Collegio Docenti
elabora
C. d’I.
adotta
P.O.F.
I consigli di classe attuano
L’elaborazione e l’adozione del
POF esprimono la capacità
progettuale della scuola
L’attuazione del POF esprime
la capacità programmatoria e
valutativa
Quali organi?
Quale organizzazione?
Gli organi
Della
progettualità
Della
programmazione/
valutazione
- Dirigente Scolastico
- Collegio Docenti
- Consiglio d’istituto
- Dirigente scolastico
- Giunta
- Direttore Generale dei
Servizi Amministrativi
- Consigli di Classe
L’organizzazione
Attività che connotano la
PROGETTUALITA’:
- Lettura e interpretazione dei bisogni
formativi degli allievi e del territorio
- Declinazione degli obiettivi nazionali in
relazione ai bisogni rilevati
L’organizzazione
Attività che connotano la
PROGRAMMAZIONE/VALUTAZIONE:
- Programmazione didattica (attività)
- Promozione del protagonismo degli
allievi nell’apprendere (ambiente di
apprendimento)
Art. 5, c. 3 DPR Regolamento riordino Istituti Tecnici
c) Gli Istituti Tecnici possono costituire, nell’esercizio della loro
autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, senza nuovi e
maggiori oneri per la finanza pubblica, DIPARTIMENTI, quali
articolazioni funzionali del collegio dei docenti, per il sostegno
alla didattica e alla progettazione formativa;
d) possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica
e organizzativa, di un COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO,
senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica,
composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle
professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con
funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle
aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e
flessibilità;
Da LINEE GUIDA per il passaggio ai nuovi ordinamenti degli Istituti Tecnici.
Cap. 1.2 Innovare l’organizzazione scolastica
1.2.2 I dipartimenti
“La PROGETTAZIONE FORMATIVA delle istituzioni scolastiche è lo
strumento per rispondere alle esigenze degli studenti, del contesto socioculturale e ai fabbisogni del territorio e del mondo del lavoro e delle
professioni; [….]
L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti tecnici richiede che la
progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano,
al centro delle strategie didattiche collegiali, il laboratorio e la didattica
laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/ apprendimento
in contesti reali, quali l’alternanza scuola-lavoro, il raccordo con le altre
istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per
realizzare progetti condivisi.
A questo fine, come già avviene in molti casi, è utile che gli istituti tecnici si
dotino, nella loro autonomia, di dipartimenti quali articolazioni funzionali
del collegio dei docenti, di supporto alla didattica e alla progettazione.
Quindi:
 i dipartimenti sono, tendenzialmente,
INTERDISCIPLINARI;
 supportano la dimensione COLLEGIALE E COOPERATIVA dei docenti;
 presidiano la CONTINUITÀ VERTICALE e la
coerenza interna del curricolo;
 individuano le iniziative di FORMAZIONE del
personale da proporre al Collegio docenti e al
Consiglio d’Istituto.
Anche se non previsto dalla normativa, è opportuno che il Collegio si dia alcune
regole di funzionamento dei dipartimenti, da inserire nel Regolamento d’Istituto: un
coordinatore interno? Un coordinamento tra dipartimenti? Su quali input il
dipartimento si attiva? Quale raccordo tra output e sua ricaduta-diffusione? Ecc.
Alcuni temi sui quali impegnare specifici
dipartimenti potrebbero essere:
1. La didattica per progetti
2. la valutazione delle competenze disciplinari e di
cittadinanza;
3. il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali e
tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo;
4. la costruzione di percorsi di insegnamento –
apprendimento in contesti reali, quali l’alternanza
scuola-lavoro.
Quale possibile organizzazione per articolare
il Collegio Docenti in Dipartimenti?
40 ore
(attività
annuale del
C.D.)
25 ore
Attività in
plenaria
15 ore
Attività nei
Dipartimenti
Se necessario (e possibile), + 10-15 ore annuali di
attività aggiuntive, incentivate con Fondo d’Istituto
Esempio operativo.
Se abbiamo un Collegio composto da 100 docenti si
possono articolare 4 dipartimenti, ciascuno dei quali
ha (almeno)15 ore da gestire.
Ogni incontro di lavoro dei dipartimenti equivale,
amministrativamente, a riunioni del Collegio in forma
articolata anziché plenaria.
Sarebbe importante definire (Regolamento) quale raccordo
realizzare tra i risultati dei lavoro dei dipartimenti e le loro
ricadute sulle decisioni che il Collegio e il Consiglio d’Istituto
devono adottare, sul lavoro dei Consigli di classe, sulla
didattica ……...
1.2.3 Il comitato tecnico scientifico
“Il CTS costituisce un elemento che può favorire l’innovazione
dell’organizzazione degli istituti tecnici; […] è lo strumento per
consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e
delle professioni e sviluppare le alleanze formative di cui al
par. 4.”
“[…] la costituzione del CTS [va] formalizzata con apposite
delibere degli organi collegiali della scuola nel rispetto dei ruoli
istituzionali di ciascun organo. […] costituiscono parti integranti
di tali delibere l’atto costitutivo e il regolamento di
funzionamento che ne definiscono la composizione […] le
funzioni, le modalità organizzative e forme di comunicazione e
di cooperazione con gli organi collegiali dell’istituto, nel rispetto
delle loro specifiche competenze.”
(Da LINEE GUIDA per il passaggio ai nuovi ordinamenti degli Istituti Tecnici. Cap.
1.2 Innovare l’organizzazione scolastica)
SCHEMA DI STRUTTURA ORGANIZZATIVA
C.D
DIRIGENTE D.S.G.A. C.d’I.
Dipartimenti
Progettazione
e attuazione
del P.O.F.
C.T.S
Declinando gli indirizzi
nazionali In raccordo con le
esigenze degli allievi e del
territorio
Una struttura organizzativa di questo tipo implica:
a) che si attivi un organismo di raccordo (ufficio di Direzione);
b) che si alimenti l’attività di studio e ricerca attraverso
l’accesso e l’elaborazione autonoma di dati conoscitivi
sulla realtà nella quale la scuola opera.
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L`organizzazione