SCARDOLA
Scardinius erythrophthalmus (LINNAEUS, 1758)
Nomi dialettali: cùarùsa, pès del diàol, pès sgardüél, cardüélscarduél, sgardüél, scardüèl, scarvèl, scàrdula,
càrdiga, sgàrśul, scàrdöla, scardulòt
(Scardola - disegno della Provincia di Cremona)
(Scardola - fotografia di Michele Arcadipane)
(Scardola - disegno del Ministero dell’Ambiente)
Schedi pesci_Cr_definitivo_11_14
68
Sistematica e identificazione: la Scardola ha un corpo di forma ovale, vistosamente compresso
lateralmente. La bocca, in posizione supero-mediana, presenta la mascella inferiore leggermente
prominente. Le squame sono grandi, robuste e con bordo scuro; l’evidente linea laterale è incurvata in
basso. La pinna dorsale è in posizione posteriore rispetto alle pinne ventrali. Il dorso è bruno, i fianchi
argentei o dorati, il ventre chiaro. Le pinne sono di colore bruno ad eccezione della pinna caudale che, solo
nei soggetti giovani, assume una colorazione rossiccia. La Scardola ha somiglianza con una specie
alloctona introdotta in Italia verso la fine degli anni ottanta proveniente dall’Europa centrale: il Gardon
(Rutilus rutilus). Quest’ultimo si distingue per la bocca orizzontale con eguale lunghezza delle mascelle e
per la colorazione rossiccia delle pinne ventrali, pettorali e anali. La Scardola di norma raggiunge una
lunghezza di 30-35 cm ed un peso compreso tra 0,5 e 0,8 kg.
Habitat: la specie è comune nelle acque a corso lento. Vive nella parte medio-bassa dei fiumi, nei laghi,
negli stagni; si adatta bene nei bacini artificiali. Ama le acque calde, a fondo sabbioso o fangoso e ricche di
vegetazione.
Biologia: la specie, attiva tutto l’anno in funzione delle condizioni termiche, è tipicamente onnivora. La
dieta include sempre una componente vegetale (alghe e macrofite acquatiche) ed una animale (crostacei,
larve di insetti e, con l’aumentare dell’età, anche avannotti e piccoli pesci). Normalmente i maschi
raggiungono la maturità sessuale al 2° anno e le femmine al 3° anno di vita. Tra maggio e giugno, quando
le temperature dell’acqua salgono oltre i 16 °C, le femmina depone sulla vegetazione acquatica delle rive
fino ad oltre 100.000 uova. Alla nascita le larve misurano circa 4 mm e restano attaccate alla vegetazione
fino al riassorbimento del sacco vitellino.
Distribuzione, conservazione e rapporti con l’uomo: la Scardola ha una distribuzione euro-asiatica, con
limite orientale agli Urali. In Italia occupa le regioni settentrionali e centrali. É una specie ben
rappresentata anche nelle acque della provincia di Cremona. Nella Carta Ittica del 2000 è stata catturata nel
72,9% dei corsi d’acqua censiti (54,2% bacino Adda; 94,1% bacino Oglio; 85,7% bacino Po), registrando
una densità media di 0,14 ind./mq, con una biomassa piuttosto contenuta (1,56 g/mq), dovuta alla grande
rappresentatività di soggetti di piccola taglia. Nel 2000 è risultata particolarmente abbondante nel Naviglio
Civico Città di Cremona in località Ossalengo (14,3 g/mq) e nel cavo Robecco (10,56 g/mq). Nei rilievi
successivi al 2000 si può notare una contrazione generale, rilevabile anche dalla densità e biomassa media
rispettivamente pari a 0,03 ind./mq e 1,22 g/mq. I sistemi idrici maggiormente penalizzati sembrano essere
quelli in cui la competizione con le specie alloctone riveste un ruolo importante, come ad esempio la
porzione inferiore del fiume Adda e dei navigli e i canali di bonifica casalaschi È una specie interessante
esclusivamente per la pesca dilettantistica, avendo carni non particolarmente apprezzate. La Scardola non è
indicata come specie a rischio, essendo ben rappresentata nei corsi d’acqua idonei dell’areale di
distribuzione. Si può pescare con lenza e galleggiante con lombrichi, larva di mosca carnaria, granoturco,
mollica di pane ed inoltre con mosche artificiali e cucchiaini.
Schedi pesci_Cr_definitivo_11_14
69
Grafico: frequenza percentuale di rinvenimento della specie distinta per sistema idrico e per periodo di indagine (censimenti condotti prima e dopo l’anno
2000) e rappresentazione del numero totale di stazioni sottoposte ad indagine sempre distinte per periodo. Sono esclusi dall’indagine i censimenti condotti
con metodi selettivi diversi dall’elettropesca, quali visual census e reti.
Tabella: descrizione dei rinvenimenti completi (esclusi i recuperi) della specie distinti per sistema funzionale, corso d’acqua e anno con indicazione della
media dell’indice di abbondanza; sono disponibili i valori medi complessivi per sistema funzionale e quelli per corso d’acqua e per anno.
Sistema
funzionale
Adda sup.
Adda inf.
Oglio sup.
Oglio inf.
Serio
Secondari
Oglio medioinf.
Corpo idrico
FIUME ADDA
FIUME ADDA
FIUME OGLIO
FIUME OGLIO
FIUME SERIO
CANALE NAVAROLO
DUGALE ASPICE
Densità Biomassa
1998 1999 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2011 2012 Totale
ind./mq g/mq
1,8
1,0
1,6
2,0
1,5
1,0
1,5
2,0
2,0
1,0
1,7
1,3
1,5
1,0
2,0
1,0
1,6
1,5
1,5
1,0
3,0
1,0
1,6
0,016
0,841
2,0
2,0
0,267
0,558
3,0
2,0
DUGALE DELMONA
SERIOLA GAMBARA
Secondari Oglio medio-inf. Totale
CANALE DI BONIFICA DEL
MOSO
Fontanili
0,120
0,004
2,381
3,0
1,0
3,0
0,004
1,0
0,160
1,0
2,0
2,0
1,5
1,0
1,0
3,0
CAVO GERONDA
0,106
0,905
CAVO TURATI
IL TORMO
0,072
0,005
0,046
1,092
0,081
2,0
3,0
RIO STAGNO
ROGGIA ACQUA ROSSA
ROGGIA ALCHINA
2,0
1,0
2,0
1,0
1,0
0,010
0,002
0,051
0,824
0,001
0,041
0,038
0,182
0,983
3,812
3,0
ROGGIA LAGAZZO
ROGGIA MOLINARA
0,006
0,013
1,0
1,0
2,0
1,0
2,0
1,0
ROGGIA CRESMIERO
2,0
1,0
1,0
2,0
1,0
1,0
ROGGIA REMERLA
ROGGIA RIVOLTANA
ROGGIA VEDESCOLA
ROGGIA VILLANA
Fontanili Totale
CAVO CANOBBIA
Sis. Navigli sup. VECCHIA
CAVO CIRIA NUOVA
NAVIGLIO CIVICO
NAVIGLIO DI MELOTTA
Schedi pesci_Cr_definitivo_11_14
2,0
2,0
1,0
1,8
0,004
0,014
0,003
0,781
0,030
0,127
0,011
0,079
0,002
21,25
1,785
3,320
1,4
3,0
1,8
2,0
1,0
1,5
1,7
1,0
2,0
1,0
3,0
2,0
2,0
1,0
3,0
1,5
3,0
1,0
1,0
1,9
1,0
3,0
2,0
3,0
2,0
1,0
2,0
1,3
1,0
2,0
1,0
2,0
1,0
2,0
3,0
1,0
1,0
1,0
2,0
2,0
2,0
1,0
1,6
1,0
2,0
1,0
3,0
2,0
2,0
70
Sistema
funzionale
Densità Biomassa
1998 1999 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2011 2012 Totale
ind./mq g/mq
NAVIGLIO GRANDE
0,012
0,136
2,0
2,0
Sis. Navigli sup. Totale
2,0
1,7
2,0
1,9
Sis. Navigli inf. CAVO CIRIA NUOVA
0,067
0,158
2,0
2,0
CAVO DIVERSIVO MAGIO
0,1
0,174
1,0
1,0
COLATORE FRATA
0,429
0,757
3,0
3,0
DUGALE CAVO
GRUMONE
0,462
2,291
3,0
3,0
NAVIGLIO DUGALE DI
ROBECCO
1,620 20,040
3,0
3,0
3,0
3,0
Sis. Navigli inf. Totale
2,5
2,3
3,0
2,5
Rete bonifica
Serio/Nav.Ro
b.
COLATORE BICINENGO
0,004
0,029
1,0
1,0
COLATORE MORBASCO
0,002
0,072
1,0
1,0
0,109
0,285
2,0
2,0
0,159
0,965
3,0
3,0
1,0
1,0
COLATORE RIGLIO
0,069
0,130
2,0
2,0
2,0
2,0
LANCONE GUSSOLA
0,0
0,0
R. CONTE SOMMASCHE
0,055
0,896
2,0
2,0
ROGGIA FERRAROLA
ALTA
0,143
1,831
2,0
2,0
ROGGIA RETORTELLO
0,082
3,297
2,0
2,0
ROGGIA STANGA
MARCHESA
2,0
2,0
SERIO MORTO
0,025
0,047
2,0
2,0
2,0
2,0
Rete bonifica Serio/Nav.Rob. Totale
2,0
2,0
2,0
2,0
1,0
0,5
1,7
C. Vacchelli CANALE VACCHELLI
1,0
1,0
1,0
Rete bonifica CANALE ACQUE ALTE
0,004
0,031
1,0
1,0
casalasca
0,062
2,399
3,0
3,0
0,064
5,375
3,0
3,0
CANALE DELMONA
VECCHIA
0,003
0,008
1,0
1,0
CAVO NUOVO DELMONA 0,013
0,217
1,0
1,0
DUGALE SPINOSPESSO
0,051
0,717
2,0
2,0
SCOLO CINGIA
0,082
1,525
2,0
2,0
Rete bonifica casalasca Totale
2,0
1,6
3,0
1,9
C. Navigabile CANALE NAVIGABILE
1,7
1,7
Altri corsi
ROGGIA COMUNA
2,0
2,0
Lentiche
laterali
LANCA CASCINETTO
3,0
3,0
Adda/Serio
LANCA DI ERBATICO
2,0
2,0
Lentiche laterali Adda/Serio Totale
3,0
2,0
2,5
Bodri
CASCINA S.MARGHERITA
1,0
1,0
FORCELLO
1,0
1,0
Bodri Totale
1,0
1,0
TOTALE
2,1
1,8
2,0
1,6
2,0
1,5
2,0
1,5
1,1
1,0
1,7
Schedi pesci_Cr_definitivo_11_14
Corpo idrico
71
Scarica

Scardola pag 68-71 Schede pesci CR