. Diretto) in cui data la distribuzione di angolo α=f(r) si ricavano le distribuzioni delle comp. Assiale e Tangenziale di velocità Pag. 52 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (5) Applicazioni: Progetto Pb indiretto – Free-Vortex flow ct ⋅ r = K Legge del vortice libero (legge di progetto) Ponendo questa legge nelle eq. ISRE si ottiene: cx dc x =0 dr c x (r ) = cost Valida perciò solo in casi in cui la macchina sia progettata con queste condizioni Non è vero in generale e non si può assumere in analisi! Con questa legge può essere applicata a flussi incomprimibili permette di calcolare la distribuzione radiale dell’angolo di flusso, del grado di reazione e del lavoro scambiato. Considerando uno stadio di compressore con: rct1=K1 prima del rotore e rct2=K2 dopo il rotore si ha: W = U (ct 2 − ct1 ) = Ωr (K 2 r − K1 r ) = cost m& Lavoro scambiato costante lungo r Pag. 53 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (6) Applicazioni: Pb indiretto – Free-Vortex flow ct ⋅ r = K Nell’ipotesi di: stadio normale, α1= α3 e Cx=cost Legge del vortice libero (legge di progetto) Angoli di Flusso Ωr − K1 r U tan β1 = − tan α1 = cx cx Ωr − K 2 r U − tan α 2 = cx cx Grado di c Reazione R=− x tan β 2 = ∆H rot R= ∆H stadio 2U e sostituendo si ottiene K1 + K 2 R = 1− 2 ; k = 2Ω r k 1 dp ct2 ⋅ = ρ dr r Pag. 54 (tan β1 + tan β 2 ) Poiché k>0, R aumenta passando da Hub a Tip della pala Poiché ct >0, p aumenta con r, passando da Hub a Tip della pala Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Esempio di Svegolatura x Vortice Libero Pag. 55 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE o NISRE)- (Esempio-1) Progetto : ct ⋅ r = K Legge del vortice libero (legge di progetto) Esempio - Stadio di Compressore Assiale Dati: Diametro Tip =1.0 m, Diametro Hub =0.9 m ; Angoli al Tip del rotore α1=30°, β1=-60°, α2=60°, β2=-30°per uno Ω=6000 rpm (628.4 rad/s), ρ=1.5 kg/m3 cost. per lo stadio Utilizzando l’eq. ISRE e la legge del vortice libero Risoluzione U T = Ω ⋅ rt = 314.2 ; U H = Ω ⋅ rH = 282.5 U T = c x (tan α 2 + tan β 2 ) = c x (tan 60° + tan 30°) = c x Pag. 56 ( 3 + 1/ 3 ) c x = 136 m/s UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE)- (Esempio -2) Free-Vortex flow ct ⋅ r = K Esempio - Stadio di Compressore Assiale Portata in massa m& = π (rt2 − rh2 ) ρc x = 30.4 kg/s Potenza assorbita dallo stadio W = m& U T (ct 2 − ct1 ) = m& U T c x (tan α 2t − tan α1t ) = 1.5MW Componenti di Velocità tangenziale Inlet rotore Tip Rotore: ct1 _ Tip = c x tan α1t = 78.6 m/s Hub rotore r ct1 _ Hub = ct1 _ Tip T rH = 87.3 m/s Componenti di Velocità tangenziale Outlet rotore Tip Rotore: ct 2 _ Tip = c x tan α 2t = 235.6 m/s Hub rotore r ct 2 _ Hub = ct 2 _ Tip T rH Pag. 57 = 262 m/s Legge del vortice libero (legge di progetto) UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Simple Radial Equilibrium (ISRE)- (Esempio-3) Free-Vortex flow ct ⋅ r = K Esempio - Stadio di Compressore Assiale Angoli di flusso al Hub tan α1 = ct1 _ H cx tan β1 = U H tan α 2 = cx Grado di Reazione R = 1− k r 2 − tan α1 ; β1 = 55.15° cx ; k= cx Triangoli di velocità ; α1 = 32.75° ct 2 _ H tan β 2 = U H Legge del vortice libero (legge di progetto) ; α 2 = 62.6° − tan α 2 ; β 2 = 8.64° K1 + K 2 2Ω Ricavando k si ottiene poi: k = 0.5rT2 = 0.125 RH = 1 − RT = 1 − Pag. 58 k rH2 k rT2 ; RH = 1 − ; RT = 1 − 0.125 0.45 2 0.125 0.50 2 = 0.382 = 0.50 Osservazioni: •Elevata deviazione del flusso vicino alle pareti interne (Hub) •Elevati Mach al Tip •Elevata svergolatura “twist” delle pale rotoriche UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Analisi through flow Fornisce una distribuzione radiale delle variabili termodinamiche e cinematiche non solo all’ingresso e in uscita di ogni schiera, ma anche per stazioni interpalari. E’ un modello bi-dimensionale che considera anche la componente radiale del flusso •Utilizza bilanci di portata e quantità di moto in direzione assiale, e radiale; integra le eq. di Eulero su una griglia di calcolo 2-D, flusso assialsimmetrico •Le perdite e gli angoli di flusso sono individuati mediante correlazioni •Può essere implementato con equazioni dello strato limite su cassa e mozzo Griglia di calcolo st Distribuzione M Pag. 59 rot st rot Vani interpalari st rot st rot Per ogni stazione di calcolo, sono noti i valori di cinematici e termodinamici. Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Modelli numerici 2D/3D viscoso steady Fornisce una distribuzione puntuale delle variabili termodinamiche e cinematiche per ogni elemento della griglia di calcolo. Si risolvono le equazioni di Navier-Stokes stazionarie. Si utilizzano modelli di turbolenza. Modello solido Pag. 60 Griglia di calcolo Soluzione numerica UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Rendimenti di Schiera Correlazioni di Perdita per Turbine Confronto fra Correlazione di Traupel e calcoli CFD 2-D Coefficiente di perdita di schiera in funzione del Mach 0.060 CFD-2D Corr-Traupel 0.050 csi 0.040 0.030 0.020 0.010 0.000 0.0 Pag. 61 0.2 0.4 Mach 0.6 0.8 1.0 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici Navier-Stokes unsteady In generale, calcoli di tipo unsteady sono utilizzati quando • i fenomeni da studiare sono instabili • le condizioni al contorno non sono costanti (ad esempio a valle di un rotore) • interessa lo studio in transitorio Si studia il fenomeno per ogni istante della discretizzazione temporale. Pompa idraulica con stallo fenomeno instabile 1 2 4 3 T=t1 Pag. 62 T=t2 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Modelli numerici multistadio E’ possibile simulare intere macchine anche attraverso approcci multistadio, quali il mixing plane approach (come nell’esempio riportato). Il flusso in uscita da una schiera viene mediato in direzione tangenziale e quindi ottenendo una radiale (media) delle grandezze, che viene posta come condizione di ingresso al schiera successiva. c u w St2 c R1 St1 w c w u Si noti che per ogni schiera i vettori velocità sono considerati nel sistema di riferimento relativo. Vantaggi: •Possibilità di effettuare calcoli stazionari (equivale ad assumere che il rotore ruoti a vel. “infinita” e quindi non veda le disuniformità in direzione tangenziale) •Possibilità di considerare una sola pala per schiera Pag. 63 Pressione statica (superficie a raggio costante) Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Curve caratteristica di Stadi Multipli di Compressore Dalle curve di funzionamento dei singoli stadi, è possibile individuare il funzionamento dell’intera macchina. Intera macchina Si noti che la variazione di portata volumetrica Q in ingresso ad ogni singolo stadio è tale da compensare l’aumento di densità. Per quanto riguardal’intera macchina, la portata volumetrica Q in ingresso coinciderà con quella in ingresso al primo stadio, mentre il rapporto di compressione globale coincide con il prodotto dei singoli rapporti di compressione. Pag. 64 Singoli stadi Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Curve caratteristica di Stadi Multipli di Compressore Dalle curve di funzionamento dei singoli stadi, è possibile individuare il funzionamento dell’intera macchina che appare come qui riportato Pag. 65 UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine Caratteristica di Stadi Multipli di Turbina Il Comportamento del singolo stadio può essere ricondotto a quello dell’Ugello, ma l’andamento del rapporto T 0 P0 ha l’andamento riportato in figura Rapporto Espansione 3. 00 2. 80 2. 60 2. 40 2. 20 2. 00 1. 80 1. 60 1. 40 1. 20 1. 00 FATTORE DI RIDUZIONE SQ(t0)/p0 1.20 1.00 0.80 0.60 0.40 0.20 0.00 Pag. 66 Serie1 Dipartimento di Energetica “S.Stecco” Sezione di Macchine UNIVERSITA’ DI FIRENZE Facoltà di Ingegneria Caratteristica di Stadi Multipli di Turbina E quindi ne risulta la curva per stadi multipli già visti Pag. 67