us
N° 2/08
il Sole 24Ore business Media srl - via G. Patecchio 2, 20141 Milano
POSTE ITALIANE spa - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Forlì
WORKPLACE - CONTRACT
DESIGN - MANAGEMENT
1968-2008: US UFFICIOSTILE HA 40 ANNI / US UFFICIOSTILE IS 40
Design Il design fa bene al business Design is good for business
Workplace Report I Saloni, Salone Ufficio Milano; Ofitec Madrid
Contract Design in tandem
Management Mipim, sguardo sul Real Estate internazionale
Mipim, a survey of the Real Estate worldwide
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Direttore responsabile
Piergiorgio Tonelli
us
N° 2/08
Redazione
[email protected]
Segretaria di redazione
Anna Alberti
[email protected]
Comitato scientifico
(design) Alberto Bassi
(architettura) Mario Cucinella
(workspace) Maddalena Marchesini
(ergonomia) Francesco Marcolin
(automazione e sicurezza) Luciano Scaramelli
(property management) Oliviero Tronconi
(sostenibilità) Paolo Stella
(contract-hotel) Marco Piva
Collaboratori
Fabio Anselmo/studiofans (art director),
Federica Bottinelli (news, books, ricerche,
manifestazioni), Chiara Brollo (news, showroom,
rassegne), Claudia Cavallaro (estero, realizzazioni,
traduzioni), Silvia Criara (architettura e design), Gilberto
Dondé, Great Place to Work Italia (management),
Frida Doveil (materiali, tecnologie), Marzia Morena
(R.E., property management),
WORKPLACE - CONTRACT
DESIGN - MANAGEMENT
us: quarterly magazine
dealing with architecture,
real estate, project
and management of the
workspace and communities.
The magazine is supplemented
with the e-magazine
“us news” and the website
www.ufficiostile-online.it
Rivista fondata nel 1968 - anno XXXX
n. 2/2008 giugno-luglio
www.ufficiostile-online.it
il Sole 24Ore business Media srl - via G. Patecchio 2, 20141 Milano
POSTE ITALIANE spa - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, DCB Forlì
Direttore operativo
Renata Sias
[email protected]
us: rivista trimestrale
internazionale dedicata
all’architettura, al settore
immobiliare, al progetto e alla
gestione dell’ambiente di lavoro
e dei luoghi collettivi.
La rivista è integrata con
l’e-magazine “us news” e con il
sito www.ufficiostile-online.it
In copertina/cover
My Desk, Frezza
Cover story a pag. 20
1968-2008: US UFFICIOSTILE HA 40 ANNI / US UFFICIOSTILE IS 40
Design Il design fa bene al business Design is good for business
Workplace Report I Saloni, Salone Ufficio Milano; Ofitec Madrid
Contract Design in tandem
Management Mipim, sguardo sul Real Estate internazionale
Mipim, a survey of the Real Estate worldwide
Frezza S.p.A.
via Ferret 11/9
31020 Vidor (Treviso) Italy
tel +39 0423 987601
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e mail: [email protected]
Segreteria commerciale e traffico
[email protected]
Abbonamenti
[email protected]
Tariffe di abbonamento:
US singolo Italia: (annuale) € 12,00
US singolo estero: (annuale) € 44,00
Per acquisti cumulativi contattare l’ufficio abbonamenti.
I versamenti possono essere effettuati sul c/c 28308203
intestato a Il Sole 24Ore Business Media srl
via Patecchio 2 - 20141 Milano
La sezione Attualità viene pubblicata nel sito e nell’e-magazine “us news”
Abbonati gratuitamente a “us news”: scrivi a [email protected]
The section Current Affairs is published in website and in the e-magazine “us news”
Free subscription to “us news”: contact [email protected]
5 Editoriale - Editorial
us award: premiare innovazione e qualità
us award: a prize to innovation and quality
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Stampa Faenza Industrie Grafiche, Faenza (RA)
(di Federica Bottinelli)
Gioco ovvero creatività senza imposizioni
Play Factory di Isao Hosoe Design
Game or creativity free from impositions
Play Factory by Isao Hosoe Design
Design
COMPANY&STRATEGY
6 ADI
(di Gianluigi Torchiani)
Investire nel design fa bene al business
Design is good for business
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Workplace
Emme Italia
Lamm
Methis: 40 anni
FIERE EXHIBITIONS
Il Sole 24Ore Business Media srl
FIERE EXHIBITIONS
Direzione, Redazione, Amministrazione
via G. Patecchio 2 - 20141 Milano
tel 02 39646.1 fax 02 39844800
10
Presidente
Eraldo Minella
Amministratore delegato
Antonio Greco
Direttore editoriale
Mattia Losi
Direttore generale di divisione
Piergiorgio Tonelli
Ufficiostile, registrazione Trib di Milano n. 57
del 20.2.1968 - ISSN 1828-0358
R.O.C. n° 6357 del 10.12.2001
Costo a copia ai soli fini fiscali: € 2,30
© Copyright by Ufficiostile. Proprietà letteraria
e artistica riservata. Riproduzione anche parziale
vietata.
(di Chiara Brollo, Aurelia Debellis, Renata Sias)
Salone Ufficio: una partita vinta
Salone Ufficio: a won game
SHOWROOM
14 Assufficio mercato italiano degli arredi per ufficio
Assufficio: Italian market for office furniture
48
15 Trend colori e materiali
53
18 Sedute - Seating
COVER STORY
(a cura della redazione)
20 Visione globale per l’ufficio. My Desk e Work Wall di Frezza
A global vision for the office. My Desk and Work Wall
by Frezza
(a cura di Chiara Brollo)
Inaugurazioni eccellenti - Excellent openings
INTERVISTA INTERVIEW
Trends of colours and materials
16 Ambienti operativi - Task furniture
(di Renata Sias)
Made in Spain. Ofitec e il mercato spagnolo dell’arredo
Made in Spain. Ofitec and the Spanish market
for furniture
Contract
11 Direzionali - Executive
19 Pareti - Partition walls
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
40
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56
58
60
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(a cura di Renata Sias e Aurelia Debellis)
Design in tandem. Opinioni a confronto e divagazioni
sul tema dell’innovazione
Design in tandem. Opinions compared and disgressions
from the innovation theme
Lucci & Orlandini
King & Miranda
Giacobone & Roj
Baldanzi & Novelli
Perin & Topan
Management
FIERE EXHIBITIONS
GREAT PLACE TO WORK
22 L’ufficio griffato - A “designer” office
23 L’anno di Rashid - Rashid’s year
Ai sensi degli artt.7 e 10 del Decreto Legislativo 196/2003 Vi informiamo che i Vostri dati personali sono trattati da IlSole24Ore
Business Media srl, via G. Patecchio 2, 20141 Milano, Titolare del
trattamento, e che le finalità del trattamento dei Vostri dati sono
l’invio del presente periodico e/o di eventuali proposte di abbonamento, e/o l’elaborazione a fini statistici e/o la trasmissione
di iniziative editoriali e/o commerciali di IlSole24Ore Business
Media srl.
I Vostri dati saranno trattati con le finalità sopra esposte dalle
seguenti categorie di incaricati: addetti dell’ufficio abbonamenti e
diffusione, addetti al confezionamento e alla spedizione, addetti
alle attività di marketing, addetti alle attività di redazione.
Vi ricordiamo che in ogni momento avete il diritto di ottenere l’aggiornamento, la rettifica, l’integrazione e la cancellazione dei
Vostri dati inviando una richie-sta scritta a:
[email protected]
66
24 Sculture da lavoro - Working sculptures
REAL ESTATE
26 L’ufficio “off” - The “off” office
28 Librerie: linearità, ma non solo
Bookcases: linearity and much more
30 Tecnologia integrata - Integrated technology
(di Gilberto Dondé)
Innovazione. Oltre l’invenzione, la creatività, il cambiamento
Innovation. Beyond invention, creativity, change
68
(di Marzia Morena)
Sguardo sul Real Estate internazionale. Progetti integrati
ad uso misto e sviluppo sostenibile a Mipim 08
A survey of the RE worldwide. Integrated projects for
a mixed use and sustainable development at Mipim 08
us 2/08 3
adimer.net
Mattoni o cristallo?
L’impresa è il miglior strumento mai inventato per realizzare ciò che non
riusciamo a fare da soli. Una volta assieme, desideriamo essere liberi, avere il nostro
spazio per creare e aggiungere la nostra parte del valore nello sforzo comune di
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Allora cosa mettiamo tra di noi, mattoni o cristallo?
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editoriale
editorial
focus
group Irso
e della ricerca
Assufficio
La sintesi del
sono su
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us award: premiare
innovazione e qualità.
Sembra scontato sottolineare – per l’ennesima volta –
l’importanza della qualità ambientale del luogo di lavoro;
ricordare quanto il comfort e il benessere percepito influiscano
sulla capacità creativa e sulla produttività; evidenziare che un
progetto di qualità è in realtà un investimento e non un
costo. La scorsa settimana ho avuto le più recenti conferme
in occasione di due interessanti incontri ai quali ho preso
parte: «L’azienda deve fornire anche benessere emotivo e
ambientale ai lavoratori della conoscenza che sono in Italia
il 42% della popolazione lavorativa» ha detto Federico Butera
nel corso del focus group “Lavoro e Lavoratori della
Conoscenza”, organizzato da Irso (Istituto di Ricerca
Intervento sui Sistemi Organizzativi), mentre Francesco
Micheli nel suo speech a “Creativamente” (incontro curato
da Philippe Daverio e sponsorizzato da Credit Suisse)
ha ricordato che «la “classe creativa” conta oltre 4 milioni
di persone in Italia e l’ambiente ha una grande importanza
perché quando si sta meglio aumenta la creatività».
Anche Assufficio riflette sul ruolo dell’ufficio nell’economia
attraverso la ricerca “La qualità ambientale negli uffici”
avviata in collaborazione con il Dipartimento Indaco
del Politecnico di Milano: sono significativi i dati relativi
all’incidenza degli elementi spaziali nella soddisfazione
del personale (64%), ma per contro anche nella riduzione
della concentrazione e dunque della qualità delle mansioni
svolte (35%). Almeno a parole, dunque tutti sono d’accordo...
eppure la realtà sembra diversa: nei costi complessivi di un
ufficio solo l’1% è dato dall’arredo e una percentuale del 19%
è data dalla gestione dell’habitat nel suo complesso. Habitat
che non dovrebbe limitarsi all’interno dell’edificio, poiché
coinvolge anche l’esterno sollevando complesse
problematiche ambientali. Troppo spesso si sente ripetere
che l’Italia vive in una situazione di arretratezza in tema
di spazi lavorativi ed è anche compito dei media promuovere
e diffondere una diversa cultura del workplace. È un salto
che dobbiamo compiere adesso e che deve lasciare il suo
segno concreto nelle grandi opere in fase di realizzazione,
in particolare a Milano dove Expo 2015 sarà occasione di
grandi edificazioni nel terziario e di profonda riqualificazione.
Queste riflessioni ci hanno suggerito, nell’ambito degli eventi
in occasione del 40esimo anniversario dalla fondazione della
rivista, di organizzare us award, una competizione
nazionale per identificare le eccellenze nella progettazione,
affichè siano d’esempio e di stimolo per una crescita comune;
affinché il tanto rinomato made in Italy non si fermi all’industrial
design ma abbracci anche l’ambito dell’interior design
e dell’architettura. Una competizione che assume anche
il carattere di un osservatorio concreto su ciò che
di meritevole è stato recentemente realizzato o si sta
realizzando. Siamo a caccia di approcci innovativi capaci
di apportare qualità non di progetti stravaganti fini a se stessi.
Aspettiamo progetti “eccentrici” (nell’accezione emersa
a Creativamente): che spostino il punto di partenza rispetto
a un “centro” prevedibile e cerchino all’esterno alternative
a un metodo consolidato e stabilito, senza tuttavia
trascurare le regole e il bagaglio di conoscenze accumulato.
I risultati dell’award (tutti i progetti saranno pubblicati nel
numero di dicembre) potranno dimostrare – questa è la
nostra speranza – che nel nostro Paese, culla della bellezza,
esistono ambienti di lavoro all’altezza del rinomato
lifestyle italiano e l’innovazione può assumere un ruolo
importante per migliorare la qualità della vita lavorativa che,
non dimentichiamolo, occupa più di un terzo della nostra vita.
Renata Sias
us award: a prize to innovation and quality.
Maybe it’s a foregone conclusion to stress – for the
umpteenth time – the importance of the environmental
quality of the workplace; to emphasize how comfort and
perceived wellbeing affect the creative skill and productivity;
to point out that actually a quality project is an investment
and not a cost. Last week that was once more confirmed
during two interesting meetings I have attended: «The
company should supply knowledge workers, who are 42% of
the working people in Italy, also with emotional and
environmental wellbeing» Federico Butera said at the focus
group “Lavoro e Lavoratori della Conoscenza” (work and
knowledge workers), organized by Irso (Istituto di Ricerca
Intervento sui Sistemi Organizzativi), while Francesco Micheli
in his speech at “Creativamente” (a meeting organized by
Philippe Daverio and sponsored by Credit Suisse) pointed
out that «the “creative class” includes over 4 million people in
Italy and the surroundings are most important as creativity
increases when you feel better».
Assufficio, too, meditates on the role of the office
in economy through the study “Environmental quality
in offices” started together with the Indaco Department
of Politecnico di Milano: the data concerning the incidence
of space components on the staff’s satisfaction are significant
(64%), however also those on the lower concentration,
hence the quality of the tasks performed (35%).
So everyone agrees, at least by word of mouth... yet facts
seem to be different: in the overhead costs of an office,
furniture accounts for 1% only and a 19% concerns
the habitat as a whole. A habitat that should not relate
to the inside of the building only, for it involves the outside,
too, with consequent, complex environmental problems.
Too often we hear them say that Italy lives in a situation
of backwardness as far as working spaces are concerned
and it’s also up to the media to promote and spread a
different culture of the workplace. It’s an improvement
we have to do now and that must leave its mark in the
remarkable works under way, in particular in Milan, where
Expo 2015 will be the opportunity to carry out constructions
in the services sector and a thorough upgrading.
These considerations drove us, within the events for the
40th anniversary of the magazine, to organize us award,
a national contest to identify excellences in design, so that
they can be an example and a spur for a common growth;
so that the so celebrated “made in Italy” would not concern
industrial design only, but also interior design and
architecture.
A contest that acts also an actual observatory on which
recent, or ongoing projects, are really creditable.
We are out for innovative approaches to bring on quality,
not for weird projects which are an end in itself. We expect
“eccentric” projects (in the meaning pointed out at
Creativamente): moving the starting point to a predictable
“centre” and finding alternatives to a well-established
method outside, yet not neglecting the rules and the
enormous knowledge accumulated.
The results of the award (all designs will be published
in the December issue) will prove – hopefully – that in our
country, the cradle of beauty, there are workplaces up to
the celebrated Italian style and that innovation may play
a chief role to improve the quality of our working life that,
let’s keep it in mind, takes up more than a third of our life.
[email protected]
us 2/08 5
design
ADI
di Gianluigi Torchiani
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1
1. FANTONI
Flora Collection
design Fabio Flora
Investire nel design fa bene al business
1
Secondo una ricerca inglese, i ritorni sul fatturato sono assicurati.
Lo conferma Maurizio Stecco di Via Advisors
In anni di globalizzazione e di grande competizione sul mercato internazionale, le imprese italiane puntano
sempre di più sull’innovazione e sull’originalità dei propri prodotti per avere la meglio sulla concorrenza a
basso costo dei paesi emergenti; in altre parole, investono sul design. Che la scelta possa essere vincente
è testimoniato da una ricerca inglese effettuata dal Design Council su 1.500 uomini d’affari britannici: le
aziende impegnate sul fronte del design tendono ad avere risultati migliori da un punto di vista del fatturato e dello share di mercato. Ne abbiamo parlato con Maurizio Stecco, presidente della società di advisory
Via Advisors Corporate Finance, che ha studiato la ricerca, è autore di numerosi saggi sul rapporto tra Design e Finanza e, proprio nel corso della presentazione di Adi Index, ha anticipato alcuni dati che sviluppiamo ora nel corso dell’intervista.
Maurizio Stecco
Nelle foto in queste pagine
alcuni tra i prodotti
selezionati da Adi Index
2007 nella categoria
“design per l’abitare”
In the pictures in these
pages some of the
products selected by Adi
Index 2007 in the category
“design for living”
6 2/08 us
Quali sono le considerazioni principali
emerse dalla ricerca inglese sul rapporto tra
design e fatturato delle aziende?
«Dallo studio del Design Council emergono una
serie di considerazioni davvero interessanti:
ad esempio, le aziende che investono in design
ottengono aumenti di market share attorno al
7% in più rispetto alle altre.
Per ogni 100 sterline investite in design
l’incremento di fatturato è di 225 sterline.
Per ogni 100 sterline investite il profitto ricavato
è di 83 sterline.
Tra l’altro, i ricercatori britannici hanno cercato
di misurare quello che viene da loro definito Rodi
(return on design investment), che potrebbe
essere un concetto da introdurre anche in Italia.
Un altro elemento importante della ricerca è
la percezione dell’importanza del design:
le aziende inglesi assicurano di riconoscere un
ruolo importante al design; i designer interpellati,
invece, sostengono esattamente l’opposto,
e lamentano una mancanza d’attenzione.
Questa diversità di vedute dipende dal fatto
che da un lato c’è ancora una scarsa
comprensione da parte dei designer di che
cosa vuol dire valutare la performance
dell’investimento in design.
D’altra parte le aziende, in un momento in cui
c’è una certa attenzione verso questo
fenomeno, hanno la tendenza a dire “noi
il design lo capiamo, lo usiamo, ecc”.
Infine, secondo un’altra ricerca inglese condotta
un paio di anni fa, il design influisce anche
sulle performance di borsa: prendendo in
esame un certo campione di aziende che
avevano ottenuto riconoscimenti nel campo
del design, queste imprese nel giro di dieci anni
avevano migliorato la propria capitalizzazione
in borsa di circa il 200%».
Perché su queste tematiche non esistono
ricerche italiane? Si tratta comunque di
considerazioni estendibili alla situazione
del nostro paese?
«La nostra borsa è molto più asfittica rispetto
a quella londinese, le aziende che da noi
2
2
2. MATTEO GRASSI
Loom
design Franco Poli
3. B&B ITALIA
Ottochairs
design Antonio Citterio
con Toan Nguyen
3
4
4. BALERI ITALIA
Clipt
design Jeff Miller
con Alberto Colzani
4
ADI DESIGN INDEX 2007
investono nel design spesso non sono neppure
quotate. Per quanto riguarda le performance
economiche, la trasparenza dei bilanci delle
nostre imprese, per un fattore culturale, è molto
inferiore rispetto al mondo anglosassone.
In ogni caso, credo che le considerazioni più
importanti dell’indagine britannica sarebbero
estendibili anche alla situazione italiana: forse
i numeri finali sarebbero leggermente diversi
ma i concetti principali di ricerche di questo
tipo sono comuni a qualsiasi sistema industriale
che dia un certo valore al design.
Sarebbe perciò utile progettare studi simili
anche in Italia, in modo da capire che tipo
di correlazione esiste tra design e performance
di business, tra design e andamento di borsa».
È possibile individuare con precisione il ruolo
giocato dal design nella crescita economica
di un’azienda?
«Non è facile: anche tutte le ricerche che ho
citato prima erano state svolte su aziende che
avevano ottenuto dei premi, dei riconoscimenti
in questo ambito. Per individuare il campione
di riferimento, insomma, bisogna basarsi su
qualche indicatore esterno, e poi lavorare molto
sull’autopercezione delle aziende.
In definitiva in indagini come queste sono le
stesse imprese che rivelano quanto è importante
al loro interno il design.
Questo implica che nessuna ricerca potrà mai
essere perfettamente oggettiva, ma ritengo
comunque che indagini di questo genere siano
importanti per cogliere le implicazioni culturali
del design».
Ma in ricerche di questo tipo, a quale
concezione di design si fa riferimento?
«Per quanto mi riguarda, ho sempre inteso il
design in senso lato: non amo vederlo come
un qualcosa di limitato alla sola valenza estetica,
per me il design è anche cultura di progetto
o un modo diverso di riprogettare i processi
aziendali. In particolare, ho avuto modo di
studiarne i legami con la finanza: il design
rappresenta per le imprese creazione di valore,
e la finanza è, se vogliamo, la misurazione di
questo valore (attraverso la quotazione)».
Perciò il design non è ristretto solo a un
certo tipo di aziende o settori?
«In realtà il design interessa qualsiasi settore.
Nell’interpretazione inglese, è un qualcosa che
si applica ai servizi, alla Pubblica
Amministrazione, al manifatturiero. Ma la sua
area di interesse si può spingere anche a campi
molto distanti dalla concezione comune: sempre
in Inghilterra, ad esempio, sono stati svolti degli
studi interessanti sul design negli ospedali.
A quanto pare, la struttura sanitaria disegnata
bene riduce i tempi di permanenza dei degenti,
ed influisce persino sullo stato di salute dei
pazienti. Il design può anche essere applicato
alla progettazione degli studi penitenziari, con
risultati sorprendenti, come l’aumento della
sicurezza e la riduzione di una serie di costi.
L’ottava edizione del prestigioso rapporto annuale ADI
Design INDEX si conferma come l’occasione più attesa
per conoscere quanto di meglio viene progettato e prodotto in Italia. Con ADI Design INDEX 2007 si conclude la
raccolta delle eccellenze progettuali e produttive del triennio 2005-2006-2007: un’accurata e affascinante “nomination” che sarà affidata alla Giuria Internazionale per la selezione dell’atteso XXI Premio Compasso d’Oro ADI, il più
autorevole e prestigioso Premio di Design, quest’anno
ospitato da Torino 2008 World Design Capital.
La selezione dei circa 150 prodotti presenti in ADI Design INDEX sono state condotte con rigore metodologico grazie alle
competenze e all’impegno di un vasto network di esperti: l’Osservatorio Permanente del Design di ADI conta infatti oltre 100
specialisti competenti in differenti aree disciplinari.
Sette le aree tematiche presenti nell’Index 2007: Abitare, Ambiente, Lavoro e servizi, Persona, Visual Design, Ricerca teorica, storica e critica, Ricerca d’impresa. Il volume (404 pagine
con 500 illustrazioni) è a cura di Alberto Bassi con progetto
grafico di Italo Lupi, edito da Editrice Compositori di Bologna.
The eighth edition of the prestigious, yearly report ADI Design INDEX proves to be the most eagerly awaited opportunity to know the best products designed and manufactured
in Italy. ADI Design INDEX 2007 completes the collection of
design and production excellence in the three-year period
2005-2006-2007: a careful and fascinating “nomination”
that will be entrusted to the International Jury for the selection of the awaited 21st Compasso d’Oro ADI, the most
prestigious and influential Design Award, this year taking
place within the event Turin 2008 World Capital Design.
The selection of about 150 products you find in ADI Design INDEX was made according to a strict methodology, thanks to the
skills and commitment of a wide network of experts: ADI’s Permanent Design Observatory counts over 100 experts in different
fields. The themes Index 2007 deals with are seven: Housing,
Environment, Work and services, Person, Visual Design, theoretical, historical and critical Research, Enterprise Research. The
book (404 pages with 500 pictures) is by Alberto Bassi with a
graphic design by Italo Lupi, published by the Bologna-based.
us 2/08 7
design ADI
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Questi esempi estremi servono per spiegare
come il design sia soprattutto una questione di
cultura, ovvero saper affrontare ogni processo
innovativo con
un approccio importante. Che però deve essere
poi industriale, o comunque riproducibile su una
certa scala, altrimenti stiamo parlando di opere
d’arte, che sono una cosa importante ma
diversa. Il design industriale moderno, insomma,
comprende nuovi prodotti, ma anche nuovi
modelli di business, nuovi servizi, nuovi modi
di distribuire».
Perché il design ha un impatto così
importante sull’economia contemporanea?
«Perché è un modo diverso di fare del
marketing, o meglio di riprogettare le cose che
si fanno tenendo conto di quelli che sono i
bisogni del pubblico: in altre parole, è una
modalità per tradurre concretamente tutte le
indicazioni, le esigenze e i bisogni che arrivano
dal mondo moderno. Per questo insisto che il
design non può essere ridotto soltanto a una
semplice intuizione: tra le varie definizioni, la mia
preferita è quella del premio nobel americano
Simon, che diceva: il design è la volontà
sistematica di influenzare il futuro».
C’è stato in questi ultimi anni un maggiore
impegno e consapevolezza delle aziende
italiane sul fronte del design?
«È difficile dare una risposta univoca: diciamo sì
8 2/08 us
e no. Come in tante altre circostanze, il nostro
tipo di struttura industriale e finanziaria non dà
una risposta coerente, adeguata e continua.
Nel complesso c’è probabilmente una maggiore
attenzione al design rispetto al recente passato,
ma non si tratta di un trend forte, omogeneo e
continuo come avremmo bisogno che fosse».
Il design italiano gode di un valore aggiunto
sul mercato per il solo fatto di essere
prodotto in Italia?
«Il nostro paese ha sicuramente un’ottima
tradizione in questo campo. Molti sostengono
che nel nostro paese il design abbia recuperato
la tradizione italiana del saper fare: il design
avrebbe portato su scala più ampia la tipica
capacità dell’artigiano italiano di saper fare le
cose con un certo valore a livello estetico e
funzionale. Detto questo, è chiaro che non
possiamo immaginare di mantenere a vita
una posizione di leadership: i designer stranieri
che studiano in Italia fanno poi ritorno ai propri
paesi d’origine, portando con sé le conoscenze
acquisite. Inoltre molti paesi (come Corea,
Singapore) investono molto di più di noi nella
formazione. Certo, l’humus culturale italiano è
favorevole al saper fare, ma dobbiamo essere
attenti a non disperdere questo patrimonio».
Investire in design significa impegnare
denaro in un asset che può essere in un
secondo momento copiato dai concorrenti.
Quali sono le strade più giuste per evitare
questo rischio?
«Bisogna fare due cose parallelamente:
innanzitutto, come in tutti gli ambiti che
costituiscono innovazione, bisogna continuare
a investire in design. Il vantaggio competitivo
di un’impresa non dura in eterno: occorre
difenderlo continuando a innovare.
In secondo luogo, esistono ormai degli
strumenti di protezione efficaci da un punto
un punto di vista giuridico: rispetto a qualche
anno fa sta anche iniziando a diffondersi
anche un certo tipo di protezione specifica
per il design».
Quali sono gli ambiti più ricettivi al
design?
«Le fasce che sfruttano meglio il design di tipo
industriale non sono tanto i prodotti di fascia
altissima, ma piuttosto quelle medie-medio alte.
L’industrializzazione tipica del design non può
essere applicata alle piccole serie».
Che ruolo avrà il design nel futuro?
«Io spero che il suo ruolo possa crescere.
Perché questo significherebbe l’esistenza di
una maggiore attenzione agli aspetti innovativi e
alla capacità di industrializzarli. In questo modo
saremmo anche in grado di difenderci come
Sistema Paese dalla concorrenza dei paesi
emergenti e dai loro prodotti di fascia medio
bassa».
I
design ADI
Design is good for business.
According to an English survey, returns
on sales are garanteed. And that’s
confirmed by Maurizio Stecco from
Via Advisors
5. GRUPPO SINTESI
Venezia
design Paolo Favaretto
6. DE PADOVA
Campo d’oro
design Paolo Pallucco
e Mireille Rivier
In times of globalization and ruthless competition on the
international market, Italian companies increasingly rely
7. HAWORTH
Axis
design R&S Haworth
con Andrea Ortolani
on the innovation and originality of their products to prevail
over the low-cost competition from emergent countries;
in other words, they invest in design. It’s a winning choice
proved by an English study carried out by the Design
Council on 1.500 British businessmen; the design-oriented
8. SEGIS
Slide
design Matteo Thun
& partners
companies tend to have better results from the point of
view of turnover and market share. We interviewed
Maurizio Stecco, president of Via Advisors Corporate
Finance, who worked out the survey and wrote several
9. GEMINO
GX
design UT Gemino
essays on the relation between Design and Finance.
7
The study carried out by the Design Council inspires
some really interesting considerations, for instance:
those companies investing in design increased
their market share by 7% more than the others.
For every 100 pounds invested in design, the increase
in turnover is of 225 pounds. For every 100 pounds
invested the profit is of 83 pounds. In addition,
British researchers tried to measure what they define
as Rodi (return on design investment), which might
be a useful concept to be followed in Italy, too.
One more important element of the study is the
realization of how important design is: English
companies assure that they acknowledge the chief
role of design; instead the designers asked, say the
exact opposite and complain about a lack of attention.
This difference in views depends upon the fact that
on the one hand there is still a poor understanding
from the designer of what it means to valuate the
performance of an investment in design.
On the other hand, in a time when this phenomenon
is somewhat considered, they tend to say «we
understand design, we use it, etc». Finally, according
to another English study carried out a few years ago,
design also affects the stock exchange
performance: if we examine a certain number of
companies appreciated for their design, they had
improved by approx. 200% their stock exchange
capitalization in ten years,
I
8
8
Manifestazioni per il
Compasso d’Oro 2008
Mostra Storica
Collezione del Design Italiano 1954-2004
Reggia di Venaria Reale, Torino
(23 aprile - 1 settembre 2008)
9
Compasso D’Oro
Il Premio Del Design Italiano: XXI edizione
Reggia di Venaria Reale, Torino
(26 giugno - 1 settembre 2008)
Nell’ambito degli eventi di:
Torino 2008 World Design Capital. Sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica Italiana
9
ufficiostile 2/08 9
workplace
exhibitions
di Chiara Brollo,
Aurelia Debellis,
Renata Sias
design week
10 2/08 us
1
Salone Ufficio: una partita vinta
1. SEDUS
Novità e tendenze per l’ufficio dalla design week milanese
I concetti di creatività e
Già dal primo giorno di fiera colpivano soprattutto l’alto numero di visitatori (da tempo non si vedevano
stand e corridoi così affollati in una fiera dedicata all’ufficio!) e l’alta presenza di aziende espositrici estere
che fino ad ora avevano ignorato la manifestazione italiana; è probabile che il loro interesse non sia tanto
rivolto al nostro mercato (e infatti non sono stati vissuti come competitor dalle aziende italiane) quanto al
pubblico internazionale, letteralmente calamitato dalla forza attrattiva de I Saloni.
www.sedus.it
gioco della filosofia
aziendale di Place 2.5 sono
reinterpretati nei prodotti
e in uno stand dove l’ufficio
assume le sembianze
di un campo da calcetto
The concepts of creativity
Grande soddisfazione per tutti, per i visitatori che
hanno trovato qualità nei nuovi prodotti
presentati e per le aziende espositrici che hanno
visto un’affluenza di pubblico, professionale e
preparato, superiore a ogni aspettativa. Proprio
il profilo altamente specializzato dei visitatori
induce però a una riflessione e suggerisce una
maggiore professionalità anche da parte delle
aziende. Forse non è più il momento di arrivare
in fiera con il prototipo realizzato la sera
precedente, senza un listino pronto né la
garanzia dei tempi di consegna: il pubblico ha
bisogno di risposte concrete, progettisti e
contractor da tutto il mondo sono arrivati con
disegni esecutivi e date di gare d’appalto da
rispettare; nessuno può permettersi di perdere
tempo e per le aziende questo è davvero il
banco di prova per dimostrare di sapere offrire
servizi e non solo prodotti. Una grande
occasione che, soprattutto gli italiani, non
devono lasciarsi scappare.
E, in tema di professionalità e gestione dei
servizi, anche Cosmit e Fiera Milano potrebbero
migliorare... É vero che i problemi di traffico e
gestione dei flussi di visitatori sono comuni a
ogni fiera esterna alla cerchia cittadina, ma è
grave che, a tre anni dall’apertura della fiera,
niente sia migliorato e all’orario di uscita il
pubblico resti bloccato un’ora, talvolta sotto
la metropolitana, unico mezzo per raggiungere
il polo fieristico. Le aziende chiedono più
professionalità e serietà anche a Cosmit, sui
criteri di assegnazione degli spazi, sui servizi
offerti, sulla consulenza che dovrebbe essere
garantita a chi investe denaro in uno stand.
Va riconosciuto a Cosmit il merito di avere
trasformato una “banale” fiera in un evento
culturale, artistico e multimediale che coinvolge
tutta la città, che non ha equivalenti al mondo
e proprio per questo da tutto il mondo attrae
visitatori. Difendiamo l’arte in tutte le sue forme,
ma solleviamo un dubbio: anziché investire
denaro per un evento esterno come
l’allestimento di Pistoletto alla Loggia dei
Mercanti, non sarebbe stato più fruttuoso
creare un “laboratorio” concreto su temi più
specifici relativi all’ambiente di lavoro che
coinvolgesse e attirasse il pubblico all’interno
del Salone Ufficio?
I
Salone Ufficio: a won game.
Freshness functionality and comfort
Already the first day the large number of visitors
to the fair was impressive (such crowded stands
and corridors could not be seen at an office fair
for a long time) as well as the large number
of foreign exhibitors that had so far ignored
the Italian event; probably their interest wasn’t so
much in the not too brilliant Italian market (indeed,
they were not considered as competitors by the
Italian firms), as in the international public literally
magnetized by the pull of I Saloni.
Everybody was very pleased, the visitors who found
quality in the exhibits and the exhibiting firms, who
saw a large attendance, professional and prepared,
exceeding all expectations.
However, just the high qualification of visitors leads
to reflection and suggests greater professionalism
to companies and also to Cosmit and Fiera Milano,
even if Cosmit deserves credit for changing an
“ordinary” fair into a cultural, artistic and multimedia
event involving the whole city, that has no equal in
the world, that’s why it attracts visitors from all over
the world.
I
and game in the corporate
philosophy of Place 2.5 are
rendered in the products
and in a stand where the
office looks like a five-a-side
field
Direzionali
Direzionali
Il 2008 verrà ricordato come l’anno degli arredi
di prestigio. Lievi e sinuosi o forti e massicci, ma
sempre molto esclusivi, gli arredi si allontanano
dal look sobrio e lineare per assumere un ruolo
di sempre più forte rappresentatività. Ai classici e
intramontabili cuoio, legno – con riscoperta di
noce e palissandro – cristallo e laccato ai
poliesteri, si affiancano altri materiali più
tecnologici e innovativi. Tradizionali o futuribili, a
dispetto di chi ciclicamente dichiara superato il
concetto di status, in fiera e fuori salone si sono
viste proposte davvero per tutti i gusti.
Executive
2008 will be remembered as the year of
prestigious furniture. Light and flexuous or strong
and solid, yet always very exclusive, furniture
gives up the plain and linear look to play an
increasingly representative role. Besides the
classic and evergreen leather and wood – walnut
and rosewood are back again – and glass,
polyester enamelling, there are more
technological and innovative materials. Traditional
or futuristic, in spite of those, who cyclically state
that the concept of status is outdated , you could
pick and choose inside and outside the fair.
2. LAS
I-meet
design Nikolas Chachamis
www.las.it
Nuova collezione di tavoli
da riunione con forme e
dimensioni che facilitano la
SaloneUfficio: i numeri
La 14a edizione Biennale Internazionale dell’Ambiente
del Lavoro, che da quest’anno assume il nuovo nome
Salone Ufficio, ha occupato i padiglioni 16 e 20 che,
su una superficie complessiva di 20.000 metri quadrati, hanno accolto 161 aziende, di cui 24 estere da 12
Paesi del mondo.
30 le aziende che hanno aderito al concorso Ufficio
Fabbrica Creativa, work in progress.
“Anche l’ufficio – commenta Rosario Messina, presidente del Cosmit – con il biennale SaloneUfficio ha
trovato visibilità e rinnovato ottimismo. Grazie al progetto Ufficio Fabbrica Creativa si sono viste proposte
orientate a esaltare la dimensione umana e creativa
degli spazi di lavoro.”
SaloneUfficio: the figures
The 14th International Biennial of the working environment, as from this year called Salone Ufficio, was held
in halls 16 and 20, accommodating 161 companies, 24
of which foreign from 12 countries, on an overall area
of 20.000 m2.
30 companies took part in the competition Ufficio
Fabbrica Creativa, work in progress.
“The office, too – remarks Rosario Messina, president
of Cosmit – found visibility and renewed optimism
with the biennial SaloneUfficio. Through the project
Ufficio Fabbrica Creativa, many concepts were oriented to extol the human and creative scale of working
environments.”
collaborazione e il contatto
ISaloni: i numeri
visivo; wire management
accessibile
I Saloni 2008 si sono chiusi con ottimi risultati:
348.000 visitatori registrati (210.000 stranieri), il 29%
in più rispetto all'edizione 2007, e 2450 aziende espositrici, confermandosi un appuntamento fondamentale
per l'arredo e il design made in Italy. L'importante presenza internazionale è stata alimentata soprattutto da
Spagna, Russia, Francia, Germania e Sud Est Asiatico
New meeting table
collection; the shapes and
dimensions available
improve cooperation and
visual contact; accessible
wire management
3. LAS
’70’s
2
design Nikolas Chachamis
www.las.it
Un “tributo” agli anni
settanta, riportati con
I Saloni 2008 recorded excellent results: 348.000 registered visitors (210.000 foreign), 29% more over
2007, and 2450 exhibiting firms, thus proving to be a
basic event for the Italian design and furniture. The remarkable, international presence came mostly from
Spain, Russia, France, Germany and South East Asia.
equilibrio alle necessità
dell’ufficio contemporaneo
A “tribute” to the ‘70’s
balanced to the needs of
Si veda anche la rassegna
prodotti pubblicata sul numero
1/08, sfogliabile on line
in versione flap magazine
e nel data base prodotti
www.ufficiostile-online.it
a modern office
4. MASCAGNI
Mast
design Claudio Bellini
www.mascagni.it
Le scrivanie di dimensioni
generose sono improntate
sul contrasto tra la solidità
3
della base di supporto e
See also the product selection
published in the issue 1/08
(flap magazine available on
line) and in the product data
base www.ufficiostile-online.it
l’apparente di sospensione
del piano di lavoro.
Grande cura nei materiali
impiegati. La serie è
completata da contenitori
e mobili di servizio
Large desks based on the
contrast between the solid
supporting base and the
apparently hanging worktop.
Carefully chosen materials.
The line includes also
storage and return units
4
us 2/08 11
workplace exhibitions
Dati Assufficio sul mercato italiano degli arredi per ufficio
L’ufficio risale la china! Per il settore ufficio in Italia – che conta ben 1516 aziende e oltre 18000 addetti – le
cifre sono confortanti. Rispetto al 2006 registrano un segno positivo le voci principali: +12,8% il fatturato
generale che raggiunge quota 1.683 milioni di euro; crescono dell’11,7% le vendite in Italia (1031 milioni).
Salgono anche le importazioni (+12,7%) che toccano i
85 milioni, ma la parallela crescita del 14,7% delle
esportazioni con un fatturato di 815 milioni dimostra la
nostra propensione all’export sia per l’arredo ufficio che
per le forniture contract.
Calano dell’11,7% le esportazioni in Francia (nostro primo Paese per l’export con 76 milioni) e in Germania
(-6,7%, 25 milioni), compensate da un +32% negli Usa
(46 milioni euro), a dispetto del dollaro debole, e da
+25,8% in Russia (42 milioni) e +27,3% in Spagna (37
milioni).
Sorprendente la crescita del 48,2% negli Emirati Arabi
(20 milioni) e del 77% in Arabia Saudita (15 milioni). Anche se con fatturati globali non altissimi va sottolineta la
crescita del 114% in Canada (6,47 milioni), del 123% in
India (5 milioni) e dell’86,3% in Turchia (5 milioni). Il dinamismo di questi mercati può essere un’ulteriore molla di crescita per il made in Italy.
I
TAB.13 UFFICI(**)
CIFRE CHIAVE NEL 2007
Esportazioni italiane per Paesi di destinazione nel periodo Gennaio-Novembre 2007
Italia. Totale Mobili. Valutazioni per comparti produttivi. 2007*.
Imbottiti
Cucina
1
Sedie
Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2007 provvisori, 2006 provvisori
Dati in milioni di euro a prezzi correnti.
Camere e Mobili per
soggiorni
Bagno
Altri
2
mobili
Ufficio
Materassi
Totale
mobili
Imprese (Unità)
8.553
933
1.408
11.673
276
6.738
1.516
1.070
32.165
Addetti (Unità)
35.088
15.388
16.025
65.196
4.235
45.759
18.534
4.935
205.160
Fatturato (mio €)
2.967
2.244
1.024
4.897
436
6.000
1.683
668
19.921
Esportazioni (mio €)
1.836
687
623
1.526
72
4.047
815
158
Importazioni (mio €)
9.764
211
30
228
298
3
899
85
45
1.798
Vendite Italia (mio €)
1.498
1.695
526
3.677
378
2.763
1.031
541
12.110
Export su fatturato(%)
61,9%
30,6%
60,8%
31,2%
16,6%
67,4%
48,4%
23,6%
49,0%
Import su mercato
nazionale(%)
12,4%
1,7%
30,2%
7,5%
0,7%
24,6%
7,6%
7,6%
12,9%
Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo.
* Pre-consuntivi
Italia. Totale mobili3. Fatturato e dati strutturali. 2007*. Dati in milioni di euro a prezzi correnti.
Unità di misura
Fatturato (a prezzi alla produzione)
Vendite Italia
4
2007*
var% 2007/2006
Milioni €
19.921
+3,8%
Milioni €
12.110
+1,5%
Esportazioni
Milioni €
9.764
+7,5%
Importazioni
Milioni €
1.798
+12,1%
%
49,0%
+3,6%
%
12,9%
+9,1%
Unità
32.165
-2,6%
Unità
205.160
+0,2%
Grado di apertura del mercato:
- Esportazioni/Fatturato (%)
5
- Importazioni/Mercato nazionale (%)
Imprese
6
Addetti
Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno–Arredo.
* Pre-consuntivi
1
Esclusi gli elettrodomestici da incasso.
La voce “Altri mobili” comprende oltre ai mobili vari, anche gli arredamenti per negozi e collettività (alberghi, ristoranti, etc.).
il settore Totale mobili comprende i mobili per la casa, i mobili per l’ufficio e per altri usi e i materassi. Questa aggregazione è quindi
quella corrispondente al codice Ateco DN36.1 utilizzato nella classificazione delle attività economiche a livello comunitario.
Nell’aggregato non sono inclusi, invece, i produttori di componenti per mobili (compresi nel Totale Legno per evitare duplicazioni).
4
Vendite Italia: stima del fatturato nazionale delle imprese di produzione (fatturato totale meno stima del fatturato estero).
5
Mercato nazionale: Vendite Italia+importazioni
6
Numero totale imprese, compresi artigiani, terzisti , subfornitori.
2
3
(in giallo var. negative sia x valori sia x quantità)
PAESE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
Francia
Regno Unito
Stati Uniti
Russia
Spagna
Svizzera
Germania
Emirati Arabi Uniti
Belgio
Grecia
Arabia Saudita
Paesi Bassi
Kuwait
Romania
Giappone
Austria
Croazia
Malta
Libia
Ucraina
Qatar
Canada
Irlanda
Portogallo
India
Turchia
Polonia
Norvegia
Israele
Ungheria
Repubblica Ceca
Marocco
Bahrein
Slovenia
Serbia
Altri
TOTALE
Milioni di Euro
Var. %
75,95
46,73
46,12
42,17
37,12
25,98
24,93
20,48
20,42
17,09
15,13
11,35
10,98
9,53
9,05
8,93
7,68
7,56
7,03
6,95
6,70
6,47
6,27
5,33
5,18
5,02
4,80
4,63
4,23
3,96
3,95
3,93
3,65
3,63
3,54
80,54
-11,7%
-0,2%
32,0%
25,8%
27,3%
6,8%
-6,7%
48,2%
13,7%
46,4%
77,0%
-1,0%
34,3%
9,8%
-9,8%
17,7%
1,4%
102,1%
-2,4%
24,9%
72,6%
114,0%
-0,1%
5,7%
123,0%
86,3%
42,8%
3,4%
41,0%
17,1%
0,5%
84,0%
64,8%
21,5%
66,6%
20,2%
603,02
15,6%
Tonnellate
Var. %
17.310
7.862
5.786
6.029
7.088
4.681
5.027
3.843
3.832
4.079
3.174
2.314
2.875
2.673
2.285
2.120
1.848
1.527
1.366
1.228
1.239
1.158
1.440
1.152
929
485
1.276
661
1.021
1.244
1.407
1.390
645
988
780
18.409
-20,3%
-9,5%
9,9%
7,7%
20,0%
-1,5%
-15,9%
31,5%
-8,0%
19,3%
69,1%
-6,0%
12,1%
7,1%
-12,5%
6,0%
-8,5%
122,8%
0,3%
18,4%
112,3%
103,4%
0,6%
3,4%
250,2%
19,5%
2,5%
11,6%
30,0%
8,2%
1,2%
75,6%
35,1%
6,4%
40,7%
1,2%
121.172
2,7%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat
(**) Dati ufficiali ISTAT. Fatte salve le dinamiche, si stima che la consistenza delle esportazioni di mobili per uffici vada
incrementata di circa il 20% per ottenere il valore effettivo delle movimentazioni del settore italiano.
TAB.14 UFFICI
Importazioni italiane per Paesi di origine nel periodo Gennaio-Novembre 2007
Italia. Ufficio. Fatturato e dati strutturali. 2007*. Dati in milioni di euro a prezzi correnti.
Unità di misura
2007*
Var.% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Dati 2007 provvisori, 2006 provvisori
var% 2007/2006
Fatturato (a prezzi alla produzione)
Milioni €
1.683
+12,8%
Vendite Italia
Milioni €
1.031
+11,7%
Esportazioni
Milioni €
815
+14,7%
Importazioni
Milioni €
85
+12,7%
- Esportazioni/Fatturato (%)
%
48,4%
+1,7%
- Importazioni/Mercato nazionale (%)
%
7,6%
+0,9%
Imprese
Unità
1.516
-2,6%
Addetti
Unità
18.534
+1,0%
Grado di apertura del mercato:
Fonte: Centro Studi Cosmit/Federlegno–Arredo.
* Pre-consuntivi
(in arancione var. positive sia x valori sia x quantità)
PAESE
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Milioni di Euro
25,50
15,88
5,86
4,87
4,08
2,77
2,22
1,95
1,71
1,36
1,15
1,09
0,97
0,93
0,86
0,84
0,69
0,65
0,64
0,32
0,30
0,28
0,26
0,22
0,21
1,26
15,6%
31,5%
8,3%
-12,1%
157,1%
-37,1%
-18,3%
11,5%
29,3%
6,2%
37,9%
145,0%
548,8%
79,5%
-44,2%
9,8%
79,6%
83,6%
-9,5%
-21,7%
155,9%
151,3%
-59,3%
144,1%
49,3%
-17,3%
TOTALE
76,89
14,9%
Fonte: elaborazioni Centro Studi Cosmit/Federlegno-Arredo su dati Istat
12 2/08 us
Var. %
Germania
Cina
Regno Unito
Francia
Polonia
Austria
Spagna
Danimarca
Paesi Bassi
Croazia
Taiwan
Belgio
Thailandia
Lituania
Svizzera
Turchia
Romania
Svezia
Stati Uniti
Slovacchia
Slovenia
Vietnam
Portogallo
Giappone
Finlandia
Altri
Tonnellate
Var. %
3.772
9.329
1.448
1.103
1.621
933
312
806
345
935
615
154
567
344
214
429
487
82
73
192
45
119
48
11
12
671
3,2%
32,2%
-2,1%
-11,3%
122,5%
-25,2%
-39,3%
0,1%
30,5%
5,1%
35,0%
50,3%
566,1%
42,8%
-34,4%
5,8%
284,4%
112,4%
12,6%
-25,6%
-29,6%
82,2%
-53,4%
-29,1%
-22,9%
75,7%
24.668
19,5%
Luna collection
design Pininfarina
1° Premio Wellness@Work Award – EIMU, Milan 2006
1° Premio Design&Innovation Award – BNW, Budapest 2007
1° Premio Good Design – Chicago Athenaeum 2007
www.uffix.com
GilibertiStudio | Photo L. Borgianni
Gli arredi direzionali
hanno un nuovo riferimento.
IPSOS: soluzioni di qualità,
eleganti ed esclusive.
Design S. Barsacchi
workplace exhibitions
Trend colori e materiali
5. O.KITALIA
Eclipse
design Michele Sbrogiò
www.okitalia.com
Giochi di luce e contrasto
cromatico ottenuto grazie
all’uso dei piani in vetro
e delle superfici laccate in
poliestere; fianco pannellato
in vetro bianco, nella
collezione Ice, oppure nero
nella collezione Dark
Plays of light and colour
obtained from the use of
glass tops and polyester
enamelled surfaces; side
panelled in white glass in
5
the Ice collection, or black
in the Dark collection
6. O.KITALIA
Mirror
design Michele Sbrogiò
www.okitalia.com
Banco reception ottenuto
dall’incastro di superfici
orizzontali, verticali ed
oblique. I piani in ebano
sono schermati, ma nel
contempo svelati, dalla
grande superficie curva in
vetro
Reception desk obtained by
joining horizontal, vertical
and oblique surfaces. The
ebony tops are screened yet
revealed through the large
curved, glass surface
6
7. ABBONDINTERNI
Welcome
www.abbondinterni.it
Tavolo riunioni elettrificato
ed attrezzato con totem
per monitor per meeting
e teleconferenze
Wired meeting table
equipped with totem
monitor for meetings
and teleconferences
8. SAGSA
My Dream
design Idea Progetto
www.sagsa.net
Linea direzionale con base
massiccia in metallo
(ispezionabile) e piano in
7
legno sollevato mediante
colonnette di raccordo
distribuite sotto piano
Executive line, solid base
in metal (possible inspection)
and top in wood raised
Nell’indiscusso revival degli anni ’70 il bianco e nero
sono protagonisti assoluti, soprattutto in versione
glossy; il rosso, altro classico tra i colori primari, segue in classifica: un po’ di “aggressività” cromatica
non guasta per contrapporsi alle policromie di toni
neutri. Nelle strutture prevale l’acciaio inox.
Si adotta anche il concetto di “macchia di colore” tipico di quegli anni: le tinte preferite per rompere la bicromia b/n sono rosso e verde germoglio. Rivalutazione, non solo nella moda, del viola/lilla, bellissimo colore tradizionalmente rifiutato in Italia perchè associato
all’idea di lutto.
Tra i legni si riscoprono essenze classiche come il noce e il palissandro, rinnovati nelle finiture di superficie.
Cuoio, pelle e cristallo non mancano mai negli ambienti direzionali, ma vengono affiancati da materiali
più tecnologici come resine, fibra di carbonio, Corian
(usato in diversi arredi e anche per struttura di sedie).
Negli operativi, oltre a una gamma infinita di plastiche
di alta qualità, resistenti, texturizzate e “tridimensionali”, fanno sempre la parte del leone i nobilitati e i laminati, belli, vivaci e personalizzabili.
Pressoché assente, o almeno non comunicata, la ricerca e l’applicazione di materiali eco-sostenibili e riciclati o i sistemi di assemblaggio che facilitino il riciclo dei materiali alla fine del ciclo di vita del prodotto.
Ci saremmo aspettati una maggiore attenzione ai temi
legati alla eco-sostenibilità: in altri Paesi è consuetudine, per esempio, dichiarare la quantità di materiale
riciclato o riciclabile presente nel prodotto, o enfatizzare sistemi di assemblaggio che velocizzano e rendono più economico il disassemblaggio e conseguente riciclo. In Italia questi temi non vengono valorizzati
nemmeno da chi include nella propria mission le tematiche ambientali. Il focus in termini di comunicazione è rivolto soprattutto al design e al rapporto prezzo/qualità/immagine, la sostenibilità probabilmente
non è ancora un plus sul quale investire nel mercato
italiano.
Trends of colours and materials
Black and white are the protagonists by far, especially
in the glossy version; red, another classic in primary
colours follows in the table.
The revival of the ’70s also follows the “splash of colour” concept peculiar to that time: the favourite colours to break the b/w duotone are red and bud green.
Interesting and daring is the reappraisal of violet.
As for woods, the classic walnut and rosewood are
back with renewed finishes. The executive suites still
feature leather and glass, yet combined with more technological materials like resins and carbon fibre. Task furniture comes in an endless range of first-rate
plastics, increasingly resistant, texturized and “threedimensional”, while faced chipboard and laminate still
take the lion’s share, more and more attractive, bright
and customized.
No visible trace of research and use of eco-sustainable materials. We expected a focus on themes related
to eco-sustainability, yet not even those including environmental themes in their mission would bring them
out. The focus, as far as communication is concerned,
is mainly on design and a good value for money, in the
Italian market probably sustainability isn’t yet a plus to
invest in.
through small linking
columns under the top
8
us 2/08 15
workplace exhibitions
Ambienti operativi
Ambienti operativi
Per gli operativi l’immagine d’insieme è quella
di un ufficio luminoso, vivace, dinamico, con alti
contenuti tecnologici, ma non enfatizzati
formalmente. La “domesticità nell’ufficio” invocata
fin dagli anni ’80 da alcuni pionieri, ora è
finalmente entrata nella cultura comune. Il bench
system resta protagonista ma si evolve in sistemi
che aggiungono funzionalità alla postazione, per
esempio contenitori integrati nella struttura
dell’arredo oppure free standing, anche nella
tipologia “a spina” che definisce territori individuali
nei grandi tavoli multipostazione offrendo
maggiore privacy. I desk system dell’ultima
generazione sono formalmente lineari e semplici
da montare, superaccessoriati e offrono una
possibilità sempre più ampia di configurazioni
(torna anche il cluster a tre posti con piani a
120°). La gamba è semplicissima, quadrata ad
“anello” aperto o pannellata; spesso integra
contenitori bassi. Aumentare il livello di comfort è
una problematica molto sentita: si assumono
questo compito gli arredi (che prevedono pannelli
ed elementi fonoassorbenti) le pareti (che
integrano sistemi di riscaldamentoraffreddamento) e anche le lampade con sistema
di purificazione dell’aria.
9. MASCAGNI
OnlineX
design Lorenzo Negrello
www.mascagni.it
Posti di lavoro con étagére,
mobili portanti e
canalizzazione scrivanie
completa e personalizzabile.
Nuove le finiture (anche
laminato lucido ad effetto
“laccato”) e ampia la gamma
di contenitori
Workplaces with étagères,
supporting units and wire
management, a complete
9
desk to be personalized. New
finishes (also glossy, with a
“lacquer” look) and wide
range of storage units
10. LAS MOBILI
Logic
Design Claudio Bellini
www.las.it
La cellula-ufficio, intesa come
“ponte di comando” per
governare le varie attività
10
operative, con una particolare
attenzione all’archiviazione
distribuita. I piani non sono
più appoggiati, ma sospesi
ad elementi verticali, frame
Task furniture
As for task furniture, the general look is that of a bright,
lively, dynamic office, extremely high-tech yet not
formally emphasized. The “office domesticity” invoked
by a few pioneers since the eighties, is finally part of the
general culture. The bench system still is a player, but
developed in systems that add practical aspects to the
workplace. The last generation desk systems feature
linear shapes easy to assemble, overequipped and
allowing an increasingly wide choice of layout. The chief
goal is to increase the standard of comfort: hence,
furniture that provide for panels and sound absorbent
components, walls with built-in heating and cooling
systems and lamps with an air purifying system.
metallici e contenitori;
il cablaggio è integrato
The office-cubicle meant
as “bridge” to control the
various jobs, with a focus
on the distributed filing.
The tops are no longer
supported, but they hang
from vertical components,
metal frames and storage
units, that support and
contain; integrated wire
management
10
Concorso Ufficio Fabbrica Creativa foto di Luciano Pascali
Sono state consegnate in occasione durante
Salone Ufficio le tre targhe di riconoscimento a
Fantoni, Frezza e Linekit, che tra le trenta
aziende partecipanti hanno vinto il concorso
“Ufficio Fabbrica Creativa, work in progress”,
dedicato quest’anno alla memoria dell’Ing. Paolo Borsani, presidente di Assufficio, scomparso
lo scorso marzo. www.cosmit.it
11
11. ARTEMIDE
Tian Xia-Eco
www.artemide.com
É stata presentata nello
Presented at the showroom
showroom di via Manzoni,
on via Manzoni, the
la lampada a luce
adjustable, direct/indirect
diretta/indiretta regolabile
lighting fitting reducing
che riduce i consumi
consumption by 80% and
dell’80% e integra un filtro
integrating an air purifying
di purificazione dell’aria
filtre (manufactured by Elica)
(di produzione Elica)
16 2/08 us
I quattro componenti della giuria (Maria Grazia Mazzocchi, presidente di Domus Academy, Roberta
Pellegatta, conduttrice del programma “Job 24” di
Radio 24, Michelangelo Pistoletto, artista, Emilio
Reyneri, professore ordinario di sociologia del lavoro presso l’Università degli Studi Milano Bicocca)
hanno così motivato la scelta dei nomi per le tre categorie:
Premio ambienti di lavoro:
Fantoni per Natural Office, spazio di lavoro dal quale
si evince un’attenta ricerca di base che tiene conto
del risparmio energetico, della riduzione dei rumori e
dell’uso di materiali non inquinanti. Il tutto risulta adatto a favorire la concentrazione nel quadro del lavoro
di gruppo.
Premio prodotti/arredi per il lavoro:
Frezza per My Desk, sistema di arredi per ufficio ad
alta modularità e flessibilità che permette la coesistenza e il dialogo fra diversi fruitori dello spazio lavorativo. Il prodotto dà anche un’impressione di economicità che lo rende particolarmente adatto a un contesto di lavoro giovanile.
Premio installazioni sull’ambiente di lavoro:
Line Kit per Dream Office Contest, progetto-concorso
su Second Life che utilizzando le nuove tecnologie dà
voce con originalità ai desideri e all’immaginazione
dei potenziali utenti di un ufficio moderno.
workplace exhibitions
12
14
12. ESTEL
Assist
design R&D, Sì design,
J. Bennett
www.estel.com
Funzionale sistema di
elementi di servizio che
completa i posti di lavoro,
sia nella soluzione singola
sia nella versione a bench,
indipendentemente dalla
tipologia di gambe usate
15
A functional system
14. BABINI
15. SAGSA
of auxiliary units to complete
Block
Easy Screen
the workplace, both the
design Ivan Palmini
fonoassorbente
single one and the bench
www.babini.com
www.sagsa.net
version, independently
Sistema di arredi dal look
Nuove ante per pareti
of the kind of legs used
anni’70 configurabile in base
attrezzate e pannelli
alle necessità grazie
costituiti da sandwich in
13. HERMAN MILLER
all’intercambiabilità tra
metallo forato accoppiato
Sense
fianco attrezzato, cassettiera
a materiale fonoassorbente
www.hermanmiller.com
e gamba metallica
New doors for equipped
Il concetto di assemblaggio
13
“plug+play” semplifica
Furniture system with
walls and sandwich panels
montaggio e riconfigurazione
a look of the ’70s to be
made of perforated metal
shaped as needed through
and sound absorbent
The “plug+play” assembling
the interchangeability of
material
system simplifies assembling
the equipped side, drawer
and reshaping
unit and metal leg
The winners of the competition “Ufficio Fabbrica Creativa, work in progress”
During Salone Ufficio, three accolade plates were
given to Fantoni, Frezza and Linekit, winners, out
of thirty participants, of the competition “Ufficio
Fabbrica Creativa, work in progress”, this year
dedicated to engineer Paolo Borsani, chairman of
Assufficio, who died last March.
The four members of the jury (Maria Grazia Mazzocchi, president of Domus Academy, Roberta Pellegatta,
hostess of the programme “Job 24” on Radio 24, Michelangelo Pistoletto, artist, Emilio Reyneri, full professor of sociology of work at Università degli Studi
Milano Bicocca) stated the reasons for the names
chosen in the three categories:
Award working environments
Fantoni for Natural Office, workspace showing a careful, basic study that takes into account energy saving,
reduced noises and use of not polluting materials.
Everything seems to be fit for promoting concentration in the workteam
Award work products/furniture
Frezza for My Desk, an extremely modular and flexible
office furniture system, that allows the co-existence
and dialogue among the various users of the work
space.
The product also conveys an idea of inexpensiveness,
which makes it most suitable for a young working
context.
Award installations on the working environment
Line Kit for Dream Office Contest, competition-project
on Second Life making use of new technologies, that
gives voice to the wishes and imagination of the potential user of a modern office in an original manner.
us 2/08 17
workplace exhibitions
Sedute
Sedute
Per il settore sedie proseguono le variazioni
infinite sul tema task chair, anche se i prodotti
più interessanti riguardano la sfera del contract
e delle sedute per collettività dove si
sperimentano nuovi materiali e tecnologie
produttive. Nelle monoscocca in materiale
plastico si applicano tecniche di stampaggio
che permettono texture tridimensionali nella
superficie esaltando l’effetto materico.
Seating
The seating segment show numberless
variations on the task chair theme, although
the most interesting products concern the
contract sphere and community chairs, where
new materials and production technologies
are tried out. For the one-frame chair in plastic,
moulding techniques are used that allow
three-dimensional textures.
16
17
16. BALERI
Sumo
design Xavier Lust
www.baleri-italia.com
Linguaggio formale giocoso
e rotondità voluttuose
per questa nuova famiglia
di sedute imbottite
A playful approach to forms
and voluptuous roundness
for this new family
of padded chairs
17. DePadova
Lavenham
design Patricia Urquiola
18
www.depadova.it
Sedia impilabile in materiale
plastico con braccioli.
Il nome è un omaggio
alla cittadina inglese patria
dell'azienda che ha inventato
19
il tessuto lavorato “diamond
quilt” a cui si ispira
il disegno matelassé
della seduta
Stackable, plastic chair
with arms. The name is
a tribute to the English town,
the base of the company
that invented the "diamond
quilt", which the matelassé
pattern of the chair draws
inspiration from
18. BROSS
Manomorta
design Enzo Berti
www.bross-italy.com
Spiritosa e irriverente seduta
in lamiera di acciaio (inox
o laccata) da fissare a muro
22
Funny and irreverent
chair in sheet steel (stainless
or enamelled) to be
wall-mounted
20
18 2/08 us
21
workplace exhibitions
Pareti
19. FREZZA
Business Class
design Paolo Favaretto
www.frezza.com
Linea direzionale dal design
accattivante realizzata
nelle varianti a schienale alto
e medio con movimento
sincron
Executive line featuring an
engaging design carried out
with high and medium back
and synchro device
20. JDS (ITOKI)
Spina
www.jds.eu
Sedia progettata dalla casa
giapponese, votata al
comfort estremo grazie alla
curva a S e al materiale dello
schienale (elastomero con
fessure per aumentare la
superficie di contatto senza
accumulare calore)
A chair designed by
the Japanese firm for an
extreme comfort through
the S-shaped curve and
the material of the back
(elastomer with clefts to
increase the contact surface
without accumulating heat)
21. DAUPHIN
Lordo
www.dauphin-group.com
Spiccata immagine grafica
e interessante uso di mesh
anche per il supporto
lombare
“Progettare e realizzare
per tutti 2007”promosso da
Lo Spirito di Stella e Autogrill
23. G3 (GE GIUSSANI)
Zig Zag
www.giussani.it
452 progettisti hanno partecipato alla terza edizione del Concorso internazionale di idee “Progettare
e realizzare per tutti”: la giuria ha esaminato 204
proposte per ripensare il layout di alcune aree all’interno degli Autogrill, in un’ottica di accessibilità
allargata. I partecipanti si sono cimentati sul bancone bar, sulla zona casse e sui servizi igienici. Il
concorso, promosso dall’Associazione Onlus “lo
Spirito di Stella” in partnership con Autogrill e patrocinato da ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e IIDD – Design for All Italia, ha visto la collaborazione anche di Estel, azienda leader in Italia
nel settore del mobile d’ufficio, che svilupperà i
prototipi dei progetti vincitori.
La giuria, presieduta da Andrea Stella, ha visto la
partecipazione di Daniela Volpi (Presidente Ordine
degli Architetti della Provincia di Milano), Paolo Favaretto (Co-fondatore dell’IIID – Design for All Italia), Egidio Miti (Direttore Progetto Afuture Gruppo
Autogrill) e Alessandro Dalla Pozza (R&D Estel).
Posa a zig zag per i pannelli
della parete vetrata,
predisposta anche per
accogliere nello zoccolo luci
led che creano un piacevole
senso di “levitazione”
Zigzag laying for the panels
of the glazed wall, fitted also
for accommodating led
Pareti
Dopo le grandi novità degli anni scorsi, pausa di
riflessione per il settore parete. Continua il trend
della trasparenza del vetro nelle monolitiche con
grande attenzione ai dettagli nelle finiture e nei
sistemi di porte e chiusure. Si cerca
un’immagine nuova per esempio con la parete
a zig-zag integrazione di led nello zoccolo di
base o con la parete a sandwich che permette
anche di accogliere tra le vetrate stampe e altri
oggetti.
lights in the plinth to create
a pleasant feeling of
“levitation”
24. UNIVERSAL
SELECTA
Between,
design U.T. Universal
Selecta
Partition walls
A new look for the zigzag wall featuring a led
system in the baseboard to create a feeling of
lightness; also interesting, the double-glazed wall
with shelves to accommodate also prints and
other things.
www.universal-selecta.it
Parete a doppie lastre senza
soluzione di continuità
(spessore 50mm).
I vincitori della classifica generale
È possibile utilizzare
l’intercapedine fra le due
Per la zona bancone Simona Montesi.
Per la zona dei servizi igienici Ilaria Niccoli.
Per la zona casse Andreas Sicklinger.
lastre per inserire
pannelli,tessuti, grafica
e altri oggetti piani
I vincitori della classifica studenti
Uninterrupted, double-sheet
Per quanto attiene alle classifiche studenti, la zona
bancone è stata vinta da un team dell’Istituto Europeo di Design di Milano formato da Maria Lacu,
Silvia Caloni e Francesca Cattaneo.
Per i servizi igienici il più bravo è stato Andrea
Montironi di Pomezia, studente dell’Università degli Studi di Roma - “La Sapienza”.
Per la zona casse il premio va ancora all’Istituto
Europeo di Design con il gruppo che ha visto protagoniste Marta Bertolli, Chiara Sposini e Alessandro Dati.
wall (50mm thick).
It’s possible to use the air
space between the two
sheets to fit in panels,
fabrics, graphic material
and other flat objects
A remarkable, graphic image
and an interesting use of
mesh also for the lumbar
support
22. CORINTO
A. La zona casse di Andreas Sicklinger, progettista
di Cefla Arredamenti
23
B. Bancone Bar realizzato da Simona Montesi
Namib-Dune
Design Marco Piva
www.corintoitalia.com
Disponibile nella versione
poltrona, divano, panca.
Basamento in metallo
cromato. La poltrona è
disponibile nella versione
fissa o girevole
Armchair, sofa and bench
versions.Chromed base. The
armchair is available with
A
fixed or swivel base
B
24
us 2/08 19
workplace
cover story
a cura
della redazione
Visione globale per l’ufficio
My Desk e Work Wall di Frezza, progetto di Sergio Lion
La parete polivalente è
predisposta per essere
attrezzata con una gamma
completa di accessori
(piani in vetro, contenitori
pensili ad ante basculanti
in vetro o serigrafati ecc.)
è può essere realizzata con
pannelli fonoassorbenti
The multipurpose wall may
be equipped with a
complete range of fittings
(glass tops, wall units with
up-and-over doors in glass
or screen printed, etc.)
and carried out with sound
absorbent panels
20 2/08 us
Si chiama My Desk, ma è molto più di una scrivania: è il risultato di un approccio globale all’ambiente di
lavoro che si concretizza in un sistema flessibile con possibilità di sviluppo orizzontale e verticale. Premiato durante Salone Ufficio dal concorso “Ufficio Fabbrica Creativa”, questo progetto in progress sta già generando nuove evoluzioni come Work Wall, studiata per il mercato anglosassone e recentemente presentata al Neocon di Chicago e a Design Prima di Londra, una soluzione che sviluppa la parete come elemento di arredo. Sergio Lion, progettista del sistema, ci illustra le principali caratteristiche.
Frezza Architettura, con la sua nuova identità,
non solo si propone come fornitore di progetti
ma si rivolge anche ai progettisti come
promotore di una visione globale di ambiente
di lavoro. Da questa filosofia e dalle conseguenti
ricerche nasce My Desk, un concetto che amplia
le tre dimensioni della scrivania per svilupparle
orizzontalmente e verticalmente, integrandole
con pareti e contenitori – alti e bassi – per
l’archiviazione. «My Desk e Work Wall escono
dalla logica “di prodotto” e si propongono
come sistemi “di ambiente”, flessibili e
perfettamente integrati. Sistemi innovativi
perché nati dall’evoluzione di prodotti esistenti,
selezionati valorizzandone gli aspetti positivi,
ricontestualizzati all’interno di una nuova
concezione dell’ambiente di lavoro nella sua
completezza, spiega l’arch Lion. I punti di forza
più evidenti sono l’estrema versatilità e flessibilità
di aggregazione, (con varie possibilità di
configurazione), ma vanno sottolineati anche altri
plus: per esempio l’ottimo rapporto qualità/
immagine/prezzo e la semplicità di
montaggio che, come si sa, ha una notevole
influenza economica in fase di allestimento
e di gestione degli arredi».
Il sistema di connessione tra superfici verticali
e orizzontali si basa su una griglia integrata
nella parete alla quale è possibile fissare
“a baionetta”, senza l’uso di attrezzi, i piani
della scrivania che possono anche scorrere
liberamente sui binari. Alla massima semplicità
formale e di utilizzo corrisponde una grande
complessità strutturale e componentistica che
rende possibili soluzioni personalizzate per
rispondere ad ogni esigenza di layout.
L’immagine è fresca e armoniosa per uscire
dal grigiore clessico dell’ufficio e connotare
l’ambiente con segni fashion e domestici.
È di forte impatto il nuovo linguaggio visivo,
declinato in tre diverse grafiche decorative che
giocano tra forme e colore nelle superfici di ante
e cassettiere e che sono anche personalizzabili
su richiesta del cliente.
I
My Desk sviluppa i
concetti fondamentali
ispirati alle nuove
configurazioni dello spazio
ufficio, ampliando
in modo totale il concetto
di modularità e
aggregabilità con soluzioni
singole, operativi multipli
aggregati o in appoggio,
tavoli riunione e executive,
pareti polivalenti modulari
My Desk develops the
basic concepts inspired
by the new layouts of the
office space, totally
extending
the concept of modularity
through single solutions,
multiple task furniture
linked or free-standing,
meeting and executive
tables, modular
multipurpose walls
A global vision for the office.
My Desk and Work Wall by Frezza,
design Sergio Lion
It’s name is My Desk, but it’s much more than a desk:
it’s the result of a global approach to the working
environment, that takes shape in a flexible system
developing both vertically and horizontally. Awarded by
the competition “Ufficio Fabbrica Creativa” during Salone
Ufficio, this in-progress project is already producing new
evolutions like Work Wall, studied for the Anglo-Saxon
market and recently presented at Neocon in Chicago
and Design Prima in London, a solution that develops
the wall as a furnishing component. Sergio Lion, designer
of this system, explains its chief characteristics.
Frezza Architettura, with its new identity, doesn’t
just offer itself as supplier of projects, but refers also
to the designers as promoter of a global vision of
working environment. My Desk comes from this
philosophy and consequent studies, a concept that
extends the three dimensions of the desk to develop
them horizontally and vertically, completing them
with walls and filing units – high and low.
My Desk and Work Wall leave the “product” logic
behind and are offered as “environment” systems,
flexible and perfectly integrated.
The most conspicuous strong points are the extreme
versatility and linking flexibility, but other plusses are
to be stressed: for instance, the excellent
price/image/ quality ratio and easy assembling,
that, as everyone knows, heavily affects the furniture
installation and management from an economic
point of view.
Their image is fresh and harmonious to leave
the conventional greyness of the office and mark
out the room through fashionable and domestic signs.
The new visual language is high-impact and declined
in three different ornamental graphics playing
with shapes and colour in the surfaces of doors
and drawers, that may also be personalized upon
the customer’s request.
I
us 2/08 21
workplace
exhibitions
2
1
L’ufficio griffato
Anche per l’ufficio, come già è avvenuto in altri settori dell’arredo, la firma di fama può rivelarsi un potente
strumento di marketing. Tra gli arredi presentati all’ultimo Salone Ufficio di Milano sorprende, non solo il
numero elevato di mobili direzionali di alto livello e di ottima qualità, ma anche la tendenza ad offrire un ulteriore plus: il nome dell’architetto, del car o dell’industial designer di punta da sfoggiare come un nuovo
segno di status.
3
4
5
22 2/08 us
L’ufficio executive è indubbiamente, da sempre,
un ambiente con forte carica rappresentativa:
vi si rispecchiano l’identità aziendale, ma
anche il carattere e i gusti personali del singolo
dirigente. Nonostante l’apparente tendenza
all’eliminazione delle strutture organizzative
gerarchiche, il mobile direzionale non conosce
crisi; anzi, proprio in un momento come quello
attuale, in cui le aziende riducono al minimo i
costi per l’acquisto di arredi operativi, l’ambiente
direzionale e in genere tutti gli ambienti di
rappresentanza, hanno il compito di riflettere
l’immagine che l’azienda vuole comunicare verso
l’esterno; la scrivania può quasi essere
considerata una sorta di benefit per il
dirigente e per questo motivo diventa sempre
più preziosa, vero oggetto di culto, scultorea
o ipertecnologica, minimale o stravagante.
A differenza di tutti gli acquisti che in azienda
sono delegati all’ufficio deputato o al capitolato
del progettista, è il manager in persona che
sceglie l’arredo per il “suo” ufficio
selezionandolo tra quelli che hanno maggiore
affinità con il suo stile di vita o con maggiore
appealing. Come per ogni altro acquisto
personale – abbigliamento o accessori, auto
o sport- contano nella scelta dell’arredo la
qualità dei materiali (intramontabili i tradizionali
legno e cuoio, affiancati da quelli più high-tech
come cristallo e metallo o dai più innovativi come
Corian, vetroresina o fibra di carbonio)
e il dettaglio delle rifiniture artigianali,
ma anche il nome del progettista ha una forte
influenza. I noti architetti Doriana e Massimo
Fuksas firmano Mumbai, la nuova collezione
executive di Haworth Castelli, trasferendo nella
scala ridotta dell’industrial design le
competenze progettuali e i concept di base
dell’architettura: la superficie del piano si
raddoppia creando un “vuoto” che diventa il
fulcro del progetto; il foglio in multistrato curvato
al limite delle caratteristiche meccaniche del
materiale racchiude e lascia in vista la struttura
reticolare in acciaio tagliato al laser.
Già due anni fa i Fuksas si erano dedicati
all’industrial design per l’ufficio con la sinuosa
poltrona Bea per Luxy.
Traspare la cultura del car design nella struttura
importante e nella forte integrazione della
tecnologia nella linea di arredi Luna, disegnata
da Pininfarina per Uffix, presentata ora in una
spettacolare versione Gold Limited Edition
laccata con polveri micronizzate di oro a 24
carati, per celebrare l’ambito Good Design
Award 2007 assegnato da The Chicago
Athenaeum, il terzo importante riconoscimento
internazionale dopo il premio popolare di
Wellness@Work Award 2006 e il 1° Premio
Design&Innovation Award 2007 alla BNW di
Budapest. Il leit motiv della scocca fortemente
caratterizzata si ritrova anche nella poltrona
Xten che sempre Paolo Pininfarina ha
disegnato per Ares Line.
Tra i prodotti presentati al Salone Ufficio che
hanno suscitato più curiosità – ma anche
critiche – sono Zero e Uno, scrivanie in plastica
e vetroresina, prodotte da Della Rovere,
griffate dal giovane designer Karim Rashid,
1. HAWORTH
Mumbai
design Doriana
e Massimo Fuksas
www.haworth.com
La superficie del piano
si raddoppia creando un
“vuoto” che diventa il fulcro
del progetto; il foglio in
multistrato curvato al limite
delle caratteristiche
meccaniche del materiale
racchiude e lascia in vista
la struttura reticolare in
acciaio tagliato al laser
The surface of the top
doubles and forms a “void”,
that becomes the core of
the project; the sheet in
multilayer curved to the
limits of the mechanical
characteristics of the
material encloses and
reveals the network
structure in laser cut steel
2. LUXY
Bea
design Doriana
e Massimo Fuksas
www.luxi.com
3. Luca Moschetta
e Paolo Pininfarina
4. UFFIX
Luna Gold Limited
Edition
design Pininfarina
www.uffix.com
Versione laccata con
polveri micronizzate di oro
a 24 carati, per celebrare
l’ambito Good Design
Award 2007 assegnato da
The Chicago Athenaeum
The model enameled with
24-carat gold micronized
powders to celebrate the
Design Award 2007 given
by The Chicago Athenaeum
5. ARES LINE
Xten
design Pininfarina
www.aresline.com
1. MR HELMY DESIGNS
The Endless Nile
www.corian.it
Destruttura i convenzionali
concetti di tavolo e seduta
per ricombinarli, sfruttando
la modellabilità di DuPont™
Corian®
It takes apart the
conventional concepts
of table and chair
to combine them again,
making the most
of DuPont™ Corian®
mouldable quality
2
2.3. DELLA ROVERE
Uno e Zero
www.dellarovere.it
Le due scrivanie si
differenziano per la forma
e il materiale utilizzato
The two desks are different
in shape and used material
4. FREZZA
Maniak
www.frezza.com
Reception con frontale
costituito da elementi
verticali modulari
rettangolari e piano
d’appoggio dal profilo
curvilineo
1
3
L’anno di Rashid
Egiziano di nascita, cresciuto in Canada e residente a New York, Karim Rashid, si ama oppure si detesta. Insignito di numerosi premi e definito da Time “poeta della plastica”, ma assai discusso dai
“puri” del design, è una figura di spicco nel campo
dell’interior design, dell’arredo, dell’illuminazione e
dell’arte. Ad oggi, su suo progetto, sono stati realizzati più di 2500 oggetti anche per aziende famose. L’affermazione “Il linguaggio di Rashid abbraccia tutti gli aspetti della vita”, risulta particolarmente calzante se si pensa alla manifestazione milanese appena conclusa:oltre ai numerosi nuovi prodotti presentati in fiera, due eventi lo vedono protagonista nel Fuorisalone: “Kasa Digitalia” e l’allestimento presso la Edizioni Galleria in via Maroncelli
10. Un vero successo (o forse un eccesso?).
Reception with front
formed by modular,
rectangular upright
components and top
with a curvilinear contour
5. Blobulous
Forme organiche e sinuose
alla Galleria Colombari
Organic and flexuous
at Galleria Colombari
6. ABET LAMINATI, DE ROSSO
Kasa Digitalia
www.abet-laminati.it
Colori sgargianti e decori
per l’ambiente domestico
allestito in Triennale
Rashid’s year
Karim Rashid is a leading figure in the field of interior design, furniture, lighting and art. His collaborations, well-established over the years, include
many famous brands and have influenced the consumer’s culture. The statement “Rashid’s language
takes in all aspects of life”, is most fitting if we think
of the just concluded Milan event. A huge success
(or an excess!).
Gaudy colours and home
setting at Triennale
7. Meritalia
Blobina e Kubo
www.meritalia.it
Kubo: scatola cubica in
laminato plastico da
accatastare l’una sull’altra.
Blobina: sedute in
poliuretano rivestite con
tessuto appositamente
disegnato
4
Kubo: a cubic, stackable
box in laminated plastic
Blobina: chairs in
polyurethane covered
with a purposely designed
fabric
5
6
7
us 2/08 23
workplace exhibitions
1. LAMM
Mantegna
design Giorgio Gurioli
www.lamm.it
Sviluppa un disegno
morbido e sinuoso in cui
fianco e bracciolo risultano
in continuità con sedile
e schienale, in modo
da sciogliere il nodo
strutturale e tecnico
dell’oscillazione,
sospensione ed ergonomia
della seduta. La sezione
innervata e la forma cava
sono ottenute mediante
tecnologia rotomoulding
The armchair incorporates
a soft, sinuous design
in which side element
and armrest form
a continuous line with
the seat and backrest
2. UPPER
Aer
design Cristina Finucci
www.upper.it
Forma trapezoidale,
forze in tensione che
si conciliano nell’elasticità
del Corian
The basic line that marks
the whole collection extols
the tension forces settling
in Corian’s elasticity in the
trapezoidal desk
1
Sculture da lavoro
Forme scultoree pure e materiali tecnologici. Nuove
le tinte candide, in controtendenza con il preconcetto che l’eleganza è necessariamente scura, ma il
nero resta un comunque un must. I protagonisti più
trendy dell’eleganza sono i materiali e i processi
produttivi più innovativi: il Corian, le materie plastiche, la vetroresina e la fibra di carbonio.
Working sculpture
Pure, sculptural shapes and technological materials. New snow-white colours, bucking the prejudice that elegance is necessarily pure, but black still
is a must. The trendiest protagonists of elegance
are the most innovative processes and materials:
Corian, plastics, fibreglass and carbon fibre.
2
24 2/08 us
workplace exhibitions
nome glamour di fama internazionale, altrettanto
scultoreo e provocante è anche Maniak,
il bancone proposto da Frezza per la zona
reception, altro ambiente con ruolo determinante
nella presentazione e rappresentazione
dell’azienda verso il mondo esterno.
Senza dubbio i dirigenti e le aziende acquirenti
trovano in queste griffe un strumento per
rafforzare e caratterizzare le propria immagine,
ma una considerazione andrebbe anche fatta
sul rapporto tra aziende produttrici e designer.
Può succedere infatti che il progettista di fama
incanti anche il produttore il quale, affascinato
dal mito della creatività, paradossalmente
perda di vista la propria immagine e assuma
un’identità che non gli appartiene con il rischio
di presentarsi sul mercato senza coerenza e
senza strategie ben definite.
I
3
For the office, too, as it happened in other furniture
segments, the famous name may be a powerful marketing
medium. The exhibits at the last Salone Ufficio in Milan
featured an amazing number of top-level and first-rate
executive furniture units, as well as the trend to offer one
more plus: the name of the famous architect or car or
industrial designer to show off as a new status sign.
3. MARTEX
Ola
design Mario Mazzer
www.martex.it
Scrivania direzionale
in solid surface bianca
supportata da due basi
sovrapposte
Executive desk with
a solid, white surface
supported by two
superimposed bases
4. NURUS
Hexa
design Can Yalman
www.nurus.com
Una leggerissima struttura
a reticolo in carbonio è
accostata a un piano lavoro
in fibre di carbonio, rigido
e massiccio. Il piano è
sagomato per avere due
altezze diverse in
corrispondenza del
manager e del suo ospite
A “designer” office
4
A very light network carbon
structure combined with
a worktop in carbon fibres,
stiff and massive. The top
is shaped to obtain two
different heights for the
manager and their guests
5. AHREND
Jetstream
design Marijn Van
Der Poll
www.ahrend.com
Linea “aerodinamica”
ad ala d’aeroplano, senza
alcun accessorio che
la appesantisca
This “streamlined “ plane
wing, free from all weighing
down fittings
Unlike all purchases made in the company by the
appointed office or according to the designer’s tender,
it’s the manager in person who chooses the
furniture for “his/her” office among those more
suiting their life style or more appealing. As for any
personal purchase – clothes or accessories, car or
sports – what counts in the choice of furniture is the
quality of materials (ever-popular the traditional
leather and wood, along with the high-tech ones like
plate glass and metal or the more innovative Corion,
fibreglass or carbon fibre) and the detail of
handcrafted finishes, but also the designer’s name
has a strong influence. The renowned architects
Doriana and Massimo Fuksas designed Mumbai,
the new executive collection by Haworth Castelli,
transferring the planning skills and basic concepts
of architecture to the smaller scale of industrial design.
Already two years ago, they dealt with the industrial
design for the office with the flexuous chair Bea for
Luxy. The car design culture is visible in the
remarkable structure and the heavy integration of
technology in the furniture line Luna, designed by
Pininfarina for Uffix, now coming in a spectacular
version Gold Limited Edition, plated with 24-carat
gold, to celebrate the Good Design Award 2007 given
by The Chicago Athenaeum. The leitmotiv of the most
characterized frame is repeated also in the chair Xten,
still designed by Paolo Pininfarina for Ares Line.
The products presented at Salone Ufficio, that excited
curiosity – but also criticism – included Zero and
Uno, desks in plastic and fibreglass manufactured
by Della Rovere, designed by the young designer
Karim Rashid. Still by Rashid and also sculptural
and challenging, is Maniak, the desk offered by
Frezza for the reception area, playing a chief role
in the presentation and representation of the company
to the outside world.
I
5
ufficiostile 2/08 25
workplace
exhibition
1
2
L’ufficio “off”
Segnali forti per un ufficio non convenzionale dalla Design Week
1. Greenhouse
di Richard Hutten
2. Leaves
di Richard Hutten, Gispen
L’edizione 2008 di Salone Ufficio ci ha regalato qualche innegabile sforzo di creatività e innovazione. Le
aziende si dimostrano in cerca delle risposte funzionali e formali, ma non sempre riescono a liberarsi dai
preconcetti legati alla visione tradizionale dell’ambiente di lavoro, o forse non sono in grado di rischiare e
di liberarsi dai dettami imposti dal marketing.
Gli slanci creativi più sorprendenti vanno cercati nel Fuori Salone, dove giovani designer rappresentanti di
un nuovo design radicale oppure di un neo romanticismo, liberi dai vincoli del sistema produttivo, “osano”
quello che le aziende non riescono a fare, si auto-producono e si propongono anche al mercato ufficiale.
Le aziende produttrici in cerca di nuovi designer e nuovi spunti dovrebbero forse rivolgere maggiore attenzione a queste proposte di ufficio alternativo.
Tra utopia e concretezza
Design utopico? Creatività inapplicabile alla
produzione di serie? Si direbbe proprio di no,
tanto è vero che un’importante azienda di arredi
per ufficio come l’olandese Gispen
www.gispen.com ha preso sul serio l’idea
“folle” del geniale Richard Hutten e ha messo in
produzione le delicate foglioline multicolore in
silicone Leaves, create per gli uffici del Museum
Van Boijimans Beuningen di Rotterdam; grazie
al loro magnete possono essere attaccate a
qualsiasi struttura metallica e trasformarsi in un
vivace controsoffitto.
Nel fuori salone milanese le foglie di Gispen
rivestivano la struttura di Green House. Sempre
Richard Hutten www.richardhutten.com è
l’autore dei sette pezzi esposti alla mostra
Layers, arredi prodotti a mano in edizione limitata
utilizzando “strati” di materiali diversi incollati
con resine: scrivanie e librerie sono create
sovrapponendo cartone o polistirolo o addirittura
libri. L’approccio “punk “, secondo la definizione
dello stesso designer, rifiuta qualsiasi intervento
di copertura degli strati materici e offre
un’immagine rude ma con una forte carica
emozionale.
26 2/08 us
Il desiderio di natura e vegetazione
nell’ambiente di lavoro è anche il tema
dominante di “Il giardino segreto”, la scrivania
progettata da Elisa Sighicelli e prodotta da
Edizioni Plusdesign www.pusdesigngallery.com
in 21 esemplari, che risponde con gentilezza
alla esigenza di privacy in ufficio e regala a chi
è seduto di fronte al computer un’estensione
di verde.
L’ufficio pieghevole e trasportabile
Vuole rispondere in modo innovativo alla
pressante esigenza di mobilità delle imprese
il designer olandese Jack Brandsma di
SpareSpace Foundation (www.sparespace.org):
la soluzione consiste in sette diverse tipologie
di “unità mobili”attrezzate, pieghevoli e
facilmente trasportabili; perfette per i grandi loft
dell’archeologia industriale o negli open space
dei building più moderni, chiuse hanno l’aspetto
di casse in legno grezzo per imballaggio, ma
una volta aperte si trasformano in pochi minuti
in workstation attrezzate e accessoriate. In caso
di trasloco è sufficiente richiudere le casse e
trasportarle in un nuovo ambiente per arredare
il nuovo ufficio.
I
3. SpareSpace Furniture
di Jack Brandsma (photo
Sabina Theijs)
4. Il giardino segreto
di Elisa Sighicelli per
Edizioni Plusdesign
5. Layers Booktable
e Layers Foamtable
di Richard Hutten
3
3
4
The “off” office.
Strong signs for an unconventional office
come from the Milan Design Week
With a few exceptions, the concepts displayed Salone
Ufficio look rather predictable and “fossilized”.
The most amazing creative impulses are found at the
“Fuori Salone”, where the young designers are
representative of a young, radical design or a neoromanticism, free from the ties of the production system,
and “dare” what the companies cannot do, they produce
their works and work also for the official market.
5
5
Poised between utopia and concreteness
An utopian design? Creativity inapplicable to mass
production? Certainly not, so much so that a leading
company of office furniture like the Dutch Gispen
www.gispen.com took the “crazy” idea of the
ingenious Richard Hutten seriously and put into
production the delicate multicoloured leaflets in silicone
“Leaves”, created for the offices of the Museum Van
Boijimans Beuningen in Rotterdam; through their
magnet, they can be used on any metal structure.
Hutten www.richardhutten.com is also the author of
seven pieces made by superimposing “layers” of
different materials glued with resins. The wish of nature
and vegetation inside the workplace is the leading
theme of “Il giardino segreto”, the desk designed by
Elisa Sighicelli and manufactured by Edizioni
Plusdesign www.pusdesigngallery.com.
The folding and transportable office
In order to meet the company’s pressing need for
mobility, the Dutch designer Jack Brandsma,
SpareSpace Foundation (www.sparespace.org),
offers “furniture”, that has the great advantage of
changing the abandoned buildings of the city into
temporary and perfectly working offices: “mobile units”,
equipped, folding and easily transportable, when
closed they look like boxes in unrefined crating wood,
but once opened they change into equipped
workstations in just a few minutes.
I
us 2/08 27
workplace
exhibitions
1. Creando
Next
Menguzzato&Nascimben
www.creando.com
Montanti in tondino di
acciaio e ripiani in acciaio
con feritoie che creano
un decoro geometrico e
permettono l’applicazione
di accessori
4. DOMODINAMICA
Autum
David Sanchez e Pcm
www.domodinamica.com
Lamiera di acciaio con
effetto ruggine; accostate
a coppia rappresentano
un albero senza foglie
Bookcase in sheet-steel,
hand-worked to get a rust
effect. If brought near
in pairs, they look like a
leafless tree
A system formed by
a number of uprights
in steel rod and steel
shelves, marked by slits
creating a geometrical
pattern and allowing the
use of fittings
1
Librerie: linearità, ma non solo
Salvo qualche magistrale esempio, in passato il concetto di libreria è riuscito
raramente a uscire dagli schemi dell’ortogonalità, sia perché spontaneamente
la logica porta a disegnare un insieme di linee rette come luogo destinato a
rappresentare un ordine organizzato, sia perché inconsciamente è il rettilineo a
classificare una successione regolare, strutturata e quindi di facile accesso.
Nella produzione più recente, l’uniformità di orientamenti formali è interrotta da
geometrie irregolari che sostituiscono la modularità e ripetitività tradizionali del
mobile contenitore, trasformandolo talvolta in un gioco di decori quasi ornamentali.
2
2. DIEFFEBI
cBook
Gianmarco Blini
www.dieffebi.com
Contenitore modulare
dalla forma sinuosa
e leggera, sviluppabile
all’infinito, è realizzato
in lamiera d’alluminio
da 5 mm tagliata al laser
Modular container to be
developed endlessly,
marked by flexuous shape
and lightness. It’s carried
out in 5 mm thick, laser-cut
sheet-aluminium
3. BROSS
Bar-Code
Enzo Berti
www.bross-italy.com
La funzionalità del
concetto di libreria
acquista anche
il valore decorativo
Bookcases: linearity and much more
In the past, with the exception of a few masterly examples, the concept of
bookcase could very seldom give up orthogonal patterns, both because logic
leads to draw a whole of straight lines for a place meant to allow an organized
order and because unconsciously it’s the rectilinear that classifies a regular,
structured sequence, thus easily accessible.
In the latest products, the uniformity of form trends is broken by irregular geometries, that replace the modularity and repetitiveness peculiar to the storage
unit, sometimes changing it into a play of almost ornamental patterns.
The functional aspects
of the bookcase concept
take an ornamental
quality
Inspired by the containers
stocked in the port
of Barcelona
6. BERNINI
Luigi Nuovo
Gaetano Pesce
www.bernini.it
Legno e metallo
per una libreria modulare
con ripiani a ribalta
Wood and metal for
a modular bookcase
available in a limited
edition with folding tops
7. QUODES
Pattern
Alfredo Häberli
www.quodes.com
Alluminio laccato e
materiale composito,
forme geometriche
irregolari e contorni
definiti
Glossy aluminium and
composite materials,
irregular geometries and
well-defined contours
3
4
28 2/08 us
5. MOOA
Pile
Fermìn Vàzquez / b720
www.mooa.eu
Ispirata ai container
accatastati nel porto
di Barcellona
5
6
7
workplace
exhibitions
2. CODUTTI
MEC
design Creative Lab
Codutti
www.codutti.it
Seduta multimediale
in grado di interagire
autonomamente con
il telefono cellulare
e qualsiasi tipologia
di supporto audio
1. UFFIX
Luna Multimedia
design Paolo Pininfarina
www.uffix.com
Libreria multimediale
progettata per accogliere,
nell’anta scorrevole, un
monitor LCD ultrasottile
collegato ad un computer
gestito tramite tastiera/
joystick wirelles o
telecomando IR
1
Multimedia bookcase
designed to accommodate
an ultra-flat LCD monitor in
the sliding door, linked to a
computer operated through
keyboard/joystick wireless
or IR remote control
Tecnologia integrata
Confortevoli e raffinati ma anche sorprendentemente efficienti grazie a impianti
tecnologici che mettono a disposizione software e comunicazione.
La tecnologia entra in ufficio anche tramite integrazioni in sedute e arredi e
mette a disposizione supporti audio e video, display multifunzionali e interattivi,
nella dimensione del prodotto dimostra come le sinergie tra design, arredo e
tecnologia possano interagire positivamente.
Integrated technology
Technology “gets into” furniture through integrations inside chairs and storage
units and even reaches the halls. An identity that makes audiovisual aids, as
well as multifunctional and interactive displays available in a product. High-tech
research and planning quality become the expression of living in an age of interactivity, always-on, real time information and processes.
Multimedia chair, that
interacts with the
cellphone and all kinds
of audio aid autonomously
3. DEKO (ESTEL GROUP)
Musa
design Marco Piva
www.deko.it
Poltrona tecnologica
per sale congessi e
auditorium completa
di sistemi integrati di
scrittura e predisposizione
per passaggio cavi.
Schienale e sedili con
imbottitura avvolgente
e rivestimenti in tessuti
tecnici o pelli con
microforatura
High-tech chair for
congress room and
auditorium complete with
integrated writing systems
and prearranged for the
wire management.
Back and seat come
with enveloping padding
and covered with
technical fabrics or
micro-perforated leather
4. ESTEL
design John Bennet
Vega
www.estel.com
Bancone reception
laccato con cassettiere
integrate, disponibile
in due dimensioni e nelle
tipologie lineare e curva.
Nel frontale un riquadro
in vetro si presta
all’inserimento di loghi,
segnaletica e monitor
2
Glossy reception desk
available in two sizes
and in curved and linear
models. In its front,
a glazed panel allows
to fit in logos, signs
and monitor
3
30 2/08 us
4
WorkLab per la ricerca e una rete globale
di dealer per offrire in tutto il mondo
soluzioni locali, innovazione e servizi.
CONCESSIONARI STEELCASE
IN ITALIA
Il Prisma sas
Lecce – tel +39 0832 3114 30
Milano – tel +39 02 8909 6133
Roma – tel +39 06 3230 092
[email protected]
www.ilprisma.com
Office Solutions srl
Milano – tel +39 02 3364 011
[email protected]
www.officesolutions.it
Durante il dealer meeting al WorkLab
Paola Munari, Steelcase Sales Italy;
WorkLab di Strasburgo,
di Strasburgo si sono trattati temi
Paolo Bertolaso, Il Compasso;
sede internazionale finalizzata
di attualità tra i quali l’innovazione
Claudio Ceresa, Office Solutions;
all’osservazione, all’analisi
attraverso lo sviluppo sostenibile.
Asier Espel, Vice President REMEA,
e alla ricerca di prodotti e soluzioni
Da sinistra:
Steelcase; Carlo Carone, Il Prisma;
costantemente innovativi.
Philippe Sourdois, Office Solutions;
Giuseppe Carone, Il Prisma;
Olivier Bouvet, Area Director Steelcase;
Tommaso Matulli, Base.
Stefano Carone, Il Prisma;
(Photo Optima Strasbourg)
Società quotata alla Borsa di New York dal 1998 e inclusa nell’ambita
classifica Fortune 500, Steelcase, con un giro d’affari nel 2007 di 3.1 miliardi
di dollari, conferma il ruolo di leader mondiale nell’industria degli
arredamenti per ufficio che detiene dal 1974, grazie alla vastissima esperienza
e a una gamma di prodotti altamente innovativi. La costante osservazione degli
specifici bisogni di ogni cliente, rende Steelcase in grado di fornire non solo
arredi, ma soluzioni integrate personalizzate per l’ambiente di lavoro, attente
al comfort ambientale (illuminotecnico, acustico, ecc) e ai nuovi stili lavorativi.
Fondata nel 1912 a Grand Rapids (Michigan), oggi Steelcase è un’azienda
internazionale con circa 14.000 dipendenti, oltre 50 siti di produzione e più
Mutinelli srl
Padova – tel +39 049 8702 513
Roma – tel +39 06 5814 044
[email protected]
www.mutinelli.com
di 900 punti vendita in tutto il mondo. Nel corso della propria storia,
Officia snc
Savona – tel +39 019 8621 12
[email protected]
dell’ambiente. Il ruolo di pioniere è nel DNA di Steelcase sotto molti aspetti,
Base snc
Sesto Fiorentino – tel +39 055 3400 01
[email protected]
www.baseallestimenti.it
Linea Ufficio snc
Valenza Po – tel +39 0131 9553 85
[email protected]
www.lineaufficiostore.com
Il Compasso srl
Verona – tel +39 045 5859 66
[email protected]
www.ilcompasso.net
www.steelcase.it
Steelcase ha sempre dedicato grande importanza a principi e valori etici
quali: l’attenzione per il cliente, la tutela dei dipendenti, il rispetto degli
accordi presi con partners e soci, senza mai trascurare il rispetto
Steelcase produce ogni giorno 3000
sedie per ufficio; una dei bestseller è
primo tra tutti la Ricerca e Sviluppo, per la quale vengono investiti in totale
Think, seduta operativa che ha meritato
46 milioni di dollari all’anno, non solo per realizzare prodotti sempre
diversi premi per la sua esclusiva
capacità di adattarsi automaticamente
innovativi ma anche per indagare sui bisogni e i comportamenti degli
e in modo intuitivo al peso e al
utilizzatori. Questo impegno è gratificato da un concreto apprezzamento
movimento dell’utilizzatore.
dei prodotti sviluppati, prova ne siano le 650.000 unità di sedie per ufficio
vendute nel 2007 che collocano Steelcase ai primi posti tra i produttori
di sedute in Europa. Questo profondo bagaglio culturale è costantemente
diffuso da una fitta rete di concessionari autorizzati e indipendenti che,
non solo distribuiscono un’ampia gamma di prodotti e servizi, ma si fanno
portavoce del knowledge e rappresentanti della qualità che sono alla base
di Steelcase. Il qualificato network di dealer è pronto ad assistere il cliente
in ogni sua esigenza e rispondere, o addirittura superare, ogni aspettativa.
workplace
interview
a cura di
Federica Bottinelli
1
2
Gioco ovvero creatività senza imposizioni
Play Factory: dalla complicità tra Isao Hosoe Design, Control Video, Gruppo Loccioni e Sacmi Forni hanno preso
vita, in occasione de I Saloni, una mostra e una serie di conferenze conferenze con Francesco Morace (Terzo Rinascimento) e Sergio Bologna (Passaggio storico del lavoro) per fare esperienza di una nuova cultura del lavoro.
1. Il reparto dei suoni.
Interagendo con il monolite,
attraverso una tecnologia
invisibile, vengono restituiti
frammenti di una memoria
acustica: i suoni della
fabbrica
The sound department.
By interacting with
the monolith, through
an invisibile technology,
fragments of a sound
memory are brought back:
the sounds of the factory
2. Il reparto del pro-getto.
Il lancio del sasso nello
specchio d’acqua crea onde
concentriche che investono
anche il lanciatore. Ecco la
vera natura del progetto
The pro-ject department.
The throw of the stone into
the stretch of water forms
concentric waves investing
the thrower, too. Here is the
real nature of the project
«La ricerca che ha portato a sviluppare il
progetto Play Factory – spiega Isao Hosoe – è
centrata sul concetto di progettare. In un primo
momento avevamo indagato l’ambiente ufficio:
ma se questo si muove in maniera piatta e
orizzontale quasi bidimensionale, la fabbrica,
più grande per dimensione, non ha questo limite
e porta a un’evoluzione del luogo di lavoro, del
tipo e della cultura del lavoro stesso. E questa
evoluzione è legata a quella sociale del nostro
mondo, in cui lavorare resta il punto centrale.
Ma se la fabbrica porta con sé immagini di cieco
movimento meccanico, è il gioco come attività
spontanea e profondamente creativa che può
far nascere qualcosa di nuovo. Attraverso
l’imprevisto.»
Da qui l’installazione di Loccioni “pro-getto”,
inteso anche nel significato di “gettare avanti”.
Lanciare un sasso in uno specchio d’acqua
genera onde concentriche che si propagano in
tutte le direzioni: dal centro verso un ipotetico
futuro, verso il passato e addirittura verso la
persona che ha effettuato il lancio. Ciò che
avviene con la progettazione. «Il gioco è il modo
in cui i bambini apprendono – spiega Carla
Rinaldi, presidente di Reggio Children – e il
bambino è la grande metafora dell’uomo, com’è
e come potrebbe essere. Quindi il gioco, che è
espressione dell’essenza del bambino, è anche
la prima categoria della vita.» A compimento
della mostra è il Reparto della memoria con il
3
32 2/08 us
filmato Oltre il ponte di Sergio Bologna.
Un documentario sulle trasformazioni di una
zona di Milano da centro di attività industriali
a zona di design, media, moda e arte: la Zona
Tortona. «Adesso – conclude Isao Hosoe –
viene fatto tutto con le macchine, una volta
invece era fatto tutto manualmente con
eventuali errori. Ma l’errore determinava un
avanzamento.»
I
Game or creativity free from
impositions
Play Factory: on the occasion of I Saloni, a show and
a number of lectures with Francesco Morace (Terzo
Rinascimento) and Sergio Bologna (historical scenario
of work) were the outcome of the complicity between
Isao Hosoe Design, Control Video, Gruppo Loccioni
and Sacmi, to test a new working culture.
3. Il reparto dei colori.
Una sezione del forno FBP
Sacmi Forni. La variante
cromatica dalle tinte fredde
a quelle calde corrisponde
alle fasi di cottura e al
calore sviluppato all’interno
del forno
The color department.
A section of the oven FBP
Sacmi Forni. The The
chromatic variant between
cold and warm colours
corresponds to the cooking
phases and the heat
developed inside the oven
4. Il reparto dei colori.
Quaranta carte da gioco
per illustrare la filosofia
progettuale di IHD
«The study that led to develop the project Play
Factory –Isao Hosoe explains– is focused on the
planning concept. First we investigated the office
environment: but if this moves in a flat and
horizontal, almost bidimensional way, the factory,
which is obviously lager, doesn’t have this restriction
and leads to an evolution of the workplace, the kind
and the culture of work itself. But if the factory means
pictures of blind mechanical motion, it’s game as
a spontaneous and deeply creative activity that
can produce something new. Through the
unexpected.»
I
4
The color department.
Forty playing cards
to illustrate IHD planning
philosophy
5. Una delle quaranta
carte: il trickster
One of the forty cards:
the trickster
5
company&strategy
Filosofia e mission aziendale
Arredo tecnico dedicato a gente creativa. Tecnologia custodita
con passione, alla costante ricerca di soluzioni innovative.
Company mission
High-tech furniture for creative people. Technology guarded with
passion, constantly in search of innovative solutions.
1
Emme Italia
Alessandro Barison, Consigliere Delegato Emme Italia Managing director Emme Italia
Sintetica storia dell’azienda
Nel 1995, da un’idea di Maurizio Barison, nasce a Caselle di Selvazzano l’azienda Emme Italia srl, che riunisce
professionalità tecniche con esperienze ventennali nella produzione di tecnigrafi e tavoli da disegno. Fin dalla
sua costituzione Emme Italia produce arredi tecnici e meccanismi per i maggiori marchi internazionali del settore quali Bieffe, Riefler Industry, Swan Products.
Dal 2001, grazie anche all’ampliamento della sede produttiva, Emme Italia si affaccia al mercato italiano ed internazionale rinnovando il brand e proponendo prodotti propri. In particolare da oltre un decennio Emme Italia è
leader continentale nella produzione di postazioni operative per professionisti creativi e cassettiere metalliche
per l’archiviazione in grande formato.
A brief history of the company
Emme Italia srl was founded at Caselle di Selvazzano in 1995, by Maurizio Barison, and blends technical professionalism with a twenty-year experience in the manufacture of drafting machines and drawing tables. From
the very beginning, Emme Italia has been manufacturing technical furniture and devices for the major international brands in the industry, like Bieffe, Riefler Industry, Swan Product.
Since 2001, through the extension of the production unit, Emme Italia has entered the Italian and international
markets with a renewed brand and the supply of its own products. In particular, for over ten years, Emme Italia
has been the continental leader in the manufacture of task workplaces for creative people and metal drawer
units for the large format filing.
Emme Italia srl
via Galileo Galilei 2H
Caselle di Selvazzano
35030 Padova
tel. 049 8977458
fax 049 8977454
[email protected]
www.emmeitaliasrl.com
34 2/08 us
Strategie recenti
Nel passato, nel presente e nel futuro di Emme Italia è affermata e consolidata la cultura del Made in Italy, una
produzione di serie in cui ogni singolo pezzo mantiene la propria unicità grazie ad interventi artigianali sapientemente inseriti nei processi industriali.
Recent strategies
In the past, present and future of Emme Italia, the Made in Italy culture has established itself and consolidated ,
a mass production where each single piece keeps its uniqueness through handmade details skilfully combined
with the industrial process.
Certificazioni ottenute
Certifications obtained
ISO 9001-2000.
Il prodotto di punta M200EXP
ha ottenuto certificazione The
leading product M200EXP got the
Catas UNI8596/84 e FA1/95
2
Forniture principali
Chief supplies
Giorgio Armani spa (Milano,
postazioni operative QS);
Larry Gagosian Gallery (Roma,
cassettiere M200EXP);
Studio Maestro Arnaldo
Pomodoro (Milano, cassettiere
M200EXP); Royal Dutch Army,
Geographic Department (Ede,
Olanda, Cassettiere M200EXP);
Fondazione Teatro la Fenice
(Venezia, cassettiere M200EXP);
Biblioteca La Triennale di
Milano (Milano, cassettiere
M200EXP); Archivio di Stato
(Milano, cassettiere M200EXP);
Museo Nazionale “Leonardo
da Vinci” (Milano, cassettiere
M200EXP); Ministry of
Education (Ethiopia, postazioni
da disegno M7); Accademia
Belle Arti (Venezia, postazioni
informatiche M525, postazioni
da disegno M7, cassettiere
M200EXP); Provincia di Napoli
(Napoli, postazioni da disegno
M7); Università di Bari (Bari,
postazioni da disegno M7);
Università di Firenze
(Complesso Didattico
S.Verdiana, postazioni da
disegno) Istituto Geografico
Militare (Firenze, postazioni
informatiche M525)
1. Reparto produttivo
Production department
2. Uffici
Offices
3. M200EXP
Cassettiere metalliche in formato
plotter. Cassettiere modulari per
l’archiviazione di disegni, mappe,
poster, grafica, fotografia,
oggettistica. Realizzate nei formati
plotter DIN A2, A1, A0, A0++
Plotter-sized drawer units in metal.
Modular drawer units to file drawing,
maps, posters, graphics, photography
and objects. Plotter-sized DIN A2, A1,
A0, A0++
Design
I prodotti sono progettati da Ufficio tecnico Emme Italia (alcuni prodotti sono realizzati su licenza Bieffe).
Pulizia formale, massima funzionalità e solidità costruttiva sono gli elementi caratterizzanti che contraddistinguono il design dei prodotti.
Design
The products are designed by Ufficio tecnico Emme Italia (some are carried out under Bieffe’s licence).
A neat style, maximum practicality and solid construction are the distinctive features of the product design.
3
4
5
4. M200EXP
Cassettiere metalliche modulari su ruote
5. M7
Tavolo regolabile per postazioni grafiche e da disegno
Modular, metal drawer units on castors
Adjustable table for graphic and drawing workplaces
7
6
6. DT10, Steel
Postazioni operative con struttura metallica in tubo
di acciaio.
Seduta operativa Steel con scocca in lamiera di acciaio
verniciata
7. QS, Steel
Postazioni operative QS con struttura metallica in tubo
di acciaio.
Seduta operativa Steel con scocca in lamiera di acciaio
verniciata
Task workplaces DT10 with structure in tubular steel.
Task seating Steel with frame in painted steel sheet
Task workplaces QS with structure in tubular steel.
Task seating Steel with frame in painted steel sheet
us 2/08 35
company&strategy
Filosofia e mission aziendale
Interpretare con competenza e soddisfare con estrema flessibilità le specifiche esigenze di progetto del cliente per tutti gli
spazi collettivi di lavoro, di accoglienza e di comunicazione.
Company mission
To understand and meet the customer's special, planning requirementes for all communal, working, reception and communication
areas skilfully and with an extreme flexibility.
Lamm
Sintetica storia dell’azienda
Il saper fare e il saper progettare sono elementi distintivi che identificano, da sempre, l’attività produttiva di
Lamm. Fin dal 1959, la sua capacità imprenditoriale si snoda lungo un percorso che la vede protagonista nella
produzione di arredi per forniture scolastiche, ospedaliere e navali; e nei decenni successivi, in collaborazione
con grandi aziende internazionali, ampliare la propria attività con la realizzazione di sedie qualificate da design
innovativo, di sistemi di seduta per ufficio e collettività e di un’ampia rassegna di poltrone per conferenza, cinema e teatro. Realtà consolidata in costante evoluzione e crescita, sempre attenta agli aspetti legati al benessere della persona e alla sicurezza, Lamm testa continuamente l’efficacia dei propri prodotti presso riconosciuti
laboratori universitari e di ergonomia. La competenza dell’azienda non si rivela soltanto nella realizzazione del
prodotto: dalla progettazione all’allestimento e posa in opera, fino all’esecuzione speciale su disegno o alla modifica sulle produzioni di serie, Lamm assicura un’assistenza completa in ogni fase del lavoro. Informazioni tecniche e commerciali, consulenza su normative e sicurezza, suggerimenti, esempi, soluzioni: una scelta che evidenzia, ancora una volta, la volontà dell’azienda di consolidare ulteriormente lo speciale rapporto di collaborazione che la lega, da sempre, al mondo del progetto.
Lamm si distingue, inoltre, per l’impegno costante a sostegno di iniziative culturali. Un percorso privilegiato e
un punto di contatto tra università, realtà industriali e cultura.
A brief history of the company
To know how to do it and how to design are distinctive factors that have always marked Lamm’s manufacturing. Since 1959, its entrepreneural skill has followed a path that led to the leadership in the manufacture of fittings for school, hospital and boat; and in the following decades, together with some leading international companies, it could extend its business by carrying out first-rate chairs with an innovative design, seating systems
for office and community and a wide range of chairs for conference, cinema and theatre.
A consolidated business, ever-developing and growing, always conscious of those aspects related to people’s
wellbeing and safety, Lamm tests the efficacy of its products at renowned universitary and ergonomics labs .
The company’s competence isn’t proved by the carrying out of the product only: from the planning to the installation and the special bespoke execution or changes in the standard products, Lamm guarantees full service during all working phases. Technical and business information, advice about rules and safety, hints, examples, solutions: a choice that once more stresses the company’s will to further strengthen the special collaboration it always had with the design community.
Also, Lamm stands out for its constant commitment to back cultural events. A privileged path and a point of
contact between universities, industry and culture.
Strategie recenti
Aumentare la competitività di Lamm attraverso una ottimizzazione della catena di fornitura con massimizzazione dei risultati. Migliorare il servizio inteso, oltre che flessibilità nella gestione e puntualità nelle consegne, anche
come soddisfazione del cliente nel pre e post vendita.
Recent strategies
Increasing Lamm’s competitiveness by optimizing the supply chain and maximizing the results. Improving service meant as management flexibility and punctuality in delivery, as well as customer satisfaction in pre- and
post sale.
Lamm S.p.A.
via Verdi 19/21
43017 San Secondo (Parma)
tel. 0521 877511
e.mail: [email protected]
Internet: www.lamm.it
36 2/08 us
1
Andrea Margelli, Direttore Generale Lamm General Manager Lamm
Design
La qualità, la completezza e la multifunzionalità delle soluzioni proposte – sia a livello tecnico che sul piano del
design – l’ecocompatibilità, l’elevato standard prestazionale dei materiali impiegati, l’efficienza e l’affidabilità dei
sistemi produttivi, nonché l’impegno complessivo a favore dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente costituiscono per l’azienda valori fondamentali, testimoniati dalle certificazioni e dai riconoscimenti ottenuti a livello internazionale. Linee essenziali, ricerca e innovazione costantemente applicate all’uso dei materiali e allo studio
ergonomico delle forme sono gli elementi caratterizzanti che contraddistinguono il design dei prodotti Lamm.
Rinomati designers collaborano con l’azienda: Lucci e Orlandini, Dante Bonuccelli, Baldanzi & Novelli, Justus
Kolberg, Giorgio Gurioli, Bartoli design.
Certificazioni ottenute
Certifications obtained
UNI EN ISO 9001:2000
UNI EN ISO 14001
Numero dipendenti
Number of employees 61
Fatturato 2007:
2007 turnover
11 milioni/euro
Percentuale Fatturato
Italia/Export Turnover percentage
Italy/Export 50/50
Show Room Italia:
Milano, via Albani 21
Vari Agenti/Distributori in Italia
e all’estero Several distributors/
agents in Italy and abroad
Forniture principali
Chief supplies
Università Luigi Bocconi
(Milano), Università Luiss
(Roma), Politecnico di Milano,
Alma Mater Studiorum
Università di Bologna, Hotel
Barcelò (Malaga, Spagna),
Fiera Milano Congressi,
Fiera di Roma, Università La
Sapienza (Roma), Università
di Siena, Università Sorbonne
(Parigi, Francia), Università
Nazionale di Singapore, Skoda
University (Rep. Ceka)
1. Runner
Design Lucci e Orlandini
Nella foto banco studio Runner
presso il Politecnico di Milano sede
di Cremona, Facoltà di Ingegneria.
Sistema integrato e continuo
di sedute e tavoli per aule
universitarie e sale congressi,
progettato e realizzato secondo
schemi costruttivi di nuova
concezione, che semplificano
le operazioni di montaggio
permettendo ampie possibilità
a livello compositivo. Le file sono
assemblate in continuo seguendo
le misure dettate dalle esigenze
di progetto: in linea retta, in curva
e in controcurva, in piano e su
gradoni. Il superamento dei vincoli
di modularità consente lo sviluppo
di una forma continua, senza
interruzioni, connotata da una fluida
linearità orizzontale, ideale per
un ambiente di studio e di lavoro
coerente e confortevole
In the picture, desk Runner at
Politecnico di Milan in Cremona,
Faculty of Engineering.
Integrated and continuous system
of seats and tables for university
lecture rooms and conference halls,
designed and created using newconcept structural layouts, which
simplify assembly operations by
allowing a wide range of compositional
possibilities. Rows are assembled in
a continuous form that is made
to measure, following precise design
requirements: in a straight line,
curved or S-shaped composition,
on horizontal flooring or on large
steps.
In overcoming the limitations
associated with modularity, it allows
a continuous shape without gaps
characterised by fluid horizontal lines,
ideal for a uniform and comfortable
study or work environment
Design
First-rate, exhaustive and multipurpose solutions – both technically and as regards design – ecocompatibility, high performance standard of the used materials, efficiency and reliability of production systems,
as well as the general commitment to sustainable and environmental development are for the company
basic values, proved by the certifications and accolades obtained world-wide.
Basic lines, research and innovation steadily applied to the use of materials and ergonomic study of
shapes are the distinctive features of the design of Lamm products. Renowned designers work with the
company: Lucci and Orlandini, Dante Bonuccelli, Baldanzi & Novelli, Justus Kolberg, Giorgio Gurioli,
Bartoli design.
1
2
2. Elitra
Design Lucci e Orlandini
Elitra è una poltrona per ufficio dalle caratteristiche estremamente innovative.
La tradizionale imbottitura è infatti sostituita da un sistema attivo di doghe
elastiche in nylon, ammortizzate da supporti in tecnopolimero, che garantisce la
conformazione puntuale delle fasce alle forme della persona e, soprattutto, una
risposta dinamica alle pressioni che si esercitano sulle doghe stesse. Il sistema
è formato da elementi indipendenti tra loro che reagiscono al peso in modo
autonomo e proporzionale. Il risultato è una seduta sempre confortevole perché
continuamente adattata al peso delle varie zone del corpo umano. Realizzata in
diversi modelli con o senza braccioli, Elitra è prevista nella versione direzionale,
operativa e visitatore
Elitra is an office armchair with extremely innovative features. The traditional padding
has been replaced by an active system of elastic nylon strips, damped by technopolymer supports, which ensure that they adapt to the form of the person using the
chair, and above all provide a dynamic response to the pressure exerted on the strips
themselves. The system is made up of independent elements, which react separately
and proportionately to weight. The result is a chair that is comfortable at all times,
because it adapts continually to the weight of the various parts of the body. Available
in various models, with or without armrests, Elitra is foreseen in the management,
office and visitor versions.
3
3. C100
Design Baldanzi & Novelli
Poltrona per sale conferenza, auditorium, cinema e teatri, qualificata da una
serie di accessori funzionali, che consentono di personalizzare ogni intervento
con soluzioni specifiche. Caratterizzata da un design semplice e lineare, questa
seduta esprime forti requisiti ergonomici di comfort e sicurezza: lo schienale,
disponibile in due altezze, è installabile con tre diverse angolazioni; il sedile
ribaltabile ha forma accogliente e comoda; il telaio è connotato da elementi
di estrema robustezza, risolti con leggerezza formale; inoltre, la possibilità
di attrezzare la poltrona con un piano di servizio per scrivere ne aumenta
la funzionalità, estendendone l’utilizzo agli ambiti didattico-formativi.
La flessibilità del sistema costruttivo permette il posizionamento delle poltrone
in piano e su gradoni, anche nella configurazione con sviluppo in curva
Armchair for conference halls, auditoriums, cinemas and theatres, qualified by a series
of functional accessories that enable each installation to be customised with specific
features. Characterised by a simple, clean-cut design, this armchair provides high
levels of ergonomic comfort and safety: the backrest, which is available in two heights,
can be installed at three different angles; the tip-up seat has a comfortable,
welcoming shape; the frame features elements that are extremely strong and yet light
in appearance; it is also possible to fit the armchair with a writing seat back table, thus
increasing its functionality and extending its use to educational and training facilities.
The flexibility of the construction system allows the armchairs to be positioned
on flat flooring and on steps, including in a curved layout
4
4. Hit
Design Dante Bonuccelli
Nella foto sedia Hit nelle sale ristorante dell’Hotel Barcelò di Malaga (Spagna).
Sedia polifunzionale, che associa l’essenzialità del design alle prestazioni
tecniche di livello superiore. Semplicità formale e innovative soluzioni
costruttive definiscono una seduta dall’aspetto neutro ed elegante, che
si integra perfettamente ad ambienti diversi, quali uffici, alberghi, abitazioni.
Caratterizzata da un apparente rigidità strutturale, la sedia, nell’utilizzo,
si trasforma in una comoda seduta, confortevole ed ergonomica, grazie
a uno speciale telaio elastico inserito nella scocca in poliuretano. Proposta
in un’ampia gamma di colori, Hit è disponibile sia nella versione sedia che
poltroncina, entrambe impilabili
In the picture the chair Hit in the restaurant room of Hotel Barcelò in Malaga (Spain).
A multi-purpose chair which associates essentiality of design with superior levels of
technical performance. Formal simplicity and innovative constructional solutions qualify
a chair with a neutral, elegant appearance which perfectly complements different
environments such as offices, hotels and homes. Characterised by apparent structural
rigidity, when in use it is transformed into a comfortable and ergonomic seat thanks
to a special elastic frame placed inside the polyurethane shell. Available in a wide
range of colours, Hit comes in both a chair version and a chair with arms version,
both of which are stackable
us 2/08 37
company&strategy
Filosofia e mission aziendale
Contribuiamo a migliorare lo spazio e il tempo della vita lavorativa dell'uomo, proponendo ai nostri clienti soluzioni innovative in
qualità e servizio
Company mission
We help to improve the space and time of man’s working life, offering
our customers innovative solutions as to quality and service
1
Methis
40anni
Divisione arredamento ufficio
di Coopsette
Alberto Albertini, direttore operativo divisione Methis Manager of Methis division
Sintetica storia dell’azienda
Fondata nel 1968 con il nome di “La Metallufficio”, Methis è cresciuta seguendo una strada fatta di uomini e di
idee, compiendo un viaggio fatto di incontri e confronti all’insegna del valore centrale dell’uomo.
L’anniversario è l’occasione per il consolidamento del valore e dell’identità del marchio e per definire un piano
strategico basato sull’energia e la voglia di cambiamento; concretizzando la propria filosofia aziendale che identifica il progetto dell’ufficio quale luogo dove sperimentare e fondere la cultura della fabbrica con quella del cantiere,
il saper produrre con il saper gestire.
Methis festeggia i 40 anni con brillanti risultati economici: 36,2 milioni di euro nel 2007, dei quali 19 nel settore pareti. Una crescita del 12% rispetto al 2006 e del 30% nell’export. Per il prossimo biennio si punta al raggiungimento dei 40 milioni, continuando l’impegno ad innovare nelle tre aree di prodotto – pareti, arredi, sedute – rafforzando in particolare la leadership nei sistemi di partizione e la propensione al contract.
Ma il processo di crescita è visto come qualcosa di più profondo che parte dalla definizione dell’identità aziendale
e dei suoi valori e soprattutto dalla qualificazione che è la linea guida comune per tutto il gruppo: «Dobbiamo passare dal “saper fare” alla capacità di progettare e creare grandi interventi nel real estate», dichiara Flavio Ferrari, vice presidente di Coopsette.
L’identità originale e distintiva di Methis nasce infatti dalla visione olistica di architettura integrata e da una “cultura
di progetto” intesa come interpretazione innovativa dei bisogni del cliente e consulenza per i progettisti. Design e
ricerca sono uniti alla vocazione per la qualità industriale del prodotto e la sostenibilità ambientale dei prodotti e
dei processi, come dimostrano la marcatura CE dei sistemi di partizione e la certificazione ISO 14001. Tra gli
eventi culturali previsti nel progetto di comunicazione “40 anni di Methis” rientrano anche le aperture di nuovi
showroom; al grande spazio espositivo (oltre 800 mq), inaugurato preso la sede di Campegine sarà affiancato un
nuovo showroom, progettato da Acropoli, che aprirà a Milano dopo le vacanze estive: otto vetrine affacciate su via
Tenca, nelle vicinanze di piazza Repubblica.
A brief history of the company
Methis celebrates its 40 years with a brilliant economic performance: 36,2 million Euro in 2007, 19 of which in the
wall segment. A 12% growth over 2006 and 30% in exports. 40 million Euro is the goal to attain in the next two
years, renewing the commitment to innovate in the three product areas – wall, furniture, seating – strengthening in
particular the leadership in the partition wall systems and the propensity to contract supplies.
But the growth process is considered also as something deeper, starting from the definition of corporate identity
and its values and most of all from grading, which is the common guideline for the whole group: «We must move
from the “know-how” to the capability of planning and carrying out projects in real estate», states Flavio Ferrari, vice general president of Coopsette.
The original and distinctive identity of Methis comes from the holistic vision of integrated architecture and a “design culture” meant as innovative adaptation to the customer’s needs and consulting for designers. Design and research share the disposition for the industrial quality of the product and environmental sustainability of products
and processes, as proved by the EC branding of the partition systems and the label 12 ISO 14001.
3
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4
2
1. Nello showroom di Campegine gli
ambienti sono definiti da più di 900 mq
di pareti evoexecutive, evosquare
ed evotech
In the showroom at Campegine the rooms
are defined by more than 900 m2 of walls,
evoexecutive, evosquare ed evotech
2. Forma innovativa di parete divisoria,
utilizzata come esposizione delle
finiture e dei materiali: la libertà creativa
prende il posto dell’omogeneità
del progetto
Innovative shape of partition used
to display finishes and materials: creative
freedom replaces the uniformity
of the project
3.4. Delta Executive nella versione
Assoluto e Vibrante
Il calore dell’essenza, il rigore del
bianco e il nero, l’esclusività delle
ceramiche e il movimento dei vetri
verniciati fondono sempre di più aree
lavorative e spazi domestici
The warmth of wood, the strict black
and white, the exclusive ceramic and the
movement of the painted glasses help
to amalgamate domestic space
and working areas even more
deltaexecutive
methis Reggio Emilia Italy phone +39 0522 904711 [email protected] www.methis.com
workplace
1. OFITA
exhibitions
Mimosa
design Aitor Garcia de
Vicuña
www.ofita.com
di Renata Sias
Un ampio range di sedie
dalla forma scultorea
con corpo in legno curvato
a caldo e basi diverse
per rispondere alle esigenze
di ufficio e contract
A wide range of chairs with
a sculptural shape, body in
hot-bent wood and different
bases to meet office and
contract requirements
1
Made in Spain
Ofitec e il mercato spagnolo dell’arredo
Si è svolta a Madrid, dal 26 al 29 febbraio scorso, la nona edizione di Ofitec (Salon Professional Internacional de Equipamiento de Oficinas y Colectividades), la manifestazione biennale che – riflettendo il dinamismo che l’industria spagnola sta vivendo – conferma il suo importante ruolo in Europa tra le fiere specializzate del settore ufficio e contract, posizionandosi al secondo posto dopo Orgatec di Colonia. Circa 180 le
aziende espositrici, delle quali 25% straniere, non solo produttori di arredo per ufficio ma anche contract;
l’Italia rappresenta la più consistente tra le presenze estere.
Santiago Quiroga
e Alvaro Sanz
Santiago Quiroga, direttore di Ofitec, esprime
tutta la sua soddisfazione per il numero di
visitatori che ha superato le aspettative, per la
professionalità e l’affluenza delle conferenze e
per il livello qualitativo dei prodotti che si basano
su concept innovativi e si avvalgono di designer
di fama. Si nota tra gli espositori qualche assenza
rispetto alle edizioni passate e il pubblico è meno
numeroso, ma anche le aziende espositrici
danno giudizi positivi sull’andamento della
fiera, sul livello dei visitatori e sulle possibilità di
ingresso nel mercato spagnolo che la fiera offre.
In una situazione economica mondiale non
rosea, la Spagna continua a crescere da
diversi anni; ha retto bene alla crisi del 2002/03
e ha saputo trarre vantaggio da opportunità
come Expo o America’s Cup per sviluppare
il mercato e riqualificare regioni
sottosviluppate dando un forte slancio al
settore terziario e contract che ora continua a
mantenersi dinamico. Se le aziende italiane
presenti da tempo in Spagna esprimono qualche
preoccupazione per la lieve flessione
dell’ultimo anno, quelle arrivate di recente
vivono una condizione di vivace ottimismo.
Qualcuno parla di una neo Las Vegas che
dovrebbe sorgere nei prossimi anni nell’area
Akaba
40 2/08 us
ICF
desertica vicino a Saragoza, altri sono
affascinati dalla rete di 4000 rivenditori (non
abbiamo però dati ufficiali a riguardo) che
riuscirebbero a distribuire capillarmente sul
territorio non solo prodotti locali, ma anche
quelli di importazione.
Leggende metropolitane? Forse, però riflettono
il vissuto e le aspettative delle aziende che
hanno deciso di entrare nel mercato spagnolo
pur consapevoli di dover competere con
aziende determinate e dotate di uno spiccato
spirito corporativo come sono quelle spagnole.
Ofitec, una fiera design oriented
Fin dal suo esordio l’industria spagnola ha
puntato su un design eccellente e il livello
generale è decisamente alto (nonostante
si cominci a vedere qualche sedia Made in
China). Ofitec è la fotografia di una produzione
“fresca”, di grande qualità e di un’attenta
ricerca dell’immagine, come dimostrano
anche i progetti degli stand.
Nella diffusione di una cultura della qualità
hanno avuto un ruolo importante anche i
contributi statali che hanno permesso alle
aziende produttrici spagnole non solo di
investire in ricerca, ma anche di far conoscere
Martex
2. BIOK
4. FERFOR
A challenging look and
BKA1
Box
original shapes for a chair
design Gabriel Teixidó
design Estudi Cread
allowing several uses;
www.biok.es
www.ferfor.com
perfect for restaurants
Un range di arredi
Una sedia dal look
and communal settings
multifunzionali basati su una
provocatorio e dalle forme
struttura centrale in alluminio
originali che permette
che garantisce massima
diverse modalità di seduta;
resistenza nonostante
perfetta per ristoranti
l’apparente leggerezza
e ambienti collettivi
It’s a range of multifunctional furniture revolving
round a central aluminium
structure, that makes the
table extremely resistant,
despite its lightweight look
3. SERBISA
(distributore Talin)
Avia
design UT Talin
www.serbisa.com
2
Zapatero e Rajoy siedono
sulle sedie Avia durante
un dibattito televisivo
Zapatero and Rajoy are
sitting on Avia chairs during
a TV debate
3
il design Made in Spain attraverso iniziative
di Icex (Istituto spagnolo per il commercio
estero) come le collettive SIDI e l’opera
di promozione che FAMO, associazione
di categoria senza scopo di lucro, organizzate
nel mondo. Ora, con la sua nuova immagine
creata da Francesc Rifè presentata in
occasione di Ofitec, FAMO intende riposizionare
nel mondo l’identità e l’offerta
delle aziende associate “valorizzandone la
capacità di fare innovazione, tendenza e
avanguardia”. Alvaro Sanz, presidente FAMO
e anche direttore della Fiera, insiste sul valore
della comunicazione in questa strada intrapresa
dall’associazione spiegando che anche il
nuovo catalogo FAMO (copertina in alluminio per
esprimere il carattere tecnologico del settore
ufficio, grafiche e cromie attraenti)
è esso stesso oggetto di design.
In alcuni casi va riconosciuto agli spagnoli il
merito di saper “cogliere” da prodotti esistenti,
con estrema intelligenza e sensibilità, concept,
segni e forme, rielaborate in modo originale e
coerente fino ad assumere una personalità
propria. Non è vera e propria creatività ma
nemmeno copia pedissequa e i risultati di
questo processo produttivo “per abduzione”
Babini
Frezza
sono senza dubbio di buon livello. In altri casi
la creatività è genuina e il livello dei prodotti
eccellente.
Tra i più prolifici designer spagnoli va segnalato
Gabriel Teixidò che, seppur non più
giovanissimo, sta vivendo un momento di grazia:
tanti i suoi progetti e per varie tipologie di
prodotti (il sistema di arredi per Biok e quello
per Permasa, le sedute per Levira e i tavolini
per Vilagrasa, per citarne alcuni), tutti
impeccabili e molto diversi tra loro.
Tra le altre griffe indiscusse vanno ricordate
Oscar Tusquets (è space saving il sistema
Portico per Coinma), Jorge Pensi (essenziale la
sedia Muga per Akaba), ma spiccano anche
nuovi designer come Aitor García de Vicuña
(sedia Mimosa per Ofita) oppure Estudi Cread
(provocatoria la sedia Box per Ferfor).
Numerose sono però le aziende estere che si
affidano a designer italiani, a Ofitec si
confermava il connubio di successo tra Paolo
Favaretto e l’azienda portoghese Guialmi con
la sensuale sedia Nina e il sistema di scaffali
Marciana.
Roberto Danesi prosegue l’art direction per
Shetug mentre i nomi di Baldanzi & Novelli
sono ricorrenti non solo all’interno degli stand
Sinetica
4
italiani (Sinetica con la reception Factory) ma
anche presso Permasa (libreria modulare
Universal) e Mobel Linea (con la sedia Led,
forse non al top delle loro potenzialità). È di
Dorigo Design il progetto di Prima Sinfonia, un
sistema ampio e completo di arredi per Ofifran.
Consideriamo “italianizzati” anche King &
Miranda che, al già noto Tabula di Cosmetal
affiancavano un nuovo sistema molto
interessante di panche, Sirimiri, per Ofita,
azienda che spicca per la qualità del design.
Espositori esteri
Grazie alla vivacità del mercato spagnolo, Ofitec
vanta una presenza del 25% di espositori
internazionali oltre a un numero elevato di
aziende estere rappresentate. L’Italia, con oltre
20 stand, è la più rappresentata e i “vicini di
casa” portoghesi sono già bene inseriti nel
mercato spagnolo (tra questi Guialmi, Famo,
Iduna, ecc) ma spiccano anche nomi importanti
dalla Germania (Kusch+CO, Interstuhl e Sedus
con un evocativo e caratterizzato stand che
riproduce in scala ridotta il coloratissimo
stabilimento di Dogern), Olanda (Artifort),
Norvegia (Hag) e anche da Gran Bretagna,
Messico e Pakistan.
Interstuhl
Caimi
us 2/08 41
workplace exhibitions
Dati FAMO sul mercato spagnolo degli arredi per ufficio
I dati forniti dall’associazione di categoria spagnola FAMO (Fabricantes Asociados de Mobiliario y equipamento general de Oficina y collectividades) confermano il trend di crescita del mercato spagnolo che, pur
con una lieve battuta di arresto rispetto ai picchi degli ultimi anni, si attesta su una crescita del 10% circa
rispetto al 2006.
Il settore arredi per ufficio conta in Spagna 150 produttori, per lo più concentrati nelle regioni di Madrid, Valencia, nonché in quelle basche e catalane, con un
totale di circa 7000 dipendenti. Secondo le ultime stime, a novembre 2007 la produzione ha raggiunto i 755
milioni di euro rispetto ai 698 milioni del 2006.
I primi 5 produttori spagnoli di arredo per ufficio
rappresentano il 34% della produzione totale, i primi
10 il 50% e i primi 25 il 72%. La fascia medio-alta del
mercato ha registrato una crescita superiore a quella
della fascia bassa e le previsioni per il 2008 sono
molto positive per il mercato interno, ma un po’ meno
le esportazioni in alcuni importanti mercati esteri.
Il fattore chiave per l’industria spagnola è rappresentato dalle esportazioni, che incidono per più del
19% della produzione interna, con particolare attenzione ai mercati europei. Da gennaio a novembre 2007, le
esportazioni sono state di circa 134 milioni di euro
(erano 120 nel 2006), ma per buona parte dell’anno il
saldo degli scambi con l’estero si è rivelato negativo a
causa delle importazioni provenienti soprattutto dalla Cina. Ciononostante, a partire da novembre i risul-
tati sono stati più positivi.
Il principale mercato europeo per l’export è la Francia (52,82 mil euro) che ha registrato una crescita di
oltre 35%. Anche Portogallo (13,64 mil) e Olanda (11,18
mil) hanno registrato crescite interessanti. Sono positive
le esportazioni in tutta europa ad eccezione del Regno
Unito (5,93 mil) con un -3,79%.
Pur trattandosi di mercati non particolarmente importanti per l’export spagnolo, sorprende il significativo dato di crescita del 69,82% relativo all’Italia (1,83 mil euro)
e addirittura dell’85,33% in Grecia (1,47 mil).
Tra i mercati extraeuropei crescono del 66,53% le
esportazioni in Messico (2,10 mil), del 27,34% in Russia (2,19 mil) e del 42,88% in Marocco (1,86 mil).
Registra invece un calo l’export in Arabia Saudita
(3,17mil; -29,91%) e in Usa (1,68 mil; -22,28%).
Nel 2007 l’export del settore sedute per ufficio è stato di circa 22 milioni di euro, tutte le altre tipologie di
arredi per ufficio hanno invece registrato esportazioni
per 112 milioni di euro. Più precisamente le esportazioni possono essere suddivise tra arredi in metallo
(44%); arredi in legno (40%); sedie su ruote (16%).
I
SPANISH OFFICE FURNITURE EXPORTS
SPANISH OFFICE FURNITURE PRODUCTION
Tariff codes: 940130, 940310, 940330
OFFICE FURNITURE DIMENSION 2005
Total Exports
2004
2005
2006
Jan- Nov 2007
110,21
115,33
120,27
133,18
Source: Spanish customs (Data in millions ?)
TARIFF CODE
2004
2005
2006
PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION
FURNITURE
467
111
79
435
SWIVEL SEAT
161
9
34
186
TOTAL
628
120
113
621
Jan- Nov 2007
Source: Spanish customs (Data in millions ?)
TOTAL
110,21
115,33
120,27
133,18
940130
9,1
9,3
10,1
21,54
940310
49,35
55,4
54,59
53,9
940330
51,75
50,54
55,58
57,73
Source: Spanish customs (Data in millions ?)
TARIFF CODE
Jan- Nov 2006
Jan- Nov 2007
TOTAL
109,75
133,18
940130
9,3
21,54
940310
50,09
53,9
940330
50,35
57,73
OFFICE FURNITURE DIMENSION 2006
PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION
FURNITURE
514
108
96
502
SWIVEL SEAT
184
10
40
214
TOTAL
698
118
136
716
Source: Spanish customs (Data in millions ?)
Source: Spanish customs (Data in millions ?)
42 2/08 us
OFFICE FURNITURE DIMENSION 2007
PRODUCTION EXPORTS IMPORTS CONSUMPTION
FURNITURE
560
122
110
548
SWIVEL SEAT
195
24
61
232
TOTAL
755
145
171
780
workplace exhibitions
5
5
6
5. ACTIU
Plek
design Alegreindustrial
www.actiu.com
Tavolo pieghevole
multifunzionale con struttura
in alluminio e con sedia
annessa
Multipurpose, folding table
with frame in aluminium
and matching chair
6. AKABA
Balu-Arte
design Patxi Mangado &
Dhemen
www.akaba.net
Sistema di tavoli
multifunzionali in diverse
6
dimensioni, hanno struttura
in alluminio e sono
facilmente collegabili tra loro
Multipurpose tables coming
in several sizes, aluminium
frame and easy to join
7. BIOR
S1
Aitor García de Vicuña
www.mobior.com
Un sistema completo
di arredi caratterizzato dai
pannelli in legno sagomato
A complete furniture system
marked by panels in shaped
7
wood
De la Oliva
Famo
Alea
Le aziende italiane a Ofitec
La politica spinta design oriented intrapresa
dalle aziende spagnole dovrebbe far riflettere
l’industria italiana che spesso pecca di
presunzione e, a causa del suo spiccato
individualismo, non riesce a trarre vantaggio
dalle sinergie che potrebbero invece scaturire
dal saper “fare sistema”.
Per i marchi italiani entrati da tempo nel mercato
spagnolo e già forti di una fitta rete di dealer
fidelizzati, come per esempio Caimi Brevetti,
la presenza a Ofitec, insieme al consolidamento
dell’immagine e alla presentazione di nuovi
prodotti, rappresenta la conferma del proprio
posizionamento e l’obiettivo di ulteriore
espansione.
Per altre aziende che invece si sono affacciate
più recentemente, attirate dalla vivacità e dalle
possibilità del mercato spagnolo, Ofitec diventa
un palcoscenico dove sperimentare nuove
strade, dove mettere in atto nuove forme
di comunicazione che rendano possibile
la diversificazione in un mercato che sta
diventando sempre più competitivo.
La qualità del prodotto non è più sufficiente
e il servizio è un fattore acquisito, oggi servono
anche nuove filosofie: la ricerca di nuovi
concept è evidente, in alcuni casi i risultati sono
chiari, in altri invece l’approccio appare confuso
e poco coerente. Troppi stand hanno un look
“stanco”; talvolta i prodotti stessi non sono
all’altezza del mitico “Made in Italy” e non è
certo questo il modo giusto per affrontare
un mercato che ha dimostrato di essere
maturo e che chiede qualità.
Tra chi ha cercato nuovi concept per
distinguersi vanno segnalate Sinetica (ha
puntato con molta chiarezza sull’aspetto
emotivo e percettivo, identificando il percorso
multisensoriale “Six senses” che si svilupperà
nelle diverse fiere durante l’anno e dedicando
allo stand di Ofitec il senso dell’udito, articolato
intorno a brani musicali creati al hoc e ispirati
dai diversi prodotti) e Frezza Architettura
(si propone come “fornitore di progetti” con
una visione globale di arredo d’ambiente che
si definisce attraverso l’integrazione dei sistemi
esistenti). Uffix e Ares Line puntano invece
sulla griffe di grande richiamo, Pininfarina, con
ottimo successo.
A conclusione e a titolo di cronaca ci fa piacere
segnalare la soddisfazione di Talin (distribuito da
Serbisa) per i suoi nuovi “testimonial” di grande
richiamo: durante un dibattito televisivo
Zapatero e Rajoy hanno infatti animatamente
discusso seduti sulle sedie Avia.
I
Sedus
us 2/08 43
workplace exhibitions
8. COINMA
Portico
design Oscar Tusquets
www.coinma.com
L’integrazione delle funzioni
permette un risparmio di
spazio del 25% garantendo
però workstation confortevoli
The integration of functions
allows a 25% space saving,
yet assuring comfortable
workstations
10. FAMO
Pingpong
design Jean Louis Iratzoki
www.famo.pt
Un flessibile sistema bench
con elettrificazione centrale
che funge da asse per
la doppia configurazione
9
A flexible bench system with
9. DILE OFFICE
central wire management
Top
acting as axis for the double
design Rafa Ortega
configuration
www.dileoffice.com
Seduta per collettività; la
11. FRANCH
struttura in legno è integrata
STUDIO
all’imbottitura canetté
design Gemma Bernal&Ass
www.franchsilleria.com
Community chair; the
Design elegante e classico,
8
wooden structure is
attualizzato dall’attacco
completed with
dei braccioli allo schienale
a grosgrain padding
Elegant and classic design,
with a modern connection
of the arms to the back
12. GRUPO PERMASA
Oikos
design Gabriel Teixidò
www.permasa.es
Bench system semplice,
leggero e curato nei dettagli,
la forma a T è alla base della
struttura e delle configurazioni
Plain, light bench system with
10
carefully designed details,
the T shape underlies
structure and arrangements
13. GRUPO PERMASA
UNIVERSAL
11
design Baldanzi & Novelli
www.permasa.es
Libreria modulare polivalente
con una struttura leggera
e intelligente che permette
di variare materiali, colori
e trasparenze
Modular, multipurpose
bookcase with a light and
smart structure allowing
to change materials, colours
and transparencies
12
13
44 2/08 us
workplace exhibitions
14. GUIALMI
15. KRON
18. OFIFRAN
NINA
Qiu
Prima Sinfonia
design Paolo Favaretto
design Mac Stopa
design Dorigo
www.guialmi.pt
www.kron.es
www.ofifran.com
Forma sensuale per lo
Design polacco per sedute
Un articolato sistema
schienale dal retro lucido
da attesa con un’immagine
direzionale, ricercato e fuori
e una texture originale
fortemente riconoscibile
dal comune, che assume
lucido/opaco per le superfici
a contatto con il corpo
A sensual shape for the
identità diverse pur
Polish design
mantenendo una spiccata
for waiting chairs featuring
coerenza formale
a distinctive look
glossy back with an original
A varied executive system,
polished/mat texture for
refined and unusual, taking
the surfaces coming into
different identities although
contact with the body
keeping a marked
consistency of form
14
16. LEVIRA
T-sit
design Gabriel Teixidò
www.levira.pt
Linea completa di sedie
con diverse varianti per
15
collettività (anche su barra)
e ufficio; la connessione
tra sedile e schienale è
l’elemento distintivo
A complete seating line
with several models for
community (on beam, too)
and office: the distinctive
feature is the seat/back
connection
17. TAGAR W@P@
design Aitor Garcia de
Vicuña
www.tagar.es
16
Una sedia dalla forte
personalità disponibile
in diverse versioni
per rispondere a tutte
le esigenze del contract
A marked personality for
a chair available in several
models to meet all contract
requirements
29
17
18
us 2/08 45
workplace exhibitions
19. VILAGRASA
20. OFITA
Blok
Sirimiri
design Gabriel Teixidò
design King & Miranda
www.vilagrasa.com
www.ofita.com
Tavolini, in varie altezze
Splendido design per
e con diverse forme di piano,
un sistema versatile
caratterizzati dall’elemento
di panche in alluminio
centrale inserito nel piano
per uso pubblico, con
che riprende il disegno
e senza schienale e
della base
imbottitura
Small tables in many sizes
A wonderful design for
and shapes of top, marked
a versatile bench system
by the central component
in aluminium for public
fitted into the top repeating
places, with and without
the pattern of the base
back
Made in Spain.
Ofitec and the Spanish market
for furniture
The ninth Ofitect (Salon Professional International
de Equipamiento de Oficinas y Colectividades), took
place in Madrid from February 26 to 29, a biennial
event that reflects the current dynamism of the
Spanish industry and confirms its chief role in
Europe among exhibitions for the office and contract
industry, ranking second after Orgatec, Cologne.
About 180 exhibiting firms, 25% of which foreign,
not only manufacturers of office furniture but also
contract supplies: as to foreign countries, Italy is the
most substantial presence.
Santiago Quiroga, director of Ofitec, voices his
satisfaction for the number of visitors exceeding
all expectations, the professionalism and abundance
of conferences and the quality standard underlying
innovative concepts carried out by famous designers.
Spain has been steadily growing for many years;
it could stand up to the 2002/03 crisis and profit by
opportunities like the Expo or America’s Cup to
develop the market and upgrade underdeveloped
regions by giving impetus to the services and contract
sectors, now steadily dynamic.
19
Ofitec, a design-oriented fair
From the very beginning, the Spanish industry has
aimed at an excellent design and the general quality
is definitely high (although a few Made in China
chairs could be seen at Ofitec, as well). Ofitec is the
picture of a “fresh”, first-rate output, and a carefully
studied image, as also proved by the planning
innovation featured by the stands. The most prolific
Spanish designers include Gabriel Teixidò, who really
seems to be in a state of grace: many projects and for
several kinds of products (the furniture system for Biok
and for Permasa, the chairs for Levira and coffee
tables for Vilagrasa, just to mention a few), all faultless
and quite different one from the other.
Among the undisputed names, Oscar Tusquets
(the Portico system for Coinma is space saving),
Jorge Pensi (an essential chair, Muga, for Akaba),
but also some new designers stand out as Aitor
García de Vicuña (chair Mimosa for Ofita) or Estudi
Cread (the challenging chair Box for Ferfor).
However, many foreign companies turn to Italian
designers, at Ofitec the successful cooperation
between Paolo Favaretto and the Portuguese firm
Guialmi was confirmed once more with the sensual
chair Nina and the set of shelves Marciana.
Roberto Danesi is still the art director of Shetug while
the names of Baldanzi & Novelli are recurrent not
only inside the Italian stands (Sinetica with the
reception Factory) but also at Permasa (modular
bookcase Universal) and Mobel Linea (with the chair
Led, maybe not at the top of their potential). By
Dorigo Design, Prima Sinfonia, a wide and exhaustive
furniture system for Ofifran. We consider as
“italianized” also King & Miranda, who added a new
and most interesting bench system, Sirimiri, for Ofita
to the already well-known Tabula by Cosmetal.
Foreign exhibitors
Thanks to the liveliness of the Spanish market, Ofitec
boasts of a 25% foreign attendance, as well as a large
number of foreign companies exhibiting through their
agents. Italy, with over 20 stands, ranks first and
the Portuguese “neighbours” have already fitted into
the Spanish market very well (among others, Guialmi,
Famo, Iduna, etc.), but there are also some major
firms from Germany (Kusch+CO, Interstuhl and
Sedus with an evocative and distinctive stand
reproducing the colourful Dogern plant on a small
scale), Holland (Artifort), Norway (Hag) and also from
Great Britain, Mexico and Pakistan.
I
20
20
Uffix
46 2/08 us
Ares Line
Hag
Cosmetal
contract
showroom
di Chiara Brollo
1
1
Inaugurazioni eccellenti
In occasione della kermesse del Salone del Mobile
le presentazioni non riguardano solo la sfera del
prodotto ma anche quella degli spazi espositivi che
approfittano della forza attrattiva dell’evento milanese per inaugurare nuovi showroom o rinnovare
gli ambienti con allestimenti progettati da noti architetti.
di valori come flessibilità e rigore che permeano
l’intera proposta Tecno. La distribuzione degli
spazi vede il piano superiore ospitare l’area
commerciale e il marketing e il piano inferiore
dedicato al ruolo di showroom per comunicare
novità e notizie dal mondo Tecno. (Photos by
Andrea Martiradonna)
Excellent openings
1. Tecno at Caselli di Porta Garibaldi
A charming location built in 1848 on a 400 m2
distributed on 3 floors gave shape to Tecno’s idea
of workplace, where lounges and offices follow each
other without clear separation components but
according to a continuity obtained through the neutral
colours of furnishings and rooms.
The signs of the past are intentionally exposed in all
details of the building. The upper floor accommodates
the sales and marketing departments, on the lower
floor the showroom to convey what’s new.
www.tecnospa.com
On the occasion of the Furniture Exhibition, not
only products were presented but also showrooms,
that profit by the strong appeal of the Milan event
to open or renovate, entrusted to famous architects.
1. Tecno ai Caselli di Porta Garibaldi
Una suggestiva location costruita nel 1848 su
uno spazio di 400 metri quadri distribuiti in 3
piani, ospita la nuova sede di Tecno a Milano.
Con i Caselli, Tecno ha dato forma alla propria
idea di luogo di lavoro, dove uffici lounge si
susseguonosenza netti elementi di separazione,
ma nel segno di una continuità data dal colore
neutro dei tavoli e dei sistemi, interrotta dai cenni
cromatici più forti di accessori e complementi.
Il tutto in una visione che supera la tradizionale
suddivisione operativo/ direzionale, a vantaggio
2
48 2/08 us
2. Alias Store: leggerezza, tecnologia
e innovazione
Alias inaugura il suo primo store scegliendo una
location nel cuore di Milano, in Corso Monforte
al 19. Il progetto, ideato dall’architetto Renato
Staffaucher in collaborazione con Andrea
Sanguinetti, punta a coinvolgere sia il pubblico
finale che i professionisti con uno spazio,
sviluppato su due piani, in cui il concept
progettuale vuole sviluppare quelli che l’azienda
dichiara suoi valori chiave: leggerezza, tecnologia
e innovazione. Di forte impatto l’accesso allo
store. Il piano terra è interamente declinato nei
toni del bianco e del grigio ospita le installazioni
delle ultime novità. Le pareti sono animate
notte e giorno da proiezioni video con immagini
di prodotti Alias e paesaggi naturali.
Un’ambientazione caratterizzata da pareti inclinate
e suggestivi contenitori in vetro, illuminati da
un sistema di illuminazione led rgb anima lo
spazio del piano inferiore, in cui è prevista anche
l’area degli uffici dedicati alla consulenza per
gli architetti e per il pubblico finale.
2. Alias Store: lightness, technology
and innovation
Alias opens its first store in the very heart of Milan,
on Corso Monforte al 19. The project, by architect
Renato Staffaucher together with Andrea Sanguinetti,
aims at involving both the end user and professionals
with a space developed on two floors where the
planning concept wants to develop the key values
of the company: lightness, technology and innovation.
The ground floor is entirely declined in the shades
of white and grey and accommodates the installations
of the latest products.
The walls are animated night and day by videos
showing images of Alias products and natural
landscapes. A setting marked by inclined walls and
charming glass containers, lit up by a led rgb system
animates the lower floor, where there are also the
consulting offices.
www.aliasdesign.it
Flessibilità ai cambiamenti
per Fritz Hansen
Fritz Hansen, produttore danese di forniture
design, apre per il pubblico milanese uno spazio
progettato dall’architetto Stefano Tagliacarne.
Il nuovo showroom in Corso Garibaldi 77
si sviluppa su 3 piani e comprende un settore
dedicato agli uffici, uno spazio espositivo e
un’area destinata alle sale riunioni.
Il concept progettuale studiato mira a realizzare
uno spazio informale, luminoso e accogliente
in cui “texture and finishing” hanno importanza
primaria.
«L’obiettivo era quello di creare uno spazio di
valore scultoreo – spiega Tagliacarne – dinamico
e flessibile ai cambiamenti» perché «Fritz Hansen
non produce semplici mobili, ma pezzi d’arte
che appartengono alla storia del design».
Fritz Hansen: flexibility to change
Fritz Hansen, a Danish manufacturer of design
furniture, opens to the public a space designed
by architect Stefano Tagliacarne.
The showroom takes up 3 floors and includes the
offices, an expository area and meeting rooms.
It’s an informal space, bright and comfortable, where
“texture and finishing” are most important.
«The goal was to create a space with a sculptural
quality – Tagliacarte explains – dynamic and flexible
to change, because what Fritz Hansen manufactures
isn’t just furniture, but works of art that belong to the
history of design».
www.fritzhansen.com
I
[email protected]
VINCENTE
Una carica di entusiasmo
che fa superare ogni ostacolo.
Una selezione che premia solo i migliori.
Una forza che sa far fronte a ogni esigenza.
Una forma perfetta, per scattare appena occorre.
Senza dimenticare l'estetica.
Non ci riferiamo al cavallo.
Stiamo parlando di Gunnebo,
leader nel fornire soluzioni
di sicurezza vincenti.
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Tecnica e Applicazioni
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contract
interview
Opinioni a contronto e divagazioni
sul tema dell’innovazione
“Creare è meglio che lavorare” titolava nei giorni scorsi un articolo sulle pagine de Il Sole 24Ore, definendo
il creativo come colui che ha la fortuna di lavorare con gioia.
C’è sicuramente gioia nell’attività progettuale dell’industrial designer – categoria professionale creativa
per eccellenza- ma al di là della visione romantica, dell’intuizione pura e dell’immaginazione ci sono le regole ferree di un sistema economico e produttivo con il quale confrontarsi: in questo soprattutto il designer si differenzia dall’artista. Dopo il creare segue il realizzare.
Non solo la creatività progettuale si nutre di continui stimoli e cresce nel costante confronto con il mondo
esterno, ma la complessità tecnologica e produttiva richiedono competenze specifiche; sempre più spesso l’innovazione non deriva solo dall’intuizione individuale del progettista ma è generata da team multidisciplinari. La creatività, insomma, trae vantaggio dalla pluralità.
Come dimostrano anche alcune “coppie” famose che da anni operano con successo e in modo trasversale tra l’architettura e l’industrial design, spaziando in diversi settori dell’arredo: casa, cucina, ufficio, contract, retail, illuminazione, ecc. In occasione dei recenti Saloni li abbiamo intervistati, chiedendo il loro
punto di vista sulle tendenze in atto e il loro “segreto” per essere sempre innovativi.
Le risposte offrono una fotografia puntuale del settore e soprattutto dimostrano come l’innovazione nel
progetto derivi da un “sistema creativo” costituito da personalità diverse che si confrontano, da intuizione
e anche da metodo, valori, approccio concreto e consapevolezza del mercato.
Insomma Pathos e Logos: emozione e ragione.
I
design in tandem
di Renata Sias
con Aurelia Debellis
Design in tandem
Opinions compared and disgressions from the innovation theme
“Creating is better than working” was the title of an article recently appeared in the pages of Il Sole 24Ore,
defining a creative person as someone, who is so lucky to work joyfully.
No doubt there is joy in the job of the industrial designer – the creative profession par excellence – but besides the romantic vision, pure intuition and imagination, there are the hard and fast rules of an economic
and production system to tackle: that’s the difference between the designer and the artist. After creating,
the carrying out follows. Not only planning creativity feeds on continuous stimuli and grows to the steady
comparison with the outside world, but the technological and manufacturing complexity require special
skills; more and more often innovation is not the result of the designer’s intuition only but comes from
crossdisciplinary teams. In short, creativity profits from plurality.
As proved by some famous “couples” who have been working successfully for years both in architecture
and industrial design, ranging over several decoration segments: home, kitchen, office, contract, retail, lighting, etc. During the recent Saloni we have interviewed them, asking their opinions about the ongoing
trends and their “secret” to be always innovative.
The answers offer an accurate picture of the industry and most of all show how innovation in design comes from a “creative system” formed by different personalities who are confronted, from intuition but also
method, values, concrete approach and market awareness.
In short: Pathos and Logos: emotion and reason.
I
us 2/08 53
contract interview
1. ORA ACCIAIO
3. LAMM
Dhow
Elitra
www.oraacciaio.com
www.lamm.it
La nuova serie direzionale
Poltrona direzionale
Dhow è caratterizzata da una
dotata di un sistema attivo
particolare struttura ad arco
in doghe elastiche con
in fusione di alluminio perfetta
supporti in tecnopolimeri
sintesi di pregio classico e
che agisce dinamicamente
modernità tecnica
alle sollecitazioni del corpo
The new executive line Dhow
Executive chair supplied
is marked by aspecial arch-
with an active system of
like structure in aluminium
elastic staves and supports
cast, a perfect synthesis of
in engineering resin, acting
classic quality and modern
dynamically to the stresses
technique
of the seated body
1
Roberto Lucci e Paolo Orlandini
Impressioni generali sul settore ufficio/
contract?
«L’impressione generale è che l’ufficio si stia
finalmente dando una mossa! Negli ultimi anni
abbiamo visto una sostanziale stasi del modo
dell'ufficio, una crisi generalizzata che ha portato
le aziende a limitare gli investimenti soprattutto
nella direzione della ricerca e sviluppo di nuove
soluzioni, per limitare tutti i rischi correlati...
Quest’anno invece c’è stata, a mio avviso,
un’inversione di tendenza; mentre le aree della
casa e della cucina sono sempre più allineate
lungo alcune direttrici estetico-stilistiche
collaudate, nel campo dell’ufficio il desiderio
di rinnovamento è vivo e percepibile. Non sto
ad elencare i singoli episodi perché sono davvero
tanti, sia che si riflettano nella sperimentazione
di nuove forme che nell'utilizzo di nuovi materiali».
Impressioni sulla fiera?
«L’impressione più forte è che i numeri stiano
diventando davvero imponenti in ogni senso,
ovvero il mare magnum del design è sempre più
grande. Le aziende sono sottoposte a ritmi
produttivi sempre più stressanti con cataloghi
rinnovati di continuo. Ai designer viene chiesto
di progettare in tempi sempre più rapidi e con
una longevità dei prodotti sempre minore.
Soprattutto risulta incredibile la moltitudine di
prodotti, spesso simili fra loro, che finiscono sul
mercato. In questo scenario essere visibili diventa
sempre più difficile. Un esempio abbastanza
significativo è rappresentato dal Fuorisalone: fino
a qualche anno fa organizzare un evento serale
era occasione di distinzione e differenziazione
dalla moltitudine di proposte della fiera vera e
propria...oggi lo fanno tutti e quindi non serve
più a nulla. La grande speranza è rappresentata
dai nuovi mercati, soprattutto mediorientali e
asiatici che sono ancora tanto vergini quanto
affamati di design italiano».
4. MASCAGNI
Airport
www.mascagni.it
Sistema di panche per
esterno ed interno
caratterizzato da una grande
flessibilità dimensionale e
possibilità di differenti
conformazioni. Il sistema è
composto da una struttura in
tubo e tondino d’acciaio su
cui si montano le doghe
Bench system for outdoors
and indoors marked by a high
flexibility as regards sizes and
shapes. The systems consists
of a tubular structure in
reinforced iron rod, where
the staves are assembled
5. SEGIS
Fold up
www.segis.it
Esiste un elemento unificante nei vostri
diversi progetti di industrial design?
Realizzato in tubo metallico
piegato con piano in
multistrato laminato, questo
2. MASCAGNI
nuovo progetto, realizzato
Fifty
per la comunità, spicca per
www.mascagni.it
leggerezza, robustezza ed
Collezione di sedute
estrema facilità di utilizzo
direzionali dalla linea
moderna e dal design forte,
Carried out in bent, metal
i cui profili in pressofusione
tube with a rolled multilayer
di alluminio lucidato e il
top, this new project is meant
rivestimento in pelle o rete la
for communities and stands
rendono elegante ed attuale
out for its lightness, solidity
and user-friendliness
Line of executive chairs
featuring a modern line and
an impact design, where the
die cast sections in polished
aluminium and the leather or
mesh covers make them
elegant and trendy
Lucci Orlandini Design
www.lucciorlandini.com
54 2/08 us
2
2
contract interview
Design in tandem
3
«L’elemento che non vogliamo mai abbandonare,
anche perchè rappresenta il !sacro fuoco! del
nostro approccio progettuale, è l'innovazione.
Sia che si parli di una nuova forma, di un nuovo
meccanismo o anche semplicemente di una
nuova finitura, questa deve essere nuova e
possibilmente innovativa. Sempre più si vedono
in giro le copie delle copie di prodotti già
esistenti, e questa è la morte del design.
È un processo senza senso.
La nuova Elitra di Lamm ad esempio è un
insieme di tante piccole novità, infatti la sua
gestazione è durata più di tre anni! Tutto ha
richiesto uno studio approfondito a partire dal
concept delle fasce a deformazione differenziata
di sedile e schienale, ispirato alle doghe del
letto.Nel caso del nuovo sistema Dhow di Ora
Acciaio invece c’è stato uno studio sulle forme
e sui materiali utilizzati.
Le linee tradizionali dei capitelli in fusione
di alluminio si contrappongono alle forme
asimmetriche e decostruite dei piani.
L’essenza noce utilizzata ha un aspetto
assolutamente particolare ottenuto tagliando
il precomposto lungo linee curve e ondulate,
e facendo emergere delle strane venature che
diventano una vera e propria decorazione
del piano. Infine nelle panche Airport di Mascagni
abbiamo sfruttato le potenzialità dell’estruso
di alluminio».
Che approccio usate con le diverse aziende
per essere innovativi?
«Ovviamente ciò che è ottimale e adeguato per
certe aziende risulterebbe invendibile e deleterio
per altre, per questo è indispensabile adeguare
il tipo di intervento progettuale e quindi il “grado
di innovazione” al committente, al tipo di
prodotto ed al tipo di target. Per quanto riguarda
invece possibili concorrenze abbiamo sempre
evitato di disegnare prodotti analoghi per aziende
diverse... anche perchè l’identificazione di
similitudini o somiglianze è molto soggettiva
e prodotti che a noi sembrano diversissimi
potrebbero invece non fare lo stesso effetto
al cliente.
I
4
4
Your general impression about the contract/office
industry?
«The general impression is that the office is giving
itself a shake, at last! In the office field, you can feel
the wish to renew. Many events are reflected in the
experimentation of new shapes and use of new
materials».
What did you make of the fair?
«I was under the impression that the figures are more
and more impressive, from all points of view.
Designers are asked to design in a short time and
with products that are less and less long-lived.
Most of all, it’s amazing the great number of
products, often very similar, that are marketed.
In this scenario, it’s increasingly difficult to be
visibile».
Is there a shared component in your industrial
design projects?
«Innnovation is something we never give up , since
that’s the “sacred fire” of our planning approach.
A new shape, a new device or just a new finish,
they have to be really new and possibly innovative».
How do you approach the various companies
to be innovative?
«Obviously, what’s the best and most suitable product
for some companies could be unsalable and noxious
for other companies, that’s why it’s necessary to fit the
kind of design and the “degree of innovation” to the
customer, the kind of product and target. Instead, as
far as possible competitors are concerned, we have
always avoided to design similar products for different
companies».
I
5
us 2/08 55
contract interview
1. Uffici e showroom Ofita
a Madrid
The offices and showroom
of Ofita in Madrid
1
Perry King e Santiago Miranda
Impressioni generali sul settore ufficio/
contract?
«Trovo che il settore ufficio si stia orientando
verso il concetto di uno spazio sempre più
accogliente, umanizzato ma anche equilibrato,
che nega risolutamente sia la stagione degli
“uffici-macchina”, sia gli eccessi “salottieri”.
Non si rinuncia agli alti contenuti tecnologici
indispensabili per questo settore che però non
vengono più enfatizzati, ma al contrario celati
sotto linee e materiali più vicini alla nostra
sensibilità del living. L’approccio verso l’ufficio
è molto più concreto e articolato, considera una
moltitudine di sfaccettature e si è raggiunto un
buon equilibrio tra la tecnologia – particolarmente
evoluta nella fase produttiva- e l’idea dell’arredo
come oggetto legato alla persona».
Impressoni generali sulla fiera?
«Un grande incremento sia di pubblico che di
espositori, anche stranieri, mossi dalla volontà
di affacciarsi ad una vetrina sempre più
internazionale. Dalle proposte si evince una forte
spinta propositiva alla sperimentazione. Questo
è certamente positivo, ma le aziende devono
sforzarsi di essere anche concrete nelle proprie
proposte e anche l’ente fiera deve trasformarsi
in un partner più professionale».
3. LUXIT
Smoothlight
www.luxit.it
Lampada a sospensione
che combina l’illuminazione
indiretta con una decorativa
Esiste un elemento unificante nei vostri
diversi progetti di industrial design?
«Alcuni tra i prodotti che abbiamo disegnato
hanno una storia interessante di convergenza fra
fattori economici, stilistici e di know-how: il
nostro sistema operativo Tabula per Cosmetal,
per esempio, è un prodotto concepito con
grande linearità e freschezza e un’immagine
prestigiosa, che si pone come proposta di
gamma alta, in particolare per le gare d’appalto
statali, grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo.
La seduta attesa Sirimiri per Ofita è invece nata
come felice sinergia culturale e tecnologica italospagnola, in quanto deve la sua flessuosa linea
all’uso di un innovativo materiale italiano – un
alveolare di alluminio con una particolare rifinitura
del bordo -che Ofita non aveva mai utilizzato e
che ha saputo valorizzare con le proprie
competenze che hanno permessa anche di
2. COSMETAL
Tabula
www.cosmetal.com
Sistema ufficio che risponde
alle molteplici esigenze
dell’ufficio dalla postazione
singola al desk sharing
Office system to meet the
many requirements of the
office from the single
workplace to desk sharing
King & Miranda
Design
www.kingmiranda.com
56 2/08 us
2
illuminazione diretta
Suspention lamp combining
indirect lighting and
ornamental direct lighting
4. OFITA
Sirimiri
www.ofita.com
Seduta per collettività
adatta ad ogni tipo di
contesto (stazioni, ospedali,
centri commerciali…)
per il suo aspetto leggero
ed etereo
Community chair suitable for
all contexts (stations, hospital,
shopping malls…) for its light
and ethereal look
contract interview
Design in tandem
1
realizzre l’imbottitura. Il vantaggio di queste
nuove tecnologie è anche il forte contenimento
dei costi. Ogni volta che affrontiamo un progetto
nuovo cerchiamo di porci in modo
autenticamente fresco, sforzandoci di esprimere il
meglio delle capacità produttive dell’azienda
committente. L’elemento unificante è il processo
creativo piuttosto che le soluzioni formali, un
approccio probabilmente controtendenza
considerando che in questo periodo la forza della
“griffe” tende ad esser al di sopra della realtà
produttiva dell’azienda committente.
Sarebbe più semplice identificarci con un segno
distintivo, ma non fa per noi. Siamo due
designers dalle personalità forti e troviamo
sempre nel confronto il terreno d’incontro delle
nostre inclinazioni. Questo fa sì che si scavino a
fondo le ragioni del progetto, la vita del prodotto
e solo da lì scaturiscano le soluzioni formali; è
evidente che in questo percorso la semplice
autocitazione non sia la risposta…».
Che approccio usate con le diverse aziende
per essere innovativi?
«L’iter progettuale che seguiamo, già predispone
all’originalità, ma è chiaro che non sarebbe così
semplice se ci occupassimo sempre della stessa
tipologia di prodotti. Tutto si giocherebbe sul
piano di scelte formali opinabili e comunque
sarebbe più complesso indagare le ragioni
profonde delle differenziazioni fra prodotti.
Invece abbiamo la grande fortuna di progettare
per diversi settori (ufficio, casa…), a volte
contemporaneamente e ci piace la
contaminazione, sia stilistica che tecnologica.
Spesso adottiamo soluzioni progettuali che
abbiamo già parzialmente indagato in altri
contesti. Lavorare “trasversalmente” ci ha
arricchito e continua a farlo; il nostro percorso
professionale fino ad ora ci rende sempre
innovativi. Ci sono poi aziende che per le loro
possibilità tecnologiche ci ispirano ulteriori
elementi per un design inedito. Laddove
individuiamo capacità produttive che possono
offrire soluzioni innovative, orientiamo il prodotto
in questa direzione».
I
3
How did the office/contract industry strike you?
«I think the office industry is taking up a concept of an
ineasingly domestic and comfortable space, definitely
denying the season of “machine-offices” without losing
the high-tech contents requested for this sector».
Your impression of the fair?
«A considerable increase as far as attendance and
exhibitors are concerned, from abroad, too, who want
to appear in an increasingly international showcase.
The concepts show a strong incentive to
experimentation».
Is there a shared component in your various
industrial design projects?
«Our designs include some products, that show an
interesting convergence between economic and
stylistic factors and know-how. Each time we tackle a
project, we try to be really new, not repeating forms
that could identify us, but expressing the best of the
customer’s manufacturing skills».
How do you approach the various companies
to be innovative?
«The planning procedure we follow for each product
already prepares for originality, but obvioulsy it
wouldn’t be so easy if we always dealt with the same
kind of products. We are lucky, because we design for
many sectors (office, home, kitchen, etc.), sometimes
contemporarily and we like contamination, both as to
style and technology».
I
4
4
us 2/08 57
contract interview
1. ARESLINE
Vogue
www.aresline.com
Seduta per la collettività con
struttura in alluminio
pressofuso lucidato e
superfici in nylon in diverse
varianti cromatiche
Community chair with
structure in polished,
die cast aluminium and
surfaces in nylon coming
in several colours
1
2
Giovanni Giacobone e Massimo Roj
2. FORSIT (GRUPPO PEDICONE)
Neochair
www.forsit.it
Dalle linee retrò si ispira alla
ricercata eleganza dei sedili
delle auto spider, con le
impunture ben in vista.
Un elemento di distinzione,
Impressioni generali sul settore ufficio/
contract?
«L’aspetto più evidente che emerge è una
sempre maggior contaminazione formale e
funzionale tra casa e ufficio. Gli spazi di lavoro,
fino a poco tempo fa sobri, rigorosi, improntati
ad una certa rigidità, vengono oggi pensati
e progettati con sempre maggiore attenzione
alle persone che, secondo alcuni dati statistici,
vi trascorrono circa la metà del loro tempo.
L’ufficio si sta dunque trasformando in un
ambiente confortevole, improntato al benessere,
alla leggerezza, ad una piacevolezza tattile e
visiva, ottenuto grazie all’accostamento di
materiali, forme e colori molto vicini a quelli
dell’ambiente domestico, così come da noi già
ipotizzato nel libro “Workspace Workscape”
nel 1999».
adattabile però a tutte le
esigenze della vita d’ufficio
A retro style inspired by the
refined elegance of the seats
of the two-seater sports car,
with ornamental saddlestitch. A distinctive feature,
yet suitable for all the
requirements of the office life
3. MANERBA
Revo
Impressioni sulla fiera?
«L’edizione del Salone del Mobile 2008 ha
visto la presenza di un minor numero di novità
rispetto alle precedenti edizioni, una pausa di
riflessione forse necessaria in un mondo fin
troppo affollato da nuove proposte. Il dato più
interessante è stato sicuramente l’incremento di
visitatori, in particolare dall’estero, che conferma
la leadership di Milano come polo di eccellenza
per il design. Per quanto riguarda infine le
tendenze, si è notato come le aziende collocate
nella fascia più alta del mercato, propendano
in un certo senso ad assomigliarsi sempre più
per quanto concerne gamma e strategie di
prodotto, operando nella direzione, da un lato,
di un’esasperazione del rapporto tra estetica
e funzionalità con la proposta di prodotti
sensazionali atti a stupire la clientela e, dall’altro
lato, nella direzione della ricerca di una cura
estrema del dettaglio, della qualità percepita e
dell’innovazione. Va inoltre sottolineato un
ulteriore aspetto di novità emerso al Salone:
ovvero un innalzamento del livello qualitativo delle
aziende di seconda fascia che si sono avvicinate
a quelle di primo livello».
Esiste un elemento unificante nei vostri
diversi progetti di industrial design?
«La nostra filosofia progettuale, sia per
l’architettura che per l’Industrial Design è
“inside-out”, cioè dall’interno verso l’esterno,
quindi partiamo dal lato funzionale per poi
arrivare all’atto formale. Nei nostri progetti è
ovviamente riconoscibile un tratto stilistico
comune, ma il vero elemento unificante è la
costante ricerca di innovazione, sia essa stilistica,
funzionale o d’uso. Questo è l’unico strumento
in grado di generare prodotti attraenti per il
mercato».
www.manerbaspa.com
Postazione direzionale dalle
ampie possibilità espressive:
nella versione con le quattro
gambe metalliche sagomate,
essenziale, o dotata di
spazioso allungo proposto
in due varianti di legno
Executive workplace available
in several versions: with four,
shaped metal legs, just
essential, or supplied with
a wide extension in two wood
grains
Progetto CMR
www.progettocmr.com
58 2/08 us
3
Che approccio usate con le diverse aziende
per essere innovativi?
«Innanzitutto, riteniamo che la questione debba
essere affrontata in termini di deontologia
professionale, evitando di impegnarsi in progetti
di prodotti della stessa tipologia merceologica
con aziende operanti nel medesimo segmento
di mercato. In secondo luogo, la nostra capacità
di innovare deriva dall’applicazione del concetto
di “Progettazione Integrata”, da sempre uno dei
nostri punti di forza; seguendo questo concetto,
la nostra metodologia di lavoro prevede la
costruzione di team multidisciplinari sulla base
delle specifiche esigenze del progetto, il
coinvolgimento di specialisti del settore e
l’integrazione delle competenze dell’azienda
4. LAS MOBILI
Eos
www.las.it
Preziosa scrivania direzionale
in tre diverse essenze
di legno, che si articola
su molteplici piani
che disegnano lo spazio
dell’operatore, sottolineati
da preziose cromature
A valuable executive
desk in three wood grains
organized on several
surfaces, that design the
user’s space, stressed by
precious chromium-plating
5. LUALDI
Domino
www.lualdiporte.com
Sistema di boiserie attrezzata
con illuminazione integrata
Equipped boiserie system
with integrated lighting
6. MANERBA
K-word
www.manerbaspa.com
Sistema operativo dalla
personalità decisa e dalle alte
valenze tecnologiche
Task system with a welldefined personality and high
technological qualities
7. BUM
Soho
www.gruppo-sintesi.com
Linea di poltroncine e
divanetti per spazi waiting,
fortemente connotati da linee
morbide che evocano
il massimo comfort nella
seduta
Line of chairs and settees
for waiting areas, standing
out for their soft lines evoking
maximum seating comfort
contract interview
Design in tandem
4
cliente al fine di operare in perfetta sinergia dalla
fase di ideazione fino alla vendita del prodotto».
Che caratteristiche ha invece l'approccio
quando, oltre a operare come industrial
designer, avete anche una consulenza come
art director e gestite il riposizionamento
del marchio?
«Questo è l’approccio che preferiamo e
sicuramente il più soddisfacente, in quanto
ti permette di dialogare con l’azienda non solo
in termini di sviluppo di un singolo prodotto,
ma in modo più ampio anche in termini
di strategie di gamma, di comunicazione e
di immagine. In questi casi occorre porre
particolare attenzione al mix di prodotti già
presenti nel catalogo, scartare quelli non più
idonei a rispondere alle esigenze del mercato ed
individuare corrette strategie per la progettazione
dei nuovi prodotti, avendo bene in mente come
obiettivo prioritario, la comunicazione del brand
dell’azienda in modo coerente ed uniforme
con la sua storia, con il suo posizionamento
di mercato e con le sue aspirazioni future».
Quale sarà lo scenario del prossimo futuro?
«Parlare ancora oggi di frontiere e distinzioni di
sesso, razza e religione è ormai anacronistico:
dobbiamo confrontarci con un mercato globale.
5
Il rispetto dell’ambiente deve essere il tratto
unificante e trasversale del design. Un design
che dovrà sempre più rispettare sia la
dimensione estetica che quella etica per proporre
nuovi prodotti in linea con le nostre aspirazioni
per un futuro migliore».
I
How did the office/contract industry strike you?
«What is most evident is the increasingly widespread
contamination between home and office both as to
forms and functions. So the office is changing into a
comfortable environment, characterized by wellbeing,
lightness and a tactile and visual pleasantness,
obtained from the matching of materials, shapes and
colours quite similar to the home environment, as we
had already assumed in the book “Workspace
Workscape” in 1999».
Your impressions of the fair?
«The 2008 Furniture Exhibition featured less new
products compared to the previous events. The most
interesting fact was the increased number of visitors,
especially from abroad. As for trends, the high-segment
companies tend to be more and more alike. Also, a
higher quality standard could be seen in mediumsegment companies now closer to the top-level ones».
Is there a shared component in your industrial
design projects?
«Our planning philosophy, both as regards architecture
and Industrial Design is “inside-out”, that is from the
inside outwards, so we start from the functional side
and then get to the form; the actual, shared
component is the steady search for innovation as far
as style, function or use are concerned».
How do you approach the various companies
to be innovative?
«First of all, we think that the matter should be dealt
with in terms of code of conduct, avoiding to design
products of the same kind. Secondly, our capability
to innovate comes from the application of the concept
of “integrated planning”, which involves crossdisciplinary
teams on the basis of specific design requirements».
When you act as art directors and you handle
the brand upgrading, besides working as industrial
designer, how does your approach change?
«That’s the approach we like best and definitely the
more rewarding, as it allows to discuss with the
company not only about the development of a single
product, but also about strategies of range,
communication and image».
What is the next scenario?
«To speak of frontiers and sex, racial and religious
discrimination is by now anachronistic: we have to
cope with a global market. Environmental protection
should be the unifying and cross characteristic
of design. A design that has to respect both the
aesthetic and the ethic significance to propose new
products in line with our aspirations for a better
future».
I
8. BUM
Westend
www.gruppo-sintesi.com
Divanetti e poltroncine per
aree waiting, dal design
minimale, dove la soffice
7
imbottitura delle sedute è
bilanciata dall’evanescenza
del basamento in filo
metallico
Settees and chairs for waiting
areas featuring a minimalist
design, where the soft
padding of seats suits the
evanescent base in wire.
6
8
us 2/08 59
contract interview
1. NURUS
Anyway
www.nurus.com
Sistema operativo con
struttura in metallo che
abbraccia ogni tipologia
di lavoro e flessibile ad ogni
soggettiva necessità
Task system with metal
structure suiting all kinds of
jobs and subjective needs
1
Adriano Baldanzi e Alessandro Novelli
Impressioni generali sul settore ufficio/
contract?
«L’impressione che si trae dal Salone è che,
nonostante la realtà economica pesante, ci sia
comunque una grande energia in movimento.
Noi come designer, a contatto con la fase
propositiva delle aziende, verifichiamo la loro
costante tendenza a stimolare il mercato con
proposte nuove. I due settori, diversi tra loro
per i canali di vendita, affrontano il tema del
design in analoga maniera, con una grande
attenzione ai materiali, finiture, e tipologie
d’uso.
Chi riesce ad adattarsi ed a riconoscere
i segnali del cambiamento in corso risulta
alla lunga vincente. Tra ufficio e contract
continua l’avvicinamento dovuto ad esigenze
e analogie di mercato. Sempre meno differenze
istituzionali, l’ufficio come il contract è sempre
più “casa” in termini di emozioni. Il leit motiv è
il benessere inteso come star bene e una
maggiore coscienza ecologica».
Tralasciando i facili commenti sulla pessima
logistica per accesso e uscita della fiera stessa,
direi che è stata un bell’evento.
Anche se non si sono viste novità in assoluto:
ci sono conferme di tendenza per colori ed
essenze, e qualche stravaganza d’obbligo.
Nel settore ufficio si conferma la ricerca
della qualità, con un arroccamento su proposte
spesso troppo simili tra loro, a conferma
del fragile momento che stiamo attraversando.
Dicono che il mercato chieda questo.
Io credo che sia mancanza di coraggio:
soprattutto per gli arredi assistiamo ad un
appiattimento delle proposte.
Sembra che l’omologazione sia il trend, che sia
effetto della globalizzazione? Dal nostro punto
di vista abbiamo avuto ottime soddisfazioni
per le nostre proposte, ma non ci consideriamo
immuni dalle considerazioni appena fatte.
La presenza alle fiere è un appuntamento
obbligato nel calendario delle aziende.
Soprattutto in ufficio i progetti vivono una loro
lunga vita progettuale, legata alla complessità
del progetto stesso e alle priorità aziendali.
Quest’anno eravamo presenti al Salone Ufficio
con un buon numero di prodotti novità:
2. SITLAND
Green
www.sitland.com
Seduta tecnica per la
collettività, dalle grandi
Impressioni sulla fiera?
«Tantissima gente, non abbiamo dati ufficiali
ma crediamo che confermino l’impressione.
3. EMMEGI
Victory
www.emmegiseating.com
Sistema di poltrone
per auditorio dalla forma
accattivante e dall’innovativo
sistema di costruzione
ed intelaiatura
Seating system for auditorium
coming in a winning shape
and with the innovative
construction and framework
system
4. SINETICA
Factory
www.sinetica.com
Sistema reception dalla linea
rigorosa ma al tempo stesso
d’impatto. Aperta ad ogni stile
si propone in cinque versioni
differenti: dal calore del
rovere chiaro o rovere scuro,
alla purezza assoluta del
bianco, al prestigio del wengè
o ebano
Reception system with
a strict yet striking line.
Open to all kinds of styles,
versatilità e possibilità
it comes in five different
compositive (con/senza
models: from the warmth
braccioli, con tavolino
of pale or dark oak to the
conferenze, carrello per
absolute purity of white
impilabilità), realizzata in
or the prestige of ebony
materiale plastico riciclabile
and wengè
al 100% in un corpo unico
5. LAMM
Technical, community chair
C100
allowing versatile and flexible
www.lamm.it
arrangements (with or without
Poltrona per sale conferenze
arms, small conference table,
la cui flessibilità strutturale
stackable on trolley) carried
consente svariati
out in 100% recyclable in a
posizionamenti, compresi
single body
andamenti curvi e
disposizioni a gradoni
Chair for conference rooms
allowing many arrangements
through its structural
Baldanzi&Novelli
www.baldanzinovelli.com
60 2/08 us
2
3
flexibility, curved and tiers
included
contract interview
Design in tandem
4
la seduta per collettività, Green per Sitland,
una sedia realizzata totalmente in tecnopolimero
con la tecnologia air moulding. È la prima seduta
nel settore ufficio contract totalmente in plastica,
con le caratteristiche proprie di una seduta per
collettività.
Per Emmegi, abbiamo realizzato Victory,
un sistema di poltrone per auditorio. La forma
accattivante nasconde un sistema innovativo
di costruzione e assemblaggio, abbandonando
le tecniche di intelaiatura tradizionali.
Nel sistema banco reception Factory per
Sinetica, la forma rigorosa prescinde da uno
studio accurato della modularità, in funzione
della migliore condizione di fornitura e
magazzino, quindi contenimento dei costi non
rinunciando alla nobiltà dei materiali usati.
Per Lamm, C100 una poltrona per conferenza
dalle caratteristiche estetiche votate al minimale,
come minimale è il sistema costruttivo.
Fuori salone poi, Nurus esponeva la prima parte
del sistema pareti e tavoli Anyway che si
completerà step by step, andando a coinvolgere
tutti gli aspetti dell’ambiente di lavoro, con
soluzioni poliedriche che rispondono alle
soggettive esigenze».
Esiste un elemento unificante nei vostri
diversi progetti di industrial design?
«Direi di sì anche se non dal punto di vista
estetico: la riconoscibilità non è immediatamente
riconducibile alla nostra identità. Non c’è uno
stile formale, di segno, direi più uno stile
comportamentale, di progetto, di applicazione
e visione dell’oggetto stesso e dell’uso che
ne viene fatto. I nostri lavori sono strettamente
legati al loro uso, nel senso di utilizzo, compresa
la costruzione dello stesso, fin dal momento
del loro assemblaggio. Tutte le fasi del
progetto sono da noi seguite in stretta
collaborazione con l’azienda. In questo senso
si conquista la riconoscibilità, trovando
l’elemento unificante, la riconoscibilità nella
diversità».
Che approccio usate con le diverse aziende
per essere innovativi?
«Le esigenze e le caratteristiche delle aziende
sono diverse tra loro pur competendo sullo
stesso terreno. La competizione tra loro è nella
fase finale di vendita. Va da sè che la vendita è
l’oggetto dell’impresa, ma la nascita e lo sviluppo
di un progetto creano un fermento vitale dove
5
la “vendita” è solo uno degli aspetti.
Le richieste e i progetti che sviluppiamo non
sono mai paralleli. La tempistica ne scandisce
i ritmi completamente diversi.
Ci caliamo all’interno dell’azienda diventando
un tutt’uno con essa, e il prodotto che ne
deriva è la risultante alchemica di questa unione.
Cerchiamo di capire come questa lavora,
quali sono le prerogative quindi le qualità interne
ad essa.
Industrial Design come Company Design. Spesso
abbiamo contribuito e partecipato all’identità
dell’azienda stessa. Ma mai abbiamo creato
cloni dei nostri prodotti».
I
How did the office/contract industry strike you?
«There is a great energy on. Office and contract are
closer and closer due to market analogies and
requirements, both are more and more a “home” in
terms of feelings. The leitmotiv is wellbeing meant as
feeling well and a greater environmental awareness».
Your impressions of the fair?
«Lots of people. In the office industry, the search
for quality is confirmed, with concepts often similar,
to prove the difficult period we are going through.
They say that’s what the market wants. I think they
haven’t got the guts».
Is there a shared component in your industrial
design projects?
«There is no formal style, no sign style, I’d rather say
a behavioural style, of project, application and vision
of the object itself and the use you make of it.
Our works are strictly related to their use, since their
assembling.All planning phases are followed in close
cooperation with the company».
How do you approach the various companies
to be innovative?
«The requirements and characteristics of the
companies are different, although competing on the
same ground. The competition is in the final, selling
phase. The requests and projects we develop are
never parallel. We try to understand how the
company works, its prerogatives and qualities.
Industrial Design as Company Design.
We have often helped to create the corporate identity.
But we never created clones of our products».
I
us 2/08 61
contract interview
1. ARCHIUTTI
Dedalus
www.archiutti.it
Postazione direzionale
dalla forma asimmetrica.
Proposto con il piede
cilindrico e la struttura
in dicromia con diverse
finiture per il top
Executive workplace coming
in an asymmetric shaper.
It comes with the cylindrical
foot and a duotone structure
with top in various finishes
1
Gianantonio Perin e Giorgio Topan
Impressioni generali sul settore ufficio/
contract?
«Nel panorama nazionale di questo settore
specifico l’importanza dei progetti è pari
all’importanza delle strutture commerciali quindi
l’approccio al progetto deve tener conto di altri
fattori, per esempio la nicchia di mercato sulla
quale va a competere, il prezzo, il livello
gerarchico del progetto. I progetti devono
innanzitutto rispondere a caratteristiche
di ergonomia, di serialità, di facilità produttiva
per evitare errori nelle varie fasi di lavorazione,
di ingombri ridotti per facilitare il trasporto,
di semplificazione nel montaggio(la manodopera
costa e può affossare un prezzo di listino
interessante) e ovviamente della gradevolezza
estetica e dell’originalità soprattutto quando
il prodotto deve evidenziare lo status come
nel caso dell’ufficio direzionale».
Impressoni generali sulla fiera?
«Abbiamo notato che le aziende anno dopo
anno innalzano costantemente il livello qualitativo
della presentazione e dei prodotti esposti.
Massiccia la presenza di visitatori italiani e
stranieri, soprattutto per il settore casa.
D’altra parte il mondo dell’ufficio ammicca
sempre più al mondo dellacasa. Il trend è
addomesticare l’ufficio; si pensi a quante ore
si trascorrono in ufficio. L’ufficio sta diventando
la seconda casa».
3. FREZZA
Forma
www.frezza.com
Postazione direzionale
dalla forte personalità
e dalle molteplici finiture,
in grado di soddisfare il gusto
e la personalità di ogni
committenza
Executive workplace with
a strong personality and
many finishes to suit all users’
tastes and personalities
Esiste un elemento unificante nei vostri
diversi progetti di industrial design?
«L’elemento unificante dei nostri progetti è,
per paradosso, l’eterogeneità che rende i
progetti adatti alle specificità legate alla storia
dell’azienda, alle sue risorse umane, al territorio
produttivo, alle aree di mercato in cui opera».
4. IVM
Quadro
www.ivmoffice.it
Programma direzionale
con essenziali scrivanie
monocromatiche
in abbinamento a contenitori
liberamente componibili
in diverse tinte laccate lucide
2. STYLOFFICE
XENO altius
Executive programme with
www.styloffice.com
basic, monochrome desks
Scrivania direzionale dalle
matching storage units
linee rigorose ed essenziali
in several glossy colours to be
con piani sottili in varie
arranged freely
finiture e gambe in alluminio
anodizzato verniciato.
Si completa con contenitori
e consolle
Executive desk with precise
and basic lines, thin tops
in several finishes and legs
in anodized, painted
aluminium. Complete with
storage units and console
Perin&Topan
Architetti
62 2/08 us
2
contract interview
Design in tandem
3
Che approccio usate con le diverse aziende
per essere innovativi?
«Noi proponiamo i trend evolutivi, e cerchiamo
di sviluppare il prodotto perché possa essere
flessibile, standardizzabile e possa rispondere –
nel caso di sistemi operativi – a più aree
tematiche (front office, call center, home office,
learning space). Sulle scelte progettuali definitive
si impongono anche la saturazione e la
competitività dei mercati, sempre più difficile,
e i comportamenti di consumo. In un’Italia, che
non è conosciuta per l’innovazione e per la
ricerca, ciò che ci rende competitivi sono il
sistema di imprese e il vantaggio legato alla
creatività come strumento di crescita e al valore
del design. Il settore è avulso dalla risonanza
mediatica del "design star system" e il designer
che vi lavora deve costruire progetti redditizi
altamente concorrenziali per sopravvivere».
I
How did the office/contract strike you?
In the national outline of this specific sector, the
importance of the project equals the importance of
the sale system, so the approach to the project has
to consider other factors, like the market niche where it’s
going to compete, price and the hierarchical level of the
project. First of all, projects must meet ergonomic and
mass-production requirements, be easy to manufacture,
in order to prevent mistakes during the various working
stages, be compact for an easier transport and an easy
assembling and, obviously, they must be attractive
and original.
Your general impressions about the fair?
We noticed that year after year the companies
continuously improve the quality level of the performance
and exhibits. Plenty of Italian and foreign visitors, mainly
for the home sector. On the other hand, the office world
winks at the home world more and more. The trend is to
make the office “domestic”.
Is there a shared component in your industrial
design projects?
Paradoxically, the shared component in our projects
is heterogeneity, that makes them suitable for those
peculiarities related to the history of the company,
its human resources, the local characteristics, the market
area where it operates.
How do you approach the various companies
to be innovative?
We propose evolutionary trends and try to develop
the product so that it can be flexible, easy to standardize
and suitable – as far as task systems are concerned –
for different theme areas (front office, call center, home
office, learning space). The final planning choices take
into consideration also the market competitiveness
and saturation, and consumption behaviours. The sector
is out of step with the media echo of the “design star
system” and in order to survive the designer has to carry
out highly competitive profitable projects.
I
4
us 2/08 63
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL
BILANCIO D’ESERCIZIO
chiuso al 31 dicembre 2007
Valori di bilancio espressi in euro
Prospetto di dettaglio dei ricavi relativo al bilancio chiuso al 31/12/2007 ai sensi del
DL 23.10.1996 n.ro 545, convertito in legge 23.12.1996 n.ro 650 e successive
modificazioni, nonché della deliberazione n. 236/01/CONS: della autorità Garante per
le Comunicazioni del 30.05.01 e della delibera n.129/02/CONS, della Autorità per le
Comunicazioni del 24.4.2002.
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
01 Vendita di copie
€ 4.127.858,36
02 Pubblicità
€ 29.875.881,10
03
diretta
€ 29.875.881,10
04
tramite concessionaria
€0
05 Ricavi da editoria on line
€0
06
abbonamenti
07
pubblicità
08 Ricavi da vendita di informazione
€0
09 Ricavi da altra attività editoriale
€ 3.025.941,47
10 Totale voci 01+02+05+08+09
€ 37.029.680,93
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL
Società unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento de IL SOLE 24 ORE S.p.A.
Sede legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO
Capitale sociale € 10.000.000, cod.fisc. partita IVA e iscriz. REA nr. 00081580391
CONTO ECONOMICO
Valori in migliaia di euro
Note
1) Attività in funzionamento
Ricavi libri e periodici
(30)
Ricavi pubblicitari
(31)
Altri ricavi
(32)
Totale ricavi
Altri proventi operativi
(33)
Costi del personale
(34)
Variazione delle rimanenze
(9)
Acquisti materie prime e di consumo
(35)
Costi per servizi
(36)
Costi per godimento di beni di terzi
(37)
Oneri diversi di gestione
(38)
Accantonamenti
(21)
Svalutazione crediti
(10)
Margine operativo lordo
Ammortamenti attività immateriali
(3)
Ammortamenti attività materiali
(1)
Perdita di valore attività materiali e immateriali
Plus/minusvalenze da cessione immobilizzazioni (39)
Risultato operativo
Proventi (Oneri) finanziari
(40)
Altri proventi da attività e passività
(41)
Risultato prima delle imposte
Imposte sul reddito
(42)
Risultato delle attività in funzionamento
2) Attività cessate
Risultato delle attività cessate
Risultato netto
31.12.2007
31.12.2006
4.128
29.876
3.026
37.030
396
(8.209)
(474)
(1.872)
(20.263)
(1.012)
(682)
(1.910)
(110)
2.895
(158)
(237)
(2)
2.499
(318)
155
2.336
(2.025)
311
3.511
22.687
458
26.656
1.960
(4.416)
(145)
(1.653)
(17.941)
(833)
(768)
(551)
(502)
1.807
(88)
(259)
311
65
800
2.258
(869)
1.389
(1.324)
65
IL SOLE 24 ORE BUSINESS MEDIA SRL
Società unipersonale e soggetta a direzione e coordinamento de IL SOLE 24 ORE S.p.A.
Sede legale Via Patecchio, 2 - 20141 MILANO
Capitale sociale € 10.000.000, cod.fisc. partita IVA e iscriz. REA nr. 00081580391
STATO PATRIMONIALE
Valori in migliaia di euro
31.12.2007
31.12.2006
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
(8)
797
19.417
318
184
1.191
21.907
903
12.386
272
855
4
48
10.288
1.889
26.645
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
(14)
125
16.005
1.078
1.384
83
830
19.505
41.412
371
11.658
521
707
363
174
13.793
40.438
(15)
(16)
(17)
(18)
10.000
5.946
1.184
311
17.442
10.000
5.774
2.103
65
17.942
B) Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti
Fondi relativi al personale
Passività per imposte differite
Fondi rischi e oneri
Altre passività non correnti
Totale
(19)
(20)
(8)
(21)
(22)
2.486
433
3.890
6.808
6.458
1.434
364
1.733
76
10.064
C) Passività correnti
Scoperti e fin. bancari-scad. entro anno
Finanziamenti a breve termine
Altre passività finanziarie correnti
Passività per imposte correnti
Debiti commerciali
Altre passività correnti
Altri debiti
Totale
(23)
(24)
(25)
(26)
(27)
(28)
(29)
7.436
799
6.272
2.655
17.162
2.864
500
336
7.949
783
12.432
Totale passività
23.970
22.495
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
41.412
40.438
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
Avviamento
Attività immateriali
Partecipazioni in società collegate e joint venture
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Altre attività finanziarie non correnti
Altre attività non correnti
Attività per imposte anticipate
Totale
Attività correnti
Rimanenze
Crediti commerciali
Altri crediti
Attività per imposte correnti
Altre attività correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
TOTALE ATTIVITÀ
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
A) Patrimonio netto
Patrimonio netto di gruppo
Capitale sociale
Riserve - Altre
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Dalla progettazione
alla gestione degli spazi
collettivi, dal mondo
dell’ufÀcio al contract.
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multimediale integrato.
management
great place to work
di Gilberto Dondé
Amministratore Delegato
Great Place to Work Institute
Italia
Innovazione
Oltre l’invenzione, la creatività, il cambiamento
Promuovere la competitività dell’impresa favorendo la partecipazione ed il contributo di tutte le persone
nel miglioramento di prodotti, servizi e processi aziendali. Questi i temi del VII Convegno nazionale sul clima organizzativo delle aziende organizzato il 12 marzo scorso da Great Place to Work Institute. Attraverso
interventi di esperti e manager aziendali sono state approfondite le modalità attraverso cui le imprese possono spingere gli individui a portare idee per il successo dell’azienda. Durante il convegno sono state premiate ufficialmente le 35 aziende della classifica 2008, stilata da Great Place to Work® e pubblicata da Il
Sole 24 Ore ed è stato assegnato un riconoscimento alle aziende che hanno messo in atto le pratiche che
più incoraggiano il contributo all’innovazione da parte di tutta la popolazione.
In queste pagine alcune
slides tratte dalla
presentazione di Alfonso
Fuggetta
In these pages some slides
from the ppt presentation
of Alfonso Fuggetta
Il convegno, attraverso i contributi di esponenti
del mondo accademico, dei media e delle
aziende, ha esaminato le differenti modalità
attraverso le quali le aziende riescono ad
attingere all’ingente patrimonio di idee che già
oggi possiedono. I temi principali sono stati:
processi che favoriscono lo sviluppo di nuovi
approcci all’interno dell’organizzazione:
promozione dell’innovazione gestionale,
organizzativa e tecnologica;
realizzazione di un ambiente favorevole allo
sviluppo dei processi innovativi e di una cultura
d’impresa orientata all’innovazione;
gli ostacoli più comuni per la realizzazione
di organizzazioni aperte all’innovazione;
tempo a disposizione per la creatività, la
sperimentazione e l’accettazione degli errori
come fattori di successo nell’innovazione;
best practice nella creazione di ambienti dove
è più “facile” innovare: come le migliori aziende
lavorano per realizzare un contesto organizzativo
che dà a tutti la “licenza di inventare”.
Proponiamo di seguito gli interventi dei relatori
e gli abstract della tavola rotonda.
Walter Passerini, giornalista
L’innovazione non è solo creatività, genio, ma
anche fatica del metodo. Troppo spesso è
intesa solo come innovazione tecnologica, ma
in realtà è qualcosa di più complesso: è un
sistema di creazione del valore, quindi un
vero sistema organizzativo. Tale sistema
si costruisce creando un patrimonio innovativo
e alimentandolo continuamente, non partendo
da zero ogni volta che bisogna innovare, bensì
iniziando dallo zoccolo duro del patrimonio di
conoscenze. Innovare significa appunto allevare,
coltivare questo patrimonio, non sfruttarlo
meramente.
Per “fare” innovazione è fondamentale che si
fondano tra loro metodo, valori e approccio:
emozioni e regole, mythos e logos sono
66 2/08 us
elementi essenziali dei gruppi innovativi.
In tali gruppi si assiste al ridimensionamento del
valore dell’individuo a favore del team,
coordinato, in genere, da un leader carismatico.
I gruppi innovativi sono inoltre caratterizzati da
un particolare clima organizzativo da un lato, e
da un clima di “territorio” dall’altro: quest’ultimo
è l’elemento fondativo dell’innovazione, che si
basa soprattutto sulla attenta valorizzazione
delle differenze.
Il senso, il giusto e il conveniente insieme
fanno innovazione, sono 3 concetti che vanno
condivisi nella produzione del proprio lavoro:
in un luogo di lavoro si fa innovazione se le
persone percepiscono che ha senso lavorare lì,
se l’azienda fa la cosa giusta (ad esempio un
prodotto che sia etico), e se la società realizza
il giusto profitto, senza il quale non ci può
essere innovazione. La commistione di questi
tre elementi fa sì che si possa parlare di una
Nice Company: una bella organizzazione,
dove si lavora bene e si producono risultati
importanti. L’Innovazione viaggia su delle reti:
una di quelle su cui si investe poco, ma che è
di fondamentale importanza, è la rete del Capi
(quadri intermedi), che si ritrovano spesso
schiacciati tra un committment pressante sui
risultati e una base poco motivata e un po’
confusa. Bisognerebbe individuare i trend,
attraverso figure fisiche che individuino i segnali,
dei sensori dello sviluppo organizzativo.
Creare flussi di energia positiva è
fondamentale per innovare: molto importante,
in tal senso, è la comunicazione interna,
spesso messa in secondo piano rispetto alla
comunicazione esterna, mentre bisogna tornare
a guardare dentro e imparare di nuovo ad
ascoltarci.
Un ultimo tema importante su cui fare leva per
agevolare la spinta innovativa da parte di tutta
la popolazione aziendale è capire quali sono i
nuovi sistemi premianti legati a questo tema.
Tavola rotonda
I relatori della tavola rotonda erano: Andrea Sasso (Elica),
Marina Debra Pini (W.L. Gore and Associates), Filippo
Squarcia (Starwood Hotels and Resorts), Daniele Martignoni (MSA).
Andrea Sasso, A.D. Elica
Elica è un’azienda “glocal”, con una vocazione internazionale, ma ben radicata nel territorio marchigiano. Queste caratteristiche la rendono un’azienda sempre innovativa. I suoi prodotti di design vengono realizzati, in tutte le
loro fasi, tutti all’interno, anche se spesso vengono attivate delle collaborazioni con designer di respiro internazionale. Più del 2% di fatturato viene investito in ricerca e
sviluppo. L’innovazione, in Elica, non è semplicemente un
prodotto, una direttiva dall’alto o uno strumento tecnologico ma è una cultura vera e propria. Per incoraggiare
l’innovazione stanno lavorando non solo al loro interno,
ma anche nelle scuole, per favorire l’arte e il design, e sul
territorio.
Alfonso Fuggetta, Politecnico di Milano,
AD Cefriel
L’innovazione non è solo una questione di
risorse economiche: è fondamentale che le
aziende abbiano la consapevolezza di cosa
significa innovare.
Innovare è ormai una necessità, una questione
di sopravvivenza e le aziende devono sapere
come si innova, dove vogliono andare.
Molte aziende pensano che innovare sia solo
questione di fare qualche acquisto mirato,
o di assumere “qualcuno che se ne occupi”.
L’innovazione è, invece, una sfida globale.
In Italia ci sono differenze abissali tra le aziende,
in termini di innovazione: ce ne sono alcune
che innovano moltissimo, mentre altre restano
immobili.
Un altro tema fondamentale, quando si parla di
innovazione, è la visione: le aziende devono
porsi delle domande per avere chiari da subito i
loro obiettivi.
Per innovare è importante l’attitudine non solo
dell’azienda, ma anche delle persone che vi
lavorano: le persone devono fare il loro lavoro
con voglia e passione, devono essere proattive,
e, anche se il motore dell’innovazione è il capo,
tutti devono essere coinvolti e convinti di quello
che fanno.
Per fare innovazione serve metodo. Innovazione
e ricerca sono due cose totalmente diverse,
per certi versi l’innovazione è l’applicazione
della ricerca. Le aziende devono fare
innovazione a 360°, cioè innovare non solo i
prodotti, ma anche i servizi e i processi.
È necessario promuovere le idee e, per fare
questo, bisogna non soltanto generarne molte,
ma anche eliminarne altrettante, tenendo e
sviluppando solo quelle più promettenti. Perché
si producano idee è fondamentale sostenere chi
le genera, comprendere gli eventuali errori e
motivare coloro che non hanno avuto successo.
È importante riconoscere i meriti e gli sforzi delle
persone, senza accettare però l’inerzia e
l’indifferenza. Le risorse umane sono la chiave
dell’innovazione: tutti vanno ascoltati,
responsabilizzati, valutati e resi partecipi della
vita e del destino dell’azienda. In tal senso,
anche il tema della diversity è importante: le
differenze sono un potente elemento di
innovazione, da esse nascono vitalità ed energia,
essenziali spinte verso le novità.
I
Marina Debra Pini, Presidente W.L. Gore and Associates
Gore punta a fare la differenza attraverso l’innovazione,
non solo di prodotto. L’organizzazione stessa di Gore,
chiamata Lactice Organization, è innovativa: i dipendenti
vengono chiamati associate, in quanto non solo contribuiscono al successo dell’azienda, ma partecipano anche dei
risultati economici dell’azienda stessa; ogni associate è
anche azionista dell’azienda, e riceve, quindi, una parte
dell’utile globale.
L’organizzazione è snella, con pochissimi livelli gerarchici
e di leadership, in modo da ottenere il massimo contributo
da ognuno.
La cultura di Gore è basata sulle persone: l’azienda crede
nell’individuo, nel lavoro in piccoli gruppi flessibili, diversi
a seconda del progetto, e sviluppa una visione di lungo
periodo.
L’ambiente di Gore incoraggia la creatività e l’innovazione,
anche a partire dagli insuccessi, che in azienda vengono
celebrati tanto quanto i successi, perché da questi in Gore
si è convinti di poter imparare.
L’innovazione richiede agilità, e implica una comunicazione diretta, un collegamento rapido tra le persone e l’organizzazione Lactice è particolarmente adatta a questi scopi.
Filippo Squarcia, Dir. HR area Milano Starwood
Hotels and Resorts
Quello delle strutture ricettive è un business tradizionale, che fa del mantenimento della tradizione un punto di
forza. Questo tipo di organizzazione è spesso molto rigida, in funzione del fatto che le attese dei clienti relative agli standard di servizio sono sempre molto elevate
e, in questo tipo di contesto, è molto complicato innovare.
Nonostante questo, Starwood cerca comunque di fare innovazione in maniera costante, perché, nel tempo, le esigenze dei clienti cambiano, i servizi richiesti sono sempre
più personalizzati, l’esperienza che il cliente diventa prima
di tutto “emozionale”.
Nel business alberghiero, innovare significa mettere la
persona al centro di ogni politica aziendale, che sia un dipendente o un cliente. Perché un cliente si senta speciale,
bisogna fare in modo che anche i dipendenti si sentano
speciali: per questo Starwood ha creato un progetto chiamato “People care”, con iniziative quali, ad esempio, il sostegno al reddito, Family day, attività che promuovano la
social responsibility.
Danile Martignoni, D.G. MSA
MSA ha sempre posto al centro i dipendenti. Hanno messo insieme persone giovani e persone meno giovani, prendendo dagli uni la creatività e la freschezza, e dagli altri
l’esperienza e la competenza.
MSA ha deciso di comunicare in maniera molto chiara a
tutti i dipendenti le attività in atto, sollecitando le persone
a dare consigli e suggerimenti per il miglioramento. L’azienda ha creato un premio, detto “Premio Archimede”,
per l’idea più innovativa, in modo tale da incentivare le
persone ad innovare nel loro lavoro. Tutti possono partecipare a questo premio, l’ultima edizione è stata vinta da
un operaio.
Innovation.
Beyond invention, creativity, change
Promotion of organizational competitiveness
through everybody’s involvement and help to
improve products, services, corporate procedures.
These were the subjects discussed at the 7th
National Meeting on the organizational climate of
companies organized last March 12th by the Great
Place to Work Institute. The speeches delivered by
company managers and experts investigated the
methods to be used to encourage people to bring
ideas for the success of the company.
The meetings, attended by exponents of the academic
community, media and companies, examined the
different ways to derive from the huge heritage of ideas
the companies already have now. The main themes
were: procedures to promote the development of new
approaches inside the organization; promotion of
managerial, organizational and technological
innovation; realization of surroundings that foster the
development of innovative processes and an
innovation-oriented enterprise culture; the most
common impediments to the carrying out of
organizations open to innovation; time for creativity,
experimentation and acceptance of mistakes as
factors of success in innovation; best practice to
create surroundings, where it’s “easier” to innovate;
how the best companies work to obtain an
organizational context giving everybody the “invention
licence”.
Walter Passerini, journalist
Innovation isn’t just creativity, flair, but also effort of the
method. Too often it is meant just as technological
innovation, actually it’s something more complex: it’s
a system to create value, so a real organizational
system. To innovate, it’s basic that method, values
and approach merge: emotion and rules, mythos and
logos are basic factors for the innovative groups.
What makes sense, what is right and appropriate,
together they make innovation, they are three
concepts that should be shared in one’s way of
working. Creating flows of positive energy is
fundamental to innovate.
Alfonso Fuggetta, Politecnico di Milano,
AD Cefriel
Innovation isn’t just a matter of financial resources:
it’s fundamental that companies are aware of what
innovating means.
Innovation is a global challenge. Another basic
theme is vision: companies should question to set
clear goals from the beginning. To innovate, attitude
is important, not only the company’s, but also that of
people who work there. Innovation and research are
quite different things, in a way innovation is a
research application. It’s necessary to promote
ideas, which doesn’t mean to produce many of them,
but also to eliminate as many and to understand the
possible mistakes. Human resources are the key
to innovation.
I
us 2/08 67
management
real estate
di Marzia Morena
(Politecnico di Milano
Dipartimento BEST)
1. Council of Europe,
New General Office
Building
Architect:
Art&Build Architect
Local architect:
Denu & Paradon
Developer:
Council of Europe
Engineers: IOSIS
Strasbourg, France
Sguardo sul Real Estate internazionale
Progetti integrati ad uso misto e sviluppo sostenibile a Mipim 08
La XIX edizione di Mipim, evento del mondo immobiliare internazionale, si è svolta a Cannes presso il Palais des Festivals dal 11 al 14 marzo 2008. A dispetto degli allarmi di recessione, continua a crescere il numero delle società che scelgono questo palcoscenico come ribalta internazionale.
Gli stand hanno ricoperto un’area espositiva pari a 26.500 mq, contro i 24.500 dell’edizione precedente:
accanto al Palais des Festivals debuttano infatti due nuovi spazi, l’Harbour Villane e il Port Side. Un incremento, pari al 12% rispetto al 2007, si è registrato per il numero di partecipanti con un totale di 29.318,
contro i 26.200 del 2007. I Paesi presenti sono stati 89.
2. Hotel Wasserturm,
Hamburg Sternschanze
Architect:
Falk von Tettenborn
Developers: Patrizia
Projektentwicklung GmbH
and Ernest Jo. Storr
Interior designer: Cornelia
Markus-Diedenhofen
Operator:
Mövenpick Hotels&Resorts
Hamburg, Germany
2
68 2/08 us
Dopo alcuni anni in cui la parte del leone è
spettata a paesi emergenti, come quelli
dell’Europa dell’Est, i Paesi arabi e la Russia,
oggi si torna a registrare una forte presenza, in
crescita, di developers ed investitori dei Paesi
della vecchia Europa come Germania (+17%
rispetto al 2007), Regno Unito, Paesi Scandinavi
(Svezia e Danimarca: +33% rispetto al 2007).
E se l’Europa occidentale si presenta in forze,
non sono da meno i mercati delle economie
emergenti, a cominciare dalla Russia e dai
Paesi dell’ex blocco sovietico, fino al Medio
ed Estremo Oriente, la cui presenza negli ultimi
anni è cresciuta a ritmi vertiginosi.
Due i paesi che debuttano quest’anno: il
Marocco, con sette società e la Giordania.
In aumento, sebbene ancora poco numerose,
sono le società dell’America Latina, Brasile e
Messico in testa.
Tendenze del settore immobiliare
La composizione geografica del Mipim ben
riflette le trasformazioni del mercato
immobiliare mondiale con investitori occidentali
sempre più attenti alle realtà emergenti, ma
talora scettici sulle reali opportunità offerte
da questi mercati.
Se infatti la loro dinamicità è propizia agli
investimenti, è anche vero che l’instabilità politica
ed economica e gli ostacoli burocratici possono
rappresentare un freno.
Quest’anno la tendenza del comparto riscontra
un alto numero di progetti integrati ad uso
misto, che ospitano strutture destinate al
commercio, alla residenza e alle attività culturali
o di svago (Fonte: Giovanna Mancini, Il Sole
24 Ore).
L’incremento di questi modelli costruttivi riflette
il consolidarsi di un nuovo approccio allo
sviluppo del tessuto urbano, che si va
diffondendo in tutti i Paesi del Mondo.
Un’altra macrotendenza è l’attenzione
crescente all’ambiente e allo sviluppo
sostenibile. Non a caso questa ultima edizione
ha dedicato al tema ecologico molto spazio,
compresa una nuova categoria dei Mipim
Awards “Green building”.
Forte anche il settore Hotel considerando
la crescita del 29% delle aziende del settore
e il debutto di “Hotel &Tourism Arena”, nuovo
spazio rivolto agli operatori dell’immobiliare
e del settore alberghiero.
RE in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese è
uno dei più assidui frequentatori del Mipim con
300 partecipanti (oltre 100 sono espositori)
tra cui i maggiori leader nazionali del settore.
Nonostante il rallentamento che sta investendo
i mercati immobiliari più maturi, il real estate
italiano offre ancora buone opportunità,
tanto agli investitori locali, quanto a quelli
A. Maurice Kanah
Roma, l’ufficio del futuro
Italiani a Mipim: opinioni a confronto
Abbiamo rivolto tre domande a tre importanti studi di architetura presenti alla manifestazione
con i propri progetti più recenti, le opinioni spesso discordi e ci offrono una fotografia
estremamente interessante di Mipim e della situazione attuale del Real Estate.
1) Il mondo internazionale del Real Estate presenta ogni anno
al Mipim nuovi progetti di sviluppi immobiliari. Quale è la Sua
impressione sul livello qualitativo dei progetti?
2) Quali sono oggi, secondo lei, gli elementi irrinunciabili e
caratterizzanti per la realizzazione di un progetto vincente?
Ha riscontrato nei progetti presenti al Mipim questi elementi?
1
stranieri, forse proprio grazie al suo
fondamentale ritardo rispetto all’Europa
occidentale.
Si parla di un fatturato immobiliare che nel
2007 si è attestato intorno ai 126,5 miliardi di
euro e che nel 2008 dovrebbe superare i 130
miliardi, con una crescita del 2,9 per cento.
Percentuale in flessione rispetto all’anno prima
(5%), ma tuttavia superiore a quella di Francia
e Gran Bretagna (Fonte: Scenari Immobiliari).
Se la voce più importante è sempre
rappresentata dal residenziale, cresce sempre
di più l’interesse rappresentato per gli investitori
dai segmenti commerciale e direzionale,
con rendimenti stabili (rispettivamente attorno
al 5 e 6%).
Oggi in Italia per raggiungere guadagni
interessanti occorre creare valore all’interno
degli immobili stessi, riposizionandoli con
interventi di ristrutturazione e valorizzazione
(Fonte: Solaro Del Borgo_Cordea Savills Italia).
Non è dunque un caso se molti progetti
presentati dagli italiani sono stati incentrati
sulla riqualificazione di aree dismesse,
di ex complessi industriali o immobili in disuso
da riconvertire in complessi per lo più ad uso
misto.
Il programma “Valore Paese” dell’Agenzia
del Demanio, per esempio, affida a investitori
e sviluppatori privati la gestione di beni statali
con concessioni fino a 50 anni e anche le più
grandi società nazionali, come Aedes, Pirelli
e Risanamento puntano su progetti di recupero.
Nella stessa direzione si muovono le
amministrazioni locali che in gran parte
presentano iniziative di riqualificazione e
valorizzazione, con un’attenzione particolare
all’ecosostenibilità e agli spazi destinati alla
ricerca scientifica e tecnologica.
I
3) Quale è la percezione che ha avuto relativamente al “ruolo”
dell’architetto in un contesto come quello del Mipim?
Intervista con Maurice Kanah, direttore tecnico di Kconsult Engineering
Kconsult Engineering è una società di ingegneria
costituita nel 1991 da un gruppo di professionisti
che, forti della loro lunga esperienza di lavoro maturata negli anni precedenti anche a livello internazionale, si sono uniti per costituire un gruppo di
progettazione di grande profilo culturale e con la
vocazione alla sperimentazione di nuove tecnologie
tecnico-edilizie. Kconsult Engineering in questi anni
si è collocata nel settore della progettazione integrata e interdisciplinare, della pianificazione del territorio, dal recupero dell’ambiente all’architettura, e
della organizzazione funzionale degli interni.
1) È la saga delle oligarchie, in cui l’architettura arbitraria
assume un carattere predominante nel paesaggio dell’effimero. L’obiettivo non è la verità, ma “il bello” inteso
come libera e assoluta tensione estetica. Il ruolo nel
tempo non è più una connotazione pregiudiziale per una
valutazione di merito per l’architettura, ma la coscienza
A
di un profondo senso dell’effimero e del virtuale.
2) Io sono convinto che una buona progettazione non
può prescindere dal contesto in cui si colloca, dalla sua
fruibilità e dalla qualità della sostenibilità ambientale.
Questi aspetti al Mipim sono tendenzialmente assenti.
Nessun architetto sembra voler guardare alla morfologia
ambientale o a quella storia e a quella cultura che rendono unica ogni città, grande o piccola che sia.
3) Il ruolo dell’architetto è particolarmente importante
dal punto di vista quantitativo, ma la produzione è fortemente tesa ad una competizione dove il “kitch” diventa
perno culturale. Questo propone una tipologia di “architettura della morte” contro la quale il mondo è spaventato (esempio Celentano). L’ultima riflessione vuole che
la speranza prevalga in un contesto di sviluppo universale come l’Expo di Milano, proiettando l’architettura e
l’urbanistica di domani in una azione combinata tesa a
valorizzare un’azione umana adeguata alla natura.
I
A
us 2/08 69
management real estate
Intervista con Luca Bombassei, socio fondatore di Blast
Lo Studio Blast è stato fondato nel 2001 da Luca
Bombassei e Simona Traversa, ai quali si unisce
nel 2005 Franz Siccardi. Nelle attuali sedi di Blast
Architetti a Milano e a Bergamo, all’interno del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso, lavorano complessivamente 23 professionisti. Dal 2001
lo Studio Blast ha lavorato al coordinamento progettuale del Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso – un’area di 392.000 mq alle porte della
città di Bergamo – nato su Master Plan di Jean
Nouvel. L’esperienza del Kilometro Rosso ha permesso allo Studio Blast di indirizzare inoltre la progettazione verso la sperimentazione dell’architettura sostenibile, che contraddistingue tutti i lavori recentemente promossi dallo Studio.
1) Il livello qualitativo di questa edizione del Mipim è stato notevole. Le città più importanti hanno organizzato
stand enormi con la conseguente possibilità di presentare numerosi progetti. Gli stand che ho trovato più interessanti: Londra, Parigi, Monaco e Berlino. Tra i progetti più importanti sicuramente la Russia Tower dell’architetto inglese Norman Foster, la Shard of Glass
progettata da Renzo Piano per la città di Londra e la
Tour Signal disegnata per La Défense di Parigi da Jean
Nouvel, un progettista che rimane un nostro riferimento
dopo l’esperienza condivisa nel Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso. Ho notato inoltre molta ricerca per l’architettura sostenibile anche in progetti di Paesi che fino a poco tempo fa erano molto lontani da questo approccio: Cina, Russia, Kazakistan, e paesi del Golfo.
2) Ricerca e interdisciplinarietà sono gli elementi irrinunciabili attraverso i quali Blast Architetti affronta ogni progetto, per poter creare un intervento che non solo sia
adeguato al presente ma guardi anche al futuro. Ele-
mento irrinunciabile è lo studio di una relazione sempre
nuova tra Luce, Materia, Energia, Landscape e soprattutto Sostenibilità, intesa non solamente come ambientale, ma in un significato più ampio che include la
relazione con il contesto, urbano o territoriale, che sia
con gli abitanti e con tutti gli aspetti economici legati all’intervento. Per avere successo un progetto deve riuscire a tradurre tutti questi elementi in un oggetto architettonico in grado di suscitare quella “sorpresa” positiva che rende l’architettura anche un mezzo di comunicazione e di relazione efficace. Se impianto e tipologia
nascono dall’analisi del contesto e sempre più spesso
sono tradotti in forme pure, l’involucro diventa l’elemento della complessità. La “pelle” infatti, oltre a garantire la
necessaria schermatura per ridurre i consumi energetici
dell’edificio – uno degli obiettivi prioritari – allo stesso
tempo deve trasmettere i contenuti del progetto. Per
questo motivo negli ultimi progetti ci stiamo concentrando sul concetto di linea, che si estende in tessitura e diventa una rete, un nastro capace di dialogare e
legare l’intorno, attraverso il progetto architettonico, alle
persone.
3) Oggi il pubblico è esigente e raffinato e accoglie solo
progetti di grande qualità in grado di gestire la complessità contemporanea e prevedere quella futura. Il buon
architetto, e quindi un progetto valido, fanno il vero successo di un’operazione immobiliare. Bisogna affiancare
il committente fin dall’identificazione del concept funzionale, e guidarne le scelte affinché il risultato finale abbia
tutte le qualità necessarie per poter proporre il proprio
valore a livello globale. È determinante anche che il progettista condivida le reali possibilità economiche individuate dal business plan affinché creatività e sostenibilità economica si influenzino reciprocamente per il
raggiungimento del risultato.
I
Alleanza DEGW–Lombardini22
In occasione di Mipim, DEGW e Lombardini22 hanno comunicato la nuova alleanza strategica finalizzata a migliorare l’ampiezza e la profondità dei
propri servizi professionali.
L’alleanza offrirà un servizio innovativo e multidisciplinare, combinando esperienza internazionale
e capacità di sviluppo locale. Insieme le due aziende possono contare sulle rispettive professionalità
ed esperienze nel campo della “Workplace Strategy”, nella progettazione di ambienti di lavoro,
edifici per il terziario, per il commercio e alberghi.
“Sia Lombardini22 sia DEGW possono imparare
molto l’una dall’altra” dice Franco Guidi, che assumerà il ruolo di Managing Director di DEGW rimanendo Amministratore Delegato di Lombardini22.
“DEGW è un brand noto e affidabile, con una forte
reputazione globale; per noi è un onore essere associati a questa azienda da qui in avanti”.
B
B. Studio Blast
Centro delle professioni.
Edificio per il Parco
Scientifico Tecnologico
del Kilometro Rosso
“Motor Park”
Motor Park. Distretto
dell’eccellenza
dell’automotive
B
70 2/08 us
management real estate
C
C
C
C. 967
Broadway Malyan,
Mann Island, Liverpool
Mipim Awards 2008
La XIX edizione del MIPIM vede rinnovarsi l’appuntamento con i Mipim Awards, concorso che premia
i migliori e più innovativi progetti immobiliari realizzati tra marzo 2007 e marzo 2008 (organizzato in
collaborazione con Immobilien Zeitung, Cisco and
Krea Real Estate). I criteri della premiazione prevedono cinque diverse categorie oltre a un premio
speciale e si basano sulla qualità tecnica ed architettonica dei progetti, sulla loro originalità, il successo della loro integrazione nel territorio e le loro
infrastrutture ed accessi.
La Giuria
C
Intervista con Bruno De Rivo, partner business development di 967
967 è uno studio di progettazione architettonica e
pianificazione fondato a Milano nel 1999. Lo studio si
occupa prevalentemente di progettazione nell’ambito
terziario e commerciale, con un’esperienza specifica
nella progettazione degli ambienti di lavoro e nella
pianificazione degli spazi di lavoro, sul brief strategico e sul controllo dei costi. Dal 2005 è associato allo
studio internazionale Broadway Malyan, con sede a
Londra e presente in 10 paesi, con il quale opera su
interventi che spaziano dal settore commerciale a
quello alberghiero su tutto il territorio europeo. Nel
2006 si aggiudica, con Arup Italia, il concorso internazionale per la progettazione del nuovo palazzo per
uffici del Comune di Perugia (Progetto Canapina) e
nel 2007 inizia la progettazione del complesso Fairfront a Pero, per un totale di 60.000 mq.
1) Complessivamente il livello qualitativo dei progetti è
elevato anche se la logica dell’evento è di natura “commerciale”, un aggettivo che viene solitamente contrapposto alla qualità. Gli investitori però hanno bisogno anche di idee vincenti e quindi devono investire necessariamente sulla qualità per assicurarsi la redditività delle operazioni finanziarie. Spesso infatti grandi firme dell’architettura contemporanea vengono associate
ad interventi ambiziosi. Il che fa da volano ai progetti.
Certo al Mipim non mancano le “bizzarrie arabe” però
il livello è decisamente in crescendo.
2) Personalmente credo che un progetto per essere
riuscito debba avere un grande equilibrio tra funzionalità e stravaganza, tra forme, volumi e superfici.
Progetti stravaganti come la Swiss RE Tower di Norman Foster a Londra, ribattezzato “il cetriolo” dai londinesi ora è inserito nelle fotografie come Landmark della
city, e si esaltano le caratteristiche di sostenibilità e
basso consumo energetico. Ho riscontrato queste
caratteristiche soprattutto nei progetti del vecchio continente, mentre l’est europeo propone grossi sviluppi
residenziali e commerciali votati all’esigenza di espansione del mercato. Un capitolo a parte è il mercato
arabo che dopo aver privilegiato la spettacolarità
ha un po’ invertito la tendenza, rimanendo comunque d’impatto notevole.
3) Il numero degli stand dei progettisti è in crescita il
che fa capire che gli architetti rivestono una funzione
sempre più importante negli sviluppi immobiliari.
Forse proprio per l’esigenza da parte degli investitori di
puntare sulla qualità di alcune realizzazioni per assicurarne la redditività. C’è comunque una maggiore attenzione da parte degli investitori e promotori verso l’architettura e questo dato è un segnale positivo per l’universo dei professionisti presenti alla manifestazione.
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I progetti, selezionati da una Giuria internazionale,
presieduta da Bärbel Schomberg, Managing Director of DEGI – Deutsche Gesellschaft für Immobilienfonds (Germany), composta da professionisti di
alto livello del settore del Real Estate:
- Dominique Alba (Pavillon de l’Arsenal Managing
Director, France);
- John René Frederiksen (The Danish Property Federation President, Denmark);
- Nigel Hugill (Lend Lease Europe Chairman, United Kingdom);
- Mario Losantos Ucha (Allegra Europa Holdings
S.A. President, Spain);
- Mikael Söderlund (Vice-Mayor of the City of
Stockholm, Sweden);
- Mark Southgate (Head of Planning and Environmental Assessment, Environment Agency, United
Kingdom);
- David Tuffin (RICS President, United Kingdom).
I progetti vincitori 2008
- Business Centres: Council of Europe, New General Office Building, Strasbourg, France;
- Refurbished Office Buildings: Unilever House,
London, UK;
- Residential Developments: Chimney Pot Park,
Salford, UK;
- Hotels and Tourism Resorts: Projekt Hotel Wasserturm, Hamburg Sternschanze, Germany;
- Green Buildings: Crane Track, Amsterdam, The
Netherlands;
- Special Prize of the Jury: Crane Track, Amsterdam, The Netherlands.
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management real estate
3
3. Crane Track
Architect: Design Group
Trude Hooykaas (OTH)
Developer: ING Real
Estate Development
Amsterdam,
The Netherlands
4. Chimney Pot Park
Architect: Shedkm
Developer: Urban Splash
Salford, UK
5. Unilever House
Architect:
Kohn Pedersen Fox
Developer:
Stanhope plc
Engineers:
Arup London, UK
A survey of the Real Estate worldwide.
Integrated projects for a mixed use and
sustainable development at Mipim 08
The 19th Mipim, the event for the international real
estate community, took place in Cannes, at the
Palais des Festivals, from March 11 to 14, 2008.
Despite the expected recession, the number of
companies choosing this stage as international
forefront is ever-growing. The stands took up
26.500 m2, as against 24.500 in the previous
edition: actually, two new spaces close to the
Palais des Festivals were added, the Harbour
Villane and Port Side. An increase, equal to 12%
over al 2007, was recorded in the number of
participants for a total of 29.318, as against 26.200
in 2007, coming from 89 countries.
After a few years, when the emergent countries got
the lion’s share, like East Europe countries, Arab
countries and Russia, now there is a growing number
of developers and investors coming from the old
Europe like Germany (+17% over 2007), United
Kingdom, Scandinavian countries (Sweden and
Denmark: +33% over 2007).
And if western Europe is coming in force, the markets
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4
of the emergent economies are no less, starting from
Russia and the ex Soviet bloc countries to Middle
and Far East, whose presence has been growing
explosively in the past few years. Two countries made
their debut this year: Morocco and Jordan. Also
increasing, although not too many yet, the companies
from Latin America, with Brazil and Mexico as the
forerunners.
Trends of the property sector
This year the trend of this sector shows a large
number of integrated projects for a mixed use,
that accommodate shops, residences and facilities
for cultural or entertainment activities. Another
macrotrend is the growing environmental awareness
and focus on sustainable development.
Not accidentally, this event dedicated much space
to the ecological theme, including a new category
in the Mipim Awards “Green building”. Also strong,
the Hotel trade, considering the 29% growth of the
companies of this sector.
RE in Italy
Despite the slowdown recorded by the most mature
property markets, the Italian real estate still offers
some good opportunities to local and foreign
investors, maybe just for its basic gap compared to
western Europe. We are speaking of a property
turnover of about 126,5 billion Euro in 2007, that
should exceed 130 billion Euro in 2008, with a 2,9%
growth. If the residential segment is still leading,
investors are showing a growing interest in the
commercial and business sectors, with stable returns
(5% and 6% respectively).
Now in Italy it’s necessary to create value inside
the property itself to reach interesting profits,
that explains why many Italian projects presented at
MIPIM were focused on the upgrading of disused
areas, former industrial complexes or no longer used
buildings to convert into complexes mostly for a mixed
use. For instance, the programme “Valore Paese” by
Agenzia del Demanio, entrusts to private developers
and investors the management of state-owned
properties with concessions up to 50 years. Local
governments are following the same direction and
mostly present upgrading projects with a special
attention to eco-sustainability and spaces meant for
scientific and technological research.
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