EVO
161-2-G
201-2.5-G
302-4-G
Manuale d’Installazione e Manutenzione
per applicazione su tetto piano
v.2.1
SOLARI
Manuale d’Installazione e Manutenzione EVO - tetto piano, v.2.1
SOLARI
Manuale d’Installazione e Manutenzione EVO - tetto piano, v.2.1
Indice
1.
2.
3.
4.
5.
Introduzione
Principio di Funzionamento
Dimensioni
Orientamento
Montaggio del sistema
5.1. Montaggio della struttura
5.2. Installazione del collettore
5.3. Ancoraggio della struttura
5.4. Posizionamento del boiler
5.5. Collegamento del circuito primario
5.6. Collegamento all’impianto idrico domestico
5.7. Riempimento del circuito primario
5.8. Collegamento della resistenza elettrica
6. Manutenzione
6.1. Sostituzione dell’anodo di magnesio
6.2. Interventi sul circuito solare
7.
Specifiche Tecniche
Pag.
3
3
4
4
5
5
9
10
10
11
12
14
15
16
16
16
17
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ATTENZIONE
Prima dell’installazione
Il collettore solare NON DEVE ESSERE LASCIATO ALL’APERTO
PRIMA DELL’INSTALLAZIONE, al fine di evitare l’ingresso di
acqua e la formazione di condensa al suo interno.
CONDIZIONI PER LA VALIDITA’ DELLA GARANZIA
Quanto di seguito riportato è determinante per la validità della garanzia.
1.
L’installazione deve:
a.
essere eseguita da un installatore qualificato;
b. prevedere, dove necessario, un riduttore di pressione per l’acqua in ingresso;
c.
prevedere gli opportuni dispositivi contro le sovrapressioni;
d. prevedere un adeguato fissaggio al suolo della struttura.
2.
Deve essere eseguita la pulizia interna e l’ispezione dell’anodo ogni 12 mesi. A tal proposito
si informa che il sistema è dotato, di serie di un anodo ø20×300 (versione 161-2-G) ø25×450
(versione 201-2.5-G e 302-4-G) con filetto M8 montato su flangia.
RACCOMANDAZIONI
1.
Durante le fasi di montaggio, manutenzione e smontaggio del sistema, porre attenzione
alle temperature dei componenti, ponendo in essere ogni attenzione utile a scongiurare il pericolo
che liquidi o componenti calde possano procurare ustioni;
2.
Prima della messa in funzione è opportuno verificare il serraggio delle viti della flangia.
PER LA VOSTRA SICUREZZA
3.
In ogni caso, ai fini della sicurezza: la valvola di sicurezza NON DEVE MAI essere rimossa
né intercettata (in caso di necessità non determinato dalla foratura del boiler occorre provvedere
alla sua sostituzione).
2
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1. Introduzione
Congratulazioni per aver acquistato il sistema solare termico EVO!
La gamma a circolazione naturale EVO è nata per soddisfare le esigenze congiunte di economicità
e funzionalità. Il sistema funziona tramite un circuito che permette al liquido termovettore
caldo, proveniente dalla piastra assorbente, di raggiungere la parte mediana del serbatoio,
rendendo possibile un più rapido riscaldamento dell’acqua presente nella parte superiore del
boiler e una migliore stratificazione del calore.
EVO è fornito in un kit comprendente tutto il materiale necessario per l’assemblaggio, le
connessioni idrauliche ed il liquido antigelo.
2. Principio di Funzionamento
La circolazione naturale si basa sulla dilazione dei liquidi sotto l’azione del calore e, pertanto,
non necessita di pompe o di sistemi elettronici di controllo. Il serbatoio è posizionato al di
sopra della piastra assorbente ed è costituito da un accumulo centrale di acqua sanitaria,
circondato da un’intercapedine nella quale scorre il fluido termovettore che viene riscaldato
dal pannello. Il tutto è circondato da uno strato di poliuretano che consente un isolamento
termico ottimale, riducendo le perdite di calore durante la notte.
Il circuito primario del sistema (Fig.2) è costituito dal collettore solare, dall’intercapedine
all’interno del serbatoio e dalle tubazioni di collegamento. La superficie captante trasmette
il calore al fluido termovettore che, riscaldandosi, aumenta di volume e, diminuendo il
suo peso specifico, sale lungo la piastra e tramite le tubazioni di collegamento raggiunge
l’intercapedine del serbatoio dove cederà il calore all’acqua sanitaria contenuta nel boiler
attraverso la superficie di contatto. Il fluido termovettore raffrendandosi, aumenta il suo peso
specifico e quindi ridiscende nella parte inferiore della piastra assorbente per iniziare così un
nuovo ciclo. Il processo dura fin quando la piastra è riscaldata dal sole.
Fig. 2 - Circuito primario
intercapedine
con fluido termovettore
acqua sanitaria
isolante in poliuretano
fluido caldo
dal pannello al serbatoio
fluido di ritorno
dal serbatoio al pannello
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3. Dimensioni
Nella tabella di Fig. 3.1 sono indicate le dimensioni espresse in centimetri del sistema EVO,
per le tre versioni 161-2-G (2 mq, 160 litri), 201-2.5-G (2,5 mq, 200 litri) e 302-4-G (doppio
collettore 2 mq, 300 litri).
Fig. 3 - Ingombri del sistema
A
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A
B
C
H
Dimensioni su tetto piano [in cm]
161-2-G
201-2.5-G
302-4-G
130
130
180
220
225
225
100
125
215
185
190
190
H
30°
B
C
4. Orientamento
Il pannello solare va orientato, per quanto possibile, in direzione Sud. Si consiglia di utilizzare
una bussola per l’orientamento del sistema oppure, in sua assenza, orientare il sistema in
modo tale che, alle ore 12:00 dell’orario solare (ore 13:00 dell’orario legale), il sole sia di fronte
al pannello, di modo che l’ombra proiettata dalle parti verticali della struttura sia in linea con la
struttura stessa, come indicato in Fig. 4a. Risulta opportuno segnalare che piccoli scostamenti
(fino a 15-20°) dalla direzione Sud, non comportano apprezzabili differenze nel rendimento
del sistema solare (Fig. 4b).
Fig. 4 - Orientamento del sistema
SUD
a)
b)
c)
15°
NORD
15°
SUD
SUD
Occorre, per quanto possibile, evitare situazioni di parziale ombreggiamento
della superficie captante (Fig. 4c). Ombreggiature parziali di piccoli oggetti quali
antenne, fili, sostegni etc., sono ininfluenti, mentre l’ombra di un camino potrebbe
risultare penalizzante. A tal fine, giova ricordare che in inverno l’ombra raggiunge
una lunghezza pari a 2 volte l’altezza dell’ostacolo.
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5. Montaggio del Sistema
5.1. Montaggio della struttura
In Fig. 5.0 sono rappresentati gli elementi che compongono la struttura per tetto piano fornita
a corredo del sistema EVO, mentre, in Fig. 5.1, viene rappresentato il loro corretto assemblaggio
che va a formare la struttura per tetto piano completa, a meno degli elementi angolari E (o del
secondo elemento F, nel caso di doppio collettore), che verranno fissati dopo aver montato il
pannello.
Fig. 5.0 - Elementi struttura per tetto piano
longherone B (×2)
montante A (×2)
angolare superiore E (×2)
tirante C (×2)
elemento D (×2)
profilato F (×2)
(solo per collettore doppio)
Fig. 5.1 - Struttura per tetto piano
Le 4 viti corte (M8x10)
serviranno
per
il
fissaggio del collettore
alla struttura.
D
B
A
C
F
(per la versione doppio collettore)
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Di seguito viene descritta la procedura di montaggio della struttura per tetto piano, in questa
fase si consiglia di non effettuare da subito il serraggio completo delle viti per favorire una più
agevole connessione tra gli elementi.
Il montaggio del sistema EVO inizia con l’assemblaggio dei due triangoli di supporto della
struttura. Ovvero, si assemblano i montanti verticali A ai longheroni B e, successivamente, si
montano i tiranti C a questi due (vedi Fig. 5.2)
Fig. 5.2 - Montaggio struttura per tetto piano - triangoli
B
A
B
A
C
C
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Fatto ciò occorre piegare le estremità inferiori dei due montanti A e dei due longheroni B
dapprima fissati nelle strutture a triangolo, in modo che le stesse fungano da piede di
ancoraggio (Fig. 5.3).
Fig. 5.3 - Piegatura estremità
A
B
Tutte le viti e i dadi sono delle stesse dimensioni e possono essere usati in modo
indifferente
Successivamente, si fissano i due elementi D per mezzo del foro centrale, con i dorsi dei due
elementi a contatto tra loro, come mostrato in Fig. 5.4.
Fig. 5.4 - Montaggio elementi D a crociera
D
D
Una volta montata la crociera con i due elementi D, la si apre e la si fissa sul retro dei due
supporti triangolari assemblati nella prima fase, come illustrato in Fig. 5.5, assicurandosi di
disporre i montanti verticali A con le ali rivolte all’interno.
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Fig. 5.5 - Fissaggio della crociera sul retro
crociera
Nel caso della versione EVO a doppio collettore 302-4-G, occorrerà montare il profilato F, di
supporto ai collettori, sulla parte inferiore dei longheroni B (vedi Fig.5.6).
Fig. 5.6 - Fissaggio del profilato F inferiore
B
B
F
(versione 302-4-G)
Assemblata la struttura come in Fig. 5.1, è opportuno serrare definitivamente le viti che
fissano l’uno all’altro gli elementi della struttura.
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5.2. Installazione del collettore
Il fissaggio del collettore alla struttura deve avvenire usando le 4 viti corte M8 x10
I collettori solari EVO sono progettati per raggiungere ed operare ad elevate
temperature, per questo motivo è consigliabile ombreggiare il pannello durante
tutte le operazioni di montaggio del sistema.
Dopo aver montato la struttura e serrato tutta la bulloneria, con riferimento alla Fig. 5.6, si
installa il collettore (o i collettori) posandolo sugli angolari di supporto inferiori (nel caso
di sistema a doppio collettore, sul profilato F, vedi Fig. 5.9), avendo cura di rivolgere in
basso i fori di areazione presenti sul profilo del collettore, rispettando l’indicazione posta
lateralmente che indica il lato inferiore (“This side down”).
Come evidenziato in Fig.5.7, il fissaggio del collettore alla struttura avviene tramite i cursori
inseriti nel profilo del collettore, utilizzando le viti filettate in dotazione.
Fig. 5.7 - Fissaggio del collettore
collettore
collettore
cursore
Si fissa poi il collettore sulla parte superiore
della struttura, sfruttando le apposite asole
sui longheroni B e i due angolari superiori E,
in modo analogo a quanto fatto per la parte
inferiore (vedi Fig. 5.8).
angolare
Fig. 5.8 - angolare superiore E
angolare
cursore
Nel caso di versione a doppio collettore, si
fissa il profilato superiore F in modo analogo
a quanto fatto per quello inferiore.
Si procede poi a livellare il collettore.
collettore
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Fig. 5.9 - Fissaggio dei collettori al profilato F inferiore
collettore A
collettore B
(versione 302-4-G)
5.3. Ancoraggio della struttura
Una volta orientata la struttura come descritto nel Par. 4. Orientamento, si provvede a livellare
i collettori e ad ancorare il sistema EVO alla superficie di appoggio per evitare eventuali danni
dovuti ad eccezionali raffiche di vento. A questo scopo, sfruttare i fori situati alle estremità
inferiori dei due elementi A e B, piegate in precedenza (Fig. 5.3), utilizzando le viti e i tasselli
in dotazione o altro idoneo sistema di fissaggio.
5.4. Posizionamento del boiler
Una volta ancorata la struttura, si verifica il corretto montaggio degli elementi ed il serraggio
di tutte le viti.
Dopodiché, si adagia il boiler sulle culle di supporto, avendo cura di centrarlo rispetto alla
struttura e di rivolgere sul retro l’attacco mediano da ¾“, relativo al circuito primario (o solare),
come illustrato in Fig. 5.10.
Fig. 5.10 - Retro del boiler
½“
½“
ingresso primario
(Exchanger Inlet)
¾“
uscita sanitario
(Hot Water Outlet)
½“
¾“
ingresso sanitario
(Cold Water Inlet)
retro
10
½“
uscita primario
(Exchanger Outlet)
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5.5. Collegamento del circuito primario (o solare)
Si eseguono i collegamenti idraulici relativi al circuito primario tra il collettore solare ed il
serbatoio, procedendo come di seguito indicato.
Per la versione a doppio collettore, si rimanda alla NOTA a pagina successiva.
I collegamenti idraulici sul collettore devono essere sempre eseguiti con l’ausilio
di due utensili, per evitare azioni di torsione che possano dannegiare l’assorbitore.
Con riferimento alla Fig. 5.11:
0. si inseriscono gli inserti in ottone negli attacchi del collettore;
1. si fissano al collettore due raccordi a gomito, uno in alto a destra, guardando di fronte, ed
uno in basso a sinistra;
2. si fissano al collettore due tappi, uno in alto a sinistra e l’altro in basso a destra;
3. si fissa il raccordo a gomito all’attacco mediano del boiler, dove vi è scritto “Exchanger Inlet”;
4. utilizzare il tubo corrugato corto in acciaio inox per eseguire il collegamento dall’uscita del
collettore (in alto, sul lato destro) all’ingresso dello scambiatore (raccordo mediano);
5. si fissa il raccordo dritto all’attacco inferiore del boiler dove vi è scritto “Exchanger Outlet”;
6. utilizzare il tubo corrugato lungo in acciaio inox per eseguire il collegamento dall’ingresso
del collettore (in basso, lato sinistro) all’uscita dello scambiatore (raccordo in basso al centro);
Fig. 5.11 - Raccorderia e collegamenti
fronte
retro
USCITA
COLLETTORE
INGRESSO
SCAMBIATORE
USCITA
SCAMBIATORE
INGRESSO
COLLETTORE
A
f
d
c
e
B
e
retro
d
g
A - Ingresso scambiatore
B - Uscita scambiatore
c - raccordo a gomito
d - raccordo M-F
e - rondella in permanite
f - tubo flessibile corto inox
g - tubo flessibile lungo inox
I tubi in acciaio INOX sono flessibili
ed estensibili, in caso di necessità,
provvedere a stirarli. NON ESEGUIRE
QUESTA OPERAZIONE QUANDO SONO
COLLEGATI AL SISTEMA SOLARE.
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Si raccomanda di eseguire con particolare cura (tramite l’utilizzo del materiale
fornito) la coibentazione di tutte le connessioni che costituiscono il circuito
primario (o solare), al fine di eliminare inutili perdite di calore.
Si raccomanda di utilizzare esclusivamente Canapa per eseguire le connessioni tra
il boiler e gli elementi di raccordo da ¾“ indicati in Fig. 5.11 con la lettera c e d.
Si raccomanda di utilizzare le guarnizioni in permanite per eseguire i collegamenti
dei tubi flessibili in acciaio inox, stringendo correttamente i raccordi. Non
utilizzare mai Teflon o Canapa per questo tipo di collegamenti.
NOTA PER SISTEMI A DOPPIO COLLETTORE: Nella versione a doppio collettore, dopo
aver inserito gli inserti negli attacchi dei collettori, occorre collegare i collettori tramite
i raccordi a compressione “a T”, applicando poi i tappi in dotazione agli estremi, come
illustrato in Fig. 5.12.
I collegamenti idraulici sul collettore devono essere sempre eseguiti con
l’ausilio di due utensili, per evitare azioni di torsione che possano dannegiare
l’assorbitore.
Successivamente si eseguono le connessioni con il boiler, in maniera analoga a quanto
descritto per le versioni a singolo collettore (vedi pagina precedente), l’uscita dei
collettori verrà collegata all’ingresso dello scambiatore (raccordo mediano), e l’ingresso
dei collettori all’uscita dello scambiatore (raccordo in basso al centro).
Fig. 5.12 - Raccorderia per sistema a doppio collettore
USCITA
COLLETTORI
INGRESSO
COLLETTORI
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5.6. Collegamento all’impianto idrico domestico
Il collegamento idraulico con l’impianto domestico dovrà avvenire utilizzando i raccordi da
½“ posti sulla parte inferiore del serbatoio, rispettando le indicazioni contenute in Fig. 5.16. Si
potrà utilizzare indifferentemente Canapa o Teflon.
Si specifica che l’attacco per l’acqua fredda (“Cold Water Input”) è posto sullo stesso lato in cui
si trova la flangia contenente la resistenza elettrica.
Per il collegamento del boiler è opportuno utilizzare tubazioni resistenti a temperature
superiori a 100 °C.
Fig. 5.13 - Schema di collegamento del boiler alla rete idrica
Valvola di intercettazione
HOT
CALDO
COLD
FREDDO
Valvola di non ritorno
COLD
HOT
Miscelatore termostatico
MIX
Valvola di sicurezza
Utenza
A
B
Valvola motorizzata a 3 vie
AB
Acqua di rete
Vaso di espansione
Utenze
L’acqua troppo calda può provocare scottature, per questo motivo CMG Solari
consiglia, in tutti i sistemi solari, il montaggio di un miscelatore termostatico
sull’uscita dell’acqua calda sanitaria, impostato ad una temperatura massima di
48+5°C.
Se si usano tubi in rame per il collegamento al circuito domestico, questi devono
essere collegati al serbatoio con interposizione di un giunto dielettrico (non
fornito), in modo da evitare la circolazione di correnti galvaniche.
All’ingresso dell’acqua fredda del boiler occorre installare una valvola di sicurezza
e non ritorno preceduta da una valvola di intercettazione, il tutto sarà collegato al
boiler per mezzo dell’apposito raccordo dritto a bocchettone.
Effettuati tutti i collegamenti e le opportune verifiche di tenuta, è possibile provvedere al
riempimento del boiler con acqua sanitaria (vedi paragrafo successivo).
Predisporre un’adeguata coibentazione delle tubazioni al fine di evitare il rischio di
gelo. In climi particolarmente rigidi, predisporre opportuni accessori (ad esempio,
cavi scaldanti) per evitare che l’acqua nelle tubazioni possa gelare.
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5.7. Riempimento del ciruito primario (o solare)
Solo dopo aver riempito il boiler è possibile eseguire il riempimento del circuito solare che
avverrà utilizzando gli attacchi da ½“ presenti sulla parte superiore del bollitore.
NOTA: La miscela utilizzata per il riempimento del circuito solare deve garantire la
necessaria protezione antigelo. Occorre pertanto fare riferimento alla seguente tabella:
5
Temperatura
di congelamento [°C]
-5,2
Contenuto di glicole [%]
10
15
20
25
30
35
40
45
50
-7,5
-26
-32
-40
-57
-10
-13
-16
-20
Si consiglia di utilizzare un contenitore pulito per miscelare il glicole propilenico atossico
con l’acqua, prima di versarlo nel circuito.
Si procede versando la miscela di acqua e glicole in uno degli attacchi da ½” presente nella
parte superiore del bollitore, utilizzando l’altro come sfogo d’aria. Il riempimento del circuito
deve poi essere completato con semplice acqua, fin quando il liquido fuoriesce da uno o da
entrambi gli attacchi.
Effettuato il riempimento, si provvede a chiudere il circuito solare montando la valvola di
sicurezza ed il tappo in dotazione, come illustrato in Fig. 5.14.
NOTA: Eventuali piccole perdite attraverso la valvola di sicurezza sono possibili nei primi
periodi di utilizzo a seguito del processo di autobilanciamento del circuito primario.
Fig. 5.14 - Valvola di sicurezza e tappo su raccordi superiori
½“
valvola
di sicurezza
½“
tappo
Prima di completare l’installazione assicurarsi della corretta installazione,
verificando che tutte le viti siano serrate e che non vi siano perdite di liquido.
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5.7. Collegamento della resistenza elettrica (opzionale)
Fig. 5.15 - Termostato
Il collegamento elettrico viene eseguito aprendo
la botola laterale ed infilando un cavo nel foro
passacavo presente sul coperchio.
Fatto ciò è possibile eseguire il collegamento
elettrico al termostato di cui, in Fig. 5.15, è riportato
lo schema.
Si precisa che:
• il termostato interviene chiudendo ed aprendo i
poli 3 ed 1;
• i poli 2 e 4 sono collegati internamente al
termostato;
• i poli 2 e 3 sono collegati di fabbrica alla resistenza.
Per tali motivi il neutro deve essere collegato al polo 4 mentre la fase deve essere collegata
al polo 1.
Il conduttore di protezione (terra) può essere collegato all’apposita vite di connessione
oppure ad uno dei bulloni di serraggio della flangia.
Eseguiti i collegamenti è possibile chiudere la botola e serrare il ferma cavo.
A seconda della versione, il boiler può essere dotato di flangia con resistenza
elettrica integrata oppure di flangia con 2 predisposizioni. In quest’ultimo caso, i
tappi montati possono essere guarniti mediante fluido collante. In caso di difficoltà,
lo smontaggio dei tappi deve avvenire riscaldando la giunzione fino a circa 150°C,
provvedendo preliminarmente a svuotare il boiler sanitario.
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6. Manutenzione
6.1 Sostituzione dell’anodo di magnesio
OGNI ANNO OCCORRE VERIFICARE LO STATO DI USURA DELL’ANODO sacrificale di magnesio
inserito all’interno del bollitore ed, eventualmente, provvedere alla sua sostituzione.
Va fatto presente che la sostituzione dell’anodo è un’operazione di routine necessaria
per qualsiasi tipo di boiler, utile a preservarlo dall’ossidazione e dalle correnti galvaniche.
L’operazione di sostituzione è molto semplice ed è di seguito schematizzata:
1. Se il pannello è collegato elettricamente, la prima operazione da compiere è quella di
disinserire l’interruttore di alimentazione elettrica, che deve essere di tipo bipolare;
2. Ombreggiare il pannello, chiudere la valvola di alimentazione dell’acqua fredda e
svuotare il serbatoio dal contenuto di acqua, svitare la valvola di non ritorno e svuotare
completamente il serbatoio;
Per evitare il rischio scottature immettere acqua fredda sanitaria fino a raffreddare
il sistema.
3. Togliere il coperchio posto sul lato destro del boiler, svitando le viti di fissaggio;
4. Se il sistema è collegato elettricamente, bisogna scollegare i cavi di alimentazione della
resistenza elettrica e/o del sistema di protezione attivo (anodo elettronico);
5. Prima di svitare i dadi di fissaggio della flangia, è opportuno lubrificarli per evitarne il
danneggiamento;
6. Svitati i dadi, si estrae la flangia, e si provvede alla sostituzione dell’anodo di magnesio
corroso; si approfitta inoltre di questa occasione per effettuare la pulizia del serbatoio
dalle incrostazioni di calcare che nel tempo si depositano sul fondo.
7. Fatto ciò, è possibile rimontare la flangia ed il coperchio per rimettere nuovamente il
sistema in esercizio, provvedendo a ricollegare la resistenza elettrica e/o dell’anodo
elettronico (se presenti).
6.2 Interventi sul circuito solare
Rabbocco del circuito. Da eseguire in caso di sospetto malfunzionamento del sistema, la
mattina presto prima che il circuito si scaldi eccessivamente. Va eseguito smontando con
cautela la valvola di sicurezza (in modo da consentire lo sfogo di eventuali pressioni interne),
e raboccando il liquido fino a al completo riempimento del circuito.
Rinnovo della miscela. Da effettuare quando la miscela, dopo anni, si inacidisce, ovvero quando
raggiunge un livello di pH superiore a 6,6. In condizioni acide, il fluido solare diviene corrosivo
e deve per questo essere sostituito.
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7. Specifiche Tecniche
kit EVO - Specifiche Tecniche
Versione
Numero piastre
161-2-G
201-2.5-G
302-4-G
1
1
2
2
2
2,5
4
2
1,83
2,34
3,66
Superficie Collettore [m ]
Superficie Apertura [m ]
Pressione di esercizio [bar]
6
Pressione Max. operativa [bar]
10
Pressione di collaudo [bar]
15
Capacità Complessiva Nominale [litri]
160
200
300
Peso indicativo a Vuoto [kg]
95
120
200
Garanzia
Tutti i sistemi EVO sono coperti da una garanzia valida fino a 5 anni (vedi Documento di Garanzia).
NOTE:
17
CMG Solari s.r.l.
contrada Vore, Zona Industriale - 73040 Melissano (LE) - Italy
www.cmgsolari.it
[email protected]
(+39) 0833 58 14 28
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