LA RINASCENZA FEDERICIANA
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Il regno di Federico II è stato caratterizzato da una grande fioritura artistica
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La maggior parte degli studiosi ritiene che non si possa parlare di un'arte federiciana autonoma, ma
piuttosto di una declinazione dell'arte gotica del XIII secolo, in particolare francese: il classicismo delle
sculture create in epoca federiciana (ad esempio il presunto ritratto di Federico II a Barletta) sarebbe
in relazione non con l'arte antica largamente reperibile nel meridione d'Italia bensì con una tendenza
classicista riscontrabile, in quegli anni, ad esempio a Reims (gruppo statuario della Visitazione)
Busto di imperatore (Federico II?), calcare, circa 1250
L'iconografia romana: indossa la toga fissata alla spalla con una fibula e sulla testa ha una corona
di lauro.
Il volto molto espressivo, il busto impostato secondo una torsione fortemente dinamica, le pieghe
del panneggio, dai bordi taglienti, hanno un carattere lineare: questi elementi lo fanno considerare
un'opera di gusto gotico, derivata da moduli stilistici francesi
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La politica di promozione delle arti da parte dell'imperatore è stata piuttosto intensa, con lo sviluppo
della scultura e della miniatura, con l'illustrazione di opere che testimoniano gli interessi scientifici del
sovrano:
◦ il Liber astrologiae (ms. lat. 7330 - Bibliothèque Nationale, Parigi)
◦ il Liber de locis stellarum (ms. lat. 1036 - Bibliothèque de l'Arsenal, Parigi)
◦ i Varia Medica a Vienna e a Firenze: la Medicina antiqua (Cod. 93 Vienna) è una raccolta di testi
medici della tarda-antichità, in particolare l'Herbarium dello Pseudo-Apuleio, accompagnata da
centinaia di miniature che rappresentano piante, animali e scene di malattia e di cura. Anche le
illustrazioni si ispirano a un prototipo tardo-antico (IV-V secolo) e sono state eseguite da più
miniatori, con lo stile vivace tipico degli atéliers svevi
◦ perduto è, invece, l'originale del famoso trattato sulla falconeria, il De arte venandi cum avibus
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Nel 1231 Federico fa coniare gli Augustales, monete d'oro del peso di gr. 5,25 e di una purezza pari
ad altri importanti conii, come il dinar arabo e il vecchio solidus di Costantino. Sul dritto appare
l'immagine non realistica ma idealizzata di Federico abbigliato come Augusto, con la scritta
IMP(erator) ROM(anorum) CAESAR AUG(ustus); sul rovescio c'è un'aquila ad ali spiegate con la
scritta FRIDERICUS. Il collegamento alla monetazione romana antica è totale, sia dal punto di vista
formale che dal punto di vista ideologico
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La Porta di Capua, distrutta nel 1557, fu costruita,
probabilmente tra il 1234 e il 1240, nella zona nord della città.
Era la porta di ingresso al Regno: si trova davanti al ponte sul
fiume Volturno e vi arriva la via Appia da Roma
◦ aveva un chiaro valore espressivo: da qui inizia il potere,
imperiale e laico, di Federico, in chiara e aperta
opposizione al Papa e al suo Stato, con cui il regno
meridionale confinava, un'architettura al tempo stesso
militare e di propaganda politica e ideologica, il biglietto da
visita di un regno e del suo sovrano
◦ era composta da un corpo centrale stretto tra due torri
cilindriche su una base ottagonale
◦ era decorata da statue entro nicchie, busti e mensole
figurate:
▪ al centro doveva stare la statua dell'imperatore in trono
▪ immediatamente al disotto la testa femminile detta
Capua fidelis
▪ ai lati, i busti di Pier delle Vigne e di Taddeo da Sessa, i consiglieri del sovrano
▪ c'era anche una testa virile, il cosiddetto Giove
◦ la disposizione gerarchica delle sculture è funzionale all'esaltazione di Federico, vertice ideale e
compositivo del monumento
◦ il tema dominante è quello della Giustizia: è infatti opinione comune che la cosiddetta Capua
fidelis sia in realtà la personificazione della Iustitia imperialis, identificazione rafforzata
dall'iscrizione sulla cornice della nicchia che la conteneva: "Cesaris imperio regni custodia fio"
◦ tra gli scultori c'è forse Nicola de Apulia, meglio conosciuto come Nicola Pisano
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Intensa è stata anche l'attività costruttiva di Federico II. Come parte integrante del programma
generale di riordinamento del regno Federico aveva previsto una profonda risistemazione territoriale:
costruzione o ristrutturazione di castelli, ricostruzione delle mura difensive di alcuni importanti centri
urbani, fondazione di nuove città. Nella Dieta di Capua del 1220 viene promulgata la legge De
eruendis novis aedificiis (Sulla costruzione di nuovi edifici), base di questo ambizioso programma di
riordino
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Fin dagli inizi degli anni venti Federico comincia a costruire castelli o a ristrutturarne di precedenti.
Federico si richiama all'attività del re normanno Ruggero II (1095-1154), dal quale eredita la
concezione della centralità, nella gestione del potere e nel governo del territorio, del castello regio con
le sue funzioni reali -militari e strategiche, di dominio e di controllo, di residenza e di carcere- e con le
sue funzioni simboliche -esercizio del potere e delle sue attribuzioni-. I castelli nascono quindi
◦ dalla necessità di costituire una cinta difensiva a protezione del Regno e del sovrano (non per
niente sono disposti lungo precisi percorsi viari)
◦ come residenze e carceri
◦ con un significato espressivo, simbolico, sono "segni di pietra dell'ordine svevo"
Dal punto di vista tipologico ci sono somiglianze
◦ con alcune fortificazioni orientali (Siria e Iran)
◦ con la contemporanea architettura dei castelli europei (grazie alle maestranze cistercensi) e dei
castelli crociati
Castel del Monte (Andria, Puglia, dopo il 1240) sorge su un'altura. È una costruzione regolare,
coerente e armoniosa. La struttura è basata sulla ripetizione dell'ottagono nel muro perimetrale, nel
cortile interno e nelle otto torri poste agli spigoli del perimetro. All'interno, ogni lato è occupato da due
sale di forma trapezoidale, una per ciascuno dei due piani, coperte da una volta a crociera
costolonata. C'è poi un ricco apparato decorativo scolpito: capitelli, cornici, mensole e chiavi di volta
ornate da teste
La forma ottagonale è il frutto della sintesi culturale di più suggestioni. Alla base ci sarebbero le
concezioni geometriche greco-ellenistiche (trasmesse all'Occidente dai matematici arabi) sulle quali si
sarebbero innestati richiami all'ottagonale
Cappella Palatina di Aquisgrana (evocativa
della dignità imperiale) o alla Cupola della
Roccia di Gerusalemme
Il castello è stato al centro delle teorie più
diverse di carattere esoterico, talora
decisamente strampalate: osservatorio
astronomico, monumentale reliquiario del
Sacro Graal e via farneticando
Si tratta, molto più semplicemente, di una
costruzione di carattere residenziale, per la
quale Federico sembra aver riutilizzato una
precedente fortificazione normanna
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