Il tema del viaggio nella letteratura medievale Proposta di Unità Didattica Paola Concaro - Gabriella Gabutti Università di Pavia Silsis – Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario 28 gennaio 2008 QUANDO? • terzo anno di liceo • U.D. di tipo tematico: collocazione piuttosto libera • preferibilmente verso la fine dell’anno scolastico PROBLEMI: • Criterio di scelta dei testi: collegamenti intertestuali • Difficoltà di raccordo con il resto del programma, anche dal punto di vista della cronologia dei testi • Il tema si esplica in generi letterari molto diversi Il tema può essere osservato sotto molteplici punti di vista, per es.: • Viaggio immaginario nell’oltretomba • Viaggi terreni, reali e immaginari: • in questa U.D. è privilegiato soprattutto il viaggio di esplorazione e conoscenza Prerequisiti: • - Storici: caratteristiche della civiltà comunale italiana e del mondo mercantile basso-medievale (differenze rispetto all’alto medioevo) • - Storico-culturali: nozioni anche generali sulla cultura enciclopedica medievale (summae, bestiari, ecc.); il concetto di auctoritas; il genere del romanzo cavalleresco; la civiltà cortese (in genere questi aspetti sono trattati nelle lezioni iniziali che introducono il programma di letteratura) • - Capacità di leggere (con l’aiuto delle note) testi dei secoli XIII-XIV • - Conoscenza generale della struttura della Commedia dantesca e particolare dell’Inferno • - Conoscenza generale della struttura del Decameron Obiettivi didattici: • - Storicizzare il tema del viaggio, comprendendone la funzione nell’immaginario e nei modelli culturali medievali • - Consolidare la capacità di confrontare dal punto di vista tematico opere diverse, cogliendo analogie e differenze • - Consolidare la capacità di cogliere la visione del mondo e l’ideologia espresse dai testi • - Consolidare la capacità di interpretare e valutare il testo con apporto critico personale • - Riconoscere la persistenza di temi antichi attraverso il tempo, anche in prodotti della cultura attuale (compresa quella di massa) • - Consolidare la comprensione dei testi in volgare TEMPI • Circa 6 ore, più verifica • Necessità di prendere in esame un numero significativo di testi di epoche e autori diversi, che vanno contestualizzati >>> tempi piuttosto lunghi • Va considerata la possibilità di estrapolare singole sezioni METODOLOGIA: centralità del testo e attenzione alla sua specificità analisi delle sue relazioni con altri testi ricostruzione del contesto a partire (il più possibile) dagli elementi testuali confronto con il presente importanza del lettore Strumenti (1): TESTI Marco Polo, Il Milione • • • • Proemio Il Veglio della Montagna (La setta degli assassini) – capitoli 40-41 Il reame di Coilu (capitolo 157) Lettura critica: U. Eco, «Il Milione»: descrivere l’ignoto Dante, Inferno XXVI: il folle volo di Ulisse • Confronti: Inferno I, vv. 22-27; Purgatorio I, vv. 130-134; Paradiso II, vv. 1-6 Boccaccio, Decameron VI, 10 (il ‘viaggio’ di Frate Cipolla) Navigatio Sancti Brendani : cap. VII, dal cap. XIV Strumenti (2) IMMAGINI (si indicano solo quelle fondamentali) • carta geografica che illustra il percorso dei viaggi di Marco Polo • miniatura (sec. XIV) che illustra il cap. 157 • Carta geografica (muta) del viaggio di Ulisse (e successivo suo completamento) • Schema che illustra il viaggio fantastico di Frate Cipolla a confronto con la piantina di Firenze • Carta geografica che illustra il viaggio di San Brendano • Fotografie dal viaggio di T. Severin “L’itinerario del Brendano” INTRODUZIONE • Nel medioevo i lunghi viaggi erano relativamente frequenti • Tipi di viaggio molto diversi: Pellegrinaggi Crociate Viaggi dei mercanti ecc. …per esempio: RESOCONTI DI MISSIONARI, come Giovanni da Pian del Carpine, Historia Mongolorum (metà XIII sec.) MANUALI PER I MERCANTI: Pratica di Mercatura di Francesco Balducci Pegolotti (metà XIV sec.) → testi esclusi dai canoni scolastici ma utili per inquadramento storico-culturale Due livelli da considerare: • A) libri di viaggio in senso proprio, non necessariamente opere letterarie • B) il tema del viaggio nelle opere dei più vari generi letterari Testi che abbiamo scelto di proporre agli studenti (1): Libro di viaggio ‘per eccellenza’: Il Milione di Marco Polo (fine XIII sec.) L’episodio del viaggio di Ulisse nel canto XXVI dell’Inferno Il ‘viaggio immaginario’ di Frate Cipolla (Decameron, sesta giornata, X) Testi che abbiamo scelto di proporre agli studenti (2): • Il più antico ‘libro di viaggi’ è la Navigatio Sancti Brendani: anonima, scritta in latino nel IX-X sec.; ambiente irlandese Il dato storico (vita di san Brandano, VI sec.) si intreccia con molti elementi fantastici e leggendari IL MILIONE • CONTESTO STORICO: Piena civiltà comunale Importanza della figura del mercante Traffici mercantili con l’Oriente Posizione strategica di Venezia Biografia dell’autore (cenni) (1) • Appoggio del manuale scolastico • Nel 1271 parte per l’Oriente con il padre e lo zio, mercanti • recavano anche ambascerie e doni da parte del papa per il sovrano mongolo, Kubilai Khan • In Cina svolge mansioni diplomatiche e amministrative per conto dell’imperatore • Nel 1295 torna in patria tappe principali del viaggio: osservazione della carta geografica Biografia dell’autore (cenni) (2) • È imprigionato dai genovesi • In carcere ‘detta’ il racconto dei suoi viaggi a Rustico da Pisa, scrittore di romanzi cavallereschi • Uscito di prigione, torna a Venezia • Muore nel 1324 Il Milione • circa 200 brevi capitoli • non rientra in un genere letterario preciso • alla confluenza di diversi generi letterari: cronaca trattato storico-geografico romanzo di avventure repertorio di leggende orientali relazione di viaggio • usato anche come manuale per i mercanti • enorme successo come lettura d’evasione lingua • redazione originale in franco-italiano: perduta • numerose versioni in lingue diverse • quella che leggiamo sulla antologia scolastica è toscana, dell’inizio del XIV sec. invito alla lettura integrale dell’opera (facoltativa): versione in italiano contemporaneo di Maria Bellonci Possibile confronto: • Historia Mongolorum di Giovanni da Pian del Carpine (ca.1180-1250) • Cf. i percorsi dei due viaggiatori: Il Milione, Proemio (1) • Lettura del brano • Esercizio. Suddividere il testo in paragrafi individuando: 1) destinatari 2) argomento dell’opera 3) indicazioni di ‘metodo’ 4) luoghi visitati 5) circostanze e data di composizione. • Ragionare sul ruolo del narratore: mobilità del punto di vista dovuta alla duplice paternità dell’opera Il Milione, Proemio (2) • parole-chiave: meraviglia – diversità • temi e motivi: insistenza sulla veridicità rifiuto del principio di auctoritas • Ideologia mercantile Livello stilistico: elementi formali che faremo notare durante la lettura del testo • struttura sintattica moderatamente ipotattica • registri espressivi: tono sostenuto (tipico degli incipit) • usi linguistici e stilistici: raddoppiamento fonosintattico (e·lle, e·ttutte, no·lle…), sonorizzazioni di sorde intervocaliche (imperadori), uso pleonastico dei pronomi (‘le troverrete tutte le grandissime maraviglie’), francesismi (per=fr. par), forma dittongata di huomo (con h etimologica), uso dell’articolo (lo quale)… • figure retoriche: apostrofe iniziale, parallelismi (vide…udille…veduta…udita), dittologia sinonimica (‘veritieri e sanza niuna menzogna’)… • Punto di vista: §1: nostro libro; §2: io voglio (parla Rustico); §3: vi dico – ma poi: passa a parlare di sé in III persona; Marco Polo compare sempre in III persona Il Veglio della Montagna (1) • È un es. di come è riferito un fatto appreso durante il viaggio: • non c’è osservazione diretta • il dato storico si ammanta di leggenda • Sintesi: si parla del capo degli ismailiti, una setta eterodossa musulmana, il cui centro principale era Milice (a sud del Mar Caspio). Egli accoglieva nel suo favoloso palazzo, in un giardino ‘incantato’ dei giovani a cui era fatto credere, mediante l’uso di droghe, di trovarsi in paradiso. Essi venivano impiegati come sicari per compiere delitti politici Livello tematico • temi e motivi: – giardino incantato (tipico del romanzo cavalleresco, ma rimanda anche all’immaginario del paradiso islamico); – l’uso di droghe sostituisce la magia e il soprannaturale tipici della narrativa cavalleresca; – inganno (ripetizione del verbo credere). – È rilevante il campo semantico legato alla vita di corte (cantare, sonare, ballare, solazzi, corte). Il Veglio della Montagna (2) • • Lettura del brano Ragionare sul ruolo del narratore: Marco Polo compare in III persona Insiste sull’attendibilità della notizia, che sarebbe stata appresa da più fonti Temi e motivi: giardino incantato → romanzo cavalleresco inganno campo semantico della corte >>>la leggenda orientale è filtrata attraverso la letteratura cavalleresca • Notiamo l’assenza (qui e in altri passi del Milione) di giudizi moralistici: un fatto nuovo nella cultura medievale Livello stilistico: elementi formali che faremo notare durante la lettura del testo • struttura sintattica piuttosto semplice, tendenzialmente paratattica • usi linguistici e stilistici: francesismi (veglio, donzelli, solazzi, giardino); legge di ToblerMussafia (e faceali portare; e contagli…); ripetizioni di formule iniziali (e perciò ‘l fece); epitesi (ine, se·nnone), raddoppiamento fonosintattico (se·nnone), sarebboro, palatalizzazione (vegnono), prestito dall’arabo (assesini), ‘niuno’ forma fiorentina duecentesca Lettura critica: U. Eco, «Il Milione»: descrivere l’ignoto • Si ipotizza che sia antologizzata sul manuale adottato • Verrà assegnata in precedenza come lettura da fare a casa • È stata scelta perché è un articolo di giornale, scritto in uno stile semplice e che dovrebbe stimolare la curiosità degli studenti Può essere assegnata anche una domanda di comprensione, come esercizio di produzione scritta: • Considera la miniatura che illustra il cap. CLVII del Milione. Umberto Eco scrive che il miniatore “come i suoi lettori, ai tempi di Polo e anche oltre, fidando in una catena ininterrotta di dottissime enciclopedie che ragguardavano sulle meraviglie del mondo, sapeva che <gli esseri mostruosi che appaiono raffigurati> dovevano esserci”: quale importante novità, secondo lo studioso, si ritrova per la prima volta nel Milione? Tale novità fu recepita dai contemporanei? Lettura critica: U. Eco, «Il Milione»: descrivere l’ignoto • In classe viene ripresa la lettura di un breve passo della lettura già assegnata Eco sottolinea la ‘modernità’ della concezione del viaggio di Marco Polo si chiede se questo aspetto del Milione fosse stato recepito dai lettori del tempo: Es. del cap. 157 Confronto: Il reame di Coilu (cap.157) (1) • Tappa del viaggio di ritorno (India) • descrizione ‘etnografica’: • descrive territorio, abitanti e risorse economiche • osservazione diretta • Novità: non troviamo elementi leggendari Il reame di Coilu (cap.157) (2) Livello tematico • Sottolinea la diversità: ‘divisate’>> cf. titolo originario Divisament dou monde • Dati di interesse anche economico: (campi semantici) agricoltura (mirabolani emblici, pepe, vino di zucchero, riso … ) animali (sia di allevamento sia selvatici: leoni, pappagalli, paoni, galline) traffici mercantili navali • Notiamo grande attenzione per i colori • Interesse anche per le popolazioni locali: religione abbigliamento, usi matrimoniali Il reame di Coilu (cap.157) (3) Livello ideologico: • grande attenzione per i dati economici • assenza di giudizi moralistici Il reame di Coilu (cap.157) (4) Livello stilistico: • Sintassi semplice: frasi brevi, prevale paratassi (frequente la coordinazione per polisindeto con e) • usi linguistici: lessico della cultura enciclopedica classica (mirabolani emblici) legge di Tobler-Mussafia (e piantansi e inacquansi) termine geografico dall’arabo (gherbino) epitesi (hae, èe) ‘niuno’: forma fiorentina duecentesca uso impersonale di ‘uomo’ uso dei deittici testuali (‘cotale è’) francesismo (divisate) • formule di transizione standardizzate: stile scarno e piuttosto ripetitivo. Correzione del compito a casa • Lettura di alcune risposte scritte dagli studenti • Verifica della tesi sostenuta da Umberto Eco nell’articolo assegnato • Discussione con la classe • Conclusioni Dante, Inferno XXVI: il folle volo di Ulisse (vv. 85-142) (1) • Marco Polo e l’Ulisse dantesco sono accomunati dalla curiosità intellettuale • Sintesi del brano: Dante incontra nell’VIII cerchio (tra i consiglieri di frode) Ulisse: prototipo dell’uomo che desidera ardentemente conoscere il mondo Intraprende un viaggio di esplorazione oltre le Colonne d’Ercole (limiti posti da Dio alla conoscenza umana) Fallimento inevitabile: naufragio (manca la Grazia divina) Dante vs. Ulisse • Tutti i momenti iniziali delle tre cantiche, in cui Dante sta per intraprendere un nuovo cammino, presentano citazioni molto evidenti dell’episodio di Ulisse (cf. M.Corti) • PARALLELISMO: entrambi sono protagonisti di un viaggio della conoscenza entro spazi inaccessibili • CONTRAPPOSIZIONE: esiti dei loro viaggi diametralmente opposti (…ma dell’utilizzo didattico di questo testo vi parlerà Gabriella…) Perché questa scelta? • Grande ‘modernità’ e fascino del personaggio che dovrebbe incuriosire gli studenti • È un episodio della Commedia dantesca irrinunciabile dal punto di vista didattico • L’inserimento in questa U.D. permette però di leggerlo sotto una nuova prospettiva Verifica finale: varie opzioni a)Domande scritte sul modello della III prova dell’Esame di Stato: vd. esercizi che abbiamo proposto per ogni testo b)Verifica orale (interrogazione) c) Classico tema oppure produzione scritta (saggio breve, articolo di giornale) sul modello della I prova (vanno forniti alcuni brevi ‘documenti’) (per esempio: il tema dell’immaginario dell’esotico (e dell’oriente in particolare) nell’Europa medievale e confronto con la realtà attuale: anche oggi esiste infatti, a vari livelli culturali, una sorta di ‘mito dell’oriente’. Motivazioni didattiche 1. Ulisse medievale, accostato a Marco Polo 2. Curiositas, voglia di conoscere 3. Personaggio che affascina i ragazzi 4. Siamo all’interno della programmazione tradizionale, con una nuova prospettiva Stimola l’insegnante che non fa sempre “le solite cose” nel “solito modo” Non propone il problema “tempo” Spunti didattici 1. Struttura particolare a incastro delle narrazioni (ruolo del narratore) 2. L’Itinerario di Ulisse 3. Ulisse specchio di Dante 4. Autocitazioni Quale scoperta per i ragazzi? Ruolo del narratore (Da far rilevare ai ragazzi dopo la lettura) Parla il narratore (Dante) Discorso di Ulisse (a Virgilio e Dante) [vv. 90-142] Discorso di Ulisse ai compagni di viaggio [vv. 112-120] Ruolo del narratore Discorso di Ulisse ai compagni di viaggio [vv. 112-120] Discorso di Ulisse (a Virgilio e Dante) [vv. 90-142] Parla il narratore (Dante) L’itinerario di Ulisse Spagna Gaeta Sibilia Ceuta Isola d’i Sardi Morrocco Ulisse specchio di Dante Dante 1. Viaggio di conoscenza 2. Luoghi inaccessibili Ulisse Ulisse specchio di Dante Dall’inferno al Paradiso Ulisse Naufragio ≠ Dante Autocitazioni Canto XXVI Inferno (v. 132) Canto I Inferno (vv. 26-27) Poi che ‘ntrati eravam ne l’alto passo Si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò già mai persona viva Autocitazioni Canto XXVI Inferno (vv. 127132) Tutte le stelle già de l’altro polo Vedea la notte, e’l nostro tanto basso, Che non surgëa fuor dal marin suolo. Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto de la luna Poi che ‘ntrati eravam ne l’alto passo Canto I Inferno (vv. 26-30) Si volse a retro a rimirar lo passo Che non lasciò già mai persona viva. Poi ch’ei posato un poco il corpo lasso, Ripresi via per la piaggia diserta, Sí che ‘l piè fermo sempre era il più basso Autocitazioni Canto XXVI Inferno (vv. 137141) ché de la nova terra un turbo nacque e percosse del legno il primo canto. Tre volte il fé girar con tutte l’acque; a la quarta levar la poppa in suso la prora ire in giù com’altrui piacque Canto I Purgatorio (vv. 130-4) 130-6) Venimmo poi in sul lito diserto Che ma non vide navicar sue acque Omo, che tornar sia poscia esperto. Quivi mi cinse sí com’altrui piacque: Oh meraviglia! Ché qual elli scelse L’umile pianta cotal si rinacque Autocitazioni Canto XXVI Inferno (vv. 98102) Ch’i’ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; ma misi me per l’alto mare aperto Sol con un legno e con quella compagna Picciola da la qual non fui diserto Canto I Purgatorio (vv. 128-132) ivi mi fece tutto discoverto quel color che l’inferno mi nacose. Venimmo poi in sul lito diserto, Che ma non vide navicar sue acque Omo, che tornar sia poscia esperto. Autocitazioni Canto XXVI Inferno (vv. 101102, 114, 122) Sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto a questa tanto picciola vigilia Con quest’orazion picciola Canto II Paradiso (vv.1-6) O voi che siete in piccioletta barca desiderosi d’ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti. Non vi mettete in pelago, ché forse perdendo me, rimarreste smarriti Autocitazioni Canto XXVI Inferno Canto II Paradiso = Allocuzione + esortazione Allocuzione + esortazione ≠ Ulisse specchio di Dante Entrambi i viaggi conducono a un’area inesplorata e inesplorabile senza la Grazia Il confronto avviene sempre con segno invertito Per concludere…. Recupero del piacere della lettura (Dalle indicazioni per il curricolo “Ruolo primario assume il leggere per soddisfare il piacere estetico dell'incontro con il testo letterario e il gusto intellettuale della ricerca di risposte a domande di senso”) Gustare la musicalità di un’opera poetica Il viaggio di Frate Cipolla “Decameron” VI, 10 Novella che presenta alcune particolarità E’ ambientata a Certaldo E’ raccontata da Dioneo => È a tema libero? No, si attiene all’argomento della giornata: i motti di spirito Però annuncia la lunghezza della sua novella Diversificazione tematica Diversificazione strutturale Ruolo del narratore Frate Cipolla racconta il suo viaggio Dioneo racconta la novella di Frate Cipolla Parla il narratore (Boccaccio) Ruolo del narratore F. Fido, Il regime delle simmetrie imperfette, Milano, F. Angeli, 1988, p. 37 Il viaggio di Frate Cipolla Ambiguità dei significanti Ospedale di Firenze Porcellana dietro Palazzo Vecchio Vinegia dietro Palazzo Vecchio Borgo de’Greci parallela a piazza Signoria Garbo vicino a Orsanmichele parallela all’Arno isola fuori porta San Frediano S. Giorgio alla costa, oltrarno Baldacca Venezia città greca Marocco, alMaghrib, Algarve Baghdad Via di Parione Sardigna San Giorgio Sardegna Bosforo Il viaggio di Frate Cipolla Cartina Il viaggio di Frate Cipolla Cartina Il viaggio di Frate Cipolla Nomi parlanti Truffia : paese delle truffe Buffia : paese dei buffoni Terra di Menzogna : paese dei mentitori Notazioni linguistiche Criterio: si riportano quelle effettivamente utili per una maggiore comprensione del testo a) “i paesi cerchi”. “cerchi” è participio passato del verbo latino CIRCARE sostituto tardivo di CIRCUMIRE. Si tratta di un verbo denominale da circus irradiato dal linguaggio della caccia nel quale il cane fa giri sempre più larghi per trovare le tracce della selvaggina. Si ritiene opportuna questa notazione storico linguistica perchè ben si attaglia al racconto di Frate Cipolla, che per stordire i Certaldesi (in un certo senso “la sua preda”) propone itinerari sempre più ampi. b) “Truffia” < provenzale trufa, che è forma metatetica dal latino volgare *TUFRA ricostruito a partire dal latino tardo TUFĔRA che significa “tartufo” e cioé “pallottola”: Secondo l’impiego simbolico di “balla”, “invenzione (innocente)” e poi “inganno”. Riteniamo questo rimando significativo perché l’etimologia ci riporta a un significato più vicino a quella che effettivamente è l’azione di Frate Cipolla (=sta raccontando frottole, panzane). Inoltre conduce alla comprensione di alcuni termini usati nel linguaggio corrente (“balla”) . Navigatio Sancti Brendani Brenan Mac Hua Alta 484-578 Navigatio Sancti Brendani IX-X sec.: un ecclesiastico compone in latino una rielaborazione del pellegrinaggio di Brendano Imram Navigatio Sancti Brendani VITA SANCTISSIMI CONFESSORIS CHRISTI BRENDANI ms. d’Alençon (X-XI secolo) Grande successo: 120 mss rimastici Volgarizzamenti Veneto Toscano Navigatio Sancti Brendani Irlanda Ebridi Faer oer Islanda Groenlandia (?) Terranova Navigatio Sancti Brendani Episodio della balena Mitologia norrena Mille e una notte (XI secolo) Orlando Furioso (1532) Baldus (1551) Moby Dick (1851) Libro degli esseri immaginari (1968) L’Impero colpisce ancora Navigatio Sancti Brendani Episodio della balena Cap. VII: “e' frati cominciano tutti a fuggire alla nave…«È vero, sapiate messere che noi abiamo avuta una grande paura»” Cap. XIV: “Voi potete pensare entro al vostro cuore che Idio à fatto umana questa bestia sotto noi, ch'ella non ci fa alcuno impaccio” Cap. VII: Ignoranza Paura Cap. XIV: Conoscenza Tranquillità Navigatio Sancti Brendani VI secolo XX secolo Navigatio Sancti Brendani 1976: un esperto navigatore e storico delle esplorazioni, Tim Severin, vuole saggiare le esperienze di Brendano e verificarne le condizioni di riuscita Costruisce una leggera imbarcazione, chiamata Brendano, strutturata e assemblata rigorosamente seguendo le indicazioni fornite nel cap. I della “Navigatio” Intelaiatura di frassino irlandese Legata con 3 km di stringhe di cuoio annodate con 1600 nodi eseguiti manualmente 49 pelli di bue Navigatio Sancti Brendani Tim Severin ripercorre l’Itinarario di Brendano (non senza pericoli estremi) (immagine itinerario) Navigatio Sancti Brendani Perché concludere con Tim Severin? - Perché il tema del viaggio è ancestrale, e appartiene ad ogni uomo - Perché dal testo si può passare al pensiero, a un viaggio mentale - Per far comprendere che la Letteratura è viva, non è qualcosa scritta da un anziano in tempi antichi, ma se la facciamo nostra diventa stimolo per crescere nel presente Nello stesso tempo questa letteratura richiede all’insegnante una passione civile di tipo nuovo, volta non già a narrare un mito del passato, ma a delineare un nuovo possibile racconto, non più solo nazionale, ma, tendenzialmente, planetario. D’altronde l’insegnante è già anche un nuovo lavoratore della conoscenza, deve cioè operare sui confini, compiendo un’opera ininterrotta di contrabbando da una frontiera a un’altra, e cioè di traduzione, di trasposizione, di trapianto fra campi del sapere fra loro remoti e fra realtà storiche e sociali sinora prive di reciproca comunicazione R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Lecce, P. Manni, 2002 Bibliografia (I) Sul viaggio in generale J. Le Goff, L’Occidente medievale e l’Oceano Indiano: un orizzonte onirico, in “Tempo della Chiesa tempo del mercante”, Einaudi, Torino, 1977 D’Arco S. Avalle, Dal mito alla letteratura e ritorno, Il Saggiatore, Milano 1990 R. Mercuri, Genesi della tradizione letteraria italiana in Dante, Petrarca e Boccaccio, in “Letteratura Italiana” diretta da A. Asor Rosa, vol. 1, Einaudi, Torino, 2000, pp. 507-509 J. Verdon, Il viaggio nel Medioevo, Baldini & Castoldi, Milano, 2001 F. Stella, Speciale viaggio. Poeti on the road, in “Medioevo”, anno VII, n. 9 (80), 2003, pp. 93121 Marco Polo e “il Milione” U. Eco, «Il Milione»: descrivere l’ignoto, in “«Sugli specchi» e altri saggi”, Bompiani, Milano, 1985, pp. 61-66 Marco Polo, Il Milione. Scritto in italiano da Maria Bellonci, Milano, B. Mondadori 1990 E. Crouzet-Pavan, L. Pubblici, A. Barbieri, Il viaggio di Marco Polo, in “Medioevo”, anno VII, n. 2 (73), febbraio 2003, pp. 28-55 Bibliografia (II) Il canto XXVI dell’Inferno di Dante M. Corti, La «favola» di Ulisse: invenzione dantesca?, in “Percorsi dell’invenzione. Il linguaggio poetico in Dante”, Einaudi, Torino, 1993. pp. 113-145 L. Avonto, Una probabile fonte del "folle volo" d'Ulisse: appunti per una rilettura del canto XXVI dell'”Inferno" di Dante, in “Esperienze letterarie”, 2004, 2, pp. 31-48 M. Fubini, Ulisse, in “Enciclopedia Dantesca”, sub vocem Il viaggio di Frate Cipolla nel “Decameron” di Boccaccio M. Pastore Stocchi, Dioneo e l’orazione di Frate Cipolla, in “Studi sul Boccaccio”, X, Firenze, Sansoni, 1977-78, pp. 201-215 G. Contini, Letteratura Italiana delle Origini, Firenze, Sansoni, 1985, pp. 776, 778 E. Grimaldi, Folclore e Performance nalla novella di Frate Cipolla, in “Il privilegio di Dioneo. L’eccezione e la regola nel sistema del Decameron”, Ed. Scientifiche Italiane, Napoli-Roma, 1987, pp. 219-242 V. Branca, Decameron, Torino, Einaudi, 1987, p. 769 F. Fido, Il regime delle simmetrie imperfette, Milano, F. Angeli, 1988 F. Bausi, I paesi dell'eros. Un' ipotesi per il viaggio di frate Cipolla, in “Filologia antica e moderna”, 2002, 23, pp. 63-75 Bibliografia (III) La “Navigatio Sancti Brendani” G.A. Little, “Brendan, the Navigator”, Dublin, 1946 T. Severin, “il viaggio del Brendano”, Milano, Mondadori, 1978 M.A. Grignani (a cura di), “Navigatio Sancti Brendani – La navigazione di San Brendano”, Milano, Bompiani, 1992 A. Magnani (a c. di), La navigazione di San Brandano, Palermo, Sellerio, 1992 R.A. Bartoli, “La «Navigatio Sancti Brendani» e la sua fortuna nella cultura romana dell’età di mezzo”, Fasano (BR), Schena, 1993 E. Percivaldi, “I Celti: una civiltà europea”, Milano, Giunti, 2003 Strumenti didattici G. Devoto, “Dizionario etimologico”, Firenze, Le Monnier, 1968 M.L. Crast, G. Oliviero, Parlare scrivere comunicare: come dare risalto alle proprie idee e a qualsiasi tipo di messaggio, l'uso di immagini e filmati per chiarire e rendere accattivante il contenuto, i segreti di una presentazione interessante, Milano, Il sole-24 ore, 2002 R. Luperini, Insegnare la letteratura oggi, Lecce, P. Manni, 2002 P. Manni, “Il Trecento toscano”, Bologna, Il Mulino, 2003 Ministero Pubblica Istruzione, “Indicazioni per il Curricolo”, Roma, 2007