MANUALE DELLA LAMIERA FORATA
MANUALE DELLA
LAMIERA FORATA
di
Riko Graepel
Graepel Italiana S.p.A. – Via Fondi, 13 – 46018 Sabbioneta MN
Tel. +39 0375 220101 – Fax +39 0375 220262 – www.graepel.it – info@graepel
In copertina il logo del marchio registrato di Graepel Italiana S.p.A.
Indice
I. Parte
Lamiere forate
1.
Caratteristiche
1.1.
Introduzione
1.2.
Materiali di base
1.3.
Caratteristiche di qualità
1.4.
Sistemi di produzione
1.5.
Possibilità di seconde lavorazioni presso il perforatore o
l’utilizzatore
1.6.
Possibilità di utilizzo
1.6.1. Le lamiere forate sono trasparenti e decorative
1.6.2. Le lamiere forate filtrano, classificano, setacciano
1.6.3. Le lamiere forate raspano e lisciano
1.6.4. Lamiere forate antisdrucciolevoli
1.6.5. Le lamiere forate aiutano ad isolare i rumori e a diffondere i
suoni
1.6.6. Le lamiere forate sostengono
1.6.7. Le lamiere forate proteggono e schermano
1.6.8. Le lamiere forate per arieggiare, essiccare e tostare
2.
Dati tecnici
2.1.
Definizione
2.2.
Forme dei fori
2.3.
Misure e dimensioni dei fori
2.4.
Passo “p” (o interasse), nervo “n”
2.5.
Disposizione dei fori tra loro
2.6.
Disposizione dei fori rispetto alla lamiera
2.7.
Due sistemi di perforazione
2.8.
Bordi e zone piene e la loro misurazione
2.9.
Fori di fissaggio, scantonature, intagli, ecc.
2.10
Inizio e fine perforazione
2.11
Bave di tranciatura e di taglio
2.12.
Rapporto tra foro, nervo e spessore della lamiera
2.13.
Vuoto su pieno
2.14.
La spianatura delle lamiere forate
2.15.
Taglio ed altre lavorazioni
3.
Tolleranze e finiture
3.1.
Dimensioni
3.2.
Sciabolatura
3.3.
Bordi ondulati
3.4.
Nastri forati
3.5.
Olio residuo
3.6.
Bave di taglio
3.7.
Finitura superficiale
3.8.
Quantità
1
3
3
3
3
4
6
6
6
8
8
9
10
11
12
13
14
14
14
15
15
17
19
19
22
23
24
24
25
25
25
26
27
27
28
28
28
28
28
28
29
Indice
3.9.
4.
4.1.
4.2.
4.3.
Conto lavorazione
Formule matematiche
Fori tondi
Fori quadri
Fori oblunghi e rettangolari
Alcune formule geometriche di frequente applicazione
II. Parte
Tabelle di raffronto e conversione
29
32
32
34
36
40
43
I
II
Esempi di perforazioni
Esempi di applicazioni
2
I. Parte
possibile
forare
lamiere
spessore anche superiore.
Lamiere forate
1.3 Caratteristiche di qualità
La qualità di una lamiera forata
viene generalmente giudicata da:
- precisione dei fori e dei passi,
- bava limitata od assente,
- rispetto di tolleranze prescritte,
- planarità della lamiera,
- precisione delle misure.
1. CARATTERISTICHE
1.1 Introduzione
La lamiera d'acciaio, comune o
inossidabile, d'alluminio e sue
leghe, o di altri metalli non ferrosi
conosce infinite lavorazioni ed
applicazioni. Questa duttilità ed
universalità spiegano il suo
utilizzo nei più svariati settori
dell'industria,
dell’agricoltura,
dell'edilizia e dell’ arredamento.
Non sempre però, la lamiera piena
soddisfa
le
esigenze
di
produzione, statica, sicurezza e
design.
Esigenze
di
trasparenza,
leggerezza o permeabilità unite a
problemi di resistenza hanno
portato alla perforazione della
lamiera, dapprima con sistemi
rudimentali e quindi con tecnologie
sempre più avanzate.
di
È pure importante che il fornitore
sia
puntuale
e
preciso
nell’esecuzione degli ordini e che
possieda un vasto know how
tecnico e le capacità di adeguarsi
alle necessità individuali del
cliente.
1.2 Materiali di base
Ogni superficie può essere forata a
trapano (ossia con asportazione di
truciolo)
oppure
mediante
tranciatura;
quest’ultima
sarà
l’argomento trattato nel presente
manuale. I materiali normalmente
perforati sono: l’acciaio, i vari
acciai inossidabili, l’alluminio e
le sue leghe, l’ottone, il rame, varie
materie plastiche, etc.
Gli spessori vanno generalmente
da 0,5 mm fino a 15 mm, ma è
3
Tali presse possono raggiungere
potenze di 500 t. e velocità fino a
500 colpi al minuto. Sistemi
elettronici controllano la precisione
dell'avanzamento e le funzioni
della pressa.
1.4 Sistemi di produzione
Le
industrie
Graepel
(sei
stabilimenti in Italia, Germania,
Irlanda ed Inghilterra) altamente
specializzate e con esperienza
ultrasecolare nel settore della
lamiera forata, ricavano i loro
prodotti da coils (nastri) per le
grandi serie e da fogli per le
piccole serie, spesso con misure o
forme speciali su disegno o
campione del cliente.
Vengono utilizzate presse con
avanzamento passo - passo a
passata unica (cioè lo stampo è
largo quanto la lamiera) oppure a
passata multipla, (cioè la lamiera
viene forata con una serie di
passate longitudinali intervallate da
altrettanti
spostamenti
laterali
corrispondenti alla larghezza dello
stampo) e ogni lamiera, dopo la
perforazione, viene spianata con
apposito macchinario.
Pressa a passata unica - BP
Pressa a passata
multipla CAPS
4
Stampo BP
Stampo CAPS
La precisione, la perfezione e la
flessibilità delle industrie Graepel
sono garantite dall’elevato livello
tecnologico dei macchinari,
dalla continua formazione del
personale
e
da
strutture
produttive provviste di proprie
attrezzerie dedite alla costruzione
di
stampi
nuovi
e
alla
manutenzione di quelli esistenti.
Per questo non ci sono limiti nella
creazione di nuove forme e
disposizione dei fori ed infiniti
possono essere i passi, gli
spessori e i tipi di materiale.
Il binomio attrezzeria / impianti di
perforazione e lavorazione lamiera
costituisce la caratteristica delle
industrie Graepel che combinano il
know how dell’uomo con la
tecnologia avanzata degli impianti.
Tamponamento balconata in lamiera forata
5
1.5 Possibilità di seconde
lavorazioni presso il perforatore
o l'utilizzatore
Esiste
una
moltitudine
di
possibili seconde lavorazioni
della lamiera forata: dal taglio alla
punzonatura; dalla piegatura alla
deformazione, allo stampaggio,
alla saldatura, etc. La Graepel
Italiana, a differenza di molti altri
perforatori, è specializzata anche
in questo campo e possiede un
vastissimo parco macchine per
tali lavorazioni:
- CESOIE a CN fino a 6 mm di
spessore e 4000 mm di
lunghezza,
- PUNZONATRICI a torretta a
CNC (per fori di fissaggio,
intagli, scantonature, etc..),
- PRESSE PIEGATRICI a CN fino
a 300 t e 4000 mm di
lunghezza,
- PRESSE ECCENTRICHE ED
IDRAULICHE fino a 400 t,
- ROBOT DI SALDATURA e
saldatrici diverse,
- CALANDRE, BORDATRICI,
PROFILATRICI, etc.
Griglia per barbecue
bevande, negli zuccherifici, nei
mulini, nell'agricoltura, nell'edilizia,
nell'architettura,
nell’isolamento
acustico, etc.
Non è possibile dare un elenco
completo degli utilizzi di lamiere
forate data la quantità di materiali,
tipi di fori, funzioni e le sempre
nuove applicazioni. Qui solo le
funzioni più importanti:
1.6. Possibilità di utilizzo
Lamiere forate sono utilizzate in
quasi
tutti
i
settori
della
metalmeccanica
come
nella
costruzione di macchine e veicoli,
nell'industria
elettromeccanica,
nelle miniere e nelle cave di ghiaia,
sabbia e marmo, nell'industria
chimica, nella desalinizzazione
dell'acqua
marina,
nella
costruzione di pozzi, nei cantieri
navali, nel settore energetico,
nell'industria alimentare e delle
1.6.1. Le lamiere forate sono
trasparenti e decorative
Applicate a fonti di luce diretta o
indiretta
vengono
usate
nell'architettura e nell'industria
pubblicitaria per la creazione di
effetti speciali.
6
Alcuni esempi di perforazioni
7
1.6.2. Le lamiere forate filtrano,
classificano, setacciano
beni di dimensioni diverse, come,
per
esempio,
sassi,
ghiaia,
minerali,
carbone,
materie
chimiche,
fertilizzanti
chimici,
patate, piselli, chicchi di grano ed
altri ancora.
Processi di divisione tra solidi e
liquidi (p. es. in centrifughe,
lavatrici o simili) sono resi possibili
utilizzando lamiere forate. Anche
liquidi di diversa consistenza
possono essere divisi con sistemi
analoghi.
Le lamiere forate vengono usate
anche
quali
elementi
di
stabilizzazione, di supporto di
materassini fonoassorbenti, o quali
involucri per filtri di carta o altri
materiali di poca consistenza
meccanica. Sono usate come tubi
di filtraggio nei pozzi, quali
elementi filtranti in impianti di
desalinizzazione
dell'acqua
marina, in zuccherifici, nelle
cartiere, in impianti chimici o negli
elettrodomestici. Le lamiere forate
dividono, regolano e dosano acqua
ed altri liquidi, p.es. come doccia
od ugello, e servono da distributori
e miscelatori nei processi chimici.
Setaccio per ghiaia
1.6.3. Le lamiere forate raspano
e lisciano
p.es. quali grattugie in macchine
da cucina, in industrie conserviere
e nell'industria cartaria.
Tamburo forato in una cava di ghiaia
Setaccio a forma troncoconica
8
1.6.4.
Lamiere
forate
antisdrucciolevoli
si ottengono aggiungendo alla
semplice perforazione in piano una
deformazione tale da offrire una
sicura presa alla suola delle
scarpe. Le industrie Graepel
hanno sviluppato perforazioni
apposite ed offrono una vasta
gamma
di
grigliati
antisdrucciolevoli per ambienti con
presenza di fanghi, olii, acqua,
neve, ghiaccio etc. Per facilitarne
l’utilizzo é importante che ai
grigliati di misura standard si
affianchi un vasto programma di
accessori, quali gradini, pioli, ganci
ed olive di fissaggio; tutti articoli
disponibili nel programma di
produzione Graepel l.
Graepel Gripp visto da vicino
Alcune applicazioni di Graepel Gripp
9
1.6.5. Le lamiere forate aiutano
ad isolare i rumori e a diffondere
i suoni
se sono usate come elementi
portanti
di
materassini
fonoassorbenti (p. es. di lana di
vetro o di roccia). Trovano
applicazione nelle industrie, in
uffici, lungo le autostrade e le linee
ferroviarie. Superfici e cabine
fonoassorbenti
o
fonoisolanti
rivestite di lamiere forate sono
utilizzate su molti macchinari, su
rotative di stampa dei giornali, in
vagoni
ferroviari,
automezzi,
cabine telefoniche, attorno a
ventilatori, silenziatori ecc..
Inoltre anche le facciate di
altoparlanti sono fatte di lamiere
forate per facilitare la diffusione dei
suoni.
Altoparlanti con lamiera forata
Pareti fonoassorbenti con lamiera forata
10
Grigliati per zootecnia
Scaffalatura per caseifici
Sedia
1.6.6.
Le
lamiere
forate
sostengono
cavi nell'impiantistica elettrica,
persone o animali in piani di
calpestio, vetture e camion su
terreni cedevoli, piccoli aerei su
campi d'atterraggio di fortuna.
Sono usate quali scaffalature,
vassoi, sedili, schienali, piani
d'appoggio nei mobili da giardino,
basi di assemblaggio per radio ed
apparecchiature elettriche etc.
Con la perforazione diminuisce il
peso della lamiera, ma non la sua
resistenza. Applicando le formule
matematiche riportate più avanti
nel presente manuale, é facile
determinare la percentuale di
vuoto su pieno o del numero dei
fori in relazione alla superficie
totale. Pertanto anche il peso di
una
lamiera
forata
può
agevolmente essere calcolato.
Per maggiori dettagli potete
contattare il nostro ufficio tecnico.
11
1.6.7.
Le
lamiere
forate
proteggono e schermano
macchinari
senza
impedirne
l'aerazione,
favorendo
il
raffreddamento e consentendo
contemporaneamente il controllo
visivo degli organi in movimento.
Sono usate quali piani di calpestio,
pareti
divisorie,
ringhiere
o
tamponamenti
di
balconate,
spesso in combinazione con profili
saldati.
Lamiera forata applicata ad una balconata
Ringhiera in lamiera forata
Dettaglio della foto sopra
Già nel 1936 Graepel forniva griglie per
l’aerazione
dei
potenti
motori
per
le
macchine da corsa
12
1.6.8. Le lamiere forate per
arieggiare, essiccare e tostare
in essiccatoi per grano o pelli, in
tutto il settore agricolo e nei mulini
industriali, servono quali prese
d’aria
per
evitare
il
surriscaldamento di motori e
macchine. Sono applicate su stufe,
piastre radianti ed impianti di
riscaldamento o condizionamento
perché permettono il passaggio
dell’aria riscaldata o condizionata.
Crivello per mietitrebbia
Pianale in lamiera forata per essiccazione
Trovano utilizzo quali piani di
appoggio in forni per la ceramica,
fondi nelle macchine di tostatura
del caffè, grate davanti ad aperture
di aerazione, piani di scaffalature,
etc. Con gli esempi dati non si
esaurisce il discorso sulle lamiere
forate e le loro applicazioni.
Quotidianamente aumentano non
solo le possibilità di produzione ed
i tipi di perforazione ma anche di
utilizzo di questo prodotto.
tegole
Poltrone in lamiera forata
13
2.2.2 Oltre a questi fori ve ne sono
molti altri di forma particolare, per
esempio:
2. Dati tecnici
2.1 Definizione
La lamiera forata è "una lastra di
dimensioni e spessore qualsiasi,
con fori disposti in ordine
sistematico e ottenuti mediante
tranciatura, foratura, punzonatura
od altro procedimento”.
In seguito si parlerà solo della
lamiera forata ottenuta mediante la
punzonatura.
La disposizione sistematica dei fori
è
quindi
una
caratteristica
fondamentale della lamiera forata.
2.2 Forme dei fori
2.2.1 Le più semplici forme dei fori
sono quella tonda, quella quadrata
e quella triangolare (equilatera).
Mentre il foro triangolare viene
richiesto molto raramente per
scopi specifici, i fori tondi e
quadrati sono in assoluto i più
richiesti. Da questi sono pure
derivati il foro oblungo (asola) ed il
foro rettangolare (a spigoli vivi).
foro tondo
foro quadro
foro oblungo
foro rettangolare
foro esagonale
foro quadro
a spigoli arrotondati
foro romboidale
foro triangolare
foro a stella
foro a chiave
Questi ultimi trovano applicazione
per usi specifici, mentre quelli
descritti
al
punto
2.2.1.
corrispondono ad oltre l’80% della
produzione, trovando utilizzo nei
più svariati settori. In seguito si
parlerà pertanto solo di fori tondi,
quadrati, oblunghi e rettangolari.
2.2.3 Non sempre si vuole che il
perimetro del foro sia nello stesso
piano
della
superficie
della
lamiera. Talvolta si provvede a
deformare in modo omogeneo
tutto il contorno del foro o verso
l'alto o verso il basso rispetto al
piano della lamiera. Un siffatto
foro è chiamato svasato. Mentre
normalmente tutti i fori di una
stessa lamiera sono svasati o
verso l'alto o verso il basso,
Graepel ha sviluppato il metodo
di combinare i due sensi di
svasatura in una sola lamiera.
14
Nella normale esecuzione di una
lamiera forata, la sezione dei fori è
leggermente conica nella zona di
rottura. E’ importante che il
rapporto tra il nervo “n” e lo
spessore della lamiera non
scenda
mai
sotto
1.
Diversamente è possibile la rottura
dei nervi tra i fori (v. anche 2.4 e
2.12)
2.3 Misure e dimensioni dei fori
2.3.1 Fori tondi e quadri
Il foro tondo viene determinato
dalla misura del suo diametro “d”,
mentre per il foro quadrato si
indica la misura del lato “a”.
Sono possibili diametri “d” e lati “a”
fino a 120 mm.
d
a
B
S
(La norma DIN 24042 consente un
raggio dello spigolo del foro
quadrato di r max. = 0,15 a)
C
B = Zona di tranciatura;
C = Zona di rottura;
E = Bava; S = spessore
E
r max
2.4 Passo “p” (o interasse),
nervo “n”
2.3.2 Fori oblunghi e rettangolari
I fori oblunghi e rettangolari sono
definiti dalle misure della loro
larghezza “a” e della lunghezza “l”,
che possono raggiungere valori
massimi di “a” = 120 mm e “l” =
200 mm e più.
l
l
a
2.4.1 Termini
Due termini definiscono la distanza
tra i fori:
- Passo “p” (o interasse)
Con questo termine si definisce la
distanza tra i centri di due fori
vicini.
- Nervo “n”
Con questo termine si definisce la
minor zona piena tra due fori
vicini. Qui di seguito si definiscono
i due termini graficamente.
a
2.3.3 Sezione del foro
Il
foro
ottenuto
mediante
punzonatura si divide in tre zone:
in alto la zona di deformazione,
poi la zona di tranciatura seguita
infine dalla zona di rottura. La
misura del foro viene rilevata nella
zona di tranciatura.
15
2.4.4
Foro
rettangolare
2.4.2 Foro tondo
oblungo
e
p
n
n2
n
p
p
d
p
p1 n1
d
Quindi p = d + n (passo = diametro
+ nervo)
l
a
p2
2.4.3 Foro quadrato
a
n2
n
l
a
p
n
p
p1 n1
a
n
p
p2
p
p1 = distanza tra i centri di due fori
vicini misurata fra i loro assi
longitudinali (passo laterale).
Quindi p1 = a + n1
Quindi p = a + n (passo = lato +
nervo), Da tenere presente che la
definizione del passo “p” nel
caso del foro quadrato alternato
è diversa rispetto al foro tondo
alternato (v. anche 2.5.2) in quanto
la misurazione è fatta parallela
al lato “a”.
Nella pratica, parlando di fori
quadrati (o quadri) è molto usato il
termine “nervo” e questo anche
per distinguerlo dal foro tondo.
(p. es. “10 mm, nervo 5 mm,”
quindi a = 10 mm, n = 5 mm, p =
15 mm).
p2 = distanza tra i centri di due fori
vicini misurata fra i loro assi
longitudinali (passo longitudinale)
Quindi p2 = l + n2
n1 = Minor zona piena tra i fianchi
di due fori vicini (nervo laterale)
Quindi n1 = p1 - a
n2 = Minor zona piena tra le teste
di
due
fori
vicini
(nervo
longitudinale)
Quindi n2 = p2 - l
16
Pertanto i perforatori dispongono
di poche attrezzature standard di
questo tipo.
2.5 Disposizione dei fori tra loro
2.5.1 Fori tondi
d
d
p
p
0,866 · p
p
60°
p
Disposizione a 60°
Disposizione pari
I fori sono disposti a 60°. Questa
disposizione, anche detta a
quinconce, è la più diffusa perché
combina un’elevata rigidità della
lamiera con un discreto rapporto di
vuoto su pieno.
Essa è considerata standard e, se
non specificato diversamente, la
perforazione viene eseguita così.
I fori sono disposti in file
parallele. Questa disposizione,
abbastanza diffusa, è richiesta
per l’arredamento di negozi, per
pannelli espositori o per usi
ornamentali (facciate di edifici,
contro soffittature, etc.).
2.5.2 Fori quadrati
d
p
p
n
a
p
45°
p
Disposizione pari
Disposizione a 45°
I fori sono disposti in file parallele.
Tale perforazione è la più diffusa in
quanto trova vasto utilizzo come
perforazione ornamentale.
I fori sono disposti a 45°. Questa
perforazione è di raro utilizzo.
17
l
p
p1
n
a
a
p2
p
Disposizione alternata
Disposizione alternata
Questa è la disposizione più
diffusa nel caso del foro
oblungo.
In questo caso non si parla di
disposizione a 60° (i centri dei fori
non sono disposti ai vertici di
triangoli equilateri!).
Nel caso dei fori quadri il passo
viene misurato parallelamente al
lato “a” dei fori.
Questa disposizione è diffusa in
setacci, come anche la seguente:
l
a
p1
a
p
p2
Disposizione pari
Questa è la disposizione più
diffusa nel caso del foro
rettangolare.
45°
n
p
l
Disposizione diagonale
p1
I fori sono disposti in file parallele
ma girate di 45° rispetto ai lati della
lamiera.
A parte l’utilizzo come setaccio, è
richiesta anche a fini ornamentali.
a
p2
Disposizione a file alternate
2.5.3 Fori oblunghi e rettangolari
Ai fini della disposizione dei fori
non è rilevante se trattasi di fori
oblunghi o rettangolari.
Pur essendo di secondaria
importanza, trova un suo mercato
nella vagliatura del grano.
18
In caso di vagli, crivelli o setacci va
quindi sempre indicato con quale
misura esterna della lamiera si
vuole che il senso di vagliatura
sia parallelo.
(Questa indicazione è importante
perché differisce quasi sempre dal
senso di perforazione, girato di
90°).
2.6 Disposizione dei fori rispetto
alla lamiera.
2.6.1 Quando la lamiera forata
deve fungere da vaglio, occorre
considerare il senso di vagliatura,
anche chiamato senso di lavoro.
Per ottenere il miglior risultato di
vagliatura i fori devono essere
disposti alternati rispetto al
senso di lavoro.
2.6.2 Per indicare la disposizione
ed il parallelismo di fori oblunghi e
rettangolari vengono nella pratica
usate le seguenti abbreviazioni:
alt. p.I.l. o a.l.l. = alternati paralleli
ai Iati lunghi della lamiera
alt. p.l.c. o a.l.c. = alternati paralleli
ai Iati corti della lamiera
(analogamente pari p.I.l. e pari
p.l.c.)
senso di vagliatura
senso di perforazione
2.7 Due sistemi di perforazione
Le presse perforatrici si dividono
in:
- presse a passata multipla e
- presse (o linee di perforazione) a
passata unica.
2.7.1 Le presse a passata
multipla (v. pag. 38 pressa CAPS)
lavorano singoli fogli di lamiera
fissati sulla tavola di avanzamento.
Lo stampo è di dimensioni inferiori
rispetto alla lamiera. Dopo aver
eseguito
una
passata
di
perforazione in senso longitudinale
avviene uno spostamento in senso
laterale
corrispondente
alla
larghezza dello stampo. A questo
punto si esegue la seconda
passata di perforazione, seguita da
un altro spostamento laterale e
così di seguito fino alla completa
senso di vagliatura
senso di perforazione
19
2.7.2 Le presse a passata unica, o
meglio le “linee di perforazione”
(v. foto) si compongono di:
un
aspo
svolgitore
con
raddrizzatrice
- una pressa di perforazione;
- una cesoia per il taglio in
lunghezza o
- un aspo riavvolgitore
In queste presse gli stampi
coprono tutta la larghezza del
nastro o coil, che viene trascinato
da coppie di rulli d’avanzamento.
Ad ogni discesa dello stampo
segue un movimento dei rulli
corrispondente
al
passo
di
perforazione.
Raggiunta la lunghezza voluta
della lamiera, l’impianto si ferma e
la cesoia esegue il taglio. Qualora
invece si voglia ottenere un nastro
forato in continuo, si esclude il
funzionamento della cesoia e si
provvede a riavvolgere il materiale
con l’apposito aspo.
perforazione del foglio.
I pregi di questo sistema sono:
- grande versatilità delle presse;
- possibilità di eseguire zone forate
e/o piene anche molto irregolari
o a forma di disco o altro;
- costo contenuto degli stampi;
- possibilità di forare spessori alti
(riducendo il numero dei punzoni
e aumentando quindi il numero
delle passate) con macchine di
potenza limitata;
- tempi brevi di preparazione delle
macchine;
i difetti:
- lunghi tempi di perforazione e
quindi alta incidenza di mano
d’opera:
- impossibilità di eseguire la
perforazione in continuo di nastri;
- elevato costo d’investimento.
Linea di perforazione (foto di repertorio)
20
Questo sistema ha i seguenti
pregi:
- grande rapidità di perforazione e
quindi costi contenuti di mano
d’opera;
- possibilità di forare da nastri e
quindi minor costo della materia
prima;
- possibilità di fornire lamiere con o
senza bordi sui lati corti;
- spessori elevati;
- l’esecuzione di zone forate
molto irregolari,
mentre le linee di perforazione a
passata unica vengono utilizzate
per:
- grandi serie;
- ottenere nastri continui forati;
- spessori sottili e medi.
2.7.4 Misure e dimensioni delle
lamiere forate
Le lamiere forate con la pressa
“CAPS” possono raggiungere
dimensioni di 15 mm x 2100 mm
x 5000 mm (e oltre), mentre le
lamiere forate a “passata unica”
possono raggiungere larghezze
fino a 1530 mm e spessori fino
a 3 mm. In lunghezza non vi sono
limiti (possono anche essere
forniti coils riavvolti – non
spianati!)
e difetti:
- elevato costo degli stampi;
- limitate possibilità di esecuzione
di zone forate irregolari;
- limiti di spessore della lamiera da
forare;
- costi di preparazione della linea
relativamente elevati.
2.7.3 In conclusione:
le presse a passata multipla sono
usate per:
- piccole serie;
Lamiera forata in architettura
21
2.8.3 Oggi, anche molte presse a
passata unica dispongono di
Controlli Numerici molto avanzati,
che permettono di alternare
liberamente zone piene e zone
forate (v. esempio in basso a sin.).
2.8 Bordi e zone piene e la loro
misurazione
2.8.1 Uno dei grandi pregi della
lamiera forata è poter avere dei
bordi e delle zone piene. Nella
norma, i due lati lunghi delle
lamiere forate fino a 3 mm di
spessore presentano piccoli bordi
non forati, mentre gli altri due
lati ne sono sprovvisti. A partire
da 4 mm di spessore lo standard
prevede invece bordi pieni
perimetrali.
I bordi pieni possono essere
eliminati mediante il taglio a
cesoia.
E’
inoltre
possibile
rispettare delle zone piene anche
in
posizioni
diverse,
e
specialmente con le presse a
passata
multipla,
esiste
la
massima libertà di scelta della
forma e della posizione di zone
senza perforazione (v. esempi in
questa pagina)
2.8.4
Una
caratteristica
determinante delle presse a
passata multipla (CAPS) è quella
di poter eseguire zone di
perforazione
irregolari
o
interrotte da zone piene. Con i
loro
moderni
e
“intelligenti”
Controlli Numerici molte di queste
presse
sono
in
grado
di
programmare e controllare ogni
singolo punzone (v. esempio in
basso a sinistra).
2.8.2 La misurazione dei bordi va
effettuata non dal centro del foro,
ma dal suo bordo al Iato esterno
della lamiera.
Lamiera forata su pressa a passata unica
Due esempi di lamiere forate su CAPS
22
2.9
Fori
di
fissaggio,
scantonature, intagli, ecc.
Le lamiere forate possono essere
fornite con fori di fissaggio di tutti
i tipi: tondi, oblunghi o altro.
Possono essere scantonati gli
angoli o eseguiti intagli di
qualunque forma.
1
2
Particolare di una scala
3
4
5
1. Qualsiasi tipo di perforazione
2. Fori singoli di qualsiasi dimensione e
forma in qualunque posizione
3. Intagli al bordo
4. Fori di fissaggio
5. Scantonature degli angoli
Griglia di scolo alla base di una fontana
Nello stabilimento della Graepel
Italiana vi sono alcune moderne
punzonatrici a torretta con CNC
(Controllo Numerico Continuo),
che consentono l’esecuzione di
una grande varietà di simili
lavorazioni. Possono essere fornite
perfino lamiere a forma di disco.
Dettaglio di una recinzione
23
Quindi solo dopo il secondo (o il
terzo) colpo di perforazione si
ottiene il completamento del
disegno di perforazione. Così
anche la fine della zona forata si
presenta incompleta.
Questo inizio di perforazione è
chiamato “doppio”,
ovvero
“triplo salto iniziale”. Con le
moderne presse perforatrici a
Comando Numerico é quasi
sempre possibile eliminare tali salti
iniziali. É importante che ciò venga
specificato sin dalla richiesta.
Molti stampi oggi lavorano con
avanzamento doppio per limitare i
tempi e costi di produzione.
Purtroppo non tutti questi stampi
consentono di ottenere inizio e fine
perforazione regolari.
Spesso il cliente rinuncia a tale
esigenza estetica per contenere
i costi della lamiera forata.
Il sistema del doppio o triplo salto
iniziale vale non solo per i fori tondi
ma anche per tutti gli altri tipi di
perforazione.
2.10 Inizio e fine perforazione
2.10.1 Per motivi tecnici di
costruzione degli stampi, la
distanza
tra
i
punzoni
è
generalmente doppia o tripla
rispetto al passo di perforazione.
Inizio regolare
Doppio salto
2.10.2 La zona forata si misura tra
le circonferenze ovvero i lati
esterni dei fori della prima ed
ultima fila di fori.
Triplo salto
2.11 Bave di tranciatura e di
taglio
Come ogni altro sistema di
tranciatura,
così
anche
la
perforazione causa bave di
tranciatura sul Iato di uscita del
punzone. La quantità di bava
dipende da vari fattori, quali, p. es.,
il tipo di materiale, l’affilatura
dello stampo, il gioco tra punzone
Inizio con
avanzamento doppio
24
e matrice, etc. Da tener presente
che su tutto il perimetro della
lamiera esistono le bave di taglio
dovute
alla
rifilatura
o
cesoiatura. Queste bave sono
spesso rivolte in senso opposto
fra di loro e a quella di
perforazione.
Importante: salvo diversi accordi,
nei disegni viene rappresentato
il Iato d’entrata dei punzoni.
2.13 Vuoto su pieno
Il rapporto tra il vuoto ed il pieno,
facilmente calcolabile con le
formule più avanti esposte, è
espresso in percentuale della
totale superficie forata, cioè non
tiene conto di bordi e zone piene.
2.14 La spianatura delle lamiere
forate
La perforazione causa tensioni
nella lamiera, deformandola. É
necessaria, quindi, la successiva
spianatura
con
apposite
spianatrici multicilindriche.
In caso di lamiere grandi, ampie
superfici piene, bordi larghi o
disuguali tra loro, materiali
molto duri o con perforazioni
“difficili”, la tensione può essere
tale
da
compromettere
la
spianatura.
La lamiera forata riavvolta in
nastri non subisce alcun tipo di
spianatura, quindi al momento
dello svolgimento non é garantita
la planarità.
2.12 Rapporto tra foro, nervo e
spessore della lamiera
Più il rapporto tra il diametro del
foro (o la misura del nervo) e lo
spessore
della
lamiera
si
avvicina al valore 1, e più
aumenta lo stress cui vengono
sottoposti la lamiera e lo stampo
(ne derivano elevata usura,
rotture di punzoni, etc.) con
conseguente aumento dei costi
di perforazione.
Per le lamiere più dure (p. es. gli
acciai inossidabili) il problema
si accentua ed il rapporto
indicato non dovrebbe mai
scendere al di sotto di 1,5.
Pressa piegatrice
25
2.15.2 Esiste una moltitudine di
altre possibili lavorazioni della
lamiera forata: dal taglio a misura
alla punzonatura, (fori di fissaggio,
intagli, scantonature degli angoli,
etc.), dalla piegatura all’imbutitura,
allo stampaggio, dalla saldatura ai
trattamenti di superficie, etc.
La Graepel Italiana, a differenza
dalla maggior parte dei perforatori,
può offrire tutti questi servizi e,
grazie alla sua lunga esperienza
ed al personale ben preparato,
garantirne la perfetta esecuzione.
2.15 Taglio ed altre lavorazioni
2.15.1 Spesso il cliente chiede
materiale già a misura, pronto
per l’uso. Il taglio avviene con
cesoie a ghigliottina provviste di
comando numerico. Generalmente
possono essere tagliate lamiere
fino a 4000 mm di lunghezza.
Ovviamente, non tutte le lamiere
forate vengono tagliate dopo la
perforazione: i fogli ricavati da
nastri di larghezza standard,
(1000, 1250 o 1500 mm), come
pure i fogli di spessore da 4 mm
in, su sono forniti
senza
rifilatura e quindi le loro misure
rientrano
nelle
tolleranze
previste dalle acciaierie.
È evidente come l’utilizzatore della
lamiera forata tragga un doppio
vantaggio dai formati a misura:
evita sfridi di lamiera e dispone del
particolare già pronto per l’uso.
Pannelli espositori in lamiera forata
26
misura dipende dal passo laterale
(passo “p” x 0,866 – vedi pag. 30)
della perforazione.
3. TOLLERANZE E FINITURE
(riferite a acciaio comune)
3.1 Dimensioni
3.1.4 Squadratura
3.1.1 Lunghezza e larghezza
lamiera
Per fogli di misura standard, (1000
x 2000, 1250 x 2500, 1500 x 3000
e 2000 x 4000 mm), valgono le
tolleranze d’acciaieria.
Per fogli tagliati a misura valgono
di massima le seguenti tolleranze:
misure in mm
fino a 1000
da 1001 a 2000
oltre 2000
misure in mm
spessori ≤ 3
± 0,5 °
(=0,9 mm ogni 100 mm)
spessore ≥ 4
± 1°
(=1,8 mm ogni 100 mm)
Differenze di misura tra le
diagonali
di
una
lamiera
rettangolare o quadrata sono nella
norma, ma non dovrebbero
eccedere le seguenti tolleranze:
Spessori
≤3
>4
±2
±3
±4
±5
±6
±8
misure in mm
fino a 1000
da 1001 a 2000
oltre 2000
Per tolleranze più ristrette
occorre prendere accordi precisi
con il produttore.
spessori
≤3
>4
±5
±7
±8
± 12
± 12
± 18
3.1.2 Spessore
Valgono le norme europee EN
10131, 10143 e 10051.
3.1.3 Bordi non forati
Eventuali bordi pieni a inizio e fine
perforazione sono generalmente
soggetti alle seguenti tolleranze
minime:
misure in mm
con passi fino a 5
±5
con passi da 5 a 20
± 10
con passi oltre 20
± metà passo
mentre i bordi laterali, (o zone
piene all’interno della zona forata),
sono ottenuti togliendo dei punzoni
dallo stampo e, quindi, la loro
Balcone in lamiera forata
27
perforazione,
- non sono riavvolti stretti come
in origine,
- una leggera sciabolatura è
normale
e
può
essere
accentuata da larghi bordi
pieni o disuguali tra loro.
3.2 Sciabolatura
A causa delle tensioni formatesi,
(v. punto 2.14), la lamiera forata
può risultare sciabolata. Di
regola la tolleranza massima
ammessa é di 4 mm al metro.
Bordi larghi o disuguali possono
causare sciabolature più ampie
(disegno a).
3.5 Olio residuo
Il processo di perforazione richiede
una buona lubrificazione. Quindi,
la presenza di olio sulle
superfici della lamiera é normale
ed inevitabile.
a)
3.6 Bave di taglio
Le bave di taglio sui lati esterni
possono essere rivolte in senso
opposto a quello delle bave di
perforazione.
In caso di rifilatura dopo la
perforazione sarà la zona forata a
presentarsi sciabolata rispetto ai
lati della lamiera, (disegno b)
b)
3.7 Finitura superficiale
Le superfici della lamiera
possono
facilmente
essere
segnate (graffi, rughe od altre
imperfezioni)
per
azioni
meccaniche in acciaieria o durante
la perforazione.
Specialmente,
le
lamiere
sottoposte ad ulteriori lavorazioni
sono soggette ad una serie di
movimentazioni
che
possono
causare
imperfezioni
nelle
superfici. In materiali teneri,
(alluminio, ottone, etc.), o con
superfici delicate, (p. es. inox
lucido, satinato o spazzolato), il
pericolo
di
tali
segni
é
naturalmente più alto che nelle
lamiere di ferro. Se occorrono
delle
superfici
perfette
é
indispensabile
contattare
preventivamente il produttore.
3.3 Bordi ondulati
Talvolta la lamiera forata può
presentare
sui
bordi
delle
ondulazioni dovute alle tensioni
suddette.
3.4 Nastri forati
Per nastri (o coils) forati bisogna
tener presente che:
- non sono spianati dopo la
28
3.8 Quantità
Rispetto alla quantità ordinata
sono
normali
le
seguenti
tolleranze:
< 10 pezzi
da 11 a 100 pezzi
> 100 pezzi
± 1 pezzo
± 10 %
±6%
3.9 Conto lavorazione
Molti perforatori eseguono anche
la lavorazione di materiale di
proprietà del cliente. Di massima
valgono le seguenti condizioni:
- non si restituiscono gli sfridi di
lavorazione,
- non si assume alcuna
responsabilità in caso di
danneggiamenti casuali,
- non si risponde in caso di furti.
Particolare della torre a fianco
Torre rivestita di lamiera forata
29
30
31
4. FORMULE MATEMATICHE
4.1 FORI TONDI
lu1
Fori tondi disposti a 60°
f2
lu2
f1
p v
n
la2
e1
p
la1
u
e2
d
60
°
p
la 2 = x ⋅ u + d
u = 0,866p
x = n°delle distanze u
Calcolo della percentuale
vuoto su pieno
90,7 ⋅ d2
% v /p =
p2
lu2 = y ⋅ v + d
v = 0,5p
y = n° delle distanze v
Calcolo del n° dei fori al m2
1,15 ⋅ 106
nf =
p2
Calcolo del passo p conoscendo
il n° dei fori per superficie S
1,15 ⋅ 106
p=
=
nf
S ⋅ 1,15 ⋅ 106
nf
lu1
Fori tondi disposti a 45°
lu2
f1
f2
d
p
la2
p
45°
32
n
e1
la1
g
e2
g
la2 = x ⋅ g + d
Calcolo della percentuale
vuoto su pieno
78,5 ⋅ d2
% v /p =
p2
x = n° distanze g parallele a la2
lu2 = y ⋅ g + d
y = n° distanze g parallele a lu2
g = 0,707p
Calcolo del passo p conoscendo
il n° dei fori per superficie S
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf = 2
p
S ⋅ 106
nf
106
p=
=
nf
lu1
Fori tondi disposti pari
lu2
f1
n
d
e1
la2
p
la1
e2
p
f2
la2 = x ⋅ p + d
Calcolo della percentuale
vuoto su pieno
78,5 ⋅ d2
% v /p =
p2
x = n° distanze p parallele a la2
lu2 = y ⋅ p + d
y = n° distanze p parallele a lu2
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf = 2
p
Calcolo del passo p conoscendo
il n° dei fori per superficie S
p=
33
106
=
nf
S ⋅ 106
nf
4.2 FORI QUADRI
Fori quadri disposti pari
lu1
f1
f2
lu2
p
a
la2
p
e1
la1
n
e2
n
rmax
la2 = x ⋅ p + a
Calcolo della percentuale vuoto su
pieno
100 ⋅ a2
% v /p =
p2
x = n° distanze p parallele a la2
lu2 = y ⋅ p + a
y = n° distanze p parallele a lu2
p = a+n
r max = 0,15a
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf = 2
p
Fori quadri disposti alternati
lu1
lu2
f1
v
a
n
la2
e1
la1
n
e2
p
f2
rmax
34
la2 = x ⋅ p + a
Calcolo della percentuale vuoto su
pieno
100 ⋅ a2
% v /p =
p2
x = n° distanze p parallele a la2
lu2 = y ⋅ v + a
y = n° distanze v parallele a lu2
p=a+n
v = 0,5p
r max = 0,15a
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf = 2
p
Fori quadri disposti a 45°
lu1
f2
lu2
f1
g
p
la2
n
p
e1
la1
g
a
e2
ae
rmax
la2 = x ⋅ g + ae
x = n° distanze g parallele a la2
lu2 = y ⋅ g + ae
y = n° distanze g parallele a lu2
Calcolo della percentuale vuoto su
pieno
100 ⋅ a2
% v /p =
p2
p=a+n
g = 0,707p
r max = 0,15a
ae = 1,414a
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf = 2
p
35
4.3 FORI OBLUNGHI E RETTANGOLARI
Fori oblunghi e rettangolari
disposti alternati
lu1
f1
lu2
n2
p2
l
e1
n1
p1
la2
la1
a
e2
u
f2
lu2 = x ⋅ u + l
la2 = y ⋅ p1 + a
Calcolo della percentuale vuoto su pieno
a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2
foro oblungo : % v/p =
⋅ 100
p1 ⋅ p 2
y = n° distanze p1 parallele a la2
foro rettangola re : % v/p =
x = n° distanze u parallele a lu2
p1 = a + n
a⋅l
⋅ 100
p1 ⋅ p 2
p 2 = l + n2
u = 0,5p2
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf =
p1 ⋅ p 2
Fori oblunghi e rettangolari
disposti pari
lu1
f1
lu2
p2
p1
n1
e2
la2
e1
la1
n2
a
l
f2
36
lu2 = x ⋅ p 2 + l
x = n° delle distanze p2
la 2 = y ⋅ p1 + a
y = n° delle distanze p1
p1 = a + n
p 2 = l + n2
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf =
p1 ⋅ p 2
Calcolo della percentuale vuoto su pieno
a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2
foro oblungo : % v/p =
⋅ 100
p1 ⋅ p 2
foro rettangola re : % v/p =
a⋅l
⋅ 100
p1 ⋅ p 2
Fori oblunghi e rettangolari
a file alternate
lu1
lu2
f1
p2
n2
n1
p1
la2
e1
la1
e2
a
l
f2
lu2 = x ⋅ p2 + l
x = n° delle distanze p2
1
p1
2
y = n° delle distanze p1
la2 = y ⋅ p1 + a +
p1 = a + n1
p 2 = l + n2
Calcolo della percentuale vuoto su pieno
a ⋅ l - 0,215 ⋅ a2
foro oblungo : % v/p =
⋅ 100
p1 ⋅ p2
foro rettangola re : % v/p =
a⋅l
⋅ 100
p1 ⋅ p 2
Calcolo del n° dei fori al m2
106
nf =
p1 ⋅ p2
37
Pressa a passata multipla
Pressa a passata multipla in azione
38
Nastro forato su aspo avvolgitore
Pianali in corso di lavorazione
39
Alcune formule geometriche di frequente applicazione
Cerchio
Lunghezza della circonferenza
C = 2 ⋅π ⋅r
Area del cerchio
A = π ⋅ r2
r
R
Area del semicerchio
1
A = ⋅π ⋅ r2
2
SEMICERCHIO
CORONA CIRCOLARE
Area della corona circolare
A = π ⋅ R2 − r 2
(
)
Triangolo
Area
b ⋅h
A=
2
C
AB = b (base), CD = h (altezza)
A
D
B
Teorema di Pitagora (Triangolo rettangolo)
C
2
2
2
a +b = c
AC = a (cateto), AB = b (cateto)
CB = c (ipotenusa)
A
B
Rettangolo e Parallelogramma
Area
A
A =b⋅h
BC = base
B
D
A
C
HB
C
AH = h (altezza)
AB = h (altezza)
Rombo
Area
b ⋅h
A=
2
AC = b, DB = h
D
A
C
B
D
Area
A = l2
AB = l
40
Quadrato
A
B
D
C
Molo in lamiera forata
41
Il nostro magazzino contiene nastri di vari metalli
42
II. Parte
TABELLE DI RAFFRONTO
E CONVERSIONE
43
Tabella 1
Peso specifico di alcuni metalli ferrosi e non
(indicazioni per una lastra da 1000x1000x1 mm)
Descrizione metallo
Acciaio comune
Acciaio zincato sendzimir
Acciaio inossidabile
Alluminio
Ottone
Rame
Kg
7,85
7,85
7,95
2,75
8,60
9,10
Tabella 2
Corrispondenza delle norme in alcuni paesi - Acciai comuni
Lamiere e nastri d’acciaio laminati a FREDDO (peso specifico 7,85 kg)
EURONORMA
EN 10027
ITALIA
UNI 5866
GERMANIA
DIN 1623-1
FRANCIA
NFA 36-401
UK
BS 1449-P1
USA
ASTM
DC 01
DC 03
DC 04
Fe P01
Fe P02
Fe P04
St 12
St 13
St 14
C
E
ES
CR 4
CR 3
CR 2 – CR 1
A 366 CQ
A 619 DQ
A 620 DQSK
Lamiere e nastri d’acciaio laminati a CALDO (peso specifico 7,85 kg)
EURONORMA
EN 10111
ITALIA
UNI 5867
GERMANIA
DIN 1614
FRANCIA
NFA 36-301
UK
BS 1449
USA
ASTM SAE
DD 11
DD 12
DD 13
Fe P11
1C
HR 3
Fe P13
StW 22
StW 23
StW 24
3C
HR 1
A 569 CQ - 1010
A 621 DQ - 1008
A 622 DQAK 1006 AK
EN 10025
UNI 7070
DIN 17100
NFA 35-501
BS 4360
ASTM
S235JR
S355JO
Fe 360B
Fe 510C
St37-2
St52-3U
E24-2
E36-3
40A
50C
A283C – A570Gr33
A441
Lamiere e nastri d’acciaio dolce zincati sendzimir (peso specifico 7,85kg)
EURONORMA
EN 10142
ITALIA
UNI 5753
GERMANIA
DIN 17.162-1
FRANCIA
NFA 36-321
UK
BS 2989
USA
ASTM A653
DX51D+Z(F)
DX52D+Z(F)
DX53D+Z(F)
Fe P02G
Fe P03G
Fe P05G
St 02Z
St 03Z
St 04Z o St 05Z
GC
GE
GES
Z2
Z3
Z4
LFQ
DQ
DQSK
44
Tabella 3
Corrispondenza delle sigle in alcuni paesi - Alluminio e sue leghe
Europa
convenzionale
Italia
Germania
Francia
G.B.
USA
EN 485-4
DIN 1713-3
AFNOR
B.S.
A.A.
P-Al 99,0
1200
Al 99
A4
1C
1100
P-Al 99,5
1050A
Al 99,5
A5
1B
1050
P-AlMg 0,8
5005
AlMg 1
A-G 0,6
N 41
5005
P-AlMg 2,5
5052
AlMg 2,5
A-G 2,5C
P-AlMg 3
5754
AlMg 3
5052
Tabella 4
Corrispondenza delle sigle in alcuni paesi - Acciai inossidabili
USA
AISI
Germania U.K.
Werkstoff BSI
Svezia Francia
SIS
AFNOR
Italia
UNI
Europa
EN
301
1.4310
301S21
2331
Z12CN18-08
X12CrNi 1707
X10CrNi 18-8
304
1.4301
304S15
2332
Z7CN18-09
X5CrNi 1810
X5CrNi 1810
304L
1.4306
304S11
2352
Z3CN18-10
X2CrNi 1811
X2CrNi 1811
305
1.4303
305S19
2333
Z8CN18-12
X8CrNi 1812
X4CrNi 1812
309
1.4828
309S24
Z15CNS20-12
X16CrNi 2314
X15CrNiSi 212
Z15CN23-12
X6CrNi 2314
X12CrNi 2313
309S 1.4833
310S 1.4845
310S24
2361
Z8CN25-20
X6CrNi 2520
X8CrNi 2521
316
1.4401
316S31
2347
Z7CND171102
X5CrNiMo 1712
X5CrNiMo 1712
316
1.4436
316S33
2343
Z7CND171202
X5CrNiMo 1713
X5CrNiMo 17133
316L
1.4404
316S11
2348
Z3CND171202
X2CrNiMo 1712
X2CrNiMo 17122
316L
1.4435
316S13
2353
Z3CND181403
X2CrNiMo 1713
X2CrNiMo 18143
316Ti 1,4571
320S31
2350
Z6CNDT17-12
X6CrNiMoTi1712 X6CrNiMoTi17122
317L
1.4438
317S12
2367
Z3CND191504
X2CrNiMo 1815
X2CrNiMo 18154
321
1.4541
321S31
2337
Z6CNT18-10
X6CrNiTi 1811
X6CrNiTi 1810
347
1.4550
347S31
2338
Z6CNNb18-10
X6CrNiNb 1811
X6CrNiNb 1810
405
1.4002
405S17
Z8CA12
X6CrAl13
X6CrAl13
410S 1.4000
403S17
2301
Z8C12
X6Cr18
X6Cr13
430
1.4016
430S17
2320
Z8C17
X8Cr17
X8Cr17
434
1.4113
434S17
Z8CD17-01
X8CrMo17
X8CrMo17-1
446
1.4749
X16Cr26
X18CrN 26
2322
45
Tabella 4.1
Corrispondenza delle sigle di finitura superficiale in alcuni paesi
Acciai inossidabili
USA
AISI
ASTM
A 480
Germania U.K.
DIN
BSI
17441
1449
1
IIa = 1E
= 1D
Temper.
rolled
IIIa = 2H
1
IIIs = 2C
2D
IIIb = 2D
2D
2B
IIIc = 2B
2B
Bright
annealed IIId = 2R
finish
2A
IV
V
7
V
8
V
8
3B
Francia
AFNOR
NF
A 35-573
Italia
UNI
8137
Ciclo di produzione
production cycle
Produktionszyklus
laminato a caldo, trattato termicamente,
laminé à
decapato
0
chaud
hot rolled, annealed, descaled
warmgewalzt, wärmebeh., entzundert
laminato a freddo, non trattato
laminé à
termicamente
froid
cold rolled, not annealed
kaltverfestigt
laminato a freddo, trattato termicamente,
non decapato
cold rolled, annealed, not descaled
kaltgewalzt, wärmebeh., nicht entzundert
laminato a freddo, trattato termicamente,
laminé à
decapato
2D
froid mat
cold rolled, annealed, descaled
kaltgewalzt, wärmebehandelt, gebeizt
laminato a freddo, trattato termicamente,
decapato, skinpassato
laminé à
2B
cold rolled, annealed, pickled, skinpassed
froid glassé
kaltgewalzt, wärmebehandelt, gebeizt,
kalt nachgewalzt
laminato a freddo, trattato termica-mente
in atmosfera controllata, decapato,
laminé à
skinpassato o non
froid recuit BA
cold rolled, annealed in controlled
brillant
atmosphere, skinpassed or not
kalt gewalzt, blankgeglüht
satinato con grana da 80 a 150 o da 180
poli grain
3 (80-150) a 220
80-150
satin finish g 80 to 150 or 180 to 220
poli grain
4 (180-220) geschliffen mit Korn zwischen 80 und 150
180-220
bzw. 180 – 220
spazzolato partendo da finitura 4
poli spécial
6
brushed after the n° 4 satin finish
brossé
gebürstet von n° 4 ausgehend
satinatura con grana fine (320)
poli spécial
7
fine satin finish (grain 320)
grain 320
fein geschliffen (Korn 320)
lucidato a specchio
poli miroir
8
high polish (mirror finishing)
hochglanz (Spiegelschliff)
spazzolatura molto fine
poli
SCOTCH
very fine brushing finish
spéciaux
BRITE
sehr fein gebürstete Oberfläche
46
Tabella 5.1
Equivalenze tra spessori in mm, “inches” e “gauges”
e relativi pesi di fogli e nastri in acciaio
Gauge
“B.G.”
Decimali di
“inches”
.015
.018
.024
.030
.036
.048
.060
.075
.105
.120
.135
.157
.188
.250
.312
.375
.437
.500
.625
.750
1.000
28
26
24
22
20
18
16
14
12
11
10
5/32”
3/16”
1/4”
5/16”
3/8”
7/16”
1/2”
5/8”
3/4”
1”
mm
0,397
0,498
0,629
0,794
0,996
1,257
1,587
1,994
2,517
2,827
3,175
3,969
4,762
6,350
7,937
9,525
11,112
12,700
15,875
19,050
25,400
lbs. per
square foot
.637
.800
1.010
1.275
1.599
2.020
2.550
3.200
4.040
4.540
5.100
6.380
7.650
10.200
12,75
15,300
17,85
20.400
35.700
30.600
40.800
kg al metro
quadro
3,12
3,91
4,94
6,23
7,82
9,87
12,46
15,65
19,76
22,19
24,92
31,16
37,38
49,85
62,31
74,77
87,23
99,69
124,62
149,54
199,39
Tabella 5.2
Costanti di trasformazione di lunghezza (Length conversion constants)
millimeters
meters
meters
meters
kilometers
kilometers
kilometers
x .039370
x 39.370
x 3.2808
x 1.09361
x 3280.8
x .62137
x .53959
= inches
= inches
= feet
= yards
= feet
= statute miles
= nautical miles
Inches
Inches
Feet
Yards
Feet
Statute miles
Nautical miles
x 25,4001
x ,0254
x ,30480
x ,91440
x ,0003048
x 1,60935
x 1,85325
= millimeters
= meters
= meters
= meters
= kilometers
= kilometers
= kilometers
Tabella 5.3
Costanti di trasformazione di superficie (Area conversion constants)
sq. millimeters
Sq. centimeters
Sq. meters
Sq. meters
Hectares
Sq. kilometers
Sq. kilometers
x .00155
x .155
x 10.76387
x 1.19599
x 2.47104
x 247.104
x .3861
= sq. inches
= sq. inches
= sq. feet
= sq. yards
= acres
= acres
= sq. miles
Sq. inches
Sq. inches
Sq. feet
Sq. yards
Acres
Acres
Sq. miles
47
x 645,163
x 6,45163
x ,0929
x ,83613
x ,40469
x ,0040469
x 2,5899
= sq. inches
= sq. centimeters
= sq. meters
= sq. meters
= hectares
= sq. kilometers
= sq. kilometers
Tabella 6
Riduzione di millimetri in pollici inglesi
mm
Pollici
mm
Pollici
mm
Pollici
mm
Pollici
25,4
1.000
12,0
.472
4,75
.187
1,4
.055
25,0
.984
11,5
.453
4,5
.177
1,3
.051
24,0
.945
11,0
.433
4,25
.167
1,2
.047
23,0
.906
10,5
.413
4,0
.158
1,1
.043
22,0
.866
10,0
.394
3,75
.148
1,0
.039
21,0
.827
9,5
.374
3,5
.138
0,9
.035
20,0
.787
9,0
.354
3,25
.128
0,8
.031
19,0
.748
8,5
.335
3,0
.118
0,75
.030
18,0
.709
8,0
.315
2,75
.108
0,7
.028
17,0
.669
7,5
.295
2,5
.099
0,6
.024
16,0
.630
7,0
.276
2,25
.089
0,5
.020
15,0
.590
6,5
.256
2,0
.079
0,4
.016
14,5
.571
6,0
.236
1,9
.075
0,3
.012
14,0
.551
5,75
.226
1,8
.071
0,25
.010
13,5
.531
5,5
.217
1,7
.067
0,2
.008
13,0
.512
5,25
.208
1,6
.063
0,1
.004
12,5
.492
5,0
.197
1,5
.059
Tabella 7
Riduzione di pollici inglesi in millimetri
Pollici
mm
Pollici
mm
Pollici
mm
1
25,39977
13
330,19704
25
634,99430
2
50,79954
14
355,59681
26
660,39408
3
76,19932
15
380,99658
27
685,78385
4
101,59909
16
406,39635
28
711,19362
5
126,99886
17
431,79613
29
736,59339
6
152,39863
18
457,19590
30
761,99316
7
177,79840
19
482,59567
31
787,39294
8
203,19818
20
507,99544
32
812,79271
9
228,59795
21
533,39521
33
838,19248
10
253,99772
22
558,79499
34
863,59225
11
279,39749
23
584,19746
35
888,99202
12
304,79727
24
609,59453
36
914,39180
48
Tabella 8
Riduzione di piedi inglesi in metri
Piedi
Metri
Piedi
Metri
Piedi
Metri
1
0,304797
8
2,438379
15
4,57196
2
0,609595
9
2,743176
16
4,876757
3
0,914392
10
3,047973
17
5,181555
4
1,219189
11
3,352771
18
5,486352
5
1,523987
12
3,675568
19
5,791149
6
1,828784
13
3,962365
20
6,095947
7
2,133581
14
4,267163
Tabella 9
Riduzione delle once avoir du poids inglesi in chilogrammi
Once
Chilogrammi
Once
Chilogrammi
Once
Chilogrammi
1
0,028349541
7
0,198446785
13
0,368544030
2
0,056699082
8
0,226796326
14
0,396893571
3
0,085048622
9
0,255145867
15
0,425243112
4
0,113398163
10
0,283495408
16
0,453592652
5
0,141747704
11
0,311844948
17
0,481942197
6
0,170097245
12
0,340194489
18
0,510291738
Tabella 10
Riduzione delle libbre avoir du poids inglesi in chilogrammi
Libbre
Chilogrammi
Libbre
Chilogrammi
Libbre
Chilogrammi
1
0,45359265
11
4,98951917
21
9,52544570
2
0,90718530
12
5,44311183
22
9,97903835
3
1,36077796
13
5,89670448
23
10,43263100
4
1,81437061
14
6,35029713
24
10,88622365
5
2,26796326
15
6,80388978
25
11,33981631
6
2,72155591
16
7,25748243
26
11,79340896
7
3,17514857
17
7,71107509
27
12,24700161
8
3,62874122
18
8,16466774
28
12,70059426
9
4,08233387
19
8,61826039
29
13,15418685
10
4,53592652
20
9,07185305
30
13,60777950
49
Tabella 11
Riduzione dei quintali inglesi (centweights) in chilogrammi
q.
Chilogrammi
q.
Chilogrammi
q.
Chilogrammi
1
50,80237705
8
406,4190164
15
762,0356558
2
101,6047541
9
457,2213935
16
812,8380328
3
152,4071312
10
508,0237705
17
863,6404099
4
203,2095082
11
558,8261476
18
914,4427869
5
254,0118853
12
609,6285246
19
965,245164
6
304,8142623
13
660,4309017
20
1016,047541
7
355,6166394
14
711,2332787
1 tonnellata inglese (ton) = 20 quintali inglesi (cwt.) = kg 1016,0475411
Tabella 12
Relazione fra chilometro, miglio marittimo o geografico e Statute mile
Chilometri
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Miglia marittime
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Statute miles
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Miglia marittime
0,539957
1,079914
1,619870
2,159827
2,699784
3,239741
3,779698
4,319654
4,859611
Chilometri
1,852
3,704
5,556
7,408
9,260
11,112
12,964
14,816
16,668
Chilometri
1,609317
3,218635
4,827952
6,437270
8,046587
9,655805
11,265122
12,874440
14,483757
50
Statute miles
0,621381
1,242763
1,864144
2,485526
3,106907
3,728288
4,349670
4,971051
5,592433
Statute miles
1,150798
2,301597
3,452395
4,603194
5,753992
6,904790
8,055589
9,206387
10,357186
Miglia marittime
0,868962
1,737924
2,606886
3,475848
4,344810
5,213771
6,082733
6,951695
7,820657
Tabella 13
Tabella di conversione di temperature
°C
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
°F
23,0
25,8
26,6
24,4
30,2
32,0
33,8
35,6
37,4
39,2
41,0
42,8
44,6
46,4
48,2
50,0
51,8
53,6
55,4
57,2
59,0
60,8
62,6
64,4
66,2
68,0
69,8
71,6
73,4
74,2
77,0
78,8
80,6
82,4
84,2
86,0
87,8
89,6
91,4
93,2
Per trasformar e F° in C° : C° =
°C
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
°F
95,0
96,8
98,6
100,4
102,2
104,0
105,8
107,6
109,4
111,2
113,0
114,8
116,6
118,4
120,2
122,0
123,8
125,6
127,4
129,2
131,0
132,8
134,6
136,4
138,2
140,0
141,8
143,6
145,4
147,2
149,0
150,8
152,6
154,4
156,2
158,0
159,0
161,6
163,4
165,2
°C
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
150
200
250
300
350
400
450
500
750
1000
1500
2000
5
(F° − 32°) e C° in F° : F° = 9 (C° + 32°)
9
5
51
°F
167,0
168,8
170,6
171,4
174,2
176,0
177,8
179,6
181,4
183,2
185,0
186,8
188,6
190,4
192,2
194,0
195,8
197,6
199,4
201,2
203,0
204,8
206,6
208,4
210,2
212,0
213,8
215,6
302,0
392,0
482,0
572,0
662,0
752,0
842,0
932,0
1382,0
1832,0
2742,0
3522,0
Tabella 14
Costanti di trasformazione (conversion factors)
Multiply
Moltiplicare
acres
acres (a.)
atmospheres
atmospheres
atmospheres
bars
bars
bars
B.t.u.
B.t.u.
B.t.u. / min.
B.t.u. / min.
B.t.u. / min.
B.t.u. per sq. ft.
bushel
calorie (cal.)
2
calorie per m
cavallo-vapore (CV)
cavallo-vapore (CV)
cavallo-vapore (CV)
cavallo-vapore (CV)
cavallo-vapore (CV)
centimetres (cm)
chain
cm2
cubic feet
cubic feet
cubic feet
cubic feet per HP.
cubic inches
cubic yards
cubic yards
cubic yards
degrees (angle) (deg.)
dram
dynes
ergs
fathom
feet (ft.)
feet (ft.)
feet (ft.)
feet (ft.)
by
per
0,405
43560
76
1,033
14,7
1000
75,01
0,98692
0,252
777,98
12,96
0,02356
17,57
2,713
3,637
3,968
0,369
41,83
542,5
0,9863
10,54
0,7355
0,3937
20,1168
0,155
1728
0,02832
7,48052
0,0916
16,39
27
0,7646
202
0,01745
1,772
-8
2,248x10
-8
7,376x10
1,8288
30,48
12
0,3048
0,333
to get
per ottenere
hectares (ha)
square feet
cm of mercury
kg / sq. cm
lb. / sq. In.
millibars
cm of mercury
atmospheres
calorie (large-)
ft. - lb.
ft. - lb. / sec.
HP
watts
calorie
decalitres
B.t.u.
B.t.u. / square foot
B.t.u. / min.
fr. - lb. / sec.
HP
kg. cal. / min.
kilowatts
inches
metres
square inches
cubic inches
3
m
U.S. gal.
3
m per CV
3
cm
cubic feet
3
m
litres
radians
grammes
foot-pounds
foot-pounds
metres
cm
inches
metres
yards
52
Segue Tabella: Costanti di trasformazione
Multiply
Moltiplicare
feet / min.
feet / min.
feet / sec.
feet / sec.
feet / sec.
feet-lb. / sec.
feet-lb. / sec.
feet-lb. / sec.
fluid ounce (USA)
fluid ounce (Inghilt.)
foot-pound (ft. - lb.)
foot-candle
foot-ton
furlong
gallons (imperials) (gals.)
gallons (imperials) (gals.)
gallons (imperials) (gals.)
gallons (US), liquid
gallons (US), liquid
gallons (US), dry
gallons (US), dry
gallons (US), dry
gill
grain (avoir)
grain (troy)
gramme (g)
grammes per litre
3
grammes / cm
3
grammes / cm
3
grammes / cm
hectares
horsepower (HP)
horsepower (HP)
horsepower (HP)
horsepower (HP)
horsepower (HP)
HP - hr.
HP - hr.
imperial gallon (see: gallon)
inch-pounds
inch
kilometres (km)
by
per
to get
per ottenere
0,01667
0,01136
1,097
0,5921
0,6818
0,07717
0,01945
1,356
25,97
28,41
0,1382
10,76
0,3096
201,168
1,201
4,546
277,4
0,1337
231
1,164
0,83267
3,785
0,142
0,065
0,0648
980,7
70,15
62,46
0,03613
1000
2,471
42,44
550
1,0139
10,7
0,7457
2545
641,7
ft. / sec.
miles / hr.
km / hr.
knots
miles / hr.
B.t.u. / min.
kg. cal. / min.
watts
ml
ml
kgm
lux
metric tons
metres
U.S. gallons
litres
cu. inches
cu. feet
cu. inches
U.S. gals., liquid
imperial gals.
litres
litres
grammes
grammes
dynes
grains per gallon
pounds / cu. ft.
pounds / cu. in.
3
kg / m
acres
B.t.u. / min.
ft. lb. / sec.
CV
kg. cal. / min.
kilowatts
B.t.u.
kg. cal.
0,0115
2,54
3281
kg – m
centimetres
feet
53
Segue Tabella: Costanti di trasformazione
Multiply
Moltiplicare
kilometres (km)
kilometres (km)
km / hr.
km / hr.
km / hr.
km / hr.
km2
knots
knots
knots
knots
kilogram (kg)
kg / m
kg / m
kg / m
kg / km
2
kg / cm
kg / mm2
2
kg / m
kg / litre
kg / CV
kg / calories
kg / calories
kg / calories
kg - cal. / min.
kg - cal. / min.
kilogrammetre (kgm)
liquid quart (USA)
litres (l)
litres (l)
litres (l)
litres (l)
litres (l)
2
litres per m
lux
metres (m)
metres (m)
metres (m)
m2
m2
2
m / CV
metres / sec.
by
per
0,6214
1094
0,9113
0,5396
0,6214
0,2778
0,3861
1,689
1,853
1,152
0,5148
2,205
0,672
2,016
0,0003
3,548
14,223
0,635
0,2048
10,02
2,235
3,968
3086
426,9
51,43
0,09351
7,233
0,946
0,03531
61,02
0,2642
2,113
1,7598
0,0204
0,929
39,27
3,281
1,094
10,76
1,196
10,913
3,281
to get
per ottenere
miles
yards
feet / sec.
knots
miles / hr.
metres / sec.
sq. miles
feet / sec.
km / hr.
miles / hr.
metres / sec.
pounds
pounds / feet
pounds / yds.
tons / ft.
pounds / mile
pounds / sq. in.
tons / sq. ft.
pounds / sq. ft.
pounds per gallon
pounds per HP
B.t.u.
foot / lb.
m / kg
ft. – lb. / sec.
HP
ft. / lb.
litres
cu. feet
cu. inches
U.S. gals.
pints (USA)
pints (Inghilterra)
gals. per sq. ft.
foot-candles
inches
feet
yards
sq. feet
sq. yards
sq. feet per HP
feet / sec.
54
Segue Tabella: Costanti di trasformazione
Multiply
Moltiplicare
metres / sec.
metres / sec.
m3
3
m
3
m
3
m / CV
miles (m.)
miles (m.)
miles (m.)
miles (m.)
miles / hr.
miles / hr.
miles / hr.
miles / hr.
ounce (troy)
ounce (avdp.) (ozs.)
ounce (avdp.) (ozs.)
ounce (avdp.) (ozs.)
ounce (avdp.) (ozs.)
pint
pint (USA)
peck
pennyweight
pole
pounds (avdp.) (lbs.)
pounds (avdp.) (lbs.)
pounds (avdp.) (lbs.)
pounds (avdp.) (lbs.)
pounds / cu. ft.
pounds / cu. ft.
pounds / cu. in.
pounds / cu. in.
pounds / cu. in.
pounds / HP
pounds / gallons
pounds / sq. in.
pounds / sq. in.
pounds / sq. in.
pounds / sq. ft.
pounds / foot
pounds / yard
pounds / mile
by
per
3,6
2,237
35,31
1,308
264,2
35,8
5280
1,609
1760
0,8684
0,447
1,467
1,609
0,8684
31,103
0,0625
437,5
28,35
0,9115
0,5679
0,4731
9,092
1,5552
5,0292
16
7000
0,454
1,21528
0,01602
16,02
27,68
27680
1728
0,459
0,09983
0,06804
2,036
703,1
4,883
1,488
0,496
0,2818
to get
per ottenere
km / hr.
miles / hr.
cu. feet
cu. yards
U.S. gals.
cu. feet per HP
feet
km
yards
naut. miles
meters / sec.
feet / sec.
km / hr.
knots
grammes
pounds
grains
grammes
ounces (troy)
litres
litres
litres
grammes
metres
ounces (avdp.)
grains
kg
pounds (troy)
grams / cu. cm.
3
kg / m
grams / cm3
3
kg / m
pounds / cu. ft.
kg / CV
kg / litres
atmospheres
in. of mercury
kg / sq. m
kg / sq. m
kg / m
kg / m
kg / km
55
Segue Tabella: Costanti di trasformazione
Multiply
Moltiplicare
pounds / sq. in.
quart (USA)
quart (Ingh.)
quarter
quarter
quarts (q.)
r.p.m.
square feet
square feet
square feet
square feet
square feet / HP
square inches
square miles
square miles
square yards
square yards
stone
tons (short)
tons (short)
tons (short)
tons (long)
tons (long)
tonne (metric ton)
tonne (metric ton)
tonne (metric ton)
tonne per m2
2
tonne per m
2
tonne per m
tonne-metre
tonne per m2
2
tonne per m
3
tonne per m
tons per foot
tons per yard
tons per sq. in.
tons per sq. ft.
tons per sq. yd.
tons per cubic yd.
U.S. gal. (see gallon)
yards (yds.)
yards (yds.)
by
per
to get
per ottenere
2
0,070306
0,9462
1,1359
12700,594
2,909
2
0,1047
929
144
0,0929
0,111
0,447
6,452
640
2,59
9
0,8361
6350,297
2000
907,18
0,90718
2240
1016
1000
2205
1,1025
0,0914
0,823
0,752
3,23
0,0914
0,283
0,752
3333,33
1111,11
1,575
10,936
1,215
1,329
kg / cm
litres
litres
grammes
hectolitres
pints
radians / sec.
2
sq. cm (cm )
sq. inches
2
sq. m (m )
sq. yards
kg / CV
2
sq. cm (cm )
acres
2
km
sq. feet
2
sq. m (m )
grammes
pounds (avdp.)
kg
tons (metric)
pounds
kg
kg
pounds (avdp.)
short tons
tons per sq. ft.
tons per sq. yd.
tons per cubic yard
foot-tons
tons per sq. ft.
tons per sq. yd.
tons per cu. yd.
kg per m
kg per m
2
kg per m
2
metric tons per m
2
metric tons per m
metric tons per m2
3
0,9144
feet
metres
56
Esempi di perforazioni
Setaccio
Setaccio
Foro a naso
Grigliato antisdrucciolevole
I
Esempi di applicazioni
Architettura
Ringhiera in una scala
Ringhiera in una scala
Ringhiera in una scala
Protezione per passaggio pedonale
II
Esempi di applicazioni
Grattugia
Pianale per tegole
Scala
Fioriere
III
Esempi di applicazioni
Balconi
IV
Esempi di applicazioni
Facciata di un parcheggio
Stand fiera
V
Finito di stampare
nel mese di Febbraio 2007
dalla tipografia
Arti Grafiche Castello S.p.A.
Proprietà letteraria della
Graepel Italiana S.p.A.
Riproduzione, anche parziale,
solo con autorizzazione scritta
della proprietaria.
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