Germania e Brasile:
arriva l’ora della verità,
chi vince è in finale
Loew stuzzica Scolari, domani Olanda-Argentina. Articoli nello sport
Il nuovo
ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER
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www.corriere.com
Martedi 8 Luglio 2014
«C24, comportamento infantile del governo»
Le modifiche alla legge sulla cittadinanza continuano a creare polemiche. Il legale Jackman attacca l’esecutivo Harper
TORONTO - Il governo conservatore continua ad essere al centro
del mirino per le modifiche apportate alla legge sulla cittadinanza dal Bill C24. Questa volta ad
accusare il governo di «comportamento infantile» è stata Barbara Jackman, avvocato e attivista in
numerose associazioni che si battono per il rispetto dei diritti civili.
 ARTICOLO A PAGINA 2
LE LEGGE
Prostituzione:
il governo
disprezza
la legalità
Rocco Galati
V
Un’immagine del ponte crollato ieri nell’Agrigentino
Crolla ponte, terrore ad Agrigento
Cinque feriti, ma il bilancio poteva essere molto più grave. Le autorità avviano un’inchiesta
 ARTICOLO A PAG. 7
orrei rendere chiara la mia posizione: ritengo che la prostituzione dovrebbe essere illegale
per una lunga serie di motivi che,
se elencati, occuperebbero troppo spazio sul giornale. Comunque,
quando la Corte Suprema del Canada ha dichiarato illegittima la
legge sulla prostituzione, questo
non aveva nulla a che fare con la
prostituzione in quanto tale, perché questa non è mai stata illegale.
 SEGUE A PAGINA 5
TORONTO
Briar Hill, via i resti della scuola
Il documento presentato a Queen’s Park chiede di continuare i lavori
LA SCOMPARSA
PEDOFILIA
Muore Di Stefano
calcio in lutto
Il Papa: chiedo
perdono per gli
abusi dei preti
Leonardo N. Moiinelli
TORONTO - I resti della scuola di
Briar Hill vanno rimossi e i lavori della Madison Home potranno
continuare.
È questo il succo del documento presentato dall’Archaeological Assessments Ltd. al ministero provinciale della Cultura, dello sport e del turismo.
 SEGUE A PAG. 3
 A PAG. 7
 ARTICOLO A PAG. 12
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
2
CANADA
BILL C 24
«Diventare canadesi varrà sempre di meno»
Il legale esperto Barbara
Jackman critica la legge
sulla cittadinanza:
«Colpisce i diritti
e svuota il significato
di appartenenza
al nostro Paese»
«Ora saranno in pericolo
di revoca anche quelli che
decideranno di ritornare
nella loro nazione. Ciò non è
giusto perché chiunque deve
avere il diritto di muoversi
e di vivere dove vuole»
Mario Cagnetta
TORONTO - «Incostituzionale,
pericolosa, un primo passo per indebolire la cittadinanza e le protezioni dei cittadini canadesi». Barbara Jackman, uno dei membri della Canadian Bar Association e una delle maggiori esperte in materia di immigrazione giudica molto
negativamente il Bill C 24, la legge sulla cittadinanza che renderà
più deboli soprattutto i titolari di
doppia cittadinanza, italo-canadesi compresi.
Ci può spiegare perché contesta la legge sulla cittadinanza e
soprattutto perché ritiene che
possa danneggiare anche gli italo-canadesi?
«Perché permette al governo di
togliere la cittadinanza alle persone nate in Canada, in caso questi
abbiano anche un’altra cittadinanza».
In quale tipo di ambiti questa
revoca vale?
«Innanzitutto in quello della criminalità. Anche se al momento dubito che saranno molti gli italiani
«Il governo deve smetterla
di ofendere la Canadian Bar
Association. È ora di inirla
con questi atteggiamenti
infantili: in fondo si tratta di
cambiamenti che muteranno
la nostra società»
che vivono in Canada a commettere reati di terrorismo, questa legge
è molto pericolosa perché potrebbe presto interessare moltissimi
cittadini che al momento sembrano ignari delle conseguenze».
Quali sarebbero queste conseguenze?
«Per esempio non molti sanno
che il terrorismo non è legato soltanto alle bombe ma ha una definizione molto più ampia che comprende anche qualsiasi tipo di danno economico per motivi politici. Se vostro figlio cercherà di danneggiare un gasdotto, questo può
essere considerato terrorismo e
quindi se un italo-canadese venisse condannato a cinque anni di carcere per questo reato, potrebbe vedersi la cittadinanza revocata».
Quando uno pensa al terrorismo di solito pensa ai kamikaze
o ai fondamentalisti islamici.
«E sbaglia perché anche una protesta per una causa ambientalista
può essere considerata come atto di terrorismo. È già successo in
v
passato anche se ci sono anche tanti altri aspetti pericolosi in questa
legge».
Per esempio?
«È molto pericolosa la parte che
poi colpisce i diritti di noi canadesi. Noi canadesi abbiamo dei diritti
nel nostro “Charter”. Penso in particolare alla mobilità delle persone, al diritto di voto. Questo diritto
viene ridotto al minimo se il governo si arroga il potere di revocare la
cittadinanza anche a coloro che sono nati qui. Ora il governo sta persino cercando di ridefinire il concetto di cittadinanza rendendolo
più precario e insicuro».
Quale sarà il prossimo passo?
«Questo discorso legato alla criminalità è soltanto un primo passo. Il prossimo sarà quello di estendere questo diritto di revoca: si è
cominciato con l’immigrazione e
le recenti leggi sulla deportazione
dei criminali non promettono nulla di buono, basti vedere quello che
sta accadendo per i permament residence che se ricevono una condanna a sei mesi, vengono deportati senza nemmeno poter fare ricorso in appello».
Essere cittadini canadesi non
è più una garanzia?
«La cittadinanza è diventata un
qualcosa di minimo, di insignificante in questa legislazione».
Che cosa mi dice invece del rischio di revoca della cittadinanza a tutti coloro che ritornano al
loro Paese natale?
«Non capisco perché il governo
faccia queste cose. È soltanto una
sceneggiata il fatto che il governo
dica di volere delle persone convinte di restare qui in Canada ed
è anche così regressivo pensando
all’impatto che può avere sulla società».
Mi faccia un esempio?
«Viviamo in una comunità globalizzata. Pensiamo alle persone che hanno dei figli che vogliono diventare dottori e vanno a studiare ad Harward negli Stati Uniti. Loro possono perdere la cittadinanza perché scelgono di studiare
all’estero o di vivere all’estero perché la vita li ha portati lì. Qui non si
tratta di intenzione di vivere in Canada, chiunque può e deve avere il
diritto di muoversi senza aver paura di perdere la cittadinanza».
Questa disposizione sulle intenzioni di residenza è retroattiva?
«Per quanto mi risulta no. Lo è
Lavori preliminari per l’ospedale
!
Yno
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Mickey and Minnie now in charge...
Barristers v Solicitors v Notaries
v
14
VAUGHAN - Si è svolta ieri la cerimonia per la posa della prima
pietra per il Vaughan Healthcare Centre Precint, che preparerà
il sito per lo sviluppo del nuovo Mackenzie Vaughan Hospital.
I lavori preliminari condotti dalla Città di Vaughan comprenderanno la costruzione di una strada, e dei servizi di smaltimento
delle acque piovane e delle acque
reflue per il terreno di 82 acri.
La costruzione delle infrastrutture dovrebbe concludersi entro il settembre del 2015 in preparazione con l’inizio dei lavori per l’ospedale. La programmazione del nuovo ospedale continua ad andare avanti in parallelo con la preparazione del sito. A
marzo, la Mackenzie Health ha emesso una richiesta di qualificazione per indentificare i potenziali pretendenti per la costruzione della struttura ospedaliera. La
Mackenzie Health sta utilizzan-
Pascale v Di Poce v Iadipaolo
Lawyers Practicing in Association
[email protected]
VAUGHAN
LA VIGNETTA di Ynot
Walt Disney takes control
of Citizenship & Immigration
quella relativa alla criminalità. L’intento di residenza in Canada riguarda solo le persone che chiederanno la cittadinanza canadese».
E così oltre a creare canadesi di diverse categorie ci saranno anche i dual citizen di diverse categorie?
«Esattamente. Questo crea anche un altro problema: non si sa infatti quanto può durare questa promessa di vivere in Canada. E quanto tempo debba passare prima che
una persona sia libera di lasciare il
Paese senza correre il pericolo di
perdere la cittadinanza».
E poi con la nuova legge è anche molto difficile ricorrere in
appello in caso di revoca?
«Questo è un altro nodo perché
con la nuova legge il ministro si arroga il diritto di revoca della cittadinanza. Con la vecchia legge si aveva sempre la possibilità di ricorrere in appello. Ora solo in determinati casi si può ricorrere alla
Corte federale».
Il costituzionalista Rocco Galati ha già presentato ricorso
contro questa legge davanti alla
Corte Suprema. Lo farà anche la
Canadian Bar Association?
«Noi sicuramente considerere-
mo un nostro intervento in caso si
vada davanti alla Corte. Ma ancora non siamo in questa fase. La Bar
Association è già intervenuta in diversi casi che riguardano i diritti umani».
Proprio voi siete stati criticati molto aspramente da diversi
ministri del governo conservatore. Come reagite a questo continuo attacco?
«Dico solo che non è degno di
un governo giocare questo tipo di
partite. Perché il governo preferisce lo scontro verbale anziché sedersi a un tavolo e concordare dei
cambiamenti che saranno molto rilevanti nella nostra società. Tutto
ciò merita una discussione approfondita mentre il governo si rifugia
con il solito ritornello che “gli attivisti difendono e sostengono i terroristi”. Ma mi facciano il piacere.
È un comportamento infantile che
fa fare una brutta figura al governo stesso».
Secondo lei dopo anni di multiculturalismo era proprio il caso di approvare una legge del genere?
«No e la Canadian Bar Association è stata molto chiara in proposito. I canadesi non avrebbero dovuto essere coinvolti nella revoca
della cittadinanza nei confronti dei
cittadini che sono nati qui».
do questa procedura per selezionale tre imprese qualificate che
diventeranno idonee a rispondere ailla Request for Proposals alla fine dell’anno. «Ora stiamo assistendo alla costruzione delle attività accessorie e continueremo a
lavorare al fianco della Provincia
e della Mackenzie Health per rispettare le scadenze dell’ospedale e la sua apertura nel 2019» ha
detto il sindaco di Vaughan Maurizio Bevilacqua. «Si tratta di un
altro importante passo che la nostra comunità ha raggiunto rispetto all’ospedale di Vaughan ha detto l’mpp Steven Del Duca
- Siamo in linea per consegnare
questa struttura e ringrazio la Città e la Mackenzie Health per il loro lavoro e per la collaborazione
con la Provincia». La nuova struttura sorgerà tra la Major Mackenzie Drive e Jane Street. Il Precinct Plan è stato approvato lo scorso novembre.
v Telephone: (905) 850-8550
v
v Toronto Line: (416) 746-7420
v Telefax: (905) 850-9998
3800 Steeles Avenue West, Suite 300, Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A
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CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
3
CANADA
IL CASO
Briar Hill, i resti della scuola verranno rimossi
Un'immagine
degli
ultimi scavi
archeologici
fatti
a Briar Hill
ad aprile 2013
Il documento
presentato a
Queen’s Park
consiglia di
estrarre i resti
archeologici e
continuare i lavori
(segue dalla prima)
Il report, irmato dal Project director Chris Brown con la supervisione di Susan Hughes, Supervisor special project archaeology di
City Hall, ripercorre infatti tutte
le tappe degli studi archeologici
fatti sui resti della scuola costruita nel 1863 e poi demolita nel 1927
e conclude dichiarando che quelli trovati non sono resti per i quali vale la pena di salvaguardare l’area impedendo i lavori in quella
porzione di terreno.
Insomma, i lavori per le 124
townhouse andranno avanti non
appena saranno terminati i lavori dello stage 4 che servirà a “documentare, scavare e rimuovere” i
resti dal sito in questione.
Una conclusione che non sorprende, visto che da sempre il Comune di Toronto ha spalleggiato
l’applicante nella tormentata querelle con i cittadini del quartiere
di Briar Hill-Stayner, da sempre
contrari al progetto che, secondo
loro, andrà a sconvolgere la densità abitativa del quartiere aumen-
tando traico e confusione e svalutando di fatto anche il prezzo
delle loro case.
In Provincia adesso aspettano il
report sullo stage 4, senza il quale
“non può iniziare nessun ulteriore studio archeologico” ha scritto
al Corriere Canadese Jasmine Gill,
Senior advisor communications
del ministero della Cultura, dello
sport e del turismo.
La responsabile della comunicazione del ministero provincia-
le però ha soprattutto confermato
che “i lavori dello stage 4 dovrebbero essere fatti da un archeologo assunto dall’applicante (quindi
dalla Madison Home, ndr)” e che,
in ogni caso, “il permesso per andare avanti con il progetto di sviluppo rimane alla Città”.
In poche parole, sarà un archeologo stipendiato da chi vuole costruire le case a valutare se i resti
hanno un valore archeologico tale da impedire i lavori del proprio
datore di lavoro e poi toccherà City Hall a decidere se i lavori andranno avanti oppure no.
Una notizia che non farà piacere ai cittadini della zona, che a più
riprese erano convinti di essere
riusciti a bloccare il progetto della Madison Home dopo che ad aprile gli scavi avevano portato alla
luce i resti della vecchia scuola e
invece ancora una volta rischiano
di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.
La responsabile della
comunicazione del
ministero della Cultura,
dello sport e del turismo
Jasmine Gill conferma che
sarà la città a decidere
se i lavori vanno avanti
Resta da capire quando partiranno i lavori per l’ormai famoso
stage 4 degli studi archeologici.
Il Corriere ha provato a contattare Susan Hughes al City Planning, ma sia lei che la responsabile in sua assenza del progetto, Mary MacDonald, sono in vacanza mentre l’altra coordinatrice
Sherry Pedersen non ha risposto
alle nostre chiamate a riguardo.
Restano quindi i dubbi sulla
tempistica degli scavi e su che cosa succederà al ricorso all’Ontario
Municipal Board dalla Madison
Home a causa dei continui ritardi nella concessione dei permessi per i nuovi test archeologici richiesti.
L’unica certezza che però sembra andare formandosi è che, in
un modo o nell’altro, questi lavori andranno avanti. E che alla fine le 124 townhouse già pubblicizzate sul sito della Madison Home ancor prima di avere i permessi per costruirle alla fine sorgeranno proprio sui resti di quella scuola costruita nel 1863 che si
sta cercando di usare per bloccare il progetto.
[email protected]
OTTAWA
CITY HALL
MacKay sicuro: «Pronti alla sfida sul Prostitution bill»
Eletti i rimpiazzi
nei ward 5 e 20
OTTAWA - Il disegno di legge
sulla prostituzione è pienamente costituzionale, ma sarà probabilmente rimesso sotto esame dalla Corte Suprema. Parola di Peter
MacKay, ministro della Giustizia e
autore del provvedimento.
MacKay è stato ieri il primo teste chiamato a parlare in quella
che è una vera e propria maratona
di testimonianze sul nuovo disegno di legge in commissione Giustizia della House of Commons.
Il ministro, che ha dovuto presentare una nuova legge dopo che
lo scorso dicembre la Corte Suprema aveva bocciato la vecchia
legge sulla prostituzione dando
un anno di tempo al governo per
presentarne una nuova che stavolta rispettasse la Charter of Rights and Freedoms, ha detto che il
nuovo provvedimento è una buona legge e che è altamente «difendibile».
Secondo MacKay (nella foto)
il suo progetto di legge garantisce il bisogno di proteggere la comunità, compresi i bambini, dalla
prostituzione ma allo stesso tempo anche l’esigenza di proteggere le stesse prostitute che il governo considera come vittime. Il
ministro ha poi detto che il governo vuole assolutamente che il disegno di legge passi in questa settimana per rendere chiaro il senso di urgenza del provvedimento
e che, seppur aperto a miglioramenti, ci sono dei limiti da rispettare nelle modifiche al provvedimento. «Sono certo che ci saranno nuove contestazioni al disegno di legge appena verrà presentato, così come sono sicuro che il
giorno segue la notte» ha detto
MacKay in commissione sottolineando che secondo lui è un provvedimento costituzionale e che è
fatto in modo da rispondere alle
richieste della Corte Suprema.
Con la vecchia legge, la prostituzione era legale in Canada,
ma molte attività a questa collegate (tipo comunicare in un luogo pubblico con l’obiettivo di prostituirsi, fare il protettore e gesti-
L.A. LOMBARDI
CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT
Len Lombardi,
CPA, CA, LPA, BA
re un bordello) erano considerati
reati penali.
Con la nuova legge scritta
dai conservatori invece vengono create nuove categorie di reato per i clienti e i magnaccia ma
non si criminalizza la prostituzione in sé. Vengono inoltre proibite
le pubblicità e la vendita di servizi sessuali in luoghi pubblici dove potrebbero essere presenti anche bambini.
TORONTO - Sarà Cena Ramkhalawansingh la consigliera del
ward 20 ino alle elezioni Comunali del 27 ottobre. Ramkhalawansingh è stata scelta ieri a City Hall
dai consiglieri tra 26 candidati a
sostituire Adam Vaughan, eletto come mp di Trinity-Spadina lo
scorso 30 giugno. Ramkhalawansingh, che è una dipendente pubblica pensionata dopo 30 anni al
dipartimento Diversità della Città, è stata eletta al secondo turno
di votazioni con 22 voti su 41.
Nel pomeriggio è stato nominato anche il sostituto al ward 5
(Etobicoke Lakeshore) del consigliere uscente Peter Milczyn, eletto a Queen’s Park lo scorso 12
giugno al posto di Doug Holyday.
Al posto del neo mpp è stato nominato James Maloney, avvocato,
che ha vinto al secondo ballottaggio ricevendo 24 voti su 41 disponibili.
Ieri è stato anche il giorno del
ritorno in Consiglio comunale di
Rob Ford dopo i due mesi di “absence of leave” passati in una clinica per disintossicarsi a Muskoka.
500 Highway 7 East, Suite 200
Richmond Hill, Ontario L4B 1J1
Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected]
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
4
CANADA
CALGARY
FIRST NATIONS
Nonni e bimbo scomparsi, si cerca ancora
TORONTO - È trascorsa una
settimana ma di Nathan O’Brien
e dei suoi nonni Alvin e Kathy
Liknes non si sa ancora nulla. Una scomparsa avvolta nel mistero
mentre continuano senza sosta le
ricerche della polizia di Calgary
che da due giorni sta setacciando una proprietà rurale ad Airdrie, una località a nordest di Calgary: ieri gli investigatori hanno
portato sul luogo anche un cane
e un motoscafo per poter estendere le ricerche anche in un corso d’acqua vicino mentre un elicottero continua a sorvolare la zona. Intanto Douglas Garland, l’uomo proprietario del podere, è stato lungamente interrogato ma è
stato rilasciato: al momento viene considerato “una persona informata dei fatti” ma nulla di più.
In realtà sia Garland che la proprietà in questione, che si trova su
Range Road 291 a nord dell’autostrada 567, sono già noti alle forze dell’ordine: nel 1992 la polizia
ha scoperto proprio lì un laboratorio per realizzare droghe e Garland, nonostante le accuse, ha lasciato la città per stabilirsi in British Columbia dove ha vissuto sette anni sotto falso nome. Dai documenti del tribunale appare che
Garland ha assunto l’identità di
Matthew Kemper Hartley, un adolescente morto in un incidente d’auto nel 1980. Garland è comparso in tribunale con l’accusa di
furto di identità ma questa accusa non appare correlata alla scomparsa del bimbo e dei suoi nonni.
Sembra comunque che tra i genitori e i nonni di Nathan e Garland
Nella foto la proprietà di Airdrie; nel riquadro Douglas Garland
ci sia una collegamento: i membri della famiglia O’Brien e Liknes
condividono molti amici sul so-
cial network Facebook.
La polizia è giunta a Douglas
Garland dopo aver ricevuto la se-
gnalazione della presenza sospetta nella zona di residenza dei Liknes di un furgone Ford-150 di colore verde, simile a quello posseduto da Garland. La polizia, che
non ha rilasciato inora molte informazioni sul corso dell’indagine, ha comunque detto che all’interno della casa c’è stato un “crimine violento”.
Nathan, che ha cinque anni, era
rimasto a dormire dai nonni Alvin
e Kathy dopo che i genitori avevano aiutato durante il giorno nella
vendita di mobili e suppellettili: i
Liknes avevano infatti intenzione
di trasferirsi a Edmonton.
Il mattino seguente però, dei tre
non vi era più traccia. La polizia di
Calgary chiede a chiunque abbia
informazioni di contattarla.
CRONACA
Sedicenne cade dallo skateboard e muore
TORONTO - Un ragazzo di 16
anni di Brantford ha perso la vita a causa delle ferite riportate
cadendo dal suo skateboard. La
polizia non ha reso note le generalità della vittima e sta indagando: chiunque abbia informazioni
è invitato a contattare la polizia
di Brantford.
¬ Un ciclista 32enne di Milton è
deceduto dopo essere stato investito da un fuoristrada su Lower
Base Line. Secondo gli investigatori l’uomo ha riportato gravi ferite alla testa: trasportato all’Hamilton General Hospital è deceduto
dopo qualche ora. La Halton Re-
gional police è al lavoro per ricostruire la dinamica dell’incidente.
¬ I vigili del fuoco, chiamati per
domare le iamme in una serie di
case in costruzione a Richmond
Hill, sospettano che l’incendio
sia di origine dolosa. Il rogo si è
sviluppato su Gracedale Drive,
nelle vicinanze di Yonge Street
e Elgin Mills Road. Nessuno è rimasto ferito.
¬ I vigili del fuoco ieri mattina
hanno dovuto demolire un garage avvolto dalle fiamme al 48 Pape Avenue, a sud di Queen Street
East. Lo scorso giovedì sulla vicina Curzon Street erano state
incendiate due auto: la polizia
sospetta che si tratti di incendi
dolosi.
¬ Un uomo annegato domenica
nel Rice Lake di Peterborough,
a circa 200 metri dalla Hiawatha First Nations Reserve, è stato identificato come il 60enne
Thomas Gangloff, residente a
Buffalo, N.Y. Alcune persone che
hanno visto Gangloff in difficoltà hanno cercato di salvarlo senza riuscirci: il corpo dell’uomo
senza vita è stato trovato dalla
polizia provinciale che ha usato
un elicottero e un team di sommozzatori per la ricerca.
In Alberta animali
“inquinati” dalle
sabbie bituminose
TORONTO - Secondo una
nuova ricerca scientifica gli
animali selvatici catturati dai
nativi delle First Nations nel
nord dell’Alberta allo scopo
di cibarsene, contengono livelli di sostanze inquinanti
maggiori del normale: la causa, sempre secondo il rapporto che si intitola “Le implicazioni sull’ambiente e sulla salute umana dell’Athabasca Oil Sands per la Mikisew
Cree First Nation e Athabasca Chipewyan First Nation
nel Nord Alberta”, sarebbe
da imputare alla produzione
di sabbie bituminose.
Sostanze inquinanti sono
state rinvenute in animali che
fanno parte della dieta tradizionale delle First Nations
come il topo muschiato e l’alce: gli aborigeni ritengono inoltre di essere meno sani rispetto a un decennio fa.
La ricerca, che è stata realizzata dal professore della University of Manitoba
Stéphane McLachlan, è stata
finanziata dal National First
Nations Environmental Contaminants Program, da Health Canada e da due comunità
delle First Nations. Gli aborigeni della provincia, avvertiti
dei rischi che potrebbero correre, si nutrono sempre meno di animali cacciati e preferiscono acquistare il cibo nei
supermercati.
ONTARIO
STUDIO DEL SICK KIDS HOSPITAL
In aumento le morti per overdose di oppiacei
Interventi chirurgici, stessi tempi di attesa per abbienti e non
TORONTO - I dati sono preoccupanti. Secondo uno studio realizzato in Ontario la
percentuale di overdose mortali da ossicodone e morfina è aumentato vertiginosamente negli ultimi venti anni in concomitanza con l’aumento di prescrizioni di antidolorifici. I decessi annuali per uso di oppioidi nel periodo compreso tra il 1991 e il
2010 è salito del 242 per cento: i risultati della ricerca realizzata da scienziati dell’Institute for Clinical Evaluative Sciences guidati
da Tara Gomes, sono stati pubblicati sulla rivista Addiction. «Nel 2010 abbiamo scoperto
che i decessi causati da una overdose di op-
TORONTO - Secondo uno studio realizzato da ricercatori dell’Hospital for Sick Children di Toronto e pubblicato dalla rivista Pediatrics, i bambini provenienti da famiglie meno abbienti non devono aspettare più a lungo per essere sottoposti
agli interventi chirurgici rispetto ai bambini benestanti. Lo studio ha preso in esame
quasi 40mila interventi chirurgici effettuati presso il famoso ospedale pediatrico tra
il 2005 e il 2011.
Il dottor James Wright, responsabile del
team di ricercatori che ha condotto lo studio, ha detto che l’obiettivo della ricerca e-
piacei sono stati circa 550, il che significa una
o due morti ogni giorno - ha detto la Gomes due decenni fa la percentuale di morte era di
127. Una persona ogni otto morte ha una età
compresa tra i 25 e i 34 anni». Venti anni fa la
percentuale per questa fascia di età era di uno
ogni 25 anni. Complessivamente in venti anni sono stati 5.935 i residenti dell’Ontario deceduti per una overdose di oppiacei. «Potrebbero essere persone che hanno comprato questi farmaci da altre persone oppure potrebbero essere persone alle quali il medico ha prescritto il loro uso e che hanno erroneamente abusato di questi», dice la Gomes.
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attesa del sistema quando si rende necessaria una operazione.
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giugno a Queen’s Park si parlerà italiano.
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Ci saranno volti nuovi,Niente
conferme e bocciature che faranno cambiare numeri e peso della “pattuglia italo-canadese” ma uno zoccolo duro “italiano” sarà sempre
presente tra i banchi del parlamento provinciale.
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CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
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OPINIONI
L’OPINIONE
Legge sulla prostituzione: altro disprezzo del governo sulla legalità
(segue dalla prima)
Quello che era illegale erano
gli aspetti della legge sulla comunicazione pubblica, sui bordelli e
sullo sfruttamento.
La Corte Suprema del Canada
(Attorney General) v. Bedford,
2013 SCC 72, [2013] 3 S.C.R. 1101
in sostanza decise che irregolarità della legge perché non veniva
garantita la sicurezza delle operatrici del sesso, esponendole al
rischio di violenza e di morte.
In una democrazia costituzionale è l’assemblea legislativa a
fare leggi. L’esecutivo (il governo) le applica.
Quando il potere del Parlamento, o quello dell’esecutivo, va
in conlitto con i diritti dei cittadini, entra in gioco un indipendente potere giudiziario che valuta e interpreta queste leggi.
La diferenza tra una democrazia costituzionale e una dittatura è lo stato di salute di un potere giudiziario giusto e indipendente.
In una democrazia costituzionale, quando la Corte Suprema emette una sentenza sulla costituzione o sui diritti costituzionali, a prescindere che ci piaccia o
meno, questa diventa legge. Non
tutti i cittadini possono essere
d’accordo su tutto quanto, specialmente su temi come la prostituzione o l’aborto.
Così io ho accettato la decisione.
Così deve fare il governo, nel
presentare una nuova legge per
venire incontro a quanto espresso nella sentenza. Se non lo accetta, c’è solo una strada percorribile per il governo: un emendamento costituzionale in accordo
con la formula prevista dalla Costituzione.
Quello che il governo non può
fare, come invece ha fatto con
questa legge, è fare giochi politici con la sentenza, e mostrare
il suo più totale disprezzo per il
principio di legalità.
La nuova legge fa questo
nell’annunciare che sarà legale
per le prostitute “vendere sesso”
ma allo stesso tempo sarà illega-
le “comprarlo”.
La realtà è la seguente: è sempre stato legale per le prostitute vendere sesso, anche sotto la
vecchia legge. La prostituzione in
quanto tale non è mai stata illegale.
Quello che era “illegale” era la
“comunicazione con il proposito di” prostituzione e mantenere
bordelli con il proposito di prostituzione, così come “lo sfruttamento” della prostituzione, che
riguardava non solo i protettori che dovrebbero essere illegali, ma anche chiunque che non
sfrutti le operatrici del sesso ma
che semplicemente le aiuti per
garantirne la sicurezza.
Non è mai stato illegale vendere sesso in privato, tra prostituto
e cliente. Adesso lo è.
A qualcuno questa legge potrebbe anche piacere, ma questa
va contro la sentenza della Corte
Suprema del Canada.
Rispetto a quanto è stato dichiarato incostituzionale dalla
Corte Suprema, la nuova legge è
peggiore e molto più restrittiva
che la precedente. Tutto ciò che
ruota attorno alla prostituzione
diventa illegale. (Molti altri come
Richard Cleroux, che scrive per
Law Times, mette in luce come
la nuova legge sia peggiore della vecchia).
Ripeto, non sono d’accordo
con la prostituzione, come non lo
è tanta gente.
Non sono d’accordo con le alte tasse che pago, con i fans dei
mondiali che strimpellano con
i clacson alle due di notte, con
i bar aperti nei dintorni di casa
mia e con molte altre cose che sono legali e costituzionali. In una
democrazia costituzionale, devo
convivere con queste cose.
Così deve fare anche il governo.
Quando un governo non rispetta le sentenze della Corte costituzionale, o la legge suprema di un
Paese, nel quale le corti bilanciano il potere dello stato contro i
diritti costituzionali di un grup-
po di individui, il governo si allontana dalla democrazia costituzionale e fa un passo avanti verso
la dittatura.
Ripeto, l’unica diferenza tra una democrazia e una dittatura è
l’equilibrio di un potere giudiziario indipendente che risolva i
conlitti tra lo stato e il cittadino.
Questo governo sta chiaramente marciando verso la legge dittatoriale.
Rocco Galati, avvocato,
è un costituzionalista
specializzato nei casi contro
il governo (governi).
È un editorialista
del Corriere Canadese
ENGLISH VERSION
Prostitution Bill - More Government Disdain for the Rule of Law
Rocco Galati
I
want to make my position clear:
I think prostitution should be illegal, for a lot of reasons the space
of this paper could not it.
However, when the Supreme
Court of Canada struck down the
laws on prostitution, it had nothing to do with prostitution, per se,
because it was never illegal. What
was illegal was the public communication, bawdy-house, and
living of the avails, aspects of the
law.
The Supreme Court of Canada, in Canada (Attorney General) v. Bedford, 2013 SCC 72, [2013]
3 S.C.R. 1101 basically decided that
the laws it struck made it unsafe
for sex workers, exposing them to
violence and even death.
In a constitutional democracy
the Legislature make laws. The
Executive (government) enforces
those laws.
When the power of Parliament,
or the Executive, comes into conlict with the rights of citizens, a
fair and independent judiciary
arbitrates and interprets those
laws.
The diference between a constitutional democracy and a dictatorship is the health of the fair and
independent judiciary.
In a constitutional democracy,
where the Supreme Court makes
a ruling on the constitution, or
constitutional rights, whether we
like it or not, it has to be the law.
Not all citizens are going to agree
on everything – especially on a
topic like prostitution or abortion.
So I have to accept the decision.
So does the government, in
bringing a new law to address
the ruling. If it does not accept
it, there is only one route for
the government: constitutional
amendment in accordance with
the amendment formula in the
Constitution.
What the government cannot
do, as it has done in this Bill, is to
“play games” with the ruling, and
show its utter disdain for the rule
of law.
The new bill plays games in
that it announces that it will be
legal for prostitutes to sell sex but
rule it illegal to buy.
Reality check: it was always
legal, even under the old law, for
prostitutes to sell sex, prostitution, per se was never illegal.
What was “illegal” was the
“communication for the purposes of” prostitution, and maintaining bawdy-houses for the purposes of prostitution, as well as
“living of the avails” of prostitution which caught not only pimps,
who should be illegal, but also
anyone else not exploiting the sex
trade workers, but actually helping him/her around safety. It was
never illegal to buy sex in private,
between prostitute and client.
Now it is.
Some might like this law, but it
goes against the Supreme Court
of Canada ruling.
With respect to what was
struck as unconstitutional by the
Supreme Court, the new Bill, is
a lot worse and restrictive than
the previous law. It makes everything, everybody and everywhere
around the prostitute illegal.
(Many others like Richard Cleroux, writing for the Law Times,
makes the point that the new law
is worse than the old).
Again, I do not agree with prostitution, and a lot of people do
not. I do not agree in the high
taxes I pay, world soccer orangutans beeping at 2:00 a.m., a lot of
the bars around my house, and
many other things that are legal
and constitutional. In a constitutional democracy, I just have to
live with it.
So does the government. When
the government does not comply
with the rulings of the Supreme
Court, or the Supreme law of the
country, in which the court balances the power of the state against
the constitutional rights of a
group of individuals, that government marches away from a constitutional democracy, and goosesteps towards dictatorship.
Again, the only diference between a constitutional democracy
and a dictatorship is the balance
of a fair and independent judiciary to resolve conlicts between
the state and the citizen.
This government is clearly
marching to dictatorial rule.
Rocco Galati, B.A., LL.B., LL.M.,
is a constitutional lawyer whose
practice centers on cases against
government(s)
TECNOLOGIA
LA NOVITÀ
Troppi iPhone, “assunti” i robot
Sos vacanza, app in arrivo
Titti Santamato
T
roppi dispositivi tecnologici da assemblare, nelle catene di montaggio potrebbero essere assunti degli infaticabili robot. A
partire dalla Foxconn, la più grande azienda
produttrice di componenti elettroniche del
mondo, teatro in passato di una serie di suicidi dei suoi operai per le pessime condizioni di lavoro. Sta progettando di introdurre
diecimila Foxbot e Apple dovrebbe essere la
prima azienda a beneiciare dell’innovazione avendo in cantiere una serie di novità da
lanciare in autunno, a partire dai nuovi iPhone.
Il progetto, era stato già ventilato qualche
anno fa dall’amministratore delegato della
società taiwanese Terry Gou, ed è stato ribadito di recente ad un meeting degli azionisti. Ogni Foxbot, come riporta il blog MacRumors, sarà in grado di assemblare una
media di 30mila dispostivi e costerà tra i 20
e i 25mila dollari. I robot dovrebbero essere smistati nelle varie iliali della Foxconn e
impiegati nella fase inale della fabbricazione dei dispositivi. La notizia fa il paio con un
report di pochi mesi fa in cui Apple - secondo MacRumors - aveva già progettato di investire oltre 10 miliardi di dollari per l’automatizzazione delle catene di montaggio.
Compresi, appunto, i robot per l’assemblaggio.
Troppe novità in rampa di lancio, dai nuovi iPhone (da 4,7 e 5,5 pollici) all’iWatch (l’orologio-pc per cui sta continuando ad arruolare manager da aziende del lusso) per cui Cupertino non vuole rischiare di restare
senza scorte.
La Foxconn impiega oltre un milione di dipendenti in Cina e 200.000 fuori, producendo componenti non solo per la Apple, ma
anche per altre importanti aziende elettroniche come Sony, Hewlett Packard e Dell.
Qualche anno fa si è guadagnata il macabro
soprannome di ‘fabbrica dei suicidi’ perché
alcuni operai, anche minorenni, si sono tolti
la vita per le pessime condizioni in cui lavoravano. In seguito ha ammesso le violazioni
dei contratti di lavoro. Non è ancora chiaro
se la Foxconn in futuro sostituirà gli operai
con i robot. Di sicuro al momento la manodopera umana è ancora indispensabile all’azienda visto che, contestualmente al progetto dei Foxbot, ha assunto 100mila operai.
Quella della automatizzazione di alcuni tipi di lavoro - dai software che sostituiscono
i giornalisti, all’algoritmo che prende decisioni in Cda - è un tema che la tecnologia sta
rendendo sempre più pressante.
Bill Gates in un recente intervento presso l’American Enterprise Institute ha spiegato che entro venti anni molti lavori verranno
sostituiti da quella che deinisce la “software
substitution”. Con buona pace dei luddisti.
Elida Sergi
P
ronto Soccorso in vacanza? In aiuto arrivano le app. Che fanno una diagnosi di massima e aiutano a gestire i problemi
di piccola entità, permettono di misurare la
febbre senza il termometro, identiicano la
farmacia di turno o il Pronto Soccorso più
vicino. Eccone una selezione. Itriage: È una sorta di Pronto Soccorso virtuale, disponibile in lingua inglese e ideale più che per
l’Italia per l’estero (in particolare gli Stati Uniti), scaricabile in versione per Ios e Android. In caso di malore si possono inserire i
sintomi e si otterrà una diagnosi di massima,
che però deve essere sempre confermata dal
medico. Identiicato il problema, soprattutto nei casi più diicili, Itriage troverà i medici di guardia e gli ospedali più vicini. RilevaFebbre: è un’app disponibile a pagamento in versione per Ios e Android che rileva la
temperatura corporea in assenza del termometro basandosi sui battiti cardiaci. Si crea
un proilo utente, si inseriscono alcuni dati
tra cui appunto i battiti cardiaci (rilevati tastando il polso) per ottenere la misurazione
della temperatura, che comunque deve essere confermata da un termometro vero. Ifebbre: una versione più “giocosa”, trasforma
invece l’Iphone in un termometro, rilevando la temperatura corporea. Basta scuoterlo,
con lo stesso meccanismo dei vecchi termo-
metri a mercurio, per iniziare la misurazione
che durerà pochi istanti mettendo il telefono sotto l’ascella. -Pediatri- È la App uiciale della Federazione Italiana Medici Pediatri
(Fimp). È uno strumento utile ad apprendere corretti comportamenti di prevenzione e
di intervento sui bambini nelle più comuni
situazioni di emergenza domestica, scolastica, stradale o all’aria aperta. Sono elencate le
principali metodiche di primo soccorso da
seguire e le azioni da evitare grazie ai campi
“cosa fare” e “cosa non fare”.
Automedicazione: è stata creata in versione per Ios e Android per aiutare ad orientarsi nel mondo delle patologie più comuni
ed essere informati su cosa siano i farmaci
senza obbligo di ricetta. È utile anche all’estero poiché rintracciare il principio attivo
può aiutare nel comunicare con un farmacista.
Quante volte capita di essere in giro, mentre siete in vacanza in Italia, e avere la necessità di trovare con urgenza una farmacia aperta? Per identiicarla è possibile scaricare
diverse app (Farmacie Farmacity, Farmacie di turno, Pharmaround), per Ios, Android e Windows Phone. Queste app tramite il sistema Gps dello smartphone identiicano la farmacia di turno più vicina a voi.
Pronto Soccorso è una nuova app italiana, disponibile per Android, che identiica il
Pronto Soccorso più vicino.
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
6
ITALIA
VATICANO
Il Papa: chiedo perdono per gli abusi dei preti
Giovanna Chirri
CITTÀ DEL VATICANO Mezz’ora di ascolto attento e partecipe della storia di dolore di
ognuno. Denuncia pubblica degli abusi, «atti esecrabili», «culto sacrilego», che pesano sulla coscienza della Chiesa e che in molti
casi alla soferenza hanno aggiunto la perdita di speranza o di fede.
Questi i binari su cui il papa Bergoglio ha vissuto il primo incontro del suo pontiicato con vittime
di violenza di preti, e, sulla scia di
Benedetto XVI, ha messo al primo
posto le vittime.
Oltre infatti al colloquio individuale con ciascuno, ad ascoltarne il dolore, la vergogna, il peso sulla vita quotidiana, il cammino di rinascita dopo l’abuso subito da bimbo o bimba, in una omelia a metà tra la maledizione biblica e gli obiettivi dell’uomo di governo ha ricordato il pianto delle
vittime che ha «contagiato la nostra coscienza», e chiesto «aiuto»
per «stabilire politiche» antiabuso sempre più eicaci.
Dalle 9 alle 12,20 circa, dopo la
messa e la colazione a Santa Marta, colloqui individuali con le sei
vittime adulte - tre uomini e tre
donne, - da Irlanda, Germania e
Gran Bretagna, giunti domenica
a Santa Marta, e che già aveva salutato all’ora di cena, nel refettorio.
«All’uscita ho parlato breve-
Papa Francesco. In basso, il vescovo Keith O’Brein
mente con loro - ha raccontato
padre Federico Lombardi - e posso testimoniare la profonda gratitudine e anche la commozione di
queste persone, per aver avuto un
incontro ampio e approfondito, e
per la percezione di essere ascoltati con molta attenzione e molta
disponibilità».
Gli incontri con le vittime non
erano afatto scontati prima di papa Ratzinger, quando molti prefe-
rivano la “ragion di Chiesa” e preferivano girare lo sguardo, non riconoscendo a chi aveva subito
neppure la giustizia di essere riconosciuto vittima.
Con papa Francesco, anche dopo l’istituzione della Commissione per la tutela delle vittime,
- che ieri ha deciso di ampliare
il numero dei componenti, lavorare ai propri statuti e creare un
uicio operativo stabile - alla as-
sistenza alle vittime come priorità si aggiunge una modalità di
ascolto molto profondo, nello stile di prossimità del Papa latinoamericano. Dopo gli interventi dei
mesi scorsi sulla pedoilia del clero, l’omelia della messa con le vittime è il primo intervento mirato
e sistematico di papa Bergoglio su
questo argomento cruciale per la
Chiesa.
Papa Francesco ha ripreso la
condanna dell’abuso dei preti come sacrilegio che già fu di Papa
Wojtyla e Papa Ratzinger; ha rilanciato la richiesta di perdono
per questi crimini che fu esplicitata da Papa Ratzinger, insieme
alla domanda di come sia possibile che un prete si sia macchiato
di tali crimini: hanno sacriicato i
bimbi, ha detto, «all’idolo della loro concupiscenza».
Si è impegnato a continuare a
vigilare sulla formazione dei sacerdoti e, rilettendo sull’efetto di
questi crimini su tanti, dai suicidi
alla perdita di fede e speranza, ha
chiesto aiuto alle vittime che invece con la loro presenza all’incontro di ieri «parlano del miracolo della speranza che ha il sopravvento sulla più profonda oscurità».
Papa Francesco ha denunciato i «peccati di omissione dei capi della Chiesa» e li ha contrapposti al «coraggio» dimostrato dalle
vittime nel far «emergere la verità, un servizio d’amore che ha fatto luce su una terribile oscurità
nella vita della Chiesa».
«Mi impegno - ha afermato
il Papa - a non tollerare il danno
arrecato a un minore da parte di
chiunque, indipendentemente dal
suo stato clericale; tutti i vescovi
devono esercitare il loro servizio
di pastori con somma cura per salvaguardare la protezione dei minori, e renderanno conto di questa responsabilità».
I DATI
Pedofilia: ogni anno sono circa 600 le denunce al Sant’Uffizio
CITTÀ DEL VATICANO - Uno
degli scandali più pesanti per la
Chiesa Cattolica, che ha coinvolto le comunità ecclesiali di tutto
il mondo: gli abusi sui minori da
parte di esponenti del clero hanno colpito duramente l’immagine
e il prestigio di esponenti di spicco della gerarchia, anche cardinali, spesso accusati, se non direttamente, almeno di non aver contrastato con efficacia gli abusi. I numeri, forniti dal Vaticano a inizio
2013, non lasciano dubbi: il picco delle denunce di abusi ricevuti dalla Congregazione per la dottrina della fede, l’ex Sant’Uffizio,
è stato nel 2004, con 800 denunce, mentre negli ultimi tre anni ci
si è attestati sui 600 casi all’anno,
che in maggioranza riguardano abusi commessi dal 1965 al 1985, come ha spiegato don Robert Oliver,
da meno di un anno promotore di
giustizia della Congregazione.
Denunce di tipo “canonico”,
perché poi esistono le denunce
alle autorità giudiziaria. Gli abusi sui bambini da parte dei prelati hanno rappresentato un vero e proprio “tornado” fin dall’inizio del pontificato di Benedetto XVI, sconvolgendo intere Chiese nazionali, in particolare negli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Olanda, nella stessa Germania. Rivelazioni da parte di uomini della Chiesa, soprattutto negli
Stati Uniti, erano partite già prima dell’arrivo di Papa Ratzinger
nell’aprile del 2005 al soglio pontificio, ma è negli anni successivi
che lo scandalo si è allargato anche in America Latina e in Europa,
soprattutto in Irlanda, dove sono
emersi i crimini commessi da sacerdoti troppo spesso coperti dalla gerarchia.
Le denunce delle vittime sono
state sempre più frequenti, aiutate da associazioni, sostenute da
avvocati che spesso hanno chiesto
risarcimenti milionari, in particolare negli Stati Uniti. E gli attacchi da parte della stampa di tutto
il mondo sono stati all’ordine del
giorno. Una pressione sempre più
forte, tanto che nell’ottobre del
2006 Benedetto XVI reagì parlando degli abusi sessuali commessi
dal clero come di «crimini enormi», raccomandando di «stabilire
sempre la verità e di portare sostegno alle vittime».
Inoltre, nel 2008 nel corso del
suo viaggio negli Stati Uniti, Ratzinger aveva deciso di incontrare personalmente alcune vittime,
chiedendo loro scusa a nome della Chiesa.
Altrettanto accadde nei suoi
viaggi in Australia, Malta, Regno
Unito e Germania, come hanno
raccontato gli stessi protagonisti
piangendo per l’emozione.
Il giro di vite impresso da Benedetto XVI si è tradotto anche, a livello di Congregazione per la Dottrina della fede, in processi canonici che hanno portato, nel biennio 2011-2012, alla riduzione allo
stato laicale di 400 sacerdoti accusati di molestie a minori.
E lo scandalo pedofilia ha pesato anche sull’ultimo conclave: ol-
tre al caso del porporato scozzese O’Brien, che non ha partecipato all’elezione di Bergoglio dopo
le rivelazioni su suoi approcci sessuali nei confronti di seminaristi,
lo Snap, la rete americana dei sopravvissuti agli abusi dei preti, aveva stilato una lista di 12 cardinali da non eleggere “per rispetto alle vittime di abusi sessuali, soprattutto bambini, da parte di esponenti del clero, per le omissioni
che hanno fatto nel denunciare i
responsabili e per le giustificazioni che hanno dato nonostante le
prove documentate”.
Ora tutta la vicenda pedofilia
passerà al vaglio della commissione voluta da Bergoglio, creata con
lo scopo primario della protezione dei minori.
LO SCANDALO
Caso Wesolowski, basta con l’immunità garantita ai vescovi
Fausto Gasparroni
CITTÀ DEL VATICANO - Papa
Francesco aveva promesso “tolleranza zero” verso i prelati che si
macchiano di abusi sessuali sui
minori, annunciando che c’erano
anche tre vescovi sotto indagine
e che nessuno avrebbe goduto di
“privilegi”. E in effetti il Vaticano
non sta facendo sconti all’ex nunzio nella Repubblica Dominicana,
l’arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, 66 anni, che al termine del
primo grado di giudizio del processo canonico a suo carico è stato condannato nelle scorse settimane dalla Congregazione per la
Dottrina della fede alla dimissione dallo stato clericale.
Wesolowski, alle spalle una lunga carriera diplomatica e dal gennaio 2008 a Santo Domingo, rimosso dall’incarico e richiamato
in Vaticano dal Pontefice nell’agosto scorso perché coinvolto in
un caso di presunti abusi pedofili, ha ora due mesi per proporre un eventuale appello, ma la sua
vicenda processuale non si ferma solo all’aspetto canonico. Infatti, non appena la sentenza diventerà definitiva, proseguirà anche il procedimento penale presso gli organi giudiziari vaticani Wesolowski è infatti cittadino del
piccolo Stato d’Oltretevere - ora
in stand-by per non sovrapporsi
al giudizio di fronte agli organi ecclesiastici.
Ma c’è di più. L’ex nunzio è stato sottoposto da parte delle autorità vaticane a un provvedimento di restrizione della libertà. “Tenuto conto della sentenza ora pronunciata”
dall’ex-Sant’Uffizio,
“saranno adottati nei confronti dell’ex nunzio tutti i provvedi-
menti adeguati alla gravità del caso”: aveva annunciato il 27 giugno
la sala stampa vaticana con riferimento alle recenti notizie che davano Wesolowski avvistato a spasso per le vie di Roma, in particolare a Via della Scrofa, dal vescovo ausiliare di Santo Domingo, Victor Masalles, che su Twitter aveva per questo espresso sorpresa e
sdegno.
“Si precisa - spiegava una nota della sala stampa - che finora
mons. Wesolowski ha usufruito di
una relativa libertà di movimento in attesa che la Congregazione
per la Dottrina della Fede procedesse a verificare il fondamento
delle accuse mosse a suo carico”.
A quel punto però, ha fatto sapere
il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, si sarebbero prese «misure perché sia residente
in un posto preciso, limitato, sen-
za libertà di movimento, poiché
è una persona giudicata colpevole di un reato grave ed in attesa di
un ulteriore procedimento giudiziario».
La vicenda dell’ex nunzio, ora
ridotto allo stato laicale, che dopo la condanna canonica è atteso
in Vaticano anche da un processo penale, segna visibilmente un
nuovo corso nella gestione dei casi di pedofilia, senza coperture né
trattamenti speciali per i presuli
d’alto rango.
Papa Bergoglio, che ha istituito una commissione internazionale per la tutela dei minori e che ha
celebrato una messa a Santa Marta con un gruppo di sei vittime di
abusi, poi intrattenendosi a lungo a colloquio con ciascuna di loro, lo aveva detto chiaramente durante il volo di ritorno dalla Terra Santa.
CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
77
ITALIA
Alessandro Sgherri
OPPIDO MAMERTINA (REGGIO CALABRIA - Parole dure e
toni forti. Cresce sempre più la
polemica su quanto avvenuto ad
Oppido Mamertina dove la statua della Madonna è stato fatta inchinare davanti alla casa del boss
locale Peppe Mazzagatti, 82 anni,
ai domiciliari per motivi di salute e con una condanna all’ergastolo da scontare. Ma oltre a provocare commenti e reazioni sdegnate, “l’inchino” ha spinto il procuratore di Reggio Calabria Federico Caiero de Raho ad aprire un
fascicolo per stabilire quali possano essere le responsabilità.
Un’iniziativa che fa seguito alla segnalazione inviata dai carabinieri di Oppido, che hanno abbandonato la processione, iniziando subito ad identiicare gli autori del gesto. Gesto grave, spiega
Caiero de Raho, «che dimostra la
compromissione e l’inquinamento territoriale» della zona. Ed è
proprio in quest’ambito che si focalizzano le indagini, che mirano
ad accertare l’eventuale livello di
contiguità maiosa dei portatori
della statua.
Sul fronte delle polemiche è
proprio la Chiesa la prima a criticare quanto avvenuto. Se il vescovo di Oppido-Palmi mons. Francesco Milito parla di «temerario
gesto di blasfema devozione», il
presidente dei vescovi calabresi
mons. Salvatore Nunnari si spinge oltre, arrivando a dire che bisogna anche avere il coraggio di fermare le processioni. Ed una condanna senza appello giunge anche dall’Osservatore Romano, che
deinisce «pervertimento religioso» ciò che è accaduto ad Oppido.
A cercare di metterci una toppa
ieri sono giunte le parole di due
dei diretti interessati, la iglia di
Mazzagatti, Domenica, e don Benedetto Rustico, parroco della frazione Trisilico di Oppido Mamertina e “anima” della processione
incriminata. Mentre la prima bolla come “falsità” tutta la vicenda,
il secondo si dice “amareggiato”,
aggiungendo che tornando indietro non avrebbe fatto proprio la
processione. «Noi non ci inchiniamo davanti a nessuno se non al
Signore» dice don Benedetto (che
il segretario della Cei mons. Nunzio Galantino invita a non usare
per il “tiro al bersaglio” e di cui,
invece, il coordinamento antimaia “Riferimenti” chiede la rimozione) in un’intervista, senza mai
nominare la parola ‘ndrangheta
o il nome Mazzagatti. Il parroco
cerca di giustiicarsi col fatto che
le «nostre case sono piene di persone arrestate che hanno problemi e non è facile fare una distinzione netta» e nega si sia trattato
di un inchino.
Agrigentino:
crolla ponte,
tragedia
sfiorata
Calabria, continua la polemica
per l’inchino alla processione
Anche il sindaco di Oppido Mamertina Domenico Giannetta nega si sia trattato di inchino, per
poi aggiungere che l’amministrazione comunale è pronta a costituirsi parte civile «qualora dovessero emergere reati a carico di
terze persone, reati da cui si potrebbe evincere che il signiicato
del gesto reiterato nel corso degli anni era rendere riverenza alla
criminalità organizzata».
Parole che sono come gocce nel
mare delle polemiche.
La presidente della Commissione antimaia Rosy Bindi arriva ad
invocare l’”adozione” della Calabria da parte del Governo con l’invio di uomini e mezzi ma anche
con interventi di carattere economico e sociale per mettere «in
ginocchio la ‘ndrangheta», men-
tre il ministro agli Afari regionali Maria Carmela Lanzetta auspica
la reazione della comunità di Oppido.
L’ex governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, condannando il gesto, fa sapere di avere informato anni fa la Prefettura di “criticità” nella processione
di Oppido di cui era venuto a conoscenza.
LA TRAGEDIA
Sparatoria a Perugia, morto l’aggressore
PERUGIA - È clinicamente morto il carrozziere di 32 anni che
domenica mattina, nella frazione perugina di Ponte Valleceppi, dopo aver sparato con la sua
pistola alla ex compagna, al loro iglio di due anni e ad un’amica della donna, si è sparato alla
testa. Domenica pomeriggio era
stato sottoposto ad un delicato
intervento chirurgico: ieri la situazione è precipitata tanto che,
una volta uicializzata la morte
da parte dei sanitari, seguirà l’espianto degli organi, autorizzato
dai familiari. Lotta ancora contro la morte la ex convivente: anche le condizioni della giovane
donna sono gravi ma stabili.
Ricoverata invece in condizioni molto meno gravi, Ilaria, l’amica della ex convivente, raggiunta alla mascella da uno dei
colpi di pistola. Sempre in “prognosi strettamente riservata” il
bimbo della coppia, raggiunto
alla testa da un colpo di pistola: è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era
stato trasferito poche ore dopo il
suo ferimento.
Nel frattempo stanno andando avanti le indagini dei carabinieri del comando provinciale di
Perugia: molte le testimonianze
sulla coppia raccolte tra amici
e conoscenti. Ne sarebbe emersa una volontà (quasi un’ossessione, secondo gli inquirenti) da
parte di Bazzurri, di tornare insieme alla ex compagna.
Qualcuno ha raccontato anche
di screzi (peraltro mai denunciati) relativi al mantenimento del
iglio (il quale, anche dopo la se-
parazione dei genitori, continuava a vedere il padre, che in casa
- hanno accertato gli investigatori - aveva allestito una cameretta per accoglierlo). A casa dello
stesso carrozziere, i carabinieri stamani hanno sequestrato un
fucile a pompa per uso sportivo
senza proiettili.
Dai parenti che da domenica
stazionano in ospedale solo silenzio.
Qualche parola con i cronisti l’ha scambiata Marco, il padre dell’amica della giovane madre ferita. «Mia iglia ha sempre
avuto un atteggiamento protettivo verso quella che considerava una sorellina e per il suo bambino», ha detto l’uomo, secondo
il quale «questa è una disgrazia
per tutti, qualsiasi sia l’esito della vicenda».
AGRIGENTO - Tragedia siorata nell’agrigentino: le carreggiate
di un ponte si sono piegate verso
il basso a causa di un cedimento
strutturale, toccando il fondo da
un’altezza di quattro metri. Il collassamento del viadotto ha provocato due incidenti che hanno
coinvolto tre automobili: quattro i
feriti, tra i quali una donna incinta. L’Anas ha istituito immediatamente una commissione d’indagine: dai primi accertamenti la causa del crollo sembrerebbe imputabile ad una rottura delle travi
in cemento armato precompresso che sostenevano l’impalcato.
Intanto la Procura di Agrigento
ha aperto un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Carlo
Cinque.
Il crollo è avvenuto in contrada Petrulla, in territorio di Licata
(Ag), sulla statale 626 che collega
Campobello di Licata, Ravanusa,
Canicattì. A farne le spese è stata soprattutto una Fiat Punto - con
a bordo due donne di Delia (Cl) che stava transitando sul cavalcavia ed è pertanto inita sul fondo.
Secondo la ricostruzione di carabinieri e polizia la conduttrice
della vettura, rimasta lievemente
contusa, è riuscita ad accelerare
raggiungendo l’altra parte del viadotto, come se fosse sulla montagne russe di una luna park.
Con lei una donna incinta che
in via precauzionale è stata portata in elisoccorso all’ospedale
San’Elia di Caltanissetta. Subito
dopo un’altra automobile ha tamponato una vettura che la precedeva, che ha frenato bruscamente.
Due i feriti lievi.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che si trovava ad Agrigento per partecipare in Prefettura ad un vertice sull’immigrazione e sull’emergenza furti di cavi di
rame, ha subito contattato il capo
della Protezione civile nazionale
e il corpo nazionale dei vigili del
fuoco. Il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha assicurato
che saranno «appurate tutte le responsabilità», ricordando che ad
Anas per la manutenzione straordinaria di ponti, viadotti e gallerie sono stati assegnati 650 milioni e che i primi 100 interventi
sono già stati appaltati. La rottura delle travi, spiega l’Anas, è avvenuta “senza che si fossero manifestate deformazioni evidenti e
tali da preannunciare l’imminente
crollo: nessun segnale di possibile
cedimento”.
ECONOMIA
OCSE
Bankitalia: al Sud niente ripresa
Immigrati, Italia al top degli arrivi
ROMA - La batosta sul 2013 era nota, più
preoccupante è che il Sud Italia, nei primi
mesi del 2014, fatichi a emergere dalla crisi,
tagliato fuori come è dalla ripresa dell’economia internazionale a diferenza del Nord
e anche del Centro, dove le esportazioni
suppliscono in parte alla caduta della domanda e della spesa pubblica. Nel suo rapporto sulle economie regionali la Banca d’Italia parla appunto di disomogeneità dei segnali di ripresa di quest’anno con “il riavvio
dell’attività delle regioni centro-settentrionali che non si è ancora esteso a quelle meridionali, meno aperte agli scambi internazionali”.
Dall’istituto centrale si ricorda poi come
le imprese del Sud paghino letteralmente di
più non solo la loro minore dimensione o
propensione all’export ma anche le carenze del territorio quali infrastrutture, ineficienze delle amministrazioni e illegalità,
sotto forma di tassi di interesse più alti: 8%
contro il 6,2% del Centro Nord.
Una situazione che replica e ampliica
quanto succede fra aziende dei paesi del
Sud e del Nord Europa nonostante la moneta unica e l’azione straordinaria della Bce.
Gli esperti di Via Nazionale sottolineano
comunque che nel primo trimestre dell’anno la contrazione dei inanziamenti alle imprese si è attenuta anche per un miglioramento delle condizioni dell’oferta.
Il 2013 quindi si archivia per il Mezzogiorno con una lessione maggiore (-4%)
e più accentuata rispetto al 2012 (-2,9%)
mentre si è attenuato il calo nel Centro (1,8% dal -2,5% dell’anno prima), nel Nord
Est (-1,5% dal -2,5% del 2012) e soprattutto nel Nord Ovest (-0,6% dal -2,3% dell’anno precedente). Un andamento dovuto anche al fatto che le esportazioni sono aumentate al Nord, rimaste pressoché stabili
al Centro, calate nel Mezzogiorno. La lessione dei consumi e degli investimenti, comune a tutte le aree, è stata più accentuata
nel Meridione.
ROMA - Sono quasi triplicati nell’arco di
dieci anni, tanto che l’Italia è diventata dal
2000 in poi, insieme alla Spagna, il Paese
Ocse con la più alta crescita annuale di popolazione immigrata. Nel 2011 gli stranieri
nel Belpaese erano il 9% della popolazione.
“Tra il 2011 e il 2012 i non italiani in età lavorativa (15-64 anni) erano 4,5 milioni, pari
a quasi l’11% del totale”. Ma questi stranieri
“giunti in Italia inizialmente per trovare lavoro”, a causa della crisi hanno visto calare
il loro tasso di occupazione e spesso hanno dovuto fare i conti con “lavori sommersi, mal pagati e irregolari, sfruttamento e discriminazione”.
A fare il punto sulla condizione degli immigrati in Italia è l’Ocse, che ha redatto su
richiesta del Cnel, il rapporto “L’integrazione degli immigrati e dei loro igli in Italia”.
In Italia, secondo l’Ocse, serve “un coordinamento più eiciente per le politiche di
integrazione tra livelli locali e sub-nazionali”; bisogna inoltre rendere “più eiciente
la burocrazia” e prendere a modello “i progetti di integrazione eicaci”. Altra sida “a
lungo termine è l’integrazione dei igli degli
immigrati nel sistema educativo e nel mondo del lavoro”.
Tra le priorità individuate dal Cnel, invece, la necessità di una politica migratoria di
respiro europeo.
Dal 1996 al 2011, osserva l’Ocse, gli immigrati sono quadruplicati, dal 2001 al 2011
triplicati. Nel 2012 rappresentavano quasi l’11% della popolazione in età lavorativa.
Una percentuale più alta di Grecia e Portogallo, ma più bassa rispetto alla maggior
parte dei paesi Ocse con livelli di Pil simili al nostro. Più della metà degli stranieri
proviene da Albania, Romania, Ex-Jugoslavia.
Il tasso di occupazione degli uomini immigrati, impiegati soprattutto nell’edilizia,
nel 2012 era pari al 72%, il 10% in meno del
2008, un calo doppio rispetto a quello registrato dai nativi.
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
8
ESTERI
NIGERIA
Boko Haram, riescono a fuggire 63 ragazze
LAOS - Sono riuscite a fuggire e
far ritorno quasi tutte alle loro case le ragazze rapite dai miliziani jihadisti di Boko Haram a metà
giugno nel nord-est della Nigeria. Delle 68 prelevate solo cinque
mancano all’appello. Sessantatre sono riuscite a mettersi in salvo approittando dell’assenza dei
loro aguzzini, impegnati a condurre un’operazione in un villaggio. Per loro è inita bene, mentre
per le oltre 200 studentesse rapite ad aprile dagli estremisti a Chibok, sempre nella Nigeria nord-orientale, è invece ancora buio totale.
Una fuga rocambolesca per le
63 giovani, che hanno atteso il
momento giusto per scappare. E
quel momento è arrivato venerdì
notte mentre i miliziani cercavano
di attaccare una base militare vicino a Damboa. Un attacco violento, in cui sono stati uccisi almeno
50 uomini di Boko Haram, secondo l’esercito nigeriano.
La fuga delle ragazze è stata confermata da fonti di polizia
locale, secondo l’agenzia online
Sahara Reporters.
«I colleghi di Damboa mi hanno avvertito che 63 delle 68 donne
rapite sono riuscite a tornare a casa - ha detto l’agente, Abbas Gava
- le giovani hanno compiuto questo gesto coraggioso mentre i loro
rapitori erano assenti, impegnati
in un attacco».
Quella notte a sorvegliare il
campo, ha spiegato ancora l’agente, erano rimasti pochi uomini. Così le donne hanno atteso che
i loro guardiani sprofondassero
nel sonno e in silenzio sono fuggite via.
Alcune di loro, quelle che conoscono meglio il territorio, sono
state in grado di tornare da sole a
casa. Altre hanno raggiunto il conine tra lo stato del Borno e quello
di Adamawa, dove sono state prese in consegna dalla polizia della
citta di Gulak, e da li riaccompagnate alle loro famiglie.
Secondo la France Presse sono ancora cinque le donne rimaste nelle mani dei rapitori. Mentre
Sahara Reporters scrive che sono
sette: cinque donne e due bambine. Una delle donne ha appena
partorito.
La notizia del rapimento delle
Georgia, addio
a Shevarnadze,
protagonista
della perestroika
Claudio Salvalaggio
Una marcia in Nigeria contro il Boko Haram
68 donne è stata difusa quasi una
settimana dopo l’accaduto.
In realtà le giovani erano state
rapite nel corso di attacchi da parte dei miliziani di Boko Haram ai
villaggi di Kumabza, Dagu e Yaga
a metà giugno.
L’area è la stessa dove a metà
aprile i miliziani sequestrarono
oltre 200 liceali con la minaccia di
venderle come schiave dopo averle costrette a convertirsi all’Islam.
A inizio maggio, circa tre settimane dopo il sequestro delle liceali, i jihadisti difusero un video delle giovani e proposero uno
scambio di prigionieri. Ma il governo riiutò la proposta.
MEDIORIENTE
Palestinese ucciso, ecco le prime confessioni
TEL AVIV - I presunti assassini israeliani di Mohammed Abu Khdeir, il 16enne palestinese bruciato vivo a Gerusalemme,
hanno ammesso ieri la propria
responsabilià e hanno ricostruito la dinamica del delitto. Lo sostengono gli inquirenti secondo
cui le accuse più pesanti riguardano tre di loro (che da sabato
sera sono in totale isolamento)
mentre per gli altri tre si parla di
complicità.
Gli investigatori imputano loro la militanza in una ‘’organizzazione terroristica’’ e non
escludono che per taluni saranno necessarie perizie psichiatriche. Due di essi sono minorenni. Nella ricostruzione, a quanto
si apprende, i tre indagati princi-
pali hanno spiegato di essere rimasti sconvolti per la uccisione
di tre ragazzi ebrei in Cisgiordania e, dopo i loro funerali, di aver
raggiunto il rione arabo di Shuafat; di aver sequestrato Abu Khdeir; e di averlo ucciso (bruciandolo) in una foresta non lontana.
La dinamica del delitto è orrenda.
Ma quando gli investigatori
hanno cercato di scavare nella
loro ideologia, hanno avuto alcune sorprese. Anche perché il loro proilo politico non coincide
con quello che era apparso più
probabile in un primo momento:
non sono infatti ailiati agli ultrà dei coloni. Sono invece maturati all’interno di collegi rabbinici ultraortodossi, uno di essi ad-
dirittura di elite, vicini al partito sefardita Shas. Una circostanza che, negli ambienti ortodossi,
fa scalpore: perché nei loro rioni, dove pure la violenza politica non è rara, le uccisioni sono
un fenomeno pressoché sconosciuto. Se non in casi di infermità mentale.
Proprio uno dei rabbini più
noti del movimento dei coloni,
Elyakim Levanon, un religioso
con fama di falco, ha afermato
ieri che gli assassini di Abu Khdeir, a causa della loro ferocia,
meritano la morte. «Non facciamo distinzioni fra sangue e sangue», ha stabilito. Dure parole di
condanna sono giunte anche dal
capo spirituale di Shas, il rabbino Shalom Cohen.
EUROTUNNEL
Paura sotto la Manica, evacuate 382 persone
PARIGI - Paura sotto la Manica, con centinaia di passeggeri
che sono stati evacuati ieri dalla
navetta di Eurotunnel Folkestone-Calais. Il treno, che trasportava 382 passeggeri e alcuni automezzi, si è bloccato intorno alle
7.30 di ieri mattina all’interno del
tunnel sottomarino per un problema legato alla tensione elettrica. Un guasto che ha causato forti disagi al traico ferroviario, in
particolare, per gli Eurostar che
collegano Londra, Parigi, Lille e
Bruxelles.
C’è stato un “guasto tecnico elettrico’’, un “problema alla linea aerea di contatto intorno alle
7:30’’, hanno precisato all’agenzia
France Presse i servizi di comunicazione del gruppo Eurotunnel, la
società che gestisce la grande opera ingegneristica che ha rivoluzionato il trasporto tra la Gran
Bretagna e l’Europa continentale. La navetta di Eurotunnel - che
a bordo trasportava anche quattro cani - è stata evacuata mentre si trovava all’interno del tun-
nel, che proprio quest’anno ha festeggiato i vent’anni dall’inaugurazione, celebrata il 6 maggio del
1994 dalla Regina Elisabetta II e
dal Presidente François Mitterrand.
I passeggeri sono stati costretti
ad abbandonare le loro auto, circa un centinaio in totale, e sono
stati trasferiti nell’apposito tunnel di servizio previsto per le e-
vacuazioni.
Una seconda navetta è stata inviata sul posto per il successivo
trasferimento di emergenza al terminal passeggeri di Calais, ha precisato Eurotunnel, precisando di
essere al lavoro per estrarre il treno guasto e condurlo sul lato francese ainché i passeggeri possano
‘’recuperare i loro veicoli’’. La società ha anche tenuto ad insiste-
re sul carattere “prettamente tecnico’’ dell’incidente’’.
“Un troncone del tunnel è attualmente chiuso, negli altri cinque il traico prosegue’’, anche se
con gravi rallentamenti e ritardi di
circa due ore ai terminal francese
e britannico, hanno precisato fonti vicine al dossier.
“Da stamattina, abbiamo ritardi importanti, di un’ora, un’ora e
mezzo, quando non sono due ore. Così, abbiamo dovuto annullare dei treni per gestire al meglio il lusso, la circolazione della
giornata’’, ha spiegato da parte sua
un portavoce di Eurostar, secondo cui ci vuole l’“intera giornata’’
per risolvere i problemi. In totale, sono state annullati otto collegamenti tra Londra, Parigi, Lille e
Bruxelles.
“Prevediamo di far viaggiare
tutti quanti. Ma raccomandiamo
comunque ai passeggeri di rinviare il loro viaggio o di annullarlo
direttamente’’, aggiungono ad Eurostar, che si è impegnata a scambiare o rimborsare i biglietti.
MOSCA - Se n’è andato in silenzio, a 86 anni, Eduard Shevarnadze, ex presidente della Georgia ma
soprattutto ex ministro degli Esteri di Gorbaciov, con il quale fu
uno dei maggiori protagonisti della ine della guerra fredda. Amato in Occidente, ma non in Georgia e neppure in Russia, dove gli
rimproveravano ancora la ine
dell’Urss o le simpatie per il Maidan, il volto diplomatico della perestroika e della glasnost sarà sepolto domenica prossima a Tbilisi,
accanto all’amatissima moglie, Nanuli, come lui stesso aveva chiesto.
Ieri Gorbaciovè stato tra i primi
a rendergli omaggio, nonostante la
rottura inale: «Eravamo amici, mi
rincresce molto che se n’è andato.
Era un uomo molto capace, talentuoso, molto aperto per lavorare
con la gente, con tutti gli strati della società. Con lui si poteva parlare direttamente, si lavorava bene».
Anche Putin si è afrettato, seppur freddamente, a fare le sue
«sincere condoglianze alla famiglia e ai parenti, nonché a tutto il popolo georgiano». E pure
Mikhail Saakashvili, che gli subentrò nel 2004 dopo che la rivoluzione delle rose lo spazzò via, ha riconosciuto che Shevarnadze è stato un «uomo di Stato importante»
sotto l’Urss ma anche per la Georgia post sovietica.
Stava scrivendo un libro di memorie. Aveva più di una vita da
raccontare. La prima nel suo Paese, dove nacque nel piccolo villaggio di Mamati per poi far carriera nel partito comunista locale, dal
Komsomol a primo segretario del
Pcus georgiano, con una parentesi come ministro dell’interno dal
1968 al 1972, nell’era brezhneviana. In quel periodo si distinse nella lotta alla corruzione: è passata
agli annali la sua richiesta al primo comitato centrale da lui presieduto di votare con la mano sinistra, per smascherare i lussuosi
orologi stranieri dei “compagni”
(lui era l’unico a portare il sovietico “Slava”). Negli anni ‘70 conobbe Gorbaciov e durante una passeggiata in Abkazia gli conidò che
«nel Paese è tutto marcio, bisogna
cambiare tutto». Gorby se ne ricordò nel 1985, quando diventò il
leader del Pcus e chiamò Shevarnadze come ministro degli Esteri,
al posto del navigatissimo Andrei
Gromiko, “mister niet”, rimasto in
carica per 28 anni.
Fu il secondo georgiano, dopo
Stalin, a segnare la storia dell’Urss,
contribuendo al successo della peretroika all’estero, riaprendo i rapporti con Cina e Israele, negoziando il disarmo nucleare, ritirando
le truppe dall’Afghanistan, partecipando attivamente alle trattative
per la riuniicazione della Germania: quante foto e strette di mano
con Reagan, George Bush sr, Kohl,
la Thatcher.
Nel 1992 iniziò la sua terza vita:
tornò nella sua tormentata Georgia. Eletto presidente nel 1995 e rieletto nel 2000, sfuggì a diversi attentati ma non all’umiliazione del
2003, quando la folla della rivoluzione delle rose, guidata da Saakashvili, lo spinse fuori dal parlamento contestandogli una corruzione dilagante e una democrazia
incompiuta
CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
9
Brasile col fiato sospeso: sarà festa o tragedia
Oggi semifinale con la Germania. Respinto il ricorso per Thiago Silva: non gioca
I giocatori
del Brasile
durante
l'allenamento
di ieri, alla
vigilia della
semiinale
di Coppa del
Mondo contro
la Germania
Alessandro Castellan
BELO HORIZONTE - Gioia immensa o tragedia. Un confine sottile separa questi due sentimenti
contrastanti con cui la nazionale
brasiliana si avvicina alla semifinale di Belo Horizonte, contro la
Germania.
Comunque vada, sarà una festa
del calcio perché alla fase finale
del Mondiale 2014, nel Paese che
forse più ama questo sport, è arrivata l’aristocrazia del pallone. A
parte l’Italia “tetracampione”, ci
sono infatti le nazionali più titolate, Brasile, Germania e Argentina, e quella che di finali ne ha
già giocate tre, perdendo sempre
ma lasciando un’immagine in cui
l’arancione non è mai scolorito.
Così l’Olanda sogna di tornare a
giocare per il titolo a 40 anni esatti dalla prima volta, ai tempi
dell’indimenticabile calcio totale
di Cruijff e Neeskens.
Ma l’attenzione è focalizzata
sullo stadio Mineirao, e un Paese di duecento milioni di abitanti
vive questi momenti con il fiato
sospeso: bisogna dirlo, la paura di
non farcela è reale, ma c’è anche
chi dice che sarebbe meglio perdere adesso, con i tedeschi che
qui stanno simpatici a quasi tutti,
che in un’eventuale finale contro
l’Argentina.
Quella rischierebbe davvero di
essere “un’altra nostra Hiroshima”, come dicono in Brasile esagerando, peggio di quella contro
l’Uruguay nel 1950, vista la fiera
rivalità con i calciatori e i tifosi
dell’Albiceleste.
Ma il nemico da “stendere” per
ora si chiama Joachim Loew, sebbene per il suo look vadano pazze
anche molte brasiliane.
Ha messo in piedi una squadra
che non ha perso caratteristiche
antiche dei tedeschi come velocità, pragmatismo e capacità nel
gioco aereo, a cui ha aggiunto un
modo di giocare che sta caratterizzando questa era, con fitte
ragnatela di passaggi e possesso
palla, in attesa di un inserimento
o dell’imbucata giusta. Insomma,
quello che in Germania hanno
preso a chiamare “kurzpasspiel”,
sorta di aggiornamento alla tedesca del tiqui-taka di barcelloniana
memoria.
Non è un caso che ad ispirare
Loew sia stato il Bayern Monaco
di Pep Guardiola, da cui Loew ha
preso sei titolari, così una Germania con tutta questa qualità sembra un ostacolo difficile da saltare per un Brasile che l’affronterà
senza i suoi due uomini migliori,
Neymar e Thiago Silva.
E con un Fred che ormai tutti,
numeri alla mano, paragonano a
Serginho Chulapa, definito il peggior centravanti del Brasile nella
storia dei Mondiali e che si esibì,
anche contro l’Italia, nel 1982.
Ma Oscar, che oggi potrebbe
essere avanzato da Scolari, con
l’inserimento di Luiz Gustavo in
un centrocampo formato da tre
mediani, spinge la Seleçao: «La
Germania di oggi ha uno stile simile alla Spagna dell’anno passato
- dice il n.11 ricordando la finale
della Coppa delle Confederazioni - quando noi ci trovammo così
bene. Loro tengono spesso palla
ma non finalizzano molto. La cosa principale sarà non permettere
loro di prendere il controllo del
gioco. Affrontarli è comunque
sempre molto difficile».
Ad aiutare la Seleçao non c’è
più solo la psicologa: Scolari ha
fatto arrivare a Belo Horizonte
anche l’ex interista Vampeta, suo
giocatore nel 2002 e ora nei panni
del motivatore.
L’ultimo precedente è stato
quello dell’amichevole dell’agosto
2011 in cui una Germania che aveva otto titolari che dovrebbero esserlo anche oggi batté per 3-2 un
team oroverde all’epoca ancora
allenato da Mano Menezes.
Quel risultato per Loew è un
buon punto di partenza.
«Il nostro progetto non è ancora giunto al termine - spiega il ct
tedesco - Domenica 13 vogliamo
a tutti i costi tornare a giocare
allo stadio Maracanà di Rio. Non
abbiamo ancora finito. Mi dispiace per Neymar, è un grandissimo
calciatore, ed è un peccato che il
Brasile debba fare a meno di due
dei suoi migliori giocatori, ma
sarà in grado di rimpiazzarli. Nessuno deve credere che il nostro
compito è reso più facile dalle assenze di Thiago Silva e Neymar:
sappiamo tutti quanto sia forte la
Seleçao. Ma noi siamo fiduciosi.
LE FORMAZIONI
Brasile (4-2-3-1): 12 Julio
Cesar, 23 Maicon, 13 Dante, 4
David Luiz, 6 Marcelo, 8 Paulinho, 5 Fernandinho, 17 Luis
Gustavo 7 Hulk, 11 Oscar, 9
Fred (1 Jeferson, 22 Victor,
2 Dani Alves, 14 Maxwell, 15
Henrique, 18 Hernanes, 16 Ramires, 19 Willian, 20 Bernard,
21 Jo). All.: Scolari.
Germania (4-2-3-1): 1 Neuer,
16 Lahm, 20 Boateng, 5 Hummels, 4 Hoewedes, 6 Khedira,
7 Schweinsteiger, 18 Kroos,
19 Goetze, 13 Muller, 8 Ozil.
(12 Zieler, 22 Weidenfeller,
2 Grosskreutz, 3 Ginter, 9
Schuerlle 10 Podolski, 23 Kramer, 14 Draxler, 15 Durm, 17
Mertesacker, 11 Klose). All.:
Loew.
Arbitro: Marco Rodríguez
Moreno (Messico).
*Tv, ore 4 p, Cbc e Tln.
I giocatori sono motivati e disciplinati, c’è uno spirito di squadra
incredibile, e siamo cresciuti nel
corso del torneo, e ora siamo solidi a livello fisico e mentale».
Per Loew «una semifinale in
Brasile contro i padroni di casa
rappresenta qualcosa di molto
speciale, anzi magnifico, e una
cosa è chiara: vogliamo tornare al
Maracanà».
Vorrebbe dire aver vinto a Belo
Horizonte, e allora toccherebbe
al ct, e magari a Schweinsteiger
e Podolski che amano così tanto
la gente brasiliana, fare il giro dei
bar dei quartieri Savassi e Lourdes per consolare la torcida in
lacrime.
Per ora è solo un ricordo, e un
ilm che a Rio va forte e ha per
protagonista il mitico Obdulio Varela, ma potrebbe tornare a essere
un’amarissima realtà.
IL CT DEI TEDESCHI
Loew stuzzica Scolari: «Non abbiamo ancora inito...»
BELO HORIZONTE - «Il nostro
progetto non è ancora giunto al
termine. Il 13 luglio vogliamo a
tutti i costi tornare a giocare allo
stadio Maracanà di Rio de Janeiro.
Non abbiamo ancora inito». Non
usa troppi giri di parole Joachim
Loew per far capire al Brasile con
quanta determinazione la Mannschaft scenderà in campo oggi a
Belo Horizonte per la prima semiinale del Mondiale.
Il ct della Germania, insomma,
sembra avere tutta l’intenzione di
voler rovinare la festa ai padroni
di casa, alle prese con l’infortunio
della stella Neymar e la squaliica
del capitano Thiago Silva.
«Mi dispiace terribilmente per
Neymar, è un grandissimo calciatore, mi auguro che possa tornare
prestissimo e che riesca ad afrontare positivamente questa battuta
d’arresto - spiega Loew, intervistato dal sito della Federcalcio
tedesca - È un peccato che il Brasile debba fare a meno di due dei
suoi migliori giocatori, ma sarà in
grado di rimpiazzarli. Quando si
incassa un duro colpo, spesso si
trovano ulteriori forze. E nessuno
deve credere che il nostro compito è reso più facile dall’assenza di
Neymar. Anzi, sarà il contrario».
«Sappiamo tutti quanto sia forte il Brasile. I padroni di casa sono
i favoriti dall’inizio - ricorda l’allenatore -, i giocatori si sono adattati a questa situazione. La pressione non ha paralizzato la squadra. È positivo che la Nazionale
di casa abbia fatto tanta strada,
ma noi siamo iduciosi. I giocatori sono motivati e disciplinati, c’è
uno spirito di squadra incredibile.
Il nostro progetto non è ancora
giunto al termine. Siamo cresciuti
nel corso del torneo, siamo solidi
a livello isico e mentale. La sida
sarà equilibrata, a decidere chi
andrà in inale saranno le piccole
cose».
Quelle che nelle ultime quattro
edizioni non hanno permesso alla
Germania di alzare la coppa.
«Dal 2002 siamo sempre arrivati in semiinale. Questo è un segno di continuità, e del fatto che la
squadra sta giocando al massimo
livello da anni - sottolinea però
Loew, che non sembra particolar-
mente interessato al primo posto
del ranking Fifa che la Mannschaft si appresta a strappare alla
Spagna - Al momento questo non
è molto rilevante. Il numero uno
che mi interessa non è quello in
una classiica, ma solo qui al torneo».
«La semiinale in Brasile contro i padroni di casa rappresenta
un punto culminante, qualcosa di
molto speciale e magniico - conclude - Il mio entusiasmo è grande, lo stesso vale per la squadra
e, credo, per tutti i tedeschi. Una
cosa è chiara: vogliamo a tutti i
costi giocare ancora una volta allo stadio Maracanà. Non abbiamo
ancora inito».
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
10
MONDIALE
Van Gaal, pronto un nuovo show con l’Argentina
L'Olanda non teme Messi ma il ct nasconde la squadra che si allena a porte chiuse
ROMA - Una sola sconitta, ma di
quelle che anche a distanza di 36
anni non si possono dimenticare.
L’Olanda di Van Gaal, atterrata a
San Paolo, si avvicina alla semiinale di domani contro l’Argentina con la voglia di “vendicare” la
inale Mondiale del 1978 persa ai
supplementari proprio contro la
Seleccion.
Per gli Orange, ovviamente, il
pericolo numero uno sarà rappresentato da Lionel Messi. «Ma
l’Argentina non è solo lui - ricorda Arjen Robben - È una squadra
molto forte». Che col passare del
tempo e delle partite sembra aver
anche acquisito una maggiore sicurezza e una grande compattezza
tra i suoi uomini.
«L’ho vista giocare un paio di
volte, all’inizio hanno avuto le loro difficoltà, ma nelle ultime partite hanno fatto ben. Ma perché dovremmo avere paura?» aggiunge
Klaas-Jan Huntelaar, autore del gol
decisivo su rigore a tempo scaduto che ha permesso di eliminare il
Messico.
Sulla stessa lunghezza d’onda sia
Robin van Persie («Sono convinto
che possiamo fermarli») sia Kuyt:
«Stiamo facendo un torneo fantastico e siamo in grado di sconfiggere tutti, anche l’Argentina. Mercoledì sarà una partita da tutto o
niente, ma siamo fiduciosi».
Van Gaal non potrà contare sugli infortunati Leroy Fer (bicipite
femorale) e Nigel de Jong (inguine), e potrebbe dover fare a meno anche del difensore Ron Vlaar
che è rimasto in campo per tutta
il ct
dell'Olanda,
Louis
Van Gaal,
mentre
istruisce il
bomber
Van Persie
la partita col Costarica (nonostante i problemi al ginocchio) permettendo al tecnico di effettuare prima dei rigori il cambio in porta tra
Cillessen e Krul.
Una mossa che si è rivelata vincente e che era stata pianificata
con dovizia nei giorni precedenti
la sfida.
Ecco perché in molti adesso, in
vista della sfida con l’Argentina, si
attendono un nuovo colpo ad effetto di Van Gaal che intanto ha deciso di tenere nascosto il primo allenamento a San Paolo.
La squadra si è allenata a porte
chiuse e lontano da occhi indiscreti allo stadio Paulo Machado de
Carvalho, impianto che ospita anche il museo del football.
SELECCION
Sabella dovrà fare a meno di Di Maria ma ritrova Aguero
ROMA - Dopo l’infortunio di Angel Di Maria, l’Argentina è cambiata in vista della semiinale contro gli Orange: è diventata un po’
più difensiva, con un centrocampo articolato costruito attorno a
Javier Mascherano ed Enzo Perez
(che sostituisce El Fideo), come
auspica da sempre il commissario
tecnico Alejandro Sabella.
L’Albiceleste si presenta quindi
contro l’Olanda, domani a San Paolo, un po’ meno offensiva di quanto predica invece Lionel Messi, che
fino al secondo tempo del quarto
di finale contro il Belgio, l’aveva
sempre spuntata, memore delle lezioni di Pep Guardiola.
Contro le furie arancioni, non
sembra in realtà essere una cattiva idea, perché arginare il tridente infernale formato da Ariel Robben, Wesley Sneijder e Robin Van
Persie, sarà indispensabile per una
squadra considerata debole in difesa e costruita al servizio esclusivo della Pulce.
Meglio quindi il 4-3-3 già sperimentato contro il Belgio dopo aver perso Di Maria, rispetto al 5-32 che piace in modo particolare a
Lionel Messi.
Ma ci sono altre novità in casa
argentina. Rispetto alle prime partite brasiliane, nel quarto di finale
contro il Belgio è emerso un super
Gonzalo Higuain, autore del gol
che ha qualificato l’Albiceleste, e
per poco il Pipita non ha siglato il
raddoppio, fermato solo dalla traversa dopo un tunnel a Kompany
che lo aveva fatto ritrovare solo davanti a Courtois.
Messi si ritrova quindi meno solo davanti alla porta, visto anche
l’annunciato ritorno di Sergio Aguero, che dovrebbe giocare un
tempo contro l’Olanda.
Di Maria, inizialmente dato per
irrecuperabile a questo Mondiale
dopo l’infortunio, viene curato con
le cellule staminali per accelerarne
il recupero, in vista di un’eventuale
finale contro il Brasile o la Germania, domenica al Maracanà di Rio de Janeiro.
La cura con le staminali ha dato ottimi e rapidi risultati su Aguero e l’infortunio di Di Maria, uno strappo alla coscia destra, non
viene giudicato troppo drammatico dal medico della nazionale sudamericana, Daniel Martinez, che
continua a crederci.
TOP MODEL
Gisele impazzisce per il suo Brasile
BELO HORIZONTE - “Ansiosa! Vamos que
vamos meu Brasiiiiil!!!! #rumoaohexa #vaibrasil #copadomundo Excited!!! Go Brazil!!!! #worldcup”.
Con questa serie di messaggi e hashtag
vari, postati su Instagram assieme a delle
foto che la ritraggono mentre, vestita con la
maglia della Seleçao, guarda le partite in tv
insieme al marito Tom Brady, stella del football americano, e ai due figli (anche loro
con la casacca del Brasile), la top model brasiliana, ma di origini tedesche, Gisele Bundchen fa capire che per chi tiferà.
Dopo aver precisato che lei, al posto di
Scolari, avrebbe convocato Ronaldinho Gaucho per assicurare più creatività alla squadra, la Bundchen ribadisce il proprio tifo per
la nazionale di casa impegnata a Belo Horizonte contro la Germania.
In un’intervista all’emittente tedesca DW,
ripresa da alcuni siti brasiliani, la supermodella che il 20 di questo mese compirà
34 anni e che qui fa concorrenza a Neymar
come testimonial ideale e per questo è molto richiesta dai pubblicitari, esordisce parlando in tedesco (“Nein, ich spreche nicht
Deutsch”), e poi spiega che la città del Rio
Grande do Sul in cui è nata, Horizontina, è
popolata da gente che per la maggior parte
discende da coloni tedeschi. Al punto che,
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L'ITALIA
Rizzoli fra gli arbitri per le ultime partite
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racconta la Bundchen, «nella scuola dove ho
studiato era obbligatorio frequentare i corsi
di tedesco da una certa età in poi».
«Io poi non avendo fatto molta pratica aggiunge - l’ho dimenticato, invece i miei
genitori lo parlano regolarmente, e quando
si incontrano con i loro fratelli e sorelle si
esprimono solo in questa lingua. Ma io appartengo alla sesta generazione brasiliana
della mia famiglia, e quindi non posso che
tifare per la Seleçao, anche se ovviamente la
nazionale tedesca mi è simpatica».
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presidente
Paolo Morresi
"Lo garantisco"
ROMA - C’è anche l’italiano Nicola Rizzoli,
assieme agli assistenti Faverani e Stefani, tra
gli arbitri selezionati dalla Fifa per poter dirigere le ultime partite del Mondiale.
La prima semiinale tra il Brasile e la Germania, in programma oggi allo stadio Mineirao di Belo Horizonte, è stata assegnata
al ischietto messicano Marco Rodriguez.
Le ultime due partite si giocheranno il 12
luglio allo stadio Nacional di Brasilia (inale
per il terzo e quarto posto) e il 13 luglio al
Maracanà di Rio de Janeiro dove sarà assegnata la coppa.
Per la inalissima, oltre a Rizzoli, potran-
no essere selezionati altri 14 arbitri. Cinque
europei (l’inglese Webb, lo spagnolo Velasco Carballo, il portoghese Proenca, lo svedese Eriksson e il turco Cakir), cinque americani (il cileno Osses Zencovich, il brasiliano Ricci, l’ecuadoregno Vera Rodriguez,
il messicano Rodriguez, lo statunitense
Geiger), due africani (l’algerino Haimoudi
e l’ivoriano Doue) e altrettanti asiatici (il
giapponese Nishimura e l’uzbeko Irmatov).
«Visto che il torneo volge al termine, vorrei
dire grazie a tutti i direttori di gara per il
loro contributo» ha dichiarato il capo degli
arbitri della Fifa, Massimo Busacca.
CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
11
SPORT
VERSO LE SEMIFINALI
Tedeschi a secco da 24 anni, Oranje tre kappaò
se non la si può considerare una
perdente di successo, certo la
Germania fatica a concretizzare.
Ma stavolta può essere diverso:
intanto non c’è la bestia nera Italia
(cecchina nel 4-3 all’Azteca, nel 3-1
del Bernabeu e nel 2-0 della semiinale in casa del 2006), poi oggi
non trova sul suo cammino Neymar, che non sarà Pelè ma certo è
il gioiello carismatico della nazionale di Scolari.
Inoltre la squadra di Loew, abile
stratega, è matura in tutti i reparti
e dosa sapientemente strapotere isico, abilità tattica, impressionanti doti tecniche dei suoi
trequartisti. Ha poi un grande
portiere (Neuer) e uno splendido
attaccante (Mueller, già capocannoniere in Sudafrica). Il mix giusto al momento giusto per spiccare il volo, anche se sarà un’impresa
titanica opporsi al Brasile spinto
dall’amore viscerale di tutta la
nazione. Se ci riuscirà vendicherà
così la inale del 2002 decisa da
una doppietta di Ronaldo.
Chi invece il destino di incompiuta lo sconta da 30 anni è
l’Olanda, ormai stabilmente nei
quartieri alti del calcio ma incapace dello scatto di reni decisivo.
Tre inali perdute testimoniano
una maledizione che si perpetua
dal ko a sorpresa del 1974 con la
Giorgio Svalduz
ROMA - Brasile e Argentina si
leccano le ferite per le assenze
di Neymar e Di Maria, restano le
favorite per giocarsi la inale nel
loro continente il 13 luglio al Maracanà, ma Germania e Olanda
hanno seri motivi per conidare
nello sgambetto in semiinale in
modo da riproporre, a 30 anni di
distanza, l’epilogo-rivincita del
1974. Lo scintillante torneo iridato si avvia alla chiusura nel solco dei pronostici: solo l’Olanda
non era prevista nel poker inale,
ma via via si sono perse Spagna,
Belgio e Colombia, le pretendenti
più accreditate e, dopo tanto spettacolo nella prima fase, i quarti
hanno mostrato partite a scacchi
con successi risicati in cui ha prevalso l’esperienza e la maturità di
squadra.
La Germania è un’inossidabile
macchina da mondiale: è la 13/a
volta che si piazza tra le prime
quattro contro le 11 del Brasile e
le 8 dell’Italia che hanno alzato
la coppa di più. Le altre nazioni
inseguono a distanza. Ma il diesel tedesco si inceppa spesso nei
pressi del traguardo. Alla quarta
semiinale di ila sconta una sorta
di maledizione seriale (un secondo e due terzi posti). A dirla tut-
ta, dei tre successi tedeschi solo
quello in casa del 1974 è ineccepibile sulla meravigliosa Arancia
Meccanica di Cruyf, sciupona
all’epilogo dopo avere rivoluzionato il pallone. Il successo del
1954 sull’altro prototipo di calcio
immortale, l’Ungheria di Puskas,
ha lasciato sempre un’ombra per
il misterioso virus contratto dai
vincitori. Il successo del 1990 è
arrivata invece per un rigore contestato violentemente dagli argentini all’Olimpico.
Tutto ciò considerato quindi,
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Germania. Al danno si è aggiunta
la befa nelle altre due inali inite
ai supplementari: nel 1978 la vittoria dell’Argentina con Kempes e
Bertoni, quattro anni fa la giocata
perida e vincente di Iniesta per il
ko con la Spagna.
L’Olanda, patria del calcio totale, per provare a passare da cicala a formica ha cambiato pelle
col mago Van Gaal: marcatura a
uomo, efetti speciale con sostituzione del portiere prima dei
rigori, ricorso ai veterani di mille battaglie, da Schneider a Van
Persie con la bussola aidata
all’incantatore Robben che, dopo
avere consegnato la Champions al
Bayern, vorrebbe confezionare un
titolo iridato per regalarsi anche il
Pallone d’Oro.
Visto che il preambolo sono
stati i cinque schiafoni ai campioni uscenti della Spagna che li
hanno traitti in Sudafrica, il percorso netto sarebbe la rivincita
in semiinale con l’Argentina per
rifarsi del 1978 e una inale con
la Germania per chiudere il conto col 1974. Insomma, Germania
e Olanda hanno le carte in regola
per sparigliare la inale annunciata Brasile-Argentina e confezionare il tris europeo dopo i trioni di
Italia e Spagna.
*Nella foto, Robben
GRUPPO A
1A
Zuniga non sarà
punito dalla Fifa
RIO DE JANEIRO G - La Fifa non
punirà il colombiano Zuniga per
l’intervento su Neymar durante
la partita Brasile-Colombia, valida per i quarti di inale dei Mondiali di calcio, giocata venerdì
scorso.
Secondo la Fifa, la Commissione disciplinare in questo caso
non può fare niente perché l’episodio che ha causato l’infortunio
di Neymar è stato visto dall’arbitro, lo spagnolo Carlos Velasco,
che ha comunque deciso di non
intervenire.
In particolare, l’art. 77 del Codice disciplinare della Fifa, che
potrebbe prevedere un’eventuale
punizione per il giocatore colombiano, perde efetto davanti all’assenza di qualsiasi provvedimento
da parte del direttore di gara.
La Fifa conclude la nota augurando a Neymar una «rapida e
completa guarigione».
29 GIUGNO alle 12:00
BRASILE
OLANDA
4 LUGLIO alle 4 PM
2B
OLANDA
CILE
8 LUGLIO alle 4 PM
BRASILE
28 GIUGNO alle 16:00
1C
9 LUGLIO alle 4PM
OLANDA
GRUPPO E
GRECIA 2C
13 LUGLIO alle 15:00
4 LUGLIO alle 12 PM
FRANCIA
2F
1G
5 LUGLIO alle 12 PM
ARGENTINA
GERMANIA
ARGENTINA
1 LUGLIO alle 16:00
GERMANIA
ALGERIA
ARGENTINA 1F
SVIZZERA 2E
GRUPPO H
BELGIO 1H
GERMANIA
2H
GRUPPO F
1 LUGLIO alle 12:00
NIGERIA
30 GIUGNO alle 16:00
GRUPPO D
COSTA RICA
URUGUAY
FRANCIA
2A
COSTA RICA 1D
30 GIUGNO alle 12:00
1E
MESSICO
29 GIUGNO alle 16:00
COLOMBIA
COLOMBIA
2D
1B
5 LUGLIO alle 4PM
BRASILE
GRUPPO G
PER FALL0 SU NEYMAR
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MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
12
SPORT
Addio a Di Stefano, la “saeta rubia”
L’argentino del Real è stato uno dei più grandi di sempre. Per molti superiore a Pelè
MADRID - La “saeta rubia” ha
smesso di correre, Alfredo Di Stefano è morto ieri due giorni dopo
essere stato colto da infarto. Aveva 88 anni. Al di là dei numeri (una Coppa America appena ventenne, otto volte campione di Spagna col Real, cinque Coppe dei
Campioni consecutive sempre
con le “merengues” e segnando in
tutte le inali, due Palloni d’oro), la
Storia lo ricorderà come una leggenda e comunque tra i più grandi di sempre.
Molti di quelli che lo hanno visto giocare, infatti, sono pronti a
giurare che la sua grandezza fosse addirittura superiore a quella
di Pelè e Maradona. La classiica
rimane arbitraria e comunque impossibile da stilare, certo è che la
“saeta rubia” è stato il primo giocatore universale.
Di Stefano, scomparso all’età
di 88 anni, era nato a Buenos Aires: ma fu in Spagna, nel Real Madrid, che ha scritto pagine indelebili del calcio mondiale. Per uno
scherzo del destino, Di Stefano era destinato a vestire la maglia del
Barcellona, ma fu dirottato nella
capitale spagnola da un intervento diretto del Caudillo Franco.
Da più di un addetto ai lavori era considerato il più forte di tutti
i tempi con buona pace di Pelè e
Maradona.
Fu soprannominato la “saetta
bionda” perché spaziando in ogni
parte del campo era capace di salvare la sua porta dal gol per inilare poi subito la palla nella porta
avversaria, raggiunta con una delle sue discese travolgenti che gli
portarono appunto il soprannome di “saeta rubia”. In più, aveva
una caratteristica unica per quei
tempi: un attaccante di pura classe che aiutava la difesa, impostava
Alfredo Di Stefano
ai tempi
del Real Madrid
con le cinque
Coppe
dei Campioni
vinte
con le merengues
tra il 1956
e il 1960
l’azione e andava in gol. Il tutto ad
una velocità sconosciuta per quei
tempi, quando il calcio si muoveva ancora al rallentatore.
Insomma, un leader per classe, carisma e per quell’innato senso di superiorità, proprio di un altro argentino che trent’anni dopo
gli avrebbe rubato la scena. Dopo
un inizio di carriera nell’argentino River Plate e nei Millionarios
di Bogotà, contribuì poi in maniera determinante ai successi del
Real Madrid dal 1953 al 1964.
Eletto Pallone d’oro due volte (1957 e 1959), Di Stefano aveva
realizzato 49 gol in 58 partite di
Coppa Campioni (l’attuale Champions League) che aveva vinto cinque volte consecutive con il Real (1956-60), mentre era stato otto volte campione di Spagna. Nel
1989, una giuria formata dai letto-
ri di France Football lo pose al vertice della speciale classiica “Super Pallone d’Oro”, davanti ai nomi pur prestigiosi di giocatori come Cruijf, Platini e Beckenbauer.
La sua carriera di allenatore non
fu altrettanto fulgida come quella di giocatore. Anzi, fu costellata
da molti esoneri, prima fra tutti da
quello del Real Madrid, di cui prese la guida nel 1982, succedendo
al dimissionario Vujadin Boskov
ma che fu costretto a lasciare dopo meno di due anni.
Poca fortuna anche con il Boca
Juniors nel 1985 ed altro esonero
dalla panchina del Valencia preso
nel 1987 e costretto a lasciare l’anno dopo. Né ebbe molta fortuna il
successivo ritorno alla guida del
Real nel novembre del 1990 durato appena pochi mesi.
Decisiva per il secondo esone-
ro fu l’eliminazione dalla Coppa
dei Campioni, nel marzo dell’anno successivo, sconitto in casa 3-1
dallo Spartak Mosca.
Dopo questo esonero, la vecchia gloria madridista tornò a fare
il consigliere del presidente, ino a
essere nominato successivamente
presidente onorario del club. Al
leggendario ex-giocatore argentino è intitolato anche lo stadio del
Real Madrid Castilla, la squadra
riserve delle merengues. Situato
nel centro sportivo di Valdebebas,
fu inaugurato nel maggio 2006.
Campione a tutto tondo, in
campo e fuori, campo, Di Stefano ha vinto tutto e incantato tutti. Con l’unica “sfortuna” di essere
grandissimo quando la televisione era ancora troppo piccola per
poterlo celebrarne come avrebbe
meritato il suo innato talento.
VIOLENZA
«Sporco romano»: ultrà romanista accoltellato a Napoli
NAPOLI - Una frase, «sporco romano» - che potrebbe essere un
riferimento alla fede calcistica
giallorossa - e poi la coltellata, al
gluteo, con 10 giorni di prognosi.
Quell’epiteto, riferito alla polizia
dalla vittima - un aiuto cuoco di
25 anni tifoso romanista, ferito la
notte di sabato scorso in un vicolo a Napoli - ha comunque fatto
scattare le indagini della Digos di
Napoli su una presunta vendetta
da parte di ultrà partenopei per la
morte di Ciro Esposito, il giovane
tifoso del Napoli ferito prima della inale di Coppa Italia e poi morto in ospedale dopo oltre 50 giorni
di agonia. Un’ipotesi, quella della
vendetta, comunque, tutta da veri-
icare, e che rimane in piedi come
tutte le altre.
La notizia del ferimento del tifoso giallorosso, destinatario di
un Daspo di tre anni per una rissa
intestina alla tifoseria romanista,
ha subito fatto il giro del web lasciando intendere che l’appello
alla non violenza lanciato da Antonella Leardi, la mamma di Ciro
Esposito, durante il funerale del
iglio a Scampia, fosse caduto nel
vuoto. E invece, al momento, l’ipotesi vendetta è ancora tutta da
dimostrare.
Le indagini della polizia procedono a 360 gradi: la vittima del ferimento lavora in un albergo partenopeo, l’hotel Romeo. Secondo
gli accertamenti inora svolti dagli
investigatori non risulta appartenere a frange estreme del tifo
giallorosso e neppure risulta essere un frequentatore assiduo della
curva Sud dello stadio Olimpico.
La dinamica dell’accaduto, riferita dalla vittima ai poliziotti,
farebbe pensare più a dissapori
di ordine lavorativo: l’aggressore ha avvicinato il 25enne in una
stradina del centro di Napoli che
pochi giorni fa è stato teatro di un
eferato omicidio di stampo malavitoso.
Lì, l’aggressore, prima gli ha
intimato di abbandonare il posto
di lavoro e poi ha sferrato il fendente al gluteo. Il 25enne è stato
soccorso e portato al pronto soccorso dove i medici gli hanno riscontrato una ferita da taglio al
gluteo. Il giovane è stato medicato
e poi dimesso con una prognosi di
10 giorni.
Per la Digos, inoltre, ci sono
altri elementi che rendono meno
probabile l’ipotesi vendetta: il giovane è stato vittima di una singola
persona e non di un gruppo, come
solitamente avviene quando ci sono scontri tra opposte tifoserie.
Inoltre, non risultano riferimenti a Ciro Esposito e a Daniele
De Santis, detto “Gastone”, l’ultrà
della Roma accusato di avere sparato e ferito mortalmente il povero Ciro.
SANDRO MAZZOLA
«Era un gigante:
per me numero 1»
ROMA - «Non dimenticherò mai
la prima volta che ho visto Di Stefano, nella inale di Coppa Campioni 1964. Eravamo nel tunnel
dello stadio e quando mi passò
vicino io rimasi imbambolato, mi
sembrava alto due metri, luminoso. Poi Suarez venne a battermi
sulla spalla dicendo: “Tu vieni o
resti qua a guardare Alfredo?”».
Sandro Mazzola, che in quella
partita segnò due gol dando un
dispiacere al suo idolo e regalando il primo trofeo internazionale
all’Inter, ha un ricordo speciale
del campione del Real scomparso
ieri.
«Era un fenomeno - ha detto
ancora Mazzola - il giocatore più
completo che abbia mai visto e
anche oggi sarebbe il numero uno.
Bravo di testa e di piede, giocava
con uguale, straordinaria eicacia ed eleganza avanti ed indietro
ed inoltre era un comandante in
campo. Ad esempio, sempre in
quella partita - ha proseguito l’ex
nerazzurro - quando loro segnarono il loro unico gol portandosi sul
2-1 lui cominciò ad incitare i compagni: “Andiamo, andiamo, ce la
facciamo”. Poi, per fortuna, io segnai la rete del 3-1 e loro si dovettero arrendere».Peccato, fa capire
Mazzola, che ai suoi tempi non si
poteva vedere spesso quel giocatore che incantava. «Non tutti avevano la televisione e comunque
la Rai, se non c’era un’italiana, trasmetteva solo le inali delle Coppe
- ha spiegato l’ex azzurro - Il Real
dal 1956 in poi ne fece cinque di
ila, di inali di coppa Campioni, e
ogni volta, con mio fratello, scendevamo al bar sotto casa a vedere
giocare Di Stefano, bevendo un
bicchiere di spuma. Un ricordo
che ho ancora vivido».
Dopo quella inale, Mazzola e
Di Stefano, che si ritirò nel ‘66, a
40 anni, non si incontrarono più
sul campo. «Ogni tanto, quando
giocavamo a Madrid col Real, lo
vedevo sugli spalti. I club spagnoli, a diferenza dei nostri, ad un ex
giocatore assegnano un posto a
vita in tribuna...».
PHILADELPHIA 2 AGOSTO
NUOVE MAGLIE
Toronto, bus di tifosi nerazzurri
per andare a vedere a Inter-Roma
L’Inter toglie la stella dal logo
TORONTO - Giovedì due agosto
Inter e Roma giocheranno a Philadelphia una partita nell’ambito della Guinness International
Championship Cup. Si tratta di un
torneo amichevole a otto squadre
che assomiglia alla classica Champions League. Al torneo parteciperanno Real Madrid, Manchester
United, Inter, Liverpool, Manchester City, Roma, Olympiacos e Milan e la fase a gironi inizierà il 24
luglio con la sida del Bmo ield
tra Milan e Olympiacos, mentre
la inale verrà disputata il 4 agosto a Miami. Per la partita di Philadelphia tra Inter e Roma ci sa-
ranno anche i tifosi nerazzurri di
Toronto. Infatti il club Inter di Toronto ha organizzato una trasferta di tre giorni. Si andrà in autobus, partenza il primo agosto, ritorno il tre. Nel prezzo di 485 dollari a persona è incluso viaggio,
alloggio, due pranzi, giro turistico di Philadelphia e biglietto per
la partita. Al ritorno si passerà per
Atlantic City per tentare la fortuna al casinò.
Per prenotazioni entro il 15 luglio telefonare a Joe Arlotto
(416-565-1140) oppure ad Antimo Pietrantuono (416-4193308).
MILANO - L’Inter cambia logo.
Il nuovo stemma della società
nerazzurra, che da oggi accompagnerà tutte le attività del club,
è stato svelato attraverso il sito
uiciale. A realizzare il progetto
graico è stato lo studio di design
Leftloft. Nel nuovo logo non compare la stella, conquistata dopo la
vittoria del decimo scudetto nel
‘66, che rimarrà solo sulle maglie
da gioco. Sull’altare del restyling
nerazzurro è la stella a essere sacriicata. È la stessa società in una
nota a rassicurare i tifosi, la stella
non scomparirà del tutto: “La stella è stata riportata al suo signiicato originale e sarà presente come
sempre sulla maglia da gioco”, si
legge sul proilo Instagram della
società.
Le modiiche al logo sono state ormai sdoganate e dopo Milan
(stemma della città di Milano sulla prima, stemma di casa Milan
sulla seconda) e Bari (via il Galletto) anche l’Inter si allinea alla
nuova moda.
Ecco intanto la nota uiciale
sul sito nerazzurro a illustrare la
ilosoia che sta dietro al restyling:
“Provate a immaginare. Vostra
moglie che vi sorride, vostro marito che vi abbraccia. Un amico
con cui conidarsi, una cena in un
posto speciale. Immaginate la musica, l’arte. Immaginate il gol più
emozionante dell’Inter, la partita
che vi ha regalato più sensazioni. Insomma, immaginate il bello. Quello che per voi è assoluto.
Ecco, ora che nella vostra mente
scorrono quei suoni, quei sapori,
quei colori, ora che - dunque - avete tra i vostri pensieri la cosa
più bella che ci sia, associatela
ai nerazzurri. All’Inter. Un’immagine usata a tutto tondo: nella
comunicazione, sui pullman, nel
settore giovanile. One voice for
a special team. Squadra che sarà
milanese e internazionale. Leale e
sorprendente. Che sarà leggendaria, come lo è sempre stata. Unica.
Immaginate il bello, allora. Poi,
guardate il nuovo logo. Vedrete
che le due cose, coincidono».
CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
13
MERCATO
Prandelli a Istanbul, Milan decide futuro
La Roma ufficializza Ashley Cole e Ucan. La Juve ingaggia il baby francese Coman
ROMA - Il matrimonio tra il Galatasaray e Cesare Prandelli è ufficiale (oggi la presentazione) e il
club turco per dargli il benvenuto sta studiando una serie di colpi “made in Italy”: Romulo, Osvaldo, Paletta , uno o più di questi potrebbe arrivare a Istanbul.
Stasera è in programma l’atteso vertice di mercato in casa Milan tra Berlusconi, Galliani e Inzaghi. Sul tavolo il futuro di Balotelli,
l’esterno d’attacco richiesto da Superpippo. Cerci resta un obiettivo
importante ma sull’esterno granata
nelle ultime ore sarebbe piombato
anche l’Atletico Madrid.
A giorni si dovrebbe dirimere
anche il tormentone Iturbe, quando gli agenti dell’ala argentina, dopo i tanti giri di consultazione, attenderanno la risposta del club
scaligero alle offerte di Juventus
e Milan. I rossoneri, senza Coppe,
partono svantaggiati e la Juve non
pare aver voglia di alzare l’offerta
di 25 milioni (30 la richiesta del Verona). A meno di rialzi last-minute l’argentino dovrebbe approdare
a Torino. Anche perché il Real, altro possibile pretendente, avrebbe
pronta un’altra “follia” di mercato per parare il colpo Suarez-Barca: 80 milioni al Monaco per James Rodriguez, la nuova stella della Colombia. Il cash arriverebbe in
parte anche dalla Juve che ha alzato l’offerta per il baby Morata a 18
milioni più bonus. Kingsley Coman, centrocampista parigino di
18 anni, ha irmato un contratto quinquennale con la Juventus.
Coman è cresciuto nel Psg; il debutto in Ligue 1 (la serie A francese) all’età di 16 anni e 8 mesi, diventando così il più giovane esordiente nella storia della società
parigina.
Su Cuadrado, altro nome “caldo”
del calciomercato e nelle mire della Liga, della Premier e della Roma,
il ds viola, Daniele Pradè ha fatto
sapere di “non aver ricevuto offerte ufficiali”. L’Inter è a un passo da
M’Vila e Biabiany, ha chiuso con
la Roma per il prestito biennale di
*Il Calciomercato
invernale 2015 della
Serie A, comincia
lunedì 5 gennaio 2015 e
finisce lunedì 2 febbraio
2015 alle 23.00.
VANCOUVER
Ashley Cole, terzino inglese, classe 1980, ha irmato per la Roma
Dodò e per là davanti ripensa a Osvaldo. Marrone (Juve) è nel mirino di Palermo e Verona.
*Di seguito proponiamo gli affari conclusi (acquisti e cessioni)
di tutte le squadre partecipanti al
campionato di Serie A 2014-2015.
ATALANTA
Acquisti: Cherubin (d, Bologna),
D'Alessandro (c, Cesena)
Cessioni: Giorgi (c, Cesena); Cazzola (c, Cesena); Capelli (d, Cesena); Marilungo (a, Cesena).
CAGLIARI
Acquisti: Capello (a, Bologna)é
Cessioni: Oikonomou (d, Bologna), Cossu (c, svincolato).
CESENA
Acquisti: Giorgi (c, Atalanta), Cazzola (c, Atalanta), Capelli (d, Atalanta), Marilungo (a, Atalanta), Parigini (a, Torino), Agliardi (p, Bologna).
Cessioni: D'Alessandro (c, Atalanta)
CHIEVO VERONA
Acquisti: Maxi Lopez (a, Catania),
Meggiorini (a, Torino),Mangani (d,
svincolato dal Nancy) Birsa (c, Milan), Biraghi (d, Inter), Bardi (p, Inter).
Cessioni: Thereau (a, Udinese)
EMPOLI
Acquisti: Rodrigo Aguirre (a, Udinese).
Cessioni: nessuna.
FIORENTINA
Acquisti: nessuno.
Cessioni: Ambrosini (c, svincolato).
GENOA
Acquisti: Rosi (c, Parma), Diego
Perotti (c, Siviglia), Gonzalo Bueno (a, Kuban).
Cessioni:Matuzalem (c, Bologna),Tozser (c, Parma)
HELLAS VERONA
Acquisti: Christodoulopoulos (c,
Bologna), Guglielmi (d, Barletta).
Cessioni: Marquinho (c, Ittihad
Jeddah).
INTER
Acquisti: Vidic (d, Manchester United).
Cessioni: Cambiasso (c, svincolato), Milito (c, svincolato), Samuel
(c, svincolato), Biraghi (d, Chievo)
Bardi (p, Chievo), Rolando (d, Porto), Andy Polo (a, Millonarios).
JUVENTUS
Acquisti: Coman (c, PSG), Marrone (c, Sassuolo), Coman (c, Psg).
Cessioni: Vucinic (a, Al Jazira), Peluso (d, Sassuolo).
LAZIO
Acquisti: Parolo (c, Parma), Basta
(d, Udinese), Djordjevic (a, Nantes).
Cessioni: Dias (d, svincolato).
MILAN
Acquisti: Menez (a, PSG), Alex (d,
PSG), Agazzi (p, Chievo).
Cessioni: Kakà (c, Orlando City),
Nocerino (c, Torino), Emanuelson
(c, svincolato).
Kittel, sprint per la Regina
Il tedesco offre il bis davanti a Buckingham Palace. Nibali defende la maglia gialla
LONDRA - Il tedesco Marcel Kittel si conferma re dello sprint. Il
capitano della Giant-Shimano non
ha rivali negli arrivi in volata e ieri
ha fatto sua la terza tappa (aveva
vinto anche la prima) del Tour de
France, da Cambridge a Londra,
che ha anche confermato la maglia
gialla Vincenzo Nibali.
È stato un arrivo imperioso, di
forza, «probabilmente il più veloce sprint che abbia mai fatto» ha
dichiarato raggiante il corridore
tedesco dopo la vittoria. La volata
è cominciata a 2 km dal traguardo,
i ciclisti sfrecciavano a 60kmh, uno
sprint infinito sul quale a 500 metri
dalla linea del traguardo ha messo
il cappello Kittel l’imbattibile, che
non ha ambizioni di classifica ma
può far sue tante tappe di questo
Tour.
Spettacolare lo scenario dell’arrivo, davanti a Buckingham Palace,
residenza della Regina Elisabetta.
Scuole chiuse a Londra in attesa
dell’arrivo dei corridori. In piazza
già di prima mattina oltre un milione di persone nell’area del traguardo.
Nibali è rimasto colpito dalla
passione dei tifosi inglesi, che lo
hanno festeggiato e incitato a lungo, «mi ha emozionato molto» ha
dichiarato il campione siciliano,
confessando che non gli era mai
capitata una cosa del genere.
Lo “squalo dello Stretto” ha difeso
con autorevolezza la maglia gialla, senza faticare tanto, sempre in
mezzo al gruppo, a ruota di Froome e Contador, mentre i suoi compagni dell’Astana sono stati a lungo
in testa.
Se Kittel ha trionfato a Buckingham Palace, i vincitori morali
di questa tappa sono però due
sconosciuti debuttanti, il francese Jean-Marc Bideau e il ceco Jan
Barta, che al via si sono lanciati in
una fuga temeraria, considerato
che quella odierna era una tappa
in linea, senza salite o asperità, di
155 km, disegnata solo per la gioia
dei velocisti, e senza la pretesa di
smuovere emozioni e classifica. I
due, spinti dall’entusiasmo, si sono
buttati a capofitto nell’impresa, e
se ne sono andati soli soli per ben
149 km, mettendo fra loro e il resto dei corridori anche 5 minuti di
distacco.
Poi, sul più bello, quando forse
cominciavano a crederci, il gruppo ha accelerato e li ha ripresi ad
appena 6 km dall’appuntamento
con la storia. Per i due corridori è
rimasta la gloria di un giorno, per i
milioni di persone assiepate lungo
il percorso un’emozione in più regalata da questo Tour scoppiettante, che i britannici stanno seguendo con un entusiasmo che non s’è
mai visto nemmeno in Francia,
uno spot straordinario per questo
sport.
Oggi la corsa riparte dalla Francia, con una quarta tappa non molto impegnativa, da Le Touquet-Paris-Plage a Lille di 163,5 km. Ma
il pensiero di tutti è alla tappa di
mercoledì sul pavè, che impegnerà
i 196 corridori in gara su un tratto
del terribile tracciato della Parigi-Roubaix.
NAPOLI
Acquisti: Andujar (p, Catania),
Koulibaly (d, Genk)
Cessioni: El Kaddouri (c, Torino).
PALERMO
Acquisti: nessuno.
Cessioni: Lafferty (a, Norwich).
PARMA
Acquisti: Tozser (c, Genoa).
Cessioni: Parolo (c, Lazio), Molinaro (d, Torino).
ROMA
Acquisti: Keita (c, svincolato), Emanuelson (c, svincolato dal Milan), Ucan (c, Fenerbahce), A. Come (d, Chelsea).
Cessioni: Toloi (d, Sao Paulo), Tallo (a, Bastia), Taddei (c, svincolato), Bastos (d, svincolato)
SAMPDORIA
Acquisti: nessuno.
Cessioni: nessuno.
SASSUOLO
Acquisti: Peluso (d, Juventus).
Cessioni: Marrone (c, Juventus).
TORINO
Acquisti: Ruben Perez (c, Atletico Madrid), Benassi (c, Inter), Sanchez Mino (c, Boca Juniors), El
Kaddouri (c, Napoli), Nocerino (c,
Milan).
Cessioni: Immobile (a, Borussia
Dortmund), Meggiorini (a, Chievo).
UDINESE
Acquisti: Thereau (a, Chievo), A.
Zapata (c, Envigado).
Cessioni: Brkic (p, svincolato)
Carlo Ancelotti
sposa canadese
VANCOUVER - Un matrimonio
lontano dai riflettori per Carlo Ancelotti che domenica si è sposato
con la compagna Mariann Barrena
McClay. La cerimonia si è svolta a
Vancouver, in Canada, città natale
della moglie che ha però genitori
spagnoli.
Il tecnico del Real Madrid ha alle
spalle ha un matrimonio di 25 anni
con Luisa Gibellini, dalla quale ha
avuto due figli.
Dopo una relazione con la giovanissima romena Marina Cretu,
l’allenatore circa due anni e mezzo
fa si è fidanzato con la discreta signora Barrena con la quale ora si
è sposato.
Ai primi di giugno era stata invece la figlia dell’allenatore italiano,
Katia, a convolare a nozze.
*Nella foto il tecnico del Real
Madrid e la moglie canadese.
VINCENZO
«Bene così, ora attenti al pavè»
LONDRA - «Finora tutto bene, ma adesso bisogna superare l’ostacolo
pavé». Corsa tranquilla per la maglia gialla Vincenzo Nibali.
Lui e i suoi compagni di squadra della Astana hanno controllato agevolmente la corsa, fino al momento dello sprint e poi si sono un po’
defilati dalla bagarre, anche per non correre rischi di cadute vista la pioggia che ha accompagnato i corridori nell’ultimo tratto di strada fino al
traguardo.
La maglia gialla non fa programmi a lungo termine, «intanto vediamo
di fare bene domani, prima tappa in Francia. Prossimo obiettivo davvero
importante è soprattutto quello di dopodomani, con un lungo tratto nel
terribile pavé della Parigi-Roubaix. Una tappa dura e pericolosa, un ostacolo che dobbiamo superare» ha commentato il ciclista messinese.
«Ma facciamo una cosa per volta. Oggi i miei compagni hanno lavorato molto bene, controllando la situazione, nella seconda parte della corsa abbiamo anche cercato delle alleanze, volevamo passare bene questa
giornata e ci siamo riusciti».
ARRIVO/CLASSIFICA
I migliori sempre separati da un soffio
O
rdine d’arrivo della terza tappa del Tour de France 2014 da Cambridge a Londra di 155 km: 1) Marcel Kittel (Ger) in 3h38:30 (media di
42,6 km/h); 2) Peter Sagan (Slo) st; 3) Mark Renshaw (Aus) 4) Bryan
Coquard (Fra); 5) Alexander Kristoff (Nor); 6) Danny van Poppel (Ola);
7. Heinrich Haussler (Aus); 8) José Joaquin Rojas (Spa); 9) Romain Feillu
(Fra); 10)Daniel Oss (Ita); 17) Davide Cimolai (Ita); 28) Chris Froome
(GB); 29) Vincenzo Nibali (Ita); 33) Alejandro Valverde (Spa); 35) Alberto Contador (Spa).
Classifica generale: 1) Vincenzo Nibali (Ita/Ast) 13h31:13; 2) Peter Sagan (Slo/Can) a 0:02; 3) Michael Albasini (Svi/Ori) 0:02; 4) Greg Van
Avermaet (Bel/Bmc) 0:02; 5) Chris Froome (Gbr/Sky) 0:02; 6) Bauke
Mollema (Ola/Bkn) 0:02; 7) Alberto Contador (Spa/Tin) 0:02; 8) Alejandro Valverde (Spa/Mov) 0:02; 9) Jürgen Van den Broeck (Bel/Ltb) 0:02;
10) Romain Bardet (Fra/Alm) 0:02.
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Lavoro. Quando la partita è avvincente come
in questo momento, è importante tenere conto dell’opinione dei collaboratori e valutare
ogni scelta.
ARIETE Amore. Una relazione in fase di decollo potrebbe incontrare ostacoli indipendenti dalla
22 MAR - 21 APR vostra volontà, ma in ogni caso la sincerità
è d’obbligo.
TORO
22 APR - 21 MAG
Lavoro. Sembra che tutto vi sfugga di mano
e non riuscite a riprendere il bandolo della
matassa? Ancoratevi a solidi obiettivi e non
arrendetevi.
Amore. Fareste meglio a mollare gli ormeggi
in amore, come suggeriscono gli amici, invece di pretendere certezze che il partner non
vi può dare.
Lavoro. Per approfittare delle buone occasioni, dovete cambiare radicalmente metodo
di lavoro. Leggerezza e superficialità non
pagano.
GEMELLI Amore. Viaggiate su una corsia preferenzia22 MAG - 21 GIU le, ma occhio ai cali di attenzione. Tenete viva
la fiamma con piccoli gesti per esprimere il
vostro amore.
Lavoro. Fortunatamente Saturno vi fa da
zavorra e dà costrutto alle vostre percezioni,
fra l’altro validissime. Oggi non sbagliate un
colpo.
CANCRO Amore. Se la coppia perde qualche colpo paPuò trattarsi di una crisi passeggera,
22 GIU-21 LUG zientate.
dovuta a un desiderio di cambiamento non
meglio definito.
LEONE
22 LUG-21 AGO
Lavoro. Il terreno è minato da probabili nervosismi e malumori. Cambiate atteggiamento
con i colleghi, mettendo da parte presunzione
e orgoglio.
Amore. È evidente che nella coppia le cose
non girano, ma forse oggi di umore ombroso
tendete a vedere i problemi più grandi di quelli
che sono.
Lavoro. Potreste ricevere notizie in merito a
una domanda di lavoro, oppure avere la buona nuova che l’aumento di stipendio è stato
accettato.
VERGINE Amore. Con tutta probabilità, di malintesi da
e di faccende da sistemare ce ne
22 AGO-21 SETT chiarire
sono in quantità: prendete la palla al balzo
e parlate.
BILANCIA
22 SET-21 OTT
SCORPIONE
22 OTT-21 NOV
SAGITTARIO
22 NOV-21 DIC
Lavoro. Un po’ di affaticamento nel momento
in cui invece avreste bisogno di forza: stringete i denti, non potete rallentare proprio
adesso.
Amore. Una relazione si sta trasformando
da gioco a qualcosa di serio: nessuno vuole
mettervi in gabbia, ma voi già escogitate piani
di fuga.
Lavoro. Eccellenti gli slanci creativi, la grinta
e la capacità critica, che però rischiano di
rimanere inutilizzati se non imparerete a collaborare.
Amore. Non è il caso di intestardirsi su una
storia che evidentemente non funziona. Lasciate andare chi vi sfugge o chi non è chiaro
con voi.
Lavoro. Condotte con intelligenza e spirito
innovatore, le vostre iniziative riceveranno un
ottimo impulso: vi aspettano buone soddisfazioni.
Amore. Non lasciatevi condizionare dalla
prima impressione che, complice la fantasia,
potrebbe fuorviarvi: date modo alle persone di
mostrarsi.
Lavoro. Grazie all’apporto di una notevole
dose di efficienza, l’attività procede speditamente. Se volete assicurarvi nuovi contatti,
datevi da fare.
CAPRICORNO Amore. La dolcezza del partner vi tenta e vi
22 DIC-21 GEN lusinga come nient’altro a questo mondo: la
compagnia degli amici, sicuramente, può attendere.
Lavoro. Invece di tentare l’arrembaggio di
obiettivi che almeno per il momento sono fuori
portata, impiegate energie per difendere ciò
che avete.
ACQUARIO Amore. Tira aria di crisi nella coppia. Non
22 GEN-21 FEB date spazio ai dubbi, ai sospetti, a certe strane inquietudini e ancoratevi strettamente alla
realtà.
Lavoro. La sensazione che non tutto scorra
con la fluidità che vorreste è data da Mercurio poco favorevole al segno. Per ora dovete
pazientare.
Amore. Giornata da trascorrere con gli amici
PESCI o con la persona del cuore, meglio se in un
a contatto con l’acqua: mare, lago, fiu22 FEB-21 MAR luogo
me o piscina.
CORRIERE CANADESE � MARTEDI 8 LUGLIO 2014
15
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Ciro Menotti - 1798 John D. Rockefeller - 1839
Donatella Rettore - 1955 Kevin Bacon - 1958
Sei nato oggi? Sei dotato di una viva
immaginazione e spesso ti fai trasportare dai
tuoi sogni al punto di dimenticare la realtà.
Fascino e simpatia non ti mancano, ma se
non vuoi sprecare queste doti devi imparare
ad essere più concreto, a vincere la pigrizia e
ad impegnarti a fondo sia nel lavoro che nei
rapporti afettivi.
proverbio - "Luglio poltrone porta la zucca
e il melone"
accadde oggi: "Muore ad Avila, nel 1984, lo
storico spagnolo Claudio Sanchez Albornoz.
Ministro di Stato al tempo della Repubblica e
capo del governo repubblicano, venne esiliato
dal 1959 al 1970."
GIARDINAGGIO
BEGONIA
Descrizione: È un gruppo di numerose
piante erbacee perenni, alcune specie
sono sempreverdi, altre a foglia caduca,
con organi sotterranei costituiti da bulbi
tuberosi appiattiti, dotati di radici ibrose
e sottili, oppure da rizomi. Le numerose
varietà da giardino, in genere sempreverdi,
si coltivano mettendo a dimora i tuberi o i
rizomi, oppure si acquistano le piante già
iorite da mantenere in vaso o da trapiantare. Alcune varietà rizomatose o a radici
fascicolate si coltivano prevalentemente in
serra, per essere poi utilizzate come piante
da appartamento. La ioritura avviene in
estate.
Tipi di terreno: Le begonie preferiscono
terreni umidi ma ben drenati, soici, fertili
e arricchiti con torba. Anche in vaso l’aggiunta di torba permette uno sviluppo più
facile. In piena terra si prediligono zone
leggermente ombreggiate, e suoli ricchi di
humus.
Temperatura: Non sono piante molto
rustiche. Preferiscono clima temperato,
temono il gelo e non resistono in genere,
per lungo tempo, a basse temperature.
Nelle regioni a clima mite i tuberi possono
essere lasciati nel terreno per tutto l’inverno, coperti da uno strato protettivo di
torba o cenere.
Luce: I luoghi semiombreggiati sono i più
favorevoli allo sviluppo di queste piante.
In appartamento sarà comunque utile
posizionarle in luoghi con luce naturale
abbondante, specialmente durante la cattiva stagione.
Acqua: Sono necessarie annaiature
frequenti e abbondanti; i ristagni d’acqua
tuttavia sono pericolosi perché rendono
possibili carenze di ossigeno e attacchi di
funghi alle radici.
Cure: Le begonie iorite perdono a volte
i iori quando vengono introdotte in un
ambiente eccessivamente freddo, ciò è
dovuto allo stress che la pianta subisce per
le forzature in vivaio. Le begonie da piantare sotto forma di tubero si posso forzare
anche in casa per ottenere una ioritura
anticipata, ricoprendo i tuberi, posti in una
cassetta a distanza di 6-8 cm tra loro, con
1 cm di terriccio. In autunno si possono
sistemare in vaso, vicino a una inestra
soleggiata, le piante tolte dal giardino, che
continueranno a iorire durante l’inverno.
MARTEDI 8 LUGLIO 2014 � CORRIERE CANADESE
16
COMUNITÀ
maggiori
Una gita al lago per lo Huron Park
TACCUINO
All’evento, in programma domenica 27 luglio, si sono iscritti già 94 anziani del sodalizio di Mississauga
TORONTO - È un club sempre
in fermento lo Huron Park Italo Canadian Seniors Club che
durante l’anno organizza feste,
cene, incontri vari, pellegrinaggi
e gite. «Stiamo già preparando la
gita sul lago Ontario che faremo
domenica 27 luglio - dice con un
sorriso il presidente Frank Stendardo - parteciperanno 94 persone che raggiungeranno il lago
a bordo di due autobus. Sono
sicuro che ci divertiremo tantissimo».
Il divertimento, in fondo, non
manca mai quando i membri e
le famiglie dello Huron Park Italo Canadian Seniors Club si incontrano. «Grande successo ha
riscosso anche una riunione dei
soci che abbiamo organizzato a
Le Treport Banquet and Convention Hall di Mississauga - continua il presidente - eravamo 500
persone ed abbiamo trascorso
una serata meravigliosa». Così
come si sono divertiti al picnic
organizzato due giorni fa nel verde dello Huron park di Mississauga. «È iniziato alle 10 del mattino e si è protratto fino a tarda
sera - dice Frank Stendardo - cibo
I prossimi
appuntamenti
della comunità
¬ Il comitato della comunità di
Filogaso organizza i festeggiamenti in onore di Maria SS. del
Monte Carmelo domenica 20 luglio presso il 13100 Weston Road.
La messa sarà celebrata alle ore
10.30 am. Per informazioni telefonare al 416-638-2136.
¬ Si chiama “Lunch and learn” il
programma della York West Active Living Centre che ogni mese
propone un tema diverso. Mercoledì 23 luglio alle 12 si parlerà
di “Finding your way”, un programma della Alzheimer Society
che si propone di aiutare le persone a rischio demenza dando loro
i mezzi per rimanere attive senza il rischio “di perdersi”. Lo York West Active living Centre si trova al 1901 Weston Road, angolo
Lawrence.
Nella foto il comitato dello Huron Park Italo Canadian Seniors Club: Fernando e Giovanna Coletta, Pasquale Guglielmo,
Vincenzo e Franca Tassone, Carmelo e Anna Glorioso, Nick Taccogna, Joe Micieli, Pierina Presutti, Adele Frasca
(assenti il tesoriere Graziano Frasca, Donata D’Avanzo, Tina Mallozzi, Marianna e Benedetto Dell’Anno e Berardo Di
Giandomenico)
e giochi, tanti giochi per grandi e
piccini oltre a tanta musica e le
chiacchierate degli oltre 500 partecipanti hanno reso la giornata
indimenticabile».
È un club, questo che annovera
tantissimi anziani di Mississauga
ma non solo, che si prefigge lo
scopo di essere per i suoi soci un
punto di riferimento, un punto di
incontro per trascorrere qualche
ora in relax, scambiando quattro
chiacchiere assieme. «La sede del
nostro sodalizio si trova all’interno dello Huron Park Community
Centre - spiega Stendardo - qui ci
incontriamo dal lunedì al venerdì
da mezzogiorno alle 5 di pomeriggio. Inoltre ogni giovedì sera
ci riuniamo per la “bingo night”
che è un evento molto popolare:
basti dire che partecipano ogni
volta dalle 110 alle 150 persone
perchè è davvero una occasione di svago». Chiunque desideri
avere ulteriori informazioni sulla
gita al lago di domenica 27 luglio può contattare il presidente
Frank Stendardo telefonando al
905-275-6285.
¬ La Società San Marco organizza le celebrazioni del 51º anniversario della festa del santo patrono
San Rocco domenica 17 agosto
presso il giardino del Columbus
Centre (901 Lawrence Ave. W.).
Alle 9 am messa in italiano nella chiesa di Saint John Bosco (402
Westmount Ave.), alle 3 pm preghiere davanti alla statua di San
Rocco nel giardino del Columbus
Centre, alle 3.30 pm processione
con la statua del santo fino a Villa Colombo mentre alle 4 pm sarà
celebrata una messa all’aperto da
padre Raffaele Paonessa e Mons.
John Iverinci. Alle 6 pm. spettacolo musicale con l’orchestra di
Tony Silvani, Elio, Tony Trifiro,
Manuela e il Coro di Supino fino
alle 10.30 pm. Estrazione di premi.
Nella foto sopra la consegna di una targa a Leondina Cipressi: si riconoscono
anche Marianna Dell’Anno, Donata D’Avanzo e il presidente Frank Stendardo;
a sinistra la famiglia Groccia, benefattrice del club con Stendardo
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Mercoledi 14 Maggi
Downsview, cittad
o 2014
ini contro Canada
Stanno per iniziare
i lavori di costruz
ione di
Leonardo N. Moline
lli
TORONTO – C’è
una nuova polemica con l’amm
inistrazione pubblica per i cittadi
ni
caso è quello che di Toronto. Il
riguarda i residenti di Cuffley
Crescent, al confine con Downsview
Park.
Stavolta però a
grossa con i cittadi fare la voce
ni non è la Città di Toronto ma
Canada Lands.
La zona in questi
one è quella tra
Keele e Sheppard
e
piuttosto semplice. la questione è
 SEGUE A PAGINA
www.corriere.com
Lands
961 abitazioni, sco
ntro sui confini dell
’area edificabile
3
GREGORY GRAND
E
«Michael Tibollo
non è idoneo
a ricevere
l’Ordine al merito»
TORONTO - L’Ordi
del Congresso degli ne al merito
Italocanadesi
non può essere
attribuito a chi
si
impegna politic
amente: per questo motivo Micha
el
idoneo a ricevere Tibollo non è
il
sto in sostanza il premio. È quesenso dell’intervento di Gregory
Grande, ex presidente del

«Pugni e calci per sa
lire
Il relitto della Costa
Concordia davanti
all’Isola
del Giglio
sulle scialuppe»

Scarica

C24, comportamento infantile del governo» Le