Innovazione, competitività e
performance delle imprese toscane
Alcune considerazioni sul modello di sviluppo
regionale
Riccardo Perugi | Unioncamere Toscana – Uffiicio Studi
Cristina Marullo | Unioncamere Toscana – Ufficio Studi
Lo sviluppo della Toscana: alcuni fatti stilizzati
Anni 60 – 70
Il “take-off” dello sviluppo regionale
Crescita media annua del +4,0%; sistemi integrati manifatturieri di piccola impresa;
«industrializzazione leggera»; elevata scomponibilità in fasi delle produzioni distrettuali;
conoscenze contestuali di matrice produttiva (saper fare); innovazioni di natura incrementale
(innovazione senza ricerca); economie esterne all’impresa (ma interne al distretto);
imprenditorialità diffusa; modello di «specializzazione flessibile» (forte adattamento ai
mutamenti della domanda)
Anni 80 – 90
La “maturità precoce”
Crescita medio annua del +1,8%; fase di «saturazione» del percorso di sviluppo; processo di
“prematura” de-industrializzazione; terziario scarsamente innovativo; prima «metamorfosi»
del modello organizzativo (le imprese leader assumono il controllo dei fattori strategici di
natura immateriale (funzioni logistiche, commerciali e organizzative); aumento dei livelli di
gerarchia e prima forte selezione imprenditoriale (ancora interna alle imprese del distretto)
Anni 2000
Un sistema “sotto stress"
Crescita media annua del +0,4%; discontinuità e trasformazioni del contesto competitivo;
dall’internazionalizzazione commerciale all’internazionalizzazione produttiva; diffusione nuove
tecnologie; riconfigurazione delle filiere globali e crescente estensione delle relazioni produttive
al di fuori dei mercati interni ai cluster locali; cessazione vantaggi di prezzo grazie a
svalutazione competitiva; accresciuta eterogeneità dei modelli di impresa anche dello stesso
settore; forte selezione imprenditoriale; crisi “finanziaria” e sue ripercussioni sull’economia
“reale”; mancanza di liquidità; arresto domanda internazionale; crisi mercato interno
→ Verso una «revisione» dei modelli imprenditoriali
Non “solo” criteri di «efficienza produttiva», ma soprattutto di «crescita organizzativa»
Il sistema di monitoraggio di Unioncamere Toscana
Nuove traiettorie nei processi di sviluppo imprenditoriale
- accentuazione della variabilità nelle performance tra settori e tra imprese stesso settore
- necessità di cogliere gli aspetti multidimensionali di tale sviluppo
Esigenza di ridefinire/riorientare il sistema di indagini realizzate
-
indagini espressamente dedicate alle dinamiche dell’innovazione
(indagine sull’innovazione nelle imprese; osservatorio sulle imprese high-tech):
-
Indagini ad hoc per il monitoraggio degli effetti dei processi competitivi in corso sulle
strategie delle imprese (survey multiscopo sulle pmi)
-
ri-orientamento dei principali strumenti di monitoraggio
(congiuntura industriale con focus di approfondimento)
-
sistematizzazione delle informazioni disponibili per la lettura congiunta dei dati
(osservatorio sullo sviluppo di impresa)
dell’economia
regionale
→ Verso un aggiornamento e revisione delle finalità conoscitive
tentativo di rappresentare aspetti legati all’evoluzione strutturale del sistema economico
regionale ed ai nuovi modelli di sviluppo adottati dalle imprese toscane
Le principali evidenze delle indagini realizzate
 Il riposizionamento competitivo dei settori di tradizionale specializzazione
regionale
 Lo shift verso i settori manifatturieri a più elevato contenuto tecnologico: un
percorso incompleto
 Il crescente rilievo del terziario “evoluto”: una riqualificazione ancora parziale
verso i servizi a maggiore intensità di conoscenza
 Innovazione e internazionalizzazione: un binomio (quasi) inscindibile
 La “questione dimensionale” revisited
 Localizzazione, variabili di contesto e reti di relazioni
 Gli ostacoli sulla via dell’innovazione: la criticità nel reperimento delle fonti di
finanziamento
Per approfondimenti:
Perugi R., Marullo C. (2012), Innovazione, competitività e performance delle imprese toscane..Alcune
considerazioni sul modello di sviluppo regionale, paper presentato alla XXXIII Conferenza Italiana di Scienze
Regionali.
Il riposizionamento dei settori “tradizionali”
Imprese che dedicano risorse ad attività di ricerca e sviluppo
Valori % sul totale (al netto delle mancate risposte) - anno 2011
Totale
21,6
Almeno 50 addetti
63,6
Fino a 49 addetti
Imprese non esportatici
20,2
12,7
Imprese esportatrici
33,6
Settori ad alta tecnologia
44,4
Settori a a medio-alta tecn.
Settoria a medio-bassa tecn.
Settori a bassa tecnologia
33,7
14,3
22,0
Fonte: Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera
• Tessile 28%
• Abbigliamento 26%
• Concia-Pelletteria 23%
Andamento delle esportazioni toscane per
contenuto tecnologico
Variazioni % a valori correnti
2007
2011
su 2000 su 2007
Settori ad alta tecnologia
68,0
4,2
Settori a medio-alta tecnologia
62,8
-8,1
Settori a medio-bassa tecnologia (1)
42,8
-0,6
Settori a bassa tecnologia
-4,5
5,5
TOTALE (1)
19,5
0,3
(1) Al netto dell'export di metalli preziosi.
Fonte: elaborazioni su dati Istat-Coeweb
Lo shift verso i settori manifatturieri high-tech
Imprese manifatturiere registrate per contenuto tecnologico prevalente dei
prodotti - Toscana
Valori assoluti al 31/12, variazioni assolute e %, indici di specializzazione imprenditoriale
Contenuto tecnologico dei
Valori assoluti
Variazioni
prodotti
2000
2008
ass.
%
Alta Tecnologia
2.614
2.485
-129
-4,9
Media-Alta Tecnologia
5.647
5.337
-310
-5,5
Media-Bassa Tecnologia
12.322 12.611
289
2,3
Bassa Tecnologia
49.021 44.010
-5.011
-10,2
Totale
69.604 64.443
-5.161
-7,4
Fonte: elaborazioni su dati Infocamere (StockView)
Andamento della produzione industriale
Variazioni % 2011 su 2009 (imprese con almeno 10 addetti)
Alta tecnologia
Medio-alta tecnologia
Medio-bassa tecnologia
Bassa tecnologia
33,0
6,8
5,8
4,4
Fonte: Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera
Indice di spec.
2000
2008
0,84
0,83
0,87
0,85
0,97
0,98
1,68
1,59
1,37
1,31
Il crescente rilievo del terziario “evoluto”
Imprese con attività innovativa ed imprese con innovazione organizzativa
Quote % sul totale (anno 2011)
Imprese con attività innovativa
Manifatturiero
Knowledge
intensive services
Imprese con innovazione organizzativa
26,1
8,6
30,5
16,5
Fonte: Osservatorio sull'innovazione nelle imprese
Il “circolo virtuoso” innovazione/internazionalizz.
Quota di fatturato realizzata all'estero per macrosettore
Valori % (anno 2011)
Imprese High Tech manifatturiero
28,6
Imprese High Tech servizi
8,6
Imprese High Tech totale
16,6
Non High Tech manifatturiero
Non High Tech servizi
Non High Tech - totale
9,2
1,7
4,0
Fonte: Osservatorio sulle Imprese High-Tech della Toscana
La “questione dimensionale” revisited
Imprese high-tech toscane: indicatori sulla propensione
all'innovazione per classe dimensionale
Incidenza % (anno 2011): spesa R&S su fatturato, addetti R&S e laureati
S&T su addetti totali
Spesa R&S
Addetti R&S
spesa per investimenti
fatturato
Laureati S&T
32,1
50 e oltre - NON inn.
28,6
21,5
13,2
Imprese con fatturato/spesa per investimenti in
aumento nell'ultimo triennio in Toscana per classe dim.
Incidenza % sul totale
15,5
9,2 10,3
16,9
13,0
50 e oltre - innovative
5-49 add. - NON inn.
5-49 add. - innovative
< 5add. - NON inn.
Micro e piccole
(da 1 a 49 addetti)
Medie e grandi
(50 addetti e oltre)
TOTALE IMPRESE
HIGH-TECH
Fonte: Osservatorio sulle Imprese High-Tech della Toscana
< 5add. - innovative
0
10
20
Fonte: Osservatorio sull'innovazione nelle imprese
30
40
Localizzazione e «nuove» variabili di contesto
Grado di diffusione e rilevanza delle variabili di contesto locale
Scala: diffusione 0/100 ; rilevanza -100 (negativa)/+100 (positiva)
DIFFUSIONE (1)
RILEVANZA (2)
40
∆ +3,1
35
Grado di diffusione e rilevanza dei rapporti di collaborazione
Valori espressi su una scala da 0 (min) a 100 (max)
70,0
DIFFUSIONE (1)
RILEVANZA (2)
60,0
∆ +8,7
50,0
30
25
40,0
∆ +4,6
20
30,0
15
∆ +14,5
20,0
10
5
10,0
0
0,0
Imprese
High-Tech
Imprese
NON HT
Imprese
High-Tech
Imprese
NON HT
(1) % di imprese che ha indicato le variabili considerate come rilevanti.
(2) Punteggio di rilevanza assegnato dalle imprese di cui alla nota 1.
Fonte: Osservatorio sulle Imprese High-Tech della Toscana
∆ Imprese High-tech vs. NON HT
diff. / ril.
Attività di ricerca scientifica
+33 / +26
Presenza di risorse umane qualificate
+24 / +9
Apertura/riconoscimento internaz. Area +5 / +19
Brand di città della scienza/HT
+5 / +19
Incubatori e strutture simili
+4 / +13
Imprese
High-Tech
Imprese
NON HT
Imprese
High-Tech
Imprese
NON HT
(1) % di imprese che ha indicato i rapporti di collaborazione considerati
come rilevanti.
(2) Punteggio di rilevanza assegnato dalle imprese di cui alla nota 1.
Fonte: Osservatorio sulle Imprese High-Tech della Toscana
∆ Imprese High-tech vs. NON HT
Università
Enti di ricerca pubblici
diff. / ril.
+36 / +17
+28 / +24
Un “percorso ad ostacoli” (di natura finanziaria)
Imprenditori che hanno ricapitalizzato l'azienda con mezzi propri o che hanno
fatto ricorso all'indebitamento bancario
Valori % su totale (anno 2012)
Ricapitalizzazione con mezzi propri
Ricorso all'indebitamento bancario
24,6
Strategie orientate all'innovazione
18,9
20,7
Altre strategie (non innovation or.)
Nessuna strategia
14,5
0,9
2,8
17,5
Totale
13,6
Fonte: Survey pmi
QUOTA ATTIVITA’ R&S FINANZIATA
CON RISORSE ESTERNE
(imprese con almeno dieci addetti)
Totale imprese
18,7%
di cui:
Alta tecnologia
36,5%
Fonte: Indagine congiunturale sul manifatturiero
Considerazioni conclusive (1)
Le performance innovative dell’economia toscana restano deludenti
EU Regional Competitiveness Index – RCI (European Commission 2010)
Toscana al 128° posto (su 260 regioni NUTS2) negli indicatori relativi al livello di
innovazione (punteggio 50/100)
Cicali A. (2010), La Toscana nel ranking europeo dell’innovazione, Regione Toscana
Un percorso involutivo in corso?
Fra l’inizio degli anni Novanta e la fine dello scorso decennio si osserva un
cambiamento nella geografia italiana dell’innovazione: “Toscana, described as
highly innovative even if with lower R&D investments and formal innovation
activities, passed into the group of weakly innovative regions, being
characterized by medium-low levels of diffusion of all the type of innovations
considered (product, process, organizational and marketing).”
De Marchi V., Grandinetti R.. (2012), Looking for Regional Innovation Systems in Italy: Beyond the Third-Italy
Model, paper presentato alla XXXIII Conferenza Italiana di Scienze Regionali (p. 21)
“Nuove” politiche regionali per l’innovazione
Concentrare le risorse su GMI (opposto alla dispersione)
Focus sul manifatturiero (per ruolo moltiplicatore e di attivazione)
Considerazioni conclusive (2)
Riposizionamento del sistema di offerta regionale
Rafforzare il processo di riqualificazione dei settori di tradizionale
specializzazione
Spostamento del baricentro manifatturiero verso settori a più elevato C/T
Accelerare l’ispessimento di un tessuto di imprese nel comparto terziario ad
elevata intensità di conoscenza
Fattori che qualificano le attuali dinamiche innovative
Innovazione non solo nell’industria (le imprese dei servizi evidenziano un
percorso evolutivo molto più veloce)
Innovazione non solo nella grande impresa (nei settori ad alta tecnologia sono
le micro e piccole imprese a registrare i più forti incrementi nell’assorbimento di
occupazione qualificata)
Il ruolo del territorio deve essere fortemente orientato allo sviluppo del
potenziale innovativo delle imprese (attività di R&S con università e centri di
ricerca pubblici) piuttosto che a fattori di localizzazione tradizionale
(infrastrutture, mercati locali)
La capacità di reperire risorse finanziarie è un fattore fondamentale per
sostenere tali processi di sviluppo
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
[email protected]
www.tos.camcom.it
www.starnet.unioncamere.it
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