MANUALE DELLA LAMIERA FORATA MANUALE DELLA LAMIERA FORATA di Riko Graepel Graepel Italiana S.p.A. – Via Fondi, 13 – 46018 Sabbioneta MN Tel. +39 0375 220101 – Fax +39 0375 220262 – www.graepel.it – info@graepel In copertina il logo del marchio registrato di Graepel Italiana S.p.A. Indice I. Parte Lamiere forate 1. Caratteristiche 1.1. Introduzione 1.2. Materiali di base 1.3. Caratteristiche di qualità 1.4. Sistemi di produzione 1.5. Possibilità di seconde lavorazioni presso il perforatore o l’utilizzatore 1.6. Possibilità di utilizzo 1.6.1. Le lamiere forate sono trasparenti e decorative 1.6.2. Le lamiere forate filtrano, classificano, setacciano 1.6.3. Le lamiere forate raspano e lisciano 1.6.4. Lamiere forate antisdrucciolevoli 1.6.5. Le lamiere forate aiutano ad isolare i rumori e a diffondere i suoni 1.6.6. Le lamiere forate sostengono 1.6.7. Le lamiere forate proteggono e schermano 1.6.8. Le lamiere forate per arieggiare, essiccare e tostare 2. Dati tecnici 2.1. Definizione 2.2. Forme dei fori 2.3. Misure e dimensioni dei fori 2.4. Passo “p” (o interasse), nervo “n” 2.5. Disposizione dei fori tra loro 2.6. Disposizione dei fori rispetto alla lamiera 2.7. Due sistemi di perforazione 2.8. Bordi e zone piene e la loro misurazione 2.9. Fori di fissaggio, scantonature, intagli, ecc. 2.10 Inizio e fine perforazione 2.11 Bave di tranciatura e di taglio 2.12. Rapporto tra foro, nervo e spessore della lamiera 2.13. Vuoto su pieno 2.14. La spianatura delle lamiere forate 2.15. Taglio ed altre lavorazioni 3. Tolleranze e finiture 3.1. Dimensioni 3.2. Sciabolatura 3.3. Bordi ondulati 3.4. Nastri forati 3.5. Olio residuo 3.6. Bave di taglio 3.7. Finitura superficiale 3.8. Quantità 1 3 3 3 3 4 6 6 6 8 8 9 10 11 12 13 14 14 14 15 15 17 19 19 22 23 24 24 25 25 25 26 27 27 28 28 28 28 28 28 29 Indice 3.9. 4. 4.1. 4.2. 4.3. Conto lavorazione Formule matematiche Fori tondi Fori quadri Fori oblunghi e rettangolari Alcune formule geometriche di frequente applicazione II. Parte Tabelle di raffronto e conversione 29 32 32 34 36 40 43 I II Esempi di perforazioni Esempi di applicazioni 2 I. Parte possibile forare lamiere spessore anche superiore. Lamiere forate 1.3 Caratteristiche di qualità La qualità di una lamiera forata viene generalmente giudicata da: - precisione dei fori e dei passi, - bava limitata od assente, - rispetto di tolleranze prescritte, - planarità della lamiera, - precisione delle misure. 1. CARATTERISTICHE 1.1 Introduzione La lamiera d'acciaio, comune o inossidabile, d'alluminio e sue leghe, o di altri metalli non ferrosi conosce infinite lavorazioni ed applicazioni. Questa duttilità ed universalità spiegano il suo utilizzo nei più svariati settori dell'industria, dell’agricoltura, dell'edilizia e dell’ arredamento. Non sempre però, la lamiera piena soddisfa le esigenze di produzione, statica, sicurezza e design. Esigenze di trasparenza, leggerezza o permeabilità unite a problemi di resistenza hanno portato alla perforazione della lamiera, dapprima con sistemi rudimentali e quindi con tecnologie sempre più avanzate. di È pure importante che il fornitore sia puntuale e preciso nell’esecuzione degli ordini e che possieda un vasto know how tecnico e le capacità di adeguarsi alle necessità individuali del cliente. 1.2 Materiali di base Ogni superficie può essere forata a trapano (ossia con asportazione di truciolo) oppure mediante tranciatura; quest’ultima sarà l’argomento trattato nel presente manuale. I materiali normalmente perforati sono: l’acciaio, i vari acciai inossidabili, l’alluminio e le sue leghe, l’ottone, il rame, varie materie plastiche, etc. Gli spessori vanno generalmente da 0,5 mm fino a 15 mm, ma è 3 Tali presse possono raggiungere potenze di 500 t. e velocità fino a 500 colpi al minuto. Sistemi elettronici controllano la precisione dell'avanzamento e le funzioni della pressa. 1.4 Sistemi di produzione Le industrie Graepel (sei stabilimenti in Italia, Germania, Irlanda ed Inghilterra) altamente specializzate e con esperienza ultrasecolare nel settore della lamiera forata, ricavano i loro prodotti da coils (nastri) per le grandi serie e da fogli per le piccole serie, spesso con misure o forme speciali su disegno o campione del cliente. Vengono utilizzate presse con avanzamento passo - passo a passata unica (cioè lo stampo è largo quanto la lamiera) oppure a passata multipla, (cioè la lamiera viene forata con una serie di passate longitudinali intervallate da altrettanti spostamenti laterali corrispondenti alla larghezza dello stampo) e ogni lamiera, dopo la perforazione, viene spianata con apposito macchinario. Pressa a passata unica - BP Pressa a passata multipla CAPS 4 Stampo BP Stampo CAPS La precisione, la perfezione e la flessibilità delle industrie Graepel sono garantite dall’elevato livello tecnologico dei macchinari, dalla continua formazione del personale e da strutture produttive provviste di proprie attrezzerie dedite alla costruzione di stampi nuovi e alla manutenzione di quelli esistenti. Per questo non ci sono limiti nella creazione di nuove forme e disposizione dei fori ed infiniti possono essere i passi, gli spessori e i tipi di materiale. Il binomio attrezzeria / impianti di perforazione e lavorazione lamiera costituisce la caratteristica delle industrie Graepel che combinano il know how dell’uomo con la tecnologia avanzata degli impianti. Tamponamento balconata in lamiera forata 5 1.5 Possibilità di seconde lavorazioni presso il perforatore o l'utilizzatore Esiste una moltitudine di possibili seconde lavorazioni della lamiera forata: dal taglio alla punzonatura; dalla piegatura alla deformazione, allo stampaggio, alla saldatura, etc. La Graepel Italiana, a differenza di molti altri perforatori, è specializzata anche in questo campo e possiede un vastissimo parco macchine per tali lavorazioni: - CESOIE a CN fino a 6 mm di spessore e 4000 mm di lunghezza, - PUNZONATRICI a torretta a CNC (per fori di fissaggio, intagli, scantonature, etc..), - PRESSE PIEGATRICI a CN fino a 300 t e 4000 mm di lunghezza, - PRESSE ECCENTRICHE ED IDRAULICHE fino a 400 t, - ROBOT DI SALDATURA e saldatrici diverse, - CALANDRE, BORDATRICI, PROFILATRICI, etc. Griglia per barbecue bevande, negli zuccherifici, nei mulini, nell'agricoltura, nell'edilizia, nell'architettura, nell’isolamento acustico, etc. Non è possibile dare un elenco completo degli utilizzi di lamiere forate data la quantità di materiali, tipi di fori, funzioni e le sempre nuove applicazioni. Qui solo le funzioni più importanti: 1.6. Possibilità di utilizzo Lamiere forate sono utilizzate in quasi tutti i settori della metalmeccanica come nella costruzione di macchine e veicoli, nell'industria elettromeccanica, nelle miniere e nelle cave di ghiaia, sabbia e marmo, nell'industria chimica, nella desalinizzazione dell'acqua marina, nella costruzione di pozzi, nei cantieri navali, nel settore energetico, nell'industria alimentare e delle 1.6.1. Le lamiere forate sono trasparenti e decorative Applicate a fonti di luce diretta o indiretta vengono usate nell'architettura e nell'industria pubblicitaria per la creazione di effetti speciali. 6 Alcuni esempi di perforazioni 7 1.6.2. Le lamiere forate filtrano, classificano, setacciano beni di dimensioni diverse, come, per esempio, sassi, ghiaia, minerali, carbone, materie chimiche, fertilizzanti chimici, patate, piselli, chicchi di grano ed altri ancora. Processi di divisione tra solidi e liquidi (p. es. in centrifughe, lavatrici o simili) sono resi possibili utilizzando lamiere forate. Anche liquidi di diversa consistenza possono essere divisi con sistemi analoghi. Le lamiere forate vengono usate anche quali elementi di stabilizzazione, di supporto di materassini fonoassorbenti, o quali involucri per filtri di carta o altri materiali di poca consistenza meccanica. Sono usate come tubi di filtraggio nei pozzi, quali elementi filtranti in impianti di desalinizzazione dell'acqua marina, in zuccherifici, nelle cartiere, in impianti chimici o negli elettrodomestici. Le lamiere forate dividono, regolano e dosano acqua ed altri liquidi, p.es. come doccia od ugello, e servono da distributori e miscelatori nei processi chimici. Setaccio per ghiaia 1.6.3. Le lamiere forate raspano e lisciano p.es. quali grattugie in macchine da cucina, in industrie conserviere e nell'industria cartaria. Tamburo forato in una cava di ghiaia Setaccio a forma troncoconica 8 1.6.4. Lamiere forate antisdrucciolevoli si ottengono aggiungendo alla semplice perforazione in piano una deformazione tale da offrire una sicura presa alla suola delle scarpe. Le industrie Graepel hanno sviluppato perforazioni apposite ed offrono una vasta gamma di grigliati antisdrucciolevoli per ambienti con presenza di fanghi, olii, acqua, neve, ghiaccio etc. Per facilitarne l’utilizzo é importante che ai grigliati di misura standard si affianchi un vasto programma di accessori, quali gradini, pioli, ganci ed olive di fissaggio; tutti articoli disponibili nel programma di produzione Graepel l. Graepel Gripp visto da vicino Alcune applicazioni di Graepel Gripp 9 1.6.5. Le lamiere forate aiutano ad isolare i rumori e a diffondere i suoni se sono usate come elementi portanti di materassini fonoassorbenti (p. es. di lana di vetro o di roccia). Trovano applicazione nelle industrie, in uffici, lungo le autostrade e le linee ferroviarie. Superfici e cabine fonoassorbenti o fonoisolanti rivestite di lamiere forate sono utilizzate su molti macchinari, su rotative di stampa dei giornali, in vagoni ferroviari, automezzi, cabine telefoniche, attorno a ventilatori, silenziatori ecc.. Inoltre anche le facciate di altoparlanti sono fatte di lamiere forate per facilitare la diffusione dei suoni. Altoparlanti con lamiera forata Pareti fonoassorbenti con lamiera forata 10 Grigliati per zootecnia Scaffalatura per caseifici Sedia 1.6.6. Le lamiere forate sostengono cavi nell'impiantistica elettrica, persone o animali in piani di calpestio, vetture e camion su terreni cedevoli, piccoli aerei su campi d'atterraggio di fortuna. Sono usate quali scaffalature, vassoi, sedili, schienali, piani d'appoggio nei mobili da giardino, basi di assemblaggio per radio ed apparecchiature elettriche etc. Con la perforazione diminuisce il peso della lamiera, ma non la sua resistenza. Applicando le formule matematiche riportate più avanti nel presente manuale, é facile determinare la percentuale di vuoto su pieno o del numero dei fori in relazione alla superficie totale. Pertanto anche il peso di una lamiera forata può agevolmente essere calcolato. Per maggiori dettagli potete contattare il nostro ufficio tecnico. 11 1.6.7. Le lamiere forate proteggono e schermano macchinari senza impedirne l'aerazione, favorendo il raffreddamento e consentendo contemporaneamente il controllo visivo degli organi in movimento. Sono usate quali piani di calpestio, pareti divisorie, ringhiere o tamponamenti di balconate, spesso in combinazione con profili saldati. Lamiera forata applicata ad una balconata Ringhiera in lamiera forata Dettaglio della foto sopra Già nel 1936 Graepel forniva griglie per l’aerazione dei potenti motori per le macchine da corsa 12 1.6.8. Le lamiere forate per arieggiare, essiccare e tostare in essiccatoi per grano o pelli, in tutto il settore agricolo e nei mulini industriali, servono quali prese d’aria per evitare il surriscaldamento di motori e macchine. Sono applicate su stufe, piastre radianti ed impianti di riscaldamento o condizionamento perché permettono il passaggio dell’aria riscaldata o condizionata. Crivello per mietitrebbia Pianale in lamiera forata per essiccazione Trovano utilizzo quali piani di appoggio in forni per la ceramica, fondi nelle macchine di tostatura del caffè, grate davanti ad aperture di aerazione, piani di scaffalature, etc. Con gli esempi dati non si esaurisce il discorso sulle lamiere forate e le loro applicazioni. Quotidianamente aumentano non solo le possibilità di produzione ed i tipi di perforazione ma anche di utilizzo di questo prodotto. tegole Poltrone in lamiera forata 13 2.2.2 Oltre a questi fori ve ne sono molti altri di forma particolare, per esempio: 2. Dati tecnici 2.1 Definizione La lamiera forata è "una lastra di dimensioni e spessore qualsiasi, con fori disposti in ordine sistematico e ottenuti mediante tranciatura, foratura, punzonatura od altro procedimento”. In seguito si parlerà solo della lamiera forata ottenuta mediante la punzonatura. La disposizione sistematica dei fori è quindi una caratteristica fondamentale della lamiera forata. 2.2 Forme dei fori 2.2.1 Le più semplici forme dei fori sono quella tonda, quella quadrata e quella triangolare (equilatera). Mentre il foro triangolare viene richiesto molto raramente per scopi specifici, i fori tondi e quadrati sono in assoluto i più richiesti. Da questi sono pure derivati il foro oblungo (asola) ed il foro rettangolare (a spigoli vivi). foro tondo foro quadro foro oblungo foro rettangolare foro esagonale foro quadro a spigoli arrotondati foro romboidale foro triangolare foro a stella foro a chiave Questi ultimi trovano applicazione per usi specifici, mentre quelli descritti al punto 2.2.1. corrispondono ad oltre l’80% della produzione, trovando utilizzo nei più svariati settori. In seguito si parlerà pertanto solo di fori tondi, quadrati, oblunghi e rettangolari. 2.2.3 Non sempre si vuole che il perimetro del foro sia nello stesso piano della superficie della lamiera. Talvolta si provvede a deformare in modo omogeneo tutto il contorno del foro o verso l'alto o verso il basso rispetto al piano della lamiera. Un siffatto foro è chiamato svasato. Mentre normalmente tutti i fori di una stessa lamiera sono svasati o verso l'alto o verso il basso, Graepel ha sviluppato il metodo di combinare i due sensi di svasatura in una sola lamiera. 14 Nella normale esecuzione di una lamiera forata, la sezione dei fori è leggermente conica nella zona di rottura. E’ importante che il rapporto tra il nervo “n” e lo spessore della lamiera non scenda mai sotto 1. Diversamente è possibile la rottura dei nervi tra i fori (v. anche 2.4 e 2.12) 2.3 Misure e dimensioni dei fori 2.3.1 Fori tondi e quadri Il foro tondo viene determinato dalla misura del suo diametro “d”, mentre per il foro quadrato si indica la misura del lato “a”. Sono possibili diametri “d” e lati “a” fino a 120 mm. d a B S (La norma DIN 24042 consente un raggio dello spigolo del foro quadrato di r max. = 0,15 a) C B = Zona di tranciatura; C = Zona di rottura; E = Bava; S = spessore E r max 2.4 Passo “p” (o interasse), nervo “n” 2.3.2 Fori oblunghi e rettangolari I fori oblunghi e rettangolari sono definiti dalle misure della loro larghezza “a” e della lunghezza “l”, che possono raggiungere valori massimi di “a” = 120 mm e “l” = 200 mm e più. l l a 2.4.1 Termini Due termini definiscono la distanza tra i fori: - Passo “p” (o interasse) Con questo termine si definisce la distanza tra i centri di due fori vicini. - Nervo “n” Con questo termine si definisce la minor zona piena tra due fori vicini. Qui di seguito si definiscono i due termini graficamente. a 2.3.3 Sezione del foro Il foro ottenuto mediante punzonatura si divide in tre zone: in alto la zona di deformazione, poi la zona di tranciatura seguita infine dalla zona di rottura. La misura del foro viene rilevata nella zona di tranciatura. 15 2.4.4 Foro rettangolare 2.4.2 Foro tondo oblungo e p n n2 n p p d p p1 n1 d Quindi p = d + n (passo = diametro + nervo) l a p2 2.4.3 Foro quadrato a n2 n l a p n p p1 n1 a n p p2 p p1 = distanza tra i centri di due fori vicini misurata fra i loro assi longitudinali (passo laterale). Quindi p1 = a + n1 Quindi p = a + n (passo = lato + nervo), Da tenere presente che la definizione del passo “p” nel caso del foro quadrato alternato è diversa rispetto al foro tondo alternato (v. anche 2.5.2) in quanto la misurazione è fatta parallela al lato “a”. Nella pratica, parlando di fori quadrati (o quadri) è molto usato il termine “nervo” e questo anche per distinguerlo dal foro tondo. (p. es. “10 mm, nervo 5 mm,” quindi a = 10 mm, n = 5 mm, p = 15 mm). p2 = distanza tra i centri di due fori vicini misurata fra i loro assi longitudinali (passo longitudinale) Quindi p2 = l + n2 n1 = Minor zona piena tra i fianchi di due fori vicini (nervo laterale) Quindi n1 = p1 - a n2 = Minor zona piena tra le teste di due fori vicini (nervo longitudinale) Quindi n2 = p2 - l 16 Pertanto i perforatori dispongono di poche attrezzature standard di questo tipo. 2.5 Disposizione dei fori tra loro 2.5.1 Fori tondi d d p p 0,866 · p p 60° p Disposizione a 60° Disposizione pari I fori sono disposti a 60°. Questa disposizione, anche detta a quinconce, è la più diffusa perché combina un’elevata rigidità della lamiera con un discreto rapporto di vuoto su pieno. Essa è considerata standard e, se non specificato diversamente, la perforazione viene eseguita così. I fori sono disposti in file parallele. Questa disposizione, abbastanza diffusa, è richiesta per l’arredamento di negozi, per pannelli espositori o per usi ornamentali (facciate di edifici, contro soffittature, etc.). 2.5.2 Fori quadrati d p p n a p 45° p Disposizione pari Disposizione a 45° I fori sono disposti in file parallele. Tale perforazione è la più diffusa in quanto trova vasto utilizzo come perforazione ornamentale. I fori sono disposti a 45°. Questa perforazione è di raro utilizzo. 17 l p p1 n a a p2 p Disposizione alternata Disposizione alternata Questa è la disposizione più diffusa nel caso del foro oblungo. In questo caso non si parla di disposizione a 60° (i centri dei fori non sono disposti ai vertici di triangoli equilateri!). Nel caso dei fori quadri il passo viene misurato parallelamente al lato “a” dei fori. Questa disposizione è diffusa in setacci, come anche la seguente: l a p1 a p p2 Disposizione pari Questa è la disposizione più diffusa nel caso del foro rettangolare. 45° n p l Disposizione diagonale p1 I fori sono disposti in file parallele ma girate di 45° rispetto ai lati della lamiera. A parte l’utilizzo come setaccio, è richiesta anche a fini ornamentali. a p2 Disposizione a file alternate 2.5.3 Fori oblunghi e rettangolari Ai fini della disposizione dei fori non è rilevante se trattasi di fori oblunghi o rettangolari. Pur essendo di secondaria importanza, trova un suo mercato nella vagliatura del grano. 18 In caso di vagli, crivelli o setacci va quindi sempre indicato con quale misura esterna della lamiera si vuole che il senso di vagliatura sia parallelo. (Questa indicazione è importante perché differisce quasi sempre dal senso di perforazione, girato di 90°). 2.6 Disposizione dei fori rispetto alla lamiera. 2.6.1 Quando la lamiera forata deve fungere da vaglio, occorre considerare il senso di vagliatura, anche chiamato senso di lavoro. Per ottenere il miglior risultato di vagliatura i fori devono essere disposti alternati rispetto al senso di lavoro. 2.6.2 Per indicare la disposizione ed il parallelismo di fori oblunghi e rettangolari vengono nella pratica usate le seguenti abbreviazioni: alt. p.I.l. o a.l.l. = alternati paralleli ai Iati lunghi della lamiera alt. p.l.c. o a.l.c. = alternati paralleli ai Iati corti della lamiera (analogamente pari p.I.l. e pari p.l.c.) senso di vagliatura senso di perforazione 2.7 Due sistemi di perforazione Le presse perforatrici si dividono in: - presse a passata multipla e - presse (o linee di perforazione) a passata unica. 2.7.1 Le presse a passata multipla (v. pag. 38 pressa CAPS) lavorano singoli fogli di lamiera fissati sulla tavola di avanzamento. Lo stampo è di dimensioni inferiori rispetto alla lamiera. Dopo aver eseguito una passata di perforazione in senso longitudinale avviene uno spostamento in senso laterale corrispondente alla larghezza dello stampo. A questo punto si esegue la seconda passata di perforazione, seguita da un altro spostamento laterale e così di seguito fino alla completa senso di vagliatura senso di perforazione 19 2.7.2 Le presse a passata unica, o meglio le “linee di perforazione” (v. foto) si compongono di: un aspo svolgitore con raddrizzatrice - una pressa di perforazione; - una cesoia per il taglio in lunghezza o - un aspo riavvolgitore In queste presse gli stampi coprono tutta la larghezza del nastro o coil, che viene trascinato da coppie di rulli d’avanzamento. Ad ogni discesa dello stampo segue un movimento dei rulli corrispondente al passo di perforazione. Raggiunta la lunghezza voluta della lamiera, l’impianto si ferma e la cesoia esegue il taglio. Qualora invece si voglia ottenere un nastro forato in continuo, si esclude il funzionamento della cesoia e si provvede a riavvolgere il materiale con l’apposito aspo. perforazione del foglio. I pregi di questo sistema sono: - grande versatilità delle presse; - possibilità di eseguire zone forate e/o piene anche molto irregolari o a forma di disco o altro; - costo contenuto degli stampi; - possibilità di forare spessori alti (riducendo il numero dei punzoni e aumentando quindi il numero delle passate) con macchine di potenza limitata; - tempi brevi di preparazione delle macchine; i difetti: - lunghi tempi di perforazione e quindi alta incidenza di mano d’opera: - impossibilità di eseguire la perforazione in continuo di nastri; - elevato costo d’investimento. Linea di perforazione (foto di repertorio) 20 Questo sistema ha i seguenti pregi: - grande rapidità di perforazione e quindi costi contenuti di mano d’opera; - possibilità di forare da nastri e quindi minor costo della materia prima; - possibilità di fornire lamiere con o senza bordi sui lati corti; - spessori elevati; - l’esecuzione di zone forate molto irregolari, mentre le linee di perforazione a passata unica vengono utilizzate per: - grandi serie; - ottenere nastri continui forati; - spessori sottili e medi. 2.7.4 Misure e dimensioni delle lamiere forate Le lamiere forate con la pressa “CAPS” possono raggiungere dimensioni di 15 mm x 2100 mm x 5000 mm (e oltre), mentre le lamiere forate a “passata unica” possono raggiungere larghezze fino a 1530 mm e spessori fino a 3 mm. In lunghezza non vi sono limiti (possono anche essere forniti coils riavvolti – non spianati!) e difetti: - elevato costo degli stampi; - limitate possibilità di esecuzione di zone forate irregolari; - limiti di spessore della lamiera da forare; - costi di preparazione della linea relativamente elevati. 2.7.3 In conclusione: le presse a passata multipla sono usate per: - piccole serie; Lamiera forata in architettura 21 2.8.3 Oggi, anche molte presse a passata unica dispongono di Controlli Numerici molto avanzati, che permettono di alternare liberamente zone piene e zone forate (v. esempio in basso a sin.). 2.8 Bordi e zone piene e la loro misurazione 2.8.1 Uno dei grandi pregi della lamiera forata è poter avere dei bordi e delle zone piene. Nella norma, i due lati lunghi delle lamiere forate fino a 3 mm di spessore presentano piccoli bordi non forati, mentre gli altri due lati ne sono sprovvisti. A partire da 4 mm di spessore lo standard prevede invece bordi pieni perimetrali. I bordi pieni possono essere eliminati mediante il taglio a cesoia. E’ inoltre possibile rispettare delle zone piene anche in posizioni diverse, e specialmente con le presse a passata multipla, esiste la massima libertà di scelta della forma e della posizione di zone senza perforazione (v. esempi in questa pagina) 2.8.4 Una caratteristica determinante delle presse a passata multipla (CAPS) è quella di poter eseguire zone di perforazione irregolari o interrotte da zone piene. Con i loro moderni e “intelligenti” Controlli Numerici molte di queste presse sono in grado di programmare e controllare ogni singolo punzone (v. esempio in basso a sinistra). 2.8.2 La misurazione dei bordi va effettuata non dal centro del foro, ma dal suo bordo al Iato esterno della lamiera. Lamiera forata su pressa a passata unica Due esempi di lamiere forate su CAPS 22 2.9 Fori di fissaggio, scantonature, intagli, ecc. Le lamiere forate possono essere fornite con fori di fissaggio di tutti i tipi: tondi, oblunghi o altro. Possono essere scantonati gli angoli o eseguiti intagli di qualunque forma. 1 2 Particolare di una scala 3 4 5 1. Qualsiasi tipo di perforazione 2. Fori singoli di qualsiasi dimensione e forma in qualunque posizione 3. Intagli al bordo 4. Fori di fissaggio 5. Scantonature degli angoli Griglia di scolo alla base di una fontana Nello stabilimento della Graepel Italiana vi sono alcune moderne punzonatrici a torretta con CNC (Controllo Numerico Continuo), che consentono l’esecuzione di una grande varietà di simili lavorazioni. Possono essere fornite perfino lamiere a forma di disco. Dettaglio di una recinzione 23 Quindi solo dopo il secondo (o il terzo) colpo di perforazione si ottiene il completamento del disegno di perforazione. Così anche la fine della zona forata si presenta incompleta. Questo inizio di perforazione è chiamato “doppio”, ovvero “triplo salto iniziale”. Con le moderne presse perforatrici a Comando Numerico é quasi sempre possibile eliminare tali salti iniziali. É importante che ciò venga specificato sin dalla richiesta. Molti stampi oggi lavorano con avanzamento doppio per limitare i tempi e costi di produzione. Purtroppo non tutti questi stampi consentono di ottenere inizio e fine perforazione regolari. Spesso il cliente rinuncia a tale esigenza estetica per contenere i costi della lamiera forata. Il sistema del doppio o triplo salto iniziale vale non solo per i fori tondi ma anche per tutti gli altri tipi di perforazione. 2.10 Inizio e fine perforazione 2.10.1 Per motivi tecnici di costruzione degli stampi, la distanza tra i punzoni è generalmente doppia o tripla rispetto al passo di perforazione. Inizio regolare Doppio salto 2.10.2 La zona forata si misura tra le circonferenze ovvero i lati esterni dei fori della prima ed ultima fila di fori. Triplo salto 2.11 Bave di tranciatura e di taglio Come ogni altro sistema di tranciatura, così anche la perforazione causa bave di tranciatura sul Iato di uscita del punzone. La quantità di bava dipende da vari fattori, quali, p. es., il tipo di materiale, l’affilatura dello stampo, il gioco tra punzone Inizio con avanzamento doppio 24 e matrice, etc. Da tener presente che su tutto il perimetro della lamiera esistono le bave di taglio dovute alla rifilatura o cesoiatura. Queste bave sono spesso rivolte in senso opposto fra di loro e a quella di perforazione. Importante: salvo diversi accordi, nei disegni viene rappresentato il Iato d’entrata dei punzoni. 2.13 Vuoto su pieno Il rapporto tra il vuoto ed il pieno, facilmente calcolabile con le formule più avanti esposte, è espresso in percentuale della totale superficie forata, cioè non tiene conto di bordi e zone piene. 2.14 La spianatura delle lamiere forate La perforazione causa tensioni nella lamiera, deformandola. É necessaria, quindi, la successiva spianatura con apposite spianatrici multicilindriche. In caso di lamiere grandi, ampie superfici piene, bordi larghi o disuguali tra loro, materiali molto duri o con perforazioni “difficili”, la tensione può essere tale da compromettere la spianatura. La lamiera forata riavvolta in nastri non subisce alcun tipo di spianatura, quindi al momento dello svolgimento non é garantita la planarità. 2.12 Rapporto tra foro, nervo e spessore della lamiera Più il rapporto tra il diametro del foro (o la misura del nervo) e lo spessore della lamiera si avvicina al valore 1, e più aumenta lo stress cui vengono sottoposti la lamiera e lo stampo (ne derivano elevata usura, rotture di punzoni, etc.) con conseguente aumento dei costi di perforazione. Per le lamiere più dure (p. es. gli acciai inossidabili) il problema si accentua ed il rapporto indicato non dovrebbe mai scendere al di sotto di 1,5. Pressa piegatrice 25 2.15.2 Esiste una moltitudine di altre possibili lavorazioni della lamiera forata: dal taglio a misura alla punzonatura, (fori di fissaggio, intagli, scantonature degli angoli, etc.), dalla piegatura all’imbutitura, allo stampaggio, dalla saldatura ai trattamenti di superficie, etc. La Graepel Italiana, a differenza dalla maggior parte dei perforatori, può offrire tutti questi servizi e, grazie alla sua lunga esperienza ed al personale ben preparato, garantirne la perfetta esecuzione. 2.15 Taglio ed altre lavorazioni 2.15.1 Spesso il cliente chiede materiale già a misura, pronto per l’uso. Il taglio avviene con cesoie a ghigliottina provviste di comando numerico. Generalmente possono essere tagliate lamiere fino a 4000 mm di lunghezza. Ovviamente, non tutte le lamiere forate vengono tagliate dopo la perforazione: i fogli ricavati da nastri di larghezza standard, (1000, 1250 o 1500 mm), come pure i fogli di spessore da 4 mm in, su sono forniti senza rifilatura e quindi le loro misure rientrano nelle tolleranze previste dalle acciaierie. È evidente come l’utilizzatore della lamiera forata tragga un doppio vantaggio dai formati a misura: evita sfridi di lamiera e dispone del particolare già pronto per l’uso. Pannelli espositori in lamiera forata 26 misura dipende dal passo laterale (passo “p” x 0,866 – vedi pag. 30) della perforazione. 3. TOLLERANZE E FINITURE (riferite a acciaio comune) 3.1 Dimensioni 3.1.4 Squadratura 3.1.1 Lunghezza e larghezza lamiera Per fogli di misura standard, (1000 x 2000, 1250 x 2500, 1500 x 3000 e 2000 x 4000 mm), valgono le tolleranze d’acciaieria. Per fogli tagliati a misura valgono di massima le seguenti tolleranze: misure in mm fino a 1000 da 1001 a 2000 oltre 2000 misure in mm spessori ≤ 3 ± 0,5 ° (=0,9 mm ogni 100 mm) spessore ≥ 4 ± 1° (=1,8 mm ogni 100 mm) Differenze di misura tra le diagonali di una lamiera rettangolare o quadrata sono nella norma, ma non dovrebbero eccedere le seguenti tolleranze: Spessori ≤3 >4 ±2 ±3 ±4 ±5 ±6 ±8 misure in mm fino a 1000 da 1001 a 2000 oltre 2000 Per tolleranze più ristrette occorre prendere accordi precisi con il produttore. spessori ≤3 >4 ±5 ±7 ±8 ± 12 ± 12 ± 18 3.1.2 Spessore Valgono le norme europee EN 10131, 10143 e 10051. 3.1.3 Bordi non forati Eventuali bordi pieni a inizio e fine perforazione sono generalmente soggetti alle seguenti tolleranze minime: misure in mm con passi fino a 5 ±5 con passi da 5 a 20 ± 10 con passi oltre 20 ± metà passo mentre i bordi laterali, (o zone piene all’interno della zona forata), sono ottenuti togliendo dei punzoni dallo stampo e, quindi, la loro Balcone in lamiera forata 27 perforazione, - non sono riavvolti stretti come in origine, - una leggera sciabolatura è normale e può essere accentuata da larghi bordi pieni o disuguali tra loro. 3.2 Sciabolatura A causa delle tensioni formatesi, (v. punto 2.14), la lamiera forata può risultare sciabolata. Di regola la tolleranza massima ammessa é di 4 mm al metro. Bordi larghi o disuguali possono causare sciabolature più ampie (disegno a). 3.5 Olio residuo Il processo di perforazione richiede una buona lubrificazione. Quindi, la presenza di olio sulle superfici della lamiera é normale ed inevitabile. a) 3.6 Bave di taglio Le bave di taglio sui lati esterni possono essere rivolte in senso opposto a quello delle bave di perforazione. In caso di rifilatura dopo la perforazione sarà la zona forata a presentarsi sciabolata rispetto ai lati della lamiera, (disegno b) b) 3.7 Finitura superficiale Le superfici della lamiera possono facilmente essere segnate (graffi, rughe od altre imperfezioni) per azioni meccaniche in acciaieria o durante la perforazione. Specialmente, le lamiere sottoposte ad ulteriori lavorazioni sono soggette ad una serie di movimentazioni che possono causare imperfezioni nelle superfici. In materiali teneri, (alluminio, ottone, etc.), o con superfici delicate, (p. es. inox lucido, satinato o spazzolato), il pericolo di tali segni é naturalmente più alto che nelle lamiere di ferro. Se occorrono delle superfici perfette é indispensabile contattare preventivamente il produttore. 3.3 Bordi ondulati Talvolta la lamiera forata può presentare sui bordi delle ondulazioni dovute alle tensioni suddette. 3.4 Nastri forati Per nastri (o coils) forati bisogna tener presente che: - non sono spianati dopo la 28 3.8 Quantità Rispetto alla quantità ordinata sono normali le seguenti tolleranze: < 10 pezzi da 11 a 100 pezzi > 100 pezzi ± 1 pezzo ± 10 % ±6% 3.9 Conto lavorazione Molti perforatori eseguono anche la lavorazione di materiale di proprietà del cliente. Di massima valgono le seguenti condizioni: - non si restituiscono gli sfridi di lavorazione, - non si assume alcuna responsabilità in caso di danneggiamenti casuali, - non si risponde in caso di furti. Particolare della torre a fianco Torre rivestita di lamiera forata 29 30 31 4. FORMULE MATEMATICHE 4.1 FORI TONDI lu1 Fori tondi disposti a 60° f2 lu2 f1 p v n la2 e1 p la1 u e2 d 60 ° p la 2 = x ⋅ u + d u = 0,866p x = n°delle distanze u Calcolo della percentuale vuoto su pieno 90,7 ⋅ d2 % v /p = p2 lu2 = y ⋅ v + d v = 0,5p y = n° delle distanze v Calcolo del n° dei fori al m2 1,15 ⋅ 106 nf = p2 Calcolo del passo p conoscendo il n° dei fori per superficie S 1,15 ⋅ 106 p= = nf S ⋅ 1,15 ⋅ 106 nf lu1 Fori tondi disposti a 45° lu2 f1 f2 d p la2 p 45° 32 n e1 la1 g e2 g la2 = x ⋅ g + d Calcolo della percentuale vuoto su pieno 78,5 ⋅ d2 % v /p = p2 x = n° distanze g parallele a la2 lu2 = y ⋅ g + d y = n° distanze g parallele a lu2 g = 0,707p Calcolo del passo p conoscendo il n° dei fori per superficie S Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = 2 p S ⋅ 106 nf 106 p= = nf lu1 Fori tondi disposti pari lu2 f1 n d e1 la2 p la1 e2 p f2 la2 = x ⋅ p + d Calcolo della percentuale vuoto su pieno 78,5 ⋅ d2 % v /p = p2 x = n° distanze p parallele a la2 lu2 = y ⋅ p + d y = n° distanze p parallele a lu2 Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = 2 p Calcolo del passo p conoscendo il n° dei fori per superficie S p= 33 106 = nf S ⋅ 106 nf 4.2 FORI QUADRI Fori quadri disposti pari lu1 f1 f2 lu2 p a la2 p e1 la1 n e2 n rmax la2 = x ⋅ p + a Calcolo della percentuale vuoto su pieno 100 ⋅ a2 % v /p = p2 x = n° distanze p parallele a la2 lu2 = y ⋅ p + a y = n° distanze p parallele a lu2 p = a+n r max = 0,15a Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = 2 p Fori quadri disposti alternati lu1 lu2 f1 v a n la2 e1 la1 n e2 p f2 rmax 34 la2 = x ⋅ p + a Calcolo della percentuale vuoto su pieno 100 ⋅ a2 % v /p = p2 x = n° distanze p parallele a la2 lu2 = y ⋅ v + a y = n° distanze v parallele a lu2 p=a+n v = 0,5p r max = 0,15a Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = 2 p Fori quadri disposti a 45° lu1 f2 lu2 f1 g p la2 n p e1 la1 g a e2 ae rmax la2 = x ⋅ g + ae x = n° distanze g parallele a la2 lu2 = y ⋅ g + ae y = n° distanze g parallele a lu2 Calcolo della percentuale vuoto su pieno 100 ⋅ a2 % v /p = p2 p=a+n g = 0,707p r max = 0,15a ae = 1,414a Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = 2 p 35 4.3 FORI OBLUNGHI E RETTANGOLARI Fori oblunghi e rettangolari disposti alternati lu1 f1 lu2 n2 p2 l e1 n1 p1 la2 la1 a e2 u f2 lu2 = x ⋅ u + l la2 = y ⋅ p1 + a Calcolo della percentuale vuoto su pieno a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2 foro oblungo : % v/p = ⋅ 100 p1 ⋅ p 2 y = n° distanze p1 parallele a la2 foro rettangola re : % v/p = x = n° distanze u parallele a lu2 p1 = a + n a⋅l ⋅ 100 p1 ⋅ p 2 p 2 = l + n2 u = 0,5p2 Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = p1 ⋅ p 2 Fori oblunghi e rettangolari disposti pari lu1 f1 lu2 p2 p1 n1 e2 la2 e1 la1 n2 a l f2 36 lu2 = x ⋅ p 2 + l x = n° delle distanze p2 la 2 = y ⋅ p1 + a y = n° delle distanze p1 p1 = a + n p 2 = l + n2 Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = p1 ⋅ p 2 Calcolo della percentuale vuoto su pieno a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2 foro oblungo : % v/p = ⋅ 100 p1 ⋅ p 2 foro rettangola re : % v/p = a⋅l ⋅ 100 p1 ⋅ p 2 Fori oblunghi e rettangolari a file alternate lu1 lu2 f1 p2 n2 n1 p1 la2 e1 la1 e2 a l f2 lu2 = x ⋅ p2 + l x = n° delle distanze p2 1 p1 2 y = n° delle distanze p1 la2 = y ⋅ p1 + a + p1 = a + n1 p 2 = l + n2 Calcolo della percentuale vuoto su pieno a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2 foro oblungo : % v/p = ⋅ 100 p1 ⋅ p2 foro rettangola re : % v/p = a⋅l ⋅ 100 p1 ⋅ p 2 Calcolo del n° dei fori al m2 106 nf = p1 ⋅ p2 37 Pressa a passata multipla Pressa a passata multipla in azione 38 Nastro forato su aspo avvolgitore Pianali in corso di lavorazione 39 Alcune formule geometriche di frequente applicazione Cerchio Lunghezza della circonferenza C = 2 ⋅π ⋅r Area del cerchio A = π ⋅ r2 r R Area del semicerchio 1 A = ⋅π ⋅ r2 2 SEMICERCHIO CORONA CIRCOLARE Area della corona circolare A = π ⋅ R2 − r 2 ( ) Triangolo Area b ⋅h A= 2 C AB = b (base), CD = h (altezza) A D B Teorema di Pitagora (Triangolo rettangolo) C 2 2 2 a +b = c AC = a (cateto), AB = b (cateto) CB = c (ipotenusa) A B Rettangolo e Parallelogramma Area A A =b⋅h BC = base B D A C HB C AH = h (altezza) AB = h (altezza) Rombo Area b ⋅h A= 2 AC = b, DB = h D A C B D Area A = l2 AB = l 40 Quadrato A B D C Molo in lamiera forata 41 Il nostro magazzino contiene nastri di vari metalli 42 II. Parte TABELLE DI RAFFRONTO E CONVERSIONE 43 Tabella 1 Peso specifico di alcuni metalli ferrosi e non (indicazioni per una lastra da 1000x1000x1 mm) Descrizione metallo Acciaio comune Acciaio zincato sendzimir Acciaio inossidabile Alluminio Ottone Rame Kg 7,85 7,85 7,95 2,75 8,60 9,10 Tabella 2 Corrispondenza delle norme in alcuni paesi - Acciai comuni Lamiere e nastri d’acciaio laminati a FREDDO (peso specifico 7,85 kg) EURONORMA EN 10027 ITALIA UNI 5866 GERMANIA DIN 1623-1 FRANCIA NFA 36-401 UK BS 1449-P1 USA ASTM DC 01 DC 03 DC 04 Fe P01 Fe P02 Fe P04 St 12 St 13 St 14 C E ES CR 4 CR 3 CR 2 – CR 1 A 366 CQ A 619 DQ A 620 DQSK Lamiere e nastri d’acciaio laminati a CALDO (peso specifico 7,85 kg) EURONORMA EN 10111 ITALIA UNI 5867 GERMANIA DIN 1614 FRANCIA NFA 36-301 UK BS 1449 USA ASTM SAE DD 11 DD 12 DD 13 Fe P11 1C HR 3 Fe P13 StW 22 StW 23 StW 24 3C HR 1 A 569 CQ - 1010 A 621 DQ - 1008 A 622 DQAK 1006 AK EN 10025 UNI 7070 DIN 17100 NFA 35-501 BS 4360 ASTM S235JR S355JO Fe 360B Fe 510C St37-2 St52-3U E24-2 E36-3 40A 50C A283C – A570Gr33 A441 Lamiere e nastri d’acciaio dolce zincati sendzimir (peso specifico 7,85kg) EURONORMA EN 10142 ITALIA UNI 5753 GERMANIA DIN 17.162-1 FRANCIA NFA 36-321 UK BS 2989 USA ASTM A653 DX51D+Z(F) DX52D+Z(F) DX53D+Z(F) Fe P02G Fe P03G Fe P05G St 02Z St 03Z St 04Z o St 05Z GC GE GES Z2 Z3 Z4 LFQ DQ DQSK 44 Tabella 3 Corrispondenza delle sigle in alcuni paesi - Alluminio e sue leghe Europa convenzionale Italia Germania Francia G.B. USA EN 485-4 DIN 1713-3 AFNOR B.S. A.A. P-Al 99,0 1200 Al 99 A4 1C 1100 P-Al 99,5 1050A Al 99,5 A5 1B 1050 P-AlMg 0,8 5005 AlMg 1 A-G 0,6 N 41 5005 P-AlMg 2,5 5052 AlMg 2,5 A-G 2,5C P-AlMg 3 5754 AlMg 3 5052 Tabella 4 Corrispondenza delle sigle in alcuni paesi - Acciai inossidabili USA AISI Germania U.K. Werkstoff BSI Svezia Francia SIS AFNOR Italia UNI Europa EN 301 1.4310 301S21 2331 Z12CN18-08 X12CrNi 1707 X10CrNi 18-8 304 1.4301 304S15 2332 Z7CN18-09 X5CrNi 1810 X5CrNi 1810 304L 1.4306 304S11 2352 Z3CN18-10 X2CrNi 1811 X2CrNi 1811 305 1.4303 305S19 2333 Z8CN18-12 X8CrNi 1812 X4CrNi 1812 309 1.4828 309S24 Z15CNS20-12 X16CrNi 2314 X15CrNiSi 212 Z15CN23-12 X6CrNi 2314 X12CrNi 2313 309S 1.4833 310S 1.4845 310S24 2361 Z8CN25-20 X6CrNi 2520 X8CrNi 2521 316 1.4401 316S31 2347 Z7CND171102 X5CrNiMo 1712 X5CrNiMo 1712 316 1.4436 316S33 2343 Z7CND171202 X5CrNiMo 1713 X5CrNiMo 17133 316L 1.4404 316S11 2348 Z3CND171202 X2CrNiMo 1712 X2CrNiMo 17122 316L 1.4435 316S13 2353 Z3CND181403 X2CrNiMo 1713 X2CrNiMo 18143 316Ti 1,4571 320S31 2350 Z6CNDT17-12 X6CrNiMoTi1712 X6CrNiMoTi17122 317L 1.4438 317S12 2367 Z3CND191504 X2CrNiMo 1815 X2CrNiMo 18154 321 1.4541 321S31 2337 Z6CNT18-10 X6CrNiTi 1811 X6CrNiTi 1810 347 1.4550 347S31 2338 Z6CNNb18-10 X6CrNiNb 1811 X6CrNiNb 1810 405 1.4002 405S17 Z8CA12 X6CrAl13 X6CrAl13 410S 1.4000 403S17 2301 Z8C12 X6Cr18 X6Cr13 430 1.4016 430S17 2320 Z8C17 X8Cr17 X8Cr17 434 1.4113 434S17 Z8CD17-01 X8CrMo17 X8CrMo17-1 446 1.4749 X16Cr26 X18CrN 26 2322 45 Tabella 4.1 Corrispondenza delle sigle di finitura superficiale in alcuni paesi Acciai inossidabili USA AISI ASTM A 480 Germania U.K. DIN BSI 17441 1449 1 IIa = 1E = 1D Temper. rolled IIIa = 2H 1 IIIs = 2C 2D IIIb = 2D 2D 2B IIIc = 2B 2B Bright annealed IIId = 2R finish 2A IV V 7 V 8 V 8 3B Francia AFNOR NF A 35-573 Italia UNI 8137 Ciclo di produzione production cycle Produktionszyklus laminato a caldo, trattato termicamente, laminé à decapato 0 chaud hot rolled, annealed, descaled warmgewalzt, wärmebeh., entzundert laminato a freddo, non trattato laminé à termicamente froid cold rolled, not annealed kaltverfestigt laminato a freddo, trattato termicamente, non decapato cold rolled, annealed, not descaled kaltgewalzt, wärmebeh., nicht entzundert laminato a freddo, trattato termicamente, laminé à decapato 2D froid mat cold rolled, annealed, descaled kaltgewalzt, wärmebehandelt, gebeizt laminato a freddo, trattato termicamente, decapato, skinpassato laminé à 2B cold rolled, annealed, pickled, skinpassed froid glassé kaltgewalzt, wärmebehandelt, gebeizt, kalt nachgewalzt laminato a freddo, trattato termica-mente in atmosfera controllata, decapato, laminé à skinpassato o non froid recuit BA cold rolled, annealed in controlled brillant atmosphere, skinpassed or not kalt gewalzt, blankgeglüht satinato con grana da 80 a 150 o da 180 poli grain 3 (80-150) a 220 80-150 satin finish g 80 to 150 or 180 to 220 poli grain 4 (180-220) geschliffen mit Korn zwischen 80 und 150 180-220 bzw. 180 – 220 spazzolato partendo da finitura 4 poli spécial 6 brushed after the n° 4 satin finish brossé gebürstet von n° 4 ausgehend satinatura con grana fine (320) poli spécial 7 fine satin finish (grain 320) grain 320 fein geschliffen (Korn 320) lucidato a specchio poli miroir 8 high polish (mirror finishing) hochglanz (Spiegelschliff) spazzolatura molto fine poli SCOTCH very fine brushing finish spéciaux BRITE sehr fein gebürstete Oberfläche 46 Tabella 5.1 Equivalenze tra spessori in mm, “inches” e “gauges” e relativi pesi di fogli e nastri in acciaio Gauge “B.G.” Decimali di “inches” .015 .018 .024 .030 .036 .048 .060 .075 .105 .120 .135 .157 .188 .250 .312 .375 .437 .500 .625 .750 1.000 28 26 24 22 20 18 16 14 12 11 10 5/32” 3/16” 1/4” 5/16” 3/8” 7/16” 1/2” 5/8” 3/4” 1” mm 0,397 0,498 0,629 0,794 0,996 1,257 1,587 1,994 2,517 2,827 3,175 3,969 4,762 6,350 7,937 9,525 11,112 12,700 15,875 19,050 25,400 lbs. per square foot .637 .800 1.010 1.275 1.599 2.020 2.550 3.200 4.040 4.540 5.100 6.380 7.650 10.200 12,75 15,300 17,85 20.400 35.700 30.600 40.800 kg al metro quadro 3,12 3,91 4,94 6,23 7,82 9,87 12,46 15,65 19,76 22,19 24,92 31,16 37,38 49,85 62,31 74,77 87,23 99,69 124,62 149,54 199,39 Tabella 5.2 Costanti di trasformazione di lunghezza (Length conversion constants) millimeters meters meters meters kilometers kilometers kilometers x .039370 x 39.370 x 3.2808 x 1.09361 x 3280.8 x .62137 x .53959 = inches = inches = feet = yards = feet = statute miles = nautical miles Inches Inches Feet Yards Feet Statute miles Nautical miles x 25,4001 x ,0254 x ,30480 x ,91440 x ,0003048 x 1,60935 x 1,85325 = millimeters = meters = meters = meters = kilometers = kilometers = kilometers Tabella 5.3 Costanti di trasformazione di superficie (Area conversion constants) sq. millimeters Sq. centimeters Sq. meters Sq. meters Hectares Sq. kilometers Sq. kilometers x .00155 x .155 x 10.76387 x 1.19599 x 2.47104 x 247.104 x .3861 = sq. inches = sq. inches = sq. feet = sq. yards = acres = acres = sq. miles Sq. inches Sq. inches Sq. feet Sq. yards Acres Acres Sq. miles 47 x 645,163 x 6,45163 x ,0929 x ,83613 x ,40469 x ,0040469 x 2,5899 = sq. inches = sq. centimeters = sq. meters = sq. meters = hectares = sq. kilometers = sq. kilometers Tabella 6 Riduzione di millimetri in pollici inglesi mm Pollici mm Pollici mm Pollici mm Pollici 25,4 1.000 12,0 .472 4,75 .187 1,4 .055 25,0 .984 11,5 .453 4,5 .177 1,3 .051 24,0 .945 11,0 .433 4,25 .167 1,2 .047 23,0 .906 10,5 .413 4,0 .158 1,1 .043 22,0 .866 10,0 .394 3,75 .148 1,0 .039 21,0 .827 9,5 .374 3,5 .138 0,9 .035 20,0 .787 9,0 .354 3,25 .128 0,8 .031 19,0 .748 8,5 .335 3,0 .118 0,75 .030 18,0 .709 8,0 .315 2,75 .108 0,7 .028 17,0 .669 7,5 .295 2,5 .099 0,6 .024 16,0 .630 7,0 .276 2,25 .089 0,5 .020 15,0 .590 6,5 .256 2,0 .079 0,4 .016 14,5 .571 6,0 .236 1,9 .075 0,3 .012 14,0 .551 5,75 .226 1,8 .071 0,25 .010 13,5 .531 5,5 .217 1,7 .067 0,2 .008 13,0 .512 5,25 .208 1,6 .063 0,1 .004 12,5 .492 5,0 .197 1,5 .059 Tabella 7 Riduzione di pollici inglesi in millimetri Pollici mm Pollici mm Pollici mm 1 25,39977 13 330,19704 25 634,99430 2 50,79954 14 355,59681 26 660,39408 3 76,19932 15 380,99658 27 685,78385 4 101,59909 16 406,39635 28 711,19362 5 126,99886 17 431,79613 29 736,59339 6 152,39863 18 457,19590 30 761,99316 7 177,79840 19 482,59567 31 787,39294 8 203,19818 20 507,99544 32 812,79271 9 228,59795 21 533,39521 33 838,19248 10 253,99772 22 558,79499 34 863,59225 11 279,39749 23 584,19746 35 888,99202 12 304,79727 24 609,59453 36 914,39180 48 Tabella 8 Riduzione di piedi inglesi in metri Piedi Metri Piedi Metri Piedi Metri 1 0,304797 8 2,438379 15 4,57196 2 0,609595 9 2,743176 16 4,876757 3 0,914392 10 3,047973 17 5,181555 4 1,219189 11 3,352771 18 5,486352 5 1,523987 12 3,675568 19 5,791149 6 1,828784 13 3,962365 20 6,095947 7 2,133581 14 4,267163 Tabella 9 Riduzione delle once avoir du poids inglesi in chilogrammi Once Chilogrammi Once Chilogrammi Once Chilogrammi 1 0,028349541 7 0,198446785 13 0,368544030 2 0,056699082 8 0,226796326 14 0,396893571 3 0,085048622 9 0,255145867 15 0,425243112 4 0,113398163 10 0,283495408 16 0,453592652 5 0,141747704 11 0,311844948 17 0,481942197 6 0,170097245 12 0,340194489 18 0,510291738 Tabella 10 Riduzione delle libbre avoir du poids inglesi in chilogrammi Libbre Chilogrammi Libbre Chilogrammi Libbre Chilogrammi 1 0,45359265 11 4,98951917 21 9,52544570 2 0,90718530 12 5,44311183 22 9,97903835 3 1,36077796 13 5,89670448 23 10,43263100 4 1,81437061 14 6,35029713 24 10,88622365 5 2,26796326 15 6,80388978 25 11,33981631 6 2,72155591 16 7,25748243 26 11,79340896 7 3,17514857 17 7,71107509 27 12,24700161 8 3,62874122 18 8,16466774 28 12,70059426 9 4,08233387 19 8,61826039 29 13,15418685 10 4,53592652 20 9,07185305 30 13,60777950 49 Tabella 11 Riduzione dei quintali inglesi (centweights) in chilogrammi q. Chilogrammi q. Chilogrammi q. Chilogrammi 1 50,80237705 8 406,4190164 15 762,0356558 2 101,6047541 9 457,2213935 16 812,8380328 3 152,4071312 10 508,0237705 17 863,6404099 4 203,2095082 11 558,8261476 18 914,4427869 5 254,0118853 12 609,6285246 19 965,245164 6 304,8142623 13 660,4309017 20 1016,047541 7 355,6166394 14 711,2332787 1 tonnellata inglese (ton) = 20 quintali inglesi (cwt.) = kg 1016,0475411 Tabella 12 Relazione fra chilometro, miglio marittimo o geografico e Statute mile Chilometri 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Miglia marittime 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Statute miles 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Miglia marittime 0,539957 1,079914 1,619870 2,159827 2,699784 3,239741 3,779698 4,319654 4,859611 Chilometri 1,852 3,704 5,556 7,408 9,260 11,112 12,964 14,816 16,668 Chilometri 1,609317 3,218635 4,827952 6,437270 8,046587 9,655805 11,265122 12,874440 14,483757 50 Statute miles 0,621381 1,242763 1,864144 2,485526 3,106907 3,728288 4,349670 4,971051 5,592433 Statute miles 1,150798 2,301597 3,452395 4,603194 5,753992 6,904790 8,055589 9,206387 10,357186 Miglia marittime 0,868962 1,737924 2,606886 3,475848 4,344810 5,213771 6,082733 6,951695 7,820657 Tabella 13 Tabella di conversione di temperature °C -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 °F 23,0 25,8 26,6 24,4 30,2 32,0 33,8 35,6 37,4 39,2 41,0 42,8 44,6 46,4 48,2 50,0 51,8 53,6 55,4 57,2 59,0 60,8 62,6 64,4 66,2 68,0 69,8 71,6 73,4 74,2 77,0 78,8 80,6 82,4 84,2 86,0 87,8 89,6 91,4 93,2 Per trasformar e F° in C° : C° = °C 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 °F 95,0 96,8 98,6 100,4 102,2 104,0 105,8 107,6 109,4 111,2 113,0 114,8 116,6 118,4 120,2 122,0 123,8 125,6 127,4 129,2 131,0 132,8 134,6 136,4 138,2 140,0 141,8 143,6 145,4 147,2 149,0 150,8 152,6 154,4 156,2 158,0 159,0 161,6 163,4 165,2 °C 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 150 200 250 300 350 400 450 500 750 1000 1500 2000 5 (F° − 32°) e C° in F° : F° = 9 (C° + 32°) 9 5 51 °F 167,0 168,8 170,6 171,4 174,2 176,0 177,8 179,6 181,4 183,2 185,0 186,8 188,6 190,4 192,2 194,0 195,8 197,6 199,4 201,2 203,0 204,8 206,6 208,4 210,2 212,0 213,8 215,6 302,0 392,0 482,0 572,0 662,0 752,0 842,0 932,0 1382,0 1832,0 2742,0 3522,0 Tabella 14 Costanti di trasformazione (conversion factors) Multiply Moltiplicare acres acres (a.) atmospheres atmospheres atmospheres bars bars bars B.t.u. B.t.u. B.t.u. / min. B.t.u. / min. B.t.u. / min. B.t.u. per sq. ft. bushel calorie (cal.) 2 calorie per m cavallo-vapore (CV) cavallo-vapore (CV) cavallo-vapore (CV) cavallo-vapore (CV) cavallo-vapore (CV) centimetres (cm) chain cm2 cubic feet cubic feet cubic feet cubic feet per HP. cubic inches cubic yards cubic yards cubic yards degrees (angle) (deg.) dram dynes ergs fathom feet (ft.) feet (ft.) feet (ft.) feet (ft.) by per 0,405 43560 76 1,033 14,7 1000 75,01 0,98692 0,252 777,98 12,96 0,02356 17,57 2,713 3,637 3,968 0,369 41,83 542,5 0,9863 10,54 0,7355 0,3937 20,1168 0,155 1728 0,02832 7,48052 0,0916 16,39 27 0,7646 202 0,01745 1,772 -8 2,248x10 -8 7,376x10 1,8288 30,48 12 0,3048 0,333 to get per ottenere hectares (ha) square feet cm of mercury kg / sq. cm lb. / sq. In. millibars cm of mercury atmospheres calorie (large-) ft. - lb. ft. - lb. / sec. HP watts calorie decalitres B.t.u. B.t.u. / square foot B.t.u. / min. fr. - lb. / sec. HP kg. cal. / min. kilowatts inches metres square inches cubic inches 3 m U.S. gal. 3 m per CV 3 cm cubic feet 3 m litres radians grammes foot-pounds foot-pounds metres cm inches metres yards 52 Segue Tabella: Costanti di trasformazione Multiply Moltiplicare feet / min. feet / min. feet / sec. feet / sec. feet / sec. feet-lb. / sec. feet-lb. / sec. feet-lb. / sec. fluid ounce (USA) fluid ounce (Inghilt.) foot-pound (ft. - lb.) foot-candle foot-ton furlong gallons (imperials) (gals.) gallons (imperials) (gals.) gallons (imperials) (gals.) gallons (US), liquid gallons (US), liquid gallons (US), dry gallons (US), dry gallons (US), dry gill grain (avoir) grain (troy) gramme (g) grammes per litre 3 grammes / cm 3 grammes / cm 3 grammes / cm hectares horsepower (HP) horsepower (HP) horsepower (HP) horsepower (HP) horsepower (HP) HP - hr. HP - hr. imperial gallon (see: gallon) inch-pounds inch kilometres (km) by per to get per ottenere 0,01667 0,01136 1,097 0,5921 0,6818 0,07717 0,01945 1,356 25,97 28,41 0,1382 10,76 0,3096 201,168 1,201 4,546 277,4 0,1337 231 1,164 0,83267 3,785 0,142 0,065 0,0648 980,7 70,15 62,46 0,03613 1000 2,471 42,44 550 1,0139 10,7 0,7457 2545 641,7 ft. / sec. miles / hr. km / hr. knots miles / hr. B.t.u. / min. kg. cal. / min. watts ml ml kgm lux metric tons metres U.S. gallons litres cu. inches cu. feet cu. inches U.S. gals., liquid imperial gals. litres litres grammes grammes dynes grains per gallon pounds / cu. ft. pounds / cu. in. 3 kg / m acres B.t.u. / min. ft. lb. / sec. CV kg. cal. / min. kilowatts B.t.u. kg. cal. 0,0115 2,54 3281 kg – m centimetres feet 53 Segue Tabella: Costanti di trasformazione Multiply Moltiplicare kilometres (km) kilometres (km) km / hr. km / hr. km / hr. km / hr. km2 knots knots knots knots kilogram (kg) kg / m kg / m kg / m kg / km 2 kg / cm kg / mm2 2 kg / m kg / litre kg / CV kg / calories kg / calories kg / calories kg - cal. / min. kg - cal. / min. kilogrammetre (kgm) liquid quart (USA) litres (l) litres (l) litres (l) litres (l) litres (l) 2 litres per m lux metres (m) metres (m) metres (m) m2 m2 2 m / CV metres / sec. by per 0,6214 1094 0,9113 0,5396 0,6214 0,2778 0,3861 1,689 1,853 1,152 0,5148 2,205 0,672 2,016 0,0003 3,548 14,223 0,635 0,2048 10,02 2,235 3,968 3086 426,9 51,43 0,09351 7,233 0,946 0,03531 61,02 0,2642 2,113 1,7598 0,0204 0,929 39,27 3,281 1,094 10,76 1,196 10,913 3,281 to get per ottenere miles yards feet / sec. knots miles / hr. metres / sec. sq. miles feet / sec. km / hr. miles / hr. metres / sec. pounds pounds / feet pounds / yds. tons / ft. pounds / mile pounds / sq. in. tons / sq. ft. pounds / sq. ft. pounds per gallon pounds per HP B.t.u. foot / lb. m / kg ft. – lb. / sec. HP ft. / lb. litres cu. feet cu. inches U.S. gals. pints (USA) pints (Inghilterra) gals. per sq. ft. foot-candles inches feet yards sq. feet sq. yards sq. feet per HP feet / sec. 54 Segue Tabella: Costanti di trasformazione Multiply Moltiplicare metres / sec. metres / sec. m3 3 m 3 m 3 m / CV miles (m.) miles (m.) miles (m.) miles (m.) miles / hr. miles / hr. miles / hr. miles / hr. ounce (troy) ounce (avdp.) (ozs.) ounce (avdp.) (ozs.) ounce (avdp.) (ozs.) ounce (avdp.) (ozs.) pint pint (USA) peck pennyweight pole pounds (avdp.) (lbs.) pounds (avdp.) (lbs.) pounds (avdp.) (lbs.) pounds (avdp.) (lbs.) pounds / cu. ft. pounds / cu. ft. pounds / cu. in. pounds / cu. in. pounds / cu. in. pounds / HP pounds / gallons pounds / sq. in. pounds / sq. in. pounds / sq. in. pounds / sq. ft. pounds / foot pounds / yard pounds / mile by per 3,6 2,237 35,31 1,308 264,2 35,8 5280 1,609 1760 0,8684 0,447 1,467 1,609 0,8684 31,103 0,0625 437,5 28,35 0,9115 0,5679 0,4731 9,092 1,5552 5,0292 16 7000 0,454 1,21528 0,01602 16,02 27,68 27680 1728 0,459 0,09983 0,06804 2,036 703,1 4,883 1,488 0,496 0,2818 to get per ottenere km / hr. miles / hr. cu. feet cu. yards U.S. gals. cu. feet per HP feet km yards naut. miles meters / sec. feet / sec. km / hr. knots grammes pounds grains grammes ounces (troy) litres litres litres grammes metres ounces (avdp.) grains kg pounds (troy) grams / cu. cm. 3 kg / m grams / cm3 3 kg / m pounds / cu. ft. kg / CV kg / litres atmospheres in. of mercury kg / sq. m kg / sq. m kg / m kg / m kg / km 55 Segue Tabella: Costanti di trasformazione Multiply Moltiplicare pounds / sq. in. quart (USA) quart (Ingh.) quarter quarter quarts (q.) r.p.m. square feet square feet square feet square feet square feet / HP square inches square miles square miles square yards square yards stone tons (short) tons (short) tons (short) tons (long) tons (long) tonne (metric ton) tonne (metric ton) tonne (metric ton) tonne per m2 2 tonne per m 2 tonne per m tonne-metre tonne per m2 2 tonne per m 3 tonne per m tons per foot tons per yard tons per sq. in. tons per sq. ft. tons per sq. yd. tons per cubic yd. U.S. gal. (see gallon) yards (yds.) yards (yds.) by per to get per ottenere 2 0,070306 0,9462 1,1359 12700,594 2,909 2 0,1047 929 144 0,0929 0,111 0,447 6,452 640 2,59 9 0,8361 6350,297 2000 907,18 0,90718 2240 1016 1000 2205 1,1025 0,0914 0,823 0,752 3,23 0,0914 0,283 0,752 3333,33 1111,11 1,575 10,936 1,215 1,329 kg / cm litres litres grammes hectolitres pints radians / sec. 2 sq. cm (cm ) sq. inches 2 sq. m (m ) sq. yards kg / CV 2 sq. cm (cm ) acres 2 km sq. feet 2 sq. m (m ) grammes pounds (avdp.) kg tons (metric) pounds kg kg pounds (avdp.) short tons tons per sq. ft. tons per sq. yd. tons per cubic yard foot-tons tons per sq. ft. tons per sq. yd. tons per cu. yd. kg per m kg per m 2 kg per m 2 metric tons per m 2 metric tons per m metric tons per m2 3 0,9144 feet metres 56 Esempi di perforazioni Setaccio Setaccio Foro a naso Grigliato antisdrucciolevole I Esempi di applicazioni Architettura Ringhiera in una scala Ringhiera in una scala Ringhiera in una scala Protezione per passaggio pedonale II Esempi di applicazioni Grattugia Pianale per tegole Scala Fioriere III Esempi di applicazioni Balconi IV Esempi di applicazioni Facciata di un parcheggio Stand fiera V Finito di stampare nel mese di Febbraio 2007 dalla tipografia Arti Grafiche Castello S.p.A. Proprietà letteraria della Graepel Italiana S.p.A. Riproduzione, anche parziale, solo con autorizzazione scritta della proprietaria.