La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 La mia prima chitarra: TPG1 (Tony Piazza Guitar 1) Il presente documento illustra le varie fasi costruttive della mia prima chitarra, le cui foto sono di seguito riportate. © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 1/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 1. Caratteristiche Si tratta di una chitarra elettrica abbastanza unica nel suo genere sia per il legno utilizzato per il body che per alcune scelte costruttive. Le caratteristiche principali sono le seguenti: ● Manico in mogano kaya, avvitato; ● Tastiera in ebano; ● Body in faggio lamellare con top avvitato, dotato di due camere di risonanza e buche ad f; ● Due pickup single coil; ● Un microfono piezoelettrico (buzzer); ● Ponte di tipo Tune O'matic, privato dei piloni di regolazione dell'altezza; ● corde inserite “pass through” (dal lato opposto al top); ● Scala 645 mm, 22 tasti; ● Dimensioni body: lunghezza 46 cm, pancia 35 cm, vita 19,5 cm, spessore 5 cm di cui 2 cm dati dal top. © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 2/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 2. L'inizio Per prima cosa ho disegnato con Inkscape (programma per la grafica vettoriale) la forma del body utilizzando come base la foto di una chitarra che ho preso come modello. Stampato con Posterazor il disegno delle dimensioni desiderate, ho ritagliato la sagoma del body in modo che mi servisse come modello (fig. 2) per la tracciatura della sagoma su un pannello di masonite (fig. 3) per ricavarne una dima (fig. 4). Fig. 2 – modello cartaceo Fig. 3 – tracciatura su masonite Fig. 4 – dima in masonite Poiché il blocco di faccio lamellare a disposizione era largo solo 30 cm, dagli scarti del taglio della sagoma del body, con seghetto alternativo, ho ricavato anche un pezzetto di legno che mi ha permesso di completare la parte bassa del body, previa incollatura (figure 5-8 ). Fig. 5 – blocchi per la base del body Fig. 6 – incollaggio con colla vinilica e ammorsettatura dei due pezzi di body Fig. 7 – assemblaggio terminato Fig. 8 – contorno rifinito Fig. 10 – definizione contorno dei due pezzi (base + top) ammorsettati assieme Fig. 9 – tracciatura sagoma sulla tavola per il top, spessa 2 cm © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 3/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 La tavola di faggio lamellare utilizzata per il top era di dimensioni 40x60x2 cm per cui ho potuto ottenere il top in un unico pezzo (fig. 9). La rifinitura del contorno (fig. 10, 11) è stata effettuata ammorsettando assieme body e top ed utilizzando raspe di vario tipo (piane/curve). L'alloggio per il manico è stato intagliato solo sul top (figg. 12 – 14) in quanto il manico è avvitato sulla parte principale del body. Ho scelto le dimensioni del top di 2 cm proprio per evitare di dover “scavare” all'interno del body l'alloggiamento per il manico, operazione che mi sembrava parecchio difficile tenuto conto della precisione necessaria per ottenere una base perfettamente piana e del fatto che non avevo a disposizione una fresatrice. Fig. 11 – rifinitura contorno Fig. 12 – taglio per alloggio del manico con archetto da traforo Fig. 13 – taglio per alloggio del manico effettuato Fig. 14 – top con contorno completato 3. Il manico La costruzione del manico è illustrata nelle figure da 15 a 31. In figura 15 si possono vedere i due pezzi di legno utilizzati per la costruzione del manico: tavola di mogano kaya 2.5x10x75 cm e tavola di ebano per la tastiera 0.9x7x50 cm. In figura 5 è anche visibile la sagoma della paletta che è stata disegnata a mano e ritagliata. Con un archetto da traforo ho tagliato la sagoma della paletta (figure 16 e 17). Nelle figure da 18 a 20 si vedono alcune fasi dello creazione dello scasso per il trussrod. Ho scelto di intagliare il solco dal lato opposto alla tastiera, come nelle Fender Stratocaster. Il trussrod è costituito da una sbarra di acciaio filettata da 5 mm. Dopo l'inserimento della sbarretta filettata, ho riempito la scanalatura con un listello dello stesso materiale del manico, ricavato dagli scarti di lavorazione dello stesso (fig. 23). Quanto lavoro un pezzo non butto via niente, nemmeno la © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 4/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 segatura. Gli scarti di legno si possono usare sia in fase di costruzione, per piccole parti, che per eventuali riparazioni, mentre la segatura si può utilizzare impastata con colla vinilica per preparare uno stucco per legno. L'arrotondamento del manico l'ho effettuato prima con un pialletto e poi con delle raspe. Fig. 15 – legni per manico (Kaya) e tastiera (ebano) Fig. 16 – taglio della paletta Fig. 18 – guida per intaglio canalina Fig. 19 – canalina per il trussrod per il trussrod intagliata Fig. 17 – paletta intagliata Fig. 20 – manico intagliato e trussrod inserito Prima di completare la rifinitura del manico, ho tagliato la tavola di ebano e l'ho portata ad una dimensione vicina a quella finale, incollando del nastro adesivo di carta e disegnandovi sopra il profilo che doveva avere. In figura 21 è mostrato l'incollaggio della tastiera al manico, mentre in figura 22 è visibile il manico lato tastiera, dopo che la sua forma è stata rifinita. Fig. 21 – incollaggio della tastiera di Fig. 22 – rifinitura della larghezza della tastiera ebano Fig. 23 – incollaggio della copertura della canalina Nelle figure 24 – 27 sono mostrare le fasi di creazione degli alloggiamenti per i tasti e l'inserimento © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 5/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 dei tasti, che sono stati incollati. Il manico completato è visibile nelle figure 29-31 in cui è visibile l'inserimento dei segnaposti sulla tastiera e la lucidatura a gommalacca. Fig. 24 - Tastiera ricoperta di nastro adesivo “carta” per tracciamento dei fret (tasti) Fig. 25 - Taglio slot per tasti Fig. 26 - Tastiera con alloggiamenti per tasti Fig. 27 - Tastiera con tasti incollati Fig. 28 – assemblaggio provvisorio per le prime prove Fig. 29 – manico verniciato con gommalacca Fig. 30 – tastiera con “dot” o segnatasti Fig. 31 – tastiera con segnaposti laterali © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 6/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 4. Il corpo Come già detto il corpo della chitarra è costituito da due parti: il body ed il top. Dato il notevole peso del faggio, ho parzialmente svuotato il body ed il top creando delle “camere di risonanza” e le due buche ad effe, tipiche delle chitarre semiacustiche. Nelle figure seguenti è visibile anche il cablaggio elettrico e la schermatura con nastro adesivo metallico delle camere di risonanza Figura 32 – svuotamento body prima della rifinitura Figura 33 – top svuotato e rifinito Figura 34 – top con scassi per pickup, ponte e passacorda Fig. 35 - Top con buche a “effe”, buchi per manopole e verniciata a gommalacca Fig. 36 - Body verniciato a gommalacca Fig. 37 - Top con cablaggio e schermatura con nastro adesivo metallico Fig. 38 - Schermatura delle camere del body La posizione dei pickup è stata scelta in base a dei ragionamenti basati sulla fisica delle corde © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 7/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 vibranti, che cercherò di illustrare. Una corda lunga S (scala) fissata alle estremità ha diversi modi di vibrazione. La configurazione fondamentale è quella con un solo “ventre” (punti di massima oscillazione) a S/2 e due nodi (punti fissi) agli estremi. In generale ad un modo di vibrazione corrisponde un numero intero N di ventri compresi tra N+1 nodi. La distanza tra due nodi nel modo che ha N ventri è data da S/N. Per N > 2 la distanza tra due ventri è uguale a quella tra due nodi. Solitamente vengono stimolati contemporaneamente diversi modi di vibrazione per cui il suono ottenuto contiene anche le “armoniche” superiori aventi frequenze multiple della fondamentale ma ampiezza decrescente. La figura che segue non riporta in scala le ampiezze delle varie armoniche, ma è utile per visualizzare l'alternanza di nodi e ventri nei vari modi di vibrazione. I pickup delle chitarre elettriche rilevano le differenze di campo magnetico indotto dal movimento delle corde metalliche, per cui a seconda di dove sono posizionati, tra la tastiera ed il ponte, sono soggetti ad una diversa combinazione delle ampiezze delle varie armoniche e “catturano” quindi un suono diverso. Nella la mia chitarra, che ha scala S=64.5 cm, ho posizionato un pickup all'inizio della tastiera, a 16.5 cm dal ponte, in modo da catturare i suoni “fondamentali” delle corde, aventi frequenze più basse ma ampiezza maggiore. Si calcola facilmente che il ventre della seconda armonica si trova a 16.125 cm dal ponte e che il ventre dell'amonica fondamentale è a 32.25 cm dal ponte. Il secondo pickup l'ho posizionato inclinato in modo che l'estremo sul mi basso sia vicino ad un ventre della terza armonica, a 10.75 cm dal ponte, e che l'estremo sul cantino sia vicino ad un ventre della quarta armonica, a 8.05 cm dal ponte. In questo modo il pickup rileva meglio gli acuti delle corde sottili ed i bassi delle corde più spesse. 5. L'elettronica Il seguente schema mostra il cablaggio dei componenti elettronici utilizzati. © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 8/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 R2 è il potenziometro che regola il volume, mentre R1 regola i toni alti/bassi. C1 = 1nF al poliestere C2 = 22 nF al polistere R1 = R2 = potenziometro da 200 KΩ (nominale 220KΩ) P1 = P2 = pickup single coil M = Beeper Piezoelettrico che funge da microfono T = interruttore a leva Segue lo schema dei collegamenti allo switch a 12 contatti, da 1 a 12. Posizione Collegamento ai terminali 1-6 Collegamento ai terminali 7-12 ( 1 = p. iniziale) (connessi al Polo A) ( connessi al Polo C) 1 1 - P1 7 non connesso 2 2 - P2 8 non connesso 3 3 - P1 9 - P2 4 4-M 10 non connesso 5 5-M 11 - P1 6 6-M 12 -P2 I poli A e C sono stati cortocircuitati e collegati all'interruttore che collega le sorgenti di segnale al sistema di regolazione tono/volume. Si noti che nella posizione 3 risultano attivati entrambi i pickup (P1 e P2) La seguente figura illustra il funzionamento dei potenziometri. La vista è dall'alto per cui ruotando in senso orario l'asse, la resistenza tra i terminali 1 e 2 tende a diventare uguale a R0, resistenza totale, mentre la resistenza tra i terminali 2 e 3 tende a zero. © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 9/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 6. Le tempistiche L'attività costruttiva si è svolta nell'arco di sei mesi solari: dal novembre 2010 all'aprile 2011. Naturalmente non ho lavorato a tempo pieno sulla chitarra ma ho utilizzato il tempo libero che posso stimare in un totale di 20 giornate lavorative. Tale tempo tiene conto anche del tempo che ho utilizzato la ricerca di informazioni su internet, la progettazione e l'acquisto di materiali e di strumenti di lavoro sia in negozi che su ebay. 7. Gli strumenti Trapano Martello Raspe Morsetti Sgorbie Scalpelli Seghe Seghetto alternativo 8. Layout Effe intagliate sul top, aventi lunghezza 16 cm © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 10/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 Sagoma della chitarra: lunghezza 46 cm, larghezza 35 cm. © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 11/12 La mia chitarra: TPG1, versione 1.1, 5/11/2012 Indice 1. Caratteristiche.............................................................................................................................2 2. L'inizio........................................................................................................................................3 3. Il manico.....................................................................................................................................4 4. Il corpo........................................................................................................................................7 5. L'elettronica................................................................................................................................8 6. Le tempistiche.............................................................................................................................9 7. Gli strumenti.............................................................................................................................10 8. Layout.......................................................................................................................................10 © 2011-2012 by Tony Piazza, e-mail: [email protected] Pag. 12/12