Mater misericordiae
BOLLETTINO DELLE SORELLE MISERICORDIOSE
Dicembre 2014
e 5,00 la copia
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia
INDICE
La famiglia attende Gesù
3
Maria Madre di Dio
4
Verso una misericordia «planetaria» 6
Papa Paolo VI Beato
Gesù a Santa Faustina Kowalska
9
10
Papa Francesco: “Non abbiate paura
del per sempre”
11
…Notizie di casa nostra
Da Rionero in Vulture. La serva di Dio:
Suor Maria Santina Collani
13
Da Roma
25
Dall’oasi “Madre Francesca”
27
Da Santhià
29
Da Cinisello Balsamo
33
Da Ospitaletto
35
Da Torbiato di Adro
36
Da Pilzone d’Iseo
36
Dalla Missione Filippina
38
Dalla Missione di Dodoma
41
Nell’Eterno Gaudio
45
Adozioni a distanza
46
suore Misericordiose
«Mater misericordiae»
Iscritto presso il Tribunale di Melfi (Potenza) al n. 19 in data 4 febbraio 1953.
Direttore responsabile
P. UMBERTO SCOTUZZI
Iscritto al registro Giornali e Periodici del
Tribunale di Brescia il 1º agosto 1968.
Inviare corrispondenza alla Rev.ma
Madre Superiora, servendosi per l’invio di denaro del Conto Corrente Postale N. 13552856 intestato a:
Superiora Generale
«suore Misericordiose»
RIONERO in Vulture (Potenza)
GRAFICHE ARTIGIANELLI
Via E. Ferri, 73 – BRESCIA
2
Buon Natale
e Felice Anno 2015
Nel tempo di Natale siamo invitati ad accogliere
Gesù Salvatore nella propria vita come
“luce che illumina” e guida ogni passo del nostro cammino.
È questo l’augurio che di cuore formuliamo per tutti
gli amici, benefattori, parenti e conoscenti,
per un Natale sereno e apportatore di pace, di gioia
e di benessere. Gesù bambino ci fa suoi amici per sempre.
Cerchiamo di non deluderlo e viviamo
questo Natale donando amore, conforto e solidarietà
a chi vive nel disagio.
le Sorelle Misericordiose italiane e missionarie
La famiglia attende Gesù
Che storia!
Natale è una bella festa di compleanno:
si accendono le luminarie, si addobbano gli alberi, ci si fa i regali...
e si dimentica di invitare il festeggiato!
La Chiesa, a Natale, ricorda la nascita di Gesù nella storia,
e ci invita ad aspettare il suo ritorno alla fine dei tempi.
In mezzo ci siamo noi,
chiamati a far nascere Gesù nella nostra vita.
Come?
Imitando le persone che, duemila anni fa, lo hanno accolto.
Vogliamo pregare con loro, perché Gesù oggi, nasca nel nostro cuore.
Nel luogo dove abitualmente ci troviamo a pregare
(davanti a un’icona, alla Bibbia, al presepe...),
allestiamo un angolo speciale
per incontrarci ogni sera con i nostri bambini.
3
Maria Madre di Dio
Dal Vangelo secondo Luca 2,16-21
In quel tempo, i pastori andarono
senza indugio e trovarono Maria,
Giuseppe e il bambino, che giaceva
nella mangiatoia. E, dopo averlo
visto, riferirono ciò che del bambino
era stato detto loro.
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
Maria, da parte sua, serbava tutte
queste cose meditandole nel suo
cuore. I pastori poi se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto,
come era stato detto loro.
Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli
fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di
essere concepito nel grembo della
Madre.
I
nizia un nuovo anno civile: il 2015
e la chiesa, all’inizio di questo nuovo anno, ci invita a contemplare
il dono di Maria, Madre di Dio, celebrando il mistero attraverso il quale una
donna ha generato il Figlio di Dio. Sì,
perché Maria non ha generato un uomo
che successivamente è stato accettato
da Dio come Figlio, ma ha generato Dio
stesso. Oggi, a conclusione dell’Ottava
di Natale, dopo aver fissato lo sguardo sul Figlio che ci è stato “donato”, la
chiesa ci invita a rivolgere la mente e il
cuore alla Madre di Gesù: a guardare
4
con stupore il miracolo che si rinnova in
ogni nascita e che qui, ora, sa mettere
al centro i due protagonisti del Natale: il
Figlio, Gesù e la Madre, Maria. È il testo
evangelico che ci introduce nella delicatezza di questo stupore, narrando la visita dei pastori alla grotta di Betlemme.
Dopo l’annuncio dell’Angelo i pastori
“andarono, senza indugio e ritrovarono
Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo
visto, riferirono ciò che del bambino era
stato detto loro”, I pastori di Betlemme
sono di esempio per come bene iniziare il nuovo anno. Lo sguardo di Dio si
posa su di loro: la notte li ha riempiti di
luce e la loro vita ha trovato un senso.
Tutta la vita del cristiano è racchiusa in
questa semplice scena di pastori, posta,
non a caso, all’inizio di questo nuovo
anno perché illumini i nostri passi nei
giorni che verranno. “I pastori se ne
tornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro”. Come
quei pastori i quali, una volta usciti dalla grotta, se ne tornarono glorificando
e lodando Dio, così anche i credenti,
con la stessa energia e lo stesso slancio,
lasciandosi un anno di vita alle spalle
entrarono nel nuovo avendo Gesù tra
le braccia per amarLo e mostrarLo al
mondo. Quale consolazione sarebbe se
qualcuno potesse continuare a scrivere
dei cristiani quel che l’evangelista nota
per i pastori: “Tutti quelli che udirono, si
stupivano delle cose che essi dicevano”!
È sempre affascinante contemplare la
tenerezza della Madre, che avvolge e cura il Figlio, insieme “suo” ed “altro” da
sé. Che contempla il frutto della propria
paziente attesa e del proprio travaglio.
E che, insieme, non può smettere di
stupirsi della vita che nasce da sé e della
novità che fiorisce dal proprio grembo.
È il mistero della maternità. È la bellez-
za della vita che nasce: della vita che è
donata, ma che, insieme, è ricevuta come un dono. La bellezza, soprattutto, di
poter dare un nome alla vita che nasce
da sé: di poter amare il figlio che nasce,
di poter costruire con lui una relazione,
di potersi, anche, fidare di lui, di potersi
affidare a lui. Tanto più se la Madre è
Maria e il figlio Gesù...
Noi ti supplichiamo,
o Madre santa,
di volgere lo sguardo
misericordioso
a questo mondo inquieto
a te consacrato,
perché ogni uomo
si consideri figlio
e concorra ad operare,
mediante il tuo amore
e il tuo esempio,
la propria redenzione
aprendo il cuore a Cristo.
Insegnaci, o Maria,
a vivere e a testimoniare
il Vangelo.
Amen
5
Verso una misericordia
«planetaria»
Sempre più «prossimi»
U
na delle caratteristiche più rilevanti della sensibilità storica attuale, sempre più evidenziata,
è quella della «planetarizzazione» della
situazione. Oggettivamente, nel senso
che una grande quantità di fattori, tra i
quali spiccano certamente i mezzi di comunicazione sociale, vanno creando una
convergenza sempre più accentuata in
tanti aspetti della vita tra i popoli dell’umanità, malgrado le innegabili differenze
e perfino le opposizioni esistenti tra di
essi. Qualcuno ha detto che per la prima
volta da che l’uomo è uomo il mondo
esiste veramente. Prima esistevano pezzi
di mondo, più o meno collegati tra di
loro, ora invece si va verso una sempre
più ampia unificazione. Con tutti gli effetti positivi e negativi che ciò comporta.
Questa situazione oggettiva si accompagna con una crescita soggettiva nella
stessa direzione: la coscienza di essere
sempre più vicini, sempre più «prossimi»,
pur se appartenenti a continenti, popoli e
gruppi diversi, è anche in accelerata crescita. La costituzione Gaudium et spes
ne parlava già quasi trent’anni fa (GS 26).
Potremmo dire che ci troviamo davanti
all’avvento di una vera cultura universale.
Il «fatto storico maggiore»
dell’umanità odierna
In questo contesto risulta tuttavia indispensabile tener conto con realismo
6
di quello che un teologo ha chiamato «il
fatto storico maggiore» dei giorni nostri,
e cioè la spaccatura di questo mondo
– per altri versi unificato – in due: una
parte minoritaria dell’umanità sempre
più ricca e benestante, e un’altra parte,
maggioritaria, sempre più povera e sempre più mancante dei beni più elementari della vita. I recenti documenti del
Magistero sociale della Chiesa l’hanno
ripetutamente posto al centro dell’attenzione. Prendiamo, solo a modo di
esempio, alcune frasi della Enciclica Sollicitudo rei socialis con cui Giovanni
Paolo II, seguendo la linea di quanto era
stato precedentemente detto da Paolo
VI e da lui stesso, descrive la situazione
mondiale odierna:
«Tralasciando l’analisi di cifre e
statistiche, è sufficiente guardare la
realtà di una moltitudine innumerevole di uomini e donne, bambini
e anziani, vale a dire di concrete ed
irripetibili persone umane, che soffrono sotto il peso intollerabile della
miseria»... «La prima constatazione
negativa da fare è la persistenza, e
spesso l’allargamento del fossato tra
l’area del cosiddetto Nord sviluppato
e quella del Sud in via di sviluppo» ...
«All’abbondanza di beni e di servizi
disponibili in alcune parti del mondo, soprattutto nel Nord sviluppato,
corrisponde nel Sud un inammissibile
ritardo, ed è proprio in questa fascia
geo-politica che vive la maggior parte
del genere umano» (n. 14).
Presa in se stessa, questa descrizione
sembra mostrare due mondi che sono
semplicemente giustapposti, quello del
Nord e quello del Sud, uno accanto
all’altro. Ma seguendo la lettura dell’Enciclica si coglie qualcosa in più, qualcosa
che ha a che vedere molto strettamente
con il messaggio della parabola del Buon
Samaritano: il rapporto tra questi due
mondi non è di semplice giustapposizione, ma di causalità. Detto in altre parole:
l’abbondanza del Nord e la miseria del
Sud sono in rapporto di causa ad effetto, poiché la prima è la causa decisiva
dell’altra. Lo afferma ancora con meridiana chiarezza la citata Enciclica:
«Le responsabilità di un simile peggioramento risalgono a cause diverse»
... «Tuttavia, è necessario denunciare
l’esistenza di meccanismi economici, finanziari e sociali, i quali, benché
manovrati dalla volontà degli uomini,
funzionano spesso in maniera quasi
automatica, rendendo più rigide le situazioni di ricchezza degli uni e di povertà degli altri. Tali meccanismi, azionati – in modo diretto o indiretto – dai
Paesi più sviluppati, favoriscono per il
loro stesso funzionamento gli interessi di chi li manovra, ma finiscono per
soffocare o condizionare l’economia
dei Paesi meno sviluppati» (n. 16).
Due cose risultano palesi in questo testo. La prima è che si tratta di una situazione fondamentalmente strutturale, che
va al di là della buona o cattiva volontà
delle singole persone (benché generata, ovviamente, dalla libertà umana); la
seconda, che la responsabilità principale della sua esistenza e del suo funzionamento è dei Paesi più sviluppati del
mondo del Nord.
Una rilettura evangelica
del «fatto storico maggiore»
Volendo leggere questa situazione
storica alla luce del Vangelo, possiamo dire che una (relativamente) piccola
parte dell’umanità, quella che appartiene strutturalmente al mondo ricco e
benestante, entra a far parte della parabola raccontata da Gesù nella veste
dei briganti che spogliarono l’uomo che
scendeva da Gerusalemme a Gèrico, lo
presero a bastonate e poi lo lasciarono mezzo morto ai margini della strada. L’altra parte dell’umanità invece, «la
maggior parte del genere umano» come
dice l’Enciclica, e cioè il mondo della povertà massiccia e ingiusta, vi entra nella
veste dell’uomo maltrattato dai briganti.
Andando ancora più in là potremmo
dire che nel mondo attuale, preso nella
sua dimensione planetaria, si riproduce
strutturalmente un’altra pagina biblica
dei primi capitoli della Genesi, quella
che narra il misfatto di Caino che assassina il fratello Abele (Gn 4, 1-16).
Le statistiche degli organismi mondiali competenti non permettono di nutrire dei dubbi al riguardo: diversi milioni
all’anno di uomini e donne muoiono letteralmente di fame, vittime di un sistema
di organizzazione economica mondiale
che non permette loro di avere nemmeno il minimo necessario per sopravvivere. E ciò senza contare quelli che
riescono a sopravvivere a stento o che
conducono un’esistenza misera sia dal
punto di vista economico che dal punto
di vista sociale, politico e culturale.
Questo gigantesco conflitto che ha
le proporzioni del mondo coinvolge tutti gli esseri umani, senza eccezione, in
un modo o in un altro. Tutti, chi più chi
meno, ne sono interessati, dal momento
che tutti sono conglobati, attivamente o
passivamente, in questa struttura. E ciò
richiede, di conseguenza, una compren-
7
sione nuova della beatitudine della misericordia. Non è sufficiente non far parte
del gruppo dei briganti della parabola
(in qualche modo chiunque è nell’abbondanza ne fa parte, come si è visto);
non basta neppure non essere come il
sacerdote e il levita che, senza appartenere alla banda dei briganti, videro
l’uomo mezzo morto e lo scansarono;
è indispensabile, come indicava Gesù al
maestro della legge che gli aveva posto
la domanda su chi era il suo prossimo,
«farsi prossimo» di quell’uomo come fu
il Buon Samaritano. Questi, secondo
quanto abbiamo rilevato precedentemente, si commosse fino alle viscere
davanti allo spettacolo dell’uomo semimorto, e non lo scansò ma si diede da
fare per venirgli incontro. Davanti alle
moltitudini che oggi giacciono mezzo
morte nel Sud dell’umanità, ma anche
in quel Sud che abita allo stesso interno del Nord, occorre lasciarsi toccare
nel vivo delle proprie viscere, e agire di
conseguenza.
8
Al riguardo dobbiamo far notare
come, molto spesso, gli interessi di chi
sta bene lo portano a non vedere, o a
non voler vedere le necessità e le sofferenze di chi sta male. I grandi sacerdoti
del tempio ai tempi di Gesù ne sono
un chiaro e lamentevole esempio. Essi,
che dovevano essere come la presenza viva tra il popolo del Dio delle misericordie, si chiusero nella difesa dei
loro privilegi e non badarono ai piccoli
e ai poveri. Anzi, li sfruttarono. Attualmente c’è nella società una specie di
congiura di silenzio sul «fatto maggiore»
della storia odierna. Eppure la situazione non è cambiata in questi ultimi anni
ma, stando alle statistiche che vengono
pubblicate dagli organismi competenti
in materia, si è ancora ulteriormente aggravata. Possiamo quindi dire che non
c’è ai giorni nostri un parlare misericordioso a livello mondiale. Sarebbe troppo
dire che ci sono invece dei discorsi cinici, che cercano di coprire la realtà vera
affinché non venga percepita?
Papa Paolo VI Beato
Oggi è un giorno glorioso:
Paolo VI è dichiarato dalla Chiesa Beato
I
l giorno 19 ottobre 2014 tutta la
Chiesa ha una grande gioia di celebrare alle ore 10,30, in Piazza San
Pietro a Roma, la Santa Messa per la
beatificazione di Paolo VI. Papa Francesco prima della celebrazione Eucaristica
accompagnato dal canto della Cappella
Sistina e dal coro del Duomo di Milano attende che viene svelato l’arazzo
con l’immagine del nuovo beato: «Paolo
VI con le braccia aperte quasi
per abbracciare
il mondo che ha
cercato di ascoltare, accompagnare e dialogare». Paolo VI fu
veramente per
la Chiesa maestro e Padre
perché sognava
una Chiesa povera con i poveri.
Giovanni Battista Montini nacque, a Concesio
provincia di Brescia il 26 settembre 1897. Di
carattere delicato e gentile, ma
fermo nelle sue decisioni, fu un giovane
intelligente e mistico, contemplativo e
attivo, proprio per la sua totale docilità
allo Spirito Santo.
Egli venne eletto Papa il 21 giugno 1963,
con il nome di Paolo VI e subito riprende
i lavori del Concilio Vaticano II, facendo
prendere alla Chiesa le sue responsabilità.
Si distinse per la riforma liturgica e l’impegno nel dialogo, fu un cireneo paziente
e dalle grandi visioni per la pace
e lo sviluppo dei
popoli. Paolo VI
dopo una breve
malattia si spegne
a Castelgandolfo il
06 agosto 1978.
Abbiamo un grande protettore in
Cielo, e ringraziamo il Signore, per
aver suscitato nella Chiesa persone
sante come Paolo
VI, che oggi è modello di vita per
tutti gli uomini,
perché ha seguito
le orme di Gesù e
Cristo Crocifisso.
9
Gesù a Santa
Faustina Kowalska
«O
h, se i peccatori conoscessero la Mia Misericordia, non ne perirebbe un
così gran numero! Dì alle anime peccatrici di non avere paura ad avvicinarsi a
Me; parla loro della mia grande misericordia». «La perdita di un’anima M’immerge in una tristezza mortale! Tu mi
consolerai se pregherai per i peccatori.
Si, la preghiera per la conversione dei
peccatori: sappi, figlia Mia, che questa
preghiera viene sempre esaudita».
«Quello che ora tu vedi com’è nella
realtà, le altre suore lo credono per mezzo della fede. Oh, quanto mi è gradita la
loro grande fede! Sebbene, in apparenza, i loro occhi non vedano nell’Ostia
Santa alcuna traccia della Mia vita, tuttavia io vivo realmente racchiuso in ogni
Ostia. Solo se l’anima avrà una fede viva
in Me, allora Io potrò agire su di lei. Oh,
quanto Mi è gradita la fede viva». «Le
Grazie che ti concedono non sono soltanto per te, ma per un gran numero di
anime… Nel tuo cuore ho messo la Mia
stabile dimora, nonostante la grande miseria che tu sei. Io mi unisco a te, prendo la tua miseria e, in cambio, ti dono la
Mia Misericordia! In ogni anima compio
l’opera della Mia Misericordia; e quanto
più grande è il peccatore, tanto maggiore diritto ha alla Mia Misericordia! Tutto ciò che Io faccio porta il sigillo della
Mia Misericordia. Chi confida nella Mia
10
Misericordia
non perirà,
poiché tutti
i suoi problemi sono
miei ed i
suoi nemici
s’infrangeranno ai piedi del mio sgabello». «Figlia
Mia, se per mezzo tuo esigo dagli uomini il culto della Mia Misericordia, tu
per prima devi distinguerti per la fiducia
nella Mia Misericordia. Esigo da te le
opere di misericordia, che devono scaturire dall’amore per Me. Devi manifestare al prossimo la misericordia sempre
e dappertutto; non dovrai ma ritirarti,
né rifiutarti, né scusarti. Ti insegno tre
modi di usare misericordia verso il tuo
prossimo: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il terzo è la preghiera…
In questo modo l’anima loda e rende
onore alla Mia Misericordia. Sì, la prima
domenica dopo Pasqua è la festa della
Misericordia. Ma sono necessarie anche
le opere buone ed il culto esterno della
Mia Misericordia con la solenne celebrazione di questa Festa e la venerazione
dell’immagine che è stata dipinta. Attraverso questa Immagine concederò alle
anime molte Grazie; essa deve ricordare
alle anime ciò che la Misericordia esige
da loro, perché anche la fede più forte,
senza le opere, non serve a nulla».
Il sinodo straordinario (5-19 ottobre)
Papa Francesco:“Non abbiate
paura del per sempre”
L’
amore al tempo della misericordia. Il prossimo biennio
della chiesa sarà scandito da
una serie di appuntamenti di grande rilievo dedicati alla famiglia. Segno dell’attenzione di papa Francesco
nei confronti delle varie situazioni familiari. Sabato 20 settembre è prevista
una giornata di preghiera, alla vigilia
dell’atteso via al Sinodo straordinario di ottobre che si terrà dal 5 al 19,
sul tema ‘Le sfide pastorali della
famiglia nel contesto dell’evangelizzazione’. In diritto canonico, l’assemblea generale dei vescovi è definita
straordinaria “se la materia da trattare, pur riguardando il bene della Chiesa
universale, esige una rapida definizio-
ne”. Perché lo Spirito Santo illumini i padri sinodali durante i lavori,
il Papa ha chiesto nelle stesse ore
l’adorazione eucaristica quotidiana
nella basilica romana di Santa Maria
Maggiore. L’assise si chiuderà con la beatificazione di Paolo VI, colui che istituì
lo strumento del Sinodo nel 1965 con
la lettera Apostolica sollicitudo e Papa
della Humanae Vitae. Quindi il Sinodo
ordinario del 2015, a partire dal tema
“Gesù Cristo rileva il mistero e la vocazione della famiglia”. Dunque a partire da una riflessione sulla cosiddetta
‘vita nascosta’ del Dio fatto uomo,
che per trent’anni crebbe e lavorò in
un modesto nucleo familiare, dando
dignità alla comunione quotidiana
“La famiglia oggi è disprezzata, maltrattata
– ha evidenziato il pontefice nel concistoro
straordinario di febbraio scorso –.
Ci è chiesto di riconoscere quanto è bello,
vero e buono formare una famiglia,
essere famiglia oggi; quanto è indispensabile
questo per la vita del mondo,
per il futuro dell’umanità.
11
di vita. I primi passi dei lavori 2014
muoveranno dal documento Instrumentum laboris, frutto delle risposte
al questionario mondiale sulla famiglia
oggi, provenienti da 114 conferenze
episcopali (ha risposto l’85%, in Italia
2/3 delle diocesi). Nelle risposte emerge
che i fedeli, per molti aspetti, manifestano sempre più difficoltà ad accettare integralmente il magistero, mentre il
clero chiede più preparazione. Separati,
divorziati, risposati, convivenze, unioni
omosessuali, relazioni prematrimoniali,
fedeltà, controllo delle nascite, fecondazione in vitro: “non è in discussione la
dottrina della Chiesa ma le sue applicazioni pastorali” ha anticipato il
Vescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno
Forte, segretario generale del Sinodo. Una consultazione ampia e senza
precedenti, per tener conto di tutte le
situazioni difficili, cercando risposte di
accoglienza e conversazione.
G.R.
I coniugi Pacilio Giuseppe e Rosetta, con le due gemelle Carmen e Antonella

12
Notizie di casa nostra...
... da Rionero in Vulture
Dopo la commemorazione
del primo anniversario della
nascita di suor
Maria Santina
Collani che ha
avuto luogo il
giorno 2 marzo 2014 nella
chiesa del suo
paese natio,
Isorella, provincia di Brescia. Il
ricordo di suor
Maria Santina
Collani ha avuto momenti di
riflessione e di
preghiera in
tutte le nostre
comunità anche nelle missioni.
13
***
Il giorno 20 giugno 2014 nella chiesa “Mater Misericordiae” si è tenuta
una veglia eucaristica comunitaria
guidata da tutti i gruppi cattolici.
***
Il 23 giugno 2014, la solenne liturgia
commemorativa del primo centenario della nascita di suor Maria Santina Collani si è svolta nella Chiesa
“Mater Misericordiae a Rionero addobbata a festa per l’occasione. Ai
lati dell’altare vennero collocati due
grandi ‘poster’ uno con la fotografia
della Serva di Dio su fiori di pesco e
l’altro riportava il motto di Madre
Santina: «Ho un solo desiderio: dimenticare me stessa per darmi agli
altri, perché tutti amino Gesù»...Prima della Santa Messa, la Superiora
generale Madre Valeria Dema ha ringraziato il Signore per l’evento speciale, che stiamo vivendo... porgendo cordiali saluti al Vescovo mons.
Gianfranco Todisco che presiede la
liturgia, rivolge parole di deferente
stima alle Autorità Civili e Comunali
congratulandosi anche con i numerosi amici, benefattori e fedeli di Rionero e di Atella per la sentita partecipazione. Subito dopo Padre Florindo
dell’O.F.M. Conventuali – venuto per
gli Esercizi Spirituali delle Sorelle Misericordiose – ha illustrato un breve
profilo biografico della Serva di Dio.
Il nostro Vescovo di Melfi-RapollaVenosa, nell’omelia si è soffermato
sulle preclari virtù di suor M. Santina
Collani esercitate con gesti concreti
di carità misericordiosa. All’offertorio sono stati portati all’altare doni
simbolici e una targa ricordo che la
14
Madre Generale ha offerto al Vescovo. Un sincero ringraziamento alla
Corale “Vox Matris” e alla “Schola
Cantorum” parrocchiale.
Terminata la liturgia, tempo di preghiera e di lode al Signore, tutti si
sono portati nell’Aula Magna dell’Istituto per un buon rinfresco e una
gustosa torta con l’immagine della
festeggiata, ideata e offerta dai nostri generosi collaboratori misericordiosi.
***
Discorso della Madre
generale suor Valeria Dema,
tenuto il 23 giugno 2014
a Rionero in Vulture (Pz)
in ringraziamento
della commemorazione
del Centenario della nascita
della nostra consorella
e serva di Dio suor
Maria Santina Collani
(1914-2014)
Oggi siamo qui riuniti in preghiera
per commemorare il centenario della
nascita della Serva di Dio e nostra Sorella suor M. Santina Collani. È bello
condividere insieme al nostro amato
Vescovo Padre Gianfranco, al Parroco don Rocco e a tutti i sacerdoti e
fedeli la gioia di fare memoria degli
ideali di vita spirituale raggiunti da
questa nostra sorella ‘bresciana’ che
la grazia di Dio guidò alla vita religiosa nel nostro Istituto proprio qui
a Rionero nell’anno 1949, all’inizio
dell’Opera delle Sorelle Misericordiose. I nostri fondatori Padre Achille
Fosco e Madre Francesca Semporini
hanno sempre indicato Madre San-
tina come una donna ricca di fede,
quella fede, docile allo Spirito Santo
che si fa ascolto attento e cammino
profetico di vera umanità sia con le
giovani come per gli anziani, i malati
e i poveri. E noi oggi ci chiediamo:
dove ella attingeva la forza e l’ardo-
re apostolico per vivere la fedeltà del
carisma della misericordia, sacrificando se stessa nel servire Dio e i fratelli? L’unica risposta la possiamo avere
dalla sua forza nella preghiera. Suor
M. Santina si nutriva quotidianamente della Parola di Dio, e preparava
La celebrazione eucaristica nella chiesa “Mater Misericordiae” a Rionero
Alla fine della celebrazione le suore posano per una foto ricordo
15
con cura i momenti di preghiera personale e soprattutto nell’adorazione
Eucaristica notturna, avendo poco
tempo di giorno. Questa è la fonte da cui scaturiva il suo vero amore
che è dedizione e gratuità. Mentre
ringrazio sentitamente Sua Ecc.za
mons. Gianfranco, i sacerdoti, le autorità cittadine, i collaboratori misericordiosi e tutti i gruppi cattolici
che hanno preparato con cura questa festa, ci auguriamo che sul suo
esempio lo Spirito di Dio susciti nel
cuore di tanti giovani/e il desiderio di
seguire Cristo con generosità e radicalità evangelica.
Ora Padre Florindo Amato O.F.M.
Conventuali illustrerà un breve profilo biografico su suor M. Santina Collani.
Monsignor Gianfranco Todisco taglia la torta ideata dai collaboratori misericordiosi
Il gruppo di Atella che ha partecipato alla festa
16
***
La Serva di Dio
suor Maria Santina Collani
delle “Sorelle Misericordiose”
Profilo biografico
Maria Collani nacque il 2 marzo 1914
ad Isorella, un paese a 30 km da Brescia, secondogenita di Giovanni e Luigia Bonali.
L‘8 marzo ricevette nel battesimo i
nomi di Maria Anna Lina. A quattro
anni, morta la Madre di peste spagnola, mentre il Padre si trovava al
fronte, la piccola Maria venne accolta in casa dalla sorella della nonna
materna con due figlie nubili a Montepelato di Binanuova (Cr). Risposatosi il Padre e nati altri figli, la famiglia si ricompose a Isorella.
Completata la terza elementare e
ricevuto il sacramento della cresima,
Maria fu ripresa in casa dai parenti
di Binanuova, dedita al lavoro dei
campi e della casa. Riprese lo studio,
frequentando la quarta elementare con la maestra Emma Davini, una
consacrata che ebbe un importante
ruolo nella sua vita dei quegli anni.
Durante questo tempo si distinse anche per la sua pietà e partecipazione
alla vita parrocchiale: alla celebrazione Eucaristica e nell‘Azione Cattolica. Già a 16 anni sentì la vocazione
di farsi suora, ma non potè seguirla,
senza una guida. Fidanzata per breve tempo, come diceva lei per non riuscire ad allontanarsi dalle zie, oppure perché attratta da un altro amore
più grande.
Nel 1939 venne accolta dalle Oblate
di Nostra Signora del Sacro Cuore a
Cremona, dove fu subito apprezzata
per la volontà di lavoro, lo spirito di
sacrificio, il gusto delle cose di Dio;
nel 1940 fu inviata a Gardone Riviera; poi a Cremona per la formazione con la direttrice Santina Mancini,
consacrandosi al Signore il 31 dicembre 1944.
Continuò tuttavia a coltivare il desiderio di farsi suora, chiedendo luce al Signore nella preghiera e affidandosi al consiglio del confessore,
che le fece conoscere l‘Istituto delle
Sorelle Misericordiose. Dopo i primi
contatti e i necessari permessi, Maria
visitò Atella (Pz) all‘inizio del 1948,
resistendovi una settimana. Di nuovo
a Cremona, Maria non trovò pace
per il dubbio di non rispondere alla
vocazione; provò anche sei settimane nel monastero delle Visitandine
di Salò (Bs): la clausura non era per
lei e tornò dalle Oblate. Il 9 agosto
1949 Maria Collani chiese ancora di
tornare tra le Sorelle Misericordiose,
e dopo un mese di intensa preghiera
da entrambe le parti, rinnovò la domanda che fu accettata. Con la Vestizione, l‘8 dicembre 1949 nella Chiesa
Madre di Rionero in Vulture (Pz) davanti alla statua della Madonna della
Misericordia, in cui prese il nome di
Suor Maria Santina, cessarono come
d‘incanto tutti i dubbi, perplessità e
sofferenze. Suor Maria Santina intraprese con grande spirito di fede
e con ferma decisione la sua nuova
vita tra le Sorelle Misericordiose e la
continuò in un incessante crescendo di impegno e di generosità fino
all’offerta di se stessa come vittima
d’amore per il Papa, per i sacerdoti,
per la conversione dei peccatori e
per numerose e sante vocazioni al
suo Istituto, emettendone i voti temporanei il 25 novembre 1950 e quelli
perpetui il 15 agosto 1955. Trascor-
17
sero pochi anni, solo sei, ma di intensa vita. Per 15 mesi fu Superiora
della scuola materna comunale di
Monteverde (Av); negli altri cinque
anni guidò il ricovero per anziani a
Borgo D’Ale (Vc), dove vivevano anche orfanelle da altre parti d’Italia.
Nell’ottobre del ‘55 apparve sotto
l’orecchio sinistro di suor Maria Santina una ghiandola che andò ingrandendosi, ne apparvero altre. Il medico curante la convinse e nell‘aprile
del ‘56 fu ricoverata a Biella, dove
con biopsia fu accertato un reticolo
sarcoma in zona parotide-carotidea,
tumore maligno con prognosi di pochi mesi di vita. La Madre Generale
suor Francesca Semporini assistette
suor Maria Santina nella sua malattia fino al giorno della santa morte
avvenuta a Borgo D‘Ale (Vc), il 22
dicembre 1956.
per la preparazione e celebrazione
del IX Capitolo Generale Ordinario
Elettivo della Congregazione religiosa delle “Sorelle Misericordiose” che
si terrà a gennaio 2015. Sono stati
giorni intensi di approfondimento
spirituale e carismatico nel silenzio e
nell’ascolto della Parola di Dio:
“Come la cerva anela
ai corsi d’acqua, così l’anima mia
anela a Te o Dio ...”
Si sono approfonditi anche gli obiettivi principali del documento: “Rallegratevi” dell’anno della vita consacrata che sarà celebrato nel 2015, per
la quale ringraziamo di cuore il Santo Padre Francesco e S.E. mons. losè
Rodriguez Carballo, O.F.M., segretario della Congregazione per Vita
Consacrata che rilanciano i religiosi
per un percorso di rinnovamento e di
speranza.
Fosco Achille OFM Coonv,
“Una vittima d’amore”, Bari: Paoline
26 Settembre 2014. Nella chiesa
SS.ma Annunziata di Rionero, il parroco Don Rocco Di Pierro ha solennemente onorato con una novena di
preghiera i nostri Santi Patroni Cosma e Damiano medici amati e venerati dalla popolazione rionerese. La
celebrazione Eucaristica presieduta
dal nostro Vescovo di Melfi-RapollaVenosa, mons. Gianfranco Todisco
con la processione per le strade della
città che ha visto la partecipazione
delle suore, dei collaboratori misericordiosi, di vari gruppi e di tanti
fedeli.
Pronzato Alessandro,
“Sapore di misericordia sapore di Dio”,
Torino: Gribaudi 1976.
Baresi Agnese-De Lauso Agnese,
“Suor Maria Santina Collani delle Sorelle
Misericordiose. Una vita spesa nell’amore
di Dio e del prossimo”, Vercelli 1995.
***
Dal 22 al 27 giugno 2014. Nell’Istituto “Mater Misericordiae” di Rionero
si sono tenuti gli Esercizi spirituali
annuali, per un gruppo di Sorelle Misericordiose. Il relatore Padre M. Florindo Amato O.F.M. Conv.li, ha illustrato il Sussidio Formativo, dal tema:
Vivere l’amore misericordioso di Dio,
con umiltà, gratitudine e gioia
per irradiare Cristo
e prendersi cura del Fratello
18
27 Settembre 2014. Mons. Rocco Talucci Vescovo Emerito della diocesi
di Brindisi-Ostuni ha celebrato nella
chiesa “Mater Misericordiae” di Rionero una solenne celebrazione per
amministrare il Sacramento dell’un-
zione dei malati. La chiesa gremita di
fedeli è stata attenta all’evento celebrativo e nello stesso tempo commossa di tanta grazia e favori celesti.
La Chiesa predilige la celebrazione
comunitaria, nella quale la comunità
cristiana intera prega per i suoi membri malati. L’occasione della cerimonia ha anche lo scopo di spiegare il
valore del sacramento dell’unzione
e cura pastorale degli infermi, visto
nella luce della vicinanza di Cristo al
malato sofferente per rafforzare la
sua fede. Alla solenne liturgia hanno
partecipato con tanti anziani e malati anche le Sorelle Misericordiose.
27/28 Settembre 2014. Si è svolto
nell’aula magna dell’Istituto “Mater Misericordiae” di Rionero, come
ogni anno, il Convegno Catechistico
Diocesano dal tema: “Incontriamo
Gesù”. Orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana per l’annuncio
della Catechesi in Italia.
L’incontro è stato presieduto dal Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, Mons.
Gianfranco Todisco con il relatore
Don Salvatore Sorrega dell’Ufficio
Catechistico Nazionale. Sono convenuti tanti catechisti da tutte le parrocchie della diocesi compresi quelli
della parrocchia SS.ma Annunziata
con i Collaboratori Misericordiosi e
le Sorelle Misericordiose impegnate
nella pastorale giovanile e nell’annunzio del Vangelo di Gesù Cristo.
28 Settembre 2014. L’Istituto “Mater
Misericordiae” di Rionero in Vulture
ha accolto, vari gruppi neo-catecumenali, circa una novantina di persone per un giornata di spiritualità e di
preghiera all’inizio dell’anno sociale.
10 Ottobre 2014. Si è svolto nell’Istituto “Mater Misericordiae” di Rionero in Vulture; come ogni anno,
il Convegno Diocesano per gli insegnanti di religione presieduto dal
Vescovo mons. Gianfranco Todisco
che ha dato orientamenti importanti
per il nuovo anno scolastico.
12 Ottobre 2014. Oggi nell’Istituto
“Mater Misericordiae” di Rionero in
Vulture come ogni anno, ha avuto
inizio il Ritiro mensile dell’USMI con
riflessioni e scambi comunitari sulla
lettera circolare ai consacrati e alle
consacrate dal titolo “Rallegratevi”.
Gli incontri per tutto l’anno sono a
cura di Padre Alberto Vecchione di
Pierno - San Fele (PZ).
***
Scuola dell’Infanzia
“Mater Misericordiae”
inizio anno scolastico
2014/2015
Il giorno 10 Settembre 2014 alle ore
16,00 presso il salone della scuola
dell’Infanzia “Mater Misericordiae”
di Rionero in Vulture si è tenuto il
primo incontro scuola-famiglia per
l’inizio del nuovo anno scolastico
2014/2015.
L’incontro si è svolto alla presenza
di tutti i genitori, dei bambini che
già frequentavano, e dei genitori dei
nuovi iscritti, i quali hanno potuto
visitare la struttura e conoscere oltre
alle insegnanti, la Madre Valeria Dema Superiora Generale, e la nuova
coordinatrice delle attività didattiche
suor Francesca.
Dopo un momento di preghiera per
farsi guidare e illuminare dalla nostra
19
27/28 settembre 2014: “Incontro catechisti”
protettrice Maria Madre della Misericordia, la Madre Generale ha ricordato l’importanza della nostra scuola
cattolica sul territorio che attraverso
l’insegnamento della religione è una
guida essenziale per il cammino dei
nostri bambini. Ha elencato alcune
norme pratiche per la gestione della
3 ottobre 2014: “Santa Messa inizio nuovo anno”
20
scuola: l’orario scolastico, gli incontri
scuola-famiglia, il piano dell’offerta
formativa. Ha illustrato poi le finalità
e i valori educativi della scuola:
• Rispettare e considerare il bambino quale soggetto attivo, protagonista della propria crescita e non
semplice spettatore;
• Promuovere relazioni interpersonali basate sul rispetto reciproco,
sulla solidarietà e sulla condivisione, favorendo la stabilità e la positività delle relazioni, l’adattabilità
alle nuove situazioni e la conquista
dell’autonomia;
• Intessere un costante dialogo con
le famiglie.
In un secondo incontro, tenutosi il 25
settembre in occasione dell’elezione
dei nuovi Organi Collegiali, le insegnanti hanno illustrato la programmazione annuale e presentato i libri
scheda, e il materiale didattico che
verrà utilizzato per le varie attività
dei bambini per ampliare i vari campi
di esperienza.
Il titolo della programmazione 2014/
2015 è “Ti racconto... colori, parole,
emozioni”: è proprio dai colori che le
attività didattiche hanno preso il via
grazie al simpatico personaggio guida, una matita di nome “Tita” che
è stata presentata ai bambini dalle
insegnanti, in un’atmosfera Iudica e
divertente dando il colore alle tre sezioni che sono rispettivamente: rosso, giallo e verde.
Il titolo “Ti racconto... colori, parole, emozioni” ha come presupposto
fondamentale quello di far esprimere ai bambini le proprie emozioni attraverso la voce, i gesti, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali e le espe-
24 agosto 2014: Pellegrinaggio a S. Giovanni Rotondo
21
rienze grafico-pittoriche. L’approccio
metodologico-didattico sarà basato
sulla narrazione, sul gioco e sull’esperienza diretta. Il nostro compito
di adulti e di insegnanti, è quello di
dare ai bambini la possibilità di acquisire modi sempre nuovi e diversi
di guardare il mondo.
È stato presentato inoltre il programma di intersezione riguardante:
–religione con videoproiezioni nei
periodi liturgici più importanti;
–inglese per le sezioni dei grandi e
dei mezzani;
–computer: schede operative per
tutti e lavoro applicativo di gruppo
solo per i grandi;
–musica, canto e recitazione tutti
insieme;
–attività motoria individuale per
ogni sezione e di gruppo in vista
del saggio di fine anno scolastico.
Nel pomeriggio del 3 ottobre, dopo
l’attività didattica, si è celebrata la
Santa Messa per l’inizio del nuovo
anno scolastico presso il Santuario
“Mater Misericordiae” presieduta
dal parroco Don Rocco che ha omaggiato bambini e adulti con un’omelia
coinvolgente parlando ai bambini e
definendoli come “angeli” di Dio,
bene prezioso delle famiglie.
Dopo la celebrazione eucaristica
i bambini hanno rivolto ai genitori
un canto religioso, hanno regalato
a tutti uno splendido canto sull’amicizia e sulla gioia di aver ritrovato i
compagni con l’inizio della scuola,
e non da ultimo, hanno rivolto un
canto per omaggiare i nonni, in occasione della loro festa, che non a caso coincide con la festa degli angeli
custodi, essendo da sempre, i nonni,
gli angeli custodi dei nipotini.
22
***
Testimonianza Rionero
4/23 Agosto 2014
Alle Suore Misericordiose
Carissime, questa esperienza qui da
voi è stata per me un nuovo inizio,
una rinascita fisica ma soprattutto
interiore. Ho ritrovato, nella pace del
vostro Santuario, una comunione anche spirituale con le mie sorelle (Antonella, che ha dato il via al tutto,
donandomi e trasmettendomi tanta
forza di volontà e fiducia in me stessa, ma soprattutto mi ha sostenuta
nella preghiera costante; Angela e
Desirè che si sono alternate) rinforzando così la nostra unione, ma anche con le mie figlie più grandi. Adesso ho la certezza di essere amata.
Qui da voi ho ritrovato una serenità interiore che non immaginavo di
avere. Ora sono veramente pronta a
fare la Sua volontà, qualunque essa
sia. Comunque queste due righe vogliono essere solo un ringraziamento
per la vostra disponibilità, pazienza
ed accoglienza.
Continuerò a pregare per tutte voi,
affinché il Signore vi dia la salute per
continuare nella vostra opera misericordiosa (verso gli ammalati e i loro
familiari) e perché la struttura diventi presto un Santuario attraverso le
opere di suor Maria Santina Collani.
Grazie veramente di cuore a tutte.
Maria Teresa Colangelo
P.S.: È solo un arrivederci perché
quando starò meglio e deciderò di
“staccare la spina” per qualche giorno ovvero di accogliermi per un ritiro
spirituale, spero che sarete disponibi-
li a darmi la “218” che ora considero
la mia cameretta nella quale mi sono
trovata benissimo.
Con affetto e a presto Maria Teresa
***
Grest-estate ragazzi
parrocchia
SS.ma Annunciata di Rionero
Il mese di luglio il nuovo parroco
della SS.ma Annunciata di Rionero
ha organizzato il grest per “l’estate
ragazzi” dal tema «L’amico È» con
l’ausilio di tanti. Il gruppo giovani
impegnati come animatori hanno
impiegato tutte le loro forze a servizio di questa bella iniziativa. Il campo, attraverso le catechesi, le riflessioni di gruppo, i lavori di squadra e i
giochi ha voluto trasmettere ai tanti
ragazzi e bambini, la gioia di testimoniare il Vangelo. Proprio la gioia
del Vangelo è stata il filo conduttore
di tutte le attività. Come suggerisce,
ormai da tempo, Papa Francesco, è
necessario che il cristiano sia uomo
della gioia, capace di testimoniare
l’entusiasmo dell’incontro con Gesù
a tutti e nelle diverse circostanze e
tappe della vita.
È stata veramente una bellissima
esperienza vissuta in gruppo attraverso i laboratori artistici, piscina time, il saggio musicale finale e tutte le altre iniziative avevano come
scopo la gioia di stare insieme per
scoprire ancora di più la comune vocazione ad essere testimoni gioiosi
del Signore. Un ringraziamento particolare va alla comunità delle Suore
“Sorelle Misericordiose” che hanno
ospitato nella loro casa le iniziative
del Grest estivo.
A conclusione delle attività settimanali, gli animatori e i bambini con i
genitori hanno partecipato e anima-
Il campo scuola nell’istituto Mater Misericordiae a Rionero
23
to con gioia alla celebrazione Eucaristica celebrata dal nostro parroco
Don Rocco in ringraziamento al Signore per questo tempo di grazia
che abbiamo vissuto insieme.
La partecipazione è stata molto sentita erano presenti più di ottanta
bambini e quasi trenta animatori con
la coordinazione del seminarista Danilo Marino e sotto la guida del Parroco don Rocco Di Pierro.
***
Rionero in Vulture,
riaperta al culto la Chiesa
“SS. Annunziata”
Giovedì 26 giugno, con una solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo della diocesi di
Melfi-Rapolla-Venosa, mons. Gian-
franco Todisco, è stata riaperta al
culto la Chiesa “SS. Annunziata” a
distanza di quasi due anni, da quando il 9 settembre del 2012 venne
chiusa per permettere i lavori di consolidamento, adeguamento e restauro. Gli interventi sull’edificio di culto
sono stati resi possibili grazie ai fondi dell’8 per mille destinati alla chiesa cattolica. La generosità dei fedeli
ha permesso anche il restauro del
pregevole gruppo scultoreo ligneo
di scuola napoletana, costituito da
tre pezzi, la Madonna, l’Arcangelo
Gabriele e lo Spirito Santo e da cui
prende il nome la chiesa, intitolata
infatti all’Annunciazione. La comunità parrocchiale ha accolto con grande gioia ed entusiasmo la notizia
della riapertura della chiesa da parte
del parroco don Rocco Di Pierro.
Processione per le vie di Rionero, “Festa dei Santi Medici”
24
... da Roma
Un compleanno speciale
80° anniversario
della nascita di
Madre Agnese De Lauso
Il desiderio di festeggiare Madre
Agnese a Roma è nato spontaneo,
occasione per condividere sentimenti
di gratitudine e di gioia ricordando
la sua presenza qui tra noi a Roma
e soprattutto con i suoi familiari e
cugine venute da Pertosa. Una festa
in famiglia, significativa per vivere
insieme un’esperienza di particolare
vicinanza perché il giorno 18 luglio
2014, Madre Agnese De Lauso ha
compiuto 80 anni di vita. Al mattino,
nella Cappella dell’Istituto, sempre
ornata a festa per il Re dei Re, lodiamo e inneggiamo al Signore con la
celebrazione delle Lodi, e preghia-
mo per Madre Agnese e ringraziamo
Gesù per i tanti doni a Lei elargiti: la
sua infinita misericordia che ci accoglie così come siamo, la salute, i dolori e le gioie. Le suore hanno addobbato per la festa la sala della Comunità mentre la festeggiata prepara
il pranzo per una ventina di invitati.
Tutti arrivano verso le ore 11,00 del
mattino. Madre Agnese serena e allegra e compiaciuta ha salutato tutti
meravigliata di tanta partecipazione.
Dopo gli auguri e i saluti e un po’ di
attesa... tutti sono pronti per il pranzo iniziato con la benedizione e gli
auguri.
Madre Valeria a nome di tutti i presenti, ha rivolto alla festeggiata parole di riconoscente affetto.
Madre Agnese è “la donna forte” del
Vangelo sempre attiva, creativa, sollecita e puntuale... Siamo riconoscenti al Signore e lo preghiamo affinchè
la conservi a lungo... È Gesù che la
Il compleanno
è un giorno
importante,
ma tu
sei importante
ogni giorno!
BUON
COMPLEANNO
I parenti di Madre Agnese posano per una foto ricordo
25
conduce per mano e le ha dato tanta
forza, soprattutto quando ha aperto
le nostre Comunità missionarie. Il Signore le ha manifestato il suo volto
nei bambini, negli adolescenti, negli
anziani e nei malati e soprattutto nei
poveri e bisognosi dove ancora oggi,
qui a Roma si prodiga, si moltiplica,
sempre accogliente ad ogni richiesta,
con disponibilità e attenzione... In
coro formuliamo gli auguri più sentiti. Poi tutto il giorno il telefono squilla per porgere a Madre Agnese saluti
e le congratulazioni.
Il pranzo è stato molto gradito e a
conclusione i parenti di Madre Va-
leria, il fratello Egidio e la cognata
Antonietta hanno preparato la torta
degli 80 anni che Madre Agnese con
gioia ha distribuito a tutti i presenti.
Il pomeriggio è trascorso in un clima di grande festa tra regali, fiori e
ricordi del passato e naturalmente
con tante fotografie da parte degli
invitati prima del ritorno a casa. Madre Agnese raggiante di gioia saluta
e ringrazia tutti, e noi tutti eravamo
altrettanto felici.
Tutto si è svolto nella semplicità e
commossi abbiamo vissuto una esperienza di unità che ha rafforzato in
tutti la speranza nel Signore della vita.
Parenti e amici
consumano
il delizioso pranzo
Infine
non poteva
mancare
la bellissima torta
preparata
dalla cognata
di Madre Valeria,
Antonietta
26
... dall’oasi
Madre Francesca
A Sale Marasino Madre Agnese è rimasta un po’ sorpresa perché la Superiora suor Gilda Gamos del Centro di spiritualità e la Superiora di
Santhià (Vc) con le sue Suore, hanno
preparato un’altra festa di compleanno proprio perché la presenza di
Madre Agnese è un dono immenso –
come quello della vita – e ogni sorella e ogni persona amica con tutti gli
ospiti villeggianti dell’Oasi, in questa occasione desiderano esprimere
il loro augurio speciale soprattutto la
famiglia e i suoi amici ci hanno rallegrati con la loro presenza.
Il giorno 10 agosto alle ore 17,00,
siamo tutti intorno all’altare del Signore, nella bella cappella dell’oasi
Madre Francesca ornata di fiori, per
pregare ed elevare insieme una lo-
de di ringraziamento. Don Celestino Barbetti prima della celebrazione dell’Eucaristia, ha espresso parole
augurali, congratulandosi con Madre
Agnese De Lauso per il suo ottantesimo compleanno e con il bambino
Virgilio, per il suo settimo anniversario di nascita. Virgilio è un bambino
filippino in vacanza da noi, che ogni
sera da chierichetto, vispo e attento,
ha contribuito – rispondendo alle domande del sacerdote – a rendere l’omelia più interessante e partecipata.
La festa continua… allietati dal coro
banda musicale: “Gli Stupidi” di Sale
Marasino, e dalle danze e scenette
delle suore. Poi non poteva mancare
la gustosa torta preparata dalle suore che hanno reso l’evento ancora
più piacevole. Commovente è stato
il momento dei doni: Madre Agnese
ha ricevuto dalle suore un bellissimo
bouquet di orchidee annodato da un
bel nastro di raso colorato mentre il
fratello Giuseppe e i nipoti della Germania le hanno offerto uno squisito cioccolato e un trita verdure per
la cucina. Il bambino Virgilio invece ha ricevuto sette regali, simbolo del dono che il Signore gli ha
fatto di sette anni di vita e non è
mancato un bel mazzolino di fiori
olezzanti. Rinnoviamo gli auguri
più sinceri, affinché il Signore conservi ancora per tanti anni Madre
Agnese all’affetto dei suoi cari e
delle sue consorelle. E al simpatico Virgilio formuliamo: “un evviva
alla sua vitalità” con l’augurio di
ogni bene per il futuro. Affinché
Anche all’oasi le suore festeggiano
il compleanno di Madre Agnese
27
sia la gioia della sua mamma e la
luce del Signore lo guidi e lo protegga sempre. E per finire fino a
sera inoltrata il coro dei musicisti si è fermato nel bar dell’Oasi
a gustare il piatto filippino del
Pansit con l’assaggio di pasticcini
e pizzete il tutto accompagnato
dal buon vino della Franciacorta.
***
Festa dell’Assunta
A metà agosto il sole sorge gagliardo e luminoso e distende il
brillio dei riflessi sulle onde del
lago. Le vacanze sono questo
sguardo luminoso che si apre
all’orizzonte, dove arrivano pazientemente a collocarsi i fatti
della vita. Al centro dell’estate si
innalza la festa della Madonna
dell’Assunta: un lieto appuntamento, tramandato dalla storia
della chiesa, e un simbolo della vita portata a compimento.
Maria percorre tutta la strada,
dall’annuncio dell’Angelo fino all’abitazione presso Dio in
anima e in corpo, avvolta dallo
sguardo e dall’affetto di Gesù.
La messa del giorno della festa
ha raccolto in unità tutte le suore, ospiti e villeggianti. La parola
della liturgia è stata sviluppata nell’omelia da don Celestino
Barbetti che ha condotto a guardare Maria Assunta come compimento del cammino di tutta la
sua vita accanto a Cristo.
Guardando Maria, possiamo dire: questo è lo scopo della vita; il
punto di attrattiva e il segno di
sicura speranza per tutto.
28
Suor Ferdinanda e il piccolo Virgilio si esibiscono
in una graziosa scenetta
Madre Valeria, suor Agnese e il piccolo Virgilio
ricevono i doni
Le suore si esibiscono in una graziosa danza
per rallegrare gli ospiti
... da Santhià
Per tutto il mese di ottobre il nostro
parroco, mons. Giampaolo Turati con
tutto il popolo di Dio e le Sorelle Misericordiose hanno fatto una catena
di preghiera, recitando ogni giorno
l’invocazione sull’immagine di suor
Maria Santina Collani, scritta dal
nostro amato Arcivescovo emerito
mons. Enrico Masseroni.
Il giorno 25 ottobre 2014, sulla tomba della serva di Dio suor Maria
Santina Collani, presso il cimitero di
Santhià (Vercelli) tanti fedeli insieme
alle suore hanno fatto un’ora di preghiera in ringraziamento al Signore per il dono di questa “consacrata
speciale” che ha edificato la chiesa.
Oggi è per tutti noi un modello au-
tentico di vita cristiana e sprone per
tanti giovani in cerca del tesoro della
vita: Gesù Cristo Signore.
Il giorno 26 ottobre 2014, alle ore 11,00
nella chiesa parrocchiale “Sant’Agata” si è svolta una solenne liturgia
commemorativa della serva di Dio
suor Maria Santina Collani delle Sorelle Misericordiose. La chiesa gremita di fedeli di Santhià e anche di
Borgo D’Ale dove suor Maria Santina
è vissuta dando sollievo ai malati e
agli anziani e seminando speranza
nelle persone che avvicinava.
Formuliamo l’augurio reciproco di
santità affinché possiamo seguire le
orme dell’impareggiabile e fervente apostola della divina misericordia
“suor Maria Santina Collani” con la
speranza di vederla presto Beata, innalzata alla gloria dei Santi.
L’Arcivescovo Mons.
Marco Arnolfo posa
per una foto ricordo
insieme alle suore
di Santhià
29
Don Elio Grosso e le suore sulla tomba della serva di Dio, suor Santina Collani
presso il cimitero di Santhià
Nella chiesa parrocchiale di Santhià si è svolta una liturgia commemorativa della serva di Dio
suor Maria Santina Collani
30
***
Scuola dell’infanzia
Mater Misericordiae
Anno scolastico 2014-2015
In occasione della festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, lunedì 29 settembre il parroco di
Tronzano, don Guido, ha tenuto la
Santa Messa presso la scuola dell’infanzia paritaria Mater Misericordiae,
ringraziando il Signore per un nuovo anno insieme e affidando le insegnanti e i bambini alla protezione di
Maria. I bambini hanno allietato la
messa con i loro vivaci canti, accompagnati dalla musica suonata da suor
Liliana.
Sabato 20 settembre e sabato 4 novembre le insegnanti della scuola
Mater Misericordiae si sono recate
a Novara per un corso di aggiornamento FISM sui “Bisogni educativi
speciali”, curato con passione dalla
dott.ssa Haidi Segrada.
L’insegnante ha illustrato le variegate tipologie di BES, rinviando alla
legislazione vigente e ha messo alla
prova le docenti, organizzando dei
gruppi di lavoro, volti in primis ad individuare alcuni casi di “Bisogni educativi speciali” presenti nelle classi
delle partecipanti e, secondariamente, a valutare e discutere possibili
metodologie efficaci per affrontare i
casi esaminati.
Nella settimana tra il 13 e il 17 ottobre 2014 si sono tenute le elezioni
del segretario e del rappresentante
di classe della sezione degli Agnelli,
coordinata da suor Angelica. I risultati delle elezioni sono stati i seguenti:
Il gruppo dei rappresentanti di classe
31
Il Sindaco di Santhià in visita ai bimbi della scuola materna
• Presidente: Sig. Luca Omizzolo;
• Segretaria: Sig.ra Elisa Battù;
• Rappresentanti di Classe: Cristina Carando, Francesca Baroli, Elena
Battù.
Nel mese di ottobre le insegnanti
hanno introdotto una nuova iniziativa, volta a consolidare il fondamentale patto educativo tra la Scuola e
la Famiglia.
L’iniziativa ha visto l’individuazione di 10 regole principali di buona
educazione, concordate dalle docenti, che sono state consegnate, in
forma di circolare, a tutti i genitori. Nell’avviso si informava altresì,
che ogni giorno il comportamento
dei bambini sarebbe stato valutato,
attribuendo loro una faccina sorridente verde, nel caso in cui le regole
fossero state pienamente rispettate,
una faccina seria gialla qualora fos-
32
sero state rispettate soltanto in parte
o una faccina triste rossa nel caso in
cui le regole non fossero state affatto rispettate. Si informava altresì
che a conclusione di ogni settimana i
bambini più meritevoli avrebbero ricevuto una stellina di merito. Inoltre,
alla fine dell’anno, in occasione della
recita, si prevede di premiare, alla
presenza del Sindaco, i due bambini
più meritevoli di ogni sezione.
L’iniziativa ha riscosso ampio successo, motivando bambini e genitori ad
operare al fine di ottenere un proficuo miglioramento. Da una parte,
l’aspettativa di ricevere una faccina
verde ha stimolato molti bambini ad
assumere comportamenti più maturi,
dall’altro, ha permesso di coinvolgere maggiormente i genitori nelle attività svolte dai propri figli, rendendoli
consapevoli di eventuali difficoltà,
miglioramenti ed esigenze specifiche.
... da Cinisello Balsamo
La Madonna della Cornaggia
in pellegrinaggio
Lunedì 26 maggio, nel pomeriggio, la
Madonna della Cornaggia ha proseguito il suo pellegrinaggio attraversando il parco della nostra struttura.
L’hanno accompagnata in processione una delegazione di ospiti accompagnati da alcuni volontari dell’Unione Samaritana, dai nostri animatori e dalle nostre suore. Con solennità eccezionale è stata celebrata
l’Eucaristia per rendere onore e gloria al Signore e in questa occasione
è stata spiegata la storia della statua
lignea della Madonna di Cornaggia.
Dovete sapere che durante la seconda guerra mondiale Milano subiva
pesanti bombardamenti e anche i
comuni limitrofi erano a rischio di
incursioni aeree. Ci si affidava, quindi, alla preghiera e soprattutto alla
protezione della Madonna. In alcuni
paesi tutti gli abitanti facevano voto
alla Madonna impegnandosi per tutta una giornata a pregare recitando
il Rosario per chiedere la grazia di
non essere colpiti dai bombardamenti. La vicinanza a Milano rendeva Cinisello Balsamo possibile bersaglio di
incursioni aeree perciò, il cardinale
Ildefonso Schuster, affidò alla protezione della Beata Vergine la città
di Milano e, la Diocesi Ambrosiana,
fece così delle riproduzioni della guglia con la Madonnina del Duomo
di Milano che furono poste in varie
località attorno alla città. A Cinisello
Balsamo venne collocata nella frazione della Cornaggia, dove era insediata una batteria antiaerea. Volgiamo
alla Madonna il nostro sguardo affinchè vegli sulle nostre preoccupazioni e sul dolore di tanta gente della nostra comunità, invocando su noi
tutti la sua intercessione benevola e
l’aiuto del Signore che apra il cuore
alla speranza.
Simona (Staff animazione)
La Madonna
della Cornaggia
in pellegrinaggio
33
***
Visita pastorale decanale
del Cardinale Angelo Scola
alla città di Cinisello Balsamo
Sabato 08 novembre, nella chiesa
di San Pietro Martire (crocetta) abbiamo avuto la gioia di incontrare il
Card. Angelo Scola in visita pastorale
decanale alla nostra città di Cinisello
Balsamo.
Suor Maddalena, suor Rosaria, suor
Michelina e suor Claudia della Congregazione delle “Sorelle Misericordiose”, che animano la Casa Riposo
“Martinelli” si sono preparate con gli
ospiti e la comunità parrocchiale ad
accogliere la visita del Card. Arcivescovo Angelo Scola con la preghiera
personale, con un ricordo nelle Sante
Messe nelle domeniche precedenti la
sua venuta, e con piccoli sacrifici. Ci
auguriamo che tutto il popolo di Dio
BUON COMPLEANNO
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faccia tesoro delle tante grazie che il
Signore compie tramite i nostri vescovi e sacerdoti.
***
80° compleanno
di suor Michelina Pisani
Il giorno 3 novembre 2014, tutte le
Sorelle Misericordiose insieme alle
suore della sua comunità di Cinisello
Balsamo (Milano) hanno formulato
con gioia gli auguri più belli a suor
Michelina Pisani in occasione del suo
80° compleanno.
Abbiamo dato priorità alla preghiera
affinché il Signore faccia risplendere
su di lei il suo volto e le doni tutte
quelle grazie che il suo cuore desidera. Non sono mancati in questa circostanza un buon pranzetto terminato
con una squisita torta e l’omaggio
floreale per dire grazie, mille grazie
a suor Michelina che fin da giovane
ha accolto con gioia l’invito di Gesù:
“Và, vendi quello che hai... poi vieni
e seguimi”, impegnandosi a seguire
Cristo povero, convinta che questo
aiuti efficacemente a vivere l’autentica carità per Dio e per il prossimo.
Con vero entusiasmo infatti, suor Michelina ha dedicato la sua esistenza
all’amore misericordioso di Dio nel
servizio silenzioso ai fratelli... soprattutto a quelli meno fortunati. Ella ha
svolto per tanti anni, la sua attività
apostolica nella missione delle “Sorelle Misericordiose” delle Filippine,
della Tanzania e del Mozambico.
E noi tutte unite, desideriamo con
gratitudine porgere i più fervidi auguri di ‘Buon Compleanno’ incoraggiando il cammino della sua esistenza rafforzata dai doni celesti.
... da Ospitaletto
80° compleanno
di suor Gabriella Cappiello
Tantissimi auguri.
Tutte le Sorelle Misericordiose oggi,
28 settembre 2014, desiderano porgere a suor Gabriella Cappiello i più
vivi auguri per il suo 80° compleanno.
Cara suor Gabriella scriverti una lettera è soltanto un modo di sentirti
vicina... ma quello che conta è l’invocazione e la preghiera a
Gesù e particolarmente alla Vergine Maria, Madre di
Misericordia – alla quale tu
sei molto devota – affinché
tu possa ogni giorno sentire lo slancio spirituale per
donare con gioia come sempre... a coloro che avvicini
il conforto e la speranza.
Trasmettere ai fratelli la
speranza non dipende forse
dalla certezza che:
«Noi abbiamo conosciuto e creduto
all’amore che Dio ha per noi» (1 Gv
4,16).
E questo amore esigente, profondo
che ti dà il coraggio per immergere
la tua volontà nella volontà di Gesù e
metterlo al primo posto.
• GRAZIE suor Gabriella per il tuo
“sì” generoso;
• GRAZIE per tutto quello che hai
fatto per amore;
• GRAZIE perché continui a spendere
tutte le tue energie per amore dei
tuoi cari anziani.
Casa di riposo
Serlini:
un gruppo
di anziani in festa
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... da Torbiato di Adro
Benvenuto a don Ugo
Il 15 giugno 2014 ha fatto l’ingresso
nella nostra Comunità don Ugo Baitelli dopo l’esperienza pastorale ad
Agnosine.
Il parroco don Mario Fattorini, le autorità cittadine, le Sorelle Misericordiose e tutta la popolazione di Torbiato danno con gioia il “benvenuto” a Don Ugo Baitelli, il nuovo viceparroco che con gioia ha pronunciato
il suo “Eccomi” all’invito del Vescovo
mons. Luciano Monari. lnfatti, nel
suo saluto alla comunità parrocchiale, Don Ugo afferma: È bello camminare insieme e condividere progetti
e iniziative, ma è soprattutto bello
vivere in armonia il dono sacerdotale che il Signore ci ha concesso.
Sosteniamo con la preghiera il suo
... da Pilzone d’Iseo
Festa di fine anno 2014
dal titolo: ...Verso l’isola
che non c’è...
Sulle ali del mondo è volato anche
questo anno scolastico alla scuola
dell’infanzia di Pilzone.
Un anno ricco di esperienze, di conoscenze, di stupore e di amore per i
“piccoli”, “mezzani” e “grandi” con i
loro zainetti carichi di sogni.
Suor Natalina direttrice, la maestra
Barbara, Laura per l’inglese, Jacopo
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impegno pastorale a servizio del popolo di Dio e invochiamo la protezione di Maria, Madre di Misericordia
su Don Ugo e su tutti i Sacerdoti affinché possano seminare nel mondo
speranza e gioia.
Auguri per la sua missione
per la psicomotricità, Ilaria per giocomusica, la preziosissima Rina e suor
Incoronata a far da supervisore: sono
stati diapason delle giornate di tanti
piccoli Peter Pan. Ed è proprio il mitico bambino col costume verde nato
dalla fantasia dello scrittore scozzese
James Matthew Barrie a inizio Novecento a essere filo conduttore della
festa di fine anno alla scuola di Pilzone. Una giornata speciale iniziata
con il rito delle foto. E allora tutti in
giardino, uno vicino all’altro, posizionati in buon ordine in piedi sulle
assi di legno del piccolo anfiteatro:
su le mani!... clik. Per alcuni anche
foto singole ai “grandi” che passeranno la scuola Primaria.
C’è ressa fuori dai cancelli, nel primo
pomeriggio. Del resto, l’evento è da
non perdere: mamme, papà, nonni,
zii e qualche amico. Tutti desiderosi
di assistere alla recita dell’anno. Suor
Natalina e la maestra Barbara sono
alle prese perché tutto sia in ordine, i bambini un po’ stanchi; ma poi,
quando parte la musica di Peter Pan
tutto passa e la magia inizia. “Resterò per sempre bambino, è questo il
destino”, cantano a squarciagola i
bambini. Peter, Trilli e capitan Uncino catalizzano gli sguardi: è attorno
a loro che tutto si svolge fra mille colori e tanti sorrisi. È una favola? No,
è realtà. È un messaggio per noi genitori. Toccante il momento in cui i
piccoli scolari spruzzano la polverina
magica su di noi, un gesto simbolico
per dirci: “stateci per sempre vicino e
voliamo tutti insieme!”. Poi le esibizioni per far vedere quanto imparato
durante l’anno: ma che bella pronuncia in inglese, ragazzi!
Alla fine la favola lascia il posto allo sguardo sul futuro. I protagonisti
assoluti diventano i “grandi”: “Ehi,
tu dimmi un po’, ma da grande che
farai?”. Una parata di professioni:
non importa quali fossero, quello
che conta è che dietro ognuna ci fosse un sogno, la voglia di crescere, di
volare sulle ali del mondo, di affrontare il proprio destino. Restando per
sempre bambini.
Un genitore
(Luca Degl’Innocenti papà di Vittorio)
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... dalla Missione
Filippina
Professione perpetua di:
suor M. Elisabetta Castro
e di suor M. Chiara Samillano
25° Anniversario
di Professione religiosa di:
suor M. Paula Advincula
Le tre comunità, delle “Sorelle Misericordiose” nelle Filippine, sono liete
di preparare la festa del 25° anniversario di Professione religiosa alla loro
Superiora, suor M. Paula Advincula e
la festa della Professione perpetua, a
suor Elisabetta Castro e a suor Chiara
Samillano.
Il tema della cerimonia fa riferimento al brano evangelico di San Giovanni: “Rimanete in me ed io rimango in voi” (Gv 15,4).
In concreto che cosa significa per il
credente “rimanere” in Gesù? Non è
forse l’atteggiamento di coloro che
cercano di perseverare nella fede e
nella grazia del Signore? Infatti chi
accoglie la Parola di Dio... “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue” come dice Gesù, dimora in me
ed io in Lui. Ecco l’impegno forte che
si assumono le persone consacrate
quando pronunciano i Santi Voti e
rinnovano solennemente le promesse di fedeltà al Signore.
La solenne liturgia si svolge il giorno
del 4 ottobre 2014, festa di San Francesco D’Assisi, il santo della gioia,
Professione perpetua di suor Elisabetta Castro e suor Chiara Samillano
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nella bella Cappella delle “Merciful
Sisters” in Tagaytay (Filippine). Nella
chiesa troneggia la statua lignea della Madonna della Misericordia ornata di fiori, tutto è addobbato con
cura per la festa. Alle ore 10,00 si dà
inizio alla processione, che si muove
verso l’altare, ove sfilano con le altre
sorelle le suore festeggiate che portano nelle mani una lampada accesa,
mentre il coro esegue con l’assemblea il canto d’ingresso.
La celebrazione Eucaristica è presieduta dal Vescovo emerito di Manila,
mons. Teodoro Buhain, DD, concelebrano insieme i padri Barnabiti e
servono la Santa Messa tanti seminaristi. C’è stata una partecipazione
molto sentita: i parenti delle festeggiate, religiose/i di altri istituti, amici,
benefattori e tanti fedeli. Tra i simboli presentati all’inizio della liturgia
sono stati segnalati gli anelli che portano inciso Gesù Crocifisso e i fiori,
simboli sponsali di fedeltà che attendono altre giovani disposte a seguire
Gesù nell’annuncio del Vangelo.
Nelle parole pronunciate nell’omelia,
il Vescovo ha menzionato il segreto della fedeltà rinnovata quotidianamente, nelle piccole cose di ogni
giorno, in un servizio umile e obbediente come la Vergine Maria. Poi
mentre le Suore si prostrano a terra
in segno di abbandono alla Divina
Volontà i cantori intonano le litanie
dei Santi. Il momento più commovente è stato “la rinnovazione dei
voti”. Le suore in ginocchio davanti
alla Superiora suor M. Paula Advin-
Il gruppo della Divina Misericordia porta il Vangelo ad ogni famiglia
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Il gruppo
della Divina
Misericordia
anima
con il canto
la celebrazione
della Santa Messa
nella parrocchia
cula (delegata dalla Madre Generale ad accogliere la professione delle
due sorelle), alla presenza anche di
due suore testimoni, le neoprofesse
hanno pronunciato la formula del
giuramento, secondo le Costituzioni
delle Sorelle Misericordiose. Segue
la benedizione degli anelli, le professe si alzano e si presentano al celebrante che a ciascuna dice: “sposa
dell’eterno Re, ricevi l’anello nuziale
e custodisci integra la fedeltà allo
Sposo, perché egli ti accolga nella
gioia delle nozze eterne” mentre la
Madre delegata consegna ad ogni
sorella l’anello, in segno di fedeltà
perpetua al Signore. Arriva poi il momento per suor Maria Paula Advincula nel giubileo della sua consacrazione. Ella prostrata davanti al Vescovo
celebrante pronuncia la formula per
la rinnovazione della sua fedeltà allo
Sposo Gesù, nel suo 25° anniversario
di professione religiosa. Il Vescovo
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celebrante esorta: “adempite dunque fedelmente il santo servizio che
la chiesa vi affida ed esercitatelo in
suo nome”.
Dopo la consegna della benedizione
apostolica di Papa Francesco, arrivata da Roma per l’occasione, c’è il momento dell’aggregazione delle due
neoprofesse all’istituto con l’abbraccio di pace in segno dell’amore fraterno. Mentre l’assemblea inneggia
e loda il Signore, le festeggiate salutano e ringraziano i loro familiari.
La cerimonia si conclude con la benedizione solenne da parte del celebrante e dopo le foto-ricordo ci portiamo fuori nel salone del Centro di
Spiritualità “Mother of Mercy” dove
tutto è pronto per l’agape fraterna.
Con la benedizione della mensa da
parte del Vescovo ciascuno si mette a tavola per il pranzo. Sono presenti numerose famiglie, religiose/i,
giovane/i e bambini che in lieta ar-
monia si salutano ed esprimono stima e riconoscenza alle suore, per il
servizio che prestano nella missione
educativa, privilegiando gli “ultimi”
sia nella scuola che nelle varie opere
apostoliche.
Siamo riconoscenti al Signore Gesù per le tante grazie che oggi ha
elargito a suor Maria Paula Advincula, a suor M. Elisabetta Castro e a
suor M. Chiara Samillano e insieme
a tutte le suore filippine, italiane
e tanzaniane porgiamo le più vive
congratulazioni, mentre invochiamo la protezione di Maria, Madre
di misericordia sulle festeggiate,
perché possano vivere nella gioia il
carisma della misericordia a servizio
dei fratelli e nella carità di Cristo,
seguendo l’esempio dei loro amati
fondatori Padre Achille Fosco e Madre Francesca Semporini.
Il Signore Gesù ricompensi con la pienezza delle sue benedizioni i loro
genitori e parenti, che hanno offerto
al servizio del prossimo le loro figlie,
possano ogni giorno, con l’aiuto di
Dio perseverare nella fede, nella speranza e nella carità.
... dalla Missione
di Dodoma
Animate dalla speranza che Dio sa
ricavare il bene da tutto e con questa fiducia e pieni di entusiasmo iniziamo questo rito solenne animato
dai canti delle suore di Dodoma e
Kibaigwa e al suon di tamburo. Prima dell’Offertorio la postulante Gisela Lukinja, dopo il taglio dei capelli
da parte della Madre Generale suor
Valeria Dema, ha pronunciato l’atto
di consacrazione al Signore offrendo
il suo cuore a Gesù per le mani della
Vergine, dando così inizio al suo primo Anno di Noviziato.
Anche sette aspiranti hanno recitato
coralmente l’atto di offerta al Dio,
Padre di misericordia e di grazia, iniziando così il percorso formativo del
postulantato mentre quattro ragazze hanno iniziato l’anno dell’aspirantato alla vita religiosa.
Seminare la speranza
Nella Missione “Santina Collani” di
Dodoma, mercoledì 20 agosto Festa
di S. Bernardo – cantore della Madonna – le Sorelle Misericordiose
hanno ornato a festa la Cappella e
preparate con cura le vocazioni per
un evento di grazia del tutto particolare. Con il canto d’ingresso si è dato
inizio alla celebrazione Eucaristica,
presieduta dal nostro parroco Padre
Sosthenes Lujenbe, in occasione della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di parecchie giovani che
aspirano alla vita consacrata.
«RIMANETE IN ME
ED IO RIMANGO IN VOI»
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La comunità di Dodoma al completo
Dopo l’incontro di preghiera abbiamo consumato una gustosa torta preparata dalle Suore juniores.
Speriamo che dall’amicizia con Gesù
nasca anche la spinta che conduce
a dare testimonianza della bontà di
Dio, negli ambienti più diversi... per
comunicare agli altri la gioia della
nostra fede.
***
Eccomi, manda me.
Professione perpetua
di suor Constansia Charles
delle “Sorelle Misericordiose”
La nostre Comunità religiose di Dodoma e Kibaigwua (Tanzania) sono
in festa. Il giorno 29 agosto nella
memoria di S. Giovanni Battista, ci
ritroviamo riunite nella chiesa par-
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rocchiale dei Padri Gesuiti per celebrare la professione dei voti perpetui
della nostra sorella suor Constansia
Charles. La bella chiesa ornata di rose olezzanti è stata preparata con
cura dalla Superiora e suore juniores con addobbi di seta gialla che
evidenziavano frasi bibliche riferite
all’occasione.
Tutto era illuminato dal sole caldo
dell’Africa nel silenzio e nell’ascolto
attendo di canti armoniosi del coro
parrocchiale. Presiede la solenne celebrazione mons. Fr. Chesco – Vicario
generale della Diocesi di Dodoma,
partecipano P. Sosthenes Lyjembe
dei Gesuiti – Vicario della Vita Consacrata –, il Vescovo emerito Mons.
Mattias Isuja, Padre Oddo, parroco di
Kibaigwa, P. Andrea Mabula di Shinyanga paese natio della festeggiata,
Padre Meo, Padre Giacomo e Padre
Lucas Ng’wagi dei Gesuiti. Presente
la Superiora generale delle Sorelle
Misericordiose Madre Valeria Dema,
la Superiora suor Liliana Malacas e
le suore della sua Comunità di Dodoma, la Superiora suor Consuelo Villanueva e le suore della sua Comunità
di Kibaigwa; le novizie, le postulanti
e le aspiranti delle Sorelle Misericordiose. La chiesa era gremita di parenti della festeggiata, suore di vari istituti, amici e fedeli che seguivano con
interesse ogni parte del rito, mentre
una schiera di bambine vestite a festa si esibivano in danze di lode al
Signore.
Nella bella omelia e nelle riflessioni
spirituali dei tre Monsignori si è notato tutto l’interesse per la vita consacrata, invitando così la festeggiata
a vivere l’offerta di sé con fede, ripetendo ogni giorno: «Eccomi, manda
me...» con rinnovato slancio e amore
a Gesù. Il momento più commovente
è stato “la rinnovazione dei voti”:
suor Costanza in ginocchio davanti
alla sua Madre Generale alla presenza anche due testimoni: suor Liliana
Malacas e suor Consuelo Villanueva
ha pronunciato la formula del giuramento, secondo le costituzioni delle
Sorelle Misericordiose.
Subito dopo il celebrante ha benedetto l’anello – recante il simbolo di
Gesù Crocifisso – mentre la Madre
Generale lo ha consegnato alla professa. Durante l’offertorio sono stati
portati all’altare alcuni doni simbolici e al momento dello scambio di
pace suor Costanza ha abbracciato
e ringraziato i suoi genitori e le sue
consorelle.
Alla fine della Liturgia dopo le fotoricordo le Suore hanno offerto a tut-
La professione perpetua di suor Constansia Charles
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Alla fine della cerimonia religiosa una foto ricordo
ti i presenti una gustosa cena presso
il salone della Scuola “Missione Santina Collani” a Dodoma.
Tutti insieme nella gioia e nella certezza che: “Grandi cose ha compiuto
in me l’Onnipotente” magnifichiamo
il Signore per le grandi cose che Egli
compie con tenerezza di Padre.
Il Signore ci ha scelte per ricercare
sempre il bene, mediante una intensa esperienza del suo amore misericordioso e poterlo poi diffondere a
vantaggio dell’umanità:
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«Andate in tutto il mondo
e proclamate il Vangelo
a ogni creatura»
(Mc 16,15).
Le “Sorelle Misericordiose” tanzaniane, italiane e filippine formulano le più vive congratulazione alla cara suor M. Constansia Charles
con i più fervidi auguri di santità
operosa, sulla scia dei Fondatori Padre Achille Fosco e Madre Francesca
Semporini.
NELL’ETERNO
GAUDIO
Il 4 settembre 2014 a Brindisi Montagna (PZ), il Signore ha chiamato a
se la signora Teresa Scarano, sorella
di suor Maddalena, all’età di 86 anni
ha risposto: «Eccomi! Si compia in
me la tua volontà» la sua scomparsa
ha rattristato gli animi di tutti i suoi
cari, ma l’hanno accompagnata con
sante messe e preghiere di suffragio,
affinché Gesù l’accompagnasse nel regno dei beati e la ricompensasse per
tutto il lavoro ed i sacrifici, compresa
la malattia accettata con serenità. Le
Sorelle Misericordiose porgono le più
sentite condoglianze a suor Maddalena
e a tutti i familiari, mentre pregano il
buon Dio che doni alla cara estinta il
meritato riposo.
Tutte le Sorelle Misericordiose
in particolare le suore di Santhià,
porgono alla famiglia Neato le
più sentite condoglianze unite
alla fervida preghiera per la dipartita da questo mondo per la
vita eterna del signor Francesco
Neato.
Nato a Borgo d’Ale (VC) l’1
giugno 1940 e deceduto il 14
aprile 2014.
Resta presente nella memoria
e all’affetto dei suoi cari.
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Adozioni a distanza
Adottare significa far
posto nella nostra vita a
qualcuno meno fortunato di noi, aiutandolo nelle
sue necessità quotidiane
quali il cibo, il vestire, la
scuola, ecc… Le offerte
non vengono, per ovvi motivi, devolute direttamente agli interessati, ma alle
opere che se ne occupano
e forniscono agli adottati
quello di cui necessitano.
In concreto i soldi diventano refezioni, vestiti, libri
scolastici, paghe per gli
educatori locali, ecc…
In ogni caso tutto avviene sotto la sorveglianza
delle missioni delle Sorelle
Misericordiose.
Modo di pagamento:
Il contributo annuale per le adozioni è di €e 310, e può
essere versato in più rate. Per questi versamenti si può
usare il C.C. POSTALE n° 13552856 intestato a:
Superiora generale Suore Misericordiose
***
Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno inviato
offerte per le nostre missioni.
Il Signore ricompensi la vostra generosità.
A tutti buon natale e felice anno NUovo
Le suore missionarie
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A Sale Marasino (Brescia),
una delle più suggestive località del lago d’Iseo, sorge:
l’oasi
“Madre francesca”
posto ideale per un recupero spirituale e fisico. Nella Casa
si ospitano gruppi familiari, anziani autosufficienti d’ambo i
sessi; gruppi organizzati per ritiri spirituali, convegni di studio e di preghiera ecc.
Per prenotazioni e informazioni
telefona a 030 986480
Roma
Casa Accoglienza
“Padre
ACHILLE FOSCO”
Centro di Accoglienza
e Spiritualità
Sorelle Misericordiose
Piazza Castrolibero, 6 - Zona Morena 00118
Tel. e Fax 06
79341923
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“Casa di accoglienza Padre Achille”
per bambini orfani e abbandonati.
È stata inaugurata nelle Filippine
la “Casa di accoglienza”.
Chi desidera contribuire al mantenimento dei bambini
può fare un’adozione a distanza
o inviare offerte servendosi del C.C. postale
nº 13552856 intestato a:
Superiora Generale suore Misericordiose
85028 Rionero in Vulture (Potenza)
Grazie di cuore
il Signore benedice chi dona con gioia
Mater Misericordiae
Piazza Capitano Plastino, 4 - 85028 Rionero in Vulture (Pz)
In caso di mancato recapito: PP.TT. di Rionero per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare il diritto dovuto.
Specificare il motivo del rinvio.
TRASFERITO
DECEDUTO
SCONOSCIUTO
INSUFFICIENTE
RESPINTO
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bollettino Dicembre 2014 - Congregazione Sorelle Misericordiose