PASOLINI A MATERA.
IL VANGELO SECONDO MATTEO CINQUANT’ANNI DOPO.
Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia.
Museo nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi
MUSMA. Museo della Scultura Contemporanea - Matera
Matera, 21 luglio – 9 novembre 2014
Inaugurazione
Palazzo Lanfranchi, Domenica 20 luglio 2014 ore 19.00
COMUNICATO STAMPA
Dal 21 luglio al 9 novembre 2014 il Museo nazionale d’arte medievale e moderna
di Palazzo Lanfranchi a Matera ospita la mostra Pasolini a Matera. Il Vangelo
secondo Matteo cinquant’anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema,
fotografia, curata da Marta Ragozzino, Soprintendente BSAE per la Basilicata e
Giuseppe Appella, Direttore del MUSMA, con Ermanno Taviani, Professore di
Storia Contemporanea all’Università di Catania e con la collaborazione di Paride
Leporace, Direttore della Lucana Film Commission.
La mostra, promossa dal Comune di Matera, dalla Soprintendenza BSAE della
Basilicata insieme alla Lucana Film Commission per celebrare i cinquant’anni del
capolavoro girato da Pasolini nel 1964, prende forma -grazie al sostegno della
Regione Basilicata- sotto l’egida del Comitato Matera Capitale Europea della Cultura
nel 2019, nell’ambito del programma culturale per il 2014 ed in stretta
condivisione con il direttore artistico Joseph Grima. Patrocinata dal Ministero per i
beni e le attività culturali e del turismo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, la
mostra ha il supporto dell’Arcidiocesi di Matera–Irsina ed è realizzata con il
contributo operativo della Cineteca Lucana, del Centro Sperimentale di
Cinematografia di Roma, della Cineteca Nazionale di Bologna, del Gabinetto
scientifico letterario G. P. Vieusseux di Firenze, la Pro Civitate Christiana di Assisi ed
il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa.
Obiettivo della mostra è mettere a fuoco, in maniera particolarmente approfondita
e grazie a una narrazione originale, la genesi del capolavoro pasoliniano e il
rapporto del regista con la città di Matera, che nell’estate del 1964, sotto un sole
‘ferocemente antico’ divenne Gerusalemme.
L’occasione è preziosa per rileggere, attraverso la scelta di Pasolini e la vicenda del
set principale nella città dei Sassi, un momento importante nella storia di Matera,
negli anni della ‘vergogna nazionale’, dello svuotamento e abbandono degli antichi
rioni, la cui popolazione venne trasferita nei nuovi quartieri della città ‘laboratorio’.
In questi anni Matera, teatro di profonde contraddizioni, divenne meta privilegiata
di artisti, fotografi, registi, documentaristi, antropologi, intellettuali, sociologi,
architetti ed urbanisti, che con le loro testimonianze, spesso straordinarie, hanno
contribuito a dar forma ad un’immagine della città e dell’intero Mezzogiorno.
La mostra, divisa in due parti, racconta la storia e i luoghi del Vangelo in relazione al
clima culturale e artistico lucano e italiano di quegli anni.
La prima parte vede la ricostruzione del doppio contesto del film - quello
dell’ideazione ed elaborazione creativa tra Roma ed Assisi e la Palestina tra il 1962
e il 1964 e quello della realizzazione delle riprese, del montaggio e della produzione
del film.
La seconda, intitolata Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove tecniche di immagine.
Sculture di Gastone Novelli, Achille Perilli, Toti Scialoja. Nicola Carrino, Nato Frascà,
Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini ed esposta tra il Museo di Palazzo Lanfranchi e il
MUSMA (Museo di arte contemporanea di Matera), presenta importanti opere
d’arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito artistico dei primi anni
Sessanta per aiutare a comprendere i nuovi orizzonti della scultura italiana negli
anni in cui si guarda alle nuove tecniche d’immagine teorizzate da Giulio Carlo
Argan e a Venezia la Pop-Art trova la sua consacrazione ufficiale.
L’allestimento si distingue per una forte connotazione multimediale e interattiva
basata sul modello delle stazioni creative (ogni sezione sarà aperta non da un
pannello introduttivo ma da un narratore, tra cui Goffredo Fofi, direttore della
rivista Lo Straniero, Mino Argentieri, critico cinematografico e Serafino Murri,
critico cinematografico e regista) e una narrazione estremamente visiva, resa
possibile grazie al montaggio creativo di documenti originali, dipinti, disegni,
fotografie, spezzoni cinematografici, interviste, materiale bibliografico ed oggetti
esposti (tra i quali la macchina da presa del regista e i costumi del film), per
favorire una lettura a più livelli di approfondimento, comprensibile da tutti i diversi
pubblici a cui il progetto intende rivolgersi, in un’ottica fortemente inclusiva.
Aprono la mostra, nella Chiesa del Carmine all’interno di Palazzo Lanfranchi, nel cui
spazio si potrà accedere liberamente, le immagini di Intellettuale di Fabio Mauri,
maestro dell’avanguardia italiana del secondo dopoguerra e amico di Pasolini fin
dalla giovinezza bolognese. La performance, presentata nel 1975 in occasione
dell’inaugurazione della Nuova Galleria d’Arte Moderna di Bologna, vede lo stesso
Pasolini trasformato dall’artista in uno “schermo umano” su cui è proiettato Il
Vangelo secondo Matteo.
UFFICIO STAMPA
Flaminia Casucci, 339 4953676 •[email protected]
Allegra Seganti, 335 5362856 •[email protected]
Monica Rossi, 329 1595833 •[email protected]
Michele Saponaro, 338 8831053 • [email protected]
SCHEDA INFORMATIVA
TITOLO
PASOLINI A MATERA. IL VANGELO SECONDO MATTEO CINQUANT’ANNI DOPO.
Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia.
DATE
Matera, 21 luglio – 9 novembre 2014
INAUGURAZIONE
Domenica 20 luglio 2014 ore 19.00
INDIRIZZO
Museo di Palazzo Lanfranchi, Piazza G. Pascoli 1
Musma. Museo della Scultura Contemporanea. Matera, Via San Giacomo
ORARI
Museo di Palazzo Lanfranchi 9.00 – 20.00
Musma 10.00 - 14.00 e fino a settembre 16.00 - 20.0
CURATORI
Marta Ragozzino, Giuseppe Appella, Ermanno Taviani, Paride Leporace
ALLESTIMENTO
STALKagency - Studio multidisciplinare di architettura
TELEFONO
0835.256211 – 327.0761609
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