Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società
PROGETTO INTERCONNESSIONI. Percorsi di prevenzione, mediazione e costruzione della
comunità nel territorio parmense
[FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI FEI 2013/ Prog.
n.105081 / CUP C99D14001240001]
POTENZIALITÀ E PROBLEMATICHE DELLA CONVIVENZA MULTICULTURALE A
PARMA. LE VOCI DEI PARMENSI E DEI CITTADINI MIGRANTI A CONFRONTO
La ricerca Potenzialità e problematiche della convivenza multiculturale a Parma. Le voci dei
parmensi e dei cittadini migranti a confronto, recentemente pubblicata a Parma da TorriazziSrl,
costituisce una delle diverse azioni che hanno caratterizzato un ampio e complesso progetto
finanziato dal Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi (Prog. n.105081 / CUP
C99D14001240001)a cui hanno partecipato, sotto il coordinamento dell’ente capofila CIAC Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale Onlus, diversi Enti territoriali quali
l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma, Forum Solidarietà - Centro servizi per il volontariatoin
Parma, A.C.E.R. Parma, oltre che il Dipartimento di Lettere, Arti, Storia e Società (LASS)
dell’Università di Parma.
La ricerca-azione, condotta da un’équipe di psicologhe, con la collaborazione di alcune studentesse
di psicologia e sotto la supervisione scientifica della prof.ssa Tiziana Mancini,si è svolta con
un’attenzione inizialealle problematicità di alcuniquartieri del comune di Parma selezionati per la
loro più alta densità abitativa in termini di immigrati in essi residenti.Successivamentela raccolta dei
dati è stata allargata all’intera Provincia. L’obiettivo finaledella ricerca era quello di stimolare nella
popolazione autoctona e immigrata, attraverso specifiche azioni di ricerca, un confronto sui temi
della convivenza multiculturalee sul senso di comunità in uno contesto culturalmente variegato
quale Parma. Due sono state le azioni di ricerca intraprese a tal proposito.
La prima azione, realizzata attraverso la conduzione di quattro focus group,aveva l’obiettivo di
raccogliere la voce di cittadini italiani e di cittadini immigrati sugli aspetti positivi e negativi della
vita nel quartiere, sulle rappresentazioni dei diversi gruppi di migranti o degli italiani, sulle
potenzialità e problematicità della convivenza multiculturale e sulle possibili soluzioni per
migliorarla. Alla luce delle considerazioni raccolte in questa fase preliminare, è stata implementata
la seconda azione di ricerca realizzata attraverso la costruzioneun questionarioche, distribuito in
formato cartaceo e online,ha permesso di raggiungere un ampio numero di cittadini tra Parma e
Provincia (600 in tutto). In tale questionario sono stateesploratele opinioni dei cittadini italiani e
immigrati in merito ad aspetti quali: la vita sociale nel quartiere di residenza (pro e contro), la
percezione del contatto con chi culturalmente è diverso (migranti per i cittadini italiani e viceversa),
gli atteggiamenti verso il migrante (e viceversa), le strategie di integrazione che gli immigrati
dovrebbero adottare, le possibili soluzioni per risolvere le problematiche che la convivenza
multiculturale porta con sé.
I risultati emersi dai focus groupci forniscono uno spaccato che evidenzia una situazione di
convivenza sul territorio di Parma ancora molto difficoltosa e caratterizzata da prevalente
diffidenza, discriminazione e pregiudizio. Tale clima sembra essere alimentato soprattutto da
sentimenti di oppressione legati alla percezione di un numero troppo elevato di migranti ospitati
nella città e da conseguenti sentimenti di minaccia. Il sentimento di minaccia che più sembra
emergere dai focus group è quello legato alla paura di perdita di diritti e privilegi che, in una
situazione di risorse già scarse, dovrebbero favorire gli italiani. Se sono soprattutto i parmensi
autoctoni a farsi portatori di tale rappresentazione, dai focus group emerge che gli stranieri ne sono
molto consapevoli tanto da riportare con una certa frequenza sentimenti di discriminazione
soprattutto per ciò che concerne gli ambiti legati alla sussistenza materiale, quale quello lavorativo.
Non mancano tuttavia nelle loro discussioni espressioni che evidenziano da parte loro una forte
motivazione all’integrazione nel contesto parmense, integrazione che pur rispecchiando anche i
desiderata degli autoctoni, non concorda del tutto con le aspettative dei parmensi doc che sembrano
ancora concepirla come mera assimilazione alla cultura ospitante.
Più positivo è il quadro che emerge dai dati raccolti attraverso il questionario che comunque
conferma come l’integrazione degli immigrati nel contesto parmense resti ancora una meta
“sfuocata”. La relazione, per quanto esigua, tra cittadini parmensi e cittadini migranti, viene infatti
valutata da chi ha risposto alle domande del questionario più positivamente che negativamente, al
contrario di quanto fanno spesso credere alcuni movimenti xenofobi e politici. Tuttavia è emerso
anche un generale senso di disinteresse verso i cittadini immigrati e una diffusa mancanza di
socialità. I migranti hanno invece manifestato un interesse ed un’apertura maggiore verso la cultura
italiana, esprimendo altresì il desiderio che i cittadini parmensi possano avvicinarsi con maggior
curiosità alle loro culture. In generale, ciò che si percepisce attraverso i dati raccolti con i
questionari è comunque un diffuso senso di apatia e di mancanza di legami sociali, aspetti questi
che sembrano caratterizzare la vita sociale e la convivenza multiculturale nel territorio parmense.
Complessivamente, ivantaggi e gli svantaggi della convivenza multiculturale emersi in questa
ricerca sembrano suggerire la necessità di provvedere, attraverso le politiche sociali, ad azioni
fondate su un contatto più diretto tra i gruppi, strumento, quello del contatto, utile ad accorciare le
distanze culturali percepite e a costruire un senso di comunità che, nel caso di Parma e Provincia,
non può non considerare l’alta presenza dell’immigrazione come parte della sua conformazione
sociale e urbana.
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