IL BENESSERE ORGANIZZATIVO
Guida alla realizzazione dell’indagine
Guida alla realizzazione dell’indagine
(Versione aggiornata)
a cura di
Bruna Pelizzoni –Francesco Minchillo
Sommario
Introduzione ............................................................................................3
1.
IL MODELLO DI RICERCA INTERVENTO ...........................................5
1.1
Descrizione del modello di ricerca intervento ...................................5
1.2
Evoluzione del modello di ricerca intervento ....................................7
2.
IL KIT DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO ...................................... 10
2.1
Il questionario di rilevazione ........................................................ 10
2.2
Il software ................................................................................. 14
2.3
La Bacheca ................................................................................ 14
4.
IL PERCORSO DI RICERCA INTERVENTO ....................................... 15
4.1
La preparazione dell’indagine ....................................................... 15
4.2
La realizzazione dell’indagine ....................................................... 17
4.3
La pianificazione degli interventi .................................................. 22
2
Introduzione
In linea con le finalità e le indicazioni della Direttiva sul benessere organizzativo, il
Dipartimento della Funzione Pubblica ha sostenuto da tempo le amministrazioni
pubbliche intenzionate a monitorare il clima organizzativo, supportandole con gli
strumenti necessari.
Questi strumenti costituiscono “Il kit del benessere organizzativo” un sistema
che permetterà alle amministrazioni di svolgere in maniera autonoma un’indagine
sul clima e il benessere organizzativo.
Il kit del benessere organizzativo è stato lanciato nel gennaio del 2005. Questa
nuova versione è stata realizzata con il proposito di sollecitare ulteriormente le
amministrazioni pubbliche a utilizzare con continuità le indagini sul clima e il
benessere organizzativo, per trasformarle in uno strumento di monitoraggio sulla
propria salute organizzativa. Per questa ragione gli strumenti del Kit saranno a
disposizione degli enti, che potranno così ripetere le rilevazioni nel corso del tempo.
Sono due le principali novità riguardanti il nuovo kit del benessere organizzativo: le
modalità di fruizione e di accesso al Kit e la nuova modalità di lettura dei risultati,
resa necessaria dall’evoluzione del modello di ricerca-intervento inizialmente
proposto. Tutto ciò ha determinato una rivisitazione complessiva del software per
l’immissione e la lettura dei dati.
La struttura e le modalità di utilizzo del software sono state semplificate. Nella
nuova versione si accede agli strumenti del Kit on line. In questo modo le
amministrazioni non devono effettuare alcuna procedura di installazione 1. È stata
sviluppata, inoltre, una nuova metodologia di lettura dei risultati, basata sul
passaggio dalle dimensioni ai fattori2. I risultati sono restituiti sotto forma di grafici
e consentono un’analisi molto più dettagliata rispetto al passato; in particolare:
o
è disponibile un grafico in cui vengono visualizzati tutti i fattori del
benessere: denominato profilo generale;
o
per ogni fattore è disponibile un grafico specifico;
o
è possibile approfondire i risultati principali in base a molteplici parametri,
come ad esempio l’anno di rilevazione e alcune caratteristiche anagrafiche
del personale intervistato. (genere, età,ecc);
o
i parametri possono essere usati anche in maniera combinata;
1
Nella precedente versione, infatti, gli strumenti del Kit erano contenuti in un cd-rom, inviato alle
amministrazioni che ne facevano richiesta. Ogni ente provvedeva, poi, autonomamente all’installazione del
software
2
L’evoluzione del modello di ricerca intervento sarà spiegata in maniera più dettagliata nel capitolo
successivo.
3
o
si possono confrontare i propri risultati con quelli di altri enti.
o
si possono confrontare i dati di più rilevazioni, qualora l’amministrazione
abbia effettuato più indagini.
Tutto ciò consentirà un’analisi capillare della propria realtà organizzativa, favorendo
in tal modo, la messa a punto di strategie e di azioni
per il miglioramento della
qualità della vita lavorativa.
La presente Guida darà la possibilità a chi utilizzerà il Kit di gestire le varie fasi
dell’indagine e di usare correttamente gli strumenti di rilevazione ed elaborazione
dei dati.
La Guida è divisa in tre parti:
1. la prima è dedicata alla descrizione del modello di ricerca intervento e alla
sua evoluzione;
2. la seconda alla presentazione degli strumenti riguardanti l’indagine,
3. la terza
dedicata all’approccio metodologico da usare per la realizzazione
della ricerca intervento.
Gli utenti hanno a disposizione anche un breve manuale d’uso tecnico, contenente
le Linee guida per l’utilizzo del kit, che illustra l’utilizzo delle varie funzioni presenti
nell’area riservata.
4
1. IL MODELLO DI RICERCA INTERVENTO
Il tema del benessere organizzativo è di recente affermazione. In Italia il termine è
stato utilizzato per la prima volta nel 2002, in occasione di una sperimentazione,
nata dalla collaborazione tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e la cattedra di
Psicologia del lavoro della Facoltà di Psicologia 2, dell’Università di Roma La
Sapienza.
La prima sperimentazione, condotta in 11 amministrazioni pubbliche, era finalizzata
a sviluppare un modello di ricerca sul tema, che consentisse l’individuazione degli
aspetti positivi e delle aree critiche dell’organizzazione.
A seguito di questa prima iniziativa, il Dipartimento della Funzione pubblica ha
continuato nella diffusione del modello nell’ambito delle amministrazioni pubbliche 3,
per consolidare la metodologia sviluppata4.
Dal 2002 ad oggi, sono circa 300 le Amministrazioni pubbliche che hanno realizzato
l’indagine e più di 52.000 i dipendenti pubblici intervistati.
1.1
Descrizione del modello di ricerca intervento
Il modello di ricerca intervento sul benessere organizzativo è stato elaborato
attraverso
diversi
passaggi:
i
ricercatori
dell’Università
hanno
focalizzato
l’attenzione sul concetto di benessere organizzativo, per fornirne una prima
possibile definizione. Questo primo passaggio ha consentito di individuare nel
termine benessere organizzativo: “la capacità di un’organizzazione, di essere non
soltanto efficace e produttiva, ma anche di crescere e svilupparsi, assicurando un
adeguato
grado
di
benessere
fisico
e
psicologico
dei
propri
lavoratori” 5.
Successivamente, sulla base di questa definizione, i ricercatori hanno individuato
quattordici dimensioni ritenute fondamentali nel determinare la qualità della vita
lavorativa. Le dimensioni da monitorare per conoscere il livello di benessere
presente nelle organizzazioni, sono le seguenti:

Innovazione:
definisce
l’apertura
all’ambiente
esterno
e
all’innovazione tecnologia e culturale; in pratica se l’organizzazione si
dimostra flessibile, aperta al cambiamento, in grado di adattarsi ad
esso;

Comfort: definisce le caratteristiche strutturali dell’ambiente di
lavoro, il grado di accoglienza, gli aspetti di funzionalità in rapporto
sia
alle
esigenze
lavorative
3
che
a
quelle
dei
lavoratori,
Sul tema cfr. B. Pelizzoni, Amministrazioni alla ricerca del benessere organizzativo, Edizioni scientifiche
italiane, Roma, 2005.
4
Sul tema cfr. M. Bonareti, P. testa, Persone al lavoro, Rubettino editore, Soveria Mannelli, 2003.
5
Per una definizione più esaustiva del modello di ricerca cfr. F. Avallone, M. Bonaretti, Benessere
Organizzativo, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli, 2003.
5
la
gradevolezza estetica e cura dell’aspetto dell’ambiente;

Tollerabilità dei compiti: il riferimento riguarda il contenuto del lavoro
e il carico di lavoro;

Sicurezza: si riferisce a tutte le azioni per prevenire gli infortuni e i
rischi professionali;

Gestione
della
conflittualità:
riguarda
l’eventuale
presenza
di
situazioni conflittuali sia manifeste che implicite;

Stress: si fa riferimento al livello percepito di fatica fisica e mentale e
di stress;

Utilità sociale: ci si riferisce al senso di motivazione e identificazione
dell’attività dei singoli individui come contributo al raggiungimento
degli obiettivi dell’organizzazione;

Equità: definisce il senso di giustizia organizzativa in termini di
percorsi di promozione e sviluppo, carriera, equità di trattamento
economico;

Operatività: si fa riferimento al grado di scorrevolezza operativa,
rapidità di decisione, orientamento al raggiungimento degli obiettivi;

Informazioni: riguarda la facilità di accesso delle informazioni relative
alla sfera lavorativa di competenza;

Relazioni: si riferisce alla qualità della comunicazione e allo stile di
lavoro sia a livello orizzontale che verticale;

Ascolto: rileva il grado di coinvolgimento e partecipazione delle
istanze dei dipendenti;

Valorizzazione: dimensione che riconosce e valorizza le competenze
e gli apporti dei dipendenti e stimola nuove potenzialità;

Obiettivi: riguarda la direzione strategica mediante la formulazione di
obiettivi espliciti e coerenti con le prassi operative.
Accanto a queste dimensioni sono stati individuati una serie di indicatori di
benessere e di malessere e una scala per la misurazione dei disturbi psicofisici.
Le dimensioni e gli indicatori sono stati tradotti in una serie di domande che hanno
portato
alla
realizzazione
del
Questionario
Multidimensionale
della
Salute
Organizzativa (MOHQ - Multidimensional Organizational Health Questionnaire), lo
strumento di rilevazione utilizzato per monitorare il clima e il benessere
organizzativo.
A seguito della prima sperimentazione, allo scopo di facilitare le amministrazioni
nell’analisi dei dati, il Dipartimento della Funzione pubblica, partendo dal costrutto
teorico, ha realizzato un software per l’immissione e la lettura dei dati. Grazie a
tale sistema, ogni
amministrazione ha potuto analizzare la propria realtà
6
organizzativa, attraverso una serie di grafici, riferiti alle diverse dimensioni e agli
indicatori che caratterizzano il modello di ricerca.
1.2
Evoluzione del modello di ricerca intervento
Come ricordato in precedenza, in questi anni, numerose amministrazioni hanno
effettuato l’indagine sul benessere organizzativo promossa dal Dipartimento della
Funzione pubblica. Tale evento ha reso possibile ai ricercatori dell’Università di
testare la validità del modello di ricerca-intervento inizialmente proposto, in
particolare per quanto riguarda le dimensioni e gli indicatori.
I ricercatori, sulla base dell’analisi delle molteplici indagini realizzate nelle
pubbliche amministrazioni, sono pervenuti
a
una
validazione statistica del
questionario, modificando il numero e le caratteristiche delle dimensioni e
stabilendo, in via definitiva, quali elementi considerare validi per il monitoraggio
del benessere organizzativo.
Il perfezionamento del modello, ha portato a considerare soltanto le componenti
principali del benessere organizzativo (tali componenti sono adesso denominate
fattori e non più dimensioni), giungendo a una formulazione più sintetica di tali
componenti. A definire la presenza/assenza di benessere organizzativo nei contesti
di lavoro sono, dunque, 10 fattori, tre dei quali inglobano alcune delle quattordici
dimensioni originarie.
Nella nuova formulazione i fattori sono:

Supporto dei dirigenti. È un nuovo fattore che fa riferimento ai
comportamenti
della
dirigenza
in
termini
di
capacità
di
ascolto,
di
valorizzazione delle persone, di capacità di coinvolgimento. Questo fattore
ingloba alcune aspetti delle dimensioni: Ascolto, Valorizzazione e Relazioni a
livello verticale.

Collaborazione tra colleghi. Anche in questo caso si tratta di un nuovo
fattore, che considera il grado di collaborazione, supporto, fluidità delle
relazioni. Questo fattore ingloba alcune aspetti delle dimensioni: Ascolto,
Valorizzazione e Relazioni a livello orizzontale.

Efficienza organizzativa. Anche in questo caso si è in presenza di un
nuovo fattore. Il processo di validazione statistica del questionario ha
portato a evidenziare, infatti, che le dimensioni Obiettivi, Operatività, Utilità
sociale e Informazioni fanno tutte riferimento al grado di efficienza
dell’organizzazione, per tale ragione queste dimensioni sono state inglobate
7
nel fattore Efficienza organizzativa.

Equità organizzativa, fa riferimento alla presenza di condizioni di equità di
trattamento nell’organizzazione.

Gestione
della
conflittualità,
fa
riferimento
alla
capacità
dell’organizzazione di gestire o meno la conflittualità.

Percezione dello stress, fa riferimento al livello di carico e stress
percepito nello svolgimento del proprio lavoro.

Richiesta lavorativa, fa riferimento ad alcuni aspetti monitorati nella
dimensione relativa alle Caratteristiche dei compiti, relativamente alle
richieste di tipo fisico, cognitivo ed emozionale che i compiti lavorativi
richiedono.

Comfort ambientale, fa riferimento al livello di presenza di specifiche
condizioni di comfort e funzionalità dell’ambiente fisico del lavoro.

Sicurezza lavorativa, fa riferimento al livello percepito di sicurezza di
specifiche condizioni dell’ambiente fisico del lavoro.

Apertura all’innovazione, fa riferimento alla capacità dell’organizzazione
di innovare e cambiare.
APPROFONDIMENTI
Dalle dimensioni ai fattori del benessere organizzativo – Rappresentazione
grafica
I FATTORI DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO
8
1.Supporto dei
dirigenti
2. Collaborazione
colleghi
3. Equità
organizzativa
4. Efficienza
organizzativa
10. Apertura
all’innovazione
BENESSERE
ORGANIZZATIVO
9. Gestione
conflittualità
8. Sicurezza
lavorativa
7. Comfort
ambientale
6. Richiesta
lavorativa
5. Percezione
stress
Nel nuovo modello anche gli indicatori positivi e negativi di benessere organizzativo
sono
stati
inglobati
un
unico
indicatore:
la
Soddisfazione
per
la
propria
organizzazione e il proprio lavoro. Resta confermata, infine, la scala per la
misurazione dei Disturbi psicofisici6.
6
L’evoluzione del modello di ricerca intervento è descritta in: Avallone F., Paplomatas A., Salute
Organizzativa. Psicologia del benessere nei contesti lavorativi. Raffaello Cortina Editore, 2005
9
2. IL KIT DEL BENESSERE ORGANIZZATIVO
L’evoluzione del modello di ricerca intervento ha comportato a una rielaborazione
del Kit del benessere organizzativo. In questo paragrafo vengono descritti
sinteticamente gli strumenti principali messi a disposizione delle amministrazioni
interessate ad intraprendere un’analisi del clima e del benessere organizzativo.
Il Kit del benessere organizzativo, oltre alla presente Guida, si caratterizza per la
presenza di altri strumenti importanti :
1. Il questionario di rilevazione, ovvero lo strumento da utilizzare per
effettuare l’indagine.
2. Il software on line per l’immissione e l’elaborazione dei dati, che
consente una rapida procedura di data-entry e una facile lettura dei dati.
3. La Bacheca, articoalta in Materiali ed Esperienze, due sezioni che
riportano rispettivamente le pubblicazioni e le normative sul tema del
benessere
organizzativo
e
casi
di
buone
pratiche
realizzate
da
amministrazioni che hanno già effettuato l’indagine..
2.1
Il questionario di rilevazione
Il questionario di rilevazione del benessere organizzativo(messo a punto dalla
Cattedra di Psicologia del Lavoro, della Facoltà di Psicologia2, dell’Università di
Roma “La Sapienza”) nel corso del tempo è stato adattato alle specifiche esigenze 7
espresse dalle amministrazioni pubbliche.
La struttura
Il questionario, nella sua versione aggiornata, si compone di 67 domande relative a
comportamenti e condizioni osservabili nell’ambiente di lavoro e riconducibili
all’insieme dei fattori e degli indicatori che compongono il costrutto di benessere
organizzativo.
a. Parte prima: Dati anagrafici
La prima parte del questionario raccoglie una serie di dati sulla persona che
compila il questionario. Le informazioni che si intendono acquisire in questa parte
riguardano sia l’aspetto anagrafico (sesso, età, titolo di studio) che quello relativo
alla professione del soggetto intervistato. Questa parte è molto importante e va
intesa nell’ottica di lettura finale dei risultati e non di acquisizione del singolo dato.
7
Nell’ambito della prima sperimentazione, si è provveduto ad adattare il questionario – soprattutto nel
linguaggio ma anche nel contenuto di alcuni item – alla realtà lavorativa delle pubbliche amministrazioni.
Inoltre è stata aggiunta un’intera sezione dedicata alla raccolta di suggerimenti sulle possibili aree di
intervento di miglioramento del benessere.
10
La capillarità delle informazioni richieste consentirà, infatti, al momento della
lettura dei risultati, la possibilità di dettagliare in modo particolareggiato l’indagine,
non soffermandosi solo sul livello generale. Ad esempio si potranno valutare i
risultati anche rispetto al genere, all’appartenenza a categorie professionali o a
unità organizzative differenti (domande da 1 a 15).
Alcune risposte di questa prima parte possono essere personalizzate in modo da
adattarle alle caratteristiche specifiche di ogni amministrazione. Le possibili
personalizzazioni riguardano:

L’area professionale

La categoria contrattuale

Le precedenti esperienze di lavoro

Il regime orario

Lo stato civile

Il tipo di contratto

Il titolo di studio
b. Parte seconda: Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
La seconda parte del questionario focalizza l’attenzione sulle caratteristiche del
lavoro. E’ la parte più corposa del questionario (da domanda n° 16 a domanda n°
57) ed intende misurare alcuni fattori del benessere.

Il comfort
Ai lavoratori viene chiesto di esprimere un giudizio sul comfort dell’ambiente di
lavoro (domanda n° 16), relativamente ad alcuni ambiti specifici (Pulizia,
Illuminazione, Temperatura, Silenziosità, Condizioni dell’edificio, Gradevolezza
ambiente e arredi, Spazio disponibile per persona, Servizi igienici).

Gli altri fattori del benessere
Questi fattori sono monitorati attraverso una batteria di domande (da domanda n°
17 a domanda n° 56). Ai lavoratori viene chiesto in che misura percepiscono la
presenza di alcuni fenomeni all’interno della propria amministrazione. E’ bene
precisare che i quesiti posti in queste parte si riferiscono all’organizzazione nel suo
complesso e non all’ufficio/settore/servizio di appartenenza dell’intervistato.
c. Parte terza: La sicurezza
La terza parte del questionario (domanda n° 57 e domanda n° 58) si sofferma sui
temi della sicurezza del lavoro: impianti elettrici, illuminazione, rumorosità,
temperatura, polveri, pc e videoterminali.
d. Parte quarta: Caratteristiche del proprio lavoro
11
Dopo aver focalizzato l’attenzione sulle caratteristiche del lavoro all’interno
dell’organizzazione nella quarta parte, attraverso le domande 59 e 60, l’interesse
verte sui compiti svolti dal lavoratore e sulle eventuali difficoltà che questi
generano nello svolgimento delle proprie mansioni.
e.
Parte quinta: Indicatori positivi e negativi del benessere organizzativo
La quinta parte individua alcune condizioni di benessere e malessere (domanda 61,
62 e 63) nel contesto organizzativo e chiede al soggetto intervistato quanto questi
fenomeni siano presenti all’interno della propria organizzazione. Anche in questa
parte i quesiti non si riferiscono al settore specifico di appartenenza del lavoratore
ma l’amministrazione nel complesso.
f.
Parte sesta: Il benessere psicofisico
Nella sesta parte si indaga la percezione che i lavoratori hanno del proprio
benessere psicofisico e del rapporto esistente tra l’attività lavorativa e gli eventuali
disturbi psicosomatici. (domanda 64 e 65).
g. Parte settima: L’apertura all’innovazione
Nella penultima parte si indaga l’apertura all’innovazione dell’amministrazione ed
in particolare l’efficacia delle strategie che sono alla base dei percorsi di
cambiamento organizzativo (domanda 66).
h. Parte ottava: Suggerimenti
L’ultima parte è dedicata ai suggerimenti. Si tratta di una domanda semi-aperta.
Nell’ambito di una classificazione che considera diversi aspetti viene chiesto alle
persone di indicare le tre aree dell’organizzazione considerate maggiormente
critiche.
Correlazione tra i fattori e le domande del questionario
E’ di fondamentale importanza, al fine di una corretta lettura e interpretazione dei
dati del questionario, sapere che esiste una precisa corrispondenza tra i fattori
del benessere organizzativo e le diverse domande del questionario. Nella
tabella successiva viene indicata tale corrispondenza. In particolare, per ogni
fattore viene riportato il numero delle domande che concorrono a formarlo. (Es.: se
si vuole analizzare in modo più approfondito il fattore Equità organizzativa, è
necessario esaminare i punteggi relativi alle domande 34 – 38 – 48 – 54 del
questionario).
12
APPROFONDIMENTI
Corrispondenza Fattori del benessere organizzativo con le domande del Questionario
N° Fattore
Domande del questionario
1
Supporto dei dirigenti
2 Collaborazione tra colleghi
3 Equità organizzativa
4 Efficienza organizzativa
5 Gestione della conflittualità
6 Percezione dello stress
7 Richiesta lavorativa
8 Comfort ambientale
9 Sicurezza lavorativa
10 Apertura all’innovazione
11 Soddisfazione
12 Disturbi psicofisici
24 – 27 - 29 – 32 – 33 - 37 - 39– 44 – 50
19
34
17
21
25
59
16
57
66
61
64
– 22 - 40 – 42 - 49 -52 – 53
– 38 – 48 – 54
– 18- 20 – 23 – 26 – 28 – 30 - 46 - 47 – 56
– 31 – 41 – 51
– 45 – 55
e 58
e 62
La scala di misurazione
In tutte le sezioni del questionario, ad eccezione della prima e dell’ultima, le
informazioni vengono raccolte tramite l’utilizzo di una scala.
Nella quasi totalità dei casi, le informazioni sono raccolte tramite affermazioni sulle
quali esprimere il proprio parere circa la frequenza con cui la situazione descritta
nella frase si verifica nella propria amministrazione. La risposta, su una scala a
quattro punti, va da un minimo8 di “mai” (punteggio 1) a un massimo di ”spesso” 9
(punteggio 4).
APPROFONDIMENTI
La scala di misurazione
Il range utilizzato consente di non cadere nella prospettiva dicotomica del “tutto
bene”/”tutto male” ma permette, invece, di poter ragionare ad ampio raggio sui dati
raccolti, misurando le informazioni in termini di presenza/assenza e lasciando al
lavoratore la possibilità di esprimere anche posizioni intermedie rispetto al quesito posto.
Esempio di domanda con scala di misurazione
Vengono offerte opportunità di
aggiornamento
e
sviluppo
Mai
Raramente


A volte

Spesso

professionale
La percezione dei fenomeni indagati
8
In questo caso si utilizza una scala Lickert. La scala Likert è una tecnica per la misura dell'atteggiamento.
Tale tecnica consiste principalmente nel mettere a punto un certo numero di affermazioni (tecnicamente
definiti item) che esprimono un atteggiamento positivo e negativo rispetto ad uno specifico oggetto. Per ogni
item si presenta una scala di accordo/disaccordo, generalmente composta da 3 a 7 valori.
9 In alcune domande invece la scala va da un minimo di “per nulla” a un massimo di “molto” o da
“insufficiente” a “buono”.
13
Altro elemento fondamentale del questionario è che esso mira a cogliere la
percezione che le persone hanno dei fenomeni dell’organizzazione indagati dal
questionario e non la loro conoscenza specifica ed oggettiva.
APPROFONDIMENTI
La percezione
Chi compila il questionario deve esprimere la propria percezione su alcuni aspetti
riguardanti la propria amministrazione, indagati dal questionario. Ciò consente alle
persone di poter dare il proprio parere anche su fenomeni spesso poco conosciuti, poiché
la percezione è un processo che porta a mediare le proprie sensazioni con la conoscenza
diretta di un fenomeno. La somma delle percezioni dei singoli individui consente di avere
una “visione oggettiva” dell’organizzazione.
2.2
Il software
Le informazioni raccolte attraverso il questionario vengono elaborate da un
software, concesso in dotazione alle
amministrazioni
che si apprestano a
monitorare il clima e il benessere organizzativo. L’applicativo on line consente una
rapida immissione dei dati raccolti attraverso il questionario e una lettura dei
risultati, in linea con i principi metodologici della ricerca.
I dati inseriti nel software vengono sintetizzati sotto forma di tabelle e grafici. Tale
elaborazione offre la possibilità di avere la fotografia dell'organizzazione (così come
viene percepita dai dipendenti) in termini di aree di benessere e di aree di
malessere. Il funzionamento del software è descritto dettagliatamente nel Manuale
operativo.
2.3
La Bacheca
La Bacheca è articolata in due distinte sezioni: Materiali e Esperienze. Tali sezioni
nascono con l’intento di fornire alle amministrazioni impegnate nella realizzazione
della ricerca sul benessere organizzativo della documentazione utile per la gestione
dell’attività di analisi.
Nel menù Bacheca, cliccando nell’area Materiali, si accede a pubblicazioni sul
benessere organizzativo e documentazione normativa sul tema.Nella sezione
Esperienze è possibile invece consultare le esperienze realizzate da amministrazioni
che hanno utilizzato il kit per la rilevazione del benessere organizzativo e che
hanno deciso di mettere a disposizione, in una logica di condivisione, le
informazioni relative alla propria rilevazione. Questa sezione è destinata nel tempo
ad arricchirsi, in quanto ogni amministrazione che utilizza il kit può decidere di
mettere in comune i contenuti della propria esperienza
14
4. IL PERCORSO DI RICERCA INTERVENTO
La presente sezione è dedicata ad una serie di suggerimenti volti ad agevolare le
amministrazioni nello svolgimento dell’indagine.
Come ricordato in precedenza, il modello di ricerca è stato messo a punto dalla
Cattedra di Psicologia del Lavoro, della Facoltà di Psicologia2, dell’Università di
Roma La Sapienza.
La ricerca-intervento sul benessere organizzativo comporta l’attivazione di una
procedura di rilevazione finalizzata a conoscere il modo in cui le variabili
considerate contribuiscono a costruire lo stato di “benessere” o le condizioni di
“malessere” all’interno dell’organizzazione e a individuare quali possono essere le
aree di miglioramento.
Il percorso di valutazione della salute organizzativa, è articolato in quattro fasi:
4.1
1.
la preparazione dell'indagine;
2.
la realizzazione dell'indagine;
3.
la comunicazione dei risultati;
4.
la pianificazione degli interventi.
La preparazione dell’indagine
Per svolgere nel modo più corretto l’indagine sul benessere organizzativo è
indispensabile innanzi tutto definire chi è, all’interno dell’organizzazione, il
referente
dell’indagine
e
chi
sono
i
componenti
del
team
di
lavoro
che
collaboreranno con il referente nelle diverse fasi dell’indagine.
In una organizzazione medio grande (600/800 dipendenti) il team di lavoro
dovrebbe essere così costituito:
1. un referente, che ha il compito di gestire tutta la ricerca, di mantenere i
rapporti
con i
vertici dell’amministrazione e di
supervisionare
ogni
fase
dell’indagine sul benessere organizzativo;
2. uno o due collaboratori del referente che si occupano della comunicazione
con i dipendenti e della gestione delle attività più operative;
3. due o tre operatori del data entry che si occupano dell’inserimento manuale
dei questionari cartacei nel software.
15
La scelta dei dipendenti che fanno parte del team di lavoro è strategica per il buon
esito dell’indagine, è quindi consigliabile selezionare persone che, all’interno
dell’amministrazione, godano di stima e rispetto da parte degli altri dipendenti; in
tal modo, sarà più facile creare un clima di maggiore fiducia e minor sospetto.
Definito il team di lavoro, il referente può dedicarsi alla stesura di un progetto sul
benessere organizzativo che preveda:
1) la definizione degli obiettivi che l’amministrazione si pone con la realizzazione
dell’indagine;
2) il livello dell’indagine, vale a dire se sarà condotta su l’intera amministrazione 10
o su un campione rappresentativo11 di essa, oppure su alcuni uffici o settori;
3) le
modalità
di
comunicazione
e
di
coinvolgimento
dei
componenti
dell’organizzazione: dirigenza, sindacati e dipendenti;
4) l’individuazione e la definizione di tutte le fasi operative: il calendario degli
incontri
per
la
somministrazione
del
questionario,
la
convocazione
dei
dipendenti, l’attività di data entry, l’elaborazione e l’interpretazione dei dati, la
progettazione delle azioni di miglioramento.
Il referente, inoltre, deve gestire e mantenere i rapporti con la committenza,
comunicando alla fine dell’indagine i risultati della ricerca e definendo le eventuali
azioni di miglioramento.
Particolare attenzione va poi dedicata alla comunicazione12. Per una buona riuscita
dell’iniziativa
occorre
informare
in
modo
minuzioso
e
corretto
l’intera
organizzazione del percorso che si sta per intraprendere, anche se nell’indagine si
coinvolge solo una parte del personale. Una comunicazione corretta e precisa deve
necessariamente rivolgersi anche ai sindacati che possono avere un ruolo
fondamentale nel rassicurare i dipendenti sugli obiettivi che la ricerca si pone.
Anche in questa fase la creatività può rappresentare una buona risorsa per
10
La decisione di effettuare l’indagine su tutti i dipendenti o su parte di essi spetta all’amministrazione. E’
pur vero tuttavia che, in amministrazioni con un numero molto elevato di dipendenti, la decisione di fare un
campionamento o di somministrare il questionario soltanto in alcuni uffici o settori appare una scelta
obbligata. Il numero di dipendenti su cui è consigliabile effettuare l’indagine si aggira intorno ai 600/800.
Nelle esperienze passate alcune amministrazioni piuttosto piccole hanno provato nel primo anno a
somministrare il questionario soltanto in alcuni uffici, per poi estendere l’indagine all’intera amministrazione,
nell’anno successivo.
11
Per approfondire le modalità e le tecniche di campionamento all’interno del sistema Magellano è
disponibile il documento: A quante persone somministrare il questionario? - Le tecniche di campionamento,
percorso di navigazione: Area Pubblica – Benessere e ascolto organizzativo – Benessere
organizzativo – La ricerca intervento – Il percorso di ricerca – Metodologie.
12
Per approfondire questa parte si rimanda alla documentazione presente all’interno del sistema Magellano ,
percorso di navigazione: Area Pubblica – Benessere e ascolto organizzativo – Benessere
organizzativo – La ricerca intervento – Il percorso di ricerca – Esperienze e speri tentazioni.
16
ottenere interesse e curiosità da parte dei dipendenti che saranno coinvolti
nell’indagine.13
APPROFONDIMENTI
Alcuni suggerimenti per facilitare le prime fasi dell’indagine
a)
Definizione degli obiettivi dell'indagine: formalizzare gli obiettivi in un
documento e condurre un’ attenta valutazione dei punti di forza e delle criticità
dell’iniziativa.
b)
Individuazione dei ruoli coinvolti nel processo: costituire un gruppo di
lavoro con competenze variegate, utilizzando, se possibile, anche figure presenti
nell’organizzazione (sociologi, psicologi, ecc), anche se impiegate in funzioni diverse.
c)
Definizione
dettagliata
dei
passaggi
metodologici
e
operativi
del
percorso: in questa fase è importante scegliere il livello di indagine in rapporto agli
obiettivi, effettuare riunioni con i sindacati, i dirigenti, ecc., non stabilire tempi lunghi
per la rilevazione.
d)
Presentazione dell’iniziativa: in questo caso il suggerimento è di garantire
un’ampia
informazione
attraverso
l’utilizzo
di
diversi
canali
e
strumenti
di
comunicazione (area del sito, seminari di presentazione, mail, lettere, ecc), illustrando
l’intero percorso di ricerca- intervento.
4.2
La realizzazione dell’indagine
La realizzazione vera e propria dell’indagine inizia nella fase in cui si rilevano i dati
e se ne elaborano i risultati. Le azioni previste sono:
o
la raccolta dei dati, attraverso il questionario, secondo le modalità previste e
concordate in fase di pianificazione;
o
l’elaborazione dei dati, sia in riferimento all'intera organizzazione, sia
riguardo a specifiche aree o attraverso particolari popolazioni professionali;
o
l’interpretazione dei risultati, attraverso cui è possibile individuare i punti di
forza e le criticità dell’amministrazione;
o
la formulazione delle prime indicazioni, per mettere a punto eventuali
interventi di miglioramento.
La raccolta dei dati
13
Ad esempio: L’azienda servizi sociali di Bolzano ha inserito la comunicazione dell’iniziativa nel cedolino
paga; il Comune di Serradifalco ha organizzato una presentazione per i dipendenti con la proiezione di slides
sul senso dell’indagine; oppure l’Autorità sulla Comunicazione ha inserito nella rete Intranet materiali sulla
ricerca del benessere e sull’impegno chiesto ai propri dipendenti.
17
La raccolta dei dati avviene tramite la somministrazione del questionario e
rappresenta uno dei momenti centrali dell’intero percorso di ricerca intervento. In
questi anni, le organizzazioni che hanno realizzato il percorso di ricerca intervento
hanno usato diverse modalità di rilevazione, riconducibili a quattro tipologie:
o
La rilevazione diretta in gruppo: si tratta della modalità di rilevazione
indicata dalla procedura metodologica. I dipendenti vengono convocati in
gruppi e viene effettuata la somministrazione cartacea del questionario.
o
La rilevazione on line: viene realizzata tramite il sito istituzionale o la
intranet dell’ente.
o
La rilevazione tramite e-mail: consiste nell’invio del questionario
tramite e-mail.
o
La raccolta decentrata: in questo caso il questionario è inviato ai
partecipanti e raccolto tramite delle urne, spesso dislocate in diversi
uffici/settori dell’organizzazione.
Delle quattro modalità, la rilevazione diretta in gruppo consente una raccolta
migliore delle informazioni e garantisce una maggiore privacy; per tali ragioni
appare la più appropriata da utilizzare.
APPROFONDIMENTI
Nel grafico successivo è riportata la percentuale di mancate risposte in riferimento a
tre
tipologie di rilevazione, scelte da amministrazioni che hanno effettuato la
rilevazione nel medesimo periodo.
Dal grafico si evince come la rilevazione diretta in gruppo consente una raccolta
migliore delle informazioni. Questo accade perché il presidio del gruppo di lavoro
durante la somministrazione aiuta le persone nella compilazione del questionario,
chiarendo dubbi, perplessità, ecc.
APPROFONDIMENTI
La rilevazione diretta in gruppo
18
Per procedere alla rilevazione diretta in gruppo, occorre in primo luogo individuare i
locali in cui effettuare la somministrazione del questionario, tenendo presente che,
generalmente, la capienza di un’aula può variare preferenzialmente da un minimo di 25
a un massimo di 50 componenti per somministrazione. In secondo luogo va creato il
calendario per la somministrazione, vanno convocati i dipendenti e organizzati i diversi
aspetti logistici.
Scelti i locali più appropriati
e organizzate le procedure, si deve far in modo che gli
incontri non siano troppo dilatati nel tempo ma, al contrario, si svolgano nel più breve
tempo possibile. Due i vantaggi di una procedura di rilevazione dai tempi brevi: non far
scemare l’interesse per il tema ed evitare la diffusione delle domande contenute nel
questionario. Il questionario mira, infatti, a indagare le percezioni degli individui, ma se
il soggetto intervistato conosce in anticipo il contenuto delle domande, la sua
valutazione potrebbe esserne influenzata. Per questo motivo è bene accelerare le
modalità di acquisizione dei questionari.
La fase di somministrazione è particolarmente delicata, quindi è importante osservare
alcuni principi semplici, ma al tempo stesso fondamentali: durante gli incontri per la
somministrazione
all’illustrazione
del
questionario,
sintetica
degli
è
bene
obiettivi
che
il
dell’indagine,
gruppo
di
espliciti
lavoro
proceda
quali
garanzie
l’amministrazione ha posto in essere per salvaguardare l’anonimato di chi compila il
questionario, dia enfasi all’importanza che contributo di ogni singola persona riveste per
l’amministrazione. Si può procedere poi ad una breve spiegazione su come è strutturato
il questionario, rassicurando i partecipanti sul supporto che il referente e i suoi
collaboratori forniranno durante la compilazione e rispondendo a tutti i dubbi sulle delle
domande del questionario.
In questa fase, tuttavia, il livello di dettaglio della parte anagrafica del questionario,
potrebbe far sorgere timori tra i partecipanti riguardo le garanzie dell’anonimato. Sarà
compito del referente tranquillizzare tutti, sottolineando come le informazioni contenute
nella parte anagrafica sono utili al fine di approfondire i risultati dell’indagine e lasciare a
ogni dipendente la facoltà di rispondere alle sole domande che ritiene opportune. (Es.
L’unico dipendente uomo, di 35 anni con 2 figli dell’ufficio amministrativo può evitare di
barrare la casella del sesso e dei figli,
può decidere se barrare o meno la casella
dell’età)
L’esperienza ci insegna che una buona comunicazione, la fiducia nelle persone a cui è
affidata l’indagine e tutte le accortezze che vengono utilizzate per salvaguardare
l’anonimato (dalla busta bianca in cui inserire il questionario appena compilato,
all’allestimento dell’urna di raccolta), fanno generalmente superare qualsiasi timore che
inizialmente può sorgere tra le persone14
14 Alcune amministrazioni sere hanno preferito inserire la parte anagrafica alla fine del questionario.
19
L’elaborazione dei dati
Terminata la somministrazione e la raccolta dei questionari, si consegna il tutto agli
operatori che si occupano dell’inserimento dei questionari nel software (data
entry). E’ importante in questa fase ricordarsi di numerare preventivamente i
questionari cartacei e poi procedere all’immissione dei dati. Anche in questo caso la
riservatezza degli operatori che si occupano del data entry è d’obbligo, qualsiasi
informazione sui questionari che dovesse trapelare tra le persone, discrediterebbe
l’intera iniziativa, gettando probabilmente un’ombra di sfiducia sui referenti
dell’indagine.
L’interpretazione dei risultati
L’interpretazione dei risultati rappresenta una fase molto importante del percorso
di indagine. Da essa, infatti, dipenderà la definizione delle azioni di miglioramento.
In questa sezione, al fine di facilitare il lavoro di valutazione dei risultati, vengono
fornite indicazioni su una metodologia di lavoro funzionale alla lettura degli stessi.

Analisi del Grafico profilo generale
Il nostro consiglio è di partire dalla lettura del grafico Profilo generale (senza
introduzione di parametri), tracciando le prime valutazioni su:
-
il valore della media generale del grafico, considerando il valore di riferimento
presente nella tabella e la soglia di soddisfazione, convenzionalmente fissata a 2,6.
Un valore molto al di sotto di tale soglia indica già una percezione generalizzata di
scarso benessere.
-
i valori dei singoli fattori, analizzando prima il colore degli istogrammi e
successivamente
valutando
il
punteggio
medio
in
rapporto
alla
soglia
di
soddisfazione.
La formulazione delle prime indicazioni
Il successivo passaggio consigliato è quello di provvedere ad una ricerca di
coerenze tra i fattori. Per far questo potrebbe essere utile procedere alla
razionalizzazione delle informazioni, aggregando i diversi fattori del benessere in
specifiche Aree dell’organizzazione.
20
APPROFONDIMENTI
Aggregazione dei fattori del benessere organizzativo all’interno di specifiche Aree
dell’organizzazione
AGGREGAZIONE DEI FATTORI ALL’INTERNO DI ALCUNE
AREE DELL’ORGANIZZAZIONE
Area
Organizzativa
Efficienza organizzativa
Richiesta lavorativa
Innovazione
Comfort
Sicurezza
Percezione dello
Stress
Gestione della conflittualità
Supporto dirigenti
Relazione tra colleghi
Equità organizzativa
Area
Relazionale
Area
Strutturale
La procedura seguita è semplice: si tratta di aggregare i fattori del benessere organizzativo per
affinità, all’interno di macro aree, allo scopo di rilevare tutte le criticità relative a ciascuna Area
L’aggregazione in macro aree di fattori affini, rappresenta una chiave di lettura dei dati
dell’indagine funzionale a una più agevole comprensione degli aspetti critici dell’organizzazione.
Tale operazione potrà facilitare l’individuazione di interventi mirati e condivisi (tra più settori
dell’organizzazione) per la risoluzione delle principali criticità emerse.
L’equità, e i fattori di stress non sono stati inseriti all’interno delle macro aree, in quanto
rappresentano fattori trasversali a tutte e tre, che converrà analizzare in rapporto a specifiche
situazioni
critiche
(ad esempio, situazioni
di
stress generalizzato, evidenziate
dall’indagine,
potrebbero essere causate da criticità che attengono all’ Area organizzativa o all’ Area relazionale o
all’ Area strutturale).
21
4.3
La pianificazione degli interventi
L’Aggregazione dei fattori del benessere organizzativo all’interno di specifiche Aree
dell’organizzazione dovrebbe consentire di individuare con sufficiente chiarezza le
situazioni critiche e conseguentemente, le possibili azioni di intervento 15.
APPROFONDIMENTI
Le azioni di miglioramento
Area
Organizzativa
Efficienza organizzativa
Richiesta lavorativa
Innovazione
Come si è visto, L’Area organizzativa comprende i fattori che riguardano: l’efficienza
organizzativa, la richiesta lavorativa e l’apertura verso l’innovazione. Se l’indagine
dovesse rilevare criticità rispetto a tali fattori, le possibili azioni di miglioramento
dovrebbero presumibilmente riguardare:

Le modalità di pianificazione, gestione, controllo e valutazione.

La
struttura
dei
ruoli
(polivalenza,
polifunzionalità,
ruoli
di
elevata
responsabilità).

Il sistema premiante.

L’organizzazione per processi.
Gestione della conflittualità
Supporto dei dirigenti
Relazione tra colleghi
Area
Relazionale
Per quanto riguarda la macro area che si riferisce ai Fattori relazionali, in presenza di
criticità in tali dimensioni, gli interventi potrebbero prendere in considerazione:

Il
miglioramento
della
comunicazione
organizzativa
(il
flusso
delle
informazioni interno e la comunicazione esterna).

L’incentivazione del lavoro in team.

L’attenzione verso la comunicazione interpersonale (capo-collaboratore,
collega-collega, collega-utenti).

La gestione dei conflitti attraverso interventi di formazione alla negoziazione.

Lo sviluppo delle sensibilità comportamentali.
Per approfondire questa parte si rimanda alla documentazione presente all’interno del sistema Magellano ,
percorso di navigazione: Area Pubblica – Benessere e ascolto organizzativo – Benessere
organizzativo – La ricerca intervento – Il percorso di ricerca – Esperienze e speri tentazioni.
15
22
Area
Strutturale
Comfort
Sicurezza
Le criticità relative a tale area potrebbero essere affrontate attraverso azioni di
intervento che riguardano:

Il rispetto delle norme relative alla sicurezza.

La cura delle attrezzature, della tecnologia e degli arredi.

L’attenzione verso la qualità e la godibilità dell’ambiente fisico di lavoro.
L’analisi sin qui condotta, consente anche la possibilità di definire:

il livello e la tipologia degli interventi da realizzare.

la priorità da assegnare in termini di tempi di attuazione.

gli attori dell’organizzazione da coinvolgere nella gestione degli interventi.
In particolare, per quanto riguarda le azioni di intervento, esse sono state
articolate su tre livelli:

il primo livello di azione è definito strategico. Si tratta di azioni con un alto
grado di complessità e di coinvolgimento di diversi ruoli e strutture
dell’organizzazione. Per tali caratteristiche, il livello strategico si colloca
generalmente in un arco di tempo a lungo termine. Nel livello strategico si
posizionano quelle criticità la cui risoluzione dipende prevalentemente dai
vertici dell’amministrazione (i rappresentanti politici e/o la Direzione
Generale).

Il secondo livello è definito organizzativo e riguarda interventi di tipo
trasversale a più settori dell’amministrazione, per i quali è possibile
ipotizzare tempi di realizzazione a medio termine. Il livello organizzativo
implica il coinvolgimento di alcuni settori dell’amministrazione, incidendo
soltanto su alcune variabili. Si collocano a tale livello quelle criticità la cui
risoluzione potrebbe essere demandata ai dirigenti, in collaborazione con i
colleghi degli altri settori e/o con i loro collaboratori.
23

Il terzo livello, definito operativo, attiene a livelli di intervento a breve
termine in quanto può essere gestito dai gruppi di miglioramento16, afferenti
a singoli o a più settori dell’amministrazione. Per la natura circoscritta
dell’area di intervento, il livello operativo dovrebbe comportare azioni di
miglioramento tempestive. Si tratta di azioni che non implicano l’impiego di
eccessive risorse economiche, ma che richiedono grande sostegno e
impegno da parte di chi si è fatto promotore di tali azioni.
Approfondimenti
Definizione del livello degli interventi
STRATEGICO
(lungo periodo)
Politiche di intervento
ORGANIZZATIVO
(medio periodo)
Piano operativo di gestione del
cambiamento
OPERATIVO
(breve periodo)
Gruppi di miglioramento
16
I gruppi di miglioramento sono gruppi di lavoro appartenenti a vari livelli funzionali dell’organizzazione.
Negli incontri di lavoro hanno l’obiettivo di: 1) analizzare i problemi, 2) proporre nuove soluzioni e scegliere
le migliori, 3) verificare i risultati ottenuti, 4) standardizzare il metodo di lavoro.
24
Approfondimenti
Livelli e tipologia di intervento
STRATEGICO
ORGANIZZATIVO
OPERATIVO
Tipologia di interventi che:
 richiedono il coinvolgimento e il sostegno del
management
 Determinano un cambiamento forte
 Toccano il modo di essere e la cultura
dell’organizzazione
Tipologia di interventi che:
 Incidono soltanto su alcune variabili
 coinvolgono alcuni settori (es. struttura pilota)
 Toccano il modo di operare della struttura coinvolta
Tipologia di interventi che:
 coinvolgono gruppi di lavoro ristretti
 Incidono su situazioni specifiche e circoscritte
 Sono più immediati e a basso costo
L’Analisi qualitativa
Dopo aver proceduto a un’analisi dei dati che dia la possibilità di creare una mappa
delle criticità relative alle diverse aree dell’organizzazione e di individuare le azioni
di miglioramento necessarie, sarebbe opportuno completare tale lavoro con
un’analisi di tipo qualitativo che integri quella di tipo quantitativo. L’analisi
qualitativa è, infatti, fondamentale per la comprensione a 360 gradi delle criticità
emerse dall’indagine sul benessere organizzativo, soprattutto se si tiene conto del
fatto che tale indagine, proprio perché basata sulla percezione delle persone
rispetto ai fattori dell’organizzazione, rileva il benessere o il malessere percepito,
ma non può portare alla conoscenza delle cause delle criticità rilevate e dei
problemi specifici dei vari settori dell’amministrazione.
25
APPROFONDIMENTI
L’analisi qualitativa
L’analisi qualitativa può avvenire attraverso due modalità: i colloqui di restituzione e
approfondimento con i responsabili dei settori coinvolti nell’indagine e i focus group
con i dipendenti. Entrambe le modalità hanno lo scopo di condividere e approfondire
l’analisi delle problematiche emerse dall’indagine e di accogliere i contributi dei diversi
attori dell’organizzazione.
I COLLOQUI DI RESTITUZIONE E APPROFONDIMENTO
Costituiscono il primo passo per la predisposizione del piano di miglioramento.
Dovrebbero essere condotti dai referenti dell’indagine che, una volta messo a punto il
report relativo al percorso e ai risultati dell’indagine, possono procedere agli incontri
con i responsabili o i dirigenti degli altri settori dell’amministrazione.
In questi primi colloqui sarà bene confrontarsi in modo sincero e trasparente sulle
criticità rilevate dall’indagine e sulle possibili azioni di intervento, in maniera tale da
attivare l’interesse e la motivazione dei colleghi.
Dopo aver informato i colleghi degli altri settori ed essersi assicurati la loro
collaborazione nella attuazione del piano di interventi, si può procedere all’incontro
con il management dell’amministrazione.
Si tratta di un colloquio di una certa complessità che mira a ottenere il sostegno
necessario all’avvio del piano di interventi predisposto. Nei casi in cui il management
abbia partecipato e sostenuto per intero il percorso di indagine, il colloquio sarà più
agevole e produttivo.
Si tratterà infatti di iniziare a operare con il sostegno della committenza.
I FOCUS GROUP
L’organizzazione di focus group costituisce una modalità di ascolto dei dipendenti molto
efficace
e
molto
utile
a
integrare
i
contributi
forniti
dai
colloqui
di
restituzione/approfondimento.
È molto importante, infatti, per la messa a punto del piano di miglioramento, tener
conto delle soluzioni proposte e delle aspettative espresse dal personale coinvolto
nell’indagine.
I focus group possono essere formati dai dipendenti di uno stesso settore o dai
dipendenti di settori diversi, interessati da problemi comuni.
Gli obiettivi che i focus group si propongono sono:
 attivare l’ascolto attivo e la partecipazione dei dipendenti all’approfondimento
delle criticità emerse dall’indagine.
 identificare e definire le cause dei problemi.
 definire gli obiettivi operativi che si intende raggiungere.
 integrare nel piano di intervento predisposto le informazioni raccolte.
26
Con le linee guida per la definizione delle azioni di miglioramento si chiude il
percorso di indagine sul benessere organizzativo.
Al fine di agevolare ulteriormente le amministrazioni nella scelta delle azioni
positive da intraprendere per rispondere alle criticità evidenziate dall’indagine si
consiglia la lettura del testo: I Circoli di ascolto organizzativo17. Il testo descrive
una interessante esperienza di ascolto e valorizzazione delle persone, promossa
dal Dipartimento della Funzione pubblica, e condotta in oltre 50 pubbliche
amministrazioni a seguito del percorso di ricerca sul benessere organizzativo.
BUON LAVORO!
17
Cfr. B. Pelizzoni, F. Minchillo, I Circoli di ascolto organizzativo, Rubettino editore, Soveria Mannelli, 2008.
Il manuale è disponibile in formato elettronico all’interno della collana editoriale del sistema Magellano.
27
IL Benessere Organizzativo
Guida alla realizzazione dell’indagine
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Indice
Introduzione
1. Registrazione al sistema…………………………………………………………………………………………………31
2. Password dimenticata………..……………………………………….……………………………………………………33
3. Area materiali/ Area Esperienze………………………………………………….……………………………….…34
4. Area riservata………………………………………………………………………………..…………………………………35
4.1 Area modifica dati…………………………………………………………………………………….……………….36
4.2 Area rilevazioni in corso…………………………………………………………………………………..………. 37
4.3 Schede Questionario……………………………………………………………………………………………..…..39
4.4 Elenco Rilevazioni……………………………………………………………………………………………………… 40
4.5 Acquisizione questionari…………………………………………………………………………………………….42
4.6 I Risultati ……………………………………………………………………………………………………………………44
4.7 Area Confronta dati…………………………………………………………………………………………………… 47
4.8 Area Analizza dati su anno…………………………………………………………………………………………49
4.9 Area preleva matrice dei dati…………………………………………………………………………………….51
4.10 Area di gestione utenti…………………………………………………………………………………………….52
4.11 Gestione settori lavorativi……………………………………………………………………………………….54
4.12 Gestione classificazioni…………………………………………………………………………………………….55
4.13 Gestione Materiali ed Esperienze…………………………………………………………………………….56
5. I Grafici …………………………………………………………………………………………………………………………….60
6. Allegato A: Il CMS – Struttura……………………………………………………………………………………………66
29
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Introduzione
Questo manuale d’uso tecnico contiene delle linee guida essenziali per l’utilizzo del kit, con
la presentazione più analitica delle varie funzioni innovative apportate.
Tra le novità più rilevanti, va segnalata l’attivazione di una nuova funzionalità che agevola
lo svolgimento delle rilevazioni sul benessere organizzativo a molte amministrazioni, in
particolare alle organizzazioni che hanno sedi periferiche (ad esempio le sedi all’estero) o
che hanno moltissimi dipendenti (si pensi soprattutto agli enti territoriali di vaste
dimensioni), senza necessariamente seguire le dinamiche tradizionali (quali la compilazione
a mano del questionario cartaceo, lo svolgimento dell’indagine concentrata in un’unica
sessione, lo spostamento di più dipendenti da una sede all’altra per svolgere l’indagine ...).
A questo proposito, sarà cura dell’amministrazione che dispone già di una banca dati dei
questionari e che sia interessata alla realizzazione di una procedura per l’importazione dei
dati sul kit benessere, scaricare dall’area Rilevazioni del kit lo schema XSD predisposto
appositamente come descrizione della struttura XML utile per la realizzazione di un file con
tracciato dati predefinito in modo da poter acquisire/aggiornare i questionari a sistema
attraverso una procedura automatica.
30
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
1. Registrazione al sistema
Ogni amministrazione può utilizzare il kit del benessere organizzativo, seguendo la
procedura di registrazione a cui si ha accesso dalla home page
http://www.magellanopa.it/BenessereOrganizzativo/
Nota: se si è effettuata la registrazione al sistema con la precedente versione, non occorre
ripetere la procedura, per accedere all’area di rilevazione si possono utilizzare le precedenti
credenziali.
Per effettuare la registrazione occorre cliccare sul link Registrati presente nel lato sinistro
della Homepage (Figura 1).
Figura 1 - Homepage
Si avrà così accesso al format di registrazione (Figura 2) nel quale occorre inserire le
informazioni richieste. Il format di registrazione compilato dovrà essere stampato e inviato
via fax al Dipartimento della Funzione pubblica. Successivamente, il responsabile della
ricerca o del procedimento (d’ora in poi denominato: l’amministratore del software)
riceverà nella sua casella di posta elettronica la password per accedere alla propria area
riservata del kit (Figura 3). Il software, dunque, non va scaricato ma è disponibile on line.
31
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 2 - Form di registrazione
Figura 3 – Area riservata
32
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
2. Password dimenticata
L’utente registrato al sistema di monitoraggio del Benessere Organizzativo che ha smarrito
le credenziali per effettuare l’accesso può, attraverso il link Password dimenticata,
recuperare i propri dati.
Nell’area di figura 4 viene richiesto di inserire l’indirizzo e-mail, usato per la registrazione,
Figura 4 – Password dimenticata
al quale inviare i dati utili per effettuare l’accesso al sistema.
33
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
3. Area materiali/ Area Esperienze
Dalla homepage del sistema (Figura 1) è possibile accedere alla consultazione dei materiali
o all’area esperienze.
Il funzionamento e la struttura delle due sezioni è pressoché identico, varia solamente la
tipologia di informazioni ivi presenti.
L’utente che non ha effettuato l’accesso al sistema potrà consultare le due aree ma ne
Figura 5 – Lista materiali
potrà visionare solo gli elementi che le Amministrazioni hanno inserito e reso accessibili a
tutti.
34
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4. Area riservata
Inserendo le credenziali in proprio possesso e cliccando sul tasto Entra è possibile accedere
all’area riservata (Figura 3) nella quale saranno presenti tutte le funzionalità a cui si è
abilitati.
Le operazioni preliminari
La prima operazione che l’amministratore deve effettuare consiste nel prelevare la presente
Guida, scegliendo l’opzione Consulta guida dal menù di sinistra dell’area Guida e
documenti o dalla schermata iniziale.
Successivamente, si procederà alla rilevazione e si potrà scegliere di condurre la rilevazione
in due modalità alternative.
1) Prelevare il questionario di rilevazione in formato word (cliccando su Preleva
questionario). Il questionario può essere condiviso con il gruppo di lavoro e utilizzato nelle
riunioni con le altre componenti dell’amministrazione (organizzazioni sindacali, dirigenti,
committenza, ecc), coinvolte nella ricerca intervento. Nel caso si segua questa modalità
tradizionale, il questionario va stampato per l’attività di somministrazione e distribuito agli
utenti che partecipano alla ricerca. Al termine della somministrazione, i dati dei questionari
dovranno essere riportati manualmente – questionario per questionario - all’interno della
pagina on line del kit benessere dell’amministrazione, secondo le modalità tradizionali già
seguite dalle organizzazioni.
2) Nel caso in cui, invece, l’amministrazione disponga di una propria procedura di
archiviazione dei dati dei questionari somministrati al personale potrà realizzare la
procedura di creazione del file XML, seguendo quanto riportato nello schema XSD,
che permetterà poi l’acquisizione automatica dei dati dal kit benessere organizzativo,
effettuando l’inserimento del XML nell’apposito spazio presente nell’area di rilevazione.
E’ bene sottolineare che, se l’amministrazione NON DISPONE di una procedura di
somministrazione dei questionari già automatizzata, non ha necessità di consultare il file
XSD e quindi NON POTRA’ scegliere di effettuare la rilevazione secondo questa seconda
modalità e dovrà, necessariamente, seguire la prima modalità.
35
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.1 Area modifica dati
Cliccando sul link Modifica Dati, l’utente potrà modificare i dati inseriti in fase di
registrazione e le credenziali associategli per effettuare l’accesso al sistema (Figura 6). In
caso di errori nella compilazione dei campi o di mancanza di informazioni obbligatorie, il
sistema li notificherà con opportuni messaggi, al momento del salvataggio dei dati.
Per annullare l’operazione senza apportare modifiche basta cliccare sul tasto Annulla.
Figura 6 – Modifica Dati
36
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.2
Area rilevazioni in corso
Dopo aver effettuato le operazioni preliminari, l’amministratore deve inserire all’interno del sistema le
informazioni sulla ricerca che si sta per realizzare. Per fare ciò accede alla funzione Rilevazione in corso (dal
menù di sinistra dell’area Rilevazioni o dalla schermata iniziale) e successivamente sceglie l’opzione
Aggiungi questionario.
Al termine di tali passaggi preliminari, l’amministratore riutilizzerà il software dopo la
somministrazione del questionario, quando dovrà procedere all’immissione dei dati.
Nell’area rilevazioni in corso, saranno presenti eventuali questionari associati ad una
rilevazione che è ancora in corso (figura 7). Sulla lista dei questionari è possibile:

Ordinare gli elementi presenti cliccando sul’intestazione di colonna

Aggiungere un nuovo questionario, attraverso il link Aggiungi questionario

Eliminare un questionario tramite il link Elimina presente accanto all’elemento da
eliminare

Accedere alle schede del questionario (Figura 8) cliccando sul link Dettagli presente
accanto al questionario desiderato
Sulla lista dei questionari sono inoltre visibili altre due informazioni:

la data di creazione del questionario

lo stato della rilevazione (aperta e/o chiusa).
Figura 7 – Rilevazioni in corso
37
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
In questa sezione è presente il link per l’importazione dei questionari, per maggior dettagli
vedi paragrafo 3.5.
Al termine della rilevazione in aula, i questionari devono essere contati per desumerne il
numero effettivo da inserire all’interno del software. Successivamente, i questionari vengono
suddivisi e assegnati ai singoli operatori che si occuperanno del data entry.
Sarà compito del data entry assegnare un numero identificativo ad ogni questionario.
Tale operazione è indispensabile per permettere, in caso di errore o di inserimento non
completo del questionario, il suo ritrovamento all’interno del software.
Solo dopo aver contato il numero dei questionari raccolti, l’amministratore accede al kit e avvia
le procedure per realizzare l’inserimento dei questionari e analizzare, così, i risultati emersi.
Avviata la procedura di inserimento dall’Amministratore che inserirà la rilevazione in corso, al
data entry comparirà una schermata in cui viene indicato il numero del questionario
assegnato18.
18
Per inserire un questionario, l’operatore data entry sceglie l’opzione ‘’ aggiungi questionario’’. A questo punto
compare una schermata in cui sono riportati due valori numerici: il primo valore indica la rilevazione (compare il valore
1 per la prima ricerca fatta in assoluto dall’Ente); il secondo valore riporta il numero identificativo del questionario (per
esempio, il valore 1/6 indica: rilevazione numero 1 identificativo questionario 6).
38
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.3
Schede Questionario
Figura 8 – Schede questionario
Il questionario è composto da 67 domande relative a comportamenti e condizioni osservabili
nell’ambiente di lavoro, così suddivise:

La prima parte raccoglie una serie di dati sulla persona che compila

La seconda parte focalizza l’attenzione sulle caratteristiche dell’ambiente di lavoro

La terza parte si sofferma sui temi della sicurezza del posto di lavoro

La quante parte individua alcune condizioni di benessere e malessere nel contesto
organizzativo

La quinta parte vuole rilevare il benessere psicologico dei lavoratori e l’apertura
all’innovazione dell’Amministrazione
39
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
NOTA: Durante la compilazione delle schede la mancanza di informazioni o l’errato
inserimento viene notificato con opportuni messaggi.
Per salvare le informazioni inserite occorre cliccare sul tasto Salva e non sulle linguette delle
schede, le quali consentono esclusivamente di prendere visione del questionario.
La compilazione del questionario può essere interrotta in qualsiasi momento, riaccendendo
successivamente per completarla senza perdere le informazioni precedentemente salvate.
Per annullare i dati inseriti senza salvare alcuna informazione basta cliccare sul tasto Annulla.
Successivamente, con l’ausilio del mouse, dopo aver fatto click sull’opzione Dettagli si
dovranno compilare le diverse domande rifacendosi sempre al questionario cartaceo di
riferimento. Va ricordato che le risposte sono esclusive, cioè ad ogni domanda può
corrispondere una sola risposta. Nel caso il compilante non abbia risposto bisogna sceglier
l’opzione “Non risponde”, presente ad ogni domanda.
Nella schermata per l’inserimento del questionario, in alto sono riportate le diverse parti da
completare. Inseriti i dati relativi a tutte le pagine, il questionario può essere archiviato,
scegliendo l’opzione Termina. Ripetendo la procedura sarà possibile procedere all’immissione di
tutti gli altri questionari. Vale la pena sottolineare che più persone, da postazioni di lavoro
diverse, possono accedere al software.
4.4
Elenco Rilevazioni
Dal link Elenco rilevazioni l’utente amministratore può accedere alla lista delle rilevazioni
effettuate per la sua Amministrazione (Figura 9).
Sulla lista delle rilevazioni è possibile:

ordinare gli elementi presenti cliccando sul’intestazione di colonna;

Aggiungere una nuova rilevazione, attraverso il link Aggiungi rilevazione, visibile se
tutte le rilevazioni presenti sono state ultimate e chiuse;

Eliminare una rilevazione e i questionari ad essa associati tramite il link Elimina
presente accanto all’elemento da eliminare;

Accedere alle lista dei questionari (Figura 7) cliccando sul link Dettagli presente
accanto alla rilevazione

Chiudere una rilevazione aperta agendo sul link Chiudi, visibile accanto alla rilevazione
che si trova in stato aperta. A questo proposito, bisognerà fare molta attenzione e
controllare tutti i dati inseriti perché, una volta chiusa la ricerca, non la si potrà più
riaprire. Con la chiusura della rilevazione, inoltre, verranno chiusi tutti i questionari ad
esso associati, compresi quelli non completati.
40
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 9 – Lista rilevazioni
41
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.5
Acquisizione questionari
Per utenti esperti
Tra le nuove funzionalità messe a disposizione delle Amministrazioni, vi è quella per
l’acquisizione automatica dei questionari somministrati ai propri dipendenti.
Al fine di agevolare il lavoro di inserimento dei dati dei questionari è stata realizzata un’area
che consente di caricare un file con formato dati predefinito.
Per accedere a questa funzionalità occorre scaricare il file in formato xsd che si trova cliccando
sulla voce Scarica file per importazione (Figura 10), il file scaricato dà indicazioni di come
deve essere la struttura per consentire l’upload automatico dei questionari.
Figura 10- Scarica file XSD
NOTA: nel processo di upload dei questionari assicurarsi che il numero di questionario sia
univoco per ogni questionario da inserire e che non vi siano a sistema questionari con lo stesso
numero altrimenti i dati verranno sovrascritti.
Nella sezione Rilevazioni in corso se l’Amministrazione ha rilevazioni aperte trova il link
Importa questionari che consente di accedere all’area di acquisizione dei file.
Inserito il file con i dati e cliccato il tasto Importa il sistema effettua dei controlli di validità sul
file da acquisire e, se questo risulta valido, i dati al suo interno saranno automaticamente
salvati nella base di dati del sistema ed è possibile visualizzare l’esito dell’importazione, come
riportato in figura 11.
Nella lista dei questionari saranno inserite tante righe quanti sono i questionari importati.
42
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 11- Scarica file XSD
43
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.6
I Risultati
Il software mette a disposizione dell’Amministrazione un sistema automatico di elaborazione
dei dati inseriti, visualizzando diversi grafici, i relativi fattori e gli indicatori del benessere
organizzativo monitorati attraverso i questionari.
I dati visualizzati permettono di individuare quali sono i punti di criticità e quelli di eccellenza ,
restituendo un’immagine dell’organizzazione, che effettua l’elaborazione, attraverso una lettura
in termini di benessere-malessere organizzativo.
Per procedere all’analisi dei dati, occorre selezionare la voce I Risultati (nella sezione
Elaborazioni) ed accedere alla schermata di figura 12, nella quale è necessario selezionare dai
menù a tendina presenti, il tipo di grafico che si vuole elaborare.
Più parametri di valutazione vengono selezionati, più i dati saranno specifici.
NOTA: se dal menù a tendina della tipologia di grafico, viene scelta la voce Suggerimenti gli
altri filtri vengono automaticamente disabilitati. Analogo discorso vale per la selezione
dell’opzione di elaborazione delle risposte non date per i questionari che disabilita tutti i filtri
fatta eccezione per la tipologia di grafico e l’eventuale rilevazione di riferimento. Tale scelta si
è resa necessaria in quanto difficilmente su ricerche troppo dettagliate vengono restituiti dei
risultati, in quanto il sistema per garantire il rispetto della privacy non visualizza dati derivanti
da un numero di questionari minore o uguale a 2.
Impostati i filtri desiderati, come ad esempio riportato nella schermata di figura 13, si potrà
procedere con l’elaborazione cliccando sul link Elabora Dati e visualizzarne il risultato (Figura
13).
44
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 12 – I Risultati
Dal tasto Esporta dati è possibile estrapolare dal sistema la tabella dei dati in un foglio excel,
analogamente dal tasto Salva Immagine è possibile salvare il grafico visualizzato come file
immagine.
45
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 13 – I Risultati
46
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.7
Area Confronta dati
Nell’ottica di fornire uno strumento che favorisca un processo di miglioramento continuo delle
organizzazioni, la funzionalità di benchmarking, consente alle Amministrazioni, registrate al
sistema, di elaborare report di confronto dei propri dati con quelli delle altre PA.
Effettuato l’accesso al sistema dal link Confronta Dati, è possibile elaborare report di
confronto. A tal fine, è necessario selezionare dai menù a tendina presenti, il tipo di grafico che
si vuole elaborare e l’anno di rilevazione (Figura 14). Gli altri filtri presenti sono facoltativi,
servono esclusivamente per consentire un confronto su dati più specifici.
NOTA: Il sistema per garantire il rispetto della privacy non visualizza dati derivanti da un
numero di questionari o da un numero di Amministrazioni minore o uguale a 2.
Effettuata l’elaborazione, è possibile salvare la tabella dei dati su un file excel cliccando sul link
Esporta dati ed è inoltre possibile salvare l’immagine dal tasto Salva Immagine.
I diagrammi sono scaricabili anche come fogli di lavoro Excel. Questo consentirà, alle
amministrazioni che lo desiderano, di fare eventuali, ulteriori incroci di dati non previsti dalla
procedura on-line.
47
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 14 – Confronta dati
48
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.8
Area Analizza dati su anno
Nell’area di analisi dei dati su anno le Amministrazioni possono valutare gli effetti che eventuali
interventi di miglioramento intrapresi nella propria organizzazione, hanno prodotto nella
sensazione di benessere percepita dai dipendenti. Il software, infatti, permette di confrontare i
risultati di ricerche condotte in anni differenti e di ottenere una risposta istantanea in termini
numerici e fattore per fattore.
Per effettuare l’analisi occorre selezionare la tipologia di grafico da elaborare e gli anni da
confrontare. Gli altri filtri presenti sono facoltativi e servono esclusivamente per consentire un
confronto su dati più specifici.
49
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 15 – Analisi dati su anno
NOTA: Il sistema per garantire il rispetto della privacy non visualizza dati derivanti da un
numero di questionari minore o uguale a 2.
50
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.9
Area preleva matrice dei dati
Dall’area preleva matrice dei dati è possibile, selezionata la rilevazione di interesse,
Figura 16 – Preleva matrice dei dati
elaborare un file excel con le risposte ottenute per ciascun questionario associato alla
rilevazione selezionata.
51
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.10 Area di gestione utenti
Ogni Amministrazione può abilitare uno o più dipendenti all’inserimento nel sistema dei dati dei
questionari somministrati.
L’abilitazione dell’utente è a carico dell’amministratore del software che può, dalla sezione
Gestione Utenti, inserire i Data Entry.
Tali figure avranno accesso esclusivamente all’area di inserimento dei questionari per inserirne
di nuovi o modificare questionari precedentemente inseriti.
Esistono, pertanto, due livelli di accesso al software: un livello amministratore (I livello) e un
livello utente (II livello), a cui corrispondono caratteristiche diverse.
Per l’attivazione di un nuovo utente, una volta entrati nell’area di gestione utenti (Figura17),
Figura 17– Gestione Utenti
occorre cliccare sul tasto Aggiungi Utente e compilare il format che si visualizza (Figura 18).
I Data-Entry possono essere:

Bloccati all’accesso accedendo alla scheda e cliccando sul tasto Blocca;

Eliminati dal sistema, cliccando sul tasto Elimina presente nella lista;

Recuperate le credenziali generando un’e-mail automatica cliccando sul link Reinvia
Psw.
Figura 18– Area inserimento Data Entry
52
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
NOTA: La schermata iniziale della pagina web del data entry è diversa da quella
dell’amministratore. Per inserire un questionario il data-entry - dopo aver ricevuto
username e password dall’amministratore ed essersi accreditato nella home page del kit,
accede alla funzione Elenco questionari e successivamente dovrà cliccare sull’opzione
Aggiungi questionario: in questo modo viene visualizzata la prima pagina del questionario,
in formato elettronico, nella quale il data entry inserisce i dati del questionario con il
numero
associato
Successivamente,
dal
per
sistema
corrispondente
l’immissione
dei
dati,
al
cartaceo
segue
le
in
suo
medesime
possesso.
operazioni
dell’amministratore illustrate a pagina 10 della presente Guida (Area rilevazioni in corso).
53
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.11 Gestione settori lavorativi
All’interno della scheda anagrafica del questionario (Figura 8), tra le informazioni richieste vi è
quella di specificare il Settore Lavorativo di appartenenza dell’utente che ha compilato il
questionario, il valore da inserire può essere selezionato dal menù a tendina oppure digitato
nella casella di testo presente e varrà automaticamente salvato nella base di dati.
L’amministratore può in qualsiasi momento inserire nuovi settori lavorativi, modificare quelli
esistenti o eliminarli a patto che essi non siano associati a questionari, per far ciò basta
Figura 19– Area gestione settori lavorativi
accedere all’area Gestione settori lavorativi (Figura 19). Questa però è un’operazione che
l’amministratore
di
sistema
deve
necessariamente
fare
prima
di
iniziare
la
somministrazione del questionario.
Riepilogando, dunque, è possibile:

Effettuare l’inserimento di un nuovo settore basta cliccare sul link Aggiungi Elemento.
Verrà visualizzata una casella di testo nella quale inserire la denominazione del settore
da inserire. Il sistema verifica che la dicitura da inserire non sia già presente, se vi sono
errori li notificherà con opportuni messaggi;

Modificare un settore già presente cliccando sul tasto Modifica che visualizza una
casella di testo contenente la dicitura da modificare;

Eliminare un settore lavorativo presente cliccando sul tasto Elimina. L’eliminazione è
possibile solo se l’elemento da eliminare non risulta associato a nessun questionario.
54
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.12 Gestione classificazioni
Da questa sezione è possibile inserire nuove voci che saranno visualizzate nei diversi menù a
tendina presenti nella scheda anagrafica del questionario.
Se si ha la necessità di inserire, modificare o cancellare una nuova dicitura, ad esempio nel
menù a tendina delle aree professionali, basterà selezionare la dicitura area professionale dal
menù a tendina presente in figura 20 e cliccare sul tasto Visualizza. Il sistema visualizza la
lista contenente gli eventuali altri elementi inseriti dall’Amministrazione sui quali sarà possibile
effettuare operazioni di:

Modifica di un elemento già presente cliccando sul tasto Modifica si visualizza una
casella di testo contenente la dicitura da modificare;

Eliminazione di un elemento presente. Cliccando sul tasto Elimina il sistema verificherà che
l’elemento non sia associato ad alcun questionario prima di procedere all’eliminazione;

Inserimento di un nuovo elemento. Cliccando sul link Aggiungi Elemento viene
visualizzata una casella di testo nella quale inserire la denominazione da utilizzare. Il
sistema verifica che la dicitura da inserire non sia già presente, se vi sono errori li
notificherà con opportuni messaggi.
Se in lista non vi sono elementi, il sistema visualizza automaticamente l’area in cui poter
effettuare l’inserimento.
Figura 20– Area gestione classificazioni
55
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
4.13 Gestione Materiali ed Esperienze
Le due sezioni, presenti nel sistema, hanno funzionalità identiche, cambia esclusivamente il
contenuto informativo.
A) ESPERIENZE
L’Amministrazione che ha effettuato l’accesso all’area riservata, può:

Consultare la lista delle esperienze (Figura 21) inserite dalle altre PA che siano state
condivise con tutti gli utenti della rete o tulle le amministrazioni registrate al kit;

Visualizzare il dettaglio di una esperienza cliccando sul link Seleziona;

Ricercare una specifica esperienza;

Inserire una propria esperienza cliccando sul tasto Nuova Esperienza (figura 22);

Modificare una propria esperienza;

Eliminare una propria esperienza.
E’ un elenco che si arricchisce continuamente con l’inserimento - a richiesta - di una propria
esperienza una volta terminata l’indagine.
Si tratta di documentazione importante non solo per il confronto tra le varie indagini realizzate,
ma utile soprattutto per quelle Amministrazioni che non hanno mai condotto un’indagine
interna sul clima interno. Attraverso la lettura di questi documenti - condivisi con tutte le
amministrazioni della rete iscritte al kit - si può infatti usufruire delle esperienze delle varie
organizzazioni pubbliche, rifarsi a casi concreti e replicarli al proprio interno in un’ottica di
trasparenza e collegamento.
56
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 21– Lista esperienze
NOTA: per maggior tutela e sicurezza nei confronti di tutte le amministrazioni iscritte al kit, le nuove
Esperienze e le modifiche fatte su di esse verranno preventivamente autorizzate dal Dipartimento prima di
essere rese visibili: per tale motivo una nuova Esperienza non sarà immediatamente visibile nella lista e una
modifica farà sparire l’elemento modificato dalla lista, fino ad approvazione di Esperienza da parte del DFP.
57
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Figura 22- Inserimento esperienza
NOTA: per avere maggiori informazioni sull’utilizzo delle funzionalità presenti nell’area di
inserimento del testo di una pubblicazione o esperienza si rimanda alla lettura dell’allegato A
del manuale.
B) MATERIALI
Cliccando su Materiali, l’Amministrazione può inoltre consultare la lista delle pubblicazioni sul tema del
benessere prodotte Dipartimento della Funzione pubblica nella collana Analisi e strumenti per
l’innovazione.
Si tratta dei manuali Benessere organizzativo e I circoli di ascolto organizzativo, della galleria di
esperienze Amministrazioni alla ricerca del benessere organizzativo e Persone al lavoro, alcuni casi
concreti italiani ed europei di
amministrazioni che hanno intrapreso percorsi in direzione del
miglioramento organizzativo.
Dopo aver selezionato nel menù a tendina la tipologia di pubblicazione, si potrà scegliere la tipologia
corrispondente a ‘’ I manuali ‘’, ‘’ I Rapporti ‘’ e ‘’ Le Esperienze ‘’.
Sempre all’interno di questa stessa area, è possibile accedere alla documentazione normativa sul tema
del benessere. In particolare:

direttiva del 2004 del Ministro per la Funzione pubblica sulle misure finalizzate al
miglioramento del benessere organizzativo;
58
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine

decreto legislativo n. 81 del 2008, relativo alla definizione di ‘’ salute ‘’ (art.2), agli obblighi del
medico competente (art. 25) e all’oggetto della valutazione dei rischi (art. 28);

decreto legislativo n. 150 del 2009, relativo alle disposizioni per il contrasto del lavoro
irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (art. 14 comma 5);

direttiva sulle modalità di funzionamento dei
Comitati unici di garanzia per le pari
opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
(CUG),
firmata il 4 marzo 2011 dal Ministro per le pari opportunità e dal Ministro per la pubblica
amministrazione e l’Innovazione.
59
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
I Grafici
Un ultimo approfondimento su alcune caratteristiche dei grafici.
Il grafico Profilo generale
Nel grafico Profilo generale sono visualizzati tutti i fattori e gli indicatori presi in esame dal questionario.
APPROFONDIMENTI
Il grafico Profilo generale
Il grafico presenta degli istogrammi per ogni fattore e indicatore considerato19. Tutte le barre che formano
gli istogrammi sono state colorate per facilitarne la lettura e l’interpretazione. Nel grafico le barre colorate
di rosso presentano valori inferiori alla media generale e rappresentano punti di debolezza20; viceversa le
barre colorate di verde raggiungono valori sopramedia e rappresentano punti di forza.
19
Si ricorda che l’indicatore Soddisfazione è costituito dagli indicatori positivi e negativi monitorati attraverso il
questionario.
20
E’ bene comunque precisare che i diversi indicatori vanno anche raffrontati in rapporto alla media generale. Infatti,
una media generale elevata descrive, di per sé, una situazione già positiva all’interno dell’ente. In questo caso i fattori
colorati di rosso vanno considerati tenendo ben presente questa situazione.
60
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
APPROFONDIMENTI
Come viene definito il punteggio dei fattori e degli indicatori
Di ogni fattore e indicatore presente nel grafico, il software definisce un valore medio.
La procedura per giungere alla definizione del valore medio si articola nei seguenti
passaggi:
 per ogni partecipante viene sommato il punteggio delle singole domande del
questionario che compongono il fattore o l’indicatore considerato (i valori
considerati in base alla scala delle risposte, vanno da un minimo di 1° un
massimo di 4)21;
 il risultato di tale somma è diviso per il numero delle domande stesse. Viene
ottenuto così un punteggio medio per ogni partecipante;
 la somma dei punteggi medi di tutti i partecipanti è divisa per il numero degli
stessi. In questo modo si definisce per ogni fattore e indicatore il valore medio
di riferimento.
Sommando il punteggio medio di ogni fattore/indicatore e, successivamente,
dividendolo per il numero dei fattori stessi si ottiene il valore medio del grafico Profilo
generale.
Chi esamina i risultati dovrà osservare e valutare prima di tutto il valore sul quale si colloca la media,
individuando i fattori che la superano e quelli che ne sono al di sotto. Quanto più il punteggio di un fattore
si avvicina al valore 4, tanto più è percepito come presente nell’amministrazione (e viceversa). È importante
ricordare che, poiché il punteggio di ogni singolo fattore, sulla base della scala di risposta del questionario,
può variare in un range compreso tra 1 e 4, convenzionalmente la soglia di soddisfazione viene fissata a 2,6.
APPROFONDIMENTI
I fattori con valore semantico negativo
Per alcuni fattori presenti in questo grafico: Gestione della Conflittualità – Percezione
dello Stress – Richiesta lavorativa – Sintomi psicofisici, il software realizza una
specifica procedura di inversione del punteggio, al fine di uniformare le modalità di
lettura.
Questi fattori, infatti, assumono una connotazione negativa (valore semantico
negativo) quando sono percepiti come molto presenti nel contesto organizzativo
(esempio: lo stress percepito come molto presente nell’organizzazione).
Da un punto di vista di rappresentazione grafica, tali fattori nel caso in cui superassero
il valore medio generale di riferimento, dovrebbero essere colorati di rosso, trattandosi
di elementi di negatività. Tale elemento avrebbe potuto generare delle difficoltà nella
21
Per verificare la corrispondenza tra le domanda e i fattori del questionario, si rimanda agli “Approfondimenti” nel
Capitolo precedente, paragrafo 2.1, Struttura del questionario.
61
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
lettura del grafico, in quanto ci sarebbero stati fattori sopra media colorati sia di rosso
che di verde.
E’ stato, allora, deciso di salvaguardare il principio per cui ciò che è a destra della media
equivale a punti di forza e ciò che è a sinistra della media equivale ad una criticità. Per
far questo, il punteggio del valore medio di questi fattori è stato invertito con una
specifica funzione del software.
Per questi quattro fattori, quindi, quando il punteggio si colloca sopra la media
generale, il colore verde della barra sta ad indicare un punto di forza, perché tale
fattore è percepito come poco presente nell’organizzazione (e viceversa).
Questa procedura garantisce una lettura omogenea del grafico del Profilo generale,
APPROFONDIMENTI
Come leggere il grafico del profilo generale
Per agevolare gli utenti nell’analisi del grafico, si riporta un esempio di grafico di Profilo
generale, evidenziandone le modalità di lettura.
In primo luogo la media generale (desumibile dalla tabella) è di 2,49. Questo valore si
colloca di pochissimo al di sotto della soglia di soddisfazione.
Tutti i fattori che superano la media sono considerati positivi e colorati di verde. Tra
questi raggiunge il livello più elevato il fattore “Collaborazione tra colleghi”.
Al di sotto della media si collocano i fattori critici colorati di rosso. In questo caso
l’aspetto più critico è rappresentato dall’”Equità organizzativa”.
62
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Nell’esempio grafico sono evidenziati in giallo i fattori con valore semantico negativo.
Di questi, risultano positivi (colorati di verde) la “Percezione dello stress” e la “Richiesta
lavorativa”. Ciò vuol dire che tali fattori vengono percepiti come poco presenti
nell’organizzazione. Infatti i punteggi reali di questi fattori hanno un valore medio basso
(rispettivamente 2,07 e 2,15). Per uniformare le modalità di lettura è stata applicata la
procedura di inversione del punteggio che ha portato a definire il valore presentato nel
grafico (2,93 e 2,85)22.
Le modalità di lettura degli altri grafici
Le modalità di lettura del grafico Profilo generale si applicano anche alle seguenti tipologie di grafici:








Indicatori positivi23
Supporto dei dirigenti
Collaborazione tra colleghi
Equità organizzativa
Efficienza organizzativa
Comfort ambientale
Sicurezza lavorativa
Apertura all’innovazione
Grafico Indicatori Negativi
Le modalità di elaborazione della media generale del grafico è la stessa del grafico Profilo generale.
In questo caso, tuttavia, vengono colorate di verde le barre che presentano valori sottomedia, di rosso
quelli sopra la media. Le barre verdi descrivono, infatti, item percepiti come poco presenti e che quindi non
rappresentano criticità all’interno dell’organizzazione (trattandosi di indicatori negativi la loro scarsa
presenza può infatti essere interpretata come elemento di positività). Per le barre rosse vale chiaramente il
ragionamento opposto.
APPROFONDIMENTI
Gli altri grafici con modalità di lettura differente
Le modalità di lettura di questo grafico si applicano anche alle seguenti tipologie di
22
A titolo esemplificativo la formula applicata in questo caso è 5-X, in cui X rappresenta il punteggio medio del fattore.
Nel grafico preso in considerazione ad esempio con tale formula si può definire il valore della Richiesta lavorativa. Il
punteggio medio è 2,15, applicata la formula 5-2,15, si ottiene il valore presente nel grafico: 2,85. Partendo dal
punteggio presente nel grafico e applicando la stessa formula si può definire ogni volta il valore medio reale del
fattore.
23
Gli indicatori positivi e negativi, che nel grafico Profilo generale sono inglobati nell’indicatore Soddisfazione,
rimangono distinti in due grafici specifici, messi a disposizione tra tutti gli altri.
63
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
grafici
o
o
o
o
Gestione della Conflittualità
Percezione stress
Richiesta lavorativa
Sintomi psicofisici
Grafico Richiesta lavorativa
Le modalità di elaborazione della media generale del grafico è la stessa del grafico Profilo generale.
Nel caso degli item esplorati da questo grafico non è possibile usare l’automatismo tra i colori e il significato
positivo o negativo dell’item. Date le diverse interpretazioni (di valenza positiva o negativa a seconda
dell’organizzazione o della persona che ha compilato il questionario24) che si possono dare alle domande
che compongono questo fattore, in quest’area le barre non sono state colorate25; quindi i valori sopra
media sono da considerarsi come molto presenti all’interno dell’amministrazione, i valori sotto media come
poco presenti: la positività o negatività dell’item dovrà essere desunta dalla valutazione congiunta con altri
item dello stesso grafico o con grafici diversi.
APPROFONDIMENTI
Il grafico Richiesta lavorativa
24
Ad esempio nel caso dell’item “Contatti frequenti con le persone” un valore molto basso e un valore molto alto
possono essere considerati entrambi come criticità… nella percezione di chi valuta il proprio lavoro.
25
Anche se occorre precisare che valori elevati di questi fattori, in linea generale, presuppongono delle criticità
all’interno dell’organizzazione. Per questo motivo nel grafico Profilo generale, l’istogramma riferito alla Richiesta
lavorativa è colorato di rosso o di verde a seconda del punteggio.
64
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
I parametri
I diversi grafici possono essere elaborati avvalendosi anche dei vari parametri messi a disposizione dal
software, in questo modo è possibile ottenere un’analisi particolarmente dettagliata.
In particolare il software offre la possibilità di visualizzare i risultati in maniera mirata rispetto ai seguenti
parametri26:
o
o
o
o
o
o
o
L’anno di rilevazione.
Il genere.
L’età.
Il settore lavorativo.
La categoria contrattuale.
La tipologia di contratto.
L’anzianità nell’ente.
I diversi parametri possono essere utilizzati singolarmente o in modo integrato (abbinandone più di uno) e
consentono di passare dal dato aggregato (il totale della popolazione organizzativa rispondente) all’analisi
mirata in sottogruppi.
26
Nel caso solo due persone rispondono ai criteri selezionati i dati non vengono visualizzati per salvaguardare la
privacy.
65
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine
Allegato A: Il CMS – Struttura
La struttura del CMS, che consente di formattare il testo inserito e includerci immagini e file effettuando le
Figura 23- CMS
stese operazioni che si eseguono su un foglio word,è visibile in Figura 23.
I pulsanti per la formattazione del testo, posti sulla prima riga, consentono di impostare :

il grassetto;

il corsivo;

il sottolineato;

lo stile sbarrato;

allineamento a sinistra il testo;

allineamento al centro il testo;

allineamento a destra il testo;;

giustificare il testo;

lo stile testo;

la grandezza testo.
Sulla fila sottostante si trovano le funzionalità per :

tagliare del testo;

copiare;

incollare come testo semplice;

incollare testo da word;

ricercare una elemento all’interno del testo inserito;

ricercare e sostituire del testo;

inserire un elenco puntato;

inserire un elenco numerato;
66
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine

sposta testo verso l’esterno;

sposta testo verso l’interno;

cambiare colore al testo e sottolineare il testo.
Seguono:

tasti di inserimento e formattazione tabella;

tasti per inserimento pedici e apici;

tasto per accesso alla tabella dei simboli;
Sull’ultima riga si trovano i tasti per:

annullare ultima operazione;

ripristinare l’ultima operazione;

inserire collegamenti su un testo, o modificare/rimuovere collegamenti presenti;

il tasto
, che permette di determinare punti del testo o immagini su cui inserire la partenza o la
destinazione (o entrambe) di un link;

il tasto
che permette all’utente di apportare modifiche su immagini inserite. Cliccando su
questo tasto verrà aperta la schermata riportata in Errore. L'origine riferimento non è stata
trovata.24, in cui l’utente troverà le informazioni relative all’immagine, con la possibilità di
modificarle, e inoltre troverà i tab per definire l’aspetto e altre impostazioni dell’oggetto da
modificare.
Figura 24- impostazione immagine
67
Il Benessere Organizzativo – Guida alla realizzazione dell’indagine

Il tasto
consente all’utente di caricare nel sistema immagini. L’upload delle immagini avviene
dalla schermata di Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. 25, che consente all’utente di
definire la cartella in cui salvare l’immagine e fare l’upload dal proprio pc.
Figura 25- upload immagine

Il tasto
consente di effettuare l’upload di file che possono essere inseriti all’interno del testo in
modo che l’utente finale ne possa fare il download. La schermata che darà accesso a tale
funzionalità è riportata in Figura 26.
Figura 26- upload immagine
68
Scarica

IL Benessere Organizzativo