MAPETHERM® TILE SYSTEM
Quaderno Tecnico
MAPETHERM
TILE SYSTEM
Quaderno Tecnico
®
Quaderno Tecnico
C.P. MK 839710 - (I) 09/12
MAPETHERM® TILE SYSTEM
SEDE
MAPEI SpA
Via Cafiero, 22 - 20158 Milano
Tel. +39-02-37673.1
Fax +39-02-37673.214
Internet: www.mapei.com
E-mail: [email protected]
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
pag.03
1. INTRODUZIONE
pag.
2.
04
ISOLAMENTO TERMICO
pag. 04
2.1 GENERALITÀ
pag.
05
2.2
QUADRO NORMATIVO ITALIANO
pag.
06
2.3
ISOLAMENTO A CAPPOTTO TRADIZIONALE
pag. 06
2.3.1DEFINIZIONE
pag. 07
2.3.2VANTAGGI
pag.
08
3.
RICERCA MAPEI
pag.
08
3.1
VANTAGGI E INNOVAZIONI DEL MAPETHERM® TILE SYSTEM
pag.
09
3.2
PROGETTAZIONE DEL SISTEMA
pag.
10
3.3
AVVERTENZE SPECIFICHE
11
4.
COMPONENTI DEL SISTEMA
pag.
12
4.1
ADESIVI PER I PANNELLI
pag.
12
4.2
PANNELLI TERMO-ISOLANTI
pag.
13
4.3
INTONACO STRUTTURALE ARMATO
pag.
14
4.4
ADESIVI PER LA POSA DELLA CERAMICA
pag.
14
4.4.1
FATTORI CHE INFLUENZANO LA POSA IN FACCIATA
pag.
16
4.4.2
CARATTERISTICHE DEGLI ADESIVI PER LA POSA DELLA CERAMICA
pag.
17
4.4.3
VANTAGGI ULTRALITE S2 E ULTRALITE S2 QUICK
pag.
18
4.5
PRODOTTI PER LA STUCCATURA
pag.
pag. 19
4.6 SIGILLANTI
pag.
4.7
20
MATERIALI ACCESSORI E DI PROTEZIONE
01
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
pag.
02
20
5.
FASI REALIZZATIVE
pag.
20
5.1
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
pag.
21
5.1.1
SUPERFICI INTONACATE
pag.
22
5.1.2
STRUTTURE A TELAIO IN C.A. E TAMPONAMENTI IN LATERIZIO
pag.
22
5.1.3
MURATURE ESISTENTI IN LATERIZIO O PIETRA
pag.
23
5.1.4
SUPPORTO IN C.A. PREFABBRICATO O GETTATO IN OPERA
pag.
24
5.2
POSA DEL SISTEMA
pag.
24
5.2.1
POSA DEI PANNELLI ISOLANTI
pag.
26
5.2.2
REALIZZAZIONE DELL’INTONACO STRUTTURALE ARMATO
pag.
28
5.2.3
APPLICAZIONE DELL’ADESIVO PER IL RIVESTIMENTO
pag.
29
5.2.4
STUCCATURE DELLE FUGHE
pag.
30
5.2.5
SIGILLATURA DEI GIUNTI
pag. 31
6.
VOCI DI CAPITOLATO MAPEI PER LA POSA
IN OPERA DEL MAPETHERM® TILE SYSTEM
pag.
31
6.1
ADESIVI E RASATURE
pag.
32
6.2
PANNELLI ISOLANTI
pag.
33
6.3
PRODOTTI PER LA RASATURA STRUTTURALE
pag.
34
6.4
POSA DI CERAMICA CON ADESIVI CEMENTIZI
pag.
34
6.4.1
POSA DI CERAMICA CON ADESIVI CEMENTIZI A PRESA NORMALE
pag.
35
6.4.2
POSA DI CERAMICA CON ADESIVI CEMENTIZI A PRESA RAPIDA
pag.
35
6.5
STUCCATURA DELLE LASTRE
pag.
36
6.6
SIGILLATURA DELLE LASTRE
pag.37
7. APPENDICE
pag.
7.1
37
RIASSUNTO DELLE SEQUENZE OPERATIVE
1.Introduzione
Il presente quaderno tecnico si propone di fornire una serie di indicazioni
sulle tecniche esecutive e sui prodotti e sistemi che MAPEI mette a
disposizione per la realizzazione dell’innovativo sistema termoisolante
MAPETHERM® TILE SYSTEM.
La crescente diffusione dei sistemi isolanti a cappotto, ai fini dell’ottenimento
di un adeguato comfort termico degli edifici, ha suggerito lo studio e
lo sviluppo di uno specifico sistema per consentire, in alternativa alla
Fig. 1.1 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
consueta applicazione di finiture minerali, la posa di rivestimenti ceramici
sui pannelli isolanti.
Per rispondere a questa necessità, MAPEI propone un sistema che
prevede la posa, su strati di isolamento termico in pannelli di XPS e EPS
in facciata, di piastrelle di grès porcellanato a spessore sottile con formato
massimo di 500x1500x5 mm, per edifici di altezza massima di 20 metri.
La posa in facciata di rivestimenti ceramici, rispetto all’applicazione di
finiture colorate già previste nel collaudato MAPETHERM SYSTEM,
richiede un supporto meccanicamente resistente, requisito che i pannelli
utilizzati nei sistemi termo-isolanti a cappotto non sono solitamente in
grado di soddisfare.
L’esperienza maturata da MAPEI nei settori dei rivestimenti in facciata e
Fig. 1.2 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
dei rinforzi strutturali, ha consentito di mettere a punto un sistema per il
rivestimento su pannelli in EPS o XPS caratterizzato da elevate resistenze
meccaniche (a compressione e trazione) e basso modulo elastico, in grado
di sostenere il peso e le sollecitazioni dei rivestimenti.
Ciò premesso è evidente che, utilizzando materiali ceramici idonei per
l’applicazione in facciata, la durabilità del rivestimento esterno nel suo
complesso viene garantita esclusivamente da:
• una corretta progettazione;
• un’accurata preparazione del supporto;
• una tecnica di posa corretta del sistema isolante;
• utilizzo di adesivi, malte per la stuccatura delle fughe e sigillanti specifici
Fig. 1.3 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
per questo tipo di applicazione.
03
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
2.Isolamento termico
2.1Generalità
La prestazione energetica di un edificio, considerata poco significativa in
passato, sta diventando una tematica sempre più importante a causa dei
vincoli ambientali e dei crescenti costi energetici.
Questi argomenti hanno indotto a limitare le dispersioni termiche delle
abitazioni e sollecitato lo sviluppo di soluzioni adeguate, creando un
settore in rapida crescita nella moderna edilizia.
Non a caso, il binomio che lega sempre più strettamente il comfort
abitativo con l’isolamento termico degli edifici sta diventando una delle
tematiche più rilevanti nell’ambito della recente storia dell’edilizia.
La necessità di ridurre le emissioni nell’ambiente dovuto all’utilizzo di
combustibili fossili ha indotto tutti i 184 governi che hanno aderito al
Protocollo di Kyoto del 1997 a legiferare in materia di efficienza energetica.
Considerando il fatto che, in ambito europeo, circa il 40% del consumo
finale di energia è destinata al condizionamento dell’aria degli ambienti
residenziali, l’Unione Europea ha imposto ai tutti gli stati membri la Direttiva
Europea 2002/91 con lo scopo di elaborare un programma condiviso per
miglioramento del rendimento energetico degli edifici.
In particolare, sono stati identificati alcuni prescrizioni relative ai minimi
requisiti prestazionali con la successiva obbligatorietà di certificarli
ufficialmente.
Tale certificazione energetica è ritenuto lo strumento più semplice per
promuovere la riduzione dei consumi energetici in edilizia e per diffondere
la cultura di uno sviluppo eco-sostenibile. Infatti l’attestato di certificazione
energetica, rilasciato da tecnici specializzati, sta sempre di più diventando
un parametro significativo per la compravendita di un’abitazione.
04
2.2Quadro normativo italiano
Per far fronte alle direttive europee in materia di efficienza energetica, l’Italia
ha emanato diversi decreti legislativi fra cui il d.lgs. N°192 del 19 Agosto
2005 e il successivo d.lgs. 311 entrato in vigore ormai dal febbraio del 2007.
Tale Decreto Legislativo fornisce della prescrizioni legati ai valore limite
di dispersione in termini di trasmittanza termica U relativi a pareti verticali
opache, serramenti, coperture e pavimenti verso locali non riscaldati o
esterno.
Questi valori di riferimento sono diversi a seconda delle sei zone climatiche
in cui il territorio italiano è stato suddiviso. Le zone climatiche sono
sei (A, B, C, D, E, F) definite in funzione del fabbisogno termico in una
determinata area geografica, espressa in termini di gradi giorno (GG); ad
un basso valore di GG corrisponde un breve periodo di riscaldamento o
raffreddamento.
Inoltre tale decreto prevede delle verifiche per garantire un adeguato
comfort abitativo per limitare i fenomeni di condense superficiali e
formazione di ponti termici.
Attualmente gli ambiti di intervento interessati dal decreto italiano sono
fondamentalmente:
• edifici di nuova costruzione;
• interventi di manutenzione dell’involucro esterno di edifici esistenti di
superficie utile maggiore di 1000 m²;
• ampliamenti maggiori del 20% del volume esistente.
Infine, la certificazione energetica, il cui obbligo deriva da una direttiva di
carattere comunitario, è diventata una procedura di carattere nazionale
recepita attraverso il D.M. 26 giugno 2009 con le “Linee guida nazionali
per la certificazione energetica degli edifici”. L’attestato di certificazione
energetica di un edificio è un documento ufficiale, fornito da un certificatore
energetico ed è indispensabile per gli atti notarili di compravendita (dal
2009) e per i contratti d’affitto (dal 2010); inoltre è necessario per avere
accesso alle detrazioni per ottenere gli sgravi fiscali previsti dalla legge.
05
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
2.3Isolamento a cappotto tradizionale
2.3.1Definizione
L’isolamento termico degli edifici dall’esterno, comunemente chiamato “a
cappotto”, costituisce un sistema di isolamento ampiamente collaudato
negli anni sia per nuove edificazioni che per interventi di ristrutturazione.
A livello internazionale la sigla che viene comunemente utilizzata per
indicare i sistemi di isolamento termico dall’esterno o a cappotto, è ETICS
(External Thermal Insulation Composite System).
Da un punto di vista tecnologico, tale sistema consiste nell’applicazione
di un rivestimento isolante sulla parte esterna delle pareti dell’edificio,
così da correggere i ponti termici e ridurre gli effetti indotti nelle strutture
e nei paramenti murari da rapide e consistenti variazioni della temperatura
esterna.
I ponti termici rappresentano una discontinuità nell’isolamento termico
e costituiscono dei punti di dispersione del calore che comportano una
forte riduzione del potere isolante complessivo della parete e, nei periodi
invernali, un raffreddamento di alcune aree della superficie interna.
Proprio in corrispondenza dei ponti termici, dove la temperatura è inferiore,
si concentrano fenomeni di condensazione del vapore acqueo, principale
causa della formazione di muffe e batteri. Per evitare tali fenomeni, è
necessario che la temperatura delle superfici interne risulti superiore
a quella di condensa. Tale risultato è raggiungibile solo con un idonea
coibentazione termica delle pareti, accompagnata da una sufficiente
ventilazione, naturale o artificiale, degli ambienti interni.
Si tratta di un sistema articolato, composto da diversi materiali ed
accessori, dove ogni componente deve essere correttamente progettato
e prodotto con adeguati standard di qualità, per consentire prestazioni
affidabili e durature.
06
2.3.2Vantaggi
I vantaggi offerti da questo sistema di isolamento si possono riassumere
in un immediato miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio,
in quanto è in grado di porre l’edificio in condizioni di quiete termica.
Infatti la presenza dei pannelli termo-isolanti esterni fa in modo che
nei periodi invernali il calore accumulato all’interno delle pareti possa
disperdersi, e nei periodi estivi che le pareti possano essere direttamente
riscaldate dall’irraggiamento solare.
Inoltre i vantaggi più evidenti di un isolamento a cappotto sono riassumibili
nei seguenti punti:
1.VANTAGGI ECONOMICI legati all’aumento del valore dell’edificio e
ad una drastica riduzione dei consumi di combustibile utilizzato per il
condizionamento dell’aria;
2.VANTAGGI APPLICATIVI, in termini di efficacia e semplicità come
ciclo di ripristino e ottemperanza alle più recenti normative in materia
di efficienza energetica;
3. MIGLIORAMENTO DEL COMFORT ABITATIVO, in quanto l’isolamento
termico ottenuto risulta determinante per mantenere più alta possibile
la temperatura delle superfici interne limitando significativamente alla
formazione di condensa e di antiestetiche muffe o macchie scure;
4. VANTAGGI AMBIENTALI, la riduzione dello sfruttamento delle risorse
fossili comporta un considerevole risparmio energetico e una sostanziale
riduzione dell’inquinamento;
5. VANTAGGI PRESTAZIONALI, in quanto fornisce una protezione termoigrometrica a tutti elementi strutturali in grado di ridurre le sollecitazioni
di natura termica o igrometrica, spesso causa di pericolosi fenomeni
fessurativi o deterioramenti accelerati dei materiali.
07
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
3.Ricerca MAPEI
L’ingresso di MAPEI nel settore dell’isolamento termico fa seguito a
un’attenta analisi sulle sollecitazioni cui è soggetto un sistema a cappotto.
Le considerazioni emerse portano infatti alla conclusione che tale sistema
ha nell’adesivo il suo componente chiave, in quanto ad esso è affidato il
difficile compito di garantire la sinergica collaborazione fra i materiali che
compongono l’isolamento a cappotto.
MAPEI, da sempre punto di riferimento nel settore degli adesivi, grazie
al costante impegno nella ricerca e nello sviluppo di materiali e sistemi
Fig. 3.1 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
innovativi, offre una ampia gamma di prodotti in grado di rispondere a tutte
le esigenze esecutive relative alla realizzazione di un sistema a cappotto.
3.1Vantaggi e innovazioni del
MAPETHERM® TILE SYSTEM
Raccogliendo le esperienze maturate nel corso degli anni, MAPEI ha
sviluppato un innovativo sistema di isolamento termico, denominato
MAPETHERM® TILE SYSTEM.
La sostanziale novità introdotta dal sistema consiste nella posa di
rivestimenti ceramici su pannelli isolanti. A tal fine, è stato necessario
sviluppare un supporto per le piastrelle caratterizzato da livelli di resistenza
meccanica superiori a quelli offerti dai pannelli termoisolanti.
Per perseguire tale obiettivo è stato utilizzato un intonaco strutturale
caratterizzato da elevate resistenze meccaniche (a compressione e
trazione) e basso modulo elastico, in grado di sostenere, in abbinamento
agli appositi tasselli MAPETHERM TILE FIX, il peso e le sollecitazioni
generate dai rivestimenti e dalle dilatazioni termiche.
Tale intonaco, già da tempo utilizzato da MAPEI per interventi di rinforzo
strutturale, è costituito dalla malta bicomponente fibrorinforzata (Fig. 3.2),
PLANITOP HDM MAXI e da una speciale rete a base di fibre di vetro
(A.R.), MAPEGRID G 120, caratterizzata da una conseguente elevata
durabilità in ambiente alcalino.
08
Fig. 3.2 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
Oltre ai vantaggi tipici dei tradizionali sistemi di isolamento a cappotto,
il rivestimento di grès porcellanato sottile, posato su questo intonaco
strutturale, offre ulteriori vantaggi in termini di:
• Caratteristiche estetiche uniche, che permettono una maggiore varietà
architettonica all’opera;
• Facile manutenzione;
• Resistenza dei colori alla luce solare, agli attacchi chimici e allo smog;
• Maggior resistenza agli urti accidentali.
Il MAPETHERM® TILE SYSTEM, risulta essere un ottimo sistema per il
ripristino e rifacimento delle facciate che assicura un’indiscutibile efficacia
e qualità estetico - architettonica, in grado di limitare tutte le patologie di
macchiatura che colpiscono le superfici esterne degli edifici.
Inoltre MAPEI è in grado di fornire un’ampia gamma di prodotti in grado di
rispondere a tutte le esigenze di cantiere legate a ciascuna fase esecutiva.
3.2Progettazione del sistema
È opportuno ricordare che una corretta progettazione del sistema e
un’adeguata esecuzione giocano insieme un ruolo fondamentale per
garantire la durabilità dell’intero sistema.
Prima di procedere all’esecuzione del MAPETHERM® TILE SYSTEM è
quindi necessario delineare tutti i dettagli costruttivi della posa del sistema
(giunti, giunzioni, sfalsamenti dei pannelli, ecc.) e determinare tutti i fattori
climatici ed esecutivi che possono influire sulle scelte progettuali, come ad
esempio l’orientamento della facciata, l’esposizione solare, la posizione
geografica dell’opera piuttosto che le tempistiche realizzative di cantiere.
In ogni caso è sconsigliato decidere in completa autonomia la tipologia
09
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
e lo spessore del pannello, in quanto una scelta basata sull’esclusiva
economicità del sistema può condurre all’insorgenza di problematiche
difficilmente risolvibili.
Il coinvolgimento di un termotecnico consente di dimensionare il sistema
nel rispetto dei valori di trasmittanza termica imposti dalla normativa e,
quindi, di classificare l’immobile in base alla sua prestazione energetica.
Ciò permette di valorizzare economicamente l’abitazione e di godere dei
benefici legati alla realizzazione dell’isolamento.
Fig. 3.3 - Edificio residenziale rivestito con
MAPETHERM TILE SYSTEM
3.3Avvertenze specifiche
La corretta scelta dei prodotti previsti dal sistema insieme al rispetto delle
indicazioni di posa descritte in dettaglio nel presente quaderno tecnico,
permettono la corretta realizzazione del MAPETHERM® TILE SYSTEM.
Le lastre in grès porcellanato sottile, previste per il sistema, devono avere
un formato massimo di 50 x 150 cm e spessore standard di 3,5÷5 mm,
per un’altezza massima dell’edificio di 20 metri.
Occorre inoltre prevedere l’utilizzo di lastre con tonalità di colore
tendenzialmente chiara e, più precisamente, con un indice di riflessione
superiore al 20%.
L’indice di riflessione indica, in termini percentuali, la quantità di luce che
viene riflessa da una superficie; maggiore è il suo valore, più chiara risulta
la tonalità del colore (esempio: 0% = nero – 98% = bianco).
Questa limitazione di tonalità è dovuto al fatto che una facciata con
colorazione particolarmente scura può raggiungere, durante la fase di
irraggiamento solare, temperature superficiali decisamente elevate
mentre, nelle ore notturne o a seguito di un temporale, può raffreddarsi
rapidamente ed essere così sottoposta a elevate sollecitazioni termiche.
Per maggiori informazioni, o per eventuali applicazioni del sistema che
si allontanino dagli standard presentati nel presente quaderno tecnico, è
possibile contattare il servizio di assistenza tecnica MAPEI.
10
Posa di gres porcellanato sottile su sistema di
del sistema
isolamento termico a4.Componenti
cappotto
a cappotto è costituito da componenti di diversa natura dalla
con Mapetherm® TileL’isolamento
System
cui sinergica collaborazione deriva l’efficienza del sistema di isolamento,
Installation of thin porcelain tiles
on thermal
system
sia in termini
di risparmioinsulation
energetico che di
durabilità nel tempo.
®
with Mapetherm Tile System
La completezza della gamma e la qualità dei prodotti MAPEI rispondono a
tutte le esigenze progettuali ed esecutive legate a tale sistema costruttivo.
Considerando le diverse esigenze applicative, nel presente capitolo
vengono presentati tutti i prodotti che MAPEI mette a disposizione per
®
la posaMapegrid
del sistema MAPETHERM
TILE SYSTEM, le cui modalità
Mapetherm
G120
Tile FIX 15
d’applicazione verranno presentate nel successivo capitolo.
Le specifiche tecniche di ciascuno dei prodotti citati sono descritte sulle
schede tecniche di prodotto, consultabili on-line alla pagina www.mapei.it.
fugatura
Ultracolor Plus
sigillante
Mapesil LM
ISO 11600 F 25 LM, ISO 11600 G 25 LM,
ASTM C 920, ASTM C 1248, DIN 18540
DIN 18545-2, BS 5889, TTS 00230C, TTS 00154BA
tasselli
Mapetherm Tile FIX 15
gres porcellanato sottile
E WI
T H E U R O PE A
EN
PLI
NC
12 0 0 4
NS
TA
C2E S2
NT
IC T
CE ME
IT I
OU
R DS
IN C O M
ND A
EN 12004
IL E S
A
adesivo
Ultralite S2
SA
AM
Mapetherm
XPS
DH E SI V E FO R C
ER
rete in fibra di vetro AR
Mapegrid G120
rasatura
Planitop HDM Maxi
IN COMPLIANCE WITH
EUROPEAN STANDARD
EN 1504-3
R2
EN 1504-3
REPAIR MORTAR
pannello coibentante
Mapetherm XPS
adesivo
Mapetherm AR1
calcestruzzo
11
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
4.1Adesivi per i pannelli
In base agli studi effettuati sulle sollecitazioni che agiscono su un sistema
a cappotto risulta fondamentale scegliere prodotti che garantiscono un
ottimo potere di adesione. In particolar modo per l’incollaggio dei pannelli
termo-isolanti è necessario utilizzare adesivi con specifiche caratteristiche
performanti come:
• MAPETHERM AR1: malta cementizia monocomponente per l’incollaggio
dei pannelli che miscelata con acqua permette di ottenere una malta
Fig. 4.1 - MAPETHERM AR1
facilmente lavorabile e tissotropica, che può essere applicata in verticale
senza colare e senza lasciare scivolare i pannelli isolanti, anche se di
grosse dimensioni.
• MAPETHERM AR1 GG: malta cementizia monocomponente, a grana
grossa, per l’incollaggio dei pannelli che miscelata con acqua permette
di ottenere una malta facilmente lavorabile e tissotropica, che può
essere applicata in verticale senza colare e senza lasciare scivolare i
pannelli isolanti, anche se di grosse dimensioni.
4.2Pannelli termo-isolanti
Fig. 4.2 - MAPETHERM AR1 GG
La scelta della tipologia e dello spessore della lastra isolante è di
competenza del tecnico che si occupa del dimensionamento del sistema
attraverso calcoli che tengono conto del tipo di edificio (nuovo o esistente),
della stratigrafia delle pareti, della struttura portante (calcestruzzo, mattoni,
poroton, pietre ecc.), della località dove è situato e delle normative vigenti.
I pannelli (Fig. 4.3) previsti per il sistema sono:
• MAPETHERM XPS: pannello isolante in polistirene espanso estruso
(conforme alla norma UNI 13164) senza pelle, con superficie ruvida per
favorire l’adesione del collante e caratterizzato da basso assorbimento
12
Fig. 4.3 - MAPETHERM XPE e EPS
d’acqua, dotato di buona resistenza alla compressione e ottime
prestazioni isolanti.
Conduttività termica:
λ = 0,032 – 0,036 [W/mK]
Resistenza alla diffusione del vapore acqueo:
μ= 80-100
Il pannello è provvisto di Benestare Tecnico Europeo ETA 04/0061,
rilasciato dall’istituto ITC di San Giuliano Milanese.
• MAPETHERM EPS: pannello isolante in polistirene espanso sinterizzato
(conforme alla norma UNI 13163), caratterizzato da economicità, facilità
applicativa e ottime prestazioni isolanti.
Conduttività termica:
λ = 0,034 – 0,040 [W/mK]
Resistenza alla diffusione del vapore acqueo:
μ= 30-70
Il pannello è provvisto di Benestare Tecnico Europeo ETA 10/0025
rilasciato dall’istituto OIB di Vienna.
I pannelli previsti dal sistema sono disponibili con spessori di 40, 50,
60, 80, 100mm. Nel caso in cui si scelgano altre tipologie di pannelli, è
necessario utilizzare lastre isolanti con le stesse caratteristiche meccaniche
e termiche del MAPETHERM XPS o EPS. In particolare, occorrerà
accertarsi preventivamente che i pannelli non presentino una superficie
troppo liscia (“pelle”) che possa ostacolare l’adesione al supporto.
4.3Intonaco strutturale armato
Il rivestimento ceramico richiede, a differenza delle comuni finiture colorate
già previste nel collaudato MAPETHERM SYSTEM, un supporto per le
piastrelle meccanicamente più resistente rispetto a quello offerto dalle
tradizionali rasature applicate su pannelli termoisolanti.
13
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
Per questo motivo, il sostegno del rivestimento è affidato ad un intonaco
strutturale opportunamente tassellato, costituito dai seguenti prodotti:
• PLANITOP HDM MAXI, malta bicomponente a reattività pozzolanica,
ad elevata duttilità e resistenza meccanica, amalgamata con fibra di
vetro e classificata R2 secondo la norma EN 1504-3;
• MAPEGRID G 120, speciale rete a base di fibra di vetro A.R.
caratterizzata da una conseguente elevata durabilità in ambiente
Fig. 4.4 - PLANITOP HDM MAXI
alcalino. Tali caratteristiche fanno si che tale rete la trasformano in
una vera e propria armatura per l’intonaco. Tale rete dovrà essere
interposta tra le due mani di PLANITOP HDM MAXI;
• MAPETHERM TILE FIX 15, tasselli in nylon con chiodo in acciaio
con testa isolata termicamente nella quantità di n°4–5 m². Fissati nella
struttura sottostante, i tasselli devono essere inseriti nel foro fino a
portare in battuta la rondella del tassello su MAPEGRID G 120.
Grazie all’alto contenuto di resine sintetiche del PLANITOP HDM MAXI e
alle caratteristiche della MAPEGRID G 120 annegata al suo interno, tale
Fig. 4.5 - MAPEGRID G 120
intonaco, nello spessore di 7-10 mm, costituisce uno strato compatto.
tenace, impermeabile all’acqua e resistente ai cicli gelo-disgelo, ideale
per la posa del rivestimento ceramico.
4.4Adesivi per la posa della ceramica
4.4.1Fattori che influenzano la posa in facciata
Nella realizzazione dei rivestimenti esterni, particolare attenzione deve
essere rivolta ai movimenti differenziali tra il rivestimento ed il supporto,
soprattutto se la posa viene eseguita al di sopra di materiali termo-isolanti.
Tali movimenti, determinati dalle escursioni termiche diurne e/o stagionali,
14
Fig. 4.6 - MAPETHERM TILE FIX 15
potrebbero causare notevoli sollecitazioni sul rivestimento.
L’entità delle deformazioni in gioco dipende da diversi fattori come, ad
esempio, l’orientamento della facciata, l’esposizione solare, la posizione
geografica e il colore delle piastrelle.
Infatti, i colori scuri ed il nero attraggono e accumulano in maggior misura
l’energia solare, che si traduce in una maggiore dilatazione termica delle
piastrelle.
Per i motivi sopraindicati la posa in facciata, in particolare su cappotto,
Fig. 4.7 - Prova flessione adesivi EN 12004
rende necessario l’utilizzo di adesivi con specifiche caratteristiche
prestazionali di adesione ed elevata deformabilità (classe S2 secondo EN
12004), in grado di assecondare i movimenti differenziali del rivestimento,
ammortizzando così le tensioni generate sul sottostante supporto ed
evitando il distacco del rivestimento.
La deformabilità di un adesivo viene valutata attraverso una prova di
flessione nella quale si determina la freccia di un provino dell’adesivo da
esaminare, per effetto di un carico prefissato. Maggiore è tale freccia,
maggiore sarà la deformabilità dell’adesivo. In particolare, il metodo di
prova definito dalla norma EN 12004 (Fig. 4.7) stabilisce tre classi di
deformabilità in funzione della freccia ottenuta; se questa è minore di 2,5
mm l’adesivo viene classificato come non deformabile, se invece la freccia
risulta compresa tra 2,5 e 5 mm oppure maggiore di 5 mm, l’adesivo
viene classificato rispettivamente deformabile, di classe S1, o altamente
deformabile, di classe S2.
La scelta dell’adesivo e della tecnica di applicazione migliore è anche
influenzata dal formato e dalla tipologia delle piastrelle; la posa di grandi
formati, infatti, richiede la realizzazione di fughe di dimensioni maggiori e
di un maggior numero di giunti di frazionamento elastici.
Infine, le tempistiche di cantiere e le condizioni climatiche di applicazione
rappresentano fattori fondamentali e spesso determinanti per la scelta
degli adesivi da utilizzare.
15
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
4.4.2Caratteristiche degli adesivi per la posa
della ceramica
In base alle sollecitazioni agenti sul sistema e alle diverse esigenze
esecutive, gli adesivi che MAPEI propone per la posa su MAPETHERM®
TILE SYSTEM, sono riportati nella seguente tabella:
ADESIVI PER LA POSA DI CERAMICA
Adesivo
Classificazione
secondo EN 12004 ISO 13007
Adesivo
Classificazione
secondo EN 12004 ISO 13007
ULTRALITE S2
C2 E S2
ULTRALITE S2 QUICK
C2 FE S2
KERABOND + ISOLASTIC
C2 E S2
ELASTORAPID
C2 FTE S2
KERAQUICK +LATEX PLUS
C2 FT S2
R IS
P ETT O
AI C O M U N
PON
+ 80%
E N TI C E M E N T I Z I
MA
PE
I
RES
A
OM
I
AX
B IC
a presa rapida
M
A presa normale
I AD
ES
I VI
Contains > 20% recycled content
Fig. 4.8 - ULTRALITE S2
La norma EN 12004 (o ISO 13007) definisce la classificazione degli
adesivi per ceramica e materiali lapidei, individuando i requisiti minimi del
prodotto, i metodi di prova e le prestazioni riscontrate.
Dalle precedenti considerazioni emerge come la posa delle piastrelle in
facciata, in particolar modo su sistemi di isolamento a cappotto, richieda
l’utilizzo di adesivi cementizi con le seguenti caratteristiche prestazionali:
Contains > 20% recycled content
Fig. 4.9 - KERABOND + ISOLASTIC
• Adesione migliorata (di classe C2 secondo la norma EN 12004 o ISO
13007) al fine di offrire la maggior durabilità e resistenza del sistema;
• Alta deformabilità (di classe S2 secondo la norma EN 12004 o
ISO 13007) dell’adesivo, per resistere alle tensioni e ai movimenti
differenziali che le escursioni termiche diurne e stagionali determinano
fra il supporto e il rivestimento;
esempio:
16
R IS
P ETT O
AI C O M U N
PON
+ 80%
E N TI C E M E N T I Z I
MA
PE
I
RES
A
OM
I
AX
B IC
possono valutare caratteristiche supplementari degli adesivi, come ad
M
In base alle specifiche condizioni ambientali e alle esigenze esecutive si
I AD
ES
I VI
Contains > 20% recycled content
Fig. 4.10 - ULTRALITE S2 QUICK
• Tempi aperti prolungati (di classe E secondo la norma EN 12004 o ISO
13007), indispensabili nel caso di applicazioni in condizioni ambientali
sfavorevoli, come ad esempio elevate temperature, vento secco, ecc.
• Presa rapida (di classe F secondo la norma EN 12004 o ISO 13007),
soprattutto nel caso in cui sia necessario utilizzare un adesivo in grado di
raggiungere elevati valori di adesione dopo poche ore dalla presa, come
ad esempio nei climi freddi invernali. La rapidità di presa assicura infatti
Fig. 4.11 - ELASTORAPID
che lo strato di adesivo non subisca una diminuzione delle capacità di
presa a seguito della trasformazione in ghiaccio dell’acqua di impasto.
• Ridotto scivolamento verticale, (di classe T secondo la norma EN
12004 o ISO 13007);
4.4.3Vantaggi ULTRALITE S2 e ULTRALITE S2 QUICK
I prodotti ULTRALITE S2 e la corrispettiva versione rapida ULTRALITE
S2 QUICK sono adesivi cementizi sviluppati presso i laboratori di ricerca e
sviluppo MAPEI; essi presentano caratteristiche innovative e perfettamente
compatibili con il sistema MAPETHERM® TILE SYSTEM.
I vantaggi legati all’utilizzo di questi prodotti, rispetto ai tradizionali prodotti
Contains > 20% recycled content
Fig. 4.12 - KERAQUICK + LATEX PLUS
bicomponenti, sono riassumibili nei seguenti punti:
• adesivo monocomponente altamente deformabile (S2) che non prevede
l’aggiunta di lattice, evitando così la possibilità che venga utilizzato un
quantitativo di lattice scorretto;
• tecnologia Ultralite che, mediante l‘utilizzo di particolari microsfere
di vetro cave, permette di ottenere un adesivo cementizio di facile
applicazione e minore densità, con conseguente risparmio sui costi di
trasporto e di stoccaggio;
• resa maggiore di circa l’80% al metro quadrato a confronto di adesivi
MAPEI di pari classificazione;
17
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
• contributo al conferimento di punti per l’ottenimento di certificazioni
LEED, grazie alla tecnologia Ultralite e al contenuto di materiali riciclati;
• elevato potere bagnante (Fig. 4.13), ideale soprattutto per piastrelle
di spessore sottile, in quanto evita la formazione di sacche d’aria e
conseguenti pericolosi stati tensionali fra adesivo e lastra, in applicazioni
su facciate esterne.
I vantaggi appena descritti si adeguano perfettamente alle problematiche
legate alla posa del materiale ceramico di ultima generazione a spessore
sottile e di grandi formati.
4.5Prodotti per la stuccatura
Per la stuccatura delle fughe in facciata è necessario utilizzare prodotti
caratterizzati da elevate resistenze meccaniche ed assorbimento d’acqua
ridotto di classe CG2 WA secondo la norma EN 13888. La larghezza della
fuga deve essere in grado di smorzare i movimenti relativi fra le piastrelle
e deve avere uno spessore di circa 5 mm. Per questo motivo il sistema
prevede l’utilizzo dei seguenti prodotti di natura cementizia:
fughe cemetizie
caratteristiche tecniche
ULTRACOLOR PLUS
•CG2 WA F, secondo la norma EN 13888, a
Presa ed indurimento rapido
•Antiefflorescenze ed antimuffa
(tecnologia Bio Block®)
•Idrorepellente (Drop effect®)
•Disponibile in 26 colori
KERACOLOR GG
+ FUGOLASTIC
KERACOLOR FF
•CG2 WA, secondo la norma EN 13888
•Malta cementizia preconfezionata
ad ALte prestazioni
•Idrorepellente (Drop Effect®)
•Disponibile in 18 colori
La miscelazione di KERACOLOR (GG o FF) con FUGOLASTIC,
additivo polimerico a base di resine sintetiche, consente di migliorare
le caratteristiche finali della stuccatura, aumentando le resistenze
18
Fig. 4.13 - Capacità di bagnatura dell'adesivo con
tecnologia ULTRALITE
meccaniche ed all’abrasione e diminuendo la porosità e l’assorbimento
d’acqua. Possono essere così raggiunte prestazioni adeguate anche in
severe condizioni d’esercizio.
La tecnologia Drop Effect® (EffettoGoccia), sviluppata da MAPEI, basata
sull’utilizzo di speciali polimeri che permetteno ottenere superfici meno
sporchevoli e caratterizzate da un’elevata idrorepellenza ed eccellente
Contains > 20% recycled content
durabilità.
La tecnologia Bio Block®, sviluppata da MAPEI, consiste di speciali
molecole di natura organica che, distribuendosi omogeneamente nella
microstruttura della fuga, in presenza di umidità impediscono alla radice
la formazione dei microrganismi responsabili delle muffe.
4.6Sigillanti
Per la sigillatura dei giunti di frazionamento presenti nel rivestimento
ceramico si consiglia l’utilizzo di:
GIUNTI ELASTICI
caratteristiche tecniche
MAPESIL LM
Sigillante siliconico monocomponente a reticolazione
neutra, inodore, per giunti sottoposti ad allungamento
in esercizio fino al 25%
MAPEFLEX PU40
Sigillante siliconico poliuretanico per giunti sottoposti
ad allungamento in esercizio fino al 20%.
L’utilizzo di questi sigillanti impedisce la formazione delle antiestetiche
macchiature e alonature che generalmente si evidenziano in prossimità
dei bordi del giunto, in particolar modo sui rivestimenti di facciata costituiti
da piastrelle ceramiche chiare, quando si utilizzano i comuni siliconi a
reticolazione acetica.
Fig. 4.14 - MAPESIL LM e MAPEFLEX PU 40
19
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
4.7Materiali accessori e di protezione
Gli elementi complementari del sistema sono:
• MAPETHERM BA profilo di partenza con gocciolatoio;
• MAPETHERM FIX B, tassello di fissaggio in nylon per il profilo di
partenza;
• MAPETHERM PROFIL, profilo angolare in alluminio di rinforzo e con
Fig. 4.15 - MAPETHERM BA
rete in fibra di vetro premontata, che dovrà essere applicata nello
spessore dell’intonaco strutturale in corrispondenza degli spigoli tra
pareti contigue;
• MAPEFOAM, cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule
chiuse. Esso agisce come supporto ai sigillanti elastomerici, per il
corretto dimensionamento dello spessore dei giunti.
5.Fasi realizzative
Anche se l’installazione dell’intero sistema è lineare, è necessario porre
Fig. 4.16 - Posizionamento dei profili MAPETHERM BA
attenzione alle istruzioni relative alla sequenza applicativa e al rispetto
di grammature, tempistiche e modalità di posa dei diversi strati che
compongono il sistema.
5.1Preparazione del supporto
La corretta preparazione del supporto rappresenta la fase fondamentale
per ottenere un adeguato incollaggio dei pannelli e un conseguente buon
isolamento termico.
A prescindere dalle diverse tipologie di supporto riscontrabili in cantiere,
è necessario che la sua superficie risulti:
20
Fig. 4.17 - MAPETHERM FIX B
• Planare e regolare, per evitare la riduzione del grado di incollaggio
dei pannelli dovuta all’eventuale formazione di vuoti che porterebbero
ad una diminuzione nell’efficacia dell’isolamento; si tratta di anomalie
difficilmente eliminabili in fase di realizzazione dell’intonaco o di posa
del rivestimento;
• Meccanicamente resistente;
Fig. 4.18 - MAPETHERM PROFIL
• Correttamente stagionata;
• Perfettamente pulita e priva di qualsiasi sostanza che potrebbe
potenzialmente compromettere l’adesione del pannello al supporto
(zone di distacco o tracce di polvere, sporco, grassi, disarmanti,
vecchie pitture o intonachini colorati ormai degradati, ecc.).
Nel seguito si propongono i cicli di preparazione per i supporti più comuni
in edilizia.
5.1.1Superfici intonacate
Nel caso di edifici esistenti già intonacati, occorrerà accertarsi che
Fig. 4.19 - MAPEFOAM
l’intonaco risulti ben aderente al supporto procedendo alla demolizione
delle porzioni che risultino in fase di distacco.
Il risanamento delle zone di intonaco distaccate potrà avvenire mediante
l’utilizzo di malte cementizie, tipo NIVOPLAN miscelato con il lattice
PLANICRETE o, in alternativa, con PLANITOP FAST 330.
Per procedere alla realizzazione di un sistema di isolamento a cappotto, il
valore di resistenza a trazione richiesto all’intonaco è indicativamente di 1,00
MPa. Tale valore, in assenza di riferimenti normativi, si basa sia sull’esperienza
sviluppata negli anni che sulla compatibilità con gli adesivi utilizzati per
la posa. Qualora si opti per l’utilizzo di intonaci premiscelati, dovranno
quindi essere scelti prodotti che soddisfino questo valore, comunemente
denominati “antistrappo”, certificati e garantiti dalla ditta produttrice.
21
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
5.1.2Strutture a telaio in C.A. e tamponamenti
in laterizio
Nelle strutture a telaio in C.A. e tamponamento in laterizio, è indispensabile
realizzare un intonaco con le resistenze allo strappo indicate nel
precedente paragrafo.
Sarà inoltre fondamentale disporre una rete porta intonaco in corrispondenza
delle zone di discontinuità fra calcestruzzo e laterizio.
Tale intonaco può essere realizzato mediante l’utilizzo di NIVOPLAN
miscelato con PLANICRETE o, in alternativa, con PLANITOP FAST 330.
5.1.3Murature esistenti in laterizio o pietra
Negli edifici in muratura di mattoni o pietra faccia-vista (privi di intonaco)
occorrerà accertarsi della consistenza dei conci lapidei e dello stato
corticale dei mattoni, eliminando eventualmente la “cartella” in fase di
distacco. Nel caso di conci lapidei particolarmente porosi che presentano
lieve polverio superficiale si potrà valutare la possibilità di utilizzare un
primer (tipo PRIMER 3296, prodotto in dispersione acquosa a base di
polimeri acrilici o MALECH, prodotto a base di resine acriliche micronizzate
in dispersione acquosa per la preparazione del fondo delle superfici
murali in genere) da applicare, a spruzzo o a pennello, sulla superficie
della muratura. Nel caso i giunti di allettamento tra i conci lapidei
o i laterizi dovessero presentarsi “scavati” per effetto dell’azione
dilavante dell’acqua piovana, occorrerà procedere alla loro stilatura
impiegando una malta di adeguate caratteristiche elasto-meccaniche,
tipo MAPE-ANTIQUE MC, malta premiscelata deumidificante per il
risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo o POROMAP
INTONACO, malta premiscelata deumidificante ed isolante, resistente ai
sali, di colore grigio, per il risanamento delle murature in pietra, mattone
e tufo.
Nell’eventualità in cui la muratura presenti accentuati fuori-piombo o
irregolarità conseguenti alla particolare tipologia costruttiva (ad esempio
muratura a conci non squadrati, di tipo sbozzato o tondeggiante), occorrerà
22
ripristinarne la planarità e/o la verticalità mediante la realizzazione di un
intonaco, secondo le modalità descritte nel primo sottoparagrafo.
Le caratteristiche dell’intonaco dovranno essere tali da garantire un’ottima
adesione al supporto, basso modulo elastico, buona resistenza a trazione
e flessione.
Sarà quindi consigliabile la realizzazione di un impasto di NIVOPLAN,
malta livellante per pareti, miscelato con PLANICRETE, lattice di gomma
sintetica in possibile sostituzione dell’acqua d’impasto o, in alternativa,
con PLANITOP FAST 330.
5.1.4Supporto in C.A. prefabbricato o gettato in opera
Per le pareti in calcestruzzo di nuova realizzazione occorrerà effettuare
un lavaggio con acqua in pressione (120 atm), al fine di rimuovere dalla
superficie le tracce di disarmante o antievaporante.
Su strutture in calcestruzzo esistenti occorrerà procedere ad un’accurata
operazione di pulizia superficiale per rimuovere le parti incoerenti, il lattime
superficiale e qualsiasi traccia di polvere, olio, grasso e sporco in genere.
Qualora il calcestruzzo risulti degradato, evidenziando zone ove i ferri
si presentino corrosi ed il copriferro delaminato e/o espulso, occorrerà
procedere preventivamente ad un intervento di ripristino che prevederà:
1. l’asportazione del calcestruzzo degradato;
2.la pulizia del ferro d’armatura mediante spazzolatura meccanica,
sabbiatura o idropulizia;
3.la protezione della barra mediante l’applicazione di malte cementizie
passivanti (tipo MAPEFER 1K, malta cementizia monocomponente
anticorrosiva per ferri d’armatura);
4.la ricostruzione della sezione mediante l’impiego di malte a ritiro
compensato come:
23
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
• MAPEGROUT T40, malta tissotropica fibrorinforzata a media
resistenza per il risanamento del calcestruzzo;
• MAPEGROUT BM, malta tissotropica bicomponente a basso
modulo elastico;
• PLANITOP RASA & RIPARA, malta cementizia tissotropica
fibrorinforzata a presa rapida e a ritiro compensato, per il ripristino
e la rasatura del calcestruzzo, applicabile in uno spessore
Fig. 5.1 - Verifica planarità del supporto
variabile da 3 a 40 mm, in una sola mano.
Dopo l’intervento di ricostruzione è necessario attendere la necessaria
maturazione del supporto prima di proseguire con l’esecuzione del
sistema d’isolamento a cappotto.
5.2Posa del sistema
5.2.1Posa dei pannelli isolanti
Prima di procedere con la posa dei pannelli termoisolanti si dovranno
innanzitutto posizionare, mediante tassellatura ad espansione con
MAPETHERM FIX B, i profili di partenza con gocciolatoio MAPETHERM
Fig. 5.2 - Posa del profilo di partenza MAPETHERM BA
BA (Fig. 5.2), e contestualmente verificare che le pareti risultino lisce e
perfettamente planari (a piombo) (Fig. 5.1).
L’incollaggio dei pannelli termoisolanti MAPETHERM XPS o EPS al
supporto viene effettuato mediante l’utilizzo di adesivi premiscelati
MAPETHERM AR1 o MAPETHERM AR1 GG da mescolare con acqua.
L’incollaggio avverrà distribuendo l’adesivo omogeneamente su tutta
la superficie del retro del pannello isolante e sul supporto a parete,
assicurandosi di ottenere una superficie d’incollaggio superiore
all’80%.
Tale applicazione, chiamata a doppia spalmatura (Fig. 5.3; 5.4), facilita
l’adesione totale della superficie del pannello garantendo l’assenza di
24
Fig. 5.3 - Stesura dell'adesivo sul retro pannello
vuoti nello strato di adesivo, la cui formazione potrebbe raccogliere l’acqua
meteorica successivamente soggetta a pericolosi cicli di gelo-disgelo.
In base all’esperienza maturata dal gruppo MAPEI nel campo dell’isolamento
termico degli edifici, si è evidenziato infatti che gli sforzi che lo strato
adesivo deve assorbire sono generati principalmente dal contrasto
delle deformazioni indotte dalle forti differenze di temperatura dovute
all’irraggiamento solare o al riscaldamento domestico.
La tradizionale applicazione per cordolo e punti dell’adesivo sui pannelli
Fig. 5.4 - Stesura dell'adesivo sul supporto
isolanti non è prevista per il MAPETHERM® TILE SYSTEM, in quanto non
è in grado di garantire il corretto assorbimento delle tensioni esercitate sul
sistema (Fig. 5.5).
È necessario esercitare sul pannello una leggera pressione (Fig. 5.6)
per assicurare una perfetta bagnatura del retro del pannello, prestando
attenzione a non far rifluire l’adesivo nel giunto tra i pannelli contigui, in
quanto tale fuoriuscita formerebbe un ponte termico.
Lo spessore di adesivo da utilizzare è quello strettamente necessario per
coprire omogeneamente la superficie del pannello e/o per eliminare le
eventuali differenze di planarità del supporto inferiori ai 4 mm; per ottenere
lo spessore richiesto si consiglia l’utilizzo di una spatola dentata n°10 a
dente rettangolare.
Fig. 5.5 - Scorretta applicazione per cordolo
e punti dell'adesivo
La posa dei pannelli avverrà partendo dal basso verso l’alto, disponendo
gli stessi con il lato lungo in posizione orizzontale e sfalsando i giunti
verticali di almeno 10 cm.
In corrispondenza degli angoli dell’edificio vanno impiegati solo pannelli
interi o dimezzati, accoppiandoli di testa in modo alternato al fine di
garantire il giusto assorbimento delle tensioni.
È consigliabile disporre i pannelli in modo tale che le fughe non combacino
con gli angoli delle aperture (porte e finestre) nelle facciate.
Al fine di beneficiare del massimo potere di adesione è opportuno
procedere alla posa del pannello, specialmente in periodi caldi e ventilati,
immediatamente dopo la stesura dell’adesivo sul retro dello strato isolante.
Fig. 5.6 - Posa in opera del pannello
Se ad incollaggio avvenuto i giunti verticali tra pannelli dovessero risultare
25
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
di ampiezza superiore a 2 mm, occorrerà inserire all’interno del giunto
stesso inserti di materiale isolante, allo scopo di assicurare la continuità
dell’isolamento.
5.2.2Realizzazione dell’intonaco strutturale armato
L’applicazione dell’intonaco strutturale deve essere effettuata solo
dopo che lo strato di adesivo utilizzato per l’incollaggio dei pannelli sia
completamente indurito (normalmente almeno 48 ore, variabili in funzione
delle condizioni climatiche).
Tale intonaco è realizzato mediante l’utilizzo della malta cementizia e
Fig. 5.7 - Applicazione di PLANITOP HDM MAXI sulla
superficie dei pannelli in EPS
bicomponente PLANITOP HDM MAXI per uno spessore di 8-10 mm.
L’applicazione di tale malta dovrà essere eseguita in due mani successive,
di cui la prima con spessore di 4-5 mm.
L’applicazione dei prodotti può essere eseguita seguendo due modalità:
• Se lo spessore da applicare per singolo strato è al massimo di 3,5 mm,
mediante spatola metallica a dente arrotondato di almeno 9 mm di
raggio (Fig. 5.7);
• Se lo spessore del singolo strato è superiore ai 3,5 mm per mano, o
nel caso di applicazioni su superfici elevate, è consigliabile utilizzare
una macchina intonacatrice (Fig. 5.8) (per malte bagnate a vite senza
Fig. 5.8 - Applicazione di PLANITOP HDM MAXI a
macchina
fine con polmone statore da 40 bar, Φ interno del tubo da 25 mm e
ugello da 10-12 mm) e successivamente stendere il PLANITOP HDM
MAXI mediante spatola metallica a dente arrotondata per uniformare
lo spessore (Fig. 5.9).
Sulla malta ancora fresca si andrà a posizionare la rete in fibra di vetro A.R.
(alcali resistente) apprettata, MAPEGRID G 120, che fungerà da armatura
per l’intonaco (Fig. 5.10).
L’armatura deve essere posata in verticale, annegandola con l’ausilio di
una spatola e prevedendo un sormonto, longitudinale e/o trasversale, tra
le strisce adiacenti di almeno 5-10 cm.
26
Fig. 5.9 - Stesura mediante spatola metallica
In corrispondenza degli angoli delle aperture di porte, finestre, ecc., si
consiglia l’applicazione di ulteriori porzioni di rete MAPEGRID G 120
(30x40 cm), disposte a 45° rispetto l’orizzontale (Fig. 5.11).
Prima dell’indurimento del primo strato di malta si dovrà procedere alla
tassellatura dell’intonaco mediante i tasselli MAPETHERM TILE FIX 15
in quantità non inferiori a n°4-5/m² (Fig. 5.12).
Il tassello dovrà essere portato in battuta nel foro per una profondità variabile
da 4 a 8 cm e fino a portare in battuta la rondella su MAPEGRID G 120,
Fig. 5.10 - Posizionamento dell'armatura
MAPEGRID G 120
cautelandosi che il tappo predisposto per il taglio termico del tassello sia
correttamente chiuso.
In corrispondenza degli spigoli tra pareti contigue, sarà necessario fissare
i profili angolari MAPETHERM PROFIL, senza utilizzare tasselli o chiodi;
si dovrà invece incollarli premendoli contro lo spigolo e facendo defluire
l’adesivo in eccesso attraverso i fori predisposti sul profilo stesso.
Entro 24-36 ore dalla stesura del primo strato di PLANITOP HDM MAXI,
si dovrà applicare il secondo strato di malta in spessore di 3,5-5 mm fino
ad ottenere lo spessore necessario di circa 1 cm (Fig. 5.13). Mediante
l’utilizzo di una staggia metallica si dovrà lisciare la superficie della malta
(Fig. 5.14).
Fig. 5.11 - Posizionamento di porzioni di MAPEGRID G 120
in corrispondenza degli spigoli delle aperture
Fig. 5.12 - Applicazione di MAPETHERM TILE FIX 15
Fig. 5.13 - Applicazione a macchina della seconda
mano di PLANITOP HDM MAXI
Fig. 5.14 - Lisciatura con staggia metallica
27
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
5.2.3Applicazione dell’adesivo per il rivestimento
Dopo aver scelto l’adesivo idoneo per la posa, in base alle esigenze
descritte nei precedenti paragrafi, e trascorsi almeno dieci giorni per la
maturazione del PLANITOP HDM MAXI, si potrà procedere alla posa
del rivestimento ceramico nel rispetto delle seguenti regole fondamentali:
• Indipendentemente dalla tipologia di adesivo scelto e dal materiale
destinato al rivestimento, la posa dovrà essere eseguita con il metodo
della doppia spalmatura che consiste nell’applicazione dell’adesivo
sia sul supporto che sul rovescio delle lastre (Fig. 5.16; 5.17), con
Fig. 5.16 - Applicazione di ULTRALITE S2 sul rovescio
delle lastre di grès porcellanato
lo scopo di evitare la formazione di dannose sacche d’aria. Inoltre
questa modalità di applicazione dell’adesivo si rende necessaria per
evitare fenomeni di efflorescenze sulla facciata e al fine di ripartire in
maniera uniforme le tensioni generate da movimenti differenziali tra il
rivestimento e il supporto, dovute ad esempio a variazioni termiche;
Fig. 5.15 - dettaglio relativo al posizionamento della rete in corrispondenza di finestre e aperture.
1) MAPETHERM PROF; 2) MAPEGRID G 120; 3) Porzioni di rinforzo di MAPEGRID G 120; 4) Sigillatura del giunto: MAPEFOAM + MAPESIL LM; 5) lastre in pietra naturale.
28
• Provvedere ad una adeguata battuta e/o pressatura delle piastrelle
durante la posa, per migliorare la bagnatura delle superfici;
• Posare delle piastrelle su adesivo ancora fresco, rispettando il tempo
aperto e in modo tale da garantire un perfetto trasferimento dell’adesivo
sul retro della piastrella (Fig. 5.18).
• La posa di piastrelle ceramiche a spessore ridotto (3,5-5 mm) dovrà
Fig. 5.17 - Applicazione di ULTRALITE S2
su intonaco strutturale PLANITOP HDM MAXI
essere realizzata prestando ancora più attenzione alla distribuzione
uniforme dell’adesivo sul retro delle lastre al fine di evitare
danneggiamenti del materiale. Per maggiori dettagli relativi alla posa di
questo tipo di rivestimento, si faccia riferimento al Quaderno Tecnico
Mapei “Sistemi per la posa del grès porcellanato sottile”.
5.2.4Stuccature delle fughe
La posa deve essere effettuata a fuga larga, ovvero con una larghezza
correlata al formato delle piastrelle e alle condizioni climatiche locali,
comunque non inferiore a 5 mm.
Considerando lo spessore ridotto delle piastrelle, risulta indispensabile
procedere alla rimozione dell’adesivo, quando ancora fresco, in
Fig. 5.18 - Posa in opera delle lastre di grès
porcellanato con il metodo della doppia spalmatura
corrispondenza delle fughe, fino ad arrivare al supporto sottostante.
La fuga ricopre un ruolo fondamentale per la posa del materiale ceramico,
soprattutto se di grande formato in facciata (Fig. 5.19), per le seguenti
ragioni:
• Permette di rendere meno evidenti le differenze in termini di planarità
delle singole piastrelle;
• Le fughe vengono sigillate con prodotti a base cementizia, che hanno
delle caratteristiche elasto-meccaniche inferiori a quelle delle piastrelle
(Efughe=14-21MPa; Epiastrelle = 50-80MPa). Pertanto, in presenza di
deformazioni del supporto o del rivestimento in ceramica per effetto ad
Fig. 5.19 - Stuccatura delle fughe con
ULTRACOLOR PLUS
29
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
esempio di distorsioni termiche, le fughe evitano che elevati fenomeni
di sollecitazione vengano trasmessi all’adesivo causando il distacco
delle piastrelle.
5.2.5Sigillatura dei giunti
Al fine di impedire il passaggio di acqua meteorica, aria o polvere nei
giunti di interconnessione tra il sistema a cappotto e altre parti o elementi
dell’edificio si dovrà provvedere alla “protezione” con manufatti metallici
(alluminio o acciaio inox) o con opportuni sigillanti.
Al di là del prodotto scelto, è necessario prevedere adeguati giunti di
frazionamento ogni 9-12 m² di rivestimento e in corrispondenza delle
fasce marcapiano, degli angoli e degli spigoli. Tali giunti devono essere
dimensionati in funzione della capacità di allungamento del sigillante
utilizzato per la sigillatura, e comunque la sua larghezza non deve essere
inferiore a 6 mm.
Inoltre è indispensabile rispettare la dimensione e la posizione dei giunti
strutturali esistenti.
30
6.Voci di capitolato MAPEI
per la posa in opera del
MAPETHERM® TILE SYSTEM
6.1Adesivi e rasature
• PLANITOP FAST 330
Applicazione di malta cementizia a presa rapida fibrorinforzata, per la
regolarizzazione dei supporti verticali ed orizzontali, all’interno ed esterno,
in spessore da 3 a 30 mm (tipo PLANITOP FAST 330 della Mapei S.p.A.).
Il prodotto per la rasatura dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- Massa volumica: 1750 kg/m³
- Resistenza alla compressione dopo 28 gg (EN 12190): >20 MPa
- Adesione su calcestruzzo (EN 1542): ≥ 20 MPa
- Conduttività termica λ (EN 1745): 0,85 W/m-K°
- Reazione al fuoco: Euroclasse E
- Consumo 1,45 kg/m² per mm di spessore.
• MAPETHERM AR 1 GG
Incollaggio di pannelli isolanti mediante applicazione di malta
monocomponente a base di cemento, sabbie selezionate, resine sintetiche
ed additivi speciali di granulometria fino a mm 0,6 (tipo MAPETHERM
AR1 della MAPEI S.p.A.). L’applicazione come adesivo dovrà avvenire
direttamente sia sul rovescio del pannello, in presenza di supporto planare,
con spatola dentata da 10 mm su tutta la superficie, sia sul supporto.
La miscela dovrà avere le seguenti caratteristiche prestazionali:
- Rapporto di miscelazione: 100 parti di MAPETHERM AR1 GG con
circa 20-24 parti di acqua in peso
- Massa volumica dell’impasto (g/cm³): 1,40
- PH dell’impasto: 13
- Durata dell’impasto: 3 h
- Residuo solido: 100%
- Consumo per l’utilizzo come adesivo: 4-6 kg/m² con spatola dentata
N.10
31
Quaderno Tecnico
MAPETHERM® TILE SYSTEM
• MAPETHERM AR 1
Incollaggio di pannelli isolanti mediante applicazione di malta
monocomponente a base di cemento, sabbie selezionate, resine
sintetiche ed additivi speciali (tipo MAPETHERM AR1 della MAPEI S.p.A.).
L’applicazione come adesivo dovrà avvenire direttamente sia sul rovescio
del pannello, in presenza di supporto planare, con spatola dentata da 10
mm su tutta la superficie, sia sul supporto.
La miscela dovrà avere le seguenti caratteristiche prestazionali:
- Rapporto di miscelazione: 100 parti di MAPETHERM AR1 con circa
22 parti di acqua in peso
- Massa volumica dell’impasto (g/cm³): 1,40
- PH dell’impasto: 13
- Durata dell’impasto: 3 h
- Residuo solido: 100%
- Consumo per l’utilizzo come adesivo con stesura su tutto il pannello:
4-6 kg/m² con spatola dentata N.10.
6.2Pannelli isolanti
• MAPETHERM XPS
Fornitura e posa di pannelli isolanti in polistirene espanso estruso,
con superfici ruvide per favorire l’aggrappaggio del rivestimento.
I pannelli devono avere profili squadrati e privi di battente, di
dimensione mm 1200x600, a norma EN 13164, Euroclasse E di reazione
al fuoco, conduttività termica e 0,032-0,036 (tipo MAPETHERM XPS
commercializzato da MAPEI S.p.A.), nello spessore necessario, ricavato
dal calcolo di progetto.
• MAPETHERM EPS
Fornitura e posa di pannelli isolanti in polistirene espanso EPS 100
(EPS), con superfici ruvide per favorire l’aggrappaggio del rivestimento. I
pannelli devono avere profili squadrati e privi di battente, di dimensione
mm 1200x600, a norma EN 13164, Euroclasse E di reazione al fuoco,
32
conduttività termica λ 0,034 – 0,040 (tipo MAPETHERM EPS della Mapei
S.p.A.), nello spessore necessario, ricavato dal calcolo di progetto.
6.3Prodotti per la rasatura strutturale
• PLANITOP HDM MAXI + MAPEGRID G 120 + MAPETHERM TILE FIX 15
Realizzazione di rasatura armata mediante l’utilizzo di malta bicomponente
fibrorinforzata con fibre di vetro ad elevata duttilità, elevata resistenza
meccanica, a base di leganti a reattività pozzolanica, da impiegarsi in uno
spessore massimo di 25 mm in una sola mano (tipo PLANITOP HDM
MAXI della Mapei S.p.A.) e di rete in fibra di vetro alcali resistente (tipo
MAPEGRID G 120 della Mapei S.p.A).
La malta che si otterrà dalla miscelazione dei due componenti dovrà essere
applicata in due mani a cazzuola, spatola o a spruzzo, sulla superficie
perfettamente pulita, posizionando sulla prima mano ancora fresca la rete
in fibra di vetro. Si intendono compresi e compensati nel prezzo:
- il posizionamento della rete nella mezzeria della rasatura;
- il posizionamento di porzioni di rete 30x40 cm, poste a 45° in
corrispondenza degli angoli delle aperture di porte, finestre etc.;
- il fissaggio, sulla prima mano di rasatura ancora fresca, di tasselli ad
espansione con vite in acciaio zincato del diametro di 7 mm muniti di
tassello in nylon del diametro di 10 mm e rondella con taglio tecnico
(tipo MAPETHERM TILE FIX 15 della Mapei S.p.A.) in quantità di
4-5 a m², fissati nella struttura sottostante;
- la rifinitura, da eseguire con spatola piana o con frattazzino di
spugna prima dell’inizio presa della malta ed ogni alto onere per
dare il lavoro finito. Fissaggio di tasselli in nylon e vite in acciaio
prima dell’ indurimento del primo strato.
La malta dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- Conforme ai requisiti minimi EN1504-3 per le malte non strutturali:
classe R2.
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- Massa Volumica dell’impasto: (kg/m³): 1850
- Durata dell’impasto: 60’ (a +20°C)
- Resistenza a compressione secondo EN 12190 (MPa): > 25 (a 28 gg)
- Resistenza a flessione secondo EN 196/1 (MPa): >8 MPa (a 28 gg)
- Modulo Elastico a compressione: 11 MPa (a 28 gg)
- Consumo: 1,85 kg/m² per mm di spessore.
La rete in fibra di vetro dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- Tipo di fibra: fibre di vetro A.R.
- Peso: 125 g/m²
- Dimensione delle maglie: 12,7 x 12,7 mm
- Resistenza a trazione: 30 kN/m
- Allungamento a rottura (%): < 3
6.4Posa di ceramica con adesivi cementizi
6.4.1Posa di ceramica con adesivi cementizi a presa
normale
La fornitura e la posa in opera su sistema di isolamento termico a cappotto
MAPETHERM® TILE SYSTEM di rivestimento ceramico di formato
massimo di 30x60 cm spessore 2 o 100x50 cm spessore 0,35 mm o
0,45 mm, di tipo idoneo alla destinazione d’uso, conforme alla norma EN
14411, posato a giunto aperto di dimensione non inferiore a 8 - 10mm,
mediante la tecnica della doppia spalmatura, con:
• adesivo cementizio ad alte prestazioni, altamente deformabile,
appartenente alla classe C2ES2 secondo la norme EN 12004 o ISO
13007 (tipo KERABOND miscelato con ISOLASTIC della MAPEI S.p.A.);
• adesivo cementizio alleggerito ad alte prestazioni, altamente
deformabile, appartenente alla classe C2ES2 secondo la norma EN
12004 o ISO 13007 (tipo ULTRALITE S2 della MAPEI S.p.A.).
34
6.4.2Posa di ceramica con adesivi cementizia
presa RAPIDA
La fornitura e la posa rapida in opera su sistema di isolamento termico
a cappotto MAPETHERM® TILE SYSTEM di rivestimento ceramico di
formato massimo di 30x60 cm spessore 2 o 100x50 cm spessore 0,35 mm
o 0,45 mm, di tipo idoneo alla destinazione d’uso, conforme alla norma
EN 14411, posato a giunto aperto di dimensione non inferiore a 8 - 10mm,
mediante la tecnica della doppia spalmatura, con:
• adesivo cementizio ad alte prestazioni, a presa rapida, resistente allo
scivolamento, a tempo aperto allungato ed altamente deformabile,
appartenente alla classe C2FTES2 secondo la norme EN 12004 o ISO
13007 (tipo ELASTORAPID della MAPEI S.p.A.);
• adesivo cementizio ad alte prestazioni, a presa rapida, resistente allo
scivolamento ed altamente deformabile, appartenente alla classe
C2FTS2 secondo la norma EN 12004 o ISO 13007 (tipo KERAQUICK
miscelato con LATEX PLUS della MAPEI S.p.A.);
• adesivo cementizio monocomponente alleggerito ad alte prestazioni,
altamente deformabile, a presa ed idratazione rapida, tempo aperto
prolungato, con elevata capacità bagnante, altissima resa, di facile
spatolabilità e appartenente alla classe C2 FE S2 secondo la norma EN
12004 o ISO 13007 (tipo ULTRALITE S2 QUICK della MAPEI S.p.A.).
6.5Stuccatura delle lastre
La stuccatura delle fughe tra le lastre potrà essere realizzata mediante
l’utilizzo delle seguenti tipologie di materiali:
• malta cementizia ad alte prestazioni, a presa ed asciugamento rapido
e con caratteristiche di antiefflorescenza e antimuffa, idrorepellenza e
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appartenente alla classe CG2WA in accordo alla norma EN 13888 (tipo
ULTRACOLOR PLUS della MAPEI S.p.A.);
• malta cementizia ad alte prestazioni, modificata con polimero, ad alte
prestazioni e con caratteristiche di idrorepellenza e appartenente alla
classe CG2 in accordo alla norma EN 13888 (tipo KERACOLOR FF
della MAPEI S.p.A.) impastata con speciale lattice a base di resine
sintetiche (tipo FUGOLASTIC della MAPEI S.p.A.);
• malta cementizia ad alte prestazioni, modificata con polimero, ad
alte prestazioni appartenente alla classe CG2 in accordo alla norma
EN 13888 (tipo KERACOLOR GG della MAPEI S.p.A.) impastata con
speciale lattice a base di resine sintetiche (tipo FUGOLASTIC della
MAPEI S.p.A.);
Compresa la successiva pulitura superficiale con idonei detergenti,
la risciacquatura assorbendo l’acqua in eccesso con idonei sistemi, e
quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d’arte.
6.6Sigillatura delle lastre
La sigillatura dei giunti di frazionamento dovrà essere effettuata con:
• Sigillante siliconico a reticolazione neutra resistente alla muffa (tipo
MAPESIL LM della MAPEI S.p.A.), resistente alla muffa, con tecnologia
BioBlock®, in grado di assorbire movimenti in esercizio dei giunti fino ad
un ampiezza del 25% della dimensione iniziale ed esente da solventi;
• Sigillante poliuretanico monocomponente tissotropico ad alto modulo
elastico e a rapido indurimento (tipo MAPEFLEX PU 45 della MAPEI
S.p.A.) per la sigillatura di giunti di dilatazione e di frazionamento
soggetti a movimenti fino al 20% della larghezza media del giunto.
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7APPENDICE
7.1Riassunto delle sequenze operative
Fasi di installazione
1°
Posizionamento dei
profili
2°
Applicazione di adesivi
per i pannelli
prodotti
MAPETHERM BA
Mapetherm AR1
Mapetherm AR1 GG
mapetherm XPS
3°
Posa dei pannelli
isolanti
mapetherm eps
planitop hdm maxi
4°
Applicazione
dell'intonaco strutturale
di spessore da 7 a
10 mm
mapegrid g120
mapetherm profil
mapetherm tile fix 15
planitop hdm maxi
Presa normale
5°
Applicazione
dell'adesivo
Ultralite s2
kerabond + isolastic
ultralite s2 quick
Presa rapida
elastorapid
keraquick + latex plus
6°
Posa ceramica
posa ceramica
keracolor gg + fugolastic
Presa normale
7°
Stuccatura
keracolor ff + fugolastic
Presa rapida
mapesil lm
8°
Sigilllatura
mapeflex pu 40
ultracolor plus
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Quaderno Tecnico
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Fax +39-02-37673.214
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