Il QT e QTc
Significato, misurazione ed implicazioni cliniche
Intervallo QT
L’intervallo QT esprime il tempo necessario
perchè i ventricoli vengano depolarizzati (
attivazione elettrica e conseguente contrazione
meccanica) e poi ripolarizzati ( cioè tornino ad
essere nuovamente attivabili)
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Viene misurato dall’inizio del complesso QRS e fino alla fine
dell’onda T. La ragione di includere nel calcolo anche il QRS
è dovuta al fatto che la ripolarizzazione di alcune aree inizia
quando altre stanno ancora depolarizzandosi.
Proprietà del QT
L’intervallo QT varia al variare della frequenza
cardiaca e per questo diverse formule
matematiche sono state proposte per la sua
correzione
Proprietà del QT
L’intervallo QT varia in durata, da una derivazione
all’altra e fino a 50 ms, nelle persone normali. E’ più
lungo nelle derivazioni precordiali intermedie (V2V3). Questa “dispersione del QT” correla con
l’instabilità elettrica ed il rischio di aritmogenesi
ventricolare.
Diverse condizioni fisiologiche variano la lunghezza
del QT: sonno, ortostatismo o clinostatismo, tono
autonomico.
Il QT è più lungo nei giovani e nelle donne di
mezza età rispetto a maschi adulti
Formule per il calcolo del qtc
Bazett QTc = QT/√RR
Fredericia QTc = QT/RR1/3
Framingham QTc = QT + 0,154 (1-RR)
Hodges QTc = QT + 1,75 (Fc - 60)
La formula di Bazett ipercorregge per frequenze cardiache > 100 ed ipocorregge per frequenze
< 60 bpm e pertanto al di fuori del range di frequenza tra 60 e 100 bpm, andrebbero usate le
formule di Fredericia o Framingham. Anche queste comunque non sono attendibili e precise in
modo assoluto, soprattutto a frequenze elevate
Metodologia
L’intervallo di norma andrebbe misurato in D2 o se questa
non è ben leggibile, in V5-V6 ( o comunque dove il QT
sembra più lungo)
I sistemi automatici di misurazione misurano il QT di tutte
le derivazioni sovrapposte e questo crea una sovrastima
del QT reale
Dovrebbero essere misurati più cicli RR e acquisito il
valore di QTc più lungo
Correnti ioniche
Corretto posizionamento elettrodi
periferiche
precordiali
Grandi onde U (> 1 mm)che sono fuse con l’onda T
dovrebbero essere incluse nella misurazione del QTc,
mentre piccole onde U e quelle separate dall’onda T
dovrebbero essere escluse.
Per misurare la fine dell’onda T viene usato il metodo
della tangente della massima pendenza
Criticità Fibrillazione atriale
In corso di fibrillazione atriale misurare il QTc diventa veramente difficile. Alcuni propongono di
misurare il QT su 10 cicli RR e calcolarne la media, altri di calcolare la media tra il ciclo RR più
breve e più lungo.
Criticità QRS largo per blocco di branca o
PMK
Altro problema che inficia la corretta misurazione del
QTc è la presenza di QRS larghi ( blocchi di branca,
QRS indotti da PMK). Anche in questi casi non esiste
uno standard per una corretta misurazione e secondo
alcuni si potrebbe solo aumentare il limite di normalità
da 440 ms a 500 ms
Altri propongono il calcolo del JT piuttosto che del QT.
Il JT è la differenza tra QT e QRSd.
Valori di normalita’
Adulti Maschi
Adulti femmine
Normale
430
450
Borderline
430-450
450-470
Patologico
>450
>470
Dati ricavati con formula di Bazett
Fattori di rischio
Sesso femminile
Anziani
Patologie cardiache ( ipertrofia, insufficienza cardiaca cronica, cardiomiopatie)
Ipokaliemia, ipocalcemia, ipomagnesemia
Interazioni tra farmaci ( concomitante uso di farmaci che prolungano il QT)
Bradicardia
Uso di diuretici
Storia di sindrome di QT lungo congenito
Intervallo QT prolungato in condizioni basali
Predisposizione individuale (genetica)
www.torsades.org
L’allungamento del QT è un segno di potenziale pericolo, ma di per sè non è un rischio di
aritmie ventricolari letali. Alcuni farmaci allungano il QT ma danno raramente aritmie
minacciose.
Perchè si allunga il QT
1000 ms
520 ms
QTc= 520 ms
Suggerimenti e precauzioni
Ecg prima dell’inizio del trattamento e poi allo steady state
Incrementi di dose graduali e sospensione di eventuali terapie concomitanti
potenzialmente pericolose
Regolare monitorizzazione di quei pazienti ad alto rischio che assumono farmaci
concomitanti ad alto rischio
Regolare determinazione dei valori di Kaliemia che andrebbero tenuti tendenzialmente
ai limiti alti della norma in pazienti ad alto rischio
Attenzione a situazioni quali diarrea, vomito, uso di diuretici, assunzione di alcool e
disordini alimentari
Somministrazioni di supplementazioni di magnesio solfato ( sia per os che e.v.) se il QTc
è marcatamente allungato
Sospensione del farmaco se il QTc è superiore a 500 ms, in pazienti con normale
potassiemia e normale durata del QRS anche se il paziente non ha sintomi
Pensare ad eventuali aritmie in presenza di sintomi sospetti quali vertigini, sincopi,
palpitazioni, convulsioni
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