Prot. Gen. N. 32164
CONSIGLIO COMUNALE DI TREVISO
Processo verbale della seduta
del 28 APRILE 2010
L’anno duemiladieci (2010), addì ventotto (28) del mese di aprile alle ore 14,25,
convocato con la osservanza delle formalità di legge, il Consiglio comunale di Treviso
si è riunito nel Salone del Palazzo dei CCC, in seduta ordinaria di prima convocazione sotto
la presidenza del Presidente Renato Salvadori e con l’assistenza del Segretario generale dr. Otello
Paraluppi.
Fatto l’appello nominale dei Consiglieri in carica, risultano presenti e rispettivamente assenti i
seguenti signori:
1
2
3
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5
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15
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21
Gobbo Gian Paolo
Aloisi Giampiero
Atalmi Nicola
Barbisan Riccardo
Beraldo Andrea
Bolzonello Alfio
Borrelli David
Borrelli Luigi
Borsato Roberto
Caldato Luigi
Caldato Maristella
Camolei Paolo
Cecconato Corrado
Chinellato Enrico
Chiole Michele
Cianci Giuseppe
Da Tos Giancarlo
Dotto Antonio
Gobbo Giuseppe
Grigoletto Roberto
Iannicelli Giancarlo
P
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p
A
a
p
p
p
p
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ag
p
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ag
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41
Manildo Giovanni
Mauro Giuseppe
Mazzobel Armando
Michielan Ofelio
Negro Giovanni
Novello Sergio
Ortica Letizia
Padovan Vittorio
Piccoli Domenico
Renosto Enrico
Rosi Franco
Salvadori Renato
Tocchetto Maria
Tonella Giovanni
Tonellato Roberto
Torresan Giorgio
Varago Gianluigi
Vitale Sossio
Zampese Sandro
Zuliani Giancarlo
Totale presenti
P
p
p
p
A
ag
p
p
ag
p
p
p
p
p
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p
p
p
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p
p
p
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Il PRESIDENTE, accertata la legalità del numero dei presenti agli effetti della validità della riunione,
dichiara aperta la seduta.
Chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri signori: Borsato – Camolei
ed invita il Consiglio a passare alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno.
Sono presenti, senza diritto di voto, il Vice Sindaco Giancarlo Gentilini e gli Assessori: Giuseppe
Basso, Stefano Bastianetto, Andrea De Checchi, Sergio Marton, Mauro Michielon, Vittorio Zanini e
Fulvio Zugno.
12-10-ACC
13-10-ACC
14-10-ACC
15-10-ACC
16-10-ACC
17-10-ACC
20-10-DCC
21-10-DCC
22-10-DCC
23-10-DCC
24-10-DCC
25-10-DCC
26-10-DCC
27-10-ACC
28-10-DCC
29-10-DCC
30-10-DCC
31-10-DCC
18-10-ACC
32-10-DCC
19-10-ACC
Questione sospensiva sollevata dal Cons. Grigoletto (Partito
Democratico) in merito al rinvio dei primi 5 punti inseriti nel
programma dei lavori consiliari a successiva seduta.
Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 1 del
Regolamento del Consiglio comunale.
Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 2 del
Regolamento del Consiglio comunale.
Comunicazione del Sindaco in merito all’integrazione di deleghe
conferite agli Assessori Basso e Michielon.
Approvazione del verbale della seduta precedente di Consiglio
comunale (31.3.2010).
Comunicazione del Presidente in merito alla proposta di mutare
l’ordine di trattazione degli argomenti stabilito dal programma dei
lavori consiliari.
Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di
trasporto pubblico locale della provincia di Treviso.
Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 20102012: variazioni e modifiche – prima variazione.
Convenzione tra il Comune di Treviso e Arpav per il monitoraggio
della qualità dell’aria. Svolgimento delle attività Arpav dal 1°
Gennaio al 26 Ottobre 2008. Riconoscimento debito fuori
bilancio.
Modifica del “Regolamento per l’applicazione della Tariffa di
Igiene Ambientale”.
Modifica al vigente Regolamento per l’Imposta Comunale sugli
Immobili.
Modifica del “Regolamento per la disciplina degli impianti
pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private
e per la disciplina delle pubbliche affissioni”.
Tariffa di Igiene Ambientale – presa d’atto del piano finanziario
approvato dalla Treviso Servizi Srl e approvazione dell’impianto
tariffario per l’anno 2010.
Rendiconto esercizio finanziario 2009. Riaccertamento dei residui
attivi e passivi per la formazione del Conto di bilancio.
Rendiconto esercizio finanziario 2009 ed allegati.
Variazione al Bilancio di Previsione 2010, Pluriennale 2010/2012
ed allegati.
Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani. Scioglimento. Determinazioni (nomina commissario
straordinario).
Società Cooperativa Sociale “C’era una volta” – Costruzione di
edificio da destinare a micronido. Riconoscimento dell’interesse
pubblico dell’intervento e approvazione dello schema di
convenzione ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di
Attuazione del PRG.
Questione pregiudiziale sollevata dal Cons. Manildo (Partito
Democratico) in merito al rinvio della trattazione della proposta
di deliberazione “Variante parziale n. 30” a successiva seduta.
Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di
adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale
Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della
L.R. 11/04. Adozione.
Comunicazione del Presidente in merito al rinvio a prossima
seduta consiliare della risposta alle interrogazioni inserite
all’ordine del giorno.
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N. 12/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Grigoletto in merito al
rinvio dei primi 5 punti inseriti nel programma dei lavori consiliari a
successiva seduta.
- entra Atalmi (pres. n. 37) CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Prima di iniziare, vorrei
intervenire sull’ordine dei lavori ai sensi dell'art. 45 del regolamento: "Programma
dei lavori".
PRESIDENTE: Aspetti che lo leggo.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): La trovo impreparata, Presidente.
Dovrebbe saperlo a memoria il regolamento del Consiglio comunale.
PRESIDENTE: Preferisco risponderle informato.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Se vuole leggo l'articolo: "Gli
argomenti sottoposti a deliberazione del Consiglio vengono trattati… Tuttavia il
presidente o anche un consigliere possono proporre che…"
PRESIDENTE: Non legga così velocemente…
"Gli argomenti sottoposti a deliberazione...". Quando arriveremo a questo punto lei
potrà fare l’intervento. Cioè prima degli argomenti sottoposti a deliberazione.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): In riferimento all’articolo 45 del
regolamento, considerato quanto dichiarato dal Presidente in Conferenza dei
Capigruppo, vista la densità di punti inseriti nel programma dei lavori consiliari,
chiedo di rinviare i primi cinque punti del presente ordine del giorno - cinque punti
non urgenti da parte dell’Amministrazione - ad una prossima seduta.
PRESIDENTE: L’ordine del giorno è già stato inviato, è diventato aspetto formale e
per questa ragione non è possibile…"
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Propongo di sottoporre la mia
proposta alla votazione del Consiglio. Se il Consiglio vota a favore, le delibere si
possono togliere. Questa cosa si può fare in assemblea e lei Presidente, lo dovrebbe
sapere.
PRESIDENTE: Consigliere Grigoletto, dipende se vuole applicare l’art. 45, che
prevede la possibile inversione del programma dei lavori che, per alcuni aspetti è già
stata concordata nella precedente Conferenza dei Capigruppo. Stante il fatto che
l’Assessore Zugno ha un problema di famiglia di per sé indifferibile, credo sia
importante, se non obbligatorio, la sua presenza per la trattazione dei punti che
riguardano il bilancio consuntivo. Tenuto conto del fatto che, in forza del problema
personale che lo riguarda, egli sarebbe costretto ad abbandonare l’aula
indicativamente verso le 18.00; abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo di
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N. 12/10/ACC
28.4.2010
invertire l’ordine dei lavori e quindi i punti dal n. 5 al n. 13 vengono anticipati dopo
il punto n. 2 per il quale relaziona l’Assessore Zanini.
Il problema è diverso se viene posto a norma dell’art. 54 che prevede la questione
sospensiva o pregiudiziale: 1. "La questione sospensiva, ovvero la richiesta di rinvio
della trattazione ad altra seduta, e la questione pregiudiziale, … 2. Sulla questione
pregiudiziale o sospensiva decide il presidente o, in caso di opposizione, il
consiglio".
Quindi anagrammando il numero, lei ha ragione: l'articolo 45 diventa 54.
Il mio personale parere è che non si possono rinviare. Immagino che lei non lo
condivida, quindi sottopongo la questione all’attenzione del Consiglio. A norma
dell’art. 54, il Consigliere Grigoletto ha chiesto che i punti numerati all’ordine del
giorno da 1 a 4, vengano tolti dall’ordine del giorno stesso e rinviati ad altro
momento di discussione, quindi presumibilmente al prossimo Consiglio.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Chiedo la votazione per appello
nominale.
PRESIDENTE: Votazione nominale. Non vedo però otto mani alzate. Adesso le
vedo. Pongo il parere negativo rispetto a questa richiesta. Esiste una questione
pregiudiziale, posta dal Consigliere Grigoletto che, invocando l’art. 54, richiede
l’enucleazione dei punti numerati da 1 a 5 dell’ordine del giorno che sono oggi in
discussione per la posposizione a un momento successivo che, presumibilmente, è il
prossimo Consiglio. Su questo, è giunta un’ulteriore richiesta di votazione per
appello nominale. Il Presidente a questa istanza ha già risposto di no, quindi di non
accettare questo tipo di richiesta.
A questo punto, il Presidente pone in votazione la questione sospensiva sollevata
dal Consigliere Grigoletto (Partito Democratico) consistente nell'accoglimento
della richiesta di rinvio della trattazione dei punti 1-2-3-4-5 inseriti nell'odierno
programma dei lavori consiliari ad altra seduta (il voto Sì significa accoglimento
della richiesta di rinvio).
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli D.
Borrelli L.
Favorevoli
Contrari
no
no
sì
no
no
sì
sì
no
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
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N. 12/10/ACC
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13
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24
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29
30
31
32
33
34
35
36
37
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zampese
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
no
sì
sì
no
no
no
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
no
sì
no
sì
14
23
0
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
dichiara respinto a maggioranza di voti, l'accoglimento della questione
sospensiva sollevata dal Consigliere Grigoletto.
1
N. 13/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 1 del
regolamento del Consiglio comunale.
PRESIDENTE: Dichiarazioni di apertura seduta che anticipo con alcune buone
notizie. La prima riguarda direttamente questo Consiglio comunale ed è una lettera di
ringraziamento pervenuta dalla famiglia di Rino Rasera. Come voi ricorderete, a
seguito della prematura scomparsa dello stesso, il Consiglio comunale ebbe modo di
raccogliere dei fondi destinati all’acquisto di alcuni forni per la cottura del pane. In
realtà, tenuto conto del significato istituzionale, assolutamente rilevante, la famiglia
del defunto Rino Rasera, insieme alle associazioni Legambiente Treviso e I Care,
della quale è presidente il fratello, ha pensato di accorpare questo importo,
sommandolo anche altre disponibilità devolute da associazioni trevigiane, in un
progetto molto più ambizioso ossia la realizzazione di un pozzo destinato alla Casa
per le donne di Dassouy, villaggio del Burkina Faso. Il Presidente dell'associazione I
Care nella propria missiva "…oltre ai ringraziamenti che sono chiamato ad estendere
a tutti i Consiglieri per la sensibilità dimostrata…", ricorda, anche a nome della
famiglia, che sabato pomeriggio 22 maggio presso la Fondazione Benetton, si terrà
un incontro per ricordare la figura di Rino Rasera. Quindi, tutti coloro i quali hanno
la possibilità e il modo sono ovviamente invitati a quel momento.
La seconda buona notizia è che finalmente abbiamo un impianto per i lavori
consiliari comprensivo anche del sistema di voto e, quindi, con la possibilità di
eliminare le modalità legate al lavoro degli scrutatori che con oggi prende avvio. Vi
sarà stato spiegato come funziona. Tutti i Consiglieri comunali saranno convocati al
prossimo Consiglio comunale con un anticipo di mezzora, tre quarti d’ora circa per le
prove del nuovo impianto. Ciascuno dei Consiglieri, dal singolo posto, avrà modo
anche di prenotare il proprio intervento, quindi renderemo tutto più automatico e
molto più funzionale.
Due altre buone notizie: per il terzo anno consecutivo - è una notizia legata
all’eccellenza della nostra Provincia e del nostro Comune - i ragazzi del Liceo da
Vinci, hanno vinto la Coppa Aurea, gara di matematica nazionale che si è svolta
ormai qualche giorno fa presso l’università di Trieste. Credo sia utile darne
comunicazione.
Ultima notizia: i ristoratori di Confcommercio, insieme alla Lega Italiana per la Lotta
contro i Tumori, partendo dal fatto che circa il 35% di queste malattie è dovuto alla
cattiva alimentazione, hanno dato vita ad una serie di iniziative legate alla corretta
alimentazione al fine di debellare il cancro. Anche questa mi pare una notizia di
assoluta rilevanza che segna un senso civico importante della nostra collettività e di
coloro i quali, all'interno di questa, operano.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Un’altra bella notizia è la
qualificazione ai campionati italiani della squadra del Consigliere Ofelio Michielan.
PRESIDENTE: Peccato che il Consigliere Michielan non sia presente, comunque ci
complimentiamo con lui e gioiamo insieme.
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi.
1
N. 14/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 2 del
regolamento del Consiglio comunale.
PRESIDENTE: Per antica tradizione le mie raccomandazioni cadono nel vuoto;
tuttavia vi raccomando di parlare intensamente, ripetutamente e, se possibile, anche
in maniera coinvolgente e anzi, provocatoria, delle recenti manifestazioni del 25
Aprile, nel segno della pacificazione del Consiglio e della comunicazione tra diverse
parti politiche.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Un incoraggiamento all’Assessore
Zanini il quale, grazie anche all’aiuto delle minoranze, sta portando avanti un
progetto interessante per Treviso. Vorrei che andasse a buon fine poiché tratta del
progetto della raccolta differenziata sul quale abbiamo lavorato fin dall’inizio di
questo mandato. C’è l’impegno pubblico di qualche giorno fa dell’Assessore Zanini
per portare la raccolta porta a porta almeno in un paio di quartieri. Il mio intervento
intende caldeggiare questo progetto.
La minoranza aveva chiesto, con una seduta comune della Commissione Lavori
Pubblici, che al depuratore di Treviso venisse conferita una maggiore quantità di
rifiuto umido, sostanzialmente per un risparmio dei costi di conferimento. Volevo
sapere ufficialmente dall’Assessore, la data in cui è prevista la raccolta differenziata
in uno dei quartieri di Treviso e di quale quartiere si tratterà. Inoltre volevo sapere se
il conferimento dell’umido al depuratore di Treviso, com’era stato deciso in
Conferenza e in Commissione, ha avuto un suo seguito. Il mio è un intervento di
incoraggiamento perché l’impegno dell’Assessore Zanini diventi una realtà.
In questi giorni abbiamo letto sui giornali la tristissima vicenda dei farmaci scaduti.
Ho in preparazione un’interrogazione sull’argomento ma, dal momento che
l’Assessore Michielon è presente e il Sindaco ha tra le sue priorità la tutela della
salute della cittadinanza, sarebbe il caso di avere chiarimenti sul motivo per cui
questi farmaci scaduti, sono stati somministrati a bambini e se il Comune sia
intervenuto nei confronti della ULSS per chiedere chiarimenti. E’ stata una vicenda
triste che non si deve più ripetere.
Ieri era la festa del Santo Patrono di Treviso che da qualche anno, mi pare, non sia
molto sentita. Ho udito una dichiarazione del Vice Sindaco Gentilini che affermava
di non condividere la festa di San Liberale, il quale, essendo nato ad Altino, non
sarebbe un patrono nostrano. Provocatoriamente, chiedo se il Vice Sindaco abbia
intenzione di cambiare il nostro patrono e inoltre perché non si è provveduto ad
informare la cittadinanza non solo della festività che - come ha detto giustamente
Gentilini - forse interessa maggiormente gli uffici pubblici, ma soprattutto del fatto
che, essendo considerato un giorno festivo, i cittadini potevano risparmiare i soldi dei
parcheggi. Sarebbe opportuno un chiarimento per sapere se effettivamente i
parcheggi dovevano essere pagati o meno.
Tempo addietro ho presentato un ordine del giorno sul Wi-Fi al quale il Presidente
Salvadori rispose che esso era già presente nelle biblioteche e negli uffici pubblici. Si
pensa anche ad una sua estensione all’intera cittadinanza? Questo era lo spirito e
vorrei una risposta.
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N. 14/10/ACC
28.4.2010
ASS. MICHIELON: In merito alla vicenda dei farmaci scaduti, la questione
riguarda prettamente l’A.S.L e la Regione, non certo il Sindaco o l’Amministrazione
comunale. In qualità di Assessore alle Politiche Sociali, ho espresso le mie
perplessità - anche alla stampa - sulla giustificazione di non avere informato i
genitori destinatari dei farmaci scaduti, che al di là della scadenza sulla scatola il
farmaco aveva un principio attivo. Le nostre perplessità sono state avvalorate dalle
scuse ufficiali da parte dell’ASL ai genitori. Credo che il problema sia più serio
rispetto a quello che ha posto il Consigliere Tocchetto. Si è appreso infatti che negli
ospedali vicini non vi erano a disposizione antibiotici per la meningite. Credo che ci
si debba soffermare su questo e capire perché l’ASL n. 9 forse non ne aveva grandi
scorte ma ne aveva sicuramente di più rispetto agli ospedali contermini. Ho avuto
modo di leggere che nessuno aveva disponibilità di antibiotici. Ritengo che con
l’incontro tra i genitori e l’ASL l’incidente – tra virgolette – si sia chiuso. L’Azienda
ha giustificato il fatto che non aveva comunicato ai familiari che avevano ricevuto il
farmaco scaduto che il principio era attivo, con la necessità di non creare allarmismi.
Preso atto che poi la questione è emersa comunque, l'Azienda si è scusata perché la
cosa più importante è che i farmaci fossero attivi e che avessero la loro efficacia.
ASS. ZANINI: Nella settimana dal 19 al 24, Treviso Servizi ha conferito presso
l’impianto di via Pavese, 527 quintali di rifiuto pari a 87.83 quintali giornalieri.
Abbiamo raggiunto quindi il 25% in più rispetto al rifiuto fino ad ora conferito e ciò
in linea con la proposta operativa per la quale ci eravamo dati appuntamento per la
fine del mese di maggio. Cercherò di mantenere fede alla proposta operativa sullo
smaltimento dell’umido del nostro Comune irrobustendo lo strumento del
depuratore.
Ho avuto modo di dire alla riunione di Fondazione Benetton (ringrazio il signor
Sindaco di avermi delegato) - ottimo tavolo di scambio reciproco di opinioni
promosso dal Presidente Tamaro - che siamo sulla strada giusta. Non potrò essere
altrettanto preciso per quanto riguarda l’inizio della raccolta differenziata, ma c’è una
linea di tendenza, condivisa anche dal Presidente di Treviso Servizi che, nel
momento in cui avremo a disposizione i mezzi e le risorse economiche, se ne potrà
dare inizio, auspico, entro la fine del 2010.
ASS. ZUGNO: La richiesta del Consigliere Tocchetto forse, è stata formulata
prestando poca attenzione, considerando che da dodici anni i trevigiani pagano il
parcheggio il giorno di San Liberale. Questa attenzione, forse è dovuta al fatto che da
quando sono stati installati i sensori, abbiamo avuto una diminuzione del 18-19%
circa dell’occupazione degli stalli e inoltre fa riferimento a una disposizione che,
ritengo, ACTT abbia ben seguito. La ricorrenza della festa del patrono non ha,
secondo la legge, carattere di festività, ed è sancita dalla Cassazione per aspetti
procedurali, parlo anche agli avvocati in termini di valutazione di termini che vanno
a scadere. La normativa dice che le festività religiose stabilite tra Stato e Chiesa sono
quelle che conosciamo: il 1° gennaio, l’Epifania, tre festività che sono state soppresse
con un provvedimento del 1985, San Giuseppe, l’Ascensione, il Corpus Domini.
Rimangono il 25 Aprile, il giorno dopo Pasqua, il 1° maggio - Festa del lavoro - il
giorno dell’Assunzione, Ognissanti, il 4 Novembre, Natale e il 26 dicembre. Come
ha detto giustamente il Vice Sindaco, si sono astenuti dal lavoro i dipendenti
pubblici. Qualcuno di voi avrà continuato a lavorare, forse in orario ridotto, come per
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N. 14/10/ACC
28.4.2010
le banche e altri istituti importanti. La stampa, forse povera d’informazione, ha dato
un segnale importante a un argomento che non doveva averlo.
CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Alcune notizie apparse sulla stampa
locale nelle scorse settimane riguardano la contrattazione integrativa aziendale tra
l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali in merito al
riconoscimento di una quota parte del fondo anno 2009 per finanziare le progressioni
orizzontali dei dipendenti. La trattativa si è prolungata per alcuni mesi senza
approdare ad un’intesa soddisfacente tra l’Amministrazione e i dipendenti e si è
conclusa con una decisione unilaterale della delegazione trattante di parte pubblica di
rigetto delle richieste dei lavoratori.
Considerato che siamo in presenza di una richiesta pienamente legittima dei
dipendenti, ossia il riconoscimento di un istituto previsto dal Contratto Collettivo
Nazionale da finanziare con le risorse di un fondo di pertinenza dei lavoratori, che
quindi al Comune non comporta alcuna spesa aggiuntiva rispetto a quanto previsto
dal Contratto Nazionale, non riesco a capire le ragioni per le quali si debba negare un
riconoscimento economico previsto e già finanziato.
Alcune motivazioni dell’Assessore Zugno, riportate dalla stampa locale, si
sostanziano in un "...abbiamo già dato in passato, i dipendenti devono guardare in
questo momento di crisi altre realtà". Queste esternazioni non sono condivisibili e
sono del tutto inconsistenti sia sotto il profilo giuridico che sotto quello sostanziale di
merito, riferito alle professionalità espresse da ogni singolo lavoratore. Rivolgo una
domanda all’Assessore Zugno. Come mai quando ho proposto la mozione anti-crisi
non ha detto un sì e non ha detto di guardare le altre realtà, quando nella mia
proposta c’era una riduzione dei nostri compensi ma anche di tutti gli altri
amministratori?
Non dobbiamo dimenticare che le progressioni orizzontali sono un riconoscimento
economico, stabile all’interno di ogni singola categoria professionale, che
coinvolgono ogni anno una parte minima di dipendenti e vengono attribuite con un
sistema molto rigoroso di valutazione che premia le capacità professionali, l’impegno
e lo spirito organizzativo e si concretizzano in un riconoscimento a chi ha contribuito
a rendere efficace e credibile l’azione dell’Amministrazione.
Non credo, di conseguenza, che precludere ai lavoratori la possibilità di una crescita
economica e professionale, sia l’atteggiamento migliore per riconoscere in modo
tangibile le capacità, l’impegno e la disponibilità sempre dimostrate dalla grande
maggioranza di essi nell’espletamento di compiti, soprattutto in un periodo come gli
ultimi anni, in cui l’organico è stato sempre sofferente a causa dei continui blocchi
delle assunzioni imposti dalla normativa finanziaria.
Non condivido il metodo che non sia la contrattazione aziendale, bensì la decisione
unilaterale dell’Ente a determinare l’impiego delle risorse disponibili, stanziate dagli
accordi nazionali, anche se questo appare oggi possibile a seguito delle disposizioni
introdotte dal Ministro Brunetta.
Invito pertanto l’Assessore al personale ma anche il Sindaco, che ha avuto modo di
incontrare una rappresentanza di lavoratori, a dare una precisa e puntuale indicazione
alla delegazione trattante di parte pubblica che tenda a far riprendere le trattative per
giungere ad una intesa condivisa con i lavoratori nel pieno rispetto degli accordi
nazionali.
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N. 14/10/ACC
28.4.2010
Tale intesa assumerebbe un preciso significato, non solo per le parti interessate Amministrazione e dipendenti - ma per tutti i cittadini ai quali verrebbe trasmesso un
messaggio importante: se i servizi funzionano e se sono apprezzati, anche in questo
momento di crisi per le autonomie locali, lo si deve ad uno sforzo comune e costante
di amministratori e lavoratori che, insieme, si sforzano di dare una risposta adeguata
ai bisogni dei cittadini. E questa è una prima comunicazione.
La seconda comunicazione riguarda la settimana della cultura, dal 19 al 25 aprile.
Vorrei conoscere dall’Assessore Zanini se ci sarà la disponibilità per i prossimi anni
di organizzare una settimana della cultura con modulazioni diverse, visto che
l’attuale settimana della cultura, da parte dell’Amministrazione comunale, è stata
organizzata con un solo evento, quello del 22 aprile. Vorrei inoltre sapere
dall’Assessore se ci sarà in questa futura settimana della cultura, l’apertura
straordinaria dei musei, perché da quanto ho colto, probabilmente, per il 1° maggio
dovrebbe essere prevista.
PRESIDENTE: Ha superato i cinque minuti, la prego di riassumere.
CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Il 2 maggio si inaugurerà il
monumento "La latera"; vorrei capire dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale
se ci sono stati contributi economici e se la messa a punto in opera del monumento è
stata fatta di concerto con l’autore, in quanto mi pare di ravvisare - non è solo la mia
opinione - alcune storture rispetto alla realtà del tempo. Mi riferisco ai mitici secchi.
Signor Sindaco, controlli i secchi.
ASS. ZUGNO: In relazione all’articolata richiesta posta dal Consigliere Caldato M.,
ci siamo incontrati più volte con i dipendenti e i sindacati e abbiamo fatto alcune
proposte che prevedevano anche un aumento. Rispetto a quanto da noi proposto,
l’aumento richiesto era quattro volte superiore sul quale è stata fatta una riflessione
da parte della Giunta e in seguito anche con il Sindaco. Abbiamo ritenuto che la
risposta alla richiesta avanzata - in momenti in cui il Sindaco e gli altri colleghi sono
costantemente sollecitati da situazioni di forte precarietà (riduzione di orario di
lavoro, concordati, fallimenti) - dopo dieci anni di progressione e 29 stabilizzazioni
attuate nell’ultimo triennio, ciò poteva essere un segnale che l’Amministrazione ha
dato in questi anni più che soddisfacente.
La nostra proposta non è stata accolta. Forse essa non è stata generosa come nelle
annualità passate, c’erano problemi di Patto di stabilità. Ci sono situazioni di
difficoltà e di riduzione di entrate, nonostante l’apporto dei dipendenti. Volevano
assolutamente quella richiesta a suo tempo fatta al tavolo di concertazione e abbiamo
ritenuto di negarla. E’ una valutazione di natura contrattuale, politica e di correttezza
nei confronti dei cittadini che, oggi come oggi, sono in forte difficoltà.
ASS. ZANINI: In risposta al Consigliere Caldato M., abbiamo organizzato tre
manifestazioni, ma soprattutto siamo proiettati nel portare a casa i 5 milioni di euro
per la riapertura del museo Bailo. Ho dedicato quella settimana, dopo che è stata
nominata la Giunta, alla partecipazione al concorso regionale per accedere ai fondi
europei, che scade il 30 settembre 2010. Tale concorso è anche finalizzato al
recupero della Raccolta Salce. Magari a volte non si appare ma si cerca ciononostante
di produrre qualcosa di utile, positivo o fruttuoso, a favore del nostro Comune.
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Le tre manifestazioni sono state: quella più importante, organizzata al museo di Santa
Caterina sul tema del recupero ormai compiuto dei Manifesti, al quale hanno
partecipato i più bravi restauratori presenti in Europa quali il maestro Michieletto, il
maestro Bigolin oltre al Sovrintendente Anna Maria Spiazzi e Gabriella Delfini.
Abbiamo organizzato con l’Istituto magistrale Duca Degli Abruzzi due
interessantissime giornate, invidiateci dall’intera Regione, sul tema "Dante", presso
la sede dell’Università. Hanno partecipato i migliori studiosi e scrittori di Dante
Alighieri i quali hanno trattato non solo del Dante filosofo, del Dante poeta oppure
del Dante cittadino europeo, ma di come da Dante, sia scaturita la più bella pittura
del ‘400 e del '500, come ad esempio le opere di Sandro Botticelli.
La terza manifestazione è stata organizzata insieme al Gruppo Maritain presieduto
dall’Avvocato Vittorino Pavan e coordinato dal professore Antonio Calò, per il
premio dedicato a Ermanno Olmi. Purtroppo non siamo riusciti ad organizzare
avvenimenti più frequentati. Rispetto a quanto affermato dal giornalista de "Il
Gazzettino" Michele Miriade, che ha sottolineato come nei giorni di domenica,
lunedì e martedì i musei fossero chiusi, dobbiamo tenere conto anche delle giuste
rivendicazioni dei dipendenti dell’Amministrazione poiché a noi tutti stanno a cuore i
dipendenti del nostro Comune. Con domenica 25 aprile, si era già conclusa la
settimana della cultura e ritenevamo che i dipendenti potessero usufruire di uno
spazio di riposo. In occasione dell'allestimento delle varie mostre senza risorse
economiche, sono proprio loro che si prodigano nell’organizzazione degli eventi
all’interno del Museo di Santa Caterina. Dobbiamo pertanto tenere conto delle loro
esigenze e delle difficoltà in cui si dibatte il Comune per quanto riguarda il
reperimento di risorse economiche. Credo che con queste tre manifestazioni siamo
riusciti a rispondere in maniera adeguata alle esigenze, considerando che stiamo
delineando il progetto finale per accedere al finanziamento di 5 milioni di euro.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): In seguito interverrò in merito alla
domanda di attualità. Abbiamo appreso dalla stampa che giovedì scorso si è svolta a
Canizzano un’interessante riunione per affrontare il problema dell’aeroporto e del
suo ampliamento, deciso da SAVE, dell’inquinamento acustico e atmosferico e in
generale dei problemi che il quartiere di Canizzano sta affrontando. La popolazione
di Canizzano è da tempo molto contrariata; pare anche si sia ricostituito il comitato.
A questa riunione hanno partecipato alcuni autorevoli esponenti della maggioranza
del Consiglio comunale, come i Consiglieri Domenico Piccoli, Enrico Renosto,
accompagnati dal loro coordinatore comunale; inoltre, erano presenti altri Consiglieri
della maggioranza, quali Giuseppe Gobbo e Antonio Dotto. Nel corso della riunione
il coordinatore del partito del Popolo della Libertà ha assicurato che il PdL chiederà
conto all’Amministrazione dell’impegno che sta profondendo per questa questione
che preoccupa tutti noi. Il Consigliere Renosto ha aggiunto che se i controlli diranno
che l’inquinamento c’è ed è grave, bisognerà intervenire per ridurlo e questo è un
obbligo morale e legislativo.
Sono affermazioni impegnative che condividiamo. Vorremmo però ricordare ai
colleghi del PdL che fanno parte di questa Amministrazione e sostengono questa
Giunta, che proprio il PdL ha contribuito, sostenendo questa Amministrazione, a
potenziare l’aeroporto con quanto ha deciso SAVE, nel cui comitato non mi risulta
siedano esponenti della minoranza.
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Vorrei capire le ragioni di questo intervento, se anche il PdL si sta trasformando in
partito di lotta e di governo o se, effettivamente, le posizioni assunte sono tese a
migliorare la situazione. In questo caso avreste sicuramente il nostro appoggio e la
disponibilità a portare avanti una battaglia comune per risolvere i problemi di
Canizzano e dell’aeroporto.
Il Comune di Treviso, tramite l’Assessore Michielon e il Sindaco Gian Paolo Gobbo,
ha firmato con la Caritas un protocollo d’intesa relativo al progetto "Granello di
senape". Questo protocollo d’intesa prevede lo stanziamento di 15.000 euro, sono le
richieste fatte ai Comuni popolosi come Treviso - altri Comuni vi hanno aderito - a
titolo di prestito. E' evidente che i cittadini che versano in condizioni di indigenza o
di difficoltà economica dovranno restituire tale prestito ricevuto.
Credo nella bontà dell'iniziativa, ma è necessario un maggiore impegno. Il Comune
di Treviso a suo tempo, ha speso 5.000 euro per finanziare l’enciclopedia del Vice
Sindaco Giancarlo Gentilini e 5.000 euro per Miss Padania, denaro erogato non a
titolo di prestito, ma per sponsorizzare tali iniziative. Il Comune di Treviso avrebbe
potuto anche erogare 15.000 euro a titolo di finanziamento per contrastare
preoccupanti situazioni di indigenza.
Un’ultima considerazione. Abbiamo appreso dalla stampa e si è ripetuto per la
seconda volta nell’arco di un breve periodo, che il PD avrebbe fatto un "inciucio" con
la Lega Nord nel quartiere San Giuseppe. L’ha dichiarato Luigi Calesso, il giornalista
secondo il quale il Gruppo del partito Democratico, in cambio del raddoppio della
Noalese. dalle Stiore alla tangenziale, per liberare San Giuseppe dal traffico e dallo
smog, avrebbe acconsentito ad approvare l’edificazione dell’ex Consorzio agrario,
perché - cito l’affermazione di Calesso - "chi costruisce lì, garantisce i fondi per la
realizzazione di un tratto della nuova bretella". Il PD per Calesso si sarebbe fatto
ingenuamente coinvolgere rischiando di dover assentire ad un progetto di
cementificazione per ottenere qualcosa per il quartiere di San Giuseppe.
Il Consigliere Atalmi mi ha dichiarato personalmente che non era coinvolto. Vorrei
assicurare al Consiglio comunale e alla cittadinanza che questa è pura fantapolitica. Il
signor Calesso ha perso un’occasione importante per tacere perché, dopo la sua prima
sconveniente uscita, gli avevamo proposto di entrare a far parte del tavolo di
confronto che il Sindaco Gobbo e l’Assessore Zanini avevano accettato di aprire con
noi per risolvere i problemi di San Giuseppe.
L’invito è sempre valido, parteciparvi gioverebbe anche al signor Calesso perché
magari questa caccia ai fantasmi e agli scheletri nell’armadio lo metterebbe
tranquillo. Noi non faremo mai inciuci con la lega Nord.
ASS. MICHIELON: Consigliere Grigoletto, noi abbiamo dato un contributo al
progetto "Granello di senape", Nella convenzione c’è scritto che nel caso in cui
finisse l’esperienza di Granello di senape e ci fossero dei dividendi da restituire
all’Amministrazione comunale, chiediamo siano tenuti da Caritas e da essa rifusi
come contributi ai bisognosi del Comune di Treviso, concordandolo con il servizio
sociale del Comune. Perciò abbiamo esattamente dato un contributo e non un
prestito.
ASS. ZANINI: Come mi aveva raccomandato Siro Floriani di San Giuseppe, sto
creando l’intelaiatura delle persone da convocare - escluso Calesso - d’accordo con il
Capogruppo della Lega Nord, Sandro Zampese, per fare quello che avevamo
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concordato. Quindi la risposta che noi diamo a Calesso è che l'inciucio non esiste;
esiste solo la priorità che vogliamo rivendicare alla Regione Veneto. Abbiamo
aspettato solamente di sapere quale fosse il nuovo Assessore che, peraltro, è stato
confermato, per avere al tavolo anche i rappresentanti della Regione, perché così era
stato chiesto. Adesso è arrivato il momento e avrete la convocazione controfirmata da
me e dal Consigliere Zampese.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Credo vi siano azioni che
devono vedere assieme le istituzioni, gli organi dello Stato e gli Enti del territorio.
Per questo chiedo al Presidente di fare avere - a nome di tutto il Consiglio comunale
e attraverso il Ministro Maroni - il plauso e la vicinanza per il lavoro che le Forze di
Polizia, Carabinieri, Finanza ed i Magistrati stanno facendo per la lotta alle mafie.
Gli arresti di ieri e di oggi credo siano solo un ulteriore esempio.
Per ciò che riguarda Via Orsenigo, negli ultimi tre anni, da maggio del 2007 ad oggi,
vi sono state 11 tra delibere e comunicazioni in Giunta, attinenti all’ex cava e poi
discarica di via Orsenigo con sovrapposizione di obiettivi e competenze, 500.000
euro di spesa, più di 200.000 metri cubi di terreno portati, quasi tutti, dall’Area
Appiani. Se si legge la successione e i contenuti delle varie delibere e delle
comunicazioni, c’è veramente da chiedersi quale sia l’obiettivo dell'intervento. Vi è
poi la questione "ambiente" all’interno di via Orsenigo. In una comunicazione in
Giunta del 4 marzo 2009, viene proposto un intervento per il fotovoltaico: non
seguono decisioni.
In altra comunicazione del 17 giugno, viene riferito l’esito di una Conferenza dei
Servizi ove si evidenzia la necessità di accertare la qualità dell’acqua prelevata dai
pozzi privati tuttora esistenti e usata per scopi idropotabili. C’è la disponibilità di
Cassamarca e della ditta Biasuzzi di finanziare l'indagine. La comunicazione non ha
esito.
In data 26 agosto 2009 una nota del Dirigente Ambiente indirizzata al Direttore
Generale, a tre Assessori e al Dirigente della ragioneria e delle finanze; riprende la
cronistoria dei progetti, riproponendo la possibilità del fotovoltaico e del bosco
urbano.
Il 9 dicembre 2009, si riprende la comunicazione del 4 marzo (sono passati nove
mesi); la Giunta esprime parere favorevole purché vi siano le certificazioni igienicosanitarie per la calpestabilità del terreno.
Il 31 marzo vi è una comunicazione in Giunta con offerta della ditta Metalco
Mazzanti per un importante progetto di bosco e di impianto fotovoltaico che ottiene
parere favorevole della Giunta e la verifica della possibilità di assegnazione diretta
dell’intervento. E siamo fermi alla data del 31 marzo. Ho la sensazione che il tempo
passi e venga meno l’interesse della ditta che ha fatto quella proposta, perché a fine
anno scadono , credo, gli incentivi dello Stato e quindi l’intervento sul fotovoltaico
rischia di perdere appetibilità e interesse. A noi resterà il problema di cosa fare di
quell’ex cava. Qualche mese fa chiedemmo fosse oggetto di discussione in
Commissione, ma ciò non si è realizzato; chiedo pertanto al signor Sindaco di fare
chiarezza sulle competenze. Dalla successione delle delibere emerge una confusione
estrema tra Ambiente, Lavori pubblici e quant’altro. Credo sia importante rivedere la
macchina organizzativa del Comune; vedremo poi in sede di esame del bilancio
quanta confusione e quante sovrapposizioni vi siano.
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ASS. BASSO: Risponderò al Consigliere Bolzonello per quanto riguarda la messa in
sicurezza dell’area.
Quest’anno verrà portato a compimento il secondo ed ultimo stralcio per la messa in
sicurezza. E' un progetto che ha avuto inizio più di un anno fa, poi formalizzato
attraverso una serie di Conferenze di Servizi cui hanno partecipato la Regione
Veneto, Arpav, la Provincia e l’Amministrazione per la messa in sicurezza di tutta
l’area. Ciò vuol dire apporto di terreno anche argilloso, quindi impermeabile, dare
una baulatura, fare una strada interna perimetrale all’area perché possa essere
percorribile dall'interno. Mi pare siamo a buon punto perché l’intervento di messa in
sicurezza dovrebbe completarsi entro maggio o giugno di quest’anno.
Dopodiché sull'area, si potrà far crescere un bosco, un'area verde oppure, come sta
portando avanti l’Assessore Zanini, un campo fotovoltaico.
ASS. ZANINI: Queste tematiche stanno a cuore non solo alla maggioranza ma anche
alla minoranza. Il problema non può essere risolto in quattro e quattr'otto: siamo
riusciti a risolvere il problema della cava di Musestre - a metà tra dieci Comuni dopo molti anni per merito di un rapporto lodevole tra maggioranza e minoranza di
cui si ha espressione con il Sindaco Gobbo e la senatrice Rubinato. Finalmente
abbiamo deciso insieme di localizzare un parco fotovoltaico anche all’ex discarica di
Musestre. Ma il ragionamento che rivendico in qualità di Assessore all’Ambiente è
quello di promuovere la cosiddetta energia pulita. Sono impegnato con l'ex discarica
di via Orsenigo da almeno un anno: gli Assessorati ai Lavori pubblici e all’Ambiente
da circa un anno a questa parte stanno predisponendo documentazione in proposito.
Ci eravamo dati l’obiettivo di sdoganare un'ex discarica da sito inquinato, in modo
che possa essere recuperato a sito vissuto. Dobbiamo aspettare i pareri concordi della
Regione, della Provincia, di Arpav rispetto al lavoro che è stato compiuto dai nostri
vertici, insieme ai partecipanti alle varie Conferenze di Servizi.
Non abbiamo ancora avuto i dati finali. Li attendiamo perché tutto noi possiamo
effettuare, secondo una lodevole e originale idea che mi è stata ispirata dall’ingegnere
Pierobon in primis. Nulla possiamo fare se non tutto ciò che è stato coordinato
dall’ingegnere Spigariol. Il tema fondamentale è di far vivere quel sito, anche sotto il
profilo di una localizzazione non solamente fotovoltaica, ma secondo un indirizzo di
parco fotovoltaico che preveda non solo la localizzazione dei pannelli, ma anche la
possibilità di vivere il sito come bosco - voi ricorderete di una proposta iniziale del
Pro Sindaco Gentilini di farne un bosco - con la piantumazione di erbe e di piante.
Dobbiamo avere tutte le prerogative per farne una cosa adeguata e, purtroppo, i tempi
della politica non sono quelli della sala operatoria. Bisogna avere ancora un po' di
pazienza, però siamo sensibili alla tematica e la stiamo seguendo con i dirigenti del
Comune.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Con il termine "Sovrana
Clemenza" si intende l’immagine che i sudditi avevano del proprio re. A questa
persona, come ultima voce, affidavano la giustizia, i loro affanni, le loro speranze.
Non importa se lo stesso fosse all’altezza delle aspettative, il più spesso fu il
contrario. Ma il suo potere era tale solo per quest’aspetto: la gente affidava il proprio
destino a lui, altrimenti nella sfiducia covava la ribellione. Durante lo scorso
Consiglio, il Sindaco Gobbo ebbe parole di riconoscimento verso coloro che avevano
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partecipato alle elezioni regionali. Al primo momento rimasi perplesso, poi capii: fu
Sovrana Clemenza.
Premesso questo, giorni fa si è aperto il capitolo della persona seguita dai servizi
sociali e sanitari, con evidenti mancanze. Non mi dilungo, mi soffermo solo su di un
aspetto già trattato più volte da me in questo Consiglio: la scheda di accesso in
ospedale, che è il primo documento dell’impegno. Questa dovrebbe essere rilasciata e
scritta con precisione notarile. Su questo argomento, tra emendamenti, sono stato
lasciato solo; oppure è meglio fare, solo per effetto politico, piuttosto che su temi più
impegnativi? Inoltre, per non perdere quattro voti, sono stato lasciato solo anche al
mio dissenso sul Cral, vicino a dove si soffre e si muore, mozione presentata anche
per motivi educativi. Sul lavoro non si deve perdere la tensione: quella di tutto il
gruppo operativo aiuta a controllare le eventuali scadenze dei farmaci. Ebbene,
ritornando al tema della persona male assistita, basta sapere che le parassitosi sono
un ben presente capitolo della medicina interna o generale, che dir si voglia. Dalla
stampa si viene a sapere che, "in accordo con i servizi sociali, il medico di base aveva
predisposto il ricovero". Dove trovare un bandolo della matassa? È ovvio: la legge
regionale direbbe alla Procura "trovasi nella scheda di accesso in ospedale". Orbene,
esiste o non esiste questo atto pubblico? Nello stesso vi è scritto “affetta da
parassitosi?”. Sull’importanza generale di tale argomento non resta che affidarmi al
Sindaco per Sovrana Clemenza.
CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Prima di spendere qualche parola su due
importanti e recenti processi, desidero congratularmi con il Consigliere Aloisi per la
sua partecipazione in questa sala alla celebrazione della Festa della Liberazione e per
l’atteggiamento intellettuale da lui espresso e pienamente da me condiviso. Ciò in
considerazione dei dubbi da lui esternati lo scorso anno circa l’utilità e opportunità di
presenziare. Perché non farlo e ascoltare una riflessione proposta per valorizzare
questo giorno in cui tutti dovremmo essere coinvolti, dando per scontato che ognuno
è libero, finalmente, di poter pensare ed esprimere le proprie convinzioni?
Ma voi, colleghi assenteisti, cosa dite di questo momento storico ai vostri figli? Sarei
davvero grato al collega se volesse ribadire questo pensiero e dare un giudizio su
quanto affermato dalla relatrice, la dottoressa Laura Dapporto, dalla quale ho ricevuto
gentilmente il testo del discorso e chi volesse averne copia per non aver potuto
partecipare, vuoi per aver prima percorso il defatigante pellegrinaggio
commemorativo, vuoi per crisi di astinenza o per altro motivo, può fornirmi il suo
indirizzo di posta elettronica e glielo invierò. Il collegamento tra il 25 Aprile e i
processi, di cui parlavo, mi è dato dal fatto che per il secondo anno consecutivo il
Presidente Berlusconi ha partecipato alla Festa della Liberazione, in video. Dopo
aver elogiato i Padri Costituenti, ha dichiarato la volontà di migliorare la
Costituzione, stabilendo insieme regole condivise in vista "di uno Stato più efficiente
e… più equo nell’Amministrazione di una giustizia veramente giusta".
Queste parole mi hanno richiamato due recenti processi: quello all’Avvocato Mills e
quello alla "Vecia". Del processo all’Avvocato Mills sono state depositate nei giorni
scorsi le motivazioni per cui le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno
implicitamente confermato che Mills "fu un teste reticente per favorire Berlusconi",
pur dichiarando il reato prescritto. Nei giorni scorsi, durante una familiare e
accalorata discussione sul caso, mia nipote Benedetta, che assisteva, volle capire di
cosa si stesse parlando. Da nonno le risposi "Vedi, ieri tuo fratello Giovanni si è
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preso una bella sgridata dal papà perché ha commesso una marachella delle sue. Io so
che tu l’hai indotto a fare quella cosa, anzi, gli hai promesso e dato un cioccolatino.
Dimmi la verità: secondo te, è tutta colpa di Giovanni, oppure la colpa è anche e
soprattutto tua che sei più grande?" Non mi ha risposto, ma sono sicuro che ha capito
benissimo un elementare concetto di giustizia.
Voglio poi richiamare il processo alla "Vecia" per ringraziare gli organizzatori e il
Gruppo Folcloristico Trevigiano nella persona del suo presidente Franco Grespan,
perché da tanti anni regala gradevoli scampoli artistici e intelligenti a noi trevigiani e,
ridendo, castiga il nostro modo di vivere. Lo faccio perché, tra gli elementi per
addivenire alla condanna definitiva e senza appello dell’imputata - tale Colomba
Saponina - c’è niente meno che la Noalese. Ho recuperato le carte del processo e
leggerò solo ciò che il pubblico ministero - tale conte Calsina - rivolge all’avvocato
Trabocchetti:
"Senteo ciò, a ghe sbocio che el perde sempre e cause. Ma el vada a insacar caivo
coa forca che forse xe mejo. Ma nol capisse che a zente vol risultati e no promesse e
sondagi. A strada de San Giusepe, fin dopo l’aeroporto, a me par el circuito di
Monsa co mieri e mieri de machine, camion, caretini, moto, birocini. Par là passa de
tuto, cossa spetea sta bruta Colombera a far 'na strada che taje fora in meso i campi
fin dopo Quinto. So 'sta maniera se salvaria anca a Strada Ovest, che desso come
desso, xe impossibile corar"...
Concludo: se da questo documento, in vernacolo trevigiano è chiara la responsabilità
della situazione pregressa, qualche dubbio sussiste circa il ritardo, la lentezza, la
determinazione con cui si sta procedendo per risolvere la questione della mobilità
sostenibile, anche se è opportuno ricordare l’utilissimo convegno, promosso il 7
aprile scorso da Arpav, dall’Ulss 9, dalla Provincia e dal Comune di Treviso con
l’apporto importante della mobility manager dove però, oltre ad una fugace presenza
dell’Assessore Bastianetto, non era presente alcun componente del Consiglio
comunale.
Assessore Zanini, Presidente Zampese, a quando la convocazione del gruppo di
lavoro per organizzare l’incontro che dovrebbe far decollare il Consorzio di Porta
San Marco, o per meglio intenderci della Noalese bis? Stiamo aspettando dal 15
marzo, nonostante i ripetuti solleciti, come loro ben sanno. A questo punto non mi
resta che informare sia l’Assessore Zanini che il Presidente Zampese che sono
formalmente indagati per il reato di immobilismo. Non vorrei un giorno dovervi
accusare di inerzia, come già feci in questo Consiglio con un altro Assessore.
E dal momento che si è parlato di inciucio, concluderò con un ossimoro: io l’inciucio
lo voglio e lo voglio alla luce del sole, com’è mia abitudine, per i problemi di San
Giuseppe.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Forse questi nuovi microfoni sono da
sistemare. Ritengo poco educato parlare da seduto, lo dico a chi ha ordinato questa
apparecchiatura: in Consiglio, per rispetto nei confronti dei colleghi, si parla in piedi.
Una comunicazione in merito a una questione a me cara, cioè il fatto che si
continuano a tartassare i cittadini. Dopo il doppio canone fognario, - segnalo che
anche la Corte dei Conti ha statuito che le bollette non vanno allegate - ora si paga
l’IVA sulla Tariffa di Igiene Ambientale, anche se non sarebbe dovuta; sono state
inviate le bollette con l’IVA, anche se non era dovuta. In entrambi i casi si esortano i
cittadini a pagare, poi si vedrà. Ciò è sbagliato. So che l’Assessore Zugno aspetta
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ancora un pronunciamento delle Nazioni Unite per essere certo di poter restituire i
soldi. Credo che prima o poi bisognerebbe cominciare a restituirli.
Per quanto riguarda San Liberale - cui l’Assessore ha già dato risposta - la questione
non è tanto se i cittadini debbano pagare o meno nella giornata di San Liberale ma, se
si distingue tra feriale e festivo, bisogna dire che San Liberale non è festivo e quindi
bisogna pagare. Il giornalista ha agito per una volta da giornalista, telefonando ad
ACTT per chiedere se fosse dovuto il pagamento e scoprendo che l'azienda era
incerta in questo, figuriamoci i cittadini! Sarebbe opportuno che nella giornata della
domenica, quando il pagamento non è dovuto, i terminali venissero spenti in modo
che le persone non vi introducano denaro inutilmente.
Si sa che se vengono introdotti soldi nella giornata della domenica, vengono
accreditate le ore di parcheggio a pagamento a partire dal lunedì mattina; ma per le
persone che vengono da fuori, sarebbe più utile trovare i terminali spenti.
Vengo alla questione del 25 Aprile. So che ci sono state polemiche come sempre,
prima, durante e dopo e mi dispiace che qui nel salone di Palazzo dei Trecento ci
fossero pochi Consiglieri comunali, quasi tutti dell’opposizione. In rappresentanza
della Giunta, c’era solo l'Assessore Michielon. Mi spiace altresì che non si riprenda a
fare la manifestazione del 25 Aprile in piazza: a me piaceva molto di più.
Ne comprendo però la motivazione. Capisco sia perché non vi fosse una parte della
Giunta, sia perché non siamo in piazza. Attualizzare i valori della Costituzione e
della resistenza rispetto alle questioni politiche d’attualità, può suscitare il
risentimento di qualcuno, ma è evidente che la resistenza e i valori della Costituzione
valgono come insegnamento quotidiano per l’oggi e per il domani.
Sarebbe opportuno che il 25 Aprile non fosse una festa di partito di una parte sola:
non è la festa della pacificazione, bensì la festa di chi si riconosce nei valori che sono
stati della lotta di liberazione dal fascismo e dal nazismo e che hanno dato vita alla
Costituzione. Vorrei fare una proposta. Non stiamo più in Piazza dei Signori e non
partecipa gran parte della Giunta quando si festeggia il 25 Aprile perché c'è il timore
di dover assistere alle espressioni di opinioni politiche diverse o di situazioni
imbarazzanti, propongo al Sindaco Gobbo di invitare per l'anno venturo in qualità di
relatore ufficiale una persona a voi gradita come ad esempio Toni Da Re, Sindaco di
Vittorio Veneto. Egli ha fatto una bellissima commemorazione a Vittorio Veneto,
assolutamente non revisionista, - la pensa così anche il Sindaco Gobbo - che è stata
applaudita in maniera bipartisan ed ha avuto la presenza di tutte le istituzioni. Si
potrebbe chiedere ad Antonio Da Re di portare a Treviso gli stessi contenuti.
Ritorniamo in piazza e impegniamoci ad essere tutti sul palco per allora a riconoscere
la festa della resistenza perché deve essere una festa di tutti.
SINDACO: Condivido l'idea. Una excusatio non petita per i Consiglieri di
maggioranza potrebbe venire dal fatto che a Treviso quando si cerca di organizzare
qualche manifestazione nella logica della storia, eccetera, vengono fatti attacchi
strumentali, falsi e stupidi, fomentati dalla stampa. Ricordo la celebrazione di Silvio
Trentin - era presente il Consigliere Tocchetto - in cui c'erano il professor Brunetta, il
Consigliere Bottacin rieletto in Regione. Mentre a Padova e a Venezia la stessa
celebrazione è riuscita benissimo, con i medesimi organizzatori, a Treviso è stato il
disastro. Ricordavo mio nonno ferroviere che per non fare la tessera del Partito
Fascista, è stato abbassato di grado, o mio zio Ciano - sempre ferroviere - che è stato
imprigionato e ha fatto il partigiano combattente - nella croce di guerra c’è scritto
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"partigiano combattente", ma quando qualcuno parla, viene fuori il disastro perché
qui c’è la Sinistra, c’è la Destra, ci sono i partiti, c’è questo e quest'altro. C'è sempre
questa logica e questa cappa creata ad arte. Da questo posso anche dissociarmi e
credo che anche i Consiglieri di maggioranza, piuttosto che essere accolti da grida, da
sputi e monetine… Se ci si chiarisce, si potrà anche discutere serenamente in questa
città che ha anche la medaglia e tante vicende ha vissuto nella resistenza e con la
resistenza.
CONS. IANNICELLI (Lega Nord - Liga Veneta): Condivido quanto detto e vorrei
ribadire ciò che hanno affermato il Sindaco e il Consigliere Atalmi. Sottolineo che
durante la commemorazione dei martiri delle varie lapidi, la presenza era davvero
numerosa. La vera commemorazione è quella che ricorda coloro che sono stati gettati
nel fiume Sile. Vi era una fortissima presenza di Consiglieri, soprattutto di
maggioranza. Questo è un dato di fatto. Certi discorsi lasciano poi perplessi. L’ANPI
ha poco ormai di partigiano. Il fatto di non dare la tessera a chi è leghista dice tutto. I
Consiglieri di maggioranza di questa Amministrazione erano presenti dalle otto e un
quarto del mattino a rendere omaggio alle varie lapidi. Non è una critica, vi erano
anche Consiglieri di minoranza, ma pochi: due o tre.
CONS. ALOISI (Popolo della Libertà): Rispondo al collega Zuliani affermando la
mia totale vicinanza all’Amministrazione. Mi sono identificato nelle parole
pronunciate dagli Assessori Michielon e Zanini sulla stampa locale. Aggiungo che mi
sono sentito molto vicino al discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica e
dal Presidente del Consiglio.
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Una mia perplessità nata in Conferenza dei
Capigruppo riguardava il piano dei lavori della seduta consiliare odierna. Abbiamo
dodici argomenti all’ordine del giorno, mentre mi pare che la seduta del gennaio
scorso fosse slittata rispetto alla data prevista perché mancavano proposte di
deliberazione. Le ultime sedute hanno avuto durata inferiore alle quattro ore perché
non vi erano grandi temi. Oggi invece ci sono dodici tematiche - oltre a due
interrogazioni - molto importanti poichè si parla di ICI, di TIA, di Bilancio; l’ultimo
punto, prevede addirittura la riorganizzazione e l’aggregazione delle aziende di
trasporto. Sono questioni che andrebbero sviluppate in maniera molto più
approfondita rispetto a quanto è avvenuto.
Non contesto che in Consiglio comunale si vada oltre un certo orario, ma ciò che è
mancato è la parte relativa alla Commissione. Alcuni temi sono stati portati in
Commissione in maniera affrettata, con scarsa documentazione. Non c’è stato modo ho fatto una dichiarazione in tal senso nel corso di alcune Commissioni - di prendere
atto della complessità degli argomenti in discussione, impedendo di fatto di votare
secondo coscienza.
Al di là di quanto può scrivere qualche disinformato giornalista, in due anni di
attività all'interno del Comune, non ho mai fatto strumentalizzazione politica: ho
sempre cercato di portare idee concrete e non ideologie. Ho portato avanti ciò
attraverso la discussione e il confronto sia con la minoranza che con la maggioranza,
quando ne ho avuto la possibilità. In quest'occasione tale possibilità è mancata e ogni
volta in cui manca il confronto e il dialogo tra le persone, le uniche realtà a perdere
sono la città di Treviso e i suoi cittadini.
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CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Per quanto riguarda la viabilità di
progetto prevista per consentire un nuovo accesso principale all’ospedale di Treviso,
alla cittadella dell’ospedale e anche una nuova porta per Treviso, i lavori stanno per
essere completati. Abbiamo avuto alcuni incontri con i cittadini e con la Polizia
locale. Avevamo un impegno con i cittadini di via Concordia, che da anni subivano il
traffico intenso dell’unica via che permetteva di accedere dalla rotonda all’ospedale,
di far finalmente risultare quella via come via residenziale. Ora, siamo in procinto di
addivenire alla sistemazione definitiva, quindi mi rivolgo all'Assessore Basso per
chiedere che venga effettuato un ulteriore sopralluogo, in sua presenza, affinché
venga istituito il senso unico di cui si parlava, premessa fondamentale per realizzare
una pista ciclabile che passi dalla strada dell’Ansa e giunga fino all’ospedale e per
recuperare anche alcuni parcheggi residenziali.
Insieme alla dottoressa Mingardo mi sono recato in sopralluogo perché c’è
un’interruzione facilmente risolvibile della pista ciclabile che da viale Pasteur, passando la rotatoria - o da via dell’Ansa - possa andare direttamente in via Fornaci
senza fare il giro dell'ospedale e oltre, in via Podgora a Sant’Antonino. Molti
cittadini lo chiedono, quindi verifichiamo la possibilità di attuarlo.
In secondo luogo, sono assolutamente d’accordo con quanto affermato dal
Consigliere Grigoletto e d’accordo fino alla parte finale con quanto detto dal
Consigliere Zuliani. Per quanto riguarda invece, quella sorta di Commissione che
abbiamo fatto, non sono assolutamente d'accordo - anche se può fare invidia a Gigi
Calesso - dobbiamo continuare a portarla avanti.
Gigi Calesso - è una mia opinione personale - è da sempre male informato sulle cose,
non le approfondisce e lancia strali, non conoscendo come stanno realmente i fatti.
Dobbiamo stigmatizzare quanto Calesso ha affermato perché ha offeso anche il
vostro lavoro. Non voglio essere indagato per inerzia, l’Assessore aveva già risposto,
ricordo, in questa inerzia, nel frattempo vi sono state le elezioni che ci hanno tenuto
un po’ tutti occupati, questa è una motivazione forte, ma riprenderemo, contattando
tutti gli attori, comprese le proprietà, compreso il Consorzio Agrario. Il timone
dovremo comunque sempre tenerlo noi. Andiamo avanti e non preoccupiamoci di
quello che dicono sui giornali.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): Sulla scorta delle ultime dichiarazioni
del Capogruppo della Lega Nord, vorrei sviluppare un argomento che vede il Partito
Democratico impegnato a sollecitare in una precisa direzione l’azione
dell’Amministrazione comunale. Considerando il punto n. 12 all’ordine del giorno
dei lavori del Consiglio, relativo agli indirizzi per la riorganizzazione e
l’aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale, su cui in seguito ci sarà la
discussione - faccio riferimento a quanto tempo fa avevamo detto - e anche ad un
ordine del giorno comune sulla spinta della riorganizzazione delle aziende di
trasporto pubblico locale. Ritengo dovremmo soffermarci ad approfondire la
questione, dato che è emersa in Commissione e ne avevo accennato in precedenza.
Concordo con il Consigliere David Borrelli sulla necessità di aumentare
l’approfondimento. Mi riferisco al tema della transizione che vedrà gli ATO, sia per
quanto riguarda l'acqua che per i rifiuti, sostituiti da organismi dei quali sarà la
Regione a decidere. Diverse sono le ipotesi sul campo: dare alle Province ciò che gli
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ATO hanno il dovere di fare in questo momento, oppure ragionare in termini di
agenzie regionali.
Penso che un grande capoluogo come Treviso debba sviluppare una riflessione anche
per dire la sua in termini di indirizzo su questo tema, perché sia nel caso delle
agenzie regionali che nel caso della sostituzione di ATO da parte della Provincia,
rimane in campo il problema del ruolo dei Comuni. Come Gruppo, abbiamo
sviluppato, soprattutto per ciò che concerne l'acqua, un’iniziativa che prevede nello
stesso Statuto il riferimento all’acqua come bene comune.
In questo processo di riorganizzazione del governo di servizi così importanti, sarebbe
importante capire se il Comune di Treviso, voglia proporre una convenzione e un
rapporto Provincia – Comuni per non allontanare troppo dal territorio la gestione di
queste tematiche. E' chiaro che vedremo in maniera negativa l’accentramento in
agenzie regionali.
Vorrei che su quest'argomento si pronunciassero la Giunta e il Sindaco per capire
quale indirizzo prevalga. E questo per spingere in una direzione che veda ancora
l’Ente locale, in rapporto con la Provincia, protagonista degli elementi di
regolazione, di indirizzo e di controllo per la gestione di servizi pubblici locali
delicati come quello dell’acqua e dei rifiuti.
Sul tema dei rifiuti siamo determinati a continuare a promuovere la raccolta
differenziata spinta e la riorganizzazione dei gestori.
Dobbiamo arrivare ad un gestore unico, penso che Treviso Servizi debba essere
superata, anche la partita delle società municipalizzate va vista in questa logica; è la
stessa logica che prevede il superamento di ACTT e l’arrivo ad un gestore unico
almeno in Provincia. Per quanto riguarda la Regione Veneto, sarà necessario
addirittura un gestore unico regionale, almeno del servizio pubblico locale.
In merito a quanto diceva il Consigliere Caldato M. e anche a quanto affermava
l'Assessore Michielon in riferimento agli aiuti dati in termini di promozione sociale,
nei prossimi mesi potremo avvertire una recrudescenza degli effetti della crisi: in
sede di costruzione del bilancio, ragioniamo pertanto su un fondo di solidarietà
specifico su questo tema.
Infine penso di esprimere il pensiero del Consiglio comunale affermando che
dichiarazioni su figure quali Roberto Saviano, che recentemente hanno visto
protagonista il Presidente del Consiglio, non sono consone al ruolo politico di
quest'ultimo e siano da condannare politicamente.
ASS. ZANINI: Le valutazioni del Consigliere Tonella sono da condividere in gran
parte. Ci stiamo muovendo secondo questa linea, ci sono tariffazioni diverse sul tema
dei rifiuti da Savno a Treviso Servizi, a TV3, Priula, Contarina. D'altra parte ci sono
tre decreti di cui noi condividiamo l’ultimo, il decreto Calderoli, che prevede
l'eliminazione delle società municipalizzate e da ora al 27 marzo 2011, la necessità di
creare un gestore unico, se non fosse che il decreto Calderoli non impedisse al
decreto Matteoli di far valere ancora la primazia che proviene dalla Regione.
Quest'ultima non ha ancora steso un piano dei rifiuti. Speriamo che il nuovo
Assessore sia sensibile al tema del piano dei rifiuti, il che vorrebbe dire prevedere se,
ad esempio, ci sia la necessità degli inceneritori oppure se non vada sostenuta la linea
della raccolta differenziata: bisognerebbe puntare anche al risparmio sul rifiuto,
piuttosto che solo al tema del riciclaggio, altro tema sul quale sono stato
sensibilizzato anche dal Consigliere David Borelli. All’interno di questa situazione
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dicotomica e conflittuale, non mi resta che seguire la strada introdotta da Treviso
Servizi e dal suo Presidente, Mirco Visentin, nel momento in cui ha steso una bozza
di protocollo d’intesa per andare verso una situazione unitaria. Per questo motivo mi
sono rifiutato, partecipando alla riunione di ATO Provinciale in rappresentanza del
Sindaco, di sciogliere ATO Provinciale nel momento in cui essa, almeno fino al 27
marzo del 2011 ha il dovere di esistere e persistere per dare delle linee di indirizzo.
Altrimenti chi approfitterebbe del fatto che non ci siano le linee d’indirizzo? Forse la
Regione, ma potrebbe essere persino la Provincia perché non si sa ancora chi abbia la
delega ai rifiuti.
Confermo che starò molto attento e che cercheremo procedere all’istituzione di un
gestore unico.
CONS. DOTTO (Lega Nord - Liga Veneta): Intervengo in merito a quanto apparso
sulla stampa e ripreso oggi dal consigliere Grigoletto, riguardo la mia presenza a una
riunione a Canizzano sul tema aeroporto, in qualità di Consigliere del PdL. Preciso di
non avere presenziato all'incontro e di non essere un Consigliere del PdL bensì della
Liga Veneta-Lega Nord.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Per brevità, mi riallaccio all'intervento del
collega Grigoletto. E' fuor di dubbio che il nostro Partito, l’Amministrazione e le
altre Amministrazioni in cui siamo presenti, è favorevole allo sviluppo sia funzionale
che economico di un sistema aeroportuale veneto e in particolare di Venezia e di
Treviso, infrastruttura assolutamente fondamentale per lo sviluppo del territorio. È
importante che le scelte politiche volgano verso un sostegno alle infrastrutture che
permettano il rilancio economico che tutti ci auguriamo più rapido possibile.
Questo non impedisce a noi Consiglieri di prestare attenzione alle legittime istanze
dei cittadini che ci evidenziano delle problematiche sul territorio. Quindi non c’è un
contrasto tra partito di lotta e partito di governo, semplicemente c’è un partito che,
grazie agli elettori, è di governo ma presta attenzione ai cittadini che gli hanno dato
fiducia. Quindi ci muoveremo nelle sedi istituzionali e tramite gli organi preposti per
interessarvi alle problematiche che i cittadini ci espongono. Per quanto riguarda la
riunione di cittadini - non di un comitato - alla quale alcuni colleghi del PdL hanno
partecipato su invito, è stato semplicemente un contatto con i cittadini che
esponevano un problema ed è stato doveroso prestarvi attenzione.
Invito il Consigliere Tonella a non esprimersi a nome di tutto il Consiglio nel
criticare il Presidente del Consiglio per le sue dichiarazioni: credo che il Consigliere
Tonella, come chiunque di noi, possa parlare per se stesso o per i suoi compagni di
partito.
CONS. PICCOLI (Popolo della Libertà): Mi unisco al Presidente del Consiglio nel
pronunciare alcune note di positività sull’operato della nostra Amministrazione. Mi
riferisco al rifacimento di via Emiliani e della sua Riviera. L’opposizione si è spesa
molto in critiche e chiacchiere sui tempi di intervento, sull’efficacia e sulla durata dei
lavori. In particolare mi rivolgo al Consigliere Tocchetto - niente di personale
comunque - che nel corso di molte sedute del Consiglio non ha perso l’occasione per
interventi critici sulle tipologie, sui tempi, sulla qualità delle opere messe in atto per
la ristrutturazione della via e della relativa riviera. Tutto questo potrebbe essere anche
giustificato in quanto l’opposizione fa il suo lavoro, ma quando la critica anziché
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essere costruttiva, comincia ad essere polemica e fine a se stessa è da stigmatizzare in
qualsiasi argomento e in qualsiasi ambito.
Se entriamo nel merito di cosa significhi ristrutturazione, si può fare il ragionamento
perché nel caso di un progetto in cui si preveda la nuova costruzione dell’opera, il
progettista conosce tutte o quasi le difficoltà e gli ostacoli cui va incontro, altra cosa
è la ristrutturazione di un'opera, per la quale durante il procedimento dei lavori per la
sua realizzazione, si possono incontrare imprevisti e sorprese di non facile soluzione.
Considerati gli innumerevoli ostacoli incontrati nel proseguimento dei lavori, non
solo di natura tecnica, ma anche la non piena collaborazione della ditta appaltatrice,
ritengo che l’Assessore Basso con la collaborazione dei tecnici e
dell’Amministrazione ha operato molto bene, ottenendo ottimi risultati. Non è solo il
sottoscritto a dirlo, ma i residenti e i tanti cittadini che transitano nella zona che,
osservando la bellezza della nuova riviera, non ricordano più i sacrifici sofferti a
causa della chiusura della via, ma ringraziano l’Amministrazione per quanto è stato
fatto.
E' stata rinnovata una struttura che rende straordinaria la veduta dell’area e, come si
suol dire, Consigliere Tocchetto, da una parte c’è il dire e dall’altra c’è il fare.
Mi sento in dovere di ringraziare il Sindaco, la Giunta e in particolare l’Assessore
Basso e i suoi tecnici per i progetti, per i lavori eseguiti e per la significativa bellezza
architettonica dell’opera e del manufatto che, con la sua realizzazione, ha rivalutato
la zona. Anche la stampa si dimostra un po' distratta: Sua Eccellenza il Vescovo ieri
ha detto che corre più al seguito di un albero che cade che non a una foresta di alberi
che stanno crescendo.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere Piccoli. In realtà chi la ringrazia, dopo questo
intervento, è il Consigliere Tocchetto, che ha insistito con l’Assessore Basso per la
sistemazione della zona al fine di poter, con lo stesso Assessore, passeggiare
guardando le bellezze dell’acqua.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Per fatto personale, risponderà il
Consigliere Negro, così non tolgo troppo tempo al Consiglio, però non condivido
alcunché di quello che ha detto il Consigliere Piccoli. Attendo ancora l’inaugurazione
della via.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Signor Presidente, lei non perde occasione
per dimostrare la sua parzialità. Poco fa il Consigliere Iannicelli ha preso la parola: al
di là del valore di quello che ha detto, lei, in modo sudditizio, gliel’ha lasciata e non
ha minimamente proferito. Lei è parziale nel concedere e nel togliere la parola.
Veda di comportarsi in modo da far garantire le regole. Faccia in modo che non nasca
l’ipotesi che ci sia una sudditanza.
Il Consigliere Piccoli è distratto perché non ha capito che la polemica su via
Girolamo Emiliani l’ho tenuta solo io, non il Consigliere Tocchetto.
PRESIDENTE: Non voleva darle questi cinque minuti di visibilità.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Lei ha detto una serie di sciocchezze,
Consigliere Piccoli, forse è bene che si informi prima di parlare.
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PRESIDENTE: Con l’annotazione che sono sciocchezze dal punto di vista politico,
Consigliere Negro, altrimenti scivoliamo in un ambito delicato.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non facciamo battibecco, Presidente. Le
sciocchezze sono sciocchezze.
PRESIDENTE: Sono sciocchezze politiche. Non si può dare dello sciocco ad un
Consigliere perché esprime il suo pensiero.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Ho semplicemente detto che il Consigliere
Piccoli ha detto una sequenza di sciocchezze.
La conoscenza dell'opera è dovuta, sia che si tratti di nuova opera che di
ristrutturazione, ma bastava fare un sondaggio minimo per sapere cosa c’era dietro al
muro. Quanto alla veduta, l’unica veduta che si vede da via Girolamo Emiliani è
quella degli scarichi che c’erano e ci sono.
PRESIDENTE: Consigliere Negro, sono in difficoltà nel lasciarla continuare.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non mi interrompa come non ha interrotto
il Consigliere Iannicelli.
PRESIDENTE: L’ho trattata nello stesso modo perché sussiste il fatto personale
quando un Consigliere viene censurato - a me non risulta che questo sia accaduto per la propria condotta o gli vengano attribuite opinioni diverse da quelle da lui
espresse. Non avendo lei parlato prima, non può dirmi che interviene per fatto
personale. Mi va bene che chiarisca la sua posizione rispetto a via Girolamo
Emiliani, lei ha spiegato ciò che intende ma il fatto personale non esiste, quindi passo
la parola al Consigliere Rosi.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Un paio di sedute or sono ebbi modo
di chiedere al signor Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale l’applicazione
del Regolamento e dello Statuto per quanto riguarda le audizioni dei rappresentanti
del Comune nei vari Enti. La risposta è stata un pesante silenzio, non abbiamo avuto
alcuna notizia. Per di più in questi giorni abbiamo letto sui giornali parecchi fatti che
hanno toccato quasi tutte le partecipate. Non ultimo oggi arriva un argomento
importante, come quello dell’azienda unica. Va bene il fatto che le minoranze non
abbiano rappresentanti nelle società, può essere l’applicazione del cosiddetto spoil
system, ma quando c’è la violazione del Regolamento nel sentire i rappresentanti nei
vari Enti, soprattutto se consideriamo che il Sindaco, è altresì Segretario politico
della Lega Nord, viene il dubbio che più che un’applicazione di spoil system sia
l’applicazione di una politica di governo del potere chiusa alle regole previste. Vorrei
capire dal Sindaco se questa interpretazione sia una forzatura o quale altra
interpretazione si possa dare.
Per quanto riguarda l’aeroporto, devo correggere il collega Grigoletto. Ero presente
alla riunione e apprezzo le parole del Consigliere Mauro. Sono contento che i
Consiglieri ascoltino le istanze dei cittadini, questo è il nostro dovere. Durante la
serata, gradita da tutto il pubblico, ho messo a disposizione le firme del nostro
Gruppo per un ordine del giorno congiunto: l'argomento della serata era
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"diminuzione del traffico aereo"; Come gesto di disponibilità, ho messo a
disposizione, le tre firme del Gruppo per giungere al risultato attraverso la via
politica indicata dal comitato dei cittadini. Ben vengano queste aperture nel momento
in cui il beneficio va ai cittadini.
Chiedo all'Assessore De Checchi se ci aggiorna sul Tennis Club. doveva essere
l’occasione della riapertura questa primavera, ma non è stato riaperto, forse per
lavori. Sul tema parcheggi chiedo all'Assessore Zugno E' un tema di nicchia, per
carità, ma se parti diverse di questa Amministrazione danno informazioni diverse,
non è colpa dei giornali né dei cittadini anche perché l’anno scorso nessuno ha
pagato.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’intervento è rivolto al Sindaco. Solo chi
non sa cos'è una città e cosa la rende viva, può proporre a cuor leggero di sradicare
tre scuole superiori dal centro storico. Solo la non conoscenza dei propri limiti
consente di proclamare alla stampa simili propositi. Il Sindaco Gobbo dovrebbe tener
conto che una città è un organismo che vive della sua complessità e che per una città
la complessità di forme, sociale, di relazioni e di funzioni, è un ingrediente
fondamentale tanto che senza questa complessità le città muoiono. Invece, il Sindaco
Gobbo e il Presidente della Provincia Muraro pensano di trasferire l'Istituto Canova,
l'Istituto Riccati e il Liceo Artistico, alle Caserme Piave in viale Monterumici, vicino
all’area Appiani. C’è da chiedersi se dava loro tanto fastidio vedere affluire in città
tutta quella gioventù dedita agli studi. Forse loro pensano che i ragazzi dovrebbero
entrare in città solo alle sette per lo spritz. Forse si sentiva il bisogno di portare un po'
di traffico e di vita all’Eden. Non bastavano Questura, Prefettura, Camera di
Commercio, Agenzia delle Entrate?
Nella migliore delle ipotesi, credendo di far bene, Il Sindaco Gobbo e il Presidente
Muraro pensano a un'altra cittadella dell’istruzione, come dire "qua mettiamo tutte le
scuole, là mettiamo tutte le case, da questa parte tutti i negozi - meglio se fusi in un
centro commerciale - dall’altra parte tutti gli uffici e le banche". Si direbbe che siano
ancora fermi all’idea dello zoning e non sappiano che l’urbanistica ne ha da tempo
decretato il fallimento. Ora si dice "mai più separazione di funzioni, sempre e sempre
integrazione e complessità". Ma loro non lo sanno e questo, tutto sommato, è
accettabile per un Sindaco e per un Presidente di Provincia. Vien da chiedersi dove
sia l'Assessore all'Urbanistica. Temo che diversamente dalle persone avvedute, siano
convinti di sapere tutto ciò che serve, che quelli che studiano sono supponenti, che
quelli che prospettano problemi, in realtà, vogliono sono incarichi e che "Bepi e
Nane", meglio se con la cazzuola in mano, sono senz’altro in grado di far meglio dei
professoroni. Così si approva l’Appiani, si sposta la sede della Provincia, si svuota il
centro, si spostano le rotonde previste dal PRG sulle tangenziali - vedi San Giuseppe
- così in Treviso Servizi si cambiano le destinazioni d’uso; da servizi, che suona
anche sconveniente, a cittadella del divertimento, che lascia meglio presagire. Si fa
arrivare in Commissione urbanistica con solerzia mai vista, un’estemporanea idea di
spostamento del mercato generale in un’area improbabile, segnalando che si tratta di
idea da tener presente per il PAT, che così forse un pezzo è fatto.
Se una persona a seguito di gravi lesioni necessita di un intervento al cuore, ci si
aspetta che i parenti consultino medici e amici per sapere quali sono i migliori
cardiochirurghi a cui affidare il congiunto. Nel nostro caso invece la città è distesa
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sul tavolo della cucina a cuore aperto e il bisturi ce l’hanno in mano il Sindaco
Gobbo e il Presidente della Provincia Muraro.
Il tragico è che si trova sempre un chirurgo compiacente, pronto ad avvalorare le loro
pensate e a dire che i due sono dei veri geni della cardiochirurgia e che era giusto che
il paziente morisse. Abbiamo detto l’ipotesi migliore, che loro intendessero o
pensassero una cittadella dell’istruzione; sull'ipotesi peggiore, meglio tacere.
PRESIDENTE: Ho una domanda di attualità pendente.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Colgo l’occasione del discorso del
Sindaco Gobbo sull’opportunità di festeggiare certe ricorrenze nel modo più unitario
possibile. Penso che il 1° maggio possa essere un'opportunità. Ho letto sui giornali
che il Sindaco Gobbo e il Presidente Muraro hanno dato la loro disponibilità ad
essere presenti alla manifestazione unitaria che ci sarà in Piazza dei Signori. Penso
sia importante che i tre Sindacati dopo un lungo periodo di tempo, riescano ad
organizzare una manifestazione unitaria.
Il tema del lavoro è una priorità che ci deve unire tutti. L'Enciclica del Papa ha
toccato in modo diverso il problema di porre il lavoro al centro della nostra azione, al
centro del dibattito sociale. Oltre a questi autorevoli impulsi che arrivano da più
parti, vi sono fatti di cronaca di questi giorni, fatti tragici e anche fatti importanti di
protesta, come quello del titolare della ditta Gobbo Servizi di Badoere che ha
denunciato che la Provincia non ha ancora versato quanto dovuto alla sua società,
ponendolo in crisi anche nei confronti dei dipendenti che non riesce a pagare.
Penso che questi problemi, tra cui i crediti che anche la Pubblica Amministrazione
non riesce a fronteggiare, siano temi che dobbiamo affrontare in modo serio.
Lancio questo spunto al Sindaco che ha la fortuna di essere dalla parte politica che
governa in Comune, in Provincia.
SINDACO: Quisque faber fortunae suae.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Non volevo si ponesse attenzione al
termine "fortuna". Il ruolo che il Sindaco ha, pone delle responsabilità. Penso sia
importante dare qualche segno concreto per fronteggiare momenti di crisi.
Rimuovere il patto di stabilità per i Comuni virtuosi è un'opportunità per rilanciare
l'economia. Provocazione degna di nota quella di Mario Pozza di Confcommercio
che ha affermato che nei confronti delle società con crediti nei confronti di Enti
pubblici o dello Stato si possa fare una compensazione con l'IVA o con l’acconto
delle tasse. E' arrivato il momento di cercare misure strutturali per far fronte a un
problema che è sotto gli occhi di tutti e sta diventando sempre più grave.
Auspico di vederci tutti il 1° maggio alla festa dei lavoratori per porre il lavoro al
centro della nostra azione.
PRESIDENTE: Passiamo ora alla domanda di attualità presentata dal Consigliere
Grigoletto.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ne do lettura. In relazione alla
notizia riportata dal quotidiano "La Tribuna di Treviso" in data 20 aprile 2010 e
riguardante il ruolo svolto dall’Assessore Fulvio Zugno quale componente il Collegio
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sindacale di Vercom, società di maggioranza della Fires, chiedo all'Assessore di
fornire nella seduta del Consiglio comunale odierna tutte le spiegazioni del caso per
ragioni di trasparenza nei confronti della cittadinanza, per fugare qualsivoglia dubbio
riguardo ad eventuali interessi privati e per assicurare l’inesistenza di possibili
incompatibilità tra i ruoli contemporaneamente esercitati dallo stesso.
ASS. ZUGNO: Può ricercare il ruolo di un revisore o di un componente di un
collegio sindacale nel Codice Civile del 2003/97, in particolare con l'articolo
2904/ter. Sono i compiti di un professionista che controlla i conti. Siamo di fronte ad
una società che ha solo un portafoglio di partecipazioni. Facciamo quattro controlli
all'anno, come previsto dalla norma, stiliamo i verbali e sinceramente, non avendo
molto tempo, non partecipo quasi mai, anzi mai - sono lì dal 2008 - all’approvazione
del bilancio, che il più delle volte si svolge tramite audioconferenza. Venendo
all’aspetto di quale sia il mio ruolo, due professionisti incaricati da Fires, che è altra
società - anche se partecipata - hanno presentato un piano guida. Non avendo io
conoscenze urbanistiche, mi sono fatto spiegare in cosa consista un piano guida. E'
un suggerimento urbanistico proposto da privati per comprendere alcune proposte in
un ambito più ampio e di respiro territoriale. Fires ha la possibilità, in base al PRG,
di fare operazioni rientranti nel F3 e in particolare questi professionisti hanno chiesto
al Sindaco di disporre una riunione, visto l’interesse e la particolarità del progetto.
Il Sindaco ha convocato tre Assessori, il sottoscritto assieme ai colleghi Marton e
Zanini, i due Capigruppo, Sandro Zampese e Giuseppe Mauro e i due professionisti i
quali hanno esposto il loro progetto. C'è stato un interessante intervento
dell'Assessore Zanini sulla viabilità. Altro aspetto propositivo vi è stato da parte
dell'Assessore Marton e dalle dichiarazioni dei Capigruppo.
Sulla base di queste valutazioni ho convinto tutte queste persone ad acquisire
posizioni favorevoli sul piano guida; è stato presentato ufficialmente il piano guida e
in seguito l’Assessore Marton l’ha presentato alla Giunta. Sono stato abile a
convincere il Pro Sindaco Gentilini e gli Assessori che non erano intervenuti, Basso,
De Checchi, Bastianetto…
Nella delibera, approvata sia dalla Commissione che dalla Giunta, in relazione alle
partecipazioni, per agevolare maggiormente la Fires, ho proposto che il mercato
possa rimanere lì ancora nove anni, nell’ipotesi di bando come previsto dalla
normativa. Questo contrasta apertamente con un'ipotesi di favoritismi da parte mia ho dato mandato ad un legale per valutare le ipotesi di danno alla mia immagine e
alla mia professionalità - a questa società, derivativa di una società di cui io ho il
compito di controllo contabile. Ripeto, almeno nove anni, dopodiché il Consiglio
potrebbe anche prevedere una durata maggiore perché le indicazioni saranno
proposte in questa sede.
PRESIDENTE: Consigliere Grigoletto, si ritiene soddisfatto?
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Prendo atto di quanto l’Assessore
ha detto, egli afferma che non c’è incompatibilità tra le sue funzioni di Revisore e di
Assessore, non ci sono interessi privati, l’ha dichiarato davanti al Consiglio
comunale; vigileremo su questo. Sono soddisfatto della risposta.
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PRESIDENTE: Lei ha già presentato interpellanza sullo stesso tema e quindi
riceverà anche una risposta scritta.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Volevo dare una informazione al
Consiglio. In sede di Prima Commissione abbiamo relazionato per quanto riguarda le
previste audizioni per i rappresentanti dell’Amministrazione nelle partecipate. Era
stata richiamata questa richiesta dal consigliere Rosi e mi fa piacere informarlo.
ASS. MICHIELON: Mi scuso poiché durante l’ultimo Consiglio comunale ero
assente ed era stato posto un problema rispetto ad alcune dichiarazioni da me
compiute durante la festa dei trent’anni di attività della Comunità Quadrifoglio. Mi
spiace che gli attestati di stima che ho rivolto a Tullio Giacomini, amico di sempre,
siano stati interpretati come un benservito. Mi ha confortato il fatto che,
incrociandolo per strada, gli ho chiesto cos'avesse capito. Ha risposto che aveva
capito che il giorno in cui avesse lasciato l'incarico, sarebbe stato molto difficile
trovare un sostituto. Questo era il senso. Dato che il Consigliere Tullio Giacomini è il
volto, l’istituzione della Comunità Quadrifoglio da trent’anni, il mio augurio era che
il giorno in cui avesse dovuto lasciare la Presidenza, si riuscisse a trovare una
persona tanto valida e tanto capace da sostituirlo in maniera degna, cosa non facile.
Il mio invito era di pensare, già da ora, a qualcuno che potesse affiancarlo in questi
anni. Sicuramente non voleva essere un benservito e mi spiace sia stata data questa
interpretazione. La cosa importante è che il diretto interessato abbia capito il senso di
quello che ho detto. Se mi sono espresso male me ne scuso, ma sicuramente lungi da
me voler liquidare Tullio Giacomini, ben sapendo quanto abbia fatto e stia facendo
per la Comunità.
Oggi sul giornale ho letto un intervento del consigliere Negro: "SOS. Appello per gli
ex carcerati, fine pena, senza un letto, pochi quattro posti letto". Volevo specificare
che l’asilo notturno è un asilo che ha un regolamento che prevede che gli ospiti
possano usufruire di questi posti letto al massimo per quindici giorni. Può essere
anche ripetuta la richiesta, in questo caso però non è continuativa. Alcuni dati: nel
2009 sono state accolte 59 persone presso l’asilo notturno, 25 italiani e 34 stranieri. Il
tempo medio di permanenza è stato di 22 giorni, il che vuol dire che molti hanno
fatto due richieste. 14 sono stati i fruitori residenti nel Comune di Treviso. La
questione degli ex carcerati è diversa perché essi non necessitano di un asilo notturno
temporaneo, bensì di condizioni diverse. Il 25 Aprile ho detto al Consigliere Negro
che siamo gli unici ad avere un asilo notturno in Provincia di Treviso che ospita
gratuitamente, compresa una mensa dei poveri che sforna quasi ottomila pasti l’anno
gratuiti, gestita in collaborazione con Caritas. Il problema degli ex carcerati non può
essere risolto con l’asilo notturno che ha regolamenti chiari e precisi. Ho fatto
presente la questione anche oggi alla rappresentante che è venuta a trovarmi e ha
condiviso la questione.
Abbiamo solo 14 residenti, gli altri vengono da fuori perché forniamo un servizio al
territorio. Il problema degli ex carcerati deve essere approfondito e affrontato in
maniera diversa, poiché l’asilo notturno può essere una risposta temporanea, ma il
Consigliere Negro non voleva una risposta temporanea. C'è un elenco e gli assistenti
sociali valutano di volta in volta chi far entrare nell'elenco.
Per quanto riguarda la manifestazione del 25 Aprile, ricordo che oltre a me era
presente anche l'Assessore Vittorio Zanini. Il Consigliere Iannicelli ha sottolineato
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che molti Consiglieri hanno reso omaggio ai cippi dalle nove alle undici e trenta e poi
hanno scelto di non venire. Sottolineo un intervento sul giornale, in cui si annunciava
che il discorso del 25 Aprile sarebbe stato un discorso che non avrebbe reso contenta
la Giunta. Questo la dice lunga sul senso di un discorso del 25 Aprile che non fa
contenta la Giunta. Il 25 Aprile non deve fare contenta la Giunta, deve trovare un
punto condiviso per tutti i cittadini trevigiani. Quello che ho osservato in questo
discorso e che mi ha fatto riflettere è che grazie alla liberazione si è potuti tornare a
votare liberamente, in maniera democratica. Ci si è dimenticati che quest’anno alle
elezioni regionali molte persone non sono andate a votare.
Un discorso di commemorazione per il 25 Aprile avrebbe dovuto sottolineare alcune
cose, mentre si è andati a sottolineare il caso di Agro che non c’entra nulla con il
Comune di Treviso, dove davano il panino ai ragazzi che non pagavano la mensa
scolastica. Si è sottolineata la chiusura del luogo di culto a Ponzano concesso dal
Parroco, azione compiuta dal Sindaco Niero che sicuramente non è della nostra parte.
Accolgo l’osservazione e la proposta del Consigliere Atalmi perché ho sentito un
discorso che sapeva più di opposizione che di condivisione. Tra tante idee ci doveva
essere qualcosa che ci univa. Sentire cantare qui "Bella ciao", quando sembra invece
che siamo in un regime - abbiamo votato il mese scorso per le regionali - va bene: se
qualcuno è contento così faccia pure, ma sicuramente significa che qualcuno usa il 25
Aprile per dividere e non vede questa festa come occasione di unione.
PRESIDENTE: Il Consigliere Negro interviene per fatto personale.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Ciò che creava disagio il 25 Aprile in
questa sala era il fatto che tanto l'Assessore Michielon che l’Assessore Zanini
sembravano due statue di sale; il loro imbarazzo traspariva. Ho invitato in
quell’occasione l’Assessore Michielon ad applaudire il relatore e si è espressamente
rifiutato. Veniamo al problema dell’asilo notturno. Mi riferivo proprio all’asilo
notturno degli ex carcerati perché essi escono generalmente di prigione nel tardo
pomeriggio e senza un euro in tasca. Molto spesso sono persone sole, non hanno più
famiglia, non hanno più amici, qualcuno esce dopo dieci o vent’anni. Hanno il
problema della prima notte, non sanno dove andare a dormire…
Signor Vicesindaco, lei non ha letto il mio articolo che ho mandato alla stampa, si
chiude con "stiamo attenti, perché oggi a me, domani a te". Non sappiamo cosa può
succedere, non sappiamo cosa può succedere ai suoi figli, ai figli dei suoi figli, quindi
vale la pena di usare un po' di umanità.
Assessore Michielon, il problema è proprio questo, di una persona che si trova in
mezzo alla strada a tardo pomeriggio. Credo che quattro posti letto in un Comune di
80.000 abitanti siano pochi. Treviso conta 80.000 abitanti ed ha solo quattro posti
letto: un posto ogni 20.000 abitanti. Silea quanti ne dovrebbe avere? O Portobuffolè?
Evidentemente il problema va risolto in forma consortile.
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi.
23
N. 14/10/ACC
28.4.2010
SOMMARIO *
Tocchetto (Tempistiche in merito all’inizio della raccolta differenziata porta a porta e del
conferimento del rifiuto umido al depuratore comunale – richiesta chiarimenti in merito alla vicenda
dei farmaci scaduti somministrati a bambini – pagamento parcheggi nella giornata del Santo Patrono di
Treviso – eventuale estensione del wi-fi all’intera cittadinanza), Caldato M. (Contrattazione
integrativa aziendale e riconoscimento quota parte del fondo 2009 per progressioni orizzontali
personale dipendente del Comune: invito a riprendere le trattative sindacali – Settimana della cultura
ed eventuali future aperture straordinarie delle sedi museali - Richiesta chiarimenti in merito
all’inaugurazione del monumento "La latera") Grigoletto (ampliamento aeroporto Canova e
problematiche connesse: richiesta di chiarimenti in merito alla posizione del PdL – Protocollo d’intesa
relativo al Progetto "Granello di Senape" tra Comune di Treviso e Caritas – Approvazione
edificazione ex consorzio agrario e problematiche del quartiere San Giuseppe), Bolzonello (plauso per
il lavoro delle forze di polizia nella lotta alle mafie – chiarimenti in merito ad interventi sull’ex cava di
via Orsenigo e futura destinazione dell’area), Cianci (situazione delle persone assistite dai servizi
sociali – scheda di accesso in ospedale – mozione presentata in merito al Cral ospedaliero), Zuliani
(congratulazioni al Consigliere Aloisi per cerimonia 25 aprile – riflessioni in merito alla festa della
Liberazione – processo all’avvocato Mills - mobilità sostenibile e richiesta convocazione gruppo di
lavoro per la "Noalese bis"), Atalmi (Tariffa di igiene ambientale e pagamento IVA – pagamento
parcheggi nel giorno di san Liberale: opportunità di spegnimento terminali nei giorni festivi –
riflessioni sulla giornata del 25 Aprile), Iannicelli (precisazioni in merito alla giornata del 25 Aprile),
Borrelli D. (necessità di maggiore approfondimento in Commissione degli argomenti della seduta
consiliare), Zampese (completamento lavori accesso all’ospedale – richiesta sopralluogo alla presenza
dell’Assessore Basso per realizzazione senso unico e pista ciclabile – stigmatizzazione delle
dichiarazioni del Giornalista Luigi Calesso), Tonella (necessità di maggiore approfondimento in
Commissione delle tematiche all’ordine del giorno – riorganizzazione gestione servizi comunali:
richiesta chiarimenti su indirizzi del Comune – aiuti comunali alle famiglie in difficoltà economica:
opportunità di creare un fondo di solidarietà – riflessioni sulle dichiarazioni del presidente del
Consiglio su Roberto Saviano), Dotto (precisazioni in merito all’incontro in località Canizzano sul
tema aeroporto), Mauro (importanza aeroporto di Treviso per lo sviluppo del territorio e attenzione
alle istanze della cittadinanza), Piccoli (riflessioni sull’intervento di rifacimento della riviera di via
Emiliani), Negro (riflessioni in merito all’intervento su via Emiliani) Rosi (applicazione del
regolamento e dello statuto e partecipazione delle minoranze nelle aziende partecipate –
apprezzamento per intervento del Consigliere Mauro alla riunione riguardo l’aeroporto – disponibilità
a ordine del giorno congiunto sulla "diminuzione del traffico aereo" – richiesta aggiornamenti sulla
riapertura del Tennis Club) Negro (spostamento scuole superiori dal centro storico, richiesta
chiarimenti) Manildo (festeggiamenti del primo maggio – rimozione del patto di stabilità per i comuni
virtuosi) Grigoletto (domanda di attualità in merito a ruolo dell’Assessore Zugno in qualità di
componente del collegio sindacale di Vercom) Mauro (notizia al Consiglio in merito a relazione in
Prima commissione consiliare su audizione rappresentanti dell’amministrazione in società partecipate)
Negro (riflessioni su ricorrenza del 25 Aprile – asilo notturno per gli ex carcerati).
* da intendersi come indice e non quale interpretazione autentica del pensiero del Consigliere.
1
N. 15/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Comunicazione del Sindaco in merito all'integrazione di deleghe
conferite agli Assessori Basso e Michielon.
Con provvedimento prot. n. 19010 del 15 marzo 2010, ad integrazione delle
precedenti, ho disposto l'integrazione delle deleghe conferite agli Assessori Basso e
Michielon.
Le integrazioni sono le seguenti:
Assessore Giuseppe Basso
Si intendono comprese nelle deleghe già conferite anche le politiche, l'indirizzo ed il
controllo nell'amministrazione e nella gestione degli interventi strutturali e di
manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici comunali,
di cui all'art. 18, comma 3, D.Lgs. 81/2008.
Assessore Mauro Michielon
Politiche in materia di salute e sicurezza dei lavoratori comunali nei luoghi di lavoro
(esclusi gli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la
sicurezza dei locali e degli edifici, di cui all'art. 18, comma 3, D.Lgs. 81/2008, di cui
alla delega assegnata all'Assessore Basso).
Indirizzo e controllo nella gestione delle funzioni ed attività del Servizio Prevenzione
Protezione e degli individuati dirigenti - datori di lavoro, ferme restando le
responsabilità ad essi spettanti ai sensi di legge e di regolamento.
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi.
1
N. 16/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Approvazione del verbale della seduta precedente di Consiglio
comunale (31 marzo 2010).
- escono Mauro, Tonellato, Rosi (pres. 34) PRESIDENTE: Il vigente regolamento del Consiglio comunale prevede all’art. 44,
comma 5, l’approvazione dei processi verbali delle precedenti sedute consiliari,
precisando che tali verbali sono dati per letti purché depositati in Segreteria generale.
Nel far presente che il verbale iscritto all’ordine del giorno della seduta odierna è
stato depositato in Segreteria Generale nei termini indicati dall'art. 42, comma 9 del
regolamento e inviato con e-mail in data 22 aprile 2009 ai Capigruppo consiliari,
invito il Consiglio comunale a dare per letto il verbale stesso e a procedere alla sua
approvazione.
Ricordo che ai Consiglieri è concesso prendere la parola una sola volta ed
esclusivamente per proporre rettifiche o per chiarire o correggere il pensiero espresso
nelle riunioni che interessano.
Nessuno intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per
alzata di mano, l’approvazione del verbale della seduta di Consiglio comunale
indicato in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti dopo l’appello i Consiglieri: Mauro, Tonellato,
Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 33 Consiglieri.
Il Presidente, constatato l'esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvato ad unanimità di voti il verbale indicato in oggetto.
1
N. 17/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Comunicazione del Presidente in merito alla proposta di mutare
l’ordine di trattazione degli argomenti stabilito dal programma dei
lavori consiliari.
- rientrano Mauro, Tonellato, Rosi (pres. n. 37) PRESIDENTE: Così come concordato nella Conferenza dei capigruppo, propongo
un’inversione dell’ordine del giorno e specificatamente la trattazione immediata del
punto n. 13 "Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di
trasporto pubblico locale della Provincia di Treviso" stante il fatto che è ospite
l’Assessore provinciale Michele Noal, il quale dovrà poi essere presente al proprio
Consiglio (Consiglio dell’Ente Provincia) e, a seguire, i punti dal n. 5 fino al n. 12
compreso, relatore dei quali è l’Assessore Zugno che a causa un problema familiare,
non potrà trattenersi oltre le ore 18.00-18.30.
Scusate, rettifico. Rimane la modifica che dicevamo ma dopo che abbiamo trattato i
punti n. 1 e 2. Quindi, nell’ordine sarà trattato il punto n. 1: "Programma Triennale
dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2010–2012"; punto n. 2: "Convenzione tra il
Comune di Treviso e l’Arpav. Punto n. 13: "Indirizzi per la riorganizzazione e
aggregazione delle aziende di trasporto".
Corre l’incapacità di comprensione oggi, tra me e il Segretario Generale. Leggo
testualmente: l’inversione dell’ordine del giorno prevede la trattazione, nell’ordine,
dei punti 13 "Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di
trasporto", il punto n. 1 " Programma triennale…"; n. 2 "Convenzione tra il Comune
di Treviso e l’Arpav…" e poi a seguire dal n. 5 al n. 12 e quindi i punti 3 e 4.
Nessuno opponendosi, il Presidente dichiara approvata la proposta di inversione
dell’ordine del giorno da lui stesso avanzata e consistente nell’anticipare la
trattazione del punto n. 13 e di seguito, nell'ordine i punti n. 1, 2, 5, 6, 7, 8 , 9,
10, 11, 12, 3, 4.
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il
Consigliere Atalmi.
1
N. 20/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di
trasporto pubblico locale della provincia di Treviso.
- esce Atalmi (pres. n. 36) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Assessore Zugno:
Ricordo che il Comune di Treviso è socio di ACTT S.p.A., per la quota del 71,24%,
società pubblica partecipata da enti locali, affidataria del servizio di trasporto
pubblico locale.
Con questa delibera si esprimono indirizzi volti alla riorganizzazione e aggregazione
delle aziende di trasporto pubblico locale della Provincia di Treviso, con costituzione
di un nuovo e unico soggetto affidatario del servizio di trasporto pubblico finalizzato
all'espletamento della gara regionale per l'affidamento del servizio di T.P.L. nel
Bacino Veneto Centrale.
Considerato che:
la Provincia di Treviso è oramai divenuta un'unica area di classe metropolitana e le
politiche di mobilità all'interno della stessa sono da considerarsi prioritarie per il
rafforzamento delle dinamiche di sviluppo economico e sociale sostenibile;
nell'asse 1 del Piano Strategico Provinciale è previsto l'obiettivo di potenziare il
sistema infrastrutturale e il trasporto pubblico per migliorare la capacità competitiva
del Sistema Trevigiano e, in particolare, qualificare il trasporto pubblico
sull'integrazione ferro-gomma con la realizzazione di un sistema integrato intorno al
SFMR e perfezionare l'attuale sistema tariffario;
la realizzazione di una efficiente e capillare rete di trasporto pubblico locale può
rappresentare un'effettiva alternativa all'attuale struttura di mobilità spesso
individuale, con conseguente beneficio sia in termini ambientali che di risparmio di
spesa;
la congiuntura economica particolarmente difficile e la relativa difficoltà per gli enti
pubblici di reperire finanziamenti per il sostegno alle politiche di trasporto rende
necessaria l'attivazione di misure strutturali per poter efficacemente far emergere
meccanismi virtuosi di economia di scala e modi di gestione superando l'attuale
antistorica frammentazione societaria;
il costo del petrolio e conseguentemente dei carburanti sta progressivamente
sottraendo quote di reddito a molte famiglie che utilizzano l'automobile per le loro
esigenze di mobilità e che attualmente non possono contare su collegamenti efficienti
in alternativa;
la Regione, nella procedura ad evidenza pubblica che intende bandire per
l'affidamento del servizio di trasporto pubblico regionale e locale, metterà a gara
bacini di traffico di dimensioni maggiori rispetto alle attuali unità di rete, cercando,
ove possibile, un approccio multimodale ossia di integrazione delle modalità di
trasporto e di eliminazione delle eventuali sovrapposizioni di servizi, per rispondere
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 20/10/DCC
28.4.2010
con maggiore efficacia alla domanda di mobilità espressa dagli utenti;
appare opportuno promuovere ogni azione per la costituzione di un nuovo e unico
soggetto affidatario del servizio di trasporto pubblico finalizzato all'espletamento
della gara regionale per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale
(urbano ed extraurbano) per il Bacino Veneto Centrale;
per raggiungere l'obiettivo innanzi delineato occorre, con il concorso di tutte le
pubbliche amministrazioni affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale e delle
relative società, addivenire all'elaborazione di un piano industriale e di un progetto di
fattibilità cronologicamente impostato per la riorganizzazione e aggregazione delle
aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso, sul quale tessere il
confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori;
visto l'art. 42 del Testo Unico Enti Locali approvato con D. Lgs. n. 267 del 2000;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore
Ragioneria e Finanze;
dato atto che ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000 n. 267, il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del
Responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le
proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di approvare gli indirizzi innanzi riportati volti alla riorganizzazione e
aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di
Treviso;
2. di dare mandato alla Giunta Provinciale di perfezionare un progetto di fattibilità
che, supportato dal relativo piano industriale, evidenzi con maggiore puntualità le
positività della scelta di aggregare le aziende di trasporto pubblico locale della
provincia di Treviso;
3. di dare atto che gli elaborati del piano industriale e del progetto di fattibilità
saranno successivamente presentati all'approvazione del Consiglio comunale.
A questo punto il Presidente invita l’Assessore di reparto a relazionare in merito
all’argomento posto in trattazione.
ASS. ZUGNO: Ringrazio l’Assessore provinciale Michele Noal di essere
intervenuto, ricordo che aveva un precedente impegno, altrimenti sarebbe intervenuto
anche in Commissione, come vi avevo annunciato. La delibera è già stata
ampiamente dibattuta per quanto riguarda le problematiche emerse in sede di
Commissione. Tutti gli aspetti sono stati, a suo tempo, già illustrati dall’Assessore
Il Segretario della Seduta
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- dott. Otello Paraluppi -
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N. 20/10/DCC
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Noal, anche in sede di assemblea A.C.T.T. tenutasi lo scorso anno. Cedo quindi a lui
la parola per dare il quadro completo della situazione.
Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione
riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione
sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
ASS. MICHELE NOAL (Provincia di Treviso): Come diceva l’Assessore Zugno,
la questione dell’aggregazione delle aziende di trasporto ha avuto inizio qualche
tempo fa, ad agosto 2008. Effettivamente è iniziata ancor prima perché nelle linee
guida dell’Amministrazione provinciale si era evidenziata l'importanza di aggregare
anche in Provincia di Treviso, così come nelle altre Province del Veneto, le aziende
di trasporto pubblico. Ricordo che sono quattro: A.C.T.T. per il trasporto urbano, La
Marca, A.T.M. di Vittorio Veneto e C.T.M. di Castelfranco Veneto per il trasporto
extraurbano. Ve ne sono anche quattro di diritto privato di cui parleremo.
Il tempo trascorso è stato utile per la fase propedeutica. Non a caso, la delibera che
viene chiesto di approvare a quest’assemblea chiude la fase propedeutica per aprire la
vera fase progettuale.
Mi rendo conto che il testo è molto scarno anche se si evidenziano in maniera
puntuale gli obiettivi della razionalizzazione e ottimizzazione dei trasporti,
dell’offerta di maggiori servizi ai cittadini, mantenendo invariati i costi. Il testo è
scarno perché ha il carattere dell’indirizzo politico vero e proprio. Dopo che i
consigli d’amministrazione e le assemblee dei soci, dei proprietari, di coloro che
detengono le quote societarie delle singole società hanno approvato all’unanimità la
volontà di procedere verso l’aggregazione delle quattro aziende, è necessario che ora
i Consigli comunali e il Consiglio provinciale, per quanto riguarda La Marca, diano
l’avallo politico a quest’operazione. Siamo qui per questo.
Questa è una delibera di indirizzo che dà tuttavia la possibilità, delegando la Giunta
provinciale da un lato, ma coinvolgendo fin da subito il Comune di Treviso e gli
Assessori di reparto, di preparare in maniera puntuale, così com’è evidenziato al
punto 2, un progetto di fattibilità con il relativo piano industriale. Essi
evidenzieranno il percorso più corretto per procedere - con maggiore puntualità di
quelle che possono essere le nostre aspettative - nel segno dell’economicità e della
maggiore efficienza ed efficacia del trasporto, ma è evidente che un conto è dirlo e un
conto è dimostrarlo con un vero e proprio piano industriale. Cosa che attueremo
subito dopo che tutti i Consigli comunali avranno deliberato.
Stanno giungendo in questi giorni al Presidente della Provincia Muraro le
deliberazioni di vari Consigli comunali: la questione insomma sta arrivando al
nocciolo. La singola Amministrazione comunale non firma una cambiale in bianco
all’Assessore Noal, all’Assessore Zanini, al Presidente Muraro o al Sindaco Gobbo,
questa è solo una indicazione di volontà politica che ravvisa la necessità, stante la
questione legata alle gare regionali, di aggregazioni necessarie per dare maggiore
forza alla questione legata al trasporto pubblico. Noi tutti abbiamo ben presente che
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Segretario Generale
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N. 20/10/DCC
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le nostre famiglie sono costrette ad assumersi il costo del doppio abbonamento,
quello per la tratta extraurbana e quello per la tratta urbana, nonostante i vettori
dell’extraurbano transitino in prossimità delle scuole pubbliche. Gli alunni che
usufruiscono dei mezzi sono costretti ad arrivare fino alla stazione di Treviso per poi
prendere un secondo mezzo per recarsi a scuola. E’ auspicabile per questo motivo
arrivare con velocità alla fusione.
Anche dal punto di vista del management, della governance, ove si semplifica il
quadro organizzativo, anziché avere quattro Consigli d’amministrazione, quattro
direttori, quattro direttori commerciali, è evidente il vantaggio di una maggiore
snellezza ed efficienza operativa.
La richiesta rivolta ai Consiglieri del Comune di Treviso è quella di darci modo di
procedere con velocità in questo percorso per arrivare al suo completamento. Siamo
accompagnati in questa vicenda da una società di revisione, la Pricewaterhouse
Coopers per quanto riguarda la parte amministrativa contabile e fiscale; per quanto
riguarda la parte tecnica legata al settore dei trasporti, abbiamo incaricato l’ingegner
Peruzzi, noto per aver portato all’unificazione delle società di trasporto nella città di
Verona, il quale potrà recare la sua esperienza in questo settore. L’ingegner Peruzzi
funge da "cinghia di trasmissione" con la parte tecnica delle società. E’ trascorso del
tempo, ma sono state tante le problematiche da affrontare, come ad esempio la
questione legata agli immobili, che vi ha visti protagonisti con il Comune di
Castelfranco e di Vittorio Veneto.
La società che nel nostro intendimento vorremmo realizzare è dedicata
esclusivamente al trasporto. Di conseguenza credo che le singole amministrazioni
abbiano fatto alcune scelte per scorporare, per portare in altri asset importanti, il
patrimonio vero e proprio.
In questa fase i soci di riferimento ci chiedono che sia messa a fattore comune tutta la
parte di know how e le autorizzazioni, le licenze, le concessioni in essere per quel
che riguarda il trasporto pubblico che in Provincia di Treviso vedrebbe per la prima
volta uniti, sia il trasporto pubblico extraurbano sia quello urbano.
Sono a disposizione per eventuali domande dei Consiglieri.
Cambio Presidenza Salvadori/Manildo
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Alcune domande che in sede di
Commissione non hanno ricevuto risposta: vorrei conferma del fatto che attualmente
le varie società adottano prezzi e tariffe diverse. Certe informazioni sono necessarie
anche nella fase di indirizzo politico. Vorrei capire quale sarà la politica delle tariffe
nei confronti dell’utenza. Mi sarebbe piaciuto vedere i bilanci delle aziende che si
fonderanno, per conoscere lo stato economico delle varie aziende.
Sarebbe stato interessante leggere la relazione sullo stato dell’arte attuale delle
quattro società di trasporto stilata dalla società di consulenza che sta seguendo questa
fusione.
Non ho inoltre ben capito il discorso relativo alla parte immobiliare. Ricordo a
memoria che A.C.T.T. ha giustificato alcuni suoi bilanci degli anni scorsi con grandi
investimenti quali il rinnovo della flotta dei mezzi pubblici e il passaggio al metano,
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- dott. Otello Paraluppi -
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non ritoccando le tariffe. Come potrà questo sforzo essere ripagato in una fase di
fusione se poi quello che abbiamo speso non torna?
CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): L’assemblea ordinaria di A.C.T.T.,
svoltasi il giorno 12 settembre 2008, aveva dato mandato al consiglio di
amministrazione di collaborare con le altre società aderenti all’iniziativa, al fine dello
studio di fattibilità per la costituzione di un nuovo soggetto unico di gestione e
servizio trasporto.
Dalle premesse di questa delibera emerge che il 6 agosto 2008, il Presidente della
Provincia aveva presentato ai Comuni interessati un protocollo d’intesa che
impegnava i Comuni firmatari a porre in essere gli atti indispensabili per giungere
alla creazione della società unica dei trasporti.
Dall’agosto 2008 si parla della costituzione di questa nuova società di trasporti,
nonostante numerose sollecitazioni da parte della sottoscritta: ricordo una domanda
di attualità di fine 2009 cui faceva seguito una succinta risposta dell’Assessore Zugno
e ancora una precedente domanda di attualità, trasformata in intervento, alla quale
seguì una risposta scritta con allegate le deliberazioni che oggi troviamo nella
proposta deliberativa.
E’ strano che l’Amministrazione non abbia mai sentito finora la necessità di
informare il Consiglio comunale. Le uniche fonti di notizie sono state le
dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Provincia, apprese dalla stampa locale.
Oggi approviamo una delibera di indirizzi, di carattere generale, sapendo però, dalla
stampa, che si sono svolti numerosi incontri per presentare il progetto, e che la
società Pricewatethouse sta già lavorando per fornire i valori patrimoniali di ciascuna
azienda e la determinazione di quote di possesso di ciascuna di esse nella costituenda
società.
Alla luce di questo, dico che si condivide il progetto di fusione, ma non si condivide
affatto il metodo con cui si sta procedendo. E’ infatti un metodo che pone il
Consiglio comunale nell’impossibilità di chiarire prima gli indirizzi per poi entrare
nel merito del progetto. Ora apprendo che il Piano industriale non è contestuale. Non
conosciamo le quote di pertinenza di ciascun Ente, non conosciamo la valutazione
attenta dei benefici che dovrebbero avere i cittadini dalla fusione. Abbiamo avuto
solo una relazione limitata da parte dell’Assessore provinciale. Ci troviamo ad
approvare indirizzi di massima senza poter indicare su quali basi dovrà essere redatto
il Piano industriale, con quali modalità e con quali obiettivi si debba prefiggere
questo Piano. Ciò al fine di evitare di creare una società che, anziché razionalizzare e
migliorare il servizio, crei già in partenza una sovrapposizione di percorsi.
L’Amministrazione di Treviso a questo punto risulta incapace di svolgere un ruolo
propositivo fatto di idee ed interventi progettuali, tali da fornire un contributo fattivo
alla costituzione di questa società. Se non cambiamo metodologia di lavoro e non
operiamo con più trasparenza e tempestività, c’è il rischio che ci troviamo di fronte
ad un progetto confezionato e definito, in cui la nostra Amministrazione non avrà
svolto alcun ruolo se non quello di mera approvazione.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 20/10/DCC
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A questa delibera d’indirizzo andrebbero comunque aggiunti altri passaggi con
l’indicazione dei tempi di attuazione e di verifica per arrivare alla definizione del
progetto, quindi all’assenza del Piano industriale. Prendo atto.
Non sono contraria all’azienda unica, tuttavia il modo di procedere non mi sembra
democratico.
- cambio presidenza Manildo – Salvadori CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Ho cercato di aggiornarmi in merito
ai dati relativi alla delibera che oggi ci viene chiesto di votare. Un primo problema
formale è che oggi il Consiglio comunale viene chiamato a dare un mandato in
bianco alla Giunta provinciale. Mi permetto di evidenziare che nella proposta di
delibera si parla "di dare mandato alla Giunta provinciale di perfezionare un progetto
di fattibilità", quindi un progetto già esistente ma che noi non conosciamo.
Può darsi che nel merito l’operazione sia fondata, anche se questa è l’unica Provincia
in Veneto con azienda unica. Mi sono informato presso i sindacati degli
Autoferrotranvieri, i quali mi hanno fornito una elencazione di quelle che
costituiscono grandi disparità. Devo dare atto all’Assessore Zanini: le stesse parole
spese dai sindacati sono state condivise dall’Assessore che ha relazionato in
Consiglio. Mi spiace che il Presidente della Commissione non sia presente, questo
per spiegare la necessità di avere le relazioni da parte dei rappresentanti comunali
nelle aziende municipalizzate, cosa che non avviene.
Vi sono molte differenze a partire dal costo dei biglietti: la corsa urbana A.T.M. 1,20
euro, A.C.T.T. 1,00 euro; il biglietto venduto a bordo A.T.M. 1,50 euro, La Marca
3,00 euro, A.C.T.T. 2,00 euro. Per gli abbonamenti ordinari sulle tratte extraurbane
da 5 a 12 chilometri, A.T.M. fa pagare 55,20 euro, come C.T.M. e La Marca, mentre
A.C.T.T. fa pagare da 24 a 28 euro, con una differenza sugli abbonamenti di circa il
doppio.
L’abbonamento studenti mensile costa 46 euro con A.T.M., C.T.M., La Marca,
mentre A.C.T.T. fa pagare 16 euro, circa un terzo. E’ così anche per quanto riguarda
la contrattazione collettiva di secondo livello relativa ai dipendenti. Siamo contrari a
dare un mandato in bianco, laddove vi sia stato un progetto di fattibilità di cui questo
Consiglio non sa nulla. Visto che c’è già un progetto di fattibilità, queste valutazioni
chi le ha fatte? Si possono conoscere o dobbiamo dare alla Giunta provinciale un
mandato in bianco? La scortesia grave che ha fatto la Provincia di Treviso, è quella di
mandare la delibera approvata dal Consiglio della Provincia, e di chiedere ai Comuni
di approvarla. La delibera che oggi viene proposta in questo Consiglio è fotocopia
della delibera provinciale. Questo non ci dà la possibilità di aggiungere nemmeno
una virgola al deliberato. Inoltre non ci dà la possibilità di aggiungere una virgola
senza sapere nel merito quale sia il progetto.
Vi sono inoltre alcune questioni relative alla consistenza patrimoniale di questa
nuova società, dal momento che verrebbero scorporati i servizi scolastici di trasporto,
il servizio di controllo della sosta, gli affitti degli immobili. Ci si chiede se i Comuni
della Provincia di Treviso, i Comuni di Vittorio Veneto e di Castelfranco
continueranno a versare le attuali quote di denaro in favore del servizio: la
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 20/10/DCC
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consistenza patrimoniale della nuova società unica di trasporti costituisce
un’incognita. Prima di presentarci questa proposta di deliberazione, sarebbero stati
opportuni alcuni aggiornamenti al Consiglio comunale, proprietario al 70% di
A.C.T.T.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Assessore Noal, noi ci troviamo in
difficoltà poiché questa materia non è conosciuta né dal Consiglio comunale, né dalla
Commissione. Ne veniamo a conoscenza da cinque giorni a questa parte: nel rispetto
dei regolamenti, l’Amministrazione ci ha informato e ora ci invita a deliberare
sull’argomento.
Si può comprendere il nostro imbarazzo: la scelta, soprattutto se compiuta con
denaro altrui, non è facile ma da un istinto ad una scelta, ce ne passa parecchio.
L’Assessore Noal ci ha informato del fatto che c’è stata una delibera di A.C.T.T., si è
tenuta un’assemblea, i nostri rappresentanti in assemblea hanno votato: vorrei sapere
su mandato di chi e chi ha detto come votare, dal momento che questi piani vengono
votati con il parere del Consiglio comunale che fornisce gli indirizzi. Quale mandato
ha avuto la società di consulenza interpellata? Ha avuto mandato di dar vita alla
società unica o ha avuto mandato di cercare la soluzione migliore nel trasporto,
tenuto conto delle attuali condizioni del mercato? Noi lo ignoriamo, come non
sappiamo in che modo peserà nei vari bilanci e quali criteri di fusione si adotteranno.
Si è deciso di procedere alla fusione. Ora si cerca di attuare un progetto di fattibilità
che sorregga tale fusione. Affermo ciò per averlo letto sui quotidiani grazie alle
informazioni a nostra disposizione.
Il Comune capoluogo, mi rivolgo all’Assessore Zanini, per il peso economico
all’interno della società A.C.T.T., dovrebbe avere un rappresentante nella Giunta
provinciale che predispone un progetto di fattibilità.
Ascolterò con molto interesse ciò che emergerà dalla discussione: la fusione di
quattro società è un tema così ampio ed economicamente rilevante, che gli elementi
che raccoglieremo questa sera saranno senz’altro pochi.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Apprezzo la sinergia tra
Enti, ma la delibera in discussione mi riporta l’immagine di un Comune inerte che
accoglie passivamente la delibera della Provincia.
Chiedo all’Assessore Zanini se non potevamo inserire nella proposta alcuni obiettivi
frutto di questa Amministrazione. Voi non potete contestarmi che l’immagine che
stiamo dando è di un’Amministrazione che su questo tema non ha idee.
La maggiore società (A.C.T.T.) delle quattro oggetto di fusione, di cui il Comune di
Treviso possiede il 70%, non ha come oggetto solo il servizio di trasporto ma anche
altri servizi e qualcuno oggi avrebbe dovuto dire cosa succederà di questa parte di
attività. Di ciò nella delibera non vi è alcun rimando.
È da capire se formalmente rimane l’incarico dato dal Consiglio comunale alla
Giunta provinciale. Qualche dubbio ce l’ho anch'io e su questo il nostro Capogruppo
ha chiesto integrazione.
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E' l’ennesimo episodio in cui altri decidono e noi dobbiamo ratificare scelte altrui.
Come Comune capoluogo, avremmo potuto almeno avere voce in un paio di
premesse della delibera.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): Condivido quanto detto dai Consiglieri
che mi hanno preceduto. Oltre un anno fa addivenimmo ad un ordine del giorno che
richiamava la necessità di riorganizzare le società di trasporto pubblico locale. Il
Consiglio comunale espresse già a quell’epoca il suo indirizzo politico a favore di
questo obiettivo. Abbiamo denunciato come tale obiettivo sia stato perseguito in
grande ritardo; dall’agosto del 2008 solo ora giungono elementi di chiusura.
All’epoca si richiedeva una maggiore attenzione nel finanziamento da parte della
Regione ad A.C.T.T. per poter sviluppare una maggiore offerta ed integrazione del
trasporto su gomma rispetto al trasporto su ferro. Arriviamo ora alla delibera senza
un approfondimento del progetto industriale e senza obiettivi.
E’ fondamentale il processo di riorganizzazione per arrivare ad un’azienda unica ma
non può essere questo l’obiettivo della Provincia di Treviso. E’ necessario tendere ad
un obiettivo ancora più ambizioso, volto a superare le quattro società trevigiane, ma
anche le otto, le dieci, le dodici della Regione Veneto. Se la sfida è quella del bando
di gara europea per la gestione della metropolitana di superficie, è chiaro che
dobbiamo attrezzarci affinché non arrivino le grandi aziende di trasporto pubblico
locale che negli altri Paesi europei si sono organizzate con grande anticipo rispetto a
noi.
Siamo fortemente d’accordo sull’obiettivo, ma vorremmo fosse perseguito con
maggiore approfondimento, maggiore trasparenza e protagonismo da parte del
Consiglio comunale. Invito pertanto il Consiglio a riaggiornarsi nel merito in tempi
rapidi per consentirci di avere alcune indicazioni in relazione al servizio.
Sul tavolo vi sono varie problematiche: la tariffazione, lo scorporo, la
riorganizzazione della società e soprattutto nel Piano industriale deve essere chiaro
che la riorganizzazione verrà adottata per ridurre i doppioni, in maniera funzionale ad
un reale aumento dell’offerta di chilometraggio del trasporto pubblico come ad
esempio A.C.T.V. di Venezia che riesce ad implementare il chilometraggio di
trasporto pubblico locale.
-rientra Atalmi (pres. n. 37) CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Questa delibera è scarna perché
sono scarni gli indirizzi, i principi. Il Piano industriale, i vari accordi, la percentuale
spettante al Comune di Treviso, non sono ancora definiti. La società Pricewaterhouse
sta lavorando; l’ingegner Peruzzi è anch’egli al lavoro assieme ai dirigenti delle varie
aziende - tra i quali Giacomo Colladon di A.C.T.T. - ma non ci sono risultati
effettivi. Ad un'attenta lettura della delibera, non diamo affatto una cambiale in
bianco alla Provincia. Ad essa abbiamo delegato il progetto di fattibilità, con la
collaborazione di tutte le società e delle amministrazioni coinvolte. Siamo in una fase
di indirizzo, in cui i Consigli comunali devono deliberare in forza di una visione
futura, di una rete che si sta trasformando: la metropolitana di superficie coinvolgerà
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ambiti sempre più estesi, la Regione porrà in gara non più gli unici bacini di rete
quali il bacino urbano di Treviso, il bacino extraurbano di Treviso e via dicendo, ma
bacini molto più estesi.
Oggi non dobbiamo discutere delle percentuali che avrà A.C.T.T., oppure dove finirà
il turismo, oppure lo scolastico di A.C.T.T. Quest’azienda si sta già organizzando sul
modo di accorpare le funzioni che non saranno coinvolte nel nuovo trasporto
pubblico locale. Siamo chiamati oggi a scegliere di aggregare realtà che finora sono
rimaste separate, dando vita ad un trasporto pubblico provinciale costituente una
tappa intermedia perché le realtà europee sono molto diverse dalla nostra.
L’Italia è il fanalino di coda nel trasporto pubblico: vi sono aziende piccole,
frazionate, che non dialogano tra loro. Il lavoro sarà estremamente complesso, a
partire dalle relazioni sindacali che dovranno essere sensibili e continuative, dalla
contrattualistica diversa da una società all’altra, dalle tariffazioni diverse tra società e
società.
Si inizierà con la fusione, una holding con un unico consiglio d’amministrazione; si
elimineranno le figure di quattro direttori, quattro presidenti e via dicendo. Il
Consiglio comunale sarà coinvolto in questa operazione e sarà certamente coinvolto
anche in merito al Piano industriale.
In questa fase l’ingegner Peruzzi con i direttori delle aziende e la società
Pricewaterhouse stanno studiando la materia dal punto di vista prettamente tecnico,
in seguito tutto ciò sarà posto al vaglio della Provincia e dei vari Consigli comunali.
Accennavo a tappe intermedie perché infine bisognerà arrivare ad un’unica azienda
nel Veneto. Quest'obiettivo si può raggiungere per gradi, aggregando prima i poli
provinciali e poi giungere ad una grande aggregazione. Quando vi saranno le gare in
Italia e in Veneto, i concorrenti stranieri non staranno a guardare.
Vi sono società molto più grandi del maggior raggruppamento italiano che ad oggi è
costituito dalle Tranvie milanesi. Se non ci attrezziamo con fusioni o aggregazioni
per fare sistema, rischiamo l’uscita dal mercato e rischiamo altresì la concorrenza
straniera.
Questo primo approccio sulla riorganizzazione del trasporto dovrà innanzitutto
razionalizzare le linee, le tariffazioni dovranno essere minori della somma
attualmente pagata dall’utenza, dobbiamo dare un servizio ottimale al cittadino.
A.C.T.T. ha le tariffe di abbonamento più basse d’Italia: lo conferma "Il Sole 24
Ore". Dobbiamo portare il know-how e l’efficienza di A.C.T.T. all’interno del nuovo
soggetto, così da renderlo un servizio di eccellenza.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Consigliere Zampese ci ricorda che
questo è solo un atto di indirizzo, atto cui il Consiglio comunale è preposto, senza
scendere in dettagli quali la tariffazione o le varie tratte. L’atto di indirizzo che ci
viene chiesto di adottare invece, consiste nel prendere atto della delibera della
Provincia sperando venga compiuto un buon lavoro.
Questo ruolo del Comune capoluogo è oggettivamente insufficiente rispetto al ruolo
svolto dalla Provincia. In Commissione fu chiesto di affrontare i vari temi, affinché il
Consiglio comunale potesse acquisire il maggior numero di informazioni finalizzate
all’adozione dell’atto di indirizzo.
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In questa sede stiamo solo adottando una presa d’atto: prendiamo atto che la
Provincia ha deciso alcune cose. In secondo luogo, come ha ammesso lo stesso
Consigliere Zampese, in realtà stiamo procedendo ad una piccola aggregazione tra
città e Provincia, ben sapendo che le dimensioni con le quali dovremo confrontarci in
futuro saranno maggiori. Quando si procederà alle gare europee del traffico su base
regionale, non sarà sufficiente un accordo tra due o tre province: probabilmente ci
sarà necessità di un accordo interregionale, ad un livello dimensionale tale da poter
competere anche con la concorrenza internazionale. Stiamo attuando oggi una mossa
tardiva ed assolutamente insufficiente rispetto alla sfida che dovremo affrontare.
Il tema del trasporto pubblico nella nostra Regione e soprattutto dell’integrazione tra
trasporto su gomma e su ferro, non è una questione secondaria. Pensiamo solo ai
ritardi della metropolitana di superficie: ritengo che il Consiglio comunale non sia
stato oggettivamente messo nelle condizioni di poter adottare un atto di indirizzo.
ASS. ZANINI: Nel momento in cui il Comune di Treviso e la Provincia di Treviso si
pongono in sintonia l’obiettivo di ridurre le società municipalizzate o le partecipate,
vengono sollevate molteplici questioni.
È come se, nel momento in cui ritenessimo di far confluire il braccio operativo di
TrevisoServizi in una fusione unitaria all’interno di un consorzio di gestione dei
rifiuti, il Consiglio comunale chiedesse di mantenere TrevisoServizi, Savno, TV3.
Delle due, l’una: o si condivide la linea di indirizzo che ci condurrà alla fusione,
oppure gestiamo i nostri piccoli campanili.
Io sono per le fusioni: A.C.T.T. in questi anni si è dimostrata un’azienda formidabile,
rispondendo alle esigenze del trasporto pubblico in maniera adeguata e puntuale.
Anche la gestione di TrevisoServizi è soddisfacente: entrambe hanno gestito bilanci
positivi per il nostro Comune.
Non facciamo che confermare oggi la linea di indirizzo dei Comuni di Castelfranco,
Vittorio Veneto e Conegliano, dunque delle altre aziende di trasporto.
Non abbiamo perso occasione di rivendicare il valore di A.C.T.T., anche se
contemporaneamente tendiamo ad una fusione che sottenda un progetto. Gli
amministratori della Provincia sanno quanto io tenga ad un progetto che ci consenta
di attuare un trasporto non inquinante. In altre realtà cittadine si parla di filobus, di
tram, di mover people. Perché non pensarci anche nel nostro territorio? Io non ho
timori nel confrontarmi con gli altri amministratori quali il Sindaco di Vittorio
Veneto che ha a cuore A.T.M., o con il Presidente della Provincia Muraro nel
momento in cui rivendico, come Assessore ai Trasporti, quanto feconda sia stata
l’azione esercitata da A.C.T.T. La linea di indirizzo auspica uno scenario nuovo, lo
sottolineano anche i sindacati.
Sono stato invitato alle varie riunioni insieme al Consigliere Zampese; entrambi
abbiamo sottolineato il carisma e lo spessore di A.C.T.T. per quanto riguarda
l’aspetto patrimoniale, rivendicando la necessità, nel momento della fusione, che
l’azienda unica riconosca ad A.C.T.T. o al Comune di Treviso gli affitti del
patrimonio che si è via via ingrandito. D’accordo con i Capigruppo del Popolo della
Libertà e con il Capogruppo della Lega, riteniamo che nulla debba andare perduto
all’interno della fusione.
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ASS. MICHELE NOAL (Provincia di Treviso): I dubbi e le perplessità che ho
udito stasera sono pertinenti e fanno onore ai proponenti. Tornando a quello che
riporta il deliberato, si chiede di perfezionare un progetto di fattibilità che deve essere
compiuto.
La richiesta di approvare gli indirizzi, citata puntualmente dall’Assessore Zanini e dal
Consigliere Zampese, consiste nel considerare opportuna, in Provincia di Treviso,
una aggregazione delle quattro società, sulla strada già tracciata dai consigli di
amministrazione delle stesse, ma che necessita di copertura politica di indirizzo. Vi
chiediamo quindi di permetterci di lavorare al progetto con il relativo piano tariffario,
con il piano industriale e con gli approfondimenti intervenuti con il sindacato. Il
Comune di Treviso, tramite l’Assessore Zanini, ha partecipato con me ad alcune
riunioni con i vertici del sindacato provinciale, facendosi parte in causa e senza
subire pressioni o subire passivamente le decisioni dalla Provincia.
La Provincia ha un compito di coordinamento rispetto ai Comuni: riassume le
volontà delle varie Amministrazioni al fine del coordinamento e del confronto, per
porre all’attenzione dei singoli Consigli comunali il progetto vero e proprio. Prima di
arrivare in Consiglio comunale, ci sarà necessità di riunire le Commissioni per
concludere tutti gli adempimenti necessari alla conclusione di un atto razionale per il
bene dei cittadini.
PRESIDENTE: Passiamo alle dichiarazioni di voto.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Ringrazio l’Assessore Noal per il suo
intervento e per la sua persuasività. Per noi è comunque difficile, alla luce di quanto
emerso nel corso della discussione, prendere atto solo ora che si sono già tenuti
alcuni incontri di approfondimento e che nessuno ci ha messo al corrente. Pur
condividendo la linea dell’aggregazione per migliorare il servizio ed eventualmente
le tariffe, le Commissioni dovrebbero esserne informate. Il gruppo Per TrevisoU.D.C., pur condividendo la necessità di approfondire e di perseguire l’obiettivo, si
asterrà dal voto.
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Dalla discussione dell’odierna seduta di
Consiglio comunale emerge come gli atti di indirizzo che sono stati citati, non siano
presenti nella delibera mentre ne sono emersi altri. Quando vi è condivisione e
discussione le idee emergono. Condivido quanto detto dal Consigliere Zampese e
dall’Assessore Noal che ringrazio per la disponibilità.
Potrei anche essere favorevole alla fusione ma qui stiamo parlando di qualcosa di più
complesso, ovvero la mobilità. E’ un tema che va affrontato con le dovute cautele,
sfruttando gli spunti di tutti. Ho parecchie idee, ma ad oggi non sono mai stato
interpellato e per questo motivo non parteciperò al voto.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Qui nessuno, Assessore Zanini, ha
detto di essere contrario all'azienda unica.
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Lei "mescola" questo argomento importante con il giochino di dire che noi siamo
contrari alla diminuzione delle municipalizzate,
Non siamo contrari all’azienda unica, abbiamo semplicemente detto che non ci sono
state fornite informazioni. Noi abbiamo il diritto di essere informati per poter
prendere le decisioni più adeguate. Questa delibera parte dal risultato finale della
creazione dell’azienda unica, in seguito si lavora per vedere in che modo farla.
Avevate due anni di tempo, non l’avete mai fatto. Dovete giustificarlo in quest’aula.
Le assemblee hanno votato. Ignoro chi abbia dato gli indirizzi ai rappresentanti in
assemblea perché il socio di maggioranza di A.C.T.T. è il Comune di Treviso.
Potremmo non essere contrari all’azienda unica ma non abbiamo gli elementi per
determinarlo con precisione. Per questo motivo non parteciperemo al voto e
seguiremo gli sviluppi.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Sono ormai le 18.00, malgrado il nostro
invito a dividere in due parti i vari punti oggi all’ordine del giorno della seduta
consiliare. Mi asterrò dal votare questa delibera non per contrarietà all’azienda unica,
bensì perché siamo contro la piccola azienda unica da voi proposta. Il Consiglio
comunale avrebbe dovuto avere la possibilità di attuare un atto di indirizzo vero e
proprio, mentre questo passaggio non è avvenuto. L’ambizione che si è posta con
questo progetto è insufficiente rispetto agli obiettivi di competere con le gare europee
in ambito regionale.
Staremo a vedere, come viene riportato nella delibera, quali saranno il Piano
industriale e il progetto di fattibilità, dal momento che i relativi elaborati saranno in
futuro presentati all’approvazione del Consiglio comunale.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Il Gruppo del Partito Democratico
ribadisce la non contrarietà all’azienda unica. Abbiamo contestato e critichiamo
aspramente il metodo che l’Amministrazione ha adottato per arrivare a questo
risultato. Il Consiglio comunale è stato posto nell’impossibilità di chiarire per tempo
quali fossero gli indirizzi per entrare in un momento successivo nel merito del
progetto. In questa delibera non si comprendono alcuni snodi fondamentali come ad
esempio i benefici che potranno derivare ai cittadini dalla fusione. La delibera risulta
sottotono, poiché parla di "affidamento del trasporto pubblico locale, urbano ed
extraurbano per il Bacino Veneto Centrale". E’ una visione estremamente riduttiva:
voi affermate di voler accorpare non soltanto le quattro aziende di trasporto
trevigiane, ma anche A.C.T.V., A.T.V.O, APS, SITA, le aziende vicentine.
La delibera che voi proponete parla soltanto di "Bacino Veneto Centrale", ed è per
questo restrittiva.
Avverto poco rispetto da parte dell’Amministrazione nei confronti del Consiglio
comunale, perché dobbiamo di fatto approvare una delibera che è la fotocopia di una
delibera dell’Amministrazione provinciale. Questo è inaccettabile, pertanto il Gruppo
del Partito Democratico si asterrà dal voto.
- esce Borrelli D. (pres. n. 36) -
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N. 20/10/DCC
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Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Borrelli D.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Cianci.
Non partecipano al voto n. 3 Consiglieri: Bolzonello, Vitale, Rosi.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Cianci.
Non partecipano al voto n. 3 Consiglieri: Bolzonello, Vitale, Rosi.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
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N. 20/10/DCC
28.4.2010
DELIBERA
1. di approvare gli indirizzi innanzi riportati volti alla riorganizzazione e
aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di
Treviso;
2. di dare mandato alla Giunta provinciale di perfezionare un progetto di fattibilità
che, supportato dal relativo piano industriale, evidenzi con maggiore puntualità le
positività della scelta di aggregare le aziende di trasporto pubblico locale della
provincia di Treviso;
3. di dare atto che gli elaborati del piano industriale e del progetto di fattibilità
saranno successivamente presentati all'approvazione del Consiglio comunale.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 21/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 2010-2012:
variazioni e modifiche - prima variazione.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Con deliberazione di Consiglio comunale n. 66 del 18 dicembre 2009, esecutiva ai
sensi di legge, è stato approvato il programma triennale e l'elenco annuale dei lavori
2010-2012.
L’Amministrazione intende adeguare il programma triennale alle esigenze
verificatesi in questi primi mesi dell'anno, utilizzando allo scopo risorse finanziarie
già disponibili e in considerazione dell'intervenuta assegnazione di alcuni contributi
regionali.
La presente variazione ha natura principalmente tecnica e si sviluppa secondo quanto
di seguito illustrato.
Le spese finanziate a mutuo sono state limitate ad opere inserite per l'anno 2012 nella
misura di euro 13.204.995,60; le maggiori spese per opere già inserite negli strumenti
di programmazione dell'ente o per nuove opere per gli anni 2010 e 2011 sono tutte
finanziate con fondi di bilancio, residui e con contributi regionali.
Alcune modifiche tecniche al programma si sono rese necessarie per adeguare e
completare interventi già in corso o previsti per l’anno 2010.
Di seguito si elencano le variazioni di natura tecnica apportate al programma:
- Al fine di poter procedere secondo le esigenze e priorità che si manifesteranno nel
corso dell'anno anche a fronte di eventuali possibili riduzioni di investimenti per il
rispetto del patto di stabilità, l’intervento cod. A0132DE10 "Rifacimento
coperture scuole elementari Carrer, Rambaldo degli Azzoni e Tommaseo",
finanziato con residui per euro 650.000,00 nel 2010 è stato suddiviso nelle
seguenti opere:
• cod. A0133EE10 "Ristrutturazione della copertura e opere annesse della scuola
elementare Carrer" per euro 315.000,00 nell’anno 2010; per tale intervento è
stato ottenuto contributo regionale a copertura dell'80% del costo dei lavori,
pari a euro 263.278,40; l'opera risulta pertanto finanziata per euro 263.278,40
con contributo regionale e per euro 51.721,60 con residui. Con i residui resisi
disponibili in esito all'assegnazione del contributo regionale è stato finanziato
l'investimento n. 16 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00
comprensivo dei lavori in economia - scuole elementari" per il corrispondente
importo di euro 263.278,40;
• cod. A0134DD10 "Manutenzione straordinaria della copertura e opere annesse
della scuola elementare Rambaldo degli Azzoni" finanziata con residui per
euro 235.000,00 nell'anno 2010;
• cod. A0135EE10 "Manutenzione straordinaria della copertura e opere annesse
della scuola elementare Tommaseo" finanziata con residui per euro 100.000,00
nell'anno 2010.
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N. 21/10/DCC
28.4.2010
- Viste le esigenze di interventi sulle scuole per l'infanzia, in considerazione delle
somme stanziate in bilancio, in luogo degli interventi cod. B0135HH10
"Manutenzione straordinaria scuole per l'infanzia ed interventi inferiori ai
100.000,00 euro - anno 2010" finanziato per euro 186.983,44 con residui nell'anno
2010 e cod. B0755HH10 "Messa a norma degli impianti degli edifici pubblici anno 2010 - scuole per l'infanzia" finanziato per euro 50.000,00 nell'anno 2010
con residui, è stata inserita sempre nell'anno 2010 l'opera cod. B0153HH10
"Manutenzione straordinaria e messa a norma scuole per l'infanzia e interventi
inferiori a 100.000,00 euro – anno 2010", finanziato con residui nell'anno 2010
per complessivi euro 236.983,44.
- Nell'ambito dell’intervento cod. B0136HH10 "Manutenzione straordinaria scuole
elementari ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro - anno 2010" finanziato con
residui per euro 200.000,00 nell’anno 2010, sono stati individuati come prioritari i
seguenti interventi:
• cod. A0136AC10 "Scuole elementari Collodi e Masaccio: manutenzione
straordinaria per sistemazione pavimentazioni" finanziato con residui per euro
110.000,00 nell'anno 2010;
• cod. A0137CC10 "Scuole elementari Collodi: sostituzione serramenti"
finanziato con residui per euro 90.000,00 nell'anno 2010.
-
Nell'ambito dell’intervento cod. B0137HH10 "Manutenzione straordinaria scuole
medie ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro - anno 2010" dell’importo
complessivo di euro 200.000,00 finanziato con residui, si è evidenziata la
necessità di effettuare l'intervento cod. A0138CC10 "Scuola media Coletti
succursale Bianchetti: interventi di manutenzione straordinaria per rifacimento
copertura" per euro 200.000,00 finanziato con residui nell'anno 2010.
-
In relazione all'intervento cod. A0413LL10 "Cimitero maggiore di San Lazzaro
interventi di manutenzione straordinaria", finanziato nell'anno 2010 con residui
per euro 119.645,83, stante la disponibilità di ulteriori risorse e la necessità di
effettuare un intervento più organico e completo, lo stesso è stato mantenuto per
l'anno 2010 aumentandone l'importo a complessivi euro 165.157,12, finanziato
sempre con residui.
-
Vista la necessità di procedere con la sistemazione degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica sussiste l'esigenza di anticipare l'intervento
"Ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in via De Fantis n.
10", attualmente inserito nel programma oo.pp. per l'anno 2011 al cod.
A0502BB11 per euro 250.000,00 finanziato con residui; tale intervento viene
pertanto anticipato all'anno 2010 per euro 225.000,00 al cod. A0502BB10
sempre finanziato con residui. La restante somma di euro 25.000,00 viene
destinata ad incrementare la spesa prevista per l'intervento cod. B0515HH10
“Manutenzione straordinaria alloggi di proprietà comunale anno 2010”
attualmente inserita per l'anno 2010 per euro 386.921,51 finanziate con residui e
entrate da trasferimenti alloggi.
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La spesa per tale opera viene incrementata di altri 24.074,63 euro, finanziati con
residui, attualmente destinati a finanziare l'opera "Ristrutturazione degli alloggi
di edilizia residenziale pubblica in via De Fantis n. 16" inserita nel programma
per l'anno 2012 al cod. A0504BB12 per euro 250.000,00, e finanziata con entrate
derivanti da trasferimento alloggi. Considerato però che, a seguito verifiche
contabili conseguenti alla chiusura dell'esercizio 2009, si sono accertate minori
entrate derivanti da alienazioni del 2009, tale opera viene al momento eliminata
dal programma.
L'importo dell'opera cod. B0515HH10 "Manutenzione straordinaria alloggi di
proprietà comunale anno 2010" inserita nel 2010 viene pertanto aumentato a
complessivi euro 435.996,14 finanziata con residui e entrate derivanti da alloggi.
-
Nell'ambito dell'intervento cod. B0755HH10 “Messa a norma degli impianti
degli edifici pubblici - anno 2010 - scuole medie” finanziato con residui per euro
170.000,00 si è ravvisata la necessità di dare priorità al seguente intervento: cod.
A0140AA10 “Scuola Media Serena: rifacimento distribuzione impianto termico
e sostituzione parziale pavimenti” inserito nell'anno 2010 per euro 170.000,00,
finanziato sempre con residui.
-
Con riferimento alle risorse disponibili per interventi finalizzati all'eliminazione
di barriere architettoniche, stante le priorità di intervenire presso i plessi
scolastici, le somme destinate a finanziare l'intervento cod. B0760HH10
"Manutenzione straordinaria per l'abbattimento delle barriere architettoniche fabbricati pubblici - anno 2010" inserito per l'anno 2010 per euro 160.050,00,
vengono destinate all'intervento per l'eliminazione di barriere architettoniche
presso la scuola elementare Toniolo; l'opera B0760HH10 viene pertanto
sostituita con l'opera cod. A0141CC10 "Manutenzione straordinaria per
l'abbattimento barriere architettoniche – scuola elementare Toniolo - anno 2010"
per euro 160.050,00, finanziata con risorse L. 10/77 destinate a eliminazione
barriere architettoniche. Con successivo provvedimento del competente organo si
procederà alla relativa variazione di bilancio.
-
Dall'opera cod. B1123HH10 “Manutenzione straordinaria sedi stradali ed
interventi inferiori ai 100.000,00 euro – anno 2010” attualmente finanziata
nell'anno 2010 con residui per euro 418.592,00, a seguito ottenimento di un
contributo statale per un progetto dell'ufficio mobilità, è stato stralciato e inserito
nell'anno 2010 l'intervento cod. B1129HH10 "Manutenzione straordinaria sedi
stradali: interventi di messa in sicurezza" per euro 372.494,61; tale opera è
finanziata per euro 172.800,00 con parte dei residui destinati alla manutenzione
straordinaria sedi stradali, e per euro 199.694,61 con contributo statale.
-
Viste le esigenze manifestate dall'Amministrazione e la disponibilità di somme a
residuo, le somme rimaste destinate per l'intervento di "Manutenzione
straordinaria sedi stradali ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro – anno 2010",
cod. B1123HH10, pari a euro 245.792,00 sono state incrementate fino ad un
importo complessivo di euro 550.000,00, finanziate con residui e fondi di
bilancio. In particolare per far fronte a tale esigenza, ritenuta prioritaria
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dall'Amministrazione, oltre a residui e fondi di bilancio già disponibili per tale
tipologia di interventi, è stata utilizzata la somma di euro 181.890,00 stanziata
nel programma degli investimenti - INV. 10 "Servizio di manutenzione
programmata del verde effettuato dalla società partecipata" finanziato con fondi
di bilancio. Con successivo provvedimento del competente organo si procederà
alla relativa variazione di bilancio.
-
Con riferimento all'intervento cod. B1610HH10 “Manutenzione straordinaria
asili nido - anno 2010” attualmente inserito nell'anno 2010 per euro 60.000,00
finanziato con residui, vista la necessità di intervenire presso l'asilo nido di Fiera
e la disponibilità di somme a residuo, l'opera viene sostituita con l'opera cod.
A1632BB10 “Progetto di completamento delle opere di risanamento energetico e
manutenzione straordinaria dell'asilo nido di Fiera”, inserita per l'anno 2010 per
euro 74.369,81 finanziata con residui.
-
Stante la disponibilità di somme a residuo, viene incrementato lo stanziamento
dell'opera cod. B1124HH10 “Interventi di eliminazione delle barriere
architettoniche su pubbliche infrastrutture – anno 2010” attualmente inserito per
euro 150.000,00 finanziata con fondi destinati a interventi per eliminazione
barriere architettoniche; l'importo viene aumentato a euro 205.000,00,
finanziando la maggiore somma di euro 55.000,00 con residui di bilancio.
-
In considerazione dei contributi regionali concessi e della tempistica prevista per
la realizzazione dei lavori e la rendicontazione degli stessi è stato inserito nel
programma triennale, per l'anno 2010, al cod. A1222DD10 l'intervento "Ponte di
Porta Calvi: adeguamento strutturale" dell'importo complessivo di euro
425.000,00 di cui euro 261.707,82 finanziati con CR ed euro 163.292,18
finanziati con residui di bilancio.
-
Contributo regionale è stato ottenuto anche per l'intervento "Sistemazione
dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina" già inserito per l'anno 2010
al cod. A1175CC10 per euro 350.000,00 e finanziato con residui di bilancio.
Per dare completezza all’intervento ed aumentare la sicurezza sull’intersezione
tra via Cisole e via Feltrina, l’Amministrazione Comunale ritiene di dar corso ad
un secondo stralcio di intervento che prevede l’attuazione del collegamento di via
Cisole alla rotatoria in corso di realizzazione, in direzione ovest, mediante la
realizzazione di un’adeguata bretella che consentirà l’immissione diretta dei
veicoli sul nodo della rotatoria; la realizzazione dell’intervento di 2° stralcio
richiederà sia la predisposizione di una variante urbanistica al PRG al fine di
rendere compatibile la realizzazione dell’opera pubblica con le previsioni
urbanistiche sia l’avvio di procedura espropriativa in quanto i lavori si
svilupperanno in parte su aree già destinate a sedime stradale ed in parte su aree
private.
In considerazione delle esigenze sopra descritte e dei fondi resisi disponibili in
ragione del contributo regionale concesso, con il presente provvedimento si
modificano le fonti di finanziamento dell'intervento cod. A1175CC10
"Sistemazione dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina" che risulta
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pertanto finanziato per euro 182.728,00 con contributo regionale e per euro
167.272,00 con residui di bilancio.
Si inserisce per l'anno 2011 al cod. A1176CC11 l'opera "Sistemazione
dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina – 2° stralcio" dell'importo di
euro 235.000,00, finanziata per euro 182.728,00 con i residui resisi disponibili
dalla concessione del C.R. per il primo stralcio dell'intervento e per euro
52.272,00 con altri residui di bilancio.
Inoltre, a seguito contributo concesso dalla Regione Veneto, l'opera
"adeguamento strutturale del Ponte Sape", già inserita per l'anno 2010 al cod.
A1169AA10 per euro 550.000,00, attualmente interamente finanziata con residui
di bilancio, viene mantenuta nell'anno 2010 modificandone le fonti di
finanziamento. L'intervento risulta pertanto finanziato per euro 200.000,00 con
contributo regionale e per euro 350.000,00 con residui di bilancio. I residui resisi
disponibili a seguito assegnazione contributo regionale sono stati destinati a
cofinanziare l'intervento di adeguamento strutturale del ponte Porta Calvi e il
secondo stralcio dell'intervento di Sistemazione dell'intersezione a raso tra Via
Cisole e Via Feltrina – 2° stralcio sopra descritti.
Infine sono state inserite le seguenti opere:
− cod. A0139AA10 "Scuola media Stefanini: interventi di manutenzione
straordinaria spogliatoi palestra con abbattimento barriere architettoniche":
l'opera è stata inserita, in considerazione delle necessità segnalate all'ente,
nell'anno 2010 per euro 280.000,00 finanziata con residui e entrate da
L.10/77, recuperando a tal fine anche lo stanziamento attualmente previsto
per l'investimento n. 1 del programma investimenti; con successivo
provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di
bilancio.
− "Immobile ex Commenda San Giovanni al Tempio - ristrutturazione per
adibirlo a magazzino museale a servizio S. Caterina" cod. A0358LL09;
l'opera era già inserita per l'anno 2009 nel programma opere pubbliche 20092011 per l'importo di euro 750.000,00 finanziata con residui di contributi
regionali. Durante l'attività di progettazione, in considerazione delle economie
accertate in altri interventi realizzati a S. Caterina e in ragione dei maggiori
costi dovuti agli adeguamenti strutturali necessari per rendere rispondente
l’immobile alle vigenti disposizioni normative tecniche, alla specificità degli
impianti che devono garantire il microclima ideale alla conservazione delle
opere d’arte ed alla sistemazione delle aree esterne alfine della loro corretta
fruibilità, l'Amministrazione ha ritenuto di effettuare un intervento più
organico e completo incrementando l'importo dell'opera a euro 900.000,00.
L'opera è stata pertanto inserita nel programma 2010-2012 per l'anno 2010 per
euro 900.000,00, finanziata con residui di contributi regionali e residui di
bilancio;
− in esito alla diagnosi energetica effettuata sulla scuola Rambaldo degli
Azzoni a seguito assegnazione di contributo regionale, approvata con DGC n.
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121 del 7.4.2010, viene inserita per l'anno 2012 al cod. A0142DD12 l'opera
"Scuola elementare Rambaldo degli Azzoni: interventi di miglioramento
energetico" per l'importo di euro 900.000,00, finanziata con Mutuo.
− cod. A0365LL12 "Museo Bailo: lavori di ristrutturazione": è stato inserito per
l'anno 2012 per euro 5.000.000,00 in ragione della possibilità di richiedere un
finanziamento europeo per la realizzazione dell'opera, finanziandola
attualmente con mutuo.
In base a quanto sopra esposto sono state apportate delle variazioni anche al
programma degli investimenti, illustrate nel prospetto allegato c) redatto secondo il
modello interno dell’Amministrazione.
In particolare è stato eliminato il fondo a disposizione per gli interventi su patrimonio
per l'anno 2010 pari a euro 106.016,00, finanziato con entrate da L. 10/77 al fine di
finanziare interventi di maggiore necessità presso le scuole medie, come sopra
specificato. Tale stanziamento è stato destinato a parziale finanziamento
dell'intervento A0139AA10 "Scuola media Stefanini: interventi di manutenzione
straordinaria spogliatoi palestra con abbattimento barriere architettoniche"; la somma
residua pari a euro 10.096,34 viene mantenuta nel programma degli investimenti alla
voce INV. 15 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei
lavori in economia – scuole medie" finanziate con entrate da L. 10/1977. Con
successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa
variazione di bilancio.
E' stato inoltre ridotto di euro 181.890,00, finanziati con fondi di bilancio, lo
stanziamento per il "Servizio di manutenzione programmata del VERDE effettuato
dalla società partecipata" che rimane inserito per l'anno 2010 per euro 510.000,00
finanziato con residui e entrate da L. 10/1977, viste le priorità manifestate di
incrementare i finanziamenti per gli interventi di manutenzione delle sedi stradali.
Con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa
variazione di bilancio.
Sono stati inoltre inseriti i seguenti investimenti:
investimento n. 16 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei
lavori in economia - scuole elementari" per l'importo di euro 263.278,40 finanziato
con i residui che si sono resi disponibili in esito all'ottenimento del contributo
regionale per l'opera cod. A0133EE10 "Ristrutturazione della copertura e opere
annesse della scuola elementare Carrer";
investimento n. 17 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei
lavori in economia – asili nido" per l'importo di euro 51.098,45 finanziato con
residui.
Rilevato che:
• con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 9 giugno 2005 sono
state stabilite le procedure e schemi tipo per la redazione e la pubblicazione del
programma triennale, dei sui aggiornamenti annuali e dell’elenco annuale dei
lavori pubblici, ai sensi dell’art. 14, comma 11 della legge 109/1994 e s.m.i., ora
sostituito dall’art. 128 del D. Lgs. n. 163/2006;
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• l’art. 5 comma 2 del sopra citato decreto stabilisce che "la pubblicità degli
adeguamenti dei programmi triennali nel corso del primo anno di validità degli
stessi è assolta attraverso la pubblicazione dell’atto che li approva, fermo restando
l’obbligo di aggiornamento delle schede …."
Il responsabile della programmazione è il dirigente del settore Lavori Pubblici, ing.
Roberta Spigariol:
l'approvazione della variazione del programma triennale dei lavori pubblici 20102012 e dell'elenco annuale 2010, adeguato come sopra descritto articolato secondo gli
elaborati sotto indicati:
- allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare;
- allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente
l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di
individuazione interno e dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei
responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento degli
interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione.;
- allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il
modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del
programma triennale suddivise per interventi con indicazione del codice di
individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento nonché l’elenco
degli investimenti;
- allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta in
conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria –
redatta in conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al
D.M. 9.6.2005;
- allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e all’elenco
annuale 2010-2012.
Ciò premesso,
vista la seguente normativa:
• il D. Lgs. 163/2006 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" (che ha
abrogato la L. 109/1994 "Legge quadro in materia di lavori pubblici");
• la legge regionale del Veneto 7 novembre 2003, n. 27, recante "Disposizioni
generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in
zone classificate sismiche" con particolare riguardo all’art. 4;
• il Regolamento di attuazione della legge quadro approvato con D.P.R. 554/1999;
• il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 9 giugno 2005;
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• la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 1618/IV del
16.12.2004;
• il T.U.E.L. approvato con D. Lgs. n. 267/2000
visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente:
- dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici
- dal Responsabile del Servizio Ragioneria;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno secondo le
proposte della Giunta comunale così articolate:
1.
di approvare, per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono qui
richiamate, la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2010-2012
e dell'elenco annuale 2010, adeguato come indicato nella parte narrativa ed
articolato secondo gli elaborati sotto indicati:
- allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare;
- allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente
l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di
individuazione interno dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei
responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento
degli interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione;
- allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il
modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del
programma triennale 2010-2012 suddivise per interventi con indicazione del
codice di individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento
nonché l’elenco degli investimenti;
- allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta
in conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-20129
elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria –
redatta in conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al
D.M. 9.6.2005;
- allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e
all’elenco annuale 2010-2012.
2. di dare atto che le variazioni di bilancio relative al presente atto verranno
approvate con successivo provvedimento di variazione di bilancio;
3. di demandare al Dirigente del Settore lavori pubblici i successivi adempimenti
inerenti e conseguenti il presente atto.
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- rientra Borrelli D. (pres. n. 37) PRESIDENTE: Argomento già passato in Commissione e conosciuto ai Consiglieri.
In assenza di controdeduzioni, lo darei per letto.
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Presidente, chiediamo l’illustrazione della
delibera.
A questo punto il Presidente invita l’Assessore di reparto a relazionare in merito
all’argomento posto in trattazione.
ASS. BASSO: Andrò ad illustrare la delibera. È una variazione prevalentemente
tecnica perché, come ho già detto in sede di Commissione; ci sono alcune opere già
iscritte nel Piano Opere Pubbliche 2010 aggregate che devono essere disaggregate.
Ho fatto l’esempio in Commissione del rifacimento delle coperture delle scuole
elementari Carrer, Rambaldo degli Azzoni, Tommaseo.
Vengono poi recepiti alcuni contributi regionali a fronte di richieste effettuate
recentemente e ci sono dei nuovi inserimenti, sia per quanto riguarda l’annualità
2010 che 2012; sono quasi tutti interventi di manutenzione straordinaria dei plessi
scolastici. Ricordavo poco fa l’intervento per il rifacimento dei tetti e delle coperture
delle scuole Carrer, Tommaseo, Rambaldo: sono stati disaggregati complessivi
650.000 euro ed è stato recepito un contributo regionale pari a 263.278 euro,
attribuito, per comodità amministrativa, all’intervento più corposo nella cifra: il
rifacimento della copertura delle scuole elementari Carrer.
Sono previsti interventi per la manutenzione straordinaria delle scuole per l’infanzia;
per i quali erano stati finanziati 186.000 euro con i residui dell’anno 2010 a cui
abbiamo accorpato un residuo di 50.000 euro per la messa a norma del patrimonio
pubblico. Interventi pari a 236.000 euro con i quali andremo a sostituire parte della
copertura della scuola materna Rodari, a rifare l’impianto elettrico della scuola
materna di San Liberale con la sostituzione anche di serramenti esterni e parte della
pavimentazione. Altri tipi di intervento sono previsti per le scuole elementari Collodi
e Masaccio; sono 110.000 euro, sempre finanziati con residui. Una piccola premessa:
nel 2010 non ci sono interventi finanziati con mutui o altri prestiti. I lavori vengono
eseguiti unicamente con somme a disposizione, si tratta quindi di residui o legge 10.
Alle scuole Masaccio andremo a sostituire la pavimentazione.
Si rileva l’inserimento di una nuova opera alle scuole Stefanini: sarà installato
l'impianto di riscaldamento a pavimento sia nei bagni che nella palestra.
Conseguentemente si dovrà rifare la pavimentazione della palestra e installare anche
un sistema elettrico per le finestre della stessa. Interessanti inserimenti previsti nel
2012 sono una nuova opera di 5 milioni per la ristrutturazione del Museo Bailo, già
annunciato prima dall’Assessore Zanini e l’inserimento di una nuova opera, 900.000
euro, per un intervento da eseguire alla scuola Rambaldo degli Azzoni - derivante da
uno studio energetico compiuto sempre sulla stessa scuola - grazie anche ad un
parziale contributo della Regione. Questo è un impegno preso precedentemente Il Segretario della Seduta
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anche in sede di Commissione - a fronte di una richiesta del Consigliere Borrelli con
il quale ci siamo trovati concordi. Quando infatti il Consigliere Borrelli aveva fatto la
sua richiesta, avevamo risposto che stavamo già lavorando per quel tipo di
intervento.
Non c’è altro di particolare se non che andremo avanti con le risorse a disposizione,
fermi restando i vincoli dettati dal Patto di stabilità.
Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Se non ho capito male, il problema è
sempre lo stesso: ossia una questione di denaro. Pare ci sia la volontà di compiere i
lavori ma a causa del rispetto del patto di stabilità e per mancanza di soldi si tende a
procrastinare gli interventi agli anni successivi o a cancellarli. Mi ponevo solo un
interrogativo di questo genere. Vedo dall’elenco che gran parte degli interventi
riguardano le scuole; soprattutto quelli riferiti alla sicurezza degli ambienti. Non
posso che condividere la scelta nel dare priorità a questo tipo di intervento anche se come ha ricordato l’Assessore, grazie anche a un mio suggerimento - è possibile
migliorare questi edifici a livello qualitativo, soprattutto dal punto di vista energetico.
Se per questo tipo di interventi si attivassero tutti gli strumenti finanziari messi a
disposizione dal Governo- ad esempio il Conto Energia - si potrebbero realizzare
entrate economiche a favore del Comune.
Se si realizzassero impianti in grado di produrre un certo tipo di energia con il
conseguente abbassamento dell'impatto di anidride carbonica nell'atmosfera, grazie al
fondo energia creato dallo Stato - pagato da tutti i cittadini -, si potrebbero ottenere
per ogni Kwh prodotto, nuove entrate da trasferimenti dello Stato.
Se c’è la possibilità di ricevere fondi dallo Stato, perché non potenziamo questo tipo
di interventi in modo tale da ottenere maggiori ingressi economici da parte dello
Stato evitando così di utilizzare fondi nostri per realizzare opere i cui lavori devono
essere continuamente rinviati?
Credo che utilizzare fondi propri sia inevitabilmente penalizzante: non si possono
accendere mutui per rispetto del Patto di stabilità. Pertanto, o si aumentano in
qualche modo gli ingressi senza aumentare le tasse o non c'è alternativa.
Una delle soluzioni possibili potrebbe essere quella di incentivare gli interventi che
consentono di aumentare le entrate dello Stato in modo tale che i fondi così ottenuti
possano essere spesi in opere che oggi sono finanziate con soldi propri del Comune o
derivanti da avanzi di amministrazione
Questa è la mia perplessità. Pur ringraziando l’Assessore per essersi attivato su un
progetto da me consigliato, volto al risparmio energetico nella scuola che ho citato
prima, mi asterrò dal votare questa delibera così com’è, comprendendo le
motivazioni che hanno spinto a quest’analisi.
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CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): In Commissione abbiamo espresso
voto contrario perché in questa delibera ci sono evidenti segni di non voler
assolutamente recepire quello che i cittadini chiedono.
Nulla quaestio per quanto riguarda le scuole, ritengo che l’intervento per il risparmio
energetico possa essere un fattore da considerare; tuttavia in merito alla questione se
gli edifici siano o meno a norma in base alla legge 626 o conformi alla normativa
sismica, non abbiamo mai saputo nulla e ci sembra che gli interventi siano sempre
dei palliativi.
Mi riallaccio all'argomento della manutenzione straordinaria delle sedi stradali. In
Commissione ci è stato detto che si vuole attuare un intervento di messa in sicurezza,
ma da tempo - credo sia stato uno dei primi ordini del giorno presentati dal partito
democratico - abbiamo chiesto più illuminazione sulle strade. Perché non si
interviene anche in questo senso? Cito ad esempio la zona di Viale della Repubblica
dove spesso i cittadini hanno lamentato la poca sicurezza dovuta anche alla quasi
totale assenza di illuminazione. Se questa Amministrazione punta molto alla
sicurezza e ne fa anche un cavallo di battaglia e poi nelle piccole cose - perché queste
sono piccole cose - non interviene, è bene che intervenga non solo a parole ma anche
con interventi concreti.
Per venire infine alla questione, a me molto cara, Assessore Basso, di via Cisole.
L’intervento in due stralci sulla rotonda è uno spreco di denaro. Ora lei replicherà
dicendo che mi ha già spiegato mille volte che non è così. E' uno spreco di denaro
perché si potrebbe accorpare tutto prevedendo intanto interventi provvisori perché
noi stiamo parlando di questa rotonda da due anni. Lei ci ha detto che una parte dei
finanziamenti sono arrivati. Ora che siamo tutti qui, e non solo i membri della
Commissione, ci dica quanti soldi ha ora in tasca il Comune. Perché non si può
attuare l’intervento in un’unica soluzione, che sarebbe la cosa migliore? Perché in
questo periodo non ci sono stati comunque degli interventi provvisori per la messa in
sicurezza? Da quando sono accaduti gravi incidenti ad oggi - ne sono accaduti poi
altri che per fortuna non hanno causato morti - le questioni della messa in sicurezza,
anche provvisorie, della zona sono state da noi sollevate più volte senza
accoglimento da parte dell’Amministrazione.
In più c’è la questione del reale progetto di via Cisole ed ecco perché siamo
fortemente contrari a questa delibera. Essa parla solo di due stralci, in maniera molto
aleatoria. Non solo non è collegato alcun progetto, non sappiamo se le intersecazioni
- che abbiamo più volte rilevato di fronte a via Cisole - saranno tolte o meno, perché
l'Assessore in Commissione ha detto che il progetto sarà presentato il 26 maggio.
Considerato che dobbiamo votare un programma triennale, un elenco dei lavori
pubblici, dovremmo essere almeno posti nelle condizioni di poter vedere quale sarà
l’intervento che verrà fatto.
Verrà espropriata una parte del terreno di Via Cisole che consente di entrare
direttamente in rotatoria? Stiamo parlando di sicurezza di una strada che collega due
quartieri: Monigo da un lato e la zona del Villaggio Coordinato: Si tratta di zone
molto frequentate dalle persone che vi abitano in quanto il quartiere di Monigo è
privo di alcun servizio, mentre nel Villaggio Coordinato, dove c’è lo stadio di rugby,
sono presenti i supermercati, l'ufficio postale, la banca.
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Come verrà tutelato il transito delle persone che dovrebbero attraversare la nota
Strada Feltrina - molto pericolosa - ?E soprattutto, perché in questo periodo non si è
fatto niente, se non solo parlato di attuare interventi provvisori? Ecco perché noi
riteniamo che votare a favore di questa delibera sia dare un assenso a cose totalmente
sbagliate. Contestiamo questo tipo di delibera. Se l'argomento viene affrontato in
Commissione ma in quella sede passa, e nulla cambia, poco serve discutere.
Non vorrei che queste parole cadessero nel vuoto. Mi aspetto che l’Assessore Basso
adesso possa dare dei tempi e ci dica: "il tal giorno noi veniamo con la delibera su
Via Cisole; attualmente io, Assessore Basso, ho in cassa 200.000 euro per intervenire
su Via Cisole". Il secondo stralcio dei soldi lo avrò tra 200 giorni o tra 30 giorni".
L'Assessore infatti parla di finanziamenti, ma sostanzialmente non sappiamo quanti
soldi abbia. Egli dovrebbe fornire un programma chiaro, perché la questione di Via
Cisole, che non riguarda solo una parte della popolazione, è un problema molto serio.
Dovremo essere molto seri soprattutto perché in quella zona - non lo dimentichiamo sono morte alcune persone e da tempo quella strada è pericolosissima. A questa
delibera, ripeto, voteremo contro.
PRESIDENTE: Quindi il gruppo Partito Democratico si è già espresso per la
dichiarazione di voto.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Il Capogruppo farà la dichiarazione
di voto. Attendo la risposta dell’Assessore Basso.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Due osservazioni: una di
metodo e una di merito. Sul metodo dobbiamo riconoscere all’Assessore Basso e
all’ingegner Spigariol la disponibilità a fornire la relativa documentazione e la loro
presenza in Commissione, cosa che non tutti gli altri assessorati prestano.
Sul merito ci sono alcune stranezze: lamentiamo difficoltà finanziarie, ampiamente
note, però avevamo presentato e approvato un Piano Triennale 2009-2011 di 81
milioni di euro complessivi. A dicembre 2009 abbiamo approvato un Piano Triennale
2010-2012 di 86 milioni di euro: 5 milioni in più del precedente, avendo però pianto
per dodici mesi. Quattro mesi dopo, ad aprile 2010, si approvano ulteriori 5 milioni:
gli 86 milioni di dicembre li portiamo quindi a 92, quasi 93 milioni. È vero, come
dice l’Assessore, che si tratta di desiderata, ma anche sul pianificato non c'è da
scherzare perché il programma del 2010, da 11 milioni di dicembre, viene portato ora
a 14 milioni, si mantiene sostanzialmente invariato l’anno 2011 a 18 milioni e il 2012
da 14 milioni si porta a 20 milioni.
E' condiviso che la situazione finanziaria non è grave, bensì gravissima e sia del tutto
controproducente continuare ad alimentare desiderata e sogni che non siamo in grado
di realizzare - nel consuntivo 2009 che dopo andiamo ad approvare, citiamo 117
opere attivate, sulle quali in qualche modo siamo intervenuti nel 2009, di cui,
all’anno 2009 appartengono solo 16 e di queste, solo 8 sono lavori eseguiti, tutti gli
altri sono avvio di progettazione -, mi va bene un Piano Triennale da 92 milioni di
euro di desiderata, ma facciamo anche un piano triennale reale e concreto, dove
sappiamo di potere intervenire con una spesa limitata.
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- dott. Otello Paraluppi -
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Un programma ordinato con priorità definite, non a spezzoni così come viene. Se si
legge la delibera, si capisce che non stiamo decidendo a fronte di priorità che ci
siamo dati.
In questa situazione finanziaria dobbiamo ragionevolmente darci degli obiettivi
molto più contenuti. Ciò non significa incapacità perché, se non ci sono soldi, è
inutile che ci alimentiamo di desiderata. Diamoci degli obiettivi più modesti e
realistici, condividiamo delle priorità e così faremo tutti un migliore servizio anche
alla città.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): Essendo stato un proponente di una
mozione su Via Cisole, do atto dell’impegno da parte dell’Assessore a risolvere la
questione. La promessa di intervenire c’è stata, ma sottolineo che in questa fase
vogliamo continuare a contribuire anche per definire al meglio le caratteristiche
dell’opera ed è per questo che il Consigliere Tocchetto insiste sul perfezionare al
meglio l’opera.
Affrontando la questione del Piano Triennale Opere Pubbliche, mi rendo conto che
tutto il Piano dei desiderata, a cui si rifaceva il Consigliere Bolzonello - desiderata
che si vedono ampiamente quando si considera ad esempio l’importo di oltre 40
milioni nei residui passivi del Titolo II proveniente da una stagione in cui il Comune,
con un meccanismo di finanziamento delle Opere Pubbliche, poteva attingere a
smisurati milioni dagli oneri di urbanizzazione, oltre ad accedere a mutui, che oggi, a
causa del patto di stabilità, non è in grado di accendere - deve essere riconsiderato.
In passato si è iper programmato in base a un'esplosione dell’espansione residenziale
che ha dato un lancio a quest'enorme lista di desiderata. In questo momento, dal
punto di vista politico, è chiaro che paghiamo un eccesso di programmazione ma
paghiamo anche un aspetto legato al patto di stabilità.
E' anche questa una responsabilità politica, diciamolo con forza: molti Comuni lo
dicono con forza, anche in Lombardia, anche nella Lega Nord. Inoltre c’è un
problema legato al patto di stabilità per i Comuni virtuosi. E' questo il problema
fondamentale dal punto di vista politico: riuscire ad affrontare lo smaltimento di
questi desiderata.
Ultimissimo punto che è un seme in questo caso, un elemento di prospettiva politica
sulla programmazione e anche per dare maggiore vita e senso alla democrazia dal
basso: cerchiamo di introdurre elementi di maggiore partecipazione che significano
maggiore scelta di trasparenza nella priorità delle opere pubbliche. Diamo maggiore
spazio. Per esempio, se la società civile intorno alla questione dell’acqua dice
"andiamo verso la manutenzione straordinaria dei fossati", diamo maggiore spazio a
questa idea. Costruiamo dei percorsi partecipativi. Ci sono strumenti come il bilancio
partecipativo che coinvolge i quartieri per realizzare un percorso decisionale più
ampio e trasparente, anche una quota, una percentuale dell’insieme delle opere
pubbliche. Sperimentiamo. Non è una decisione da prendere oggi ma cominciamo a
pensare anche a quest’aspetto, a questo strumento per affrontare la programmazione
delle prossime opere pubbliche che metteremo in cantiere.
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- dott. Otello Paraluppi -
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CONS. NEGRO (Partito Democratico): Siamo qui a parlare del Programma
Triennale delle Opere Pubbliche. E' un atto fondamentale di programmazione per la
nostra Amministrazione e direi che è uno di quegli atti dai quali si vede la qualità
dell’Amministrazione. Con riferimento proprio a quest’ultimo passaggio, ho
attentamente letto il Piano Triennale. Volevo leggere alcuni passaggi ma non potrò
farlo avendo solo pochi minuti a disposizione. Questo Piano Triennale rappresenta
l’immagine e il programma di un'Amministrazione, pertanto vorrei dirvi qualcosa.
Viviamo in tempi grami, abbiamo poco denaro ma sono questi i momenti in cui si
vede la qualità degli amministratori. Vorrei dirvi: "questo piano difetta di qualità,
difetta di un guizzo d’ingegno, di un colpo di fantasia, di qualcosa a dimostrazione
che questa Amministrazione vale". Dire che abbiamo pochi fondi e limitarci quindi a
questi pochi interventi è troppo facile. È qui che si vede se qualcuno ha qualcosa di
più da dare. È anche facile porre la prima obiezione e cioè "quanto noi abbiamo
attinto dai fondi europei?" Allora l’Assessore Zanini ci viene a sbandierare che sta
per ottenere 5 milioni di euro per il Museo Bailo. E' una speranza. Quando invece
l’Assessore Zanini viene in Commissione trionfante dicendo che ha ottenuto un
finanziamento per la valorizzazione del Sile e ci parla di interventi e piste ciclabili
per 3 milioni di euro, verrebbe da chiedergli quanta parte di questi 3 milioni di euro
ricade nel Comune di Treviso e quanta parte invece, su tutti gli altri Comuni che,
insieme al Comune di Treviso e al seguito dei quali, il Comune di Treviso ha fatto la
richiesta di finanziamento. Temo che noi facciamo la parte della "Cenerentola" e
quindi dei 3 milioni di euro, ahimè, ben poco ci rimarrà in tasca. Fermarsi ai
finanziamenti europei ai quali abbiamo attinto è ancora poca cosa invece dovrebbe
venire fuori il guizzo d’ingegno: ci sono altri modi per ottenere finanziamenti. Per
esempio siamo stati fermi per anni sul PAT - non voglio parlare di urbanistica, è solo
un paragone - perché non c’erano i fondi per affidare l’incarico. Banale.
Altri Comuni per aggirare questo ostacolo, hanno sottoscritto una convenzione con i
professionisti, mettendo in chiaro che il pagamento sarebbe avvenuto a partire "da".
Questi colpi di fantasia a noi non vengono. Viene un po’ il sospetto che non sia la
fantasia che manca, ma forse la volontà di fare. Questo a livello di urbanistica.
Per quanto riguarda i lavori pubblici, questo programma è privo di anima, è privo di
guizzo d’ingegno. Non è possibile invocare la scusa del patto di stabilità, in primo
luogo perché questa Giunta che ha il filo diretto con il Governo dovrebbe essere
favorita, secondo, perché in realtà questo federalismo - diciamolo - è una bandiera,
non lo si vuole. È una bandiera che viene brandita, però ogni qualvolta si pone la
possibilità di fare qualcosa in questa direzione, allora ci si ferma. Dicevo: mancanza
di fantasia e mancanza di ingegno. Si possono ritrovare strade, vie, metodi per
ottenere fondi.
A titolo di esempio ci sono alcuni interventi che sono assolutamente irrinunciabili: la
sicurezza è irrinunciabile, una legge dello Stato ci dice che dobbiamo testare il grado
di sicurezza antisismico di tutti gli edifici pubblici, e noi cosa abbiamo fatto?
Possiamo noi esimerci con la scusa della mancanza di fondi dall’effettuare questo
tipo di verifiche? La stessa legge ci dice che dobbiamo fare un programma di
adeguamento per aumentare il grado di sicurezza sismica nelle scuole. Possiamo noi
invocare il patto di stabilità per dire che non lo facciamo? Mi pare che siamo nella
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N. 21/10/DCC
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stessa situazione del PAT; non possiamo dare l’avvio al PAT perché non abbiamo i
fondi, salvo poi dire che il PAT si deve fare quando una sentenza della Corte
Costituzionale ci impedisce di cambiare la destinazione d’uso degli edifici che
stiamo per alienare. Allora, improvvisamente, questo PAT si può fare. L’impressione
è che ci sia una sorta di paragone fra quell’evento del PAT e tutto il resto.
Con un po' di impegno, di fantasia, di ingegno e di inventiva, si potrebbero superare
tutti questi balzelli che il governo leghista e del Popolo della Libertà ci sta
imponendo.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Il Gruppo del Partito Democratico
voterà contro questa delibera perché - il Consigliere Negro si dissocerà e non
prenderemo provvedimenti per questa volta - essa non prevede la messa in sicurezza
delle scuole, dal punto di vista della sicurezza degli edifici in riferimento alla legge
626. Questo è il primo motivo per il quale non siamo d’accordo all'approvazione di
questa delibera.
Un’altra ragione per la quale siamo contrari a questa delibera è il nostro dissenso alla
messa in sicurezza solo verbale e scritta delle sedi stradali, dimenticando vergognosamente dimenticando - gli interventi necessari per migliorare e adeguare,
l’illuminazione pubblica delle strade.
C'è ancora un’altra ragione per dire "no" all'esecuzione dei lavori per la rotonda di
Via Cisole, lavori previsti da questa Amministrazione in due stralci. Ritenendo che
ciò sia uno spreco di soldi - è palesemente uno spreco di soldi - sarebbe invece
necessario accorpare il lavoro in un intervento unico, prevedendo nel frattempo
interventi provvisori, di tutela e di messa in sicurezza fino ad arrivare a realizzare
l’intervento complessivo della rotonda che secondo noi, ripeto, va fatto in un’unica
soluzione. Anche per motivi logistici e nell'intento di favorire i cittadini, nel senso
che non dovremo bloccare per troppo tempo il traffico che insiste sulla Strada
Feltrina, i lavori dovranno essere eseguiti in tempi rapidissimi, intendiamo entro
l'inizio dell'estate, voteremo conto questa delibera.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ponti e strade interessano meno del
fare ostruzioni, l'Assessore Basso in Commissione è stato esauriente e convincente.
Pertanto, voto a favore.
SEGRETARIO GENERALE: Sulle dichiarazioni di voto vi è l’art. 64, che parla
come regola di dichiarazione di voto di un solo Consigliere per Gruppo, salvo però il
rinvio all’art. 60 in caso di dissociazione. Quindi per la dissociazione bisogna rifarsi
all’art. 60, 1° comma, che dice dopo che il Consigliere per il Gruppo si è espresso,
"Qualora altri consiglieri dello stesso gruppo intendano dissociarsi, esprimendo un
voto difforme,…". Il concetto è qui. Si conosce il voto no, il voto sì, l’astensione è un
non voto, o meglio, ha un significato indubbiamente politico che va motivato, però
non è un voto sì o un voto no. Per cui la dissociazione, se si limitasse alla
motivazione politica può essere diversa, però poiché qui il regolamento mi aggiunge
"…esprimendo un voto difforme…", il voto è sì o no, quindi se è un sì, l’altro deve
essere un no. Questa è l’interpretazione che io ravviso nell’art. 60, comma 1.
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PRESIDENTE: Siamo alle dichiarazioni di voto.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Chiedo la parola.
PRESIDENTE: Non si può. Avete chiesto un parere pro veritate al Segretario
Generale, l’avete avuto. Questo non consente la presa di parola, in ambito di
dichiarazioni di voto, da parte di un componente di un gruppo che si è già espresso
per un voto difforme.
- esce Atalmi (pres. n. 36) Nessun altro intervenendo, il Presidente, su specifica richiesta formulata da
parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese
per appello nominale, la proposta di deliberazione in oggetto.
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi, ed essendo uscito il Consigliere Atalmi.
Presenti
1
2
3
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5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli D.
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
sì
sì
sì
sì
no
ast.
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
no
sì
no
sì
sì
no
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31
32
33
34
35
36
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zampese
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
sì
sì
sì
sì
no
sì
no
no
sì
sì
sì
no
sì
25
no
10
1
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 24 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Bolzonello, Caldato M., Grigoletto,
Manildo, Negro, Rosi, Tocchetto, Tonella, Vitale, Zuliani.
Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D..
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
udita, sul punto all’ordine del giorno, la relazione dell’Assessore di reparto;
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N. 21/10/DCC
28.4.2010
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1.
di approvare, per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono qui
richiamate, la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2010-2012
e dell'elenco annuale 2010, adeguato come indicato nella parte narrativa ed
articolato secondo gli elaborati sotto indicati:
- allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare;
- allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente
l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di
individuazione interno dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei
responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento
degli interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione;
- allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il
modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del
programma triennale 2010-2012 suddivise per interventi con indicazione del
codice di individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento
nonché l’elenco degli investimenti;
- allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta
in conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-20129
elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria –
redatta in conformità al D.M. 9.6.2005;
- allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012
elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al
D.M. 9.6.2005;
- allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e
all’elenco annuale 2010-2012.
2. di dare atto che le variazioni di bilancio relative al presente atto verranno
approvate con successivo provvedimento di variazione di bilancio;
3. di demandare al Dirigente del Settore lavori pubblici i successivi adempimenti
inerenti e conseguenti il presente atto.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
Il Segretario della Seduta
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- dott. Otello Paraluppi -
1
N. 22/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Convenzione tra il Comune di Treviso e Arpav per il monitoraggio
della qualità dell’aria.
Svolgimento delle attività Arpav dal 1° Gennaio al 26 Ottobre 2008.
Riconoscimento debito fuori bilancio.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Premesso che:
- con DGC n. 347 del 29.7.2002 e con deliberazione del Direttore Generale
dell’Arpav n. 746 del 8.10.2002, è stato approvato lo schema di Convenzione, di
durata quinquennale, per le funzioni connesse al monitoraggio Arpav
dell’inquinamento atmosferico mediante la centralina di via Lancieri di Novara;
- il Comune di Treviso, in base alla Convenzione di cui sopra, ha corrisposto ad
Arpav, a titolo di contributo per le spese, l’importo annuale di 51.682,86 euro, per
un totale complessivo di 258.414,30 euro (dal 6.8.2002 al 5.8.2007);
- in data 29.3.2007 Arpav ha chiesto il rinnovo della convenzione scadente il
5.8.2007;
- con Comunicazione trattata il 14.5.2007, la Giunta ha espresso parere favorevole
sulla proposta di richiedere al Tavolo Tecnico Zonale provinciale (di seguito TTZ)
la ripartizione dei costi del monitoraggio della qualità dell’aria tra i comuni
appartenenti all’Agglomerato A1 (Treviso più 11 comuni di cintura), in ragione
del numero degli abitanti di ciascun comune, posto che i parametri monitorati
sono indicativi per un territorio molto ampio, essendo l’inquinamento (specie
quello da PM10) considerato, anche da Arpav, ubiquitario;
- con nota n. 44530 del 21.5.2007 questo Comune ha sottoposto la proposta di cui al
punto precedente, alla Provincia di Treviso e al Presidente del TTZ;
- con D.D. n. 1266 del 30.7.2007 è stata prorogata al 31.12.2007 la convenzione
con Arpav scadente il 6.8.2007;
- nel TTZ del 13.11.2007 la Provincia ha determinato di addossarsi la spesa del
monitoraggio della qualità dell’aria per l’intero "Agglomerato A1" a far data dal
1.1.2008 (cfr. D.D. della Provincia n. 5007 del 22.11.2007, pervenuta al Comune
con fax del 21.2.2008); pertanto, per effetto della convenzione stipulata tra
Provincia ed Arpav questo Comune ha ritenuto di non avere più alcun onere da
sostenere per il monitoraggio dopo il 31.12.2007;
- successivamente, con e-mail del 3.6.2008, Arpav ha inviato una proposta di
convenzione per i servizi di monitoraggio dell’aria (dell’importo di 35.000 euro
per l’anno 2008 e di 45.000 euro per gli anni successivi), che prevedeva dei
servizi che questo Comune riteneva già ricompresi nella convenzione
Arpav/Provincia ;
- con nota prot. n. 52634, del 7.7.2008, è stato quindi chiesto a Provincia ed Arpav
di fissare un incontro per chiarire la questione;
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2
N. 22/10/DCC
28.4.2010
- la Provincia ha convocato la riunione in data 1.8.2008 nel corso della quale è
emerso che gran parte del servizio proposto da Arpav il 3.6.2008 era già stato
convenzionato con la Provincia. In tale sede venne chiesto ad Arpav di verificare:
• la fattibilità di un servizio di previsione dell’inquinamento atmosferico, da
pubblicare nei media locali, in modo analogo a quanto si fa per le previsioni
meteo, per consentire alla popolazione di acquisire consapevolezza circa i
fenomeni in atto ed i conseguenti comportamenti da assumere;
• la necessità/opportunità di prevedere qualcosa di integrativo rispetto a quanto
convenzionato con la Provincia (quali ad esempio la relazione annuale sulla
qualità dell’aria fatta per il territorio comunale ed una serie di misure "hot spot"
del PM10);
- in data 18.9.2008, è pervenuta da parte Arpav la nuova proposta di convenzione
quinquennale, che prevedeva una spesa di 20.000 euro/anno, per i seguenti servizi:
a) trasmissione giornaliera via posta elettronica, dal lunedì al venerdì di ogni
settimana, all'Amministrazione Comunale di Treviso, dei bollettini quotidiani
relativi ai dati di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico nell'area urbana
rilevati nella centralina di Via Lancieri di Novara. Nella giornata del lunedì di
ogni settimana vengono trasmessi anche i dati relativi alle giornate del sabato
e della domenica della settimana precedente;
b) trasmissione mensile via posta elettronica all'Amministrazione Comunale di
Treviso del riepilogo dei dati di PM10 rilevati presso la centralina di via
Lancieri di Novara;
c) redazione di una relazione finale a conclusione di ogni periodo annuale di
monitoraggio della qualità dell'aria comprendente un commento sulla
situazione meteorologica stilato a cura di Arpav – Dipartimento Regionale
Sicurezza del Territorio – Servizio Centro Meteorologico di Teolo;
d) realizzazione di tre campagne di monitoraggio all’anno mediante analizzatore
rilocabile di PM10 per la determinazione di tale inquinante in posizioni di
interesse dell’Amministrazione Comunale di Treviso e redazione delle
corrispondenti relazioni conclusive;
- in data 1.10.2008 la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione
che "il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento,
ai sensi della DGC n. 417, del 17.9.2008") la Comunicazione n. 657, predisposta
il 15.9.2008 dagli uffici, relativa alla proposta di convenzione Arpav/Comune per
i servizi citati al punto precedente (ritenuti aggiuntivi rispetto a quelli della
convenzione Arpav/Provincia);
- con D.D. n. 1744 del 27.10.2008 è stato affidato il servizio per cinque anni, con
decorrenza 27.10.2008 e termine 26.10.2013, ed impegnata la spesa prevista di
20.000 euro/anno;
- la convenzione è pervenuta firmata da Arpav in data 20.1.2009, ed è stata rinviata
ad Arpav in data 22.1.2009, debitamente firmata dal dirigente del settore
Ambiente;
- in data 30.7.2009 è pervenuta al settore Ambiente la fattura Arpav, dell’importo di
17.501,81 euro, per il monitoraggio della qualità aria dell’anno 2008, rispetto alla
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3
N. 22/10/DCC
28.4.2010
quale sono stati chiesti ripetuti chiarimenti tanto ad Arpav che alla Provincia,
rispetto ai quali l’Agenzia, con lettera pervenuta il 9.9.2009, dichiara di aver
"…comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla
convenzione, senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008 e in
continuità con la convenzione preesistente con codesta spettabile
Amministrazione comunale";
- solamente dopo aver ricevuto la fattura e la successiva lettera di chiarimenti del 9
settembre 2009 da parte di Arpav ed aver effettuato i necessari ed opportuni
approfondimenti con gli uffici competenti, si è potuto appurare che Arpav aveva
in realtà provveduto ad erogare – motu proprio – una parte dei servizi proposti in
data 18.9.2008 (cfr. punti a. e b. pagina precedente) fin dal 1°gennaio 2008 e che
tale prestazione, in quanto effettuata prima della stipula della convenzione e
dell’impegno di spesa del 27 ottobre 2008, costituiva debito fuori bilancio, di cui
si deve proporre il riconoscimento al Consiglio comunale.
Ciò premesso e considerato, si evidenzia che:
1. il servizio prestato da Arpav, nel periodo 1.1.2008 - 26.10.2008, è stato svolto in
violazione dell’art. 191, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, in quanto non è stato
convenzionato, né costituito a priori il corrispondente vincolo di spesa nel
Bilancio dell’Ente (manca il contratto e l’impegno di spesa per tale periodo);
2. il servizio svolto da Arpav, nel periodo 1.1.2008 - 26.10.2008, ha rivestito il
carattere di pubblica utilità per questo Comune, svolto nell’ambito dei servizi di
competenza dell’ente;
3. l’Ente si è avvalso della professionalità di Arpav che ha regolarmente trasmesso:
- i bollettini quotidiani relativi ai dati di monitoraggio dell'inquinamento
atmosferico nell'area urbana rilevati nella centralina di Via Lancieri di
Novara;
- il riepilogo mensile dei dati validati relativi al PM10;
- la relazione annuale relativa al monitoraggio della qualità dell'aria per l’anno
2008, comprendente il commento sulla situazione meteorologica stilato dal
Centro Meteorologico di Teolo;
e pertanto risulta equo l’indennizzo di 14.345,74 euro richiesto da Arpav (per i
servizi aggiuntivi forniti dall’1.1.2008 al 26.10.2008) che corrisponde
all’arricchimento ottenuto dall’Ente per i benefici conseguiti;
4. si è pervenuti ad una proposta di accordo con Arpav al fine di considerare il
servizio quinquennale convenzionato decorrente dal 1°gennaio 2008 (anziché dal
27.10.2008) e conseguentemente scadente il 31.12.2012 (anziché il 26.10.2013)
al fine di ricomprendere anche i servizi già svolti in assenza di contratto e
copertura finanziaria, da riconoscere come debito fuori bilancio;
5. ricorrono quindi le condizioni di riconoscimento di legittimità, da parte del
Consiglio comunale, del debito fuori bilancio individuato all’art. 194, comma 1,
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N. 22/10/DCC
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lettera e) del D. Lgs. 267/2000, pari ad euro 14.345,74 (esente iva) per il servizio
effettivamente svolto da Arpav, nel periodo 1.1.2008 – 26.10.2008, a beneficio
dell’Ente, seppur in violazione delle norme giuscontabili in quanto privo di
preliminare convenzione e impegno di spesa.
Si rileva peraltro che, per effetto delle nuove convenzioni Arpav/Provincia e
Arpav/Comune, questa Amministrazione ha ottenuto un risparmio complessivo di
158.411,30 euro (pari a 31.682,26 euro/anno) per assicurarsi, per il quinquennio 2008
– 2012, oltre ai medesimi servizi convenzionati nel precedente quinquennio 2002 2007, anche la realizzazione di tre campagne all’anno di "monitoraggio mobile" del
PM10 in posizioni di interesse stabilite dall’Amministrazione comunale.
Ciò premesso,
visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 2000, rispettivamente:
- dal Dirigente del Settore Ambiente
- dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di prendere atto, per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui si
intendono integralmente riportate, dell’esistenza di un debito fuori bilancio nei
confronti di Arpav dell’importo di 14.345,74 euro (esente IVA), derivante dalla
attività di monitoraggio della qualità dell’aria svolta nel periodo 1 gennaio - 26
ottobre 2008;
2. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. e) del D.Lgs. n. 267 del 2000,
la legittimità del debito fuori bilancio come precisato al punto 1) per un
ammontare complessivo di 14.345,74 euro (esente IVA), come sopra determinato
e nei limiti dell’utilità e dell’arricchimento ottenuti dall’Ente;
3. di dare atto che per effetto delle successive proposte di accordo intervenute con
Arpav, il servizio è decorso dal 1° gennaio 2008 anziché dal 27 ottobre 2008 e
scadrà il 31.12.2012 anziché il 26.10.2013, che di conseguenza la somma per il
periodo 1.1.2008 / 26.10.2008 risulta già accantonata nel bilancio dell’Ente in
quanto assunta con determinazione n. 1744 del 27.10.2008 e che alla liquidazione
conseguente al presente legittimo debito, qualora riconosciuto dal Consiglio
comunale, provvederà il Dirigente del Settore Ambiente;
4. di partecipare il presente provvedimento ad Arpav, per quanto di competenza.
Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione
riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione
sull’argomento posto in trattazione.
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DISCUSSIONE
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Nel testo della delibera si fa riferimento
alla somma che dovrebbe essere erogata come equo indennizzo a fronte di un’attività
prestata al di fuori delle norme usuali, che sono contratto scritto. Volevo chiedere
all’Assessore Zanini qual è stato il criterio scelto per arrivare alla determinazione di
questo equo indennizzo.
Cambio Presidenza Salvatori/Barbisan
ASS. ZANINI: Abbiamo conteggiato il servizio per un periodo di dieci mesi.
L'importo di euro 20.000, meno 2.500, costituisce l’equo indennizzo; mentre sotto
l’aspetto strettamente legale non so risponderle.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Nella delibera si parla di debito fuori
bilancio giustificato da un arricchimento senza causa da parte del Comune di Treviso,
fruitore delle prestazioni. A fronte di tali prestazioni si è determinato un equo
indennizzo. L’Assessore Zanini ora mi dice una cosa diversa: si prende un contratto
successivo, si danno per eseguite delle prestazioni equivalenti e si ricava, sulla base
di un documento successivo, la somma che potrebbe essere determinata come equo
indennizzo. Vorrei alcuni chiarimenti sul modo in cui si è determinata tale somma.
ASS. ZANINI: Mi rendo disponibile alla lettura della delibera, lei poi deduca se vale
la pena di votarla o meno.
"Convenzione tra il Comune di Treviso...", vi confesso con franchezza, al di là del
fatto che siamo incorsi in questo debito fuori bilancio da sottoporre per la ratifica al
Consiglio comunale, che questo servizio doveva essere pagato dalla Provincia la
quale alla fine ha ritenuto di non prevederlo. Noi abbiamo dovuto farci carico, in un
secondo momento, di pagare ciò che doveva pagare la Provincia.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Scusi, Assessore, mi permetto di chiederle se
può leggere le parti più salienti.
ASS. ZANINI: La leggerò interamente:
"Premesso che:
con DGC n. 347 del 29.07.2002, e con deliberazione del Direttore Generale
dell’Arpav dell’8.10.2002, è stato approvato lo schema di Convenzione, di durata
quinquennale, per le funzioni connesse al monitoraggio Arpav;
il Comune di Treviso in base alla Convenzione di cui sopra ha corrisposto ad Arpav,
a titolo di contributo per le spese, l’importo annuale di 51.682 euro per un totale
complessivo di 258.000 euro, dal 6.8.2002 al 5.8.2007.
In data 29.3.2007 Arpav ha chiesto il rinnovo della convenzione scadente il 5.8.2007,
con comunicazione trattata il 14.5.2007, la Giunta ha espresso parere favorevole sulla
proposta di richiedere al tavolo tecnico zonale la ripartizione dei costi del
monitoraggio della qualità dell’aria tra i comuni appartenenti all’agglomerato A1,
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(Treviso più undici Comuni) in ragione del numero degli abitanti di ciascun comune,
posto che i parametri monitorati sono indicativi per un territorio molto ampio;
con nota del 21.5.2007 questo Comune ha sottoposto la proposta di cui al punto
precedente, alla Provincia;
è stata prorogata al 31.12.2007 la convenzione con Arpav;
nel TTZ (Tavolo Tecnico Zonale) del 13.11.2007 la Provincia ha determinato di
addossarsi la spesa del monitoraggio della qualità - la Provincia - per l’intero
agglomerato A1 a far data dall’1.1.2008 ….. pertanto, per effetto della convenzione
stipulata tra la Provincia e Arpav questo Comune ha ritenuto di non aver più alcun
onere da sostenere per il monitoraggio dopo il 31.12.2007;
successivamente, con e-mail del 3.6.2008 Arpav ha inviato una proposta di
convenzione per i servizi di monitoraggio dell’aria (dell’importo di 35.000 euro per
l’anno 2008 e di 45.000 euro per gli anni successivi) che prevedeva dei servizi che
questo Comune riteneva già ricompresi nella convenzione Arpav – Provincia;
con nota del 7.7.2008 è stato chiesto alla Provincia e ad Arpav di fissare un incontro
per chiarire la questione;
la Provincia ha convocato la riunione nel corso della quale è emerso che gran parte
del servizio proposto da Arpav era già stato convenzionato con la Provincia - gran
parte del servizio -. In tale sede venne chiesto ad Arpav di verificare:
- la fattibilità di un servizio di previsione dell’inquinamento atmosferico, da
pubblicare nei media locali, in modo analogo a quanto si fa per le previsioni
meteo, per consentire alla popolazione di acquisire consapevolezza circa i
fenomeni in atto e l'opportunità di prevedere qualcosa di integrativo rispetto a
quanto convenzionato con la Provincia (quali ad esempio la relazione annuale
sulla qualità dell’aria fatta per il territorio comunale e per una serie di misure hot
spot del PM10);
in data 18.9.2008 è pervenuta da parte di Arpav la nuova proposta di convenzione
quinquennale che prevedeva una spesa di 20.000 euro l’anno per i seguenti servizi:
a) trasmissione giornaliera via posta elettronica;
b) trasmissione mensile via posta elettronica;
c) redazione di una relazione finale a conclusione di ogni periodo annuale;
d) realizzazione di tre campagne di monitoraggio all’anno mediante analizzatore;
in data 1.10.2008 la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione che
"il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento ai sensi
della delibera di Giunta n. 417) la comunicazione n. 657 predisposta il 15 settembre
2008 dagli uffici, relativa alla proposta di convenzione;
con D.D. n. 1744 è stato affidato il servizio per cinque anni, con decorrenza 27
ottobre 2008 e termine al 26.10.2013 ed impegnata la spesa…"
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Prego i Consiglieri di prendere posto per
garantire il numero legale.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Presidente, chiedo la verifica.
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VICE PRESIDENTE BARBISAN: Credo che sia utile verificare il numero legale
al momento della votazione, ogni Consigliere è libero di alzarsi; lasciamo queste
valutazioni all’Assessore.
ASS. ZANINI: Continuo nella lettura:
"Ciò premesso,
1. il servizio prestato da Arpav nel periodo 1.1.2008–26.10.2008 (che è il periodo per
il quale noi ritenevamo il servizio fosse finanziato dalla Provincia) è stato svolto
in violazione dell’art. 191, comma 1 del T.U.E.L., in quanto non è stato
convenzionato, né costituito a priori il corrispondente vincolo di spesa nel bilancio
dell’Ente. (manca il contratto e l’impegno di spesa per tale periodo)". Con la
motivazione che si riteneva fosse onere della Provincia.
2. Il servizio svolto da Arpav nel periodo 1.1.2008 – 26.10.2008 ha rivestito carattere
di pubblica utilità per questo Comune, svolto nell’ambito dei servizi di
competenza dell’Ente.
3. l'Ente si è avvalso della professionalità di ARPAV che ha regolarmente trasmesso:
- i bollettini quotidiani
- il riepilogo mensile
- la relazione annuale
e pertanto, risulta equo l’indennizzo di 14.345 euro richiesto da Arpav (per i servizi
aggiuntivi forniti dall’1.1.2008 al 26.10.2008) che corrisponde all’arricchimento
ottenuto dall’Ente per i benefici conseguiti.
Rispondo alla domanda che mi è stata posta: la fattura Arpav dell'importo di 17.501
per il monitoraggio della qualità dell’aria dell’anno 2008, rispetto alla quale sono
stati chiesti ripetuti chiarimenti, tanto ad Arpav che alla Provincia rispetto ai quali
l’Agenzia dichiara di aver comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio
previsto dalla convenzione, senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008
in continuità con la convenzione preesistente con questa Amministrazione comunale.
Quindi, mi pare di capire che questa cifra corrisponda alla sottrazione: da 17.000
sottraendo la spesa prevista per i due mesi.
- rientra Atalmi (pres. n. 37) CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Prima dell’intervento vorrei chiedere se vi
è un termine di legge per l’approvazione dei debiti fuori bilancio.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: La parola al Segretario Generale.
SEGRETARIO GENERALE: I termini ci sono: l’art. 194 del Testo Unico recita
"con deliberazione consiliare di cui all’art. 193, comma 2 o con diversa periodicità
stabilita dai Regolamenti di contabilità, gli Enti riconoscono ….". Quella di cui
all’art. 193, comma 2, è la deliberazione che viene assunta entro il 30 settembre di
ciascun anno sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. Poi c’è un
altro termine, stabilito dal regolamento comunale di contabilità, che assegna al
Consiglio "30 giorni per il riconoscimento del debito dall’avvenuta segnalazione del
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responsabile del servizio finanziario", il quale deve attuarla entro 7 giorni da quando
ne è venuto a conoscenza.
Questa risposta è teorica ed astratta: è necessario rileggere il testo della delibera per
capire da quando il fatto è venuto a conoscenza.
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Il Dirigente proponente, ingegnere
Pierobon, è stato molto esauriente in sede di Commissione, spiegando come l’aria si
sposta, in maniera che le centraline posizionate nel territorio comunale e che Treviso
ha pagato per anni, di fatto hanno fornito un servizio all’intera Provincia e
quest’ultima giustamente se n’è presa carico. E questo debito fuori bilancio va a
coprire, se non ho capito male, quei servizi extra che il Comune aveva chiesto.
L’ingegnere Pierobon afferma che al ricevimento giornaliero dei dati, ne veniva data
pubblicazione sul sito del Comune di Treviso affinché i cittadini potessero
conoscerli. Però internet non è un servizio comunale, per cui di fatto tale servizio è
stato fornito a tutti i cittadini della Provincia: chiunque in Provincia poteva leggerli e
sapere se l'aria del suo territorio era inquinata, in quanto partiamo dal presupposto
che l’aria si sposta.
Il cittadino di Carbonera ha usufruito di questo servizio tanto quanto il cittadino di
Treviso. Da un punto di vista prettamente contabile ho qualche perplessità sul fatto
che sia solo il Comune di Treviso a dover pagare.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Non voglio entrare nel merito del
debito fuori bilancio. Se ho ben capito, in questa delibera c'è un po' di confusione:
l'iniziale contratto Comune/Arpav ad un certo punto è decaduto perché è intervenuta
la Provincia. Arpav ha quindi proposto un altro tipo di contratto, il quale per
mancanza di fondi ha ricevuto un "no" dalla Giunta.
La Giunta comunale in data 1 ottobre 2008 ha espresso parere favorevole con la
precisazione che "il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario
finanziamento". Ciononostante ci si rende conto più tardi (in data 1 ottobre), quando
l’anno successivo parte il nuovo contratto, che tutto ad un tratto Arpav invia una
fattura. A quel punto qualcuno all’interno dell’Amministrazione si chiede come mai
Arpav mandi una fattura per un servizio mai ricevuto. Arpav precisa con lettera di
aver provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla convenzione,
senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008, malgrado il Comune avesse
detto di no. La cosa più strana è che solamente dopo aver ricevuto la fattura e la
successiva lettera di chiarimenti da parte di Arpav, il 9 settembre 2009, avendo
effettuato i necessari approfondimenti con gli uffici competenti, si è appurato che
Arpav aveva in realtà provveduto ad erogare motu proprio una parte di servizi. Ciò
significa che se per ipotesi domani mattina arrivassi in Comune a scaricare cinque
camion di prodotti vernicianti, motu proprio, dopo sei mesi potrei inviare la fattura.
È il principio che non sta in piedi. Qui c’è una società che, per quanto faccia del bene
pubblico, decide spontaneamente di erogare un servizio che non è stato richiesto e
per il quale addirittura la Giunta ha detto di no.
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ASS. ZANINI: Non è vero che è stato detto di no.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Nella delibera è scritto: "in data 1°
ottobre la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione che il rinnovo
va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento)…". Quindi, in quel
periodo la Giunta dichiara che non ci sono i soldi. Indipendentemente da tutto, mi
domando se siamo convinti di fare la cosa giusta.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Riassumo brevemente le date. 27
ottobre 2008: determina dirigenziale n. 1744; 20 gennaio 2009: sottoscrizione della
convenzione con Arpav; 30 luglio 2009: Arpav invia la fattura; 9 settembre 2009: il
Comune, a seguito di chiarimenti, ha cognizione di cosa rappresenta questa fattura. Il
termine per l’approvazione del debito fuori bilancio, come spiegatoci dal Segretario
Generale, è il 30 settembre 2009. Nella delibera di Consiglio comunale infatti si
legge, a pagina 2 "..dalle dichiarazioni del dirigente e funzionario responsabile del
servizio, conservate agli atti, non risultano noti debiti fuori bilancio riconoscibili e
finanziabili, oltre quelli già legittimamente riconosciuti alla data del 30 settembre
2009". Questo è un debito fuori bilancio che questa assemblea non può scaricare né
giuridicamente né politicamente sulle spalle del contribuente trevigiano perché è
fuori del termine previsto dalla legge, è previsto anche dal nostro regolamento di
contabilità.
Giuridicamente vi sono i riferimenti che ho citato in precedenza; mentre dal punto di
vista politico credo sia una valutazione che l’organo politico deve fare sul
funzionario e non viceversa; questa è la funzione del politico. Faccio presente che
stiamo parlando di responsabilità: esiste l’art. 194 del Testo Unico ed è
profondamente ingiusto che sia in discussione questa delibera di riconoscimento di
debito fuori bilancio che è tardiva per legge.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Questo è uno di quei casi in
cui si rischia di pagare in solido. Ho figli e credo che le responsabilità di padre
vengano prima di quelle di Consigliere. Certamente voterò contro questa delibera e
preciso che non voglio assumermi rischi di pagare in solido. Il problema di fondo è
che qualcuno - non importa se per un certo periodo - il Comune, la Provincia o altri,
sempre soldi pubblici sono, butta 50.000 euro all’anno per avere la trasmissione
giornaliera dei bollettini quotidiani, la trasmissione mensile via posta del riepilogo
dei dati delle polveri PM10 e la relazione finale con un commento sulla situazione
meteorologica stilata a cura di Arpav.
Non so se ciò serva per sollevare Sindaco e funzionari da responsabilità legali
attribuite loro dalla legge ma, se così non fosse, mi chiedo che senso ha monitorare
dati sui quali non abbiamo nessuna possibilità di intervento. L’ingegnere Pierobon e
l’Assessore Zanini hanno ribadito più volte che l’aria si sposta, di conseguenza
parliamo di ubiquità delle polveri PM10 e di tutti gli altri agenti atmosferici
inquinanti: i dati rilevati oggi a Treviso, a mio parere, non dimostrano nulla.
Mi chiedo se ha ancora senso ricevere questo tipo di servizio, se ha senso pagare o
comunque attingere a soldi pubblici. Se non è un obbligo di legge lo eviterei. Se è un
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obbligo di legge, mi accontenterei di una rilevazione mensile, ovviamente ad un
costo inferiore.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Cedo la parola al Segretario Generale per la
risposta.
SEGRETARIO GENERALE: Alcune precisazioni tecniche. Questo è il caso di
acquisizione di un servizio, a differenza degli altri casi di cui all’art. 194 del TUEL
riguardanti altre eventualità. L’acquisizione di un servizio, o di una fornitura, in
maniera irregolare dal punto di vista contabile è l’unico caso che presuppone una
valutazione discrezionale del Consiglio comunale. La valutazione discrezionale
riguarda alcuni elementi, come il fatto che si tratti di una pubblica funzione, che si
tratti di pubblica utilità, e questo è un altro elemento da valutare, e il fatto che quanto
di pubblica utilità abbia portato un arricchimento che il Consiglio deve riconoscere e
condividere.
E' una valutazione discrezionale che va adottata dal Consiglio. La deliberazione
avanza una proposta di valutazione, che però deve essere riconosciuta dal Consiglio.
Cosa succederebbe se il Consiglio dicesse di no? Secondo i criteri generali della
contabilità, se vi fosse stato un impegno fuori luogo di un funzionario o di un
amministratore potrebbero essere teoricamente chiamati in causa dal soggetto
potenzialmente creditore. Se non vi fosse nemmeno ciò, chi ha fornito il servizio in
maniera incauta valuterà se avrà elementi per citare in giudizio il soggetto, se non li
avesse dovrà chiamare la propria colpa, quindi gli sviluppi stanno anche nel carteggio
che i soggetti dispongono, come qualsiasi faccenda.
Per quanto riguarda il termine, prima si parlava di un termine teorico che invitavo a
valutare nel caso concreto. Fermo restando che il Consiglio deve adottare una
valutazione discrezionale, la deliberazione riporta un passaggio il quale dice che
dopo avere ricevuto la fattura del settembre 2009 da parte di Arpav ed aver effettuato
i necessari e opportuni approfondimenti con gli uffici competenti - solo dopo - si è
potuto appurare che ci si trovava in questa situazione. Verosimilmente sarebbe
imprudente che un ufficio valuti come debito o debito fuori bilancio una qualsiasi
somma che gli venga chiesta, perché altrimenti cadremmo nell’ipotesi opposta del
non operare gli adeguati approfondimenti per riscontrare che effettivamente si sia di
fronte ad un’obbligazione, un debito. Questo passaggio della deliberazione va letto
nel senso che il tempo intercorso dal settembre 2009 ai mesi scorsi sia servito alla
direzione del Settore ambiente per appurare di trovarsi in questa situazione. Questo è
ciò che vi si evince.
Il Consigliere Vitale (Città Mia-Treviso Civica) interviene fuori microfono per
precisazioni sulle date.
SEGRETARIO GENERALE: Consigliere, la invito a valutare la frase "ed avere
effettuato i necessari e opportuni approfondimenti con gli uffici competenti". Il
dirigente potrà eventualmente dire quali accertamenti ha compiuto. Sto dicendo che
questa frase è quella che verosimilmente si aggancia al fattore temporale per spiegare
il motivo per cui è andato oltre il 30 settembre.
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Il termine "discrezionale" non significa "a caso", bensì significa sulla scorta della
valutazione che il Consiglio comunale dà della pubblica funzione, della pubblica
utilità e dell’arricchimento. Questa è la discrezionalità.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Apriamo le dichiarazioni di voto.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Si aggiungono alle valutazioni
sostanziali anche le perplessità procedurali che ha sollevato il Consigliere Vitale. Mi
ricollego alle ultime parole del Segretario Generale in cui parla di valutazione
discrezionale del Consiglio comunale. In apertura ho chiesto alcuni chiarimenti
all’Assessore Zanini per capire la quantificazione dell’equo indennizzo. Penso che
non siano stati forniti con chiarezza gli elementi per determinare l’arricchimento, per
determinare l’utilità, per determinare la quantificazione della prestazione e la
quantificazione dell’effettività delle prestazioni effettuate. Pertanto il voto del Partito
Democratico è assolutamente contrario alla delibera in oggetto.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Ci troviamo di fronte, dal mio punto
di vista, ad un servizio non regolamentato da alcun contratto. Lo dimostra proprio la
lettera arrivata in data 9 settembre 2009, due mesi dopo la fattura, ove viene spiegato
che Arpav ha "…comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto
dalla convenzione senza soluzione di continuità ,a far data da gennaio 2008 e in
continuità con la convenzione preesistente con codesta spettabile Amministrazione
comunale", la stessa convenzione preesistente la quale in data 1° ottobre 2008 la
Giunta aveva detto che non era più valida. Anche alla luce di quanto espresso dai
colleghi Consiglieri, per quanto riguarda i termini di inserimento in bilancio,
voteremo contro questa delibera e chiediamo altresì il voto nominale.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Ne terremo conto.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Per le stesse ragioni credo sia opportuno
addirittura non partecipare al voto perché non voglio partecipare a questo ennesimo
pasticcio. Questi fatti dovrebbero indurre alla riflessione sul dato che, per come
vengono organizzati i lavori delle Commissioni e anche in Consiglio, ogni volta ci
troviamo di fronte a situazioni che dovrebbero essere chiarite in Commissione prima
di arrivare a una discussione di questo tipo in aula. Annuncio pertanto che non
parteciperò al voto.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): La nostra dichiarazione di voto è
contraria, ci associamo alla richiesta di voto per appello nominale.
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Pensavo di votare contro, ma per le
motivazioni che sono emerse in quest’aula, non parteciperò al voto.
CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): A nome della maggioranza chiedo
venga ritirata la delibera in modo da fare i dovuti approfondimenti.
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CONS. CHIOLE (Lega Nord - Liga Veneta): Per chiarire alcuni concetti,
storicamente il Comune di Treviso senza alcuna imposizione legislativa, si era dotato
di tre centraline, pagate e gestite di tasca propria, per acquisire i dati relativi alla
qualità dell’aria. Questo perché anni or sono - è stato l’unico caso in cui nella città di
Treviso è stato bloccato il traffico per una giornata intera - durante
l’Amministrazione Gagliardi ai tempi in cui si monitorava il benzene, bisognava
sapere quali fossero i valori nell’aria. Queste centraline avevano riportato valori
superiori ai limiti previsti per legge, di conseguenza la legge imponeva il blocco
totale del traffico.
Negli anni successivi venne eliminato il piombo tetraetile, in seguito il benzene: non
si è più parlato di questi inquinanti cancerogeni e ci si è rivolti ad un’analisi più
approfondita sulla qualità dell’aria che riguardava le polveri sottili.
Treviso sempre autonomamente ha continuato a gestire la qualità dell’aria per un
certo tempo, tuttavia le centraline cominciavano a diventare obsolete e non più
idonee per avere una qualità dei parametri che venivano chiesti, sia per i precursori,
ossido, biossido di azoto, che si andavano sempre più assottigliando, dalle pm10 alle
pm2,5 e via dicendo. Quindi si è parlato con Arpav per la riqualificazione delle
centraline. Nel frattempo era emersa un’ampia discussione in quella che è stata poi la
successiva “Carta di Padova” in cui avvenne l’incontro fra gli Assessori dei comuni
capoluogo e si verificò che il numero di centraline presenti in Veneto era
praticamente doppio rispetto a quelle presenti in tutta l’Inghilterra.
Arpav spiegò che, attraverso modelli matematici, necessitavano solo poche centraline
in punti strategici: la centralina di Treviso monitorava un bacino di circa 150.000
abitanti. Per tale motivo, con l’ingegnere Pierobon, abbiamo chiesto alla Provincia di
dividere la spesa di gestione. Quando abbiamo dato le centraline, Arpav ha detto "sì,
io le prendo, voi le avete sgravate dal servizio e io faccio il servizio dei dati". Il
Sindaco, come responsabile della salute pubblica, se deve prendere un
provvedimento, deve conoscere tutti i dati relativi agli sforamenti dei livelli di
inquinamento. In risposta a quanto affermato poco fa dal Consigliere Bolzonello, noi
dovevamo avere questi dati giornalmente e non a scadenze mensili. Dal momento che
la centralina di Treviso monitorava un ampio raggio di territorio, non era giusto che il
Comune di Treviso pagasse in toto. Precedentemente era stata stipulata una
convenzione di 18 Comuni per monitorare l’inquinamento da benzene: sullo stesso
principio abbiamo chiesto che la quota pagata dal Comune di Treviso venisse
distribuita tra i Comuni contermini. La Provincia a quel punto diede il benestare
assumendosi la spesa e la divisione pro capite.
Ribadisco che Treviso a suo tempo e senza alcuna imposizione si attivò per attuare
questo controllo. In seguito e con la modificazione dei parametri fu necessario
affidare la gestione ad Arpav poiché dotata delle necessarie attrezzature e laboratori.
Arpav aveva la possibilità di modificare le centraline che a quel tempo erano costate
circa mezzo miliardo.
Ha provveduto in seguito alla riqualificazione posizionando le centraline in maniera
autonoma nel territorio e ha permesso, attraverso questo, di fare la zonizzazione. Il
lavoro finora svolto non è stato fine a se stesso, ma necessita di prosecuzione. Per
ulteriori chiarimenti rimango a disposizione per discuterne in Commissione.
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CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Alla luce di quanto affermato dal
Consigliere Chiole, chiedo una breve sospensione per approfondire e poi continuare
il dibattito.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Accordo la sospensione.
La seduta viene sospesa alle ore 19.47 e riprende alle ore h. 20.23.
Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori
CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): In seguito all’approfondimento
avuto con il Direttore Generale, con il Dirigente del Settore Ambiente ing. Pierobon e
con il Funzionario della Ragioneria, a nome della maggioranza voteremo a favore di
questa delibera.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La difficoltà di giungere ad una decisione
sulla delibera si è resa evidente dall’interruzione chiesta poco fa. In ogni caso le
problematiche emerse avrebbero potuto essere tranquillamente esposte in sede di
Commissione in quanto la documentazione era disponibile, anche per la minoranza,
con abbondante anticipo rispetto ai tempi di decisione. Nell’ottica della
collaborazione, credo valga la pena di considerare le Commissioni come un terreno
neutro nel quale si cerca di cooperare. Se poi si vogliono strumentalizzare questioni
tecniche per motivazioni politiche lo si faccia, noi come maggioranza ne prendiamo
atto.
Riteniamo assolutamente necessario che la situazione venga sanata, per motivi sia di
bilancio ma anche per motivi di merito, in quanto l’intervento compiuto da Arpav
assuntasi la responsabilità di offrire un servizio in precedenza offerto direttamente
dal Comune, riveste interesse pubblico. Perciò voteremo a favore della delibera in
modo che venga sanata questa situazione.
PRESIDENTE: Metto in votazione il punto n.2 all’ordine del giorno. Le
dichiarazioni di voto sono già state fatte. Mi si dice che il Consigliere Rosi era già
intervenuto con la dichiarazione di voto.
CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): In precedenza sono intervenuto. Ora
farò una dichiarazione di voto diversa.
Alla luce delle dichiarazioni di voto della maggioranza, non parteciperemo al voto.
Faccio presente al collega Mauro che è vero, lavoriamo poco in Commissione,
dovremo lavorare un po' di più ma credo non sia imputabile alla minoranza il fatto
che ogni aspetto non emerga in Commissione. Voi avete una struttura, siete una
moltitudine, a noi viene data la documentazione cinque giorni prima - nei termini ma pretendere che in cinque giorni si riesca a vedere tutto e poi metterlo anche a
vostro servizio, come affermazione del capogruppo di maggioranza, mi sembra
eccessiva.
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N. 22/10/DCC
28.4.2010
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Alla luce di quanto dichiarato dal
Consigliere Zampese Capogruppo della Lega Nord, modifichiamo la nostra
precedente dichiarazione di voto: non parteciperemo quindi al voto, ribadendo che
non ci sono le condizioni per approvare questa delibera e nemmeno per partecipare al
voto della stessa.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ho ascoltato l’opinione di tutti e
mi pare che in sostanza si sia trattato di un problema di metodo e di carteggi. La
sostanza è che il lavoro è stato fatto. Sulla questione di metodo e di carte, io non
entro ma vado alla sostanza del problema. Bisogna trascendere dalle carte e dal
metodo e guardare la sostanza. Pertanto io voto a favore.
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, la
proposta di deliberazione ad oggetto: "Convenzione tra il Comune di Treviso ed
Arpav per il monitoraggio della qualità dell’aria. Svolgimento delle attività
Arpav dal 1° Gennaio al 26 Ottobre 2008. Riconoscimento debito fuori
bilancio."
- escono Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani,
Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi (pres. 25) –
Sono presenti il Sindaco e n. 24 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto,
Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Barbisan
Beraldo
Borrelli L.
Borsato
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Iannicelli
Mauro
Mazzobel
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
sì
sì
sì
sì
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
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N. 22/10/DCC
17
18
19
20
21
22
23
24
24
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Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Salvadori
Tonellato
Torresan
Varago
Zampese
sì
no
Esito votazione:
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
23
2
0
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 22 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti l’immediata eseguibilità della
deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
udita, sul punto all’ordine del giorno, la relazione dell’Assessore di reparto;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
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N. 22/10/DCC
28.4.2010
DELIBERA
1. di prendere atto, per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui si
intendono integralmente riportate, dell’esistenza di un debito fuori bilancio nei
confronti di Arpav dell’importo di 14.345,74 euro (esente IVA), derivante dalla
attività di monitoraggio della qualità dell’aria svolta nel periodo 1 gennaio - 26
ottobre 2008;
2. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. e) del D.Lgs. n. 267 del 2000,
la legittimità del debito fuori bilancio come precisato al punto 1) per un
ammontare complessivo di 14.345,74 euro (esente IVA), come sopra determinato
e nei limiti dell’utilità e dell’arricchimento ottenuti dall’Ente;
3. di dare atto che per effetto delle successive proposte di accordo intervenute con
Arpav, il servizio è decorso dal 1° gennaio 2008 anziché dal 27 ottobre 2008 e
scadrà il 31.12.2012 anziché il 26.10.2013, che di conseguenza la somma per il
periodo 1.1.2008 / 26.10.2008 risulta già accantonata nel bilancio dell’Ente in
quanto assunta con determinazione n. 1744 del 27.10.2008 e che alla liquidazione
conseguente al presente legittimo debito, qualora riconosciuto dal Consiglio
comunale, provvederà il Dirigente del Settore Ambiente;
4. di partecipare il presente provvedimento ad Arpav, per quanto di competenza.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 23/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Modifica del "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene
Ambientale".
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Viste:
- la deliberazione n. 87487/103 del 22.12.2003 con la quale veniva approvato dal
Consiglio comunale il "Regolamento per l’applicazione della tariffa di igiene
ambientale";
- la deliberazione n. 90439/104 del 20.12.2004 con la quale veniva approvata una
parziale modifica al Regolamento ed esattamente all’articolo 7;
ritenuto opportuno introdurre un'esenzione per le Onlus così come già previsto in
materia di ICI da questa amministrazione per fornire un contributo concreto alle
attività svolte dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale;
richiamati:
- l'art. 49 del D. Lgs. n. 22/1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446/1997;
- il D.p.r. 158/1999;
- il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
- lo Statuto Comunale;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.02.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore
Ragioneria e Finanze;
dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del
responsabile della ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata,
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
-
di approvare le modifiche al "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di
Igiene Ambientale", approvato con deliberazione di Consiglio comunale n.
85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate in verde nel testo
allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
-
di dare atto che il presente Regolamento entra in vigore dal 1 gennaio 2010 ai
sensi e per gli effetti di cui all'art. 1 comma 169 L. 296 del 27.12.2006.
-
rientrano Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M.,
Zuliani, Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi (pres. 37) –
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N. 23/10/DCC
28.4.2010
Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
PRESIDENTE: Come già annunciato, purtroppo l’Assessore di reparto, ed è la
ragione per la quale ho chiesto l’inversione dell’ordine del giorno, non partecipa ai
lavori in quanto si è dovuto assentare per problemi personali. Questo tematica è ben
conosciuta ai Consiglieri perché affrontata in Commissione e conosciuta per aver
avuto i documenti nei tempi previsti dal Regolamento. Per questa ragione, io la darei
per letta. Vi sono interventi sul punto?
Fuori microfono, viene richiesto di dare lettura della proposta di deliberazione.
PRESIDENTE: Non è pensabile leggere la delibera, perché con il voto plurimo, lei
conosce la delibera esattamente come tutti gli altri, in più, la delibera è stata
depositata cinque giorni prima di questo momento a disposizione dei Consiglieri. Se
è necessario un minimo di descrizione, il Presidente della Prima Commissione,
responsabile per competenza, la può illustrare.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La delibera è di enorme semplicità perché
riguarda la presentazione del nuovo "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di
Igiene Ambientale", ed è agli atti. E' un regolamento completo, non ci sono
variazioni, basta leggerlo.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Diciamo che la cittadinanza sarebbe
abbastanza interessata a sapere se, rispetto alla TIA, com’è la vicenda dell’IVA, io
l’ho detto tra l’altro in comunicazione all’inizio, Assessore sempre aspettando il
parere…
PRESIDENTE: Non è questo il punto, il punto cui lei fa riferimento è il punto n. 8.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ritiro. Sono contrario comunque.
PRESIDENTE: Abbiamo quindi assorbito anche la dichiarazione di voto. Altri
interventi?
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Diversamente dal solito, in
questo caso credo vada fatto un plauso alla Giunta che recepisce l’utilità delle Onlus.
In sostanza, si revoca l’applicazione della TIA a queste associazioni benemerite. Per
una volta quindi, devo dire "bravi".
PRESIDENTE: Quindi desumo da questa dichiarazione che il voto del suo Gruppo
sarà favorevole.
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N. 23/10/DCC
28.4.2010
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Concordo con il Consigliere Bolzonello
sul fatto che qualcosa di positivo il Regolamento ce l’ha.
Faccio un intervento unico sui due punti che riguardano il bilancio di Treviso Servizi
e la modifica del regolamento delle tariffe TIA. Credo che l'attuale tariffazione sia
scorretta in quanto tiene conto di parametri che nulla hanno a che vedere con i costi
"provocati".
Ad esempio, non è detto che chi vive in un appartamento di 300 metri, produca rifiuti
in misura maggiore rispetto a chi vive in un appartamento più piccolo. Allo stesso
modo, non è possibile verificare se tre persone in un appartamento producano più
rifiuti, con conseguenti maggiori costi di smaltimento, rispetto a nuclei di una o due
persone.
Come ho detto più volte anche qui in Consiglio, i rifiuti sono prima di tutto una
questione culturale; noi paghiamo lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto del rifiuto
solido urbano che non è riciclabile. E' questa frazione infatti che crea effettivamente
il costo in quanto riguarda quella parte di rifiuto che il Comune dovrà smaltire,
interrare in discarica o, nei casi peggiori, addirittura incenerire. In questo caso, il
Comune va a pagare un costo di smaltimento, quando invece su alcune frazioni di
rifiuto, addirittura c’è un guadagno perché quello che viene raccolto potrebbe essere
rivenduto e riutilizzato.
Queste non sono parole, non sono teorie; proprio con Treviso Servizi, sono sorte
alcune iniziative che mi hanno visto promotore e hanno dimostrato che, non solo si
può spendere meno, ma si può riciclare di più e addirittura ridurre la TIA con progetti
anche molto semplici.
Faccio notare che da novembre del 2009 le nostre scuole stanno differenziando i
rifiuti in maniera corretta e che molto probabilmente questo progetto, che ha visto
protagonista anche Treviso Servizi, farà risparmiare dei costi di conferimento al
Comune di Treviso.
Come? Nel corso dell'ultima riunione di Commissione consiliare si è parlato di
depuratore; la Terza Commissione ha dimostrato come un aumento di utilizzo di
questa struttura possa abbattere i costi della TIA, andando semplicemente a
risparmiare sui costi di smaltimento del rifiuto umido. Per cui i sistemi ci sono, ce ne
sono parecchi, di iniziative se ne possono fare molte. Non vedo il motivo per cui ci
ostiniamo a conteggiare la tassa sui rifiuti con o senza IVA.sta e non ci adeguiamo ad
esempio a chi applica una tariffazione puntuale con il porta a porta spinto, dove si va
a pagare solo ed esclusivamente quello che si smaltisce e che non viene riciclato e
che, secondo me, è il modo più corretto perché ci sono tutta una serie di costi
indiretti, che questo tipo di tariffazione non tiene assolutamente conto. Per questo
motivo, voterò contrario a tutte le delibere che rigurdano la TIA.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): Il nostro Gruppo, valutando il
Regolamento, valuta positivamente la presenza di elementi che oggettivamente sono
miglioramento, per esempio faccio il caso del fatto che verso le Onlus c’è un passo in
avanti, e questo lo valutiamo positivamente, però altrettanto dobbiamo dire, proprio
in coerenza con la nostra spinta politica, di modulazione e di riorganizzazione della
raccolta dei rifiuti che anche noi, come diceva il Consigliere Borrelli, vorremmo
un’evoluzione verso la tariffazione puntuale, che tra l’altro fa parte delle indicazioni
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- dott. Otello Paraluppi -
4
N. 23/10/DCC
28.4.2010
di almeno delle linee guida del piano d’ambito e del piano d’ambito provinciale. E
per questo ci asterremo.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): La mia è una dichiarazione di voto.
Non posso che unirmi a quanto espresso dai Consiglieri Borrelli e Tonella; condivido
pienamente il risultato di agevolare le Onlus, però non condivido assolutamente il
sistema della tariffazione, quindi anche noi ci asterremo dal votare.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Volevo complimentarmi con
l’opposizione per le valutazioni fatte in merito a un Regolamento che è stato visto in
Commissione, e che qui in questa sede non è stato illustrato. Allora, le osservazioni
fatte erano tutte pertinenti e dimostrano la conoscenza della materia da parte
dell’opposizione. Quindi vorrei sottolineare, purtroppo, che la richiesta di una lettura
integrale, che non è stata fatta o di un’illustrazione ulteriore del Regolamento forse
aveva un carattere ostruzionistico sui lavori del Consiglio.
Me ne dispiaccio, sottolineo la questione, pertanto anche sui successivi punti, dove ci
saranno ulteriori regolamenti, io immagino che ci sarà l’ulteriore richiesta di
specificazioni e le specificazioni avverranno in maniera similare a quelle avute
durante questo punto all’ordine del giorno. Io credo che i lavori di Commissione,
ripeto, l’ho detto anche prima, servano ad approfondire determinate cose. Nei limiti
del possibile lo si fa, le disponibilità sono molteplici, questa volta c’è stato uno
sforzo anche di suddividere gli ordini del giorno, solitamente belli corposi, in due
giornate proprio per offrire più margine di tempo per la discussione. Poi venire in
Consiglio e trovare un atteggiamento ostruzionistico, dispiace.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Vorrei chiarire una cosa: il punto
inserito al n. 5 ad oggetto "Modifica del Regolamento per l’applicazione della Tariffa
di Igiene Ambientale", corrisponde alla proposta di deliberazione del Consiglio
comunale "Tariffa di Igiene Ambientale, presa atto del piano finanziario..".
PRESIDENTE: Quello, è il successivo punto 8.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 25 Consiglieri.
Esprime voto contrario il Consigliere Borrelli D.
Si astengono dal voto n. 10 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan.
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5
N. 23/10/DCC
28.4.2010
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 25 Consiglieri.
Esprime voto contrario il Consigliere Borrelli D.
Si astengono dal voto n. 10 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
-
di approvare le modifiche al "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di
Igiene Ambientale", approvato con deliberazione di Consiglio comunale n.
85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate in verde nel testo
allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
-
di dare atto che il presente Regolamento entra in vigore dal 1 gennaio 2010 ai
sensi e per gli effetti di cui all'art. 1 comma 169 L. 296 del 27.12.2006.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile
ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D. Lgs. 18.8.2000, n.267.
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1
N. 24/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Modifica al vigente Regolamento per l’Imposta Comunale sugli
Immobili.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Con il presente atto deliberativo si ritiene opportuno integrare e modificare il
Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI), proponendo le seguenti
modifiche ed integrazioni:
a) iscrizione di un nuovo articolo concernente la definizione dell’Organo Collegiale
che approva annualmente le aliquote e le detrazioni d’imposta, nell’ambito del
concetto di trasparenza e comunicazione, volto a migliorare la leggibilità del
regolamento all’interno del rapporto tra P.A. e cittadino;
b) ulteriori precisazioni in merito allo stato di inagibilità del fabbricato posseduto
quale presupposto d’imposta;
c) ulteriore precisazione in merito alla determinazione della base imponibile degli
immobili di interesse storico ed artistico, con particolare riferimento al calcolo
del volume convenzionale di un vano catastale per i fabbricati classificati nella
categoria "B";
d) ulteriore precisazione in merito all’area edificabile derivante dalla demolizione di
fabbricati e/o interventi di recupero a norma dell’art. 31, lett. c), d) ed e) della
legge n. 457/78, interventi operati sia con il possesso del Permesso di Costruire
che con la presentazione di Denuncia di Inizio Attività;
e) iscrizione di un nuovo articolo concernente la definizione di fabbricati
parzialmente costruiti e delle aree fabbricabili, specificando la tassabilità come
area edificabile per la superficie residua nei fabbricati parzialmente costruiti e
parzialmente utilizzati. Nonché l’ulteriore specificazione in merito agli interventi
edilizi approvati dal Consiglio comunale in applicazione della L.R. n. 14/2009,
relativo al cosiddetto "Piano Casa";
ciò premesso,
richiamato il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000;
richiamata la legge 27.12.2006 n. 296 art. 1, comma 156;
visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente:
- dal responsabile del Servizio Tributario e Tariffario,
- dal responsabile del Settore Ragioneria e Finanze,
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto dell’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
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2
N. 24/10/DCC
28.4.2010
1. di approvare il nuovo Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili,
allegato (n. 1) costituente parte integrante al presente provvedimento, con le
modifiche ed integrazioni, evidenziate in colore verde, che sono state apportate;
2. di dare atto che il suddetto regolamento come modificato dal presente atto ha
effetto dal 1° gennaio 2010.
- esce Atalmi (pr. n. 36) Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
PRESIDENTE: La parola al Consigliere Mauro, Presidente della 1^ Commissione
consiliare permanente.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): L’argomento è stato illustrato in
Commissione; siamo stati coadiuvati nei lavori dal dottor Prezzamà. Il regolamento
originario e le successive modifiche sono a disposizione agli atti ed è ampiamente
spiegato attraverso di essi.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri.
Si astengono dal voto n. 12 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri.
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3
N. 24/10/DCC
28.4.2010
Si astengono dal voto n. 12 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di approvare il nuovo Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili,
allegato (n. 1) costituente parte integrante al presente provvedimento, con le
modifiche ed integrazioni, evidenziate in colore verde, che sono state apportate;
2. di dare atto che il suddetto regolamento come modificato dal presente atto ha
effetto dal 1° gennaio 2010;
Delibera, altresì,
di dichiarare il presente provvedimento immediatamente
eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D.Lgs. 18.8.2000, n.267.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
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1
N. 25/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Modifica del "Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari
su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina
delle pubbliche affissioni".
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Visti:
- la deliberazione n. 85171/102 del 20.12.2004 con la quale veniva approvato dal
Consiglio Comunale la "Modifica del Regolamento per la disciplina degli
impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la
disciplina delle pubbliche affissioni", al fine di fornire più precise indicazioni di
tipo tecnico relative a tipologie, dimensioni e durata espositiva dei mezzi
pubblicitari Regolamento che ha poi subito tre modifiche: la prima in data
28.11.2005 (DCC n. 108), la seconda in data 26.2.2008 (DCC n. 8) e la terza in
data 29.10.2008 (DCC n. 71);
premesso:
- che nel corso dell’ultimo periodo si sono però verificate casistiche, variazioni
normative e adozioni di norme regolamentari tali da richiedere un necessario
adeguamento al vigente regolamento;
dato atto:
- che tutte le modifiche introdotte sono evidenziate in verde nella colonna di destra
del testo allegato e possono essere confrontate con il testo originario in rosso
(annullato o modificato) nella colonna di sinistra;
richiamati:
- l'art. 49 del D. Lgs. n. 22/1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446/1997;
- il D.p.r. 158/1999;
- il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
- lo Statuto Comunale;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore
Ragioneria e Finanze;
dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del
responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata,
ciò premesso,
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
2
N. 25/10/DCC
28.4.2010
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo la
proposta di Giunta comunale, così articolata:
- di approvare le modifiche introdotte al "Regolamento per la disciplina degli
impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la
disciplina delle pubbliche affissioni" approvato con deliberazione di Consiglio
comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate nel testo
allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
PRESIDENTE: Interviene il Consigliere Mauro, Presidente della 1^ Commissione.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Ripeto quanto già detto per i primi due
Regolamenti visti. L'argomento è stato ampiamente visto in Commissione con
l’ausilio del funzionario. È un articolato comprensivo di 65 articoli, molto complesso
che riporta diverse variazioni; ovviamente sono state viste in Commissione. Darei la
presente proposta per conosciuta.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 28 Consiglieri.
Si astengono dal voto n. 7 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 28 Consiglieri.
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- dott. Otello Paraluppi -
3
N. 25/10/DCC
28.4.2010
Si astengono dal voto n. 7 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
- di approvare le modifiche introdotte al "Regolamento per la disciplina degli
impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la
disciplina delle pubbliche affissioni" approvato con deliberazione di Consiglio
comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate nel testo
allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 26/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Tariffa di Igiene Ambientale - presa d'atto del piano finanziario
approvato dalla Treviso Servizi Srl e approvazione dell'impianto
tariffario per l'anno 2010.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Richiamate:
- la deliberazione di Giunta comunale n. 407 del 23.11.2009 ad oggetto "Schema
del bilancio di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010,
corredato dalla relazione revisionale e programmatica 2010-2012 e dal bilancio
pluriennale per gli anni 2010-2012" dove al punto 5 conferma, per quanto di
competenza, tutte le tariffe, aliquote, diritti e quant’altro, ora in vigore, salvo
quanto diversamente dovesse essere disposto da eventuali appositi successivi
provvedimenti o disposizioni di legge;
- la deliberazione di Giunta comunale n. 449 del 9.12.2009 ad oggetto "Tariffa di
Igiene Ambientale – presa d’atto del Piano Finanziario approvato dalla Treviso
Servizi Srl e prime indicazioni riguardanti l’impianto tariffario per l’anno 2010";
- la deliberazione di Consiglio comunale n. 70 del 18.12.2009 ad oggetto "Bilancio
di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010, corredato dalla
relazione revisionale e programmatica 2010-2012, dal bilancio pluriennale per gli
anni 2010-2012 e dagli altri allegati di cui all’art. 172 del D.Lgs. 267/2000 e
ss.mm.ii" dove si prende atto di quanto deliberato dalla Giunta con provvedimento
n. 407 del 23.11.2009;
premesso:
che al fine della determinazione della tariffa, deve essere approvato dal soggetto
gestore del ciclo dei rifiuti urbani un Piano Finanziario degli interventi relativi al
servizio, corredato da una relazione, ai sensi dell'art. 8 del D.P.R. 27 aprile 1999, n.
158 "Regolamento recante norme per l'elaborazione del metodo normalizzato per
definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani";
dato atto che il Piano Finanziario approvato dalla Treviso Servizi Srl inviato con
propria nota del 13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010 (allegato A e allegato B)
comprende:
a) il programma degli interventi necessari;
b) il Piano Finanziario degli investimenti;
c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso
eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi;
d) le risorse finanziarie necessarie;
dato atto che ciascun Piano Finanziario è, altresì, corredato da una relazione nella
quale sono indicati i seguenti elementi:
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N. 26/10/DCC
28.4.2010
a) il modello gestionale ed organizzativo;
b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa;
c) la ricognizione degli impianti esistenti;
tenuto presente:
- che la Sentenza della C. Cost. n. 238 del 24.7.2009 stabilendo che alla TIA non
deve essere applicata l'IVA ha determinato una situazione molto complessa che
aveva costretto l'Amministrazione comunale a rinviare ogni decisione in merito
alla tariffa da applicare all’esercizio 2010 con le delibere sopra citate;
- che il Decreto del Presidente della Repubblica del 26.10.1972 n. 633 ad oggetto
"ISTITUZIONE E DISCIPLINA DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO"
alla tabella A/3 stabilisce i beni e servizi soggetti all’aliquota del 10% e
precisamente al comma 127 sexiesdecies) prestazioni di gestione, stoccaggio e
deposito temporaneo, previste dall’articolo 6, comma 1, lettera d), l) e m), del
decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, di rifiuti urbani di cui all’articolo 7,
comma 2, e di rifiuti speciali di cui all’articolo 7, comma 3, lettera g), del
medesimo decreto, nonché prestazioni di gestione di impianti di fognatura e
depurazione;
- che tra i vari pareri e pronunce, la CTR Toscana con sentenza n. 27.13.2010
afferma che l’IVA "è dovuta quando un servizio destinato al soddisfacimento di
un interesse pubblico sia effettuato in regime d’impresa";
- che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, l'Amministrazione
centrale non ha ancora emanato disposizioni atte a chiarire le modalità di
applicazione della TIA intesa come tributo e non più come tariffa.
Per tutto quanto sopra indicato e nelle more di nuove disposizioni governative in
merito all'applicazione dell'IVA ed al fine di non compromettere l’equilibrio
economico-finaziario della Treviso Servizi Srl, si intende determinare la tariffa della
TIA 2010 che verrà applicata e riscossa dal soggetto gestore;
richiamati:
- l'art. 49 del D. Lgs. n. 22 del 1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446 del 1997;
- il D.p.r. 158 del 1999;
- il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;
- lo Statuto Comunale;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria
e Finanze;
dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del
responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata,
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N. 26/10/DCC
28.4.2010
ciò premesso,
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le
proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di prendere atto del Piano Finanziario, allegato alla presente, degli interventi
relativi al Servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani che è stato trasmesso
con nota in data 13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010, in cui il soggetto
gestore determina il fabbisogno di risorse finanziarie pari ad Euro
11.350.750,00=;
2. di determinare le tariffe TIA per l’anno 2010 per le utenze domestiche e non
domestiche, come proposto nella parte G del Piano Finanziario di cui si è
preso atto al punto 1);
A questo punto il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in
trattazione.
DISCUSSIONE
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Treviso Servizi S.r.l., società partecipata
del Comune, presenta per quanto riguarda il servizio di gestione dei rifiuti solidi
urbani, un Piano Finanziario che sostanzialmente illustra il fabbisogno e le
motivazioni. Il fabbisogno è coperto dalla tariffa di igiene ambientale che viene
suddivisa sostanzialmente per utenze; come abbiamo visto in Commissione, tali
utenze hanno una suddivisione ponderata, a seconda della tipologia.
Il Piano Finanziario è stato posto agli atti, con una relazione allegata in cui vengono
illustrate le modalità di determinazione e di suddivisione delle esigenze economiche
e della suddivisione per singolo utente. L'Amministrazione è chiamata ad una presa
d'atto del Piano Finanziario.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Stiamo parlando del Piano
Finanziario approvato da Treviso Servizi Srl, dove è inserita la tariffa d’igiene
ambientale. Mi chiedo come si possa approvare un piano finanziario approvato da
Treviso Servizi, quando i dirigenti della Società si sono dimenticati di mettere
l’antigelo nel gasolio dei camion visti i danni dovuti alla neve dello scorso inverno.
Voterò in modo contrario per sfiducia, anche se il Presidente di Treviso Servizi
Visentin, gode di molte simpatie da parte della minoranza.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Un chiarimento in merito a quanto
affermato dal Consigliere Cianci. Egli ha dichiarato di non votare l’approvazione,
tuttavia questa è una presa d’atto, non si vota un’approvazione.
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CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): La minoranza ha simpatie per
diversi esponenti della maggioranza. Qui ci sono due questioni.
PRESIDENTE: Una formale che presuppone l’amore.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Qualcuno nutre odio per me solo
perché faccio il cane da guardia, ma io non ho odio per nessuno, neanche per chi mi
ha querelato.
Noi prendiamo atto del Piano Finanziario, Consigliere Mauro, ma allegato ad esso vi
è la questione relativa alla tariffa e qui torniamo alle problematiche di cui ci siamo
sempre lamentati: imposta, TARSU, TIA, ecc. I nostri rappresentanti in Treviso
Servizi non sono venuti a relazionare. Tralasciando i gesti censori del Consigliere
Zampese, credo che la proposta relativa alla tariffa avrebbe potuto essere esplicitata
in maniera diversa, anche perché rimane in sospeso in maniera abbastanza palese la
questione relativa al rimborso dell’Iva.
Apprendiamo dai giornali di accorate telefonate da parte di aziende che chiamano
Treviso Servizi per chiedere informazioni su come detrarre l’Iva dai relativi conti,
però di tutto ciò non sappiamo niente.
Abbiamo approvato martedì un bilancio in venti minuti, e abbiamo approvato un
ordine del giorno con otto punti in due ore.
Non mi si venga a dire che noi facciamo ostruzione. I quesiti che ho posto in
Consiglio comunale, li ho sempre posti anche nel corso della Commissione. Non
sono stato ascoltato, ma io l’ho detto comunque.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Nel Piano Tariffario manca
l’attenzione al quoziente familiare, al di là di quanto affermato nel punto precedente
dai colleghi Borrelli e - mi pare - Tonella in merito alla rivisitazione di tutto
l’impianto. Quando si esaminerà tale opportunità, bisognerà tenere anche conto faccio un pensiero all’Assessore Michielon - degli aspetti attinenti al quoziente
familiare. Evidentemente chi ha più figli, avrà un maggiore impatto tariffario, anche
se arrivassimo ad una tariffa puntuale.
Mi piacerebbe scatenare il Vicesindaco, anche se non è ancora presente in assemblea,
- non so come mai non si sia ancora attivato - perché a pagina 25 sono citati quasi
20.000 euro per la raccolta delle deiezioni canine. Sarà opportuno che si attivi per
fare in modo che questi 20.000 euro siano a spese dei proprietari di cani e non di chi
cani non ha. Questa è una battuta.
Nella relazione allegata al Piano Finanziario, a pagina 8, si legge che il rifiuto umido
viene avviato prioritariamente all’impianto di Contarina, nonostante quanto è stato
discusso in Terza Commissione la settimana scorsa.
Credo che dal Consiglio dovrebbe uscire un ordine del giorno o comunque un
indirizzo nel quale, a conferma di quanto affermato in Commissione, il conferimento
del rifiuto umido non sia prioritario di Contarina, bensì del depuratore comunale, fino
a sfruttarne tutta la capacità. Inviterei ad inserire nella delibera di approvazione
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questa piccola osservazione; altrimenti si andrebbe contro una conclusione unanime,
cui eravamo giunti in sede di Terza Commissione.
In merito al conferimento del rifuto umido, si legge: "Il materiale raccolto viene
avviato a recupero dando priorità all’impianto di Contarina…"; e continua
"…secondariamente presso l’impianto di depurazione del Comune…"; quindi si
ribadisce il concetto che la priorità è di Contarina e, secondariamente, viene il nostro
impianto. Dovrebbe essere l’opposto.
PRESIDENTE: Non so se tecnicamente… Stiamo parlando di una presa d’atto.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Potremo parlarne nel corso
del prossimo Consiglio. Mettiamo questo argomento all’ordine del giorno, poiché
credo vada sottolineata la nostra contrarietà e vada quantomeno detto a Treviso
Servizi che a noi questa cosa, così com’è, non piace.
Il Presidente sospende la seduta per alcuni minuti per consentire al Consigliere
Bolzonello di stilare un ordine del giorno di concerto con i Capigruppo di
maggioranza.
La seduta viene sospesa alle 21.01 e riprende alle h. 21.06.
PRESIDENTE: Prego il Consigliere Bolzonello di dare lettura dell’ordine del
giorno unitario, che modifica parzialmente il punto n. 8 all’ordine del giorno.
Il Consigliere Bolzonello dà lettura del testo dell’ordine del giorno (Allegato C)
che di seguito si riporta:
Nella presa d’atto del piano finanziario approvato da Treviso Servizi S.r.l. e
approvazione dell’impianto tariffario per l’anno 2010, Il Consiglio comunale
dispone che quanto inserito a pagina 8 della relazione allegata al Piano Finanziario
sia così rettificato: “dando priorità all’impianto comunale e secondariamente
all’impianto di Contarina”.
- escono Borrelli D., Tocchetto (pres. n. 34) Nessun altro intervenendo, il Presidente invita il Consiglio comunale a
pronunciarsi, a scrutinio palese per alzata di mano, sull'ordine del giorno a
firma dei Consiglieri Bolzonello (Città Mia-Treviso Civica), Mauro (Popolo
della Libertà), Zampese (Lega Nord-Liga Veneta) consistente nel modificare, a
pag. 8 della Relazione allegata al Piano Finanziario, la frase: “Il materiale
raccolto viene avviato a recupero dando priorità all'impianto di Contarina che
funge da mera stazione di travaso e secondariamente presso l'impianto di
depurazione del Comune di Treviso dove lo stesso viene lavorato allo scopo di
produrre energia elettrica” nel modo seguente: “Il materiale raccolto viene
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N. 26/10/DCC
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avviato a recupero dando priorità all’impianto comunale e secondariamente
all’impianto di Contarina”.
1^ VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D., Tocchetto.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 33 Consiglieri.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvato ad unanimità di voti l’ordine del giorno sopra indicato.
- rientra Tocchetto (pres. n. 35) Il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la
proposta di deliberazione in oggetto.
2^ VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 4 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Cianci.
Si astengono dal voto n. 9 Consiglieri: Padovan, Camolei, Zuliani, Caldato M.,
Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA'
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 4 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Cianci.
Si astengono dal voto n. 9 Consiglieri: Padovan, Camolei, Zuliani, Caldato M.,
Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto.
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28.4.2010
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1) di prendere atto del Piano Finanziario degli interventi relativi al Servizio di
gestione del ciclo dei rifiuti urbani che è stato trasmesso con nota in data
13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010 (allegato A e allegato B), in cui il
soggetto gestore determina il fabbisogno di risorse finanziarie pari ad Euro
11.350.750,00=;
2) di determinare le tariffe TIA per l’anno 2010 per le utenze domestiche e non
domestiche, come proposto nella parte G del piano finanziario di cui si è preso
atto al punto 1);
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n.267.
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OGGETTO: Rendiconto esercizio finanziario 2009. Riaccertamento dei residui
attivi e passivi per la formazione del Conto del Bilancio.
- esce Dotto (pres. n. 34) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Premesso che:
- l’art. 228, comma 3, del D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., stabilisce che "prima
dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale
provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione
delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui";
- l’art 40, comma 4, del Regolamento comunale di contabilità prevede che i residui
attivi eliminati dalla contabilità siano annullati dal Consiglio comunale con
apposito atto in sede di approvazione del Rendiconto;
richiamati i Principi contabili per gli enti locali, emanati dall’Osservatorio per la
finanza e la contabilità degli Enti Locali nel testo approvato il 18.11.2008 ed in
particolare:
- Principio contabile n. 2. Punti dal n. 27 al n.33 e dal n. 75 al n. 79;
- Principio contabile n. 3. Punti dal n. 44 al n. 56,
atteso che la Giunta comunale, con atto n. 105 del 19.3.2010, reso immediatamente
eseguibile, ha approvato il riaccertamento dei residui attivi e passivi per la
formazione del conto del bilancio 2009;
ritenuto di richiamare in tutte le sue parti la suddetta deliberazione (Allegato A), il
cui testo si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante e
sostanziale, al fine di consentire al Consiglio comunale di determinare il
mantenimento, la modifica e/o l’eliminazione delle poste a residui, operazioni
propedeutiche alla formazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2009.
Ciò premesso,
udite, sul punto all’O.d.G. la relazione dell’Assessore di reparto nonché la conforme
proposta della Giunta comunale;
richiamati:
- il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e s.m.i.;
- il vigente Regolamento di Contabilità;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore
Ragioneria e Finanze;
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si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di prendere atto e confermare quanto contenuto nella deliberazione di Giunta
comunale n. 105 del 19.3.2010, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento (Allegato A),
2. di approvare esplicitamente l’elenco dei residui riaccertati allegato alla suddetta
deliberazione di Giunta comunale, nel quale sono riportati, tra l’altro, anche i
residui interamente o parzialmente annullati;
3. di disporre conseguentemente l’inserimento nel rendiconto 2009 delle risultanze
del riaccertamento dei residui così come di seguito riepilogati:
RIACCERTAMENTO RESIDUI AL 31.12.2009 – ANTE 2009
ATTIVI
RESIDUI ATTIVI iniziali
Variazione residui attivi
RESIDUI ATTIVI riaccertati
RESIDUI ATTIVI incassati
Da riportare
€
€
€
€
€
58.655.776,28
- 3.611.033,75
55.044.742,53
25.280.020,57
€
€
€
€
85.420.798,37
- 3.838.665,60
81.582.132,77
32.211.804,54
€
€
92.550.541,63
74.452.603,64
€
€
95.581.614,82
72.362.996,19
29.764.721,96
PASSIVI
RESIDUI PASSIVI iniziali
Variazione residui passivi
RESIDUI PASSIVI riaccertati
RESIDUI PASSIVI pagati
Da riportare
€
49.370.328,23
RESIDUI DA RIPORTARE DALLA COMPETENZA
ENTRATA
ACCERTAMENTI
RISCOSSIONI
Da riportare
€
18.097.937,99
SPESA
IMPEGNI
PAGAMENTI
Da riportare
€
23.218.618,63
__________________________________________________________________________
Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
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N. 27/10/DCC
28.4.2010
DISCUSSIONE
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Le delibere che seguono, sono delibere
del rendiconto, approvate in Commissione ai sensi dell’art. 61, quindi senza voto
contrario, per questioni di natura prettamente tecnica. Ove fosse necessario, potremo
avvalerci della collaborazione della dottoressa Bassi.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): In riferimento alla questione
precedentemente affrontata, in relazione al debito fuori bilancio, devo dire che c’è
stato un lavoro sul riaccertamento dei residui e altresì devo dire, anche se in genere è
di routine, che la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, sollecita per
l’ennesima volta un’indagine ancora più approfondita.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Credo che una
considerazione vada fatta: intanto abbiamo apprezzato che sia stata fatta un po’ di
pulizia sui residui. Noi continuiamo a sostenere che probabilmente c’è ancora
margine tanta altra pulizia e abbiamo anche la sensazione che potremmo trovare delle
sorprese, ahimè, poco piacevoli. In ogni caso credo che prima prendiamo in mano le
questioni, meglio è e mi riferisco a certe poste messe a residuo. Mi spiace, vista l'ora
tarda, non si possa fare una elencazione e una discussione come questi temi
avrebbero meritato; stiamo buttando via delle occasioni importanti per collaborare
con l'Amministrazione.
I residui passivi del 2009 sono 23 milioni di euro, significa che qualcuno aspetta 23
milioni di euro; probabilmente, qualche sofferenza, la stiamo creando.
Immaginando di aver pagato il personale - come penso sia stato pagato - non so
quanti altri soldi restino del bilancio comunale. Penso che i 23 milioni di residui
siano tutto quello che avremmo dovuto pagare oltre alle spese di personale. Ciò vuol
dire che nel 2009 abbiamo pagato quasi nessuno e quindi, qualche preoccupazione
credo dovremmo prendercela, cominciando a fare una gran pulizia sui residui passati
ma questo nulla c’entra con quelli del 2009. Inoltre si dovrebbero fare delle
riflessioni sulle spese che si dovranno affrontare perché probabilmente, 23 milioni di
residui passivi, qualche preoccupazione l’hanno creata. I residui attivi sono di
importo inferiore, sono 18 milioni.
In seguito dirò sul bilancio che anche gli Enti a noi superiori ci stanno trattando
abbastanza male e questo qualcosa credo vorrà dire.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Un chiarimento. I residui passivi non
sono debiti nei confronti di terzi, sono impegni, quindi non tutti i 23 milioni di
residuo anzi, credo una parte minima, riguardano debiti, il resto riguarda impegni che
sono stati presi dal Comune ma che non hanno ancora generato alcun debito nei
confronti di terzi.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Per quanto ne so, residuo passivo vuol dire
una somma impegnata, spendibile e non spesa. A mio parere 23 milioni di residuo
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passivo è un delitto, vuol dire che il Comune, probabilmente avrebbe potuto spendere
23 milioni, quindi metterli nell’economia della città.
PRESIDENTE: Io credo che stiamo ragionando sul sesso degli angeli, è un impegno
fatto, sono 23 milioni impegnati.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Sono residui passivi, cioè sono somme che
si sarebbero potuto spendere e non sono ancora state spese.
PRESIDENTE: Giusto per chiarire l’esegetica del termine chiedo al Segretario
Generale di spiegare il significato di residui passivi.
SEGRETARIO GENERALE: Come giustamente diceva il Sindaco, ci sono i
Revisori dei Conti i quali sul rendiconto, come sul preventivo, sono i principi di
questi strumenti. In ogni caso, il residuo passivo è un impegno non ancora pagato,
quindi un’obbligazione assunta e non pagata, per motivi vari che vanno dal Patto di
stabilità, a lavori in corso non ancora collaudati e tanti altri motivi.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D., Dotto.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Caldato M.,
Zuliani, Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto
Si astengono dal voto n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Caldato M.,
Zuliani, Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto
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Si astengono dal voto n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di prendere atto e confermare quanto contenuto nella deliberazione di Giunta
comunale n. 105 del 19.3.2010, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento (Allegato A),
2. di approvare esplicitamente l’elenco dei residui riaccertati allegato alla suddetta
deliberazione di Giunta comunale, nel quale sono riportati, tra l’altro, anche i
residui interamente o parzialmente annullati;
3. di disporre conseguentemente l’inserimento nel rendiconto 2009 delle risultanze
del riaccertamento dei residui così come di seguito riepilogati:
RIACCERTAMENTO RESIDUI AL 31.12.2009 – ANTE 2009
ATTIVI
RESIDUI ATTIVI iniziali
Variazione residui attivi
RESIDUI ATTIVI riaccertati
RESIDUI ATTIVI incassati
Da riportare
€
€
€
€
€
58.655.776,28
- 3.611.033,75
55.044.742,53
25.280.020,57
€
€
€
€
85.420.798,37
- 3.838.665,60
81.582.132,77
32.211.804,54
29.764.721,96
PASSIVI
RESIDUI PASSIVI iniziali
Variazione residui passivi
RESIDUI PASSIVI riaccertati
RESIDUI PASSIVI pagati
Da riportare
€
49.370.328,23
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RESIDUI DA RIPORTARE DALLA COMPETENZA
ENTRATA
ACCERTAMENTI
RISCOSSIONI
Da riportare
€
€
€
92.550.541,63
74.452.603,64
€
€
95.581.614,82
72.362.996,19
18.097.937,99
SPESA
IMPEGNI
PAGAMENTI
Da riportare
€
23.218.618,63
__________________________________________________________________________
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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OGGETTO: Rendiconto esercizio finanziario 2009 ed allegati.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Visti il Capo XIII del vigente Regolamento di Contabilità, nonché il Titolo VI del D.
Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., sulla base dei quali la dimostrazione dei risultati della
gestione dell’esercizio concluso, avviene mediante il Rendiconto che comprende il
conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio e per i quali gli
schemi obbligatori sono riportati nel DPR 194/96 e s.m.i.;
atteso che la Giunta comunale, con atto n. 106 del 19.3.2010, reso immediatamente
eseguibile, ha approvato la proposta di rendiconto della gestione dell’esercizio
finanziario 2009 con la relazione dell’organo esecutivo e l’elenco dei conti presentati
dagli Agenti Contabili;
ritenuto di richiamare in tutte le sue parti la suddetta deliberazione (Allegato A), il
cui testo si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante e
sostanziale, al fine di sottoporre gli schemi ed i relativi allegati al Consiglio
comunale per la loro approvazione;
rilevato che sono in corso le procedure per il riconoscimento di un debito fuori
bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente con attestazione
rilasciata in data 12.2.2010, per il quale esiste la copertura finanziaria e che
conseguentemente lo stesso non pregiudica le risultanza del rendiconto 2009 e gli
equilibri di bilancio;
dato atto che è pervenuta la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, di cui
all’art. 239 del D. Lgs. n. 267/2000 e della quale il Consiglio comunale terrà
debitamente conto (Allegato B),
ciò premesso:
udite, sul punto all’O.d.G. la relazione dell’Assessore di reparto nonché la conforme
proposta della Giunta comunale;
richiamati:
il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e s.m.i.;
il vigente Regolamento di Contabilità;
i principi contabili per gli enti locali, emanati dall’Osservatorio per la
finanza e la contabilità degli Enti locali, nei testi approvati il 12 marzo e 18
novembre 2008;
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Visto il parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnica e contabile, formulato
sulla presente proposta di deliberazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.
Lgs. n. 267/2000, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
1)
di prendere atto di quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n.
106 del 19.3.2010 (Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento,
2) di approvare il Rendiconto della Gestione dell’esercizio 2009 (Allegato C)
redatto secondo quanto disposto dal T.U.E.L., formante parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento, composto dai seguenti documenti:
• Conto del Bilancio (art. 228 D. Lgs. n. 267/2000), compresi indicatori di
efficacia ed efficienza e parametri di deficitarietà;
• Conto Economico (art. 229 D. Lgs. n. 267/2000);
• Prospetto di Conciliazione (art. 229 comma 9 D. Lgs. n. 267/2000);
• Conto del Patrimonio (art. 230 D. Lgs. n.267/2000).
e corredato da:
• Relazione della Giunta comunale (Allegato D), redatta ai sensi dell’art. 231
del D. Lgs. n. 267/2000, comprendente tra l’altro la relazione per “il Patto di
Stabilità” per l’anno 2009, le valutazioni economico/patrimoniali e le
risultanze delle Società partecipate;
• Relazione del Collegio dei Revisori, di cui all’art. 239 del T.U.E.L (Allegato
B);
• Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza, approvato
dal Consiglio comunale in questa stessa seduta (Allegato E);
3) di dare atto che con deliberazione di Consiglio comunale approvata in questa
stessa seduta è stato approvato l’elenco dei residui attivi e passivi anno 2009 ed
antecedenti, mantenuti al 31.12.2009;
4) di dare atto che l’Avanzo di Amministrazione, pari ad € 6.659.374,57 è così
distinto:
Fondi non vincolati
Fondi vincolati
Fondi per finanziamento spese in conto capitale
Fondi di ammortamento
TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
€
€
€
€
€
4.234.518,06
2.098.465,41
326.391,10
0,00
6.659.374,57
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5) di dare atto che il Conto del Patrimonio, redatto secondo l’art. 230 del TUEL, è
stato determinato tenuto conto della gestione dell’inventario dei beni mobili ed
immobili, le cui risultanze al 31.12.2009 coincidono;
6) di dare atto inoltre che:
a) in data 30.09.2009 il Consiglio comunale, con provvedimento n. 45, esecutivo
ai sensi di legge, ha effettuato la ricognizione sullo stato di attuazione dei
programmi ed ha dato atto del permanere degli equilibri di bilancio, secondo
quanto disposto dall’art 193 del D. Lgs. 267/2000 (Allegato F);
b) i debiti riconosciuti dal Consiglio comunale nel corso dell’esercizio 2009
sono stati debitamente finanziati;
c) allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento di un
debito fuori bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore
Ambiente e per il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in
modo tale da non pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali
equilibri di bilancio;
d) come attestato dai responsabili dei diversi Settori/Servizi non risultano noti
altri debiti fuori bilancio al 31.12.2009, oltre a quello di cui alla lettera c);
e) l’Ente non versa in condizioni di deficitarietà strutturale, così come da tabella
dei parametri (Decreto Ministero dell’Interno del 29.9.2009) inserita nel
fascicolo del Rendiconto (Allegato C);
f) il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2008 è stato approvato dal Consiglio
comunale con deliberazione n. 10 del 30.04.2009, esecutiva ai sensi di legge;
g) con deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 sono stati
approvati:
a) il Conto del Tesoriere che presenta alla data del 31.12.2009 un fondo di
cassa pari ad € 31.385.661,48=;
b) i conti degli Agenti Contabili, presentati nei termini e conservati agli atti i
cui risultati sono concordi con le risultanze contabili registrate nella
contabilità dell’Ente. L'Allegato G elenca i servizi e le attività gestite
dagli agenti.
Il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Anche questo punto all’ordine del giorno
è stato visto in Commissione ed è stato approvato ai sensi dell’art. 61, quindi senza
voti contrari in Commissione. Mi corre l’obbligo, visto che l’Assessore non ha
possibilità di intervenire, di ringraziare gli uffici della Ragioneria e l’organo dei
Revisori dei conti della preziosa collaborazione per la redazione di questo
rendiconto. Il rendiconto è stato ovviamente messo agli atti; vorrei sottolineare, come
già è stato fatto in Commissione, che l’avanzo di amministrazione è pari a 6.659.000,
l’importo più basso degli ultimi esercizi. Questo è particolarmente importante in un
momento in cui, anche in virtù di quanto abbiamo detto prima riguardo ai residui, è
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particolarmente difficile per il Comune far fronte ai propri impegni per la questione
del Patto di Stabilità. Molto spesso è difficile utilizzare le risorse che si hanno
proprio per non sforare il Patto. Un basso avanzo di amministrazione, come
quest’anno, comunque contenuto, è un sinonimo di buona gestione delle risorse
dell’Amministrazione.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, faccio presente che,
tanto nel rendiconto quanto nella delibera di Giunta comunale 19 marzo 2010, nella
relazione dei Revisore dei Conti non vi è alcuna traccia né menzione del debito fuori
bilancio che abbiamo approvato con la delibera in data odierna.
PRESIDENTE: Il Presidente del Collegio prende la parola per chiarimenti.
PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: Ritornando ai 14.000 euro di
prima, a pagina 4 in alto della nostra relazione, primo punto "sono in corso le
procedure per il riconoscimento di un debito fuori bilancio dell’importo di euro
14.337,10 euro". È quello?
SEGRETARIO GENERALE: Nel testo della delibera in approvazione, punto 6,
lettera c): "Allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento del
debito fuori bilancio di 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente e per
il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in modo tale da non
pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali equilibri di bilancio".
Ci sono 8 euro di differenza. Sentiamo adesso il Responsabile della ragioneria.
PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: La documentazione che noi
abbiamo guardato, nel momento in cui si stava accertando, risale a un tempo
anteriore rispetto a quello di queste modifiche, infatti tuttora "sono in corso le
procedure per il riconoscimento".
SEGRETARIO GENERALE: Dal punto di vista contabile non viene inficiato il
rendiconto, è una segnalazione che verrà corretta.
PRESIDENTE: È chiara la risposta?
Il suo intervento, Consigliere Vitale, che cosa prefigura, qual è la domanda precisa?
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): La domanda precisa l’ho già fatta:
Del debito fuori bilancio, approvato in data odierna nella presente seduta, non ve n’è
nessuna menzione nella delibera della Giunta, nella Relazione dei Revisori dei conti,
che è l’ultima cosa importante, tanto meno nella proposta di delibera attuale.
PRESIDENTE: Io non so come funzioni la contabilità pubblica, ma nella contabilità
privata, una roba del genere diventa un risconto passivo che si porta nel bilancio
successivo.
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CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, lei è sicuro di queste
cose che dice?
PRESIDENTE: Per quanto riguarda la contabilità..?
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Quella pubblica.
PRESIDENTE: Nella pubblica non lo so.
SEGRETARIO GENERALE: La risposta è già stata data: c’è il Presidente del
Collegio dei Revisori che è l’organo deputato al controllo dei conti, e il Responsabile
di ragioneria. Ogni cosa ulteriore mi sembra superflua.
PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: Tutte e due esatte, nel senso
che c’è in corso un accertamento e quindi il valore può essere variato. Non è quello
definitivo. Quello definitivo è quello della delibera di oggi.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): La proposta di delibera che
dovremmo approvare ora, contiene l’indicazione di un importo diverso da quanto è
stato approvato due ore fa. Questa è una gabola che, se voi metterete a posto, siamo
anche disposti a comprendere, ma rispetto alla correttezza dei documenti, qualche
problema lo avremmo.
Avrei alcune domande da porre. Capisco che l’Assessore è assente e quindi bisognerà
prenderne atto. Vi sono 1.222.000 euro di crediti inesigibili; minori entrate per il
servizio gas pari a euro 572.000, minori entrate di ICI prima casa per gli anni 20082009 per euro 1.376.000 – è probabile che in queste situazioni lo Stato centrale non
ci aiuti molto -. Inoltre dovremo fare un po' di ordine sulla questione della contabilità
afferente ai PEEP. Ci sono diverse poste in bilancio che attengono al PEEP, alcune
anche molto vecchie: credo sia tempo di sistemarle.
La Regione ci dà 179.000 euro in meno per quanto attiene il sostegno alla locazione,
equivalenti a circa metà dell’importo che avevamo immaginato di avere: queste sono
valutazioni politiche che credo vadano ampiamente fatte.
Nel 2009 abbiamo speso 49.000 euro di apertura e chiusura cancelli parco.
Capisco che è un servizio delicatissimo perché bisogna aprire e chiudere un parco ma
la domanda è: tra le tante persone che stiamo sostenendo finanziariamente con aiuti
per l’affitto della casa o con altri tipi di intervento economico, è possibile che non vi
sia nessuno che possa svolgere questo servizio? Non pretendo una risposta
immediata, è una valutazione da fare. L'Assessore alle Politiche Sociali so essere
attento a questi tipi di problematiche e credo che un pensiero si potrebbe anche fare.
Rivendico al nostro Gruppo, finalmente, l’operatività dell’Ufficio Europa. Ricordo
che sull’ufficio Europa, in sede di bilancio preventivo del 2009, avevamo presentato
un emendamento accolto dal Consiglio, quindi questo dato politico, se consentite, ce
lo portiamo a casa come nostro merito. Infine si dovrebbe discutere sul tema degli
alloggi di proprietà pubblica; argomento che, spero, affronteremo in Quarta
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Commissione perché anche questo, secondo me, libera delle risorse importanti,
proprio alle persone che stiamo assistendo.
CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Farò un intervento di carattere
politico, non tecnico, in quanto ritengo che, nel momento in cui noi andiamo ad
approvare il rendiconto esercizio finanziario, ci debba essere un impegno concreto da
parte dell’Amministrazione a non limitarsi ad esaminare solo gli aspetti finanziari e
contabili. Chiedo che l’Amministrazione di Treviso prenda in considerazione il fatto
di redigere, almeno per la prossima volta, il bilancio sociale che, secondo me, è
fondamentale perché lo dobbiamo considerare come un documento attraverso il quale
un Ente pubblico, come il Comune, illustra gli esiti della sua attività. Questo
impegno deve essere esplicitato in questo momento, in quanto stiamo approvando il
rendiconto, un impegno che nasce dalla consapevolezza che esistono diverse
categorie di persone, che hanno un diritto riconosciuto, o interesse, a sapere quali
sono le ricadute o gli effetti, cioè ciò che l’Ente produce nei confronti di ogni singolo
soggetto.
L’Ente quindi, per rendere conto degli effetti e del proprio operato sulle diverse
categorie di persone, non può esimersi dal coinvolgerli per individuare assieme, quali
siano questi effetti; attraverso il bilancio sociale. L’Ente in tale modo, rende espliciti
i risultati della sua attività, confrontandola con gli obiettivi dichiarati.
Il bilancio sociale diventerebbe uno strumento importante, accanto al bilancio
ambientale, in quanto l’Amministrazione farebbe un’attività per condividere con i
cittadini anche le strategie, le politiche intraprese, per comunicare i risultati raggiunti,
secondo uno spirito di alleanza democratica, considerando il bilancio, in
un’accezione estesa, dove gli azionisti di riferimento diventano i cittadini i quali,
attraverso le informazioni che l’Amministrazione saprà dare, potranno disporre di un
ulteriore strumento. Ritengo che un impegno concreto nel redigere il bilancio sociale
e ambientale da parte di questa Amministrazione, possa essere uno strumento
concreto di governance di carattere organizzativo e gestionale con la possibilità per
l’Amministrazione di esprimere i valori fondanti dell’Ente stesso.
Questa eventuale scelta da parte dell’Amministrazione comunale, potrà dar luogo
anche ad una sorta di accreditamento particolare.
CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): In Commissione ci eravamo astenuti,
però alla luce di quanto è emerso, rivolgendomi al Presidente del Collegio dei
Revisori, non mi sento di votare a favore di questa proposta. Il punto 6, lettera c)
della presente proposta di delibera dal mio punto di vista parla estremamente chiaro:
qui non c’è dubbio sull’importo. Mi spiace perché capisco che è un formalismo, però
non siamo in una sede in cui possiamo tralasciare i dettagli, visto quello che
rappresentiamo qui dentro. La frase "Allo stato degli atti sono in corso le procedure
per il riconoscimento del debito fuori bilancio di euro 14.337,10..." riporta un dato
ben preciso, non dà adito ad interpretazioni sull’importo, segnalato dal Dirigente del
Settore Ambiente, per il quale risultano già "accantonate le risorse a copertura".
Quindi, anche qui c’è una certezza del debito.
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Non è il mio gioco infierire su un errore formale ma il mio Gruppo voterà contro
all’approvazione della delibera.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Esprimo la posizione e faccio un
chiarimento. Non si tratta di una questione formale. Non c’è nella delibera che oggi
stiamo approvando, alcun riferimento temporale e numerico - numero di delibera o di
segnalazione - che possa identificare il debito fuori bilancio qui riportato. Si fa
riferimento genericamente ad una segnalazione di questo debito di 14.337,10. Questo
debito non esiste agli atti. Non c’è perché non è stato approvato. Quindi, questa
delibera, così come è stata presentata, a mio avviso non va bene perché non dà la
possibilità di individuare qual è l’oggetto del debito: si parla solo di numeri che non
corrispondono. Non è tanto la questione di un formalismo e di un accanimento,
semplicemente manca la possibilità di individuare il debito individuato solo
nell’ammontare. Siccome non l’abbiamo approvato (non l’avete approvato), questa
delibera non va bene. Esprimerò parere contrario per conto del mio gruppo.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): Accanto a queste ultime osservazioni,
che condividiamo, esprimiamo il nostro voto contrario, richiamando le ragioni che,
già in sede di preventivo, avevamo sollevato. Pur riconoscendo il senso positivo del
fatto che alcuni nostri emendamenti sono stati accolti e dimostrata una disponibilità
per rafforzare alcuni indirizzi - sia di natura sociale che culturale - noi ritenevamo
che con l’avanzo di esercizio, seppur ridotto, si potessero sperimentare o comunque
fare altre scelte, richiamando una delle ragioni per cui, in discussione di preventivo,
votammo contrari come ad esempio all’aliquota IRPEF comunale.
Non richiamo altri aspetti che più volte abbiamo sollevato sulla pianificazione
ambientale, sulla ricerca di fondi, usando canali europei, eccetera.
Ribadiamo il nostro voto contrario.
- rientra Borrelli D. (pres. n. 35)
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Dotto.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 13 Consiglieri: Camolei, Padovan, Borrelli D., Vitale,
Bolzonello, Rosi, Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M.,
Zuliani.
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Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 13 Consiglieri: Camolei, Padovan, Borrelli D., Vitale,
Bolzonello, Rosi, Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M.,
Zuliani.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1) di prendere atto di quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n.
106 del 19.3.2010 (Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento,
2) di approvare il Rendiconto della Gestione dell’esercizio 2009 (Allegato C)
redatto secondo quanto disposto dal TUEL, formante parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento, composto dai seguenti documenti:
• Conto del Bilancio (art. 228 D. Lgs. n. 267/2000), compresi indicatori di
efficacia ed efficienza e parametri di deficitarietà;
• Conto Economico (art. 229 D. Lgs. n. 267/2000);
• Prospetto di Conciliazione (art. 229 comma 9 D. Lgs. n. 267/2000);
• Conto del Patrimonio (art. 230 D. Lgs. n. 267/2000).
e corredato da:
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• Relazione della Giunta comunale (Allegato D), redatta ai sensi dell’art. 231
del D. Lgs. n. 267/2000, comprendente tra l’altro la relazione per “il Patto di
Stabilità” per l’anno 2009, le valutazioni economico/patrimoniali e le
risultanze delle Società partecipate;
• Relazione del Collegio dei Revisori, di cui all’art. 239 del TUEL (Allegato
B);
• Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza, approvato
dal Consiglio comunale in questa stessa seduta (Allegato E);
3) di dare atto che con deliberazione di Consiglio comunale approvata in questa
stessa seduta è stato approvato l’elenco dei residui attivi e passivi anno 2009 ed
antecedenti, mantenuti al 31.12.2009;
4) di dare atto che l’Avanzo di Amministrazione, pari ad € 6.659.374,57 è così
distinto:
Fondi non vincolati
Fondi vincolati
Fondi per finanziamento spese in conto capitale
Fondi di ammortamento
TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE
€
€
€
€
€
4.234.518,06
2.098.465,41
326.391,10
0,00
6.659.374,57
5) di dare atto che il Conto del Patrimonio, redatto secondo l’art. 230 del TUEL, è
stato determinato tenuto conto della gestione dell’inventario dei beni mobili ed
immobili, le cui risultanze al 31.12.2009 coincidono;
6) di dare atto inoltre che:
a) in data 30.09.2009 il Consiglio comunale, con provvedimento n. 45, esecutivo
ai sensi di legge, ha effettuato la ricognizione sullo stato di attuazione dei
programmi ed ha dato atto del permanere degli equilibri di bilancio, secondo
quanto disposto dall’art 193 del D. Lgs. 267/2000 (Allegato F);
b) i debiti riconosciuti dal Consiglio comunale nel corso dell’esercizio 2009
sono stati debitamente finanziati;
c) allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento di un
debito fuori bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore
Ambiente e per il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in
modo tale da non pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali
equilibri di bilancio;
d) come attestato dai responsabili dei diversi Settori/Servizi non risultano noti
altri debiti fuori bilancio al 31.12.2009, oltre a quello di cui alla lettera c);
e) l’Ente non versa in condizioni di deficitarietà strutturale, così come da tabella
dei parametri (Decreto Ministero dell’Interno del 29.9.2009) inserita nel
fascicolo del Rendiconto (Allegato C);
f) il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2008 è stato approvato dal Consiglio
comunale con deliberazione n. 10 del 30.04.2009, esecutiva ai sensi di legge;
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N. 28/10/DCC
28.4.2010
g) con deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 sono stati
approvati:
a) il Conto del Tesoriere che presenta alla data del 31.12.2009 un fondo di
cassa pari ad € 31.385.661,48=;
b) i conti degli Agenti Contabili, presentati nei termini e conservati agli atti i
cui risultati sono concordi con le risultanze contabili registrate nella
contabilità dell’Ente. L'Allegato G elenca i servizi e le attività gestite dagli
agenti.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 29/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Variazione al Bilancio di Previsione 2010, Pluriennale 2010/2012 ed
allegati.
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Premesso che con delibera consiliare n. 70 del 18.12.2009 il Consiglio comunale ha
approvato il "Bilancio di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010,
corredato dalla relazione previsionale e programmatica 2010/2012, dal bilancio
pluriennale 2010/2012 e dagli altri allegati di cui all’art. 172 del D. Lgs. n. 267/2000
e ss.mm.ii";
rilevato che nella presente seduta di Consiglio è stata posta in discussione la
deliberazione avente ad oggetto: "Programma triennale ed elenco annuale dei lavori
pubblici 2010-2012: variazione e modifiche – prima variazione" e che è pertanto
necessario apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione;
preso atto che le variazioni da apportare al Bilancio 2010, Pluriennale 2010/2012 ed
allegati vengono dettagliate nei prospetti Allegato A (Entrate) e Allegato B (Spese),
parti integranti e sostanziali del presente provvedimento e sono esclusivamente
derivanti dalla citata modifica al programma delle opere pubbliche;
dato atto inoltre che le modifiche nelle poste non alterano gli equilibri di bilancio e
che i flussi di cassa conseguenti alle variazioni di cui alla presente deliberazione sono
programmati al fine di consentire il mantenimento di un saldo finanziario
compatibile con gli obiettivi del Patto di Stabilità;
dato atto che sarà richiesto il parere al Collegio dei Revisori dei conti;
ciò premesso,
visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 49 D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000, dal Dirigente Responsabile del
Settore Ragioneria;
Visto il D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e ss.mm.ii. con particolare riferimento all’art.
175;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le
proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di approvare la variazione al bilancio di previsione 2010 e Pluriennale
2010/2012, rappresentata per codici e descrizioni negli Allegati A e B, parti
integranti e sostanziali del presente provvedimento;
2. di dare atto che:
• con l’approvazione delle presenti variazioni viene rispettato il pareggio
finanziario del bilancio, compresi i vincoli di destinazione delle diverse
entrate;
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N. 29/10/DCC
28.4.2010
•
i flussi di cassa relativi alla presente variazione sono programmati al fine di
consentire il mantenimento di un saldo finanziario compatibile con gli
obiettivi del Patto di Stabilità;
• viene contestualmente aggiornata, per quanto necessiti, la relazione
previsionale e programmatica 2010/2012;
3. di comunicare il presente provvedimento al Tesoriere comunale per il seguito di
competenza a cura del Servizio Ragioneria.
Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La proposta deliberativa è stata esaminata
in sede di Prima Commissione ed è stata approvata all’unanimità. In sostanza, la
proposta valuta gli aspetti economici della delibera riguardante il Programma
triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici 2010/2012: variazioni e modifiche, di
cui abbiamo discusso poco fa e che l’Assessore Basso ha precedentemente illustrato.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Dotto.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Vitale, Bolzonello, Rosi, Zuliani,
Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto.
Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA'
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri.
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N. 29/10/DCC
28.4.2010
Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Vitale, Bolzonello, Rosi, Zuliani,
Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto.
Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale,
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di approvare la variazione al bilancio di previsione 2010 e Pluriennale
2010/2012, rappresentata per codici e descrizioni negli Allegati A e B, parti
integranti e sostanziali del presente provvedimento;
2. di dare atto che:
• con l’approvazione delle presenti variazioni viene rispettato il pareggio
finanziario del bilancio, compresi i vincoli di destinazione delle diverse
entrate;
• i flussi di cassa relativi alla presente variazione sono programmati al fine di
consentire il mantenimento di un saldo finanziario compatibile con gli
obiettivi del Patto di Stabilità;
• viene contestualmente aggiornata, per quanto necessiti, la relazione
previsionale e programmatica 2010/2012;
3. di comunicare il presente provvedimento al Tesoriere comunale per il seguito di
competenza a cura del Servizio Ragioneria.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 30/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Consorzio Intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani. Scioglimento. Determinazioni (nomina commissario
straordinario).
- rientra Dotto (pres. n. 36) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in
oggetto, che di seguito si riporta.
Il Consorzio Intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è
stato costituito con decreto prefettizio n. 4115/div. 2^ in data 18.6.1974 fra i Comuni
di Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Maserada sul Piave, Mogliano
Veneto, Monastier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade,
S. Biagio di Callalta, Silea, Treviso, Villorba e Zero Branco, e da molti anni ha
cessato ogni attività di smaltimento dei rifiuti.
Con nota del 1° marzo 2010, in atti prot. 16251, i liquidatori del Consorzio hanno
trasmesso il verbale dell'assemblea consortile tenutasi il 24.2.2010, nel corso della
quale è stata esaminata la proposta congiunta dei Comuni di Treviso e Roncade di
nomina di un Commissario straordinario, in sostituzione dell'attuale Collegio dei
liquidatori il cui mandato risulta carente soprattutto per la mancanza dei necessari
poteri per il prosieguo delle operazioni di messa in sicurezza delle ex discariche e di
valutazione della loro riconversione.
Si ritiene pertanto opportuno confermare l’iter procedimentale per il formale
scioglimento e liquidazione definitiva del Consorzio ed affidare ai Comuni di
Treviso, quale detentore delle maggiori quote nel Consorzio, ed al Comune di
Roncade, quale Comune nel cui territorio sono ubicate le ex discariche, il mandato a
sostituire l’attuale collegio dei liquidatori provvedendo congiuntamente alla nomina
del Commissario straordinario, il quale dovrà procedere ai lavori ed alle attività
meglio precisate nella parte dispositiva della presente deliberazione.
Dato atto che il “Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti
solidi urbani” (nel seguito definito “Consorzio”), costituito con decreto prefettizio n.
4115/div. 2^ in data 18.6.1974 fra i Comuni di Breda di Piave, Carbonera, Casale sul
Sile, Casier, Maserada sul Piave, Mogliano Veneto, Monastier, Paese, Ponzano
Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, S. Biagio di Callalta, Silea, Treviso,
Villorba e Zero Branco, da molti anni ha cessato ogni attività di smaltimento dei
rifiuti;
rilevato:
- che lo Statuto del Consorzio non contiene alcuna previsione in ordine alla
liquidazione dell’Ente;
- l’art. 1 della L.R. n. 31 del 2.12.1991 esclude in materia qualsiasi competenza
della Regione Veneto, la quale non competenza è stata confermata anche in
recenti incontri avuti dal Comune di Roncade con dirigenti regionali;
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N. 30/10/DCC
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non appare applicabile al caso di specie la procedura prevista dalla normativa
statale relativa alla “revisione dei consorzi” in quanto viene disciplinata la
procedura di “trasformazione” dei consorzi operanti e non la liquidazione di
quelli cessati e non ancora liquidati;
con nota del 23.10.1995 prot. n. 50795 il Comune di Treviso ha prospettato alla
locale Prefettura, che ha confermato, l’ipotesi che le operazioni di scioglimento
fossero attuate da un collegio di liquidatori sui cui nominativi ci fosse l’assenso
di tutti gli Enti consorziati;
dato atto:
- che il Comune di Treviso, ente con la maggiore quota consortile, si è fatto
promotore con deliberazione di Consiglio comunale n. 17 del 23.2.1995 e con
deliberazione di Giunta comunale n. 467 del 2.5.1996 dello scioglimento del
Consorzio e della nomina e costituzione di un collegio di liquidatori (allora
composto dai signori: d.ssa Guerresco Lina, dott. Romano Marcello, dott.
Brunino Elisa), demandando agli stessi le funzioni connesse alla ricostruzione
della situazione economica, in termini di debiti e di crediti, e patrimoniali, con
oneri professionali posti a carico del patrimonio consortile;
- che, su richiesta del Comune di Treviso agli Enti consorziati di esprimere il loro
assenso sulla soluzione proposta, tutti gli Enti interessati hanno espresso il loro
assenso sulla procedura e sui nominativi indicati;
atteso che il Comune di Treviso con la deliberazione di Giunta comunale n. 1020 del
21.8.1996 ha provveduto alla sostituzione di un componente del collegio dei
liquidatori (attualmente il collegio di liquidatori è composto dalla d.ssa Lina
Guerresco e dal rag. Renato Marian);
premesso che:
- nel territorio del Comune di Roncade - località S. Cipriano - lungo la strada C.
Augusta nei primi anni ‘80 il Consorzio ha gestito n. 3 discariche di rifiuti solidi
urbani denominate “Ex Dal Ben” “Ex Brunelli” ed “Ex Canuto”;
- in data 18.6.2002 con nota al Comune di Roncade prot. n. 10567 il Consorzio ha
presentato il “Piano di caratterizzazione ed analisi di rischio” delle suddette ex
discariche elaborato dallo Studio di Geologia del dott. Alessio Fileccia in
ottemperanza a quanto disposto dal D.M. 471/99;
- a seguito della Conferenza di Servizi svoltasi in data 21.1.2003 per l’esame e
l’approvazione del Piano di caratterizzazione ed analisi di rischio delle ex
discariche lungo Via C. Augusta presentato dal Consorzio, è stata emessa dal
Comune di Roncade a carico del suddetto Consorzio l’Ordinanza n. 6 del
6.3.2003 al fine di completare ed integrare il succitato Piano di Caratterizzazione;
- in data 28 luglio 2003 il Consorzio, in ottemperanza alla citata Ordinanza n. 6 del
6.3.2003 e successiva proroga n. 12 del 30.4.2003, ha presentato al Comune di
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Roncade i nuovi elaborati di completamento ed integrazione del Piano di
Caratterizzazione;
a seguito della Conferenza di Servizi svoltasi in data 19.9.2003 per l’esame e
l’approvazione delle integrazioni al Piano di caratterizzazione ed analisi di
rischio delle ex discariche lungo Via C. Augusta presentate dal Consorzio, è stata
emessa dal Comune di Roncade a carico del suddetto Consorzio l’Ordinanza n.
29 del 29.10.2003 al fine di completare con ulteriori elementi di indagine il
succitato Piano di Caratterizzazione;
in data 12 gennaio 2004 il Consorzio in ottemperanza alla citata Ordinanza n. 29
del 29.10.2003 ha presentato quanto richiesto;
in data 11.3.2004 con nota del Comune di Roncade prot. 3513 del 1.3.2004 è
stata convocata la Conferenza di Servizi ai fini dell’esame e dell’approvazione
definitiva della suddetta relazione e del Piano di Caratterizzazione, dandone
comunicazione al Consorzio con nota protocollo n. 3517 del 1.3.2004 ed ai
proprietari dei siti interessati con nota protocollo n. 3517 del 1.3.2004;
in data 25.6.2004 il Comune di Roncade ha emesso l’Ordinanza n. 16 e la
successiva proroga n. 22 del 13.10.2004 nei confronti del Consorzio al fine di
dare avvio alle procedure di caratterizzazione del sito così come stabilito dalla
Conferenza di servizi riunitasi l’11.3.2004;
alla fine del 2004 e nei primi giorni del 2005 il Consorzio comunicava al Comune
di Roncade e ai proprietari dei siti che entro il 10 gennaio sarebbero iniziate le
operazioni di sondaggio nei siti delle ex discariche secondo la planimetria
approvata dalla Conferenza di Servizi;
a causa di un lungo contenzioso con la Ditta Fornaci del Sile (proprietaria di uno
dei tre siti interessati) circa l’occupazione delle aree di proprietà per l’esecuzione
dei sondaggi necessari all’attività di caratterizzazione, le indagini vere e proprie
hanno avuto inizio solo nel maggio 2007;
in data 29 ottobre 2007 il Consorzio ha presentato al Comune di Roncade gli
esiti della Caratterizzazione;
in data 28 gennaio 2008 si è svolta presso il Settore Ecologia della Provincia di
Treviso un incontro tecnico per l’esame degli esiti della Caratterizzazione a cui
hanno preso parte il tecnico ed i rappresentanti del Consorzio, i tecnici del
Comune di Roncade, della Provincia di Treviso e dell’Arpav;
in data 20 maggio 2008 il Comune di Roncade ha trasmesso al Consorzio il
Verbale della suddetta riunione dalle cui conclusioni è emersa la necessità
dell’esecuzione di ulteriori indagini sui siti, in particolar modo sulla copertura
delle discariche nonchè un nuovo monitoraggio delle acque di falda;
a seguito della richiesta, fatta dal Comune di Roncade in data 7.1.2009, al tecnico
incaricato del Consorzio di notizie circa l’avvenuta esecuzione delle analisi
concordate in sede di riunione tecnica del 28 gennaio 2008, con nota 13 gennaio
2009 il tecnico stesso ha risposto che tali analisi non sono mai state eseguite;
con nota prot. 15543 (Roncade) e 56931 (Treviso) i Sindaci dei Comuni di
Roncade e di Treviso hanno chiesto al collegio di liquidatori di attuare entro un
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prefissato termine le indagini tecniche necessarie per portare a compimento in
tempi brevi il procedimento amministrativo per la caratterizzazione delle ex
discariche ed il conseguente definitivo progetto di bonifica delle stesse
verificando la possibilità di accedere ad eventuali contributi messi a disposizione
dalla Regione per gli interventi sulle ex discariche (ciò anche al fine di valutare la
fattibilità della riconversione delle aree per la produzione di energia rinnovabile);
con nota 16.9.2009 il collegio di liquidatori ha riscontrato, tra l’altro, che non è
assolutamente neppure pensabile l’attuazione di quanto richiesto nel termine
fissato e che i liquidatori non hanno alcun potere per avviare interventi di
bonifica e di riconversione delle aree, sia per carenze di mandato assembleare sia
per impossibilità oggettiva dovuta alla indisponibilità di tutti i siti da indagare;
dato atto che:
non risulta possibile assicurare in questa fase di liquidazione il regolare
funzionamento degli Organi previsti dallo Statuto del Consorzio, data la pluralità
degli Enti consorziati, e non viene ritenuto né conveniente né perseguibile la
ricostituzione del Consorzio che ha cessato i propri compiti istituzionali per i
quali era sorto;
è emersa la necessità di effettuare le operazioni di messa in sicurezza delle
suddette discariche prima di procedere allo scioglimento e liquidazione del
Consorzio con l’alienazione della “ex Canuto “;
occorre superare i problemi esposti dal collegio di liquidatori;
appare opportuno e necessario attribuire ad un organo straordinario i poteri
specifici per validamente portare a compimento lo scioglimento del Consorzio;
dato atto inoltre che l’art. 2, comma 186, della L. 23.12.2009 n. 191 stabilisce che in
relazione alle riduzioni dei contributi ordinari, i Comuni debbono adottare una serie
di misure di contenimento della spesa, tra cui la soppressione dei consorzi di funzioni
tra gli enti locali; verosimilmente detta norma intende riferirsi ai consorzi di cui
all’art. 31 del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 (Testo Unico sull’ordinamento degli enti
locali), aventi natura di forma associativa costituita per la gestione unitaria di servizi
e funzioni di titolarità degli enti locali; l’art. 1, comma 2, del D.L. 25.1.2010 n. 2 ha
previsto che (anche) la disposizione di cui al predetto comma 186 si applica a
decorrere dal 2011 ai singoli enti per i quali ha luogo il rinnovo del rispettivo
consiglio, con efficacia dalla data del medesimo rinnovo;
ritenuto a tal fine utile che sia individuato un Commissario straordinario, in
sostituzione dell’organo di liquidazione, con poteri adeguati ed in possesso
dell’esperienza tecnica necessaria a reperire le risorse per la messa in sicurezza delle
aree, anche mediante la riconversione delle stesse, a gestire i relativi lavori di messa
in sicurezza, alla alienazione dell’area consortile “ex Canuto" ed infine provvedere
alla liquidazione del Consorzio;
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ritenuto pertanto opportuno confermare l’iter procedimentale per il formale
scioglimento e liquidazione definitiva del Consorzio in parola ed affidare al Comune
di Treviso, quale detentore delle maggiori quote nel Consorzio, ed al Comune di
Roncade, quale Comune nel cui territorio sono ubicate le ex discariche, il mandato a
sostituire per le ragioni esposte l’attuale collegio di liquidatori provvedendo
congiuntamente alla nomina del Commissario straordinario il quale dovrà procedere
ai lavori ed alle attività indicate nella parte dispositiva della presente deliberazione;
visto lo Statuto del Consorzio;
visto il Testo Unico Enti Locali approvato con D. Lgs. 18.8.2000 n. 267;
visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente:
- dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze,
- dal Responsabile del Servizio Finanziario;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le
proposte della Giunta comunale, così articolate:
1.
di confermare, per le ragioni espresse in narrativa, l’iter procedimentale volto
allo scioglimento ed alla liquidazione definitiva del “Consorzio intercomunale di
Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani” e per l’effetto:
a) dare mandato congiunto ai Comuni di Treviso e di Roncade di sostituire il
collegio di liquidatori con un Commissario straordinario perché provveda,
con fase liquidatoria:
• ai lavori di messa in sicurezza delle ex discariche, reperendo le relative
risorse a mezzo di finanziamenti pubblici o, qualora non reperibili in tempi
congrui o risulti economicamente più vantaggioso per il Consorzio, con gli
introiti finanziari che tengano conto degli esiti del progetto preliminare di
cui al punto successivo;
• nel caso di cui all’ultima parte del punto precedente, alla redazione di un
progetto preliminare per la riconversione delle aree per la produzione di
energia rinnovabile a mezzo di impianti fotovoltaici con l’utilizzo di
eventuali finanziamenti pubblici e/o privati;
• a tutti gli adempimenti connessi allo scioglimento: accertamento dello
stato di consistenza patrimoniale, cessione dell’area di proprietà consortile,
ripartizione delle quote patrimoniali e definizione dei rapporti giuridici
attivi e passivi fra i consorziati, esistenti e/o pendenti alla data dello
scioglimento, ecc.;
• di porre a carico del patrimonio consortile gli oneri professionali del
Commissario straordinario;
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b) di approvare l’attribuzione al Commissario straordinario dei poteri che lo
Statuto del Consorzio prevede per l’Assemblea consorziale, per il Consiglio
Direttivo e per il Presidente necessari e finalizzati al compimento delle azioni
indicate nella precedente lettera a), fatte salve le competenze che residuano ai
Comuni consorziati come indicate nel successivo punto 3;
2.
tutte le attività svolte dal Commissario straordinario dovranno essere
rendicontate in appositi verbali;
3.
i verbali di cui al precedente punto 2, l’inventario, le risultanze della
liquidazione e lo schema di atto di scioglimento del Consorzio, nonché il
progetto preliminare per la riconversione delle aree dovranno essere approvati
dai Comuni consorziati su proposta del Commissario straordinario; ad avvenuta
approvazione, spetterà al Sindaco o suo delegato sottoscrivere l’atto di
scioglimento del Consorzio;
4.
la scrivente Amministrazione Comunale dichiara di essere disponibile
all’acquisizione dell’area (ex discarica) di proprietà del Consorzio, da destinare
alla realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia pulita,
dando atto che l'eventuale spesa sarà assunta con successivo provvedimento.
Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione
riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione
sull’argomento posto in trattazione.
DISCUSSIONE
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Nessuno si offenda se
tratterò come una sciatteria questa proposta di deliberazione. Credo che il Consiglio
comunale abbia una dignità tale per cui in questa sede non possono arrivare atti di
siffatta confezione. Si parla dello scioglimento di un Consorzio, operazione che va
avanti dall’anno 1995, attraversando quindi tre mandati e metà del quarto. Mi
piacerebbe capire dal 1995 ad oggi quanto abbiamo dovuto spendere. Non c’è
neppure il Piano finanziario. Nominiamo questo commissario con i poteri dello
Statuto del Consorzio, senza conoscerne almeno il nome. Dico "sciatteria" anche dal
punto di vista formale perché scriviamo al punto 1 del deliberato che diamo mandato
al Comune: "Il Consiglio comunale dà mandato al Comune…". Ma cosa vuol dire? Il
Consiglio comunale darà mandato all’Amministrazione, alla Giunta, non dà mandato
al Comune.
Inoltre, al punto 4 del deliberato scriviamo: "La scrivente Amministrazione comunale
dichiara di essere disponibile all’acquisizione dell’area". Che significa in una
delibera: "La scrivente Amministrazione comunale dichiara di essere disponibile
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all’acquisizione dell’area?". Sarà il Consiglio comunale semmai a dire: "si impegna,
dichiara, invita…"
Ne usciamo impauriti tutti noi e me ne dispiace perché credo a questo nostro incarico
e sono convinto che la città ha bisogno del nostro impegno si prega di lasciare da
parte la sciatteria.
SEGRETARIO GENERALE: Da un punto di vista sostanziale e giuridico la
deliberazione ha i requisiti per poter proseguire.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): In Commissione ho votato a
favore. Da anni non opera più - Roncade ha i siti - deve essere bonificato, chi paga?
Necessita un liquidatore, necessita un commissario. Il Consigliere Bolzonello tuttavia
ha parlato con molta serietà e sarebbe giusto che gli rispondesse l’Assessore Zugno e
questa delibera fosse rinviata a prossima discussione.
PRESIDENTE: Arguisco che la sua dichiarazione di voto è per l’astensione.
L’Assessore Zugno non è presente.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Chiederei di rinviare l'argomento
perché sarebbe interessante sentire in proposito l’Assessore Zugno. Se il Presidente
ritiene impossibile il rinvio della deliberazione, mi adeguerò.
PRESIDENTE: Non sono io che ritengo impossibile o meno rinviare la
deliberazione.
Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese
per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 3 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale.
Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Borrelli D., Cianci.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
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Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 30/10/DCC
28.4.2010
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della votazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 3 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale.
Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Borrelli D., Cianci.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata
eseguibilità della deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di confermare, per le ragioni espresse in narrativa, l’iter procedimentale volto allo
scioglimento ed alla liquidazione definitiva del “Consorzio intercomunale di
Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani” e per l’effetto:
a) dare mandato congiunto ai Comuni di Treviso e di Roncade di sostituire il
collegio di liquidatori con un Commissario straordinario perché provveda, con
fase liquidatoria:
• ai lavori di messa in sicurezza delle ex discariche, reperendo le relative
risorse a mezzo di finanziamenti pubblici o, qualora non reperibili in tempi
congrui o risulti economicamente più vantaggioso per il Consorzio, con gli
introiti finanziari che tengano conto degli esiti del progetto preliminare di
cui al punto successivo;
• nel caso di cui all’ultima parte del punto precedente, alla redazione di un
progetto preliminare per la riconversione delle aree per la produzione di
energia rinnovabile a mezzo di impianti fotovoltaici con l’utilizzo di
eventuali finanziamenti pubblici e/o privati;
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 30/10/DCC
28.4.2010
• a tutti gli adempimenti connessi allo scioglimento: accertamento dello
stato di consistenza patrimoniale, cessione dell’area di proprietà consortile,
ripartizione delle quote patrimoniali e definizione dei rapporti giuridici
attivi e passivi fra i consorziati, esistenti e/o pendenti alla data dello
scioglimento, ecc.;
• di porre a carico del patrimonio consortile gli oneri professionali del
Commissario straordinario;
b) di approvare l’attribuzione al Commissario straordinario dei poteri che lo
Statuto del Consorzio prevede per l’Assemblea consorziale, per il Consiglio
Direttivo e per il Presidente necessari e finalizzati al compimento delle azioni
indicate nella precedente lettera a), fatte salve le competenze che residuano ai
Comuni consorziati come indicate nel successivo punto 3;
2. tutte le attività svolte dal Commissario straordinario dovranno essere rendicontate
in appositi verbali;
3. i verbali di cui al precedente punto 2, l’inventario, le risultanze della liquidazione
e lo schema di atto di scioglimento del Consorzio, nonché il progetto preliminare
per la riconversione delle aree dovranno essere approvati dai Comuni consorziati
su proposta del Commissario straordinario; ad avvenuta approvazione, spetterà al
Sindaco o suo delegato sottoscrivere l’atto di scioglimento del Consorzio;
4.
la scrivente Amministrazione Comunale dichiara di essere disponibile
all’acquisizione dell’area (ex discarica) di proprietà del Consorzio, da destinare
alla realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia pulita,
dando atto che l'eventuale spesa sarà assunta con successivo provvedimento.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
1
N. 31/10/2010
28.4.2010
OGGETTO: Società Cooperativa Sociale "C'era una volta" – Costruzione di edificio
da destinare a micronido.
Riconoscimento dell’interesse pubblico dell'intervento e approvazione
dello schema di convenzione ai sensi dell’art.66 delle Norme Tecniche
di Attuazione del PRG .
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
In data 23.4.2008 la Società Cooperativa Sociale "C’era una volta", nella persona del
legale rappresentante Sig.ra Giorgina Minuzzo, ha presentato richiesta di permesso di
costruire per la realizzazione di un edificio da destinare a micronido in via Stretta (S.
Antonino).
La Società Cooperativa è proprietaria di un terreno sul quale insiste un edificio
attualmente adibito a micronido, con capacità ricettiva autorizzata dalla Regione per
n. 12 bambini. A seguito della realizzazione del nuovo edificio tale struttura verrà
dismessa in quanto non funzionale e non a norma.
La società ha chiesto di potere edificare un nuovo edificio, in prossimità
dell'esistente, da destinare a micronido, ampliando la capacità ricettiva a n. 32
bambini.
Il nuovo edificio è così composto:
– piano terra: 3 aule destinate a zona attività e riposo, mensa, servizi;
– piano primo: cucina e dispensa, ufficio, servizi.
Il Piano Regolatore Generale vigente ricomprende l’area nella zona territoriale
omogenea F, sottozona F4, destinata ad ospitare attrezzature scolastiche.
L’art. 66 delle N.T.A norma le zone F in generale. Tali aree “sono preordinate
all’esecuzione delle opere da parte di enti, amministrazioni pubbliche e di altri enti
istituzionalmente competenti.
Il Consiglio comunale, con apposita deliberazione, può consentire l’esecuzione di
queste opere anche da parte dei privati, di associazioni e di cooperative, a
condizione che sia adeguatamente garantito e vincolato, mediante
convenzionamento, il perseguimento delle finalità, pubbliche o di uso pubblico,
proprie della zona.”
La sottozona F.4 è disciplinata dall’art. 71 delle Norme Tecniche di Attuazione,
relativo alle “zone destinate all'istruzione di ogni ordine e grado".
La Società Cooperativa "C’era una volta", con nota prot. n. 79878 del 13.11.09, ha
espresso la propria disponibilità a stipulare con il Comune di Treviso una
convenzione che garantisca il perseguimento delle finalità di uso pubblico della
struttura, in ottemperanza alle prescrizioni dell’art. 66 delle Norme Tecniche di
Attuazione del PRG vigente. Il testo proposto è stato vagliato ed integrato dai
competenti uffici dell’Amministrazione comunale.
Lo schema di convenzione è stato sottoposto all'esame delle Commissioni Consiliari
2^ e 4^ nella seduta del 18 Gennaio u.s., nel corso della quale sono stati richiesti
alcuni adeguamenti.
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N. 31/10/2010
28.4.2010
In data 15.3.2010 prot. 18903, la Società Cooperativa Sociale "C'era una volta" ha
presentato lo schema di convenzione adeguato alle richieste formulate, unitamente ad
alcune modifiche concordate con il competente Settore Welfare.
Nella definitiva formulazione che si sottopone all’esame del Consiglio Comunale i
contenuti rilevanti della bozza di convenzione sono costituiti dagli obblighi a carico
della società, che così si riassumono:
• la riserva di n. 2 posti presso la nuova struttura, da destinare a bambini
individuati dal Comune di Treviso (Settore Welfare) i quali pagheranno una retta
alla Cooperativa (comprensiva di frequenza + costo pasto giornaliero)
corrispondente a quella prevista dal vigente Regolamento comunale in materia;
• l'utilizzo del servizio di micronido, per tali bambini, avverrà nella fascia oraria
7.30 / 16.30, dal lunedì al venerdì, dal 1 settembre al 30 giugno.
La proposta di deliberazione che si sottopone all’esame del Consiglio comunale
riconosce (stanti le finalità dell’impianto scolastico ed i contenuti dello schema di
convenzione) l’interesse pubblico dell’intervento e approva la bozza di convenzione
che garantisce e vincola il perseguimento delle finalità pubbliche mediante il
parziale utilizzo pubblico della struttura, secondo le modalità contenute nella
convenzione medesima, ai fini del rilascio del permesso di costruire in zona F4.
In base a tali presupposti, può essere:
1. riconosciuto l’interesse pubblico dell’intervento,
2. approvato lo schema di convenzione proposto, che vincola la specifica
destinazione dell'intervento e disciplina il parziale uso pubblico della struttura, così
come prescritto dall’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG.
Ciò premesso,
visto il Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione di G.R. n. 2039 del 2
luglio 2004 e le successive varianti;
visto il D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380;
visto il progetto edilizio e lo schema di convenzione presentati dalla la Società
Cooperativa Sociale "C'era una volta";
dato atto che la proposta di deliberazione è stata illustrata alle Commissioni
Consiliari 2^ e 4^, nella seduta congiunta del 18.1.2010, che hanno richiesto alcuni
adeguamenti;
visto lo schema di convenzione adeguato e modificato, presentati dalla Società
Cooperativa Sociale "C'era una volta" in data 15.3.2010 prot. 18903;
dato atto che la proposta di deliberazione è stata illustrata alle Commissioni
Consiliari 2^ e 4^, nella seduta congiunta del 19.4.2010;
visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per
gli effetti dell’art.49 del D. Lgs.n.267/2000, dal dirigente del Settore Sportello
Unico;
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
3
N. 31/10/2010
28.4.2010
dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs.n. 267 del 2000 il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte
del responsabile della Ragioneria in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata;
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. riconoscere, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG,
l’interesse pubblico della struttura per la cui realizzazione è richiesto il permesso
di costruire da parte della Società Cooperativa Sociale "C'era una volta",
legalmente rappresentata dalla Sig.ra Minuzzo Giorgina, relativo alla costruzione
di edificio da destinare a micronido in via Stretta, località S. Antonino.
L’immobile è censito catastalmente al foglio 50 mappali nn. 129 e 180, come
specificato negli elaborati progettuali depositati in data 24.4.2008 prot. n. 32089
ed integrati in data 17.12.2008 prot. n. 93973, in data 18.3.2009 prot. n. 19630, in
data 7.4.2009 prot. n. 25253, in data 3.8.2009 prot. n. 53550, in data 13.11.2009
prot. n. 79878 , in data 27.1.2010 prot. n. 6158 e in data 15.3.2010 prot. n. 18903,
in atti presso gli uffici del Servizio Attività Edilizia e costituiti da:
− relazione tecnica;
− n.2 elaborati grafici;
− schema di convenzione;
2. approvare, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, lo
schema di convenzione allegato a formare parte integrante della presente
deliberazione, che vincola la specifica destinazione dell'intervento e disciplina il
parziale uso pubblico della struttura, la cui stipula dovrà avvenire prima del
rilascio del permesso di costruire;
3. dare atto che il permesso di costruire sarà rilasciato con le prescrizioni
eventualmente formulate dagli uffici dell'Amministrazione comunale e da enti
terzi in fase di esame del progetto ed a seguito di sottoscrizione della
convenzione.
Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione
riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione
sull’argomento posto in trattazione.
Nessuno intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per
alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto.
VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi.
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 35 Consiglieri.
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Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 31/10/2010
28.4.2010
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata ad unanimità di voti la proposta di deliberazione sopra
indicata.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 35 Consiglieri.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata ad unanimità di voti l’immediata eseguibilità della
deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di riconoscere, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG,
l’interesse pubblico della struttura per la cui realizzazione è richiesto il permesso
di costruire da parte della Società Cooperativa Sociale "C'era una volta",
legalmente rappresentata dalla Sig.ra Minuzzo Giorgina, relativo alla costruzione
di edificio da destinare a micronido in via Stretta, località S. Antonino.
L’immobile è censito catastalmente al foglio 50 mappali nn. 129 e 180, come
specificato negli elaborati progettuali depositati in data 24.4.2008 prot. n. 32089
ed integrati in data 17.12.2008 prot. n. 93973, in data 18.3.2009 prot. n. 19630, in
data 7.4.2009 prot. n. 25253, in data 3.8.2009 prot. n. 53550, in data 13.11.2009
prot. n. 79878 , in data 27.1.2010 prot. n. 6158 e in data 15.3.2010 prot. n. 18903,
in atti presso gli uffici del Servizio Attività Edilizia e costituiti da:
− relazione tecnica;
− n. 2 elaborati grafici;
− schema di convenzione;
2. di approvare, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG,
lo schema di convenzione allegato a formare parte integrante della presente
deliberazione, che vincola la specifica destinazione dell'intervento e disciplina il
parziale uso pubblico della struttura, la cui stipula dovrà avvenire prima del
rilascio del permesso di costruire;
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
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N. 31/10/2010
28.4.2010
3. di dare atto che il permesso di costruire sarà rilasciato con le prescrizioni
eventualmente formulate dagli uffici dell'Amministrazione Comunale e da enti
terzi in fase di esame del progetto ed a seguito di sottoscrizione della
convenzione.
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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Segretario Generale
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N. 18/10/ACC
28.4.2010
OGGETTO: Questione pregiudiziale del Cons. Manildo (Partito Democratico) per
il rinvio della trattazione della proposta di deliberazione "Variante
parziale n. 30 al PRG" a successiva seduta.
PRESIDENTE: Prego, Consigliere Manildo, per tematiche omogenee.
CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Per opportunità e non per
incompatibilità, io non partecipo e quindi non voto questa delibera.
- esce Zampese (pres. n. 35) Cambio Presidenza Salvadori/Barbisan (h. 22.00)
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Abbiamo già anticipato, in Conferenza
dei capigruppo, le perplessità riguardo a questa proposta di delibera. Come già fatto
in quella sede, poniamo una questione pregiudiziale. La questione pregiudiziale si
fonda sulla formulazione di uno dei punti della delibera, laddove si legge:
"Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro
di Piano attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli
edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad
ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata
cartografia".
Abbiamo lungamente discusso nella Conferenza dei capigruppo circa la disparità di
istruttoria che c’è rispetto ai vari punti che compongono questa delibera.
Negli emendamenti che abbiamo presentato, abbiamo dimostrato come ci siano dei
documenti assolutamente inequivocabili da cui si dimostra che questa domanda non
ha alcun senso, anche per il fatto che, dai documenti allegati alla delibera, l’art. 25
delle Norme Tecniche di Attuazione e anche dalla stampa del CD - che il Segretario
ci ha fatto gentilmente avere – si vede come nella proposta di variante sia totalmente
vuoto il numero corrispondente alla superficie territoriale.
Secondo noi la delibera non è stata formulata in modo idoneo per essere posta al
Consiglio comunale, che si troverebbe sostanzialmente a votare un dubbio piuttosto
che a votare un’affermazione, come in teoria dovrebbe essere fatto.
È sempre valida, poi, la richiesta di votarla punto per punto. Quindi, se si vuole
stralciare questo punto, già diamo il nostro assenso, altrimenti riproponiamo la
questione sospensiva e pregiudiziale affinché la delibera ritorni in Commissione e
venga svolta adeguata istruttoria.
Entreremo eventualmente sul merito, nel corso dell’eventuale discussione.
ASS. MARTON: Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di
adeguamento alla variante del settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai
sensi dell’art. 48, L.R- n. 11.
Premesso che con delibera del Consiglio regionale n. 58 in data 26.7.2007 sono state
approvate le varianti di settore al piano ambientale del Parco Naturale del Fiume Sile;
verificato che l’art. 47 delle Norme di Attuazione del predetto piano ambientale
stabilisce che i Comuni interessati al Piano del Parco del Sile, relativamente alle aree
comprese nel perimetro del Parco e nelle aree esterne al Parco, debbono apportare
2
N. 18/10/ACC
28.4.2010
con apposita variante allo strumento urbanistico comunale gli adeguamenti necessari
e conseguenti all’approvazione del detto piano ambientale.
Come tutti sapete benissimo, questa variante non è relativa solo al Comune di
Treviso, ma è relativa a tutti i Comuni che, iniziando da Vedelago, si affacciano
lungo il Sile fino a Quarto d’Altino, cioè tutti i Comuni rivieraschi. Nel nostro
Comune ci sono una serie puntuale di interventi, alcuni semplici altri un po’
complicati che, interessando tutti la variante è il caso di riepilogare brevemente.
C’è l’ambito di via Plinio il Vecchio: la richiesta è di ridurre il perimetro di area con
funzioni di interesse pubblico, stralciando l’area di pertinenza di un’abitazione
privata. E questa proposta è stata accolta.
Poi c’è via Ferretton: richiesta di individuare una nuova ZUC, zona di
urbanizzazione controllata, in zona agricola. Questo è il caso in cui vi è una
superficie, un volume costituito da un capannone di circa 3.000 m.3 proprio a ridosso
alla riva del Sile e si chiede lo spostamento più a nord con relativo piano di recupero.
Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (h. 22.05)
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Ai sensi dell’art. 54 chiediamo il rinvio
della trattazione della delibera perché sul punto – devo leggere il quesito – di:
“confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro
di Piano attuativodenominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici
e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, al
confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata
cartografia", la domanda, così come è posta, è contraria a un documento della
Regione Veneto che abbiamo allegato agli emendamenti, in cui si capisce
chiaramente che l’area dove si dovrà svolgere l’intervento è l’intero ambito.
In ogni caso, la variante del Parco Naturale e Regionale del fiume Sile non ha
modificato in alcun modo il perimetro del piano attuativo, così come individuato nel
P.R.G. del Comune di Treviso e normato dall’art. 25 delle N.T.A. Tanto è vero che,
nel documento allegato delle N.T.A., pagina 3, art. 25, sul piano vigente è indicata la
superficie al n. 3, mentre sulla variante non è indicata alcuna superficie. Questo
dimostra quantomeno una carenza di istruttoria. Quindi, secondo noi, la delibera non
è pronta per essere posta all’attenzione del Consiglio comunale.
Visto che di nuovo abbiamo la parola, sottolineo gli aspetti già evidenziati in
Conferenza dei Capigruppo circa la particolarità del procedimento di questa variante.
Noi ci troviamo qui a discutere una variante di adeguamento, nata in un modo
particolare, probabilmente non conforme alle norme che regolano la procedura.
Infatti, anche dai documenti che vi abbiamo allegato negli emendamenti, si vede che
l’iniziativa per questa variante è nata da un emendamento inviato da Antonio
Confortin, Presidente dell’Ente Parco Sile, motu proprio. Ora, come abbiamo già
evidenziato, il Presidente del Parco Sile non è un soggetto idoneo a promuovere
queste iniziative, casomai dovrebbe esserlo il Consiglio del Parco, di concerto con
altri Enti. Non risulta, però, che questi Enti, tra cui anche il Comune di Treviso,
abbiano redatto alcun atto in proposito; mi risulta che non ci sia alcun documento
scritto, anche se richiamato nella lettera di Antonio Confortin, dove si parla di
concerto con il Comune di Treviso, né che ci sia alcun documento del Comune di
Treviso sul punto.
3
N. 18/10/ACC
28.4.2010
In sintesi, noi abbiamo delle perplessità sulla legittimità della delibera. In primo
luogo, per quello che interessa la questione pregiudiziale, siamo certi che la
domanda, così com’è posta, non sia una domanda corretta da porre al Consiglio
comunale, anche alla luce dei documenti che già il Consiglio comunale ha e da cui
può trarre un convincimento diverso rispetto a quello oggetto della domanda.
PRESIDENTE: Grazie Consigliere Manildo. Per le considerazioni che lei ha già
avuto modo di richiamare nel corso del suo intervento, per quelle che abbiamo
sostenuto nel corso della Conferenza dei Capigruppo e per i successivi chiarimenti di
tipo tecnico, intervenuti con la presentazione dei documenti, che sono stati integrati,
il mio personale parere, cioè il parere del Presidente, è che la questione pregiudiziale
vada respinta. Però su questo vi è la possibilità, ovviamente, di interporre rifiuto e
sarà il Consiglio che si esprime.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Sul punto, volevo soltanto evidenziare
al Presidente che il documento, stampato dal CDE, è esattamente identico a quello
che avevo mostrato alla Conferenza dei capigruppo dove avevo segnalato che
mancava la superficie, quindi le perplessità non sono state colmate. Se il
convincimento del Presidente, nel respingere la questione pregiudiziale, è data dal
fatto che l’integrazione documentale lo soddisfa, l’integrazione documentale è
identica rispetto ai documenti che ci sono stati sottoposti in Conferenza dei
capigruppo.
Comunque, ovviamente, c’è l’opposizione da parte nostra al rigetto della questione
pregiudiziale. In ogni caso, poi, chiediamo la convocazione della Conferenza dei
capigruppo.
PRESIDENTE: L’Assessore sta chiarendo un ulteriore passaggio di tipo tecnico e
poi andiamo in votazione sulla pregiudiziale. Eventualmente, poi, chiederete la
Conferenza dei capigruppo.
ASS. MARTON: Certamente su alcuni passaggi il Consigliere Manildo ha
pienamente ragione, nel senso che questa variante è stata fatta direttamente dall’Ente
Parco del Sile. Il Parco del Sile l’ha trasmessa alla Regione, dove è passata prima mi sembra - alla Sezione Parchi, poi alla Sezione Urbanistica e, alla fine, alla
Commissione Urbanistica. In quest’ultima Commissione ne hanno discusso
parecchio e hanno apportato delle modifiche. Siamo stati convocati una o due volte
in Commissione, dove gli aspetti principali posti dai vari commissari erano relativi
alla formazione del parco, quello ad uso pubblico di circa 13.000 metri, posto
perpendicolarmente all’asta del Sile, piuttosto che parallelamente; c’era il vincolo di
dire che i volumi deturpanti verranno abbattuti e ricostruiti a nord e l’altezza degli
stessi non dovrà essere superiore ai Molini storici dei Mandelli.
C’era poi, una terza prescrizione, che troviamo già nel P.R.G., relativa al recupero, al
restauro secondo il grado di protezione. Queste cose sono state confermate e mi
sembrava che tutti fossero d’accordo.
Adesso non so se sia stata votata all’unanimità, però mi sembrava che avesse un
notevole consenso da parte dei vari Consiglieri.
Nel luglio 2007 questa variante, poi, è stata approvata dalla Regione ed è stata
trasmessa direttamente ai vari Comuni per adottarla. Si è svolta una serie di incontri
4
N. 18/10/ACC
28.4.2010
tecnici, relativamente alle schede “K”, ad una procedura un po’ particolare che si era
adottata in Commissione consiliare. Quando il Consigliere Manildo fa riferimento
alla procedura, io non so se la procedura sia stata corretta, so che erano stati
presentati una serie di emendamenti da parte di alcuni Comuni su varie aree. Infine è
stata la Regione stessa ad approvare questo documento.
Adesso la Regione ci dice: “andate in adeguamento”. Per quanto riguarda
l’adeguamento, ci sono delle cose forse semplici, banali, che sono completamente in
contrasto con la nostra normativa e anche con destinazioni di piano. Per esempio,
dalle parti di via Pasteur ci dicono di provvedere al cambio di destinazione d’uso di
un fabbricato. Noi non possiamo cambiare la destinazione d’uso in quanto quel
fabbricato non è legittimo, è abusivo, dunque cosa cambiamo?
Ci sono poi quei due fabbricati in via Bernardi, dove la proposta della Regione è la
trasformazione da uso artigianale in direzionale o commerciale e noi, anche se
l’intenzione della Regione è buona e l’abbiamo valutata positivamente, abbiamo
dovuto dire tecnicamente di no, in quanto permane la zona agricola e non ci hanno
imposto la ZUC.
Per il resto, quello che noi abbiamo proposto di approvare di questa variante, ci
sembra collimi perfettamente con il nostro strumento urbanistico.
Per quanto riguarda il discorso della precisazione, lei, avvocato Manildo, ha
perfettamente ragione perché noi, in Giunta, abbiamo aggiunto questi due indirizzi. a
livello di scrupolo Infatti si tratta soltanto di indirizzi, perché è vero che parliamo dei
Molini Mandelli, ma anche del parcheggio da realizzare dietro la scuola elementare
San Giovanni Bosco di Canizzano, laddove chiediamo di ampliare di poco l’ambito,
diversamente il progetto previsto dai Lavori pubblici non ci sta in quell’ambito
urbanistico.
Naturalmente è logico che è un errore cartografico. Per quanto riguarda i Molini
Mandelli invece, abbiamo una copia che va un po’ attimino al di là della Storga
stessa, ma quando io vado a leggere le richieste esse sono: trasformare parte di una
zona agricola con funzione di interesse pubblico in una nuova ZUC (Zona di
Urbanizzazione Controllata), la nuova ZUC già ce l’impongono loro a livello di
cartografia.
Poi ci dicono: collocare nella nuova ZUC – Zona di Urbanizzazione Controllata – i
volumi deturpanti, demolizione e ricostruzione dei volumi attualmente collocati in
fregio al complesso di interesse storico, senza omettere la volumetria esistente.
E allora è logico che questa demolizione - sappiamo dove è, a ridosso dei Molini
storici - ci dicono dove metterla, qua all’interno della ZUC. Dunque, accogliamo
anche questa. Poi ci dicono: "recupero intero, compendio edifici storici, destinazioni
pubbliche, parco, ricomposizione volumi deturpanti, con destinazione d’uso
residenza e servizi/attività di vicinato, oppure di mitigazione ambientale,
sistemazione idraulica del fiume Storga e pertinenze, riqualificazione ambientale di
aree con funzioni di interesse pubblico". E accogliamo anche questa.
Poi la richiesta: “cessione gratuita di parte degli edifici storici ad Ente Parco del Sile
e Comune”. E dopo naturalmente c’è il parco pubblico, che avevamo citato prima.
Sono una serie di punti sui quali, se la cartografia fosse perfettamente esatta, noi non
avremmo alcun dubbio, ma è solo uno scrupolo. Se volete possiamo togliere,
eventualmente, anche questo, e dopo chiederemo delle spiegazioni maggiori. Per
quanto riguarda il perimetro di Canizzano, mi sentirei di non toglierlo perché mi
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N. 18/10/ACC
28.4.2010
sembrerebbe assurdo che, magari, saltasse il parcheggio, già fatto dall’Ufficio dei
lavori pubblici , per non zonizzare due o tre metri in più.
E qui è talmente evidente, a livello di cartografia, che noi chiediamo una specifica
ulteriore.
Eventualmente la prescrizione, che è un indirizzo più che una prescrizione, data dalla
Giunta si può anche togliere. Se la togliamo, per noi il nostro ambito è questo.
PRESIDENTE: Scusate, noi siamo in una fase in cui è stata posta una pregiudiziale,
a fronte della quale c’è stata un’espressione di rigetto da parte del Presidente. Quindi
prego i Consiglieri di riprendere tutti i propri posti perché, a seguito del rigetto da
parte del Presidente, vi è stata l’opposizione da parte del proponente. Quindi siamo
chiamati alla votazione della questione pregiudiziale.
Il Presidente pone in votazione (a scrutinio palese per appello nominale come
chiesto dai gruppi consiliari di minoranza) ai sensi dell'art. 54, comma 2 del
regolamento del Consiglio comunale la questione pregiudiziale sulla proposta di
deliberazione: “Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di
adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume
Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/04. Adozione” sollevata dal
Consigliere Manildo (Partito Democratico).
Precisa che il voto "sì" significa l'accoglimento della pregiudiziale ed il voto
"no" il respingimento della stessa.
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Zampese.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Gobbo
Aloisi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli D.
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Favorevoli
Contrari
no
no
no
no
sì
sì
no
no
sì
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
6
N. 18/10/ACC
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
14
21
0
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti la questione pregiudiziale.
*******
CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): La riunione dei Capigruppo? Non è una
concessione. Ci siamo lasciati con questo intento e ora, Presidente, risponde che non
serve. Vorrei capire chi ha detto che non serve perché se io sono venuto a
mezzogiorno in Conferenza dei capigruppo per perdere due ore di tempo, mi sento un
po’ preso in giro. Ha un senso partecipare alla Conferenza dei capigruppo perché le
decisioni vengano poi rispettate, altrimenti ne faccio volentieri a meno.
PRESIDENTE: La posizione che mi porta a dire che la riunione dei capigruppo, di
fatto, è inutile, sta tutta nelle dichiarazioni del Consigliere Manildo, il quale è stato
portavoce nel corso della Conferenza dei capigruppo di una serie di posizioni, che
non si sono modificate rispetto a ciò che abbiamo discusso alle ore 12.30.
Nel frattempo ho anche sentito i Capigruppo di maggioranza e mi pare che la
situazione sia quella delle ore 12.30. Per questa ragione ho espresso la mia
perplessità. Ma facciamo pure la riunione dei Capigruppo, non c’è alcun problema.
La seduta viene sospesa dal Presidente per una riunione dei Capigruppo
consiliari – h. 22.20
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il
Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Zampese.
1
N. 32/10/DCC
28.4.2010
OGGETTO: Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento
alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai
sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/2004. Adozione.
- rientra Atalmi (pr. n. 36) La seduta riprende alle ore 23.18
Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto,
che di seguito si riporta.
Premesso che con deliberazione del Consiglio Regionale n. 58 in data 26.07.2007,
sono state approvate le Varianti di Settore al Piano Ambientale del P.N.R.S.;
Verificato che l’articolo 47 delle Norme di Attuazione del predetto Piano Ambientale
stabilisce che i Comuni interessati dal PNRS – relativamente alle aree comprese nel
perimetro del parco e nelle aree esterne al parco - debbono apportare, con apposita
variante allo strumento urbanistico comunale, gli adeguamenti necessari e
conseguenti all’approvazione del Piano Ambientale o sue varianti;
Richiamate
- la Legge Regionale n. 40 del 16.8.1984 recante, "Nuove norme per la istituzione
di parchi e riserve naturali regionali";
- la Legge Regionale n. 8 del 28.1.1991 recante, "Norme per l’istituzione del Parco
Naturale Regionale del Fiume Sile", laddove:
all’articolo 2, ha stabilito le finalità del Piano Ambientale fra le quali si ricordano
in primis la protezione del suolo, del sottosuolo, della flora, della fauna,
dell’acqua, delineando l’obiettivo primario inerente la funzione del parco
ovvero, la conservazione dei valori ecologici e la valorizzazione del proprio
patrimonio naturale;
all’articolo 6, ha stabilito che, Il Piano Ambientale ha valenza paesistica ai sensi
dell'art. 124 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61, e l'efficacia di piano di
area regionale; la sua approvazione comporta, quando si tratti di prescrizioni e
vincoli, l'automatica variazione degli strumenti urbanistici, generali e attuativi,
in corrispondenza alle prescrizioni e ai vincoli approvati;
Precisato che,
- sulla base del richiamato quadro normativo e con riferimento all’articolo 3 della
L.R. n. 8/1991 istitutiva del parco, il Piano Ambientale assumendo e regolando
contenuti di ordine naturalistico-ambientale, ed essendo sovraordinato al Piano
Regolatore Generale, ne determina l’automatico adeguamento, con riferimento
alle prescrizioni e ai vincoli rientranti in questo ordine di contenuti, demandando
alla competenza comunale la definizione dei contenuti inerenti l’assetto
urbanistico-territoriale;
- le modifiche introdotte nel P.R.G. per adeguarlo alle Varianti di settore del Piano
Ambientale riguardano le tematiche specifiche e puntuali che sono state
analizzate e recepite quali argomenti oggetto della variante di adeguamento,
nell’ordine seguente:
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
28.4.2010
Settore Attività Produttive
La Variante al Parco di compone di schede di indirizzo inerenti il censimento
delle attività produttive; queste sono state valutate al fine di definire le
modalità di adeguamento dello strumento urbanistico generale
compatibilmente con le finalità dell’Ente Parco e nel rispetto delle previsioni
urbanistiche attualmente vigenti. Tale recepimento è esplicitato negli elaborati
di progetto n. 2 e 4 allegati al presente provvedimento;
Settore Paesaggio e Struttura Urbana
In relazione al Settore in questione sono state apportate le modifiche alla
zonizzazione, così come esplicitato negli elaborati di progetto n. 2 e 3 allegati
al presente provvedimento, con riferimento ai seguenti ambiti:
- Via Plinio il Vecchio;
- Via Ferretton;
- Via Pasteur;
- Mulini Canizzano;
- Via Canizzano;
- Mulini Mandelli;
- Burci.
Manufatti Idraulici e Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico
Seguendo le indicazioni fornite dall’Ente Parco Sile, si è proceduto alla
ricognizione dei manufatti idraulici e delle ville riportate nel Piano
Ambientale per assicurare il loro corretto inserimento nella cartografia di
P.R.G.. Sono stati pertanto individuati correttamente ed univocamente i
manufatti oggetto di ricognizione ed aggiunti i simboli mancanti, così come
esplicitato nell’elaborato di progetto n.4 allegato al presente provvedimento;
Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale (Zone SIC-ZPS)
Trattasi di due Siti di Interesse Comunitario e di una Zona di Protezione
Speciale, così indentificati:
- SIC IT 3240031 - Fiume Sile da Treviso est a San Michele Vecchio;
- SIC IT 3240028 - Fiume Sile dalle sorgenti a Treviso Ovest;
- ZPS IT 3240019 - Fiume Sile: Sile Morto e ansa a S. Michele Vecchio.
I perimetri degli ambiti sopra richiamati sono riportati nell’elaborato di progetto n.4
allegato al presente provvedimento.
Con comunicazione di Giunta comunale n. 49-140 del 19.11.2007, è stata assunta la
decisione di incaricare il Settore scrivente per la redazione della variante urbanistica
n. 30 al PRG, in ottemperanza al provvedimento del Consiglio Regionale n. 58 del
26.7.2007 inerente l’approvazione delle Varianti di Settore al Parco Naturale
Regionale del fiume Sile;
Con l’occasione si è ritenuto opportuno anche recepire la deliberazione del Consiglio
regionale n. 77 del 15.6.2006 (BUR n. 64 del 18.7.2006) con la quale era stata
approvata la variante al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume
Sile denominata "I Burci" inerente l’area dell’azienda agricola "Le Farfalline";
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
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Con determinazione dirigenziale n. 648 del 7.4.2008 è stato costituito il gruppo di
progettazione comprendente il personale del Settore Pianificazione Territoriale e
Urbanistica;
Vista,
- la nota della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e Parchi pervenuta
al Comune in data 22.9.2008, prot. n. 69875, relativa alla necessità di sottoporre a
Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.) la variante in oggetto;
- la delibera di Giunta n. 112 dell'1.4.2009, con la quale veniva approvato una
schema di convenzione che demandava all’Ente Parco l’affidamento dell’incarico
per la redazione dell’indagine ambientale sopra citata, pervenuta nella stesura
definitiva in data 8.4.2010, prot. 25734;
Dato atto che, in ottemperanza ai disposti dell’art. 6 del vigente Regolamento
Comunale per gli incentivi per le attività di progettazione e di pianificazione,
l’attività di progettazione condotta dal personale del Settore Pianificazione
Territoriale e Urbanistica è risultata rispettosa delle modalità di espletamento
dell’incarico concordate con l’Amministrazione Comunale;
Visti gli elaborati di progetto predisposti ai fini del recepimento nel P.R.G. delle
indicazioni, prescrizioni e vincoli approvati con deliberazione del Consiglio
Regionale n. 58 in data 26.7.2007 così composti:
1. Relazione;
2. NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante";
3. Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante":
4. Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91:
Attività produttive in zona impropria (schede 1-7):
Manufatti idraulici (schede 1-15);
Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22);
Zone SIC-ZPS (schede 1-3);
5. Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000);
6. Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.);
7. Valutazione di Incidenza Ambientale.
Si precisa che l’elaborato n. 6 riguarda le indagini inerenti il censimento delle attività
produttive del Piano Ambientale.
Preso atto che rispetto alla proposta progettuale predisposta dagli uffici del Settore
Urbanistica, la Giunta comunale nella seduta del 19 febbraio 2010, su proposta
dell’Assessore al Territorio, ha espresso indirizzi precisi in relazione agli ambiti di
trasformazione urbanistica, così come esplicitati nel documento denominato "A",
allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale. Al
punto 2, sono riportati specifici indirizzi da sottoporre all’organo regionale per le
valutazioni nel merito al fine di considerarli elementi da potersi inserire in fase di
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
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definitiva approvazione con modifiche d’ufficio, della variante al P.R.G. (art. 45
L.R.61/85). Gli indirizzi specifici sono i seguenti:
- “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n 5 di via Canizzano,
secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore
LL.PP.”;
- “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il
perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà
comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre
all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come
meglio specificato nell’allegata cartografia.”;
Ciò premesso,
visto il P.R.G. vigente, approvato definitivamente dalla Regione Veneto con D.G.R.
n. 2039 del 2.7.2004;
visti i provvedimenti del Consiglio Regionale :
- n. 77 del 15.6.2006 (BUR n. 64 del 18.7.2006);
- n. 58 in data 26.7.2007, Varianti di Settore al P.N.R.S.;
vista la seguente legislazione urbanistica regionale:
- L.R. 61/1985 "Norme per l’assetto del territorio" e successive modifiche e
integrazioni, con particolare riferimento all’art. 50, della L.R. n. 61/85, con le
procedure di cui ai commi 10, 11, 12, 13 e 14 del medesimo articolo;
- L.R. 11/2004 "Norme per il governo del territorio", con particolare riferimento
all’art. 48, comma 1 ter.;
visti i pareri di seguito indicati, acquisiti da parte degli enti e organi competenti:
- Riunione dei servizi 22.10.2009 con le prescrizioni impartite dal settore LL.PP.
per l’ambito n.5 park pubblico in località Canizzano;
- Parere preliminare Ente Parco del Sile prot. n. 89209 in data 7.12.2009;
- U.L.S.S. n. 9 in data 6.4.2010, prot. n. 26453, parere favorevole con indicazioni;
- Genio Civile in data 12.4.2010, prot. n. 27728, parere favorevole;
precisato che, nel parere del Genio Civile vengono espresse alcune considerazioni in
merito alla modifica della fascia di rispetto fluviale introdotta nell’art. 23 delle norme
tecniche di attuazione del PRG e che di tali considerazioni si è tenuto conto in sede di
stesura definitiva degli elaborati di cui alla variante in argomento;
atteso che la variante in oggetto è stato esaminata dalla Commissione consiliare
urbanistica nelle sedute del 24 e 25 febbraio, con votazione conclusiva del 3 marzo
2010, con parere favorevole;
visto l’allegato parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi
e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore
Pianificazione territoriale ed urbanistica;
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente
provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del
responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o
diminuzione di entrata,
si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo
le proposte della Giunta comunale, così articolate:
1. di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1 ter della L.R. n. 11/2004, per le
motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al
P.R.G., composta dai seguenti elaborati che costituiscono parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento:
1. Relazione;
2. NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante";
3. Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente2 e "Proposta di variante";
4. Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91:
Attività produttive in zona impropria (schede 1-7):
Manufatti idraulici (schede 1-15);
Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22);
Zone SIC-ZPS (schede 1-3);
5. Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000);
6. Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.);
7. Valutazione di Incidenza Ambientale;
2. di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal mutamento di
destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già soddisfatto dalle
previsioni del P.R.G. vigente in ordine alla dotazione dello standard urbanistico,
come meglio esplicitato nella Relazione di cui all’allegato 1;
3. di dare atto che dalla data odierna trovano applicazione le misure di salvaguardia
previste dall’art. 29 della L.R. 11/2004;
4. di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nel seduta del 19.2.2010,
demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle
questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato "A", formante parte
integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede
di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
- “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano,
secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore
LL.PP.”;
- “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il
perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà
comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre
all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come
meglio specificato nell’allegata cartografia”.
Il Segretario della Seduta
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- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
28.4.2010
5. di partecipare il presente provvedimento, per quanto di competenza, ai seguenti
Settori/Servizi:
- Sportello Unico per le imprese ed i cittadini – Servizio Attività Edilizia e
Servizio Attività Produttive;
- Ambiente;
- Patrimonio;
- Lavori Pubblici;
- Gestione infrastrutture;
- Avvocatura civica;
6.
di incaricare il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica per
i conseguenti adempimenti, ai sensi dell’art. 50 della L.R. 61/85 e successive
modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 3 delle Norme tecniche di
Attuazione del Piano Ambientale del P.N.R.S..
**********
Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione
riportata nella proposta deliberativa, il Presidente riferisce che in data
25.4.2010 sono stati presentati in merito n. 119 emendamenti a firma di
Consiglieri dei gruppi consiliari di opposizione, per i quali n. 98 quelli
contraddistinti dai nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19,
20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46,
47, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 70, 71, 72,
73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 101, 102, 103,
104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114 (Allegato 1) il Presidente ha
stabilito l'inammissibilità perché privi di "oggettiva portata modificativa" ai
sensi dell'art. 58, comma 2 del regolamento del Consiglio comunale
Gli emendamenti ammessi e contraddistinti dai nn. 27, 28, 29, 31, 52, 67, 68, 92,
93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 115, 116, 117, 118, 119 (Allegato 2), vengono
allegati unitamente al parere di regolarità tecnica rilasciato in data 28.4.2010
dal Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica (Allegato 3).
DISCUSSIONE
PRESIDENTE: L’articolo 58, comma 2 recita: "Il presidente del consiglio può
stabilire l’inammissibilità di emendamenti privi di ogni oggettiva portata
modificativa o intesi ad apportare correzioni di mera forma oppure mancanti dei
pareri previsti dalla vigente normativa. In caso di disaccordo decide il consiglio
comunale".
Il tema sul quale siamo chiamati ad esprimerci in questo momento a norma dell'art.
58, comma 2, riguarda l'inammissibilità di alcuni emendamenti, ed esattamente quelli
che ho elencato e se gli stessi siano ritenuti o meno inammissibili da parte del
Consiglio.
Brusio e voci fuori microfono
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
ATALMI: Sul singolo emendamento, Presidente, lei può dire: "E' inammissibile
perché non cambia nulla". Bene. Si distribuiscano quindi questi emendamenti e, ad
uno ad uno verifichiamo se veramente non cambia nulla. Non è una norma generale
che lei abbia deciso che non cambia nulla, e quindi, che li votiamo in blocco. Gli
emendamenti non sono stati nemmeno consegnati. Bisogna consegnare gli
emendamenti che voi ritenete inammissibili e per ognuno di essi, spiegare il motivo
per cui lo si ritiene inammissibile per passare poi a quello successivo.
Brusio e voci fuori microfono
PRESIDENTE: Rileggo l’articolo 58, comma 2 giusto per il gusto esegetico di
arrivare ad un punto di caduta condiviso: "Il presidente del consiglio può stabilire
l’inammissibilità di emendamenti privi di ogni oggettiva portata modificativa o intesi
ad apportare correzioni di mera forma, oppure mancanti dei pareri previsti dalla
vigente normativa". Non soggiunge "…e questi saranno oggetto di verifica, di
controllo, di contraddittorio" ma si limita a dire, dopo il punto: "In caso di disaccordo
- mi pare che questo sia il caso - decide il consiglio comunale".
L’argomento in discussione in questo momento è l’accettazione o il rigetto da parte
del Consiglio comunale della decisione di inammissibilità degli emendamenti così
come prima elencati.
Il quesito è quindi il seguente: "Quali Consiglieri si esprimono a favore della
decisione assunta da parte del Presidente del Consiglio comunale rispetto alla
inammissibilità degli emendamenti come prima richiamati?"
Brusio e voci fuori microfono
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, ai sensi
dell'art. 58 comma 2 del regolamento del Consiglio comunale, la conferma o
meno dell'assunta sua decisione sulla inammissibilità degli emendamenti
contraddistinti dai nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19,
20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46,
47, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 70, 71, 72,
73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 101, 102, 103,
104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114.
PRESIDENTE: Quanti sono i Consiglieri in aula?
Conferma lo scrutatore: trentasei presenti in aula. Chi è favorevole alzi la mano.
Sono 22 favorevoli.
Il Consigliere Negro e altre voci fuori microfono chiedono il parere del Segretario
Generale sulla procedura.
TOCCHETTO: Ma favorevole a che cosa?
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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PRESIDENTE: L’ho già spiegato tante volte. Chi è contrario alla decisione di
inammissibilità degli emendamenti?
Ci sono dei contrari?
Ci sono degli astenuti?
Il Presidente ripete più volte la richiesta se ci sono contrari o astenuti, ma senza
riscontro.
Nella sala vi è forte brusio e voci fuori microfono.
Il Presidente dà atto che la votazione ha dato 22 voti favorevoli e i rimanenti
Consiglieri non hanno partecipato al voto.
CONS. MAURO (Popolo della libertà): Mi sembra sia chiara la procedura adottata.
Si è sentita la richiesta anche di un parere del Segretario Generale, così ci
rassicuriamo tutti e magari evitiamo confusioni.
PRESIDENTE: Ormai la votazione è stata fatta. La cosa è stata respinta, andiamo
avanti.
Quindi l'esito della 1^ votazione è il seguente:
1^ VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il
Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Zampese.
Non partecipano al voto i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Borrelli D., Rosi,
Bolzonello, Vitale (14).
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri
VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, posso fare una richiesta?
PRESIDENTE: Lei può fare tutte le richieste che vuole, ma su passaggi successivi,
su questo abbiamo già deciso.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Ma se non abbiamo neanche
votato…
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Noi non abbiamo votato, Presidente, non
abbiamo votato.
PRESIDENTE: Io vi ho chiesto se c’erano astenuti o contrari. Non avete partecipato
al voto.
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- dott. Otello Paraluppi -
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CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, noi non abbiamo votato.
Brusio e voci fuori microfono
PRESIDENTE: Allora, siamo nella fase..
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, non siamo in nessuna fase. Vogliamo
il parere del Segretario Generale perché lei ha violato il regolamento. Lo capisce? Io
sono un Consigliere, voglio il parere del Segretario perché lei ha violato il
regolamento!
PRESIDENTE: Questo è il suo parere. Adesso, quando parleremo degli altri
emendamenti, sentiremo su questi il parere del Segretario Generale.
Brusio e voci fuori microfono, tra le quali qualcuno chiede l'esito della votazione
appena fatta.
PRESIDENTE: Ripeto l'esito della votazione è stato di 22 voti favorevoli al rigetto.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): E gli altri?
PRESIDENTE: Non hanno partecipato al voto.
Brusio e molte voci fuori microfono
PRESIDENTE: Rimangono in discussione gli emendamenti che ho citato prima
come ammessi.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Voglio che venga messo a verbale che noi
non abbiamo votato come ha detto lei.
PRESIDENTE: Sì.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Io non ho votato. Voglio che sia messo a
verbale che l’opposizione non ha votato. Non è assolutamente vero che noi non
abbiamo partecipato al voto, perché io potevo astenermi o votare contrario. Lei non
ha permesso che quest'aula decidesse e sentisse il parere del Segretario Generale.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Perfino il Capogruppo Consigliere
Mauro ha chiesto il parere del Segretario Generale. Perché non glielo fa dire?
PRESIDENTE: Perché abbiamo già votato, sempre a verbale.
Sempre a verbale, così come risulta dalla registrazione audio, io ho chiesto se c’erano
contrari e astenuti. Non ho avuto opposizioni, quindi è come se voi non aveste
partecipato al voto.
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Brusio e voci fuori microfono
PRESIDENTE: Questo tema è concluso.
Rimangono gli emendamenti sui quali è stato chiesto il parere tecnico agli Uffici
Urbanistica.
Brusio e voci fuori microfono
PRESIDENTE: Gli emendamenti hanno avuto il parere tecnico contrario
dell’Urbanistica, esclusi il n. 68 e il n. 116.
A norma dell’art. 60, comma 1, gli emendamenti sono messi in discussione e votati
secondo l’ordine di presentazione o secondo il diverso ordine logico che il Presidente
reputi opportuno. Sono stati raggruppati per tematiche, ragione per cui c’è un primo
gruppo A, che raggruppa gli emendamenti n. 27, 28, 29, 31 e 52, c’è un gruppo B..
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Presidente, adesso va bene tutto, ma io
voglio parlare del singolo emendamento.
PRESIDENTE: Consigliere Atalmi, lei mi ha convinto: ha la parola per illustrare gli
emendamenti 27, 28, 29, 31 e 52. Ha tempo tre minuti ciascuno a partire da questo
momento.
Brusio e voci fuori microfono
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Parco del Sile dovrebbe essere un
argomento che sta a cuore a tutti, anche ai colleghi della maggioranza. In questo caso
invece, mi sembra che tutto sommato se ne freghino un po' tutti.
Gli emendamenti sono ritenuti ammissibili a seconda di come il Presidente, che ha
un'altissima preparazione di natura costituzionale, decide sulla loro ammissibilità o
meno.
La prossima volta che si riunirà il Consiglio e si voterà il verbale della seduta
precedente, ne chiederemo copia e discuteremo delle violazioni che lei Presidente ha
fatto al regolamento perché io alla votazione precedente non ho partecipato. Non ho
potuto partecipare al voto perché lei me lo ha impedito e questa, mi creda, è una
violazione della democrazia.
PRESIDENTE: Questo è contenuto nell’emendamento numero 27?
Perché se non è contenuto, possiamo pure passare al numero 28.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Presidente, mi domando cosa ne sa
dell’emendamento 26 o dell’emendamento 27. Lei non conosce né l'emendamento
26, né il 27 né il 28.
- esce Borrelli D. (pres. n. 35) -
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Il Presidente pone in discussione il primo gruppo di emendamenti (A)
contraddistinti dai nn. 27-28-29-31-52.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Le abbiamo spiegato la situazione dei
Molini Mandelli con le planimetrie per sperare che lei capisse di cosa stavamo
parlando; per cui si limiti a dirigere, se è capace, quest’aula perché finora ha
dimostrato di non esserne capace. Gli emendamenti da noi presentati cercano di
migliorare alcune cose. Vorremmo discuterli singolarmente, con calma e
pacatamente, perché in questa sede sono state violate alcune regole democratiche.
Quando il 25 aprile si è parlato a proposito di democrazia, l’Assessore Michielon ha
affermato che finalmente c’è la democrazia. I Consiglieri sono stati votati dai
cittadini anche per far sentire la loro voce in merito a questi emendamenti ponendoli
in discussione. Invece lei ha deciso che alcuni emendamenti sono inammissibili.
Noi crediamo invece siano ammissibili; per esempio l'emendamento n. 27 propone:
"di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004, per le
motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica parziale di adeguamento n.
30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati, che costituiscono parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento.
• Relazione (indicare il nome del file);
• N.T.A. del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante";
• Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante",
• Elaborati grafici del P.R.G.: adeguamento ai sensi dell’art. 6 L.R n. 8/1991:
- Attività produttive in zona impropria (schede 1-7)
- Manufatti idraulici (schede 1-15)
- Ville di interesse storico-architettonico o paesaggistico (schede 1-22)
- Zone SIC-ZPS (schede 1-3)
• Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G. (scala 1:10.000)
• Attività produttive in zona impropria (schede K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.
• Valutazione di Incidenza Ambientale"
Questo è l’emendamento che noi abbiamo proposto e sono convinto che la
maggioranza abbia capito perfettamente la differenza rispetto all’articolo da voi
individuato. Ritengo si possa attuare una votazione consapevole, ascoltando anche le
controdeduzioni del Cons. Zampese. Però mi piacerebbe discutere anche di tutti gli
altri emendamenti che lei Presidente, dall’alto della sua levatura costituzionale, ha
deciso essere inammissibili. Non credo che lei abbia il potere di decidere in merito.
PRESIDENTE: Le comunico che i primi tre minuti sono trascorsi. Può passare
all'illustrazione dell’emendamento n. 28.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, votiamo il 27.
PRESIDENTE: No, poiché vengono raggruppati.
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CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ma che significa "Sono raggruppati"? Io
li voto uno per uno.
PRESIDENTE: Lei li presenti.
Nella sala vi è forte brusio e voci fuori microfono.
PRESIDENTE: Il Segretario per chiarimenti, prego.
SEGRETARIO GENERALE: Il Presidente ha raggruppato 21 emendamenti in tre
gruppi: A, B, C, per connessione tematica. In base all’art. 60 del regolamento del
Consiglio comunale, vi è quindi l’illustrazione da parte di uno dei presentatori di
ciascuno degli emendamenti, per un tempo di tre minuti ad emendamento. Il
regolamento prevede le eventuali dichiarazioni dell’Assessore o del Sindaco. Di
seguito si procederà all’illustrazione del secondo emendamento del gruppo A, indi al
terzo, al quarto e al quinto. Infine vi è la possibilità, prevista sempre dall’art. 60, che
un Consigliere per gruppo possa esprimersi, oltre ai presentatori. Quindi si avrà la
votazione individuale di ognuno degli emendamenti del gruppo A. E così via per gli
altri due gruppi B e C.
PRESIDENTE: Quando il Consigliere Atalmi leggerà la trascrizione del verbale,
capirà che ho affermato che avremmo votato ogni singolo emendamento dopo
l'illustrazione di essi, raggruppati per tematiche omogenee. Ha quindi due possibilità:
procedere per altri tre minuti con l’illustrazione dell’emendamento n. 28, oppure
cedere la parola ad altro estensore.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Illustrerò l’emendamento n. 28 (in
effetti è il 29).
Esso propone "di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004,
per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30
al P.R.G., composta dai seguenti elaborati allegati che costituiscono parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento:
all. 1 - Relazione;
all. 2 - NTA del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"
all. 3 - Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e Proposta di variante"
all. 4 - Elaborati grafici al P.R.G.: adeguamento ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 8/1991:
all. 4a - Attività produttive in zona impropria (schede 1-7);
all. 4b - Manufatti idraulici (schede 1-15);
all. 4c - Ville di interesse storico-architettonico – paesaggistico (schede 1-22);
all. 4d - Zone SIC-ZPS (schede 1- 3).
all. 6 - Attività produttive in zona impropria (schede K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.)
all. 7 - Valutazione di Incidenza Ambientale.
L’allegato 5 "Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G. non è
documento probante in quanto illeggibile in formato cartaceo".
Vorrei che si aprisse una discussione su questo punto.
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PRESIDENTE: In seguito, come previsto dal regolamento. Vuole aggiungere
qualcosa?
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Rilevo che la delibera non è scritta
in modo chiaro. Inoltre molti Consiglieri non hanno avuto copia degli emendamenti
presentati, mentre ciò era necessario per portare a loro conoscenza la nostra proposta.
Lo prevede il regolamento all’art. 58. Si chiede che in futuro venga fornita copia di
tutti gli emendamenti. Tutti i Consiglieri hanno il dovere di conoscere gli argomenti
in discussione.
PRESIDENTE: Trovo bizzarro che nell'emendamento sotto il logo del Comune sia
stampato un interrogativo "Opposizione unita?" con il punto interrogativo.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Questo non c’entra con
l’emendamento sulla variante del Piano. Non cambi discorso. Lei cosa pensa di
questo emendamento?
PRESIDENTE: Quando riterrò di esprimere il mio parere, chiederò la parola e
provvederò in quanto Consigliere.
SEGRETARIO GENERALE: Una precisazione in merito al numero assegnato agli
emendamenti, che è quello in alto a destra e non quello che si trova sulla sinistra del
foglio. Il numero scritto sulla destra è infatti quello ufficiale assegnato d’ufficio.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): E’ stata cambiata la numerazione?
SEGRETARIO GENERALE: La documentazione è stata fornita ai Capigruppo
consiliari in modo da poter essere visionata.
PRESIDENTE: Qualcuno desidera illustrare l’emendamento n. 28?
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Riserverò la lettura dell’emendamento alla
fine e probabilmente sforerò di un po’ perché vorrei…
PRESIDENTE: No.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): La discussione di questi emendamenti è
molto complessa. Vorrei impiegare i primi tre minuti per una questione sostanziale.
Leggendo la delibera si nota come sia scritta in modo vergognoso. Siamo in presenza
di analfabetismo di scrittura e di lettura; solo in tal modo chi legge può porsi certi
problemi di interpretazione delle schede che arrivano dalla Regione e riuscire a
leggervi cose che assolutamente non ci sono.
Abbiamo avuto la conferma dal funzionario che le ipotesi secondo le quali si doveva
cogliere una certa intenzione da parte della Regione, non hanno riscontro. Ecco
perché diventa fondamentale questo emendamento n. 28 in cui si dice che bisogna
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assolutamente indicare il nome del file a fianco di ogni elemento che compone la
variante. Questo analfabetismo è conclamato: siamo noi stessi a chiedere alla
Regione di esemplificarci cosa intendeva perché noi non lo capiamo.
Non è possibile scrivere semplicemente "N.T.A. del P.R.G: raffronto tra "Vigente" e
"Proposta di variante". Sarebbe auspicabile che a lato e tra parentesi, fosse
evidenziato un riferimento alfanumerico o numerico, altrimenti dimostriamo di non
essere capaci di leggere i documenti della Regione.
Stessa osservazione vale per tutti gli allegati di questo piano perché per ciascuno di
essi è possibile che si creino confusioni. Se ho ancora tre minuti, vorrei leggere
l’emendamento, in modo che anche voi possiate capire di che cosa parlo.
L’art. 1 della delibera dovrebbe essere sostituito da quanto riporta l'emendamento n.
28. Faccio notare che le variazioni sono limitate, ma sono essenziali per la
comprensione: di seguito alla frase: "di adottare ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter
della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica
parziale di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati che
costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: il testo non
emendato parla di "Relazione" e quindi è importantissimo che noi scriviamo tra
parentesi il nome del file. Starà poi all’ufficio decidere il tipo di identificazione da
dare al file.
Il secondo elaborato indica: "N.T.A. del P.R.G., raffronto tra "Vigente" e "Proposta
di variante". Anche in questo caso diventa fondamentale indicare il nome del file
perché è facile incorrere in confusioni.
Al terzo punto sono indicati: "Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e
"Proposta di variante". Anche in questo caso, come abbiamo detto prima per le
N.T.A. del P.R.G. - sarebbe stato opportuno scrivere in forma estesa l'acronimo
N.T.A. che sta per "Norme Tecniche di Attuazione" perché non tutti conoscono il
significato - dobbiamo indicare il nome del file.
PRESIDENTE: Il Consigliere Atalmi illustra l’emendamento n. 31.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): I colleghi della maggioranza sappiano che
dovranno sopportare la lettura degli emendamenti come ai tempi del dettato a scuola,
a causa del Presidente che non è in grado di gestire la Conferenza dei Capigruppo né
l’aula. Sono stato Consigliere comunale per parecchi anni, con il Presidente
Michielon, con il Presidente Vettor e con il Presidente Iannicelli, persone in grado di
gestire le situazioni politiche. Adesso avete scelto un Presidente che non è capace di
gestirle e questo è il pegno da pagare.
L’emendamento n. 31 è presentato Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli,
Paolo Camolei, il sottoscritto, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni
Manildo, Antonella Tocchetto e Caldato Maristella, Consiglieri comunali - ricordo al
Segretario e al Presidente - eletti dai cittadini ma che il Presidente evidentemente non
rispetta perché non è nella sua natura.
L’emendamento propone :"di adottare ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n.
11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di
adeguamento n. 30 al Piano Regolatore Generale, composta dai seguenti elaborati
allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento:
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(Avete già sentito queste parole perché si riferiscono a emendamenti molto simili agli
altri che invece il Presidente ha considerato inammissibili).
All. 1 - Relazione
all. 2 - N.T.A. del P.R.G. (N.T.A. non so cosa voglia dire): raffronto tra il "Vigente"
e "Proposta di variante"
(che è la proposta attuata dal Consiglio regionale)
all. 3 - Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"
all. 4 - Elaborati grafici del P.R.G: Adeguamento ai sensi dell’art. 6, L.R. n. 8/1991.
all. 4a - Attività produttive in zona impropria (schede 1-7)
all. 4b - Manufatti idraulici (schede 1-15)
all. 4c - Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico, (schede 1-22)
all. 4d - Zone SIC-ZPS (schede 1-3)
all. 6 - Attività produttive in zona impropria (scheda K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.
all. 7 - Valutazione di Incidenza Ambientale.
L’allegato 5 "Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G." non è
documento probante in quanto illeggibile in formato cartaceo.
Gli allegati vengono resi disponibili in formato digitale sul sito del Comune di
Treviso su piattaforma libera."
Anche questo emendamento probabilmente potrebbe essere considerato ininfluente
dal Presidente se egli avesse letto gli emendamenti e se ne fosse fatta un’opinione.
Noi al contrario riteniamo sia un emendamento influente e corretto. La nostra
proposta è di difendere il Sile da questa Amministrazione, nonostante essa parli di
tutela del proprio territorio.
- escono dall’aula i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo,
Caldato M., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale (pr. 25) PRESIDENTE: Siamo all’emendamento n. 52. Chi lo illustra?
CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’emendamento n. 52 propone la modifica
dell'articolo 2 e di aggiungere dopo le parole "di cui all’allegato 1", le parole "e che
in particolare vi è un aumento di 357 abitanti teorici". Di questo aumento sarebbe
opportuno chiedere conferma all’ufficio. Lo faremo in sede di discussione.
Se vi è l’incremento del numero di abitanti, è necessario rivedere gli standard e
provvedere alle necessarie verifiche. L’articolo di cui si propone la modifica è il n. 2
che afferma "di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal
mutamento di destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già
soddisfatto dalle previsioni di P.R.G. in ordine alla dotazione dello standard
urbanistico, come meglio specificato nella Relazione di cui all’allegato 1".
E’ fondamentale pertanto precisare l’incremento di carico urbanistico, cioè gli
abitanti insediati ed effettuare questa verifica, perché ci sono dei legittimi sospetti
circa la chiarezza di ciò che stiamo facendo.
Poco fa in sede di riunione dei Capigruppo consiliari è risultato evidente che tra poco
ci troveremo a proporre illecitamente alla Regione - in modo del tutto irrituale - una
variante che non trova nessuna motivazione. Il funzionario stesso ha ammesso che
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non c’è alcun elemento nel piano arrivato dalla Regione, che possa far pensare che vi
sia un cambio di perimetro di ambito di un Piano di recupero. Quando noi riusciamo
ad immaginare cose che non ci sono, diventa fondamentale essere chiari in quello che
scriviamo. Sarà bene che ne discutiamo approfonditamente. Per cui tengo molto che
si provveda alla verifica del numero di abitanti insediati e che si verifichi lo
strumento urbanistico per appurare se effettivamente gli standard sono soddisfatti. Ci
sarebbero da mettere in questo discorso gli incrementi e i carichi urbanistici che sono
seguiti a tutte quelle che il Ministro Calderoli direbbe "porcate", che sono stati i
P.I.R.U.E.A, ovvero la svendita di cubatura che noi abbiamo concesso agli
imprenditori.
h. 00.05 29.4.2010 - rientrano in aula i Consiglieri: Tocchetto, Tonella,
Grigoletto, Manildo, Caldato M., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale
(pr. 35) PRESIDENTE: Ora un Consigliere per gruppo può intervenire sul primo gruppo (A)
di emendamenti - nn. 27, 28, 29, 31, 52 - per espressione di voto. Dopodiché
provvederemo alla votazione di ogni singolo emendamento.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Per discussione generale, non per
espressione di voto.
PRESIDENTE: E’ una fattispecie specifica quella degli emendamenti, per cui quella
che lei si sta accingendo a compiere ora, è un’espressione di voto del Gruppo.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): È una discussione generale, invece.
PRESIDENTE: No.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Credo che il problema reale, Presidente,
di questo gruppo di emendamenti è che lei non sa fare il Presidente.
PRESIDENTE: L’emendamento è illustrato da uno dei presentatori per non più di
tre minuti e dopo le eventuali dichiarazioni del Sindaco o dell’Assessore competente.
può prendere la parola - per non più di tre minuti - un consigliere per gruppo.
Consigliere Atalmi, è autorizzato a prendere la parola: stanno scorrendo i tre minuti.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): I tre minuti decorrono da ora. Tra l’altro
segnalo che non c’è scritto dichiarazione di voto in quanto lei ha letto. Farò una
discussione generale su questi emendamenti, che sono emendamenti frutto del fatto
che - si sta accorgendo anche la sua maggioranza - se avessimo un Presidente capace
di gestire la Conferenza dei Capigruppo e la gestione dell’aula, come sono stati i suoi
predecessori, non staremo qui a perdere tempo a mezzanotte e nove minuti per
discutere di tali emendamenti. E’ evidente che non si siano volute discutere prima in
Commissione, per singolo emendamento, alcune osservazioni importanti che
abbiamo sollevato in merito al Piano del Sile, che nasce già malato. Ricordo che il
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Piano arrivò in Regione grazie all’allora Presidente dell’Ente Parco del Sile, saltando
il Comune con una modalità discutibile. Venne corretto in parte dalla Regione e, a
mio avviso, peggiorato dall’adozione fatta dal Comune. Il Consiglio comunale
dovrebbe essere messo nelle condizioni di lavorare; purtroppo, non abbiamo i
presidenti del Consiglio del passato, bensì una persona che, con azioni di arroganza e
di rigidità, impedisce la discussione, e in alcuni casi, impedisce addirittura il voto e
impedisce il lavoro dell’assemblea.
Discutiamo quindi gli emendamenti per gruppo, accorpati in modo arbitrario, a causa
dell'incapacità di gestire il Consiglio comunale da parte sua. Dovremmo modificare
lo Statuto per inserirvi una norma statuente che all’inizio del mandato ci si doti di un
"Bignamino" più semplice per istruire il Presidente del Consiglio sul funzionamento
del regolamento, ma soprattutto che istruisca in merito alla capacità di fare politica e
di relazionarsi con le persone.
Questo ci renderebbe il lavoro più concreto, si perderebbe meno tempo in
sciocchezze, ma d’altra parte al formalismo è evidente che si risponde con altrettanto
formalismo, come all’intelligente confronto politico, potremmo rispondere con
intelligente confronto politico. Purtroppo questo non avviene, sono state fatte delle
forzature evidenti, note anche alla maggioranza. Nel prossimo Consiglio comunale,
chiederemo di discutere anche i verbali relativi alle sedute precedenti. Il voto in
Consiglio è una cosa seria, perché quando si vota, ci si assume la responsabilità della
scelta.
Oggi in Consiglio il Presidente ha impedito alla minoranza di votare. Ritengo sia
molto grave, con conseguenze che segnaleremo. Il Segretario Generale è sempre
silente e pacifico e dal punto di vista tecnico è disponibile sempre a giustificare
qualsiasi cosa. L’atteggiamento del Presidente Salvadori da voi eletto, impedisce di
lavorare su un argomento importantissimo, che è il Sile, a cui molti colleghi della
maggioranza tengono particolarmente. Tale argomento non meriterebbe di essere
affrontato in modo approssimativo a causa dell’incapacità del Presidente del
Consiglio comunale di rendere possibile un confronto politico sereno, pacato e
costruttivo.
C’è una violazione continua del regolamento, dei diritti dei Consiglieri, ma
soprattutto dei diritti dei cittadini di essere rappresentati.
PRESIDENTE: Capogruppo Cianci, prego.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Premetto che più di una volta ho
sentito affermare da parte della maggioranza "Meno male che c’è il Presidente
Salvadori che è aperto, perché se c’era Iannicelli – mi scuso con Iannicelli – ci
castigava". So che gli emendamenti presentati erano 120 dei quali ho visto solo una
parte. Essendo in gran parte stati dichiarati inammissibili, chiedo di avere copia.
PRESIDENTE: Gli emendamenti oggetto di valutazione da parte del Settore
Urbanistica, dopo la riunione della Conferenza dei Capigruppo, sono stati fotocopiati
e distribuiti e sono quelli in discussione.
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CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Questi li ho. Mancano gli
emendamenti dichiarati inammissibili.
PRESIDENTE: Non sono stati distribuiti in quanto resi inammissibili.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ora si votano quelli ammessi.
PRESIDENTE: Ancorché abbiano parere contrario da parte del funzionario del
Settore Urbanistica, eccettuati due emendamenti, ovvero il n. 68 e il n. 116.
CONS. MAURO (Popolo della Libertà): A nome della maggioranza, esprimo
l’intenzione di votare contro gli emendamenti, motivando brevemente con il parere
contrario degli Uffici. Questo per quanto riguarda il merito. Per quanto riguarda il
metodo, credo sia assolutamente da stigmatizzare il comportamento poco rispettoso
dei Consiglieri che hanno usato un turpiloquio e un’aggressione verbale
inqualificabili. Mi faccio portavoce della maggioranza e probabilmente anche di una
parte della minoranza, visto che qualcuno ha anche abbandonato l’aula.
Tutte le posizioni sono rispettabili, anche se espresse in maniera veemente, ma mai
mancando di rispetto a se stessi e agli altri. Credo anche che qualcuno abbia abusato
del nuovo sistema microfonico per tenere comportamenti addirittura infantili con
canzoni o interruzioni degne di un asilo – e anche di quelli mal gestiti - piuttosto che
di un Consiglio comunale.
Da parte della maggioranza vi è il pieno appoggio al Presidente Renato Salvadori.
Una precisazione a fugare eventuali dubbi: la mia richiesta di parere al Segretario
Generale non era finalizzata a mettere in dubbio le corrette indicazioni del Presidente
ma tesa semplicemente a stemperare un clima che si stava facendo veramente pesante
a causa delle reazioni assolutamente inconsulte da parte di qualche Consigliere
comunale.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ho ascoltato l’intervento del
Capogruppo Mauro. I colleghi sono usciti dall’aula perché scandalizzati.
Il Collega Mauro ha compiuto un intervento di carattere generale per poter arrivare
alla dichiarazione di voto. Vorrei fare altrettanto, se mi permette. Sarò breve nel dire
che questa serata non è edificante per nessuno. Anche il Presidente deve prendere
atto del fatto che all’inizio ha compiuto una forzatura quando ha preteso che noi non
partecipassimo al voto, o meglio, ci ha considerato non votanti.
Sono d’accordo che nella gestione dell’aula dovremmo tutti trovare serenità e
armonia, ma anche da parte del gruppo del Consigliere Mauro sono giunti insulti
rivolti verso la minoranza. Invito il Presidente a convocare nel più breve tempo
possibile una Conferenza dei Capigruppo per verificare quanto è avvenuto nello
svolgimento di questa seduta consiliare e quanto dei nostri timori si è rivelato
fondato dal momento che ritenevamo l’ordine del giorno della seduta troppo corposo.
L’opposizione ha un ruolo preciso da svolgere: quando presenta emendamenti o
quando fa comunicazioni, ha un compito istituzionale e democratico. Nel momento
in cui il Presidente impedisce alla minoranza di esprimersi non svolge più la funzione
di garante. Uno sforzo deve essere compiuto anche da chi presiede e gestisce l’aula.
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CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Chiedo se l'approvazione di
questa proposta abbia o meno delle scadenze. Se la normativa ce lo consente, credo
sarebbe auspicabile un atto di responsabilità collettivo. In questa discussione dal
tema così importante, siamo intervenuti poco sul merito.
Credo che gli atti perfezionati in seno al Consiglio debbano caratterizzarsi per la loro
utilità, già nella loro genesi. Questa proposta di deliberazione merita pertanto un
approfondimento con conseguente rinvio ad altra seduta consiliare.
PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Bolzonello per le parole nobili che ho
apprezzato davvero. Il mio ruolo è di guidare l’assemblea al fine di raggiungere un
obiettivo, che è quello che il Consiglio vorrà darsi. Non vedo intervenire l’Assessore,
pertanto ritengo che questa proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno
debba essere conclusa.
Vengono messi in votazione per appello successivo gli emendamenti 27, 28, 29, 31 e
52, come illustrati dagli interventi che li hanno preceduti. Ovviamente ogni
emendamento viene posto in votazione singolarmente.
Il quesito è: chi dei Consiglieri ritiene opportuno accettare l’emendamento n. 27? Chi
vota sì, lo accetta, chi vota no lo respinge.
2^ VOTAZIONE
Gruppo A - Emendamento n. 27
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 27 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico)
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D..
Presenti
1
2
3
4
5
6
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9
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
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28
29
30
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33
34
35
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
13
21
0
1
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
3^ VOTAZIONE
Gruppo A - Emendamento n. 28
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 28 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico)
Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D..
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Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
13
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0
1
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
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- escono Bolzonello, Tonella (pr. n. 33) 4^ VOTAZIONE
Gruppo A - Emendamento n. 29
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 29 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico)
Sono presenti il Sindaco e n. 32 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D., Bolzonello,
Tonella.
Presenti
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Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
no
no
sì
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
sì
no
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Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
no
sì
no
sì
no
no
no
sì
sì
12
Esito votazione:
21
0
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
- rientra Tonella (pr. n. 34) 5^ VOTAZIONE
Gruppo A - Emendamento n. 31
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 31 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico)
Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D., Bolzonello.
Presenti
1
2
3
4
5
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9
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
no
no
sì
sì
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Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
non partecipa
no
sì
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
Esito votazione:
sì
sì
11
22
0
1
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
- rientra Bolzonello (pr. n. 35) 6^ VOTAZIONE
Gruppo A - Emendamento n. 52
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 52 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. Tonella (Partito Democratico)
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Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D..
Presenti
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Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Camolei
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Padovan
Piccoli
Renosto
Rosi
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
ast
no
no
non partecipa
no
no
non partecipa
sì
no
no
sì
no
no
no
non partecipa
no
sì
no
no
non partecipa
no
sì
no
no
sì
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
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proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
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- escono Camolei, Padovan (pres. n. 33) Il Presidente pone in trattazione il secondo gruppo (B) di emendamenti
contraddistinti dai nn. 67-68-92-93-94-95-96-97-98-99-100.
PRESIDENTE: Passiamo al secondo gruppo di emendamenti. Essi sono stati
suddivisi in quanto differenti perché sostitutivi degli indirizzi di cui al punto 4 del
dispositivo della bozza di delibera. Sono numerati in alto a destra con i numeri 67, 68
– che ha ottenuto un parere favorevole -, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99 e 100. Apro la
discussione per la presentazione degli emendamenti.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Il testo dell’emendamento n. 67 è
soppressivo, al punto n. 4 del dispositivo della delibera, delle parole: "di fare propri
gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al
competente organo regionale le valutazioni di merito sulle questioni di seguito
riportate e contenute nell’allegato "A," formante parte integrante e sostanziale del
presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione
nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
- Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano, secondo
le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del Settore LL.PP.;
- confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il
perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6), denominato Molini Mandelli dovrà
comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre
all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come
meglio specificato nell’allegata cartografia”.
Abbiamo già parlato di questo emendamento in sede di questione pregiudiziale,
com’è stato sottolineato dall’ingegner Negro che mi ha preceduto. La variante del
Parco Naturale Regionale del Fiume Sile non ha modificato il perimetro del Piano
Attuativo, così come individuato dal P.R.G. del Comune di Treviso e normato all’art.
25. Non è accettabile l’indirizzo adottato dalla Giunta comunale nella seduta del 19
febbraio 2010 e che si vorrebbe approvare nella presente seduta di Consiglio
comunale.
L'ambito di Piano Attuativo non ha subìto variante né dovrà subirne con questa
Variante n. 30, altrimenti non sarebbe più di adeguamento alla variante di settore del
Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R.
n. 11/2004.
La volontà della Regione Veneto di una progettazione unitaria, che comprenda
l’intero ambito, è stata peraltro di recente ribadita dalla Regione stessa con la nota 8
marzo 2010, protocollo 1298965709 assunta al protocollo del Comune di Treviso in
data 10 marzo 2010. Detta nota, a firma del dirigente regionale della direzione
urbanistica, architetto Vincenzo Fabbri, così recita: "Con riferimento alla richiesta di
codesta Amministrazione comunale di protocollo 61289 relativa alla richiesta di
parere sulla proposta preliminare dell’accordo di programma in oggetto presentato
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Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
dalla ditta Mandelli di Padova, dalla valutazione della proposta preliminare inviata, si
ritiene opportuno evidenziare che l’intervento dovrà comprendere l’intero ambito
individuato dalle previsioni del Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del
Fiume Sile".
Per quanto detto, si insiste per la soppressione della parte citata in precedenza.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Il Presidente ha fatto un blocco unico
dell’emendamento appena letto dall’avvocato Manildo riguardante i Mulini Mandelli,
accorpandolo all’emendamento n. 68 e affermando che sono omogenei. Invece non
c’entrano per nulla perché il secondo blocco di emendamenti che abbiamo iniziato a
trattare, si riferisce ai Mulini Mandelli mentre questo argomento riguarda
l'ampliamento del perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano: siamo
dall’altra parte della città.
PRESIDENTE: Riguarda il punto 4 del dispositivo.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non c’entra assolutamente con gli altri
emendamenti che riguardano i Molini Mandelli. A questo punto, tutto è possibile.
Inizierò.
"Infandum, regina, iubes renovare dolorem,
Troianas ut opes et lamentabile regnum
erueint Danai, quaeque ipse miserrima vidi
et quorum pars magna fui. quis talia fando
Myrmidonum Dolopumve aut duri miles Ulixi
temperet a lacrimis?
sed si tantus amor casus cognoscere nostros …incipiam.
Est in conspectu Tenedos notissima fama
Insula, dives opum, Priami dum regna manebant,
nunc tantum sinus et statio male fida carinis…”
huc se prouecti deserto in litore condunt;
nos abiisse rati et vento petiisse Mycenas.
tandimus sporte, iuve tire … videre
Non c’entra molto ma nemmeno era sensata la risposta che mi ha dato prima il
Presidente.
Se questo è il luogo delle cose insensate, forse "II Canto dell’Eneide" merita
cittadinanza onoraria rispetto alle sciocchezze che diciamo noi.
Potrei anche iniziare con "I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in
duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti. Mi balzarono incontro e mi guardar.
Mi riconobbero, e - ben torni omai - bisbigliaron vèr me co ‘l capo chino".
Cambio Presidenza Salvadori/Barbisan (29.4.2010 – h. 0.50)
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Grazie Consigliere Negro. Passiamo alla
trattazione dell’emendamento n. 92. Prego, Consigliere Atalmi.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Al collega Mauro, che prima ci ha fatto le
pulci, segnalo che l’emendamento numero 92 ora in discussione, parla dei Mulini
Mandelli. Il fulgido Presidente del Consiglio ha deciso autonomamente di accorpare
gli emendamenti. Egli si intende di commercio e ha - come si diceva alle scuole
elementari -, "unito le pere con le mele", perché l’emendamento precedente parlava
di via Canizzano. Questo parla dei Mulini Mandelli. Consigliere Mauro,
bisognerebbe chiedere al Presidente, che lei ha così virilmente difeso prima, qual è la
ratio. Nessuna. La discussione che stiamo affrontando riguardo i Mulini Mandelli è
molto seria: dovreste averla a cuore anche voi, ma è stata trattata in quest’aula in
modo sciatto, sia dalla Conferenza dei Capigruppo che dal Presidente, tanto da
costringerci a discutere insieme di Canizzano e dei Mulini Mandelli, anche se si
trovano in due parti diverse della città.
Confermo che quando il ruolo di Presidente era ricoperto dal Consigliere Iannicelli, il
confronto era senz’altro forte e dialettico ma si rispettavano le regole. E’ cosa che
qualche volta fa piacere.
L’emendamento in questione recita:"di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta
nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale o
provinciale – perché c’è la vicenda del P.A.T. in attesa – le valutazioni di merito
sulle questioni che, come sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del
presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione
nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
- relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di
recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito
individuato nella planimetria allegata;
(Una cosa forse ridondante ma visto che in altri punti della delibera si inserisce una
domanda per sapere quali siano i perimetri dell’area dei Mulini Mandelli - repetita
iuvant - noi l’abbiamo scritto).
- la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi
sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie,
che rivestono carattere di architettura rurale e di interesse storico e di
archeologia industriale.;
- la volumetria di nuova costruzione (cioè l’operazione immobiliare e,
permettetemi, speculativa prevista per i Mulini Mandelli) nei limiti previsti dalle
N.T.A. per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato
con la lettera A della planimetria allegata (cioè la parte non di fronte al Sile);
- l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore
dell’altezza dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di
10 metri;
- la progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio
dell’area con i volumi esistenti.
Si allega planimetria con ambito entro cui costruire i nuovi volumi derivanti da
recupero della cubatura esistente".
Questo emendamento risponde precisamente e molto seriamente ad un rischio che
abbiamo corso, quando in Commissione è arrivato la prima volta il progetto edilizio
dell’area Mandelli. Sembrava di essere a Caorle.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 0.58)
PRESIDENTE: Emendamento n. 93, chi lo illustra?
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Lo illustrerò io, così completo il discorso.
Gli emendamenti da noi presentati, relativi all'area degli ex Mulini Mandelli,
vogliono impedire che si faccia "Duna Verde" lungo il Sile. Il progetto iniziale,
previsto dai proponenti, è stato poi fortemente modificato per intervento del
Consiglio regionale, che ha ritagliato un’area rimasta a verde. Ora quest’operazione è
messa in discussione dal fatto che non tutta l’area delimitata - ambito 06 - è di
proprietà dei proponenti. Questi ultimi non hanno considerato che una parte di quel
terreno non è di proprietà di chi ha presentato il progetto.
Per questo abbiamo scritto l’emendamento precisando: "di modificare gli indirizzi
espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo
regionale o provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sono state
sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali
elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto
stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
- relativamente all’Ambito 06 relativo agli ex Mulini Mandelli,
l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà
comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria
allegata;
e non come le domande "tranello" che voi avete messo nella delibera, dove si vuole
far dire alla Regione che ha cambiato idea rispetto all'area delimitata nell'Ambito 06.
la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi
sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie,
che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia
industriale.
- la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle N.T.A., per
disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la
lettera B della planimetria allegata.
Nell’emendamento precedente si indicava la lettera A, adesso la lettera B.
- l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle
altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10
metri.
PRESIDENTE: Chi illustra l’emendamento n. 94? Prego, Consigliere Tonella.
CONS. TONELLA (Partito Democratico): L’emendamento n. 94 propone di
sostituire l’art. 4 con le seguenti parole: “di modificare gli indirizzi espressi dalla
Giunta nella seduta del 19.2.2010 demandando al competente organo regionale o
provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto modificate,
formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi
recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R.
n. 61/1985:
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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- relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di
recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito
individuato nella planimetria allegata;
- la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia
pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie,
che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia
industriale;
- la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle Norme Tecniche di
Attuazione per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro
indicato con la lettera C della planimetria allegata;
Nell’emendamento c’è la planimetria allegata.
- l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle
altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10
metri;
- la progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio
dell’area con i volumi esistenti.
Si allega planimetria con ambito entro cui ricostruire i nuovi volumi derivati dal
recupero della cubatura esistente”.
Brusio e voci fuori microfono fanno notare che l'emendamento n. 94 è stato illustrato
da un Consigliere non firmatario, diversamente da quanto previsto dall'art. 60,
comma 1 del regolamento del Consiglio comunale.
PRESIDENTE: Prego, Segretario.
SEGRETARIO GENERALE: Nel regolamento è scritto che l’emendamento deve
essere presentato o illustrato da uno dei presentatori. Sotto l’aspetto tecnico va notato
che c’è un concorso di situazioni singolari dal momento che c’è un Consigliere che
non risulta firmatario, che ha provveduto ad illustrare l’emendamento e gli altri
Consiglieri firmatari l’hanno integralmente lasciato illustrare per tutto il periodo.
PRESIDENTE: Emendamento n. 94, Consigliere Negro, può reillustrare
l’emendamento n. 94. Prima però mi assicuri di averlo firmato.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Riconosco la mia firma in calce.
L'emendamento n. 94 è molto importante; siamo ancora all’area dei Mulini Mandelli,
che stiamo praticamente svendendo. In questo emendamento vi è una frase sciocca
“confermare se come parrebbe” che aveva l’unico scopo di tagliare l’area ad est,
presumibilmente di un proprietario ostinato il quale non riesce a mettersi d’accordo
con il proprietario dell’area generale.
Se la Regione dovesse cadere nella trappola di confermare “se come parrebbe”
finalmente qualcuno avrebbe raggiunto lo scopo di tagliare la parte est del comparto,
unitario, sottoposto a piano di recupero, di tagliarla fuori e di togliersi dai piedi
questo proprietario renitente. Cosa fa questo emendamento? E’ una gran furbata.
PRESIDENTE: Chi intende illustrare l’emendamento n. 95?
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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PRESIDENTE: Prego Consigliere Negro.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Questo emendamento, invece di togliere
dai piedi il proprietario dell’area ad ovest, lo include e assegna a lui la capacità
edificatoria. Viene il sospetto che sia stata messa in atto una macchinazione. Questo
emendamento va oltre quello che voleva la Giunta. Anziché dire “confermare se
come parrebbe” vogliamo togliere dai piedi il proprietario della parte ad est, diciamo
“confermare se come parrebbe vogliamo togliere dai piedi il proprietario dell’area ad
ovest”. Dà al proprietario dell’area ad est quello che gli era stato tolto per essere dato
al proprietario dell’area ad ovest. Viene da chiedersi, per par condicio, perché non
possa trovare accoglimento questo emendamento? Perché dobbiamo premiare il
proprietario dell’immobile principale Molini Mandelli? Perché dobbiamo fare questo
torto al proprietario dell’area ad ovest?
Quindi vi invito all’equità, non privilegiamo l’uno per penalizzare l’altro.
Questo emendamento scompiglia i giochi che erano stati preparati e li inverte
completamente. Dimostriamo di essere imparziali. Signor Presidente, in modo da
coprire il brutto episodio di prima quando lei ha capito che non c’è traccia nella
scheda “K” e nella delibera regionale di cambiare il perimetro dell’ambito, Lei ha
detto “basta, basta, andiamo a votare”. Nel momento in cui si è reso conto che era
infondato quel “confermare se come parrebbe se”, lei ha cambiato discorso. Me l’ha
confermato il funzionario e lei è andato via.
PRESIDENTE: Emendamento n. 96. Consigliere Negro, se nei ritagli di tempo,
oltre a scrivere su “Il Treviso”, lei si cimentasse anche nella giallistica, con piccoli
indizi riuscirebbe a costruire grandi macchinazioni e io sarei un suo affezionato
lettore. Prego, Consigliere Grigoletto per l’emendamento n. 96.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Emendamento n. 96: “Variante
parziale n. 30 al P.R.G. di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale
Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004.
Adozione”. Esso propone di sostituire il punto n. 4 con il seguente testo: “di
modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010,
demandando al competente organo regionale o provinciale, le valutazioni di merito
sulle questioni che, come sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del
presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione
nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
- relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di
recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito
individuato nella planimetria allegata;
- la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi
sia pertinenziali che destinati ad attività molitorie e di stoccaggio delle granaglie,
che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia
industriale.
- La volumetria di nuova costruzione, nei limiti previsti dalle N.T.A., per
disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la
lettera E della planimetria allegata.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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- L’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle
altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10
metri.
- La progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio
dell’area con i volumi esistenti.
Si allega planimetria con ambito entro cui ricostruire i nuovi volumi derivati dal
recupero della cubatura esistente."
PRESIDENTE: Emendamento n. 97. Prego Consigliere Atalmi, ne ha titolo.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ne ho titolo, Presidente, anche perché ho
studiato le carte.
PRESIDENTE: Al punto tale da essere in sospetto conflitto di interessi, qualcuno
afferma.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Purtroppo non ho case da quelle parti,
non sono un progettista del Piano del Sile, come invece un altro qui in aula, non
sono nemmeno stato nell’Ente Parco del Sile in passato, come un’altra persona
presente qui in aula. L’emendamento 97 propone “di modificare gli indirizzi espressi
dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo
regionale o provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto
definite, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da
potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito
dalla L.R. n. 61/1985:
- relativamente all’Ambito 06 relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di
recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito
individuato nella planimetria allegata;
(repetita iuvant, noi non abbiamo inserito nella delibera una domanda furbina, come
invece avete fatto voi, ma abbiamo inserito un’affermazione come dovrebbe essere
nelle delibere)
- la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi
sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie,
che rivestono carattere di architettura rurale – (ecco il conflitto d’interessi dov’è,
infatti) - di interesse storico e di archeologia industriale;.
- la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle N.T.A. per disposizione
planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera F) della
planimetria allegata.
(Continuiamo a segnarvi dove si può costruire per facilitarvi i compiti, usando anche
il pennarello grosso, in modo da evitare rischi interpretativi).
- l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle
altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo 10 metri.
PRESIDENTE: Chi illustra l’emendamento n. 98? Prego Consigliere Negro.
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- dott. Otello Paraluppi -
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CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’emendamento n. 98 a mio parere si può
capire solo facendo la storia di questo Piano. Il primo Piano dell’Ente Parco del
Fiume Sile è stato approvato nel 1997. La Regione, nell’approvarlo, ha chiesto
alcune piccole varianti: la variante integrale della zona agricola, la variante integrale
degli insediamenti impropri, la variante integrale per il paesaggio, la variante
integrale delle acque. In pratica ha approvato un Piano per poi chiedere di
modificarlo. L’Ente Parco del Fiume Sile ha dato prova di grande solerzia poiché la
Regione aveva assegnato all’Ente Parco del Fiume Sile dieci mesi di tempo per
attuare queste varianti che, sostanzialmente, avrebbero costretto a rifare il Piano.
Finalmente l’Ente Parco Sile nel 2000 dà incarico di attuare queste varianti. Per gli
insediamenti in zona produttiva e per il paesaggio dà incarico all’architetto Sandro
Zampese, per la parte agricola al dottor Lioni e per le acque al dottor Eros Tomio. I
professionisti incaricati dovevano praticamente rifare il Piano e l’hanno presentato
nel 2002. L’Ente Parco lo ha adottato, pubblicato, ha raccolto le osservazioni e lo ha
spedito in Regione nel 2004. Questo ci dà la misura della solerzia e dell’efficienza di
questa Amministrazione.
Cosa dice: "guarda, la variante acqua e agricoltura te la approvo, invece per le zone
produttive paesaggio e per le altre, lo approvo, imponendo però pesantissime
modifiche".
E ce lo manda disperata e ci dice: "sentite, per favore, recepitelo, tanto di più non si
cava". E allora noi siamo qui a recepirlo, questo Piano.
Adesso ci siamo accorti che c’è qualcosa di sbagliato, e allora scriviamo alla Regione
chiedendo se per caso non si fosse dimenticata di far modificare anche qualche altro
punto, dal momento che la Regione non ha prescritto di cambiare alcunché nella zona
dei Mulini Mandelli, ove invece ci sarebbero delle variazioni da apportare.
PRESIDENTE: Emendamento n. 100. Prego, Consigliere Atalmi.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Quando scriveremo per la quarta volta
alla Regione, ci risponderà intimandoci di smetterla. Con Luca Zaia a capo della
Giunta regionale, probabilmente vi risponderanno in dialetto per vedere se vi
convincete di quale sia l’area delimitata nell’area del Mulino Mandelli.
Alla fine la Regione potrebbe arrendersi e concedere di fare l’ambito anche a
Canizzano. Dopo un po’ che la Regione ci ha indicato qual è la denominazione
dell’ambito, dopo che tutti abbiamo capito che il problema consiste nel fallimento
della compravendita di un appezzamento di questo terreno, dopo aver capito che
probabilmente l’affare su Molino Mandelli non era più gradevole perché, grazie agli
emendamenti presentati in Regione, una parte del Parco si era salvata, dopo che uno
dei proprietari dell’ambito forse non era più molto convinto della cosa o non aveva
raggiunto un accordo con la maggioranza dell’Ambito, alla fine ci si domanda cosa si
voglia farne di questo Ambito. In sede di Conferenza dei capigruppo abbiamo
sollevato questo problema: se vi è incertezza rispetto alle volontà della Regione,
perché è stato scritto nella delibera ma forse intendevi l'ambito più grande?
E’come quando all’università il professore che deve farti passare un esame, per pietà,
pone la domanda all’allievo mettendogli in bocca la risposta.
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PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Atalmi. Siamo ora nella fase in cui ciascun
Gruppo può esprimere la sua posizione per bocca del proprio Capogruppo o di un suo
delegato. Prego Consigliere Negro.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Stiamo parlando dei Mulini Mandelli. Vi
abbiamo presentato numerosi emendamenti mirati a salvare quest’ultimo scampolo di
verde che ci resta e questo fabbricato di archeologia industriale, una costruzione che
parla della nostra storia, di quando il Sile era un corso navigabile ed era utilizzato per
il trasporto delle granaglie. Siamo un po’ inorriditi dai due capannoni costruiti quasi
in aderenza. Se volessimo bene alla nostra città e al nostro fiume, sarebbe giusto
osservare che si tratta di volumi aggiunti e decidere di non volerli più.
Se la Giunta non fosse stata così inerte e non avesse evitato con tutte le proprie forze
di affrontare il P.A.T., adesso potremmo esortare i proprietari di quei volumi a
eliminarli da dove attualmente insistono per costruire altrove, offrendo una
compensazione volumetrica.
Chi ha temporeggiato per non fare il P.A.T. è responsabile di questo scempio che
sarà compiuto sui Molini Mandelli e sull’area attigua.
PRESIDENTE: Prego, Consigliere Atalmi.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Presidente ha deciso di accorpare gli
emendamenti in modo arbitrario. All’interno del gruppo di emendamenti che stiamo
discutendo c’è l’ampliamento del perimetro del parcheggio in via Canizzano e c’è il
Mulino Mandelli: due argomenti che nulla hanno a che vedere l’uno con l’altro.
Stiamo per approvare una delibera che dice: "confermare, come parrebbe dalla
cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo, denominato
Molini Mandelli, dovrà comprendere gli edifici storici e deturpanti, il sedime del
canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest a confine di via Fratelli Benevento,
così come meglio specificato nell’allegata cartografia".
Se ad un esame universitario di diritto amministrativo, avessi impostato una delibera
in cui si chiede l’interpretazione autentica a un organo sovraordinato, il professore
avrebbe certamente lanciato il mio libretto fuori dalla finestra ma qui ormai vale
anche una delibera che pone una domanda. Ragionevolezza vorrebbe che ci si
chiarisse sulle intenzioni della Regione e in un secondo momento fosse recepito nella
delibera l’esatto ambito delimitato.
Questi "giochetti" provocheranno un contenzioso giuridico poiché sono frutto di una
gestione del Piano del Sile assolutamente negativa.
PRESIDENTE: Prego, Consigliere Vitale.
CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Forse era necessario, data
l’importanza del manufatto e dell’area in discussione, prestare maggiore attenzione
alle osservazioni rese. Non si comprende la motivazione di questa fretta e pertanto
vorrei leggere, per far capire la nostra posizione, quello che dice Cicerone nelle
Catilinarie: “Fino a quando abuserai della nostra pazienza, per quanto tempo ancora
codesta tua condotta temeraria riuscirà a sfuggirci, a quali estremi oserà spingersi il
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tuo sfrenato ardire? Né il presidio notturno, né le ronde per la città, né il panico del
popolo, né l’opposizione unanime di tutti i cittadini onesti nel fatto che la seduta si
tenga in quest’edificio, il più sicuro, ti hanno sgomentato e neppure i volti, il
contegno dei presenti, le tue trame sono scoperte, non te ne accorgi?”, e pone una
serie di interrogativi a Catilina. Vi sono molti riferimenti: la storia si ripercorre e qui
oggi assistiamo ad un’altra pagina storica simile a quella della Roma del 63 a.C. con
l’esito che voi tutti sapete a proposito di Catilina.
Quindi noi ci siamo già astenuti su questo, ma voteremo contrario per quanto
riguarda i Mulini Mandelli.
- escono Rosi, Tocchetto (pres. n. 31) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 67 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Tonella (Partito Democratico).
7^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 67
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Tocchetto.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 68 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Tonella (Partito Democratico).
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8^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 68
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Tocchetto.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 92 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
9^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 92
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Tocchetto.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
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- dott. Otello Paraluppi -
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Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
10^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 93
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 93 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Tocchetto.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
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16
17
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19
20
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Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
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Piccoli
Renosto
Salvadori
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
no
no
no
sì
no
no
no
sì
sì
9
Esito votazione:
21
0
1
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
- rientra Tocchetto (pres. n. 32) 11^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 94
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 94 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
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30
31
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Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Piccoli
Renosto
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
no
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
9
21
0
2
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
12^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 95
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 95 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
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Presenti
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28.4.2010
Favorevoli
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Piccoli
Renosto
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
sì
no
no
no
no
sì
sì
no
no
no
sì
sì
10
21
0
1
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
13^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 96
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
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28.4.2010
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale,
l'emendamento n. 96 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Presenti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
Gobbo (Sindaco)
Aloisi
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Piccoli
Renosto
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
no
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
sì
no
no
sì
no
no
no
sì
no
sì
no
no
non partecipa
no
no
no
no
sì
sì
no
no
no
sì
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
32
Zuliani
Esito votazione:
28.4.2010
sì
9
21
0
2
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 97 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
14^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 97
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipano al voto n. 2 Consiglieri: Bolzonello, Negro.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 98 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
15^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 98
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
43
N. 32/10/DCC
28.4.2010
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
- esce Bolzonello (pres. n. 31) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 99 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
16^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 99
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Bolzonello.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 100 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
17^ VOTAZIONE
Gruppo B - Emendamento n. 100
Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi, Bolzonello.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in discussione il terzo gruppo (C) di emendamenti
contraddistinti dai nn. 115, 116, 117, 118, 119.
PRESIDENTE: Veniamo alla discussione degli emendamenti 115, 116, 117, 118 e
119. Prego Consigliere Tocchetto.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Leggerò ora l’emendamento 115 da
voi riformulato. I presentatori sono Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli,
Paolo Camolei, Nicola Atalmi, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni
Manildo, la sottoscritta e Maristella Caldato.
Si tratta di annullare la proposta di variante nella scheda di ambito 01 di Via Plinio il
Vecchio, vicino a Via Pasteur, in quanto peggiorativa per la finalità di tutela del
Fiume Sile e priva di interesse pubblico.
Invito tutti a votare questo emendamento per tutelare il nostro Fiume, un Fiume che
da troppo tempo non ha avuto attenzioni da parte del Comune. Questi emendamenti
nascono dalla necessità di tutelare il paesaggio verde e i fiumi come il nostro Fiume
Sile. Anche all’interno della maggioranza ci sono persone molto attente alla salute
dell’ambiente e del Sile. Ciò che stiamo cercando di realizzare stasera è finalizzato
alla tutela del vero parco pubblico nell’ambito del Parco del Sile.
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 1.58)
CONS. TONELLA (Partito Democratico): I presentatori dell'emendamento n. 116
sono Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo Camolei, Nicola Atalmi,
Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, Antonella Tocchetto,
Maristella Caldato e il sottoscritto.
Questo emendamento chiede la sostituzione dell’art. 4 della delibera con il seguente
testo, 4.2: “Di modificare la scheda 02 di via Ferretton in quanto anomalia puntuale
di scelta urbanistica con minima finalità pubblica; modificata la previsione delle
Norme Tecniche Attuative da variante per cui la cubatura residenziale massima
consentita sarà di 2000 metri cubi invece di 3200 metri cubi e l’altezza massima
sarà di 6 metri".
La ratio dell’emendamento è chiara, si contesta la finalità pubblica della scheda 02
via Ferretton e si chiede una forte modifica della cubatura residenziale per tutelare
l’ambiente e il verde, la conformità, la ricchezza artistica e naturale della zona. Gli
emendamenti hanno l’obiettivo di ridurre l’intervento previsto, per tutelare al meglio
una zona che dovrebbe avere una vocazione naturistica e di archeologia industriale.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): L'emendamento 117 propone di
sostituire al punto 4.3: "di modificare la scheda 03 di via Pasteur in quanto variante
priva di pubblica utilità e peggiorativa sia per le finalità di tutela che per l’eventuale
espansione del depuratore comunale". È un emendamento chiarissimo, quindi
passerei all’esposizione del 118.
CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Con l'emendamento n. 118 si chiede di
modificare l’art. 4 che recita: “Di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nella
seduta del 19 febbraio 2010 demandando al competente organo regionale le
valutazioni di merito sulle questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato A,
formante parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi
recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R.
n. 61/1985: ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano
secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del Settore lavori
pubblici. Confermare, come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il
perimetro di piano attuativo, ambito 6, denominato Molini Mandelli dovrà
comprendere gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga oltre all’area
E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio
specificato nell’allegata cartografia - da sostituirsi con questa dicitura: "di
modificare la scheda 04 Mulini Canizzano con la prescrizione che la
riorganizzazione edilizia mantenga una fascia di tutela del fiume non edificata di 10
metri oltre a tutte le altre prescrizioni".
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): L'emendamento n. 119 è stato
presentato dai Consiglieri: Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo
Camolei, Atalmi Nicola, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, la
sottoscritta e Maristella Caldato. L’emendamento ha come obiettivo "di modificare il
tracciato della pista ciclopedonale, che sembrerebbe dividere la proprietà dei
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Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
signori Artuso Silvana ed altri che hanno inoltrato senza esito (e alcuna risposta
dall’Amministrazione comunale) una richiesta in tal senso (sia all’Amministrazione
che) al Presidente dell’Ente Parco, in data 8 marzo 2010 ancora senza esito".
Per cui è un emendamento che richiede anche una risposta consultiva da parte
dell’Amministrazione.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Andiamo in dichiarazione di voto. Un
Consigliere per gruppo. Chi intende esprimere dichiarazione di voto? Nessuno?
Prego, Consigliere Negro.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Sono ormai le 2 del mattino. Questa serata
è stata faticosa. Ripensando al senso di tutto ciò, noi potremo affermare che ci siamo
battuti per difendere il Sile. Voi per che cosa vi siete battuti? Per fare gli interessi di
chi? Avete sottratto una sera ai vostri familiari, ma per i soldi di chi? Per chi avete
faticato? Noi ci siamo battuti come dei poveri sciocchi, consci che avremmo perso
ma credendo al valore Sile. Avremmo desiderato che dietro i Molini Mandelli ci
fosse un prato verde per portare i nostri figli e i nostri nipoti. Voi, invece, per chi
avete lottato? Provate a pensarci.
VICE PRESIDENTE BARBISAN: Grazie, Consigliere Negro. Ci sono altre
dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Atalmi. Tre minuti.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): La domanda posta dall’ingegner Negro è
una domanda che noi tutti dobbiamo porci: cos’abbiamo fatto questa notte? Penso
che l’importante tema del governo della città meritasse un lavoro migliore sia in
Commissione che in quest’aula.
Io non sono così ottimista come il Consigliere Negro: non nutro speranze che questa
notte i colleghi della maggioranza dormano sonni agitati nel domandarsi cos’hanno
fatto. Hanno sostenuto una maggioranza che, su queste vicende, corre in modo molto
compatto. Vi è contraddizione tra le dichiarazioni contro i capannoni o a favore della
salvaguardia della nostra terra, delle nostre tradizioni, della nostra cultura e
l’Amministrazione di tutti i giorni composta, invece, di speculatori, di colate di
cemento finalizzate al guadagno, aumentando le cubature della nostra città.
Pensavo che il Sile, per il significato che ha per la nostra città e per la nostra storia,
cultura e tradizione, avrebbe potuto meritare maggior attenzione da parte
dell’Amministrazione. Il sospetto che tale attenzione non vi sia stata viene da molti
segnali, pensate solo a come vengono nominati nei Consigli d’amministrazione
coloro che devono occuparsi di questo Ente. Spesso si nomina qualcuno che magari
non ha avuto un’ottima fortuna in altri ambiti. Con la conseguenza che, in enti quali
il Parco del Sile, invece di nominare una persona con una propensione professionale
per la materia, si nomina chi magari bisogna accontentare perché non è riuscito ad
entrare in qualche Ente o Consiglio d’amministrazione più importante. Questo modo
di gestire la politica e il rapporto con il nostro territorio e con le bellezze della nostra
città umilia i valori che dovrebbero essere alla base dell’Amministrazione e
soprattutto della lega Nord la quale spesso ha fatto propaganda del legame con la
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terra e con i beni del territorio, come appunto il Fiume Sile. Poi nell’amministrazione
concreta prevalgono logiche legate agli affari immobiliari, ed è un vero peccato.
Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 2.06)
- rientra Bolzonello (pres. n. 32) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 115 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
18^ VOTAZIONE
Gruppo C - Emendamento n. 115
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 116 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M., Tonella (Partito Democratico).
19^ VOTAZIONE
Gruppo C - Emendamento n. 116
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 117 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Tonella (Partito Democratico).
20^ VOTAZIONE
Gruppo C - Emendamento n. 117
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
28.4.2010
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 118 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M., Tonella (Partito Democratico).
21^ VOTAZIONE
Gruppo C - Emendamento n. 118
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano,
l'emendamento n. 119 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto,
Caldato M. (Partito Democratico).
22^ VOTAZIONE
Gruppo C - Emendamento n. 119
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri.
Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo,
Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro,
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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N. 32/10/DCC
28.4.2010
Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan,
Varago.
Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello.
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato.
*******
PRESIDENTE: Trattiamo ora il punto n. 4, che non è stato emendato. Apriamo la
discussione generale. Prego Consigliere Grigoletto.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Presidente e colleghi Consiglieri,
la delibera datata 1° aprile 2009 in oggetto evidenzia che l’Amministrazione
comunale, con il voto favorevole anche dell’Assessore Bastianetto, ha deliberato una
convenzione e un piano spesa di 10.000 euro che il Comune ha versato al Parco del
Sile.
La L.R. n. 8 del 28 gennaio 1991 istitutiva del Parco Naturale Regionale del Sile,
all’art. 18 statuisce che il Consiglio dell’Ente Parco sia composto da tre
rappresentanti per ogni Comune, designati dal Consiglio comunale, garantendo la
presenza delle minoranze.
L’Assessore Bastianetto siede dalla scorsa legislatura in questo Comitato, ove era
stato eletto come espressione dell’allora minoranza.
PRESIDENTE: Colgo poche attinenze al tema della variante parziale del Piano
Regolatore Generale.
CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ha attinenza con la delibera,
Presidente. In una precedente seduta consiliare chiesi all’Assessore Bastianetto di
rassegnare immediatamente le dimissioni dal Comitato del Parco del Sile, perché nel
frattempo era entrato a far parte della Giunta e, di conseguenza, non poteva
considerarsi espressione della minoranza. Oggi ribadiamo la richiesta di dimissioni,
essendo lui membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Parco Sile, in
violazione della legge regionale che all’art. 18 ne disciplina la composizione.
Il rapporto di finanziamento dell’Ente da parte del Comune - 10.000 euro - determina
il conflitto di interessi dell’Assessore. Viene meno il principio dell’art. 97 della
Costituzione riguardante il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione.
L’Assessore è portatore di interessi confliggenti che ne possono compromettere
l’imparzialità, principio che deve sempre permeare l’azione dell’amministratore.
Richiediamo la dimissioni dell’Assessore dal Consiglio di Amministrazione per la
seconda volta, perando abbia uno sprazzo di saggezza e di responsabilità etica nei
confronti del Consiglio comunale.
CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ci sono migliaia di persone senza
lavoro cui dobbiamo pensare. Non so cosa abbiamo ottenuto oggi. A proposito del
Il Segretario della Seduta
Segretario Generale
- dott. Otello Paraluppi -
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28.4.2010
Sile, inizio a parlare del burka, non so cosa dire dei caschi integrali da extraterrestri
per fare più impressione. Anche questi nascondono il viso, anche con questi spesso
qualcuno non viene riconosciuto, con la differenza che, mentre con il burka nella
civiltà che lo usa, la donna ha più o meno lo stesso destino nel bene e nel male che ha
presso di noi, con la scusa del casco qui si compiono omicidi o, a cavallo della moto,
ci si sente ancora più titani con conseguenze spesso tragiche.
Riscontro un’altra incongruenza nelle limitazioni che si danno ai controlli sulla
strada: si criticano i meccanismi di registrazione della velocità, si negano le
autocivetta, con la conseguenza di migliaia di morti. Il tutto con la compiacenza della
politica che ha paura di perdere il piatto di lenticchie.
Veniamo al Fiume Sile, altra contraddizione. Ho letto giorni fa una lettera del signor
Giovanni Gabrieli, pubblicata su un quotidiano, in cui si chiede se sia ecologia
antropizzare le sponde del Fiume sostituendosi alle varie specie animali e vegetali
che lo abitano. Ho l’impressione che anche la politica, per il solito piatto di
lenticchie, segua la moda di ecologia da imbonimento. Ho l’impressione che sia tutta
propaganda per sentirsi protagonisti del fare, come l’Appiani e come la sede della
Provincia. Pertanto voterò contro.
CONS. MANILDO (Partito Democratico): Questa proposta di deliberazione merita
una riflessione. L’iniziativa della delibera è assolutamente illegittima. Il Presidente
dell’Ente Parco si è arrogato il potere di presentare emendamenti su contenuti di
variante di settore, decisi dall’Ente a mezzo di soggetti deputati a formarne la
volontà.
Ha proposto un emendamento del tutto estraneo alle finalità del pubblico interesse,
cui sovrintende il Piano Ambientale; ha presentato un emendamento che avrebbe
dovuto rispettare un iter procedimentale che non è stato rispettato. Ha fatto
riferimento ad un concerto con il Comune di Treviso che non trova riscontro
conforme alle deliberazioni del Comune, quindi l’illegittimità di questo iter è sotto
gli occhi di tutti.
Come Consiglieri comunali abbiamo il dovere di rilevare l’illegittimità dell’iter
procedimentale, come pure l’estraneità dei contenuti della variante rispetto alle
finalità del Parco. Tutto ciò non può essere ignorato dal Comune di Treviso.
In caso contrario, noi tutti Consiglieri comunali verremo coinvolti in un
procedimento illegittimamente iniziato tramite un emendamento in cui il firmatario
ha agito in carenza di qualsivoglia potere, in spregio alla legge dell’Ente e all’iter
procedimentale.
Va fatta anche una riflessione in merito a ciò che abbiamo voluto far apparire dai
documenti che avevamo tutti a disposizione. Per quanto riguarda l’ambito, abbiamo
voluto fare apparire come se non fosse chiara la volontà della Regione. Penso che sia
difficile per qualcuno sostenere che ci fosse stata una modifica al perimetro del piano
attuativo come invece stiamo cercando di fare con l’adozione di questa delibera.
PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Manildo. Prego Consigliere Negro.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Vi chiedo ancora un attimo di attenzione.
Che senso ha questo Ente Parco del Fiume Sile se non difende il Sile? Qual è il suo
Il Segretario della Seduta
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scopo? Stasera non abbiamo avuto neanche noi il coraggio di difenderlo, avrebbe
dovuto farlo l’Ente. Abbiamo votato contro questo fiume di risorgiva che nasce a 5
chilometri dalla città, un dono grande che non abbiamo difeso. Perché voi non l’avete
difeso? Probabilmente avete trovato nella vostra squadra, alla quale avete dimostrato
di dare compattezza, un interesse superiore. Ma che senso ha una squadra che ha
come interesse quello di difendere se stessa? L’aver votato contro il Sile per amore
della squadra, non è forse un’idea un po’ ottimista? Non credete che forse avete fatto
l’interesse di qualcun altro? Non vi viene il sospetto di essere stati strumentalizzati?
Non credete che forse qualcuno ci guadagnerà alla fine di questo gioco? E ai nostri
figli cos’è che lasciamo? I soldi? Perché invece non passiamo ai figli l’ambiente, la
terra? Un nostro scampolo di Fiume ce lo siamo giocato questa sera.
ASS. MICHIELON: Se mi dice chi sta pilotando la squadra, mi fa una cortesia,
altrimenti eviti velate allusioni. Mi spieghi chi pilota la Giunta e chi pilota il
Consiglio comunale, se ha un nome e un cognome.
CONS. NEGRO (Partito Democratico): Le posso rispondere come posso, se lei
vuole il nome: Arcibaldo Marchese. Certamente non il Sile. E se questo gioco è stato
prolungato fino alle tre di mattina qualcuno deve avere qualche interesse, perché non
stiamo lottando per il Sile, ma contro di esso e allora chiediamoci perché.
Non conosco i nomi degli speculatori, non so di chi sia il Molino Mandelli.
CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Farò due brevissime considerazioni. Fin
da quando questo argomento è stato portato in Commissione urbanistica, mi sono
chiesto quale fosse il ruolo del Parco del Sile, dal momento che in merito all’ambito
1, lo stralcio di un pezzetto di area in via Plinio il Vecchio, da verde pubblico a verde
privato, mi ha fatto riflettere sul fatto che l’Ente Parco del Sile dovrebbe tendere ad
espandere l’area destinata a Parco, anziché restringerla.
In secondo luogo mi rivolgo all’Assessore Bastianetto per sollecitarlo ad una
risposta, dopo quanto ha affermato il Capogruppo Grigoletto. Forse l’assessore non
ritiene sia importante il ruolo della minoranza all’interno di un Ente come il Parco
del Sile? Se sì, dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni.
ASS. BASTIANETTO: Il Parco del Sile nacque quand’ero Consigliere di quartiere,
verso la fine degli anni ’70 – inizio anni ’80, per una pura casualità. C’era nella zona
di Sant’Antonino un’ipotesi di aumentare la discarica, con problematiche ecologiche
preoccupanti. In Consiglio di quartiere si pensò di preservare tale area e nacque così,
un progetto che poi trovò la sua attuazione nella sala Marton dell’ex Provincia.
Gradualmente si giunse ad avere lo status di Parco Regionale Naturale del Fiume
Sile.
Tra i pazzi utopistici c’ero anch’io, che ora rappresento l’Amministrazione
comunale, come allora rappresentavo la minoranza nel Consiglio di quartiere, l’allora
Circoscrizione n. 9 di San Lazzaro, San Zeno e Sant’Antonino. Sono stato eletto e ho
Rappresentato quelle che erano le idealità di qualche decennio fa e che continuo a
difendere nell'ambito del Parco del Sile.
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Sono stato eletto per un mandato della durata di cinque anni e vorrei rispettarlo; la
legge lo consente. Mi dispiace venga strumentalizzato l’impegno nell’ambito del
Parco del Sile.
Ritengo di continuare a difendere le prerogative di un sito molto sensibile ma
soprattutto escludo certe visioni assolutamente speculative.
Ha fatto bene il collega Michielon a chiedere di fare nomi e cognomi a chi ha
lanciato tali accuse. Se si sanno i nomi, si rendano pubblici: altrimenti non si faccia
la guerra alle streghe.
PRESIDENTE: Grazie, Assessore. Veniamo al punto n. 4 all’ordine del giorno.
Prego Consigliere Atalmi.
CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): La legge prevede la nomina di tre
Consiglieri in rappresentanza dei Comuni per consentire la partecipazione
democratica sia della maggioranza che dell’opposizione. La richiesta posta
all’Assessore Bastianetto era quella di dimettersi poiché un tempo era
all’opposizione, mentre ora è passato alla maggioranza.
Le questioni che noi abbiamo posto su questa variante sono importanti e anche queste
dovrebbero sollevare qualche interrogativo. Non stiamo insinuando che c’è una P2
che controlla l’Amministrazione comunale e la Giunta per allungare le sue mani sul
Parco del Sile. Semplicemente questa variante è pesantemente influenzata da una
serie di interessi lungo il territorio del Parco che come conclusione avranno un
danneggiamento complessivo del Parco e una sua ulteriore antropizzazione. Ci perde
il Sile, ci guadagna chi può ricavare speculazioni immobiliari.
Non stiamo dicendo che c’è la mafia. Rispetto ad alcune nostre obiezioni, alcune
semplicemente di buonsenso, non abbiamo visto intervenire nessuno per cercare di
fermare questa deriva.
Due esempi. Primo: l’allora Presidente del Parco del Sile, che probabilmente ha la
stessa passionalità di Bastianetto nel difendere il Parco del Sile, ha presentato la
variante, evitando il Comune e così cancellando il tempo a disposizione per
presentare le opportune osservazioni. Inoltre, quando in Commissione abbiamo
lottato per salvare un pezzo del Molino Mandelli che è rimasto a parco, io ero in
veste di Consigliere regionale e come controparte avevo il Presidente dell’Ente Parco
del Sile! Cioè io dovevo convincere il Presidente dell’Ente Parco del Sile di salvare
un pezzo del Parco del Sile. Non ho visto né l’assessore Bastianetto, né i colleghi
leghisti in Consiglio regionale battersi per questo. L’ho fatto io, l’ha fatto qualcuno
dell’opposizione come Diego Bottacin: abbiamo anche portato a casa qualche piccolo
risultato.
Quindi è inutile riempirsi la bocca di parole quali impegno e tutela del patrimonio.
Vi abbiamo offerto molteplici occasioni per votare a favore, in occasione di vari
emendamenti, ma avete sempre scelto di votare contro, sostanzialmente per lasciare
le cose come stanno. Il Parco del Sile va sviluppato e reso più fruibile, va protetto e
salvaguardato, non va ulteriormente cementificato.
Voi avete preferito così, ci sarà chi ci guadagna, non sto dicendo che ci avete
guadagnato voi. Senz’altro ci perde la città, ci perde il Sile, alla faccia della
passionalità e dell’amore per la nostra città, per il nostro Fiume.
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PRESIDENTE: Prego Consigliere Tocchetto.
CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Ritengo sia necessario farci un
serio esame di coscienza. Possediamo una zona ricca e verde da tutelare e, invece,
non lo facciamo.
Anche se si interviene cercando di non incidere troppo sull’ambiente e preservandone
il delicato equilibrio, un domani chi ci andrà ad abitare o vi svolgerà attività
commerciali porterà traffico e maggiore affollamento in una zona veramente molto
sensibile. Non voglio fare un paragone su quello che ha detto il Presidente della
Camera Fini nel suo intervento dicendo che a volte le municipalizzate - potremmo
dire magari anche qualche Ente su cui anche stasera è venuto fuori un po’ il dubbio
se veramente sia un Ente che protegge o un Ente che non protegge - non siano dei
tesoretti al servizio delle Amministrazioni leghiste. Serve maggiore sensibilità e un
po’ meno voglia di costruire e cementificare zone troppo sensibili, che dovrebbero
essere salvaguardate. Se noi fossimo in Francia, non solo non costruirebbero ma
farebbero pagare per accedere alla Restera.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Qualche settimana fa, nel
corso dell’esame di questo Piano, si è anche accennato al progetto “GiraSile”,
iniziativa di valorizzazione del Fiume Sile tramite una serie di interventi di
arricchimento della fruibilità dello stesso, nell’ottica della valorizzazione
paesaggistica.
Essendo ormai qualche anno che ci si rimpalla la variante parziale da un ente all’altro
e da un ufficio all’altro, sarebbe stato utile portarla avanti assieme al progetto
“GiraSile” per una volta compiendo uno sforzo di pianificazione complessiva. Non
vorrei che la Variante n. 30 costituisse un ostacolo all’attuazione del “GiraSile”.
Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di
minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, la
proposta di deliberazione ad oggetto: "Variante parziale n. 30 al Piano
Regolatore Generale di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale
Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/04.
Adozione."
23^ VOTAZIONE
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
Presenti
1
2
Gobbo
Aloisi
Favorevoli
Contrari
Astenuti
Non
partecipanti
al voto
sì
sì
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28
29
30
31
32
Atalmi
Barbisan
Beraldo
Bolzonello
Borrelli L.
Borsato
Caldato M.
Chinellato
Chiole
Cianci
Da Tos
Dotto
Gobbo
Grigoletto
Iannicelli
Manildo
Mauro
Mazzobel
Negro
Novello
Piccoli
Renosto
Salvadori
Tocchetto
Tonella
Tonellato
Torresan
Varago
Vitale
Zuliani
Esito votazione:
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no
sì
sì
no
sì
sì
no
sì
sì
no
sì
sì
sì
no
sì
no
sì
sì
no
sì
sì
sì
sì
no
no
sì
sì
sì
21
no
no
11
0
----
Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra
indicato.
Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano,
l’immediata eseguibilità della deliberazione.
VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’
Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 20 Consiglieri.
Esprimono voto contrario n. 11 Consiglieri: Atalmi, Bolzonello, Caldato M., Cianci,
Grigoletto, Manildo, Negro, Tocchetto, Tonella, Vitale, Zuliani:
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Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori,
proclama approvata a maggioranza di voti l’immediata eseguibilità della
deliberazione sopra indicata.
Per quanto sopra riportato,
IL CONSIGLIO COMUNALE
vista la proposta della Giunta comunale;
preso atto di quanto emerso nel corso della discussione;
visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge,
DELIBERA
1. di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1 ter della L.R. n. 11/2004, per le
motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al
P.R.G., composta dai seguenti elaborati che costituiscono parte integrante e
sostanziale del presente provvedimento:
1 Relazione;
2 NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante";
3 Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente2 e "Proposta di variante";
4 Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91:
Attività produttive in zona impropria (schede 1-7):
Manufatti idraulici (schede 1-15);
Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22);
Zone SIC-ZPS (schede 1-3);
5 Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000);
6 Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del
P.N.R.S.);
7 Valutazione di Incidenza Ambientale;
2. di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal mutamento di
destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già soddisfatto dalle
previsioni del P.R.G. vigente in ordine alla dotazione dello standard urbanistico,
come meglio esplicitato nella Relazione di cui all’allegato 1;
3. di dare atto che dalla data odierna trovano applicazione le misure di salvaguardia
previste dall’art. 29 della L.R. 11/2004;
4. di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nel seduta del 19.2.2010,
demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle
questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato "A", formante parte
integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede
di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985:
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- “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano,
secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore
LL.PP.”;
- “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il
perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà
comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre
all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come
meglio specificato nell’allegata cartografia”.
5. di partecipare il presente provvedimento, per quanto di competenza, ai seguenti
Settori/Servizi:
- Sportello Unico per le imprese ed i cittadini – Servizio Attività Edilizia e
Servizio Attività Produttive;
- Ambiente;
- Patrimonio;
- Lavori Pubblici;
- Gestione infrastrutture;
- Avvocatura civica;
6. di incaricare il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica per i
conseguenti adempimenti, ai sensi dell’art. 50 della L.R. 61/85 e successive
modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 3 delle Norme tecniche di
Attuazione del Piano Ambientale del P.N.R.S..
Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile,
ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267.
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N. 19/10/ACC
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OGGETTO: Comunicazione del Presidente in merito al rinvio a prossima seduta
consiliare della risposta alle interrogazioni inserite all’ordine del
giorno.
PRESIDENTE: All’ordine del giorno ora ci sono due interrogazioni che però non
possono essere evase, in quanto il destinatario, l’Assessore Zanini, è assente e quindi
le rinviamo.
Ha chiesto la parola il Consigliere Bolzonello.
CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Per correttezza dico che
l’Assessore Zanini alcune ore fa ha chiesto di spostare la trattazione di queste
interrogazioni al prossimo Consiglio e noi abbiamo risposto che non ci sono
problemi.
Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il
Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei,
Padovan, Rosi.
La seduta è chiusa alle h. 2.50 (29.4.2010)
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verbale della seduta