N° 237
APPROPRIATEZZA DELLE CURE TRA IL FARE E IL NON FARE: INTERVENTI
PSICOLOGICI IN HOSPICE "DIGNITY PSYCHOTERAPY"
Dott. Mistretta Gaia (Psicologa Alcamo)
Dott. Gucciardo Eliana (Psicologa Alcamo)
Dott. Adragna Giuseppe (Psicologo Alcamo)
Dott.Lipari Gaspare (Medico Salemi)
Dott. Giuffre’ Salvatore (Medico Salemi)
Dott. Mistretta Rosario (Medico Salemi)
Dott. Fontana Aurelia (Assistente Sociale Salemi)
Le cure palliative consistono nell’assistenza attiva e totale dei pazienti terminali quando la malattia,
non risponde più alle terapie, ed il controllo del dolore, dei sintomi, degli aspetti emotivi e spirituali
e dei problemi sociali diventa predominante. Le cure palliative hanno carattere interdisciplinare e
coinvolgono il paziente, la sua famiglia e la comunita’ in generale. In questo senso la cura palliativa
è un richiamo al più antico e basilare concetto di cura: provvedere alle necessita’ ed esigenze dei
pazienti in qualsiasi luogo si trovino o abbiano scelto per essere curati, al domicilio o in ambito
ospedaliero. Le cure palliative rispettano la vita e considerano il morire come un processo naturale.
Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di garantire la migliore qualità
di vita sino alla fine.
Nei malati oncologici gli interventi psicologici/psicoterapeutici sono sempre: “..misure integrative di
supporto e non si sostituiscono al trattamento medico, esse lo accompagnano e lo completano.
(Larbig 2003).
Premesso ciò, in tale ottica e nella realtà siciliana dell’Hospice “Raggio di Sole” di Salemi, il lavoro
di medici e psicologi si muove congiuntamente nell’ottica di DIGNITY PSYCOTERAPY.
Nell’anno 2013, in regime di ricovero presso Hospice sono stati arruolati 166 pazienti. Al momento
del ricovero è stato somministrato (per quei pazienti senza deficit cognitivi) un questionario
screening per la misurazione del disagio (stress) che indaga:problemi sociali; problemi relazionali;
problemi emozionali; aspetti spirituali e religiosi;problemi fisici; altri problemi:.
L’obiettivo dei vari item è investigare il concetto di dignità dal punto di vista dei pazienti sulla base
di variabili quali: dolore; senso di dipendenza;demoralizzazione/depressione, mancanza di
supporto familiare e sociale; disagio emotivo.
L’osservazione dei risultati della ricerca evidenzia come un punto cruciale della sofferenza
psicofisica è la perdita della dignità vissuta dai pazienti in condizione di malattia terminale. Questi
risultati enfatizzano l’importanza del fatto che la gestione dei sintomi e del dolore non esaurisce il
compito delle terapie palliative e include in maniera obbligatoria nel percorso di cura tutto ciò che
può aiutare il paziente, restituendogli fino all’ultimo istante il ruolo, il suo ruolo.
Allora appropriatezza delle cure vuol dire: “fare” (colloqui di supporto psicologico; utilizzo di
tecniche cognitivo-comportamentali;interventi psicoeducativi;arte terapia; musicoterapia;etc) e
“non fare” (esserci; esserci in silenzio; condividere; rispettare; accettare; lasciare andare) nel
rispetto del paziente e delle sue volonta’.
Scarica

237 - adarteventi.com