Didattica trasversale della lingua
italiana
di Franco Biancardi
Ascolto di musica
La Musica come:
• Suono
• Esperienza soggettiva
• Linguaggio
• Rappresentazione interna (percezione,azione,
memoria)
• Approfondimento storico-antropologico
• Espressione del contesto sociale
• Cura del corpo e dello spirito (es. musicoterapia)
• Soddisfazione di desideri e aspirazioni
L’arte cinematografica
« Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così
come ha caratteristiche proprie della
letteratura, ugualmente ha connotati propri del
teatro, un aspetto filosofico e attributi
improntati alla pittura, alla scultura, alla
musica. » (Akira Kurosawa)
I mass media
Sono gli strumenti attraverso i quali è possibile
indirizzare conoscenza verso una pluralità di
destinatari indistinti.
Rappresentano il dominio degli universi
simbolico-culturali
Musei, mostre, luoghi d’interesse storicoartistico ed archeologico
Il museo è un'istituzione permanente, senza scopo di
lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È
aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le
testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del
suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica
e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e
diletto. ( Statuto dell'International Council of Museums)
Il metodo autobiografico
La scrittura di sé, della propria storia di vita
o autobiografismo (dal greco autobiografè)
è una pratica pedagogica, comunicativa, di
lunga tradizione, già utilizzata da Marco
Aurelio, S. Agostino, Pascal, Rousseau
ed, in seguito, anche da tutta la letteratura
femminile relativa alla tematica di
emancipazione della donna nel ‘900 (De
Beauvoir, Cardinal, Aleramo, Weil).
E’ Paulo Freire che, nell’ambito della sua
pedagogia sociale, “della strada”, raccoglie e
utilizza secondo il metodo a. le tragiche storie di
vita dei campesinos nelle favelas brasiliane
(anni ‘60 e ’70).
E’ un metodo cognitivo in cui entrano in gioco la
memoria, la reminescenza nella prospettiva di
percorso auto ed etero-educativo per una
autodidattica dell’intelligenza.
La retrospezione realizza un’educazione della
mente attraverso il pensiero attivo, evolutivo,
prima condizione per un lavoro di scavo
interiore, introspettivo.
• L’autobiografia educativa ha un valore
regolativo, perché esplicita al soggetto
narrante le modalità con cui ha acquisito,
tramite processi cognitivi di
apprendimento, nozioni e capacità
(apprendimento cognitivo).
• L’autonarrazione si manifesta come una
presa di distanza per rivedere e verificare
lo sviluppo evolutivo personale e
raccontarlo all’alterità/altruità, in una
prospettiva di riappropriazione della
responsabilità individuale rispetto alla
propria autoformazione.
I quattro domini
• Dominio autocognitivo (esercizio di
rimemorazione, pensiero retrospettivo) consiste
nell’e-vocazione del proprio passato attraverso
l’introspezione, in un’attività autocognitiva.
• Dominio estatico – (attesa estatica) implica l’uscita
da sé, accogliendo tutte le sensazioni che derivano
dalle percezioni, limitandosi, metacognitivamente,
a descrivere ciò che si percepisce.
• Dominio eterocognitivo - (pensiero
costruttivo) la cognizione lavora sugli altri,
verso le cose esterne, con cui la mente
organizza il reale, mediante classificazioni,
attraverso un pensiero costruttivo.
• Dominio interpretativo – (pensiero
categorizzante) utilizza modalità
metaforiche, immagini simboliche per
interpretare la realtà attraverso modelli
mitici, entità umane o sovraumane che
hanno potere di verità assoluta.
Lo stile educativo del
“formatore autobiografo”
• capacità di ascolto non scadente nel
lezionismo
• capacità dialogica, evitando l’univocità
dell’interrelazione comunicativa
• predisposizione a domandare e
problematizzare per ottenere
l’interscambio dialogico proficuo, nel
confronto tra “diversità” intersoggettive.
Cosa si può narrare e scrivere ?
Storie di 1° livello:
Le storie della quotidianità rievocata
( Cosa facevi? Cosa mangiavi? Dove
abitavi? Chi erano i tuoi amici ?
Eri felice ?)
Storie di 2° livello
• Le storie che mettono in luce le differenze
tra le infanzie
(la mia infanzia e quella dei miei amici, le
infanzie dei bambini di altre culture…)
Cosa si può scrivere
Storie di 3° livello:
Le storie dei passaggi e degli approdi.
Le storie dei viaggi, dei cambiamenti, dei
sentimenti di chi ha dovuto abbandonare
la propria terra.
QUALI TEMI?
Io, gli altri, l’ambiente in cui vivo :
la famiglia, i nonni, gli amici, i giochi, la
casa, la scuola, i miei viaggi, le fiabe,gli
animali, la natura
I miei progetti : cosa vorrei fare da
grande…
Come?
Usando elementi stimolo :
Fotografie
Disegni
Ricordi
per raccontarsi attraverso la propria
storia personale e le tappe importanti
della propria vita.
Come?
1a FASE :
Attraverso
le parole,
il disegno,
la mimica
il bambino esprime il suo vissuto sul
tema
1a FASE :
•Narrare al presente
•Utilizzo di paratassi e coordinazione
(e,poi,dopo,allora)
La paratassi, che deriva dal greco parà = accanto; tasso = ordinare, è un modo di
costruire il periodo caratterizzato dall'accostamento di diverse frasi allo stesso
livello, ossia coordinate tra loro. Si contrappone all'ipotassi.
•Uso di avverbi di tempo
(adesso,oggi,subito) che servono da
ancoraggio temporale
Come?
2a FASE :
Si individuano le principali
strutture linguistiche :
per es. gruppo nominale,
verbi, pronomi ecc.
2a FASE :
•Ampliamento dei mezzi lessicali
•Utilizzo di passato
prossimo/imperfetto
•Utilizzo di subordinate temporali
introdotte da quando
Come?
3a FASE :
SVILUPPO orale , poi scritto
•Espressione grafica/pittorica del
racconto dei bambini
•L’insegnante trascrive il testo
•Scrittura di brevi testi individuali e
o collettivi
•Attenzione posta sulle strutture di
base
3a FASE :
•Ampliamento di lessico e sintassi
•Ampliamento di connettivi temporali
(alla fine, allora, dopo qualche
tempo…)
(e,poi,dopo,allora)
•Ampliamento dei connettivi
subordinanti (perché, finché, dopo
che…)
•Tempo verbali complessi
Storia di Margherita
Il laboratorio autobiografico
1^ fase
L’insegnante e il gruppo classe individuano
una tematica argomentativa direttamente
attinente alle esperienze di vita dei
bambini.
2^ fase
Si elabora una mappa concettuale da cui si
ricavano una o più parole chiave
3^ fase
Si dialoga sulla parola chiave mettendone in
evidenza ricordi personali, metafore,
luoghi comuni, ecc…
4^ fase
Si effettua un brain storming e poi si elabora
un’ulteriore mappa concettuale
sull’argomento discusso
5^ fase
Ogni alunno sceglie alcune parole della
mappa per rielaborarle ulteriormente sotto
forma di testo creativo e di discorso
6^ fase
L’alunno compone un elaborato riguardante
uno degli elementi precedentemente
discussi in base alle sue particolari
esperienze di vita.
Le abilità metacognitive
che entrano in gioco:
- rievocare (ricordare a voce, raccontando)
- commemorare (ricordare insieme)
- rimembrare (ricostruire, riassemblare
“membra” di eventi)
- rammentare (riportare alla mente)
- ricordare (riportare al cuore)
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