ETNOPEDIATRIA
PARASSITOSI INTESTINALI
Sandra Ratto
Genova 3/12/05
Malaria da P.vivax (stt A. centrale)
focolai di multiresistenza in amazzonia (Brasile)
Malattie diarroiche, amebiasi, HAV, elmintiasi
Echinococcosi (paesi dediti alla pastorizia)
Leishmaniosi (ambienti rurali)
S.mansoni (Caraibi, costa Brasile-Venezuela)
Bartonellosi (versante occidentale Ande)
dissenterie/diarree, elmintiasi, focolai malaria
Schistosomiasi ( valle del Nilo)
MAGGIOR NUMERO MALATTIE
• Malaria da P.falciparum (sotto 3000 m)
• Malattie diarroiche, amebiasi, HAV, elmintiasi
• Filariosi, Tripanosomiasi, febbre gialla
• Leishmaniosi
• Schistosomiasi
MEDIO ORIENTE
Malaria P.vivax, Leishmania, epatiti
ESTREMO ORIENTE
S.japonicum, filariosi
SUDEST ASIATICO
Malaria resistente, diarree e dissenterie
Europa
• Fasciola epatica : Francia, Inghilterra, Spagna
• Trematodi: Grecia, Balcani
• Anchilostoma: Europa del Sud
Immigrati
• 2.500.000 con permesso soggiorno regolare (I 4%)
•
Max Nord Africani, 60% Nord Italia (dato M.I. 29/10/2003)
• 30% non iscritto a SSN ( circa 700000 clandestini)
• Minorenni 9% :
nati in Paese origine e immigrati con la famiglia
figli di nomadi/rifugiati/profughi
figli di immigrati (nati in Italia)
adottati
Immigrazione e patologie
FLUSSO MIGRATORIO
panorama sanitario
Nuove patologie poco comuni
Pericolo patologie diffusive (TBC)
Scarsa igiene (comunità immigrati)
Difficoltà accesso strutture sanitarie
Differenze socio-culturali
Pediatria e patologia infettiva
• Minore immunocompetenza naturale
• Fattori di rischio ambientali:
Sospensione allattamento al seno
Precoce inserimento al nido
• Precario stato salute gestante
basso peso neonatale
Indicatore di rischio morbosità e
mortalità infantile
MALATTIE DA ACQUISIZIONE
Comuni a tutti i bambini (anche italiani) ma più frequenti e gravi nell’immigrato
MALATTIE DI IMPORTAZIONE
- malattie della “povertà” (TBC, scabbia, pediculosi…)
PIU’ FREQUENTI:
PARASSITOSI INTESTINALI
spesso bassa rilevanza clinica
ridotto rischio diffusione e comunque
curabili con terapie semplici e poco costose
esami poco indicativi
leucocitos
i
eosinofili
a
anemia
?
leucopeni
a
linfopenia
Sintomatologia estremamente variabile
Disturbi aspecifici
Sintomi importanti
(parassitismo)
(invasione tissutale)
Fattori in grado di influenzare la variabilità:
• Età
• Costituzione individuale
• Sistema immunitario
• Stato nutrizionale
• Flora batterica intestinale
• Intensità e durata infestazione
• Tipo parassita
• Eventuali pluriparassitosi
Patogenicità
Da innocui commensali a patogeni
• Azione traumatica
• Azione meccanica
• Azione spoliatrice
• Azione tossica
• Azione antigenica (allergica)
• Azione cancerogena
• Azione foretica di altri patogeni
DOLORE ADDOMINALE
Spia di parassitosi intestinali
Sintomi suggestivi
talora associati
• Scarso accrescimento
• Irritabilità, turbe caratteriali
• Turbe del sonno
• Diminuito rendimento scolastico
• Cefalea nausea coliche
• Anoressia/bulimia
• Picacismo
• Diarrea
• Tosse
Sintomi suggestivi
comuni a disturbi dell’età evolutiva
• Pavor notturno
• Enuresi
• Coliche addominali
• Digrignamento dei denti
protozoi
Parassiti intestinali
elminti
Due stadi morfologici
trofozoita
cisti
Popolano acque e terreni
Contagio fecale-orale
Due stadi morfologici
Uova
Larve
Contagio
fecale-orale
Contagio
fecale-orale
transcutaneo
FECI
FORMATE
DIARROICHE
ELMINTI
PROTOZOI
Diarrea nell’immigrato
Acuta
Cronica
immigrato < 15 gg
> 15 gg nell’immigrato
Eziologia come i residenti
o del viaggiatore
infiammatoria
infiammatoria
secretiva
secretiva
Infestazioni protozoarie
• Organismi unicellulari in forma vegetativa (trofozoite) o
cistica
• Esame di scelta: coproparassitologico a fresco
PIU’ FREQUENTI:
GIARDIA LAMBLIA
CRIPTOSPORIDIUM
ENTAMOEBA HISTOLYTICA
ISOSPORA BELLI
BALANTIDIUM COLI
GIARDIASI
•
•
Giardia lamblia : protozoo flagellato ubiquitario
È la più frequente causa di infestazioni protozoarie in età pediatrica
•
TRASMISSIONE: ingestione di acqua o alimenti contaminati con cisti
(<10) emesse con le feci infette. Mosche e mani possono costituire un
fattore di diffusione.
Le cisti possono sopravvivere a lungo (3 mesi in acqua).
La normale clorazione non è influente!
Ogni cisti raggiunto l’intestino produce 4 trofozoiti
•
•
INCUBAZIONE: 1-4 settimane, sintomi prevalenti nel bambino
SINTOMI : quadro polimorfo: da semplice colonizzazione asintomatica a
quadri di diarrea acuta e cronica
rallentamento crescita ponderale, dolori addominali ricorrenti, anoressia,
irritabilità, feci maleodoranti a “grattatura di mela”
Assente la febbre.
DIAGNOSI:
- ricerca cisti e trofozoiti
su feci a fresco per 3 gg (SE 95%) o
aspirato duodenale
- Enterotest (test dello spago)
ricerca trofozoiti
CICLO VITALE
Terapia
TINIDAZOLO 50 mg/kg in dose unica, ripetibile dopo 15 gg
oppure
METRONIDAZOLO 5 mg/kg TID per 5 giorni
ALBENDAZOLO 15 mg/kg/die in unica dose per 5 giorni
FURAZOLIDONE 6 mg/kg in 4 dosi per 7- 10 giorni
-
No trattamento portatori
Ciclo ripetibile in caso di recidive
Stesso farmaco del primo ciclo associato a un altro
-
Donna gravida: paromomicina 3 mg/kg in 3 somm per 7 gg
AMEBIASI
• E. hystolitica: protozoo cosmopolita, frequente nel
bambino immigrato
• presente nei climi temperati (500 milioni infetti, 20% ai
Tropici); la più diffusa di tutte le parassitosi intestinali
• Paesi Tropicali: segni di malattia in 1-20% soggetti
• Trasmissione : portatori “sani” di cisti, vero e proprio
serbatoio infezione
• potere invasivo parete del colon (ulcerazioni a bottone
di camicia o lesioni con tessuto di granulazione detti
“amebomi”)
• cisti ingerite dall’uomo
• perdita parete nell’ambiente
alcalino dell’intestino
• produzione trofozoiti
• colonizzazione cieco e colon
ascendente (forma minuta)
ingestione di acqua, frutta o
verdura contaminata dalle
cisti presenti nelle feci dei
portatori (raro il contagio
interumano diretto)
Quadri clinici
Vari, da forme acute a forme più spesso subacute o
croniche, secondo:
Virulenza del parassita
Carica infestante
Entità invasione tissutale
Infezione asintomatica o fase di commensalismo
Forma oligosintomatica (nel bambino) con:
meteorismo
dolori colici notturni
anoressia
astenia
alvo alternante
febbre assente o moderata
Quadri clinici
Amebiasi intestinale acuta:
(INC 1 – 4 settimane)
Colite amebica
Diarrea con feci semiliquide, addominalgie crampiformi e
tenesmo, diminuzione peso, astenia.
complicanze (enterorragia e perforazione intestinale) o
evoluzione in forma cronica
Forma dissenterica: acuta (<5%)
Diarrea profusa con abbondante muco e sangue, tenesmo,
febbre
Possibile perforazione intestinale con peritonite
Quadri clinici
Forma non dissenterica: cronica
Mima una malattia infiammatoria intestinale con addominalgie,
diarrea alternata a stipsi, meteorismo, astenia
lesioni sclerocicatriziali parete intestino
Ameboma: diagnosi differenziale con tumori intestinali
Malattia metastatica
Forma epatica:
• acuta non suppurativa
• “ascessuale” (necrosi colliquata senza leucociti)
• nel bambino: febbre elevata, epatomegalia, tosse e tachipnea
Forma polmonare
altre localizzazioni (cerebrale, genitale, cutanea): eccezionali
Diagnosi
Identificazione di forme cistiche (o trofozoiti) in uno o più campioni di feci
fresche raccolte nell’arco di sei giorni
Test sierologici: immunofluorescenza o test di emoagglutinazione indiretta
spesso negativi nelle forme intestinali
Ricerca del parassita su campione bioptico di mucosa mediante endoscopia
Utili ecografia e TC per localizzazioni extraintestinali
Terapia
Infezioni asintomatiche con eliminazioni di cisti:
amebicidi ad azione intraluminale
- paromomicina 30mg/kg/die in 3 dosi per 7gg
Amebiasi intestinale acuta / amebiasi extra-intestinale
- metronidazolo 50mg/kg/die in 3 dosi per 10 gg
oppure
- tinidazolo 50mg/Kg/die in unica somministrazione per 3gg
Controindicati: steroidi e antispastici
Nell’ascesso amebico 3 cicli di terapia
Infestazioni elmintiche
Nematodi
Trichiuris trichiura
Ascaris lumbricoides
Enterobius vermicularis
Necator americanus,
Strongyloides stercoralis
Ancylostoma duodenalis
Cestodi
Taenia solium e saginata
Echinococcus granulosus
Trematodi
Schistosoma mansoni, japonicum
Fasciola epatica
TENIASI
• Taenia solium/saginata : cestodi adulti (un solo
esemplare, lungo fino a 10 m, nell’intestino uomo) o
larve (infestazioni generalizzate: cisticercosi da
T.solium oculare, cutanea, muscolare, SNC)
• Diffusione ubiquitaria: max tropicale (Africa, Sudest
Asiatico, Filippine, Messico Europa centro-orientale)
• Sintomi : lievi dolori addominali, irregolarità dell’alvo,
meteorismo, nausea, bulimia, dimagramento,
irritabilità. Assorbimento sostanze senza reazione
infiammatoria locale (anemia megaloblastica)
Ciclo biologico
• le proglottidi gravide si staccano e vengono emesse
nel terreno con le feci dell’ospite e rompendosi
liberano uova.
• l’ospite intermedio ingerisce uova da terreni
contaminati e alberga la larva incistata nel tessuto
muscolare o adiposo.
• ingestione per consumo di carni poco cotte o crude
degli ospiti intermedi (bovini nel caso di T. saginata,
suini per T. solium) con parassiti incistati
• l’uomo alberga la forma adulta del verme adesa alla
parete intestinale
Taenia: ciclo vitale
Il ciclo vitale di Taenia saginata e Taenia solium è analogo
Diagnosi
• Emissione di proglottidi visibili nelle feci
• Ricerca uova sulle feci:
– rilievo difficile, impiego tecniche di arricchimento,
– ripetere la ricerca su diversi campioni.
– le uova non sono distinguibili
• Sierologia in infestazione da T.solium per screening
localizzazioni cerebrali
Terapia
Devono essere sempre trattate !!
• Niclosamide 2 g dose unica
–
–
–
–
Bambini > 34 kg: 1,5 g
Bambini 11 -34 kg: 1 g
Bambini < 11 kg: 500 mg
Rischio per gravidanza: B sec. FDA
• Eventuale lassativo (T.solium) 1-2 ore dopo
niclosamide
• Praziquantel 10-20 mg/kg/die in dose singola
NEUROCISTICERCOSI
Presenza di cisti
di T.solium nel SNC spesso asintomatica
• Parenchimale: processo occupante spazio: convulsioni,
segni focali, ipertensione endocranica
• Meningea: idrocefalo e trombosi arteriosa
• Intraventricolare: idrocefalo
• Spinale: aracnoidite,
compressione midollare
• Oculare: iridociclite,
distacco di retina, strabismo
Diagnosi
Neuroradiologia: TC, RMN, Rx
Sierologia: più sensibile e specifica l’immunoblotting
- specificità 100%
- sensibilità 28% se cisti unica, >90% se multiple
Es. liquor: nel 50% iperprotidorrachia e pleiocitosi
neutrofila o eosinofilia
Biopsia: diagnosi di certezza
Terapia
• ALBENDAZOLO
– 15 mg/kg/die in 2-3 dosi per cicli di 2-4 settimane
• PRAZIQUANTEL
– 50 mg/kg/die per 15 gg (NO forma oculare)
• STEROIDI nei primi gg di terapia
• Eventuale escissione chirurgica
ECHINOCOCCOSI
E.granulosus e E.multilocularis
• Malattia parassitaria sostenuta dalla forma
larvale di un platelminta del cane.
• E’ la più piccola tenia di importanza medica
(2-3 mm)
• Frequente nelle zone dedite a pastorizia
• Ospite intermedio: bovini e ovini
• Trasmesso da cani o canidi
• Uomo ospite occasionale per ingestione delle
uova (che sopravvivono alcune settimane
nell’ambiente esterno)
• Le larve possono essere distrutte dalla risposta
dell’ospite o formare cisti idatidee
Clinica
Cisti
polmone
20-30%
fegato
50-70%
encefalo
cuore ossa
- Reperto occasionale
- Effetto massa
- Possibile rottura
Rottura della cisti
• in un bronco o nelle vie biliari, con ostruzione e
sovrainfezione batterica ed ascesso piogenico
della cisti
• reazioni allergiche fino allo shock anafilattico
• disseminazione delle cisti figlie con localizzazioni
secondarie
CISTI IDATIDEA
• membrana esterna
• membrana interna (germinativa)
produzione nel liquido idatideo del
lume cisti numerosissime capsule
proligere con protoscolici
"sabbia idatidea“
• sviluppo in 6 – 12 mesi
Diagnosi
• Reperti radiologici (Rx, TC, RM, ecografia)
• Sierologia (tecniche immunosierologiche)
sensibilità 80 – 100%
specificità 88 -96%
Terapia
•
Rimozione chirurgica: 1a scelta
•
Terapia medica:
A. Prima e dopo l’intervento chirurgico per limitare il
rischio di diffusione di cisti figlie
B. Nei casi inoperabili (miglioramento nel 55 – 79% dei casi
e guarigione nel 29%)
–
–
–
–
Albendazolo
400 mg BID
Bambini 7,5 mg/kg BID
Almeno 3 cicli di 4 settimane ciascuno con due di intervallo
Mebendazolo
50 – 70 mg/kg/die per un periodo di cura analogo
Infestazioni elmintiche
Nematodi
Trichiuris trichiura
Ascaris lumbricoides
Enterobius vermicularis
Necator americanus,
Strongyloides stercoralis
Ancylostoma duodenalis
Cestodi
Taenia solium e saginata
Echinococcus granulosus
Trematodi
Schistosoma mansoni, japonicum
Fasciola epatica
Intestinal Nematodes
3.5 billion affected
450 million children ill
44 million pregnant women affected
OSSIURIASI
Infestazione ubiquitaria da Enterobius vermicularis
Una delle elmintiasi più diffuse al mondo, la più diffusa in
Italia
Contagio fecale-orale per ingestione di uova
Nello stomaco si liberano le larve  reg cecale
Femmina adulta deposita uova in regione perianale
Uova resistenti oltre 20 gg in ambiente esterno anche in
ambiente secco
CLINICA: prurito anale/vulvare, vaginite
possibile insonnia, enuresi
Frequenti reinfestazioni e
contagio intrafamiliare
Diagnosi
A
B
• Talvolta i vermi sono visibili ad occhio nudo.
• L’esame delle feci consente di rilevare le uova (A). Lo
scotch test (B) consente di rilevarle più facilmente.
Consiste nell’applicare al mattino presto un po’ di
nastro adesivo trasparente in regione perianale.
• La sensibilità è del 50% con una determinazione, 90%
con tre e 99% con cinque.
Terapia
MEBENDAZOLO
100 MG unica dose da ripetere a 14 gg
oppure
PIRANTEL PAMOATO
11 mg/kg (max 1 g) unica dose da ripetere a 14gg
ALBENDAZOLO
400 mg in dose unica da ripetere a 14 gg
Terapia
OBIETTIVI
-Eliminazione parassiti freschi
-Prevenzione recidive e reinfestazioni
Attenzione!
Trattare sempre tutto il nucleo familiare
Norme igieniche che interrompano il ciclo di
autoinfestazione
(lavare bene le mani, unghie corte, cambio frequente
biancheria e lenzuola a T°>60°C)
ASCARIDIASI
A. lumbricoides: è il più grande dei nematodi (circa 15-20cm)
Ubiquitaria, è la più comune elmintiasi riscontrata nell’uomo
oltre un miliardo di soggetti infestati
prevalenza in aree endemiche > 50%
Bambini: > 51 milioni di bambini infestati (sec AA 400M!!!)
- frequente in immigrato
- elevato carico parassitario
- malnutrizione
• Ingestione uova embrionate fertili con mani sporche o
ortaggi coltivati in aree fecalizzate. In duodeno liberano le
larve che si fissano alla mucosa, la attraversano, invadono il
microcircolo intestinale
circolo polmonare
ritorno attraverso bronchi e trachea al tratto
gastrointestinale
• Vita media verme adulto 12- 18 mesi
Clinica
• la maggior parte delle infestazioni è asintomatica.
• la sintomatologia dipende in parte dall’ azione irritativo-meccanica
delle larve e dei vermi, in parte dall’azione espoliatrice e
immunomediata.
• i vermi adulti nell’intestino danno disturbi acuti (dolore) e cronici
(malnutrizione)
• possibili ostruzioni acute, colecistite, stasi epatica, pancreatite.
• polmonite eosinofila Löeffler (microemorragie con essudato):
febbre, tosse, dispnea ostruttiva, eosinofilia
Observations among many cases of Ascaris pneumonitis in Saudi
Arabia have shown that symptoms vary from light cough to sever
pneumonia symptoms. The main symptoms where cough, chest pain
and shortness of breathe, fever, urticaria and finding larvae of
Ascaris in the sputum (Gelpi and Mustafa, 1967)
Terapia
PIRANTEL PAMOATO
11 mg/kg in dose unica (max 1g)
MEBENDAZOLO
100 mg bid per 3gg o dose unica 500 mg
ALBENDAZOLO
400 mg in dose unica
Chirurgia se occlusione addominale
ANCHILOSTOMIASI
Ancylostoma duodenale / Necator americanus
vermi rotondi biancastri (1 cm) le cui uova vivono nelle
aree rurali di paesi tropicali e subtropicali, caldo-umidi,
in terreni sabbiosi senza sole diretto, dove la
contaminazione del terreno con le feci dell’uomo (unico
serbatoio) è comune
estremamente longevi (fino a 5 anni)
Molto diffusi (un quarto della popolazione mondiale
infestata: 1 miliardo di persone!)
Clinica
• Frequente infezione
asintomatica
• Anemia microcitica, ipocromica, sideropenica, fino a
disprotidemia e scompenso cardiaco
• Eosinofilia
• Ritardo sviluppo nel bambino
• Gravidanza: rischi per madre e neonato (anemia)
• Dolori addominali con diarrea cronica e anoressia
• Polmonite di Loeffler
• Lesione maculopapulare pruriginosa in sede di inoculo larvale
(prurito da terra)
• Wakana: nausea, vomito, dispnea per ingestione larve
• Clinica indicativa
Diagnosi
• Ricerca uova con esame parassitologico delle feci
In genere non necessaria tecnica di arricchimento per
l’elevata quantità di uova presenti
Terapia
• Albendazolo
400 mg in dose unica
200 mg/die per 3 giorni
• Mebendazolo
200 mg/die per 3 giorni
500 mg dose unica (meno
efficace)
• Pirantel pamoato 11 mg/kg per 3 dosi (poco
efficace)
• Reintegro del ferro, che rimane carente anche
dopo la terapia specifica
Infestazioni elmintiche
Nematodi
Trichiuris trichiura
Ascaris lumbricoides
Enterobius vermicularis
Necator americanus,
Strongyloides stercoralis
Ancylostoma duodenalis
Cestodi
Taenia solium e saginata
Echinococcus granulosus
Trematodi
Schistosoma mansoni, japonicum
Fasciola epatica
SCHISTOSOMIASI
E’ la più importante elmintiasi dell’uomo, caratterizzata da
disturbi dissenterici e interessamento epatico con ipertensione
portale
Circa 200.000.000 soggetti affetti, specie in Africa (valle del
Nilo), India, Asia meridionale
Provocata da elminti del genere Schistosoma e condizionata
dalla presenza in acque dolci di molluschi, gasteropodi, ospiti
intermedi del parassita
L’uomo è infettato per via percutanea da parte delle cercarie,
che si muovono liberamente nelle acque dolci
Prevalenza schistosomiasi
Ciclo vitale
Clinica
• Manifestazione dermatitica pruriginosa alla porta
d’ingresso (dermatite da cercarie)
• Periodo d’incubazione (15-20 gg) muto
• Periodo tossiemico: febbre e sintomi generali di tipo
tossico-allergico
• Periodo di stato: inizia la deposizione delle uova nella
parete intestinale e comparsa dei sintomi intestinali:
diarrea muco-ematica, dolori addominali, tenesmo,
stato generale compromesso. Lunga durata (2-3 mesi),
tendenza alla cronicizzazione
• Possibile interessamento epatico nelle fasi avanzate
Diagnosi
• Spiccata eosinofilia nelle fasi precoci
• Dimostrazione delle uova nelle feci o nel
materiale bioptico alla rettosigmoidoscopia
• Test immunoenzimatico per la diagnosi
precoce
Terapia
PRAZIQUANTEL
20 mg/kg TID per 1 giorno
Ripetere dopo 15 giorni
Le parassitosi di importazione vanno
sempre ricercate in bambini di recente
immigrazione che presentino quadri di
diarrea, dolori addominali, diminuzione di
peso, malnutrizione e ritardo
dell’accrescimento
mebendazolo
Vermox
(no grav/no<2aa)
Cp 100 mg/500 mg
Sosp 2% 30 ml
(20mg/cc)
ossiuri
ascaridi
anchilostoma
albendazolo
Zentel
Cp 400 mg
Sosp 30 ml al 4%
echinococco
strongiloides
metronidazolo
Flagyl
Deflamon
Cp 250 mg
Fiale 500 mg
ameba
giardia
Niclosamide
Yomesan
(no su larve)
Cp 500 mg
tenia
Pirantel pamoato
Combantrim
Cpr 250 mr
Sosp 5% 30 ml
(50 mg/cc)
ossiuri
tinidazolo
Fasigin
Cpr 500 mg
ameba
giardia
praziquantel
*Biltricide
Cpr 600 mg
tenia (larve)
schistosoma
cestodi
paramomicina
Humatin
Cp 250 mg
Scir 60 ml 25 mg
ameba
LA DIARREA
DEL
VIAGGIATORE
Fino al 60% dei turisti europei
oltre 4 scariche/die di feci liquide o pastose
associate a:
- dolore crampiforme
- tenesmo
Vendetta
- nausea, vomito, malessere
di
Montezuma
- febbre (solitamente < 38°C)
(NB: escludere sempre malaria!!)
Trasmissione fecale – orale
Durata 3- 5 giorni
Eziologia
30% non si fa diagnosi
25% più di un patogeno
• LIEVI:
ETEC (> 50% totale)
Tossinfezioni alimentari (S.aureus, B.cereus)
• GRAVI:
Shigella, Salmonella spp, Campylobacter, Yersinia
• PERSISTENTI: (>10gg)
Giardia, ameba, criptosporidium, ciclospora belli
Profilassi igienico ambientale
Cook it,
peel it or
leave it
• Consumo cibi cotti e caldi
• Sicurezza acquisto cibi (no ambulanti!!!)
• Evitare carne cruda, ostriche, ghiaccio, gelati
e salse crude
• Frutta e verdura sbucciabile
• Bollitura almeno 5 minuti
• Bere acqua sicura o trattata con disinfettanti
Profilassi farmacologica
L’uso di antibiotici in profilassi
non è raccomandato
•Viaggi brevi
•Impossibilità a seguire regole
•Soggetti a rischio
CIPROFLOXACINA 500 mg
0
Controversa !!!!!!
+ 2 giorni
Profilassi attiva
 Vaccino antitifico
 Vaccino orale con germi attenuati.
 Durata dell’immunità 2 anni
 Vaccino anticolerico
 Vaccino parenterale non più raccomandato dall’OMS
 Vaccino orale
Profilassi attiva
• vaccino anticolerico orale ricombinante
• protezione specifica nei confronti del
sierogruppo O1 del V.cholerae ma non nei
confronti del sierogruppo O139
• il vaccino contiene batteri V.cholerae O1
uccisi e la subunità B non tossica ricombinante
della tossina colerica
• oltre i 2 anni di età
Efficacia valutata in 3 studi clinici condotti in
Bangladesh e in Perù:
efficacia 85% nel 1° studio
nel 2° (in reclute) 85% dopo 2 dosi
nel 3° nessun effetto dopo il primo anno, ma
85% nel secondo anno dopo una dose di richiamo.
Non ancora studiata l’efficacia dopo vaccinazioni
di richiamo ripetute
• ETEC produce una tossina molto simile a
quella prodotta dal vibrione colerico;
questa forte somiglianza strutturale e
immunologica spiega la protezione che
questo vaccino offre anche rispetto alla
diarrea del viaggiatore da ETEC
Modalità di somministrazione
• fra 2 e 6 anni
3 dosi a intervalli di una settimana prima
della partenza (dose di richiamo dopo 6
mesi)
• dai 6 anni 2 dosi (richiamo dopo 2 anni);
• Non ingerire cibi e acqua 1 ora prima e 1
ora dopo.
• Miscelare il vaccino con la soluzione
allegata di bicarbonato di sodio (la bustina
in 150 cc di acqua fredda)
Terapia
• Trattamento reidratante orale
• Loperamide
– uso controverso
– mai nel bambino
• Fermenti lattici
• Se > 3 scariche/24h, febbre, dolori addominali:
Ciprofloxacina 500 mg BID
(meno efficace TMP-SMZ)
Scarica

Ratto