Prot. Gen. N. 32164 CONSIGLIO COMUNALE DI TREVISO Processo verbale della seduta del 28 APRILE 2010 L’anno duemiladieci (2010), addì ventotto (28) del mese di aprile alle ore 14,25, convocato con la osservanza delle formalità di legge, il Consiglio comunale di Treviso si è riunito nel Salone del Palazzo dei CCC, in seduta ordinaria di prima convocazione sotto la presidenza del Presidente Renato Salvadori e con l’assistenza del Segretario generale dr. Otello Paraluppi. Fatto l’appello nominale dei Consiglieri in carica, risultano presenti e rispettivamente assenti i seguenti signori: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Gobbo Gian Paolo Aloisi Giampiero Atalmi Nicola Barbisan Riccardo Beraldo Andrea Bolzonello Alfio Borrelli David Borrelli Luigi Borsato Roberto Caldato Luigi Caldato Maristella Camolei Paolo Cecconato Corrado Chinellato Enrico Chiole Michele Cianci Giuseppe Da Tos Giancarlo Dotto Antonio Gobbo Giuseppe Grigoletto Roberto Iannicelli Giancarlo P p p A a p p p p p p ag p p ag p p p p p p p p 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 Manildo Giovanni Mauro Giuseppe Mazzobel Armando Michielan Ofelio Negro Giovanni Novello Sergio Ortica Letizia Padovan Vittorio Piccoli Domenico Renosto Enrico Rosi Franco Salvadori Renato Tocchetto Maria Tonella Giovanni Tonellato Roberto Torresan Giorgio Varago Gianluigi Vitale Sossio Zampese Sandro Zuliani Giancarlo Totale presenti P p p p A ag p p ag p p p p p p p p p p p p p 36 Il PRESIDENTE, accertata la legalità del numero dei presenti agli effetti della validità della riunione, dichiara aperta la seduta. Chiama a fungere da scrutatori i Consiglieri signori: Borsato – Camolei ed invita il Consiglio a passare alla trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno. Sono presenti, senza diritto di voto, il Vice Sindaco Giancarlo Gentilini e gli Assessori: Giuseppe Basso, Stefano Bastianetto, Andrea De Checchi, Sergio Marton, Mauro Michielon, Vittorio Zanini e Fulvio Zugno. 12-10-ACC 13-10-ACC 14-10-ACC 15-10-ACC 16-10-ACC 17-10-ACC 20-10-DCC 21-10-DCC 22-10-DCC 23-10-DCC 24-10-DCC 25-10-DCC 26-10-DCC 27-10-ACC 28-10-DCC 29-10-DCC 30-10-DCC 31-10-DCC 18-10-ACC 32-10-DCC 19-10-ACC Questione sospensiva sollevata dal Cons. Grigoletto (Partito Democratico) in merito al rinvio dei primi 5 punti inseriti nel programma dei lavori consiliari a successiva seduta. Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 1 del Regolamento del Consiglio comunale. Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 2 del Regolamento del Consiglio comunale. Comunicazione del Sindaco in merito all’integrazione di deleghe conferite agli Assessori Basso e Michielon. Approvazione del verbale della seduta precedente di Consiglio comunale (31.3.2010). Comunicazione del Presidente in merito alla proposta di mutare l’ordine di trattazione degli argomenti stabilito dal programma dei lavori consiliari. Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso. Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 20102012: variazioni e modifiche – prima variazione. Convenzione tra il Comune di Treviso e Arpav per il monitoraggio della qualità dell’aria. Svolgimento delle attività Arpav dal 1° Gennaio al 26 Ottobre 2008. Riconoscimento debito fuori bilancio. Modifica del “Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale”. Modifica al vigente Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili. Modifica del “Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina delle pubbliche affissioni”. Tariffa di Igiene Ambientale – presa d’atto del piano finanziario approvato dalla Treviso Servizi Srl e approvazione dell’impianto tariffario per l’anno 2010. Rendiconto esercizio finanziario 2009. Riaccertamento dei residui attivi e passivi per la formazione del Conto di bilancio. Rendiconto esercizio finanziario 2009 ed allegati. Variazione al Bilancio di Previsione 2010, Pluriennale 2010/2012 ed allegati. Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Scioglimento. Determinazioni (nomina commissario straordinario). Società Cooperativa Sociale “C’era una volta” – Costruzione di edificio da destinare a micronido. Riconoscimento dell’interesse pubblico dell’intervento e approvazione dello schema di convenzione ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG. Questione pregiudiziale sollevata dal Cons. Manildo (Partito Democratico) in merito al rinvio della trattazione della proposta di deliberazione “Variante parziale n. 30” a successiva seduta. Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/04. Adozione. Comunicazione del Presidente in merito al rinvio a prossima seduta consiliare della risposta alle interrogazioni inserite all’ordine del giorno. 1 N. 12/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Questione sospensiva sollevata dal Consigliere Grigoletto in merito al rinvio dei primi 5 punti inseriti nel programma dei lavori consiliari a successiva seduta. - entra Atalmi (pres. n. 37) CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Prima di iniziare, vorrei intervenire sull’ordine dei lavori ai sensi dell'art. 45 del regolamento: "Programma dei lavori". PRESIDENTE: Aspetti che lo leggo. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): La trovo impreparata, Presidente. Dovrebbe saperlo a memoria il regolamento del Consiglio comunale. PRESIDENTE: Preferisco risponderle informato. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Se vuole leggo l'articolo: "Gli argomenti sottoposti a deliberazione del Consiglio vengono trattati… Tuttavia il presidente o anche un consigliere possono proporre che…" PRESIDENTE: Non legga così velocemente… "Gli argomenti sottoposti a deliberazione...". Quando arriveremo a questo punto lei potrà fare l’intervento. Cioè prima degli argomenti sottoposti a deliberazione. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): In riferimento all’articolo 45 del regolamento, considerato quanto dichiarato dal Presidente in Conferenza dei Capigruppo, vista la densità di punti inseriti nel programma dei lavori consiliari, chiedo di rinviare i primi cinque punti del presente ordine del giorno - cinque punti non urgenti da parte dell’Amministrazione - ad una prossima seduta. PRESIDENTE: L’ordine del giorno è già stato inviato, è diventato aspetto formale e per questa ragione non è possibile…" CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Propongo di sottoporre la mia proposta alla votazione del Consiglio. Se il Consiglio vota a favore, le delibere si possono togliere. Questa cosa si può fare in assemblea e lei Presidente, lo dovrebbe sapere. PRESIDENTE: Consigliere Grigoletto, dipende se vuole applicare l’art. 45, che prevede la possibile inversione del programma dei lavori che, per alcuni aspetti è già stata concordata nella precedente Conferenza dei Capigruppo. Stante il fatto che l’Assessore Zugno ha un problema di famiglia di per sé indifferibile, credo sia importante, se non obbligatorio, la sua presenza per la trattazione dei punti che riguardano il bilancio consuntivo. Tenuto conto del fatto che, in forza del problema personale che lo riguarda, egli sarebbe costretto ad abbandonare l’aula indicativamente verso le 18.00; abbiamo concordato in Conferenza dei Capigruppo di 2 N. 12/10/ACC 28.4.2010 invertire l’ordine dei lavori e quindi i punti dal n. 5 al n. 13 vengono anticipati dopo il punto n. 2 per il quale relaziona l’Assessore Zanini. Il problema è diverso se viene posto a norma dell’art. 54 che prevede la questione sospensiva o pregiudiziale: 1. "La questione sospensiva, ovvero la richiesta di rinvio della trattazione ad altra seduta, e la questione pregiudiziale, … 2. Sulla questione pregiudiziale o sospensiva decide il presidente o, in caso di opposizione, il consiglio". Quindi anagrammando il numero, lei ha ragione: l'articolo 45 diventa 54. Il mio personale parere è che non si possono rinviare. Immagino che lei non lo condivida, quindi sottopongo la questione all’attenzione del Consiglio. A norma dell’art. 54, il Consigliere Grigoletto ha chiesto che i punti numerati all’ordine del giorno da 1 a 4, vengano tolti dall’ordine del giorno stesso e rinviati ad altro momento di discussione, quindi presumibilmente al prossimo Consiglio. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Chiedo la votazione per appello nominale. PRESIDENTE: Votazione nominale. Non vedo però otto mani alzate. Adesso le vedo. Pongo il parere negativo rispetto a questa richiesta. Esiste una questione pregiudiziale, posta dal Consigliere Grigoletto che, invocando l’art. 54, richiede l’enucleazione dei punti numerati da 1 a 5 dell’ordine del giorno che sono oggi in discussione per la posposizione a un momento successivo che, presumibilmente, è il prossimo Consiglio. Su questo, è giunta un’ulteriore richiesta di votazione per appello nominale. Il Presidente a questa istanza ha già risposto di no, quindi di non accettare questo tipo di richiesta. A questo punto, il Presidente pone in votazione la questione sospensiva sollevata dal Consigliere Grigoletto (Partito Democratico) consistente nell'accoglimento della richiesta di rinvio della trattazione dei punti 1-2-3-4-5 inseriti nell'odierno programma dei lavori consiliari ad altra seduta (il voto Sì significa accoglimento della richiesta di rinvio). VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli D. Borrelli L. Favorevoli Contrari no no sì no no sì sì no Astenuti Non partecipanti al voto 3 N. 12/10/ACC 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zampese Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 no sì sì no no no no no no sì no sì no no sì no sì no no sì no sì sì no no no sì no sì 14 23 0 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, dichiara respinto a maggioranza di voti, l'accoglimento della questione sospensiva sollevata dal Consigliere Grigoletto. 1 N. 13/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 1 del regolamento del Consiglio comunale. PRESIDENTE: Dichiarazioni di apertura seduta che anticipo con alcune buone notizie. La prima riguarda direttamente questo Consiglio comunale ed è una lettera di ringraziamento pervenuta dalla famiglia di Rino Rasera. Come voi ricorderete, a seguito della prematura scomparsa dello stesso, il Consiglio comunale ebbe modo di raccogliere dei fondi destinati all’acquisto di alcuni forni per la cottura del pane. In realtà, tenuto conto del significato istituzionale, assolutamente rilevante, la famiglia del defunto Rino Rasera, insieme alle associazioni Legambiente Treviso e I Care, della quale è presidente il fratello, ha pensato di accorpare questo importo, sommandolo anche altre disponibilità devolute da associazioni trevigiane, in un progetto molto più ambizioso ossia la realizzazione di un pozzo destinato alla Casa per le donne di Dassouy, villaggio del Burkina Faso. Il Presidente dell'associazione I Care nella propria missiva "…oltre ai ringraziamenti che sono chiamato ad estendere a tutti i Consiglieri per la sensibilità dimostrata…", ricorda, anche a nome della famiglia, che sabato pomeriggio 22 maggio presso la Fondazione Benetton, si terrà un incontro per ricordare la figura di Rino Rasera. Quindi, tutti coloro i quali hanno la possibilità e il modo sono ovviamente invitati a quel momento. La seconda buona notizia è che finalmente abbiamo un impianto per i lavori consiliari comprensivo anche del sistema di voto e, quindi, con la possibilità di eliminare le modalità legate al lavoro degli scrutatori che con oggi prende avvio. Vi sarà stato spiegato come funziona. Tutti i Consiglieri comunali saranno convocati al prossimo Consiglio comunale con un anticipo di mezzora, tre quarti d’ora circa per le prove del nuovo impianto. Ciascuno dei Consiglieri, dal singolo posto, avrà modo anche di prenotare il proprio intervento, quindi renderemo tutto più automatico e molto più funzionale. Due altre buone notizie: per il terzo anno consecutivo - è una notizia legata all’eccellenza della nostra Provincia e del nostro Comune - i ragazzi del Liceo da Vinci, hanno vinto la Coppa Aurea, gara di matematica nazionale che si è svolta ormai qualche giorno fa presso l’università di Trieste. Credo sia utile darne comunicazione. Ultima notizia: i ristoratori di Confcommercio, insieme alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, partendo dal fatto che circa il 35% di queste malattie è dovuto alla cattiva alimentazione, hanno dato vita ad una serie di iniziative legate alla corretta alimentazione al fine di debellare il cancro. Anche questa mi pare una notizia di assoluta rilevanza che segna un senso civico importante della nostra collettività e di coloro i quali, all'interno di questa, operano. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Un’altra bella notizia è la qualificazione ai campionati italiani della squadra del Consigliere Ofelio Michielan. PRESIDENTE: Peccato che il Consigliere Michielan non sia presente, comunque ci complimentiamo con lui e gioiamo insieme. Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi. 1 N. 14/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Dichiarazioni di apertura seduta ai sensi dell’art. 24, comma 2 del regolamento del Consiglio comunale. PRESIDENTE: Per antica tradizione le mie raccomandazioni cadono nel vuoto; tuttavia vi raccomando di parlare intensamente, ripetutamente e, se possibile, anche in maniera coinvolgente e anzi, provocatoria, delle recenti manifestazioni del 25 Aprile, nel segno della pacificazione del Consiglio e della comunicazione tra diverse parti politiche. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Un incoraggiamento all’Assessore Zanini il quale, grazie anche all’aiuto delle minoranze, sta portando avanti un progetto interessante per Treviso. Vorrei che andasse a buon fine poiché tratta del progetto della raccolta differenziata sul quale abbiamo lavorato fin dall’inizio di questo mandato. C’è l’impegno pubblico di qualche giorno fa dell’Assessore Zanini per portare la raccolta porta a porta almeno in un paio di quartieri. Il mio intervento intende caldeggiare questo progetto. La minoranza aveva chiesto, con una seduta comune della Commissione Lavori Pubblici, che al depuratore di Treviso venisse conferita una maggiore quantità di rifiuto umido, sostanzialmente per un risparmio dei costi di conferimento. Volevo sapere ufficialmente dall’Assessore, la data in cui è prevista la raccolta differenziata in uno dei quartieri di Treviso e di quale quartiere si tratterà. Inoltre volevo sapere se il conferimento dell’umido al depuratore di Treviso, com’era stato deciso in Conferenza e in Commissione, ha avuto un suo seguito. Il mio è un intervento di incoraggiamento perché l’impegno dell’Assessore Zanini diventi una realtà. In questi giorni abbiamo letto sui giornali la tristissima vicenda dei farmaci scaduti. Ho in preparazione un’interrogazione sull’argomento ma, dal momento che l’Assessore Michielon è presente e il Sindaco ha tra le sue priorità la tutela della salute della cittadinanza, sarebbe il caso di avere chiarimenti sul motivo per cui questi farmaci scaduti, sono stati somministrati a bambini e se il Comune sia intervenuto nei confronti della ULSS per chiedere chiarimenti. E’ stata una vicenda triste che non si deve più ripetere. Ieri era la festa del Santo Patrono di Treviso che da qualche anno, mi pare, non sia molto sentita. Ho udito una dichiarazione del Vice Sindaco Gentilini che affermava di non condividere la festa di San Liberale, il quale, essendo nato ad Altino, non sarebbe un patrono nostrano. Provocatoriamente, chiedo se il Vice Sindaco abbia intenzione di cambiare il nostro patrono e inoltre perché non si è provveduto ad informare la cittadinanza non solo della festività che - come ha detto giustamente Gentilini - forse interessa maggiormente gli uffici pubblici, ma soprattutto del fatto che, essendo considerato un giorno festivo, i cittadini potevano risparmiare i soldi dei parcheggi. Sarebbe opportuno un chiarimento per sapere se effettivamente i parcheggi dovevano essere pagati o meno. Tempo addietro ho presentato un ordine del giorno sul Wi-Fi al quale il Presidente Salvadori rispose che esso era già presente nelle biblioteche e negli uffici pubblici. Si pensa anche ad una sua estensione all’intera cittadinanza? Questo era lo spirito e vorrei una risposta. 2 N. 14/10/ACC 28.4.2010 ASS. MICHIELON: In merito alla vicenda dei farmaci scaduti, la questione riguarda prettamente l’A.S.L e la Regione, non certo il Sindaco o l’Amministrazione comunale. In qualità di Assessore alle Politiche Sociali, ho espresso le mie perplessità - anche alla stampa - sulla giustificazione di non avere informato i genitori destinatari dei farmaci scaduti, che al di là della scadenza sulla scatola il farmaco aveva un principio attivo. Le nostre perplessità sono state avvalorate dalle scuse ufficiali da parte dell’ASL ai genitori. Credo che il problema sia più serio rispetto a quello che ha posto il Consigliere Tocchetto. Si è appreso infatti che negli ospedali vicini non vi erano a disposizione antibiotici per la meningite. Credo che ci si debba soffermare su questo e capire perché l’ASL n. 9 forse non ne aveva grandi scorte ma ne aveva sicuramente di più rispetto agli ospedali contermini. Ho avuto modo di leggere che nessuno aveva disponibilità di antibiotici. Ritengo che con l’incontro tra i genitori e l’ASL l’incidente – tra virgolette – si sia chiuso. L’Azienda ha giustificato il fatto che non aveva comunicato ai familiari che avevano ricevuto il farmaco scaduto che il principio era attivo, con la necessità di non creare allarmismi. Preso atto che poi la questione è emersa comunque, l'Azienda si è scusata perché la cosa più importante è che i farmaci fossero attivi e che avessero la loro efficacia. ASS. ZANINI: Nella settimana dal 19 al 24, Treviso Servizi ha conferito presso l’impianto di via Pavese, 527 quintali di rifiuto pari a 87.83 quintali giornalieri. Abbiamo raggiunto quindi il 25% in più rispetto al rifiuto fino ad ora conferito e ciò in linea con la proposta operativa per la quale ci eravamo dati appuntamento per la fine del mese di maggio. Cercherò di mantenere fede alla proposta operativa sullo smaltimento dell’umido del nostro Comune irrobustendo lo strumento del depuratore. Ho avuto modo di dire alla riunione di Fondazione Benetton (ringrazio il signor Sindaco di avermi delegato) - ottimo tavolo di scambio reciproco di opinioni promosso dal Presidente Tamaro - che siamo sulla strada giusta. Non potrò essere altrettanto preciso per quanto riguarda l’inizio della raccolta differenziata, ma c’è una linea di tendenza, condivisa anche dal Presidente di Treviso Servizi che, nel momento in cui avremo a disposizione i mezzi e le risorse economiche, se ne potrà dare inizio, auspico, entro la fine del 2010. ASS. ZUGNO: La richiesta del Consigliere Tocchetto forse, è stata formulata prestando poca attenzione, considerando che da dodici anni i trevigiani pagano il parcheggio il giorno di San Liberale. Questa attenzione, forse è dovuta al fatto che da quando sono stati installati i sensori, abbiamo avuto una diminuzione del 18-19% circa dell’occupazione degli stalli e inoltre fa riferimento a una disposizione che, ritengo, ACTT abbia ben seguito. La ricorrenza della festa del patrono non ha, secondo la legge, carattere di festività, ed è sancita dalla Cassazione per aspetti procedurali, parlo anche agli avvocati in termini di valutazione di termini che vanno a scadere. La normativa dice che le festività religiose stabilite tra Stato e Chiesa sono quelle che conosciamo: il 1° gennaio, l’Epifania, tre festività che sono state soppresse con un provvedimento del 1985, San Giuseppe, l’Ascensione, il Corpus Domini. Rimangono il 25 Aprile, il giorno dopo Pasqua, il 1° maggio - Festa del lavoro - il giorno dell’Assunzione, Ognissanti, il 4 Novembre, Natale e il 26 dicembre. Come ha detto giustamente il Vice Sindaco, si sono astenuti dal lavoro i dipendenti pubblici. Qualcuno di voi avrà continuato a lavorare, forse in orario ridotto, come per 3 N. 14/10/ACC 28.4.2010 le banche e altri istituti importanti. La stampa, forse povera d’informazione, ha dato un segnale importante a un argomento che non doveva averlo. CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Alcune notizie apparse sulla stampa locale nelle scorse settimane riguardano la contrattazione integrativa aziendale tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali in merito al riconoscimento di una quota parte del fondo anno 2009 per finanziare le progressioni orizzontali dei dipendenti. La trattativa si è prolungata per alcuni mesi senza approdare ad un’intesa soddisfacente tra l’Amministrazione e i dipendenti e si è conclusa con una decisione unilaterale della delegazione trattante di parte pubblica di rigetto delle richieste dei lavoratori. Considerato che siamo in presenza di una richiesta pienamente legittima dei dipendenti, ossia il riconoscimento di un istituto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale da finanziare con le risorse di un fondo di pertinenza dei lavoratori, che quindi al Comune non comporta alcuna spesa aggiuntiva rispetto a quanto previsto dal Contratto Nazionale, non riesco a capire le ragioni per le quali si debba negare un riconoscimento economico previsto e già finanziato. Alcune motivazioni dell’Assessore Zugno, riportate dalla stampa locale, si sostanziano in un "...abbiamo già dato in passato, i dipendenti devono guardare in questo momento di crisi altre realtà". Queste esternazioni non sono condivisibili e sono del tutto inconsistenti sia sotto il profilo giuridico che sotto quello sostanziale di merito, riferito alle professionalità espresse da ogni singolo lavoratore. Rivolgo una domanda all’Assessore Zugno. Come mai quando ho proposto la mozione anti-crisi non ha detto un sì e non ha detto di guardare le altre realtà, quando nella mia proposta c’era una riduzione dei nostri compensi ma anche di tutti gli altri amministratori? Non dobbiamo dimenticare che le progressioni orizzontali sono un riconoscimento economico, stabile all’interno di ogni singola categoria professionale, che coinvolgono ogni anno una parte minima di dipendenti e vengono attribuite con un sistema molto rigoroso di valutazione che premia le capacità professionali, l’impegno e lo spirito organizzativo e si concretizzano in un riconoscimento a chi ha contribuito a rendere efficace e credibile l’azione dell’Amministrazione. Non credo, di conseguenza, che precludere ai lavoratori la possibilità di una crescita economica e professionale, sia l’atteggiamento migliore per riconoscere in modo tangibile le capacità, l’impegno e la disponibilità sempre dimostrate dalla grande maggioranza di essi nell’espletamento di compiti, soprattutto in un periodo come gli ultimi anni, in cui l’organico è stato sempre sofferente a causa dei continui blocchi delle assunzioni imposti dalla normativa finanziaria. Non condivido il metodo che non sia la contrattazione aziendale, bensì la decisione unilaterale dell’Ente a determinare l’impiego delle risorse disponibili, stanziate dagli accordi nazionali, anche se questo appare oggi possibile a seguito delle disposizioni introdotte dal Ministro Brunetta. Invito pertanto l’Assessore al personale ma anche il Sindaco, che ha avuto modo di incontrare una rappresentanza di lavoratori, a dare una precisa e puntuale indicazione alla delegazione trattante di parte pubblica che tenda a far riprendere le trattative per giungere ad una intesa condivisa con i lavoratori nel pieno rispetto degli accordi nazionali. 4 N. 14/10/ACC 28.4.2010 Tale intesa assumerebbe un preciso significato, non solo per le parti interessate Amministrazione e dipendenti - ma per tutti i cittadini ai quali verrebbe trasmesso un messaggio importante: se i servizi funzionano e se sono apprezzati, anche in questo momento di crisi per le autonomie locali, lo si deve ad uno sforzo comune e costante di amministratori e lavoratori che, insieme, si sforzano di dare una risposta adeguata ai bisogni dei cittadini. E questa è una prima comunicazione. La seconda comunicazione riguarda la settimana della cultura, dal 19 al 25 aprile. Vorrei conoscere dall’Assessore Zanini se ci sarà la disponibilità per i prossimi anni di organizzare una settimana della cultura con modulazioni diverse, visto che l’attuale settimana della cultura, da parte dell’Amministrazione comunale, è stata organizzata con un solo evento, quello del 22 aprile. Vorrei inoltre sapere dall’Assessore se ci sarà in questa futura settimana della cultura, l’apertura straordinaria dei musei, perché da quanto ho colto, probabilmente, per il 1° maggio dovrebbe essere prevista. PRESIDENTE: Ha superato i cinque minuti, la prego di riassumere. CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Il 2 maggio si inaugurerà il monumento "La latera"; vorrei capire dal Sindaco e dall’Amministrazione comunale se ci sono stati contributi economici e se la messa a punto in opera del monumento è stata fatta di concerto con l’autore, in quanto mi pare di ravvisare - non è solo la mia opinione - alcune storture rispetto alla realtà del tempo. Mi riferisco ai mitici secchi. Signor Sindaco, controlli i secchi. ASS. ZUGNO: In relazione all’articolata richiesta posta dal Consigliere Caldato M., ci siamo incontrati più volte con i dipendenti e i sindacati e abbiamo fatto alcune proposte che prevedevano anche un aumento. Rispetto a quanto da noi proposto, l’aumento richiesto era quattro volte superiore sul quale è stata fatta una riflessione da parte della Giunta e in seguito anche con il Sindaco. Abbiamo ritenuto che la risposta alla richiesta avanzata - in momenti in cui il Sindaco e gli altri colleghi sono costantemente sollecitati da situazioni di forte precarietà (riduzione di orario di lavoro, concordati, fallimenti) - dopo dieci anni di progressione e 29 stabilizzazioni attuate nell’ultimo triennio, ciò poteva essere un segnale che l’Amministrazione ha dato in questi anni più che soddisfacente. La nostra proposta non è stata accolta. Forse essa non è stata generosa come nelle annualità passate, c’erano problemi di Patto di stabilità. Ci sono situazioni di difficoltà e di riduzione di entrate, nonostante l’apporto dei dipendenti. Volevano assolutamente quella richiesta a suo tempo fatta al tavolo di concertazione e abbiamo ritenuto di negarla. E’ una valutazione di natura contrattuale, politica e di correttezza nei confronti dei cittadini che, oggi come oggi, sono in forte difficoltà. ASS. ZANINI: In risposta al Consigliere Caldato M., abbiamo organizzato tre manifestazioni, ma soprattutto siamo proiettati nel portare a casa i 5 milioni di euro per la riapertura del museo Bailo. Ho dedicato quella settimana, dopo che è stata nominata la Giunta, alla partecipazione al concorso regionale per accedere ai fondi europei, che scade il 30 settembre 2010. Tale concorso è anche finalizzato al recupero della Raccolta Salce. Magari a volte non si appare ma si cerca ciononostante di produrre qualcosa di utile, positivo o fruttuoso, a favore del nostro Comune. 5 N. 14/10/ACC 28.4.2010 Le tre manifestazioni sono state: quella più importante, organizzata al museo di Santa Caterina sul tema del recupero ormai compiuto dei Manifesti, al quale hanno partecipato i più bravi restauratori presenti in Europa quali il maestro Michieletto, il maestro Bigolin oltre al Sovrintendente Anna Maria Spiazzi e Gabriella Delfini. Abbiamo organizzato con l’Istituto magistrale Duca Degli Abruzzi due interessantissime giornate, invidiateci dall’intera Regione, sul tema "Dante", presso la sede dell’Università. Hanno partecipato i migliori studiosi e scrittori di Dante Alighieri i quali hanno trattato non solo del Dante filosofo, del Dante poeta oppure del Dante cittadino europeo, ma di come da Dante, sia scaturita la più bella pittura del ‘400 e del '500, come ad esempio le opere di Sandro Botticelli. La terza manifestazione è stata organizzata insieme al Gruppo Maritain presieduto dall’Avvocato Vittorino Pavan e coordinato dal professore Antonio Calò, per il premio dedicato a Ermanno Olmi. Purtroppo non siamo riusciti ad organizzare avvenimenti più frequentati. Rispetto a quanto affermato dal giornalista de "Il Gazzettino" Michele Miriade, che ha sottolineato come nei giorni di domenica, lunedì e martedì i musei fossero chiusi, dobbiamo tenere conto anche delle giuste rivendicazioni dei dipendenti dell’Amministrazione poiché a noi tutti stanno a cuore i dipendenti del nostro Comune. Con domenica 25 aprile, si era già conclusa la settimana della cultura e ritenevamo che i dipendenti potessero usufruire di uno spazio di riposo. In occasione dell'allestimento delle varie mostre senza risorse economiche, sono proprio loro che si prodigano nell’organizzazione degli eventi all’interno del Museo di Santa Caterina. Dobbiamo pertanto tenere conto delle loro esigenze e delle difficoltà in cui si dibatte il Comune per quanto riguarda il reperimento di risorse economiche. Credo che con queste tre manifestazioni siamo riusciti a rispondere in maniera adeguata alle esigenze, considerando che stiamo delineando il progetto finale per accedere al finanziamento di 5 milioni di euro. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): In seguito interverrò in merito alla domanda di attualità. Abbiamo appreso dalla stampa che giovedì scorso si è svolta a Canizzano un’interessante riunione per affrontare il problema dell’aeroporto e del suo ampliamento, deciso da SAVE, dell’inquinamento acustico e atmosferico e in generale dei problemi che il quartiere di Canizzano sta affrontando. La popolazione di Canizzano è da tempo molto contrariata; pare anche si sia ricostituito il comitato. A questa riunione hanno partecipato alcuni autorevoli esponenti della maggioranza del Consiglio comunale, come i Consiglieri Domenico Piccoli, Enrico Renosto, accompagnati dal loro coordinatore comunale; inoltre, erano presenti altri Consiglieri della maggioranza, quali Giuseppe Gobbo e Antonio Dotto. Nel corso della riunione il coordinatore del partito del Popolo della Libertà ha assicurato che il PdL chiederà conto all’Amministrazione dell’impegno che sta profondendo per questa questione che preoccupa tutti noi. Il Consigliere Renosto ha aggiunto che se i controlli diranno che l’inquinamento c’è ed è grave, bisognerà intervenire per ridurlo e questo è un obbligo morale e legislativo. Sono affermazioni impegnative che condividiamo. Vorremmo però ricordare ai colleghi del PdL che fanno parte di questa Amministrazione e sostengono questa Giunta, che proprio il PdL ha contribuito, sostenendo questa Amministrazione, a potenziare l’aeroporto con quanto ha deciso SAVE, nel cui comitato non mi risulta siedano esponenti della minoranza. 6 N. 14/10/ACC 28.4.2010 Vorrei capire le ragioni di questo intervento, se anche il PdL si sta trasformando in partito di lotta e di governo o se, effettivamente, le posizioni assunte sono tese a migliorare la situazione. In questo caso avreste sicuramente il nostro appoggio e la disponibilità a portare avanti una battaglia comune per risolvere i problemi di Canizzano e dell’aeroporto. Il Comune di Treviso, tramite l’Assessore Michielon e il Sindaco Gian Paolo Gobbo, ha firmato con la Caritas un protocollo d’intesa relativo al progetto "Granello di senape". Questo protocollo d’intesa prevede lo stanziamento di 15.000 euro, sono le richieste fatte ai Comuni popolosi come Treviso - altri Comuni vi hanno aderito - a titolo di prestito. E' evidente che i cittadini che versano in condizioni di indigenza o di difficoltà economica dovranno restituire tale prestito ricevuto. Credo nella bontà dell'iniziativa, ma è necessario un maggiore impegno. Il Comune di Treviso a suo tempo, ha speso 5.000 euro per finanziare l’enciclopedia del Vice Sindaco Giancarlo Gentilini e 5.000 euro per Miss Padania, denaro erogato non a titolo di prestito, ma per sponsorizzare tali iniziative. Il Comune di Treviso avrebbe potuto anche erogare 15.000 euro a titolo di finanziamento per contrastare preoccupanti situazioni di indigenza. Un’ultima considerazione. Abbiamo appreso dalla stampa e si è ripetuto per la seconda volta nell’arco di un breve periodo, che il PD avrebbe fatto un "inciucio" con la Lega Nord nel quartiere San Giuseppe. L’ha dichiarato Luigi Calesso, il giornalista secondo il quale il Gruppo del partito Democratico, in cambio del raddoppio della Noalese. dalle Stiore alla tangenziale, per liberare San Giuseppe dal traffico e dallo smog, avrebbe acconsentito ad approvare l’edificazione dell’ex Consorzio agrario, perché - cito l’affermazione di Calesso - "chi costruisce lì, garantisce i fondi per la realizzazione di un tratto della nuova bretella". Il PD per Calesso si sarebbe fatto ingenuamente coinvolgere rischiando di dover assentire ad un progetto di cementificazione per ottenere qualcosa per il quartiere di San Giuseppe. Il Consigliere Atalmi mi ha dichiarato personalmente che non era coinvolto. Vorrei assicurare al Consiglio comunale e alla cittadinanza che questa è pura fantapolitica. Il signor Calesso ha perso un’occasione importante per tacere perché, dopo la sua prima sconveniente uscita, gli avevamo proposto di entrare a far parte del tavolo di confronto che il Sindaco Gobbo e l’Assessore Zanini avevano accettato di aprire con noi per risolvere i problemi di San Giuseppe. L’invito è sempre valido, parteciparvi gioverebbe anche al signor Calesso perché magari questa caccia ai fantasmi e agli scheletri nell’armadio lo metterebbe tranquillo. Noi non faremo mai inciuci con la lega Nord. ASS. MICHIELON: Consigliere Grigoletto, noi abbiamo dato un contributo al progetto "Granello di senape", Nella convenzione c’è scritto che nel caso in cui finisse l’esperienza di Granello di senape e ci fossero dei dividendi da restituire all’Amministrazione comunale, chiediamo siano tenuti da Caritas e da essa rifusi come contributi ai bisognosi del Comune di Treviso, concordandolo con il servizio sociale del Comune. Perciò abbiamo esattamente dato un contributo e non un prestito. ASS. ZANINI: Come mi aveva raccomandato Siro Floriani di San Giuseppe, sto creando l’intelaiatura delle persone da convocare - escluso Calesso - d’accordo con il Capogruppo della Lega Nord, Sandro Zampese, per fare quello che avevamo 7 N. 14/10/ACC 28.4.2010 concordato. Quindi la risposta che noi diamo a Calesso è che l'inciucio non esiste; esiste solo la priorità che vogliamo rivendicare alla Regione Veneto. Abbiamo aspettato solamente di sapere quale fosse il nuovo Assessore che, peraltro, è stato confermato, per avere al tavolo anche i rappresentanti della Regione, perché così era stato chiesto. Adesso è arrivato il momento e avrete la convocazione controfirmata da me e dal Consigliere Zampese. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Credo vi siano azioni che devono vedere assieme le istituzioni, gli organi dello Stato e gli Enti del territorio. Per questo chiedo al Presidente di fare avere - a nome di tutto il Consiglio comunale e attraverso il Ministro Maroni - il plauso e la vicinanza per il lavoro che le Forze di Polizia, Carabinieri, Finanza ed i Magistrati stanno facendo per la lotta alle mafie. Gli arresti di ieri e di oggi credo siano solo un ulteriore esempio. Per ciò che riguarda Via Orsenigo, negli ultimi tre anni, da maggio del 2007 ad oggi, vi sono state 11 tra delibere e comunicazioni in Giunta, attinenti all’ex cava e poi discarica di via Orsenigo con sovrapposizione di obiettivi e competenze, 500.000 euro di spesa, più di 200.000 metri cubi di terreno portati, quasi tutti, dall’Area Appiani. Se si legge la successione e i contenuti delle varie delibere e delle comunicazioni, c’è veramente da chiedersi quale sia l’obiettivo dell'intervento. Vi è poi la questione "ambiente" all’interno di via Orsenigo. In una comunicazione in Giunta del 4 marzo 2009, viene proposto un intervento per il fotovoltaico: non seguono decisioni. In altra comunicazione del 17 giugno, viene riferito l’esito di una Conferenza dei Servizi ove si evidenzia la necessità di accertare la qualità dell’acqua prelevata dai pozzi privati tuttora esistenti e usata per scopi idropotabili. C’è la disponibilità di Cassamarca e della ditta Biasuzzi di finanziare l'indagine. La comunicazione non ha esito. In data 26 agosto 2009 una nota del Dirigente Ambiente indirizzata al Direttore Generale, a tre Assessori e al Dirigente della ragioneria e delle finanze; riprende la cronistoria dei progetti, riproponendo la possibilità del fotovoltaico e del bosco urbano. Il 9 dicembre 2009, si riprende la comunicazione del 4 marzo (sono passati nove mesi); la Giunta esprime parere favorevole purché vi siano le certificazioni igienicosanitarie per la calpestabilità del terreno. Il 31 marzo vi è una comunicazione in Giunta con offerta della ditta Metalco Mazzanti per un importante progetto di bosco e di impianto fotovoltaico che ottiene parere favorevole della Giunta e la verifica della possibilità di assegnazione diretta dell’intervento. E siamo fermi alla data del 31 marzo. Ho la sensazione che il tempo passi e venga meno l’interesse della ditta che ha fatto quella proposta, perché a fine anno scadono , credo, gli incentivi dello Stato e quindi l’intervento sul fotovoltaico rischia di perdere appetibilità e interesse. A noi resterà il problema di cosa fare di quell’ex cava. Qualche mese fa chiedemmo fosse oggetto di discussione in Commissione, ma ciò non si è realizzato; chiedo pertanto al signor Sindaco di fare chiarezza sulle competenze. Dalla successione delle delibere emerge una confusione estrema tra Ambiente, Lavori pubblici e quant’altro. Credo sia importante rivedere la macchina organizzativa del Comune; vedremo poi in sede di esame del bilancio quanta confusione e quante sovrapposizioni vi siano. 8 N. 14/10/ACC 28.4.2010 ASS. BASSO: Risponderò al Consigliere Bolzonello per quanto riguarda la messa in sicurezza dell’area. Quest’anno verrà portato a compimento il secondo ed ultimo stralcio per la messa in sicurezza. E' un progetto che ha avuto inizio più di un anno fa, poi formalizzato attraverso una serie di Conferenze di Servizi cui hanno partecipato la Regione Veneto, Arpav, la Provincia e l’Amministrazione per la messa in sicurezza di tutta l’area. Ciò vuol dire apporto di terreno anche argilloso, quindi impermeabile, dare una baulatura, fare una strada interna perimetrale all’area perché possa essere percorribile dall'interno. Mi pare siamo a buon punto perché l’intervento di messa in sicurezza dovrebbe completarsi entro maggio o giugno di quest’anno. Dopodiché sull'area, si potrà far crescere un bosco, un'area verde oppure, come sta portando avanti l’Assessore Zanini, un campo fotovoltaico. ASS. ZANINI: Queste tematiche stanno a cuore non solo alla maggioranza ma anche alla minoranza. Il problema non può essere risolto in quattro e quattr'otto: siamo riusciti a risolvere il problema della cava di Musestre - a metà tra dieci Comuni dopo molti anni per merito di un rapporto lodevole tra maggioranza e minoranza di cui si ha espressione con il Sindaco Gobbo e la senatrice Rubinato. Finalmente abbiamo deciso insieme di localizzare un parco fotovoltaico anche all’ex discarica di Musestre. Ma il ragionamento che rivendico in qualità di Assessore all’Ambiente è quello di promuovere la cosiddetta energia pulita. Sono impegnato con l'ex discarica di via Orsenigo da almeno un anno: gli Assessorati ai Lavori pubblici e all’Ambiente da circa un anno a questa parte stanno predisponendo documentazione in proposito. Ci eravamo dati l’obiettivo di sdoganare un'ex discarica da sito inquinato, in modo che possa essere recuperato a sito vissuto. Dobbiamo aspettare i pareri concordi della Regione, della Provincia, di Arpav rispetto al lavoro che è stato compiuto dai nostri vertici, insieme ai partecipanti alle varie Conferenze di Servizi. Non abbiamo ancora avuto i dati finali. Li attendiamo perché tutto noi possiamo effettuare, secondo una lodevole e originale idea che mi è stata ispirata dall’ingegnere Pierobon in primis. Nulla possiamo fare se non tutto ciò che è stato coordinato dall’ingegnere Spigariol. Il tema fondamentale è di far vivere quel sito, anche sotto il profilo di una localizzazione non solamente fotovoltaica, ma secondo un indirizzo di parco fotovoltaico che preveda non solo la localizzazione dei pannelli, ma anche la possibilità di vivere il sito come bosco - voi ricorderete di una proposta iniziale del Pro Sindaco Gentilini di farne un bosco - con la piantumazione di erbe e di piante. Dobbiamo avere tutte le prerogative per farne una cosa adeguata e, purtroppo, i tempi della politica non sono quelli della sala operatoria. Bisogna avere ancora un po' di pazienza, però siamo sensibili alla tematica e la stiamo seguendo con i dirigenti del Comune. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Con il termine "Sovrana Clemenza" si intende l’immagine che i sudditi avevano del proprio re. A questa persona, come ultima voce, affidavano la giustizia, i loro affanni, le loro speranze. Non importa se lo stesso fosse all’altezza delle aspettative, il più spesso fu il contrario. Ma il suo potere era tale solo per quest’aspetto: la gente affidava il proprio destino a lui, altrimenti nella sfiducia covava la ribellione. Durante lo scorso Consiglio, il Sindaco Gobbo ebbe parole di riconoscimento verso coloro che avevano 9 N. 14/10/ACC 28.4.2010 partecipato alle elezioni regionali. Al primo momento rimasi perplesso, poi capii: fu Sovrana Clemenza. Premesso questo, giorni fa si è aperto il capitolo della persona seguita dai servizi sociali e sanitari, con evidenti mancanze. Non mi dilungo, mi soffermo solo su di un aspetto già trattato più volte da me in questo Consiglio: la scheda di accesso in ospedale, che è il primo documento dell’impegno. Questa dovrebbe essere rilasciata e scritta con precisione notarile. Su questo argomento, tra emendamenti, sono stato lasciato solo; oppure è meglio fare, solo per effetto politico, piuttosto che su temi più impegnativi? Inoltre, per non perdere quattro voti, sono stato lasciato solo anche al mio dissenso sul Cral, vicino a dove si soffre e si muore, mozione presentata anche per motivi educativi. Sul lavoro non si deve perdere la tensione: quella di tutto il gruppo operativo aiuta a controllare le eventuali scadenze dei farmaci. Ebbene, ritornando al tema della persona male assistita, basta sapere che le parassitosi sono un ben presente capitolo della medicina interna o generale, che dir si voglia. Dalla stampa si viene a sapere che, "in accordo con i servizi sociali, il medico di base aveva predisposto il ricovero". Dove trovare un bandolo della matassa? È ovvio: la legge regionale direbbe alla Procura "trovasi nella scheda di accesso in ospedale". Orbene, esiste o non esiste questo atto pubblico? Nello stesso vi è scritto “affetta da parassitosi?”. Sull’importanza generale di tale argomento non resta che affidarmi al Sindaco per Sovrana Clemenza. CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Prima di spendere qualche parola su due importanti e recenti processi, desidero congratularmi con il Consigliere Aloisi per la sua partecipazione in questa sala alla celebrazione della Festa della Liberazione e per l’atteggiamento intellettuale da lui espresso e pienamente da me condiviso. Ciò in considerazione dei dubbi da lui esternati lo scorso anno circa l’utilità e opportunità di presenziare. Perché non farlo e ascoltare una riflessione proposta per valorizzare questo giorno in cui tutti dovremmo essere coinvolti, dando per scontato che ognuno è libero, finalmente, di poter pensare ed esprimere le proprie convinzioni? Ma voi, colleghi assenteisti, cosa dite di questo momento storico ai vostri figli? Sarei davvero grato al collega se volesse ribadire questo pensiero e dare un giudizio su quanto affermato dalla relatrice, la dottoressa Laura Dapporto, dalla quale ho ricevuto gentilmente il testo del discorso e chi volesse averne copia per non aver potuto partecipare, vuoi per aver prima percorso il defatigante pellegrinaggio commemorativo, vuoi per crisi di astinenza o per altro motivo, può fornirmi il suo indirizzo di posta elettronica e glielo invierò. Il collegamento tra il 25 Aprile e i processi, di cui parlavo, mi è dato dal fatto che per il secondo anno consecutivo il Presidente Berlusconi ha partecipato alla Festa della Liberazione, in video. Dopo aver elogiato i Padri Costituenti, ha dichiarato la volontà di migliorare la Costituzione, stabilendo insieme regole condivise in vista "di uno Stato più efficiente e… più equo nell’Amministrazione di una giustizia veramente giusta". Queste parole mi hanno richiamato due recenti processi: quello all’Avvocato Mills e quello alla "Vecia". Del processo all’Avvocato Mills sono state depositate nei giorni scorsi le motivazioni per cui le Sezioni Unite della Suprema Corte hanno implicitamente confermato che Mills "fu un teste reticente per favorire Berlusconi", pur dichiarando il reato prescritto. Nei giorni scorsi, durante una familiare e accalorata discussione sul caso, mia nipote Benedetta, che assisteva, volle capire di cosa si stesse parlando. Da nonno le risposi "Vedi, ieri tuo fratello Giovanni si è 10 N. 14/10/ACC 28.4.2010 preso una bella sgridata dal papà perché ha commesso una marachella delle sue. Io so che tu l’hai indotto a fare quella cosa, anzi, gli hai promesso e dato un cioccolatino. Dimmi la verità: secondo te, è tutta colpa di Giovanni, oppure la colpa è anche e soprattutto tua che sei più grande?" Non mi ha risposto, ma sono sicuro che ha capito benissimo un elementare concetto di giustizia. Voglio poi richiamare il processo alla "Vecia" per ringraziare gli organizzatori e il Gruppo Folcloristico Trevigiano nella persona del suo presidente Franco Grespan, perché da tanti anni regala gradevoli scampoli artistici e intelligenti a noi trevigiani e, ridendo, castiga il nostro modo di vivere. Lo faccio perché, tra gli elementi per addivenire alla condanna definitiva e senza appello dell’imputata - tale Colomba Saponina - c’è niente meno che la Noalese. Ho recuperato le carte del processo e leggerò solo ciò che il pubblico ministero - tale conte Calsina - rivolge all’avvocato Trabocchetti: "Senteo ciò, a ghe sbocio che el perde sempre e cause. Ma el vada a insacar caivo coa forca che forse xe mejo. Ma nol capisse che a zente vol risultati e no promesse e sondagi. A strada de San Giusepe, fin dopo l’aeroporto, a me par el circuito di Monsa co mieri e mieri de machine, camion, caretini, moto, birocini. Par là passa de tuto, cossa spetea sta bruta Colombera a far 'na strada che taje fora in meso i campi fin dopo Quinto. So 'sta maniera se salvaria anca a Strada Ovest, che desso come desso, xe impossibile corar"... Concludo: se da questo documento, in vernacolo trevigiano è chiara la responsabilità della situazione pregressa, qualche dubbio sussiste circa il ritardo, la lentezza, la determinazione con cui si sta procedendo per risolvere la questione della mobilità sostenibile, anche se è opportuno ricordare l’utilissimo convegno, promosso il 7 aprile scorso da Arpav, dall’Ulss 9, dalla Provincia e dal Comune di Treviso con l’apporto importante della mobility manager dove però, oltre ad una fugace presenza dell’Assessore Bastianetto, non era presente alcun componente del Consiglio comunale. Assessore Zanini, Presidente Zampese, a quando la convocazione del gruppo di lavoro per organizzare l’incontro che dovrebbe far decollare il Consorzio di Porta San Marco, o per meglio intenderci della Noalese bis? Stiamo aspettando dal 15 marzo, nonostante i ripetuti solleciti, come loro ben sanno. A questo punto non mi resta che informare sia l’Assessore Zanini che il Presidente Zampese che sono formalmente indagati per il reato di immobilismo. Non vorrei un giorno dovervi accusare di inerzia, come già feci in questo Consiglio con un altro Assessore. E dal momento che si è parlato di inciucio, concluderò con un ossimoro: io l’inciucio lo voglio e lo voglio alla luce del sole, com’è mia abitudine, per i problemi di San Giuseppe. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Forse questi nuovi microfoni sono da sistemare. Ritengo poco educato parlare da seduto, lo dico a chi ha ordinato questa apparecchiatura: in Consiglio, per rispetto nei confronti dei colleghi, si parla in piedi. Una comunicazione in merito a una questione a me cara, cioè il fatto che si continuano a tartassare i cittadini. Dopo il doppio canone fognario, - segnalo che anche la Corte dei Conti ha statuito che le bollette non vanno allegate - ora si paga l’IVA sulla Tariffa di Igiene Ambientale, anche se non sarebbe dovuta; sono state inviate le bollette con l’IVA, anche se non era dovuta. In entrambi i casi si esortano i cittadini a pagare, poi si vedrà. Ciò è sbagliato. So che l’Assessore Zugno aspetta 11 N. 14/10/ACC 28.4.2010 ancora un pronunciamento delle Nazioni Unite per essere certo di poter restituire i soldi. Credo che prima o poi bisognerebbe cominciare a restituirli. Per quanto riguarda San Liberale - cui l’Assessore ha già dato risposta - la questione non è tanto se i cittadini debbano pagare o meno nella giornata di San Liberale ma, se si distingue tra feriale e festivo, bisogna dire che San Liberale non è festivo e quindi bisogna pagare. Il giornalista ha agito per una volta da giornalista, telefonando ad ACTT per chiedere se fosse dovuto il pagamento e scoprendo che l'azienda era incerta in questo, figuriamoci i cittadini! Sarebbe opportuno che nella giornata della domenica, quando il pagamento non è dovuto, i terminali venissero spenti in modo che le persone non vi introducano denaro inutilmente. Si sa che se vengono introdotti soldi nella giornata della domenica, vengono accreditate le ore di parcheggio a pagamento a partire dal lunedì mattina; ma per le persone che vengono da fuori, sarebbe più utile trovare i terminali spenti. Vengo alla questione del 25 Aprile. So che ci sono state polemiche come sempre, prima, durante e dopo e mi dispiace che qui nel salone di Palazzo dei Trecento ci fossero pochi Consiglieri comunali, quasi tutti dell’opposizione. In rappresentanza della Giunta, c’era solo l'Assessore Michielon. Mi spiace altresì che non si riprenda a fare la manifestazione del 25 Aprile in piazza: a me piaceva molto di più. Ne comprendo però la motivazione. Capisco sia perché non vi fosse una parte della Giunta, sia perché non siamo in piazza. Attualizzare i valori della Costituzione e della resistenza rispetto alle questioni politiche d’attualità, può suscitare il risentimento di qualcuno, ma è evidente che la resistenza e i valori della Costituzione valgono come insegnamento quotidiano per l’oggi e per il domani. Sarebbe opportuno che il 25 Aprile non fosse una festa di partito di una parte sola: non è la festa della pacificazione, bensì la festa di chi si riconosce nei valori che sono stati della lotta di liberazione dal fascismo e dal nazismo e che hanno dato vita alla Costituzione. Vorrei fare una proposta. Non stiamo più in Piazza dei Signori e non partecipa gran parte della Giunta quando si festeggia il 25 Aprile perché c'è il timore di dover assistere alle espressioni di opinioni politiche diverse o di situazioni imbarazzanti, propongo al Sindaco Gobbo di invitare per l'anno venturo in qualità di relatore ufficiale una persona a voi gradita come ad esempio Toni Da Re, Sindaco di Vittorio Veneto. Egli ha fatto una bellissima commemorazione a Vittorio Veneto, assolutamente non revisionista, - la pensa così anche il Sindaco Gobbo - che è stata applaudita in maniera bipartisan ed ha avuto la presenza di tutte le istituzioni. Si potrebbe chiedere ad Antonio Da Re di portare a Treviso gli stessi contenuti. Ritorniamo in piazza e impegniamoci ad essere tutti sul palco per allora a riconoscere la festa della resistenza perché deve essere una festa di tutti. SINDACO: Condivido l'idea. Una excusatio non petita per i Consiglieri di maggioranza potrebbe venire dal fatto che a Treviso quando si cerca di organizzare qualche manifestazione nella logica della storia, eccetera, vengono fatti attacchi strumentali, falsi e stupidi, fomentati dalla stampa. Ricordo la celebrazione di Silvio Trentin - era presente il Consigliere Tocchetto - in cui c'erano il professor Brunetta, il Consigliere Bottacin rieletto in Regione. Mentre a Padova e a Venezia la stessa celebrazione è riuscita benissimo, con i medesimi organizzatori, a Treviso è stato il disastro. Ricordavo mio nonno ferroviere che per non fare la tessera del Partito Fascista, è stato abbassato di grado, o mio zio Ciano - sempre ferroviere - che è stato imprigionato e ha fatto il partigiano combattente - nella croce di guerra c’è scritto 12 N. 14/10/ACC 28.4.2010 "partigiano combattente", ma quando qualcuno parla, viene fuori il disastro perché qui c’è la Sinistra, c’è la Destra, ci sono i partiti, c’è questo e quest'altro. C'è sempre questa logica e questa cappa creata ad arte. Da questo posso anche dissociarmi e credo che anche i Consiglieri di maggioranza, piuttosto che essere accolti da grida, da sputi e monetine… Se ci si chiarisce, si potrà anche discutere serenamente in questa città che ha anche la medaglia e tante vicende ha vissuto nella resistenza e con la resistenza. CONS. IANNICELLI (Lega Nord - Liga Veneta): Condivido quanto detto e vorrei ribadire ciò che hanno affermato il Sindaco e il Consigliere Atalmi. Sottolineo che durante la commemorazione dei martiri delle varie lapidi, la presenza era davvero numerosa. La vera commemorazione è quella che ricorda coloro che sono stati gettati nel fiume Sile. Vi era una fortissima presenza di Consiglieri, soprattutto di maggioranza. Questo è un dato di fatto. Certi discorsi lasciano poi perplessi. L’ANPI ha poco ormai di partigiano. Il fatto di non dare la tessera a chi è leghista dice tutto. I Consiglieri di maggioranza di questa Amministrazione erano presenti dalle otto e un quarto del mattino a rendere omaggio alle varie lapidi. Non è una critica, vi erano anche Consiglieri di minoranza, ma pochi: due o tre. CONS. ALOISI (Popolo della Libertà): Rispondo al collega Zuliani affermando la mia totale vicinanza all’Amministrazione. Mi sono identificato nelle parole pronunciate dagli Assessori Michielon e Zanini sulla stampa locale. Aggiungo che mi sono sentito molto vicino al discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio. CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Una mia perplessità nata in Conferenza dei Capigruppo riguardava il piano dei lavori della seduta consiliare odierna. Abbiamo dodici argomenti all’ordine del giorno, mentre mi pare che la seduta del gennaio scorso fosse slittata rispetto alla data prevista perché mancavano proposte di deliberazione. Le ultime sedute hanno avuto durata inferiore alle quattro ore perché non vi erano grandi temi. Oggi invece ci sono dodici tematiche - oltre a due interrogazioni - molto importanti poichè si parla di ICI, di TIA, di Bilancio; l’ultimo punto, prevede addirittura la riorganizzazione e l’aggregazione delle aziende di trasporto. Sono questioni che andrebbero sviluppate in maniera molto più approfondita rispetto a quanto è avvenuto. Non contesto che in Consiglio comunale si vada oltre un certo orario, ma ciò che è mancato è la parte relativa alla Commissione. Alcuni temi sono stati portati in Commissione in maniera affrettata, con scarsa documentazione. Non c’è stato modo ho fatto una dichiarazione in tal senso nel corso di alcune Commissioni - di prendere atto della complessità degli argomenti in discussione, impedendo di fatto di votare secondo coscienza. Al di là di quanto può scrivere qualche disinformato giornalista, in due anni di attività all'interno del Comune, non ho mai fatto strumentalizzazione politica: ho sempre cercato di portare idee concrete e non ideologie. Ho portato avanti ciò attraverso la discussione e il confronto sia con la minoranza che con la maggioranza, quando ne ho avuto la possibilità. In quest'occasione tale possibilità è mancata e ogni volta in cui manca il confronto e il dialogo tra le persone, le uniche realtà a perdere sono la città di Treviso e i suoi cittadini. 13 N. 14/10/ACC 28.4.2010 CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Per quanto riguarda la viabilità di progetto prevista per consentire un nuovo accesso principale all’ospedale di Treviso, alla cittadella dell’ospedale e anche una nuova porta per Treviso, i lavori stanno per essere completati. Abbiamo avuto alcuni incontri con i cittadini e con la Polizia locale. Avevamo un impegno con i cittadini di via Concordia, che da anni subivano il traffico intenso dell’unica via che permetteva di accedere dalla rotonda all’ospedale, di far finalmente risultare quella via come via residenziale. Ora, siamo in procinto di addivenire alla sistemazione definitiva, quindi mi rivolgo all'Assessore Basso per chiedere che venga effettuato un ulteriore sopralluogo, in sua presenza, affinché venga istituito il senso unico di cui si parlava, premessa fondamentale per realizzare una pista ciclabile che passi dalla strada dell’Ansa e giunga fino all’ospedale e per recuperare anche alcuni parcheggi residenziali. Insieme alla dottoressa Mingardo mi sono recato in sopralluogo perché c’è un’interruzione facilmente risolvibile della pista ciclabile che da viale Pasteur, passando la rotatoria - o da via dell’Ansa - possa andare direttamente in via Fornaci senza fare il giro dell'ospedale e oltre, in via Podgora a Sant’Antonino. Molti cittadini lo chiedono, quindi verifichiamo la possibilità di attuarlo. In secondo luogo, sono assolutamente d’accordo con quanto affermato dal Consigliere Grigoletto e d’accordo fino alla parte finale con quanto detto dal Consigliere Zuliani. Per quanto riguarda invece, quella sorta di Commissione che abbiamo fatto, non sono assolutamente d'accordo - anche se può fare invidia a Gigi Calesso - dobbiamo continuare a portarla avanti. Gigi Calesso - è una mia opinione personale - è da sempre male informato sulle cose, non le approfondisce e lancia strali, non conoscendo come stanno realmente i fatti. Dobbiamo stigmatizzare quanto Calesso ha affermato perché ha offeso anche il vostro lavoro. Non voglio essere indagato per inerzia, l’Assessore aveva già risposto, ricordo, in questa inerzia, nel frattempo vi sono state le elezioni che ci hanno tenuto un po’ tutti occupati, questa è una motivazione forte, ma riprenderemo, contattando tutti gli attori, comprese le proprietà, compreso il Consorzio Agrario. Il timone dovremo comunque sempre tenerlo noi. Andiamo avanti e non preoccupiamoci di quello che dicono sui giornali. CONS. TONELLA (Partito Democratico): Sulla scorta delle ultime dichiarazioni del Capogruppo della Lega Nord, vorrei sviluppare un argomento che vede il Partito Democratico impegnato a sollecitare in una precisa direzione l’azione dell’Amministrazione comunale. Considerando il punto n. 12 all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio, relativo agli indirizzi per la riorganizzazione e l’aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale, su cui in seguito ci sarà la discussione - faccio riferimento a quanto tempo fa avevamo detto - e anche ad un ordine del giorno comune sulla spinta della riorganizzazione delle aziende di trasporto pubblico locale. Ritengo dovremmo soffermarci ad approfondire la questione, dato che è emersa in Commissione e ne avevo accennato in precedenza. Concordo con il Consigliere David Borrelli sulla necessità di aumentare l’approfondimento. Mi riferisco al tema della transizione che vedrà gli ATO, sia per quanto riguarda l'acqua che per i rifiuti, sostituiti da organismi dei quali sarà la Regione a decidere. Diverse sono le ipotesi sul campo: dare alle Province ciò che gli 14 N. 14/10/ACC 28.4.2010 ATO hanno il dovere di fare in questo momento, oppure ragionare in termini di agenzie regionali. Penso che un grande capoluogo come Treviso debba sviluppare una riflessione anche per dire la sua in termini di indirizzo su questo tema, perché sia nel caso delle agenzie regionali che nel caso della sostituzione di ATO da parte della Provincia, rimane in campo il problema del ruolo dei Comuni. Come Gruppo, abbiamo sviluppato, soprattutto per ciò che concerne l'acqua, un’iniziativa che prevede nello stesso Statuto il riferimento all’acqua come bene comune. In questo processo di riorganizzazione del governo di servizi così importanti, sarebbe importante capire se il Comune di Treviso, voglia proporre una convenzione e un rapporto Provincia – Comuni per non allontanare troppo dal territorio la gestione di queste tematiche. E' chiaro che vedremo in maniera negativa l’accentramento in agenzie regionali. Vorrei che su quest'argomento si pronunciassero la Giunta e il Sindaco per capire quale indirizzo prevalga. E questo per spingere in una direzione che veda ancora l’Ente locale, in rapporto con la Provincia, protagonista degli elementi di regolazione, di indirizzo e di controllo per la gestione di servizi pubblici locali delicati come quello dell’acqua e dei rifiuti. Sul tema dei rifiuti siamo determinati a continuare a promuovere la raccolta differenziata spinta e la riorganizzazione dei gestori. Dobbiamo arrivare ad un gestore unico, penso che Treviso Servizi debba essere superata, anche la partita delle società municipalizzate va vista in questa logica; è la stessa logica che prevede il superamento di ACTT e l’arrivo ad un gestore unico almeno in Provincia. Per quanto riguarda la Regione Veneto, sarà necessario addirittura un gestore unico regionale, almeno del servizio pubblico locale. In merito a quanto diceva il Consigliere Caldato M. e anche a quanto affermava l'Assessore Michielon in riferimento agli aiuti dati in termini di promozione sociale, nei prossimi mesi potremo avvertire una recrudescenza degli effetti della crisi: in sede di costruzione del bilancio, ragioniamo pertanto su un fondo di solidarietà specifico su questo tema. Infine penso di esprimere il pensiero del Consiglio comunale affermando che dichiarazioni su figure quali Roberto Saviano, che recentemente hanno visto protagonista il Presidente del Consiglio, non sono consone al ruolo politico di quest'ultimo e siano da condannare politicamente. ASS. ZANINI: Le valutazioni del Consigliere Tonella sono da condividere in gran parte. Ci stiamo muovendo secondo questa linea, ci sono tariffazioni diverse sul tema dei rifiuti da Savno a Treviso Servizi, a TV3, Priula, Contarina. D'altra parte ci sono tre decreti di cui noi condividiamo l’ultimo, il decreto Calderoli, che prevede l'eliminazione delle società municipalizzate e da ora al 27 marzo 2011, la necessità di creare un gestore unico, se non fosse che il decreto Calderoli non impedisse al decreto Matteoli di far valere ancora la primazia che proviene dalla Regione. Quest'ultima non ha ancora steso un piano dei rifiuti. Speriamo che il nuovo Assessore sia sensibile al tema del piano dei rifiuti, il che vorrebbe dire prevedere se, ad esempio, ci sia la necessità degli inceneritori oppure se non vada sostenuta la linea della raccolta differenziata: bisognerebbe puntare anche al risparmio sul rifiuto, piuttosto che solo al tema del riciclaggio, altro tema sul quale sono stato sensibilizzato anche dal Consigliere David Borelli. All’interno di questa situazione 15 N. 14/10/ACC 28.4.2010 dicotomica e conflittuale, non mi resta che seguire la strada introdotta da Treviso Servizi e dal suo Presidente, Mirco Visentin, nel momento in cui ha steso una bozza di protocollo d’intesa per andare verso una situazione unitaria. Per questo motivo mi sono rifiutato, partecipando alla riunione di ATO Provinciale in rappresentanza del Sindaco, di sciogliere ATO Provinciale nel momento in cui essa, almeno fino al 27 marzo del 2011 ha il dovere di esistere e persistere per dare delle linee di indirizzo. Altrimenti chi approfitterebbe del fatto che non ci siano le linee d’indirizzo? Forse la Regione, ma potrebbe essere persino la Provincia perché non si sa ancora chi abbia la delega ai rifiuti. Confermo che starò molto attento e che cercheremo procedere all’istituzione di un gestore unico. CONS. DOTTO (Lega Nord - Liga Veneta): Intervengo in merito a quanto apparso sulla stampa e ripreso oggi dal consigliere Grigoletto, riguardo la mia presenza a una riunione a Canizzano sul tema aeroporto, in qualità di Consigliere del PdL. Preciso di non avere presenziato all'incontro e di non essere un Consigliere del PdL bensì della Liga Veneta-Lega Nord. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Per brevità, mi riallaccio all'intervento del collega Grigoletto. E' fuor di dubbio che il nostro Partito, l’Amministrazione e le altre Amministrazioni in cui siamo presenti, è favorevole allo sviluppo sia funzionale che economico di un sistema aeroportuale veneto e in particolare di Venezia e di Treviso, infrastruttura assolutamente fondamentale per lo sviluppo del territorio. È importante che le scelte politiche volgano verso un sostegno alle infrastrutture che permettano il rilancio economico che tutti ci auguriamo più rapido possibile. Questo non impedisce a noi Consiglieri di prestare attenzione alle legittime istanze dei cittadini che ci evidenziano delle problematiche sul territorio. Quindi non c’è un contrasto tra partito di lotta e partito di governo, semplicemente c’è un partito che, grazie agli elettori, è di governo ma presta attenzione ai cittadini che gli hanno dato fiducia. Quindi ci muoveremo nelle sedi istituzionali e tramite gli organi preposti per interessarvi alle problematiche che i cittadini ci espongono. Per quanto riguarda la riunione di cittadini - non di un comitato - alla quale alcuni colleghi del PdL hanno partecipato su invito, è stato semplicemente un contatto con i cittadini che esponevano un problema ed è stato doveroso prestarvi attenzione. Invito il Consigliere Tonella a non esprimersi a nome di tutto il Consiglio nel criticare il Presidente del Consiglio per le sue dichiarazioni: credo che il Consigliere Tonella, come chiunque di noi, possa parlare per se stesso o per i suoi compagni di partito. CONS. PICCOLI (Popolo della Libertà): Mi unisco al Presidente del Consiglio nel pronunciare alcune note di positività sull’operato della nostra Amministrazione. Mi riferisco al rifacimento di via Emiliani e della sua Riviera. L’opposizione si è spesa molto in critiche e chiacchiere sui tempi di intervento, sull’efficacia e sulla durata dei lavori. In particolare mi rivolgo al Consigliere Tocchetto - niente di personale comunque - che nel corso di molte sedute del Consiglio non ha perso l’occasione per interventi critici sulle tipologie, sui tempi, sulla qualità delle opere messe in atto per la ristrutturazione della via e della relativa riviera. Tutto questo potrebbe essere anche giustificato in quanto l’opposizione fa il suo lavoro, ma quando la critica anziché 16 N. 14/10/ACC 28.4.2010 essere costruttiva, comincia ad essere polemica e fine a se stessa è da stigmatizzare in qualsiasi argomento e in qualsiasi ambito. Se entriamo nel merito di cosa significhi ristrutturazione, si può fare il ragionamento perché nel caso di un progetto in cui si preveda la nuova costruzione dell’opera, il progettista conosce tutte o quasi le difficoltà e gli ostacoli cui va incontro, altra cosa è la ristrutturazione di un'opera, per la quale durante il procedimento dei lavori per la sua realizzazione, si possono incontrare imprevisti e sorprese di non facile soluzione. Considerati gli innumerevoli ostacoli incontrati nel proseguimento dei lavori, non solo di natura tecnica, ma anche la non piena collaborazione della ditta appaltatrice, ritengo che l’Assessore Basso con la collaborazione dei tecnici e dell’Amministrazione ha operato molto bene, ottenendo ottimi risultati. Non è solo il sottoscritto a dirlo, ma i residenti e i tanti cittadini che transitano nella zona che, osservando la bellezza della nuova riviera, non ricordano più i sacrifici sofferti a causa della chiusura della via, ma ringraziano l’Amministrazione per quanto è stato fatto. E' stata rinnovata una struttura che rende straordinaria la veduta dell’area e, come si suol dire, Consigliere Tocchetto, da una parte c’è il dire e dall’altra c’è il fare. Mi sento in dovere di ringraziare il Sindaco, la Giunta e in particolare l’Assessore Basso e i suoi tecnici per i progetti, per i lavori eseguiti e per la significativa bellezza architettonica dell’opera e del manufatto che, con la sua realizzazione, ha rivalutato la zona. Anche la stampa si dimostra un po' distratta: Sua Eccellenza il Vescovo ieri ha detto che corre più al seguito di un albero che cade che non a una foresta di alberi che stanno crescendo. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Piccoli. In realtà chi la ringrazia, dopo questo intervento, è il Consigliere Tocchetto, che ha insistito con l’Assessore Basso per la sistemazione della zona al fine di poter, con lo stesso Assessore, passeggiare guardando le bellezze dell’acqua. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Per fatto personale, risponderà il Consigliere Negro, così non tolgo troppo tempo al Consiglio, però non condivido alcunché di quello che ha detto il Consigliere Piccoli. Attendo ancora l’inaugurazione della via. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Signor Presidente, lei non perde occasione per dimostrare la sua parzialità. Poco fa il Consigliere Iannicelli ha preso la parola: al di là del valore di quello che ha detto, lei, in modo sudditizio, gliel’ha lasciata e non ha minimamente proferito. Lei è parziale nel concedere e nel togliere la parola. Veda di comportarsi in modo da far garantire le regole. Faccia in modo che non nasca l’ipotesi che ci sia una sudditanza. Il Consigliere Piccoli è distratto perché non ha capito che la polemica su via Girolamo Emiliani l’ho tenuta solo io, non il Consigliere Tocchetto. PRESIDENTE: Non voleva darle questi cinque minuti di visibilità. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Lei ha detto una serie di sciocchezze, Consigliere Piccoli, forse è bene che si informi prima di parlare. 17 N. 14/10/ACC 28.4.2010 PRESIDENTE: Con l’annotazione che sono sciocchezze dal punto di vista politico, Consigliere Negro, altrimenti scivoliamo in un ambito delicato. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non facciamo battibecco, Presidente. Le sciocchezze sono sciocchezze. PRESIDENTE: Sono sciocchezze politiche. Non si può dare dello sciocco ad un Consigliere perché esprime il suo pensiero. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Ho semplicemente detto che il Consigliere Piccoli ha detto una sequenza di sciocchezze. La conoscenza dell'opera è dovuta, sia che si tratti di nuova opera che di ristrutturazione, ma bastava fare un sondaggio minimo per sapere cosa c’era dietro al muro. Quanto alla veduta, l’unica veduta che si vede da via Girolamo Emiliani è quella degli scarichi che c’erano e ci sono. PRESIDENTE: Consigliere Negro, sono in difficoltà nel lasciarla continuare. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non mi interrompa come non ha interrotto il Consigliere Iannicelli. PRESIDENTE: L’ho trattata nello stesso modo perché sussiste il fatto personale quando un Consigliere viene censurato - a me non risulta che questo sia accaduto per la propria condotta o gli vengano attribuite opinioni diverse da quelle da lui espresse. Non avendo lei parlato prima, non può dirmi che interviene per fatto personale. Mi va bene che chiarisca la sua posizione rispetto a via Girolamo Emiliani, lei ha spiegato ciò che intende ma il fatto personale non esiste, quindi passo la parola al Consigliere Rosi. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Un paio di sedute or sono ebbi modo di chiedere al signor Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale l’applicazione del Regolamento e dello Statuto per quanto riguarda le audizioni dei rappresentanti del Comune nei vari Enti. La risposta è stata un pesante silenzio, non abbiamo avuto alcuna notizia. Per di più in questi giorni abbiamo letto sui giornali parecchi fatti che hanno toccato quasi tutte le partecipate. Non ultimo oggi arriva un argomento importante, come quello dell’azienda unica. Va bene il fatto che le minoranze non abbiano rappresentanti nelle società, può essere l’applicazione del cosiddetto spoil system, ma quando c’è la violazione del Regolamento nel sentire i rappresentanti nei vari Enti, soprattutto se consideriamo che il Sindaco, è altresì Segretario politico della Lega Nord, viene il dubbio che più che un’applicazione di spoil system sia l’applicazione di una politica di governo del potere chiusa alle regole previste. Vorrei capire dal Sindaco se questa interpretazione sia una forzatura o quale altra interpretazione si possa dare. Per quanto riguarda l’aeroporto, devo correggere il collega Grigoletto. Ero presente alla riunione e apprezzo le parole del Consigliere Mauro. Sono contento che i Consiglieri ascoltino le istanze dei cittadini, questo è il nostro dovere. Durante la serata, gradita da tutto il pubblico, ho messo a disposizione le firme del nostro Gruppo per un ordine del giorno congiunto: l'argomento della serata era 18 N. 14/10/ACC 28.4.2010 "diminuzione del traffico aereo"; Come gesto di disponibilità, ho messo a disposizione, le tre firme del Gruppo per giungere al risultato attraverso la via politica indicata dal comitato dei cittadini. Ben vengano queste aperture nel momento in cui il beneficio va ai cittadini. Chiedo all'Assessore De Checchi se ci aggiorna sul Tennis Club. doveva essere l’occasione della riapertura questa primavera, ma non è stato riaperto, forse per lavori. Sul tema parcheggi chiedo all'Assessore Zugno E' un tema di nicchia, per carità, ma se parti diverse di questa Amministrazione danno informazioni diverse, non è colpa dei giornali né dei cittadini anche perché l’anno scorso nessuno ha pagato. CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’intervento è rivolto al Sindaco. Solo chi non sa cos'è una città e cosa la rende viva, può proporre a cuor leggero di sradicare tre scuole superiori dal centro storico. Solo la non conoscenza dei propri limiti consente di proclamare alla stampa simili propositi. Il Sindaco Gobbo dovrebbe tener conto che una città è un organismo che vive della sua complessità e che per una città la complessità di forme, sociale, di relazioni e di funzioni, è un ingrediente fondamentale tanto che senza questa complessità le città muoiono. Invece, il Sindaco Gobbo e il Presidente della Provincia Muraro pensano di trasferire l'Istituto Canova, l'Istituto Riccati e il Liceo Artistico, alle Caserme Piave in viale Monterumici, vicino all’area Appiani. C’è da chiedersi se dava loro tanto fastidio vedere affluire in città tutta quella gioventù dedita agli studi. Forse loro pensano che i ragazzi dovrebbero entrare in città solo alle sette per lo spritz. Forse si sentiva il bisogno di portare un po' di traffico e di vita all’Eden. Non bastavano Questura, Prefettura, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate? Nella migliore delle ipotesi, credendo di far bene, Il Sindaco Gobbo e il Presidente Muraro pensano a un'altra cittadella dell’istruzione, come dire "qua mettiamo tutte le scuole, là mettiamo tutte le case, da questa parte tutti i negozi - meglio se fusi in un centro commerciale - dall’altra parte tutti gli uffici e le banche". Si direbbe che siano ancora fermi all’idea dello zoning e non sappiano che l’urbanistica ne ha da tempo decretato il fallimento. Ora si dice "mai più separazione di funzioni, sempre e sempre integrazione e complessità". Ma loro non lo sanno e questo, tutto sommato, è accettabile per un Sindaco e per un Presidente di Provincia. Vien da chiedersi dove sia l'Assessore all'Urbanistica. Temo che diversamente dalle persone avvedute, siano convinti di sapere tutto ciò che serve, che quelli che studiano sono supponenti, che quelli che prospettano problemi, in realtà, vogliono sono incarichi e che "Bepi e Nane", meglio se con la cazzuola in mano, sono senz’altro in grado di far meglio dei professoroni. Così si approva l’Appiani, si sposta la sede della Provincia, si svuota il centro, si spostano le rotonde previste dal PRG sulle tangenziali - vedi San Giuseppe - così in Treviso Servizi si cambiano le destinazioni d’uso; da servizi, che suona anche sconveniente, a cittadella del divertimento, che lascia meglio presagire. Si fa arrivare in Commissione urbanistica con solerzia mai vista, un’estemporanea idea di spostamento del mercato generale in un’area improbabile, segnalando che si tratta di idea da tener presente per il PAT, che così forse un pezzo è fatto. Se una persona a seguito di gravi lesioni necessita di un intervento al cuore, ci si aspetta che i parenti consultino medici e amici per sapere quali sono i migliori cardiochirurghi a cui affidare il congiunto. Nel nostro caso invece la città è distesa 19 N. 14/10/ACC 28.4.2010 sul tavolo della cucina a cuore aperto e il bisturi ce l’hanno in mano il Sindaco Gobbo e il Presidente della Provincia Muraro. Il tragico è che si trova sempre un chirurgo compiacente, pronto ad avvalorare le loro pensate e a dire che i due sono dei veri geni della cardiochirurgia e che era giusto che il paziente morisse. Abbiamo detto l’ipotesi migliore, che loro intendessero o pensassero una cittadella dell’istruzione; sull'ipotesi peggiore, meglio tacere. PRESIDENTE: Ho una domanda di attualità pendente. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Colgo l’occasione del discorso del Sindaco Gobbo sull’opportunità di festeggiare certe ricorrenze nel modo più unitario possibile. Penso che il 1° maggio possa essere un'opportunità. Ho letto sui giornali che il Sindaco Gobbo e il Presidente Muraro hanno dato la loro disponibilità ad essere presenti alla manifestazione unitaria che ci sarà in Piazza dei Signori. Penso sia importante che i tre Sindacati dopo un lungo periodo di tempo, riescano ad organizzare una manifestazione unitaria. Il tema del lavoro è una priorità che ci deve unire tutti. L'Enciclica del Papa ha toccato in modo diverso il problema di porre il lavoro al centro della nostra azione, al centro del dibattito sociale. Oltre a questi autorevoli impulsi che arrivano da più parti, vi sono fatti di cronaca di questi giorni, fatti tragici e anche fatti importanti di protesta, come quello del titolare della ditta Gobbo Servizi di Badoere che ha denunciato che la Provincia non ha ancora versato quanto dovuto alla sua società, ponendolo in crisi anche nei confronti dei dipendenti che non riesce a pagare. Penso che questi problemi, tra cui i crediti che anche la Pubblica Amministrazione non riesce a fronteggiare, siano temi che dobbiamo affrontare in modo serio. Lancio questo spunto al Sindaco che ha la fortuna di essere dalla parte politica che governa in Comune, in Provincia. SINDACO: Quisque faber fortunae suae. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Non volevo si ponesse attenzione al termine "fortuna". Il ruolo che il Sindaco ha, pone delle responsabilità. Penso sia importante dare qualche segno concreto per fronteggiare momenti di crisi. Rimuovere il patto di stabilità per i Comuni virtuosi è un'opportunità per rilanciare l'economia. Provocazione degna di nota quella di Mario Pozza di Confcommercio che ha affermato che nei confronti delle società con crediti nei confronti di Enti pubblici o dello Stato si possa fare una compensazione con l'IVA o con l’acconto delle tasse. E' arrivato il momento di cercare misure strutturali per far fronte a un problema che è sotto gli occhi di tutti e sta diventando sempre più grave. Auspico di vederci tutti il 1° maggio alla festa dei lavoratori per porre il lavoro al centro della nostra azione. PRESIDENTE: Passiamo ora alla domanda di attualità presentata dal Consigliere Grigoletto. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ne do lettura. In relazione alla notizia riportata dal quotidiano "La Tribuna di Treviso" in data 20 aprile 2010 e riguardante il ruolo svolto dall’Assessore Fulvio Zugno quale componente il Collegio 20 N. 14/10/ACC 28.4.2010 sindacale di Vercom, società di maggioranza della Fires, chiedo all'Assessore di fornire nella seduta del Consiglio comunale odierna tutte le spiegazioni del caso per ragioni di trasparenza nei confronti della cittadinanza, per fugare qualsivoglia dubbio riguardo ad eventuali interessi privati e per assicurare l’inesistenza di possibili incompatibilità tra i ruoli contemporaneamente esercitati dallo stesso. ASS. ZUGNO: Può ricercare il ruolo di un revisore o di un componente di un collegio sindacale nel Codice Civile del 2003/97, in particolare con l'articolo 2904/ter. Sono i compiti di un professionista che controlla i conti. Siamo di fronte ad una società che ha solo un portafoglio di partecipazioni. Facciamo quattro controlli all'anno, come previsto dalla norma, stiliamo i verbali e sinceramente, non avendo molto tempo, non partecipo quasi mai, anzi mai - sono lì dal 2008 - all’approvazione del bilancio, che il più delle volte si svolge tramite audioconferenza. Venendo all’aspetto di quale sia il mio ruolo, due professionisti incaricati da Fires, che è altra società - anche se partecipata - hanno presentato un piano guida. Non avendo io conoscenze urbanistiche, mi sono fatto spiegare in cosa consista un piano guida. E' un suggerimento urbanistico proposto da privati per comprendere alcune proposte in un ambito più ampio e di respiro territoriale. Fires ha la possibilità, in base al PRG, di fare operazioni rientranti nel F3 e in particolare questi professionisti hanno chiesto al Sindaco di disporre una riunione, visto l’interesse e la particolarità del progetto. Il Sindaco ha convocato tre Assessori, il sottoscritto assieme ai colleghi Marton e Zanini, i due Capigruppo, Sandro Zampese e Giuseppe Mauro e i due professionisti i quali hanno esposto il loro progetto. C'è stato un interessante intervento dell'Assessore Zanini sulla viabilità. Altro aspetto propositivo vi è stato da parte dell'Assessore Marton e dalle dichiarazioni dei Capigruppo. Sulla base di queste valutazioni ho convinto tutte queste persone ad acquisire posizioni favorevoli sul piano guida; è stato presentato ufficialmente il piano guida e in seguito l’Assessore Marton l’ha presentato alla Giunta. Sono stato abile a convincere il Pro Sindaco Gentilini e gli Assessori che non erano intervenuti, Basso, De Checchi, Bastianetto… Nella delibera, approvata sia dalla Commissione che dalla Giunta, in relazione alle partecipazioni, per agevolare maggiormente la Fires, ho proposto che il mercato possa rimanere lì ancora nove anni, nell’ipotesi di bando come previsto dalla normativa. Questo contrasta apertamente con un'ipotesi di favoritismi da parte mia ho dato mandato ad un legale per valutare le ipotesi di danno alla mia immagine e alla mia professionalità - a questa società, derivativa di una società di cui io ho il compito di controllo contabile. Ripeto, almeno nove anni, dopodiché il Consiglio potrebbe anche prevedere una durata maggiore perché le indicazioni saranno proposte in questa sede. PRESIDENTE: Consigliere Grigoletto, si ritiene soddisfatto? CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Prendo atto di quanto l’Assessore ha detto, egli afferma che non c’è incompatibilità tra le sue funzioni di Revisore e di Assessore, non ci sono interessi privati, l’ha dichiarato davanti al Consiglio comunale; vigileremo su questo. Sono soddisfatto della risposta. 21 N. 14/10/ACC 28.4.2010 PRESIDENTE: Lei ha già presentato interpellanza sullo stesso tema e quindi riceverà anche una risposta scritta. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Volevo dare una informazione al Consiglio. In sede di Prima Commissione abbiamo relazionato per quanto riguarda le previste audizioni per i rappresentanti dell’Amministrazione nelle partecipate. Era stata richiamata questa richiesta dal consigliere Rosi e mi fa piacere informarlo. ASS. MICHIELON: Mi scuso poiché durante l’ultimo Consiglio comunale ero assente ed era stato posto un problema rispetto ad alcune dichiarazioni da me compiute durante la festa dei trent’anni di attività della Comunità Quadrifoglio. Mi spiace che gli attestati di stima che ho rivolto a Tullio Giacomini, amico di sempre, siano stati interpretati come un benservito. Mi ha confortato il fatto che, incrociandolo per strada, gli ho chiesto cos'avesse capito. Ha risposto che aveva capito che il giorno in cui avesse lasciato l'incarico, sarebbe stato molto difficile trovare un sostituto. Questo era il senso. Dato che il Consigliere Tullio Giacomini è il volto, l’istituzione della Comunità Quadrifoglio da trent’anni, il mio augurio era che il giorno in cui avesse dovuto lasciare la Presidenza, si riuscisse a trovare una persona tanto valida e tanto capace da sostituirlo in maniera degna, cosa non facile. Il mio invito era di pensare, già da ora, a qualcuno che potesse affiancarlo in questi anni. Sicuramente non voleva essere un benservito e mi spiace sia stata data questa interpretazione. La cosa importante è che il diretto interessato abbia capito il senso di quello che ho detto. Se mi sono espresso male me ne scuso, ma sicuramente lungi da me voler liquidare Tullio Giacomini, ben sapendo quanto abbia fatto e stia facendo per la Comunità. Oggi sul giornale ho letto un intervento del consigliere Negro: "SOS. Appello per gli ex carcerati, fine pena, senza un letto, pochi quattro posti letto". Volevo specificare che l’asilo notturno è un asilo che ha un regolamento che prevede che gli ospiti possano usufruire di questi posti letto al massimo per quindici giorni. Può essere anche ripetuta la richiesta, in questo caso però non è continuativa. Alcuni dati: nel 2009 sono state accolte 59 persone presso l’asilo notturno, 25 italiani e 34 stranieri. Il tempo medio di permanenza è stato di 22 giorni, il che vuol dire che molti hanno fatto due richieste. 14 sono stati i fruitori residenti nel Comune di Treviso. La questione degli ex carcerati è diversa perché essi non necessitano di un asilo notturno temporaneo, bensì di condizioni diverse. Il 25 Aprile ho detto al Consigliere Negro che siamo gli unici ad avere un asilo notturno in Provincia di Treviso che ospita gratuitamente, compresa una mensa dei poveri che sforna quasi ottomila pasti l’anno gratuiti, gestita in collaborazione con Caritas. Il problema degli ex carcerati non può essere risolto con l’asilo notturno che ha regolamenti chiari e precisi. Ho fatto presente la questione anche oggi alla rappresentante che è venuta a trovarmi e ha condiviso la questione. Abbiamo solo 14 residenti, gli altri vengono da fuori perché forniamo un servizio al territorio. Il problema degli ex carcerati deve essere approfondito e affrontato in maniera diversa, poiché l’asilo notturno può essere una risposta temporanea, ma il Consigliere Negro non voleva una risposta temporanea. C'è un elenco e gli assistenti sociali valutano di volta in volta chi far entrare nell'elenco. Per quanto riguarda la manifestazione del 25 Aprile, ricordo che oltre a me era presente anche l'Assessore Vittorio Zanini. Il Consigliere Iannicelli ha sottolineato 22 N. 14/10/ACC 28.4.2010 che molti Consiglieri hanno reso omaggio ai cippi dalle nove alle undici e trenta e poi hanno scelto di non venire. Sottolineo un intervento sul giornale, in cui si annunciava che il discorso del 25 Aprile sarebbe stato un discorso che non avrebbe reso contenta la Giunta. Questo la dice lunga sul senso di un discorso del 25 Aprile che non fa contenta la Giunta. Il 25 Aprile non deve fare contenta la Giunta, deve trovare un punto condiviso per tutti i cittadini trevigiani. Quello che ho osservato in questo discorso e che mi ha fatto riflettere è che grazie alla liberazione si è potuti tornare a votare liberamente, in maniera democratica. Ci si è dimenticati che quest’anno alle elezioni regionali molte persone non sono andate a votare. Un discorso di commemorazione per il 25 Aprile avrebbe dovuto sottolineare alcune cose, mentre si è andati a sottolineare il caso di Agro che non c’entra nulla con il Comune di Treviso, dove davano il panino ai ragazzi che non pagavano la mensa scolastica. Si è sottolineata la chiusura del luogo di culto a Ponzano concesso dal Parroco, azione compiuta dal Sindaco Niero che sicuramente non è della nostra parte. Accolgo l’osservazione e la proposta del Consigliere Atalmi perché ho sentito un discorso che sapeva più di opposizione che di condivisione. Tra tante idee ci doveva essere qualcosa che ci univa. Sentire cantare qui "Bella ciao", quando sembra invece che siamo in un regime - abbiamo votato il mese scorso per le regionali - va bene: se qualcuno è contento così faccia pure, ma sicuramente significa che qualcuno usa il 25 Aprile per dividere e non vede questa festa come occasione di unione. PRESIDENTE: Il Consigliere Negro interviene per fatto personale. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Ciò che creava disagio il 25 Aprile in questa sala era il fatto che tanto l'Assessore Michielon che l’Assessore Zanini sembravano due statue di sale; il loro imbarazzo traspariva. Ho invitato in quell’occasione l’Assessore Michielon ad applaudire il relatore e si è espressamente rifiutato. Veniamo al problema dell’asilo notturno. Mi riferivo proprio all’asilo notturno degli ex carcerati perché essi escono generalmente di prigione nel tardo pomeriggio e senza un euro in tasca. Molto spesso sono persone sole, non hanno più famiglia, non hanno più amici, qualcuno esce dopo dieci o vent’anni. Hanno il problema della prima notte, non sanno dove andare a dormire… Signor Vicesindaco, lei non ha letto il mio articolo che ho mandato alla stampa, si chiude con "stiamo attenti, perché oggi a me, domani a te". Non sappiamo cosa può succedere, non sappiamo cosa può succedere ai suoi figli, ai figli dei suoi figli, quindi vale la pena di usare un po' di umanità. Assessore Michielon, il problema è proprio questo, di una persona che si trova in mezzo alla strada a tardo pomeriggio. Credo che quattro posti letto in un Comune di 80.000 abitanti siano pochi. Treviso conta 80.000 abitanti ed ha solo quattro posti letto: un posto ogni 20.000 abitanti. Silea quanti ne dovrebbe avere? O Portobuffolè? Evidentemente il problema va risolto in forma consortile. Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi. 23 N. 14/10/ACC 28.4.2010 SOMMARIO * Tocchetto (Tempistiche in merito all’inizio della raccolta differenziata porta a porta e del conferimento del rifiuto umido al depuratore comunale – richiesta chiarimenti in merito alla vicenda dei farmaci scaduti somministrati a bambini – pagamento parcheggi nella giornata del Santo Patrono di Treviso – eventuale estensione del wi-fi all’intera cittadinanza), Caldato M. (Contrattazione integrativa aziendale e riconoscimento quota parte del fondo 2009 per progressioni orizzontali personale dipendente del Comune: invito a riprendere le trattative sindacali – Settimana della cultura ed eventuali future aperture straordinarie delle sedi museali - Richiesta chiarimenti in merito all’inaugurazione del monumento "La latera") Grigoletto (ampliamento aeroporto Canova e problematiche connesse: richiesta di chiarimenti in merito alla posizione del PdL – Protocollo d’intesa relativo al Progetto "Granello di Senape" tra Comune di Treviso e Caritas – Approvazione edificazione ex consorzio agrario e problematiche del quartiere San Giuseppe), Bolzonello (plauso per il lavoro delle forze di polizia nella lotta alle mafie – chiarimenti in merito ad interventi sull’ex cava di via Orsenigo e futura destinazione dell’area), Cianci (situazione delle persone assistite dai servizi sociali – scheda di accesso in ospedale – mozione presentata in merito al Cral ospedaliero), Zuliani (congratulazioni al Consigliere Aloisi per cerimonia 25 aprile – riflessioni in merito alla festa della Liberazione – processo all’avvocato Mills - mobilità sostenibile e richiesta convocazione gruppo di lavoro per la "Noalese bis"), Atalmi (Tariffa di igiene ambientale e pagamento IVA – pagamento parcheggi nel giorno di san Liberale: opportunità di spegnimento terminali nei giorni festivi – riflessioni sulla giornata del 25 Aprile), Iannicelli (precisazioni in merito alla giornata del 25 Aprile), Borrelli D. (necessità di maggiore approfondimento in Commissione degli argomenti della seduta consiliare), Zampese (completamento lavori accesso all’ospedale – richiesta sopralluogo alla presenza dell’Assessore Basso per realizzazione senso unico e pista ciclabile – stigmatizzazione delle dichiarazioni del Giornalista Luigi Calesso), Tonella (necessità di maggiore approfondimento in Commissione delle tematiche all’ordine del giorno – riorganizzazione gestione servizi comunali: richiesta chiarimenti su indirizzi del Comune – aiuti comunali alle famiglie in difficoltà economica: opportunità di creare un fondo di solidarietà – riflessioni sulle dichiarazioni del presidente del Consiglio su Roberto Saviano), Dotto (precisazioni in merito all’incontro in località Canizzano sul tema aeroporto), Mauro (importanza aeroporto di Treviso per lo sviluppo del territorio e attenzione alle istanze della cittadinanza), Piccoli (riflessioni sull’intervento di rifacimento della riviera di via Emiliani), Negro (riflessioni in merito all’intervento su via Emiliani) Rosi (applicazione del regolamento e dello statuto e partecipazione delle minoranze nelle aziende partecipate – apprezzamento per intervento del Consigliere Mauro alla riunione riguardo l’aeroporto – disponibilità a ordine del giorno congiunto sulla "diminuzione del traffico aereo" – richiesta aggiornamenti sulla riapertura del Tennis Club) Negro (spostamento scuole superiori dal centro storico, richiesta chiarimenti) Manildo (festeggiamenti del primo maggio – rimozione del patto di stabilità per i comuni virtuosi) Grigoletto (domanda di attualità in merito a ruolo dell’Assessore Zugno in qualità di componente del collegio sindacale di Vercom) Mauro (notizia al Consiglio in merito a relazione in Prima commissione consiliare su audizione rappresentanti dell’amministrazione in società partecipate) Negro (riflessioni su ricorrenza del 25 Aprile – asilo notturno per gli ex carcerati). * da intendersi come indice e non quale interpretazione autentica del pensiero del Consigliere. 1 N. 15/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Comunicazione del Sindaco in merito all'integrazione di deleghe conferite agli Assessori Basso e Michielon. Con provvedimento prot. n. 19010 del 15 marzo 2010, ad integrazione delle precedenti, ho disposto l'integrazione delle deleghe conferite agli Assessori Basso e Michielon. Le integrazioni sono le seguenti: Assessore Giuseppe Basso Si intendono comprese nelle deleghe già conferite anche le politiche, l'indirizzo ed il controllo nell'amministrazione e nella gestione degli interventi strutturali e di manutenzione necessari per assicurare la sicurezza dei locali e degli edifici comunali, di cui all'art. 18, comma 3, D.Lgs. 81/2008. Assessore Mauro Michielon Politiche in materia di salute e sicurezza dei lavoratori comunali nei luoghi di lavoro (esclusi gli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifici, di cui all'art. 18, comma 3, D.Lgs. 81/2008, di cui alla delega assegnata all'Assessore Basso). Indirizzo e controllo nella gestione delle funzioni ed attività del Servizio Prevenzione Protezione e degli individuati dirigenti - datori di lavoro, ferme restando le responsabilità ad essi spettanti ai sensi di legge e di regolamento. Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi. 1 N. 16/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Approvazione del verbale della seduta precedente di Consiglio comunale (31 marzo 2010). - escono Mauro, Tonellato, Rosi (pres. 34) PRESIDENTE: Il vigente regolamento del Consiglio comunale prevede all’art. 44, comma 5, l’approvazione dei processi verbali delle precedenti sedute consiliari, precisando che tali verbali sono dati per letti purché depositati in Segreteria generale. Nel far presente che il verbale iscritto all’ordine del giorno della seduta odierna è stato depositato in Segreteria Generale nei termini indicati dall'art. 42, comma 9 del regolamento e inviato con e-mail in data 22 aprile 2009 ai Capigruppo consiliari, invito il Consiglio comunale a dare per letto il verbale stesso e a procedere alla sua approvazione. Ricordo che ai Consiglieri è concesso prendere la parola una sola volta ed esclusivamente per proporre rettifiche o per chiarire o correggere il pensiero espresso nelle riunioni che interessano. Nessuno intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’approvazione del verbale della seduta di Consiglio comunale indicato in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo usciti dopo l’appello i Consiglieri: Mauro, Tonellato, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 33 Consiglieri. Il Presidente, constatato l'esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvato ad unanimità di voti il verbale indicato in oggetto. 1 N. 17/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Comunicazione del Presidente in merito alla proposta di mutare l’ordine di trattazione degli argomenti stabilito dal programma dei lavori consiliari. - rientrano Mauro, Tonellato, Rosi (pres. n. 37) PRESIDENTE: Così come concordato nella Conferenza dei capigruppo, propongo un’inversione dell’ordine del giorno e specificatamente la trattazione immediata del punto n. 13 "Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della Provincia di Treviso" stante il fatto che è ospite l’Assessore provinciale Michele Noal, il quale dovrà poi essere presente al proprio Consiglio (Consiglio dell’Ente Provincia) e, a seguire, i punti dal n. 5 fino al n. 12 compreso, relatore dei quali è l’Assessore Zugno che a causa un problema familiare, non potrà trattenersi oltre le ore 18.00-18.30. Scusate, rettifico. Rimane la modifica che dicevamo ma dopo che abbiamo trattato i punti n. 1 e 2. Quindi, nell’ordine sarà trattato il punto n. 1: "Programma Triennale dell’elenco annuale dei lavori pubblici 2010–2012"; punto n. 2: "Convenzione tra il Comune di Treviso e l’Arpav. Punto n. 13: "Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto". Corre l’incapacità di comprensione oggi, tra me e il Segretario Generale. Leggo testualmente: l’inversione dell’ordine del giorno prevede la trattazione, nell’ordine, dei punti 13 "Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto", il punto n. 1 " Programma triennale…"; n. 2 "Convenzione tra il Comune di Treviso e l’Arpav…" e poi a seguire dal n. 5 al n. 12 e quindi i punti 3 e 4. Nessuno opponendosi, il Presidente dichiara approvata la proposta di inversione dell’ordine del giorno da lui stesso avanzata e consistente nell’anticipare la trattazione del punto n. 13 e di seguito, nell'ordine i punti n. 1, 2, 5, 6, 7, 8 , 9, 10, 11, 12, 3, 4. Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il Consigliere Atalmi. 1 N. 20/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Indirizzi per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso. - esce Atalmi (pres. n. 36) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Assessore Zugno: Ricordo che il Comune di Treviso è socio di ACTT S.p.A., per la quota del 71,24%, società pubblica partecipata da enti locali, affidataria del servizio di trasporto pubblico locale. Con questa delibera si esprimono indirizzi volti alla riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della Provincia di Treviso, con costituzione di un nuovo e unico soggetto affidatario del servizio di trasporto pubblico finalizzato all'espletamento della gara regionale per l'affidamento del servizio di T.P.L. nel Bacino Veneto Centrale. Considerato che: la Provincia di Treviso è oramai divenuta un'unica area di classe metropolitana e le politiche di mobilità all'interno della stessa sono da considerarsi prioritarie per il rafforzamento delle dinamiche di sviluppo economico e sociale sostenibile; nell'asse 1 del Piano Strategico Provinciale è previsto l'obiettivo di potenziare il sistema infrastrutturale e il trasporto pubblico per migliorare la capacità competitiva del Sistema Trevigiano e, in particolare, qualificare il trasporto pubblico sull'integrazione ferro-gomma con la realizzazione di un sistema integrato intorno al SFMR e perfezionare l'attuale sistema tariffario; la realizzazione di una efficiente e capillare rete di trasporto pubblico locale può rappresentare un'effettiva alternativa all'attuale struttura di mobilità spesso individuale, con conseguente beneficio sia in termini ambientali che di risparmio di spesa; la congiuntura economica particolarmente difficile e la relativa difficoltà per gli enti pubblici di reperire finanziamenti per il sostegno alle politiche di trasporto rende necessaria l'attivazione di misure strutturali per poter efficacemente far emergere meccanismi virtuosi di economia di scala e modi di gestione superando l'attuale antistorica frammentazione societaria; il costo del petrolio e conseguentemente dei carburanti sta progressivamente sottraendo quote di reddito a molte famiglie che utilizzano l'automobile per le loro esigenze di mobilità e che attualmente non possono contare su collegamenti efficienti in alternativa; la Regione, nella procedura ad evidenza pubblica che intende bandire per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico regionale e locale, metterà a gara bacini di traffico di dimensioni maggiori rispetto alle attuali unità di rete, cercando, ove possibile, un approccio multimodale ossia di integrazione delle modalità di trasporto e di eliminazione delle eventuali sovrapposizioni di servizi, per rispondere Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 20/10/DCC 28.4.2010 con maggiore efficacia alla domanda di mobilità espressa dagli utenti; appare opportuno promuovere ogni azione per la costituzione di un nuovo e unico soggetto affidatario del servizio di trasporto pubblico finalizzato all'espletamento della gara regionale per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale (urbano ed extraurbano) per il Bacino Veneto Centrale; per raggiungere l'obiettivo innanzi delineato occorre, con il concorso di tutte le pubbliche amministrazioni affidatarie del servizio di trasporto pubblico locale e delle relative società, addivenire all'elaborazione di un piano industriale e di un progetto di fattibilità cronologicamente impostato per la riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso, sul quale tessere il confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori; visto l'art. 42 del Testo Unico Enti Locali approvato con D. Lgs. n. 267 del 2000; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; dato atto che ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000 n. 267, il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del Responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di approvare gli indirizzi innanzi riportati volti alla riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso; 2. di dare mandato alla Giunta Provinciale di perfezionare un progetto di fattibilità che, supportato dal relativo piano industriale, evidenzi con maggiore puntualità le positività della scelta di aggregare le aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso; 3. di dare atto che gli elaborati del piano industriale e del progetto di fattibilità saranno successivamente presentati all'approvazione del Consiglio comunale. A questo punto il Presidente invita l’Assessore di reparto a relazionare in merito all’argomento posto in trattazione. ASS. ZUGNO: Ringrazio l’Assessore provinciale Michele Noal di essere intervenuto, ricordo che aveva un precedente impegno, altrimenti sarebbe intervenuto anche in Commissione, come vi avevo annunciato. La delibera è già stata ampiamente dibattuta per quanto riguarda le problematiche emerse in sede di Commissione. Tutti gli aspetti sono stati, a suo tempo, già illustrati dall’Assessore Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 20/10/DCC 28.4.2010 Noal, anche in sede di assemblea A.C.T.T. tenutasi lo scorso anno. Cedo quindi a lui la parola per dare il quadro completo della situazione. Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE ASS. MICHELE NOAL (Provincia di Treviso): Come diceva l’Assessore Zugno, la questione dell’aggregazione delle aziende di trasporto ha avuto inizio qualche tempo fa, ad agosto 2008. Effettivamente è iniziata ancor prima perché nelle linee guida dell’Amministrazione provinciale si era evidenziata l'importanza di aggregare anche in Provincia di Treviso, così come nelle altre Province del Veneto, le aziende di trasporto pubblico. Ricordo che sono quattro: A.C.T.T. per il trasporto urbano, La Marca, A.T.M. di Vittorio Veneto e C.T.M. di Castelfranco Veneto per il trasporto extraurbano. Ve ne sono anche quattro di diritto privato di cui parleremo. Il tempo trascorso è stato utile per la fase propedeutica. Non a caso, la delibera che viene chiesto di approvare a quest’assemblea chiude la fase propedeutica per aprire la vera fase progettuale. Mi rendo conto che il testo è molto scarno anche se si evidenziano in maniera puntuale gli obiettivi della razionalizzazione e ottimizzazione dei trasporti, dell’offerta di maggiori servizi ai cittadini, mantenendo invariati i costi. Il testo è scarno perché ha il carattere dell’indirizzo politico vero e proprio. Dopo che i consigli d’amministrazione e le assemblee dei soci, dei proprietari, di coloro che detengono le quote societarie delle singole società hanno approvato all’unanimità la volontà di procedere verso l’aggregazione delle quattro aziende, è necessario che ora i Consigli comunali e il Consiglio provinciale, per quanto riguarda La Marca, diano l’avallo politico a quest’operazione. Siamo qui per questo. Questa è una delibera di indirizzo che dà tuttavia la possibilità, delegando la Giunta provinciale da un lato, ma coinvolgendo fin da subito il Comune di Treviso e gli Assessori di reparto, di preparare in maniera puntuale, così com’è evidenziato al punto 2, un progetto di fattibilità con il relativo piano industriale. Essi evidenzieranno il percorso più corretto per procedere - con maggiore puntualità di quelle che possono essere le nostre aspettative - nel segno dell’economicità e della maggiore efficienza ed efficacia del trasporto, ma è evidente che un conto è dirlo e un conto è dimostrarlo con un vero e proprio piano industriale. Cosa che attueremo subito dopo che tutti i Consigli comunali avranno deliberato. Stanno giungendo in questi giorni al Presidente della Provincia Muraro le deliberazioni di vari Consigli comunali: la questione insomma sta arrivando al nocciolo. La singola Amministrazione comunale non firma una cambiale in bianco all’Assessore Noal, all’Assessore Zanini, al Presidente Muraro o al Sindaco Gobbo, questa è solo una indicazione di volontà politica che ravvisa la necessità, stante la questione legata alle gare regionali, di aggregazioni necessarie per dare maggiore forza alla questione legata al trasporto pubblico. Noi tutti abbiamo ben presente che Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 20/10/DCC 28.4.2010 le nostre famiglie sono costrette ad assumersi il costo del doppio abbonamento, quello per la tratta extraurbana e quello per la tratta urbana, nonostante i vettori dell’extraurbano transitino in prossimità delle scuole pubbliche. Gli alunni che usufruiscono dei mezzi sono costretti ad arrivare fino alla stazione di Treviso per poi prendere un secondo mezzo per recarsi a scuola. E’ auspicabile per questo motivo arrivare con velocità alla fusione. Anche dal punto di vista del management, della governance, ove si semplifica il quadro organizzativo, anziché avere quattro Consigli d’amministrazione, quattro direttori, quattro direttori commerciali, è evidente il vantaggio di una maggiore snellezza ed efficienza operativa. La richiesta rivolta ai Consiglieri del Comune di Treviso è quella di darci modo di procedere con velocità in questo percorso per arrivare al suo completamento. Siamo accompagnati in questa vicenda da una società di revisione, la Pricewaterhouse Coopers per quanto riguarda la parte amministrativa contabile e fiscale; per quanto riguarda la parte tecnica legata al settore dei trasporti, abbiamo incaricato l’ingegner Peruzzi, noto per aver portato all’unificazione delle società di trasporto nella città di Verona, il quale potrà recare la sua esperienza in questo settore. L’ingegner Peruzzi funge da "cinghia di trasmissione" con la parte tecnica delle società. E’ trascorso del tempo, ma sono state tante le problematiche da affrontare, come ad esempio la questione legata agli immobili, che vi ha visti protagonisti con il Comune di Castelfranco e di Vittorio Veneto. La società che nel nostro intendimento vorremmo realizzare è dedicata esclusivamente al trasporto. Di conseguenza credo che le singole amministrazioni abbiano fatto alcune scelte per scorporare, per portare in altri asset importanti, il patrimonio vero e proprio. In questa fase i soci di riferimento ci chiedono che sia messa a fattore comune tutta la parte di know how e le autorizzazioni, le licenze, le concessioni in essere per quel che riguarda il trasporto pubblico che in Provincia di Treviso vedrebbe per la prima volta uniti, sia il trasporto pubblico extraurbano sia quello urbano. Sono a disposizione per eventuali domande dei Consiglieri. Cambio Presidenza Salvadori/Manildo CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Alcune domande che in sede di Commissione non hanno ricevuto risposta: vorrei conferma del fatto che attualmente le varie società adottano prezzi e tariffe diverse. Certe informazioni sono necessarie anche nella fase di indirizzo politico. Vorrei capire quale sarà la politica delle tariffe nei confronti dell’utenza. Mi sarebbe piaciuto vedere i bilanci delle aziende che si fonderanno, per conoscere lo stato economico delle varie aziende. Sarebbe stato interessante leggere la relazione sullo stato dell’arte attuale delle quattro società di trasporto stilata dalla società di consulenza che sta seguendo questa fusione. Non ho inoltre ben capito il discorso relativo alla parte immobiliare. Ricordo a memoria che A.C.T.T. ha giustificato alcuni suoi bilanci degli anni scorsi con grandi investimenti quali il rinnovo della flotta dei mezzi pubblici e il passaggio al metano, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 20/10/DCC 28.4.2010 non ritoccando le tariffe. Come potrà questo sforzo essere ripagato in una fase di fusione se poi quello che abbiamo speso non torna? CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): L’assemblea ordinaria di A.C.T.T., svoltasi il giorno 12 settembre 2008, aveva dato mandato al consiglio di amministrazione di collaborare con le altre società aderenti all’iniziativa, al fine dello studio di fattibilità per la costituzione di un nuovo soggetto unico di gestione e servizio trasporto. Dalle premesse di questa delibera emerge che il 6 agosto 2008, il Presidente della Provincia aveva presentato ai Comuni interessati un protocollo d’intesa che impegnava i Comuni firmatari a porre in essere gli atti indispensabili per giungere alla creazione della società unica dei trasporti. Dall’agosto 2008 si parla della costituzione di questa nuova società di trasporti, nonostante numerose sollecitazioni da parte della sottoscritta: ricordo una domanda di attualità di fine 2009 cui faceva seguito una succinta risposta dell’Assessore Zugno e ancora una precedente domanda di attualità, trasformata in intervento, alla quale seguì una risposta scritta con allegate le deliberazioni che oggi troviamo nella proposta deliberativa. E’ strano che l’Amministrazione non abbia mai sentito finora la necessità di informare il Consiglio comunale. Le uniche fonti di notizie sono state le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Provincia, apprese dalla stampa locale. Oggi approviamo una delibera di indirizzi, di carattere generale, sapendo però, dalla stampa, che si sono svolti numerosi incontri per presentare il progetto, e che la società Pricewatethouse sta già lavorando per fornire i valori patrimoniali di ciascuna azienda e la determinazione di quote di possesso di ciascuna di esse nella costituenda società. Alla luce di questo, dico che si condivide il progetto di fusione, ma non si condivide affatto il metodo con cui si sta procedendo. E’ infatti un metodo che pone il Consiglio comunale nell’impossibilità di chiarire prima gli indirizzi per poi entrare nel merito del progetto. Ora apprendo che il Piano industriale non è contestuale. Non conosciamo le quote di pertinenza di ciascun Ente, non conosciamo la valutazione attenta dei benefici che dovrebbero avere i cittadini dalla fusione. Abbiamo avuto solo una relazione limitata da parte dell’Assessore provinciale. Ci troviamo ad approvare indirizzi di massima senza poter indicare su quali basi dovrà essere redatto il Piano industriale, con quali modalità e con quali obiettivi si debba prefiggere questo Piano. Ciò al fine di evitare di creare una società che, anziché razionalizzare e migliorare il servizio, crei già in partenza una sovrapposizione di percorsi. L’Amministrazione di Treviso a questo punto risulta incapace di svolgere un ruolo propositivo fatto di idee ed interventi progettuali, tali da fornire un contributo fattivo alla costituzione di questa società. Se non cambiamo metodologia di lavoro e non operiamo con più trasparenza e tempestività, c’è il rischio che ci troviamo di fronte ad un progetto confezionato e definito, in cui la nostra Amministrazione non avrà svolto alcun ruolo se non quello di mera approvazione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 20/10/DCC 28.4.2010 A questa delibera d’indirizzo andrebbero comunque aggiunti altri passaggi con l’indicazione dei tempi di attuazione e di verifica per arrivare alla definizione del progetto, quindi all’assenza del Piano industriale. Prendo atto. Non sono contraria all’azienda unica, tuttavia il modo di procedere non mi sembra democratico. - cambio presidenza Manildo – Salvadori CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Ho cercato di aggiornarmi in merito ai dati relativi alla delibera che oggi ci viene chiesto di votare. Un primo problema formale è che oggi il Consiglio comunale viene chiamato a dare un mandato in bianco alla Giunta provinciale. Mi permetto di evidenziare che nella proposta di delibera si parla "di dare mandato alla Giunta provinciale di perfezionare un progetto di fattibilità", quindi un progetto già esistente ma che noi non conosciamo. Può darsi che nel merito l’operazione sia fondata, anche se questa è l’unica Provincia in Veneto con azienda unica. Mi sono informato presso i sindacati degli Autoferrotranvieri, i quali mi hanno fornito una elencazione di quelle che costituiscono grandi disparità. Devo dare atto all’Assessore Zanini: le stesse parole spese dai sindacati sono state condivise dall’Assessore che ha relazionato in Consiglio. Mi spiace che il Presidente della Commissione non sia presente, questo per spiegare la necessità di avere le relazioni da parte dei rappresentanti comunali nelle aziende municipalizzate, cosa che non avviene. Vi sono molte differenze a partire dal costo dei biglietti: la corsa urbana A.T.M. 1,20 euro, A.C.T.T. 1,00 euro; il biglietto venduto a bordo A.T.M. 1,50 euro, La Marca 3,00 euro, A.C.T.T. 2,00 euro. Per gli abbonamenti ordinari sulle tratte extraurbane da 5 a 12 chilometri, A.T.M. fa pagare 55,20 euro, come C.T.M. e La Marca, mentre A.C.T.T. fa pagare da 24 a 28 euro, con una differenza sugli abbonamenti di circa il doppio. L’abbonamento studenti mensile costa 46 euro con A.T.M., C.T.M., La Marca, mentre A.C.T.T. fa pagare 16 euro, circa un terzo. E’ così anche per quanto riguarda la contrattazione collettiva di secondo livello relativa ai dipendenti. Siamo contrari a dare un mandato in bianco, laddove vi sia stato un progetto di fattibilità di cui questo Consiglio non sa nulla. Visto che c’è già un progetto di fattibilità, queste valutazioni chi le ha fatte? Si possono conoscere o dobbiamo dare alla Giunta provinciale un mandato in bianco? La scortesia grave che ha fatto la Provincia di Treviso, è quella di mandare la delibera approvata dal Consiglio della Provincia, e di chiedere ai Comuni di approvarla. La delibera che oggi viene proposta in questo Consiglio è fotocopia della delibera provinciale. Questo non ci dà la possibilità di aggiungere nemmeno una virgola al deliberato. Inoltre non ci dà la possibilità di aggiungere una virgola senza sapere nel merito quale sia il progetto. Vi sono inoltre alcune questioni relative alla consistenza patrimoniale di questa nuova società, dal momento che verrebbero scorporati i servizi scolastici di trasporto, il servizio di controllo della sosta, gli affitti degli immobili. Ci si chiede se i Comuni della Provincia di Treviso, i Comuni di Vittorio Veneto e di Castelfranco continueranno a versare le attuali quote di denaro in favore del servizio: la Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 20/10/DCC 28.4.2010 consistenza patrimoniale della nuova società unica di trasporti costituisce un’incognita. Prima di presentarci questa proposta di deliberazione, sarebbero stati opportuni alcuni aggiornamenti al Consiglio comunale, proprietario al 70% di A.C.T.T. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Assessore Noal, noi ci troviamo in difficoltà poiché questa materia non è conosciuta né dal Consiglio comunale, né dalla Commissione. Ne veniamo a conoscenza da cinque giorni a questa parte: nel rispetto dei regolamenti, l’Amministrazione ci ha informato e ora ci invita a deliberare sull’argomento. Si può comprendere il nostro imbarazzo: la scelta, soprattutto se compiuta con denaro altrui, non è facile ma da un istinto ad una scelta, ce ne passa parecchio. L’Assessore Noal ci ha informato del fatto che c’è stata una delibera di A.C.T.T., si è tenuta un’assemblea, i nostri rappresentanti in assemblea hanno votato: vorrei sapere su mandato di chi e chi ha detto come votare, dal momento che questi piani vengono votati con il parere del Consiglio comunale che fornisce gli indirizzi. Quale mandato ha avuto la società di consulenza interpellata? Ha avuto mandato di dar vita alla società unica o ha avuto mandato di cercare la soluzione migliore nel trasporto, tenuto conto delle attuali condizioni del mercato? Noi lo ignoriamo, come non sappiamo in che modo peserà nei vari bilanci e quali criteri di fusione si adotteranno. Si è deciso di procedere alla fusione. Ora si cerca di attuare un progetto di fattibilità che sorregga tale fusione. Affermo ciò per averlo letto sui quotidiani grazie alle informazioni a nostra disposizione. Il Comune capoluogo, mi rivolgo all’Assessore Zanini, per il peso economico all’interno della società A.C.T.T., dovrebbe avere un rappresentante nella Giunta provinciale che predispone un progetto di fattibilità. Ascolterò con molto interesse ciò che emergerà dalla discussione: la fusione di quattro società è un tema così ampio ed economicamente rilevante, che gli elementi che raccoglieremo questa sera saranno senz’altro pochi. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Apprezzo la sinergia tra Enti, ma la delibera in discussione mi riporta l’immagine di un Comune inerte che accoglie passivamente la delibera della Provincia. Chiedo all’Assessore Zanini se non potevamo inserire nella proposta alcuni obiettivi frutto di questa Amministrazione. Voi non potete contestarmi che l’immagine che stiamo dando è di un’Amministrazione che su questo tema non ha idee. La maggiore società (A.C.T.T.) delle quattro oggetto di fusione, di cui il Comune di Treviso possiede il 70%, non ha come oggetto solo il servizio di trasporto ma anche altri servizi e qualcuno oggi avrebbe dovuto dire cosa succederà di questa parte di attività. Di ciò nella delibera non vi è alcun rimando. È da capire se formalmente rimane l’incarico dato dal Consiglio comunale alla Giunta provinciale. Qualche dubbio ce l’ho anch'io e su questo il nostro Capogruppo ha chiesto integrazione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 20/10/DCC 28.4.2010 E' l’ennesimo episodio in cui altri decidono e noi dobbiamo ratificare scelte altrui. Come Comune capoluogo, avremmo potuto almeno avere voce in un paio di premesse della delibera. CONS. TONELLA (Partito Democratico): Condivido quanto detto dai Consiglieri che mi hanno preceduto. Oltre un anno fa addivenimmo ad un ordine del giorno che richiamava la necessità di riorganizzare le società di trasporto pubblico locale. Il Consiglio comunale espresse già a quell’epoca il suo indirizzo politico a favore di questo obiettivo. Abbiamo denunciato come tale obiettivo sia stato perseguito in grande ritardo; dall’agosto del 2008 solo ora giungono elementi di chiusura. All’epoca si richiedeva una maggiore attenzione nel finanziamento da parte della Regione ad A.C.T.T. per poter sviluppare una maggiore offerta ed integrazione del trasporto su gomma rispetto al trasporto su ferro. Arriviamo ora alla delibera senza un approfondimento del progetto industriale e senza obiettivi. E’ fondamentale il processo di riorganizzazione per arrivare ad un’azienda unica ma non può essere questo l’obiettivo della Provincia di Treviso. E’ necessario tendere ad un obiettivo ancora più ambizioso, volto a superare le quattro società trevigiane, ma anche le otto, le dieci, le dodici della Regione Veneto. Se la sfida è quella del bando di gara europea per la gestione della metropolitana di superficie, è chiaro che dobbiamo attrezzarci affinché non arrivino le grandi aziende di trasporto pubblico locale che negli altri Paesi europei si sono organizzate con grande anticipo rispetto a noi. Siamo fortemente d’accordo sull’obiettivo, ma vorremmo fosse perseguito con maggiore approfondimento, maggiore trasparenza e protagonismo da parte del Consiglio comunale. Invito pertanto il Consiglio a riaggiornarsi nel merito in tempi rapidi per consentirci di avere alcune indicazioni in relazione al servizio. Sul tavolo vi sono varie problematiche: la tariffazione, lo scorporo, la riorganizzazione della società e soprattutto nel Piano industriale deve essere chiaro che la riorganizzazione verrà adottata per ridurre i doppioni, in maniera funzionale ad un reale aumento dell’offerta di chilometraggio del trasporto pubblico come ad esempio A.C.T.V. di Venezia che riesce ad implementare il chilometraggio di trasporto pubblico locale. -rientra Atalmi (pres. n. 37) CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Questa delibera è scarna perché sono scarni gli indirizzi, i principi. Il Piano industriale, i vari accordi, la percentuale spettante al Comune di Treviso, non sono ancora definiti. La società Pricewaterhouse sta lavorando; l’ingegner Peruzzi è anch’egli al lavoro assieme ai dirigenti delle varie aziende - tra i quali Giacomo Colladon di A.C.T.T. - ma non ci sono risultati effettivi. Ad un'attenta lettura della delibera, non diamo affatto una cambiale in bianco alla Provincia. Ad essa abbiamo delegato il progetto di fattibilità, con la collaborazione di tutte le società e delle amministrazioni coinvolte. Siamo in una fase di indirizzo, in cui i Consigli comunali devono deliberare in forza di una visione futura, di una rete che si sta trasformando: la metropolitana di superficie coinvolgerà Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 20/10/DCC 28.4.2010 ambiti sempre più estesi, la Regione porrà in gara non più gli unici bacini di rete quali il bacino urbano di Treviso, il bacino extraurbano di Treviso e via dicendo, ma bacini molto più estesi. Oggi non dobbiamo discutere delle percentuali che avrà A.C.T.T., oppure dove finirà il turismo, oppure lo scolastico di A.C.T.T. Quest’azienda si sta già organizzando sul modo di accorpare le funzioni che non saranno coinvolte nel nuovo trasporto pubblico locale. Siamo chiamati oggi a scegliere di aggregare realtà che finora sono rimaste separate, dando vita ad un trasporto pubblico provinciale costituente una tappa intermedia perché le realtà europee sono molto diverse dalla nostra. L’Italia è il fanalino di coda nel trasporto pubblico: vi sono aziende piccole, frazionate, che non dialogano tra loro. Il lavoro sarà estremamente complesso, a partire dalle relazioni sindacali che dovranno essere sensibili e continuative, dalla contrattualistica diversa da una società all’altra, dalle tariffazioni diverse tra società e società. Si inizierà con la fusione, una holding con un unico consiglio d’amministrazione; si elimineranno le figure di quattro direttori, quattro presidenti e via dicendo. Il Consiglio comunale sarà coinvolto in questa operazione e sarà certamente coinvolto anche in merito al Piano industriale. In questa fase l’ingegner Peruzzi con i direttori delle aziende e la società Pricewaterhouse stanno studiando la materia dal punto di vista prettamente tecnico, in seguito tutto ciò sarà posto al vaglio della Provincia e dei vari Consigli comunali. Accennavo a tappe intermedie perché infine bisognerà arrivare ad un’unica azienda nel Veneto. Quest'obiettivo si può raggiungere per gradi, aggregando prima i poli provinciali e poi giungere ad una grande aggregazione. Quando vi saranno le gare in Italia e in Veneto, i concorrenti stranieri non staranno a guardare. Vi sono società molto più grandi del maggior raggruppamento italiano che ad oggi è costituito dalle Tranvie milanesi. Se non ci attrezziamo con fusioni o aggregazioni per fare sistema, rischiamo l’uscita dal mercato e rischiamo altresì la concorrenza straniera. Questo primo approccio sulla riorganizzazione del trasporto dovrà innanzitutto razionalizzare le linee, le tariffazioni dovranno essere minori della somma attualmente pagata dall’utenza, dobbiamo dare un servizio ottimale al cittadino. A.C.T.T. ha le tariffe di abbonamento più basse d’Italia: lo conferma "Il Sole 24 Ore". Dobbiamo portare il know-how e l’efficienza di A.C.T.T. all’interno del nuovo soggetto, così da renderlo un servizio di eccellenza. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Consigliere Zampese ci ricorda che questo è solo un atto di indirizzo, atto cui il Consiglio comunale è preposto, senza scendere in dettagli quali la tariffazione o le varie tratte. L’atto di indirizzo che ci viene chiesto di adottare invece, consiste nel prendere atto della delibera della Provincia sperando venga compiuto un buon lavoro. Questo ruolo del Comune capoluogo è oggettivamente insufficiente rispetto al ruolo svolto dalla Provincia. In Commissione fu chiesto di affrontare i vari temi, affinché il Consiglio comunale potesse acquisire il maggior numero di informazioni finalizzate all’adozione dell’atto di indirizzo. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 10 N. 20/10/DCC 28.4.2010 In questa sede stiamo solo adottando una presa d’atto: prendiamo atto che la Provincia ha deciso alcune cose. In secondo luogo, come ha ammesso lo stesso Consigliere Zampese, in realtà stiamo procedendo ad una piccola aggregazione tra città e Provincia, ben sapendo che le dimensioni con le quali dovremo confrontarci in futuro saranno maggiori. Quando si procederà alle gare europee del traffico su base regionale, non sarà sufficiente un accordo tra due o tre province: probabilmente ci sarà necessità di un accordo interregionale, ad un livello dimensionale tale da poter competere anche con la concorrenza internazionale. Stiamo attuando oggi una mossa tardiva ed assolutamente insufficiente rispetto alla sfida che dovremo affrontare. Il tema del trasporto pubblico nella nostra Regione e soprattutto dell’integrazione tra trasporto su gomma e su ferro, non è una questione secondaria. Pensiamo solo ai ritardi della metropolitana di superficie: ritengo che il Consiglio comunale non sia stato oggettivamente messo nelle condizioni di poter adottare un atto di indirizzo. ASS. ZANINI: Nel momento in cui il Comune di Treviso e la Provincia di Treviso si pongono in sintonia l’obiettivo di ridurre le società municipalizzate o le partecipate, vengono sollevate molteplici questioni. È come se, nel momento in cui ritenessimo di far confluire il braccio operativo di TrevisoServizi in una fusione unitaria all’interno di un consorzio di gestione dei rifiuti, il Consiglio comunale chiedesse di mantenere TrevisoServizi, Savno, TV3. Delle due, l’una: o si condivide la linea di indirizzo che ci condurrà alla fusione, oppure gestiamo i nostri piccoli campanili. Io sono per le fusioni: A.C.T.T. in questi anni si è dimostrata un’azienda formidabile, rispondendo alle esigenze del trasporto pubblico in maniera adeguata e puntuale. Anche la gestione di TrevisoServizi è soddisfacente: entrambe hanno gestito bilanci positivi per il nostro Comune. Non facciamo che confermare oggi la linea di indirizzo dei Comuni di Castelfranco, Vittorio Veneto e Conegliano, dunque delle altre aziende di trasporto. Non abbiamo perso occasione di rivendicare il valore di A.C.T.T., anche se contemporaneamente tendiamo ad una fusione che sottenda un progetto. Gli amministratori della Provincia sanno quanto io tenga ad un progetto che ci consenta di attuare un trasporto non inquinante. In altre realtà cittadine si parla di filobus, di tram, di mover people. Perché non pensarci anche nel nostro territorio? Io non ho timori nel confrontarmi con gli altri amministratori quali il Sindaco di Vittorio Veneto che ha a cuore A.T.M., o con il Presidente della Provincia Muraro nel momento in cui rivendico, come Assessore ai Trasporti, quanto feconda sia stata l’azione esercitata da A.C.T.T. La linea di indirizzo auspica uno scenario nuovo, lo sottolineano anche i sindacati. Sono stato invitato alle varie riunioni insieme al Consigliere Zampese; entrambi abbiamo sottolineato il carisma e lo spessore di A.C.T.T. per quanto riguarda l’aspetto patrimoniale, rivendicando la necessità, nel momento della fusione, che l’azienda unica riconosca ad A.C.T.T. o al Comune di Treviso gli affitti del patrimonio che si è via via ingrandito. D’accordo con i Capigruppo del Popolo della Libertà e con il Capogruppo della Lega, riteniamo che nulla debba andare perduto all’interno della fusione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 11 N. 20/10/DCC 28.4.2010 ASS. MICHELE NOAL (Provincia di Treviso): I dubbi e le perplessità che ho udito stasera sono pertinenti e fanno onore ai proponenti. Tornando a quello che riporta il deliberato, si chiede di perfezionare un progetto di fattibilità che deve essere compiuto. La richiesta di approvare gli indirizzi, citata puntualmente dall’Assessore Zanini e dal Consigliere Zampese, consiste nel considerare opportuna, in Provincia di Treviso, una aggregazione delle quattro società, sulla strada già tracciata dai consigli di amministrazione delle stesse, ma che necessita di copertura politica di indirizzo. Vi chiediamo quindi di permetterci di lavorare al progetto con il relativo piano tariffario, con il piano industriale e con gli approfondimenti intervenuti con il sindacato. Il Comune di Treviso, tramite l’Assessore Zanini, ha partecipato con me ad alcune riunioni con i vertici del sindacato provinciale, facendosi parte in causa e senza subire pressioni o subire passivamente le decisioni dalla Provincia. La Provincia ha un compito di coordinamento rispetto ai Comuni: riassume le volontà delle varie Amministrazioni al fine del coordinamento e del confronto, per porre all’attenzione dei singoli Consigli comunali il progetto vero e proprio. Prima di arrivare in Consiglio comunale, ci sarà necessità di riunire le Commissioni per concludere tutti gli adempimenti necessari alla conclusione di un atto razionale per il bene dei cittadini. PRESIDENTE: Passiamo alle dichiarazioni di voto. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Ringrazio l’Assessore Noal per il suo intervento e per la sua persuasività. Per noi è comunque difficile, alla luce di quanto emerso nel corso della discussione, prendere atto solo ora che si sono già tenuti alcuni incontri di approfondimento e che nessuno ci ha messo al corrente. Pur condividendo la linea dell’aggregazione per migliorare il servizio ed eventualmente le tariffe, le Commissioni dovrebbero esserne informate. Il gruppo Per TrevisoU.D.C., pur condividendo la necessità di approfondire e di perseguire l’obiettivo, si asterrà dal voto. CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Dalla discussione dell’odierna seduta di Consiglio comunale emerge come gli atti di indirizzo che sono stati citati, non siano presenti nella delibera mentre ne sono emersi altri. Quando vi è condivisione e discussione le idee emergono. Condivido quanto detto dal Consigliere Zampese e dall’Assessore Noal che ringrazio per la disponibilità. Potrei anche essere favorevole alla fusione ma qui stiamo parlando di qualcosa di più complesso, ovvero la mobilità. E’ un tema che va affrontato con le dovute cautele, sfruttando gli spunti di tutti. Ho parecchie idee, ma ad oggi non sono mai stato interpellato e per questo motivo non parteciperò al voto. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): Qui nessuno, Assessore Zanini, ha detto di essere contrario all'azienda unica. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 12 N. 20/10/DCC 28.4.2010 Lei "mescola" questo argomento importante con il giochino di dire che noi siamo contrari alla diminuzione delle municipalizzate, Non siamo contrari all’azienda unica, abbiamo semplicemente detto che non ci sono state fornite informazioni. Noi abbiamo il diritto di essere informati per poter prendere le decisioni più adeguate. Questa delibera parte dal risultato finale della creazione dell’azienda unica, in seguito si lavora per vedere in che modo farla. Avevate due anni di tempo, non l’avete mai fatto. Dovete giustificarlo in quest’aula. Le assemblee hanno votato. Ignoro chi abbia dato gli indirizzi ai rappresentanti in assemblea perché il socio di maggioranza di A.C.T.T. è il Comune di Treviso. Potremmo non essere contrari all’azienda unica ma non abbiamo gli elementi per determinarlo con precisione. Per questo motivo non parteciperemo al voto e seguiremo gli sviluppi. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Sono ormai le 18.00, malgrado il nostro invito a dividere in due parti i vari punti oggi all’ordine del giorno della seduta consiliare. Mi asterrò dal votare questa delibera non per contrarietà all’azienda unica, bensì perché siamo contro la piccola azienda unica da voi proposta. Il Consiglio comunale avrebbe dovuto avere la possibilità di attuare un atto di indirizzo vero e proprio, mentre questo passaggio non è avvenuto. L’ambizione che si è posta con questo progetto è insufficiente rispetto agli obiettivi di competere con le gare europee in ambito regionale. Staremo a vedere, come viene riportato nella delibera, quali saranno il Piano industriale e il progetto di fattibilità, dal momento che i relativi elaborati saranno in futuro presentati all’approvazione del Consiglio comunale. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Il Gruppo del Partito Democratico ribadisce la non contrarietà all’azienda unica. Abbiamo contestato e critichiamo aspramente il metodo che l’Amministrazione ha adottato per arrivare a questo risultato. Il Consiglio comunale è stato posto nell’impossibilità di chiarire per tempo quali fossero gli indirizzi per entrare in un momento successivo nel merito del progetto. In questa delibera non si comprendono alcuni snodi fondamentali come ad esempio i benefici che potranno derivare ai cittadini dalla fusione. La delibera risulta sottotono, poiché parla di "affidamento del trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano per il Bacino Veneto Centrale". E’ una visione estremamente riduttiva: voi affermate di voler accorpare non soltanto le quattro aziende di trasporto trevigiane, ma anche A.C.T.V., A.T.V.O, APS, SITA, le aziende vicentine. La delibera che voi proponete parla soltanto di "Bacino Veneto Centrale", ed è per questo restrittiva. Avverto poco rispetto da parte dell’Amministrazione nei confronti del Consiglio comunale, perché dobbiamo di fatto approvare una delibera che è la fotocopia di una delibera dell’Amministrazione provinciale. Questo è inaccettabile, pertanto il Gruppo del Partito Democratico si asterrà dal voto. - esce Borrelli D. (pres. n. 36) - Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 13 N. 20/10/DCC 28.4.2010 Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello, il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Borrelli D. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Cianci. Non partecipano al voto n. 3 Consiglieri: Bolzonello, Vitale, Rosi. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Cianci. Non partecipano al voto n. 3 Consiglieri: Bolzonello, Vitale, Rosi. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 14 N. 20/10/DCC 28.4.2010 DELIBERA 1. di approvare gli indirizzi innanzi riportati volti alla riorganizzazione e aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso; 2. di dare mandato alla Giunta provinciale di perfezionare un progetto di fattibilità che, supportato dal relativo piano industriale, evidenzi con maggiore puntualità le positività della scelta di aggregare le aziende di trasporto pubblico locale della provincia di Treviso; 3. di dare atto che gli elaborati del piano industriale e del progetto di fattibilità saranno successivamente presentati all'approvazione del Consiglio comunale. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 21/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 2010-2012: variazioni e modifiche - prima variazione. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Con deliberazione di Consiglio comunale n. 66 del 18 dicembre 2009, esecutiva ai sensi di legge, è stato approvato il programma triennale e l'elenco annuale dei lavori 2010-2012. L’Amministrazione intende adeguare il programma triennale alle esigenze verificatesi in questi primi mesi dell'anno, utilizzando allo scopo risorse finanziarie già disponibili e in considerazione dell'intervenuta assegnazione di alcuni contributi regionali. La presente variazione ha natura principalmente tecnica e si sviluppa secondo quanto di seguito illustrato. Le spese finanziate a mutuo sono state limitate ad opere inserite per l'anno 2012 nella misura di euro 13.204.995,60; le maggiori spese per opere già inserite negli strumenti di programmazione dell'ente o per nuove opere per gli anni 2010 e 2011 sono tutte finanziate con fondi di bilancio, residui e con contributi regionali. Alcune modifiche tecniche al programma si sono rese necessarie per adeguare e completare interventi già in corso o previsti per l’anno 2010. Di seguito si elencano le variazioni di natura tecnica apportate al programma: - Al fine di poter procedere secondo le esigenze e priorità che si manifesteranno nel corso dell'anno anche a fronte di eventuali possibili riduzioni di investimenti per il rispetto del patto di stabilità, l’intervento cod. A0132DE10 "Rifacimento coperture scuole elementari Carrer, Rambaldo degli Azzoni e Tommaseo", finanziato con residui per euro 650.000,00 nel 2010 è stato suddiviso nelle seguenti opere: • cod. A0133EE10 "Ristrutturazione della copertura e opere annesse della scuola elementare Carrer" per euro 315.000,00 nell’anno 2010; per tale intervento è stato ottenuto contributo regionale a copertura dell'80% del costo dei lavori, pari a euro 263.278,40; l'opera risulta pertanto finanziata per euro 263.278,40 con contributo regionale e per euro 51.721,60 con residui. Con i residui resisi disponibili in esito all'assegnazione del contributo regionale è stato finanziato l'investimento n. 16 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei lavori in economia - scuole elementari" per il corrispondente importo di euro 263.278,40; • cod. A0134DD10 "Manutenzione straordinaria della copertura e opere annesse della scuola elementare Rambaldo degli Azzoni" finanziata con residui per euro 235.000,00 nell'anno 2010; • cod. A0135EE10 "Manutenzione straordinaria della copertura e opere annesse della scuola elementare Tommaseo" finanziata con residui per euro 100.000,00 nell'anno 2010. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 21/10/DCC 28.4.2010 - Viste le esigenze di interventi sulle scuole per l'infanzia, in considerazione delle somme stanziate in bilancio, in luogo degli interventi cod. B0135HH10 "Manutenzione straordinaria scuole per l'infanzia ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro - anno 2010" finanziato per euro 186.983,44 con residui nell'anno 2010 e cod. B0755HH10 "Messa a norma degli impianti degli edifici pubblici anno 2010 - scuole per l'infanzia" finanziato per euro 50.000,00 nell'anno 2010 con residui, è stata inserita sempre nell'anno 2010 l'opera cod. B0153HH10 "Manutenzione straordinaria e messa a norma scuole per l'infanzia e interventi inferiori a 100.000,00 euro – anno 2010", finanziato con residui nell'anno 2010 per complessivi euro 236.983,44. - Nell'ambito dell’intervento cod. B0136HH10 "Manutenzione straordinaria scuole elementari ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro - anno 2010" finanziato con residui per euro 200.000,00 nell’anno 2010, sono stati individuati come prioritari i seguenti interventi: • cod. A0136AC10 "Scuole elementari Collodi e Masaccio: manutenzione straordinaria per sistemazione pavimentazioni" finanziato con residui per euro 110.000,00 nell'anno 2010; • cod. A0137CC10 "Scuole elementari Collodi: sostituzione serramenti" finanziato con residui per euro 90.000,00 nell'anno 2010. - Nell'ambito dell’intervento cod. B0137HH10 "Manutenzione straordinaria scuole medie ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro - anno 2010" dell’importo complessivo di euro 200.000,00 finanziato con residui, si è evidenziata la necessità di effettuare l'intervento cod. A0138CC10 "Scuola media Coletti succursale Bianchetti: interventi di manutenzione straordinaria per rifacimento copertura" per euro 200.000,00 finanziato con residui nell'anno 2010. - In relazione all'intervento cod. A0413LL10 "Cimitero maggiore di San Lazzaro interventi di manutenzione straordinaria", finanziato nell'anno 2010 con residui per euro 119.645,83, stante la disponibilità di ulteriori risorse e la necessità di effettuare un intervento più organico e completo, lo stesso è stato mantenuto per l'anno 2010 aumentandone l'importo a complessivi euro 165.157,12, finanziato sempre con residui. - Vista la necessità di procedere con la sistemazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sussiste l'esigenza di anticipare l'intervento "Ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in via De Fantis n. 10", attualmente inserito nel programma oo.pp. per l'anno 2011 al cod. A0502BB11 per euro 250.000,00 finanziato con residui; tale intervento viene pertanto anticipato all'anno 2010 per euro 225.000,00 al cod. A0502BB10 sempre finanziato con residui. La restante somma di euro 25.000,00 viene destinata ad incrementare la spesa prevista per l'intervento cod. B0515HH10 “Manutenzione straordinaria alloggi di proprietà comunale anno 2010” attualmente inserita per l'anno 2010 per euro 386.921,51 finanziate con residui e entrate da trasferimenti alloggi. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 21/10/DCC 28.4.2010 La spesa per tale opera viene incrementata di altri 24.074,63 euro, finanziati con residui, attualmente destinati a finanziare l'opera "Ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in via De Fantis n. 16" inserita nel programma per l'anno 2012 al cod. A0504BB12 per euro 250.000,00, e finanziata con entrate derivanti da trasferimento alloggi. Considerato però che, a seguito verifiche contabili conseguenti alla chiusura dell'esercizio 2009, si sono accertate minori entrate derivanti da alienazioni del 2009, tale opera viene al momento eliminata dal programma. L'importo dell'opera cod. B0515HH10 "Manutenzione straordinaria alloggi di proprietà comunale anno 2010" inserita nel 2010 viene pertanto aumentato a complessivi euro 435.996,14 finanziata con residui e entrate derivanti da alloggi. - Nell'ambito dell'intervento cod. B0755HH10 “Messa a norma degli impianti degli edifici pubblici - anno 2010 - scuole medie” finanziato con residui per euro 170.000,00 si è ravvisata la necessità di dare priorità al seguente intervento: cod. A0140AA10 “Scuola Media Serena: rifacimento distribuzione impianto termico e sostituzione parziale pavimenti” inserito nell'anno 2010 per euro 170.000,00, finanziato sempre con residui. - Con riferimento alle risorse disponibili per interventi finalizzati all'eliminazione di barriere architettoniche, stante le priorità di intervenire presso i plessi scolastici, le somme destinate a finanziare l'intervento cod. B0760HH10 "Manutenzione straordinaria per l'abbattimento delle barriere architettoniche fabbricati pubblici - anno 2010" inserito per l'anno 2010 per euro 160.050,00, vengono destinate all'intervento per l'eliminazione di barriere architettoniche presso la scuola elementare Toniolo; l'opera B0760HH10 viene pertanto sostituita con l'opera cod. A0141CC10 "Manutenzione straordinaria per l'abbattimento barriere architettoniche – scuola elementare Toniolo - anno 2010" per euro 160.050,00, finanziata con risorse L. 10/77 destinate a eliminazione barriere architettoniche. Con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di bilancio. - Dall'opera cod. B1123HH10 “Manutenzione straordinaria sedi stradali ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro – anno 2010” attualmente finanziata nell'anno 2010 con residui per euro 418.592,00, a seguito ottenimento di un contributo statale per un progetto dell'ufficio mobilità, è stato stralciato e inserito nell'anno 2010 l'intervento cod. B1129HH10 "Manutenzione straordinaria sedi stradali: interventi di messa in sicurezza" per euro 372.494,61; tale opera è finanziata per euro 172.800,00 con parte dei residui destinati alla manutenzione straordinaria sedi stradali, e per euro 199.694,61 con contributo statale. - Viste le esigenze manifestate dall'Amministrazione e la disponibilità di somme a residuo, le somme rimaste destinate per l'intervento di "Manutenzione straordinaria sedi stradali ed interventi inferiori ai 100.000,00 euro – anno 2010", cod. B1123HH10, pari a euro 245.792,00 sono state incrementate fino ad un importo complessivo di euro 550.000,00, finanziate con residui e fondi di bilancio. In particolare per far fronte a tale esigenza, ritenuta prioritaria Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 21/10/DCC 28.4.2010 dall'Amministrazione, oltre a residui e fondi di bilancio già disponibili per tale tipologia di interventi, è stata utilizzata la somma di euro 181.890,00 stanziata nel programma degli investimenti - INV. 10 "Servizio di manutenzione programmata del verde effettuato dalla società partecipata" finanziato con fondi di bilancio. Con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di bilancio. - Con riferimento all'intervento cod. B1610HH10 “Manutenzione straordinaria asili nido - anno 2010” attualmente inserito nell'anno 2010 per euro 60.000,00 finanziato con residui, vista la necessità di intervenire presso l'asilo nido di Fiera e la disponibilità di somme a residuo, l'opera viene sostituita con l'opera cod. A1632BB10 “Progetto di completamento delle opere di risanamento energetico e manutenzione straordinaria dell'asilo nido di Fiera”, inserita per l'anno 2010 per euro 74.369,81 finanziata con residui. - Stante la disponibilità di somme a residuo, viene incrementato lo stanziamento dell'opera cod. B1124HH10 “Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche su pubbliche infrastrutture – anno 2010” attualmente inserito per euro 150.000,00 finanziata con fondi destinati a interventi per eliminazione barriere architettoniche; l'importo viene aumentato a euro 205.000,00, finanziando la maggiore somma di euro 55.000,00 con residui di bilancio. - In considerazione dei contributi regionali concessi e della tempistica prevista per la realizzazione dei lavori e la rendicontazione degli stessi è stato inserito nel programma triennale, per l'anno 2010, al cod. A1222DD10 l'intervento "Ponte di Porta Calvi: adeguamento strutturale" dell'importo complessivo di euro 425.000,00 di cui euro 261.707,82 finanziati con CR ed euro 163.292,18 finanziati con residui di bilancio. - Contributo regionale è stato ottenuto anche per l'intervento "Sistemazione dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina" già inserito per l'anno 2010 al cod. A1175CC10 per euro 350.000,00 e finanziato con residui di bilancio. Per dare completezza all’intervento ed aumentare la sicurezza sull’intersezione tra via Cisole e via Feltrina, l’Amministrazione Comunale ritiene di dar corso ad un secondo stralcio di intervento che prevede l’attuazione del collegamento di via Cisole alla rotatoria in corso di realizzazione, in direzione ovest, mediante la realizzazione di un’adeguata bretella che consentirà l’immissione diretta dei veicoli sul nodo della rotatoria; la realizzazione dell’intervento di 2° stralcio richiederà sia la predisposizione di una variante urbanistica al PRG al fine di rendere compatibile la realizzazione dell’opera pubblica con le previsioni urbanistiche sia l’avvio di procedura espropriativa in quanto i lavori si svilupperanno in parte su aree già destinate a sedime stradale ed in parte su aree private. In considerazione delle esigenze sopra descritte e dei fondi resisi disponibili in ragione del contributo regionale concesso, con il presente provvedimento si modificano le fonti di finanziamento dell'intervento cod. A1175CC10 "Sistemazione dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina" che risulta Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 21/10/DCC 28.4.2010 pertanto finanziato per euro 182.728,00 con contributo regionale e per euro 167.272,00 con residui di bilancio. Si inserisce per l'anno 2011 al cod. A1176CC11 l'opera "Sistemazione dell'intersezione a raso tra via Cisole e Via Feltrina – 2° stralcio" dell'importo di euro 235.000,00, finanziata per euro 182.728,00 con i residui resisi disponibili dalla concessione del C.R. per il primo stralcio dell'intervento e per euro 52.272,00 con altri residui di bilancio. Inoltre, a seguito contributo concesso dalla Regione Veneto, l'opera "adeguamento strutturale del Ponte Sape", già inserita per l'anno 2010 al cod. A1169AA10 per euro 550.000,00, attualmente interamente finanziata con residui di bilancio, viene mantenuta nell'anno 2010 modificandone le fonti di finanziamento. L'intervento risulta pertanto finanziato per euro 200.000,00 con contributo regionale e per euro 350.000,00 con residui di bilancio. I residui resisi disponibili a seguito assegnazione contributo regionale sono stati destinati a cofinanziare l'intervento di adeguamento strutturale del ponte Porta Calvi e il secondo stralcio dell'intervento di Sistemazione dell'intersezione a raso tra Via Cisole e Via Feltrina – 2° stralcio sopra descritti. Infine sono state inserite le seguenti opere: − cod. A0139AA10 "Scuola media Stefanini: interventi di manutenzione straordinaria spogliatoi palestra con abbattimento barriere architettoniche": l'opera è stata inserita, in considerazione delle necessità segnalate all'ente, nell'anno 2010 per euro 280.000,00 finanziata con residui e entrate da L.10/77, recuperando a tal fine anche lo stanziamento attualmente previsto per l'investimento n. 1 del programma investimenti; con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di bilancio. − "Immobile ex Commenda San Giovanni al Tempio - ristrutturazione per adibirlo a magazzino museale a servizio S. Caterina" cod. A0358LL09; l'opera era già inserita per l'anno 2009 nel programma opere pubbliche 20092011 per l'importo di euro 750.000,00 finanziata con residui di contributi regionali. Durante l'attività di progettazione, in considerazione delle economie accertate in altri interventi realizzati a S. Caterina e in ragione dei maggiori costi dovuti agli adeguamenti strutturali necessari per rendere rispondente l’immobile alle vigenti disposizioni normative tecniche, alla specificità degli impianti che devono garantire il microclima ideale alla conservazione delle opere d’arte ed alla sistemazione delle aree esterne alfine della loro corretta fruibilità, l'Amministrazione ha ritenuto di effettuare un intervento più organico e completo incrementando l'importo dell'opera a euro 900.000,00. L'opera è stata pertanto inserita nel programma 2010-2012 per l'anno 2010 per euro 900.000,00, finanziata con residui di contributi regionali e residui di bilancio; − in esito alla diagnosi energetica effettuata sulla scuola Rambaldo degli Azzoni a seguito assegnazione di contributo regionale, approvata con DGC n. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 21/10/DCC 28.4.2010 121 del 7.4.2010, viene inserita per l'anno 2012 al cod. A0142DD12 l'opera "Scuola elementare Rambaldo degli Azzoni: interventi di miglioramento energetico" per l'importo di euro 900.000,00, finanziata con Mutuo. − cod. A0365LL12 "Museo Bailo: lavori di ristrutturazione": è stato inserito per l'anno 2012 per euro 5.000.000,00 in ragione della possibilità di richiedere un finanziamento europeo per la realizzazione dell'opera, finanziandola attualmente con mutuo. In base a quanto sopra esposto sono state apportate delle variazioni anche al programma degli investimenti, illustrate nel prospetto allegato c) redatto secondo il modello interno dell’Amministrazione. In particolare è stato eliminato il fondo a disposizione per gli interventi su patrimonio per l'anno 2010 pari a euro 106.016,00, finanziato con entrate da L. 10/77 al fine di finanziare interventi di maggiore necessità presso le scuole medie, come sopra specificato. Tale stanziamento è stato destinato a parziale finanziamento dell'intervento A0139AA10 "Scuola media Stefanini: interventi di manutenzione straordinaria spogliatoi palestra con abbattimento barriere architettoniche"; la somma residua pari a euro 10.096,34 viene mantenuta nel programma degli investimenti alla voce INV. 15 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei lavori in economia – scuole medie" finanziate con entrate da L. 10/1977. Con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di bilancio. E' stato inoltre ridotto di euro 181.890,00, finanziati con fondi di bilancio, lo stanziamento per il "Servizio di manutenzione programmata del VERDE effettuato dalla società partecipata" che rimane inserito per l'anno 2010 per euro 510.000,00 finanziato con residui e entrate da L. 10/1977, viste le priorità manifestate di incrementare i finanziamenti per gli interventi di manutenzione delle sedi stradali. Con successivo provvedimento del competente organo si procederà alla relativa variazione di bilancio. Sono stati inoltre inseriti i seguenti investimenti: investimento n. 16 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei lavori in economia - scuole elementari" per l'importo di euro 263.278,40 finanziato con i residui che si sono resi disponibili in esito all'ottenimento del contributo regionale per l'opera cod. A0133EE10 "Ristrutturazione della copertura e opere annesse della scuola elementare Carrer"; investimento n. 17 "Interventi sul patrimonio inferiori ai 100.000,00 comprensivo dei lavori in economia – asili nido" per l'importo di euro 51.098,45 finanziato con residui. Rilevato che: • con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 9 giugno 2005 sono state stabilite le procedure e schemi tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale, dei sui aggiornamenti annuali e dell’elenco annuale dei lavori pubblici, ai sensi dell’art. 14, comma 11 della legge 109/1994 e s.m.i., ora sostituito dall’art. 128 del D. Lgs. n. 163/2006; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 21/10/DCC 28.4.2010 • l’art. 5 comma 2 del sopra citato decreto stabilisce che "la pubblicità degli adeguamenti dei programmi triennali nel corso del primo anno di validità degli stessi è assolta attraverso la pubblicazione dell’atto che li approva, fermo restando l’obbligo di aggiornamento delle schede …." Il responsabile della programmazione è il dirigente del settore Lavori Pubblici, ing. Roberta Spigariol: l'approvazione della variazione del programma triennale dei lavori pubblici 20102012 e dell'elenco annuale 2010, adeguato come sopra descritto articolato secondo gli elaborati sotto indicati: - allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare; - allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di individuazione interno e dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento degli interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione.; - allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del programma triennale suddivise per interventi con indicazione del codice di individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento nonché l’elenco degli investimenti; - allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e all’elenco annuale 2010-2012. Ciò premesso, vista la seguente normativa: • il D. Lgs. 163/2006 "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" (che ha abrogato la L. 109/1994 "Legge quadro in materia di lavori pubblici"); • la legge regionale del Veneto 7 novembre 2003, n. 27, recante "Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche" con particolare riguardo all’art. 4; • il Regolamento di attuazione della legge quadro approvato con D.P.R. 554/1999; • il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 9 giugno 2005; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 21/10/DCC 28.4.2010 • la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 1618/IV del 16.12.2004; • il T.U.E.L. approvato con D. Lgs. n. 267/2000 visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente: - dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici - dal Responsabile del Servizio Ragioneria; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno secondo le proposte della Giunta comunale così articolate: 1. di approvare, per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono qui richiamate, la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2010-2012 e dell'elenco annuale 2010, adeguato come indicato nella parte narrativa ed articolato secondo gli elaborati sotto indicati: - allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare; - allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di individuazione interno dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento degli interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione; - allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del programma triennale 2010-2012 suddivise per interventi con indicazione del codice di individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento nonché l’elenco degli investimenti; - allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-20129 elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e all’elenco annuale 2010-2012. 2. di dare atto che le variazioni di bilancio relative al presente atto verranno approvate con successivo provvedimento di variazione di bilancio; 3. di demandare al Dirigente del Settore lavori pubblici i successivi adempimenti inerenti e conseguenti il presente atto. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 21/10/DCC 28.4.2010 - rientra Borrelli D. (pres. n. 37) PRESIDENTE: Argomento già passato in Commissione e conosciuto ai Consiglieri. In assenza di controdeduzioni, lo darei per letto. CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Presidente, chiediamo l’illustrazione della delibera. A questo punto il Presidente invita l’Assessore di reparto a relazionare in merito all’argomento posto in trattazione. ASS. BASSO: Andrò ad illustrare la delibera. È una variazione prevalentemente tecnica perché, come ho già detto in sede di Commissione; ci sono alcune opere già iscritte nel Piano Opere Pubbliche 2010 aggregate che devono essere disaggregate. Ho fatto l’esempio in Commissione del rifacimento delle coperture delle scuole elementari Carrer, Rambaldo degli Azzoni, Tommaseo. Vengono poi recepiti alcuni contributi regionali a fronte di richieste effettuate recentemente e ci sono dei nuovi inserimenti, sia per quanto riguarda l’annualità 2010 che 2012; sono quasi tutti interventi di manutenzione straordinaria dei plessi scolastici. Ricordavo poco fa l’intervento per il rifacimento dei tetti e delle coperture delle scuole Carrer, Tommaseo, Rambaldo: sono stati disaggregati complessivi 650.000 euro ed è stato recepito un contributo regionale pari a 263.278 euro, attribuito, per comodità amministrativa, all’intervento più corposo nella cifra: il rifacimento della copertura delle scuole elementari Carrer. Sono previsti interventi per la manutenzione straordinaria delle scuole per l’infanzia; per i quali erano stati finanziati 186.000 euro con i residui dell’anno 2010 a cui abbiamo accorpato un residuo di 50.000 euro per la messa a norma del patrimonio pubblico. Interventi pari a 236.000 euro con i quali andremo a sostituire parte della copertura della scuola materna Rodari, a rifare l’impianto elettrico della scuola materna di San Liberale con la sostituzione anche di serramenti esterni e parte della pavimentazione. Altri tipi di intervento sono previsti per le scuole elementari Collodi e Masaccio; sono 110.000 euro, sempre finanziati con residui. Una piccola premessa: nel 2010 non ci sono interventi finanziati con mutui o altri prestiti. I lavori vengono eseguiti unicamente con somme a disposizione, si tratta quindi di residui o legge 10. Alle scuole Masaccio andremo a sostituire la pavimentazione. Si rileva l’inserimento di una nuova opera alle scuole Stefanini: sarà installato l'impianto di riscaldamento a pavimento sia nei bagni che nella palestra. Conseguentemente si dovrà rifare la pavimentazione della palestra e installare anche un sistema elettrico per le finestre della stessa. Interessanti inserimenti previsti nel 2012 sono una nuova opera di 5 milioni per la ristrutturazione del Museo Bailo, già annunciato prima dall’Assessore Zanini e l’inserimento di una nuova opera, 900.000 euro, per un intervento da eseguire alla scuola Rambaldo degli Azzoni - derivante da uno studio energetico compiuto sempre sulla stessa scuola - grazie anche ad un parziale contributo della Regione. Questo è un impegno preso precedentemente Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 10 N. 21/10/DCC 28.4.2010 anche in sede di Commissione - a fronte di una richiesta del Consigliere Borrelli con il quale ci siamo trovati concordi. Quando infatti il Consigliere Borrelli aveva fatto la sua richiesta, avevamo risposto che stavamo già lavorando per quel tipo di intervento. Non c’è altro di particolare se non che andremo avanti con le risorse a disposizione, fermi restando i vincoli dettati dal Patto di stabilità. Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Se non ho capito male, il problema è sempre lo stesso: ossia una questione di denaro. Pare ci sia la volontà di compiere i lavori ma a causa del rispetto del patto di stabilità e per mancanza di soldi si tende a procrastinare gli interventi agli anni successivi o a cancellarli. Mi ponevo solo un interrogativo di questo genere. Vedo dall’elenco che gran parte degli interventi riguardano le scuole; soprattutto quelli riferiti alla sicurezza degli ambienti. Non posso che condividere la scelta nel dare priorità a questo tipo di intervento anche se come ha ricordato l’Assessore, grazie anche a un mio suggerimento - è possibile migliorare questi edifici a livello qualitativo, soprattutto dal punto di vista energetico. Se per questo tipo di interventi si attivassero tutti gli strumenti finanziari messi a disposizione dal Governo- ad esempio il Conto Energia - si potrebbero realizzare entrate economiche a favore del Comune. Se si realizzassero impianti in grado di produrre un certo tipo di energia con il conseguente abbassamento dell'impatto di anidride carbonica nell'atmosfera, grazie al fondo energia creato dallo Stato - pagato da tutti i cittadini -, si potrebbero ottenere per ogni Kwh prodotto, nuove entrate da trasferimenti dello Stato. Se c’è la possibilità di ricevere fondi dallo Stato, perché non potenziamo questo tipo di interventi in modo tale da ottenere maggiori ingressi economici da parte dello Stato evitando così di utilizzare fondi nostri per realizzare opere i cui lavori devono essere continuamente rinviati? Credo che utilizzare fondi propri sia inevitabilmente penalizzante: non si possono accendere mutui per rispetto del Patto di stabilità. Pertanto, o si aumentano in qualche modo gli ingressi senza aumentare le tasse o non c'è alternativa. Una delle soluzioni possibili potrebbe essere quella di incentivare gli interventi che consentono di aumentare le entrate dello Stato in modo tale che i fondi così ottenuti possano essere spesi in opere che oggi sono finanziate con soldi propri del Comune o derivanti da avanzi di amministrazione Questa è la mia perplessità. Pur ringraziando l’Assessore per essersi attivato su un progetto da me consigliato, volto al risparmio energetico nella scuola che ho citato prima, mi asterrò dal votare questa delibera così com’è, comprendendo le motivazioni che hanno spinto a quest’analisi. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 11 N. 21/10/DCC 28.4.2010 CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): In Commissione abbiamo espresso voto contrario perché in questa delibera ci sono evidenti segni di non voler assolutamente recepire quello che i cittadini chiedono. Nulla quaestio per quanto riguarda le scuole, ritengo che l’intervento per il risparmio energetico possa essere un fattore da considerare; tuttavia in merito alla questione se gli edifici siano o meno a norma in base alla legge 626 o conformi alla normativa sismica, non abbiamo mai saputo nulla e ci sembra che gli interventi siano sempre dei palliativi. Mi riallaccio all'argomento della manutenzione straordinaria delle sedi stradali. In Commissione ci è stato detto che si vuole attuare un intervento di messa in sicurezza, ma da tempo - credo sia stato uno dei primi ordini del giorno presentati dal partito democratico - abbiamo chiesto più illuminazione sulle strade. Perché non si interviene anche in questo senso? Cito ad esempio la zona di Viale della Repubblica dove spesso i cittadini hanno lamentato la poca sicurezza dovuta anche alla quasi totale assenza di illuminazione. Se questa Amministrazione punta molto alla sicurezza e ne fa anche un cavallo di battaglia e poi nelle piccole cose - perché queste sono piccole cose - non interviene, è bene che intervenga non solo a parole ma anche con interventi concreti. Per venire infine alla questione, a me molto cara, Assessore Basso, di via Cisole. L’intervento in due stralci sulla rotonda è uno spreco di denaro. Ora lei replicherà dicendo che mi ha già spiegato mille volte che non è così. E' uno spreco di denaro perché si potrebbe accorpare tutto prevedendo intanto interventi provvisori perché noi stiamo parlando di questa rotonda da due anni. Lei ci ha detto che una parte dei finanziamenti sono arrivati. Ora che siamo tutti qui, e non solo i membri della Commissione, ci dica quanti soldi ha ora in tasca il Comune. Perché non si può attuare l’intervento in un’unica soluzione, che sarebbe la cosa migliore? Perché in questo periodo non ci sono stati comunque degli interventi provvisori per la messa in sicurezza? Da quando sono accaduti gravi incidenti ad oggi - ne sono accaduti poi altri che per fortuna non hanno causato morti - le questioni della messa in sicurezza, anche provvisorie, della zona sono state da noi sollevate più volte senza accoglimento da parte dell’Amministrazione. In più c’è la questione del reale progetto di via Cisole ed ecco perché siamo fortemente contrari a questa delibera. Essa parla solo di due stralci, in maniera molto aleatoria. Non solo non è collegato alcun progetto, non sappiamo se le intersecazioni - che abbiamo più volte rilevato di fronte a via Cisole - saranno tolte o meno, perché l'Assessore in Commissione ha detto che il progetto sarà presentato il 26 maggio. Considerato che dobbiamo votare un programma triennale, un elenco dei lavori pubblici, dovremmo essere almeno posti nelle condizioni di poter vedere quale sarà l’intervento che verrà fatto. Verrà espropriata una parte del terreno di Via Cisole che consente di entrare direttamente in rotatoria? Stiamo parlando di sicurezza di una strada che collega due quartieri: Monigo da un lato e la zona del Villaggio Coordinato: Si tratta di zone molto frequentate dalle persone che vi abitano in quanto il quartiere di Monigo è privo di alcun servizio, mentre nel Villaggio Coordinato, dove c’è lo stadio di rugby, sono presenti i supermercati, l'ufficio postale, la banca. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 12 N. 21/10/DCC 28.4.2010 Come verrà tutelato il transito delle persone che dovrebbero attraversare la nota Strada Feltrina - molto pericolosa - ?E soprattutto, perché in questo periodo non si è fatto niente, se non solo parlato di attuare interventi provvisori? Ecco perché noi riteniamo che votare a favore di questa delibera sia dare un assenso a cose totalmente sbagliate. Contestiamo questo tipo di delibera. Se l'argomento viene affrontato in Commissione ma in quella sede passa, e nulla cambia, poco serve discutere. Non vorrei che queste parole cadessero nel vuoto. Mi aspetto che l’Assessore Basso adesso possa dare dei tempi e ci dica: "il tal giorno noi veniamo con la delibera su Via Cisole; attualmente io, Assessore Basso, ho in cassa 200.000 euro per intervenire su Via Cisole". Il secondo stralcio dei soldi lo avrò tra 200 giorni o tra 30 giorni". L'Assessore infatti parla di finanziamenti, ma sostanzialmente non sappiamo quanti soldi abbia. Egli dovrebbe fornire un programma chiaro, perché la questione di Via Cisole, che non riguarda solo una parte della popolazione, è un problema molto serio. Dovremo essere molto seri soprattutto perché in quella zona - non lo dimentichiamo sono morte alcune persone e da tempo quella strada è pericolosissima. A questa delibera, ripeto, voteremo contro. PRESIDENTE: Quindi il gruppo Partito Democratico si è già espresso per la dichiarazione di voto. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Il Capogruppo farà la dichiarazione di voto. Attendo la risposta dell’Assessore Basso. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Due osservazioni: una di metodo e una di merito. Sul metodo dobbiamo riconoscere all’Assessore Basso e all’ingegner Spigariol la disponibilità a fornire la relativa documentazione e la loro presenza in Commissione, cosa che non tutti gli altri assessorati prestano. Sul merito ci sono alcune stranezze: lamentiamo difficoltà finanziarie, ampiamente note, però avevamo presentato e approvato un Piano Triennale 2009-2011 di 81 milioni di euro complessivi. A dicembre 2009 abbiamo approvato un Piano Triennale 2010-2012 di 86 milioni di euro: 5 milioni in più del precedente, avendo però pianto per dodici mesi. Quattro mesi dopo, ad aprile 2010, si approvano ulteriori 5 milioni: gli 86 milioni di dicembre li portiamo quindi a 92, quasi 93 milioni. È vero, come dice l’Assessore, che si tratta di desiderata, ma anche sul pianificato non c'è da scherzare perché il programma del 2010, da 11 milioni di dicembre, viene portato ora a 14 milioni, si mantiene sostanzialmente invariato l’anno 2011 a 18 milioni e il 2012 da 14 milioni si porta a 20 milioni. E' condiviso che la situazione finanziaria non è grave, bensì gravissima e sia del tutto controproducente continuare ad alimentare desiderata e sogni che non siamo in grado di realizzare - nel consuntivo 2009 che dopo andiamo ad approvare, citiamo 117 opere attivate, sulle quali in qualche modo siamo intervenuti nel 2009, di cui, all’anno 2009 appartengono solo 16 e di queste, solo 8 sono lavori eseguiti, tutti gli altri sono avvio di progettazione -, mi va bene un Piano Triennale da 92 milioni di euro di desiderata, ma facciamo anche un piano triennale reale e concreto, dove sappiamo di potere intervenire con una spesa limitata. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 13 N. 21/10/DCC 28.4.2010 Un programma ordinato con priorità definite, non a spezzoni così come viene. Se si legge la delibera, si capisce che non stiamo decidendo a fronte di priorità che ci siamo dati. In questa situazione finanziaria dobbiamo ragionevolmente darci degli obiettivi molto più contenuti. Ciò non significa incapacità perché, se non ci sono soldi, è inutile che ci alimentiamo di desiderata. Diamoci degli obiettivi più modesti e realistici, condividiamo delle priorità e così faremo tutti un migliore servizio anche alla città. CONS. TONELLA (Partito Democratico): Essendo stato un proponente di una mozione su Via Cisole, do atto dell’impegno da parte dell’Assessore a risolvere la questione. La promessa di intervenire c’è stata, ma sottolineo che in questa fase vogliamo continuare a contribuire anche per definire al meglio le caratteristiche dell’opera ed è per questo che il Consigliere Tocchetto insiste sul perfezionare al meglio l’opera. Affrontando la questione del Piano Triennale Opere Pubbliche, mi rendo conto che tutto il Piano dei desiderata, a cui si rifaceva il Consigliere Bolzonello - desiderata che si vedono ampiamente quando si considera ad esempio l’importo di oltre 40 milioni nei residui passivi del Titolo II proveniente da una stagione in cui il Comune, con un meccanismo di finanziamento delle Opere Pubbliche, poteva attingere a smisurati milioni dagli oneri di urbanizzazione, oltre ad accedere a mutui, che oggi, a causa del patto di stabilità, non è in grado di accendere - deve essere riconsiderato. In passato si è iper programmato in base a un'esplosione dell’espansione residenziale che ha dato un lancio a quest'enorme lista di desiderata. In questo momento, dal punto di vista politico, è chiaro che paghiamo un eccesso di programmazione ma paghiamo anche un aspetto legato al patto di stabilità. E' anche questa una responsabilità politica, diciamolo con forza: molti Comuni lo dicono con forza, anche in Lombardia, anche nella Lega Nord. Inoltre c’è un problema legato al patto di stabilità per i Comuni virtuosi. E' questo il problema fondamentale dal punto di vista politico: riuscire ad affrontare lo smaltimento di questi desiderata. Ultimissimo punto che è un seme in questo caso, un elemento di prospettiva politica sulla programmazione e anche per dare maggiore vita e senso alla democrazia dal basso: cerchiamo di introdurre elementi di maggiore partecipazione che significano maggiore scelta di trasparenza nella priorità delle opere pubbliche. Diamo maggiore spazio. Per esempio, se la società civile intorno alla questione dell’acqua dice "andiamo verso la manutenzione straordinaria dei fossati", diamo maggiore spazio a questa idea. Costruiamo dei percorsi partecipativi. Ci sono strumenti come il bilancio partecipativo che coinvolge i quartieri per realizzare un percorso decisionale più ampio e trasparente, anche una quota, una percentuale dell’insieme delle opere pubbliche. Sperimentiamo. Non è una decisione da prendere oggi ma cominciamo a pensare anche a quest’aspetto, a questo strumento per affrontare la programmazione delle prossime opere pubbliche che metteremo in cantiere. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 14 N. 21/10/DCC 28.4.2010 CONS. NEGRO (Partito Democratico): Siamo qui a parlare del Programma Triennale delle Opere Pubbliche. E' un atto fondamentale di programmazione per la nostra Amministrazione e direi che è uno di quegli atti dai quali si vede la qualità dell’Amministrazione. Con riferimento proprio a quest’ultimo passaggio, ho attentamente letto il Piano Triennale. Volevo leggere alcuni passaggi ma non potrò farlo avendo solo pochi minuti a disposizione. Questo Piano Triennale rappresenta l’immagine e il programma di un'Amministrazione, pertanto vorrei dirvi qualcosa. Viviamo in tempi grami, abbiamo poco denaro ma sono questi i momenti in cui si vede la qualità degli amministratori. Vorrei dirvi: "questo piano difetta di qualità, difetta di un guizzo d’ingegno, di un colpo di fantasia, di qualcosa a dimostrazione che questa Amministrazione vale". Dire che abbiamo pochi fondi e limitarci quindi a questi pochi interventi è troppo facile. È qui che si vede se qualcuno ha qualcosa di più da dare. È anche facile porre la prima obiezione e cioè "quanto noi abbiamo attinto dai fondi europei?" Allora l’Assessore Zanini ci viene a sbandierare che sta per ottenere 5 milioni di euro per il Museo Bailo. E' una speranza. Quando invece l’Assessore Zanini viene in Commissione trionfante dicendo che ha ottenuto un finanziamento per la valorizzazione del Sile e ci parla di interventi e piste ciclabili per 3 milioni di euro, verrebbe da chiedergli quanta parte di questi 3 milioni di euro ricade nel Comune di Treviso e quanta parte invece, su tutti gli altri Comuni che, insieme al Comune di Treviso e al seguito dei quali, il Comune di Treviso ha fatto la richiesta di finanziamento. Temo che noi facciamo la parte della "Cenerentola" e quindi dei 3 milioni di euro, ahimè, ben poco ci rimarrà in tasca. Fermarsi ai finanziamenti europei ai quali abbiamo attinto è ancora poca cosa invece dovrebbe venire fuori il guizzo d’ingegno: ci sono altri modi per ottenere finanziamenti. Per esempio siamo stati fermi per anni sul PAT - non voglio parlare di urbanistica, è solo un paragone - perché non c’erano i fondi per affidare l’incarico. Banale. Altri Comuni per aggirare questo ostacolo, hanno sottoscritto una convenzione con i professionisti, mettendo in chiaro che il pagamento sarebbe avvenuto a partire "da". Questi colpi di fantasia a noi non vengono. Viene un po’ il sospetto che non sia la fantasia che manca, ma forse la volontà di fare. Questo a livello di urbanistica. Per quanto riguarda i lavori pubblici, questo programma è privo di anima, è privo di guizzo d’ingegno. Non è possibile invocare la scusa del patto di stabilità, in primo luogo perché questa Giunta che ha il filo diretto con il Governo dovrebbe essere favorita, secondo, perché in realtà questo federalismo - diciamolo - è una bandiera, non lo si vuole. È una bandiera che viene brandita, però ogni qualvolta si pone la possibilità di fare qualcosa in questa direzione, allora ci si ferma. Dicevo: mancanza di fantasia e mancanza di ingegno. Si possono ritrovare strade, vie, metodi per ottenere fondi. A titolo di esempio ci sono alcuni interventi che sono assolutamente irrinunciabili: la sicurezza è irrinunciabile, una legge dello Stato ci dice che dobbiamo testare il grado di sicurezza antisismico di tutti gli edifici pubblici, e noi cosa abbiamo fatto? Possiamo noi esimerci con la scusa della mancanza di fondi dall’effettuare questo tipo di verifiche? La stessa legge ci dice che dobbiamo fare un programma di adeguamento per aumentare il grado di sicurezza sismica nelle scuole. Possiamo noi invocare il patto di stabilità per dire che non lo facciamo? Mi pare che siamo nella Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 15 N. 21/10/DCC 28.4.2010 stessa situazione del PAT; non possiamo dare l’avvio al PAT perché non abbiamo i fondi, salvo poi dire che il PAT si deve fare quando una sentenza della Corte Costituzionale ci impedisce di cambiare la destinazione d’uso degli edifici che stiamo per alienare. Allora, improvvisamente, questo PAT si può fare. L’impressione è che ci sia una sorta di paragone fra quell’evento del PAT e tutto il resto. Con un po' di impegno, di fantasia, di ingegno e di inventiva, si potrebbero superare tutti questi balzelli che il governo leghista e del Popolo della Libertà ci sta imponendo. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Il Gruppo del Partito Democratico voterà contro questa delibera perché - il Consigliere Negro si dissocerà e non prenderemo provvedimenti per questa volta - essa non prevede la messa in sicurezza delle scuole, dal punto di vista della sicurezza degli edifici in riferimento alla legge 626. Questo è il primo motivo per il quale non siamo d’accordo all'approvazione di questa delibera. Un’altra ragione per la quale siamo contrari a questa delibera è il nostro dissenso alla messa in sicurezza solo verbale e scritta delle sedi stradali, dimenticando vergognosamente dimenticando - gli interventi necessari per migliorare e adeguare, l’illuminazione pubblica delle strade. C'è ancora un’altra ragione per dire "no" all'esecuzione dei lavori per la rotonda di Via Cisole, lavori previsti da questa Amministrazione in due stralci. Ritenendo che ciò sia uno spreco di soldi - è palesemente uno spreco di soldi - sarebbe invece necessario accorpare il lavoro in un intervento unico, prevedendo nel frattempo interventi provvisori, di tutela e di messa in sicurezza fino ad arrivare a realizzare l’intervento complessivo della rotonda che secondo noi, ripeto, va fatto in un’unica soluzione. Anche per motivi logistici e nell'intento di favorire i cittadini, nel senso che non dovremo bloccare per troppo tempo il traffico che insiste sulla Strada Feltrina, i lavori dovranno essere eseguiti in tempi rapidissimi, intendiamo entro l'inizio dell'estate, voteremo conto questa delibera. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ponti e strade interessano meno del fare ostruzioni, l'Assessore Basso in Commissione è stato esauriente e convincente. Pertanto, voto a favore. SEGRETARIO GENERALE: Sulle dichiarazioni di voto vi è l’art. 64, che parla come regola di dichiarazione di voto di un solo Consigliere per Gruppo, salvo però il rinvio all’art. 60 in caso di dissociazione. Quindi per la dissociazione bisogna rifarsi all’art. 60, 1° comma, che dice dopo che il Consigliere per il Gruppo si è espresso, "Qualora altri consiglieri dello stesso gruppo intendano dissociarsi, esprimendo un voto difforme,…". Il concetto è qui. Si conosce il voto no, il voto sì, l’astensione è un non voto, o meglio, ha un significato indubbiamente politico che va motivato, però non è un voto sì o un voto no. Per cui la dissociazione, se si limitasse alla motivazione politica può essere diversa, però poiché qui il regolamento mi aggiunge "…esprimendo un voto difforme…", il voto è sì o no, quindi se è un sì, l’altro deve essere un no. Questa è l’interpretazione che io ravviso nell’art. 60, comma 1. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 16 N. 21/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: Siamo alle dichiarazioni di voto. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Chiedo la parola. PRESIDENTE: Non si può. Avete chiesto un parere pro veritate al Segretario Generale, l’avete avuto. Questo non consente la presa di parola, in ambito di dichiarazioni di voto, da parte di un componente di un gruppo che si è già espresso per un voto difforme. - esce Atalmi (pres. n. 36) Nessun altro intervenendo, il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, la proposta di deliberazione in oggetto. Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi, ed essendo uscito il Consigliere Atalmi. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Gobbo (Sindaco) Aloisi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli D. Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto sì sì sì sì no ast. sì sì no sì sì sì sì sì sì sì no sì no sì sì no Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 17 N. 21/10/DCC 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zampese Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 sì sì sì sì no sì no no sì sì sì no sì 25 no 10 1 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 24 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Bolzonello, Caldato M., Grigoletto, Manildo, Negro, Rosi, Tocchetto, Tonella, Vitale, Zuliani. Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D.. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; udita, sul punto all’ordine del giorno, la relazione dell’Assessore di reparto; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 18 N. 21/10/DCC 28.4.2010 preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di approvare, per le motivazioni indicate in premessa e che si intendono qui richiamate, la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2010-2012 e dell'elenco annuale 2010, adeguato come indicato nella parte narrativa ed articolato secondo gli elaborati sotto indicati: - allegato a) quadro delle esigenze e dei bisogni da soddisfare; - allegato b) elenco annuale, elaborato dal settore lavori pubblici, contenente l’elenco dei lavori previsti per l’anno 2010 con indicazione del codice di individuazione interno dell'importo stanziato, con indicati i nominativi dei responsabili unici del procedimento, gli elaborati approvati per l’inserimento degli interventi nell’elenco e il relativo provvedimento di approvazione; - allegato c) programma triennale elaborato dal settore lavori pubblici secondo il modello interno dell’Amministrazione contenente l’elenco delle opere del programma triennale 2010-2012 suddivise per interventi con indicazione del codice di individuazione interno dell'importo e della fonte di finanziamento nonché l’elenco degli investimenti; - allegato d) scheda 1 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – quadro delle risorse disponibili – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato e) scheda 2 - programma triennale delle opere pubbliche 2010-20129 elaborato dal settore lavori pubblici – articolazione della copertura finanziaria – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato f) scheda 3 – programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 elaborato dal settore lavori pubblici – elenco annuale – redatta in conformità al D.M. 9.6.2005; - allegato g) dettaglio delle variazioni apportate al programma triennale e all’elenco annuale 2010-2012. 2. di dare atto che le variazioni di bilancio relative al presente atto verranno approvate con successivo provvedimento di variazione di bilancio; 3. di demandare al Dirigente del Settore lavori pubblici i successivi adempimenti inerenti e conseguenti il presente atto. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 22/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Convenzione tra il Comune di Treviso e Arpav per il monitoraggio della qualità dell’aria. Svolgimento delle attività Arpav dal 1° Gennaio al 26 Ottobre 2008. Riconoscimento debito fuori bilancio. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Premesso che: - con DGC n. 347 del 29.7.2002 e con deliberazione del Direttore Generale dell’Arpav n. 746 del 8.10.2002, è stato approvato lo schema di Convenzione, di durata quinquennale, per le funzioni connesse al monitoraggio Arpav dell’inquinamento atmosferico mediante la centralina di via Lancieri di Novara; - il Comune di Treviso, in base alla Convenzione di cui sopra, ha corrisposto ad Arpav, a titolo di contributo per le spese, l’importo annuale di 51.682,86 euro, per un totale complessivo di 258.414,30 euro (dal 6.8.2002 al 5.8.2007); - in data 29.3.2007 Arpav ha chiesto il rinnovo della convenzione scadente il 5.8.2007; - con Comunicazione trattata il 14.5.2007, la Giunta ha espresso parere favorevole sulla proposta di richiedere al Tavolo Tecnico Zonale provinciale (di seguito TTZ) la ripartizione dei costi del monitoraggio della qualità dell’aria tra i comuni appartenenti all’Agglomerato A1 (Treviso più 11 comuni di cintura), in ragione del numero degli abitanti di ciascun comune, posto che i parametri monitorati sono indicativi per un territorio molto ampio, essendo l’inquinamento (specie quello da PM10) considerato, anche da Arpav, ubiquitario; - con nota n. 44530 del 21.5.2007 questo Comune ha sottoposto la proposta di cui al punto precedente, alla Provincia di Treviso e al Presidente del TTZ; - con D.D. n. 1266 del 30.7.2007 è stata prorogata al 31.12.2007 la convenzione con Arpav scadente il 6.8.2007; - nel TTZ del 13.11.2007 la Provincia ha determinato di addossarsi la spesa del monitoraggio della qualità dell’aria per l’intero "Agglomerato A1" a far data dal 1.1.2008 (cfr. D.D. della Provincia n. 5007 del 22.11.2007, pervenuta al Comune con fax del 21.2.2008); pertanto, per effetto della convenzione stipulata tra Provincia ed Arpav questo Comune ha ritenuto di non avere più alcun onere da sostenere per il monitoraggio dopo il 31.12.2007; - successivamente, con e-mail del 3.6.2008, Arpav ha inviato una proposta di convenzione per i servizi di monitoraggio dell’aria (dell’importo di 35.000 euro per l’anno 2008 e di 45.000 euro per gli anni successivi), che prevedeva dei servizi che questo Comune riteneva già ricompresi nella convenzione Arpav/Provincia ; - con nota prot. n. 52634, del 7.7.2008, è stato quindi chiesto a Provincia ed Arpav di fissare un incontro per chiarire la questione; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 22/10/DCC 28.4.2010 - la Provincia ha convocato la riunione in data 1.8.2008 nel corso della quale è emerso che gran parte del servizio proposto da Arpav il 3.6.2008 era già stato convenzionato con la Provincia. In tale sede venne chiesto ad Arpav di verificare: • la fattibilità di un servizio di previsione dell’inquinamento atmosferico, da pubblicare nei media locali, in modo analogo a quanto si fa per le previsioni meteo, per consentire alla popolazione di acquisire consapevolezza circa i fenomeni in atto ed i conseguenti comportamenti da assumere; • la necessità/opportunità di prevedere qualcosa di integrativo rispetto a quanto convenzionato con la Provincia (quali ad esempio la relazione annuale sulla qualità dell’aria fatta per il territorio comunale ed una serie di misure "hot spot" del PM10); - in data 18.9.2008, è pervenuta da parte Arpav la nuova proposta di convenzione quinquennale, che prevedeva una spesa di 20.000 euro/anno, per i seguenti servizi: a) trasmissione giornaliera via posta elettronica, dal lunedì al venerdì di ogni settimana, all'Amministrazione Comunale di Treviso, dei bollettini quotidiani relativi ai dati di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico nell'area urbana rilevati nella centralina di Via Lancieri di Novara. Nella giornata del lunedì di ogni settimana vengono trasmessi anche i dati relativi alle giornate del sabato e della domenica della settimana precedente; b) trasmissione mensile via posta elettronica all'Amministrazione Comunale di Treviso del riepilogo dei dati di PM10 rilevati presso la centralina di via Lancieri di Novara; c) redazione di una relazione finale a conclusione di ogni periodo annuale di monitoraggio della qualità dell'aria comprendente un commento sulla situazione meteorologica stilato a cura di Arpav – Dipartimento Regionale Sicurezza del Territorio – Servizio Centro Meteorologico di Teolo; d) realizzazione di tre campagne di monitoraggio all’anno mediante analizzatore rilocabile di PM10 per la determinazione di tale inquinante in posizioni di interesse dell’Amministrazione Comunale di Treviso e redazione delle corrispondenti relazioni conclusive; - in data 1.10.2008 la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione che "il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento, ai sensi della DGC n. 417, del 17.9.2008") la Comunicazione n. 657, predisposta il 15.9.2008 dagli uffici, relativa alla proposta di convenzione Arpav/Comune per i servizi citati al punto precedente (ritenuti aggiuntivi rispetto a quelli della convenzione Arpav/Provincia); - con D.D. n. 1744 del 27.10.2008 è stato affidato il servizio per cinque anni, con decorrenza 27.10.2008 e termine 26.10.2013, ed impegnata la spesa prevista di 20.000 euro/anno; - la convenzione è pervenuta firmata da Arpav in data 20.1.2009, ed è stata rinviata ad Arpav in data 22.1.2009, debitamente firmata dal dirigente del settore Ambiente; - in data 30.7.2009 è pervenuta al settore Ambiente la fattura Arpav, dell’importo di 17.501,81 euro, per il monitoraggio della qualità aria dell’anno 2008, rispetto alla Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 22/10/DCC 28.4.2010 quale sono stati chiesti ripetuti chiarimenti tanto ad Arpav che alla Provincia, rispetto ai quali l’Agenzia, con lettera pervenuta il 9.9.2009, dichiara di aver "…comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla convenzione, senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008 e in continuità con la convenzione preesistente con codesta spettabile Amministrazione comunale"; - solamente dopo aver ricevuto la fattura e la successiva lettera di chiarimenti del 9 settembre 2009 da parte di Arpav ed aver effettuato i necessari ed opportuni approfondimenti con gli uffici competenti, si è potuto appurare che Arpav aveva in realtà provveduto ad erogare – motu proprio – una parte dei servizi proposti in data 18.9.2008 (cfr. punti a. e b. pagina precedente) fin dal 1°gennaio 2008 e che tale prestazione, in quanto effettuata prima della stipula della convenzione e dell’impegno di spesa del 27 ottobre 2008, costituiva debito fuori bilancio, di cui si deve proporre il riconoscimento al Consiglio comunale. Ciò premesso e considerato, si evidenzia che: 1. il servizio prestato da Arpav, nel periodo 1.1.2008 - 26.10.2008, è stato svolto in violazione dell’art. 191, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000, in quanto non è stato convenzionato, né costituito a priori il corrispondente vincolo di spesa nel Bilancio dell’Ente (manca il contratto e l’impegno di spesa per tale periodo); 2. il servizio svolto da Arpav, nel periodo 1.1.2008 - 26.10.2008, ha rivestito il carattere di pubblica utilità per questo Comune, svolto nell’ambito dei servizi di competenza dell’ente; 3. l’Ente si è avvalso della professionalità di Arpav che ha regolarmente trasmesso: - i bollettini quotidiani relativi ai dati di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico nell'area urbana rilevati nella centralina di Via Lancieri di Novara; - il riepilogo mensile dei dati validati relativi al PM10; - la relazione annuale relativa al monitoraggio della qualità dell'aria per l’anno 2008, comprendente il commento sulla situazione meteorologica stilato dal Centro Meteorologico di Teolo; e pertanto risulta equo l’indennizzo di 14.345,74 euro richiesto da Arpav (per i servizi aggiuntivi forniti dall’1.1.2008 al 26.10.2008) che corrisponde all’arricchimento ottenuto dall’Ente per i benefici conseguiti; 4. si è pervenuti ad una proposta di accordo con Arpav al fine di considerare il servizio quinquennale convenzionato decorrente dal 1°gennaio 2008 (anziché dal 27.10.2008) e conseguentemente scadente il 31.12.2012 (anziché il 26.10.2013) al fine di ricomprendere anche i servizi già svolti in assenza di contratto e copertura finanziaria, da riconoscere come debito fuori bilancio; 5. ricorrono quindi le condizioni di riconoscimento di legittimità, da parte del Consiglio comunale, del debito fuori bilancio individuato all’art. 194, comma 1, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 22/10/DCC 28.4.2010 lettera e) del D. Lgs. 267/2000, pari ad euro 14.345,74 (esente iva) per il servizio effettivamente svolto da Arpav, nel periodo 1.1.2008 – 26.10.2008, a beneficio dell’Ente, seppur in violazione delle norme giuscontabili in quanto privo di preliminare convenzione e impegno di spesa. Si rileva peraltro che, per effetto delle nuove convenzioni Arpav/Provincia e Arpav/Comune, questa Amministrazione ha ottenuto un risparmio complessivo di 158.411,30 euro (pari a 31.682,26 euro/anno) per assicurarsi, per il quinquennio 2008 – 2012, oltre ai medesimi servizi convenzionati nel precedente quinquennio 2002 2007, anche la realizzazione di tre campagne all’anno di "monitoraggio mobile" del PM10 in posizioni di interesse stabilite dall’Amministrazione comunale. Ciò premesso, visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 2000, rispettivamente: - dal Dirigente del Settore Ambiente - dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di prendere atto, per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui si intendono integralmente riportate, dell’esistenza di un debito fuori bilancio nei confronti di Arpav dell’importo di 14.345,74 euro (esente IVA), derivante dalla attività di monitoraggio della qualità dell’aria svolta nel periodo 1 gennaio - 26 ottobre 2008; 2. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. e) del D.Lgs. n. 267 del 2000, la legittimità del debito fuori bilancio come precisato al punto 1) per un ammontare complessivo di 14.345,74 euro (esente IVA), come sopra determinato e nei limiti dell’utilità e dell’arricchimento ottenuti dall’Ente; 3. di dare atto che per effetto delle successive proposte di accordo intervenute con Arpav, il servizio è decorso dal 1° gennaio 2008 anziché dal 27 ottobre 2008 e scadrà il 31.12.2012 anziché il 26.10.2013, che di conseguenza la somma per il periodo 1.1.2008 / 26.10.2008 risulta già accantonata nel bilancio dell’Ente in quanto assunta con determinazione n. 1744 del 27.10.2008 e che alla liquidazione conseguente al presente legittimo debito, qualora riconosciuto dal Consiglio comunale, provvederà il Dirigente del Settore Ambiente; 4. di partecipare il presente provvedimento ad Arpav, per quanto di competenza. Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 22/10/DCC 28.4.2010 DISCUSSIONE CONS. MANILDO (Partito Democratico): Nel testo della delibera si fa riferimento alla somma che dovrebbe essere erogata come equo indennizzo a fronte di un’attività prestata al di fuori delle norme usuali, che sono contratto scritto. Volevo chiedere all’Assessore Zanini qual è stato il criterio scelto per arrivare alla determinazione di questo equo indennizzo. Cambio Presidenza Salvatori/Barbisan ASS. ZANINI: Abbiamo conteggiato il servizio per un periodo di dieci mesi. L'importo di euro 20.000, meno 2.500, costituisce l’equo indennizzo; mentre sotto l’aspetto strettamente legale non so risponderle. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Nella delibera si parla di debito fuori bilancio giustificato da un arricchimento senza causa da parte del Comune di Treviso, fruitore delle prestazioni. A fronte di tali prestazioni si è determinato un equo indennizzo. L’Assessore Zanini ora mi dice una cosa diversa: si prende un contratto successivo, si danno per eseguite delle prestazioni equivalenti e si ricava, sulla base di un documento successivo, la somma che potrebbe essere determinata come equo indennizzo. Vorrei alcuni chiarimenti sul modo in cui si è determinata tale somma. ASS. ZANINI: Mi rendo disponibile alla lettura della delibera, lei poi deduca se vale la pena di votarla o meno. "Convenzione tra il Comune di Treviso...", vi confesso con franchezza, al di là del fatto che siamo incorsi in questo debito fuori bilancio da sottoporre per la ratifica al Consiglio comunale, che questo servizio doveva essere pagato dalla Provincia la quale alla fine ha ritenuto di non prevederlo. Noi abbiamo dovuto farci carico, in un secondo momento, di pagare ciò che doveva pagare la Provincia. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Scusi, Assessore, mi permetto di chiederle se può leggere le parti più salienti. ASS. ZANINI: La leggerò interamente: "Premesso che: con DGC n. 347 del 29.07.2002, e con deliberazione del Direttore Generale dell’Arpav dell’8.10.2002, è stato approvato lo schema di Convenzione, di durata quinquennale, per le funzioni connesse al monitoraggio Arpav; il Comune di Treviso in base alla Convenzione di cui sopra ha corrisposto ad Arpav, a titolo di contributo per le spese, l’importo annuale di 51.682 euro per un totale complessivo di 258.000 euro, dal 6.8.2002 al 5.8.2007. In data 29.3.2007 Arpav ha chiesto il rinnovo della convenzione scadente il 5.8.2007, con comunicazione trattata il 14.5.2007, la Giunta ha espresso parere favorevole sulla proposta di richiedere al tavolo tecnico zonale la ripartizione dei costi del monitoraggio della qualità dell’aria tra i comuni appartenenti all’agglomerato A1, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 22/10/DCC 28.4.2010 (Treviso più undici Comuni) in ragione del numero degli abitanti di ciascun comune, posto che i parametri monitorati sono indicativi per un territorio molto ampio; con nota del 21.5.2007 questo Comune ha sottoposto la proposta di cui al punto precedente, alla Provincia; è stata prorogata al 31.12.2007 la convenzione con Arpav; nel TTZ (Tavolo Tecnico Zonale) del 13.11.2007 la Provincia ha determinato di addossarsi la spesa del monitoraggio della qualità - la Provincia - per l’intero agglomerato A1 a far data dall’1.1.2008 ….. pertanto, per effetto della convenzione stipulata tra la Provincia e Arpav questo Comune ha ritenuto di non aver più alcun onere da sostenere per il monitoraggio dopo il 31.12.2007; successivamente, con e-mail del 3.6.2008 Arpav ha inviato una proposta di convenzione per i servizi di monitoraggio dell’aria (dell’importo di 35.000 euro per l’anno 2008 e di 45.000 euro per gli anni successivi) che prevedeva dei servizi che questo Comune riteneva già ricompresi nella convenzione Arpav – Provincia; con nota del 7.7.2008 è stato chiesto alla Provincia e ad Arpav di fissare un incontro per chiarire la questione; la Provincia ha convocato la riunione nel corso della quale è emerso che gran parte del servizio proposto da Arpav era già stato convenzionato con la Provincia - gran parte del servizio -. In tale sede venne chiesto ad Arpav di verificare: - la fattibilità di un servizio di previsione dell’inquinamento atmosferico, da pubblicare nei media locali, in modo analogo a quanto si fa per le previsioni meteo, per consentire alla popolazione di acquisire consapevolezza circa i fenomeni in atto e l'opportunità di prevedere qualcosa di integrativo rispetto a quanto convenzionato con la Provincia (quali ad esempio la relazione annuale sulla qualità dell’aria fatta per il territorio comunale e per una serie di misure hot spot del PM10); in data 18.9.2008 è pervenuta da parte di Arpav la nuova proposta di convenzione quinquennale che prevedeva una spesa di 20.000 euro l’anno per i seguenti servizi: a) trasmissione giornaliera via posta elettronica; b) trasmissione mensile via posta elettronica; c) redazione di una relazione finale a conclusione di ogni periodo annuale; d) realizzazione di tre campagne di monitoraggio all’anno mediante analizzatore; in data 1.10.2008 la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione che "il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento ai sensi della delibera di Giunta n. 417) la comunicazione n. 657 predisposta il 15 settembre 2008 dagli uffici, relativa alla proposta di convenzione; con D.D. n. 1744 è stato affidato il servizio per cinque anni, con decorrenza 27 ottobre 2008 e termine al 26.10.2013 ed impegnata la spesa…" VICE PRESIDENTE BARBISAN: Prego i Consiglieri di prendere posto per garantire il numero legale. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Presidente, chiedo la verifica. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 22/10/DCC 28.4.2010 VICE PRESIDENTE BARBISAN: Credo che sia utile verificare il numero legale al momento della votazione, ogni Consigliere è libero di alzarsi; lasciamo queste valutazioni all’Assessore. ASS. ZANINI: Continuo nella lettura: "Ciò premesso, 1. il servizio prestato da Arpav nel periodo 1.1.2008–26.10.2008 (che è il periodo per il quale noi ritenevamo il servizio fosse finanziato dalla Provincia) è stato svolto in violazione dell’art. 191, comma 1 del T.U.E.L., in quanto non è stato convenzionato, né costituito a priori il corrispondente vincolo di spesa nel bilancio dell’Ente. (manca il contratto e l’impegno di spesa per tale periodo)". Con la motivazione che si riteneva fosse onere della Provincia. 2. Il servizio svolto da Arpav nel periodo 1.1.2008 – 26.10.2008 ha rivestito carattere di pubblica utilità per questo Comune, svolto nell’ambito dei servizi di competenza dell’Ente. 3. l'Ente si è avvalso della professionalità di ARPAV che ha regolarmente trasmesso: - i bollettini quotidiani - il riepilogo mensile - la relazione annuale e pertanto, risulta equo l’indennizzo di 14.345 euro richiesto da Arpav (per i servizi aggiuntivi forniti dall’1.1.2008 al 26.10.2008) che corrisponde all’arricchimento ottenuto dall’Ente per i benefici conseguiti. Rispondo alla domanda che mi è stata posta: la fattura Arpav dell'importo di 17.501 per il monitoraggio della qualità dell’aria dell’anno 2008, rispetto alla quale sono stati chiesti ripetuti chiarimenti, tanto ad Arpav che alla Provincia rispetto ai quali l’Agenzia dichiara di aver comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla convenzione, senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008 in continuità con la convenzione preesistente con questa Amministrazione comunale. Quindi, mi pare di capire che questa cifra corrisponda alla sottrazione: da 17.000 sottraendo la spesa prevista per i due mesi. - rientra Atalmi (pres. n. 37) CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Prima dell’intervento vorrei chiedere se vi è un termine di legge per l’approvazione dei debiti fuori bilancio. VICE PRESIDENTE BARBISAN: La parola al Segretario Generale. SEGRETARIO GENERALE: I termini ci sono: l’art. 194 del Testo Unico recita "con deliberazione consiliare di cui all’art. 193, comma 2 o con diversa periodicità stabilita dai Regolamenti di contabilità, gli Enti riconoscono ….". Quella di cui all’art. 193, comma 2, è la deliberazione che viene assunta entro il 30 settembre di ciascun anno sulla ricognizione dello stato di attuazione dei programmi. Poi c’è un altro termine, stabilito dal regolamento comunale di contabilità, che assegna al Consiglio "30 giorni per il riconoscimento del debito dall’avvenuta segnalazione del Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 22/10/DCC 28.4.2010 responsabile del servizio finanziario", il quale deve attuarla entro 7 giorni da quando ne è venuto a conoscenza. Questa risposta è teorica ed astratta: è necessario rileggere il testo della delibera per capire da quando il fatto è venuto a conoscenza. CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Il Dirigente proponente, ingegnere Pierobon, è stato molto esauriente in sede di Commissione, spiegando come l’aria si sposta, in maniera che le centraline posizionate nel territorio comunale e che Treviso ha pagato per anni, di fatto hanno fornito un servizio all’intera Provincia e quest’ultima giustamente se n’è presa carico. E questo debito fuori bilancio va a coprire, se non ho capito male, quei servizi extra che il Comune aveva chiesto. L’ingegnere Pierobon afferma che al ricevimento giornaliero dei dati, ne veniva data pubblicazione sul sito del Comune di Treviso affinché i cittadini potessero conoscerli. Però internet non è un servizio comunale, per cui di fatto tale servizio è stato fornito a tutti i cittadini della Provincia: chiunque in Provincia poteva leggerli e sapere se l'aria del suo territorio era inquinata, in quanto partiamo dal presupposto che l’aria si sposta. Il cittadino di Carbonera ha usufruito di questo servizio tanto quanto il cittadino di Treviso. Da un punto di vista prettamente contabile ho qualche perplessità sul fatto che sia solo il Comune di Treviso a dover pagare. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Non voglio entrare nel merito del debito fuori bilancio. Se ho ben capito, in questa delibera c'è un po' di confusione: l'iniziale contratto Comune/Arpav ad un certo punto è decaduto perché è intervenuta la Provincia. Arpav ha quindi proposto un altro tipo di contratto, il quale per mancanza di fondi ha ricevuto un "no" dalla Giunta. La Giunta comunale in data 1 ottobre 2008 ha espresso parere favorevole con la precisazione che "il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento". Ciononostante ci si rende conto più tardi (in data 1 ottobre), quando l’anno successivo parte il nuovo contratto, che tutto ad un tratto Arpav invia una fattura. A quel punto qualcuno all’interno dell’Amministrazione si chiede come mai Arpav mandi una fattura per un servizio mai ricevuto. Arpav precisa con lettera di aver provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla convenzione, senza soluzione di continuità, a far data da gennaio 2008, malgrado il Comune avesse detto di no. La cosa più strana è che solamente dopo aver ricevuto la fattura e la successiva lettera di chiarimenti da parte di Arpav, il 9 settembre 2009, avendo effettuato i necessari approfondimenti con gli uffici competenti, si è appurato che Arpav aveva in realtà provveduto ad erogare motu proprio una parte di servizi. Ciò significa che se per ipotesi domani mattina arrivassi in Comune a scaricare cinque camion di prodotti vernicianti, motu proprio, dopo sei mesi potrei inviare la fattura. È il principio che non sta in piedi. Qui c’è una società che, per quanto faccia del bene pubblico, decide spontaneamente di erogare un servizio che non è stato richiesto e per il quale addirittura la Giunta ha detto di no. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 22/10/DCC 28.4.2010 ASS. ZANINI: Non è vero che è stato detto di no. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Nella delibera è scritto: "in data 1° ottobre la Giunta ha trattato con parere favorevole (con la precisazione che il rinnovo va rinviato a quando sarà disponibile il necessario finanziamento)…". Quindi, in quel periodo la Giunta dichiara che non ci sono i soldi. Indipendentemente da tutto, mi domando se siamo convinti di fare la cosa giusta. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Riassumo brevemente le date. 27 ottobre 2008: determina dirigenziale n. 1744; 20 gennaio 2009: sottoscrizione della convenzione con Arpav; 30 luglio 2009: Arpav invia la fattura; 9 settembre 2009: il Comune, a seguito di chiarimenti, ha cognizione di cosa rappresenta questa fattura. Il termine per l’approvazione del debito fuori bilancio, come spiegatoci dal Segretario Generale, è il 30 settembre 2009. Nella delibera di Consiglio comunale infatti si legge, a pagina 2 "..dalle dichiarazioni del dirigente e funzionario responsabile del servizio, conservate agli atti, non risultano noti debiti fuori bilancio riconoscibili e finanziabili, oltre quelli già legittimamente riconosciuti alla data del 30 settembre 2009". Questo è un debito fuori bilancio che questa assemblea non può scaricare né giuridicamente né politicamente sulle spalle del contribuente trevigiano perché è fuori del termine previsto dalla legge, è previsto anche dal nostro regolamento di contabilità. Giuridicamente vi sono i riferimenti che ho citato in precedenza; mentre dal punto di vista politico credo sia una valutazione che l’organo politico deve fare sul funzionario e non viceversa; questa è la funzione del politico. Faccio presente che stiamo parlando di responsabilità: esiste l’art. 194 del Testo Unico ed è profondamente ingiusto che sia in discussione questa delibera di riconoscimento di debito fuori bilancio che è tardiva per legge. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Questo è uno di quei casi in cui si rischia di pagare in solido. Ho figli e credo che le responsabilità di padre vengano prima di quelle di Consigliere. Certamente voterò contro questa delibera e preciso che non voglio assumermi rischi di pagare in solido. Il problema di fondo è che qualcuno - non importa se per un certo periodo - il Comune, la Provincia o altri, sempre soldi pubblici sono, butta 50.000 euro all’anno per avere la trasmissione giornaliera dei bollettini quotidiani, la trasmissione mensile via posta del riepilogo dei dati delle polveri PM10 e la relazione finale con un commento sulla situazione meteorologica stilata a cura di Arpav. Non so se ciò serva per sollevare Sindaco e funzionari da responsabilità legali attribuite loro dalla legge ma, se così non fosse, mi chiedo che senso ha monitorare dati sui quali non abbiamo nessuna possibilità di intervento. L’ingegnere Pierobon e l’Assessore Zanini hanno ribadito più volte che l’aria si sposta, di conseguenza parliamo di ubiquità delle polveri PM10 e di tutti gli altri agenti atmosferici inquinanti: i dati rilevati oggi a Treviso, a mio parere, non dimostrano nulla. Mi chiedo se ha ancora senso ricevere questo tipo di servizio, se ha senso pagare o comunque attingere a soldi pubblici. Se non è un obbligo di legge lo eviterei. Se è un Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 10 N. 22/10/DCC 28.4.2010 obbligo di legge, mi accontenterei di una rilevazione mensile, ovviamente ad un costo inferiore. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Cedo la parola al Segretario Generale per la risposta. SEGRETARIO GENERALE: Alcune precisazioni tecniche. Questo è il caso di acquisizione di un servizio, a differenza degli altri casi di cui all’art. 194 del TUEL riguardanti altre eventualità. L’acquisizione di un servizio, o di una fornitura, in maniera irregolare dal punto di vista contabile è l’unico caso che presuppone una valutazione discrezionale del Consiglio comunale. La valutazione discrezionale riguarda alcuni elementi, come il fatto che si tratti di una pubblica funzione, che si tratti di pubblica utilità, e questo è un altro elemento da valutare, e il fatto che quanto di pubblica utilità abbia portato un arricchimento che il Consiglio deve riconoscere e condividere. E' una valutazione discrezionale che va adottata dal Consiglio. La deliberazione avanza una proposta di valutazione, che però deve essere riconosciuta dal Consiglio. Cosa succederebbe se il Consiglio dicesse di no? Secondo i criteri generali della contabilità, se vi fosse stato un impegno fuori luogo di un funzionario o di un amministratore potrebbero essere teoricamente chiamati in causa dal soggetto potenzialmente creditore. Se non vi fosse nemmeno ciò, chi ha fornito il servizio in maniera incauta valuterà se avrà elementi per citare in giudizio il soggetto, se non li avesse dovrà chiamare la propria colpa, quindi gli sviluppi stanno anche nel carteggio che i soggetti dispongono, come qualsiasi faccenda. Per quanto riguarda il termine, prima si parlava di un termine teorico che invitavo a valutare nel caso concreto. Fermo restando che il Consiglio deve adottare una valutazione discrezionale, la deliberazione riporta un passaggio il quale dice che dopo avere ricevuto la fattura del settembre 2009 da parte di Arpav ed aver effettuato i necessari e opportuni approfondimenti con gli uffici competenti - solo dopo - si è potuto appurare che ci si trovava in questa situazione. Verosimilmente sarebbe imprudente che un ufficio valuti come debito o debito fuori bilancio una qualsiasi somma che gli venga chiesta, perché altrimenti cadremmo nell’ipotesi opposta del non operare gli adeguati approfondimenti per riscontrare che effettivamente si sia di fronte ad un’obbligazione, un debito. Questo passaggio della deliberazione va letto nel senso che il tempo intercorso dal settembre 2009 ai mesi scorsi sia servito alla direzione del Settore ambiente per appurare di trovarsi in questa situazione. Questo è ciò che vi si evince. Il Consigliere Vitale (Città Mia-Treviso Civica) interviene fuori microfono per precisazioni sulle date. SEGRETARIO GENERALE: Consigliere, la invito a valutare la frase "ed avere effettuato i necessari e opportuni approfondimenti con gli uffici competenti". Il dirigente potrà eventualmente dire quali accertamenti ha compiuto. Sto dicendo che questa frase è quella che verosimilmente si aggancia al fattore temporale per spiegare il motivo per cui è andato oltre il 30 settembre. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 11 N. 22/10/DCC 28.4.2010 Il termine "discrezionale" non significa "a caso", bensì significa sulla scorta della valutazione che il Consiglio comunale dà della pubblica funzione, della pubblica utilità e dell’arricchimento. Questa è la discrezionalità. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Apriamo le dichiarazioni di voto. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Si aggiungono alle valutazioni sostanziali anche le perplessità procedurali che ha sollevato il Consigliere Vitale. Mi ricollego alle ultime parole del Segretario Generale in cui parla di valutazione discrezionale del Consiglio comunale. In apertura ho chiesto alcuni chiarimenti all’Assessore Zanini per capire la quantificazione dell’equo indennizzo. Penso che non siano stati forniti con chiarezza gli elementi per determinare l’arricchimento, per determinare l’utilità, per determinare la quantificazione della prestazione e la quantificazione dell’effettività delle prestazioni effettuate. Pertanto il voto del Partito Democratico è assolutamente contrario alla delibera in oggetto. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): Ci troviamo di fronte, dal mio punto di vista, ad un servizio non regolamentato da alcun contratto. Lo dimostra proprio la lettera arrivata in data 9 settembre 2009, due mesi dopo la fattura, ove viene spiegato che Arpav ha "…comunque provveduto a fornire il servizio di monitoraggio previsto dalla convenzione senza soluzione di continuità ,a far data da gennaio 2008 e in continuità con la convenzione preesistente con codesta spettabile Amministrazione comunale", la stessa convenzione preesistente la quale in data 1° ottobre 2008 la Giunta aveva detto che non era più valida. Anche alla luce di quanto espresso dai colleghi Consiglieri, per quanto riguarda i termini di inserimento in bilancio, voteremo contro questa delibera e chiediamo altresì il voto nominale. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Ne terremo conto. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Per le stesse ragioni credo sia opportuno addirittura non partecipare al voto perché non voglio partecipare a questo ennesimo pasticcio. Questi fatti dovrebbero indurre alla riflessione sul dato che, per come vengono organizzati i lavori delle Commissioni e anche in Consiglio, ogni volta ci troviamo di fronte a situazioni che dovrebbero essere chiarite in Commissione prima di arrivare a una discussione di questo tipo in aula. Annuncio pertanto che non parteciperò al voto. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): La nostra dichiarazione di voto è contraria, ci associamo alla richiesta di voto per appello nominale. CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Pensavo di votare contro, ma per le motivazioni che sono emerse in quest’aula, non parteciperò al voto. CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): A nome della maggioranza chiedo venga ritirata la delibera in modo da fare i dovuti approfondimenti. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 12 N. 22/10/DCC 28.4.2010 CONS. CHIOLE (Lega Nord - Liga Veneta): Per chiarire alcuni concetti, storicamente il Comune di Treviso senza alcuna imposizione legislativa, si era dotato di tre centraline, pagate e gestite di tasca propria, per acquisire i dati relativi alla qualità dell’aria. Questo perché anni or sono - è stato l’unico caso in cui nella città di Treviso è stato bloccato il traffico per una giornata intera - durante l’Amministrazione Gagliardi ai tempi in cui si monitorava il benzene, bisognava sapere quali fossero i valori nell’aria. Queste centraline avevano riportato valori superiori ai limiti previsti per legge, di conseguenza la legge imponeva il blocco totale del traffico. Negli anni successivi venne eliminato il piombo tetraetile, in seguito il benzene: non si è più parlato di questi inquinanti cancerogeni e ci si è rivolti ad un’analisi più approfondita sulla qualità dell’aria che riguardava le polveri sottili. Treviso sempre autonomamente ha continuato a gestire la qualità dell’aria per un certo tempo, tuttavia le centraline cominciavano a diventare obsolete e non più idonee per avere una qualità dei parametri che venivano chiesti, sia per i precursori, ossido, biossido di azoto, che si andavano sempre più assottigliando, dalle pm10 alle pm2,5 e via dicendo. Quindi si è parlato con Arpav per la riqualificazione delle centraline. Nel frattempo era emersa un’ampia discussione in quella che è stata poi la successiva “Carta di Padova” in cui avvenne l’incontro fra gli Assessori dei comuni capoluogo e si verificò che il numero di centraline presenti in Veneto era praticamente doppio rispetto a quelle presenti in tutta l’Inghilterra. Arpav spiegò che, attraverso modelli matematici, necessitavano solo poche centraline in punti strategici: la centralina di Treviso monitorava un bacino di circa 150.000 abitanti. Per tale motivo, con l’ingegnere Pierobon, abbiamo chiesto alla Provincia di dividere la spesa di gestione. Quando abbiamo dato le centraline, Arpav ha detto "sì, io le prendo, voi le avete sgravate dal servizio e io faccio il servizio dei dati". Il Sindaco, come responsabile della salute pubblica, se deve prendere un provvedimento, deve conoscere tutti i dati relativi agli sforamenti dei livelli di inquinamento. In risposta a quanto affermato poco fa dal Consigliere Bolzonello, noi dovevamo avere questi dati giornalmente e non a scadenze mensili. Dal momento che la centralina di Treviso monitorava un ampio raggio di territorio, non era giusto che il Comune di Treviso pagasse in toto. Precedentemente era stata stipulata una convenzione di 18 Comuni per monitorare l’inquinamento da benzene: sullo stesso principio abbiamo chiesto che la quota pagata dal Comune di Treviso venisse distribuita tra i Comuni contermini. La Provincia a quel punto diede il benestare assumendosi la spesa e la divisione pro capite. Ribadisco che Treviso a suo tempo e senza alcuna imposizione si attivò per attuare questo controllo. In seguito e con la modificazione dei parametri fu necessario affidare la gestione ad Arpav poiché dotata delle necessarie attrezzature e laboratori. Arpav aveva la possibilità di modificare le centraline che a quel tempo erano costate circa mezzo miliardo. Ha provveduto in seguito alla riqualificazione posizionando le centraline in maniera autonoma nel territorio e ha permesso, attraverso questo, di fare la zonizzazione. Il lavoro finora svolto non è stato fine a se stesso, ma necessita di prosecuzione. Per ulteriori chiarimenti rimango a disposizione per discuterne in Commissione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 13 N. 22/10/DCC 28.4.2010 CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Alla luce di quanto affermato dal Consigliere Chiole, chiedo una breve sospensione per approfondire e poi continuare il dibattito. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Accordo la sospensione. La seduta viene sospesa alle ore 19.47 e riprende alle ore h. 20.23. Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): In seguito all’approfondimento avuto con il Direttore Generale, con il Dirigente del Settore Ambiente ing. Pierobon e con il Funzionario della Ragioneria, a nome della maggioranza voteremo a favore di questa delibera. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La difficoltà di giungere ad una decisione sulla delibera si è resa evidente dall’interruzione chiesta poco fa. In ogni caso le problematiche emerse avrebbero potuto essere tranquillamente esposte in sede di Commissione in quanto la documentazione era disponibile, anche per la minoranza, con abbondante anticipo rispetto ai tempi di decisione. Nell’ottica della collaborazione, credo valga la pena di considerare le Commissioni come un terreno neutro nel quale si cerca di cooperare. Se poi si vogliono strumentalizzare questioni tecniche per motivazioni politiche lo si faccia, noi come maggioranza ne prendiamo atto. Riteniamo assolutamente necessario che la situazione venga sanata, per motivi sia di bilancio ma anche per motivi di merito, in quanto l’intervento compiuto da Arpav assuntasi la responsabilità di offrire un servizio in precedenza offerto direttamente dal Comune, riveste interesse pubblico. Perciò voteremo a favore della delibera in modo che venga sanata questa situazione. PRESIDENTE: Metto in votazione il punto n.2 all’ordine del giorno. Le dichiarazioni di voto sono già state fatte. Mi si dice che il Consigliere Rosi era già intervenuto con la dichiarazione di voto. CONS. ROSI (Città Mia – Treviso Civica): In precedenza sono intervenuto. Ora farò una dichiarazione di voto diversa. Alla luce delle dichiarazioni di voto della maggioranza, non parteciperemo al voto. Faccio presente al collega Mauro che è vero, lavoriamo poco in Commissione, dovremo lavorare un po' di più ma credo non sia imputabile alla minoranza il fatto che ogni aspetto non emerga in Commissione. Voi avete una struttura, siete una moltitudine, a noi viene data la documentazione cinque giorni prima - nei termini ma pretendere che in cinque giorni si riesca a vedere tutto e poi metterlo anche a vostro servizio, come affermazione del capogruppo di maggioranza, mi sembra eccessiva. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 14 N. 22/10/DCC 28.4.2010 CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Alla luce di quanto dichiarato dal Consigliere Zampese Capogruppo della Lega Nord, modifichiamo la nostra precedente dichiarazione di voto: non parteciperemo quindi al voto, ribadendo che non ci sono le condizioni per approvare questa delibera e nemmeno per partecipare al voto della stessa. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ho ascoltato l’opinione di tutti e mi pare che in sostanza si sia trattato di un problema di metodo e di carteggi. La sostanza è che il lavoro è stato fatto. Sulla questione di metodo e di carte, io non entro ma vado alla sostanza del problema. Bisogna trascendere dalle carte e dal metodo e guardare la sostanza. Pertanto io voto a favore. Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, la proposta di deliberazione ad oggetto: "Convenzione tra il Comune di Treviso ed Arpav per il monitoraggio della qualità dell’aria. Svolgimento delle attività Arpav dal 1° Gennaio al 26 Ottobre 2008. Riconoscimento debito fuori bilancio." - escono Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi (pres. 25) – Sono presenti il Sindaco e n. 24 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Gobbo (Sindaco) Aloisi Barbisan Beraldo Borrelli L. Borsato Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Iannicelli Mauro Mazzobel Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto sì sì sì sì sì sì no sì sì sì sì sì sì sì sì sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 15 N. 22/10/DCC 17 18 19 20 21 22 23 24 24 28.4.2010 Novello Padovan Piccoli Renosto Salvadori Tonellato Torresan Varago Zampese sì no Esito votazione: sì sì sì sì sì sì sì 23 2 0 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 22 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; udita, sul punto all’ordine del giorno, la relazione dell’Assessore di reparto; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 16 N. 22/10/DCC 28.4.2010 DELIBERA 1. di prendere atto, per le motivazioni espresse nelle premesse e che qui si intendono integralmente riportate, dell’esistenza di un debito fuori bilancio nei confronti di Arpav dell’importo di 14.345,74 euro (esente IVA), derivante dalla attività di monitoraggio della qualità dell’aria svolta nel periodo 1 gennaio - 26 ottobre 2008; 2. di riconoscere, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. e) del D.Lgs. n. 267 del 2000, la legittimità del debito fuori bilancio come precisato al punto 1) per un ammontare complessivo di 14.345,74 euro (esente IVA), come sopra determinato e nei limiti dell’utilità e dell’arricchimento ottenuti dall’Ente; 3. di dare atto che per effetto delle successive proposte di accordo intervenute con Arpav, il servizio è decorso dal 1° gennaio 2008 anziché dal 27 ottobre 2008 e scadrà il 31.12.2012 anziché il 26.10.2013, che di conseguenza la somma per il periodo 1.1.2008 / 26.10.2008 risulta già accantonata nel bilancio dell’Ente in quanto assunta con determinazione n. 1744 del 27.10.2008 e che alla liquidazione conseguente al presente legittimo debito, qualora riconosciuto dal Consiglio comunale, provvederà il Dirigente del Settore Ambiente; 4. di partecipare il presente provvedimento ad Arpav, per quanto di competenza. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 23/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Modifica del "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale". Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Viste: - la deliberazione n. 87487/103 del 22.12.2003 con la quale veniva approvato dal Consiglio comunale il "Regolamento per l’applicazione della tariffa di igiene ambientale"; - la deliberazione n. 90439/104 del 20.12.2004 con la quale veniva approvata una parziale modifica al Regolamento ed esattamente all’articolo 7; ritenuto opportuno introdurre un'esenzione per le Onlus così come già previsto in materia di ICI da questa amministrazione per fornire un contributo concreto alle attività svolte dalle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale; richiamati: - l'art. 49 del D. Lgs. n. 22/1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446/1997; - il D.p.r. 158/1999; - il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; - lo Statuto Comunale; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.02.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: - di approvare le modifiche al "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale", approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate in verde nel testo allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; - di dare atto che il presente Regolamento entra in vigore dal 1 gennaio 2010 ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1 comma 169 L. 296 del 27.12.2006. - rientrano Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi (pres. 37) – Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 23/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE PRESIDENTE: Come già annunciato, purtroppo l’Assessore di reparto, ed è la ragione per la quale ho chiesto l’inversione dell’ordine del giorno, non partecipa ai lavori in quanto si è dovuto assentare per problemi personali. Questo tematica è ben conosciuta ai Consiglieri perché affrontata in Commissione e conosciuta per aver avuto i documenti nei tempi previsti dal Regolamento. Per questa ragione, io la darei per letta. Vi sono interventi sul punto? Fuori microfono, viene richiesto di dare lettura della proposta di deliberazione. PRESIDENTE: Non è pensabile leggere la delibera, perché con il voto plurimo, lei conosce la delibera esattamente come tutti gli altri, in più, la delibera è stata depositata cinque giorni prima di questo momento a disposizione dei Consiglieri. Se è necessario un minimo di descrizione, il Presidente della Prima Commissione, responsabile per competenza, la può illustrare. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La delibera è di enorme semplicità perché riguarda la presentazione del nuovo "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale", ed è agli atti. E' un regolamento completo, non ci sono variazioni, basta leggerlo. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Diciamo che la cittadinanza sarebbe abbastanza interessata a sapere se, rispetto alla TIA, com’è la vicenda dell’IVA, io l’ho detto tra l’altro in comunicazione all’inizio, Assessore sempre aspettando il parere… PRESIDENTE: Non è questo il punto, il punto cui lei fa riferimento è il punto n. 8. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ritiro. Sono contrario comunque. PRESIDENTE: Abbiamo quindi assorbito anche la dichiarazione di voto. Altri interventi? CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Diversamente dal solito, in questo caso credo vada fatto un plauso alla Giunta che recepisce l’utilità delle Onlus. In sostanza, si revoca l’applicazione della TIA a queste associazioni benemerite. Per una volta quindi, devo dire "bravi". PRESIDENTE: Quindi desumo da questa dichiarazione che il voto del suo Gruppo sarà favorevole. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 23/10/DCC 28.4.2010 CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): Concordo con il Consigliere Bolzonello sul fatto che qualcosa di positivo il Regolamento ce l’ha. Faccio un intervento unico sui due punti che riguardano il bilancio di Treviso Servizi e la modifica del regolamento delle tariffe TIA. Credo che l'attuale tariffazione sia scorretta in quanto tiene conto di parametri che nulla hanno a che vedere con i costi "provocati". Ad esempio, non è detto che chi vive in un appartamento di 300 metri, produca rifiuti in misura maggiore rispetto a chi vive in un appartamento più piccolo. Allo stesso modo, non è possibile verificare se tre persone in un appartamento producano più rifiuti, con conseguenti maggiori costi di smaltimento, rispetto a nuclei di una o due persone. Come ho detto più volte anche qui in Consiglio, i rifiuti sono prima di tutto una questione culturale; noi paghiamo lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto del rifiuto solido urbano che non è riciclabile. E' questa frazione infatti che crea effettivamente il costo in quanto riguarda quella parte di rifiuto che il Comune dovrà smaltire, interrare in discarica o, nei casi peggiori, addirittura incenerire. In questo caso, il Comune va a pagare un costo di smaltimento, quando invece su alcune frazioni di rifiuto, addirittura c’è un guadagno perché quello che viene raccolto potrebbe essere rivenduto e riutilizzato. Queste non sono parole, non sono teorie; proprio con Treviso Servizi, sono sorte alcune iniziative che mi hanno visto promotore e hanno dimostrato che, non solo si può spendere meno, ma si può riciclare di più e addirittura ridurre la TIA con progetti anche molto semplici. Faccio notare che da novembre del 2009 le nostre scuole stanno differenziando i rifiuti in maniera corretta e che molto probabilmente questo progetto, che ha visto protagonista anche Treviso Servizi, farà risparmiare dei costi di conferimento al Comune di Treviso. Come? Nel corso dell'ultima riunione di Commissione consiliare si è parlato di depuratore; la Terza Commissione ha dimostrato come un aumento di utilizzo di questa struttura possa abbattere i costi della TIA, andando semplicemente a risparmiare sui costi di smaltimento del rifiuto umido. Per cui i sistemi ci sono, ce ne sono parecchi, di iniziative se ne possono fare molte. Non vedo il motivo per cui ci ostiniamo a conteggiare la tassa sui rifiuti con o senza IVA.sta e non ci adeguiamo ad esempio a chi applica una tariffazione puntuale con il porta a porta spinto, dove si va a pagare solo ed esclusivamente quello che si smaltisce e che non viene riciclato e che, secondo me, è il modo più corretto perché ci sono tutta una serie di costi indiretti, che questo tipo di tariffazione non tiene assolutamente conto. Per questo motivo, voterò contrario a tutte le delibere che rigurdano la TIA. CONS. TONELLA (Partito Democratico): Il nostro Gruppo, valutando il Regolamento, valuta positivamente la presenza di elementi che oggettivamente sono miglioramento, per esempio faccio il caso del fatto che verso le Onlus c’è un passo in avanti, e questo lo valutiamo positivamente, però altrettanto dobbiamo dire, proprio in coerenza con la nostra spinta politica, di modulazione e di riorganizzazione della raccolta dei rifiuti che anche noi, come diceva il Consigliere Borrelli, vorremmo un’evoluzione verso la tariffazione puntuale, che tra l’altro fa parte delle indicazioni Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 23/10/DCC 28.4.2010 di almeno delle linee guida del piano d’ambito e del piano d’ambito provinciale. E per questo ci asterremo. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): La mia è una dichiarazione di voto. Non posso che unirmi a quanto espresso dai Consiglieri Borrelli e Tonella; condivido pienamente il risultato di agevolare le Onlus, però non condivido assolutamente il sistema della tariffazione, quindi anche noi ci asterremo dal votare. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Volevo complimentarmi con l’opposizione per le valutazioni fatte in merito a un Regolamento che è stato visto in Commissione, e che qui in questa sede non è stato illustrato. Allora, le osservazioni fatte erano tutte pertinenti e dimostrano la conoscenza della materia da parte dell’opposizione. Quindi vorrei sottolineare, purtroppo, che la richiesta di una lettura integrale, che non è stata fatta o di un’illustrazione ulteriore del Regolamento forse aveva un carattere ostruzionistico sui lavori del Consiglio. Me ne dispiaccio, sottolineo la questione, pertanto anche sui successivi punti, dove ci saranno ulteriori regolamenti, io immagino che ci sarà l’ulteriore richiesta di specificazioni e le specificazioni avverranno in maniera similare a quelle avute durante questo punto all’ordine del giorno. Io credo che i lavori di Commissione, ripeto, l’ho detto anche prima, servano ad approfondire determinate cose. Nei limiti del possibile lo si fa, le disponibilità sono molteplici, questa volta c’è stato uno sforzo anche di suddividere gli ordini del giorno, solitamente belli corposi, in due giornate proprio per offrire più margine di tempo per la discussione. Poi venire in Consiglio e trovare un atteggiamento ostruzionistico, dispiace. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Vorrei chiarire una cosa: il punto inserito al n. 5 ad oggetto "Modifica del Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale", corrisponde alla proposta di deliberazione del Consiglio comunale "Tariffa di Igiene Ambientale, presa atto del piano finanziario..". PRESIDENTE: Quello, è il successivo punto 8. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 36 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 25 Consiglieri. Esprime voto contrario il Consigliere Borrelli D. Si astengono dal voto n. 10 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 23/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 25 Consiglieri. Esprime voto contrario il Consigliere Borrelli D. Si astengono dal voto n. 10 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA - di approvare le modifiche al "Regolamento per l’applicazione della Tariffa di Igiene Ambientale", approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate in verde nel testo allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. - di dare atto che il presente Regolamento entra in vigore dal 1 gennaio 2010 ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1 comma 169 L. 296 del 27.12.2006. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del D. Lgs. 18.8.2000, n.267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 24/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Modifica al vigente Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Con il presente atto deliberativo si ritiene opportuno integrare e modificare il Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI), proponendo le seguenti modifiche ed integrazioni: a) iscrizione di un nuovo articolo concernente la definizione dell’Organo Collegiale che approva annualmente le aliquote e le detrazioni d’imposta, nell’ambito del concetto di trasparenza e comunicazione, volto a migliorare la leggibilità del regolamento all’interno del rapporto tra P.A. e cittadino; b) ulteriori precisazioni in merito allo stato di inagibilità del fabbricato posseduto quale presupposto d’imposta; c) ulteriore precisazione in merito alla determinazione della base imponibile degli immobili di interesse storico ed artistico, con particolare riferimento al calcolo del volume convenzionale di un vano catastale per i fabbricati classificati nella categoria "B"; d) ulteriore precisazione in merito all’area edificabile derivante dalla demolizione di fabbricati e/o interventi di recupero a norma dell’art. 31, lett. c), d) ed e) della legge n. 457/78, interventi operati sia con il possesso del Permesso di Costruire che con la presentazione di Denuncia di Inizio Attività; e) iscrizione di un nuovo articolo concernente la definizione di fabbricati parzialmente costruiti e delle aree fabbricabili, specificando la tassabilità come area edificabile per la superficie residua nei fabbricati parzialmente costruiti e parzialmente utilizzati. Nonché l’ulteriore specificazione in merito agli interventi edilizi approvati dal Consiglio comunale in applicazione della L.R. n. 14/2009, relativo al cosiddetto "Piano Casa"; ciò premesso, richiamato il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000; richiamata la legge 27.12.2006 n. 296 art. 1, comma 156; visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente: - dal responsabile del Servizio Tributario e Tariffario, - dal responsabile del Settore Ragioneria e Finanze, si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto dell’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 24/10/DCC 28.4.2010 1. di approvare il nuovo Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili, allegato (n. 1) costituente parte integrante al presente provvedimento, con le modifiche ed integrazioni, evidenziate in colore verde, che sono state apportate; 2. di dare atto che il suddetto regolamento come modificato dal presente atto ha effetto dal 1° gennaio 2010. - esce Atalmi (pr. n. 36) Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE PRESIDENTE: La parola al Consigliere Mauro, Presidente della 1^ Commissione consiliare permanente. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): L’argomento è stato illustrato in Commissione; siamo stati coadiuvati nei lavori dal dottor Prezzamà. Il regolamento originario e le successive modifiche sono a disposizione agli atti ed è ampiamente spiegato attraverso di essi. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri. Si astengono dal voto n. 12 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 24/10/DCC 28.4.2010 Si astengono dal voto n. 12 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di approvare il nuovo Regolamento per l’Imposta Comunale sugli Immobili, allegato (n. 1) costituente parte integrante al presente provvedimento, con le modifiche ed integrazioni, evidenziate in colore verde, che sono state apportate; 2. di dare atto che il suddetto regolamento come modificato dal presente atto ha effetto dal 1° gennaio 2010; Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D.Lgs. 18.8.2000, n.267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 25/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Modifica del "Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina delle pubbliche affissioni". Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Visti: - la deliberazione n. 85171/102 del 20.12.2004 con la quale veniva approvato dal Consiglio Comunale la "Modifica del Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina delle pubbliche affissioni", al fine di fornire più precise indicazioni di tipo tecnico relative a tipologie, dimensioni e durata espositiva dei mezzi pubblicitari Regolamento che ha poi subito tre modifiche: la prima in data 28.11.2005 (DCC n. 108), la seconda in data 26.2.2008 (DCC n. 8) e la terza in data 29.10.2008 (DCC n. 71); premesso: - che nel corso dell’ultimo periodo si sono però verificate casistiche, variazioni normative e adozioni di norme regolamentari tali da richiedere un necessario adeguamento al vigente regolamento; dato atto: - che tutte le modifiche introdotte sono evidenziate in verde nella colonna di destra del testo allegato e possono essere confrontate con il testo originario in rosso (annullato o modificato) nella colonna di sinistra; richiamati: - l'art. 49 del D. Lgs. n. 22/1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446/1997; - il D.p.r. 158/1999; - il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; - lo Statuto Comunale; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, ciò premesso, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 25/10/DCC 28.4.2010 si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo la proposta di Giunta comunale, così articolata: - di approvare le modifiche introdotte al "Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina delle pubbliche affissioni" approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate nel testo allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE PRESIDENTE: Interviene il Consigliere Mauro, Presidente della 1^ Commissione. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Ripeto quanto già detto per i primi due Regolamenti visti. L'argomento è stato ampiamente visto in Commissione con l’ausilio del funzionario. È un articolato comprensivo di 65 articoli, molto complesso che riporta diverse variazioni; ovviamente sono state viste in Commissione. Darei la presente proposta per conosciuta. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 28 Consiglieri. Si astengono dal voto n. 7 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 28 Consiglieri. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 25/10/DCC 28.4.2010 Si astengono dal voto n. 7 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA - di approvare le modifiche introdotte al "Regolamento per la disciplina degli impianti pubblicitari su aree pubbliche o di uso pubblico e su aree private e per la disciplina delle pubbliche affissioni" approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 85717/102 del 20.12.2004 e s.m.i., così come evidenziate nel testo allegato che diviene parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 26/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Tariffa di Igiene Ambientale - presa d'atto del piano finanziario approvato dalla Treviso Servizi Srl e approvazione dell'impianto tariffario per l'anno 2010. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Richiamate: - la deliberazione di Giunta comunale n. 407 del 23.11.2009 ad oggetto "Schema del bilancio di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010, corredato dalla relazione revisionale e programmatica 2010-2012 e dal bilancio pluriennale per gli anni 2010-2012" dove al punto 5 conferma, per quanto di competenza, tutte le tariffe, aliquote, diritti e quant’altro, ora in vigore, salvo quanto diversamente dovesse essere disposto da eventuali appositi successivi provvedimenti o disposizioni di legge; - la deliberazione di Giunta comunale n. 449 del 9.12.2009 ad oggetto "Tariffa di Igiene Ambientale – presa d’atto del Piano Finanziario approvato dalla Treviso Servizi Srl e prime indicazioni riguardanti l’impianto tariffario per l’anno 2010"; - la deliberazione di Consiglio comunale n. 70 del 18.12.2009 ad oggetto "Bilancio di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010, corredato dalla relazione revisionale e programmatica 2010-2012, dal bilancio pluriennale per gli anni 2010-2012 e dagli altri allegati di cui all’art. 172 del D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii" dove si prende atto di quanto deliberato dalla Giunta con provvedimento n. 407 del 23.11.2009; premesso: che al fine della determinazione della tariffa, deve essere approvato dal soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani un Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio, corredato da una relazione, ai sensi dell'art. 8 del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158 "Regolamento recante norme per l'elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani"; dato atto che il Piano Finanziario approvato dalla Treviso Servizi Srl inviato con propria nota del 13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010 (allegato A e allegato B) comprende: a) il programma degli interventi necessari; b) il Piano Finanziario degli investimenti; c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi; d) le risorse finanziarie necessarie; dato atto che ciascun Piano Finanziario è, altresì, corredato da una relazione nella quale sono indicati i seguenti elementi: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 26/10/DCC 28.4.2010 a) il modello gestionale ed organizzativo; b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; c) la ricognizione degli impianti esistenti; tenuto presente: - che la Sentenza della C. Cost. n. 238 del 24.7.2009 stabilendo che alla TIA non deve essere applicata l'IVA ha determinato una situazione molto complessa che aveva costretto l'Amministrazione comunale a rinviare ogni decisione in merito alla tariffa da applicare all’esercizio 2010 con le delibere sopra citate; - che il Decreto del Presidente della Repubblica del 26.10.1972 n. 633 ad oggetto "ISTITUZIONE E DISCIPLINA DELL’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO" alla tabella A/3 stabilisce i beni e servizi soggetti all’aliquota del 10% e precisamente al comma 127 sexiesdecies) prestazioni di gestione, stoccaggio e deposito temporaneo, previste dall’articolo 6, comma 1, lettera d), l) e m), del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, di rifiuti urbani di cui all’articolo 7, comma 2, e di rifiuti speciali di cui all’articolo 7, comma 3, lettera g), del medesimo decreto, nonché prestazioni di gestione di impianti di fognatura e depurazione; - che tra i vari pareri e pronunce, la CTR Toscana con sentenza n. 27.13.2010 afferma che l’IVA "è dovuta quando un servizio destinato al soddisfacimento di un interesse pubblico sia effettuato in regime d’impresa"; - che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale, l'Amministrazione centrale non ha ancora emanato disposizioni atte a chiarire le modalità di applicazione della TIA intesa come tributo e non più come tariffa. Per tutto quanto sopra indicato e nelle more di nuove disposizioni governative in merito all'applicazione dell'IVA ed al fine di non compromettere l’equilibrio economico-finaziario della Treviso Servizi Srl, si intende determinare la tariffa della TIA 2010 che verrà applicata e riscossa dal soggetto gestore; richiamati: - l'art. 49 del D. Lgs. n. 22 del 1997 e l'art. 52 del D. Lgs. n. 446 del 1997; - il D.p.r. 158 del 1999; - il D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267; - lo Statuto Comunale; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 26/10/DCC 28.4.2010 ciò premesso, si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di prendere atto del Piano Finanziario, allegato alla presente, degli interventi relativi al Servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani che è stato trasmesso con nota in data 13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010, in cui il soggetto gestore determina il fabbisogno di risorse finanziarie pari ad Euro 11.350.750,00=; 2. di determinare le tariffe TIA per l’anno 2010 per le utenze domestiche e non domestiche, come proposto nella parte G del Piano Finanziario di cui si è preso atto al punto 1); A questo punto il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Treviso Servizi S.r.l., società partecipata del Comune, presenta per quanto riguarda il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani, un Piano Finanziario che sostanzialmente illustra il fabbisogno e le motivazioni. Il fabbisogno è coperto dalla tariffa di igiene ambientale che viene suddivisa sostanzialmente per utenze; come abbiamo visto in Commissione, tali utenze hanno una suddivisione ponderata, a seconda della tipologia. Il Piano Finanziario è stato posto agli atti, con una relazione allegata in cui vengono illustrate le modalità di determinazione e di suddivisione delle esigenze economiche e della suddivisione per singolo utente. L'Amministrazione è chiamata ad una presa d'atto del Piano Finanziario. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Stiamo parlando del Piano Finanziario approvato da Treviso Servizi Srl, dove è inserita la tariffa d’igiene ambientale. Mi chiedo come si possa approvare un piano finanziario approvato da Treviso Servizi, quando i dirigenti della Società si sono dimenticati di mettere l’antigelo nel gasolio dei camion visti i danni dovuti alla neve dello scorso inverno. Voterò in modo contrario per sfiducia, anche se il Presidente di Treviso Servizi Visentin, gode di molte simpatie da parte della minoranza. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Un chiarimento in merito a quanto affermato dal Consigliere Cianci. Egli ha dichiarato di non votare l’approvazione, tuttavia questa è una presa d’atto, non si vota un’approvazione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 26/10/DCC 28.4.2010 CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): La minoranza ha simpatie per diversi esponenti della maggioranza. Qui ci sono due questioni. PRESIDENTE: Una formale che presuppone l’amore. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Qualcuno nutre odio per me solo perché faccio il cane da guardia, ma io non ho odio per nessuno, neanche per chi mi ha querelato. Noi prendiamo atto del Piano Finanziario, Consigliere Mauro, ma allegato ad esso vi è la questione relativa alla tariffa e qui torniamo alle problematiche di cui ci siamo sempre lamentati: imposta, TARSU, TIA, ecc. I nostri rappresentanti in Treviso Servizi non sono venuti a relazionare. Tralasciando i gesti censori del Consigliere Zampese, credo che la proposta relativa alla tariffa avrebbe potuto essere esplicitata in maniera diversa, anche perché rimane in sospeso in maniera abbastanza palese la questione relativa al rimborso dell’Iva. Apprendiamo dai giornali di accorate telefonate da parte di aziende che chiamano Treviso Servizi per chiedere informazioni su come detrarre l’Iva dai relativi conti, però di tutto ciò non sappiamo niente. Abbiamo approvato martedì un bilancio in venti minuti, e abbiamo approvato un ordine del giorno con otto punti in due ore. Non mi si venga a dire che noi facciamo ostruzione. I quesiti che ho posto in Consiglio comunale, li ho sempre posti anche nel corso della Commissione. Non sono stato ascoltato, ma io l’ho detto comunque. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Nel Piano Tariffario manca l’attenzione al quoziente familiare, al di là di quanto affermato nel punto precedente dai colleghi Borrelli e - mi pare - Tonella in merito alla rivisitazione di tutto l’impianto. Quando si esaminerà tale opportunità, bisognerà tenere anche conto faccio un pensiero all’Assessore Michielon - degli aspetti attinenti al quoziente familiare. Evidentemente chi ha più figli, avrà un maggiore impatto tariffario, anche se arrivassimo ad una tariffa puntuale. Mi piacerebbe scatenare il Vicesindaco, anche se non è ancora presente in assemblea, - non so come mai non si sia ancora attivato - perché a pagina 25 sono citati quasi 20.000 euro per la raccolta delle deiezioni canine. Sarà opportuno che si attivi per fare in modo che questi 20.000 euro siano a spese dei proprietari di cani e non di chi cani non ha. Questa è una battuta. Nella relazione allegata al Piano Finanziario, a pagina 8, si legge che il rifiuto umido viene avviato prioritariamente all’impianto di Contarina, nonostante quanto è stato discusso in Terza Commissione la settimana scorsa. Credo che dal Consiglio dovrebbe uscire un ordine del giorno o comunque un indirizzo nel quale, a conferma di quanto affermato in Commissione, il conferimento del rifiuto umido non sia prioritario di Contarina, bensì del depuratore comunale, fino a sfruttarne tutta la capacità. Inviterei ad inserire nella delibera di approvazione Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 26/10/DCC 28.4.2010 questa piccola osservazione; altrimenti si andrebbe contro una conclusione unanime, cui eravamo giunti in sede di Terza Commissione. In merito al conferimento del rifuto umido, si legge: "Il materiale raccolto viene avviato a recupero dando priorità all’impianto di Contarina…"; e continua "…secondariamente presso l’impianto di depurazione del Comune…"; quindi si ribadisce il concetto che la priorità è di Contarina e, secondariamente, viene il nostro impianto. Dovrebbe essere l’opposto. PRESIDENTE: Non so se tecnicamente… Stiamo parlando di una presa d’atto. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Potremo parlarne nel corso del prossimo Consiglio. Mettiamo questo argomento all’ordine del giorno, poiché credo vada sottolineata la nostra contrarietà e vada quantomeno detto a Treviso Servizi che a noi questa cosa, così com’è, non piace. Il Presidente sospende la seduta per alcuni minuti per consentire al Consigliere Bolzonello di stilare un ordine del giorno di concerto con i Capigruppo di maggioranza. La seduta viene sospesa alle 21.01 e riprende alle h. 21.06. PRESIDENTE: Prego il Consigliere Bolzonello di dare lettura dell’ordine del giorno unitario, che modifica parzialmente il punto n. 8 all’ordine del giorno. Il Consigliere Bolzonello dà lettura del testo dell’ordine del giorno (Allegato C) che di seguito si riporta: Nella presa d’atto del piano finanziario approvato da Treviso Servizi S.r.l. e approvazione dell’impianto tariffario per l’anno 2010, Il Consiglio comunale dispone che quanto inserito a pagina 8 della relazione allegata al Piano Finanziario sia così rettificato: “dando priorità all’impianto comunale e secondariamente all’impianto di Contarina”. - escono Borrelli D., Tocchetto (pres. n. 34) Nessun altro intervenendo, il Presidente invita il Consiglio comunale a pronunciarsi, a scrutinio palese per alzata di mano, sull'ordine del giorno a firma dei Consiglieri Bolzonello (Città Mia-Treviso Civica), Mauro (Popolo della Libertà), Zampese (Lega Nord-Liga Veneta) consistente nel modificare, a pag. 8 della Relazione allegata al Piano Finanziario, la frase: “Il materiale raccolto viene avviato a recupero dando priorità all'impianto di Contarina che funge da mera stazione di travaso e secondariamente presso l'impianto di depurazione del Comune di Treviso dove lo stesso viene lavorato allo scopo di produrre energia elettrica” nel modo seguente: “Il materiale raccolto viene Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 26/10/DCC 28.4.2010 avviato a recupero dando priorità all’impianto comunale e secondariamente all’impianto di Contarina”. 1^ VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D., Tocchetto. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 33 Consiglieri. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvato ad unanimità di voti l’ordine del giorno sopra indicato. - rientra Tocchetto (pres. n. 35) Il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. 2^ VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 4 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Cianci. Si astengono dal voto n. 9 Consiglieri: Padovan, Camolei, Zuliani, Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA' Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 4 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Cianci. Si astengono dal voto n. 9 Consiglieri: Padovan, Camolei, Zuliani, Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 26/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1) di prendere atto del Piano Finanziario degli interventi relativi al Servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani che è stato trasmesso con nota in data 13.4.2010, ns. prot. n. 26985 del 13.4.2010 (allegato A e allegato B), in cui il soggetto gestore determina il fabbisogno di risorse finanziarie pari ad Euro 11.350.750,00=; 2) di determinare le tariffe TIA per l’anno 2010 per le utenze domestiche e non domestiche, come proposto nella parte G del piano finanziario di cui si è preso atto al punto 1); Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n.267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 27/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Rendiconto esercizio finanziario 2009. Riaccertamento dei residui attivi e passivi per la formazione del Conto del Bilancio. - esce Dotto (pres. n. 34) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Premesso che: - l’art. 228, comma 3, del D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., stabilisce che "prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui"; - l’art 40, comma 4, del Regolamento comunale di contabilità prevede che i residui attivi eliminati dalla contabilità siano annullati dal Consiglio comunale con apposito atto in sede di approvazione del Rendiconto; richiamati i Principi contabili per gli enti locali, emanati dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti Locali nel testo approvato il 18.11.2008 ed in particolare: - Principio contabile n. 2. Punti dal n. 27 al n.33 e dal n. 75 al n. 79; - Principio contabile n. 3. Punti dal n. 44 al n. 56, atteso che la Giunta comunale, con atto n. 105 del 19.3.2010, reso immediatamente eseguibile, ha approvato il riaccertamento dei residui attivi e passivi per la formazione del conto del bilancio 2009; ritenuto di richiamare in tutte le sue parti la suddetta deliberazione (Allegato A), il cui testo si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale, al fine di consentire al Consiglio comunale di determinare il mantenimento, la modifica e/o l’eliminazione delle poste a residui, operazioni propedeutiche alla formazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2009. Ciò premesso, udite, sul punto all’O.d.G. la relazione dell’Assessore di reparto nonché la conforme proposta della Giunta comunale; richiamati: - il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e s.m.i.; - il vigente Regolamento di Contabilità; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 27/10/DCC 28.4.2010 si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di prendere atto e confermare quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n. 105 del 19.3.2010, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (Allegato A), 2. di approvare esplicitamente l’elenco dei residui riaccertati allegato alla suddetta deliberazione di Giunta comunale, nel quale sono riportati, tra l’altro, anche i residui interamente o parzialmente annullati; 3. di disporre conseguentemente l’inserimento nel rendiconto 2009 delle risultanze del riaccertamento dei residui così come di seguito riepilogati: RIACCERTAMENTO RESIDUI AL 31.12.2009 – ANTE 2009 ATTIVI RESIDUI ATTIVI iniziali Variazione residui attivi RESIDUI ATTIVI riaccertati RESIDUI ATTIVI incassati Da riportare € € € € € 58.655.776,28 - 3.611.033,75 55.044.742,53 25.280.020,57 € € € € 85.420.798,37 - 3.838.665,60 81.582.132,77 32.211.804,54 € € 92.550.541,63 74.452.603,64 € € 95.581.614,82 72.362.996,19 29.764.721,96 PASSIVI RESIDUI PASSIVI iniziali Variazione residui passivi RESIDUI PASSIVI riaccertati RESIDUI PASSIVI pagati Da riportare € 49.370.328,23 RESIDUI DA RIPORTARE DALLA COMPETENZA ENTRATA ACCERTAMENTI RISCOSSIONI Da riportare € 18.097.937,99 SPESA IMPEGNI PAGAMENTI Da riportare € 23.218.618,63 __________________________________________________________________________ Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 27/10/DCC 28.4.2010 DISCUSSIONE CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Le delibere che seguono, sono delibere del rendiconto, approvate in Commissione ai sensi dell’art. 61, quindi senza voto contrario, per questioni di natura prettamente tecnica. Ove fosse necessario, potremo avvalerci della collaborazione della dottoressa Bassi. CONS. TONELLA (Partito Democratico): In riferimento alla questione precedentemente affrontata, in relazione al debito fuori bilancio, devo dire che c’è stato un lavoro sul riaccertamento dei residui e altresì devo dire, anche se in genere è di routine, che la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, sollecita per l’ennesima volta un’indagine ancora più approfondita. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Credo che una considerazione vada fatta: intanto abbiamo apprezzato che sia stata fatta un po’ di pulizia sui residui. Noi continuiamo a sostenere che probabilmente c’è ancora margine tanta altra pulizia e abbiamo anche la sensazione che potremmo trovare delle sorprese, ahimè, poco piacevoli. In ogni caso credo che prima prendiamo in mano le questioni, meglio è e mi riferisco a certe poste messe a residuo. Mi spiace, vista l'ora tarda, non si possa fare una elencazione e una discussione come questi temi avrebbero meritato; stiamo buttando via delle occasioni importanti per collaborare con l'Amministrazione. I residui passivi del 2009 sono 23 milioni di euro, significa che qualcuno aspetta 23 milioni di euro; probabilmente, qualche sofferenza, la stiamo creando. Immaginando di aver pagato il personale - come penso sia stato pagato - non so quanti altri soldi restino del bilancio comunale. Penso che i 23 milioni di residui siano tutto quello che avremmo dovuto pagare oltre alle spese di personale. Ciò vuol dire che nel 2009 abbiamo pagato quasi nessuno e quindi, qualche preoccupazione credo dovremmo prendercela, cominciando a fare una gran pulizia sui residui passati ma questo nulla c’entra con quelli del 2009. Inoltre si dovrebbero fare delle riflessioni sulle spese che si dovranno affrontare perché probabilmente, 23 milioni di residui passivi, qualche preoccupazione l’hanno creata. I residui attivi sono di importo inferiore, sono 18 milioni. In seguito dirò sul bilancio che anche gli Enti a noi superiori ci stanno trattando abbastanza male e questo qualcosa credo vorrà dire. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Un chiarimento. I residui passivi non sono debiti nei confronti di terzi, sono impegni, quindi non tutti i 23 milioni di residuo anzi, credo una parte minima, riguardano debiti, il resto riguarda impegni che sono stati presi dal Comune ma che non hanno ancora generato alcun debito nei confronti di terzi. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Per quanto ne so, residuo passivo vuol dire una somma impegnata, spendibile e non spesa. A mio parere 23 milioni di residuo Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 27/10/DCC 28.4.2010 passivo è un delitto, vuol dire che il Comune, probabilmente avrebbe potuto spendere 23 milioni, quindi metterli nell’economia della città. PRESIDENTE: Io credo che stiamo ragionando sul sesso degli angeli, è un impegno fatto, sono 23 milioni impegnati. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Sono residui passivi, cioè sono somme che si sarebbero potuto spendere e non sono ancora state spese. PRESIDENTE: Giusto per chiarire l’esegetica del termine chiedo al Segretario Generale di spiegare il significato di residui passivi. SEGRETARIO GENERALE: Come giustamente diceva il Sindaco, ci sono i Revisori dei Conti i quali sul rendiconto, come sul preventivo, sono i principi di questi strumenti. In ogni caso, il residuo passivo è un impegno non ancora pagato, quindi un’obbligazione assunta e non pagata, per motivi vari che vanno dal Patto di stabilità, a lavori in corso non ancora collaudati e tanti altri motivi. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Borrelli D., Dotto. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Caldato M., Zuliani, Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto Si astengono dal voto n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale, Caldato M., Zuliani, Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 27/10/DCC 28.4.2010 Si astengono dal voto n. 2 Consiglieri: Camolei, Padovan. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di prendere atto e confermare quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n. 105 del 19.3.2010, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento (Allegato A), 2. di approvare esplicitamente l’elenco dei residui riaccertati allegato alla suddetta deliberazione di Giunta comunale, nel quale sono riportati, tra l’altro, anche i residui interamente o parzialmente annullati; 3. di disporre conseguentemente l’inserimento nel rendiconto 2009 delle risultanze del riaccertamento dei residui così come di seguito riepilogati: RIACCERTAMENTO RESIDUI AL 31.12.2009 – ANTE 2009 ATTIVI RESIDUI ATTIVI iniziali Variazione residui attivi RESIDUI ATTIVI riaccertati RESIDUI ATTIVI incassati Da riportare € € € € € 58.655.776,28 - 3.611.033,75 55.044.742,53 25.280.020,57 € € € € 85.420.798,37 - 3.838.665,60 81.582.132,77 32.211.804,54 29.764.721,96 PASSIVI RESIDUI PASSIVI iniziali Variazione residui passivi RESIDUI PASSIVI riaccertati RESIDUI PASSIVI pagati Da riportare € 49.370.328,23 Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 27/10/DCC 28.4.2010 RESIDUI DA RIPORTARE DALLA COMPETENZA ENTRATA ACCERTAMENTI RISCOSSIONI Da riportare € € € 92.550.541,63 74.452.603,64 € € 95.581.614,82 72.362.996,19 18.097.937,99 SPESA IMPEGNI PAGAMENTI Da riportare € 23.218.618,63 __________________________________________________________________________ Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 28/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Rendiconto esercizio finanziario 2009 ed allegati. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Visti il Capo XIII del vigente Regolamento di Contabilità, nonché il Titolo VI del D. Lgs. n. 267/2000 e s.m.i., sulla base dei quali la dimostrazione dei risultati della gestione dell’esercizio concluso, avviene mediante il Rendiconto che comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio e per i quali gli schemi obbligatori sono riportati nel DPR 194/96 e s.m.i.; atteso che la Giunta comunale, con atto n. 106 del 19.3.2010, reso immediatamente eseguibile, ha approvato la proposta di rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2009 con la relazione dell’organo esecutivo e l’elenco dei conti presentati dagli Agenti Contabili; ritenuto di richiamare in tutte le sue parti la suddetta deliberazione (Allegato A), il cui testo si allega al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale, al fine di sottoporre gli schemi ed i relativi allegati al Consiglio comunale per la loro approvazione; rilevato che sono in corso le procedure per il riconoscimento di un debito fuori bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente con attestazione rilasciata in data 12.2.2010, per il quale esiste la copertura finanziaria e che conseguentemente lo stesso non pregiudica le risultanza del rendiconto 2009 e gli equilibri di bilancio; dato atto che è pervenuta la relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, di cui all’art. 239 del D. Lgs. n. 267/2000 e della quale il Consiglio comunale terrà debitamente conto (Allegato B), ciò premesso: udite, sul punto all’O.d.G. la relazione dell’Assessore di reparto nonché la conforme proposta della Giunta comunale; richiamati: il D. Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e s.m.i.; il vigente Regolamento di Contabilità; i principi contabili per gli enti locali, emanati dall’Osservatorio per la finanza e la contabilità degli Enti locali, nei testi approvati il 12 marzo e 18 novembre 2008; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 28/10/DCC 28.4.2010 Visto il parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnica e contabile, formulato sulla presente proposta di deliberazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. n. 267/2000, dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1) di prendere atto di quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 (Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, 2) di approvare il Rendiconto della Gestione dell’esercizio 2009 (Allegato C) redatto secondo quanto disposto dal T.U.E.L., formante parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, composto dai seguenti documenti: • Conto del Bilancio (art. 228 D. Lgs. n. 267/2000), compresi indicatori di efficacia ed efficienza e parametri di deficitarietà; • Conto Economico (art. 229 D. Lgs. n. 267/2000); • Prospetto di Conciliazione (art. 229 comma 9 D. Lgs. n. 267/2000); • Conto del Patrimonio (art. 230 D. Lgs. n.267/2000). e corredato da: • Relazione della Giunta comunale (Allegato D), redatta ai sensi dell’art. 231 del D. Lgs. n. 267/2000, comprendente tra l’altro la relazione per “il Patto di Stabilità” per l’anno 2009, le valutazioni economico/patrimoniali e le risultanze delle Società partecipate; • Relazione del Collegio dei Revisori, di cui all’art. 239 del T.U.E.L (Allegato B); • Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza, approvato dal Consiglio comunale in questa stessa seduta (Allegato E); 3) di dare atto che con deliberazione di Consiglio comunale approvata in questa stessa seduta è stato approvato l’elenco dei residui attivi e passivi anno 2009 ed antecedenti, mantenuti al 31.12.2009; 4) di dare atto che l’Avanzo di Amministrazione, pari ad € 6.659.374,57 è così distinto: Fondi non vincolati Fondi vincolati Fondi per finanziamento spese in conto capitale Fondi di ammortamento TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE € € € € € 4.234.518,06 2.098.465,41 326.391,10 0,00 6.659.374,57 Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 28/10/DCC 28.4.2010 5) di dare atto che il Conto del Patrimonio, redatto secondo l’art. 230 del TUEL, è stato determinato tenuto conto della gestione dell’inventario dei beni mobili ed immobili, le cui risultanze al 31.12.2009 coincidono; 6) di dare atto inoltre che: a) in data 30.09.2009 il Consiglio comunale, con provvedimento n. 45, esecutivo ai sensi di legge, ha effettuato la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi ed ha dato atto del permanere degli equilibri di bilancio, secondo quanto disposto dall’art 193 del D. Lgs. 267/2000 (Allegato F); b) i debiti riconosciuti dal Consiglio comunale nel corso dell’esercizio 2009 sono stati debitamente finanziati; c) allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento di un debito fuori bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente e per il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in modo tale da non pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali equilibri di bilancio; d) come attestato dai responsabili dei diversi Settori/Servizi non risultano noti altri debiti fuori bilancio al 31.12.2009, oltre a quello di cui alla lettera c); e) l’Ente non versa in condizioni di deficitarietà strutturale, così come da tabella dei parametri (Decreto Ministero dell’Interno del 29.9.2009) inserita nel fascicolo del Rendiconto (Allegato C); f) il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2008 è stato approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 10 del 30.04.2009, esecutiva ai sensi di legge; g) con deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 sono stati approvati: a) il Conto del Tesoriere che presenta alla data del 31.12.2009 un fondo di cassa pari ad € 31.385.661,48=; b) i conti degli Agenti Contabili, presentati nei termini e conservati agli atti i cui risultati sono concordi con le risultanze contabili registrate nella contabilità dell’Ente. L'Allegato G elenca i servizi e le attività gestite dagli agenti. Il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE CONS. MAURO (Popolo della Libertà): Anche questo punto all’ordine del giorno è stato visto in Commissione ed è stato approvato ai sensi dell’art. 61, quindi senza voti contrari in Commissione. Mi corre l’obbligo, visto che l’Assessore non ha possibilità di intervenire, di ringraziare gli uffici della Ragioneria e l’organo dei Revisori dei conti della preziosa collaborazione per la redazione di questo rendiconto. Il rendiconto è stato ovviamente messo agli atti; vorrei sottolineare, come già è stato fatto in Commissione, che l’avanzo di amministrazione è pari a 6.659.000, l’importo più basso degli ultimi esercizi. Questo è particolarmente importante in un momento in cui, anche in virtù di quanto abbiamo detto prima riguardo ai residui, è Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 28/10/DCC 28.4.2010 particolarmente difficile per il Comune far fronte ai propri impegni per la questione del Patto di Stabilità. Molto spesso è difficile utilizzare le risorse che si hanno proprio per non sforare il Patto. Un basso avanzo di amministrazione, come quest’anno, comunque contenuto, è un sinonimo di buona gestione delle risorse dell’Amministrazione. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, faccio presente che, tanto nel rendiconto quanto nella delibera di Giunta comunale 19 marzo 2010, nella relazione dei Revisore dei Conti non vi è alcuna traccia né menzione del debito fuori bilancio che abbiamo approvato con la delibera in data odierna. PRESIDENTE: Il Presidente del Collegio prende la parola per chiarimenti. PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: Ritornando ai 14.000 euro di prima, a pagina 4 in alto della nostra relazione, primo punto "sono in corso le procedure per il riconoscimento di un debito fuori bilancio dell’importo di euro 14.337,10 euro". È quello? SEGRETARIO GENERALE: Nel testo della delibera in approvazione, punto 6, lettera c): "Allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento del debito fuori bilancio di 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente e per il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in modo tale da non pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali equilibri di bilancio". Ci sono 8 euro di differenza. Sentiamo adesso il Responsabile della ragioneria. PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: La documentazione che noi abbiamo guardato, nel momento in cui si stava accertando, risale a un tempo anteriore rispetto a quello di queste modifiche, infatti tuttora "sono in corso le procedure per il riconoscimento". SEGRETARIO GENERALE: Dal punto di vista contabile non viene inficiato il rendiconto, è una segnalazione che verrà corretta. PRESIDENTE: È chiara la risposta? Il suo intervento, Consigliere Vitale, che cosa prefigura, qual è la domanda precisa? CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): La domanda precisa l’ho già fatta: Del debito fuori bilancio, approvato in data odierna nella presente seduta, non ve n’è nessuna menzione nella delibera della Giunta, nella Relazione dei Revisori dei conti, che è l’ultima cosa importante, tanto meno nella proposta di delibera attuale. PRESIDENTE: Io non so come funzioni la contabilità pubblica, ma nella contabilità privata, una roba del genere diventa un risconto passivo che si porta nel bilancio successivo. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 28/10/DCC 28.4.2010 CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, lei è sicuro di queste cose che dice? PRESIDENTE: Per quanto riguarda la contabilità..? CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Quella pubblica. PRESIDENTE: Nella pubblica non lo so. SEGRETARIO GENERALE: La risposta è già stata data: c’è il Presidente del Collegio dei Revisori che è l’organo deputato al controllo dei conti, e il Responsabile di ragioneria. Ogni cosa ulteriore mi sembra superflua. PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI REVISORI: Tutte e due esatte, nel senso che c’è in corso un accertamento e quindi il valore può essere variato. Non è quello definitivo. Quello definitivo è quello della delibera di oggi. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): La proposta di delibera che dovremmo approvare ora, contiene l’indicazione di un importo diverso da quanto è stato approvato due ore fa. Questa è una gabola che, se voi metterete a posto, siamo anche disposti a comprendere, ma rispetto alla correttezza dei documenti, qualche problema lo avremmo. Avrei alcune domande da porre. Capisco che l’Assessore è assente e quindi bisognerà prenderne atto. Vi sono 1.222.000 euro di crediti inesigibili; minori entrate per il servizio gas pari a euro 572.000, minori entrate di ICI prima casa per gli anni 20082009 per euro 1.376.000 – è probabile che in queste situazioni lo Stato centrale non ci aiuti molto -. Inoltre dovremo fare un po' di ordine sulla questione della contabilità afferente ai PEEP. Ci sono diverse poste in bilancio che attengono al PEEP, alcune anche molto vecchie: credo sia tempo di sistemarle. La Regione ci dà 179.000 euro in meno per quanto attiene il sostegno alla locazione, equivalenti a circa metà dell’importo che avevamo immaginato di avere: queste sono valutazioni politiche che credo vadano ampiamente fatte. Nel 2009 abbiamo speso 49.000 euro di apertura e chiusura cancelli parco. Capisco che è un servizio delicatissimo perché bisogna aprire e chiudere un parco ma la domanda è: tra le tante persone che stiamo sostenendo finanziariamente con aiuti per l’affitto della casa o con altri tipi di intervento economico, è possibile che non vi sia nessuno che possa svolgere questo servizio? Non pretendo una risposta immediata, è una valutazione da fare. L'Assessore alle Politiche Sociali so essere attento a questi tipi di problematiche e credo che un pensiero si potrebbe anche fare. Rivendico al nostro Gruppo, finalmente, l’operatività dell’Ufficio Europa. Ricordo che sull’ufficio Europa, in sede di bilancio preventivo del 2009, avevamo presentato un emendamento accolto dal Consiglio, quindi questo dato politico, se consentite, ce lo portiamo a casa come nostro merito. Infine si dovrebbe discutere sul tema degli alloggi di proprietà pubblica; argomento che, spero, affronteremo in Quarta Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 28/10/DCC 28.4.2010 Commissione perché anche questo, secondo me, libera delle risorse importanti, proprio alle persone che stiamo assistendo. CONS. CALDATO M. (Partito Democratico): Farò un intervento di carattere politico, non tecnico, in quanto ritengo che, nel momento in cui noi andiamo ad approvare il rendiconto esercizio finanziario, ci debba essere un impegno concreto da parte dell’Amministrazione a non limitarsi ad esaminare solo gli aspetti finanziari e contabili. Chiedo che l’Amministrazione di Treviso prenda in considerazione il fatto di redigere, almeno per la prossima volta, il bilancio sociale che, secondo me, è fondamentale perché lo dobbiamo considerare come un documento attraverso il quale un Ente pubblico, come il Comune, illustra gli esiti della sua attività. Questo impegno deve essere esplicitato in questo momento, in quanto stiamo approvando il rendiconto, un impegno che nasce dalla consapevolezza che esistono diverse categorie di persone, che hanno un diritto riconosciuto, o interesse, a sapere quali sono le ricadute o gli effetti, cioè ciò che l’Ente produce nei confronti di ogni singolo soggetto. L’Ente quindi, per rendere conto degli effetti e del proprio operato sulle diverse categorie di persone, non può esimersi dal coinvolgerli per individuare assieme, quali siano questi effetti; attraverso il bilancio sociale. L’Ente in tale modo, rende espliciti i risultati della sua attività, confrontandola con gli obiettivi dichiarati. Il bilancio sociale diventerebbe uno strumento importante, accanto al bilancio ambientale, in quanto l’Amministrazione farebbe un’attività per condividere con i cittadini anche le strategie, le politiche intraprese, per comunicare i risultati raggiunti, secondo uno spirito di alleanza democratica, considerando il bilancio, in un’accezione estesa, dove gli azionisti di riferimento diventano i cittadini i quali, attraverso le informazioni che l’Amministrazione saprà dare, potranno disporre di un ulteriore strumento. Ritengo che un impegno concreto nel redigere il bilancio sociale e ambientale da parte di questa Amministrazione, possa essere uno strumento concreto di governance di carattere organizzativo e gestionale con la possibilità per l’Amministrazione di esprimere i valori fondanti dell’Ente stesso. Questa eventuale scelta da parte dell’Amministrazione comunale, potrà dar luogo anche ad una sorta di accreditamento particolare. CONS. CAMOLEI (Per Treviso – U.D.C.): In Commissione ci eravamo astenuti, però alla luce di quanto è emerso, rivolgendomi al Presidente del Collegio dei Revisori, non mi sento di votare a favore di questa proposta. Il punto 6, lettera c) della presente proposta di delibera dal mio punto di vista parla estremamente chiaro: qui non c’è dubbio sull’importo. Mi spiace perché capisco che è un formalismo, però non siamo in una sede in cui possiamo tralasciare i dettagli, visto quello che rappresentiamo qui dentro. La frase "Allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento del debito fuori bilancio di euro 14.337,10..." riporta un dato ben preciso, non dà adito ad interpretazioni sull’importo, segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente, per il quale risultano già "accantonate le risorse a copertura". Quindi, anche qui c’è una certezza del debito. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 28/10/DCC 28.4.2010 Non è il mio gioco infierire su un errore formale ma il mio Gruppo voterà contro all’approvazione della delibera. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Esprimo la posizione e faccio un chiarimento. Non si tratta di una questione formale. Non c’è nella delibera che oggi stiamo approvando, alcun riferimento temporale e numerico - numero di delibera o di segnalazione - che possa identificare il debito fuori bilancio qui riportato. Si fa riferimento genericamente ad una segnalazione di questo debito di 14.337,10. Questo debito non esiste agli atti. Non c’è perché non è stato approvato. Quindi, questa delibera, così come è stata presentata, a mio avviso non va bene perché non dà la possibilità di individuare qual è l’oggetto del debito: si parla solo di numeri che non corrispondono. Non è tanto la questione di un formalismo e di un accanimento, semplicemente manca la possibilità di individuare il debito individuato solo nell’ammontare. Siccome non l’abbiamo approvato (non l’avete approvato), questa delibera non va bene. Esprimerò parere contrario per conto del mio gruppo. CONS. TONELLA (Partito Democratico): Accanto a queste ultime osservazioni, che condividiamo, esprimiamo il nostro voto contrario, richiamando le ragioni che, già in sede di preventivo, avevamo sollevato. Pur riconoscendo il senso positivo del fatto che alcuni nostri emendamenti sono stati accolti e dimostrata una disponibilità per rafforzare alcuni indirizzi - sia di natura sociale che culturale - noi ritenevamo che con l’avanzo di esercizio, seppur ridotto, si potessero sperimentare o comunque fare altre scelte, richiamando una delle ragioni per cui, in discussione di preventivo, votammo contrari come ad esempio all’aliquota IRPEF comunale. Non richiamo altri aspetti che più volte abbiamo sollevato sulla pianificazione ambientale, sulla ricerca di fondi, usando canali europei, eccetera. Ribadiamo il nostro voto contrario. - rientra Borrelli D. (pres. n. 35) Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello, il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Dotto. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 13 Consiglieri: Camolei, Padovan, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi, Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 28/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 13 Consiglieri: Camolei, Padovan, Borrelli D., Vitale, Bolzonello, Rosi, Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1) di prendere atto di quanto contenuto nella deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 (Allegato A), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, 2) di approvare il Rendiconto della Gestione dell’esercizio 2009 (Allegato C) redatto secondo quanto disposto dal TUEL, formante parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, composto dai seguenti documenti: • Conto del Bilancio (art. 228 D. Lgs. n. 267/2000), compresi indicatori di efficacia ed efficienza e parametri di deficitarietà; • Conto Economico (art. 229 D. Lgs. n. 267/2000); • Prospetto di Conciliazione (art. 229 comma 9 D. Lgs. n. 267/2000); • Conto del Patrimonio (art. 230 D. Lgs. n. 267/2000). e corredato da: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 28/10/DCC 28.4.2010 • Relazione della Giunta comunale (Allegato D), redatta ai sensi dell’art. 231 del D. Lgs. n. 267/2000, comprendente tra l’altro la relazione per “il Patto di Stabilità” per l’anno 2009, le valutazioni economico/patrimoniali e le risultanze delle Società partecipate; • Relazione del Collegio dei Revisori, di cui all’art. 239 del TUEL (Allegato B); • Elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza, approvato dal Consiglio comunale in questa stessa seduta (Allegato E); 3) di dare atto che con deliberazione di Consiglio comunale approvata in questa stessa seduta è stato approvato l’elenco dei residui attivi e passivi anno 2009 ed antecedenti, mantenuti al 31.12.2009; 4) di dare atto che l’Avanzo di Amministrazione, pari ad € 6.659.374,57 è così distinto: Fondi non vincolati Fondi vincolati Fondi per finanziamento spese in conto capitale Fondi di ammortamento TOTALE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE € € € € € 4.234.518,06 2.098.465,41 326.391,10 0,00 6.659.374,57 5) di dare atto che il Conto del Patrimonio, redatto secondo l’art. 230 del TUEL, è stato determinato tenuto conto della gestione dell’inventario dei beni mobili ed immobili, le cui risultanze al 31.12.2009 coincidono; 6) di dare atto inoltre che: a) in data 30.09.2009 il Consiglio comunale, con provvedimento n. 45, esecutivo ai sensi di legge, ha effettuato la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi ed ha dato atto del permanere degli equilibri di bilancio, secondo quanto disposto dall’art 193 del D. Lgs. 267/2000 (Allegato F); b) i debiti riconosciuti dal Consiglio comunale nel corso dell’esercizio 2009 sono stati debitamente finanziati; c) allo stato degli atti sono in corso le procedure per il riconoscimento di un debito fuori bilancio di € 14.337,10 segnalato dal Dirigente del Settore Ambiente e per il quale risultano già accantonate le risorse a copertura, in modo tale da non pregiudicare le risultanze del rendiconto 2009 né gli attuali equilibri di bilancio; d) come attestato dai responsabili dei diversi Settori/Servizi non risultano noti altri debiti fuori bilancio al 31.12.2009, oltre a quello di cui alla lettera c); e) l’Ente non versa in condizioni di deficitarietà strutturale, così come da tabella dei parametri (Decreto Ministero dell’Interno del 29.9.2009) inserita nel fascicolo del Rendiconto (Allegato C); f) il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2008 è stato approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 10 del 30.04.2009, esecutiva ai sensi di legge; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 10 N. 28/10/DCC 28.4.2010 g) con deliberazione di Giunta comunale n. 106 del 19.3.2010 sono stati approvati: a) il Conto del Tesoriere che presenta alla data del 31.12.2009 un fondo di cassa pari ad € 31.385.661,48=; b) i conti degli Agenti Contabili, presentati nei termini e conservati agli atti i cui risultati sono concordi con le risultanze contabili registrate nella contabilità dell’Ente. L'Allegato G elenca i servizi e le attività gestite dagli agenti. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 29/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Variazione al Bilancio di Previsione 2010, Pluriennale 2010/2012 ed allegati. Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Premesso che con delibera consiliare n. 70 del 18.12.2009 il Consiglio comunale ha approvato il "Bilancio di previsione di competenza per l’esercizio finanziario 2010, corredato dalla relazione previsionale e programmatica 2010/2012, dal bilancio pluriennale 2010/2012 e dagli altri allegati di cui all’art. 172 del D. Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii"; rilevato che nella presente seduta di Consiglio è stata posta in discussione la deliberazione avente ad oggetto: "Programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici 2010-2012: variazione e modifiche – prima variazione" e che è pertanto necessario apportare le conseguenti variazioni al bilancio di previsione; preso atto che le variazioni da apportare al Bilancio 2010, Pluriennale 2010/2012 ed allegati vengono dettagliate nei prospetti Allegato A (Entrate) e Allegato B (Spese), parti integranti e sostanziali del presente provvedimento e sono esclusivamente derivanti dalla citata modifica al programma delle opere pubbliche; dato atto inoltre che le modifiche nelle poste non alterano gli equilibri di bilancio e che i flussi di cassa conseguenti alle variazioni di cui alla presente deliberazione sono programmati al fine di consentire il mantenimento di un saldo finanziario compatibile con gli obiettivi del Patto di Stabilità; dato atto che sarà richiesto il parere al Collegio dei Revisori dei conti; ciò premesso, visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000, dal Dirigente Responsabile del Settore Ragioneria; Visto il D.Lgs. n. 267 del 18.8.2000 e ss.mm.ii. con particolare riferimento all’art. 175; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di approvare la variazione al bilancio di previsione 2010 e Pluriennale 2010/2012, rappresentata per codici e descrizioni negli Allegati A e B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; 2. di dare atto che: • con l’approvazione delle presenti variazioni viene rispettato il pareggio finanziario del bilancio, compresi i vincoli di destinazione delle diverse entrate; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 29/10/DCC 28.4.2010 • i flussi di cassa relativi alla presente variazione sono programmati al fine di consentire il mantenimento di un saldo finanziario compatibile con gli obiettivi del Patto di Stabilità; • viene contestualmente aggiornata, per quanto necessiti, la relazione previsionale e programmatica 2010/2012; 3. di comunicare il presente provvedimento al Tesoriere comunale per il seguito di competenza a cura del Servizio Ragioneria. Il Presidente apre quindi la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE CONS. MAURO (Popolo della Libertà): La proposta deliberativa è stata esaminata in sede di Prima Commissione ed è stata approvata all’unanimità. In sostanza, la proposta valuta gli aspetti economici della delibera riguardante il Programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici 2010/2012: variazioni e modifiche, di cui abbiamo discusso poco fa e che l’Assessore Basso ha precedentemente illustrato. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Dotto. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Vitale, Bolzonello, Rosi, Zuliani, Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto. Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA' Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 23 Consiglieri. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 29/10/DCC 28.4.2010 Esprimono voto contrario n. 10 Consiglieri: Vitale, Bolzonello, Rosi, Zuliani, Caldato M., Negro, Manildo, Grigoletto, Tonella, Tocchetto. Si astiene dal voto il Consigliere Borrelli D. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale, visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di approvare la variazione al bilancio di previsione 2010 e Pluriennale 2010/2012, rappresentata per codici e descrizioni negli Allegati A e B, parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; 2. di dare atto che: • con l’approvazione delle presenti variazioni viene rispettato il pareggio finanziario del bilancio, compresi i vincoli di destinazione delle diverse entrate; • i flussi di cassa relativi alla presente variazione sono programmati al fine di consentire il mantenimento di un saldo finanziario compatibile con gli obiettivi del Patto di Stabilità; • viene contestualmente aggiornata, per quanto necessiti, la relazione previsionale e programmatica 2010/2012; 3. di comunicare il presente provvedimento al Tesoriere comunale per il seguito di competenza a cura del Servizio Ragioneria. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 30/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Consorzio Intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Scioglimento. Determinazioni (nomina commissario straordinario). - rientra Dotto (pres. n. 36) Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Il Consorzio Intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è stato costituito con decreto prefettizio n. 4115/div. 2^ in data 18.6.1974 fra i Comuni di Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Maserada sul Piave, Mogliano Veneto, Monastier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, S. Biagio di Callalta, Silea, Treviso, Villorba e Zero Branco, e da molti anni ha cessato ogni attività di smaltimento dei rifiuti. Con nota del 1° marzo 2010, in atti prot. 16251, i liquidatori del Consorzio hanno trasmesso il verbale dell'assemblea consortile tenutasi il 24.2.2010, nel corso della quale è stata esaminata la proposta congiunta dei Comuni di Treviso e Roncade di nomina di un Commissario straordinario, in sostituzione dell'attuale Collegio dei liquidatori il cui mandato risulta carente soprattutto per la mancanza dei necessari poteri per il prosieguo delle operazioni di messa in sicurezza delle ex discariche e di valutazione della loro riconversione. Si ritiene pertanto opportuno confermare l’iter procedimentale per il formale scioglimento e liquidazione definitiva del Consorzio ed affidare ai Comuni di Treviso, quale detentore delle maggiori quote nel Consorzio, ed al Comune di Roncade, quale Comune nel cui territorio sono ubicate le ex discariche, il mandato a sostituire l’attuale collegio dei liquidatori provvedendo congiuntamente alla nomina del Commissario straordinario, il quale dovrà procedere ai lavori ed alle attività meglio precisate nella parte dispositiva della presente deliberazione. Dato atto che il “Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani” (nel seguito definito “Consorzio”), costituito con decreto prefettizio n. 4115/div. 2^ in data 18.6.1974 fra i Comuni di Breda di Piave, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Maserada sul Piave, Mogliano Veneto, Monastier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol, Quinto di Treviso, Roncade, S. Biagio di Callalta, Silea, Treviso, Villorba e Zero Branco, da molti anni ha cessato ogni attività di smaltimento dei rifiuti; rilevato: - che lo Statuto del Consorzio non contiene alcuna previsione in ordine alla liquidazione dell’Ente; - l’art. 1 della L.R. n. 31 del 2.12.1991 esclude in materia qualsiasi competenza della Regione Veneto, la quale non competenza è stata confermata anche in recenti incontri avuti dal Comune di Roncade con dirigenti regionali; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 30/10/DCC - - 28.4.2010 non appare applicabile al caso di specie la procedura prevista dalla normativa statale relativa alla “revisione dei consorzi” in quanto viene disciplinata la procedura di “trasformazione” dei consorzi operanti e non la liquidazione di quelli cessati e non ancora liquidati; con nota del 23.10.1995 prot. n. 50795 il Comune di Treviso ha prospettato alla locale Prefettura, che ha confermato, l’ipotesi che le operazioni di scioglimento fossero attuate da un collegio di liquidatori sui cui nominativi ci fosse l’assenso di tutti gli Enti consorziati; dato atto: - che il Comune di Treviso, ente con la maggiore quota consortile, si è fatto promotore con deliberazione di Consiglio comunale n. 17 del 23.2.1995 e con deliberazione di Giunta comunale n. 467 del 2.5.1996 dello scioglimento del Consorzio e della nomina e costituzione di un collegio di liquidatori (allora composto dai signori: d.ssa Guerresco Lina, dott. Romano Marcello, dott. Brunino Elisa), demandando agli stessi le funzioni connesse alla ricostruzione della situazione economica, in termini di debiti e di crediti, e patrimoniali, con oneri professionali posti a carico del patrimonio consortile; - che, su richiesta del Comune di Treviso agli Enti consorziati di esprimere il loro assenso sulla soluzione proposta, tutti gli Enti interessati hanno espresso il loro assenso sulla procedura e sui nominativi indicati; atteso che il Comune di Treviso con la deliberazione di Giunta comunale n. 1020 del 21.8.1996 ha provveduto alla sostituzione di un componente del collegio dei liquidatori (attualmente il collegio di liquidatori è composto dalla d.ssa Lina Guerresco e dal rag. Renato Marian); premesso che: - nel territorio del Comune di Roncade - località S. Cipriano - lungo la strada C. Augusta nei primi anni ‘80 il Consorzio ha gestito n. 3 discariche di rifiuti solidi urbani denominate “Ex Dal Ben” “Ex Brunelli” ed “Ex Canuto”; - in data 18.6.2002 con nota al Comune di Roncade prot. n. 10567 il Consorzio ha presentato il “Piano di caratterizzazione ed analisi di rischio” delle suddette ex discariche elaborato dallo Studio di Geologia del dott. Alessio Fileccia in ottemperanza a quanto disposto dal D.M. 471/99; - a seguito della Conferenza di Servizi svoltasi in data 21.1.2003 per l’esame e l’approvazione del Piano di caratterizzazione ed analisi di rischio delle ex discariche lungo Via C. Augusta presentato dal Consorzio, è stata emessa dal Comune di Roncade a carico del suddetto Consorzio l’Ordinanza n. 6 del 6.3.2003 al fine di completare ed integrare il succitato Piano di Caratterizzazione; - in data 28 luglio 2003 il Consorzio, in ottemperanza alla citata Ordinanza n. 6 del 6.3.2003 e successiva proroga n. 12 del 30.4.2003, ha presentato al Comune di Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 30/10/DCC - - - - - - - - - 28.4.2010 Roncade i nuovi elaborati di completamento ed integrazione del Piano di Caratterizzazione; a seguito della Conferenza di Servizi svoltasi in data 19.9.2003 per l’esame e l’approvazione delle integrazioni al Piano di caratterizzazione ed analisi di rischio delle ex discariche lungo Via C. Augusta presentate dal Consorzio, è stata emessa dal Comune di Roncade a carico del suddetto Consorzio l’Ordinanza n. 29 del 29.10.2003 al fine di completare con ulteriori elementi di indagine il succitato Piano di Caratterizzazione; in data 12 gennaio 2004 il Consorzio in ottemperanza alla citata Ordinanza n. 29 del 29.10.2003 ha presentato quanto richiesto; in data 11.3.2004 con nota del Comune di Roncade prot. 3513 del 1.3.2004 è stata convocata la Conferenza di Servizi ai fini dell’esame e dell’approvazione definitiva della suddetta relazione e del Piano di Caratterizzazione, dandone comunicazione al Consorzio con nota protocollo n. 3517 del 1.3.2004 ed ai proprietari dei siti interessati con nota protocollo n. 3517 del 1.3.2004; in data 25.6.2004 il Comune di Roncade ha emesso l’Ordinanza n. 16 e la successiva proroga n. 22 del 13.10.2004 nei confronti del Consorzio al fine di dare avvio alle procedure di caratterizzazione del sito così come stabilito dalla Conferenza di servizi riunitasi l’11.3.2004; alla fine del 2004 e nei primi giorni del 2005 il Consorzio comunicava al Comune di Roncade e ai proprietari dei siti che entro il 10 gennaio sarebbero iniziate le operazioni di sondaggio nei siti delle ex discariche secondo la planimetria approvata dalla Conferenza di Servizi; a causa di un lungo contenzioso con la Ditta Fornaci del Sile (proprietaria di uno dei tre siti interessati) circa l’occupazione delle aree di proprietà per l’esecuzione dei sondaggi necessari all’attività di caratterizzazione, le indagini vere e proprie hanno avuto inizio solo nel maggio 2007; in data 29 ottobre 2007 il Consorzio ha presentato al Comune di Roncade gli esiti della Caratterizzazione; in data 28 gennaio 2008 si è svolta presso il Settore Ecologia della Provincia di Treviso un incontro tecnico per l’esame degli esiti della Caratterizzazione a cui hanno preso parte il tecnico ed i rappresentanti del Consorzio, i tecnici del Comune di Roncade, della Provincia di Treviso e dell’Arpav; in data 20 maggio 2008 il Comune di Roncade ha trasmesso al Consorzio il Verbale della suddetta riunione dalle cui conclusioni è emersa la necessità dell’esecuzione di ulteriori indagini sui siti, in particolar modo sulla copertura delle discariche nonchè un nuovo monitoraggio delle acque di falda; a seguito della richiesta, fatta dal Comune di Roncade in data 7.1.2009, al tecnico incaricato del Consorzio di notizie circa l’avvenuta esecuzione delle analisi concordate in sede di riunione tecnica del 28 gennaio 2008, con nota 13 gennaio 2009 il tecnico stesso ha risposto che tali analisi non sono mai state eseguite; con nota prot. 15543 (Roncade) e 56931 (Treviso) i Sindaci dei Comuni di Roncade e di Treviso hanno chiesto al collegio di liquidatori di attuare entro un Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 30/10/DCC - - - - 28.4.2010 prefissato termine le indagini tecniche necessarie per portare a compimento in tempi brevi il procedimento amministrativo per la caratterizzazione delle ex discariche ed il conseguente definitivo progetto di bonifica delle stesse verificando la possibilità di accedere ad eventuali contributi messi a disposizione dalla Regione per gli interventi sulle ex discariche (ciò anche al fine di valutare la fattibilità della riconversione delle aree per la produzione di energia rinnovabile); con nota 16.9.2009 il collegio di liquidatori ha riscontrato, tra l’altro, che non è assolutamente neppure pensabile l’attuazione di quanto richiesto nel termine fissato e che i liquidatori non hanno alcun potere per avviare interventi di bonifica e di riconversione delle aree, sia per carenze di mandato assembleare sia per impossibilità oggettiva dovuta alla indisponibilità di tutti i siti da indagare; dato atto che: non risulta possibile assicurare in questa fase di liquidazione il regolare funzionamento degli Organi previsti dallo Statuto del Consorzio, data la pluralità degli Enti consorziati, e non viene ritenuto né conveniente né perseguibile la ricostituzione del Consorzio che ha cessato i propri compiti istituzionali per i quali era sorto; è emersa la necessità di effettuare le operazioni di messa in sicurezza delle suddette discariche prima di procedere allo scioglimento e liquidazione del Consorzio con l’alienazione della “ex Canuto “; occorre superare i problemi esposti dal collegio di liquidatori; appare opportuno e necessario attribuire ad un organo straordinario i poteri specifici per validamente portare a compimento lo scioglimento del Consorzio; dato atto inoltre che l’art. 2, comma 186, della L. 23.12.2009 n. 191 stabilisce che in relazione alle riduzioni dei contributi ordinari, i Comuni debbono adottare una serie di misure di contenimento della spesa, tra cui la soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali; verosimilmente detta norma intende riferirsi ai consorzi di cui all’art. 31 del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 (Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali), aventi natura di forma associativa costituita per la gestione unitaria di servizi e funzioni di titolarità degli enti locali; l’art. 1, comma 2, del D.L. 25.1.2010 n. 2 ha previsto che (anche) la disposizione di cui al predetto comma 186 si applica a decorrere dal 2011 ai singoli enti per i quali ha luogo il rinnovo del rispettivo consiglio, con efficacia dalla data del medesimo rinnovo; ritenuto a tal fine utile che sia individuato un Commissario straordinario, in sostituzione dell’organo di liquidazione, con poteri adeguati ed in possesso dell’esperienza tecnica necessaria a reperire le risorse per la messa in sicurezza delle aree, anche mediante la riconversione delle stesse, a gestire i relativi lavori di messa in sicurezza, alla alienazione dell’area consortile “ex Canuto" ed infine provvedere alla liquidazione del Consorzio; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 30/10/DCC 28.4.2010 ritenuto pertanto opportuno confermare l’iter procedimentale per il formale scioglimento e liquidazione definitiva del Consorzio in parola ed affidare al Comune di Treviso, quale detentore delle maggiori quote nel Consorzio, ed al Comune di Roncade, quale Comune nel cui territorio sono ubicate le ex discariche, il mandato a sostituire per le ragioni esposte l’attuale collegio di liquidatori provvedendo congiuntamente alla nomina del Commissario straordinario il quale dovrà procedere ai lavori ed alle attività indicate nella parte dispositiva della presente deliberazione; visto lo Statuto del Consorzio; visto il Testo Unico Enti Locali approvato con D. Lgs. 18.8.2000 n. 267; visti i pareri formulati sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, rispettivamente: - dal Dirigente del Settore Ragioneria e Finanze, - dal Responsabile del Servizio Finanziario; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all'ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di confermare, per le ragioni espresse in narrativa, l’iter procedimentale volto allo scioglimento ed alla liquidazione definitiva del “Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani” e per l’effetto: a) dare mandato congiunto ai Comuni di Treviso e di Roncade di sostituire il collegio di liquidatori con un Commissario straordinario perché provveda, con fase liquidatoria: • ai lavori di messa in sicurezza delle ex discariche, reperendo le relative risorse a mezzo di finanziamenti pubblici o, qualora non reperibili in tempi congrui o risulti economicamente più vantaggioso per il Consorzio, con gli introiti finanziari che tengano conto degli esiti del progetto preliminare di cui al punto successivo; • nel caso di cui all’ultima parte del punto precedente, alla redazione di un progetto preliminare per la riconversione delle aree per la produzione di energia rinnovabile a mezzo di impianti fotovoltaici con l’utilizzo di eventuali finanziamenti pubblici e/o privati; • a tutti gli adempimenti connessi allo scioglimento: accertamento dello stato di consistenza patrimoniale, cessione dell’area di proprietà consortile, ripartizione delle quote patrimoniali e definizione dei rapporti giuridici attivi e passivi fra i consorziati, esistenti e/o pendenti alla data dello scioglimento, ecc.; • di porre a carico del patrimonio consortile gli oneri professionali del Commissario straordinario; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 30/10/DCC 28.4.2010 b) di approvare l’attribuzione al Commissario straordinario dei poteri che lo Statuto del Consorzio prevede per l’Assemblea consorziale, per il Consiglio Direttivo e per il Presidente necessari e finalizzati al compimento delle azioni indicate nella precedente lettera a), fatte salve le competenze che residuano ai Comuni consorziati come indicate nel successivo punto 3; 2. tutte le attività svolte dal Commissario straordinario dovranno essere rendicontate in appositi verbali; 3. i verbali di cui al precedente punto 2, l’inventario, le risultanze della liquidazione e lo schema di atto di scioglimento del Consorzio, nonché il progetto preliminare per la riconversione delle aree dovranno essere approvati dai Comuni consorziati su proposta del Commissario straordinario; ad avvenuta approvazione, spetterà al Sindaco o suo delegato sottoscrivere l’atto di scioglimento del Consorzio; 4. la scrivente Amministrazione Comunale dichiara di essere disponibile all’acquisizione dell’area (ex discarica) di proprietà del Consorzio, da destinare alla realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia pulita, dando atto che l'eventuale spesa sarà assunta con successivo provvedimento. Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. DISCUSSIONE CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Nessuno si offenda se tratterò come una sciatteria questa proposta di deliberazione. Credo che il Consiglio comunale abbia una dignità tale per cui in questa sede non possono arrivare atti di siffatta confezione. Si parla dello scioglimento di un Consorzio, operazione che va avanti dall’anno 1995, attraversando quindi tre mandati e metà del quarto. Mi piacerebbe capire dal 1995 ad oggi quanto abbiamo dovuto spendere. Non c’è neppure il Piano finanziario. Nominiamo questo commissario con i poteri dello Statuto del Consorzio, senza conoscerne almeno il nome. Dico "sciatteria" anche dal punto di vista formale perché scriviamo al punto 1 del deliberato che diamo mandato al Comune: "Il Consiglio comunale dà mandato al Comune…". Ma cosa vuol dire? Il Consiglio comunale darà mandato all’Amministrazione, alla Giunta, non dà mandato al Comune. Inoltre, al punto 4 del deliberato scriviamo: "La scrivente Amministrazione comunale dichiara di essere disponibile all’acquisizione dell’area". Che significa in una delibera: "La scrivente Amministrazione comunale dichiara di essere disponibile Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 30/10/DCC 28.4.2010 all’acquisizione dell’area?". Sarà il Consiglio comunale semmai a dire: "si impegna, dichiara, invita…" Ne usciamo impauriti tutti noi e me ne dispiace perché credo a questo nostro incarico e sono convinto che la città ha bisogno del nostro impegno si prega di lasciare da parte la sciatteria. SEGRETARIO GENERALE: Da un punto di vista sostanziale e giuridico la deliberazione ha i requisiti per poter proseguire. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): In Commissione ho votato a favore. Da anni non opera più - Roncade ha i siti - deve essere bonificato, chi paga? Necessita un liquidatore, necessita un commissario. Il Consigliere Bolzonello tuttavia ha parlato con molta serietà e sarebbe giusto che gli rispondesse l’Assessore Zugno e questa delibera fosse rinviata a prossima discussione. PRESIDENTE: Arguisco che la sua dichiarazione di voto è per l’astensione. L’Assessore Zugno non è presente. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Chiederei di rinviare l'argomento perché sarebbe interessante sentire in proposito l’Assessore Zugno. Se il Presidente ritiene impossibile il rinvio della deliberazione, mi adeguerò. PRESIDENTE: Non sono io che ritengo impossibile o meno rinviare la deliberazione. Nessun altro intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 3 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale. Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Borrelli D., Cianci. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 30/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della votazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 3 Consiglieri: Rosi, Bolzonello, Vitale. Si astengono dal voto n. 11 Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Camolei, Padovan, Borrelli D., Cianci. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza dei componenti del Consiglio l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di confermare, per le ragioni espresse in narrativa, l’iter procedimentale volto allo scioglimento ed alla liquidazione definitiva del “Consorzio intercomunale di Treviso per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani” e per l’effetto: a) dare mandato congiunto ai Comuni di Treviso e di Roncade di sostituire il collegio di liquidatori con un Commissario straordinario perché provveda, con fase liquidatoria: • ai lavori di messa in sicurezza delle ex discariche, reperendo le relative risorse a mezzo di finanziamenti pubblici o, qualora non reperibili in tempi congrui o risulti economicamente più vantaggioso per il Consorzio, con gli introiti finanziari che tengano conto degli esiti del progetto preliminare di cui al punto successivo; • nel caso di cui all’ultima parte del punto precedente, alla redazione di un progetto preliminare per la riconversione delle aree per la produzione di energia rinnovabile a mezzo di impianti fotovoltaici con l’utilizzo di eventuali finanziamenti pubblici e/o privati; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 30/10/DCC 28.4.2010 • a tutti gli adempimenti connessi allo scioglimento: accertamento dello stato di consistenza patrimoniale, cessione dell’area di proprietà consortile, ripartizione delle quote patrimoniali e definizione dei rapporti giuridici attivi e passivi fra i consorziati, esistenti e/o pendenti alla data dello scioglimento, ecc.; • di porre a carico del patrimonio consortile gli oneri professionali del Commissario straordinario; b) di approvare l’attribuzione al Commissario straordinario dei poteri che lo Statuto del Consorzio prevede per l’Assemblea consorziale, per il Consiglio Direttivo e per il Presidente necessari e finalizzati al compimento delle azioni indicate nella precedente lettera a), fatte salve le competenze che residuano ai Comuni consorziati come indicate nel successivo punto 3; 2. tutte le attività svolte dal Commissario straordinario dovranno essere rendicontate in appositi verbali; 3. i verbali di cui al precedente punto 2, l’inventario, le risultanze della liquidazione e lo schema di atto di scioglimento del Consorzio, nonché il progetto preliminare per la riconversione delle aree dovranno essere approvati dai Comuni consorziati su proposta del Commissario straordinario; ad avvenuta approvazione, spetterà al Sindaco o suo delegato sottoscrivere l’atto di scioglimento del Consorzio; 4. la scrivente Amministrazione Comunale dichiara di essere disponibile all’acquisizione dell’area (ex discarica) di proprietà del Consorzio, da destinare alla realizzazione e gestione di impianti per la produzione di energia pulita, dando atto che l'eventuale spesa sarà assunta con successivo provvedimento. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 31/10/2010 28.4.2010 OGGETTO: Società Cooperativa Sociale "C'era una volta" – Costruzione di edificio da destinare a micronido. Riconoscimento dell’interesse pubblico dell'intervento e approvazione dello schema di convenzione ai sensi dell’art.66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG . Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. In data 23.4.2008 la Società Cooperativa Sociale "C’era una volta", nella persona del legale rappresentante Sig.ra Giorgina Minuzzo, ha presentato richiesta di permesso di costruire per la realizzazione di un edificio da destinare a micronido in via Stretta (S. Antonino). La Società Cooperativa è proprietaria di un terreno sul quale insiste un edificio attualmente adibito a micronido, con capacità ricettiva autorizzata dalla Regione per n. 12 bambini. A seguito della realizzazione del nuovo edificio tale struttura verrà dismessa in quanto non funzionale e non a norma. La società ha chiesto di potere edificare un nuovo edificio, in prossimità dell'esistente, da destinare a micronido, ampliando la capacità ricettiva a n. 32 bambini. Il nuovo edificio è così composto: – piano terra: 3 aule destinate a zona attività e riposo, mensa, servizi; – piano primo: cucina e dispensa, ufficio, servizi. Il Piano Regolatore Generale vigente ricomprende l’area nella zona territoriale omogenea F, sottozona F4, destinata ad ospitare attrezzature scolastiche. L’art. 66 delle N.T.A norma le zone F in generale. Tali aree “sono preordinate all’esecuzione delle opere da parte di enti, amministrazioni pubbliche e di altri enti istituzionalmente competenti. Il Consiglio comunale, con apposita deliberazione, può consentire l’esecuzione di queste opere anche da parte dei privati, di associazioni e di cooperative, a condizione che sia adeguatamente garantito e vincolato, mediante convenzionamento, il perseguimento delle finalità, pubbliche o di uso pubblico, proprie della zona.” La sottozona F.4 è disciplinata dall’art. 71 delle Norme Tecniche di Attuazione, relativo alle “zone destinate all'istruzione di ogni ordine e grado". La Società Cooperativa "C’era una volta", con nota prot. n. 79878 del 13.11.09, ha espresso la propria disponibilità a stipulare con il Comune di Treviso una convenzione che garantisca il perseguimento delle finalità di uso pubblico della struttura, in ottemperanza alle prescrizioni dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG vigente. Il testo proposto è stato vagliato ed integrato dai competenti uffici dell’Amministrazione comunale. Lo schema di convenzione è stato sottoposto all'esame delle Commissioni Consiliari 2^ e 4^ nella seduta del 18 Gennaio u.s., nel corso della quale sono stati richiesti alcuni adeguamenti. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 31/10/2010 28.4.2010 In data 15.3.2010 prot. 18903, la Società Cooperativa Sociale "C'era una volta" ha presentato lo schema di convenzione adeguato alle richieste formulate, unitamente ad alcune modifiche concordate con il competente Settore Welfare. Nella definitiva formulazione che si sottopone all’esame del Consiglio Comunale i contenuti rilevanti della bozza di convenzione sono costituiti dagli obblighi a carico della società, che così si riassumono: • la riserva di n. 2 posti presso la nuova struttura, da destinare a bambini individuati dal Comune di Treviso (Settore Welfare) i quali pagheranno una retta alla Cooperativa (comprensiva di frequenza + costo pasto giornaliero) corrispondente a quella prevista dal vigente Regolamento comunale in materia; • l'utilizzo del servizio di micronido, per tali bambini, avverrà nella fascia oraria 7.30 / 16.30, dal lunedì al venerdì, dal 1 settembre al 30 giugno. La proposta di deliberazione che si sottopone all’esame del Consiglio comunale riconosce (stanti le finalità dell’impianto scolastico ed i contenuti dello schema di convenzione) l’interesse pubblico dell’intervento e approva la bozza di convenzione che garantisce e vincola il perseguimento delle finalità pubbliche mediante il parziale utilizzo pubblico della struttura, secondo le modalità contenute nella convenzione medesima, ai fini del rilascio del permesso di costruire in zona F4. In base a tali presupposti, può essere: 1. riconosciuto l’interesse pubblico dell’intervento, 2. approvato lo schema di convenzione proposto, che vincola la specifica destinazione dell'intervento e disciplina il parziale uso pubblico della struttura, così come prescritto dall’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG. Ciò premesso, visto il Piano Regolatore Generale approvato con deliberazione di G.R. n. 2039 del 2 luglio 2004 e le successive varianti; visto il D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380; visto il progetto edilizio e lo schema di convenzione presentati dalla la Società Cooperativa Sociale "C'era una volta"; dato atto che la proposta di deliberazione è stata illustrata alle Commissioni Consiliari 2^ e 4^, nella seduta congiunta del 18.1.2010, che hanno richiesto alcuni adeguamenti; visto lo schema di convenzione adeguato e modificato, presentati dalla Società Cooperativa Sociale "C'era una volta" in data 15.3.2010 prot. 18903; dato atto che la proposta di deliberazione è stata illustrata alle Commissioni Consiliari 2^ e 4^, nella seduta congiunta del 19.4.2010; visto il parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art.49 del D. Lgs.n.267/2000, dal dirigente del Settore Sportello Unico; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 31/10/2010 28.4.2010 dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs.n. 267 del 2000 il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della Ragioneria in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata; si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. riconoscere, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, l’interesse pubblico della struttura per la cui realizzazione è richiesto il permesso di costruire da parte della Società Cooperativa Sociale "C'era una volta", legalmente rappresentata dalla Sig.ra Minuzzo Giorgina, relativo alla costruzione di edificio da destinare a micronido in via Stretta, località S. Antonino. L’immobile è censito catastalmente al foglio 50 mappali nn. 129 e 180, come specificato negli elaborati progettuali depositati in data 24.4.2008 prot. n. 32089 ed integrati in data 17.12.2008 prot. n. 93973, in data 18.3.2009 prot. n. 19630, in data 7.4.2009 prot. n. 25253, in data 3.8.2009 prot. n. 53550, in data 13.11.2009 prot. n. 79878 , in data 27.1.2010 prot. n. 6158 e in data 15.3.2010 prot. n. 18903, in atti presso gli uffici del Servizio Attività Edilizia e costituiti da: − relazione tecnica; − n.2 elaborati grafici; − schema di convenzione; 2. approvare, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, lo schema di convenzione allegato a formare parte integrante della presente deliberazione, che vincola la specifica destinazione dell'intervento e disciplina il parziale uso pubblico della struttura, la cui stipula dovrà avvenire prima del rilascio del permesso di costruire; 3. dare atto che il permesso di costruire sarà rilasciato con le prescrizioni eventualmente formulate dagli uffici dell'Amministrazione comunale e da enti terzi in fase di esame del progetto ed a seguito di sottoscrizione della convenzione. Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione riportata nella proposta deliberativa, il Presidente apre la discussione sull’argomento posto in trattazione. Nessuno intervenendo, il Presidente pone in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, la proposta di deliberazione in oggetto. VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri, essendo entrato, dopo l’appello il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Atalmi. Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 35 Consiglieri. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 31/10/2010 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata ad unanimità di voti la proposta di deliberazione sopra indicata. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 35 Consiglieri. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata ad unanimità di voti l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di riconoscere, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, l’interesse pubblico della struttura per la cui realizzazione è richiesto il permesso di costruire da parte della Società Cooperativa Sociale "C'era una volta", legalmente rappresentata dalla Sig.ra Minuzzo Giorgina, relativo alla costruzione di edificio da destinare a micronido in via Stretta, località S. Antonino. L’immobile è censito catastalmente al foglio 50 mappali nn. 129 e 180, come specificato negli elaborati progettuali depositati in data 24.4.2008 prot. n. 32089 ed integrati in data 17.12.2008 prot. n. 93973, in data 18.3.2009 prot. n. 19630, in data 7.4.2009 prot. n. 25253, in data 3.8.2009 prot. n. 53550, in data 13.11.2009 prot. n. 79878 , in data 27.1.2010 prot. n. 6158 e in data 15.3.2010 prot. n. 18903, in atti presso gli uffici del Servizio Attività Edilizia e costituiti da: − relazione tecnica; − n. 2 elaborati grafici; − schema di convenzione; 2. di approvare, ai sensi dell’art. 66 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG, lo schema di convenzione allegato a formare parte integrante della presente deliberazione, che vincola la specifica destinazione dell'intervento e disciplina il parziale uso pubblico della struttura, la cui stipula dovrà avvenire prima del rilascio del permesso di costruire; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 31/10/2010 28.4.2010 3. di dare atto che il permesso di costruire sarà rilasciato con le prescrizioni eventualmente formulate dagli uffici dell'Amministrazione Comunale e da enti terzi in fase di esame del progetto ed a seguito di sottoscrizione della convenzione. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 18/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Questione pregiudiziale del Cons. Manildo (Partito Democratico) per il rinvio della trattazione della proposta di deliberazione "Variante parziale n. 30 al PRG" a successiva seduta. PRESIDENTE: Prego, Consigliere Manildo, per tematiche omogenee. CONS. ZAMPESE (Lega Nord - Liga Veneta): Per opportunità e non per incompatibilità, io non partecipo e quindi non voto questa delibera. - esce Zampese (pres. n. 35) Cambio Presidenza Salvadori/Barbisan (h. 22.00) CONS. MANILDO (Partito Democratico): Abbiamo già anticipato, in Conferenza dei capigruppo, le perplessità riguardo a questa proposta di delibera. Come già fatto in quella sede, poniamo una questione pregiudiziale. La questione pregiudiziale si fonda sulla formulazione di uno dei punti della delibera, laddove si legge: "Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia". Abbiamo lungamente discusso nella Conferenza dei capigruppo circa la disparità di istruttoria che c’è rispetto ai vari punti che compongono questa delibera. Negli emendamenti che abbiamo presentato, abbiamo dimostrato come ci siano dei documenti assolutamente inequivocabili da cui si dimostra che questa domanda non ha alcun senso, anche per il fatto che, dai documenti allegati alla delibera, l’art. 25 delle Norme Tecniche di Attuazione e anche dalla stampa del CD - che il Segretario ci ha fatto gentilmente avere – si vede come nella proposta di variante sia totalmente vuoto il numero corrispondente alla superficie territoriale. Secondo noi la delibera non è stata formulata in modo idoneo per essere posta al Consiglio comunale, che si troverebbe sostanzialmente a votare un dubbio piuttosto che a votare un’affermazione, come in teoria dovrebbe essere fatto. È sempre valida, poi, la richiesta di votarla punto per punto. Quindi, se si vuole stralciare questo punto, già diamo il nostro assenso, altrimenti riproponiamo la questione sospensiva e pregiudiziale affinché la delibera ritorni in Commissione e venga svolta adeguata istruttoria. Entreremo eventualmente sul merito, nel corso dell’eventuale discussione. ASS. MARTON: Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento alla variante del settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48, L.R- n. 11. Premesso che con delibera del Consiglio regionale n. 58 in data 26.7.2007 sono state approvate le varianti di settore al piano ambientale del Parco Naturale del Fiume Sile; verificato che l’art. 47 delle Norme di Attuazione del predetto piano ambientale stabilisce che i Comuni interessati al Piano del Parco del Sile, relativamente alle aree comprese nel perimetro del Parco e nelle aree esterne al Parco, debbono apportare 2 N. 18/10/ACC 28.4.2010 con apposita variante allo strumento urbanistico comunale gli adeguamenti necessari e conseguenti all’approvazione del detto piano ambientale. Come tutti sapete benissimo, questa variante non è relativa solo al Comune di Treviso, ma è relativa a tutti i Comuni che, iniziando da Vedelago, si affacciano lungo il Sile fino a Quarto d’Altino, cioè tutti i Comuni rivieraschi. Nel nostro Comune ci sono una serie puntuale di interventi, alcuni semplici altri un po’ complicati che, interessando tutti la variante è il caso di riepilogare brevemente. C’è l’ambito di via Plinio il Vecchio: la richiesta è di ridurre il perimetro di area con funzioni di interesse pubblico, stralciando l’area di pertinenza di un’abitazione privata. E questa proposta è stata accolta. Poi c’è via Ferretton: richiesta di individuare una nuova ZUC, zona di urbanizzazione controllata, in zona agricola. Questo è il caso in cui vi è una superficie, un volume costituito da un capannone di circa 3.000 m.3 proprio a ridosso alla riva del Sile e si chiede lo spostamento più a nord con relativo piano di recupero. Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (h. 22.05) CONS. MANILDO (Partito Democratico): Ai sensi dell’art. 54 chiediamo il rinvio della trattazione della delibera perché sul punto – devo leggere il quesito – di: “confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano attuativodenominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, al confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia", la domanda, così come è posta, è contraria a un documento della Regione Veneto che abbiamo allegato agli emendamenti, in cui si capisce chiaramente che l’area dove si dovrà svolgere l’intervento è l’intero ambito. In ogni caso, la variante del Parco Naturale e Regionale del fiume Sile non ha modificato in alcun modo il perimetro del piano attuativo, così come individuato nel P.R.G. del Comune di Treviso e normato dall’art. 25 delle N.T.A. Tanto è vero che, nel documento allegato delle N.T.A., pagina 3, art. 25, sul piano vigente è indicata la superficie al n. 3, mentre sulla variante non è indicata alcuna superficie. Questo dimostra quantomeno una carenza di istruttoria. Quindi, secondo noi, la delibera non è pronta per essere posta all’attenzione del Consiglio comunale. Visto che di nuovo abbiamo la parola, sottolineo gli aspetti già evidenziati in Conferenza dei Capigruppo circa la particolarità del procedimento di questa variante. Noi ci troviamo qui a discutere una variante di adeguamento, nata in un modo particolare, probabilmente non conforme alle norme che regolano la procedura. Infatti, anche dai documenti che vi abbiamo allegato negli emendamenti, si vede che l’iniziativa per questa variante è nata da un emendamento inviato da Antonio Confortin, Presidente dell’Ente Parco Sile, motu proprio. Ora, come abbiamo già evidenziato, il Presidente del Parco Sile non è un soggetto idoneo a promuovere queste iniziative, casomai dovrebbe esserlo il Consiglio del Parco, di concerto con altri Enti. Non risulta, però, che questi Enti, tra cui anche il Comune di Treviso, abbiano redatto alcun atto in proposito; mi risulta che non ci sia alcun documento scritto, anche se richiamato nella lettera di Antonio Confortin, dove si parla di concerto con il Comune di Treviso, né che ci sia alcun documento del Comune di Treviso sul punto. 3 N. 18/10/ACC 28.4.2010 In sintesi, noi abbiamo delle perplessità sulla legittimità della delibera. In primo luogo, per quello che interessa la questione pregiudiziale, siamo certi che la domanda, così com’è posta, non sia una domanda corretta da porre al Consiglio comunale, anche alla luce dei documenti che già il Consiglio comunale ha e da cui può trarre un convincimento diverso rispetto a quello oggetto della domanda. PRESIDENTE: Grazie Consigliere Manildo. Per le considerazioni che lei ha già avuto modo di richiamare nel corso del suo intervento, per quelle che abbiamo sostenuto nel corso della Conferenza dei Capigruppo e per i successivi chiarimenti di tipo tecnico, intervenuti con la presentazione dei documenti, che sono stati integrati, il mio personale parere, cioè il parere del Presidente, è che la questione pregiudiziale vada respinta. Però su questo vi è la possibilità, ovviamente, di interporre rifiuto e sarà il Consiglio che si esprime. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Sul punto, volevo soltanto evidenziare al Presidente che il documento, stampato dal CDE, è esattamente identico a quello che avevo mostrato alla Conferenza dei capigruppo dove avevo segnalato che mancava la superficie, quindi le perplessità non sono state colmate. Se il convincimento del Presidente, nel respingere la questione pregiudiziale, è data dal fatto che l’integrazione documentale lo soddisfa, l’integrazione documentale è identica rispetto ai documenti che ci sono stati sottoposti in Conferenza dei capigruppo. Comunque, ovviamente, c’è l’opposizione da parte nostra al rigetto della questione pregiudiziale. In ogni caso, poi, chiediamo la convocazione della Conferenza dei capigruppo. PRESIDENTE: L’Assessore sta chiarendo un ulteriore passaggio di tipo tecnico e poi andiamo in votazione sulla pregiudiziale. Eventualmente, poi, chiederete la Conferenza dei capigruppo. ASS. MARTON: Certamente su alcuni passaggi il Consigliere Manildo ha pienamente ragione, nel senso che questa variante è stata fatta direttamente dall’Ente Parco del Sile. Il Parco del Sile l’ha trasmessa alla Regione, dove è passata prima mi sembra - alla Sezione Parchi, poi alla Sezione Urbanistica e, alla fine, alla Commissione Urbanistica. In quest’ultima Commissione ne hanno discusso parecchio e hanno apportato delle modifiche. Siamo stati convocati una o due volte in Commissione, dove gli aspetti principali posti dai vari commissari erano relativi alla formazione del parco, quello ad uso pubblico di circa 13.000 metri, posto perpendicolarmente all’asta del Sile, piuttosto che parallelamente; c’era il vincolo di dire che i volumi deturpanti verranno abbattuti e ricostruiti a nord e l’altezza degli stessi non dovrà essere superiore ai Molini storici dei Mandelli. C’era poi, una terza prescrizione, che troviamo già nel P.R.G., relativa al recupero, al restauro secondo il grado di protezione. Queste cose sono state confermate e mi sembrava che tutti fossero d’accordo. Adesso non so se sia stata votata all’unanimità, però mi sembrava che avesse un notevole consenso da parte dei vari Consiglieri. Nel luglio 2007 questa variante, poi, è stata approvata dalla Regione ed è stata trasmessa direttamente ai vari Comuni per adottarla. Si è svolta una serie di incontri 4 N. 18/10/ACC 28.4.2010 tecnici, relativamente alle schede “K”, ad una procedura un po’ particolare che si era adottata in Commissione consiliare. Quando il Consigliere Manildo fa riferimento alla procedura, io non so se la procedura sia stata corretta, so che erano stati presentati una serie di emendamenti da parte di alcuni Comuni su varie aree. Infine è stata la Regione stessa ad approvare questo documento. Adesso la Regione ci dice: “andate in adeguamento”. Per quanto riguarda l’adeguamento, ci sono delle cose forse semplici, banali, che sono completamente in contrasto con la nostra normativa e anche con destinazioni di piano. Per esempio, dalle parti di via Pasteur ci dicono di provvedere al cambio di destinazione d’uso di un fabbricato. Noi non possiamo cambiare la destinazione d’uso in quanto quel fabbricato non è legittimo, è abusivo, dunque cosa cambiamo? Ci sono poi quei due fabbricati in via Bernardi, dove la proposta della Regione è la trasformazione da uso artigianale in direzionale o commerciale e noi, anche se l’intenzione della Regione è buona e l’abbiamo valutata positivamente, abbiamo dovuto dire tecnicamente di no, in quanto permane la zona agricola e non ci hanno imposto la ZUC. Per il resto, quello che noi abbiamo proposto di approvare di questa variante, ci sembra collimi perfettamente con il nostro strumento urbanistico. Per quanto riguarda il discorso della precisazione, lei, avvocato Manildo, ha perfettamente ragione perché noi, in Giunta, abbiamo aggiunto questi due indirizzi. a livello di scrupolo Infatti si tratta soltanto di indirizzi, perché è vero che parliamo dei Molini Mandelli, ma anche del parcheggio da realizzare dietro la scuola elementare San Giovanni Bosco di Canizzano, laddove chiediamo di ampliare di poco l’ambito, diversamente il progetto previsto dai Lavori pubblici non ci sta in quell’ambito urbanistico. Naturalmente è logico che è un errore cartografico. Per quanto riguarda i Molini Mandelli invece, abbiamo una copia che va un po’ attimino al di là della Storga stessa, ma quando io vado a leggere le richieste esse sono: trasformare parte di una zona agricola con funzione di interesse pubblico in una nuova ZUC (Zona di Urbanizzazione Controllata), la nuova ZUC già ce l’impongono loro a livello di cartografia. Poi ci dicono: collocare nella nuova ZUC – Zona di Urbanizzazione Controllata – i volumi deturpanti, demolizione e ricostruzione dei volumi attualmente collocati in fregio al complesso di interesse storico, senza omettere la volumetria esistente. E allora è logico che questa demolizione - sappiamo dove è, a ridosso dei Molini storici - ci dicono dove metterla, qua all’interno della ZUC. Dunque, accogliamo anche questa. Poi ci dicono: "recupero intero, compendio edifici storici, destinazioni pubbliche, parco, ricomposizione volumi deturpanti, con destinazione d’uso residenza e servizi/attività di vicinato, oppure di mitigazione ambientale, sistemazione idraulica del fiume Storga e pertinenze, riqualificazione ambientale di aree con funzioni di interesse pubblico". E accogliamo anche questa. Poi la richiesta: “cessione gratuita di parte degli edifici storici ad Ente Parco del Sile e Comune”. E dopo naturalmente c’è il parco pubblico, che avevamo citato prima. Sono una serie di punti sui quali, se la cartografia fosse perfettamente esatta, noi non avremmo alcun dubbio, ma è solo uno scrupolo. Se volete possiamo togliere, eventualmente, anche questo, e dopo chiederemo delle spiegazioni maggiori. Per quanto riguarda il perimetro di Canizzano, mi sentirei di non toglierlo perché mi 5 N. 18/10/ACC 28.4.2010 sembrerebbe assurdo che, magari, saltasse il parcheggio, già fatto dall’Ufficio dei lavori pubblici , per non zonizzare due o tre metri in più. E qui è talmente evidente, a livello di cartografia, che noi chiediamo una specifica ulteriore. Eventualmente la prescrizione, che è un indirizzo più che una prescrizione, data dalla Giunta si può anche togliere. Se la togliamo, per noi il nostro ambito è questo. PRESIDENTE: Scusate, noi siamo in una fase in cui è stata posta una pregiudiziale, a fronte della quale c’è stata un’espressione di rigetto da parte del Presidente. Quindi prego i Consiglieri di riprendere tutti i propri posti perché, a seguito del rigetto da parte del Presidente, vi è stata l’opposizione da parte del proponente. Quindi siamo chiamati alla votazione della questione pregiudiziale. Il Presidente pone in votazione (a scrutinio palese per appello nominale come chiesto dai gruppi consiliari di minoranza) ai sensi dell'art. 54, comma 2 del regolamento del Consiglio comunale la questione pregiudiziale sulla proposta di deliberazione: “Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/04. Adozione” sollevata dal Consigliere Manildo (Partito Democratico). Precisa che il voto "sì" significa l'accoglimento della pregiudiziale ed il voto "no" il respingimento della stessa. Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Zampese. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Gobbo Aloisi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli D. Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Favorevoli Contrari no no no no sì sì no no sì sì no no sì no no no sì no sì Astenuti Non partecipanti al voto 6 N. 18/10/ACC 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 no no sì no sì no no sì no sì sì no no no sì sì 14 21 0 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti la questione pregiudiziale. ******* CONS. BORRELLI D. (Grilli Treviso): La riunione dei Capigruppo? Non è una concessione. Ci siamo lasciati con questo intento e ora, Presidente, risponde che non serve. Vorrei capire chi ha detto che non serve perché se io sono venuto a mezzogiorno in Conferenza dei capigruppo per perdere due ore di tempo, mi sento un po’ preso in giro. Ha un senso partecipare alla Conferenza dei capigruppo perché le decisioni vengano poi rispettate, altrimenti ne faccio volentieri a meno. PRESIDENTE: La posizione che mi porta a dire che la riunione dei capigruppo, di fatto, è inutile, sta tutta nelle dichiarazioni del Consigliere Manildo, il quale è stato portavoce nel corso della Conferenza dei capigruppo di una serie di posizioni, che non si sono modificate rispetto a ciò che abbiamo discusso alle ore 12.30. Nel frattempo ho anche sentito i Capigruppo di maggioranza e mi pare che la situazione sia quella delle ore 12.30. Per questa ragione ho espresso la mia perplessità. Ma facciamo pure la riunione dei Capigruppo, non c’è alcun problema. La seduta viene sospesa dal Presidente per una riunione dei Capigruppo consiliari – h. 22.20 Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il Consigliere Atalmi ed essendo usciti i Consiglieri: Atalmi, Zampese. 1 N. 32/10/DCC 28.4.2010 OGGETTO: Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/2004. Adozione. - rientra Atalmi (pr. n. 36) La seduta riprende alle ore 23.18 Il Presidente pone in trattazione la proposta di deliberazione indicata in oggetto, che di seguito si riporta. Premesso che con deliberazione del Consiglio Regionale n. 58 in data 26.07.2007, sono state approvate le Varianti di Settore al Piano Ambientale del P.N.R.S.; Verificato che l’articolo 47 delle Norme di Attuazione del predetto Piano Ambientale stabilisce che i Comuni interessati dal PNRS – relativamente alle aree comprese nel perimetro del parco e nelle aree esterne al parco - debbono apportare, con apposita variante allo strumento urbanistico comunale, gli adeguamenti necessari e conseguenti all’approvazione del Piano Ambientale o sue varianti; Richiamate - la Legge Regionale n. 40 del 16.8.1984 recante, "Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali"; - la Legge Regionale n. 8 del 28.1.1991 recante, "Norme per l’istituzione del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile", laddove: all’articolo 2, ha stabilito le finalità del Piano Ambientale fra le quali si ricordano in primis la protezione del suolo, del sottosuolo, della flora, della fauna, dell’acqua, delineando l’obiettivo primario inerente la funzione del parco ovvero, la conservazione dei valori ecologici e la valorizzazione del proprio patrimonio naturale; all’articolo 6, ha stabilito che, Il Piano Ambientale ha valenza paesistica ai sensi dell'art. 124 della legge regionale 27 giugno 1985, n. 61, e l'efficacia di piano di area regionale; la sua approvazione comporta, quando si tratti di prescrizioni e vincoli, l'automatica variazione degli strumenti urbanistici, generali e attuativi, in corrispondenza alle prescrizioni e ai vincoli approvati; Precisato che, - sulla base del richiamato quadro normativo e con riferimento all’articolo 3 della L.R. n. 8/1991 istitutiva del parco, il Piano Ambientale assumendo e regolando contenuti di ordine naturalistico-ambientale, ed essendo sovraordinato al Piano Regolatore Generale, ne determina l’automatico adeguamento, con riferimento alle prescrizioni e ai vincoli rientranti in questo ordine di contenuti, demandando alla competenza comunale la definizione dei contenuti inerenti l’assetto urbanistico-territoriale; - le modifiche introdotte nel P.R.G. per adeguarlo alle Varianti di settore del Piano Ambientale riguardano le tematiche specifiche e puntuali che sono state analizzate e recepite quali argomenti oggetto della variante di adeguamento, nell’ordine seguente: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 2 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Settore Attività Produttive La Variante al Parco di compone di schede di indirizzo inerenti il censimento delle attività produttive; queste sono state valutate al fine di definire le modalità di adeguamento dello strumento urbanistico generale compatibilmente con le finalità dell’Ente Parco e nel rispetto delle previsioni urbanistiche attualmente vigenti. Tale recepimento è esplicitato negli elaborati di progetto n. 2 e 4 allegati al presente provvedimento; Settore Paesaggio e Struttura Urbana In relazione al Settore in questione sono state apportate le modifiche alla zonizzazione, così come esplicitato negli elaborati di progetto n. 2 e 3 allegati al presente provvedimento, con riferimento ai seguenti ambiti: - Via Plinio il Vecchio; - Via Ferretton; - Via Pasteur; - Mulini Canizzano; - Via Canizzano; - Mulini Mandelli; - Burci. Manufatti Idraulici e Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico Seguendo le indicazioni fornite dall’Ente Parco Sile, si è proceduto alla ricognizione dei manufatti idraulici e delle ville riportate nel Piano Ambientale per assicurare il loro corretto inserimento nella cartografia di P.R.G.. Sono stati pertanto individuati correttamente ed univocamente i manufatti oggetto di ricognizione ed aggiunti i simboli mancanti, così come esplicitato nell’elaborato di progetto n.4 allegato al presente provvedimento; Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale (Zone SIC-ZPS) Trattasi di due Siti di Interesse Comunitario e di una Zona di Protezione Speciale, così indentificati: - SIC IT 3240031 - Fiume Sile da Treviso est a San Michele Vecchio; - SIC IT 3240028 - Fiume Sile dalle sorgenti a Treviso Ovest; - ZPS IT 3240019 - Fiume Sile: Sile Morto e ansa a S. Michele Vecchio. I perimetri degli ambiti sopra richiamati sono riportati nell’elaborato di progetto n.4 allegato al presente provvedimento. Con comunicazione di Giunta comunale n. 49-140 del 19.11.2007, è stata assunta la decisione di incaricare il Settore scrivente per la redazione della variante urbanistica n. 30 al PRG, in ottemperanza al provvedimento del Consiglio Regionale n. 58 del 26.7.2007 inerente l’approvazione delle Varianti di Settore al Parco Naturale Regionale del fiume Sile; Con l’occasione si è ritenuto opportuno anche recepire la deliberazione del Consiglio regionale n. 77 del 15.6.2006 (BUR n. 64 del 18.7.2006) con la quale era stata approvata la variante al Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile denominata "I Burci" inerente l’area dell’azienda agricola "Le Farfalline"; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 3 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Con determinazione dirigenziale n. 648 del 7.4.2008 è stato costituito il gruppo di progettazione comprendente il personale del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica; Vista, - la nota della Direzione Regionale Pianificazione Territoriale e Parchi pervenuta al Comune in data 22.9.2008, prot. n. 69875, relativa alla necessità di sottoporre a Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.) la variante in oggetto; - la delibera di Giunta n. 112 dell'1.4.2009, con la quale veniva approvato una schema di convenzione che demandava all’Ente Parco l’affidamento dell’incarico per la redazione dell’indagine ambientale sopra citata, pervenuta nella stesura definitiva in data 8.4.2010, prot. 25734; Dato atto che, in ottemperanza ai disposti dell’art. 6 del vigente Regolamento Comunale per gli incentivi per le attività di progettazione e di pianificazione, l’attività di progettazione condotta dal personale del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica è risultata rispettosa delle modalità di espletamento dell’incarico concordate con l’Amministrazione Comunale; Visti gli elaborati di progetto predisposti ai fini del recepimento nel P.R.G. delle indicazioni, prescrizioni e vincoli approvati con deliberazione del Consiglio Regionale n. 58 in data 26.7.2007 così composti: 1. Relazione; 2. NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"; 3. Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante": 4. Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91: Attività produttive in zona impropria (schede 1-7): Manufatti idraulici (schede 1-15); Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22); Zone SIC-ZPS (schede 1-3); 5. Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000); 6. Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del P.N.R.S.); 7. Valutazione di Incidenza Ambientale. Si precisa che l’elaborato n. 6 riguarda le indagini inerenti il censimento delle attività produttive del Piano Ambientale. Preso atto che rispetto alla proposta progettuale predisposta dagli uffici del Settore Urbanistica, la Giunta comunale nella seduta del 19 febbraio 2010, su proposta dell’Assessore al Territorio, ha espresso indirizzi precisi in relazione agli ambiti di trasformazione urbanistica, così come esplicitati nel documento denominato "A", allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale. Al punto 2, sono riportati specifici indirizzi da sottoporre all’organo regionale per le valutazioni nel merito al fine di considerarli elementi da potersi inserire in fase di Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 4 N. 32/10/DCC 28.4.2010 definitiva approvazione con modifiche d’ufficio, della variante al P.R.G. (art. 45 L.R.61/85). Gli indirizzi specifici sono i seguenti: - “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n 5 di via Canizzano, secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore LL.PP.”; - “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia.”; Ciò premesso, visto il P.R.G. vigente, approvato definitivamente dalla Regione Veneto con D.G.R. n. 2039 del 2.7.2004; visti i provvedimenti del Consiglio Regionale : - n. 77 del 15.6.2006 (BUR n. 64 del 18.7.2006); - n. 58 in data 26.7.2007, Varianti di Settore al P.N.R.S.; vista la seguente legislazione urbanistica regionale: - L.R. 61/1985 "Norme per l’assetto del territorio" e successive modifiche e integrazioni, con particolare riferimento all’art. 50, della L.R. n. 61/85, con le procedure di cui ai commi 10, 11, 12, 13 e 14 del medesimo articolo; - L.R. 11/2004 "Norme per il governo del territorio", con particolare riferimento all’art. 48, comma 1 ter.; visti i pareri di seguito indicati, acquisiti da parte degli enti e organi competenti: - Riunione dei servizi 22.10.2009 con le prescrizioni impartite dal settore LL.PP. per l’ambito n.5 park pubblico in località Canizzano; - Parere preliminare Ente Parco del Sile prot. n. 89209 in data 7.12.2009; - U.L.S.S. n. 9 in data 6.4.2010, prot. n. 26453, parere favorevole con indicazioni; - Genio Civile in data 12.4.2010, prot. n. 27728, parere favorevole; precisato che, nel parere del Genio Civile vengono espresse alcune considerazioni in merito alla modifica della fascia di rispetto fluviale introdotta nell’art. 23 delle norme tecniche di attuazione del PRG e che di tali considerazioni si è tenuto conto in sede di stesura definitiva degli elaborati di cui alla variante in argomento; atteso che la variante in oggetto è stato esaminata dalla Commissione consiliare urbanistica nelle sedute del 24 e 25 febbraio, con votazione conclusiva del 3 marzo 2010, con parere favorevole; visto l’allegato parere formulato sulla proposta di deliberazione in questione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, dal Dirigente del Settore Pianificazione territoriale ed urbanistica; Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 5 N. 32/10/DCC 28.4.2010 dato atto che, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267, il presente provvedimento non necessita del parere in ordine alla regolarità contabile da parte del responsabile della Ragioneria, in quanto non comporta impegno di spesa o diminuzione di entrata, si invita il Consiglio comunale a deliberare sul punto all’ordine del giorno, secondo le proposte della Giunta comunale, così articolate: 1. di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1 ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: 1. Relazione; 2. NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"; 3. Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente2 e "Proposta di variante"; 4. Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91: Attività produttive in zona impropria (schede 1-7): Manufatti idraulici (schede 1-15); Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22); Zone SIC-ZPS (schede 1-3); 5. Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000); 6. Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del P.N.R.S.); 7. Valutazione di Incidenza Ambientale; 2. di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal mutamento di destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già soddisfatto dalle previsioni del P.R.G. vigente in ordine alla dotazione dello standard urbanistico, come meglio esplicitato nella Relazione di cui all’allegato 1; 3. di dare atto che dalla data odierna trovano applicazione le misure di salvaguardia previste dall’art. 29 della L.R. 11/2004; 4. di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nel seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato "A", formante parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano, secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore LL.PP.”; - “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia”. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 6 N. 32/10/DCC 28.4.2010 5. di partecipare il presente provvedimento, per quanto di competenza, ai seguenti Settori/Servizi: - Sportello Unico per le imprese ed i cittadini – Servizio Attività Edilizia e Servizio Attività Produttive; - Ambiente; - Patrimonio; - Lavori Pubblici; - Gestione infrastrutture; - Avvocatura civica; 6. di incaricare il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica per i conseguenti adempimenti, ai sensi dell’art. 50 della L.R. 61/85 e successive modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 3 delle Norme tecniche di Attuazione del Piano Ambientale del P.N.R.S.. ********** Preso atto che l’Assessore di reparto non ha nulla da aggiungere alla relazione riportata nella proposta deliberativa, il Presidente riferisce che in data 25.4.2010 sono stati presentati in merito n. 119 emendamenti a firma di Consiglieri dei gruppi consiliari di opposizione, per i quali n. 98 quelli contraddistinti dai nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114 (Allegato 1) il Presidente ha stabilito l'inammissibilità perché privi di "oggettiva portata modificativa" ai sensi dell'art. 58, comma 2 del regolamento del Consiglio comunale Gli emendamenti ammessi e contraddistinti dai nn. 27, 28, 29, 31, 52, 67, 68, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100, 115, 116, 117, 118, 119 (Allegato 2), vengono allegati unitamente al parere di regolarità tecnica rilasciato in data 28.4.2010 dal Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica (Allegato 3). DISCUSSIONE PRESIDENTE: L’articolo 58, comma 2 recita: "Il presidente del consiglio può stabilire l’inammissibilità di emendamenti privi di ogni oggettiva portata modificativa o intesi ad apportare correzioni di mera forma oppure mancanti dei pareri previsti dalla vigente normativa. In caso di disaccordo decide il consiglio comunale". Il tema sul quale siamo chiamati ad esprimerci in questo momento a norma dell'art. 58, comma 2, riguarda l'inammissibilità di alcuni emendamenti, ed esattamente quelli che ho elencato e se gli stessi siano ritenuti o meno inammissibili da parte del Consiglio. Brusio e voci fuori microfono Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 7 N. 32/10/DCC 28.4.2010 ATALMI: Sul singolo emendamento, Presidente, lei può dire: "E' inammissibile perché non cambia nulla". Bene. Si distribuiscano quindi questi emendamenti e, ad uno ad uno verifichiamo se veramente non cambia nulla. Non è una norma generale che lei abbia deciso che non cambia nulla, e quindi, che li votiamo in blocco. Gli emendamenti non sono stati nemmeno consegnati. Bisogna consegnare gli emendamenti che voi ritenete inammissibili e per ognuno di essi, spiegare il motivo per cui lo si ritiene inammissibile per passare poi a quello successivo. Brusio e voci fuori microfono PRESIDENTE: Rileggo l’articolo 58, comma 2 giusto per il gusto esegetico di arrivare ad un punto di caduta condiviso: "Il presidente del consiglio può stabilire l’inammissibilità di emendamenti privi di ogni oggettiva portata modificativa o intesi ad apportare correzioni di mera forma, oppure mancanti dei pareri previsti dalla vigente normativa". Non soggiunge "…e questi saranno oggetto di verifica, di controllo, di contraddittorio" ma si limita a dire, dopo il punto: "In caso di disaccordo - mi pare che questo sia il caso - decide il consiglio comunale". L’argomento in discussione in questo momento è l’accettazione o il rigetto da parte del Consiglio comunale della decisione di inammissibilità degli emendamenti così come prima elencati. Il quesito è quindi il seguente: "Quali Consiglieri si esprimono a favore della decisione assunta da parte del Presidente del Consiglio comunale rispetto alla inammissibilità degli emendamenti come prima richiamati?" Brusio e voci fuori microfono Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, ai sensi dell'art. 58 comma 2 del regolamento del Consiglio comunale, la conferma o meno dell'assunta sua decisione sulla inammissibilità degli emendamenti contraddistinti dai nn. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 30, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114. PRESIDENTE: Quanti sono i Consiglieri in aula? Conferma lo scrutatore: trentasei presenti in aula. Chi è favorevole alzi la mano. Sono 22 favorevoli. Il Consigliere Negro e altre voci fuori microfono chiedono il parere del Segretario Generale sulla procedura. TOCCHETTO: Ma favorevole a che cosa? Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 8 N. 32/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: L’ho già spiegato tante volte. Chi è contrario alla decisione di inammissibilità degli emendamenti? Ci sono dei contrari? Ci sono degli astenuti? Il Presidente ripete più volte la richiesta se ci sono contrari o astenuti, ma senza riscontro. Nella sala vi è forte brusio e voci fuori microfono. Il Presidente dà atto che la votazione ha dato 22 voti favorevoli e i rimanenti Consiglieri non hanno partecipato al voto. CONS. MAURO (Popolo della libertà): Mi sembra sia chiara la procedura adottata. Si è sentita la richiesta anche di un parere del Segretario Generale, così ci rassicuriamo tutti e magari evitiamo confusioni. PRESIDENTE: Ormai la votazione è stata fatta. La cosa è stata respinta, andiamo avanti. Quindi l'esito della 1^ votazione è il seguente: 1^ VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 35 Consiglieri essendo entrato dopo l'appello il Consigliere Atalmi ed essendo uscito il Consigliere Zampese. Non partecipano al voto i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Negro, Caldato M., Zuliani, Atalmi, Camolei, Padovan, Borrelli D., Rosi, Bolzonello, Vitale (14). Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 21 Consiglieri VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Presidente, posso fare una richiesta? PRESIDENTE: Lei può fare tutte le richieste che vuole, ma su passaggi successivi, su questo abbiamo già deciso. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Ma se non abbiamo neanche votato… CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Noi non abbiamo votato, Presidente, non abbiamo votato. PRESIDENTE: Io vi ho chiesto se c’erano astenuti o contrari. Non avete partecipato al voto. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 9 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, noi non abbiamo votato. Brusio e voci fuori microfono PRESIDENTE: Allora, siamo nella fase.. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, non siamo in nessuna fase. Vogliamo il parere del Segretario Generale perché lei ha violato il regolamento. Lo capisce? Io sono un Consigliere, voglio il parere del Segretario perché lei ha violato il regolamento! PRESIDENTE: Questo è il suo parere. Adesso, quando parleremo degli altri emendamenti, sentiremo su questi il parere del Segretario Generale. Brusio e voci fuori microfono, tra le quali qualcuno chiede l'esito della votazione appena fatta. PRESIDENTE: Ripeto l'esito della votazione è stato di 22 voti favorevoli al rigetto. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): E gli altri? PRESIDENTE: Non hanno partecipato al voto. Brusio e molte voci fuori microfono PRESIDENTE: Rimangono in discussione gli emendamenti che ho citato prima come ammessi. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Voglio che venga messo a verbale che noi non abbiamo votato come ha detto lei. PRESIDENTE: Sì. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Io non ho votato. Voglio che sia messo a verbale che l’opposizione non ha votato. Non è assolutamente vero che noi non abbiamo partecipato al voto, perché io potevo astenermi o votare contrario. Lei non ha permesso che quest'aula decidesse e sentisse il parere del Segretario Generale. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Perfino il Capogruppo Consigliere Mauro ha chiesto il parere del Segretario Generale. Perché non glielo fa dire? PRESIDENTE: Perché abbiamo già votato, sempre a verbale. Sempre a verbale, così come risulta dalla registrazione audio, io ho chiesto se c’erano contrari e astenuti. Non ho avuto opposizioni, quindi è come se voi non aveste partecipato al voto. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 10 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Brusio e voci fuori microfono PRESIDENTE: Questo tema è concluso. Rimangono gli emendamenti sui quali è stato chiesto il parere tecnico agli Uffici Urbanistica. Brusio e voci fuori microfono PRESIDENTE: Gli emendamenti hanno avuto il parere tecnico contrario dell’Urbanistica, esclusi il n. 68 e il n. 116. A norma dell’art. 60, comma 1, gli emendamenti sono messi in discussione e votati secondo l’ordine di presentazione o secondo il diverso ordine logico che il Presidente reputi opportuno. Sono stati raggruppati per tematiche, ragione per cui c’è un primo gruppo A, che raggruppa gli emendamenti n. 27, 28, 29, 31 e 52, c’è un gruppo B.. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Presidente, adesso va bene tutto, ma io voglio parlare del singolo emendamento. PRESIDENTE: Consigliere Atalmi, lei mi ha convinto: ha la parola per illustrare gli emendamenti 27, 28, 29, 31 e 52. Ha tempo tre minuti ciascuno a partire da questo momento. Brusio e voci fuori microfono CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Parco del Sile dovrebbe essere un argomento che sta a cuore a tutti, anche ai colleghi della maggioranza. In questo caso invece, mi sembra che tutto sommato se ne freghino un po' tutti. Gli emendamenti sono ritenuti ammissibili a seconda di come il Presidente, che ha un'altissima preparazione di natura costituzionale, decide sulla loro ammissibilità o meno. La prossima volta che si riunirà il Consiglio e si voterà il verbale della seduta precedente, ne chiederemo copia e discuteremo delle violazioni che lei Presidente ha fatto al regolamento perché io alla votazione precedente non ho partecipato. Non ho potuto partecipare al voto perché lei me lo ha impedito e questa, mi creda, è una violazione della democrazia. PRESIDENTE: Questo è contenuto nell’emendamento numero 27? Perché se non è contenuto, possiamo pure passare al numero 28. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Presidente, mi domando cosa ne sa dell’emendamento 26 o dell’emendamento 27. Lei non conosce né l'emendamento 26, né il 27 né il 28. - esce Borrelli D. (pres. n. 35) - Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 11 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente pone in discussione il primo gruppo di emendamenti (A) contraddistinti dai nn. 27-28-29-31-52. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Le abbiamo spiegato la situazione dei Molini Mandelli con le planimetrie per sperare che lei capisse di cosa stavamo parlando; per cui si limiti a dirigere, se è capace, quest’aula perché finora ha dimostrato di non esserne capace. Gli emendamenti da noi presentati cercano di migliorare alcune cose. Vorremmo discuterli singolarmente, con calma e pacatamente, perché in questa sede sono state violate alcune regole democratiche. Quando il 25 aprile si è parlato a proposito di democrazia, l’Assessore Michielon ha affermato che finalmente c’è la democrazia. I Consiglieri sono stati votati dai cittadini anche per far sentire la loro voce in merito a questi emendamenti ponendoli in discussione. Invece lei ha deciso che alcuni emendamenti sono inammissibili. Noi crediamo invece siano ammissibili; per esempio l'emendamento n. 27 propone: "di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica parziale di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento. • Relazione (indicare il nome del file); • N.T.A. del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"; • Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante", • Elaborati grafici del P.R.G.: adeguamento ai sensi dell’art. 6 L.R n. 8/1991: - Attività produttive in zona impropria (schede 1-7) - Manufatti idraulici (schede 1-15) - Ville di interesse storico-architettonico o paesaggistico (schede 1-22) - Zone SIC-ZPS (schede 1-3) • Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G. (scala 1:10.000) • Attività produttive in zona impropria (schede K del Piano Ambientale del P.N.R.S. • Valutazione di Incidenza Ambientale" Questo è l’emendamento che noi abbiamo proposto e sono convinto che la maggioranza abbia capito perfettamente la differenza rispetto all’articolo da voi individuato. Ritengo si possa attuare una votazione consapevole, ascoltando anche le controdeduzioni del Cons. Zampese. Però mi piacerebbe discutere anche di tutti gli altri emendamenti che lei Presidente, dall’alto della sua levatura costituzionale, ha deciso essere inammissibili. Non credo che lei abbia il potere di decidere in merito. PRESIDENTE: Le comunico che i primi tre minuti sono trascorsi. Può passare all'illustrazione dell’emendamento n. 28. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): No, votiamo il 27. PRESIDENTE: No, poiché vengono raggruppati. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 12 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ma che significa "Sono raggruppati"? Io li voto uno per uno. PRESIDENTE: Lei li presenti. Nella sala vi è forte brusio e voci fuori microfono. PRESIDENTE: Il Segretario per chiarimenti, prego. SEGRETARIO GENERALE: Il Presidente ha raggruppato 21 emendamenti in tre gruppi: A, B, C, per connessione tematica. In base all’art. 60 del regolamento del Consiglio comunale, vi è quindi l’illustrazione da parte di uno dei presentatori di ciascuno degli emendamenti, per un tempo di tre minuti ad emendamento. Il regolamento prevede le eventuali dichiarazioni dell’Assessore o del Sindaco. Di seguito si procederà all’illustrazione del secondo emendamento del gruppo A, indi al terzo, al quarto e al quinto. Infine vi è la possibilità, prevista sempre dall’art. 60, che un Consigliere per gruppo possa esprimersi, oltre ai presentatori. Quindi si avrà la votazione individuale di ognuno degli emendamenti del gruppo A. E così via per gli altri due gruppi B e C. PRESIDENTE: Quando il Consigliere Atalmi leggerà la trascrizione del verbale, capirà che ho affermato che avremmo votato ogni singolo emendamento dopo l'illustrazione di essi, raggruppati per tematiche omogenee. Ha quindi due possibilità: procedere per altri tre minuti con l’illustrazione dell’emendamento n. 28, oppure cedere la parola ad altro estensore. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Illustrerò l’emendamento n. 28 (in effetti è il 29). Esso propone "di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: all. 1 - Relazione; all. 2 - NTA del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante" all. 3 - Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e Proposta di variante" all. 4 - Elaborati grafici al P.R.G.: adeguamento ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 8/1991: all. 4a - Attività produttive in zona impropria (schede 1-7); all. 4b - Manufatti idraulici (schede 1-15); all. 4c - Ville di interesse storico-architettonico – paesaggistico (schede 1-22); all. 4d - Zone SIC-ZPS (schede 1- 3). all. 6 - Attività produttive in zona impropria (schede K del Piano Ambientale del P.N.R.S.) all. 7 - Valutazione di Incidenza Ambientale. L’allegato 5 "Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G. non è documento probante in quanto illeggibile in formato cartaceo". Vorrei che si aprisse una discussione su questo punto. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 13 N. 32/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: In seguito, come previsto dal regolamento. Vuole aggiungere qualcosa? CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Rilevo che la delibera non è scritta in modo chiaro. Inoltre molti Consiglieri non hanno avuto copia degli emendamenti presentati, mentre ciò era necessario per portare a loro conoscenza la nostra proposta. Lo prevede il regolamento all’art. 58. Si chiede che in futuro venga fornita copia di tutti gli emendamenti. Tutti i Consiglieri hanno il dovere di conoscere gli argomenti in discussione. PRESIDENTE: Trovo bizzarro che nell'emendamento sotto il logo del Comune sia stampato un interrogativo "Opposizione unita?" con il punto interrogativo. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Questo non c’entra con l’emendamento sulla variante del Piano. Non cambi discorso. Lei cosa pensa di questo emendamento? PRESIDENTE: Quando riterrò di esprimere il mio parere, chiederò la parola e provvederò in quanto Consigliere. SEGRETARIO GENERALE: Una precisazione in merito al numero assegnato agli emendamenti, che è quello in alto a destra e non quello che si trova sulla sinistra del foglio. Il numero scritto sulla destra è infatti quello ufficiale assegnato d’ufficio. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): E’ stata cambiata la numerazione? SEGRETARIO GENERALE: La documentazione è stata fornita ai Capigruppo consiliari in modo da poter essere visionata. PRESIDENTE: Qualcuno desidera illustrare l’emendamento n. 28? CONS. NEGRO (Partito Democratico): Riserverò la lettura dell’emendamento alla fine e probabilmente sforerò di un po’ perché vorrei… PRESIDENTE: No. CONS. NEGRO (Partito Democratico): La discussione di questi emendamenti è molto complessa. Vorrei impiegare i primi tre minuti per una questione sostanziale. Leggendo la delibera si nota come sia scritta in modo vergognoso. Siamo in presenza di analfabetismo di scrittura e di lettura; solo in tal modo chi legge può porsi certi problemi di interpretazione delle schede che arrivano dalla Regione e riuscire a leggervi cose che assolutamente non ci sono. Abbiamo avuto la conferma dal funzionario che le ipotesi secondo le quali si doveva cogliere una certa intenzione da parte della Regione, non hanno riscontro. Ecco perché diventa fondamentale questo emendamento n. 28 in cui si dice che bisogna Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 14 N. 32/10/DCC 28.4.2010 assolutamente indicare il nome del file a fianco di ogni elemento che compone la variante. Questo analfabetismo è conclamato: siamo noi stessi a chiedere alla Regione di esemplificarci cosa intendeva perché noi non lo capiamo. Non è possibile scrivere semplicemente "N.T.A. del P.R.G: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante". Sarebbe auspicabile che a lato e tra parentesi, fosse evidenziato un riferimento alfanumerico o numerico, altrimenti dimostriamo di non essere capaci di leggere i documenti della Regione. Stessa osservazione vale per tutti gli allegati di questo piano perché per ciascuno di essi è possibile che si creino confusioni. Se ho ancora tre minuti, vorrei leggere l’emendamento, in modo che anche voi possiate capire di che cosa parlo. L’art. 1 della delibera dovrebbe essere sostituito da quanto riporta l'emendamento n. 28. Faccio notare che le variazioni sono limitate, ma sono essenziali per la comprensione: di seguito alla frase: "di adottare ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica parziale di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: il testo non emendato parla di "Relazione" e quindi è importantissimo che noi scriviamo tra parentesi il nome del file. Starà poi all’ufficio decidere il tipo di identificazione da dare al file. Il secondo elaborato indica: "N.T.A. del P.R.G., raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante". Anche in questo caso diventa fondamentale indicare il nome del file perché è facile incorrere in confusioni. Al terzo punto sono indicati: "Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante". Anche in questo caso, come abbiamo detto prima per le N.T.A. del P.R.G. - sarebbe stato opportuno scrivere in forma estesa l'acronimo N.T.A. che sta per "Norme Tecniche di Attuazione" perché non tutti conoscono il significato - dobbiamo indicare il nome del file. PRESIDENTE: Il Consigliere Atalmi illustra l’emendamento n. 31. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): I colleghi della maggioranza sappiano che dovranno sopportare la lettura degli emendamenti come ai tempi del dettato a scuola, a causa del Presidente che non è in grado di gestire la Conferenza dei Capigruppo né l’aula. Sono stato Consigliere comunale per parecchi anni, con il Presidente Michielon, con il Presidente Vettor e con il Presidente Iannicelli, persone in grado di gestire le situazioni politiche. Adesso avete scelto un Presidente che non è capace di gestirle e questo è il pegno da pagare. L’emendamento n. 31 è presentato Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo Camolei, il sottoscritto, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, Antonella Tocchetto e Caldato Maristella, Consiglieri comunali - ricordo al Segretario e al Presidente - eletti dai cittadini ma che il Presidente evidentemente non rispetta perché non è nella sua natura. L’emendamento propone :"di adottare ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al Piano Regolatore Generale, composta dai seguenti elaborati allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 15 N. 32/10/DCC 28.4.2010 (Avete già sentito queste parole perché si riferiscono a emendamenti molto simili agli altri che invece il Presidente ha considerato inammissibili). All. 1 - Relazione all. 2 - N.T.A. del P.R.G. (N.T.A. non so cosa voglia dire): raffronto tra il "Vigente" e "Proposta di variante" (che è la proposta attuata dal Consiglio regionale) all. 3 - Elaborati grafici del P.R.G.: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante" all. 4 - Elaborati grafici del P.R.G: Adeguamento ai sensi dell’art. 6, L.R. n. 8/1991. all. 4a - Attività produttive in zona impropria (schede 1-7) all. 4b - Manufatti idraulici (schede 1-15) all. 4c - Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico, (schede 1-22) all. 4d - Zone SIC-ZPS (schede 1-3) all. 6 - Attività produttive in zona impropria (scheda K del Piano Ambientale del P.N.R.S. all. 7 - Valutazione di Incidenza Ambientale. L’allegato 5 "Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al P.R.G." non è documento probante in quanto illeggibile in formato cartaceo. Gli allegati vengono resi disponibili in formato digitale sul sito del Comune di Treviso su piattaforma libera." Anche questo emendamento probabilmente potrebbe essere considerato ininfluente dal Presidente se egli avesse letto gli emendamenti e se ne fosse fatta un’opinione. Noi al contrario riteniamo sia un emendamento influente e corretto. La nostra proposta è di difendere il Sile da questa Amministrazione, nonostante essa parli di tutela del proprio territorio. - escono dall’aula i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Caldato M., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale (pr. 25) PRESIDENTE: Siamo all’emendamento n. 52. Chi lo illustra? CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’emendamento n. 52 propone la modifica dell'articolo 2 e di aggiungere dopo le parole "di cui all’allegato 1", le parole "e che in particolare vi è un aumento di 357 abitanti teorici". Di questo aumento sarebbe opportuno chiedere conferma all’ufficio. Lo faremo in sede di discussione. Se vi è l’incremento del numero di abitanti, è necessario rivedere gli standard e provvedere alle necessarie verifiche. L’articolo di cui si propone la modifica è il n. 2 che afferma "di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal mutamento di destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già soddisfatto dalle previsioni di P.R.G. in ordine alla dotazione dello standard urbanistico, come meglio specificato nella Relazione di cui all’allegato 1". E’ fondamentale pertanto precisare l’incremento di carico urbanistico, cioè gli abitanti insediati ed effettuare questa verifica, perché ci sono dei legittimi sospetti circa la chiarezza di ciò che stiamo facendo. Poco fa in sede di riunione dei Capigruppo consiliari è risultato evidente che tra poco ci troveremo a proporre illecitamente alla Regione - in modo del tutto irrituale - una variante che non trova nessuna motivazione. Il funzionario stesso ha ammesso che Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 16 N. 32/10/DCC 28.4.2010 non c’è alcun elemento nel piano arrivato dalla Regione, che possa far pensare che vi sia un cambio di perimetro di ambito di un Piano di recupero. Quando noi riusciamo ad immaginare cose che non ci sono, diventa fondamentale essere chiari in quello che scriviamo. Sarà bene che ne discutiamo approfonditamente. Per cui tengo molto che si provveda alla verifica del numero di abitanti insediati e che si verifichi lo strumento urbanistico per appurare se effettivamente gli standard sono soddisfatti. Ci sarebbero da mettere in questo discorso gli incrementi e i carichi urbanistici che sono seguiti a tutte quelle che il Ministro Calderoli direbbe "porcate", che sono stati i P.I.R.U.E.A, ovvero la svendita di cubatura che noi abbiamo concesso agli imprenditori. h. 00.05 29.4.2010 - rientrano in aula i Consiglieri: Tocchetto, Tonella, Grigoletto, Manildo, Caldato M., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello, Vitale (pr. 35) PRESIDENTE: Ora un Consigliere per gruppo può intervenire sul primo gruppo (A) di emendamenti - nn. 27, 28, 29, 31, 52 - per espressione di voto. Dopodiché provvederemo alla votazione di ogni singolo emendamento. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Per discussione generale, non per espressione di voto. PRESIDENTE: E’ una fattispecie specifica quella degli emendamenti, per cui quella che lei si sta accingendo a compiere ora, è un’espressione di voto del Gruppo. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): È una discussione generale, invece. PRESIDENTE: No. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Credo che il problema reale, Presidente, di questo gruppo di emendamenti è che lei non sa fare il Presidente. PRESIDENTE: L’emendamento è illustrato da uno dei presentatori per non più di tre minuti e dopo le eventuali dichiarazioni del Sindaco o dell’Assessore competente. può prendere la parola - per non più di tre minuti - un consigliere per gruppo. Consigliere Atalmi, è autorizzato a prendere la parola: stanno scorrendo i tre minuti. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): I tre minuti decorrono da ora. Tra l’altro segnalo che non c’è scritto dichiarazione di voto in quanto lei ha letto. Farò una discussione generale su questi emendamenti, che sono emendamenti frutto del fatto che - si sta accorgendo anche la sua maggioranza - se avessimo un Presidente capace di gestire la Conferenza dei Capigruppo e la gestione dell’aula, come sono stati i suoi predecessori, non staremo qui a perdere tempo a mezzanotte e nove minuti per discutere di tali emendamenti. E’ evidente che non si siano volute discutere prima in Commissione, per singolo emendamento, alcune osservazioni importanti che abbiamo sollevato in merito al Piano del Sile, che nasce già malato. Ricordo che il Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 17 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Piano arrivò in Regione grazie all’allora Presidente dell’Ente Parco del Sile, saltando il Comune con una modalità discutibile. Venne corretto in parte dalla Regione e, a mio avviso, peggiorato dall’adozione fatta dal Comune. Il Consiglio comunale dovrebbe essere messo nelle condizioni di lavorare; purtroppo, non abbiamo i presidenti del Consiglio del passato, bensì una persona che, con azioni di arroganza e di rigidità, impedisce la discussione, e in alcuni casi, impedisce addirittura il voto e impedisce il lavoro dell’assemblea. Discutiamo quindi gli emendamenti per gruppo, accorpati in modo arbitrario, a causa dell'incapacità di gestire il Consiglio comunale da parte sua. Dovremmo modificare lo Statuto per inserirvi una norma statuente che all’inizio del mandato ci si doti di un "Bignamino" più semplice per istruire il Presidente del Consiglio sul funzionamento del regolamento, ma soprattutto che istruisca in merito alla capacità di fare politica e di relazionarsi con le persone. Questo ci renderebbe il lavoro più concreto, si perderebbe meno tempo in sciocchezze, ma d’altra parte al formalismo è evidente che si risponde con altrettanto formalismo, come all’intelligente confronto politico, potremmo rispondere con intelligente confronto politico. Purtroppo questo non avviene, sono state fatte delle forzature evidenti, note anche alla maggioranza. Nel prossimo Consiglio comunale, chiederemo di discutere anche i verbali relativi alle sedute precedenti. Il voto in Consiglio è una cosa seria, perché quando si vota, ci si assume la responsabilità della scelta. Oggi in Consiglio il Presidente ha impedito alla minoranza di votare. Ritengo sia molto grave, con conseguenze che segnaleremo. Il Segretario Generale è sempre silente e pacifico e dal punto di vista tecnico è disponibile sempre a giustificare qualsiasi cosa. L’atteggiamento del Presidente Salvadori da voi eletto, impedisce di lavorare su un argomento importantissimo, che è il Sile, a cui molti colleghi della maggioranza tengono particolarmente. Tale argomento non meriterebbe di essere affrontato in modo approssimativo a causa dell’incapacità del Presidente del Consiglio comunale di rendere possibile un confronto politico sereno, pacato e costruttivo. C’è una violazione continua del regolamento, dei diritti dei Consiglieri, ma soprattutto dei diritti dei cittadini di essere rappresentati. PRESIDENTE: Capogruppo Cianci, prego. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Premetto che più di una volta ho sentito affermare da parte della maggioranza "Meno male che c’è il Presidente Salvadori che è aperto, perché se c’era Iannicelli – mi scuso con Iannicelli – ci castigava". So che gli emendamenti presentati erano 120 dei quali ho visto solo una parte. Essendo in gran parte stati dichiarati inammissibili, chiedo di avere copia. PRESIDENTE: Gli emendamenti oggetto di valutazione da parte del Settore Urbanistica, dopo la riunione della Conferenza dei Capigruppo, sono stati fotocopiati e distribuiti e sono quelli in discussione. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 18 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Questi li ho. Mancano gli emendamenti dichiarati inammissibili. PRESIDENTE: Non sono stati distribuiti in quanto resi inammissibili. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ora si votano quelli ammessi. PRESIDENTE: Ancorché abbiano parere contrario da parte del funzionario del Settore Urbanistica, eccettuati due emendamenti, ovvero il n. 68 e il n. 116. CONS. MAURO (Popolo della Libertà): A nome della maggioranza, esprimo l’intenzione di votare contro gli emendamenti, motivando brevemente con il parere contrario degli Uffici. Questo per quanto riguarda il merito. Per quanto riguarda il metodo, credo sia assolutamente da stigmatizzare il comportamento poco rispettoso dei Consiglieri che hanno usato un turpiloquio e un’aggressione verbale inqualificabili. Mi faccio portavoce della maggioranza e probabilmente anche di una parte della minoranza, visto che qualcuno ha anche abbandonato l’aula. Tutte le posizioni sono rispettabili, anche se espresse in maniera veemente, ma mai mancando di rispetto a se stessi e agli altri. Credo anche che qualcuno abbia abusato del nuovo sistema microfonico per tenere comportamenti addirittura infantili con canzoni o interruzioni degne di un asilo – e anche di quelli mal gestiti - piuttosto che di un Consiglio comunale. Da parte della maggioranza vi è il pieno appoggio al Presidente Renato Salvadori. Una precisazione a fugare eventuali dubbi: la mia richiesta di parere al Segretario Generale non era finalizzata a mettere in dubbio le corrette indicazioni del Presidente ma tesa semplicemente a stemperare un clima che si stava facendo veramente pesante a causa delle reazioni assolutamente inconsulte da parte di qualche Consigliere comunale. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ho ascoltato l’intervento del Capogruppo Mauro. I colleghi sono usciti dall’aula perché scandalizzati. Il Collega Mauro ha compiuto un intervento di carattere generale per poter arrivare alla dichiarazione di voto. Vorrei fare altrettanto, se mi permette. Sarò breve nel dire che questa serata non è edificante per nessuno. Anche il Presidente deve prendere atto del fatto che all’inizio ha compiuto una forzatura quando ha preteso che noi non partecipassimo al voto, o meglio, ci ha considerato non votanti. Sono d’accordo che nella gestione dell’aula dovremmo tutti trovare serenità e armonia, ma anche da parte del gruppo del Consigliere Mauro sono giunti insulti rivolti verso la minoranza. Invito il Presidente a convocare nel più breve tempo possibile una Conferenza dei Capigruppo per verificare quanto è avvenuto nello svolgimento di questa seduta consiliare e quanto dei nostri timori si è rivelato fondato dal momento che ritenevamo l’ordine del giorno della seduta troppo corposo. L’opposizione ha un ruolo preciso da svolgere: quando presenta emendamenti o quando fa comunicazioni, ha un compito istituzionale e democratico. Nel momento in cui il Presidente impedisce alla minoranza di esprimersi non svolge più la funzione di garante. Uno sforzo deve essere compiuto anche da chi presiede e gestisce l’aula. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 19 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Chiedo se l'approvazione di questa proposta abbia o meno delle scadenze. Se la normativa ce lo consente, credo sarebbe auspicabile un atto di responsabilità collettivo. In questa discussione dal tema così importante, siamo intervenuti poco sul merito. Credo che gli atti perfezionati in seno al Consiglio debbano caratterizzarsi per la loro utilità, già nella loro genesi. Questa proposta di deliberazione merita pertanto un approfondimento con conseguente rinvio ad altra seduta consiliare. PRESIDENTE: Ringrazio il consigliere Bolzonello per le parole nobili che ho apprezzato davvero. Il mio ruolo è di guidare l’assemblea al fine di raggiungere un obiettivo, che è quello che il Consiglio vorrà darsi. Non vedo intervenire l’Assessore, pertanto ritengo che questa proposta di deliberazione iscritta all’ordine del giorno debba essere conclusa. Vengono messi in votazione per appello successivo gli emendamenti 27, 28, 29, 31 e 52, come illustrati dagli interventi che li hanno preceduti. Ovviamente ogni emendamento viene posto in votazione singolarmente. Il quesito è: chi dei Consiglieri ritiene opportuno accettare l’emendamento n. 27? Chi vota sì, lo accetta, chi vota no lo respinge. 2^ VOTAZIONE Gruppo A - Emendamento n. 27 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 27 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico) Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D.. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 20 N. 32/10/DCC 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 sì no no sì no no no sì no sì no no sì no sì no no sì no sì sì no no no sì sì 13 21 0 1 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* 3^ VOTAZIONE Gruppo A - Emendamento n. 28 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 28 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico) Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D.. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 21 N. 32/10/DCC Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì sì no no sì no no no sì no sì no no sì no sì no no sì no sì sì no no no sì sì 13 21 0 1 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 22 N. 32/10/DCC 28.4.2010 - escono Bolzonello, Tonella (pr. n. 33) 4^ VOTAZIONE Gruppo A - Emendamento n. 29 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 29 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico) Sono presenti il Sindaco e n. 32 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D., Bolzonello, Tonella. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no no no sì sì no no sì no no no sì no sì no no sì no sì no Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 23 N. 32/10/DCC 25 26 27 28 29 30 31 32 33 28.4.2010 Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani no sì no sì no no no sì sì 12 Esito votazione: 21 0 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* - rientra Tonella (pr. n. 34) 5^ VOTAZIONE Gruppo A - Emendamento n. 31 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 31 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico) Sono presenti il Sindaco e n. 33 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D., Bolzonello. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no no no sì sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 24 N. 32/10/DCC 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 28.4.2010 Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani no no sì no no no sì no sì no no non partecipa no sì no no sì no no sì no no no Esito votazione: sì sì 11 22 0 1 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* - rientra Bolzonello (pr. n. 35) 6^ VOTAZIONE Gruppo A - Emendamento n. 52 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 52 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. Tonella (Partito Democratico) Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 25 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Sono presenti il Sindaco e n. 34 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri Zampese, Borrelli D.. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Camolei Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Padovan Piccoli Renosto Rosi Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no ast no no non partecipa no no non partecipa sì no no sì no no no non partecipa no sì no no non partecipa no sì no no sì no sì sì no no no sì sì 9 21 1 4 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 26 N. 32/10/DCC 28.4.2010 ******* - escono Camolei, Padovan (pres. n. 33) Il Presidente pone in trattazione il secondo gruppo (B) di emendamenti contraddistinti dai nn. 67-68-92-93-94-95-96-97-98-99-100. PRESIDENTE: Passiamo al secondo gruppo di emendamenti. Essi sono stati suddivisi in quanto differenti perché sostitutivi degli indirizzi di cui al punto 4 del dispositivo della bozza di delibera. Sono numerati in alto a destra con i numeri 67, 68 – che ha ottenuto un parere favorevole -, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99 e 100. Apro la discussione per la presentazione degli emendamenti. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Il testo dell’emendamento n. 67 è soppressivo, al punto n. 4 del dispositivo della delibera, delle parole: "di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato "A," formante parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano, secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del Settore LL.PP.; - confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6), denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia”. Abbiamo già parlato di questo emendamento in sede di questione pregiudiziale, com’è stato sottolineato dall’ingegner Negro che mi ha preceduto. La variante del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile non ha modificato il perimetro del Piano Attuativo, così come individuato dal P.R.G. del Comune di Treviso e normato all’art. 25. Non è accettabile l’indirizzo adottato dalla Giunta comunale nella seduta del 19 febbraio 2010 e che si vorrebbe approvare nella presente seduta di Consiglio comunale. L'ambito di Piano Attuativo non ha subìto variante né dovrà subirne con questa Variante n. 30, altrimenti non sarebbe più di adeguamento alla variante di settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004. La volontà della Regione Veneto di una progettazione unitaria, che comprenda l’intero ambito, è stata peraltro di recente ribadita dalla Regione stessa con la nota 8 marzo 2010, protocollo 1298965709 assunta al protocollo del Comune di Treviso in data 10 marzo 2010. Detta nota, a firma del dirigente regionale della direzione urbanistica, architetto Vincenzo Fabbri, così recita: "Con riferimento alla richiesta di codesta Amministrazione comunale di protocollo 61289 relativa alla richiesta di parere sulla proposta preliminare dell’accordo di programma in oggetto presentato Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 27 N. 32/10/DCC 28.4.2010 dalla ditta Mandelli di Padova, dalla valutazione della proposta preliminare inviata, si ritiene opportuno evidenziare che l’intervento dovrà comprendere l’intero ambito individuato dalle previsioni del Piano Ambientale del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile". Per quanto detto, si insiste per la soppressione della parte citata in precedenza. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Il Presidente ha fatto un blocco unico dell’emendamento appena letto dall’avvocato Manildo riguardante i Mulini Mandelli, accorpandolo all’emendamento n. 68 e affermando che sono omogenei. Invece non c’entrano per nulla perché il secondo blocco di emendamenti che abbiamo iniziato a trattare, si riferisce ai Mulini Mandelli mentre questo argomento riguarda l'ampliamento del perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano: siamo dall’altra parte della città. PRESIDENTE: Riguarda il punto 4 del dispositivo. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Non c’entra assolutamente con gli altri emendamenti che riguardano i Molini Mandelli. A questo punto, tutto è possibile. Inizierò. "Infandum, regina, iubes renovare dolorem, Troianas ut opes et lamentabile regnum erueint Danai, quaeque ipse miserrima vidi et quorum pars magna fui. quis talia fando Myrmidonum Dolopumve aut duri miles Ulixi temperet a lacrimis? sed si tantus amor casus cognoscere nostros …incipiam. Est in conspectu Tenedos notissima fama Insula, dives opum, Priami dum regna manebant, nunc tantum sinus et statio male fida carinis…” huc se prouecti deserto in litore condunt; nos abiisse rati et vento petiisse Mycenas. tandimus sporte, iuve tire … videre Non c’entra molto ma nemmeno era sensata la risposta che mi ha dato prima il Presidente. Se questo è il luogo delle cose insensate, forse "II Canto dell’Eneide" merita cittadinanza onoraria rispetto alle sciocchezze che diciamo noi. Potrei anche iniziare con "I cipressi che a Bólgheri alti e schietti van da San Guido in duplice filar, quasi in corsa giganti giovinetti. Mi balzarono incontro e mi guardar. Mi riconobbero, e - ben torni omai - bisbigliaron vèr me co ‘l capo chino". Cambio Presidenza Salvadori/Barbisan (29.4.2010 – h. 0.50) VICE PRESIDENTE BARBISAN: Grazie Consigliere Negro. Passiamo alla trattazione dell’emendamento n. 92. Prego, Consigliere Atalmi. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 28 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Al collega Mauro, che prima ci ha fatto le pulci, segnalo che l’emendamento numero 92 ora in discussione, parla dei Mulini Mandelli. Il fulgido Presidente del Consiglio ha deciso autonomamente di accorpare gli emendamenti. Egli si intende di commercio e ha - come si diceva alle scuole elementari -, "unito le pere con le mele", perché l’emendamento precedente parlava di via Canizzano. Questo parla dei Mulini Mandelli. Consigliere Mauro, bisognerebbe chiedere al Presidente, che lei ha così virilmente difeso prima, qual è la ratio. Nessuna. La discussione che stiamo affrontando riguardo i Mulini Mandelli è molto seria: dovreste averla a cuore anche voi, ma è stata trattata in quest’aula in modo sciatto, sia dalla Conferenza dei Capigruppo che dal Presidente, tanto da costringerci a discutere insieme di Canizzano e dei Mulini Mandelli, anche se si trovano in due parti diverse della città. Confermo che quando il ruolo di Presidente era ricoperto dal Consigliere Iannicelli, il confronto era senz’altro forte e dialettico ma si rispettavano le regole. E’ cosa che qualche volta fa piacere. L’emendamento in questione recita:"di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale o provinciale – perché c’è la vicenda del P.A.T. in attesa – le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria allegata; (Una cosa forse ridondante ma visto che in altri punti della delibera si inserisce una domanda per sapere quali siano i perimetri dell’area dei Mulini Mandelli - repetita iuvant - noi l’abbiamo scritto). - la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie, che rivestono carattere di architettura rurale e di interesse storico e di archeologia industriale.; - la volumetria di nuova costruzione (cioè l’operazione immobiliare e, permettetemi, speculativa prevista per i Mulini Mandelli) nei limiti previsti dalle N.T.A. per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera A della planimetria allegata (cioè la parte non di fronte al Sile); - l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore dell’altezza dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10 metri; - la progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio dell’area con i volumi esistenti. Si allega planimetria con ambito entro cui costruire i nuovi volumi derivanti da recupero della cubatura esistente". Questo emendamento risponde precisamente e molto seriamente ad un rischio che abbiamo corso, quando in Commissione è arrivato la prima volta il progetto edilizio dell’area Mandelli. Sembrava di essere a Caorle. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 29 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 0.58) PRESIDENTE: Emendamento n. 93, chi lo illustra? CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Lo illustrerò io, così completo il discorso. Gli emendamenti da noi presentati, relativi all'area degli ex Mulini Mandelli, vogliono impedire che si faccia "Duna Verde" lungo il Sile. Il progetto iniziale, previsto dai proponenti, è stato poi fortemente modificato per intervento del Consiglio regionale, che ha ritagliato un’area rimasta a verde. Ora quest’operazione è messa in discussione dal fatto che non tutta l’area delimitata - ambito 06 - è di proprietà dei proponenti. Questi ultimi non hanno considerato che una parte di quel terreno non è di proprietà di chi ha presentato il progetto. Per questo abbiamo scritto l’emendamento precisando: "di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale o provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sono state sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - relativamente all’Ambito 06 relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria allegata; e non come le domande "tranello" che voi avete messo nella delibera, dove si vuole far dire alla Regione che ha cambiato idea rispetto all'area delimitata nell'Ambito 06. la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie, che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia industriale. - la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle N.T.A., per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera B della planimetria allegata. Nell’emendamento precedente si indicava la lettera A, adesso la lettera B. - l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10 metri. PRESIDENTE: Chi illustra l’emendamento n. 94? Prego, Consigliere Tonella. CONS. TONELLA (Partito Democratico): L’emendamento n. 94 propone di sostituire l’art. 4 con le seguenti parole: “di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010 demandando al competente organo regionale o provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 30 N. 32/10/DCC 28.4.2010 - relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria allegata; - la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie, che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia industriale; - la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle Norme Tecniche di Attuazione per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera C della planimetria allegata; Nell’emendamento c’è la planimetria allegata. - l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10 metri; - la progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio dell’area con i volumi esistenti. Si allega planimetria con ambito entro cui ricostruire i nuovi volumi derivati dal recupero della cubatura esistente”. Brusio e voci fuori microfono fanno notare che l'emendamento n. 94 è stato illustrato da un Consigliere non firmatario, diversamente da quanto previsto dall'art. 60, comma 1 del regolamento del Consiglio comunale. PRESIDENTE: Prego, Segretario. SEGRETARIO GENERALE: Nel regolamento è scritto che l’emendamento deve essere presentato o illustrato da uno dei presentatori. Sotto l’aspetto tecnico va notato che c’è un concorso di situazioni singolari dal momento che c’è un Consigliere che non risulta firmatario, che ha provveduto ad illustrare l’emendamento e gli altri Consiglieri firmatari l’hanno integralmente lasciato illustrare per tutto il periodo. PRESIDENTE: Emendamento n. 94, Consigliere Negro, può reillustrare l’emendamento n. 94. Prima però mi assicuri di averlo firmato. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Riconosco la mia firma in calce. L'emendamento n. 94 è molto importante; siamo ancora all’area dei Mulini Mandelli, che stiamo praticamente svendendo. In questo emendamento vi è una frase sciocca “confermare se come parrebbe” che aveva l’unico scopo di tagliare l’area ad est, presumibilmente di un proprietario ostinato il quale non riesce a mettersi d’accordo con il proprietario dell’area generale. Se la Regione dovesse cadere nella trappola di confermare “se come parrebbe” finalmente qualcuno avrebbe raggiunto lo scopo di tagliare la parte est del comparto, unitario, sottoposto a piano di recupero, di tagliarla fuori e di togliersi dai piedi questo proprietario renitente. Cosa fa questo emendamento? E’ una gran furbata. PRESIDENTE: Chi intende illustrare l’emendamento n. 95? Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 31 N. 32/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: Prego Consigliere Negro. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Questo emendamento, invece di togliere dai piedi il proprietario dell’area ad ovest, lo include e assegna a lui la capacità edificatoria. Viene il sospetto che sia stata messa in atto una macchinazione. Questo emendamento va oltre quello che voleva la Giunta. Anziché dire “confermare se come parrebbe” vogliamo togliere dai piedi il proprietario della parte ad est, diciamo “confermare se come parrebbe vogliamo togliere dai piedi il proprietario dell’area ad ovest”. Dà al proprietario dell’area ad est quello che gli era stato tolto per essere dato al proprietario dell’area ad ovest. Viene da chiedersi, per par condicio, perché non possa trovare accoglimento questo emendamento? Perché dobbiamo premiare il proprietario dell’immobile principale Molini Mandelli? Perché dobbiamo fare questo torto al proprietario dell’area ad ovest? Quindi vi invito all’equità, non privilegiamo l’uno per penalizzare l’altro. Questo emendamento scompiglia i giochi che erano stati preparati e li inverte completamente. Dimostriamo di essere imparziali. Signor Presidente, in modo da coprire il brutto episodio di prima quando lei ha capito che non c’è traccia nella scheda “K” e nella delibera regionale di cambiare il perimetro dell’ambito, Lei ha detto “basta, basta, andiamo a votare”. Nel momento in cui si è reso conto che era infondato quel “confermare se come parrebbe se”, lei ha cambiato discorso. Me l’ha confermato il funzionario e lei è andato via. PRESIDENTE: Emendamento n. 96. Consigliere Negro, se nei ritagli di tempo, oltre a scrivere su “Il Treviso”, lei si cimentasse anche nella giallistica, con piccoli indizi riuscirebbe a costruire grandi macchinazioni e io sarei un suo affezionato lettore. Prego, Consigliere Grigoletto per l’emendamento n. 96. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Emendamento n. 96: “Variante parziale n. 30 al P.R.G. di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48, comma 1-ter della L.R. n. 11/2004. Adozione”. Esso propone di sostituire il punto n. 4 con il seguente testo: “di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale o provinciale, le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto modificate, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - relativamente all’Ambito 06, relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria allegata; - la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia pertinenziali che destinati ad attività molitorie e di stoccaggio delle granaglie, che rivestono carattere di architettura rurale di interesse storico e di archeologia industriale. - La volumetria di nuova costruzione, nei limiti previsti dalle N.T.A., per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera E della planimetria allegata. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 32 N. 32/10/DCC 28.4.2010 - L’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo di 10 metri. - La progettazione dovrà dialogare in modo armonico e rispettoso del pregio dell’area con i volumi esistenti. Si allega planimetria con ambito entro cui ricostruire i nuovi volumi derivati dal recupero della cubatura esistente." PRESIDENTE: Emendamento n. 97. Prego Consigliere Atalmi, ne ha titolo. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Ne ho titolo, Presidente, anche perché ho studiato le carte. PRESIDENTE: Al punto tale da essere in sospetto conflitto di interessi, qualcuno afferma. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Purtroppo non ho case da quelle parti, non sono un progettista del Piano del Sile, come invece un altro qui in aula, non sono nemmeno stato nell’Ente Parco del Sile in passato, come un’altra persona presente qui in aula. L’emendamento 97 propone “di modificare gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale o provinciale le valutazioni di merito sulle questioni che, come sotto definite, formano parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: - relativamente all’Ambito 06 relativo agli ex Mulini Mandelli, l’intervento di recupero e riqualificazione urbanistica dovrà comprendere l’intero ambito individuato nella planimetria allegata; (repetita iuvant, noi non abbiamo inserito nella delibera una domanda furbina, come invece avete fatto voi, ma abbiamo inserito un’affermazione come dovrebbe essere nelle delibere) - la volumetria esistente dovrà essere informata al recupero filologico dei volumi sia pertinenziali che destinati ad attività molitoria e di stoccaggio delle granaglie, che rivestono carattere di architettura rurale – (ecco il conflitto d’interessi dov’è, infatti) - di interesse storico e di archeologia industriale;. - la volumetria di nuova costruzione nei limiti previsti dalle N.T.A. per disposizione planimetrica dovrà essere interna al perimetro indicato con la lettera F) della planimetria allegata. (Continuiamo a segnarvi dove si può costruire per facilitarvi i compiti, usando anche il pennarello grosso, in modo da evitare rischi interpretativi). - l’altezza dei nuovi volumi non potrà in nessun caso superare la maggiore delle altezze dei volumi esistenti concessi in demolizione con il limite massimo 10 metri. PRESIDENTE: Chi illustra l’emendamento n. 98? Prego Consigliere Negro. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 33 N. 32/10/DCC 28.4.2010 CONS. NEGRO (Partito Democratico): L’emendamento n. 98 a mio parere si può capire solo facendo la storia di questo Piano. Il primo Piano dell’Ente Parco del Fiume Sile è stato approvato nel 1997. La Regione, nell’approvarlo, ha chiesto alcune piccole varianti: la variante integrale della zona agricola, la variante integrale degli insediamenti impropri, la variante integrale per il paesaggio, la variante integrale delle acque. In pratica ha approvato un Piano per poi chiedere di modificarlo. L’Ente Parco del Fiume Sile ha dato prova di grande solerzia poiché la Regione aveva assegnato all’Ente Parco del Fiume Sile dieci mesi di tempo per attuare queste varianti che, sostanzialmente, avrebbero costretto a rifare il Piano. Finalmente l’Ente Parco Sile nel 2000 dà incarico di attuare queste varianti. Per gli insediamenti in zona produttiva e per il paesaggio dà incarico all’architetto Sandro Zampese, per la parte agricola al dottor Lioni e per le acque al dottor Eros Tomio. I professionisti incaricati dovevano praticamente rifare il Piano e l’hanno presentato nel 2002. L’Ente Parco lo ha adottato, pubblicato, ha raccolto le osservazioni e lo ha spedito in Regione nel 2004. Questo ci dà la misura della solerzia e dell’efficienza di questa Amministrazione. Cosa dice: "guarda, la variante acqua e agricoltura te la approvo, invece per le zone produttive paesaggio e per le altre, lo approvo, imponendo però pesantissime modifiche". E ce lo manda disperata e ci dice: "sentite, per favore, recepitelo, tanto di più non si cava". E allora noi siamo qui a recepirlo, questo Piano. Adesso ci siamo accorti che c’è qualcosa di sbagliato, e allora scriviamo alla Regione chiedendo se per caso non si fosse dimenticata di far modificare anche qualche altro punto, dal momento che la Regione non ha prescritto di cambiare alcunché nella zona dei Mulini Mandelli, ove invece ci sarebbero delle variazioni da apportare. PRESIDENTE: Emendamento n. 100. Prego, Consigliere Atalmi. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Quando scriveremo per la quarta volta alla Regione, ci risponderà intimandoci di smetterla. Con Luca Zaia a capo della Giunta regionale, probabilmente vi risponderanno in dialetto per vedere se vi convincete di quale sia l’area delimitata nell’area del Mulino Mandelli. Alla fine la Regione potrebbe arrendersi e concedere di fare l’ambito anche a Canizzano. Dopo un po’ che la Regione ci ha indicato qual è la denominazione dell’ambito, dopo che tutti abbiamo capito che il problema consiste nel fallimento della compravendita di un appezzamento di questo terreno, dopo aver capito che probabilmente l’affare su Molino Mandelli non era più gradevole perché, grazie agli emendamenti presentati in Regione, una parte del Parco si era salvata, dopo che uno dei proprietari dell’ambito forse non era più molto convinto della cosa o non aveva raggiunto un accordo con la maggioranza dell’Ambito, alla fine ci si domanda cosa si voglia farne di questo Ambito. In sede di Conferenza dei capigruppo abbiamo sollevato questo problema: se vi è incertezza rispetto alle volontà della Regione, perché è stato scritto nella delibera ma forse intendevi l'ambito più grande? E’come quando all’università il professore che deve farti passare un esame, per pietà, pone la domanda all’allievo mettendogli in bocca la risposta. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 34 N. 32/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Atalmi. Siamo ora nella fase in cui ciascun Gruppo può esprimere la sua posizione per bocca del proprio Capogruppo o di un suo delegato. Prego Consigliere Negro. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Stiamo parlando dei Mulini Mandelli. Vi abbiamo presentato numerosi emendamenti mirati a salvare quest’ultimo scampolo di verde che ci resta e questo fabbricato di archeologia industriale, una costruzione che parla della nostra storia, di quando il Sile era un corso navigabile ed era utilizzato per il trasporto delle granaglie. Siamo un po’ inorriditi dai due capannoni costruiti quasi in aderenza. Se volessimo bene alla nostra città e al nostro fiume, sarebbe giusto osservare che si tratta di volumi aggiunti e decidere di non volerli più. Se la Giunta non fosse stata così inerte e non avesse evitato con tutte le proprie forze di affrontare il P.A.T., adesso potremmo esortare i proprietari di quei volumi a eliminarli da dove attualmente insistono per costruire altrove, offrendo una compensazione volumetrica. Chi ha temporeggiato per non fare il P.A.T. è responsabile di questo scempio che sarà compiuto sui Molini Mandelli e sull’area attigua. PRESIDENTE: Prego, Consigliere Atalmi. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): Il Presidente ha deciso di accorpare gli emendamenti in modo arbitrario. All’interno del gruppo di emendamenti che stiamo discutendo c’è l’ampliamento del perimetro del parcheggio in via Canizzano e c’è il Mulino Mandelli: due argomenti che nulla hanno a che vedere l’uno con l’altro. Stiamo per approvare una delibera che dice: "confermare, come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo, denominato Molini Mandelli, dovrà comprendere gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest a confine di via Fratelli Benevento, così come meglio specificato nell’allegata cartografia". Se ad un esame universitario di diritto amministrativo, avessi impostato una delibera in cui si chiede l’interpretazione autentica a un organo sovraordinato, il professore avrebbe certamente lanciato il mio libretto fuori dalla finestra ma qui ormai vale anche una delibera che pone una domanda. Ragionevolezza vorrebbe che ci si chiarisse sulle intenzioni della Regione e in un secondo momento fosse recepito nella delibera l’esatto ambito delimitato. Questi "giochetti" provocheranno un contenzioso giuridico poiché sono frutto di una gestione del Piano del Sile assolutamente negativa. PRESIDENTE: Prego, Consigliere Vitale. CONS. VITALE (Città Mia – Treviso Civica): Forse era necessario, data l’importanza del manufatto e dell’area in discussione, prestare maggiore attenzione alle osservazioni rese. Non si comprende la motivazione di questa fretta e pertanto vorrei leggere, per far capire la nostra posizione, quello che dice Cicerone nelle Catilinarie: “Fino a quando abuserai della nostra pazienza, per quanto tempo ancora codesta tua condotta temeraria riuscirà a sfuggirci, a quali estremi oserà spingersi il Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 35 N. 32/10/DCC 28.4.2010 tuo sfrenato ardire? Né il presidio notturno, né le ronde per la città, né il panico del popolo, né l’opposizione unanime di tutti i cittadini onesti nel fatto che la seduta si tenga in quest’edificio, il più sicuro, ti hanno sgomentato e neppure i volti, il contegno dei presenti, le tue trame sono scoperte, non te ne accorgi?”, e pone una serie di interrogativi a Catilina. Vi sono molti riferimenti: la storia si ripercorre e qui oggi assistiamo ad un’altra pagina storica simile a quella della Roma del 63 a.C. con l’esito che voi tutti sapete a proposito di Catilina. Quindi noi ci siamo già astenuti su questo, ma voteremo contrario per quanto riguarda i Mulini Mandelli. - escono Rosi, Tocchetto (pres. n. 31) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 67 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Tonella (Partito Democratico). 7^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 67 Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Tocchetto. Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 68 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Tonella (Partito Democratico). Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 36 N. 32/10/DCC 28.4.2010 8^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 68 Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Tocchetto. Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 92 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 9^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 92 Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Tocchetto. Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 37 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* 10^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 93 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 93 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Tocchetto. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì no no sì no no no sì no sì no no sì no Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 38 N. 32/10/DCC 23 24 25 26 27 28 29 30 31 28.4.2010 Piccoli Renosto Salvadori Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani no no no sì no no no sì sì 9 Esito votazione: 21 0 1 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* - rientra Tocchetto (pres. n. 32) 11^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 94 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 94 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 39 N. 32/10/DCC 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Piccoli Renosto Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 no no sì no no no sì no sì no no non partecipa no no no no sì sì no no no sì sì 9 21 0 2 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* 12^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 95 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 95 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 40 N. 32/10/DCC Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 28.4.2010 Favorevoli Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Piccoli Renosto Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì no no sì no no no sì no sì no no sì no no no no sì sì no no no sì sì 10 21 0 1 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* 13^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 96 Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 41 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, l'emendamento n. 96 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Presenti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Gobbo (Sindaco) Aloisi Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Piccoli Renosto Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto no no sì no no non partecipa no no sì no no sì no no no sì no sì no no non partecipa no no no no sì sì no no no sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 42 N. 32/10/DCC 32 Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 sì 9 21 0 2 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 97 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 14^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 97 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 9 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipano al voto n. 2 Consiglieri: Bolzonello, Negro. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 98 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 15^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 98 Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 43 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* - esce Bolzonello (pres. n. 31) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 99 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 16^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 99 Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 44 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 100 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 17^ VOTAZIONE Gruppo B - Emendamento n. 100 Sono presenti il Sindaco e n. 30 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi, Bolzonello. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in discussione il terzo gruppo (C) di emendamenti contraddistinti dai nn. 115, 116, 117, 118, 119. PRESIDENTE: Veniamo alla discussione degli emendamenti 115, 116, 117, 118 e 119. Prego Consigliere Tocchetto. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Leggerò ora l’emendamento 115 da voi riformulato. I presentatori sono Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo Camolei, Nicola Atalmi, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, la sottoscritta e Maristella Caldato. Si tratta di annullare la proposta di variante nella scheda di ambito 01 di Via Plinio il Vecchio, vicino a Via Pasteur, in quanto peggiorativa per la finalità di tutela del Fiume Sile e priva di interesse pubblico. Invito tutti a votare questo emendamento per tutelare il nostro Fiume, un Fiume che da troppo tempo non ha avuto attenzioni da parte del Comune. Questi emendamenti nascono dalla necessità di tutelare il paesaggio verde e i fiumi come il nostro Fiume Sile. Anche all’interno della maggioranza ci sono persone molto attente alla salute dell’ambiente e del Sile. Ciò che stiamo cercando di realizzare stasera è finalizzato alla tutela del vero parco pubblico nell’ambito del Parco del Sile. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 45 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 1.58) CONS. TONELLA (Partito Democratico): I presentatori dell'emendamento n. 116 sono Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo Camolei, Nicola Atalmi, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, Antonella Tocchetto, Maristella Caldato e il sottoscritto. Questo emendamento chiede la sostituzione dell’art. 4 della delibera con il seguente testo, 4.2: “Di modificare la scheda 02 di via Ferretton in quanto anomalia puntuale di scelta urbanistica con minima finalità pubblica; modificata la previsione delle Norme Tecniche Attuative da variante per cui la cubatura residenziale massima consentita sarà di 2000 metri cubi invece di 3200 metri cubi e l’altezza massima sarà di 6 metri". La ratio dell’emendamento è chiara, si contesta la finalità pubblica della scheda 02 via Ferretton e si chiede una forte modifica della cubatura residenziale per tutelare l’ambiente e il verde, la conformità, la ricchezza artistica e naturale della zona. Gli emendamenti hanno l’obiettivo di ridurre l’intervento previsto, per tutelare al meglio una zona che dovrebbe avere una vocazione naturistica e di archeologia industriale. CONS. MANILDO (Partito Democratico): L'emendamento 117 propone di sostituire al punto 4.3: "di modificare la scheda 03 di via Pasteur in quanto variante priva di pubblica utilità e peggiorativa sia per le finalità di tutela che per l’eventuale espansione del depuratore comunale". È un emendamento chiarissimo, quindi passerei all’esposizione del 118. CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Con l'emendamento n. 118 si chiede di modificare l’art. 4 che recita: “Di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nella seduta del 19 febbraio 2010 demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato A, formante parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del Settore lavori pubblici. Confermare, come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di piano attuativo, ambito 6, denominato Molini Mandelli dovrà comprendere gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia - da sostituirsi con questa dicitura: "di modificare la scheda 04 Mulini Canizzano con la prescrizione che la riorganizzazione edilizia mantenga una fascia di tutela del fiume non edificata di 10 metri oltre a tutte le altre prescrizioni". CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): L'emendamento n. 119 è stato presentato dai Consiglieri: Franco Rosi, Giancarlo Zuliani, David Borrelli, Paolo Camolei, Atalmi Nicola, Giovanni Negro, Roberto Grigoletto, Giovanni Manildo, la sottoscritta e Maristella Caldato. L’emendamento ha come obiettivo "di modificare il tracciato della pista ciclopedonale, che sembrerebbe dividere la proprietà dei Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 46 N. 32/10/DCC 28.4.2010 signori Artuso Silvana ed altri che hanno inoltrato senza esito (e alcuna risposta dall’Amministrazione comunale) una richiesta in tal senso (sia all’Amministrazione che) al Presidente dell’Ente Parco, in data 8 marzo 2010 ancora senza esito". Per cui è un emendamento che richiede anche una risposta consultiva da parte dell’Amministrazione. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Andiamo in dichiarazione di voto. Un Consigliere per gruppo. Chi intende esprimere dichiarazione di voto? Nessuno? Prego, Consigliere Negro. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Sono ormai le 2 del mattino. Questa serata è stata faticosa. Ripensando al senso di tutto ciò, noi potremo affermare che ci siamo battuti per difendere il Sile. Voi per che cosa vi siete battuti? Per fare gli interessi di chi? Avete sottratto una sera ai vostri familiari, ma per i soldi di chi? Per chi avete faticato? Noi ci siamo battuti come dei poveri sciocchi, consci che avremmo perso ma credendo al valore Sile. Avremmo desiderato che dietro i Molini Mandelli ci fosse un prato verde per portare i nostri figli e i nostri nipoti. Voi, invece, per chi avete lottato? Provate a pensarci. VICE PRESIDENTE BARBISAN: Grazie, Consigliere Negro. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego, Consigliere Atalmi. Tre minuti. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): La domanda posta dall’ingegner Negro è una domanda che noi tutti dobbiamo porci: cos’abbiamo fatto questa notte? Penso che l’importante tema del governo della città meritasse un lavoro migliore sia in Commissione che in quest’aula. Io non sono così ottimista come il Consigliere Negro: non nutro speranze che questa notte i colleghi della maggioranza dormano sonni agitati nel domandarsi cos’hanno fatto. Hanno sostenuto una maggioranza che, su queste vicende, corre in modo molto compatto. Vi è contraddizione tra le dichiarazioni contro i capannoni o a favore della salvaguardia della nostra terra, delle nostre tradizioni, della nostra cultura e l’Amministrazione di tutti i giorni composta, invece, di speculatori, di colate di cemento finalizzate al guadagno, aumentando le cubature della nostra città. Pensavo che il Sile, per il significato che ha per la nostra città e per la nostra storia, cultura e tradizione, avrebbe potuto meritare maggior attenzione da parte dell’Amministrazione. Il sospetto che tale attenzione non vi sia stata viene da molti segnali, pensate solo a come vengono nominati nei Consigli d’amministrazione coloro che devono occuparsi di questo Ente. Spesso si nomina qualcuno che magari non ha avuto un’ottima fortuna in altri ambiti. Con la conseguenza che, in enti quali il Parco del Sile, invece di nominare una persona con una propensione professionale per la materia, si nomina chi magari bisogna accontentare perché non è riuscito ad entrare in qualche Ente o Consiglio d’amministrazione più importante. Questo modo di gestire la politica e il rapporto con il nostro territorio e con le bellezze della nostra città umilia i valori che dovrebbero essere alla base dell’Amministrazione e soprattutto della lega Nord la quale spesso ha fatto propaganda del legame con la Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 47 N. 32/10/DCC 28.4.2010 terra e con i beni del territorio, come appunto il Fiume Sile. Poi nell’amministrazione concreta prevalgono logiche legate agli affari immobiliari, ed è un vero peccato. Cambio Presidenza Barbisan/Salvadori (29.4.2010 – h. 2.06) - rientra Bolzonello (pres. n. 32) Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 115 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 18^ VOTAZIONE Gruppo C - Emendamento n. 115 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 116 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M., Tonella (Partito Democratico). 19^ VOTAZIONE Gruppo C - Emendamento n. 116 Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 48 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contrario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 117 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Tonella (Partito Democratico). 20^ VOTAZIONE Gruppo C - Emendamento n. 117 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 49 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 118 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M., Tonella (Partito Democratico). 21^ VOTAZIONE Gruppo C - Emendamento n. 118 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* Il Presidente pone in votazione a scrutinio palese per alzata di mano, l'emendamento n. 119 (Allegato 2), presentato dai Consiglieri: Rosi (Città MiaTreviso Civica) - Borrelli D. (Grilli Treviso) - Camolei (Per Treviso-UDC) Atalmi (Sinistra Arcobaleno) - Zuliani, Negro, Grigoletto, Manildo, Tocchetto, Caldato M. (Partito Democratico). 22^ VOTAZIONE Gruppo C - Emendamento n. 119 Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Alzano la mano in segno di approvazione n. 10 Consiglieri. Esprimono voto contario il Sindaco e n. 20 Consiglieri: Aloisi, Barbisan, Beraldo, Borrelli L., Borsato, Chinellato, Chiole, Da Tos, Dotto, Gobbo, Iannicelli, Mauro, Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 50 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Mazzobel, Novello, Piccoli, Renosto, Salvadori (Presidente), Tonellato, Torresan, Varago. Non partecipa al voto il Consigliere Bolzonello. Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama respinto a maggioranza di voti l’emendamento sopra indicato. ******* PRESIDENTE: Trattiamo ora il punto n. 4, che non è stato emendato. Apriamo la discussione generale. Prego Consigliere Grigoletto. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Presidente e colleghi Consiglieri, la delibera datata 1° aprile 2009 in oggetto evidenzia che l’Amministrazione comunale, con il voto favorevole anche dell’Assessore Bastianetto, ha deliberato una convenzione e un piano spesa di 10.000 euro che il Comune ha versato al Parco del Sile. La L.R. n. 8 del 28 gennaio 1991 istitutiva del Parco Naturale Regionale del Sile, all’art. 18 statuisce che il Consiglio dell’Ente Parco sia composto da tre rappresentanti per ogni Comune, designati dal Consiglio comunale, garantendo la presenza delle minoranze. L’Assessore Bastianetto siede dalla scorsa legislatura in questo Comitato, ove era stato eletto come espressione dell’allora minoranza. PRESIDENTE: Colgo poche attinenze al tema della variante parziale del Piano Regolatore Generale. CONS. GRIGOLETTO (Partito Democratico): Ha attinenza con la delibera, Presidente. In una precedente seduta consiliare chiesi all’Assessore Bastianetto di rassegnare immediatamente le dimissioni dal Comitato del Parco del Sile, perché nel frattempo era entrato a far parte della Giunta e, di conseguenza, non poteva considerarsi espressione della minoranza. Oggi ribadiamo la richiesta di dimissioni, essendo lui membro del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Parco Sile, in violazione della legge regionale che all’art. 18 ne disciplina la composizione. Il rapporto di finanziamento dell’Ente da parte del Comune - 10.000 euro - determina il conflitto di interessi dell’Assessore. Viene meno il principio dell’art. 97 della Costituzione riguardante il buon andamento e l’imparzialità dell’Amministrazione. L’Assessore è portatore di interessi confliggenti che ne possono compromettere l’imparzialità, principio che deve sempre permeare l’azione dell’amministratore. Richiediamo la dimissioni dell’Assessore dal Consiglio di Amministrazione per la seconda volta, perando abbia uno sprazzo di saggezza e di responsabilità etica nei confronti del Consiglio comunale. CONS. CIANCI (Di Pietro – Italia dei Valori): Ci sono migliaia di persone senza lavoro cui dobbiamo pensare. Non so cosa abbiamo ottenuto oggi. A proposito del Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 51 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Sile, inizio a parlare del burka, non so cosa dire dei caschi integrali da extraterrestri per fare più impressione. Anche questi nascondono il viso, anche con questi spesso qualcuno non viene riconosciuto, con la differenza che, mentre con il burka nella civiltà che lo usa, la donna ha più o meno lo stesso destino nel bene e nel male che ha presso di noi, con la scusa del casco qui si compiono omicidi o, a cavallo della moto, ci si sente ancora più titani con conseguenze spesso tragiche. Riscontro un’altra incongruenza nelle limitazioni che si danno ai controlli sulla strada: si criticano i meccanismi di registrazione della velocità, si negano le autocivetta, con la conseguenza di migliaia di morti. Il tutto con la compiacenza della politica che ha paura di perdere il piatto di lenticchie. Veniamo al Fiume Sile, altra contraddizione. Ho letto giorni fa una lettera del signor Giovanni Gabrieli, pubblicata su un quotidiano, in cui si chiede se sia ecologia antropizzare le sponde del Fiume sostituendosi alle varie specie animali e vegetali che lo abitano. Ho l’impressione che anche la politica, per il solito piatto di lenticchie, segua la moda di ecologia da imbonimento. Ho l’impressione che sia tutta propaganda per sentirsi protagonisti del fare, come l’Appiani e come la sede della Provincia. Pertanto voterò contro. CONS. MANILDO (Partito Democratico): Questa proposta di deliberazione merita una riflessione. L’iniziativa della delibera è assolutamente illegittima. Il Presidente dell’Ente Parco si è arrogato il potere di presentare emendamenti su contenuti di variante di settore, decisi dall’Ente a mezzo di soggetti deputati a formarne la volontà. Ha proposto un emendamento del tutto estraneo alle finalità del pubblico interesse, cui sovrintende il Piano Ambientale; ha presentato un emendamento che avrebbe dovuto rispettare un iter procedimentale che non è stato rispettato. Ha fatto riferimento ad un concerto con il Comune di Treviso che non trova riscontro conforme alle deliberazioni del Comune, quindi l’illegittimità di questo iter è sotto gli occhi di tutti. Come Consiglieri comunali abbiamo il dovere di rilevare l’illegittimità dell’iter procedimentale, come pure l’estraneità dei contenuti della variante rispetto alle finalità del Parco. Tutto ciò non può essere ignorato dal Comune di Treviso. In caso contrario, noi tutti Consiglieri comunali verremo coinvolti in un procedimento illegittimamente iniziato tramite un emendamento in cui il firmatario ha agito in carenza di qualsivoglia potere, in spregio alla legge dell’Ente e all’iter procedimentale. Va fatta anche una riflessione in merito a ciò che abbiamo voluto far apparire dai documenti che avevamo tutti a disposizione. Per quanto riguarda l’ambito, abbiamo voluto fare apparire come se non fosse chiara la volontà della Regione. Penso che sia difficile per qualcuno sostenere che ci fosse stata una modifica al perimetro del piano attuativo come invece stiamo cercando di fare con l’adozione di questa delibera. PRESIDENTE: Grazie, Consigliere Manildo. Prego Consigliere Negro. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Vi chiedo ancora un attimo di attenzione. Che senso ha questo Ente Parco del Fiume Sile se non difende il Sile? Qual è il suo Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 52 N. 32/10/DCC 28.4.2010 scopo? Stasera non abbiamo avuto neanche noi il coraggio di difenderlo, avrebbe dovuto farlo l’Ente. Abbiamo votato contro questo fiume di risorgiva che nasce a 5 chilometri dalla città, un dono grande che non abbiamo difeso. Perché voi non l’avete difeso? Probabilmente avete trovato nella vostra squadra, alla quale avete dimostrato di dare compattezza, un interesse superiore. Ma che senso ha una squadra che ha come interesse quello di difendere se stessa? L’aver votato contro il Sile per amore della squadra, non è forse un’idea un po’ ottimista? Non credete che forse avete fatto l’interesse di qualcun altro? Non vi viene il sospetto di essere stati strumentalizzati? Non credete che forse qualcuno ci guadagnerà alla fine di questo gioco? E ai nostri figli cos’è che lasciamo? I soldi? Perché invece non passiamo ai figli l’ambiente, la terra? Un nostro scampolo di Fiume ce lo siamo giocato questa sera. ASS. MICHIELON: Se mi dice chi sta pilotando la squadra, mi fa una cortesia, altrimenti eviti velate allusioni. Mi spieghi chi pilota la Giunta e chi pilota il Consiglio comunale, se ha un nome e un cognome. CONS. NEGRO (Partito Democratico): Le posso rispondere come posso, se lei vuole il nome: Arcibaldo Marchese. Certamente non il Sile. E se questo gioco è stato prolungato fino alle tre di mattina qualcuno deve avere qualche interesse, perché non stiamo lottando per il Sile, ma contro di esso e allora chiediamoci perché. Non conosco i nomi degli speculatori, non so di chi sia il Molino Mandelli. CONS. ZULIANI (Partito Democratico): Farò due brevissime considerazioni. Fin da quando questo argomento è stato portato in Commissione urbanistica, mi sono chiesto quale fosse il ruolo del Parco del Sile, dal momento che in merito all’ambito 1, lo stralcio di un pezzetto di area in via Plinio il Vecchio, da verde pubblico a verde privato, mi ha fatto riflettere sul fatto che l’Ente Parco del Sile dovrebbe tendere ad espandere l’area destinata a Parco, anziché restringerla. In secondo luogo mi rivolgo all’Assessore Bastianetto per sollecitarlo ad una risposta, dopo quanto ha affermato il Capogruppo Grigoletto. Forse l’assessore non ritiene sia importante il ruolo della minoranza all’interno di un Ente come il Parco del Sile? Se sì, dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni. ASS. BASTIANETTO: Il Parco del Sile nacque quand’ero Consigliere di quartiere, verso la fine degli anni ’70 – inizio anni ’80, per una pura casualità. C’era nella zona di Sant’Antonino un’ipotesi di aumentare la discarica, con problematiche ecologiche preoccupanti. In Consiglio di quartiere si pensò di preservare tale area e nacque così, un progetto che poi trovò la sua attuazione nella sala Marton dell’ex Provincia. Gradualmente si giunse ad avere lo status di Parco Regionale Naturale del Fiume Sile. Tra i pazzi utopistici c’ero anch’io, che ora rappresento l’Amministrazione comunale, come allora rappresentavo la minoranza nel Consiglio di quartiere, l’allora Circoscrizione n. 9 di San Lazzaro, San Zeno e Sant’Antonino. Sono stato eletto e ho Rappresentato quelle che erano le idealità di qualche decennio fa e che continuo a difendere nell'ambito del Parco del Sile. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 53 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Sono stato eletto per un mandato della durata di cinque anni e vorrei rispettarlo; la legge lo consente. Mi dispiace venga strumentalizzato l’impegno nell’ambito del Parco del Sile. Ritengo di continuare a difendere le prerogative di un sito molto sensibile ma soprattutto escludo certe visioni assolutamente speculative. Ha fatto bene il collega Michielon a chiedere di fare nomi e cognomi a chi ha lanciato tali accuse. Se si sanno i nomi, si rendano pubblici: altrimenti non si faccia la guerra alle streghe. PRESIDENTE: Grazie, Assessore. Veniamo al punto n. 4 all’ordine del giorno. Prego Consigliere Atalmi. CONS. ATALMI (Sinistra Arcobaleno): La legge prevede la nomina di tre Consiglieri in rappresentanza dei Comuni per consentire la partecipazione democratica sia della maggioranza che dell’opposizione. La richiesta posta all’Assessore Bastianetto era quella di dimettersi poiché un tempo era all’opposizione, mentre ora è passato alla maggioranza. Le questioni che noi abbiamo posto su questa variante sono importanti e anche queste dovrebbero sollevare qualche interrogativo. Non stiamo insinuando che c’è una P2 che controlla l’Amministrazione comunale e la Giunta per allungare le sue mani sul Parco del Sile. Semplicemente questa variante è pesantemente influenzata da una serie di interessi lungo il territorio del Parco che come conclusione avranno un danneggiamento complessivo del Parco e una sua ulteriore antropizzazione. Ci perde il Sile, ci guadagna chi può ricavare speculazioni immobiliari. Non stiamo dicendo che c’è la mafia. Rispetto ad alcune nostre obiezioni, alcune semplicemente di buonsenso, non abbiamo visto intervenire nessuno per cercare di fermare questa deriva. Due esempi. Primo: l’allora Presidente del Parco del Sile, che probabilmente ha la stessa passionalità di Bastianetto nel difendere il Parco del Sile, ha presentato la variante, evitando il Comune e così cancellando il tempo a disposizione per presentare le opportune osservazioni. Inoltre, quando in Commissione abbiamo lottato per salvare un pezzo del Molino Mandelli che è rimasto a parco, io ero in veste di Consigliere regionale e come controparte avevo il Presidente dell’Ente Parco del Sile! Cioè io dovevo convincere il Presidente dell’Ente Parco del Sile di salvare un pezzo del Parco del Sile. Non ho visto né l’assessore Bastianetto, né i colleghi leghisti in Consiglio regionale battersi per questo. L’ho fatto io, l’ha fatto qualcuno dell’opposizione come Diego Bottacin: abbiamo anche portato a casa qualche piccolo risultato. Quindi è inutile riempirsi la bocca di parole quali impegno e tutela del patrimonio. Vi abbiamo offerto molteplici occasioni per votare a favore, in occasione di vari emendamenti, ma avete sempre scelto di votare contro, sostanzialmente per lasciare le cose come stanno. Il Parco del Sile va sviluppato e reso più fruibile, va protetto e salvaguardato, non va ulteriormente cementificato. Voi avete preferito così, ci sarà chi ci guadagna, non sto dicendo che ci avete guadagnato voi. Senz’altro ci perde la città, ci perde il Sile, alla faccia della passionalità e dell’amore per la nostra città, per il nostro Fiume. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 54 N. 32/10/DCC 28.4.2010 PRESIDENTE: Prego Consigliere Tocchetto. CONS. TOCCHETTO (Partito Democratico): Ritengo sia necessario farci un serio esame di coscienza. Possediamo una zona ricca e verde da tutelare e, invece, non lo facciamo. Anche se si interviene cercando di non incidere troppo sull’ambiente e preservandone il delicato equilibrio, un domani chi ci andrà ad abitare o vi svolgerà attività commerciali porterà traffico e maggiore affollamento in una zona veramente molto sensibile. Non voglio fare un paragone su quello che ha detto il Presidente della Camera Fini nel suo intervento dicendo che a volte le municipalizzate - potremmo dire magari anche qualche Ente su cui anche stasera è venuto fuori un po’ il dubbio se veramente sia un Ente che protegge o un Ente che non protegge - non siano dei tesoretti al servizio delle Amministrazioni leghiste. Serve maggiore sensibilità e un po’ meno voglia di costruire e cementificare zone troppo sensibili, che dovrebbero essere salvaguardate. Se noi fossimo in Francia, non solo non costruirebbero ma farebbero pagare per accedere alla Restera. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Qualche settimana fa, nel corso dell’esame di questo Piano, si è anche accennato al progetto “GiraSile”, iniziativa di valorizzazione del Fiume Sile tramite una serie di interventi di arricchimento della fruibilità dello stesso, nell’ottica della valorizzazione paesaggistica. Essendo ormai qualche anno che ci si rimpalla la variante parziale da un ente all’altro e da un ufficio all’altro, sarebbe stato utile portarla avanti assieme al progetto “GiraSile” per una volta compiendo uno sforzo di pianificazione complessiva. Non vorrei che la Variante n. 30 costituisse un ostacolo all’attuazione del “GiraSile”. Il Presidente, su specifica richiesta formulata da parte dei gruppi consiliari di minoranza, pone in votazione a scrutinio palese per appello nominale, la proposta di deliberazione ad oggetto: "Variante parziale n. 30 al Piano Regolatore Generale di adeguamento alle Varianti di Settore del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile ai sensi dell’art. 48 comma 1-ter della L.R. 11/04. Adozione." 23^ VOTAZIONE Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. Presenti 1 2 Gobbo Aloisi Favorevoli Contrari Astenuti Non partecipanti al voto sì sì Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 55 N. 32/10/DCC 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 Atalmi Barbisan Beraldo Bolzonello Borrelli L. Borsato Caldato M. Chinellato Chiole Cianci Da Tos Dotto Gobbo Grigoletto Iannicelli Manildo Mauro Mazzobel Negro Novello Piccoli Renosto Salvadori Tocchetto Tonella Tonellato Torresan Varago Vitale Zuliani Esito votazione: 28.4.2010 no sì sì no sì sì no sì sì no sì sì sì no sì no sì sì no sì sì sì sì no no sì sì sì 21 no no 11 0 ---- Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti la proposta di deliberazione sopra indicato. Il Presidente mette quindi in votazione, a scrutinio palese per alzata di mano, l’immediata eseguibilità della deliberazione. VOTAZIONE IMMEDIATA ESEGUIBILITA’ Alzano la mano in segno di approvazione il Sindaco e n. 20 Consiglieri. Esprimono voto contrario n. 11 Consiglieri: Atalmi, Bolzonello, Caldato M., Cianci, Grigoletto, Manildo, Negro, Tocchetto, Tonella, Vitale, Zuliani: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 56 N. 32/10/DCC 28.4.2010 Il Presidente, verificato l’esito della votazione con l’assistenza degli scrutatori, proclama approvata a maggioranza di voti l’immediata eseguibilità della deliberazione sopra indicata. Per quanto sopra riportato, IL CONSIGLIO COMUNALE vista la proposta della Giunta comunale; preso atto di quanto emerso nel corso della discussione; visti i risultati delle votazioni, svolte nelle forme di legge, DELIBERA 1. di adottare, ai sensi dell’art. 48, comma 1 ter della L.R. n. 11/2004, per le motivazioni esposte in premessa, la variante urbanistica di adeguamento n. 30 al P.R.G., composta dai seguenti elaborati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento: 1 Relazione; 2 NTA del PRG: raffronto tra "Vigente" e "Proposta di variante"; 3 Elaborati grafici del PRG: raffronto tra "Vigente2 e "Proposta di variante"; 4 Elaborati grafici del PRG : Adeguamento ai sensi dell’art.6 L.R.8/91: Attività produttive in zona impropria (schede 1-7): Manufatti idraulici (schede 1-15); Ville di interesse storico-architettonico paesaggistico (schede 1-22); Zone SIC-ZPS (schede 1-3); 5 Sintesi dell’elaborazione grafica della variante al PRG (scala 1:10.000); 6 Attività produttive in zona impropria (Schede K del Piano Ambientale del P.N.R.S.); 7 Valutazione di Incidenza Ambientale; 2. di precisare che l’incremento del carico urbanistico derivante dal mutamento di destinazione d’uso indotto dalla presente variante risulta già soddisfatto dalle previsioni del P.R.G. vigente in ordine alla dotazione dello standard urbanistico, come meglio esplicitato nella Relazione di cui all’allegato 1; 3. di dare atto che dalla data odierna trovano applicazione le misure di salvaguardia previste dall’art. 29 della L.R. 11/2004; 4. di fare propri gli indirizzi espressi dalla Giunta nel seduta del 19.2.2010, demandando al competente organo regionale le valutazioni di merito sulle questioni di seguito riportate e contenute nell’allegato "A", formante parte integrante e sostanziale del presente atto, quali elementi da potersi recepire in sede di definitiva approvazione nel rispetto di quanto stabilito dalla L.R. n. 61/1985: Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 57 N. 32/10/DCC 28.4.2010 - “Ampliare il perimetro del parcheggio nell’ambito n. 5 di via Canizzano, secondo le indicazioni e le aspettative che perverranno da parte del settore LL.PP.”; - “Confermare come parrebbe dalla cartografia della variante regionale se il perimetro di Piano Attuativo (ambito n. 6) denominato Molini Mandelli dovrà comprendere: gli edifici storici e deturpanti, il sedime del canale Storga, oltre all’area E1S1 posta ad ovest, a confine di via Fratelli Benvenuto, così come meglio specificato nell’allegata cartografia”. 5. di partecipare il presente provvedimento, per quanto di competenza, ai seguenti Settori/Servizi: - Sportello Unico per le imprese ed i cittadini – Servizio Attività Edilizia e Servizio Attività Produttive; - Ambiente; - Patrimonio; - Lavori Pubblici; - Gestione infrastrutture; - Avvocatura civica; 6. di incaricare il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale e Urbanistica per i conseguenti adempimenti, ai sensi dell’art. 50 della L.R. 61/85 e successive modifiche e integrazioni, nonché ai sensi dell’art. 3 delle Norme tecniche di Attuazione del Piano Ambientale del P.N.R.S.. Delibera, altresì, di dichiarare il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267. Il Segretario della Seduta Segretario Generale - dott. Otello Paraluppi - 1 N. 19/10/ACC 28.4.2010 OGGETTO: Comunicazione del Presidente in merito al rinvio a prossima seduta consiliare della risposta alle interrogazioni inserite all’ordine del giorno. PRESIDENTE: All’ordine del giorno ora ci sono due interrogazioni che però non possono essere evase, in quanto il destinatario, l’Assessore Zanini, è assente e quindi le rinviamo. Ha chiesto la parola il Consigliere Bolzonello. CONS. BOLZONELLO (Città Mia – Treviso Civica): Per correttezza dico che l’Assessore Zanini alcune ore fa ha chiesto di spostare la trattazione di queste interrogazioni al prossimo Consiglio e noi abbiamo risposto che non ci sono problemi. Sono presenti il Sindaco e n. 31 Consiglieri, essendo entrato dopo l’appello, il Consigliere Atalmi, ed essendo usciti i Consiglieri: Zampese, Borrelli D., Camolei, Padovan, Rosi. La seduta è chiusa alle h. 2.50 (29.4.2010)