Ed. 22 n° 1182
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Parrocchia San Pio X ≈
Loano
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Domenica 16 Marzo 2014
SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA
“ QUESTI È IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN LUI HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO, ASCOLTATELO! ”
San Luca ci propone oggi il Vangelo della Trasfigurazione
di Gesù. Tutto avviene su un alto monte, luogo della presenza di
Dio e con speciali testimoni: Mosè ed Elia, che dicono la
continuità tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Il monte e la nube
ci ricordano il Sinai e il cammino del popolo per arrivare alla
Terra Promessa. Il monte ci rimanda anche a un altro monte sul
quale Gesù salirà: il Calvario. Con la Trasfigurazione , che è una
visione anticipata della Risurrezione, Gesù vuole preparare i suoi
Discepoli (almeno quelli più intimi) ad affrontare con coraggio e
senza disperazione il momento drammatico della morte di Gesù,
in attesa della sua Risurrezione. Nella Trasfigurazione anche il
“Padre” interviene: “questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho
posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”. Se l’ascolto della
Parola e dei Profeti era il tema centrale della Rivelazione
dell’Antico Testamento, ora l’ascolto si fa più preciso per i Discepoli: è l’ascolto di Gesù. Tanti
dicono: “io quando prego, parlo con il Signore”. Benissimo, ma prima lo ascolti? Conosci Gesù?
Conosci la sua Parola, il Vangelo?
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Mercoledì 19 marzo celebriamo la festa di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria.
Giuseppe ha un compito importante nella vita di Gesù: gli dà una famiglia, con Maria, gli dà un
nome, Gesù Salvatore, e gli dà una formazione prima di bambino e poi di uomo. Chissà quante
sono le cose che noi leggiamo nei Vangeli, che Gesù ha imparato da Giuseppe! Se Gesù è stato tre
anni con i suoi Discepoli, prima è stato trent’anni con la sua Famiglia e possiamo immaginare il
fermento evangelico che si è sviluppato in quella casa!
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Papa Francesco, oltre alla lettera per la Quaresima che troviamo in chiesa, propone la Giornata
del Perdono: 28 marzo 2014. In concreto Papa Francesco invita tutti i Cristiani a dedicare quel
giorno alla celebrazione del Sacramento della Penitenza. Faremo arrivare un opuscolo per
prepararci a questo momento così importante nel tempo di Quaresima: Celebrare la misericordia
del Signore e lo metteremo sul tavolino dove ora è l’ Enciclica di Papa Francesco.
Buona Domenica e Buona Quaresima
Don Luciano
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BENEDIZIONI DELLE FAMIGLIE
dalle 14.30 alle 18.00
Martedì 18
marzo
Via Leoncavallo, Via Giordano, Via Donizzetti
Mercoledì 19
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Via Como, Via Varese, Via Cremona
Giovedì 20
“
Via Prigliani, Via Mantova, Via Bergamo
Venerdì 21
“
Via Magenta, Via al Castellaro
Le offerte di questa Domenica con le buste sono per il nuovo impianto luci-voci del Salone
parrocchiale.
Mercoledì 19 marzo: Solennità di S. Giuseppe sposo della B. V. Maria
ore 21: gruppo giovani-adulti legge il profeta Isaia.
Giovedì 20 marzo: ore 17: incontro adulti di Azione Cattolica in sacrestia con don Raul.
Venerdì 21 marzo: ore 20.45: incontro dei Catechisti a S.Agostino.
Sabato 22 marzo: ore 14.30: catechismo
ore 16: ACR-GIOVANISSIMI
Domenica 23 marzo: 3ª Domenica di Quaresima
Sul tavolino dove si trova la lettera di Papa Francesco EVANGELII GAUDIUM da oggi trovate
anche il MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA QUARESIMA 2014. Vi invitiamo
a prenderlo.
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Per la carità nella Quaresima il centro d’ascolto L’INCONTRO propone una sfida:
INVESTI IN SOLIDARIETA’,UNA SOLA FAMIGLIA,CIBO PER TUTTI. Concretamente
noi dovremmo trovare almeno 50 famiglie disposte a dare 20 cent al giorno (6 € al
mese) per un anno, per dare la spesa a una famiglia. Vi invito a prendere il volantino
e a restituire il tagliando compilato.
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Sabato 15 pomeriggio e domenica 16, ad Alassio presso i Salesiani, la 24ORE GIOVANISSIMI.
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Le Sorelle Clarisse ringraziano per i limoni e gli aranci.
Chi lo desidera può scrivere un articolo per il giornale di Pasqua e inviarlo a
[email protected]
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I Santi: SANT ’ ERIBERTO VESCOVO (Il Santo della pioggia)
Nato intorno al 970 a Worms, cittadina tedesca della cui Cattedrale divenne Prevosto, f Fece una
fulminante carriera politica e religiosa: Cancelliere di Ottone III, divenne nel 999 Arcivescovo di
Colonia. Morto Ottone, cadde in disgrazia sotto Enrico II e fu incarcerato. Una volta rimesso in
libertà, Eriberto perde le cariche di Stato. La caduta politica giovò a sé stesso e al prossimo. Impara
a essere Vescovo sul serio. Scopre la vita dei poveri, e i doveri di ogni uomo di Chiesa verso di loro.
Sta in Diocesi, ne percorre ogni città e paese, e ben di rado se ne allontana.
Eriberto lo statista diventa il soccorritore, l’amico e l’alleato dei poveri.
Accade poi che la riconoscenza della gente gli attribuisca miracoli già da
vivo. Quando arriva la pioggia, dopo una tremenda siccità che ha messo la
gente alla fame, tutti in Colonia gridano: «Le preghiere di Eriberto ci hanno
salvati». Il suo cappellano scampa a una grave malattia, una donna cieca
recupera la vista: e riecco ogni volta le voci sul “miracolo del vescovo”.
Questa fama persiste lungamente dopo la sua morte, e per secoli si
invocherà la sua intercessione per avere la pioggia. Viene sepolto nella
chiesa del monastero da lui fondato a Deutz, nell’attuale area urbana di
Colonia. Il Martirologio romano lo elenca tra i santi, ricordando che egli
«ha illuminato il clero e il popolo praticando le virtù che predicava».
Pace e gioia!
(A cura di Lucio Telese Accolito)
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Ciao a tutti!! Ieri dopo i canti siamo andati nella nostra bellissima saletta: per
prima cosa, siccome è la II domenica di Quaresima, ci siamo presi tutti un
impegno che dovremo rispettare per tutta la settimana e abbiamo parlato del
segno di oggi, la veste battesimale, e del suo significato. Dopo di che abbiamo fatto un
bellissimo gioco sull’amicizia: passandoci a turno un gomitolo abbiamo formato una ragnatela
che ci unisce tutti. Con questo gioco abbiamo capito che ognuno di noi è importante nel nostro
gruppo perché ciascuno può dare qualcosa agli altri.
Buona Domenica
Il gruppo
Caro Toto… Questo pomeriggio all’ACR abbiamo iniziato parlando della
Quaresima e riflettendo sui sacrifici che Gesù in quei 40 giorni ha fatto per noi:
innanzi tutto facendoci da esempio massimo. Lui si è sacrificato per aiutarci e
salvarci, quindi, noi ragazzi, abbiamo deciso di fare un fioretto questa
settimana: toglierci qualche vizio o aiutare qualcun altro. Come attività ci siamo rispecchiati
nel gioco “Taboo” che consiste nel far capire una parola alla squadra senza nominare
determinate parole… è stato divertente! E soprattutto ci ha fatto capire che per “vincere” c’è
bisogno di aiutare ed essere aiutati dai nostri compagni non si può arrivare da soli alla “meta”
come appunto ci impegneremo a fare nella nostra quotidianità in questa settimana!
Buona domenica a tutti alla prossima
Il gruppo
Ciao a tutti! Ieri pomeriggio siamo stati fuori a fare gruppo (purtroppo eravamo
solo in due Alice e Gabriele!!) Abbiamo parlato del secondo segno di Quaresima:
la veste. Dopo la spiegazione e una riflessione personale sui peccati che
dobbiamo confessare e quindi “lavare”, e sul “colore” che ognuno da alla sua veste, cioè il
proprio modo di seguire Gesù e mettere in pratica la sua parola. Dopo di che abbiamo scritto e
disegnato una maglietta (“la veste” del gruppo) con le parole e le immagini emerse nella
riflessione personale.
PS: il prossimo sabato venite numerosi per preparare i biglietti e le canzoni per gli anziano che
andremo a trovare sabato 29
IL gruppo!!!
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La Festa del Papà ricorre il 19 Marzo in concomitanza con la Festa di San Giuseppe,
che nella tradizione popolare oltre a proteggere i poveri, gli
orfani e le ragazze nubili, in virtù della sua professione, è anche il
protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della
sua festa.
Pare che l’usanza ci pervenga dagli Stati Uniti e fu celebrata la prima volta
intorno ai primi anni del 1900, quando una giovane donna decise di
dedicare un giorno speciale a suo padre.
Agli inizi la Festa del Papà ricorreva nel mese di giugno, in corrispondenza
del compleanno del Signor Smart alla quale fu dedicata, poi solamente
quando giunse anche in Italia si decise che sarebbe stato più adatta
festeggiarla il giorno della Festa di San Giuseppe.
In principio nacque come festa nazionale, ma in seguito è stata abrogata anche se continua ad
essere un’occasione per le famiglie, e soprattutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri.
La festa del 19 marzo è caratterizzata inoltre da due tipiche manifestazioni, che si ritrovano un po’
in tutte le regioni d’Italia: i falò e le zeppole. Poiché la celebrazione di San Giuseppe coincide con la
fine dell’inverno, si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.
In quest’occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna
vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con
grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando
nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
Auguri Papà
www.sanpiodecimoloano.it
Parrocchia San Pio X Loano
Ecco qualche anticipazione ...
I NOSTRI “PELLEGRINI” IN TERRA SANTA
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Toto n° 1182 del 16-03-2014 - Parrocchia San Pio X