CASTELLO-MUSEO
Bélesta
LA GROTTA DI BÉLESTA
Il Castello-Museo di Bélesta espone scoperte archeologiche provenienti dalla grotta di Bélesta. Nel 1983,
i contadini in cerca di acqua in questo massiccio calcareo scoprono una saletta in cui erano state inumate
trentadue persone. Opere di terracotta erano state deposte in offerta. Si fa risalire tale occupazione
funeraria a 5400 anni av. Cristo, cioè al periodo del Neolitico.
E’ la prima volta che, nel Mezzogiorno francese, si rinviene una sepoltura collettiva così ben conservata. Le ceramiche relative
alle salme rivelano un’appartenenza al facies tipologico Montbolo (Neolitico medio che occupa l’attuale area catalana). Queste
ceramiche modellate sono notevoli per l’epoca (6500 anni), la quantità (28) e l’eccezionale stato di conservazione.
Dal 1984, sono proseguiti gli scavi archeologici nella grande sala d’ingresso della Cauna di Bélesta. Un
sondaggio profondo otto metri ha rivelato le presenze umane della grotta dal Neolitico alla nostra
epoca contemporanea, ossia sei millenni. Le vestigia lasciate dagli abitanti sono costituite da ossa
(umane od animali), frammenti di ceramica, attrezzi in pietra (falci in silice, asce levigate in roccia
vulcanica, ecc.).
Numerosi indizi rivelano che gli abitanti della grotta sapevano tessere (fusaiole in terracotta), lavorare le pelli (punteruoli fatti in osso),
fare la farina (macine in granito) e che sostavano a lungo nella grotta (focolari costituiti da pietre disposte in cerchio con cumuli di
cenere).
Gli abitanti della Cauna di Bélesta vivevano d’allevamento (soprattutto di pecore e, a seconda dei
periodi, di qualche bue) e d’agricoltura (soprattutto cereali). La raccolta di frutti selvatici e la caccia
rappresentavano probabilmente l’alimentazione integrativa. Se la fauna non è di molto cambiata,
tanti alberi da frutto, oggi comuni nelle nostre regioni, non erano allora ancora conosciuti (castagno,
albicocco, fico, mandorlo, ecc.).
Inoltre, lo studio minuzioso degli strati archeologici ha rivelato la presenza di concimi e di elementi caratteristici lasciati dalle pecore
nella grotta, ad esempio gli sferuliti, concrezioni che si formano nell’organismo degli ovini.
Numerose “parure” sono state rinvenute nei vari strati : lastre di scisto, denti perforati, ossa levigate,
ecc. Inoltre, alcuni materiali lasciano supporre che questi uomini non vivessero isolati sulla collina :
la presenza di conchiglie prova che erano in contatto con il mondo marittimo ed una perla in ambra
proveniente dal Baltico rimanda ad un commercio già ben organizzato all’Età del Bronzo (circa 1500
avanti C.).
UN PO’ DI ARCHEOLOGIA
Tecniche degli Scavi
Sul campo, l’archeologo prende appunti su quello che osserva e localizza sulle piantine gli oggetti che
fotografa prima di prelevarli. Ciò gli consentirà di meglio comprendere, una volta in laboratorio, le varie
attività degli occupanti della grotta.
Tecniche di Datazione
La termoluminescenza si basa sulla misura della densità di luce emessa da un oggetto precedentemente
riscaldato o cotto (ceramiche) quando viene di nuovo riscaldato.
Il Carbonio 14 entra nella composizione di ogni materia vivente e comprende necessariamente del C14,
isotopo radioattivo che si rarefà quando muore l’organismo (dimezza in 5730 anni). In tal modo si possono
datare le vestigia organiche, e solo quelle, misurando la loro perdita in C14 (ossa, carboni di legno).
Castello-museo - Bélesta
PIANTINA
4
3
Sala 1 : le Scienze per leggere il Passato – gli archeologi
2
7
1
adoperano varie scienze per analizzare, determinare e
ricostituire le attività, l’alimentazione e l’ambiente degli
uomini preistorici.
Sala 2 : “attraverso il tempo” (antica torre di segnalazione).
Primo livello
5
Evocazione del tempo tramite due affreschi : l’evoluzione
dell’abbigliamento e dei mezzi di trasporto. Confine del
Duecento in centro.
Sala 3 : due parole sull’Archeologia.
Sala 4 : il quadrato di scavo– Ricostituzione del cantiere in
grotta che mostra le tecniche di scavo nonché i suoli
di occupazione. Una rappresentazione della stratigrafia
rivela le varie occupazioni umane in 6500 anni.
7
Sala 5 : la Sala sepolcrale – Ricostituzione della sepoltura collettiva
Mezzo livello
6
risalente a 4500 anni av. Cristo così com’è stata scoperta
(modellatura delle ossa umane e ceramiche recenti). Vi
erano inumate trentadue persone. La determinazione
della loro età al momento del decesso ha rivelato
un’aspettativa di vita di venticinque anni ma nessuna
carenza alimentare ed un aspetto simile al nostro.
Sala 6 : il “tesoro” della Sala sepolcrale – Presentazione delle
ventotto ceramiche autentiche date in offerta ai defunti.
Questa serie è eccezionale per l’epoca a cui risale, la
quantità e l’ottimo stato di conservazione. Il vasellame di
terracotta è stato fabbricato mediante modellatura.
Sala 7 : la vita nella grotta di Bélesta– sono esposti diversi arnesi
agricoli (asce levigate e falci in silice, macina di granito)
nonché oggetti appartenenti a varie attività come le
fusaiole per la filatura e i punteruoli in osso per la
lavorazione delle pelli. L’avvento della metallurgia segna
la fine della preistoria.
Livelli superiori /
Terrazza
Gli ultimi livelli sono dedicati alle mostre temporanee.
BREVE CRONOLOGIA PREISTORICA (LE DATE SI INTENDONO AVANTI CRISTO)
• Paleolitico (1M./ 8000) : si tratta del primo periodo
della Preistoria caratterizzato dall’industria della
pietra scheggiata e l’addomesticamento del fuoco
(200000 anni). Gli uomini sono cacciatori/raccoglitori.
(esempio : l’uomo di Tautavel).
• Mesolitico (8 000 / 5800) : l’uomo continua ad utilizzare
la pietra scheggiata e l’osso per costruire i suoi attrezzi, ma da
predatore diventa produttore del proprio cibo (periodo assai
poco rappresentato nella nostra regione).
• Neolitico (5800/ 2700) : ultimo periodo della preistoria,
segnato dalla sedentarizzazione e dall’apparizione
dell’agricoltura, dell’allevamento, della ceramica, dei primi
villaggi e delle sepolture collettive.
Avec le soutien de
• Calcolitico (2700 / 2200) : è la prima apparizione della
metallurgia (fusione di minerale e fabbricazione di oggetti
modellati in rame).
• Età del Bronzo (2200 / 800) : in questo periodo vengono
fabbricati attrezzi ed armi, nonché “parure” in bronzo (lega
di stagno e di rame).
• Età del Ferro (800 / verso 150) : il ferro comincia ad essere
utilizzato prima per fabbricare i gioielli, poi per costruire
l’attrezzatura agricola. I villaggi si strutturano, le aziende
agricole si organizzano attorno a grandi fattorie.
G L O S S A R I O
Antropologia : analisi delle ossa umane.
Archeozoologia : analisi delle ossa animali.
Carpologia : analisi scientifica dei frutti.
Geoarcheologia : analisi dei depositi sedimentari organici,
detritici e chimici volta a rappresentare le attività umane.
Palinologia : analisi dei pollini.
Sondaggio : piccolo scavo in superficie che permette di
determinare la natura del sito, la sua estensione e il suo stato
di conservazione.
Stratigrafia : si tratta della scienza che studia gli strati al
fine di ricostituirea la loro storia. Permette di stabilire una
datazione approssimativa degli oggetti scoperti.
> Al termine della visita, si prega di restituire questo documento alla Reception.
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