Foglio di
informazione
professionale
N.93
10 agosto 2001
INTERPRETAZIONE DELL'ESAME EMOCROMOCITOMETRICO
(con alcune note per un inquadramento delle anemie)
Parte I
L'esame emocromocitometrico, comunemente detto emocromo, consiste nel conteggio delle cellule del sangue (globuli
rossi, globuli bianchi e piastrine) e nella determinazione di alcuni altri parametri, alcuni misurati direttamente altri
ottenuti per calcolo, su una piccola quantità di sangue prelevato con una sostanza anticoagulante .
Così come ottenuto dai moderni contaglobuli automatici ( in passato i conteggi venivano eseguiti al microscopio ),
l'emocromo comprende i seguenti parametri:
globuli rossi (RBC o red blood cells), globuli bianchi (WBC o white blood cells), piastrine (PLTS o platelets),
ematocrito (Ht), emoglobina (Hb), MCV (volume corpuscolare medio), MCH (contenuto emoglobinico medio),
MCHC (concentrazione di emoglobina corpuscolare media), formula leucocitaria.
I valori di riferimento per i differenti parametri sono riportati nella tabella 1.
Globuli rossi: sono cellule prive di nucleo contenenti l'emoglobina, una proteina contenente ferro specializzata nel
trasporto dell'ossigeno ai tessuti che conferisce la sangue il caratteristico colore. In passato il numero dei globuli rossi si
esprimeva in milioni /mm3 corrispondente a 106/µL, oggi si preferisce riferire i conteggi a litro per cui i dati sono
espressi in multipli di 1012/L.
Cause di diminuzione del numero dei globuli rossi sono di solito le anemie (spesso però nelle anemie il numero di
globuli rossi può essere normale come ad esempio nelle anemie da carenza di ferro oppure aumentato come ad esempio
nella talassemie o anemia mediterranea vedi esempio n°2); il numero dei globuli rossi può risultare diminuito anche in
quelle situazioni che fanno aumentare la parte liquida del sangue (questi processi sono detti di emodiluizione come
avviene ad esempio in gravidanza).
Cause di aumento del numero dei globuli rossi sono da riportare o ad aumento reale del numero dei globuli rossi come
avviene ad esempio nelle policitemie o eritrocitosi oppure a processi di emoconcentrazione del sangue (situazione
detta anche inspissatio sanguinis come avviene ad esempio per grave disidratazione) .
Globuli bianchi o Leucociti: a differenza dei globuli rossi sono cellule provviste di nucleo che sono responsabili di
funzione difensive dell’ organismo , alcune di esse posseggono anche granuli citoplasmatici. In base alle caratteristiche
del nucleo e dei granuli citoplasmatici si possono distinguere vari tipi di cellule . I leucociti forniti di granuli
citoplasmatici sono detti anche granulociti e per le caratteristiche polimorfe del nucleo sono detti anche
polimorfonucleati. In base alle caratteristiche di colorazione dei granuli citoplasmatici si possono distinguere
granulociti neutrofili , eosinofili e basofili; i granulociti sono responsabili di funzioni difensive dell'organismo, come
ad esempio la fagocitosi (capacità di inglobare e distruggere batteri ). Altre cellule con la stessa origine dei granulociti
sono i monociti , anche queste cellule sono fornite di capacità fagocitaria. I linfociti cellule presenti sia nel sangue che
negli organi linfatici, sono importanti per le reazioni difensive dell’ organismo, sia quelle mediate da anticorpi (
immunità umorale ) che quella mediate da cellule ( immunità ritardata ) .
Nell'adulto normale il valore della conta totale dei globuli bianchi varia tra 4 e 10x109/L (alla nascita è di circa
18±8x109/L e poi diminuisce progressivamente).
Cause di aumento dei globuli bianchi o leucocitosi e le cause di diminuzione o leucopenia sono trattate di seguito nella
formula leucocitaria.
Piastrine: sono frammenti cellulari che hanno grande importanza nei processi di emostasi. L'aumento delle piastrine o
piastrinosi può essere primitive o secondarie ad esempio ad infezioni; l'aumento del numero delle piastrine non è di per
sé un fattore protrombotico. La diminuzione del numero delle piastrine o piastrinopenia può essere dovuta o a ridotta
produzione (esempio aplasia del midollo osseo) o ad aumentata distruzione che a sua volta può essere dovuta alla
presenza di anticorpi antipiastrine o ad altre cause come ad esempio infezioni batteriche o virali, vasculiti, farmaci
come l'eparina, abuso di alcool, splenomegalia, protesi valvolari cardiache.
Ematocrito: esprime la percentuale del volume degli elementi corpuscolati sul volume totale del sangue e si esprime
pertanto come rapporto % ( oppure come rapporto litro per litro) . Le sue variazioni sono influenzate soprattutto dal
numero dei globuli rossi che sono le cellule più numerose presenti nel sangue.
Emoglobina: è la proteina di trasporto dell'ossigeno ai tessuti. La riduzione della concentrazione ematica di emoglobina
è il parametro caratteristico su cui si basa la diagnostica dell'anemia (ricorda che in alcune anemie il numero dei globuli
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rossi può essere aumentato). Si parla di anemia quando Hb è < 11g/dL nei bambini o in gravidanza, < 12 g/dL nella
femmina adulta, <13gdL nei maschi.
Indici eritrocitari: MCV, MCH e MCHC sono tre parametri derivati per calcolo che consentono l'approccio diagnostico
alle anemie.
MCV: rappresenta il volume cellulare medio dei globuli rossi e si ottiene dividendo l'ematocrito per il numero dei
globuli rossi; quindi MCV = Ht/RBC (in alcuni strumenti invece si misura MCV e si calcola l'ematocrito). MCV si
esprime in femtolitri e consente di distinguere in base al volume cellulare dei globuli rossi le anemie in microcitiche
(MCV < 80), normocitiche, macrocitiche (MCV > 102). Esempio di anemie microcitiche sono le anemie da carenza di
ferro e le talassemie ( vedi esempi n° 1e 2), esempio di anemie macrocitiche sono quelle da deficit di vitamina B12 e
folati ( vedi esempio n° 3).
MCH: rappresenta il contenuto emoglobinico medio dei globuli rossi, si calcola dividendo la concentrazione di
emoglobina per il numero dei globuli rossi; quindi MCH = Hb/ RBC. In base al valore di MCH, le anemie si
distinguono in ipocromiche (MCH < 27) come è l'anemia da carenza di ferro e normocromiche.
MCHC: rappresenta la concentrazione emoglobinica eritrocitaria media ed è espresso da un valore percentuale
ottenuto con il seguente calcolo Hb / Htx100; il valore medio è di circa 33%.
Tabella 1 : Valori di riferimento dei parametri dell’ esame emocromocitometrico in età adulta
Esempio n°1:
Esempio n° 2
Esempio n° 3
Anemia (↓ Hb), microcitica (↓MCV),
ipocromica (↓MCH), dovuta a carenza
di ferro.
Globuli rossi : 4.9x1012/L
Globuli bianchi : 5.2x109/L
Piastrine : 200x109/L
Hb : 10.1 g/dL
Ht : 32 %
MCV : 65.2 fL
MCH : 20.5 pg
MCHC : 31.5 %
Microcitosi, senza anemia,
in paziente eterozigote
per talassemia (talassemia minor).
Globuli rossi : 6.03x1012/L
Globuli bianchi : 8.23x109/L
Piastrine : 232x109/L
Hb : 13.2 g/dL
Ht : 41.3 %
MCV : 68.5 fL
MCH : 21.9 pg
MCHC: 32%
Notare che in questo caso i globuli
rossi sono microcitici ed ipocromici,
ma sono aumentati di numero
(poliglobulia) e non vi è anemia.
Anemia, macrocitica (↑MCV),
dovuta a carenza di vitamina
B12 o folati.
Globuli rossi : 3.49x1012/L
Globuli bianchi : 7.34x109/L
Piastrine : 179x109/L
Hb : 11.1 g/dL
Ht : 37.0 %
MCV : 106 fL
MCH : 31.8 pg
MCHC : 30%
PARAMETRO
MASCHI
FEMMINE
GLOBULI ROSSI
4.6 - 5.8 x 1012/ L
4.2 - 5 x 1012/ L
GLOBULI BIANCHI
4 - 10 x 109/ L
Come nei maschi
PIASTRINE
EMATOCRITO
EMOGLOBINA
MCV
MCH
150 - 300 x 109/ L
37 - 54 %
13 - 17 g/dL
84 - 98 fL
27 - 31 pg
Come nei maschi
33 - 47 %
12 – 16 g/dL
Come nei maschi
Come nei maschi
Formula leucocitaria: La formula leucocitaria classicamente si effettua contando al microscopio, su uno striscio di
sangue appositamente colorato, almeno 100 elementi cellulari della serie bianca e differenziando i diversi tipi cellulari .
Attualmente i moderni contatori sono in grado di differenziare le cellule della serie bianca sulla base delle dimensioni e
di reazioni citochimice o indici chimico-fisici. Le apparecchiature hanno un buon grado di affidabilità in presenza di
elementi cellulari normali, mentre in caso di presenza di elementi atipici producono segnali di allarme.
La formula leucocitaria normale è riportata nella tabella 2; dai valori percentuali è possibile risalire anche ai valori
assoluti dei differenti tipi di cellule.
Tab . 2 Formula leucocitaria normale nell' adulto
Leucociti neutrofili
35 – 71%
Leucociti eosinofili
0.5 – 8%
Leucociti basofili
0 - 2%
Linfociti
20 – 53%
Monociti
1 - 9%
A cura: Giovanni Bonadonna , Direttore Laboratorio Analisi Ospedale S. Bonifacio (Vr)
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