14 Exposanità
Eventi
Lunedì 14 maggio 2012
■■ fnovi / La Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani propone un nuovo servizio
Presto pronta l’anagrafe dei veterinari
Alcune
schermate
che mostrano
come funziona
il servizio
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Anmvi, associazione nazionale medici veterinari
È
ai cancelli di partenza un
nuovo servizio di pubblica
utilità per i cittadini che si rivolgono alle strutture veterinarie
italiane. A proporlo è la Fnovi,
la Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani
che, in occasione di Exposanità, presenterà l’anagrafe nazionale delle strutture veterinarie
pubbliche e private. Si tratta
di un progetto ambizioso, realizzato in collaborazione con
l’associazione nazionale medici
veterinari italiani (Anmvi) che
converge nella realizzazione di
un database consultabile online
all’indirizzo www.struttureveterinarie.it, basato sul concetto di
geolocalizzazione. “Tutti hanno
consultato almeno una volta
nella vita una mappa cartacea
o un tabellone pubblico con la
scritta Voi siete qui”, spiega il
presidente Gaetano Penocchio.
“Una volta individuata la propria posizione, trovare e raggiungere la meta è più semplice.
In questo senso, le tecnologie
Web, satellitari e mobile, ci hanno abituato a cercare e a trovare,
con il metodo della georeferenziazione, tutti i nostri desiderata, dall’hotel al carrozziere. E la
stessa propensione si è sviluppata nei nostri utenti, sempre
Il presidente
Gaetano
Penocchio
più indirizzati verso Internet e
telefonia mobile per cercare il
medico veterinario o servizi di
sanità veterinaria”. Il progetto
nasce all’insegna della visibilità
e della trasparenza della professione medico veterinaria, dal
momento che se l’utenza cerca
un medico veterinario, i medici veterinari hanno il dovere di
farsi trovare, ancora prima di
avere la convenienza di farlo.
Non da meno, il dato geografico
ha assunto ormai una rilevanza
pari a quello anagrafico: cono-
scere la posizione nel contesto
geografico spesso condiziona le
scelte in misura maggiore di altre informazioni. Ma, nella pratica, come funziona il servizio?
L’informazione spaziale, ossia la
localizzazione geografica della
struttura censita, viene calcolata
dal sistema sulla base dell’indirizzo inserito (provincia,
comune, cap), secondo un procedimento automatico di geocodifica, poi perfezionata dallo
stesso veterinario. La posizione
così identificata, viene indicata
su di una cartografia che rappresenta il territorio per mezzo
di immagini satellitari. Il servizio, che resta costantemente in
fase di implementazione, raccoglie sul database un flusso informativo alimentato direttamente
dai veterinari che operano nelle
strutture censite. L’accesso per
la registrazione dei dati è riservato ai medici veterinari iscritti
agli Ordini. Le strutture private
sono individuabili non solo in
base alla prossimità geografica
del cittadino, ma possono essere selezionate anche secondo
ulteriori parametri come, ad
esempio, la specie animale destinataria delle prestazioni e i
servizi offerti. I medici veterinari titolari possono fornire tutte
le informazioni per essere contattati e raggiunti. Una simile
iniziativa non ha precedenti né
in Italia né all’estero, e si presenta come un qualcosa che va oltre
a una semplice anagrafe online.
Il servizio, infatti, è anche mobile per raggiungere ampie fasce
della popolazione, caratterizzate da comportamenti, abilità e
dotazioni tecnologiche di tipo
diverso. Si è cercato di assicurare la massima apertura e
trasversalità nei confronti delle
soluzioni software e hardware
■■ VILLA MIRALAGO / Uno dei sei centri nazionali pilota coinvolti dal ministero della Salute
Quando l’alimentazione diventa un disturbo
Guarire si può, grazie a un approccio multidisciplinare e a una diagnosi precoce
D
all’anoressia, dalla bulimia e dall’obesità si
può guarire. I disturbi del
comportamento alimentare,
che vedono l’età media dei
pazienti e l’età d’esordio della
malattia abbassarsi progressivamente, possono essere efficacemente curati.
Su questa forte convinzione,
frutto di una lunga e comprovata esperienza nel campo, si
basa il lavoro dell’équipe di Villa Miralago di Cuasso al Monte
(VA), uno dei 6 centri pilota
nazionali coinvolti dal ministero della Salute nel progetto
di studio sui fattori predittivi
e sulle caratteristiche psicopatologiche di tali disturbi negli
adolescenti e preadolescenti.
La ricerca, coordinata dalla
Regione Lombardia, è giunta
ormai a fine percorso, avendo
indagato nell’arco di due anni
un campione esteso e omogeneo per diagnosi nella fascia
d’età 12-17 anni. I risultati
verranno presentati a giugno
prossimo nell’ambito di un
seminario nazionale.
“Il lavoro - spiega Concetta
De Salvo, direttore sanitario
di Villa Miralago - punta alla
definizione delle linee guida per la diagnosi precoce, la
prevenzione e il trattamento
della patologia, nell’ottica di
una più adeguata programmazione nazionale e regionale. è
un importante presupposto
per elaborare e radicare un
protocollo unico basato sulla
cura specialistica continuativa
e costante, ma anche per diffondere socialmente informazioni ancora troppo limitate,
come la necessità di rivolgersi a strutture specialistiche e
multidisciplinari, evitando ai
pazienti e alle loro famiglie di
disperdersi in interventi parziali e saltuari che finiscono
per rafforzare la patologia”. E
l’esperienza del team di Villa
Miralago, struttura privata che
dal 2009 lavora esclusivamente
in convenzione pubblica, senza
ulteriori entrate o sovvenzioni,
va esattamente in questa direzione. A partire dall’approccio multidisciplinare che qui,
forte della presenza di medici
nutrizionisti, psichiatri, psicoterapeuta familiare, psicologi,
dietisti, educatori, infermieri e
assistenti, arriva a coprire tutti i
fronti sui quali si sviluppa il disturbo del comportamento alimentare: da quello nutrizionale
a quello educativo, psicologico,
relazionale e psichiatrico.
“Affinché il paziente, giovane o meno, ritorni alla vita,
superando il blocco che gli
fa perdere il contatto con se
stesso e con il sociale - sottolinea De Salvo -, occorre un
approccio terapeutico comunitario che punti ad estrarre
dalla serialità comportamentale il particolare del soggetto,
quell’elemento unico e irripetibile che si nasconde sotto il
sintomo stesso. I progressi più
significativi della cura si realizzano attraverso un amplia-
di consultazione del patrimonio
informativo acquisito. Il database sarà dunque consultabile sul
Web, ma verrà reso disponibile
anche come applicazione per
i cellulari iPhone e Android che insieme rappresentano il
70% del traffico generato nel
nostro Paese dai sistemi di
telefonia mobile - e per i principali navigatori satellitari. Le
applicazioni prodotte saranno
scaricabili gratuitamente dai
rispettivi App Store e Android
Market. “Si tratta di un servi-
mento della consapevolezza
del soggetto della propria storia e sui propri desideri. Solo
con l’intervento di differenti
figure professionali è possibile impostare uno stile di vita
quotidiano, un cambiamento
del comportamento alimentare e l’acquisizione di strategie
di adattamento il più vicino
possibili a un’alimentazione
adeguata. A una massificante
uniformità della sintomatologia medica, che si ripete uguale a se stessa in ogni parte del
mondo, corrisponde l’estrema
diversità delle singole posizioni che ogni soggetto affetto da
anoressia-bulimia assume nei
confronti della malattia stessa”.
E poiché il progetto terapeutico si sviluppa generalmente
nell’arco di sei mesi, diventa
fondamentale
l’adeguatezza della struttura. Da questo
punto vista, Villa Miralago
riveste caratteristiche d’eccellenza. A partire dalla capien-
A sx, il viale d’accesso a Villa Miralago;
sopra, la hall
zio di pubblica utilità a costo
zero per le Amministrazioni
e per i cittadini - commenta
Penocchio - che ha l’obiettivo
di favorire l’incontro fra la domanda e l’offerta di prestazioni
veterinarie e di sviluppare una
maggiore cultura della sanità
animale nel nostro Paese. è altrettanto una risposta decisiva
all’introduzione dell’obbligo di
soccorso stradale agli animali,
che ha reso indifferibili e indispensabili gli strumenti per
assolvere ad un dovere di legge”.
I risultati della
sperimentazione - che ha
coinvolto adolescenti dai
12 ai 17 anni - verranno
presentati a giugno
prossimo nell’ambito di
un seminario nazionale
za, essendo l’unica in Italia,
nella cura dei disturbi del
comportamento alimentare,
capace di accogliere ben 3
comunità per un totale di 46
posti, nonché dal periodo di
degenza che, arrivando fino a
18 mesi, consente di protrarre
il trattamento per il periodo
realmente necessario, senza
quei limiti standard che spesso rischiano di interromperlo
prematuramente.
Altrettanto fondamentali le
qualità estetiche e funzionali
della struttura che si avvicinano talmente a quelle di una
residenza alberghiera da creare le più favorevoli condizioni
ambientali per un progetto
terapeutico che si fonda su
setting individuali e di gruppo, nonché su attività motorie
e psicomotorie, anche in palestra e/o in piscina, e su momenti ludici e ricreativi, con
la possibilità di partecipare a
veri e propri laboratori artistici e musicali.
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Presto pronta l`anagrafe dei veterinari Quando l