n. 133 23 maggio 2011 GP SPA GNA La Federazione boccia l’ala “miracolosa” messa a punto dalla Ferrari, e in gara un grande A lonso viene ridicolizzato dopo un magico avvio. La quarta vittoria di Vettel, e le certezze della McLaren sono un verdetto innappellabile che mette gli uomini di Maranello con le spalle al muro IL GIORNO DEL GIUDIZIO Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Produzione: Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 UNA PARTENZA AL CALOR... BIANCHI Jules Bianchi, che partiva dalla prima fila della seconda gara della GP2 a Barcellona, si è mosso lentamente, poi ha combinato un mezzo disastro prendendosi con Giedo Van der Garde e Charles Pic in pieno rettifilo. La sua Dallara è finita contro il muretto nella parte sinistra della pista con una certa violenza. Ai medici subito accorsi non è rimasto che soccorrere il pilota francese con tanto di collare e immobilizzazione degli arti Foto Pellegrini GP SPAGNA FERRARI DOPPIAT 4 TI! Meccanici Ferrari al cambio gomme sulla vettura di Alonso 5 GP SPAGNA FERRARI Sopra, la straordinaria partenza di Fernando Alonso. A destra, le espressioni di Stefano Domenicali e Pat Fry valgono più di mille parole... 6 Stefano Semeraro In qualifica un miracolo, in partenza un capolavoro. Tutto inutile. A Fernando Alonso spremersi tutta la magia disponibile nel cuore, nell’immaginazione, nel piede non è servito a evitare l’umiliazione del doppiaggio. Quinto, a un giro dai “fabulous four” della Red Bull e della McLaren. A un eternità dalla speranza di poterli almeno avvicinare prima che anche questa ennesima stagione di scontento volga al termine. Le speranze alla vigilia erano appuntate sulle bandelle piazzate sull’ala posteriore, la FIA le ha bocciate, e la Ferrari è rimasta come un bambino povero senza giocattolo: “E’ stata la nostra peggior gara. Mi dispiace per Fernando, non se lo merita, fa male vederlo doppiato dopo che ha lottato come un leone”, ha dovuto ammettere Stefano Domenicali. Dopo il flop della progettazione in galleria del vento, anche gli sviluppi, le “pezze”, i rimedi, stanno facendo cilecca. La Ferrari è in ginocchio, rischia la resa per k.o. tecnico, a tenerla aggrappata alle corde come Robert De Niro-Jake La Motta in Toro Scatenato è solo lui, lo stregone delle Asturie. Felipe Massa vaga sfiduciato fra le terze e le quarte file del Mondiale. FERRARI E PIRELLI HARD NON VANNO D’ACCORDO La Rossa sembra una caffettiera sbuffante. Tutti si lamentano delle gomme, ma sono uguali per tutti, la verità è che la Ferrari, dopo cinque gare, continua a mancare carico aerodinamico. Le Pirelli ad alto degrado non vanno in temperatura, finchè si tratta di inventarsi un abracadabra sulle soffici Alonso riesce a stare a galla, quando tocca usare le “hard” la 150 inizia inesorabilmente a perdere ritmo, posizioni. Allo start, sul circuito di casa, Alonso domenica ha “creato” alla gui- da, intrecciando traiettorie, coraggio, sapienza in una manovra che resterà a lungo negli occhi, per sempre nella memoria: l’attesa, la finta, l’affondo. Roba che neanche Aldo Montano con il fioretto in mano. Prima del GP aveva detto: “Possiamo fare meglio che in Turchia”. Dopo ha dovuto riconoscere: “La partenza è stata l’unica cosa buona di oggi. Ci siamo ritrovati in una posizione che non è la nostra, ed è stato bello stare davanti a macchine che hanno prestazioni ben superiori alla nostra, poi mi hanno passato tutti. Purtroppo riusciamo a fare qualcosa con le gomme morbide, che durano 11-12 giri, ma bisogna cavarsela per altri 30-35 con le dure, e lì paghiamo troppo. Non so perché la Pirelli porti delle dure che resistono meno e sono di 2” al giro più lente, meglio che non parli”. MCLAREN E RED BULL DUE PASSI AVANTI La Ferrari aveva portato anche altre novità, e non hanno dato gli esiti sperati, aggiungeteci che anche nei tempi dei pit-stop le Rosse sono più lente dei diretti concorrenti (“Il ruolo dei meccanici con tutti questi pit stop sta diventando importante come quello dei piloti, c’è qualcosa che non va”, dixit Domenicali), e avrete il quadro sconsolante di una sconfitta che rischia di trasformarsi in disfatta. “Noi abbiamo fatto un passo avanti nei confronti di Mercedes e Renault”, scuote il mascellone volitivo Alonso. “Ma nel frattempo Red Bull e McLaren ne hanno fatti due. Fra sette giorni ci aspetta Montecarlo, dovremo batterci con due team che hanno dato un giro a tutti, serve una reazione immediata. Anche perché dopo, in Canada, servirà una svolta: lì si deciderà la nostra stagione”. E’ solo giugno e siamo già all’ultima spiaggia, quella dove il Master & Commander Fernando Alonso rischia di arrivare senza una ammiraglia e senza un esercito. “ Red Bull e McLaren qui erano nettamente più veloci di noi ed è solo grazie al talento di Fernando che siamo riusciti ad impensierirli nella prima parte della corsa. Non avevamo abbastanza carico aerodinamico per questo circuito e lo sapevamo sin dall'inizio del fine settimana ma, chiaramente, non ci aspettavamo di essere così lontani come passo di gara. C'è tanto da lavorare.. PAT FRY ” 7 GP SPAGNA I PROTAGONISTI BENVENUTI AL SEB & LEW 8 WIS SHOW Lewis Hamilton ha seguito come un’ombra Sebastien Vettel, forse sperando in un errore o un probelam che però non è arrivato 9 GP SPAGNA I PROTAGONISTI Stefano Semeraro Be-beep contro Will Coyote. Uno che scappa avanti, velocissimo, e l’altro che si industria, si danna, le prova tutte per acchiapparlo. Solo che nel famoso fumetto il coyote di genio non riuscirà mai a prendere il roadrunner, il pennuto velocista, mentre in pista Lewis Hamilton ha già dimostrato – in Cina - di poter battere Sebastiann Vettel e la sua “Kinky Kylie”. E a momenti non si ripeteva in Spagna. Negli ultimi giri a Montmelò, Seb si è visto l’avversario attaccato agli specchietti: nei rettilinei, per colpa anche del funzionamento non sempre impeccabile del Kers della Red Bull, gli si incollava in maniera spaventosa agli scarichi, fintando l’attacco, nelle esse lo guatava. Vettel recuperava nei curvoni veloci, dove il mostruoso carico della Red Bull metteva ali alle (stanche) gomme, ma alla fine, dopo aver rintuzzato con grande saldezza di nervi gli assalti dell’impaziente inglese, che gli è arrivato ad appena sei decimi, ha sentito il bisogno di urlare nel microfono lo slogan gioioso di un altro famoso personaggio dei fumetti, Fred Flintones: “Jabadabadooring-ding-ding!”. Un urlo di sollievo: “Quando ho passato il traguardo ho sentito come se dalle spalle mi si togliesse un peso di una tonnellata”, ha sbuffato Seb. “E’ stata una gara molto dura, Lewis mi ha fatto davve- 10 “ È stata una gara molto dura, Lewis mi ha fatto davvero paura. Tutti si aspettavano una gara facile della Red Bull, invece alla partenza Alonso è uscito dal nulla, è come scappato fuori e non ho ancora capito perché. Poi, la McLaren ha fatto molti progressi, e negli ultimi dieci giri le gomme mi hanno fatto penare, Hamilton mi ha messo sotto pressione e ho temuto che finisse come in Cina. Per fortuna abbiamo tenuto tutti i nervi saldi SEBASTIAN VETTEL ro paura. Tutti si aspettavano una gara facile della Red Bull, invece alla partenza Alonso è uscito dal nulla, è come scappato fuori e non ho ancora capito perché. Poi, la McLaren ha fatto molti progressi, e negli ultimi dieci giri le gomme mi hanno fatto penare, Hamilton mi ha messo sotto pressione e ho temuto che finisse come in Cina. Per fortuna abbiamo tenuto tutti i nervi saldi”. VETTEL NON SBAGLIA NEANCHE SOTTO PRESSIONE Ecco la parolina chiave. Il Vettel di due anni fa era un Be-beep che inciampava spesso, che si distraeva e si faceva beccare. Quello di oggi è un pilota maturo, che sa difendersi oltre che attaccare, che sa mettere ghiaccio sulla gara quando è necessario. Che non sbaglia più e sopporta con flemma da lord anche l’andamento a singhiozzo del mini-Kers voluto da Newey. “Ma in futuro sarà essenzia- ” le che funzioni bene”, ha messo i piedi avanti Seb. Anche perché contro questa McLaren lanciata in rimonta, che ad ogni GP sembra più vicina, non è proprio il caso di distrarsi, di concedere vantaggi. E se Button è un avversario “normale”, capace di grandi cose, ma che non spaventa più di tanto, Lewis è un Velociraptor in costante agguato. L’unico che, oggi, pare avere una chance di mordicchiare la carne metallica delle Red Bull. Il vero duello del mondiale, con Alonso incatenato ad una 150 tartarughesca, è fra loro due. Sono gli eroi del Circus, e non eroi di cartone. HAMILTON ASPETTA IL CITTADINO DI MONACO “Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal nostro ritmo”, ha detto Lewis dopo la premiazione. “Anzi, penso che in media in gara fossimo più veloci delle Red Bull, tranne che nei tratti veramente veloci. Ho spinto al massimo per tutto il pomeriggio, e alla fine, con qualche giro in più, forse avreste avuto un ordine di arrivo diverso. Superare qui, anche con l’ala mobile, non è affatto facile, non riesci a insistere nella curva 3 o nella 9, in più mi trovavo nella scia e nella turbolenza di Sebastian e la macchina scivolava parecchio. Peccato. In qualifica perdiamo ancora troppo, ma in gara ci siamo. E non vedo di correre a Monaco, dove l’aerodinamica conta meno e le qualità del pilota possono fare la differenza”. Una sfida che esalta, che promette altre puntate. La Red Bull è partita avvantaggiata, a Woking stanno facendo di tutto per dare a Lewis una macchina sullo stesso livello del suo avversario. Per consentirgli quella “battaglia ad armi pari” che il diavoletto di Stevenage invoca dall’inizio del Mondiale. E allora, Kers o non Kers, ala mobile o non ala mobile, sì che divertiremo. Jabadabadoo! 11 GP SPAGNA IL CASO Per il momenmto la battaglia cui deve farsi carico Sebastian Vettel è quella con le bollicine di champagne a fine gara. Ma qualcuno sta aspettando la sua Red Bull al varco... 12 Stefano Semeraro Vogliono “scaricare” la Red Bull: alzi la mano chi non l’ha pensato, magari di nascosto a se stesso. L’indagine della FIA sugli scarichi che soffiano sui diffusori posteriori rischia di trasformarsi nell’ennesimo scandalo di una F.1 che non conosce stabilità, credibilità regolamentare. Il confine fra furbata e genialata, lo sappiamo da sempre, è strettissimo, e corre sul filo delle interpretazioni, più che della lettera dei regolamenti, ma le interpretazioni spesso possono sembrare parziali, soggettive. Tendenziose. Charlie Whiting, il delegato tecnico della FIA, alle spalle ha una lunga carriera di verdetti controversi, di eccezioni più o meno condivisibili. Stavolta, dopo 4 GP, ha scoperto che le Red Bull, e con lei altri 8 team, Ferrari compresa, utilizzano scarichi che soffiano anche in fase di rilascio, ad acceleratore alzato. A controllarne il meccanismo non è quindi il pilota, e ciò è contrario allo spirito dei regolamenti. Ergo: già a partire dal GP di Spagna, e comunque dal prossimo appuntamento monegasco, avrebbero potuto essere vietati. Costringendo tutti i team che li adottano a ripensare radicalmente la vettura: come si capisce, un potenziale tsunami tecnico e agonistico per il campionato in corso, e soprattutto per la Red Bull che lo sta dominando. I soli tre team “regolari” sono Williams, Hispania e Virginia, che però a Montmelò non hanno esposto reclamo. Perché? SOFFI DI GUERRA 13 GP SPAGNA IL CASO Come ogni anno, le beghe regolamentari tengono banco in F.1. Ora è la Red Bull ad essere sotto la lente d’ingrandimento Secondo i critici più maliziosi la FIA, dopo aver trovato la magagna, si sarebbe spaventata delle possibili conseguenze e avrebbe avviato una azione diplomatica per convincere i tre team a non protestare. O almeno a non farlo subito. “Abbiamo scritto al Presidente della Fia Jean Todt”, ha dichiarato alla BBC Colin Kolles, boss della Hispania. “Chiediamo che quelle soluzioni siano escluse, perché sono illegali e danno alle altre squadre un grande vantaggio. Mi aspetto una decisione prima di Monaco, altrimenti saremo costretti a presentare ricorso, anche se ora non so che dire a che punto del week-end di gara”. Chris Horner, da sponda Red Bull, ha risposto con sarcasmo che “la HRT al momento è in fondo allo schieramento e ha problemi più grossi da risolvere”, ma la questione rischia di intignarsi. Gli scarichi “soffiati” sono un vecchio pallino di Adrian Newey, che altri hanno copiato, ma senza ottenere gli stessi risultati. Questione di pulizia e originalità progettuale - nel disegno della 150 ad esempio lo schema push-road delle sospensioni ostacola la perfezione del flusso d’aria –, di genialità che contribuisce 14 pesantemente al primato della Red Bull. Un successo che forse fa storcere il naso ai vecchi “padroni” della F.1, o magari alle grandi case, irritate dal vedere un team di “bibitari” da due anni in testa al Mondiale. La questione sarà discussa al prossimo meeting tecnico della FIA, in programma il 16 giugno, e quindi dopo il GP del Canada, e non prima di quello di Montecarlo come si augura (sibillinamente?) Kolles. La FIA, probabilmente, cercherà un compromesso tecnico, una soluzione che vieti l’emissione di gas caldi in rilascio ma che non costringa ben nove team, Ferrari e McLaren comprese, a ripensare la vettura a campionato già inoltrato. A questo punto però bisognerà vedere cosa decideranno di fare i tre piccoli team, che si ritrovano in mano una arma strepitosa. Decidessero di fare ricorso prima del GP di Montecarlo, rischieremmo di assistere ad un ennesimo scandalo-farsa, dai contorni imprevedibili e forse grotteschi, con vetture che corono e vincono sub-iudice, classifiche stravolte a settimane di distanza, appelli e contro-appelli. Il tutto mentre la FIA si sta interrogando anche sulla possibilità di vieta- re il DRS, la famigerata ala mobile, nel tunneldi Monaco. Attendersi una posizione comune dai team e coerente da parte della FIA sembra utopistico. Anche in Spagna i veleni non sono mancati, con i nolder dell’ala posteriore della Ferrari messi fuorilegge – dopo che erano stati preventivamente sottoposti al vaglio tecnico della FIA – da una spiata da altre squadre. O con le polemiche agitate da Helmut Marko sullo “spionaggio” della Ferrari, che averebbe intercettato le comunicazioni della Red Bull per giocare d’anticipo sui pit-stop. L’importante è che non si inquini l’andamento del campionato con sterzate regolamentari sospette: un po’ come se a Serie A iniziata si decidesse di cambiare la regola del fuorigioco perché una squadra dispone di un attaccante bravo a rubare il tempo ai difensori. “E’ l’inevitabile e sfortunata conseguenza del successo”. ha commentato Horner riferendosi alle possibili sanzioni della FIA. Ma la inevitabile conseguenza della instabilità regolamentare e del proliferare dei veleni e sospetti è la perdita di credibilità. In F.1 come ovunque. “ Abbiamo scritto una lettera al presidente della FIA chiedendo che i nuovi scarichi vengano banditi subito, perché sono contro le norme e lo spirito di questo sport. La lettera è stata firmata e inviata. Sono in attesa di una risposta prima della gara del prossimo weekend. Se non ci sarà nessun cambiamento, allora non avremo altra scelta che quella di protestare e far valere le nostre ragioni in sede di Federazione COLIN KOLLES ” 15 GP SPAGNA LE PAGELLE HEIDFELD È BOLLENTE Sebastian Vettel 10 Lewis Hamilton 10 Fernando Alonso 9 Nick Heidfeld 8 Kamui Kobayashi 8 Jenson Button 7 In gara è praticamente perfetto e dimostra che sta cominciando anche a liberarsi di certe amnesie che ne avevano rallentato la corsa nel 2010. Maturo, veloce e con una Red Bull fino a ora velocissima quasi impossibile batterlo. In qualifica è dietro alle due Red Bull, ma in gara il James Bond della McLaren diventa l’irriducibile di sempre. Suo il giro più veloce che condisce una gara tutta sostanza passata negli scarichi della “bibita a quattro ruote” di Vettel. Esaltato dall’aria di casa lo spagnolo per quasi mezzo GP riesce a nascondere tutte le magagne di una monoposto che sembra davvero nata male. Solo la partenza vale il voto da primo della classe. Il week-end del tedesco non è dei più agevoli. gli si incendia la macchina nelle libere del sabato mattina, non fa le qualifiche e parte buon ultimo. Nick non si arrende e parte subito con gomme dure, recupera a suon di sorpassi e con le gomme tenere veleggia alto fino all’ottavo posto finale. Costretto ai box per una fulminea foratura non si perde d’animo. Il giapponese kamikaze che abbiamo imparato a conoscere lascia il posto a un pilota concreto tanto da portare la sua Sauber dall’ultimo posto in cui era precipitato fino al decimo posto finale. Un punticino che vale oro. Senza quella partenza disastrosa il suo voto sarebbe molto più alto, ma tant’è. Come spesso accade è il più bravo ad interpretare pneumatici che ad altri si sbriciolano dopo pochi giri. 16 Nick Heidfeld in bagarre con Alguersuari e Di Resta 17 GP SPAGNA LE PAGELLE 18 Michael Schumacher 6+ L’anziano campione fa quel che può con il materiale che si ritrova, cioè poco… Nico Rosberg 6 Sergio Perez 6 Heikki Kovalainen 6 Jarno Trulli 6 Al via Sua-Maestà-Il-Compagno-Di-Squadra lo supera, lui abbozza e raccoglie buoni punticini che leniscono, parzialmente, il momentaccio Mercedes. Si riprende i piunti che gli erano stati tolti molto fiscalmente in Australia per via di un alettone di alcuni millimetri troppo largo. La strada è ancora lunga, ma intanto il finlandese non si piange addosso e il sabato si piazza quasi a metà schieramento, raschiando tutto il possibile dalla sua Lotus. Anche l’abruzzese spreme al massimo la sua monoposto, macina chilometri e finisce primo tra i peggio armati. Pastor Maldonado 5,5 Ancora una volta discreto in qualifica, in gara perde un po’ di smalto, ma il momento particolare del suo team non aiuta di certo. Paul Di Resta 5,5 In qualifica arranca a trovare il bandolo della matassa, che in parte riesce a sbrogliare in gara. Adrian Sutil Sebastien Buemi 5 5 Jaime Alguersuari 5 Costantemente dietro al compagno di squadra. Senza infamia e senza lodi peggiora il suo undicesimo posto in qualifica e termina quattordicesimo. Lotta in famiglia tra Schumacher e Barrichello Come sopra. Peggiora tre posizioni rispetto alla griglia di partenza. 19 GP SPAGNA LE PAGELLE Vitaly Petrov 5 Felipe Massa 4 Mark Webber 4 Rubens Barrichello 4 Hispania 4 Virgin 4 Perde il confronto del compagno, dopo che era uscito dalle qualifiche con il sesto tempo in tasca. La Ferrari che ha per le mani non è certo la macchina più bella del reame, ma il brasiliano subisce troppo passivamente mentre il suo compagno lotta con Vettel e Hamilton lui si accontenta di “prendersi” con Buemi e Perez… La pole del sabato è soltanto un’illusione. Al via si fa “uccellare” sia da Alonso sia da Vettel poi finisce alle spalle anche di Hamilton. Un quarto posto con una monoposto di tale portata suona quasi come un insulto. Diciannovesimo in qualifica, diciasettesimo in gara. Alle sue spalle finiscono sole vetture...GP2. Passo indietro rispetto alla gara di Turchia, ma viene il sospetto che ad Istanbul ci fosse molta farina dal sacco di Liuzzi... Riescono solo a giocarsela, si fa per dire, con la HRT, il che è tutto dire. 20 Rubens Barrichello 21 GP SPAGNA LE CLASSIFICHE L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1. Sebastian Vettel (Red Bull RB7-Renault) – 66 giri in 1.39’03”301 2. Lewis Hamilton (McLaren MP4/26-Mercedes) – 0”630 3. Jenson Button (McLaren MP4/26-Mercedes) – 35”697 4. Mark Webber (Red Bull RB7-Renault) – 47”966 5. Fernando Alonso (Ferrari 150) – 1 giro 6. Michael Schumacher (Mercedes MGP W02) - 1 giro 7. Nico Rosberg (Mercedes MGP W02) – 1 giro 8. Nick Heidfeld (Renault R31) – 1 giro 9. Sergio Perez (Sauber C30-Ferrari) - 1'27"244 - 1 giro 10. Kamui Kobayashi (Sauber C30-Ferrari) - 1 giro 11. Vitaly Petrov (Renault R31) - 1 giro 12. Paul Di Resta (Force India VJM04-Mercedes) – 1 giro 13. Adrian Sutil (Force India VJM04-Mercedes) – 1 giro 14. Sebastien Buemi (Toro Rosso STR6-Ferrari) - 1 giro 15. Pastor Maldonado (Williams FW33-Cosworth) – 1 giro 16. Jaime Alguersuari (Toro Rosso STR6-Ferrari) – 2 giri 17. Rubens Barrichello (Williams FW33-Cosworth) - 2 giri 18. Jarno Trulli (Lotus T129-Renault) - 1'29"673 – 2 giri 19. Timo Glock (Virgin VR02-Cosworth) – 3 giri 20. Jerome D'Ambrosio (Virgin VR02-Cosworth) - 4 giri 21. Narain Karthikeyan (Hispania F111-Cosworth) - 5 giri Giro più veloce: Hamilton in 1’26”727 Ritirati Felipe Massa (Ferrari 150) - 60° giro Heikki Kovalainen (Lotus T129-Renault) - 49° giro Vitantonio Liuzzi (Hispania F111-Cosworth) - 29° giro IL RIEPILOGO DELLA STAGIONE 2011 Australia Malesia Cina Turchia Spagna Monaco Canada Europa Gran Bretagnna Germania Ungheria Belgio Italia Singapore Giappone Corea India Abu Dhabi Brasile 22 27/03/2011 10/04/2011 17/04/2011 08/05/2011 22/05/2011 29/05/2011 12/06/2011 26/06/2011 10/07/2011 24/07/2011 31/07/2011 28/08/2011 11/09/2011 25/09/2011 09/10/2011 16/10/2011 30/10/2011 13/11/2011 27/11/2011 Sebastian Vettel Sebastian Vettel Lewis Hamilton Sebastian Vettel Sebastian Vettel (RBR-Renault) (RBR-Renault) (McLaren-Mercedes) (RBR-Renault) (RBR-Renault) 58 giri in 1.29’30”259 56 giri in 1.37’39”832 56 giri in 1.36’58”226 58 giri in 1.30’17”558 66 giri in 1.39’03”303 CLASSIFICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Sebastian Vettel Lewis Hamilton Mark Webber Jenson Button Fernando Alonso Nico Rosberg Nick Heidfeld Felipe Massa Vitaly Petrov Michael Schumacher Kamui Kobayashi Sebastien Buemi Adrian Sutil Sergio Perez Paul di Resta Jaime Alguersuari Rubens Barrichello Jarno Trulli Jerome d'Ambrosio Heikki Kovalainen Pastor Maldonado Timo Glock Narain Karthikeyan Vitantonio Liuzzi CLASSIFICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 PILOTI RBR-Renault McLaren-Mercedes RBR-Renault McLaren-Mercedes Ferrari Mercedes Renault Ferrari Renault Mercedes Sauber-Ferrari STR-Ferrari Force India-Mercedes Sauber-Ferrari Force India-Mercedes TR-Ferrari Williams-Cosworth Lotus-Renault Virgin-Cosworth Lotus-Renault Williams-Cosworth Virgin-Cosworth HRT-Cosworth HRT-Cosworth 118 77 67 61 51 26 25 24 21 14 9 6 2 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 COSTRUTTORI RBR-Renault McLaren-Mercedes Ferrari Renault Mercedes Sauber-Ferrari STR-Ferrari Force India-Mercedes Lotus-Renault Virgin-Cosworth Williams-Cosworth HRT-Cosworth 185 138 75 46 40 11 6 4 0 0 0 0 Ipsedixit “Le gomme dure? È meglio che non parli. Meno cose dico meglio è...” Fernando Alonso “Sono un disastro...” Lewis Hamilton “Hamilton e Alonso? È meglio che anch’io non parli! Ci hanno criticato per i troppi pit-stop, hanno voluto una gomma che durasse di più, almeno 10 giri, e noi l’abbiamo realizzata. L’hanno provata tutti in Malesia e Turchia, nessuna critica. Qualcuno ha fatto tanti giri con questa gomma altri meno. Certo, chi ha meno carico aerodinamico fa più fatica a mandarle in temperatura...” Paul Hembery, Pirelli “Nove o dieci team hanno i diffusori soffiati potenzialmente illegali, e ognuno ora potrà usare lo strumento della protesta” Charlie Whiting 24 “Lewis Hamilton? Mai dire mai... Nella vita le persone possono cambiare. Abbiamo visto accadere tante cose nel mondo. Ma di sicuro Lewis è uno dei piloti più forti del mondo e chissà cosa potrà accadere nel futuro ...” Stefano Domenicali “... di sicuro la Ferrari è un team fantastico, per il quale ogni pilota vorrebbe correre”. Lewis Hamilton “Non ho potuto usare il Kers nella seconda e terza qualifica, ma Mark si è meritato la pole, ed io ho pure risparmiato un set di gomme nuove...”. Sebastian Vettel “Le qualifiche come sono concepite ora non vanno più bene. Dobbiamo tornare al giro secco, alla superpole, quando si girava in pista uno ad uno” Fernando Alonso “L’ala bocciata? Per fortuna abbiamo altre idee da proporre. Qui avete visto solo la trovata dell’ala, ma sotto il cofano motore e le fiancate vi assicuro che la Ferrari ha portato altre idee e progetti innovativi e in gara diremo la nostra per il podio” Fernando Alonso “Per come sono fatto* non mi arrenderò mai. E comunque non dopo cinque gare. Penso che ancora tutto può succedere” Fernando Alonso “Nessun problema per quanto riguarda il futuro. La regola che vuole motori 4 cilindri turbo dal 2013 è passata con i voti del Consiglio Mondiale, quindi non si potrà più cambiare” Jean Todt “Accettiamo le nuove norme...”. Norbert Haug RETRÒ GIANFRANCO BRANCATELLI 26 QUELLA KAUHSEN TROPPO LENTA Gianfranco Brancatelli con la Kauhsen F.1 nel 1979 27 RETRÒ GIANFRANCO BRANCATELLI Brancatelli in Formula 3 nel 1976 Carlo Baffi Foto: Actualfoto Una carriera divisa in due periodi: quello delle ruote scoperte prima e delle ruote coperte poi. Può riassumersi così il cammino nell’universo motoristico sportivo di Gianfranco Brancatelli. Nato a Torino il 18 gennaio del 1950, Brancatelli muove i primi passi in pista nel 1973, nell’ambito della Formula Abarth. Il suo talento emerge sin da subito: nel ’74 vince il titolo nazionale e quando l’anno successivo passa in F.3, ha modo di lottare immediatamente per la vittoria finale in campionato. Viene però beffato, insieme a Pesenti Rossi, da Luciano Pavesi. Sempre in quella stagione, il torinese partecipa anche alla serie continentale in cui giunge 10° al volante della 28 sua March 753 della Novamotor. Nel 1976, come pilota della Scuderia Everest, porta per ben due volte la sua March-Toyota alla vittoria: a Mantorp (Svezia) e a Vallelunga. Sigla altri importanti piazzamenti e podi, classificandosi 3° assoluto alle spalle di Anderson e del vincitore Riccardo Patrese. La stagione 1977, vede Brancatelli fare il suo debutto in F.2 al volante di una Ralt RT1 della scuderia di Giancarlo Minardi, chiudendo il campionato al 17° posto con 3 punti. L’anno dopo, il torinese è sempre in F.2 con la compagine faentina, ma ben presto si rende conto delle scarse possibilità di risultati. Disputa la gara monzese del Campionato Europeo Sportscar su una Lola Ford T286, ma deve ritirarsi dopo 11 tornate. La stagione del piemontese in F.2 prosegue al volante di una March-Bmw, ma senza alcun acuto. Arriviamo così al 1979, quando Brancatelli raggiunge un accordo con il team di Willi Kauhsen per tentare la grande avventura in F.1. E’ un periodo in cui anche delle piccole realtà sognano in grande e tra queste c’è appunto questa scuderia tedesca, messasi in luce nel campionato cadetto di F.2. Il modello, progettato da Klaus Kapitzka in collaborazione con l’Università di Acquisgrana, è spinto dal classsico FordCosworth e fa il suo esordio nel Gran Premio di Spagna, 5° appuntamento del mondiale F.1. A Jarama però le difficoltà emergono subito. Brancatelli risulta il più lento dei 27 iscritti, staccato di oltre 8” dalla Ligier di Jacques Laffite, in pole. Il rivale più vicino è Merzario, 26° a 3”94. Escluso dalla griglia di partenza, ci riprova a Zolder nel Gran Premio del Belgio, ma pure qui la musica non cambia. Brancatelli è a 13”35 dalla pole, guarda caso ancora siglata da Laffite. Dunque, nuovamente out dopo le prequalifiche. Risultato che si ripete pure a Monte Carlo, anche se Brancatelli è alla guida di una nuova vettura. Si tratta della Merzario. In occasione del GP di Monaco infatti, Arturo Merzario deve dare forfait a causa di un infortunio, da qui il sedile vacante. La scelta ricade su Brancatelli, dopo il rifiuto di Vittorio Brambilla. Caldeggiato dai vertici dell’Alfa Romeo con cui Merzario è in stretti rapporti, il monzese viene dapprima convocato per un test sulla pista di Balocco, a pochi giorni dalla gara monegasca. Brambilla si dice alquan- to pessimista sulle possibilità del progetto e getta così la spugna. Brancatelli invece ci prova. Sarà questa la sua ultima apparizione nel Circus iridato. Chiusa parentesi con la massima serie, il piemontese guarda al Turismo; scelta che col tempo risulterà particolarmente azzeccata. Nel 1982 debutta con l’Alfa Romeo e vince sul tracciato austriaco del Salzburgring, cogliendo il suo promo successo nella categoria. Nel biennio 1984-85, Brancatelli è alfiere della Eggenberger Motorsport nell’ETCC, piazzandosi rispettivamente 3° assoluto su una BMW e vincendo il titolo l’anno dopo al volante di una Volvo 240 Turbo. E sempre in quella stagione s’impone nella prestigiosa Guia Race di Macao. Gli anni a seguire vedono Brancatelli impegnato nella 24 Ore di Daytona in cui giunge 2° nel 1987, condividendo l’abitacolo della Brun Porsche 962S con Larrauri e Sigala. Altri successi sono targati 1988 con il titolo italiano Turismo con l’Alfa 75 del Jolly Club e nel 1989 alla “24 Ore di Spa”. Seguono anche importanti piazzamenti alla “24 Ore del Nurburgring” (3° posto) e alla “24 Ore di Le Mans” (2°). Negli anni ’90, Brancatelli si cimenta pure nella SuperBike a bordo di una Ducati 888, ma le sue presenze maggiori sono ancora nelle ruote coperte, in particolare nell’ambito del Super Turismo Malese con una Toyota Carina. Nel 1997 Brancatelli è ancora al via della maratona di Le Mans su una Porsche 911. Il 1999 saluta la sua ultima apparizione in pista nel Johor Super Saloon Series, dove conquista una vittoria per il Team Petronas Mazda RX-7. 29 MOTO GP IL CASO SIMONCELLI NELLA BUFERA 30 Massimo Costa Uno po’ se l’è cercata. Un po’ il clan degli spagnoli pensa di poter fare e disfare come più gli fa comodo. Fatto sta che Marco Simoncelli si ritrova con l’etichetta di pilota pericoloso e spezza ossa degli avversari dopo aver mandato a gambe all’aria, e all’ospedale di Le Mans con una spalla rotta, Dani Pedrosa. La vigilia del GP di Francia era stata particolarmente fastidiosa per il pilota romagnolo, con Jorge Lorenzo e Casey Stoner che lo avevano accusato di essere spesso e volentieri sopra le righe. Simoncelli aveva ribattuto a modo suo, un po’ da spaccone a dire la verità, sostenuto da Valentino Rossi, ma non da Andrea Dovizio- so, anche lui contrario allo stile di guida del corregionale. I due hanno spesso vissuto momenti caldi nella 250 e anche di recente in Moto GP. Gli spagnoli poi, considerano Simoncelli un kamikaze da quando al Mugello, nel 2008, in pieno rettilineo dei box ha urtato Hector Barbera spedendolo a terra. Un incidente pericolosissimo che aveva causato pesanti accuse della stampa spagnola nei confronti di Simoncelli. Non a caso Barbera, oggi anche lui in Moto GP, ha voluto presenziare alla riunione anti Marco a Le Mans. Quella caduta non l’ha mai dimenticata e non gli si può certo dare torto. Fatto sta che dopo le polemiche della vigilia, Simoncelli ha compiuto un sorpasso piuttosto al limite su Pedrosa chiudendogli la porta come niente fosse. Scatenando il finimondo. Inevitabilmente, perché Simoncelli si è comportato come se lo spagnolo, in quella fase, non esistesse. Di certo non lo ha aiutato il fatto di sostenere di non avere compiuto un azzardo, forse perché, come sostiene Dovizioso, il suo limite è molto oltre quello di tutti gli altri. E quando si alza l’asticella ecco che il rischio aumenta di gran lunga, per il diretto interessato e di conseguenza anche per gli altri. Simoncelli è cresciuto molto e sta dimostrando di poter tenere il passo dei grandi della Moto GP. Ma deve riuscire a saper dosare il proprio talento se non vuole bruciarsi ancora prima di iniziare a scalare il vertice. 31 MOTO GP IL CASO PRIMA DEL CONTATTO CON PEDROSA Adesso che vado forte, Lorenzo ha tirato fuori un episodio di sette mesi fa” Marco Simoncelli “Ho paura di lottare con Simoncelli perché dice di andare forte? A me sembra che quello veloce sia Stoner e con lui non ho nessun timore di lottare” Jorge Lorenzo “Se sei veloce non hai bisogno di fare queste cose” Casey Stoner a Marco Simoncelli “Non mi sento sicuro quando sono vicino a Simoncelli” Andrea Dovizioso 32 «Ultimamente alle riunioni della safety-commission ci siamo sempre io, Capirossi e Simoncelli. Qualche volta viene anche Hayden. L’anno scorso ogni tanto c’erano Lorenzo e Stoner, ma ora non più. Invece venerdì a Le Mans si sono presentati entrambi e con loro Dovizioso, Barbera ed Elias. Abbiamo pensato: forse arrivano così in tanti perché ci vogliono menare! Hanno tirato fuori la storia dei sorpassi e si sono messi a parlare di fare regole per stabilire come e quando superare. Ma come si fa a stabilirlo con una regola? Mettiamo la freccia? Fortunatamente non è cambiato niente” Valentino Rossi DOPO IL CONTATTO CON PEDROSA “Credo che sia un vero ignorante, non capisce nulla di ciò che gli accade intorno. Questo ragazzo andrebbe rinchiuso” Albert Puig, manager di Pedrosa “Lo dicevo da tempo che è pericoloso quello…” Jorge Lorenzo “Mi sono fatto un esame di coscienza e credo di non avere esagerato con Pedrosa” Marco Simoncelli “Non accetto che questo ragazzo venga crocifisso in piazza, sembra che abbia ucciso qualcuno. Voglio ricordare che Pedrosa a Estoril, nel 2006, ha steso il suo compagno Hayden e nessuno ha detto niente” Fausto Gresini, team manager di Simoncelli “Marco è stato ingenuo tatticamente perché era più veloce di Pedrosa e invece ha azzardato troppo” Valentino Rossi "Non si può puntare il dito accusatore su uno solo. È il contesto generale che va analizzato. È impossibile “Il problema di Simoncelli è che il suo senso del limite definire il sorpasso sicuro. Nelle gare bisogna solo supera quello di tutti gli altri” cercare di ridurre i rischi". Andrea Dovizioso Carmelo Ezpeleta, CEO della Dorna 33 INDYCAR ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS TAGLIANI SI GODE LA PRIMA FILA 34 35 INDYCAR ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS Marco Cortesi La passione e la capacità di Sam Schmidt contro top team come Penske, Ganassi e Andretti. Questo è stato il filo conduttore della lotta per la pole nell'Indy 500 del centenario, con Alex Tagliani splendido interprete in grado di cogliere al volo l'opportunità con incredibile efficacia. Reso tetraplegico da un terrificante incidente ad Orlando nel 2000 e ritornato come team manager, Schmidt si è presentato alle qualifiche gestendo cinque vetture, alcune delle quali in "outsourcing" per altri team, riuscendo a piazzarne addirittura quattro nelle prime sette posizioni (quelle di Tagliani, Bell, Wheldon e Rice), e permettendo al canadese di di incamerare una netta pole position. Un trionfo il suo, conquistato in barba agli squadroni di vertice. Si è accontentato del secondo posto Scott Dixon, mentre Franchitti si è dovuto arrendere restando senza carburante dopo un disperato tentativo. Dietro a Servia, terzo, ha chiuso Bell, davanti al primo portacolori Penske, Will Power. Fuori dalla Q2 Helio Castroneves (6a fila), mentre Ryan Briscoe è stato costretto a ricorrere al bump day dopo un crash nelle libere. Per casa Andretti è andata perfino peggio: due vetture fuori, quelle 36 di Ryan Hunter-Reay e Mike Conway, due salve per miracolo, con Marco Andretti e Danica Patrick. Per la gara, giurano, sarà un'altra storia, ma le enormi difficoltà di una compagine di tale spessore non sono state che un indice di qualità complessiva dello schieramento, il più ravvicinato di sempre. Fantastica la prova di Simona De Silvestro. La 22enne di casa HVM, schierata con un muletto datato 2003, ha centrato la qualifica in 24esima posizione nonostante la vettura meno sviluppata e le ustioni riportate in uno spaventoso incidente nelle libere. In seguito ad una rottura meccanica, la sua Dallara-Honda si era schiantata contro le protezioni, decollando e prendendo fuoco. Un altro brutto botto, nella sessione di qualifica, ha coinvolto HoPin Tung, trasportato in ospedale e non autorizzato a rientrare in pista. La débacle del Dragon Racing è stata totale. Dopo le discussioni con Scott Speed, e l'arrivo di Patrick Carpentier per "saggiare" una vettura giudicata dall'americano inguidabile, è venuto un nuovo botto che ha messo fine ad ogni speranza per gli uomini di Jay Penske. Alla fine, gli ultimi, che sperano di diventare i primi, sono stati uno stoico Alex Lloyd, la Rookie di ferro Pippa Mann, e la brasiliana Ana Beatriz. A sinistra i tre piloti che partiranno in prima fila nell’edizione numero 100 della Indy 500: Tagliani, Dixon e Servia Ryan Hunter-Reay uno dei piloti più in vista ad essere escluso, riceve un affettuoso abbraccio da Graham Rahal La passione oltre ogni ostacolo. Dopo aver approntato uno schieramento di prima classe, Sam Schmidt (sopra) ha messo quattro delle sue vetture nelle prime 6 posizioni 37 INDYCAR ANTEPRIMA 500 MIGLIA INDIANAPOLIS Protagonista involontaria di un botto devastante, Simona De Silvestro si è ripresentata al via, fasciata e con una vettura d'annata, riuscendo in un'incredibile qualifica 38 Lo schieramento della Indy 500 Assieme a Simona De Silvestro, altre tre ragazze saranno al via della 500 miglia più famosa del mondo: Danica Patrick, a sinistra, Pippa Mann, sopra, e Ana Beatriz 1. fila Alex Tagliani - Schmidt - 227.472 mph (366.081 kmh) Scott Dixon - Ganassi - 227.340 Oriol Servia - Newman/Haas - 227.168 2. fila Townsend Bell - Schmidt - 226.887 Will Power - Penske - 226.773 Dan Wheldon - Herta - 226.490 3. fila Buddy Rice - Panther - 225.786 Ed Carpenter - Fisher - 225.121 Dario Franchitti - Ganassi 4. fila Takuma Sato - KV - 225.736 Vitor Meira - Foyt - 225.590 JR Hildebrand - Panther - 225.579 5. fila James Hinchcliffe - Newman/Haas - 225.572 Bertrand Baguette - Rahal - 225.285 Davey Hamilton - D&R - 225.250 6. fila Helio Castroneves - Penske - 225.216 John Andretti - Andretti - 224.981 EJ Viso - KV - 224.732 7. fila Bruno Junqueira - Foyt - 224.691 Justin Wilson - D&R - 224.511 Jay Howard - Rahal - 224.483 8. fila Tomas Scheckter - KV - 224.433 Tony Kanaan - KV - 224.417 Simona de Silvestro - HVM - 224.392 9. fila Paul Tracy - D&R - 224.939 Danica Patrick - Andretti - 224.861 Ryan Briscoe - Penske - 224.639 10. fila Marco Andretti - Andretti - 224.628 Charlie Kimball - Ganassi - 224.499 Graham Rahal - Ganassi - 224.380 11. fila Alex Lloyd - Coyne - 223.957 Pippa Mann - Conquest - 223.936 Ana Beatriz - D&R - 223.879 39 GP2 GARE A MONTMELÒ Charles Pic vincitore della main race 40 LA PAROLA AGLI ESPERTI Vincono Pic e Leimer, ma a incrementare il bottino dei punti in classifica sono stati Van der Garde e Bird che hanno approfittato del weekend negativo di Bianchi, Coletti e Grosjean 41 GP2 GARE A MONTMELÒ Massimo Costa Incidenti, squalifiche, penalità, piloti che da ultimi in qualifica vanno sul gradino più alto del podio. E’ accaduto di tutto nella seconda prova del campionato GP2 Main Series sulla pista Catalunya di Montmelò. I protagonisti di Istanbul, Romain Grosjean e Jules Bianchi, la sorpresa turca Stefano Coletti, se ne sono tornati a casa a testa bassa e con un bottino, in tre, di due soli punti ottenuti dal tester Ferrari. Chi ha tratto maggiore vantaggio dalla debacle dei tre piloti di lingua francofona sono stati Sam Bird e Giedo Van der Garde. L’inglese della iSport ha vissuto un weekend produttivo intascando un terzo e un quinto posto mentre l’olandese di Addax si è piazzato secondo nella main race, ma poteva essere una vittoria se il pit-stop fosse stato migliore. Van der Garde è poi stato eliminato al via della corsa Sprint da Bianchi, però si trova ad occupare assieme a Bird la testa del campionato. Due piloti di notevole esperienza sono quindi i nuovi leader della GP2. Van der Garde, classe 1985, ha corso tre anni in F.3 Euro Series e due stagioni in World Series Renault 3.5 (vincendo il titolo nel Terzo e quinto, Bird è in testa al campionato con Van der Garde 42 2008) ed ora è alla terza avventura in GP2. Bird, classe 1987, ha alle spalle tre campionati di F.3 tra British e Euro Series, uno in GP2. Entrambi hanno assaggiato il mondo della F.1 rispettivamente con Spyker e Mercedes. E subito dietro di loro nella graduatoria generale, troviamo il vincitore della Main Race, Charles Pic. Il giovane francese, compagno di Van der Garde, è al secondo anno di GP2 dopo due di World Series Renault ed ha vissuto un buon weekend conquistando una vittoria che lo riscatta da un periodo fin troppo oscuro. Mentre al quarto posto c’è il super esperto Romain Grosjean che non ha bisogno di presentazioni e che a Barcellona è stato privato del quarto posto in gara 1 per una irregolarità tecnica mentre nella corsa Sprint, da ultimo ha rimontato fino alla nona posizione. La boccata d’aria fresca portata dal rookie Coletti a Istanbul non ha avuto seguito. Il talento del pilota Trident, emerso con prepotenza quindici giorni fa, si è sciolto con le prestazioni delle gomme. Resta da capire come mai: sbagliato l’assetto o la guida del pilota non è stata produttiva? Nel team italiano sarà fondamentale correre ai ripari in fretta perché già questo Van der Garde leader della classifica generale BIANCHI SCORRETTO PARTENZE PERICOLOSE Jules Bianchi dopo Istanbul aveva accusato Romain Grosjean di averlo eliminato a Istanbul. Ma era parso un incidente di gara e anche il tester Ferrari, in quell’occasione, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione. Bianchi a Barcellona ne ha combinate di tutti i colori. In qualifica non ha rispettato le bandiere gialle e quindi la bella pole conquistata gli è stata giustamente tolta. Le regole e le bandiere vanno rispettate. In gara 2, al via, è stato fin troppo aggressivo spingendo per ben due volte verso l’esterno Van der Garde. Bianchi si è comportato scorrettamente, come se in pista vi fosse solo lui. Al secondo tentativo di intimidazione all’olandese, il tester Ferrari ha urtato la monoposto della Addax andando a colpire di muso il muretto laterale. E per fortuna che sia la sua vettura sia quella di Van der Garde sono rimaste sulla parte sinistra del tracciato, non finendo al centro dove sopraggiungeva il resto del gruppo. Ma anche al via di gara 1 si è verificato un incidente, con Kral che si è bellamente spostato da destra verso sinistra costringendo Razia a sterzare andando ad urtare Gutierrez. Il messicano ha poi centrato nel posteriore Filippi che ha attraversato tutta la pista (un miracolo che non sia accaduto il finimondo) sbattendo frontalmente contro il muro dei box. Kral si era già reso protagonista di un repentino cambio di traiettoria dopo due curve dal via a Istanbul provocando un contatto tra Chilton e Leimer, il quale aveva capotato più volte. Ci sono teste poco serene sulla griglia di partenza della GP2. Tre botti in quattro gare sono intollerabili. Servono provvedimenti pesanti. Jules Bianchi soccorso dopo l’incidente al via di gara 2 43 GP2 GARE A MONTMELÒ fine settimana la GP2 tornerà in pista a Monte Carlo. Se Trident storce la bocca, sorride Rapax. Il team italiano campione in carica, ha vissuto un weekend che non dimenticherà in fretta. Fabio Leimer in qualifica non è riuscito a percorrere neppure un giro per un problema tecnico. Partito dall’ultima fila nella Main Race, lo svizzero ha rimontato alla grande, grazie anche ad una buona strategia del pit-stop, fino alla nona posizione, poi divenuta magicamente l’ottava per la penalità inflitta a Grosjean. Leimer si è così ritrovato nella posizione del poleman per la corsa Sprint. Ed ha colto perfettamente l’occasione andando a vincere la sua seconda gara in GP2. La prima vittoria fu proprio in Catalunya un anno fa e sempre in gara 2. Il bilancio tricolore è stato tenuto alto anche da Davide Valsecchi, due volte quarto, protagonista di un fine settimana decisamente produttivo. Luca Filippi è stato centrato pericolosamente al via da Luiz Razia e spedito contro il muro dei box in gara 1. Kevin Ceccon è stato portato in GP2 dal team Coloni per sostituire Davide Rigon. Una emergenza. A 17 anni Ceccon diviene il pilota più giovane della storia della categoria. Ha tagliato il traguardo in entrambe le corse e non ci si poteva attendere di più. Da segnalare l’abnegazione di Mikhail Aleshin che, nonostante un polso fratturato quindici giorni prima, ha voluto correre concludendo le due gare. Il 17enne Ceccon col diesse del team Coloni Due ottimi quarti posti per Valsecchi 1 – Piloti esperti al comando 2 – Le scorrettezze di Bianchi 3 – Grosjean e Coletti senza punti 4 – Leimer ribalta il weekend 5 – Partenze pericolose 44 Nessun punto per Coletti L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 21 MAGGIO 2011 1 - Charles Pic - Addax - 34 giri 2 - Giedo Van der Garde - Addax - 1"444 3 - Sam Bird - iSport - 2"773 4 - Davide Valsecchi - Air Asia - 10"011 5 - Marcus Ericsson - iSport - 10"518 6 - Dani Clos - Racing Engineering - 16"534. 7 - Jules Bianchi - Lotus ART - 16"979 8 - Fabio Leimer - Rapax - 17"419 9 - Josef Kral - Arden - 21"726 10 - Stefano Coletti - Trident - 24"492 11 - Alvaro Parente - Racing Engineering - 24"715 12 - Max Chilton - Carlin - 25"349. 13 - Fairuz Fauzy Super Nova - 25"841 14 - Johnny Cecotto - Ocean - 28"469 15 - Pal Varhaug - Dams - 35"890 16 - Mikhail Aleshin - Carlin - 37"837 17 - Julian Leal - Rapax - 38"135 18 - Jolyon Palmer - Arden - 38"723 19 - Kevin Ceccon - Coloni - 39"033 20 - Rodolfo Gonzalez - Trident - 41"999 21 - Kevin Mirocha - Ocean - 1 giro. Giro più veloce: Giedo Van der Garde 1'33"959 Ritirati 0 giri - Luca Filippi 1° giro - Luiz Razia 21° giro - Michael Herck 21° giro - Esteban Gutierrez Squalificato Romain Grosjean Leimer si è imposto per Rapax in gara 2 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1 - Fabio Leimer - Rapax - 26 giri 45'26"885 2 - Dani Clos - Racing Engineering - 10"190 3 - Marcus Ericsson - iSport - 20"711 4 - Davide Valsecchi - Air Asia - 20"926 5 - Sam Bird - iSport - 27"339 6 - Fairuz Fauzy - Super Nova - 38"974 7 - Alvaro Parente - Racing Engineering - 40"280. 8 - Pal Varhaug - Dams - 41"855 9 - Romain Grosjean - Dams - 41"925 10 - Rodolfo Gonzalez - Trident - 51"503 11 - Max Chilton - Carlin - 52"553 12 - Esteban Gutierrez - Lotus ART - 1'02"219 13 - Johnny Cecotto - Ocean - 1'03"298 14 - Julian Leal - Rapax - 1'03"416. 15 - Kevin Ceccon - Coloni - 1'03"604 16 - Kevin Mirocha - Ocean - 1'04"895 17 - Jolyon Palmer - Arden - 1'05"099 18 - Mikhail Aleshin - Carlin - 1'19"938 19 - Charles Pic - Addax - 1'26"905 Giro più veloce: Charles Pic Ritirati 0 giri - Jules Bianchi 0 giri - Giedo Van der Garde 12° giro - Michael Herck 21° giro - Luca Filippi. 22° giro - Luiz Razia 24° giro - Josef Kral 24° giro - Stefano Coletti Il campionato 1.Van der Garde, Bird 21; 3.Pic 15; 4.Grosjean 13; 5.Coletti 10; 6.Clos 9; 7.Leimer, Ericsson, Bianchi, Valsecchi 8; 11.Fauzy, Razia 3; 13.Kral 1. 45 IL MIO GIAPPONE di Andrea Caldarelli UN MONDO VELOCE 46 47 IL MIO GIAPPONE di Andrea Caldarelli La mia avventura giapponese è iniziata davvero di corsa. E’ avvenuto tutto all’ultimo momento: una chiamata dalla Toyota appena dopo l’esordio in GP3, il lunedì dopo Istanbul, e tutto è stato organizzato in tre giorni. Ne ho parlato con i miei genitori, un po’ con tutti, ma era una decisione che dovevo prendere io. Naturalmente mia mamma è un po’ preoccupata, per la lontananza e soprattutto per la situazione in Giappone, che non è facile come può sembrare dall’Italia: stanno facendo tanta fatica hanno dovuto diminuire l’elettricità, le strade non sono illuminate come una volta, l’aria condizionata è a livelli molto bassi. Ma i miei genitori non mi hanno mai messo i bastoni fra le ruote, e anche stavolta mi hanno detto: decidi tu. Così ho fatto la valigia e sono partito. Anzi, visto che ero già fuori da una settimana, ho dovuto fare 48 con quello che avevo per due settimane… A Tokyo sono arrivato con un volo diretto da Istanbul, all’aeroporto di Narita ho trovato il team manager della Kondo Racing e una signora che mi seguirà per tutto il campionato, una sorta di tutor, che si chiama Mamiko. Da Tokyo ci siamo trasferiti subito a Suzuka il lunedì pomeriggio. Martedì ho fatto il sedile e ho conosciuto tutti i membri del team: per riconoscerli mi hanno stampato un foglio con tutti i volti e i nomi, perché non è affatto semplice! Il Giappone è un mondo molto diverso dal nostro, sotto vari profili. C’è tanto rispetto reciproco, da parte loro grandissimo verso i piloti, e un ambiente delle corse che in Europa si trova solo ad altissimo livello: grande professionalità, cura assoluta dei dettagli. Lo stile di lavoro è diverso: si gira poco, non si ha tempo di provare molte evoluzioni sulla macchina, si fanno short-run molto veloci. Per un pilota nuovo insomma, è impegnativo, proprio perché si svolge molto velocemente. Se da noi ci sono 9 giornate di test, in Giappone sono appena 2, un’ora e mezza in totale, tre turni da mezz’ora, con molto tempo sul bagnato. Morale: devi cavartela tu da solo. C’è meno aiuto al pilota a livello tecnico, perché danno per scontato che tu sia già molto esperto, preparato a lavorare con l’ingegnere di pista. All’inizio ero un po’ spiazzato anche per quanto riguarda lo stile di vita, fin dai piccoli gesti. Avevo paura di fare gaffes! I giapponesi sono molto rispettosi, così ho cercato fin dall’inizio di fare l’inchino, di parlare qualche parola di giapponese: buon appetito, buon giorno, buonasera, buonanotte. Per loro è importante. Sto cer- cando di adattarmi anche alla macchina. Scendevo dalla GP3, che ha un motore non potentissimo, e sono salito sulla Nippon, che ha 600 cavalli, più della GP2! E’ anche molto pesante, quindi è stato impegnativo prendere il ritmo nei curvoni, nelle esse. Come filosofia è una macchina molto diversa: peso, potenza, tanto carico. In qualifica è un po’ come in F.1, un Q3 di 20 venti minuti, poi Q2 e Q1 sette minuti a testa. Le gomme durano un giro, one-shot, come va, va. Anche come “format” di weekend di gara è abbastanza stressante: un’ora di prove libere il sabato, poi in qualifica subito. Domenica di nuovo prove libere, poi 8 minuti di warm-up e una gara che dura 250 km, più o meno un’ora e un quarto. Nella prima gara, a Suzuka – un tracciato davvero tecnico, molto difficile - ho fatto una bella partenza, poi c’è stato un ingorgo alla prima curva dove ho cercato soprattutto di evitare casini perché il nostro obiettivo era arrivare in fondo, e ho perso una o due posizioni. Ero dodicesimo, poi sono passato subito undicesimo, decimo, al sesto giro nono, ottavo all’ottavo. Davanti avevo Kobayashi: aveva appena fatto un errore in uscita dal tornantino, mi sono buttato dentro alla curva successiva perché arrivavo più veloce dal rettilineo. Era una frenata molto corta, non credo mi abbia visto, non se lo aspettava: lui ha tenuto la sua linea normale, ci siamo toccati con la gomma, mi si è rotto il cerchio. Purtroppo la mia gara è finita lì. L’atmosfera, comunque, fra noi piloti, è molto rilassata. Siamo tre europei, e io ho cercato subito di stringere un rapporto con Lotterer e Oliveira, che sono in Giappone da almeno sei o sette anni e conoscono benissimo l’ambiente. Il pubblico è tanto, appassionato sia il sabato sia la domenica ci sono sessioni di autografi: direi che si sta molto bene. La prossima gara sarà ad Autopolis, vicino a Kumamoto, a sud, in una piccola isola, a un’ora e mezza da Tokyo. Il problema radioattività si porrà più avanti, a Motegi e a Sugo, che sono a nord, e infatti stanno ancora decidendo se correre quelle gare o no. La mia aspettativa è di crescere ed essere competitivio il più presto possibile, cercando di imparare subito le piste. Intanto mi sto mettendo avanti con la cucina: a Suzuka, in un piccolo ristorante per niente turistico ho mangiato un piatto tipico, delle specie di crepes che si chiamano Okonomiyaki. Mica male il Giappone, al primo assaggio! 49 AUTO GP GIOVANNI VENTURINI IL ROOKIE CHE VINCE Antonio Caruccio Debutto vincente per Giovanni Venturini. Il vicentino del team Durango ha sorpreso tutti conquistando la prima gara della Auto GP sul circuito di Monza, dominando dopo aver conseguito anche la pole position in qualifica. Un risultato certamente di grande valore che conferma le doti dell’italiano, già emerse lo scorso anno nella Eurocup di Formula Renault 2000 dove conquistò la prima vittoria a MagnyCours, in condizioni a dir poco proibitive. Al debutto stagionale di Monza è arrivata la prima vittoria della stagione 2011. Come è maturato questo successo? “E’ arrivato dopo tante prove e con un buon lavoro da parte della squadra. Nei test ufficiali di Barcellona eravamo andati molto bene e abbiamo proseguito su questo ritmo anche a Monza. Nelle prove libere non avevamo una vettura perfetta, ma siamo riusciti a sistemarci in qualifica. Ho sbagliato quello che avevamo preventivato come il giro buono della gomma, il terzo di quel run, ma non mi sono fatto prendere dal panico, ho rallentato e mi sono rilanciato, ottenendo la pole. In gara 1 sono partito molto bene mentre i piloti alle mie spalle sono rimasti a battagliare tra loro. Ne ho approfittato per allungare creandomi del margine sufficiente per amministrare la corsa. Il pit-stop è stato 50 perfetto, e nel finale ho vistosamente rallentato per non compromettere la vettura, non prendevo nemmeno più i cordoli, tant’è vero che da dietro mi sono arrivati molto vicini, ma avevo la situazione sottocontrollo. In gara 2 sono partito nuovamente molto bene e mi sono ripreso due posizioni, finendo sotto la bandiera a scacchi col quinto posto, conquistando punti importanti per la classifica di campionato che mi vede ora leader”. Ti aspettavi di poter essere da subito al top di un campionato impegnativo come l'AutoGP? “Per essere sinceri all’inizio no. Pensavo di poter essere competitivo, ma non credevo così tanto. Al test di Valencia in cui ho preso per la prima volta contatto con questa vettura in inverno ero andato molto forte, trovando subito un buon feeling, sicuramente migliore che con l’Eurocup Renault e con la Formula 3. Ho sempre ottenuto dei miglioramenti costanti che mi hanno portato a conquistare questo risultato che mi da grande soddisfazione”. Quali sono gli obiettivi per il prosieguo del campionato? “Certamente punto a mantenere la prima posizione in campionato. Sarà una stagione molto lunga e sarà duro lottare sino alla fine per il successo perché i miei avversari sono forti, ma cercheremo sempre il podio come obiettivo minimo del fine settimana”. Come ti trovi nel team Durango? “Un grande punto a loro favore è il fatto che sono tutti veneti, come me, quindi ci troviamo sempre come se fossimo a casa. Sono una squadra simpatica e professionale che mi da grande sicurezza. Ho un buon rapporto con il mio compagno di squadra Giuseppe Cipriani e con il team manager Ivone Pinton, che mi hanno dato un grosso aiuto per completare i piani di questa stagione, e spero che il risultato sin qui ottenuto sia per loro motivo di grande orgoglio come lo è per me”. Tu e Korjus siete stati tra i protagonisti della Formula Renult 2.0 lo scorso anno. Quanto pensi sia stato formativo un campionato che invece veniva definito di basso livello bel 2010? “Quasi tutti i campionati vengono definiti di basso livello. Però, adesso i “piccoli” del 2010 nella Eurocup di Formula Renault stanno dimostrando di avere un grande potenziale. Siamo al vertice di campionati importanti come la World Series by Renault e la Auto GP. Quest’ultima ha dimostrato di essere di grandissimo livello, anche perché quando nei test di Monza Adrien Tambay è salito sulla Dallara WSR, ha dimostrato di poter occupare le posizioni di alta classifica, dando quindi ancora più valore alla categoria organizzata dalla famiglia Coloni”. 51 WS RENAULT 3.5 ANTEPRIMA 2012 SALT 52 O DI QUALITÀ Le novità della monoposto del triennio 2012-2014 Nuovo motore Zytek Più cavalli Nuove ali anteriori e posteriori Nuovo cambio Nuove sospensioni Nuove gomme Michelin Massimo Costa Questo fine settimana a Monte Carlo, in occasione del quarto appuntamento stagionale, Renault Sport Technologies presenterà il nuovo progetto della monoposto che calcherà le piste del campionato World Series Renault 3.5 nel triennio 2012-2014. E’ un passo importante per la categoria perché andrà ad aumentare i cavalli motore avvicinando sensibilmente le prestazioni delle vetture cugine (sempre Dallara il costruttore) della GP2. E perché i propulsori saranno realizzati dalla inglese Zytek, una novità assoluta. Si parla di un surplus di 50 cavalli, alcune fonti dicono 70, altre addirittura 100. Più logico pensare che la nuova unità avrà qualcosa come 530 CV mentre da diversi anni le WSR non superano i 480. L’aspetto estetico della carrozzeria rimarrà pressoché invariato, ai team sarà fornito un kit con nuove ali anteriori e posteriori che miglioreranno notevolmente l’aerodinamica, poi un nuovo cambio e nuove sospensioni. E’ anche allo studio una mescola delle gomme Michelin più performante. Non solo dal motore arriveranno responsi cronometrici più bassi rispetto agli attuali che le vetture WSR 3.5 ottengono sulle piste europee. Si sa che il rendimento maggiore arriva dagli pneumatici e un ulteriore aiuto sarà dato dalle nuove ali e dalla meccanica in generale. Con tutte queste novità, alcuni team manager sono preoccupati dei costi che saliranno sicuramente. Ma RST sta facendo di tutto per non raggiungere vette impossibili. Se ora, mediamente, servono tra i 650-750mila euro, il concetto è quello di rimanere al di sotto del milione. Vedremo se sarà possibile. Una staccata al limite di Albert Costa 53 WS RENAULT 3.5 NADIA MORINI 54 Valerio Faccini re e si mette in moto la routine”. Pochi, forse nessuno, conoscono il suo cognome da ragazza. Per tutti lei è Nadia. Al massimo si aggiunge “Morini”, suo storico compagno, e non solo nel paddock della World Series Renault, ma nell’ambiente europeo delle corse si capisce subito che si sta parlando del team principal della Draco. Subentrata ad Adriano che, al termine della scorsa stagione, s’è ritirato a godersi un meritato riposo. Taglio di capelli alla “maschietto”, biondo ossigenato, età indefinibile (del resto l’età di una signora non va mai svelata), Nadia parla volentieri. Argomentando bene quanto sta dicendo, in modo che il suo pensiero non possa essere frainteso. Traspare, qui e là nel tono di voce, il piglio del “capo orchestra”, ossia di una persona avvezza a prendere decisioni ed a dare indicazioni ai collaboratori. E’ vero che, dopo Adriano, anche Nadia Morini smetterà di frequentare i paddock? “Non a breve, però. Nadia (parlando di sè in terza persona n.d.r.) prima deve preparare una persona che svolga le sue mansioni ed in generale tutta la squadra. Questo significa che completerò questa stagione e ci sarò anche nel 2012, cercando di limitare via via la mia presenza, non tanto quella fisica, quanto quella lavorativa, nella gestione e nelle scelte ordinarie di un weekend di gara. Questo avverrà in quanto delegherò poco alla volta i miei compiti. Draco non finirà perché io ho bisogno di stare un po’ più a casa vicino alla mia famiglia”. Come va questa prima stagione senza Adriano Morini in squadra? “Professionalmente ce la stiamo cavando piuttosto bene, anche perché in lui abbiamo avuto un buon maestro. Per oltre vent’anni abbiamo fatto tesoro di tutto quanto facesse o dicesse. Non abbiamo risentito del distacco, in quanto ci aveva preparato al momento in cui si sarebbe ritirato. I ragazzi stanno camminando bene con le loro gambe, voglio che continuino così e che anzi diventino sempre più autonomi in quanto pian piano io stessa voglio iniziare ad avere un ruolo più defilato nel team. Dal punto di vista personale e sentimentale, la faccenda è un po’ più complicata. Dopo ventitre anni di vita comune, anche professionale, ventiquattrore su ventiquattro, penso sia comprensibile se dico che mi manca. Tantissimo. Però, va beh, quando torno a casa poi ci si vede. Capita, per qualche momento, non appena arrivo in circuito per una gara, che mi senta un po’ spaesata. Ma è una sensazione che svanisce quando si comincia a lavora- Ma la proprietà della Draco rimarrà vostra? State solo smettendo le cariche operative? “Esatto. Ci stiamo preparando ad un passaggio di consegne, come quelli che avvengono nelle aziende a proprietà familiare, quando il capostipite cede le poco alla volta le cariche ai figli. Ecco, noi non abbiamo figli, ma i nostri collaboratori è come se lo fossero. Ci sembra giusto che loro abbiano questa opportunità, poiché la Draco non sarebbe quello che è oggi se non ci fossero stati loro in passato. Ci sono persone che sono con noi da vent’anni ed è giusto che possano continuare ad operare in quella che è la loro casa”. Una delle sfide che hanno fatto la storia della vostra squadra è stata il fatto di puntare sui giovani. Non solo piloti... “Sempre. Perché i giovani sono il futuro e la forza. Noi non abbiamo mai amato prendere piloti costruiti da altri. La nostra è sì una squadra professionale, ma è anche una famiglia che insegna a vivere a questi ragazzi. Solitamente i nostri LA MAMMA DEI PILOTI 55 WS RENAULT 3.5 NADIA MORINI piloti arrivano da nazioni lontane. Ma, anche nel caso di Patrick Crinelli, che veniva da Roma, essi trovano, ad accoglierli, una famiglia. Che si impegna a far maturare loro il lato umano. Questo modo di fare ci ha sempre regalato grandi risultati, poiché negli anni i piloti restano sempre nostri. Tutti. Anche dopo anni ci telefonano. Ad esempio Berthon, che non corre più con noi, ma in un altro team, quando arriva nel paddock viene a salutare me e poi va nel box della sua squadra. Dà soddisfazione vedere i piloti che salgono di categoria e poter pensare: In lui c’è qualcosa di mio, qualcosa che gli ho insegnato, che gli ho trasferito. Diversamente, avere un pilota già formato obbliga a trascurare una parte della sua maturazione e noi non abbiamo mai avuto interesse ad un rapporto di questo tipo”. L’ambiente delle corse è prettamente maschile. Come si sente una donna che vi lavora? “Benissimo. Sono una persona abbastanza forte e piuttosto determinata. Sono stata fortunata ad aver trovato una persona, Adriano, che mi ha dato spazio. In lui ho trovato un buon maestro ed un buon compagno. Ma d’altra parte credo d’aver fatto un buon lavoro. Lui m’ha dato la bicicletta ed io ho pedalato. All’inizio è stata dura, ma oggi non trovo alcuna difficoltà. Devo riconoscere d’aver trovato molto rispetto ovunque sono andata, anche perché credo di meritarmelo. In poche parole: nell’ambiente sono vista come una persona che lavora. Punto”. Avete mai pensato di creare una filiera nelle formule minori? “Ci abbiamo provato qualche anno fa. Ma sia io sia Adriano, quando siamo coinvolti in qualcosa vogliamo partecipare attivamente. Non ci va di subìre decisioni di altri che non rispecchiano il nostro stile. Sentire un pilota che si lamenta e dice: Mi manca questo, non ho quell’altro mentre io sto pagando un team perché lo faccia correre con tutto l’occorrente, non mi va. Preferisco non fare niente. Chi lavora con noi deve adottare lo stesso sistema che applichiamo alla Draco”. La scelta di entrare in WSR evidentemente vi ha soddisfatto, poiché sono molti anni che militate nella serie... “Confesso che gli organizzatori di altre categorie, tra cui la GP2, ci hanno proposto di entrare nei loro campionati, ma noi abbiamo scelto di restare qua. Questa è una serie onesta. Nel bene e nel male, qualsiasi cosa succeda, Renault ed Rpm cercano di fare sempre del loro meglio per risolvere i problemi o venire incontro alle nuove esigenze. Preciso che sono un tipo che se ha qualcosa che non gli va giù chiede, scrive, esprime la propria opinione, ogni volta. Non sempre mi rispondono o mi accontentano, ma so che 56 hanno fatto il possibile per farlo. E’ un campionato sano. Qui non si fanno giochini sporchi, c’è una Casa seria alle spalle. Lo dimostra il palmarès della serie. Un anno vince una squadra, poi l’anno dopo vince un’altra, e così via. Le carte sono sempre rimescolate. Questo è un indicatore infallibile sulla serietà di un campionato. Che, per inciso, permette di fare il salto direttamente in F.1 senza bisogno di passaggi intermedi, poiché la macchina è veloce ed istruttiva”. Nel 2012 la macchina sarà più potente. Pensate sia un bene o che il salto rispetto all’Eurocup di F.Renault divenga troppo ampio? “Beh, tanto per cominciare, in proiezione F.1 sarà meglio. Non sarà un salto gigantesco dalla F. Renault 2.0. Non diventerà una macchina stratosferica. Il pilota che verrà dall’Eurocup avrà molta più facilità di adattamento rispetto ad un ragazzo proveniente dalla F.3, in quanto lo stile di guida necessario si avvicina maggiormente a quello della piccola Renault. Trovo che sia positivo e importante cambiare vettura per cambiare l’immagine del campionato. I piloti devono vedere che la Renault dà un futuro alla serie, che i team si rinnovano adottando le nuove macchine. E’ vero che noi squadre dovremo spendere soldi, ma ne incassiamo anche, ed è giusto che investiamo una parte dei guadagni. Poi, in fondo, la macchina non cambierà tantissimo. Ci saranno un po’ di modifiche aerodinamiche ed un motore più potente, ma già l’attuale è una vettura molto moderna. Dallara aveva ed ha fatto una vettura splendida. Poi le novità servono anche come stimolo. Tutti abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo, non possiamo indossare sempre lo stesso vestito, no?”. Nadia con il compagno Adriano Morini. Sotto, Negrao “ Trovo che sia positivo e importante cambiare vettura per cambiare l’immagine del campionato. I piloti devono vedere che la Renault dà un futuro alla serie, che i team si rinnovano adottando le nuove monoposto. È vero che noi squadre dovremo spendere soldi, ma ne incassiamo anche, ed è giusto che investiamo una parte dei guadagni” NADIA MORINI ” 57 F.3 INT. TROPHY GARE A PAU WITTMANN A MA Massimo Costa Non c’è stata storia a Pau per la seconda prova del FIA F.3 International Trophy. Marco Wittmann, il team Signature, i motori Volkswagen, hanno costantemente dominato il weekend francese. E quando non è stato il pilota tedesco a salire in vetta alla classifica, ci ha pensato Carlos Munoz ad occupare la prima posizione, come accaduto in qualifica 1. Il ritorno sul bel tracciato cittadino di Pau non ha portato il numero di iscritti che ci si attendeva. Appena tredici le monoposto presenti e solamente due team, Signature e Prema, in grado di poter lottare per la coppa finale. Se Wittmann ha fatto tutto bene, e con lui la squadra di Philippe Sinault, il team Prema con Daniel Juncadella e Roberto Merhi si è trovato ad inseguire costantemente. I due spagnoli non si sono tirati indietro, hanno spinto forte, ma qualcosa non ha funzionato tra le gomme Yokohama in uso nel Trophy (al posto delle Kumho impiegate nella Euro Series) e gli assetti trovati. Il consumo degli pneumatici è stato eccessivo per Merhi, decisamente più aggressivo, come serve in un circuito cittadino, del compagno Juncadella. Relegati in seconda fila, Merhi ha compiuto una partenza prodigiosa scavalcando Munoz, molto lento allo start, e poi Juncadella all’esterno della prima staccata. “Robertino” ha tentato di attaccare il poleman Wittmann, ma dopo poco ha dovuto alzare bandiera bianca. Il tedesco era troppo preciso, la sua monoposto troppo performante dal primo all’ultimo giro. Merhi si è poi dovuto difendere da Juncadella, che però non ha trovato il varco per salire in seconda posizione. Bella prova di Daniel Abt, quarto e nel finale molto vicino al duo Prema. Niente da dire sugli altri, mai competitivi a Pau. 1 – Il dominio Signature 2 – Il duello Merhi-Juncadella 3 – Il ritorno a Pau della F.3 4 – La pochezza del Trophy 5 – Il basso livello della serie 58 Foto Barni L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 8 MAGGIO 2011 ANI BASSE 1 - Marco Wittmann (Dallara-Volkswagen) - Signature - 35 giri 42'01"758 2 - Roberto Merhi (Dallara-Mercedes) - Prema - 14"943 3 - Daniel Juncadella (Dallara-Mercedes) - Prema - 15"151 4 - Daniel Abt (Dallara-Volkswagen) - Signature - 16"683 5 - Carlos Munoz (Dallara-Volkswagen) - Signature - 28"907 6 - Pipo Derani (Dallara-Mercedes) - Double R - 39"113 7 - Marko Asmer (Dallara-Mercedes) - Double R - 40"745. 8 - Kimiya Sato (Dallara-Volkswagen) - Motopark - 45"259 9 - Carlos Huertas (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 49"932 10 - Richard Bradley (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 50"918 11 - Jazeman Jaafar (Dallara-Volkswagen) - Carlin - 1'08"270 Giro più veloce: Marco Wittmann 1'11"228 Ritirati 4° giro - Tom Dillmann 10° giro - Laurens Vanthoor Merhi e Juncadella in lotta LA DESOLAZIONE DEL FIA TROPHY Wittmann danza sui cordoli Il Trophy F.3 tanto voluto dalla FIA non ha trovato favori presso team e piloti. Certamente la crisi economica ha influito, ma se a Hockenheim la mancanza di iscritti (otto) era passata inosservata perché si correva anche per la Euro Series, a Pau, appuntamento esclusivo per il Trophy, la pochezza è apparsa in tutta la sua evidenza. Assente il team Mucke, solamente Prema e Signature hanno messo in campo qualcosa di decente. Motopark è parsa lontana anni luce per non parlare di Carlin e Double R, comunque da ammirare per essere scesi a Pau, ma presenti con piloti di secondo piano. Addirittura, Double R ha dovuto ripescare Marko Asmer, fermo da un paio di stagioni. Curioso notare anche l’assenza del responsabile FIA per il Trophy. Gli appuntamenti sono pochissimi, se il rappresentante della Federazione manca la tappa più importante e prestigiosa… 59 GP3 GARE A MONTMELÒ CALDARELLI TIENE IL PASSO Antonio Caruccio rore. Caldarelli ha registrato ugualmente il giro veloce e ha ridotto il distacco in classifica generale da Nigel Melker a due sole lunghezze. L’olandese del team Mucke è stato autore di un week-end sottotono. Solo settimo in qualifica, ha portato a termine la gara senza lode e senza infamia al sesto posto, che gli ha permesso di ottenere il podio domenica, restando leader di campionato. In Spagna si sono rivisti al vertice due team che erano protagonisti lo scorso anno, ma che faticano ad emergere in questo 2011. James Calado ha regalato alla Lotus ART il primo podio della stagione, e Nico Muller è riuscito a portare a casa per la prima volta dei punti validi per il campionato, dopo un week-end decisamente negativo in Turchia. Entrambi però, in gara-2 non sono stati in grado di capitalizzare. L’inglese ha bruciato il semaforo verde, mentre lo svizzero è rimasto fermo, venendo centrato da Marlon Stockinger ed Alexander Sims, anche loro protagonisti di un week-end da Il week-end di Barcellona è stato un appuntamento ricco di novità per il campionato GP3. Si sono visti al vertice volti nuovi, come quello di Mitch Evans, sedicenne neozelandese che si è così portato al terzo posto del campionato conquistando la pole position e la vittoria di gara-1. Ma anche Tamas Pal Kiss, ungherese portacolori del team Tech 1 che si è aggiudicato la prova domenicale, regalando alla squadra francese anche la leadership del campionato squadre. Dopo i buoni risultati dei test invernali dove Arden aveva sempre portato tra i primi Evans ed il compagno Lewis Williamson, il neozelandese ha battuto in qualifica per un solo millesimo Andrea Caldarelli, che si conferma quale pilota più costante in questa categoria. Dal primo turno di prove libere in Turchia infatti, Andrea ha sempre occupato le prime 10 posizioni della classifica, cogliendo due partenze in prima fila e lottando in tutte le gare per il podio, giuntovi però solo nella gara inaugurale di Istanbul. A Montmelò, Caldarelli era scattato benissimo dalla seconda piazzola, ma un problema di surriscaldamento Un altro pilota alla centralina ha mandadell'est si to in protezione il motoaffaccia con re, riducendo il numero prepotenza nel di giri in cambiata. Nelmotorsport. l’allungo verso la prima curva lo hanno superato È Pal Kiss, ed è transitato terzo, infivincitore di lato poi nel rettifilo di gara 2 ritorno dal compagno Aaro Vainio. Nonostante questo problema, Caldarelli non si è dato per vinto e ha lottato fino all’ultima curva per il dimenticare. Il pilota del team Atech aveva podio, sfuggito per una manciata di decimi. conquistato il terzo tempo in qualifica, ma In gara-2 Andrea ha poi mantenuto il quar- è stato squalificato per altezza dal suolo to posto derivante dal ribaltamento dell’or- irregolare, mentre Sims, che aveva vinto in dine di arrivo della prima corsa, venendo Turchia la seconda corsa, in gara-1 ha causuperato al via da Vainio che partiva al suo sato un incidente per cui è poi stato punito fianco, penalizzato poi per un jump-start. con l’arretramento in griglia domenica. Da Negli ultimi giri il pescarese ha tentato di analizzare con attenzione anche la prestaportare l’attacco a Deam Smith, che ha però zione dei loro compagni di squadra. Vittoanticipato la frenata costringendolo all’er- rio Ghirelli ha voltato pagina rispetto al pri- 60 mo round, e già in qualifica aveva ottenuto il tredicesimo tempo. Al via è scattato molto bene insediatosi subito al decimo posto, sopravanzando Valtteri Bottas, il quale non è riuscito a riprendersi la posizione ai danni del romano. Nella seconda manche, Vittorio è partito altrettanto bene portandosi al settimo posto ai margini della zona punti, ma ha dovuto cedere il passo al finnico. Bottas per il secondo week-end consecutivo non è riuscito a mettere insieme i “pezzi”. Nel primo turno di prove libere il venerdì è sempre il più veloce, in Turchia con la pioggia, in Spagna con l’asciutto, ma non riesce a togliersi dall’impiccio della bagarre. In più è stato sonoramente battuto dal compagno Calado, a dimostrazione del fatto che il potenziale di tutta la squadra è molto buono. Ora la GP3 prende una pausa di quasi un mese, per tornare in pista a Valencia sul cittadino il 24 giugno, con in mezzo due sessioni di test in Ungheria e Valencia appunto, in data 1-2 e 16-17 giugno. L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1 – Le sorprese di Evans e Pal Kiss 2 – La costanza di Caldarelli 3 – Il ritorno di Lotus ART e Jenzer 4 – Top 10 per Vittorio Ghirelli 5 – Le difficoltà di Bottas Evans, 16enne neozelandese, ha vinto gara 1 1 - Mitch Evans – Arden – 16 giri 27’19”175 2 - James Calado – Lotus ART – 1”885 3 - Aaro Vainio – Tech 1 – 7”224 4 - Andrea Caldarelli – Tech 1 – 7”432 5 - Nico Muller – Jenzer – 7”751 6 - Nigel Melker – Mucke – 8”574 7 - Dean Smith – Addax – 8”790. 8 - Tamas Pal Kiss – Tech 1 – 10”328 9 - Vittorio Ghirelli – Jenzer – 11”930 10 - Valtteri Bottas – Lotus ART – 13”495 11 - Adrian Quaife-Hobbs – Manor – 15”294 12 - Antonio Felix Da Costa – Status GP – 20”311 13 - Gabby Chaves – Addax – 20”611 14 - Lewis Williamson – Arden – 21”230. 15 - Pedro Nunes – Lotus ART – 24”071 16 - Zoel Amberg – Atech – 26”521 17 - Ivan Lukashevich – Status GP – 27”108 18 - Michael Christensen – Mucke – 27”770 19 - Matias Laine – Manor – 32”782 20 - Rio Haryanto – Manor – 33”320 21 - Conor Daly – Carlin – 36”714. 22 - Luciano Bacheta – Mucke – 37”458 23 - Leonardo Cordeiro – Carlin – 44”098 24 - Daniel Morad – Carlin – 44”886 25 - Nick Yelloly – Atech – 49”737 26 - Marlon Stockinger – Atech – 51”623 27 - Simon Trummer – Arden – 1 giro Giro più veloce: Valtteri Bottas 1’41”633 Ritirati 9° giro - Dominic Storey – Addax 3° giro - Alexander Sims – Status GP 0 giri - Maxim Zimin – Jenzer L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 22 MAGGIO 2011 Caldarelli, secondo in campionato 1 - Tamas Pal Kiss – Tech 1 – 16 giri in 31’08”280 2 - Nigel Melker – Mucke – 1”294 3 - Dean Smith – Addax – 2”657 4 - Andrea Caldarelli – Tech 1 – 4”055 5 - Mitch Evans – Arden – 5”671 6 - Gabby Chaves – Addax – 7”122 7 - Valtteri Bottas – Lotus ART – 9”341. 8 - Vittorio Ghirelli – Jenzer – 10”615 9 - Lewis Williamson – Arden – 11”830 10 - Zoel Amberg – Atech – 14”205 11 - Rio Haryanto – Manor – 15”542 12 - Michael Christensen – Mucke – 17”398 13 - Ivan Lukashevich – Status GP – 18”038 14 - Daniel Morad – Carlin – 19”171. 15 - Leonardo Cordeiro – Carlin – 19”733 16 - Luciano Bacheta – Mucke – 22”275 17 - Antonio Felix Da Costa – Status GP – 22”785 18 - Nick Yelloly – Atech – 29”727 19 - Maxim Zimin – Jenzer – 30”180 20 - Aaro Vainio – Tech 1 – 31”256 21 - James Calado – Lotus ART – 43”066. 22 - Conor Daly – Carlin – 46”796 23 - Adrian Quaife-Hobbs – Manor – 50”892 24 - Matias Laine – Manor – 1 giro 25 - Simon Trummer – Arden – 2 giri 26 - Pedro Nunes – Lotus ART – 2 giri 27 - Dominic Storey – Addax – 2 giri Giro più veloce: Andrea Caldarelli 1’40”548 Ritirati 0 giri - Nico Muller – Jenzer. 0 giri - Marlon Stockinger – Atech 0 giri - Alexander Sims – Status GP Il campionato 1. Melker 22 punti; 2. Caldarelli 20; 3. Evans 17; 4. Sims e Calado e Dillmann 8; 7. Pal e Christensen e Da Costa 7; 10. Vainio e Bottas 6. 61 F.RENAULT ALPS GARE A PAU 62 Massimo Costa La prima volta in un circuito cittadino della F.Renault ALPS, che si può definire una prosecuzione della serie tricolore nata nel 2000, è stata un successo. Inserita in un programma di gare intenso nel weekend di Pau, la categoria si è ritagliata il suo spazio permettendo ai piloti e ai team di maturare una esperienza del tutto inedita. L’esperienza ha giocato un ruolo determinante e non a caso Javier Tarancon è stato il mattatore conquistando con la vettura della Tech 1 la pole e le due vittorie, oltre ai due giri più veloci. Un “pieno” ampiamente meritato da Tarancon, che ora si ritrova in testa alla classifica generale del campionato. Zimmer, invece, secondo in qualifica, nella prima corsa si è limitato ad inseguire il battistrada spagnolo, ma al via di gara 2 ha mancato la partenza venendo risucchiato fino al quinto posto. Con grinta ha superato Stefano Colombo, ma si è fermato in quarta posizione non riuscendo a raggiungere il podio. Dicevamo della esperienza di Tarancon e anche di Zimmer che su questo tracciato vi avevano corso nel 2009 con la Formula Academy. Ma quando si ha il piede pesante, anche se Pau non la si conosce, si può essere comunque protagonisti. E’ il caso di Paul Loup Chatin, terzo e secondo, rookie della Tech 1 che sta facendo sempre meglio con la Caparo della Tech 1, e di Kevin Gilardoni, sul podio di gara 2 grazie alla terza piazza. L’italiano ha finalmente dato una svolta alla sua stagione dopo il titubante avvio di Monza e Imola, caratterizzato da qualche problema tecnico di troppo. Gilardoni ha trovato subito il feeling con Pau guadagnando la seconda fila e poi il quarto posto nella corsa di apertura. Purtroppo, per una svista del team, la sua monoposto è stata trovata non conforme al regolamento tecnico (spessore unico di 6 mm anziché due di 3 mm sulla barra). Benché ciò non abbia comportato un guadagno in termini di prestazioni, gli articoli della serie Renault parlano chiaro e a Gilardoni è stato tolto il bel piazzamento conseguito. Kevin si è rifatto in gara 2, con una rabbiosa partenza che lo ha portato al terzo posto. E lì è rimasto fino alla bandiera a scacchi.. TARANCON EL MATADOR 63 F.RENAULT ALPS GARE A PAU MARCELLAN PROFICUO GIBBIN ZERO PUNTI Un buon weekend lo ha vissuto Cristiano Marcellan, Il 17enne della Tech 1 si è piazzato al settimo e sesto posto incassando un buon bottino di punti che gli permette di essere il primo italiano nella classifica del campionato e sesto assoluto. Marcellan ha stupito per la concentrazione unita alla velocità portata sull’impegnativo tracciato francese. Una bella gara 2 l’ha disputata Stefano Colombo, quinto al traguardo con l’altra monoposto del team Torino, facendosi perdonare gli errori della prima corsa. Degli altri azzurri, Edolo Ghirelli di One Racing ha tagliato il traguardo in entrambe le gare, Giada De Zen e Niccolò Rocca solamente in gara 1. La ragazza del team Viola si è piazzata undicesima, ma ha sbattuto al primo giro di gara 2, Rocca del team Daltec-Interwetten è giunto nono nella corsa del sabato, ma si è ritirato per rottura della frizione in quella della domenica. L’atteso Federico Gibbin non ha preso punti perdendo terreno in campionato dopo il brillante avvio di Monza. il piemontese della Viola in partenza nella prima corsa ha rotto la sospensione anteriore sinistra urtando Alexandre Cougnaud, nella seconda è stato centrato da Roman Mavlanov che gli ha rotto la sospensione posteriore destra. MCKEE E JAGER DANNO SPETTACOLO Anche se hanno commesso errori nel corso del weekend, Melville McKee e Thomas Jager, entrambi 16enni, hanno entusiasmato. Il due volte vincitore di Imola, McKee, ha conosciuto i muri di Pau nelle libere e in qualifica, ma in gara 1 è stato straordinario nel duello con l’altrettanto incredibile Jager. I due ragazzi hanno dato vita a una battaglia stupenda conclusasi all’ultimo giro a vantaggio di McKee. Il quale ha poi esagerato in un tentativo di sorpasso a Cristof Von Grunigen in gara 2 ed ha perso tempo e punti mentre Jager ha colpito le barriere. Ma sono due piloti molto vispi e che stanno crescendo molto bene. Due corse intelligenti per Marcellan 1 – La prima volta in un cittadino 2 – La determinazione di Tarancon 3 – La bravura di Chatin 4 – Gilardoni sul podio 5 – McKee e Jager spettacolari 64 Zimmer ha contenuto i danni in campionato rimanendo vicino a Tarancon L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 SABATO 21 MAGGIO 2011 1 - Javier Tarancon - Tech 1 - 21 giri 26'49"636 2 - Yann Zimmer - ARTA - 4"090 3 - Paul Loup Chatin - Tech 1 - 9"045 4 - Melville McKee - ARTA - 29"763 5 - Thomas Jager - Interwetten - 31"785 6 - Cristof Von Grunigen - Daltec/Interwetten - 32"312. 7 - Cristiano Marcellan - Tech 1 - 33"353 8 - Roman Mavlanov - Boetti - 33"498 9 - Niccolò Rocca - Daltec/Interwetten - 44"705 10 - Alexandre Cougnaud - ARTA - 57"295 11 - Giada De Zen - Viola - 1'06"845 12 - Edolo Ghirelli - One - 1 giro 13 - Mauro Calamia - Daltec/Interwetten - 1 giro 14 - Kevin Gilardoni - Torino - no time Giro più veloce: Javier Tarancon 1'15"283 Ritirati 0 giri - Federico Gibbin 8° giro - Amir Mesny 12° giro - Gregoire Demoustier 16° giro - Stefano Colombo L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 Due volte a podio il rookie Chatin DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1 - Javier Tarancon - Tech 1 - 21 giri 26'32"242 2 - Paul Loup Chatin - Tech 1 - 6"747 3 - Kevin Gilardoni - Torino - 8"645 4 - Yann Zimmer - ARTA - 9"290 5 - Stefano Colombo - Torino - 21"986 6 - Cristiano Marcellan - Tech 1 - 22"318 7 - Roman Mavlanov - Boetti - 44"129. 8 - Alexandre Cougnaud - ARTA - 59"739 9 - Melville McKee - ARTA - 1'14"755 10 - Gregoire Demoustier - Tech 1 - 1'38"863 11 - Amir Mesny - ARTA - 1 giro 12 - Edolo Ghirelli - One - 1 giro Giro più veloce: Javier Tarancon 1'14"512 Ritirati 1° giro - Giada De Zen 2° giro - Niccolò Rocca 2° giro - Thomas Jager. 6° giro - Mauro Calamia 8° giro - Cristof Von Grunigen 9° giro - Federico Gibbin Il campionato 1.Tarancon 164; 2.Zimmer 148; 3.McKee 125; 4.Chatin 124; 5.Jager 106; 6.Marcellan 77; 7.Gilardoni 71; 8.Colombo 68; 9.Gibbin, Von Grunigen, Mavlanov 62. Convincente weekend di Gilardoni, sotto. Sopra, McKee quarto in gara 1 65 F.ACI-CSAI ABARTH GARE A VARANO CAMPLESE FERMA LO STRANIERO Bravo Camplese, vincitore di gara 2 Patrick Niederhauser e Michael Heche a Vallelunga nella prima prova del tricolore Abarth, ancora Niederhauser e Sergey Sirotkin nella tappa europea di Valencia. A Varano, nel secondo appuntamento della serie italiana, l’incubo dei piloti stranieri si è riproposto con il pilota di Jenzer, Niederhauser, mattatore assoluto in qualifica e in gara 1, questa volta seguito da Gerrard Barrabeig, al primo podio per BVM Target. E poi Sergey Sirotkin, Nicolas Costa, Roman De Beeer. Passa lo straniero insomma. Ma in gara 2, grazie anche allo schieramento ribaltato, Lorenzo Camplese ha interrotto questa moda che da tempo vige in Italia (non per niente il francese Maisano ha vinto l’Abarth 2010) mettendo il suo nome al fianco dell’uno della classifica. Bravo Camplese che ha tenuto a bada il solito Niederhauser, ormai in fuga nella classifica di campionato. Niente da fare per Riccardo Agostini, dato favorito alla vigilia della stagione 2010, ma già troppo lontano dallo svizzero e a centro gruppo a Varano. Due ritiri hanno fermato Luca Ghiotto, che in qualifica si era ben difeso. 1 – Niederhauser senza rivali 2 – La crescita di Barrabeig 3 – Camplese primo italiano vincente 4 – Agostini lontano dai leader 5 – BVM Target antagonista di Jenzer 66 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1 - Patrick Niederhauser - Jenzer - 27 giri 29'13"292 2 - Gerrard Barrabeig - BVM Target - 10"000 3 - Sergey Sirotkin - Jenzer - 13"389 4 - Nicolas Costa - Cram - 14"264 5 - Roman De Beer - Victoria - 15"948 6 - Lorenzo Camplese - BVM Target - 17"984 7 - Yoshitaka Kuroda - Euronova - 19"097 8 - Riccardo Agostini - Villorba - 20"340 9 - Michael Heche - BVM Target - 23"487 10 - Antonio Spavone - JD - 28"636 11 - Mario Marasca - BVM Target - 44"286 12 - Emanuele Zonzini - Composit - 44"788 13 - Giorgio Roda - Cram - 52"309 14 - Vicky Piria - Prema - 57"013 15 - Alessandra Brena - Euronova - 58"610 16 - Robert Visoiu - Jenzer - 1 giro 17 - Daniele Orsini - Emmebi - 1 giro 18 - Lorenzo Foglia - Diegi - 3 giri Giro più veloce: Patrick Niederhauser 1'04"432 Ritirati 15° giro - Luca Ghiotto L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 22 MAGGIO 2011 1 - Lorenzo Camplese - BVM Target - 27 giri 29'35"000 2 - Patrick Niederhauser - Jenzer - 2"621 3 - Sergey Sirotkin - Jenzer - 4"087 4 - Gerrard Barrabeig - BVM Target - 7"617 5 - Robert Visoiu - Jenzer - 8"847 6 - Nicolas Costa - Cram - 9"331 7 - Michael Heche - BVM Target - 11"432. 8 - Emanuele Zonzini - Composit - 20"213 9 - Antonio Spavone - JD - 39"695 10 - Marco Marasca - BVM Target - 41"415 11 - Alessandra Brena - Euronova - 43"372 12 - Daniele Orsini - Emmebi - 43"951 Giro più veloce: Patrick Niederhauser 1'04"746 A sinistra, Niederhauser allunga in campionato. Sotto, troppa grinta per Kuroda Ritirati 24° giro - Riccardo Agostini 24° giro - Roman De Beer 23° giro - Luca Ghiotto 20° giro - Giorgio Roda 13° giro - Yoshitaka Kuroda 7° giro - Vicky Piria 7° giro - Lorenzo Foglia Il campionato 1.Niederhauser 64; 2.Heche 35; 3.Costa 34; 4.Sirotkin 30; 5.Barrabeig 25; 6.De Beer 24; 7.Camplese, Agostini 19; 9.Visoiu 14; 10.Ghiotto 11. 67 NASCAR CAMPING WORLD TRUCK SERIES RAIKKONEN 15° ALL’ESORDIO Marco Cortesi Si è chiuso con un quindicesimo posto il debutto di Kimi Raikkonen nella NASCAR Camping World Truck Series a Charlotte. In vetta si è issato il suo patron Kyle Busch che, preso il comando nelle fasi finali, ha conquistato il successo conducendo gli ultimi 7 giri. Ironia della sorte, è stato proprio lui a mettere sotto di un giro Raikkonen, rendendosi protagonista di un testacoda che ha costretto ad esporre la bandiera gialla nel corso del 51esimo 68 passaggio. Il pilota finlandese ha però recuperato una posizione a pieni giri, correndo senza errori salvo per un piccolo contatto a muro poco dopo il via. "C'è stata una bella atmosfera - ha spiegato Raikkonen - sono stati tutti gentili nel dare il benvenuto. E' tutto più semplice una volta che hai fatto almeno una gara, per imparare i restart, dove andare a piazzarsi e tutto il resto. Non è una sola cosa da imparare. Si tratta di sapere come mettersi nella posizione migliore, ma non c'è stato nulla di veramente sorprendente". E dopo l'esordio, è già in arrivo la prossima sfida, con il debutto nella Nationwide Series, sempre sotto la supervisione di Kyle Busch. "Sfortunatamente, il truck non aveva l'handling che Kimi si aspettava - ha spiegato il giovane pilota di Las Vegas - Da quello che mi hanno detto, ha fatto un buon lavoro, anche se pare che dovremo mettere una nuova fiancata destra… La prossima settimana in Nationwide Series la gomma che Goodyear porterà avrà un po' più di grip, con la conseguenza di un feeling migliore…" I numeri del weekend di Kimi Qualifica: 31° (31"593) Pole: Timothy Peters (30"474) Gara: 15° a pieni giri (1° Kyle Busch) Premi: 9.500$ (1° Kyle Busch 37.500$) Montoya, una vecchia conoscenza di Raikkonen è passato per gli onori di casa. Sopra, il finlandese durante una fase di pit stop. 69 NASCAR ALL STRA RACE A CHARLOTTE EDWARDS IL MILIO Marco Cortesi Vittoria ed assegno da 1 milione di dollari per Carl Edwards nell'All-Star Race di Charlotte, gara extra-campionato della NASCAR Sprint Cup. Il pilota di casa Ford è riuscito a prevalere anche grazie all'eccellente lavoro del Roush Racing in corsia box, in grado di dagli lo spunto decisivo su Kyle Busch. Non tutto è stato perfetto per Edwards, che ha visto la propria vettura seriamente danneggiata dopo l'arrivo. Fatale una buca durante sul prato dell'infield durante i burnout celebrativi. Ottima la prova di David Reutimann, terzo per il team Waltrip, mentre Tony Stewart, quarto, ha preceduto Greg Biffle e Matt Kenseth. Nello Showdown, gara preliminare che garantiva l'accesso alla competizione principale, il successo era andato a David Ragan. 70 L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 21 MAGGIO 2011 1 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 100 giri 2 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 100 3 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 100 4 - Tony Stewart (Chevrolet) - Stewart/Haas - 100 5 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 100 6 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 100 7 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 100 8 - David Ragan (Ford) - Roush - 100 9 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 100 10 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart/Haas - 100 11 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 100 12 - Juan Montoya (Chevrolet) - Ganassi - 100 13 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 100 14 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 100 15 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 100 16 - Clint Bowyer (Chevrolet) - Childress - 100 17 - Jamie McMurray (Chevrolet) - Ganassi - 100 18 - Brad Keselowski (Dodge) - Penske - 99 19 - Mark Martin (Chevrolet) - Hendrick - 93 20 - Regan Smith (Chevrolet) - Furniture Row - 90 21 - Kasey Kahne (Toyota) - Red Bull - 59 La partenza della All Star Race con Kyle Busch davanti a tutti ONARIO Carl Edwards e Kyle Busch “spalla contro spalla” si giocano la vittoria milionaria. Sopra il vincitore assediato dai fans e dagli uomini del team Roush David Ragan sorpassa Brad Keselowski a due giri dalla fine e va a vincere la Sprint Showdown, gara che permetteva l’accesso alla competizione principale 71 PRODUZIONE AUDI A6 AVANT COPIA CARBO Marco Marelli Si potrà avere solo dal prossimo settembre. Ma intanto già si fa vedere e si presenta. La nuova Audi A6 Avant è più leggera, ha nuovi motori tra cui un diesel biturbo da 313 cavalli a sei cilindri, e rimane lunga 493 centimetri. I motori sono sei, un quattro cilindri entry level (2.0 TDI da 177 CV) e cinque V6. Due le unità a benzina: 2.8 FSI da 204 CV e 3.0 TFSI da 300 CV. Il diesel 3.0 TDI si offre in tre versioni: 204, 245 e 313 CV. Come sulla berlina ricchissimo è il listini optional. Si ricordano l'Audi drive select (che permette di regolare motore, 72 telaio e sistemi di assistenza in quattro modalità), le sospensioni pneumatiche adattive, i sedili ventilati e riscaldabili, il climatizzatore a quattro zone, l'avviamento senza chiave, l'head up display, il sistema di navigazione e infotainment Audi connect, le luci adattive, il sistema "pre sense" che protegge dalle collisioni e l'"active lane assist" che evita involontari cambi di corsia, i cerchi fino a 20 pollici e il pacchetto sportivo S line oltre a svariati materiali per gli interni e i fari a led. Interessante, infine, il sistema di apertura elettrica del portellone, che si aziona anche a comando gestuale, passando il piede davanti a una fotocellula, utile quando si hanno le mani occupate dai sacchetti, come sulla Volkswagen Passat. Per quanto riguarda lo stile colpisce la continua evoluzioni delle forme di base senza nessuna vera rottura. Questa politica sta facendo assomigliare un po' troppo tutti i modelli e ricorda quello già vissuto in BMW prima dell'era Bangle. Cioè buone automobili ma troppo, troppo sempre tutte simili. Il presidente di Audi, Stadler, ha detto: "E' la più bella station in assoluto." A leggere i blog e ad ascoltare le prime impressioni dei non addetti ai lavori però non tutti sono concordi. Solo il tempo dirà chi avrà ragione. Stesse dimensioni ma anche stile simile, per la serie: “Squadra che vince non si cambia”. Ma per quanto questa politica rimarrà... vincente? NE 73 I CALENDARI 2011 I VINCITORI DELLE GA FORMULA 1 13 marzo – Al Sakhir (annullata) 27 marzo - Melbourne Sebastian Vettel 10 aprile - Sepang Sebastian Vettel 17 aprile - Shanghai Lewis Hamilton 8 maggio - Istanbul Sebastian Vettel 22 maggio - Barcellona 29 maggio - Montecarlo 12 giugno - Montreal 26 giugno - Valencia 10 luglio - Silverstone 24 luglio - Nurburgring 31 luglio - Budapest 28 agosto - Spa 11 settembre - Monza 25 settembre - Singapore 9 ottobre - Suzuka 16 ottobre - Yeongam 30 ottobre - India 13 novembre - Abu Dhabi 27 novembre – San Paolo MONDIALE RALLY 10-13 febbraio - Svezia Hirvonen-Lhetinen 3-6 marzo - Messico Loeb-Elena 24-27 marzo - Portogallo Ogier-Ingrassia 13-16 aprile - Giordania Ogier-Ingrassia 5-8 maggio - Italia Loeb-Elena 26-29 maggio - Argentina 16-19 giugno - Grecia 28-30 luglio - Finlandia 18-21 agosto - Germania 8-11 settembre - Australia 29 settembre-2 ottobre - Francia 20-23 ottobre - Spagna 10-13 novembre - Gran Bretagna IRC 18-22 gennaio – Monte Carlo Bouffier-Panseri 14-16 aprile - Canarie Hanninen-Markkula 13-15 maggio - Tour de Corse Neuville-Gilsoul 2-4 giugno – Prime Yalta 23-25 giugno - Ypres 14-16 luglio - Azzorre 4-6 agosto - Vinho Madeira 26-28 agosto - Barum 9-11 settembre - Mecsek 22-24 settembre - Sanremo 7-9 ottobre - Scozia 3-5 novembre – Cipro 74 MOTO GP 20 marzo – Losail Casey Stoner 3 aprile - Jerez Jorge Lorenzo 24 aprile - Motegi (annullato) 1 maggio - Estoril Dani Pedrosa 15 maggio - Le Mans Casey Stoner 5 giugno - Barcellona 12 giugno - Silverstone 25 giugno - Assen 3 luglio - Mugello 17 luglio - Sachsenring 24 luglio - Laguna Seca 14 agosto - Brno 28 agosto -Indianapolis 4 settembre - Misano 18 settembre - Alcaniz 16 ottobre - Phillip Island 23 ottobre -Sepang 6 novembre - Valencia GP2 8 maggio - Istanbul Grosjean / Coletti 22 maggio - Barcellona 29 maggio - Montecarlo 26 giugno - Valencia 10 luglio - Silverstone 24 luglio - Nurburgring 31 luglio - Budapest 28 agosto - Spa 11 settembre - Monza GP2 ASIA 12 febbraio – Abu Dhabi Bianchi / Coletti 27 marzo – Imola Grosjean / Clos F.NIPPON 15 maggio – Suzuka Andre Lotterer 5 giugno – Autopolis 17 luglio – Fuji 7 agosto – Motegi 4 settembre – Suzuka 25 settembre – Sugo 6 novembre – Motegi 14 novembre – Fuji (extra camp) INDYCAR 27 marzo - St Petersburg Dario Franchitti 10 aprile - Birmingham Will Power 17 aprile - Long Beach Mike Conway 1 maggio - San Paolo Will Power 29 maggio - Indianapolis 11 giugno - Fort Worth 19 giugno – West Allis 25 giugno - Newton 10 luglio - Toronto 24 luglio - Edmonton 7 agosto - Lexington 14 agosto - Loudon 28 agosto - Sonoma 4 settembre - Baltimora 18 settembre - Motegi 2 ottobre - Sparta 16 ottobre - Las Vegas (?) SUPERLEAGUE 5 giugno - Assen 3 luglio – Navarra 10 luglio – Magny Cours 17 luglio - Zolder 7 agosto - Donington 11 settembre - Smolensk 25 settembre – Cina 9 ottobre – Curitiba 16 ottobre – Brasile 13 novembre – Emirati Arabi 26 novembre – Nuova Zelanda AUTO GP 15 maggio – Monza Venturini / Onidi 5 giugno – Budapest 19 giugno – Brno 17 luglio – Donington 31 luglio – Oschersleben 21 agosto – Bucarest 4 settembre – Valencia WORLD SERIES RENAULT 17 aprile – Alcaniz Rossi / Korjus 1 maggio – Spa Wickens /Vergne 15 maggio – Monza Korjus / Ricciardo 29 maggio – Montecarlo 19 giugno – Nurburgring 3 luglio – Budapest 21 agosto – Silverstone 18 settembre – Le Castellet 9 ottobre – Barcellona ARE 2011 GP3 8 maggio - Istanbul Zanella / Zanella 22 maggio - Barcellona Melker / Sims 26 giugno - Valencia 10 luglio - Silverstone 24 luglio - Nurburgring 31 luglio - Budapest 28 agosto - Spa 11 settembre - Monza 16 aprile – Monza Nasr / Svendsen-Cook / Nasr 25 aprile – Outlon Park Foresti / Christodoulou / Nasr 15 maggio – Snetterton Magnussen / Foresti / Magnussen 19 giugno – Brands Hatch 3 luglio – Nurburgring 17 luglio – Le Castellet 30 luglio – Spa 4 settembre – Rockingham 25 settembre – Donington 9 ottobre – Silverstone F.2 17 aprile - Silverstone Bortolotti / Monras 15 maggio - Magny Cours Zanella / Zanella 26 giugno - Spa 3 luglio - Nurburgring 24 luglio - Brands Hatch 28 agosto - Zeltweg 2 ottobre - Monza 30 ottobre - Barcellona FORMEL 3 TROFEO INTERNAZIONALE F.3 22 maggio - Pau 31 luglio - Spa 14 agosto - Zandvoort 20 novembre - Macao 27 novembre - Yeongam TBA - Hockenheim 24 aprile – Oschersleben Stanaway / Stanaway 7 maggio – Spa Bachler / Stanaway 15 maggio – Sachsenring Stanaway / Bachler 5 giugno – Assen 12 giugno – Zolder 14 agosto – Zeltweg 4 settembre – Lausitzring 18 settembre – Assen 2 ottobre – Hockenheim EUROPEAN F.3 OPEN F.3 EURO SERIES 3 aprile - Le Castellet Melker / Merhi / Juncadella 1 maggio - Hockenheim Merhi / Juncadella / Merhi 15 maggio - Zandvoort Melker / Sato / Wittman 5 giugno - Zeltweg 3 luglio - Norisring 7 agosto - Nurburgring 11 settembre - Silverstone 2 ottobre - Valencia 23 ottobre - Hockenheim F.3 ITALIA 15 maggio - Franciacorta Mancinelli / Mais 5 giugno - Misano 17 luglio - Imola 7 agosto - Spa 4 settembre - Adria 18 settembre - Vallelunga 2 ottobre - Mugello 16 ottobre - Monza BRITISH F.3 ano 17 aprile - Valencia Jokinen / Fernandez 15 maggio - Magny Cours Correa / Jokinen 26 giugno - Spa 24 luglio - Brands Hatch 18 settembre - Portimao 3 ottobre - Monza 17 ottobre - Jerez 30 ottobre - Barcellona JAPAN F.3 15 maggio – Suzuka Yasuda / Yamauchi 12 giugno – Fuji 17 luglio – Fuji 7 agosto – Motegi 28 agosto – Okayama 25 settembre - Sugo EUROCUP F.RENAULT 17 aprile – Alcaniz Sainz / Stevens 1 maggio – Spa Sainz / Kvyat 19 giugno – Nurburgring 3 luglio – Budapest 21 agosto – Silverstone 18 settembre – Le Castellet 9 ottobre – Barcellona F.RENAULT ALPS 27 marzo – Monza Gibbin / Zimmer 8 maggio – Imola McKee / McKee 22 maggio – Pau 12 giugno – Zeltweg 3 luglio – Budapest 18 settembre – Le Castellet 2 ottobre – Spa F.RENAULT NEC 10 aprile - Hockenheim Kvyat / Sainz / Sainz 1 maggio - Spa Sainz / Kvyat 14 maggio - Nurburgring 5 giugno - Assen 31 luglio - Oschersleben 14 agosto - Zandvoort 28 agosto - Most 11 settembre - Digione 25 settembre - Monza F.ABARTH EUROPEAN SERIES 8 maggio – Valencia Niederhauser / Sirotkin 5 giugno – Misano 7 agosto – Spa 28 agosto – Zeltweg 11 settembre – Hockenheim 2 ottobre – Mugello 16 ottobre – Monza F.ACI-CSAI ABARTH 17 aprile – Vallelunga Niederhauser / Heche 22 maggio – Varano 5 giugno – Misano 17 luglio – Imola 7 agosto – Spa 2 ottobre – Mugello 16 ottobre – Monza CHALLENGE F.RENAULT ITALIA 27 marzo – Monza Mancinelli / Boffo 8 maggio – Imola Ciccaglioni / Mancinelli 28 maggio – Mugello 12 giugno – Zeltweg 24 luglio – Misano 26 settembre - Varano 2000 LIGHT 20 marzo - Imola Calamia / Von Grunigen 10 aprile - Franciacorta Frisone / Frisone 1 maggio - Imola Pellitteri / Pellitteri 22 maggio – Varano 2 luglio - Imola 4 settembre - Adria 2 ottobre - Monza I CALENDARI 2011 3000 LIGHT 10 aprile - Franciacorta Marco Betti 1 maggio - Magione Marco Betti 10 luglio - Adria 31 luglio - Pergusa 4 settembre - Adria 24 ORE DI LE MANS 12 giugno LE MANS SERIES 3 Aprile – Le Castellet Collard-Tinseau-Jousse 8 maggio – Spa Gené-Wurz-Davidson 3 luglio – Imola 11 settembre – Silverstone 25 settembre – Estoril ILMC 19 marzo – 12 Ore di Sebring Panis-Lapierre-Duval 8 maggio – 6 Ore di Spa Gené-Wurz-Davidson 11 giugno – 24 Ore di Le Mans 3 luglio – 6 Ore di Imola 11 settembre – 6 Ore di Silverstone 1 ottobre – Petit Le Mans a Road Atlanta 12 novembre – Cina (?) FIA GT1 26 marzo - Abu Dhabi Piccione-Dusseldorp 10 aprile - Zolder Winkelhock-Basseng 8 maggio - Portimao Luhr-Krumm 15 maggio - Sachsenring Hohenadel-Piccini 5 giugno - Silverstone 3 luglio - Navarra 17 luglio - Le Castellet 4 settembre - Ordos 23 ottobre - Curitiba 6 novembre - San Luis ENDURANCE SERIES 17 aprile - Monza Ruberti-Roda-Giammaria 5 giugno - Silverstone 17 luglio - Le Castellet 31 luglio - Spa 2 ottobre - Hockenheim 30 ottobre - Barcellona GT OPEN 1 maggio – Imola Frezza-Lopez / Ceccato-Barba 15 maggio – Magny Cours Montermini-Moncini / Frezza-Lopez 26 giugno – Spa 24 luglio – Brands Hatch 28 agosto – Zeltweg 18 settembre – Portimao 2 ottobre – Monza 30 ottobre - Barcellona 76 SUPER GT JAP 1 maggio – Fuji Motoyama-Treluyer 22 maggio – Okayama 19 giugno – Sepang 31 luglio – Sugo 21 agosto – Suzuka 11 settembre – Fuji 2 ottobre – Autopolis 16 ottobre – Motegi 13 novembre – Fuji DTM 1 maggio - Hockenheim Bruno Spengler 15 maggio - Zandvoort Mike Rockenfeller 5 giugno - Zeltweg 19 giugno - Lausitzring 3 luglio - Norisring 7 agosto - Nurburgring 4 settembre - Brands Hatch 18 settembre - Oschersleben 2 ottobre - Valencia 23 ottobre - Hockenheim WTCC 20 marzo - Curitiba Huff / Menu 24 aprile - Zolder Huff / Tarquini 15 maggio - Monza Huff / Huff 19 giugno - Brno 3 luglio - Porto 17 luglio - Donington 31 luglio - Oschersleben 4 settembre - Valencia 23 ottobre - Suzuka 5 novembre - Cina 20 novembre – Macao GRAND AM 29 gennaio - 24 Ore di Daytona Hand-Pruett-Rahal-Rojas 5 marzo - Homestead Pruett-Rojas 9 aprile - Birmingham Pruett-Rojas 14 maggio - Virginia Barbosa/Borcheller/France 30 maggio - Lime Rock 4 giugno - Watkins Glen 25 giugno - Road America 9 luglio - Laguna Seca 24 liglio - Milville 13 agosto - Watkins Glen 20 agosto - Montreal 17 settembre - Mid-Ohio ALMS 16 marzo – Sebring Lapierre-Panis-Duval 16 aprile – Long Beach Graf/Luhr 9 luglio – Lakeville 24 luglio – Mosport 6 agosto – Lexington 21 agosto – Elkhart Lake 4 settembre – Baltimora 17 settembre – Laguna Seca 1 ottobre – Braselton NASCAR 20 febbraio – Daytona Trevor Bayne 27 febbraio – Phoenix Jeff Gordon 6 marzo – Las Vegas Carl Edwards 20 MARZO – BRISTOL Kyle Busch 27 marzo – Fontana Kevin Harvick 3 aprile – Martinsville Kevin Harvick 9 aprile – Fort Worth Matt Kenseth 17 aprile – Talladega Jimmie Johnson 30 aprile – Richmond Kyle Busch 7 maggio – Darlington Regan Smith 15 maggio – Dover Matt Kenseth 29 maggio – Charlotte 5 giugno – Kansas 12 giugno – Pocono 19 giugno – Michigan 26 giugno – Sonoma 2 luglio – Daytona 9 luglio – Kentucky 17 luglio – Loudon 31 luglio – Indianapolis 7 agosto – Pocono 14 agosto – Watkins Glen 21 agosto – Michigan 27 agosto – Bristol 4 settembre – Atlanta 10 settembre – Richmond 18 settembre – Chicago 25 settembre – Loudon 2 ottobre – Dover 9 ottobre – Kansas 15 ottobre – Charlotte 23 ottobre – Talladega 30 ottobre – Martinsville 6 novembre – Fort Worth 13 novembre – Phoenix 20 novembre – Miami SUPERSTARS 10 aprile – Monza Pigoli / Cerruti 8 maggio – Valencia Bertolini / Palma 22 maggio – Portimao 5 giugno – Misano 19 giugno – Donington 10 luglio – Misano 7 agosto – Spa 11 settembre – Hockenheim 25 settembre – Mugello 9 ottobre – Vallelunga GT SPRINT SUPERSTARS 10 aprile – Monza Mugelli / Palma 22 maggio – Portimao 10 luglio – Misano 7 agosto – Spa 11 settembre – Hockenheim 25 settembre – Mugello 9 ottobre – Vallelunga GT ITALIA 17 aprile - Vallelunga Bonamico / Sonvico 5 giugno - Misano 19 giugno - Magione 17 luglio - Imola 31 luglio - Mugello 18 settembre - Vallelunga 2 ottobre - Mugello 16 ottobre - Monza FERRARI CHALLENGE 10 aprile – Monza Gai / Gai 11 giugno – Le Mans 10 luglio – Misano 4 settembre - Zeltweg 25 settembre – Mugello 9 ottobre - Vallelunga TROFEO MASERATI 1 maggio - Imola Baldi / Baldi 15 maggio - Monza Sbirrazzuoli / Gai 5 giugno - Hungaroring 26 giugno - Spa 17 luglio - Donington 4 settembre - Valencia 18 settembre - Vallelunga 2 ottobre - Mugello TROFEO LAMBORGHINI 17 aprile – Monza Amos / Amos / Leimer 5 giugno – Silverstone 17 luglio – Le Castellet 31 luglio – Spa 2 ottobre – Hockenheim 30 ottobre – Barcellona EUROMEGANE TROPHY 17 aprile – Alcaniz Comini / Comini 1 maggio – Spa Comini / Comini 19 giugno – Nurburgring 3 luglio – Budapest 21 agosto – Silverstone 18 settembre – Le Castellet 9 ottobre – Barcellona EUROCUP CLIO 1 maggio – Spa Milan / Milan 19 giugno – Nurburgring 18 settembre – Le Castellet 9 ottobre – Barcellona CLIO CUP ITALIA 27 marzo – Monza Nogues / Marchetti 8 maggio – Imola Nogues / Nogues 29 maggio – Mugello 12 giugno – Zeltweg 24 luglio – Misano 25 settembre – Varano ENDURANCE CHAMPIONS CUP 27 marzo - 4 Ore di Monza Perazzini-Cioci 15 maggio - 500 Miglia di Imola Invernizzi-Venturi-Maino 23 luglio - 6 Ore di Misano 20 novembre - 6 Ore di Vallelunga TURISMO SERIE 17 aprile - Adria Toby / Toby 15 maggio - Imola Tramontozzi 12 giugno - Zeltweg 3 luglio - Franciacorta 24 luglio - Misano 25 settembre - Varano 23 ottobre - Vallelunga COPPA ITALIA 17 aprile - Adria Mengozzi / Romano 8 maggio - Imola Bianco / Pasquinelli 29 maggio - Mugello 12 giugno - Zeltweg 3 luglio - Franciacorta 24 luglio - Misano 25 settembre - Varano 23 ottobre - Vallelunga CITE 17 aprile - Vallelunga Necchi / Bacci 15 maggio - Franciacorta Necchi / Necchi 5 giugno - Misano 19 giugno - Magione 17 luglio - Imola 31 luglio - Mugello 4 settembre - Adria 2 ottobre - Monza PORSCHE CARRERA CUP 1 maggio - Imola Balzan / Postiglione 15 maggio - Franciacorta Balzan / Mapelli 5 giugno - Misano 26 giugno - Nurburgring 31 luglio - Mugello 18 settembre - Vallelunga 16 ottobre - Monza PORSCHE TARGA TRICOLORE 3 aprile - Imola 8 maggio - Misano 22 maggio - Zeltweg 3 luglio - Monza 11 settembre - Mugello 9 ottobre - Adria 30 ottobre - Vallelunga ITALIANO RALLY 24-27 marzo – Ciocco Andreucci-Andreussi 17 aprile – 1000 Miglia Andreucci-Andreussi 8 maggio – Costa Smeralda Andreucci-Andreussi 5 giugno – Targa Florio 19 giugno – Salento 14-16 luglio – San Crispino 4 settembre – Alpi Orientali 18 settembre – San Martino di Castrozza TROFEO RALLY ASFALTO 1 maggio – Aosta Pedersoli-Romano 29 maggio – Marca 12 giugno – Lanterna 26 giugno – Appennino Reggiano 28 agosto – Proserpina 25 settembre – Sanremo 23 ottobre – Como TROFEO RALLY TERRA 3 aprile – Adriatico Navarra-Fedeli 8 maggio – Costa Smeralda Trentin / De Marco 3 luglio – San Marino 17 luglio – San Crispino 2 ottobre – Azzano 30 ottobre – Conca d’Oro IDOMENICA CALENDARI 2011 PER DOMENICA 22 gennaio IRC a Montecarlo 29 gennaio 24 Ore di Daytona 13 febbraio Mondiale Rally in Svezia GP2 Asia ad Abu Dhabi 20 febbraio GP2 Asia ad Al Sakhir Nascar a Daytona 27 febbraio Nascar a Phoenix 6 marzo Mondiale Rally in Messico Grand Am a Homestead Nascar a Las Vegas 20 marzo GP2 Asia a Imola WTCC a Curitiba ALMS a Sebring Nascar a Bristol 2000 Light a Magione 3000 Light a Magione MotoGP a Losail 27 marzo F.1 a Melbourne Mondiale Rally in Portogallo Indycar a Saint Petersburg Nascar a Fontana GT1 ad Abu Dhabi F.Renault ALPS a Monza Challenge F.Renault Italia a Monza Clio Cup a Monza Endurance Cup a Monza Italiano Rally al Ciocco 3 aprile F.3 Euro Series a Le Castellet Le Mans Series a Le Castellet Nascar a Martinsville Targa Tricolore Porsche a Imola Trofeo Rally Terra Adriatico MotoGP a Jerez 10 aprile F.1 a Sepang Indycar a Birmingham Grand Am a Birmingham Nascar a Fort Worth GT1 a Zolder Superstars a Monza GT Sprint Superstars a Monza Ferrari Challenge a Monza 2000 Light a Franciacorta 3000 Light a Franciacorta 17 aprile F.1 a Shanghai Mondiale Rally in Giordania Indycar a Long Beach ALMS a Long Beach Nascar a Talladega World Series Renault ad Alcaniz Eurocup F.Renault ad Alcaniz Eurocup Megane ad Alcaniz F.2 a Silverstone British F.3 a Monza Endurance Series a Monza European F3 Open a Valencia F.ACI-CSAI Abarth a Vallelunga GT Italia a Vallelunga CITE a Vallelunga Turismo Serie ad Adria Coppa Italia ad Adria IRC alle Canarie Italiano Rally 1000 Miglia 24 aprile British F.3 a Oulton Park Formel 3 a Oschersleben Adac Masters a Oschersleben WTCC a Zolder 1 maggio Indycar a San Paolo World Series Renault a Spa Eurocup F.Renault a Spa Eurocup Megane a Spa Eurocup Clio a Spa F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim GT Open a Imola Trofeo Maserati a Imola Porsche Carrera Cup a Imola 2000 Light a Imola 3000 Light a Magione Super Gt Jap al Fuji Nascar a Richmond Trofeo Rally Asfalto ad Aosta MotoGP a Estoril 8 maggio F.1 a Istanbul GP2 a Istanbul GP3 a Istanbul Mondiale Rally in Italia F.Renault ALPS a Imola Challenge F.Renault Italia a Imola Clio Cup a Imola Coppa Italia a Imola Targa Tricolore Porsche a Misano Superstars a Valencia F.Abarth European Series a Valencia GT1 a Portimao Le Mans Series a Spa Formel 3 a Spa Nascar a Darlington Italiano Rally al Costa Smeralda Trofeo Rally Terra Costa Smeralda 15 maggio World Series Renault a Monza IRC in Corsica WTCC a Monza Trofeo Maserati a Monza Auto GP a Monza F.Nippon a Suzuka Japan F.3 a Suzuka GT1 a Sachsenring F.3 Euro Series a Zandvoort DTM a Zandvoort F.2 a Magny-Cours European F3 Open a Magny-Cours GT Open a Magny-Cours F.3 Italia a Franciacorta CITE a Franciacorta Porsche Carrera Cup a Franciacorta Turismo Serie a Imola Endurance Cup a Imola British F.3 a Snetterton Formel 3 al Sachsenring Adac Masters al Sachsenring Grand Am a Danville Nascar a Dover MotoGP a Le Mans 22 maggio F.1 a Barcellona GP2 a Barcellona GP3 a Barcellona F.3 internazionale a Pau F.Renault ALPS a Pau F.ACI-CSAI Abarth a Varano 2000 Light a Varano Superstars a Portimao GT Sprint Superstars a Portimao Super Gt Jap Okayama Targa Tricolore Porsche a Zeltweg 29 maggio F.1 a Montecarlo GP2 a Montecarlo World Series Renault a Montecarlo Mondiale Rally in Argentina Indycar a Indianapolis Grand Am a Lime Rock Nascar a Charlotte Clio Cup al Mugello Challenge F.Renault Italia al Mugello Coppa Italia al Mugello Trofeo Rally Asfalto Marca 5 giugno IRC a Yalta Auto GP a Budapest Superleague ad Assen Formel 3 ad Assen F.Nippon ad Autopolis F.3 Euro Series a Zeltweg DTM a Zeltweg GT1 a Silverstone Endurance Series a Silverstone F.3 Italia a Misano F.Abarth European Series a Misano F.ACI-CSAI Abarth a Misano GT Italia a Misano Superstars a Misano CITE a Misano Porsche Carrera Cup a Misano Trofeo Maserati Grand Am a Watkins Glen Nascar a Kansas Italiano Rally Targa Florio MotoGP a Barcellona 12 giugno F.1 a Montreal 24 Ore di Le Mans Ferrari Challenge a Le Mans Indycar a Fort Worth Nascar a Pocono Formel 3 a Zolder Adac Masters a Zolder Japan F.3 al Fuji F.Renault ALPS a Zeltweg Clio Cup a Zeltweg Challenge F.Renault Italia a Zeltweg Turismo Serie a Zeltweg Coppa Italia a Zeltweg Trofeo Rally Asfalto Lanterna MotoGP a Silverstone 19 giugno Mondiale Rally in Grecia Indycar a West Allis Nascar a Michigan WTCC a Brno Auto GP a Brno World Series Renault al Nurburgring Eurocup F.Renault al Nurburgring Eurocup Megane al Nurburgring Eurocup Clio al Nurburgring British F.3 a Brands Hatch Superstars a Donington Super Gt Jap a Sepang GT Italia a Magione CITE a Magione Italiano Rally al Salento 26 giugno F.1 a Valencia GP2 a Valencia GP3 a Valencia Indycar a Newton Nascar a Sonoma F.2 a Spa European F3 Open a Spa GT Open a Spa Trofeo Maserati a Spa Porsche Carrera Cup al Nurburgring MotoGP ad Assen IRC a Ypres Trofeo Rally Asfalto Appennino Reggiano 3 luglio World Series Renault a Budapest Eurocup F.Renault a Budapest F.Renault ALPS a Budapest Eurocup Megane a Budapest Superleague a Navarra GT1 a Navarra F.3 Euro Series al Norisring DTM al Norisring Le Mans Series a Imola 2000 Light a Imola F.2 al Nurburgring WTCC a Porto Nascar a Daytona Turismo Serie a Franciacorta Coppa Italia a Franciacorta Targa Tricolore Porsche a Monza Trofeo Rally Terra San Marino MotoGP al Mugello 10 luglio F.1 a Silverstone GP2 a Silverstone GP3 a Silverstone Indycar a Toronto Superleague a Magny-Cours Grand Am a Laguna Seca ALMS a Lakeville Nascar a Kentucky Superstars a Misano GT Sprint Superstars a Misano Ferrari Challenge a Misano 3000 Light ad Adria Adac Masters al Nurburgring 17 luglio Superleague a Zolder F.Nippon al Fuji Japan F.3 al Fuji WTCC a Donington Auto GP a Donington Trofeo Maserati a Donington IRC alle Azzorre F.3 Italia a Imola F.ACI-CSAI Abarth a Imola GT Italia a Imola CITE a Imola GT1 a Le Castellet British F.3 a Le Castellet Endurance Series a Le Castellet Nascar a Loudon Italiano Rally a San Crispino Trofeo Rally Terra a San Crispino MotoGP al Sachsenring 24 luglio F.1 al Nurburgring GP2 al Nurburgring GP3 al Nurburgring Indycar a Edmonton F.2 a Brands Hatch GT Open a Brands Hatch European F3 Open a Brands Hatch Grand Am a Milville ALMS a Mosport Clio Cup a Misano Challenge F.Renault Italia a Misano Endurance Cup a Misano Turismo Serie a Misano Coppa Italia a Misano MotoGP a Laguna Seca IDOMENICA CALENDARI 2011 PER DOMENICA 31 luglio F.1 a Budapest GP2 a Budapest GP3 a Budapest Mondiale Rally in Finlandia WTCC a Oschersleben Auto GP a Oschersleben F.3 internazionale a Spa F.Renault ALPS a Spa British F.3 a Spa Endurance Series a Spa Nascar a Indianapolis Super Gt Jap a Sugo GT Italia al Mugello CITE al Mugello Porsche Carrera Cup al Mugello 3000 Light a Pergusa 7 agosto Indycar a Lexington ALMS a Lexington Nascar a Pocono IRC a Madeira Superleague a Donington F.Nippon a Motegi Japan F.3 a Motegi F.3 Euro Series al Nurburgring DTM al Nurburgring F.3 Italia a Spa F.Abarth European Series a Spa F.ACI-CSAI Abarth a Spa Superstars a Spa GT Sprint Superstars a Spa 14 agosto Indycar a Loudon F.3 internazionale a Zandvoort Formel 3 Zeltweg Adac Masters a Zeltweg Grand Am a Watkins Glen Nascar a Watkins Glen MotoGP a Brno 21 agosto Mondiale Rally in Germania Auto GP a Bucarest World Series Renault a Silverstone Eurocup F.Renault a Silverstone Eurocup Megane a Silverstone Grand Am a Montreal ALMS a Elkhart Lake Nascar a Michigan Super Gt Jap a Suzuka 28 agosto F.1 a Spa GP2 a Spa GP3 a Spa F.2 a Zeltweg F.Abarth European Series a Zeltweg Indycar a Sonoma Japan F.3 a Okayama Nascar a Bristol GT Open a Zeltweg IRC a Barum Trofeo Rally Asfalto Proserpina MotoGP a Indianapolis 4 settembre Indycar a Baltimora Nascar ad Atlanta GT1 a Ordos DTM a Brands Hatch WTCC a Valencia ALMS a Baltimora Auto GP a Valencia Trofeo Maserati a Valencia F.3 Italia ad Adria CITE ad Adria 2000 Light ad Adria 3000 Light ad Adria British F.3 a Rockingham Formel 3 al Lausitzring F.Nippon a Suzuka Adac Masters al Lausitzring Ferrari Challenge a Zeltweg Italiano Rally Alpi Orientali MotoGP a Misano 11 settembre F.1 a Monza GP2 a Monza GP3 a Monza Mondiale Rally in Australia IRC a Mecsek Superleague a Smolensk F.3 Euro Series a Silverstone Le Mans Series a Silverstone British F.3 al Nurburgring F.Abarth European Series a Hockenheim Superstars a Hockenheim GT Sprint Superstars a Hockenheim Super Gt Jap al Fuji Targa Tricolore Porsche al Mugello Nascar a Richmond 18 settembre Indycar a Motegi World Series Renault a Le Castellet Eurocup F.Renault a Le Castellet F.Renault ALPS a Le Castellet Eurocup Megane a Le Castellet Eurocup Clio a Le Castellet DTM a Oschersleben F.3 Italia a Vallelunga GT Italia a Vallelunga Porsche Carrera Cup a Vallelunga Trofeo Maserati a Vallelunga GT Open a Portimao European F3 Open a Portimao Formel 3 ad Assen Adac Masters ad Assen Grand Am a Lexington ALMS a Laguna Seca Nascar a Chicago Italiano Rally San Martino di Castrozza MotoGP ad Alcaniz 25 settembre F.1 a Singapore Superleague in Cina F.Nippon a Sugo Japan F.3 a Sugo British F.3 a Donington Le Mans Series a Estoril Superstars al Mugello GT Sprint Superstars al Mugello Ferrari Challenge al Mugello Challenge F.Renault Italia a Varano Clio Cup a Varano Turismo Serie a Varano Coppa Italia a Varano Nascar a Loudon IRC a Sanremo Trofeo Rally Asfalto Sanremo 2 ottobre Mondiale Rally in Francia Indycar a Sparta F.2 a Monza GT Open a Monza European F3 Open a Monza 2000 Light a Monza CITE a Monza F.3 Euro Series a Valencia DTM a Valencia F.3 Italia al Mugello F.Abarth European Series al Mugello F.ACI-CSAI Abarth al Mugello GT Italia al Mugello Trofeo Maserati al Mugello Formel 3 a Hockenheim Adac Masters a Hockenheim Endurance Series a Hockenheim ALMS a Braselton Nascar a Dover Super Gt Jap a Autopolis Trofeo Rally Terra ad Azzano 9 ottobre F.1 a Suzuka World Series Renault a Barcellona Eurocup F.Renault a Barcellona Eurocup Megane a Barcellona Eurocup Clio a Barcellona British F.3 a Silverstone Superstars a Vallelunga GT Sprint Superstars a Vallelunga Ferrari Challenge a Vallelunga Targa Tricolore Porsche ad Adria IRC in Scozia Nascar a Kansas 16 ottobre F.1 a Yeongam Indycar a Las Vegas Superleague in Brasile F.3 Italia a Monza F.Abarth European Series a Monza F.ACI-CSAI Abarth a Monza GT Italia a Monza Porsche Carrera Cup a Monza European F3 Open a Jerez Super Gt Jap a Motegi Nascar a Charlotte MotoGP a Phillip Island 23 ottobre Mondiale Rally in Spagna F.3 Euro Series a Hockenheim DTM a Hockenheim GT1 a Curitiba WTCC a Suzuka Nascar a Talladega Turismo Serie a Vallelunga Coppa Italia a Vallelunga Trofeo Rally Asfalto Como MotoGP a Sepang 30 ottobre F.1 a New Delhi F.2 a Barcellona European F3 Open a Barcellona GT Open a Barcellona Endurance Series a Barcellona Nascar a Martinsville Targa Tricolore Porsche a Vallelunga Trofeo Rally Terra Conca d’Oro 6 novembre F.Nippon a Motegi GT1 a San Luis WTCC a Guangdong IRC a Cipro Nascar a Fort Worth MotoGP a Valencia 13 novembre F.1 ad Abu Dhabi Superleague in Emirati Arabi Mondiale Rally in Gran Bretagna F.Nippon al Fuji Super Gt Jap al Fuji Nascar a Phoenix 20 novembre WTCC a Macao F.3 internazionale a Macao Nascar a Miami Endurance Cup a Vallelunga 27 novembre F.1 a San Paolo Superleague in Nuova Zelanda F.3 internazionale a Yeongam Il graffio di Baffi