Globalizzazione
Definizione
• Per "globalizzazione" si intende
l'interdipendenza economica di tutti i paesi
della terra.
• È il fenomeno più significativo della nostra
epoca in quanto investe non solo la sfera
economica, ma anche quella politica,
culturale, sociale, dei consumi.
L'attuale livello di globalizzazione
dell'economia è dovuto a:
1) sviluppo dei trasporti e delle
comunicazioni
● tecnologie
● mass-media
L'attuale livello di globalizzazione
dell'economia è dovuto a:
2) diffusione delle multinazionali
L'attuale livello di globalizzazione
dell'economia è dovuto a:
3) liberalizzazione dei commerci
internazionali e degli investimenti
finanziariari
●e-commerce
● new-economy
IL VILLAGGIO GLOBALE
IL MERCATO GLOBALE
Problemi della globalizzazione
• Omologazione di consumi e stili di vita
- il modello occidentale/americano è
quello imperante
- ovunque si trovano le stesse aziende
(logo)
- ovunque si trovano gli stessi centri
commerciali
New York, Times square
New York, Times Square
E qui…?
New York,
Times Square
E qui…?
New York,
Times Square
E qui…?
…Kuala Lumpur
(Malaysia)
Bukit Bintang
shopping district
…Parigi
Galeries Lafayette
…Kuala Lumpur
(Malaysia)
Shopping Center
…Berlino
Galeries Lafayette
Grugliasco
Firenze
Sidney, Australia
Hong Kong
MacDonalds Singapore
Grugliasco
Boutique Missoni a Macao
Problemi della globalizzazione
• La globalizzazione del gusto
alcuni prodotti alimentari si stanno
diffondendo a ogni latitudine: pizza, kebab,
cappuccino, hamburger, sushi…
- motivi: - le megalopoli e i fast food
- il turismo
- il cinema americano
Problemi della globalizzazione
• La globalizzazione del gusto
l’esempio della
…un impero senza confini
Giappone
Russia
Cina
Capo Verde
Problemi della globalizzazione
• La globalizzazione del gusto
l’esempio della
…un prodotto USA che influenza gusti e…
mentalità in tutto il mondo
• Secondo alcuni il vestito rosso di
Babbo Natale sarebbe opera della
Coca-Cola, originariamente infatti il
vestito di Babbo Natale era verde.
Sarebbe divenuto rosso solo dopo che,
negli anni '30, la Coca-Cola lo usò per la
sua pubblicità natalizia, e lo vestì in bianco
e rosso, come appunto la scritta della sua
famosa bibita,ma la storia è stata smentita
• Fu la necessità di trovare, nel 1931, un
veicolo pubblicitario per il lancio della Coca
Cola ai fanciulli ed agli adolescenti, che
spinse la Compagnia della famosa bevanda
americana a vestire Santa Claus di rosso e di
bianco, con la tonalità dei due colori
rigorosamente identica a quelli della bibita che
dovevano ricordare.
• Bisognava concepire una campagna
pubblicitaria in grado di rivolgersi ai
bambini senza mai metterli al centro della
scena. Il compito fu affidato a Haddon
Sundblom. L’ espediente utilizzato fu
quello di arruolare un messaggero, un
intermediario tra infanzia e mondo degli
adulti che fosse in grado di catalizzare
l’immaginazione dei bambini. La scelta
cadde appunto su Santa Claus.
• Sundblom ebbe come primo parametro il
Santa Claus disegnato da Thomas Nast
per Harper’s Weekly nel 1862: un
portadoni con pancione e barba bianca
che cominciava a distanziarsi dalle
versioni esotiche con cui era stato
rappresentato fino a quel momento.
Illustrazione tratta da A Visit from
Saint Nicholas, testo illustrato da
Thomas Nast nel 1869
• Il colpo di genio di Sundblom consistette
nel far convivere l’aura di soprannaturalità
che circondava Babbo Natale con
l’estetica dell’ uomo comune. Basta elfi,
creature dei boschi, personaggi
provenienti da immaginari e culture
lontane: il nuovo Babbo Natale avrebbe
dovuto essere partorito dal cuore magico
dell’America del XX secolo.
• La data della rivista
Liberty è 22 dicembre
1931. Il 'Babbo
Natale' targato CocaCola, disegnato
da Haddon
Sundblom, irrompe
sulla scena pubblica
statunitense.
• Sundblom utilizzò come modello l’ uomo della porta
accanto, vale a dire il suo vicino di casa Lou Patience,
un commesso viaggiatore che l’American way of life
aveva fornito di una corporatura robusta, un volto allegro
entro i limiti del sospetto, una fiducia nel presente e una
vitalità che debordava da tutti i pori della sua persona. A
Lou Pantience Sundblom allungò la barba e arroventò le
guance, aumentò di qualche misura il girovita, sostituì gli
abiti borghesi con la celebre casacca rossa e bianca, e
così i cartelloni pubblicitari si riempirono di figure al limite
dell’iperrealismo: fragorosamente comuni eppure in
qualche modo provenienti da un altro pianeta.
• La diffusione della Coca-Cola sui mercati
locali si è tinta spesso di sfumature
politiche, quasi che bere una Coke avesse
lo stesso significato di sventolare una
bandiera a stelle e strisce. Attualmente
non sembrano esserci più ostacoli di
questo genere…
• Tuttavia nel mondo arabo circola la…
• Oggi Mecca Cola è distribuita in 60 paesi. È venduta
particolarmente in Medio Oriente, in Europa, in Asia, e in
Africa, e in modeste quantità anche in America e
Oceania. Anche se il prodotto è stato creato in Francia,
la sede dell'azienda si trova a Dubai negli Emirati Arabi
Uniti dall'ottobre 2003. Caratteristica di questo prodotto è
che non si trova nelle catene dalla grande distribuzione,
ma solo nei piccoli negozi specializzati dei quartieri a
forte immigrazione delle città europee. In Francia, paese
a forte immigraznione magrebina, nel 2003 sono stati
venduti 20 milioni di litri della « Mecca ».
Ancora sulle multinazionali
• Qualche esempio, guardando negli scaffali
di casa nostra…
Ferrero
• Multinazionale italiana che si colloca al 4° posto
fra le imprese di dolciumi a base di cacao, dopo
Nestlé, Mars e Altria. Fattura circa 4,4 miliardi di
euro e impiega 16.000 persone. Possiede 16
stabilimenti di cui 10 in Europa. Gli altri sono in
Argentina, Australia, Brasile, Ecuador, Portorico,
Stati Uniti.
La proprietà del gruppo è della famiglia Ferrero,
che opera attraverso la finanziaria Ferrero
International SA che ha sede in Lussemburgo.
Ferrero
Nestlé
• L'attività del gruppo Nestlé si sviluppa in
508 unità produttive presenti in 85 nazioni.
• La Nestlé è presente in
Europa-Americhe-Asia-Oceania-Africa
Nestlé
Nestlé
Procter & Gamble
• Nata nel 1837, è oggi una multinazionale
leader nel settore della ricerca, della
produzione e della commercializzazione di
beni di largo consumo, detergenti,
cosmetici, fragranze e prodotti
farmaceutici. Opera in oltre 180 Paesi e
dispone di 100 stabilimenti di produzione,
18 centri di ricerca e oltre 98.000
dipendenti in tutto il mondo
Procter & Gamble
• Procter & Gamble fu fondata negli Stati
Uniti nel 1837 da un produttore di candele
e da un produttore di sapone. Nel 1862
P&G si distinse nel ruolo di fornitore
dell'Union Army durante la guerra civile.
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Globalizzazione - Io Studio al Fermi