’ocur
festival del cortometraggio
XIV EDIZIONE | 2014
19-22 novembre
t
’ocur
festival del cortometraggio
XIV EDIZIONE | 2014
19-22 novembre
t
Institut français Napoli − Palazzo Le Grenoble | Via Crispi 86
Pan − Palazzo delle Arti Napoli | Via dei Mille 60
Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri
Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani
Comune di Napoli
il Sindaco Luigi de Magistris
l’Assessore ai Giovani e alle Politiche Giovanili Alessandra Clemente
l’Assessore alla Cultura e al Turismo Gaetano Daniele
il Dirigente del Servizio Giovani e Pari Opportunità Giuseppe Imperatore
FESTIVAL DEL CORTOMETRAGGIO ’O CURT 2014
direzione artistica e organizzativa / artistic and organisational direction
Associazione culturale Tycho Armando Andria, Federico Cappabianca,
Giovanna Dipalma, Claudia Pascotto, Paola Savinelli, Luca Silvestre
Mediateca Santa Sofia Francesco Napolitano
media partner Radio Siani
connected with Click for festivals, Festhome
ristorante / restaurant Antonio e Antonio Srl – Via Crispi 89, Napoli
catering Pasticceria Angelo Carbone
luoghi / venues
Institut français Napoli – Palazzo Le Grenoble
PAN – Palazzo delle Arti Napoli
retrospettiva Mikheil Kobakhidze a cura di / Mikheil Kobakhidze
retrospective curated by Francesco Napolitano, Armando Andria
mostra di illustrazioni dedicata a M. Kobakhidze a cura di /
Kobakhidze’s illustrated posters exhibition curated by Pako Massimo |
Scuola Italiana di Comix
mostra CliCiak a cura di / CliCiak exhibition curated by Antonio Maraldi |
Comune di Cesena, Assessorato alla Cultura e Promozione, Centro Cinema Città
di Cesena
convegno Vedo Nero. Il noir come rappresentazione della crisi a cura
di / conference Vedo Nero. Noir as a representation of crisis curated by
Rosario Gallone | Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme
giurie / juries Daniele Ciprì | Giuseppe Borrone, Maurizio Braucci, Claudio
Di Biagio | Ana Caterina Morariu, Dario Sansone, Ciro Scognamiglio | Rosario
D’Uonno, Rosario Gallone, Giovanna Senatore | Giuseppe Gambino, Lucia Liberti
comunicazione e social media / communication and social media
Giovanna Dipalma
ufficio stampa / press office Luca Romano, Mario Leombruno
logo e grafica / logo and graphic design Gaia Del Giudice
illustrazione / illustration Ilaria Grimaldi
sito / website Bruno De Fazio (grafica / design), Daniele Mancino (sviluppo /
developer)
produzioni video / videos Federico Cappabianca, Luca Silvestre
fotografo / photographer Lucio Carbonelli
gestione film e proiezioni / film management and screenings Federico
Cappabianca, Luca Silvestre
sottotitoli / subtitles Carolina Napolitano, Armando Andria
coordinamento autori e giurie / directors and juries coordinators
Federico Cappabianca, Claudia Pascotto, Paola Savinelli
ospitalità / hospitality Claudia Pascotto, Paola Savinelli
amministrazione / administrators Giovanna Dipalma, Claudia Pascotto
CATALOGO / CATALOGUE
a cura di / edited by Armando Andria
progetto grafico e impaginazione / graphic design and layout Gaia Del
Giudice
testi / texts Armando Andria, Federico Cappabianca, Giovanna Dipalma,
Francesco Napolitano, Claudia Pascotto, Paola Savinelli, Luca Silvestre
editing Giovanna Dipalma
traduzioni / translation Carolina Napolitano
le foto della mostra CliCiak utilizzate sono di / CliCiak exhibition photos
by Gianni Fiorito (La grande bellezza, p. 85), Angelo R. Turetta (Salvo, p. 102),
Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera, p. 104), Fabrizio Di Giulio (Ti ho
cercata in tutti i necrologi, p. 105)
RINGRAZIAMENTI
/ ACKNOWLEDGEMENTS
lo staff e la segreteria
dell’Assessorato ai Giovani e
alle Politiche Giovanili
lo staff e la segreteria
dell’Assessorato alla Cultura e
al Turismo
la segreteria del Servizio Giovani
e Pari Opportunità
per l’Institut français Napoli
Christian Thimonier
Sibylle Atchouel
Lydia Schapirer
Filippo Albano
Luisa Curcio
per l’Instituto Cervantes
Luisa Castro
Giovanna Del Bello
per l’Istituto Confucio
Adriano di Castri
Elisabetta Pisa
per il Goethe-Institut
Maria Carmen Morese
Johanna Wand
per la Mediateca Santa Sofia
Lorenza Bianconi
Irma Attisani
Elvira Basso
Salvatore Carrino
Anna Esposito
Armando Palmiero
Enza Parlato
lo staff e la segreteria del PAN –
Palazzo delle Arti Napoli
Giuseppina Cesarelli
Raffaele Tartaglia
Laura Vassallo
per le affiches
Stefania Chieffi
Mary Cinque
Ilaria Grimaldi
Romilda Lombardi
Vittoria Piscitelli
Pako Massimo
per il convegno Vedo Nero
Vincenzo Esposito
Gino Frezza
Rosario Gallone
Marco Ottaiano
Annamaria Palermo
per Indigo Film
Laura Bianchini
Giustino Finizio
Lara Lucchetta
per lo spot di ’O Curt
B-Giù
Maria Rosaria Borrelli
Vladimiro D’Amico
Enrico De Luca
Alessandra Farro
Marco Ferrentino
Grazia Gnocchi Carelli
Tullio Imperatore
Giuliano La Spina
Procolo Lucignano
Manovalanza
Emanuele Palamara
Ivana Palmieri
Gianpiero Petraroli
Francesco Renella
Flavio Ricci
Massimo Romano
Stefania Spanò
Sara Tedeschi
e inoltre
Stefano Annona
Dario Bonazelli (I Wonder Pictures)
Nicola Borrelli
Francesco Capuano
Angelo Carbone
Sara Castaldo
Alberto Castellano
Fiorella Cignarale
Evelyn Dewald (Underlight)
Philippe Dijon de Monteton
Giancarlo Fimiani (R-Store)
Gianni Fiorito
Francesca Geria
Nicola Giuliano
Mohamed Hossameldin
Gianluca Iodice
Marta Lortkipanidze
Alessio Maisano
Antonio Vladimir Marino
Corrado Morra
Luca Murri
Roberto Nisi
NPS MULTIMEDIA
Lasha Otkhmezuri
Olga Shapoval
Luigia Siano
Federico Tocchella
Sergio Vitolo
INDICE / CONTENTS
CONCORSI / COMPETITIVE SECTIONS
Giurie / Juries
’O Curt internazionale
Corti animati
’O Curt Napoli
Leggerocorto
Educational
13
18
38
48
56
62
PRESENZE / GUESTS
Mikheil Kobakhidze
Affiches per / for ’O Curt
Daniele Ciprì
Nicola Giuliano
69
76
80
84
FUORI SCALA / OFF THE SCALE
Is the Man Who Is Tall Happy?
86
MONDI IN CORTO
Institut français
Instituto Cervantes
Istituto Confucio
Goethe-Institut
Vedo Nero
89
92
95
98
101
CliCiak
102
INDICE DEI FILM / FILM INDEX
107
La bellezza come risorsa / Beauty as a resource
LUIGI DE MAGISTRIS
Sindaco di Napoli / Mayor, City of Naples
Napoli e il cinema, un abbraccio appassionato, che ti cinge con
il suo calore, come il Golfo che ti chiude fra Punta Campanella e
Capo Miseno. Il rapporto fra Napoli e il cinema è viscerale e profondo. Perché siamo terra di creatività e cultura, dalla musica al
teatro. Perché Napoli è sempre protagonista: a volte raccontata,
altre volte patria di chi racconta – attori e autori di fama mondiale –,
portandosi dietro la sua città, nella biografia e nel cuore.
La bellezza di Napoli è fonte di ispirazione, così come le sue
complessità e contraddizioni. Nutrice di immaginari e di creatività,
Napoli e il cinema sono quasi sinonimi.
È incredibile come questo piccolo angolo di mondo, forse periferia se lo si guarda con gli occhi dell’economia globalizzata e
senz’anima, sia in realtà un centro di prima grandezza nelle arti.
Per questo, come Sindaco, sono convinto che creatività e mercato
possano e debbano andare insieme. Per questo, l’Amministrazione
della città è sempre attenta a promuovere attività culturali: perché
un’adeguata valorizzazione del capitale culturale immateriale di cui
Napoli è ricca può innescare un effetto moltiplicatore per il capitale economico; può aiutarci a creare posti di lavoro, può rilanciare
sempre di più la nostra immagine. Ci hanno spesso ripetuto, in
questi anni, che «con la cultura non si mangia». Io penso l’esatto
opposto. E, a Napoli, lo stiamo dimostrando.
Vi do dunque il benvenuto alla XIV edizione del Festival del cortometraggio ’O Curt, alle cui selezioni hanno partecipato 1.074 artisti, da tutti i cinque continenti. A riprova del successo di un’idea in
cui abbiamo investito con passione. Buona visione!
/ Naples and cinema. They hold you in a warm passionate embrace, just like the Bay of Naples encloses you between Punta
Campanella and Cape Miseno. Our city has a very deep relationship with cinema, and this is because it is a land of creativity and
culture, from music to theatre. But this is also because Naples always plays a leading role: sometimes people talk about it, sometimes it is the homeland of those same people – world-famous
actors and authors – , who carry their city in their hearts besides
seeing it on their papers.
The beauty of Naples is a source of inspiration and so are its
difficulties and contradictions. Being a source of creativity, Naples
is almost synonymous with cinema.
It’s incredible how this little corner of the world – a periphery,
if you see it through the lens of the soulless global economy – is
actually a major arts center. That’s why, as a Mayor, I strongly believe that creativity and market could and should go well together.
For this reason, the City Administration constantly tries to promote
cultural activities, since raising the profile of the huge intangible
cultural capital of Naples could increase the economic capital as
well; it could help create jobs and enhance our image. During these
years, we have often been told that «you can’t eat culture». I believe
the opposite is true, and Naples is proving it.
I give you a big welcome to the 14th Short Film Festival ’O
Curt, which received 1074 requests to participate from all over the
world, as further proof of the success of an idea we invested in with
enthusiasm. Enjoy the show!
9
La città del cinema / The city of cinema
ALESSANDRA CLEMENTE
Assessore ai Giovani e Politiche Giovanili di Napoli / Councillor for Youth Policies, City of Naples
Ho iniziato questa esperienza nella Giunta con la voglia di valorizzare tutto ciò che di buono appartenesse in ambito giovanile al
patrimonio di Napoli. Modificando i linguaggi, rendendoli contemporanei, ma permettendo che l’eredità delle buone cose fatte in
città fosse collante di un nuovo e forte patto generazionale.
Fra queste iniziative ho scoperto il Festival ’O Curt, nato da
un’idea della Mediateca Santa Sofia e oggi alla sua XIV edizione.
A differenza di tanti altri festival, ’O Curt è un bene comune. Rientra, oggi, grazie a chi lo ha custodito e difeso negli anni, in un più
ampio piano dell’Amministrazione che vuole fare della sede della
Mediateca un palazzetto dedicato al cinema e, in sinergia con l’Assessorato alla Cultura, un Servizio dedicato a questo mondo, oltre
che un luogo di condivisione per i ragazzi, rendendoli protagonisti
intorno ad una passione.
L’attento lavoro della commissione che ha esaminato le proposte organizzative per la sua realizzazione, ha portato all’affidamento
dell’edizione 2014 all’Associazione Tycho. Giovani cinefili e professionisti del settore, con il pieno sostegno della Mediateca, del Servizio Giovani e Pari Opportunità e dell’Assessorato, stanno dando
vita all’edizione più partecipata della storia della rassegna, triplicando il precedente record e superando la soglia di 1000 partecipanti.
Parafrasando lo storico latino Sallustio, «Faber est suae quisque fortunae»: Napoli, soprattutto quando è declinata al giovanile,
vuole essere artefice della propria fortuna.
Con i miei complimenti a tutti coloro che hanno lavorato a
questo progetto, sono felice di poter dire: bentornato ’O Curt!
10
/ I started my experience in the local council with the aim to give
importance to all the good things concerning young people and
belonging to the heritage of Naples.
Among several initiatives, I discovered the Festival ’O Curt,
conceived by Mediateca Santa Sofia and now in its 14th year.
Unlike many other festivals, ’O Curt is a common good. Thanks
to all the people who have preserved and defended its role through
the years, it is now part of a larger plan of the Administration, which
aims at turning the seat of the Mediateca into a little Palace of
Cinema. Moreover, with the help of the Councillorship for Culture,
that structure could start providing services in the same field, but
it could also become a meeting place and create opportunities for
young people who want to cultivate their passion.
A commission carefully considered the planning proposals for
the Festival, eventually entrusting its organization to Tycho Cultural
Association. This Association is made up of young cinephiles and
film sector professionals, who are starting a Festival with its highest
turnout ever and with the full support of Mediateca Santa Sofia, of
the Youth Service, of the Department for Equal Opportunities and
of the Councillorship. In fact, they have tripled the previous record,
surpassing the threshold of 1000 participants.
Quoting the Roman historian Sallust, «Faber est suae quisque
fortunae»: Naples wants to be the artisan of its own fortune, especially when the youth is involved.
With my compliments to all the people who have worked on
this project, I am happy to say: welcome back, ’O Curt!
Il nostro ’O Curt / Our ’O Curt
ASSOCIAZIONE CULTURALE TYCHO / TYCHO CULTURAL ASSOCIATION
Claudia, Armando, Federico, Giovanna, Luca, Paola
Ognuno di noi membri dell’Associazione Tycho è stato guidato nel proprio percorso di vita, studio e lavoro dall’amore per uno
dei diversi aspetti che creano la magia del cinema: oggi uniamo le
nostre passioni individuali e le nostre specifiche competenze nella
creazione e cura di eventi, attività produttive e di studio.
Quello che abbiamo cercato di trasferire in questa edizione del
festival è la voglia di rendere viva e palpitante l’idea di cinema come
noi la intendiamo. Un gioco in continuo mutamento, capace di inventarsi e reinventarsi e di adattarsi ai nuovi linguaggi, alle nuove
forme della comunicazione, al nuovo modo di vivere il tempo. Una
creazione studiata e gioiosa che affronta la nascita di un’immagine
o di una narrazione con uno spirito disposto a lasciarsi sorprendere. Una scoperta costante delle storie filmate che arrivano ai nostri
occhi: piccoli tesori nascosti da custodire, amare, far conoscere.
Uno studio che non sembra mai avere fine, la ricerca di un’epifania,
la tecnica come strumento di perfezione, la meraviglia di uno stile
in grado di parlare al cervello e al cuore.
Questa passione ha trovato corpo nel programma della rassegna, ricco di proposte di qualità e dal respiro internazionale.
È con rispetto e doveroso timore reverenziale che raccogliamo
il testimone delle organizzazioni che hanno portato ’O Curt alla sua
XIV edizione e vi proponiamo un festival che ci auguriamo di rendere punto di riferimento per il mondo del cortometraggio in Italia e
all’estero, con il fondamentale contributo di tutti coloro che condividono il nostro entusiasmo e ci accompagnano in questa avventura.
/ We, the members of Tycho Association, have been influenced
in all our choices by the love for some of the aspects that create the
magic of cinema: now we are joining our personal skills and passions to carry out events or work and study activities.
While dealing with the Festival, we tried to make our idea of cinema come alive. An ever-changing game that is able to invent and
reinvent itself, but also to adapt to the new languages and forms of
communication, to a new way of living time. A joyful and meticulous creation that is ready to be surprised by stories and images.
A constant discovery of the film stories that ‘reach our eyes’: little
hidden treasures to be kept, loved and promoted. An apparently
never-ending study; the search for an epiphany; technique seen as
an instrument of perfection; a marvellous style that speaks to the
heart and to the mind.
Our passion resulted in our events programme, which is full of
international and high quality works.
Now we are respectfully taking over from the organizers of the
previous seasons of the Festival ’O Curt. For this reason, we hope
that our Festival will become a national and international point of reference for the world of short films, with the valuable contribution of
all the people who joined this adventure and share our enthusiasm.
11
Ritorno a ’O Curt / Back to ’O Curt
FRANCESCO NAPOLITANO
Mediateca Santa Sofia
Esporre il programma di questa 14ma edizione è di per sé motivo di soddisfazione, soprattutto quando si nutre la certezza di
aver profuso il proprio impegno nel proporre agli spettatori buon
cinema. Ad esso, però, quest’anno se ne aggiunge un altro che ci
sta particolarmente a cuore, la ripresa cioè, dopo due anni di interruzione, del festival fondato dalla Mediateca Santa Sofia nel 1996.
Uno stato d’animo che siamo lieti di condividere con chi ha sostenuto con entusiasmo questo «ritorno», l’Assessorato ai Giovani del
Comune di Napoli, e con la compagine incaricata di assumerne
la responsabilità artistica e organizzativa, l’Associazione Tycho, i
cui componenti, giovani talenti del cinema (filmmaker e studiosi),
hanno manifestato altrettanta, intensa passione.
E venendo al programma, il dato che emerge è il gran numero di film (1.074, provenienti da ogni parte del mondo) che hanno
chiesto di partecipare, segno anch’esso, ci piace pensare, dell’attesa per il ritorno del festival.
La selezione si è perciò rivelata particolarmente difficoltosa e le
scelte, in molti casi, sofferte, considerata l’elevata qualità media dei
film visionati. Ugualmente impegnativo sarà dunque il compito delle
giurie presiedute da Daniele Ciprì.
Le sezioni di cui si compone il programma competitivo sono
cinque: il concorso internazionale, svincolato da limiti tematici e di
genere; i corti animati, forma entro cui la dimensione breve sembra
ritrovare il proprio statuto espressivo; il corto leggero, attributo delle
nuove modalità espressive rese possibili dai mezzi con i quali oggi si
possono produrre immagini; la sezione napoletana, ’O Curt Napoli,
12
/ Presenting the programme of this 14th season is a source
of satisfaction in itself, especially when you know that you have
worked hard to offer some good films to the audience, but we are
also proud because the Festival ’O Curt – started by the Mediateca
Santa Sofia in 1996 – returns after two years of interruption. That’s
why we are happy to share our feelings with the figures that have
supported us with enthusiasm: the Councillorship for Youth of the
Municipality of Naples, and the Tycho Cultural Association, whose
members – young talented filmmakers and cinema experts – have
been appointed in charge of organizational and artistic aspects,
showing their great devotion to this project.
Concerning the programme, it is important to point out that we
have received a high number of requests to participate (1074 films
from everywhere in the world), and we like to think it has been due
to the fact that the festival has been long-awaited. Therefore the
selection has been hard and we have had to make some difficult
choices, so we are afraid that the jury and its head, Daniele Ciprì,
will experience the same difficulties.
There will be five competitive sections: the international contest, with no restrictions of genre or theme; the animated short
films, which seem perfectly fit for the short form; the light short film,
connected with the use of light shooting equipment; the Neapolitan
section – ’O Curt Napoli –, that is the original basis of our Festival
and includes films shot by filmmakers born or residing in Naples.
However, these films are not necessarily set in the Neapolitan area;
the educational section, with the films made within workshops in
originaria istanza fondativa del nostro festival, che comprende i film
realizzati da autori napoletani ma non necessariamente riconducibili
agli scenari partenopei; la sezione educational, i film dello spazioscuola, divenuti anch’essi, per la cura della forma cinematografica
e l’attenzione ai suoi dispositivi – oltre che naturalmente ai
soggetti più prossimi alla sensibilità dei ragazzi –, fucina di talenti.
Complessivamente sessanta film in gara.
Molti altri elementi arricchiscono questa edizione, ma li esamineremo diffusamente più avanti. Qui solo un accenno, che basta
però a dar conto dell’elevato livello qualitativo inseguito.
Innanzitutto la rassegna dei film di Mikheil Kobakhidze, occasione imperdibile per scoprire i capolavori del maestro georgiano,
che avremo peraltro l’onore di ospitare.
Lo sguardo, a cura degli istituti di cultura stranieri di Napoli,
rivolto alle cinematografie brevi europee tra le più vivaci (Francia,
Germania e Spagna) e al cinema dell’Estremo Oriente.
Gli incontri con i membri della giuria, che porteranno in dote
alcuni dei cortometraggi ai quali hanno collaborato, e con il produttore premio Oscar Nicola Giuliano.
La tavola rotonda sul noir come modalità di rappresentazione
della crisi, animata dalla Scuola di cinema Pigrecoemme e dagli
istituti di cultura, che riunirà intorno al tema relatori prestigiosi.
E ancora, «fuori scala», il film di Michel Gondry su e con Noam
Chomsky – in esclusiva a Napoli – nuova meta dell’immaginario
irrefrenabile del cineasta francese.
Due importanti mostre saranno inoltre cornice espositiva del
festival per tutta la sua durata: la tradizionale mostra sui fotografi
di scena del cinema italiano, a cura del Centro Cinema di Cesena
e, per la prima volta, una mostra di locandine cinematografiche
ispirate ai cortometraggi di Kobakhidze, realizzate da cinque artiste
della Scuola Italiana di Comix.
Buona visione dunque e buon «ritorno» al Festival ’O Curt.
schools. They usually deal with teenage issues, but they are now
characterized by a higher technical level and a more complex style.
All in all, there will be 60 films in the competition.
Here we just want to mention the enriching elements of this
festival, in order to show the high quality we pursue, but we will
later discuss them in detail.
First of all, the retrospective of the films of Mikheil Kobakhidze,
a not-to-be-missed occasion to discover the work of the Georgian
master, who will honour us with his presence.
The attention will be also focused on the most dynamic short
film scene in Europe (in France, Germany and Spain) and in Far
East, with the help of the foreign cultural institutes in Naples.
Then, there will be some meetings with the members of the jury
and with the Oscar-winning producer, Nicola Giuliano, during which
the short films they contributed to will be shown.
A conference about noir as a representation of the crisis, with
the Pigrecoemme Film School and the cultural institutes in Naples.
Furthermore, «off scale», the Neapolitan premiere of Michel
Gondry’s latest film about Noam Chomsky.
Two important exhibitions will be on display for the entire Festival: the traditional exhibition about the still photographers of Italian
cinema, curated by Centro Cinema Città di Cesena, and, for the
first time, an exhibition about film posters inspired by Kobakhidze’s
short films and realized by five artists from the Comix Italian School.
Enjoy the show and welcome back to the Festival ’O Curt.
13
’o curt internazionale |
corti animati | ’o curt napoli
| leggerocorto | educational
CONCORSI
/ COMPETITIVE
SECTIONS
premi
/ prizes
€ 1.000
videocamera
/ camera GoPro
giurie
/ juries
’o curt
internazionale
Giuseppe Borrone
leggerocorto
Claudio Di Biagio
Maurizio Braucci
Daniele Ciprì | presidente
iPad Air
tavoletta
grafica / drawing
tablet Wacom
targa celebrativa
/ celebratory plaque
’o curt napoli
corti animati
educational
Ana Caterina Morariu
Dario Sansone
Ciro Scognamiglio
Rosario D’Uonno
Rosario Gallone
Giovanna Senatore
giurie / juries
16
PRESIDENTE / PRESIDENT
’o curt internazionale | leggerocorto
Giuseppe Borrone è storico
del cinema, critico letterario,
direttore artistico e organizzatore di numerosi festival, tra i
quali «A corto di donne». Ha
partecipato alla realizzazione
della rassegna «Venezia a Napoli – Il cinema esteso». Dal
1991 è responsabile artistico
della rassegna di cinema d’autore del multisala La Perla di
Napoli.
Maurizio Braucci è scrittore e
sceneggiatore. Ha pubblicato Il
mare guasto (’99) e Una barca di uomini perfetti (’04). Ha
lavorato alle sceneggiature di
Gomorra (’08) e Reality (’12)
di Matteo Garrone, L’intervallo
(’12) di Leonardo Di Costanzo.
Collabora con la rivista mensile
«Lo straniero» e con la redazione napoletana de «La Repubblica».
Claudio Di Biagio è regista,
sceneggiatore, attore e youtuber. Ha collaborato alla regia e alla sceneggiatura della
serie Freaks! (’11) in cui è anche attore. Nel 2013 ha diretto Andarevia, lungometraggio
commissionato da Rai Cinema
per il web. Nel 2014, insieme a
Luca Vecchi, ha realizzato il film
Vittima degli eventi, ispirato al
personaggio di Dylan Dog.
/ Giuseppe Borrone is a film
historian, literary critic and artistic director. He also organizes many festivals, among
which «A corto di donne» and
«Venezia a Napoli – Il cinema
esteso». Since 1991, he has
been the curator of the art film
show of La Perla multiplex in
Naples.
/ Maurizio Braucci is a writer
and a screenwriter. He published Il mare guasto (’99) and
Una barca di uomini perfetti
(’04). He worked on the screenplays of Matteo Garrone’s Gomorra (’08) and Reality (’12),
of Leonardo Di Costanzo’s
L’intervallo (’12). He also writes
for the monthly magazine «Lo
straniero» and for the Naples
edition of «La Repubblica».
/ Claudio Di Biagio is a director, screenwriter, actor and
youtuber. He was one of the
authors of the series Freaks!
(’11), in which he also played
a role. In 2013, he directed
Andarevia, a film commissioned by Rai Cinema and intended for the web. In 2014,
he made Vittima degli eventi
– inspired to Dylan Dog – together with Luca Vecchi.
Daniele Ciprì è regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, autore di colonne
sonore e montatore. Dalla fine
degli anni ’80 ha collaborato
con Franco Maresco realizzando una serie di lavori sperimentali, fino ad approdare alla
produzione (per Rai3) di Cinico
Tv e ai lungometraggi Lo zio di
Brooklyn (’95), Totò che visse
due volte (’98), Il ritorno di Cagliostro (’03). Come direttore
della fotografia ha lavorato al
fianco di registi come Marco
Bellocchio, Renato De Maria e
Roberta Torre, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali. Nel 2012 è tornato alla
regia con È stato il figlio e ha
diretto la fotografia di Salvo (di
Grassadonia e Piazza). Ha curato la fotografia per numerosi
cortometraggi.
’o curt napoli | corti animati
giurie / juries
Nel 2014 è di nuovo alla regia
con La buca, commedia con
Castellitto, Papaleo e Bruni Tedeschi.
/ Daniele Ciprì is a director,
screenwriter, cinematographer,
editor and soundtrack composer. He has been collaborating with Franco Maresco since
the late 80s, carrying out some
experimental works, followed
by the production of Cinico Tv
(for Rai3 channel) and by the
feature films Lo zio di Brooklyn
(’95), Totò che visse due volte
(’98), Il ritorno di Cagliostro
(’03). As a cinematographer,
Ciprì has worked with directors
like Marco Bellocchio, Renato
De Maria and Roberta Torre,
receiving national and international awards. In 2012 he went
back to directing with È stato il
figlio and was the cinematographer of Salvo (by Grassadonia and Piazza). He has been
a cinematographer for several
short movies.
In 2014, he directed La buca,
a comedy with Castellitto, Papaleo and Bruni Tedeschi.
Ana Caterina Morariu è attrice. Nel 2006 è stata tra i protagonisti de Il mio miglior nemico
di Carlo Verdone per il quale
ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello come
miglior attrice protagonista. Ha
preso parte a numerose fiction
televisive. Attualmente interpreta il personaggio di Lara
Colombo in Squadra antimafia
– Palermo oggi.
Dario Sansone è fumettista e musicista (frontman dei
Foja e cofondatore del duo
Tarall&Wine). Dal 2004 è nello
staff di disegnatori di Lazarus
Ledd. È stato aiuto regista e
storyboarder del film di animazione L’arte della felicità (’13)
di Alessandro Rak, per la cui
colonna sonora ha scritto e interpretato, insieme ai Foja, ’A
malìa.
Ciro Scognamiglio è aiuto
regista. Vanta collaborazioni
con registi come Nanni Moretti, Antonello Grimaldi, Andrea
Molaioli e Valerio Mieli. Tra i film
a cui ha lavorato: Il caimano
(’06), Caos calmo (’08), Dieci
inverni (’09), Habemus Papam
(’10). Dal 2011 svolge attività di
formazione cinematografica ed
è membro dell’A.I.A.R.S.E.
/ Ana Caterina Morariu is an
actress. In 2006, she was one
of the protagonists of Il mio
miglior nemico, directed by
Carlo Verdone, which earned
her a David di Donatello nomination for best actress. She
starred in some TV series, and
she is now playing the role of
Lara Colombo in Squadra antimafia – Palermo oggi.
/ Dario Sansone is a comic
book artist and a musician (he
is the front man of Foja, and
the co-founder of Tarall&Wine).
Since 2004, he’s been part of
the team of artists on Lazarus
Ledd. He was the assistant director and the storyboarder of
the film L’arte della felicità (’13),
by Alessandro Rak. He also
wrote the Foja song ’A Malìa
as part of the soundtrack.
/ Ciro Scognamiglio is an
assistant director. He boasts
collaborations with the likes
of Nanni Moretti, Antonello
Grimaldi, Andrea Molaioli and
Valerio Mieli. Some of the films
he worked on are: Il caimano
(’06), Caos calmo (’08), Dieci
inverni (’09), Habemus Papam
(’10). He has been teaching a
film class since 2011 and he is
a member of A.I.A.R.S.E.
17
giurie / juries
18
educational
Rosario D’Uonno è referente della Direzione generale
dell’Ufficio scolastico regionale
della Campania. È il direttore
artistico del Marano Ragazzi
Spot Festival, rassegna nazionale degli spot di pubblicità sociale realizzati dai ragazzi delle
scuole elementari, medie e superiori italiane.
Rosario Gallone è stato marinaio, agente segreto e playboy in Costa Azzurra. Poi si è
svegliato. Docente di regia alla
Scuola di cinema, televisione
e fotografia Pigrecoemme di
Napoli, sceneggiatore, regista,
montatore. Tra i lavori realizzati
Isa 9000 (’01), Tempus Fugit
(’05), Satanism for Dummies
(’12) e L’amore è un segno
(’14).
Giovanna Senatore è docente
di Storia e Filosofia e regista teatrale. Con l’associazione «Le
macchine desideranti» ha realizzato Trame, progetto di diffusione culturale attraverso letture che incrociano punti di vista
di diversi autori nel tempo. Nel
2014 è alla regia dello spettacolo teatrale Griselda, tratto da
Boccaccio, da Chaucer e dal
Ménagier de Paris.
/ Rosario D’Uonno is a delegate of the Campania Education Authority and the artistic
director of the Marano Ragazzi Spot Festival, a festival of
public information films shot by
young students.
/ Rosario Gallone was a sailor,
a secret agent and a playboy
in the French Riviera, then
he woke up. He is a screenwriter, director and editor. He
runs a directing course at the
Pigrecoemme Film School in
Naples. Some of his works are:
Isa 9000 (’01), Tempus Fugit
(’05), Satanism for Dummies
(’12) and L’amore è un segno
(’14).
/ Giovanna Senatore is a
theatre director, besides being a Philosophy and History
teacher. She created Trame – a
reading project about different
authors from different times –
together with the association
«Le macchine desideranti».
She is now directing the play
Griselda, inspired by Boccaccio, Chaucer and the Ménagier
de Paris.
’o curt
interna
zionale
a peu de chose près | abymée |
bahar im wunderland | bishtar az
do saat | casitas | dün bugün yarın
| ehi muso giallo | february | home
& key | la larme du bourreau | la
máquina de los rusos | najes |
not anymore | ona meta | rest is
pending | shadow | sunny | tin & tina
’o curt internazionale
Cinematografie e culture di undici paesi lontani si incontrano
nella sezione internazionale di ’O Curt, confrontando le proprie storie e i propri immaginari per un panorama variegato di generi e
tematiche.
Sono francesi quattro lavori molto distanti tra loro: il romantico
A peu de chose prés di J. Bernard, il documentario La larme du
bourreau di L. Abdulamir, la drammatica storia d’amore Shadow di
L. Recio e il metacinematografico Abymée di L. Abeillon-Kaplan.
Altrettanto ricca è la produzione spagnola, che spazia dalle atmosfere fuori dal tempo di Tin & Tina di R. Stein a Casitas, virtuosistico pianosequenza di J. Marco, per arrivare al cinefilo homemovie
La máquina de los rusos di O. Guerra.
La Germania presenta due percorsi diversi ma ugualmente difficili, quello di un giovane padre in Sunny di B. Ott e quello di una
bimba curda in Bahar im Wunderland di B. Karamizade. Italiana è la
commedia noir Ehi muso giallo di P. Di Pasquale. Tempo e spazio si
dilatano nella neve del russo February di R. Magomadov.
Ha grande urgenza espressiva la proposta iraniana che, con
Bishtar az do saat di A. Asgari e Najes dei fratelli Ark, offre un duro
spaccato della realtà locale. Di segno opposto è il sognante Dün
Bugün Yarın, del turco A. Kaya, mentre ha un’impronta da reportage il documentario sulla rivolta siriana Not Anymore di M. VanDyke.
Il legame con la propria terra è il fulcro di Home & Key del curdo
iracheno S. Attoof, mentre sull’infanzia si sofferma l’israeliano Off
Season di E. Nechemya. Chiude la rosa Rest is Pending di H. Yin,
testimonianza del problema dei cimiteri a Hong Kong.
/ Cinema and cultures from eleven distant countries meet each
other in ’O Curt main section, sharing their stories and their imaginaries, and creating a wide range of genres and themes.
Four different works come from France: the romance A peu de
chose prés by J. Bernard, the very harsh documentary La larme du
bourreau by L. Abdulamir, the tragic love story Shadow by L. Recio
e the metacinematic Abymée by L. Abeillon-Kaplan.
The Spanish production is also rich, and ranges from the timeless setting of R. Stein’s Tin & Tina to Casitas – an elaborate longtake shot by J. Marco – till to the homemovie La máquina de los
rusos by O. Guerra.
Germany presents two hard and personal journeys: the one
of a young father in B. Ott’s Sunny and the one of a Kurdish child
in Bahar im Wunderland, by B. Karamizade. Ehi muso giallo is an
Italian black comedy by P. Di Pasquale. Time and space expand in
the snow of R. Magomadov’s February.
Two Iranian short films – A. Asgari’s Bishtar az do saat and
Najes by the Ark brothers – show a great need to communicate,
presenting a harsh portrait of life in Iran. On the contrary, Dün
Bugün Yarın, directed by the Turkish A. Kaya, is a dreamy short
film. VanDyke’s documentary on Syrian revolution, Not Anymore
has a journalistic approach.
Home & Key, by the Iraqi Kurdish S. Attoof, focuses on the
bond with the homeland, while Off Season, by the Israeli E. Nechemya, focuses on childhood. H. Yin’s Rest is Pending describes the
problem of cemeteries in Hong Kong, and closes the list.
21
’o curt internazionale
Jérôme Bernard, batterista e violinista,
è diplomato all’Institut International de
l’Image et du Son di Parigi. Nel 2011 ha
fondato una propria casa di produzione,
la Duck Factory, producendo film e spot.
Ha realizzato il cortometraggio Country
Parasite (’12) ed è attualmente al lavoro
sul suo primo lungo, Petit cercle entre
amants.
A peu de chose près
JÉRÔME BERNARD
Francia | 2014 | 16’
Un hotel prestigioso, i suoi clienti e
il suo personale. Si incrociano continuamente senza mai conoscersi. Fa
eccezione l’addetto alla reception
che li conosce tutti come il palmo
della propria mano.
22
/ A prestigious hotel, its clients and
staff. These people always pass each
other, but actually they never meet.
The chief receptionist is the only one
who knows them all like the back of
his hand.
sceneggiatura/
screenplay
Jérôme Bernard,
Reynald Bourdon
fotografia/
cinematography
Antoine Marteau
montaggio/editing
Antoine Hivet
musica/music
Adrien Beckerman
suono/sound
Arnaud Julien
interpreti/cast
Patrick Mimoun,
Dolores Chaplin,
Pascal Louange
produzione/
production
Sammy Hossenny
/ Jérôme Bernard, a drummer and a violinist, graduated at the Institut International de l’Image et du Son, in Paris. In 2011
he started his own company, Duck Factory, producing films and commercials.
He directed the short Country Parasite
(’12) and is now developing the feature
film Petit cercle entre amants.
’o curt internazionale
Lionel Abeillon-Kaplan ha realizzato,
come regista, i cortometraggi La première
fois (’97) e Fumer tue (’14), oltre al lungo
Eux seuls (’05). In pre-produzione L’enfer
brille. Ha inoltre sceneggiato e prodotto
numerosi corti e lungometraggi.
/ Lionel Abeillon-Kaplan directed the
shorts La première fois (’97) and Fumer
tue (’14), as well as the feature film Eux
seuls (’05). He is now working at L’enfer
brille. Also, he wrote and produced several short and feature films.
Abymée
LIONEL ABEILLON-KAPLAN
Francia | 2014 | 10’
Lucie è un’attrice, ma vorrebbe fare la
regista. Controvoglia, si reca all’ennesimo provino. Dopo le iniziali domande di rito, il colloquio con il casting
director si mette male, fino a sfociare
in aperta ostilità. La realtà incontra la
finzione, o forse accade il contrario.
/ Lucie is an actress, but she would
like to be a director. She reluctantly
goes another audition. After some
usual questions, her conversation
with the casting director goes wrong
and turns into hostility. Reality meets
fiction, or maybe it’s the other way
round.
sceneggiatura/
screenplay
Lionel AbeillonKaplan
fotografia/
cinematography
Cyril Bron
montaggio/editing
Thomas Grandremy
musica/music
Laurent Auguy,
Stéphane Brossolet
suono/sound
Sebastien Linsolas
interpreti/cast
Clémence Faure,
Guillaume Ducreux
produzione/
production
Charles Jacquard
23
’o curt internazionale
Behrooz Karamizade ha studiato cinema all’Università di Kassel, in Germania.
È uno dei fondatori del collettivo NUR Film
Group. Ha diretto i corti Murche e To Be
a Child in Iran nel 2008, poi Packing (’09),
Phillip is Hungry (’10), e il documentario
Salam Aleikum Allemagne (’11).
Bahar im Wunderland
BEHROOZ KARAMIZADE
Germania | 2013 | 16’
Come fai a sfuggire al pericolo quando non hai un posto in cui nasconderti? La piccola curda Bahar crede
di aver trovato un modo. La sua è la
storia di una bambina costretta a crescere troppo in fretta e ad abbandonare la Siria per scappare in Germania insieme a suo padre.
24
/ Where do you hide from danger,
when you can’t hide anywhere? A
Kurdish girl thinks she has found a
way. It is the story of Bahar, a little girl
who is forced to grow up too fast due
to the circumstances. She is escaping
with her father from Syria to Germany.
sceneggiatura/
screenplay
Behrooz
Karamizade
fotografia/
cinematography
Michel Unger
montaggio/editing
Behrooz
Karamizade
musica/music
Kayhan Kalhor
suono/sound
Alexander Heinze
interpreti/cast
Kani Mohammadi,
Korkmaz Arslan,
Julia Kahl
produzione/
production
Jörn Möllenkamp
/ Behrooz Karamizade studied film at
the University of Kassel, Germany. He is
one of the founders of NUR Film Group.
He directed the short films Murche and To
Be a Child in Iran in 2008, then Packing
(’09), Phillip is Hungry (’10), and the documentary Salam Aleikum Allemagne (’11).
’o curt internazionale
Ali Asgari ha iniziato la sua carriera come
assistente alla regia. A partire dal 2011
ha realizzato i corti Tonight Is Not a Good
Night for Dying, Barbie (’12) e La bambina – Bache, in competizione alla Mostra
del Cinema di Venezia 2014. Bishtar az
do saat è stato in selezione ufficiale al Festival di Cannes 2013.
/ Ali Asgari started as an assistant director. He directed the short films Tonight Is
Not a Good Night for Dying, Barbie (’12)
and La bambina – Bache, selected in the
official competition at Venice Film Festival
2014. Bishtar az do saat was selected for
Cannes Film Festival in 2013.
Bishtar az do saat
/ More Than Two Hours
ALI ASGARI
Iran | 2013 | 15’
Sono le tre del mattino, un ragazzo e
una ragazza vagano per la città. Cercano un ospedale che si prenda cura
di lei, ma trovarlo si rivela molto più
difficile di quanto pensassero.
/ It’s 3 am. A boy and a girl are wandering around the city, looking for a
hospital to take care of her. However,
the search turns out to be much more
complicated than they thought.
sceneggiatura/
screenplay
Ali Asgari, Farnoosh
Samadi
fotografia/
cinematography
Amir Aliweisi
montaggio/editing
Esmaeel Monsef
suono/sound
Vahid Moghadasi,
Hossein Ghourchian
interpreti/cast
Taha Mohammadi,
Shahrzad Ghasemi,
Roshanak Haghighat
Talab
produzione/
production
Sasan Salour
25
’o curt internazionale
Javier Marco ha diretto videoclip, spot
e numerosi cortometraggi, tra cui Ginkgo (’10), A mi lado (’10), El disfraz del
cielo (’11), La soledad de la luna (’11),
3 minutos (’12), Tú o yo (’14). È in preproduzione il suo primo lungometraggio,
La promesa de Elisa.
Casitas
JAVIER MARCO
Spagna | 2014 | 10’
Carlos e Marta, sui 35 anni, vivono la
vita che hanno sempre sognato: una
casa con giardino, un cane, stanno
anche per avere un figlio… Ma la vita
può essere così perfetta?
26
/ Carlos and Marta, both 35 years
old, are living the life they’ve always
dreamed of: a house with a yard, a
dog, and they’re even about to have
a child… But there’s no such thing as
a perfect life.
sceneggiatura/
screenplay
Belén SánchezArévalo
fotografia/
cinematography
Jaime Martínez
montaggio/editing
Javier Marco
musica/music
Jimmy Barnatán
suono/sound
Roberto Fernández
interpreti/cast
Gorka Otxoa, Mariam
Hernández, Antonio
Molero
produzione/
production
Javier Marco
/ Javier Marco directed music videos,
commercials and several short films,
among which Ginkgo (’10), A mi lado
(’10), El disfraz del cielo (’11), La soledad
de la luna (’11), 3 minutos (’12), Tú o yo
(’14). He is now working at his first feature
film, La promesa de Elisa.
’o curt internazionale
Anıl Kaya ha lavorato come assistente
alla regia per la Filmside and İnterfilm di
Istanbul. Ha diretto i cortometraggi Dore
giderken – Dore on the Road (’08), Kagit
ucak – Paper Plane (’08) e Bir cevapsiz
arama: hayat – One Missed Call: Life (’12).
/ Anıl Kaya worked as an assistant director for Filmside and İnterfilm in Istanbul.
He directed the short films Dore giderken
– Dore on the Road (’08), Kagit ucak –
Paper Plane (’08) e Bir cevapsiz arama:
hayat – One Missed Call: Life (’12).
Dün Bugün Yarın
/ Yesterday Today Tomorrow
ANIL KAYA
Turchia | 2014 | 17’
Per liberarsi del ricordo della sua ex,
Alp inizia a lavorare in una biblioteca
universitaria. Ogni volta che si ritrova
solo continua a pensare a lei e vorrebbe riaverla, ma agli altri nasconde
le sue cicatrici. Tuttavia, il tempo trascorso in biblioteca lo avvicina ulteriormente al suo «ieri» anziché aiutarlo
a dimenticare.
/ Alp starts working in a university library to get rid of the memories about
his ex-girlfriend: when he is alone, he
keeps thinking about her and wants
her back, but he hides his scars from
other people. However, the time he
spends in the library makes him closer to his «yesterday» rather than help
him forget.
sceneggiatura/
screenplay
Anıl Kaya, Özgür
Onürme
fotografia/
cinematography
Murat Akay
montaggio/editing
Can Yağan
musica/music
Ege Tülek
suono/sound
Onur Sesigür
interpreti/cast
Erkan Yolaç, Başak
Daşman
produzione/
production
Yağmur Dolkun,
Volkan Çağsal
27
’o curt internazionale
Pierluca Di Pasquale ha lavorato come
assistente alla regia con Pupi Avati in Ma
quando arrivano le ragazze? e con Gabriele Salvatores in Quo Vadis, baby?.
Nel 2008 ha scritto e diretto una serie di
documentari sui fumettisti underground
italiani prodotti dal canale Jimmy di Sky.
Ha diretto i cortometraggi Stanza 88 (’10)
e Zinì e Amì (’12).
Ehi muso giallo
PIERLUCA DI PASQUALE
Italia | 2013 | 14’
Un ragazzo si risveglia nella cucina
buia di un ristorante. È ferito, è stato
picchiato e legato ad una sedia. Inoltre ha le braccia affogate in un secchio pieno di ghiaccio e sangue. Le
premesse per lui non sembrano buone. Non ricorda cosa gli è capitato. I
suoi due aguzzini sono una donna e
un uomo asiatici.
28
/ A young man wakes up in the dark
kitchen of a restaurant. He is wounded, he has been beaten up and tied
to a chair. Moreover, his arms are tied
up and sunk into a bucket of ice and
blood. He does not remember what
happened to him. His two torturers
are a woman and a man and they are
both Asian.
sceneggiatura/
screenplay
Leonardo Giordano,
Pierluca Di Pasquale
fotografia/
cinematography
Davide Manca
montaggio/editing
Gianluca Scarpa
musica/music
Fabio Antonelli
suono/sound
Paolo Testa
interpreti/cast
Jun Ichikawa,
Gabriele Mainetti
produzione/
production
A. Amato, D. Cesarini, P. Di Pasquale
/ Pierluca Di Pasquale worked as an assistant director for Pupi Avati in Ma quando arrivano le ragazze? and for Gabriele
Salvatores in Quo Vadis, baby?. In 2008
he wrote and directed a series of documentaries on Italian underground cartoonists produced by TV channel Jimmy.
He directed the short films Stanza 88 (’10)
and Zinì e Amì (’12).
’o curt internazionale
Ruslan Magomadov ha diretto il documentario Notes of Treasure Hunter (’07) e
il corto Dom tsia – Home (’12).
/ Ruslan Magomadov directed the
documentary Notes of Treasure Hunter
(07) and the short feature film Dom tsia
– Home (’12).
Февраль / February
RUSLAN MAGOMADOV
Russia | 2014 | 26’
Il film si basa su eventi realmente accaduti. È la storia di due fratelli che si
ritrovano soli durante la deportazione
del popolo ceceno per ordine di Stalin
nel 1944.
/ The film is based on true events. This
is the story of two brothers who find
themselves alone during Stalin’s deportation of Chechen people in 1944.
sceneggiatura/
screenplay
Ruslan Magomadov
fotografia/
cinematography
Mikhail Belov
montaggio/editing
Alexandr
Mesheryakov
suono/sound
Danil Tishinskikh,
Anton Kalmykov
interpreti/cast
Adam Halidov, Aub
Israpilov
produzione/
production
Ruslan Magomadov
29
’o curt internazionale
Shwan Attoof è esordiente alla regia. Ha
lavorato come attore in numerose produzioni teatrali, televisive e cinematografiche.
/ Shwan Attoof is now making his debut
as a film director. He featured as an actor
in several dramas, TV and film productions.
Home & Key
SHWAN ATTOOF
Iraq | 2014 | 15’
Il racconto trasfigurato dell’estinzione, nel corso del Ventesimo secolo,
di un’intera famiglia curda.
30
/ An aesthetic narration of the death of
a Kurdish family, over the 20th century.
sceneggiatura/
screenplay
Shwan Attoof
fotografia/
cinematography
Amjad Mohammad
montaggio/editing
Rekawt Mohammad
musica/music
Kurdish Folklor
suono/sound
Rekawt Mohammad,
Barzan Shakar
interpreti/cast
Hama Rashid Haras,
Jwan Saleh, Rawaz
Yassen
produzione/
production
Kamaran Nuri
’o curt internazionale
Layth Abdulamir ha diretto numerosi film
narrativi e documentari, spesso sul tema
dei diritti umani e sulla cultura mediorientale. Tra questi: The Cradle (’85), Yémen:
musique au cœur de l’Arabie (’94), Africa, Africa (’03), Irak, le chant des absents
(’04), Chrétiens d’Irak (’11).
/ Layth Abdulamir directed several feature films and documentaries, many
of them concerning human rights and
Middle-East culture. Among them: The
Cradle (’85), Yémen: musique au cœur de
l’Arabie (’94), Africa, Africa (’03), Irak, le
chant des absents (’04), Chrétiens d’Irak
(’11).
La larme du bourreau
LAYTH ABDULAMIR
Francia | 2013 | 26’
La pena di morte è ancora in vigore
in alcuni paesi. Ashmawi, il boia d’Egitto, è convinto di essere «la mano
di Dio sulla terra», un professionista
scrupoloso dell’omicidio legalizzato. I
condannati, da parte loro, danno testimonianza della propria sofferenza e
dell’insopportabile attesa della morte.
/ The death penalty still exists in some
countries. Ashmawi, the executioner
of Egypt, thinks he is the hand of God
on Earth, a meticulous professional of
legal murder. For their part, the condemned men show their suffering and
the unbearable torture of waiting to
die.
sceneggiatura/
screenplay
Layth Abdulamir
fotografia/
cinematography
Mohamed Al
Halouani
montaggio/editing
William Roy
suono/sound
Benoît Hery,
Christophe
Belkacem
produzione/
production
Salam Jawad
31
’o curt internazionale
Octavio Guerra ha diretto il docu-reality
Direct Action, i corti Double Parked e Gestures e, nel 2013, il documentario Holy
Water. Attualmente sta girando il suo secondo documentario, City Beach, ed è in
pre-produzione il suo primo lungometraggio di finzione, Pictures I Never Took?.
La máquina de los rusos
OCTAVIO GUERRA
Spagna | 2013 | 9’
Dove sono i ricordi? È possibile conservarli intatti? Octavio torna a casa
dopo lungo tempo, portando con
sé la sua nuova videocamera. Vuole
filmare immagini che lo riportino alla
sua infanzia, ma fallisce nell’intento.
Finisce, invece, col dischiudere i ricordi di suo padre, proiettando i suoi
vecchi filmini in Super 8.
32
/ Where are the memories? Is it possible to keep them intact? Octavio returns home after a long time with his
new videocamera. He wants to shoot
images which could bring him back
to his childhood, but he fails in his attempt. However, he ends up disclosing his father’s memories by screening his old Super-8 movies.
sceneggiatura/
screenplay
Octavio Guerra
montaggio/editing
Octavio Guerra
suono/sound
Octavio Guerra
interpreti/cast
Zoilo Guerra, Olga
Quevedo
produzione/
production
Elisa Torres
/ Octavio Guerra directed the docu-reality Direct Action, the short films Double
Parked e Gestures and, in 2013, the documentary Holy Water. He is now shooting
his second documentary, City Beach, and
preparing his first feature film, Pictures I
Never Took?.
’o curt internazionale
Bahram e Bahman Hajaboullou (ARK)
sono una coppia di gemelli iraniani, registi
e sceneggiatori. Hanno realizzato insieme
i cortometraggi: Forsati barayeh gryeh
takha (’11), The Flash (’12) e Sunburned
(’13).
/ Bahram e Bahman Hajaboullou (ARK)
are twin brothers from Iran, who write and
direct their short films together: Forsati
barayeh gryeh takha (’11), The Flash (’12)
e Sunburned (’13).
Najes / The Unclean
BAHRAM & BAHMAN HAJABOULLOU (ARK)
Iran | 2014 | 19’
Un musulmano investe un cane
con la sua auto. Essendo un uomo
di buon cuore, decide di portarlo a
casa. Incontra, però, il disappunto di
sua moglie e dell’intera famiglia, poiché nella cultura islamica i cani sono
considerati impuri. Il giorno dopo, sta
per iniziare una cerimonia religiosa in
casa, ma i parenti dell’uomo si lamentano della presenza del cane.
/ One night, a Moslem man hits a dog
while driving. He is too good to leave
the dog alone, so he takes it home.
However, he has to face the disagreement of his wife and of his whole family, since dogs are considered unclean
in Islam. The next day they are going
to have a religious ceremony at home
and his family complains about the
presence of the dog.
sceneggiatura/
screenplay
Bahram & Bahman
Ark
fotografia/
cinematography
Hamid Mehrafrooz
montaggio/editing
Ali Moslemi
suono/sound
Hasan Salmani
interpreti/cast
Naser Hashemi,
Seville Shirgir, Ali
Qasemi
produzione/
production
Sina Baradran
Ahangari
33
’o curt internazionale
Matthew VanDyke è filmmaker, produttore, scrittore e opinionista di programmi
radiofonici e televisivi su tematiche relative alle rivoluzioni nel mondo arabo e alla
sicurezza internazionale.
/ Matthew VanDyke is a filmmaker, producer, writer and a guest on television
and radio programs concerning the Arab
world, revolutions and international security issues.
Not Anymore: A Story of Revolution
MATTHEW VANDYKE
Siria/Turchia/Usa | 2013 | 14’
La storia della lotta siriana per la libertà, vissuta da un comandante dei
ribelli di 32 anni, Mowya, e da una
giornalista, Nour Kelze, di 24, ad
Aleppo. Il film, in modo chiaro e conciso, mostra perché il popolo siriano
sta combattendo per la sua libertà,
attraverso le parole emozionanti dei
due protagonisti, le cui vite sono state sconvolte e lacerate dalla guerra.
34
/ The story of the Syrian struggle for
freedom as experienced in Aleppo
by a 32-year-old rebel commander,
Mowya, and a 24-year-old journalist, Nour Kelze. The film shows – in
a clear and concise way – why Syrian
people are fighting for their freedom,
giving voice to the emotional words
of two someone whose life has been
turned upside down and torn apart by
war.
sceneggiatura/
screenplay
Matthew VanDyke
fotografia/
cinematography
Matthew VanDyke
montaggio/editing
Ivan Kander
suono/sound
Josef Crosby
interpreti/cast
Mowya, Nour Kelze
produzione/
production
Matthew VanDyke,
Nour Kelze
’o curt internazionale
Elinor Nechemya ha studiato cinema
alla Minshar for Art di Tel Aviv: Ona meta
è il suo film di diploma. Durante gli studi
ha realizzato i corti Floods (’11) e Fat el
Mead (’12). Attualmente sta sviluppando
la sceneggiatura del suo primo lungometraggio, Present Progressive, e sta lavorando a un corto sperimentale dal titolo
Everlasting MOM.
/ Elinor Nechemya studied Cinema at
Minshar for Art in Tel Aviv: Ona meta is her
Graduation work. During her studies she
directed the short films Floods (’11) and
Fat el Mead (’12). Now she is developing
the script for her first feature film, Present
Progressive, and working on a short-experimental film called Everlasting MOM.
Ona meta / Off Season
ELINOR NECHEMYA
Israele | 2013 | 27’
Vagando fra i sentieri misteriosi di
una località balneare addormentata,
Zohar cerca qualche indizio che
spieghi l’assenza di suo padre
durante una vacanza di famiglia.
Spazi indifferenti rivelano domande
che riecheggeranno tempo dopo.
La paura e l’oscurità spingono Zohar
verso luoghi più bui, che minacciano
una già instabile serenità.
/ Wandering through mysterious
paths of a sleepy seaside resort, Zohar seeks clues in hope to discover
reasons for her father’s absence from
a family vacation. Indifferent spaces
slowly unfold questions that will echo
long after. Obscurity and fear send
Zohar to darker places which threaten
an unstable serenity.
sceneggiatura/
screenplay
Elinor Nechemya
fotografia/
cinematography
Daniel Miller
montaggio/editing
Guy Nemesh
musica/music
Ofer Bymel
suono/sound
Nati Taub
interpreti/cast
Mika Altman,
Kareen Ophir, Yuval
Kruchenezki, Itzik
Arviv, Tamir Lifshiz
produzione/
production
Rivka Wiesenfeld
35
’o curt internazionale
Ho Yin Ng è un regista e sceneggiatore
nel campo del cinema, della televisione e
della pubblicità. Ha diretto i cortometraggi Meeting of the Half Moons (’10), Who
Knows Who!? (’13), Thought of Winning
(’13), The Break Up Planner (’14). Con
Rest Is Pending ha rappresentato Hong
Kong alla Biennale di Architettura 2014.
Insieme ad Anish Kapoor ha ideato un
progetto per una stazione della metropolitana di Napoli.
安居 / Rest is Pending
HO YIN NG
Hong Kong | 2014 | 20’
Alla morte improvvisa di suo padre,
Tin-fai si sente solo, confuso, e non
ha idea di come organizzare il funerale. Hong Kong è piena di cimiteri, ma
i colombari sono comunque troppo
pochi. Tin-fai accetta la sfida e decide di trovare un posto per suo padre.
36
/ The sudden death of his father
leaves Tin-fai lost and confused. He
is clueless about the funeral arrangements. Cemeteries are everywhere
in Hong Kong, but still there are few
columbaria for the dead. Tin-fai faces
the challenge of finding a place for his
father.
sceneggiatura/
screenplay
Ho Yin Ng, Ken
Chow, Ashley
Cheung
fotografia/
cinematography
Leo Wong
montaggio/editing
Hebe Cheung
musica/music
Slah Tin
interpreti/cast
Chin Siu-Ho, Pancy
Chan, Anson Chan,
Angus Chan
produzione/
production
Ho Yin Ng
/ Ho Yin Ng is a director and a screenwriter of movies, TV programs and commercials. He directed the short films
Meeting of the Half Moons (’10), Who
Knows Who!? (’13), Thought of Winning
(’13), The Break Up Planner (’14). Rest Is
Pending represented Hong Kong in the
participation at Venice Architecture Biennale. He also developed a project for a
Naples subway station together with Anish Kapoor.
’o curt internazionale
Lorenzo Recio si è sempre confrontato
con il genere fantastico, cominciando con
l’animazione. Ha diretto una decina di
cortometraggi, tra i quali Le bal du minotaure (’98), L’infante, l’âne et l’architecte
(’01), Le marin acéphale (’05), Lisa (’08),
Le journal de Mademoiselle (’09), Red
Shoes (’10).
/ Lorenzo Recio always worked in the
area of fantasy tales since he started doing films, in animation first and then in fiction. He directed almost ten shorts films
among which Le bal du minotaure (‘98),
L’infante, l’âne et l’architecte (’01), Le marin acéphale (’05), Lisa (’08), Le journal de
Mademoiselle (’09), Red Shoes (’10).
Shadow
LORENZO RECIO
Francia | 2014 | 23’
Taipei. Il timido Xiao Shiou porta in
giro l’arte delle ombre cinesi. Un giorno incontra la bellissima Ann e se ne
innamora. Ma un terribile incidente lo
farà cadere nel mondo delle tenebre.
/ Taipei. Xiao Shou is a shy boy and a
travelling player of shadow puppets.
One day, he meets the beautiful Ann
and falls in love with her. However, a
terrible accident leads the young boy
into a dark world.
sceneggiatura/
screenplay
Lorenzo Recio
fotografia/
cinematography
Dylan Doyle
montaggio/editing
Mona Lanfant
musica/music
Gilles Alonzo
suono/sound
Chou Cheng, Xavier
Thibault, Laure Arto
interpreti/cast
Liu Yueh Ming, Aviis
Zhong, Hsiao Cheng
Wei, Hsiao Yu Ting
produzione/
production
Nicolas Brevière
37
’o curt internazionale
Barbara Ott ha studiato regia alla Filmakademie Baden-Wuerttemberg di
Ludwigsburg. Sunny è il suo film di diploma, e ora lavora come sceneggiatrice e
regista freelance a Berlino. Ha realizzato
i cortometraggi Der verlorene Sohn (’05),
Geschwister (’06), Vogel.tot (’09), Wie
Elefanten in den Alpen (’10), Beelzebub
(’10), Czech (’13), Mama i Tata (’13).
Sunny
BARBARA OTT
Germania | 2013 | 29’
Hajo ha diciannove anni ed è un neo
papà. Non può più passare il tempo
coi suoi amici, poiché deve prendersi
cura di suo figlio. Ma Hajo è stufo di
cambiare pannolini e di giocare a fare
il padre: vuole lavorare e fare soldi.
Tuttavia, il suo piano mette in pericolo
il suo bambino.
38
/ Hajo is nineteen and is a new dad.
Now he can’t hang out with his
friends, since he has to take care of
his son. But Hajo is tired of changing
diapers and playing dad. He wants to
work and make money. However, his
plan can put his child at risk.
sceneggiatura/
screenplay
Barbara Ott
fotografia/
cinematography
Falco Lachmund
montaggio/editing
Gregory
Schuchmann
musica/music
Jasmin Reuter
suono/sound
Joh Weigerber
interpreti/cast
Vincent Krüger,
Paula Kroh
produzione/
production
Filmakademie
Baden-Württemberg
/ Barbara Ott studied Directing/Feature
Film at the Filmakademie Baden-Wuerttemberg in Ludwigsburg. She graduated
in 2013 with Sunny and now she lives
and works as a freelance scriptwriter and
director in Berlin. She directed the short
films Der verlorene Sohn (’05), Geschwister (’06), Vogel.tot (’09), Wie Elefanten in
den Alpen (’10), Beelzebub (’10), Czech
(’13), Mama i Tata (’13).
’o curt internazionale
Rubin Stein è stato regista per la televisione, la pubblicità e il teatro, e ha lavorato come curatore di mostre. Nel 2010
ha realizzato il suo primo cortometraggio,
Pánico a una muerte ridícula, poi nel 2012
il corto sperimentale Handsome Devil. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio.
/ Rubin Stein directed some TV programs, commercials and plays. He also
was the curator of several exhibitions. In
2010 he directed his first short film, Pánico a una muerte ridícula, while in 2012 he
made the experimental short Handsome
Devil. He’s now working on his first feature film.
Tin & Tina
RUBIN STEIN
Spagna | 2013 | 12’
Tin e Tina non mangeranno il loro
purè stasera.
/ Tin and Tina are not eating their
mash tonight.
sceneggiatura/
screenplay
Rubin Stein
fotografia/
cinematography
Alejandro Espadero
musica/music
Juan Carlos
Casimiro
suono/sound
José Tomé
interpreti/cast
Ana Blanco, Sasha
Di Benedetto,
Manolo Cuervo
produzione/
production
Jose Antonio De
La Torre Espinosa,
Rubin Stein
39
corti
animati
bendito machine v | canis | castillo
y el armado | el ruido del mundo |
emilie | humanexus | l’homme qui
avait perdu la tête | land | lost and
found | madre arena | no place
like home | premiere automne |
the gift | wind
corti animati
L’animazione è parte fondamentale dell’arte cinematografica.
Sebbene malintesa come forma d’intrattenimento per i più piccoli,
ha sempre mostrato, a chi sapesse coglierle, le proprie potenzialità
di genere «alto», dando agli autori uno strumento dalle possibilità
infinite. L’incredibile duttilità di quest’arte è ben rappresentata dai
cortometraggi animati selezionati per questa edizione di ’O Curt.
Lo spagnolo Bendito Machine V è un design da platform in
silhouette per raccontare la propensione alla guerra della specie
umana. Dal Lussemburgo arriva Emilie, colorato messaggio
ecologista in clay-motion. Humanexus illustra la pericolosa
evoluzione dei mezzi di comunicazione. L’homme qui avait perdu la
tête è un’animazione in stile rotoscopio sulla vera storia di un uomo
ricoverato in ospedale.
In No Place Like Home non sempre ciò che desideriamo è
meglio di ciò che abbiamo, mentre il tedesco Wind ci spiega, per
via di metafora, che l’uomo è in grado di adattarsi proprio a tutto.
In Lost and Found scopriamo cosa fanno di notte i guanti che
perdiamo. Dalla Spagna arrivano El ruido del mundo e Madre Arena: il primo racconta di un musicista in cerca di una melodia contro
la disperazione; il secondo è la toccante storia di una donna che
si prepara a diventare mamma. Colorata sperimentazione grafica è
Land, mentre molto più dark sono Castillo y el Armado e Premier
Automne. Dal Cile The Gift, con poche e semplici linee, ci mostra
il ciclo di una storia d’amore, mentre con Canis siamo trasportati
in un mondo oscuro e crudo, dove uomini e animali condividono
gli stessi istinti.
/ Animation is a main part of cinema. It is often misinterpreted
as a form of entertainment for kids, but it always shows its potential as a «high» genre to the people who are able to understand it.
Therefore, it gives infinite possibilities to the authors. The extraordinary versatility of this art is well represented by the animated short
films selected for the 14th Festival ’O Curt.
The Spanish Bendito Machine V is a platform-based short film
in which silhouettes describe the human tendency to make war.
The clay-motion short film Emilie comes from Luxembourg and is
a colorful ecological message. Humanexus shows the dangerous
development of the media. L’homme qui avait perdu la tête is a
rotoscope animated short film about the true story of a hospitalized
man.
With No Place Like Home we learn that what we want is not
always better of what we have, while the German Wind uses
metaphors to show that mankind can actually adapt to anything.
In Lost and Found we find out what our lost gloves do at night.
El ruido del mundo and Madre Arena come from Spain: the former
is about a musician who is looking for a melody to fight despair;
the latter is the touching story of a woman who is preparing to be
a mother. Land is a coloured graphic experiment, whereas Castillo
y el Armado and Premier Automne are much darker. In the Chilean
The Gift few simple drawings portray the beginning and the end
of a love story. Canis drags us in a dark and brutal world, where
humans and animals share the same instincts.
41
corti animati
Bendito Machine V
Pull the Trigger
JOSSIE MALIS
Spagna | 2014 | 12’
Un viaggiatore giunge da molto lontano per scoprire le bellezze di un territorio apparentemente
inesplorato. Si ritrova, invece, nel bel mezzo di
un turbolento conflitto.
/ A traveller comes from afar to discover the
beauty of a supposedly unexplored territory, but
he finds himself in the middle of a turbulent conflict.
Jossie Malis ha diretto, tra gli altri, i corti di animazione Bendito Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) e il
corto di finzione .Sub (’12).
/ Jossie Malis directed the animated shorts Bendito
Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) and the short
film .Sub (’12).
42
Canis
MARC RIBA, ANNA SOLANAS
Spagna | 2013 | 17’
sceneggiatura/
screenplay
Jossie Malis
animazione/
animation
Pau Martínez, Jossie
Malis
musica/music
Julie Reier
suono/sound
Julie Reier
produzione/
production
Jossie Malis,
Zumbakamera Films
Teo vive in isolamento in una casa perennemente circondata da un branco di cani randagi.
/ Teo gets by living isolated in a house constantly
surrounded by a pack of stray dogs.
Marc Riba e Anna Solanas hanno diretto El negre
es el color dels deus (’02), La Lupe i en Bruno (’05),
Cabaret Kadne (’08), Grand Prix (’11).
/ Marc Riba and Anna Solanas directed El negre
es el color dels deus (’02), La Lupe i en Bruno (’05),
Cabaret Kadne (’08), Grand Prix (’11).
sceneggiatura/
screenplay
Marc Riba, Anna
Solanas
animazione/
animation
Nuria Riba
fotografia/
cinematography
Anna Molins
montaggio/editing
Sergi Martí
musica/music
Aleix Pitarch
suono/sound
Anna Solanas
produzione/
production
I+G Stop Motion
corti animati
Castillo y el Armado
El ruido del mundo
PEDRO HARRES
COKE RIOBÓO
Brasile | 2014 | 14’
Castillo è un giovane scaricatore che si divide
tra la famiglia, i tappeti che deve trasportare e la
sua canna da pesca. Una notte, al molo, si trova
faccia a faccia con la sua stessa brutalità.
/ A young dockworker, Castillo divides his time
between the carpets he has to carry, his family
and a fishing rod at the pier. One night, he faces
his own brutality on the line of the hook.
Pedro Harres ha diretto il corto di finzione Um Animal
Menor (’10).
/ Pedro Harres directed the short film Um Animal
Menor (’10).
Spagna | 2013 | 14’
sceneggiatura/
screenplay
Pedro Harres
animazione/
animation
Fabiano Pandolfi,
Hermes de Lima,
Josemi Bezerra
ink & paint
André Fraga,
Anttonio Pereira,
Lívia Koeche
montaggio/editing
Pedro Harres
musica/music
Felipe Puperi
suono/sound
Tiago Bello
produzione/
production
Marta Machado,
Otto Guerra, Pedro
Harres
Un compositore soffre di una strana malattia: è
in grado di sentire tutti i rumori del mondo. Attraverso la sua musica proverà a trovare un modo
per tenere i rumori sotto controllo.
/ A composer is afflicted by a strange illness: he
can hear every noise in the world. Through his
music, he will find a way to keep the noise under
control.
Coke Riobóo ha diretto i corti La Telespectatoda (’01)
e El viaje de Said (’07), e ha composto le colonne sonore di numerosi corti e lungometraggi.
/ Coke Riobóo directed the shorts La Telespectatoda
(’01) and El viaje de Said (’07), and composed the
soundtracks for several shorts and feature films.
sceneggiatura/
screenplay
Coke Riobóo, Sergio
Catá
disegni &
animazione/
drawings &
animation
Coke Riobóo
fotografia/
cinematography
Coke Riobóo
montaggio/editing
Sergio Catá
musica/music
Coke Riobóo
suono/sound
Federico Pájaro &
The Lobby Team
produzione/
production
Lourdes Villagómez
43
corti animati
Emilie
Humanexus
OLIVIER PESCH
YING-FANG SHEN
Lussemburgo | 2013 | 16’
Una ragazzina di nome Emilie vive con il padre,
lo scienziato Marcel, in una casetta all’ingresso
di una discarica. Emilie si diverte a giocare con i
rifiuti, che utilizza per creare sculture.
/ Emilie, a little girl, lives with her father Marcel,
a scientist, in a small house at the entrance of a
dump. She likes playing with garbage, making
sculptures out of it.
Olivier Pesch ha diretto Le gardien du nid (’05) e lo
spot animato Viva (’11).
/ Olivier Pesch directed Le gardien du nid (’05) and
the animated commercial Viva (’11).
44
Usa | 2014 | 10’
sceneggiatura/
screenplay
Olivier Pesch
animazione/
animation
Elmer Kaan, Marieke
Verbiest
fotografia/
cinematography
Elke Dams, Liesbet
de Loof
montaggio/editing
Thierry Faber
musica/music
André Dziezuk
suono/sound
François Dumont
produzione/
production
Anne Schroeder
La razza umana ha a lungo cercato connessioni interpersonali significative. La tecnologia ha
reso più facile condividere le idee, ma dobbiamo
chiederci: è davvero questo ciò che vogliamo?
/ The human race has long searched for meaningful interpersonal connections. Technology
has made it easier to reach and share ideas, but
we must wonder: is this what we want?
Ying-Fang Shen ha diretto i corti animati Hearth (’09),
The White Snake (’09), The Tale of The Day (’14).
/ Ying-Fang Shen directed the animated shorts
Hearth (’09), The White Snake (’09), The Tale of The
Day (’14).
animazione/
animation
Ying-Fang Shen
montaggio/editing
Ying-Fang Shen
musica/music
Norbert Herber
suono/sound
Norbert Herber
produzione/
production
Katy Borner
corti animati
L’homme qui avait perdu la
tête
FRED JOYEUX
Francia | 2014 | 9’
Alain è ricoverato in ospedale e con l’aiuto di sua
moglie tenta di rispondere alle domande che gli
pone una giovane psicologa. Il film ricostruisce
la storia vera di Alain de Filippis.
/ Alain is a patient in a hospital and he is trying
to answer the questions of a young psychologist
with the help of his wife. The film reconstructs
the true story of Alain de Filippis.
Fred Joyeux ha diretto i corti animati Une nouvelle
vie! (’09), Un orgasme (’11), Blanche-Neige est déçue
(’12), Ouch (’13).
/ Fred Joyeux directed the animated shorts Une nouvelle vie! (’09), Un orgasme (’11), Blanche-Neige est
déçue (’12), Ouch (’13).
Land
MASANOBU HIRAOKA
Giappone | 2013 | 4’
sceneggiatura/
screenplay
Fred Joyeux
disegni &
animazione/
drawings &
animation
Fred Joyeux
montaggio/editing
Fred Joyeux
musica/music
Jérémie Morizeau
suono/sound
Jérémie Morizeau,
Sébastien Burr
interpreti/cast
François Morel, Anne
Alvaro, Vimala Pons
produzione/
production
Fred Joyeux
Metamorfosi e astrazione. Forme morbide e
fluide in movimento generano un paesaggio in
continuo svuotamento e riempimento.
/ Abstraction and metamorphosis. Soft and fluid
shapes move, creating a landscape that keeps
emptying and filling.
Masanobu Hiraoka è esordiente.
sceneggiatura/
screenplay
Masanobu Hiraoka
animazione/
animation
Masanobu Hiraoka
fotografia/
cinematography
Masanobu Hiraoka
montaggio/editing
Masanobu Hiraoka
musica/music
Aimar Molero
suono/sound
Aimar Molero
produzione/
production
Masanobu Hiraoka
/ Masanobu Hiraoka is now making his debut.
45
corti animati
Lost and Found
Madre Arena
ANTJE VAN WICHELEN
DIDI RODAN
Belgio | 2014 | 9’
In una notte d’inverno a Bruxelles, una donna
giace distesa, tremante per il freddo. I suoi brividi attirano i guanti smarriti della città, i quali partono per un viaggio avventuroso.
/ A winter night in Brussels. A woman lies shivering with cold. Her shivers attract the attention
of the lost gloves of the city. They start on an
adventurous journey.
Antje Van Wichelen ha diretto Charlemagne (’11),
The Glove Collection (’11), Klutch (’13) e ha realizzato
numerose installazioni.
/ Antje Van Wichelen directed Charlemagne (’11),
The Glove Collection (’11), Klutch (’13) and created
several installations.
46
Spagna | 2014 | 14’
sceneggiatura/
screenplay
Antje Van Wichelen
animazione/
animation
Antje Van Wichelen
fotografia/
cinematography
Pascal Baes
montaggio/editing
Sébastien Demeffe
musica/music
Aki Onda
interpreti/cast
Elisabeth Lebailly,
Rudy Welvaert, Antje
Van Wichelen
produzione/
production
Antje Van Wichelen
Margarita vorrebbe diventare madre, ma ha dei
dubbi. La vita le apre una nuova strada e, quando il bambino nasce, lo accoglie cantando. Sabbia. Terra. Vita, e tutte le donne del mondo…
/ Margarita wants to be a mother, but she has
doubts. Yet, life opens a way for her and when
the baby is born she greets him singing. Sand.
Earth. Life and all the women in the world…
Didi Rodan, artista legata alla Sand Art, è esordiente
nel cinema d’animazione.
/ Didi Rodan, an artist devoted to Sand Art, is now
making her debut as a film director.
sceneggiatura/
screenplay
Nidia Moros, Maria
Paz Ruíz Gil
animazione/
animation
Eduardo Fernández,
Didi Rodan
montaggio/editing
Eduardo Fernández
musica/music
Jezabel Martínez,
Maye Azcuy
suono/sound
Elías José García
Sánchez
montaggio sonoro
Jaime Fernández
Sánchez
produzione/
production
Didi Rodan, Nidia
Moros
corti animati
No Place Like Home
Premier Automne
NICOLIEN OPDAM
CARLOS DE CARVALHO, AUDE DANSET
Olanda | 2013 | 7’
Un uomo alto vive in una piccola casa; un uomo
basso vive in una casa molto grande. Scambiarsi le case pare la soluzione più pratica. Ma la
strada più semplice è sempre quella giusta?
/ A tall man lives in a small house. A short man
lives in a big house. Exchanging the houses
seems to be the best solution. Is the easiest way
always the happiest one?
Francia | 2013 | 10’
sceneggiatura/
screenplay
Nicolien Opdam
musica/music
Daniel Polman
suono/sound
Daniel Polman
produzione/
production
Nicolien Opdam
Abel vive in inverno e Apolline vive in estate. Isolati nei rispettivi mondi, i due ragazzini non possono incontrarsi. Così, quando Abel oltrepassa il
confine, la curiosità risulta irrefrenabile.
/ Abel lives in the winter and Apolline lives in the
summer. Isolated in their «natures», they are not
even supposed to meet. So when Abel crosses
the border, curiosity is overwhelming.
Nicolien Opdam ha diretto Sandanimation (’09), Knitman (’10), Little Maggie’s Brother Dies (’11).
Carlos De Carvalho ha realizzato La balade des
fantômes (’06) e L’Histoire de Rouge (’11). Aude Danset è esordiente.
/ Nicolien Opdam directed Sandanimation (’09), Knitman (’10), Little Maggie’s Brother Dies (’11).
/ Carlos De Carvalho has directed La balade des
fantômes (’06) and L’Histoire de Rouge (’11). Aude
Danset is now making her debut.
sceneggiatura/
screenplay
Carlos De Carvalho,
Aude Danset
fotografia/
cinematography
Carlos De Carvalho
montaggio/editing
Carlos De Carvalho
musica/music
Frédéric Boulard
suono/sound
Christian Cartier
produzione/
production
Carlos De Carvalho
47
corti animati
The Gift
Wind
JULIO POT ESPIÑEIRA
ROBERT LOEBEL
Cile | 2013 | 8’
Storia di una coppia come tante. Quando lui le
regala una piccola sfera estratta dal suo petto,
lei non riesce a separarsi dal nuovo dono...
neanche dopo la loro rottura.
/ The story of an ordinary couple. When he gives
her a small sphere pulled out his chest, she can’t
separate herself from her new gift… even after
they break up.
Julio Pot Espiñeira ha diretto Don Floridor (’06), Pulentos (’07) e Inverse Sicology (’11). È stato animatore
e art director delle serie MundoAzú e Renata (’08).
/ Julio Pot Espiñeira directed Don Floridor (’06), Pulentos (’07) and Inverse Sicology (’11). He was art director for the series MundoAzú and Renata (’08).
48
Germania | 2013 | 4’
disegni &
animazione/
drawings &
animation
Sebastián «Kaztrol»
Castro
montaggio/editing
Cecilia Baeriswyl
musica/music
Julio Pot Espiñeira
suono/sound
Sonomostro Estudio
de sonido
produzione/
production
Cecilia Baeriswyl
Latuz
La vita quotidiana degli abitanti di una zona molto ventosa, costantemente esposti a un clima
ostile. Essi si sono ormai abituati a questa condizione, quando, all’improvviso, il vento si placa.
/ The daily life of people living in a windy area,
always exposed to the weather. They have
learned how to deal with their difficult living conditions. But suddenly the air is calm.
Robert Loebel è esordiente. Wind è il suo lavoro di
diploma.
/ Robert Loebel is now making his debut. Wind is his
graduation project.
sceneggiatura/
screenplay
Robert Loebel
disegni &
animazione/
drawings &
animation
Robert Loebel
fotografia/
cinematography
Robert Loebel
montaggio/editing
Robert Loebel
musica/music
David Kamp
suono/sound
David Kamp
produzione/
production
Robert Loebel
’o curt
napoli
buona fortuna | ciao mamma |
facing off | il mio corpo a maggio
| janvier | la strada di raffael | la
torre di davide | mal di terra | per
un’ora d’amore | pop art | sexy
shopping | uoldìsnei
’o curt napoli
Dopo due anni di assenza il corto napoletano ritorna a ’O Curt,
la sua collocazione naturale, e si ripresenta in grande forma: i dodici lavori selezionati si impongono per varietà e qualità, toccando
con scioltezza le più diverse forme del racconto per immagini e
ponendo all’attenzione del pubblico una serie di autori già proiettati
oltre i confini locali.
Esordiente assoluto è il ventitreenne Edgardo Pistone, che disturba con l’iperrealismo «cinico» di Per un’ora d’amore. Dal laboratorio Mina di Scampia escono il dramma Ciao mamma di Carlo
Luglio e il doc La torre di Davide di Gaetano Di Vaio. Janvier è
l’ultimo frutto della sigla Mastofabbro (Pier Paolo Patti e Stefano
Cormino), al confine tra cinema e sperimentazione sonora.
Di chiara impronta videoartistica è Il mio corpo a maggio, diretto da Matilde De Feo a partire da un laboratorio con Silvano
Agosti. Gianluca Loffredo presenta Mal di terra, sentito video-diario
di viaggio acquatico, mentre l’animazione di ispirazione cinefila è la
forma di Facing Off di Maria Di Razza.
Buona Fortuna di Giovanni Dota e Uoldìsnei di Andrea Della
Monica riprendono gli scenari cupi della violenza urbana. Angelo
Mozzillo diverte con la black comedy di ambientazione milanese
Pop Art, mentre a Bologna è girata la docufiction Sexy Shopping di
Antonio Benedetto e Adam Selo.
Chiude il gruppo La strada di Raffael di Alessandro Falco, forte
già di un Pardino d’Oro a Locarno 2013 che è il miglior auspicio per
il futuro prossimo di questa arrembante dozzina.
/ After two years of absence, the Neapolitan short film returns
to ’O Curt, its natural environment, and it looks in great shape: the
twelve selected works stand out for their variety and quality, easily
dealing with different forms of visual narrative and highlighting an
array of authors already projected beyond the local boundaries.
The twenty-three-year-old Edgardo Pistone is now making his
debut and disturbs with the «cynical» hyperrealism of Per un’ora
d’amore. Carlo Luglio’s tragedy Ciao Mamma and Gaetano Di
Vaio’s documentary La torre di Davide come from the Laboratorio Mina in Scampia. Janvier is the latest product of the collective
Mastofabbro (Pier Paolo Patti and Stefano Cormino), halfway between sound experimentation and cinema.
Il mio corpo a maggio clearly shows traces of video art and it is
directed by Matilde De Feo as a result of a workshop with Silvano
Agosti. Gianluca Loffredo presents Mal di terra, a heartfelt video
diary of a voyage, while Maria Razza’s Facing Off is an animated
short film inspired by cinephilia.
Giovanni Dota’s Buona Fortuna and Andrea Della Monica’s
Uoldisnei draw on the dark backgrounds of urban violence. Angelo
Mozzillo entertains the audience with Pop Art, a Milan-set black
comedy, whereas the docufiction Sexy Shopping – directed by Antonio Benedetto and Adam Selo – is set in Bologna.
Alessandro Falco’s La strada di Raffael closes the list, and it
was already awarded a Golden Pardino in Locarno 2013, a sign of
good omen for the future of this promising group.
51
’o curt napoli
Buona Fortuna
Ciao mamma
GIOVANNI DOTA
CARLO LUGLIO
Italia | 2013 | 12’
Un ventiquattrenne della periferia napoletana ha
una vita noiosa e piuttosto vuota. Fino al giorno
in cui una partita a carte innescherà una serie di
eventi che gli cambieranno la vita.
/ A twenty-four-year-old boy lives a boring and
empty life in the Neapolitan suburbs, until one
day everything changes due to a card game and
to the events that follow.
Giovanni Dota ha diretto, dopo Buona Fortuna, il corto Sono un eroe (’14).
/ Giovanni Dota, after Buona Fortuna, directed the
short Sono un eroe (’14).
52
Italia | 2014 | 27’
sceneggiatura/
screenplay
Giovanni Dota
fotografia/
cinematography
Jamiro Dota
montaggio/editing
Giuseppe Di
Gennaro
musica/music
Andreas Russo
suono/sound
Fabrizio Iodice
interpreti/cast
Matteo Gangemi,
Luca Gangemi,
Andrea Veneruso,
Luigi D’Amore
produzione/
production
Domitor Production
La fantasia di tre bambini trasforma Scampia,
quartiere di Napoli segnato dal degrado e dalla
malavita, in una nave di pirati: i piccoli partono
alla ricerca di un tesoro speciale.
/ Three kids use their imagination to turn
Scampia – a degraded Neapolitan district with
a high crime rate – into a pirate ship and set sail
on their quest for a special treasure.
Carlo Luglio ha realizzato i documentari Cardilli addolorati (’04) e Radici (’11), oltre al lungo di finzione Sotto
la stessa luna (’05).
/ Carlo Luglio directed the documentaries Cardilli
addolorati (’04) e Radici (’11), as well as the feature
film Sotto la stessa luna (’05).
sceneggiatura/
screenplay
Lab. Mina diretto
da Carlo Luglio e
Massimiliano Virgilio
fotografia/
cinematography
Salvatore Landi
montaggio/editing
Davide Franco
musica/music
Fabio Gargano
suono/sound
Luca Ranieri
interpreti/cast
Valentina Mingacci,
Dalal Suleiman,
Marcella Granito,
Andrea Albano
produzione/
production
Figli del Bronx con
Sky e Cattleya
’o curt napoli
Facing Off
Il mio corpo a maggio
MARIA DI RAZZA
MATILDE DE FEO
Italia | 2014 | 8’
Una donna entra nel vortice della chirurgia estetica per dare una svolta alla propria esistenza.
Completata la metamorfosi, si ritrova sempre più
insoddisfatta. Sarà la vita a correrle in soccorso…
/ A woman enters the vortex of plastic surgery in
an attempt to change her life. Once the transformation is complete, she starts feeling more and
more dissatisfied. However, life will help her…
Maria Di Razza nel 2007 ha diretto Ipazia, un corto
sull’unica donna scienziata dell’antichità. A fine 2012
ha realizzato l’animato Forbici.
/ Maria Di Razza directed the short Ipazia (’07), about
the only female scientist in the Ancient Times, then
she directed the animated short Forbici (’12).
Italia | 2014 | 1’
sceneggiatura/
screenplay
Maria Di Razza
disegni &
animazione/
drawings &
animation
Angela Ragozzino
montaggio/editing
Costantino Sgamato
musica/music
Giuseppe Sgamato
produzione/
production
Maria Di Razza,
Marechiarofilm,
Brainheart
Breve documentario sul corpo, di natura videoperformativa, nato all’interno di un ciclo di incontri diretti dal regista Silvano Agosti.
/ A brief performative documentary about the
body, conceived within a series of meetings led
by the director Silvano Agosti.
sceneggiatura/
screenplay
Matilde De Feo,
Silvano Agosti
fotografia/
cinematography
Raffaele Mariniello
montaggio/editing
Marco Prato
produzione/
production
mald’è
Matilde De Feo ha diretto Alone (’03), Tie Up (’04),
Non io (’06), Venticinque di Dicembre e D Giò (’11).
/ Matilde De Feo directed Alone (’03), Tie Up (’04),
Non io (’06), Venticinque di Dicembre and D Giò (’11).
53
’o curt napoli
Janvier
La strada di Raffael
PIER PAOLO PATTI
ALESSANDRO FALCO
Italia | 2014 | 25’
Sperimentazione sonora come sopravvivenza.
Janvier orchestra i suoni di un tempo che fluisce
lento e solitario, creando armonie che si distruggono nel momento stesso in cui prendono vita.
/ Sound experimentation as a way to survive.
Janvier orchestrates the sounds of a time that
flows slowly and seems lonely, creating harmonies which dissolve as soon as they are born.
Pier Paolo Patti ha diretto il corto Isogno (’03), i videoclip Toten (’10), Col maltempo e Gli impressionisti
(’13) e il documentario La lunga linea rossa (’12).
/ Pier Paolo Patti directed the short Isogno (’03), the music videos, Toten (‘10), Col maltempo e Gli impressionisti
(‘13), and the documentary La lunga linea rossa (‘12).
54
Italia/Spagna | 2013 | 25’
sceneggiatura/
screenplay
Emanuele De Amicis,
Pier Paolo Patti
fotografia/
cinematography
Salvatore Zerbo
montaggio/editing
Stefano Cormino
musica/music
Retina.it, Alex Gàmez
(Asférico), Fabrizio
Matrone (Matter)
suono/sound
Retina.it
interpreti/cast
Didier Daimonax,
Alicja Ziolko
produzione/
production
Nino Somma,
Mastofabbro
Raffael, 13 anni, vende sigarette a un angolo
della strada della periferia di Napoli. Poco lontano polizia e manifestanti si fronteggiano in seguito all’ordinanza di sfratto di molti appartamenti.
/ Raffael, thirteen, smuggles cigarettes in the
suburbs of Naples. Not far from there, police and
demonstrators face each other in consequence
of an eviction order for many apartments.
Alessandro Falco ha diretto i documentari brevi Visione di Napoli (’05) e Mi chiamo Vincenzo (’11) e il
cortometraggio di finzione Vincenzo (’10).
/ Alessandro Falco directed the short documentaries
Visione di Napoli (’05) and Mi chiamo Vincenzo (’11),
and the short film Vincenzo (’10).
sceneggiatura/
screenplay
Alessandro Falco,
Andrea Baracca
fotografia/
cinematography
Juan Meseguer
montaggio/editing
Alessandro Falco
musica/music
Arvo Pärt
suono/sound
Giovanni Pallotto,
Alessandro Falco
interpreti/cast
Raffael Essobti,
Adama, Doumbia,
Anna Capasso
produzione/
production
Unisono Produzioni
– Grup Cinema Art
’o curt napoli
La torre di Davide
Mal di terra
GAETANO DI VAIO
GIANLUCA LOFFREDO
Italia | 2014 | 27’
La storia di Davide, che da membro di una baby
gang diventa leader positivo dell’associazione
Mammut, riuscendo a cogliere delle opportunità
e a slegarsi dalle dinamiche legate al «sistema».
/ The story of a boy who gives up a baby gang
and becomes the positive leader of the association Mammut. He proves able to take good
opportunities and to free himself from Camorra.
Gaetano Di Vaio ha diretto i documentari Il loro Natale
(’10) e Interdizione perpetua (’12); è produttore di Napoli, Napoli, Napoli (’09) di Abel Ferrara.
/ Gaetano Di Vaio directed the documentaries Il loro
Natale (’10) and Interdizione perpetua (’12). He is the
producer of Abel Ferrara’s Napoli, Napoli, Napoli (’09).
Italia | 2014 | 25’
sceneggiatura/
screenplay
Laboratorio Mina
diretto da Gaetano
Di Vaio
fotografia/
cinematography
Salvatore Landi
montaggio/editing
Alessandra Carchedi
musica/music
Roca Luce, Zmi,
Jahzzar, Fabio
Gargano
suono/sound
Carlo Licenziato
interpreti/cast
Davide Zazzaro
produzione/
production
Figli del Bronx con
Sky e Cattleya
Diario di viaggio su un cargo, nella tratta che va
da Amburgo a Buenos Aires. Un viaggio metaforico e reale che si muove all’interno del desiderio
di sentirsi altrove.
/ Journal of a cargo ship voyage from Hamburg
to Buenos Aires. A both real and metaphorical
trip connected with the desire of being elsewhere.
Gianluca Loffredo ha diretto nel 2010 Il perimetro
(episodio di Napoli 24), poi il documentario Rosaria
(’10) e il corto La città vuota (’13).
/ Gianluca Loffredo directed Il perimetro (segment
from Napoli 24), the documentary Rosaria (’10) and
the short La città vuota (’13).
sceneggiatura/
screenplay
Carmela Covino,
Gianluca Loffredo
fotografia/
cinematography
Gianluca Loffredo
montaggio/editing
Gianluca Loffredo
musica/music
Frame
suono/sound
Davide Mastropaolo,
Leandro Sorrentino
interpreti/cast
Vicente Bottiglieri,
Ana Margherita
Bottiglieri, i marinai
della Grande San
Paolo
produzione/
production
Dabar Film
55
’o curt napoli
Per un’ora d’amore
Pop Art
EDGARDO PISTONE
ANGELO MOZZILLO
Italia | 2014 | 27’
Napoli, Rione Traiano. Pasquale sopravvive facendo piccoli lavoretti nel quartiere. Si ritrova ad
affrontare la perdita della persona che gli è più
cara.
/ Rione Traiano, Naples. Pasquale survives doing odd jobs in the neighbourhood. He has to
face the loss of his dearest person.
Edgardo Pistone è esordiente.
/ Edgardo Pistone is now making his debut.
56
Italia | 2014 | 10’
sceneggiatura/
screenplay
Edgardo Pistone
fotografia/
cinematography
Rosario Cammarota
montaggio/editing
Pasquale Di Sano
interpreti/cast
Pasquale Esposito,
Nicoletta Pellicano,
Michela Mattera,
Maria Rotondo,
Antonio Longobardi
produzione/
production
Edgardo Pistone
Nick è al suo primo giorno di lavoro. Gli avevano spiegato che sarebbe stato facile, invece una
serie di imprevisti lo portano a prendere decisioni più grandi di lui.
/ Nick is at his first day of work. He had been told
it would be easy, but some unforeseen events
lead him to make decisions that are bigger than
him.
Angelo Mozzillo ha diretto Domenica m’innamoro
(’09) e Bulbasaur (’12).
/ Angelo Mozzillo directed the short films Domenica
m’innamoro (’09) and Bulbasaur (’12).
sceneggiatura/
screenplay
Massimo Mapelli,
Paolo Cenzato
fotografia/
cinematography
Fabio Brusadin
montaggio/editing
Serena Pighi,
Emanuele Fiorito
musica/music
Francesco Arcioni,
Tommaso Simonetta
suono/sound
Riccardo Arrigoni,
Jonathan Quattrocchi
interpreti/cast
Marco Rizzo, Marco
Cacciola
produzione/
production
Matteo Damiani
’o curt napoli
Sexy Shopping
ADAM SELO, ANTONIO BENEDETTO
Italia | 2014 | 20’
Miah, immigrato bengalese, decide di raccontare alla propria moglie la dura vita che conduce
in Italia. Attraverso una camera nascosta filma
il suo piccolo negozio… il suo Sexy Shopping.
/ Miah, a Bengali immigrant, decides to tell his
wife about his hard life in Italy. Using a hidden
camera, he starts filming his little shop… the
Sexy Shopping.
Adam Selo ha diretto: Solo tu (’02), e Playing Maruata
(’10). Antonio Benedetto ha diretto il corto Una vacanza da sogno (’12).
/ Adam Selo directed Solo tu (’02) and Playing Maruata (’10). Antonio Benedetto directed the short Una
vacanza da sogno (’12).
Uoldìsnei
ANDREA DELLA MONICA
Italia | 2013 | 19’
sceneggiatura/
screenplay
Adam Selo, Antonio
Benedetto
fotografia/
cinematography
Salvo Lucchese
montaggio/editing
Davide Rizzo
musica/music
Daniele Furlati
suono/sound
Diego Schiavo
interpreti/cast
Miah Shajhan
produzione/
production
Elenfant Film
Durante una notte nel porto di Napoli con la
propria gang, visioni e ricordi si sovrappongono
nella mente di Fefé, costringendolo a mettere in
discussione la propria vita da criminale.
/ Visions and memories blend together in the
mind of Fefè during a night spent with his gang
in the port of Naples. He is therefore forced to
question his own criminal life.
Andrea Della Monica ha diretto Finzione (’08), Goliath
(’10), The Comb-Over (’11), Some Rest In Peace (’11).
/ Andrea Della Monica directed Finzione (’08), Goliath (’10), The Comb-Over (’11), Some Rest In Peace
(’11).
sceneggiatura/
screenplay
Andrea Della Monica
fotografia/
cinematography
Bernhard Wittich
montaggio/editing
Diego Liguori, Max
Pacifico
musica & suono/
music & sound
Davide Mastropaolo
interpreti/cast
Andrea Adinolfi,
Daniela De Vita,
Rosa De Vita, Angelo
Imperatore
produzione/
production
Andrea Della
Monica, Davide
Mastropaolo
57
leggero
corto
as636nh | cosa succede!? |
instalife | ka’ moka kamma fa |
lovearthcam | pig wormer | the
passenger | vulcani(da)mare
leggerocorto
Rappresentare la realtà per come la percepiamo è stata, prima
ancora che una forma d’arte, un’esigenza. Con lo sviluppo della
tecnologia il racconto per immagini ha dato il via al cinema, ma
quell’atavica esigenza non si è mai esaurita, riemergendo con forza a partire dall’uso delle prime Super 8 per i filmati di famiglia,
fino all’impiego dei moderni smartphone. Le attrezzature di ripresa leggere hanno aperto nuovi scenari nell’audiovisivo con opere
che, refrattarie forse a dirsi cinema, rappresentano il simulacro di
quell’originario bisogno comunicativo.
’O Curt 2014 propone nella sua sezione leggera otto lavori, i più
votati sul web tra una rosa di quattordici. AS636NH Ad memoriam
è il nostalgico addio di Simona Verrusio alla sua automobile nel
giorno della demolizione. Divertissement citazionista è Cosa succede!? di Francesco Amodeo. Benjamin Rost e Alex Schuster in
Instalife usano immagini di Instagram per dipingere uno scenario
angosciante dei nostri giorni.
Con Lovearthcam Aitor Correcher racconta la gioia e la fine di
un amore attraverso una webcam su Times Square. Un gruppo di
detenuti illustra i possibili utilizzi di una moka in Ka’ moka kamma
fa di Giorgio Flamini. Una cabina telefonica londinese è lo scenario
del brillante Pig Wormer di Gavin Irvine.
Lo smartphone di Alessandro Vegliante diventa appendice del
suo corpo e mostra un giorno da pendolare in The Passenger.
Chiude Vulcani(da)mare di Marc Antoine Pellerin, riproposizione del
classico film-ricordo delle vacanze.
/ Representing reality as we perceive it has always been both
an art form and a necessity. With the development of technology,
visual narrative led to the birth of cinema. However, the human
being still needed to fulfill that atavistic necessity, and this explains
why technologies like the first Super 8 cameras for family videos
and modern smartphones have appeared. Light shooting equipment has opened up new possibilities in the audiovisual field,
thanks to works which represent the simulacrum of that original
need for communication, although they can’t be considered as real
film products.
The light category of ’O Curt 2014 includes eight short films,
chosen online by a majority vote among fourteen candidates. AS636NH Ad memoriam is Simona Verrusio’s nostalgic farewell to her
car on the day of its demolition. Francesco Amodeo’s Cosa succede!? is a divertissement full of quotations. In Instalife, Benjamin
Rost and Alex Schuster use images from Instagram to portray a
worrying scenario of the present day.
In Lovearthcam, Aiton Correcher describes the joys and the
end of a love story, thanks to a webcam on Times Square. A group
of convicts shows the possible uses of a moka pot in Ka’ moka
kamma fa, by Giorgio Flamini. Gavin Irvine’s brilliant Pig Wormer is
set in a telephone box in London.
In The Passenger, Alessandro Vegliante’s smartphone becomes an appendage of his body and shows the typical day of a
commuter. Marc Antoine Pellerin’s Vulcani(da)mare, a sort of vacation video, closes the list.
59
leggerocorto
AS636NH Ad memoriam
Cosa succede!?
Italia | 2014 | 14’
Italia | 2013 | 3’
SIMONA VERRUSIO
La mia auto si è fermata. Dopo sedici anni di
convivenza. Prima di lasciarla andare ho voluto
filmare lei e ciò che conteneva: il mio mondo da
trasportare in giro. Un omaggio alla sua memoria.
sceneggiatura/
screenplay
Simona Verrusio
montaggio/editing
Alessio Santoni
produzione/
production
Simona Verrusio
FRANCESCO AMODEO
Un uomo si aggira tra le strade in cerca di stimoli, non potendo mai fermarsi perché c’è sempre
qualcosa da fare.
/ My car broke down after sixteen years together. I filmed it and its content: my portable world.
Then I let it go. A tribute to its memory.
/ A man wanders through the streets and never
stops because there is always something to do.
Simona Verrusio è una videomaker. Ha realizzato
CRTTRU, Il frigo (’02), in seguito vari video autoprodotti e videoperformance.
Francesco Amodeo è sound designer (L’arte della
felicità, Rustam Casanova) ed è tra gli autori del documentario Non è un paese per neri (’11).
/ Simona Verrusio is a video-maker. She directed
CRTTRU, Il frigo (’02), followed by several self-produced videos and videoperformances.
/ Francesco Amodeo is a sound designer (L’arte della
felicità, Rustam Casanova) and one of the authors of
the documentary Non è un paese per neri (’11).
60
sceneggiatura/
screenplay
Francesco Amodeo
fotografia/
cinematography
Francesco Amodeo
montaggio/editing
Francesco Amodeo
interpreti/cast
Francesco Amodeo
produzione/
production
Francesco Amodeo
leggerocorto
Instalife
BENJAMIN ROST, ALEX SCHUSTER
Germania | 2014 | 6’
Film documentario sperimentale costituito di
sole fotografie, che indaga l’ossessione per l’autoespressione che dilaga nei social network e si
chiede dove può condurci.
/ An experimental documentary-film based on
photos, wondering where the permanent pressure for digital self-expression spreading through
social networks can lead us.
Ka’ MoKa Kamma fa
GIORGIO FLAMINI
Italia | 2014 | 2’
animazione/
animation
Pablo Ben-Yakov
suono/sound
Julian Aichholz,
Johannes Knott
produzione/
production
Sebastian
Johannsen
Nelle celle del carcere di Spoleto la moka è uno
dei pochi oggetti metallici ammessi e viene adattata dai detenuti a molteplici usi: ferro da stiro,
batticarne, vaso per i fiori, stampino…
/ In the cells of Spoleto Prison, a moka pot is
one of the few metal items allowed. The inmates
use it in different ways: as an iron, a meat tenderizer, a flowerpot, a little mould…
Benjamin Rost ha realizzato il documentario Loreley
(’13) e il corto Bodies (’13). Alex Schuster ha diretto il
corto Jeden tag eine gute tat (’13).
Giorgio Flamini è scenografo e regista. È il direttore
artistico della compagnia Sine nomine, composta da
detenuti del carcere di Spoleto.
/ Benjamin Rost directed the documentary Loreley
/ Giorgio Flamini is a set designer and a director. He
is the artistic director of Sine nomine company, made
up of convicts of Spoleto detention centre.
(’13) and the short Bodies (’13). Alex Schuster filmed
the short Jeden tag eine gute tat (’13).
sceneggiatura/
screenplay
Giorgio Flamini
fotografia/
cinematography
Michele Zualdi
montaggio/editing
Simone Bacci, Paolo
Murolo
musica/music
Paolo Murolo
interpreti/cast
i detenuti Paolo
Murolo, Calogero
Rocchetta, Roberto
Di Sibbio, Luca
Calaiò
produzione/
production
Casa di Reclusione
Istituto Sansi
Leonardi Volta
61
leggerocorto
Lovearthcam
Pig Wormer
AITOR MARÍN CORRECHER
GAVIN IRVINE
Spagna | 2013 | 4’
Lui, lei e una webcam a New York.
/ He, she and a webcam in New York.
Aitor Marín Correcher ha diretto i corti El paisaje latente e El último habitante (’13).
/ Aitor Marín Correcher directed the short films El
paisaje latente and El último habitante (’13).
62
Gran Bretagna | 2013 | 4’
sceneggiatura/
screenplay
Aitor Marín
Correcher
fotografia/
cinematography
Aitor Marín
Correcher
montaggio/editing
Aitor Marín
Correcher
musica/music
Flat People
suono/sound
Aitor Marín
Correcher
produzione/
production
Nadie Films
Alcuni spacciatori senza scrupoli offrono a un
gigione l’affare del secolo.
/ Unscrupulous drug dealers offer a luvvie the
deal of the century.
Gavin Irvine ha diretto i corti The Ambassadors (’03),
Sebastian (’04), The Real Mario Grey (’05), Piss on My
Pony (’14).
/ Gavin Irvine directed the shorts The Ambassadors
(’03), Sebastian (’04), The Real Mario Grey (’05), Piss
on My Pony (’14).
sceneggiatura/
screenplay
Gavin Irvine
fotografia/
cinematography
Vivan Paul Thomas
montaggio/editing
Gavin Irvine
musica/music
Big Squirrel
suono/sound
Vivan Paul Thomas
interpreti/cast
Sebastian Lister,
Sean Hannam, Ady
Lloyd
produzione/
production
Gavin Irvine
leggerocorto
The Passenger
Vulcani(da)mare
ALESSANDRO VEGLIANTE
MARC ANTOINE PELLERIN
Italia | 2013 | 3’
Un racconto per immagini del viaggio che ogni
giorno, per cinque mesi, mi ha portato da Napoli
fino a via Teulada 66, Roma, per recarmi al lavoro presso la sede Rai.
/ A short film of my five commuting months from
Naples to via Teulada 66 in Rome to go to work
at Rai.
Francia | 2014 | 4’
sceneggiatura/
screenplay
Alessandro Vegliante
fotografia/
cinematography
Alessandro Vegliante
montaggio/editing
Giorgio Lopez
interpreti/cast
i piedi di Alessandro
Vegliante
produzione/
production
Alessandro Vegliante
Parodia del viaggio marittimo che ha come protagonisti i vulcani, queste sculture imponenti che
si ergono tra le onde, risultato del lavoro della
natura tra dramma e perfezione.
/ A parody of the sea voyage, whose protagonists are the volcanoes, imposing sculptures rising out of the waves: the result of the work of
nature, halfway between tragedy and perfection.
Alessandro Vegliante ha diretto i corti A boy and his
bobble (’02), Retrogames (’06), A Revolution Inside
(’10), Twisted e Hedonism (’10).
Marc Antoine Pellerin è autodidatta, ha realizzato
principalmente corti di genere antropologico e concertistico, pubblicandoli sul suo canale YouTube.
/ Alessandro Vegliante directed the shorts A boy and
/ Marc Antoine Pellerin is an autodidact. His short
films mainly deal with anthropology and concerts. He
puts them on his YouTube channel.
his bobble (’02), Retrogames (’06), A Revolution Inside
(’10), Twisted and Hedonism (’10).
sceneggiatura/
screenplay
Marc Antoine
Pellerin
fotografia/
cinematography
Marc Antoine
Pellerin
montaggio/editing
Marc Antoine
Pellerin
produzione/
production
Marc Antoine
Pellerin
63
educa
tional
bianca e i colori | cerchio | di
tutto, il nulla | dottor asl | like
me | riprendimi | unconnected |
welcome back to naples
educational
Educational è la sezione riservata ai cortometraggi prodotti in
progetti laboratoriali e contesti educativi in generale. Di indubbia
potenzialità formativa poiché vicina alle modalità cognitive delle
nuove generazioni, la narrazione cinematografica riesce, attraverso la potenza evocativa delle immagini, a incidere sulla crescita
culturale ed emotiva dei ragazzi, stimolando la riflessione e l’autocoscienza e veicolando messaggi di apertura e di accettazione nei
confronti degli altri, nonché di se stessi.
Apre la selezione Bianca e i colori (Ist. Comprensivo Statale C.
Perone – C. Levi di Bari), un invito a scoprire i colori intorno e dentro di noi. Gli studenti del Liceo Scientifico Statale Nicola Sensale
di Nocera Inferiore affrontano, in Cerchio, il tema del bullismo. Un
mondo infestato dai rifiuti tossici fa da sfondo a Di tutto, il nulla
(ArciMovie con FILMaP e Fondazione per il Sud, Napoli). Dottor
Asl (Liceo Ginnasio Augusto, Roma) racconta, in maniera ironica, il
tema della sicurezza sul lavoro.
L’amore al tempo di Facebook è il tema di Like Me, realizzato
dagli allievi dell’Istituto Massimo (Roma). Cortometraggio romantico è Unconnected, ancora da ArciMovie e FILMaP. In Riprendimi
(Ist. Comprensivo Statale Nicola Zingarelli di Bari) i protagonisti si
raccontano a una videocamera come alle pagine di un diario. Infine, Welcome Back to Naples, dal workshop Senso Civico globale
No Utopia, ci mostra una Napoli oltre gli stereotipi.
/ Educational is the section of short films produced in schools
and educational contexts in general. Film stories have a clear educational potential, since they are closer to the cognitive processes
of youth: through the evoking power of images, they can affect
young people’s cultural and emotional growth, fostering self-consciousness and conveying openness towards others.
Bianca e i colori opens the selection, as an invitation to find out
colours around and inside us. Cerchio deals with bullying, while a
world full of garbage is the background of Di tutto, il nulla. Dottor
Asl ironically deals with safety at work. Like Me focuses on love in
the Facebook Era. Unconnected is a romance, while the protagonists of Riprendimi talk to a camera as if it was a diary. Welcome
Back to Naples shows Naples without using stereotypes.
65
educational
Bianca e i colori
Cerchio
GIROLAMO MACINA
DANIELE SANTONICOLA
Italia | 2014 | 11’
Bianca è un’alunna diversa: osserva attentamente tutto ciò che accade a scuola e vive questa realtà in un modo tutto suo, associando ad
ogni situazione un determinato colore.
/ Bianca is a peculiar pupil: she carefully observes all the events at school and lives reality
in her own way, linking a specific colour to each
situation.
Girolamo Macina, media educator e videomaker, da
vent’anni realizza laboratori di cinematografia, ricevendo numerosi riconoscimenti.
/ Girolamo Macina, a media educator and videomaker, has been running film workshops for twenty
years, receiving many awards.
66
Italia | 2013 | 14’
sceneggiatura/
screenplay
Girolamo Macina,
Rosa Sgobba
fotografia/
cinematography
Girolamo Macina
montaggio/editing
Girolamo Macina
musica/music
Frozen Silence
interpreti/cast
Silvia Ballo, Martina
Colagrande,
Davide Corvaglia,
Simona D’Addiego,
Francesca Esposito
produzione/
production
Istituto Comprensivo
C. Perone / C. Levi
– Bari
Cosa succederebbe se per una volta fosse la
vittima a ribellarsi alla infinite vessazioni subite
tra i banchi di scuola?
/ What would happen if a victim of harassment
stood up to bullies at school?
Daniele Santonicola ha girato numerosi backstage
per il cinema (Il cecchino di Michele Placido) e la tv (I
Cesaroni).
/ Daniele Santonicola directed backstage videos for
films (Il cecchino by Michele Placido) and TV shows
(I Cesaroni).
sceneggiatura/
screenplay
Daniele Santonicola,
Terry Somma
fotografia/
cinematography
Daniele Santonicola
montaggio/editing
Daniele Santonicola
suono/sound
Rocco Novelli,
Andrea Avallone
interpreti/cast
Felicita Bove,
Jessica Parola,
Paola Mura, Lucia
Perrino
produzione/
production
Liceo Statale Nicola
Sensale – Nocera
Inferiore (Sa)
educational
Di tutto, il nulla
Dottor Asl
CLAUDIO D’AVASCIO
ALESSANDRO ARFUSO
Italia | 2014 | 13’
In un futuro prossimo, in seguito a un incidente
nucleare, alcune nazioni sono costrette a vivere
filtrando l’aria, ormai contaminata, con depuratori e maschere.
/ In a next future, after a nuclear disaster, some
countries will need to filter contaminated air using masks and purifiers.
Claudio D’Avascio ha lavorato in Rai. A partire dal
2006 si è specializzato nel settore dei videoclip musicali.
/ Claudio D’Avascio worked for Rai. He has been
working in music video production since 2006.
Italia | 2013 | 9’
sceneggiatura/
screenplay
Claudio D’Avascio,
Elena Liccardo
fotografia/
cinematography
Claudio D’Avascio
montaggio/editing
Claudio D’Avascio
musica/music
Diatriba
suono/sound
Claudio D’Avascio
interpreti/cast
Elena Liccardo,
Bruno Ruotolo,
Arianna Macioli
produzione/
production
ArciMovie
nell’ambito del
progetto FILMaP
Dopo aver visto una serie tv su un giovane medico, Leo non riesce più a distinguere la realtà
dalla finzione televisiva, i semplici acciacchi dai
sintomi di una grave e sconosciuta malattia.
/ After watching a TV series about a young doctor, Leo is not able to tell fact from fiction or to
distinguish simple aches from the symptoms of
a serious and unknown disease.
Alessandro Arfuso è stato sceneggiatore di Per una
notte (’12), The Haend (’13), Il Flauto magico per l’Orchestra di Piazza Vittorio (’13).
/ Alessandro Arfuso was the screenwriter of Per
una notte (’12), The Haend (’13), Il Flauto magico per
l’Orchestra di Piazza Vittorio (’13).
sceneggiatura/
screenplay
gli studenti del
Laboratorio CortoLab
2013
fotografia/
cinematography
Vanni Mastrantonio
montaggio/editing
Giorgio Cristiano
musica/music
Andrea Bontà
suono/sound
Simone Altana
interpreti/cast
Michele Rosiello,
Luca Martuscelli,
Beatrice Martuscelli
produzione/
production
Liceo Augusto –
Roma e Inail
67
educational
Like Me
Riprendimi
A.A. V.V.
GIROLAMO MACINA
Italia | 2014 | 20’
Il desiderio di apparire conforme ai modelli adolescenziali induce un timido studente a proporsi
con una nuova identità attraverso i social network per conquistare una ragazza sconosciuta.
/ The desire to conform to teenage behaviours
leads a shy student to use social networks under a fake identity, in order to conquer an unknown girl.
Scritto e diretto dagli studenti del Corso di filmmaking 2014 dell’Istituto Massimo – Roma.
/ Written and directed by the students of Filmmaking
Course 2014 at Istituto Massimo – Roma.
68
Italia | 2014 | 18’
supervisione
artistica/artistic
supervision
Alessandro
D’Ambrosi, Santa de
Santis
fotografia/
cinematography
Pierluigi Braca
musica/music
Andrea Remini
interpreti/cast
Luca Martinelli,
Elisabetta Del Po,
Matteo Martignago,
Federico Giraldi
produzione/
production
Ali di Sale in
collaborazione con
Istituto Massimo –
Roma
Alberto vuole fare un video con i suoi compagni.
Ma il grande problema è la ricerca di un tema.
Comprenderà che è questa stessa ricerca il suo
film.
/ Alberto wants to make a video with his classmates, but he needs to find a subject. He will
understand that the research itself is his film.
Girolamo Macina, media educator e videomaker, da
vent’anni realizza laboratori di cinematografia, ricevendo numerosi riconoscimenti.
/ Girolamo Macina, a media educator and videomaker, has been running film workshops for twenty
years, receiving many awards.
sceneggiatura/
screenplay
Girolamo Macina
fotografia/
cinematography
Girolamo Macina
montaggio/editing
Girolamo Macina
musica/music
Esther Garcia
interpreti/cast
alunni e docenti del
laboratorio di cinema
produzione/
production
PON FSE C1 –
Scuola Media N.
Zingarelli – Bari
educational
Unconnected
Welcome Back to Naples
ANTONIO MANCO
A.A. V.V.
Italia | 2014 | 14’
Un giovane ragazzo tenta di conquistare una
giovane ragazza omologata all’interno di una
società sempre più tecnologica e distante dalla
propria umanità.
/ A boy tries to conquer a girl in a world that is
getting more and more technological.
Antonio Manco, filmmaker e educatore, ha realizzato
il documentario breve Resistenza artigiana (’12).
/ Antonio Manco, filmmaker and educator, directed
the short documentary Resistenza artigiana (’12).
Italia | 2014 | 3’
sceneggiatura/
screenplay
i ragazzi del progetto
FILMaP
fotografia/
cinematography
Antonio Manco,
Jacopo Di Fiore
montaggio/editing
Antonio Manco
suono/sound
Lorena Ceraso
interpreti/cast
i ragazzi del progetto
FILMaP
produzione/
production
ArciMovie
Due turisti russi a Napoli assistono a scene che
ai loro occhi sono «fuori del normale», per poi
rendersi conto che «non è tutto come sembra».
/ Two Russian tourists in Naples see things they
consider unusual, but they will soon realize that
not everything is like it seems to be.
Scritto e diretto dagli studenti del Workshop Senso
Civico Globale No Utopia.
/ Written and directed by the students of Workshop
Senso Civico Globale No Utopia.
supervisione
artistica/artistic
supervision
Luigi Scaglione,
Roberto Di Costanzo,
Luca Ranieri, Dalila
Milizia
musica/music
Davide Della Corte
suono/sound
Davide Della Corte
interpreti/cast
Sergio Frasca,
Cristiana Cicale,
Tonia Barbuscia,
Raffaele Rossi,
Giorgia Esposito
produzione/
production
Senso Civico Globale
No Utopia
69
mikheil kobakhidze o il
cinema breve / or the short film
le molte vite di / the many lives
of daniele ciprì
PRESENZE
/ GUESTS
nicola giuliano le
conseguenze della produzione /
the consequences of production
molodaya lioubov | carrousel
| qortsili | qolga | musikosebi |
en chemin
affiches per / for
Mikheil
Koba
khidze
m. kobakhidze
Mikheil Kobakhidze, o il cinema breve / or the short film
FRANCESCO NAPOLITANO
Un ombrellino volteggia capriccioso sul ciglio di una strada, tra
i campi, sotto un ponte, inseguito dal saltellio morbido e cadenzato
di due giovani innamorati che cercano di raggiungerlo, accompagnati dalle note ritmate e burlesche de La matchiche di Mayol, motivo in voga ai tempi della Belle Époque.
Se si potesse racchiudere icasticamente in una sola sequenza
di immagini il cinema di Mikhail Kobakhidze, cineasta georgiano (è
nato a Tbilisi nel 1939) dalla carriera singolarissima (la sua filmografia conta solo sei cortometraggi girati tra il 1961 e il 2003, l’ultimo
dei quali in Francia dove vive dal 1996: sei film in quarant’anni,
dunque), se una sola sequenza potesse rappresentarne l’emblema, questa appena descritta, tratta dal cortometraggio Le parapluie del 1966, potrebbe essere quella giusta. Vi si condensa tutto
il suo sguardo originale sul mondo: poetico, fiabesco, umoristico,
malinconico.
Del resto, come si potrebbe raccontare diversamente, il cinema
di Kobakhidze, se non con immagini? («Tutto è basato sulla plasticità del movimento, lo sguardo, la musica delle immagini, il sentimento. È impossibile raccontarli, sono fatti per essere guardati.
Prendiamone uno: La noce. Cosa se ne potrebbe dire? Un ragazzo
che si innamora di una ragazza che si sposa con un altro», si legge
in una sua intervista del 2006).
E così vengono in mente altre immagini, di altri luoghi, letterari
questa volta, per cercare di penetrare nel mondo ineffabile del suo
cinema. E il richiamo va immediato a Italo Calvino e alle sue Lezioni
americane.
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/ A little umbrella capriciously twirls above a roadside, in the
fields, under a bridge; after it, on the tune of a light and rhythmical
song in vogue during the Belle Époque - Mayol’s Le matchiche –
two young lovers try to catch it with a light and cadenced hopping.
If we could identify one only sequence of images as the perfect
figurative emblem of the production of Mikhail Kobakhidze – Georgian director (born in Tbilisi in 1939) with a very unique career (his
filmography includes only six short films shot between 1961 and
2003, the last one in France, where he has been living since 1996:
all in all, six films in fourty years) – if a single sequence could be
its symbol, that would probably be the one we described above,
taken from the 1966 short film Le parapluie. It sums up his original
view of the world: poetic, fairy-like, witty, melancholic.
On the other hand, how could we otherwise describe the cinema of Kobakhidze if not using images? («Everything is based on the
plasticity of movement, on the gaze, on the musicality of images,
on emotion. It is not possible to talk about them, they are meant to
be watched. Let’s choose one: La noce. What could we say about
it? A boy falling in love with a girl who marries someone else», he
said in an interview in 2006).
And so other images come to mind, together with other places
– literary ones, this time – in an attempt to enter the ineffable world
of his cinema. The immediate reference is to Italo Calvino and his
Lezioni americane (American Lessons).
Lightness, rapidity, precision, visibility, multiplicity are the
universal literary values Calvino saw as the «memos to the next
La leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità e la molteplicità
sono i valori universali della letteratura che Calvino intendeva «raccomandare al prossimo millennio» nelle conferenze che avrebbe
dovuto tenere all’Università di Harvard tra il 1985 e il 1986 (morì
poco prima), valori che sembra siano rinvenibili, per la più parte,
anche nei film brevi del maestro georgiano.
Già solo l’immagine dell’ombrellino volteggiante basterebbe a
evocare l’idea della leggerezza. Che si diffonde però estesamente
in tutti i suoi film, condotta da un linguaggio espunto da ogni elemento che potrebbe appesantirlo: niente dialoghi né voce narrante,
solo musica, canzonette e rumori che delineano il progredire narrativo e gli conferiscono il tono lieve e malinconico («la malinconia è la
tristezza diventata leggera», secondo Calvino), permettendo anche
all’elemento umoristico di farsi strada; il plot ridotto all’osso (schermaglie amorose, giochi di innamorati, incontri e distacchi, dispute
e rivalità); i personaggi non appesantiti da alcuna storia personale
o psicologismo, e tuttavia capaci di rendere veri i sentimenti che
vivono (un piano ravvicinato è sufficiente a darne conto).
Si capisce allora perché la carriera di Kobakhidze sia stata interrotta. Come si sarebbe potuta accordare quest’idea di cinema
della leggerezza, questo linguaggio senza peso, con i grevi, duri
ხილვადობა
სიმრავლე
სიზუსტე
სიმსუბუქე
სისწრაფე
სიმსუბუქე
სიმრავლე
სიზუსტე
ხილვადობა
სისწრაფე
მიხეილ
კობახიძე
millennium» in the lectures he was supposed to deliver at Harvard
University between 1985 and 1986 (he died shortly before); most
of these values may also be found in the short films of the Georgian
master.
The image of the twirling umbrella could already suffice to
evoke the idea of lightness, but it permeates all his films extensively,
through a language deprived of any heaviness: neither dialogues
nor narrating voice; just music, popular songs and noises that outline the narrative evolution and give it a light and melancholic accent (Calvino stated that «melancholy is sadness that has taken on
lightness»), allowing also some room for the humorous ingredient;
the minimal plot (love skirmishes, lovers’ games, encounters and
separations, rivalry and quarrels); characters who are not weighed
down by personal histories or psychologisms, and yet capable of
expressing real feelings (a close-up is sufficient).
It is therefore clear why Kobakhidze’s career came to a halt.
How could it have ever been possible to mediate between this idea
of a cinema of lightness, this weightless language, and the strict,
oppressive dictates of Socialist Realism (he was actually accused
of «formalism» and his career as a director was stopped)?
But the expressive economy of his cinema, the narrative
73
m. kobakhidze
dettami del realismo socialista (l’accusa che gli venne mossa fu di
«formalismo» e di fatto gli fu impedito di continuare a girare)?
Ma l’economia espressiva del suo cinema, la concisione narrativa che gli dà efficacia e suggestione poetica sono i tratti che lo caratterizzano anche come cinema della rapidità. In cui, per esempio,
è nel volgere di una giornata (La noce, citato) che cambia la vita di
un giovane (innamoratosi di una ragazza, si reca da lei per chiederla
in moglie, ma giunge proprio mentre lei si sta sposando con un
altro). Oppure l’incontrarsi e il perdersi di due giovani secondo le
stesse modalità: si incontrano all’incrocio di due strade che girano
attorno a un isolato, si perdono sulle stesse (Carrousel,1962). Oltretutto, la rapidità è connaturata alla forma breve, prediletta anche
da Calvino («la mia opera è fatta in gran parte di short stories»), e
che in Kobakhidze trova compimento nella ricerca dell’immagine
giusta, significativa, essenziale, esatta. Di quella esattezza che si
oppone alla vaghezza, all’astrazione, alla genericità («la peste» la
definiva Calvino, quella malattia invalsa non solo nella letteratura,
ma anche nella vita delle persone, delle società, delle nazioni che
«rende tutte le storie informi, casuali, confuse, senza principio né
fine»).
Cinema infine della molteplicità: di significati che si addensano,
si sovrappongono (eventi piccoli, minuti, che dischiudono un profondo senso malinconico della vita, dove tutto ciò che è cambia,
dove tutto passa ma vale la pena di essere vissuto pienamente,
dove si manifesta il senso precario e fugace dell’esistenza); di registri che si alternano come gli stati e le vicende di cui è intessuta la
vita di ognuno di noi.
Siamo tutti sospesi per aria come l’ombrellino, sembra volerci
dire Kobhakhidze, sospinti dal vento, dai capricci, dal desiderio,
dalla ricerca del mistero: non ci è dato che inseguirlo e perderci
dietro di esso.
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conciseness which gives it effectiveness and poetic power are the
same traits that make of it a cinema of rapidity. For example, the
life of a young man (in the above-mentioned Le mariage) changes
within a single day (he falls in love with a girl, so he goes to her
house, but when he arrives she is marrying another man). Or how
a boy and a girl meet and part in the same way: they meet at the
crossing of two roads circling a block, and they lose sight of each
other on those same roads (Carrousel, 1962).
Furthermore, rapidity is a feature that characterizes the short
form, a favourite of Calvino himself («much of my work is made up
of short stories»), and that in Kobakhidze’s works becomes a quest
for the correct, essential, meaningful and precise image. A precision opposed to vagueness, astraction, indefiniteness (Calvino
called it «the plague», a sickness that strikes literature, but also the
lives of people, societies and nations: «it makes all histories formless, random, confused, with neither beginning nor end»).
In conclusion, it is a cinema of multiplicity: of meanings crowding up, overlapping (little and minor events disclosing a deep,
melancholic sense of life, where everything changes, everything
passes but is worth to be lived in full, where the fleetingness and
the uncertainty of the existence shows itself); of registers which
alternate just as conditions and events intertwine in our own lives.
The message of Kobakhidze seems to be that we are all suspended in air like the little umbrella. We are pushed by the wind, by
whims, by desire, by the quest for mistery: we cannot but chase it
and get lost in doing so.
m. kobakhidze
Molodaya lioubov
Carrousel
/ Jeune amour
/ id.
Urss | 1961 | 7’
Di ritorno a casa dopo una spedizione, un giovane geologo scopre che la moglie non lo sta
aspettando.
/ A young geologist comes home after an expedition, but he finds out that his wife is not expecting him.
Urss | 1962 | 11’
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Giorgi Gersamia
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
interpreti/cast
Tanja Gavrilov,
Mikheil Kobakhidze
produzione/
production
MK Films
Un uomo e una donna si incontrano in modo assolutamente casuale in una grande città. Quindi
si perdono, altrettanto casualmente e per sempre.
/ A man and a woman meet by chance in a
big city. Then they lose sight of each other. By
chance and forever.
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Giorgi Gersamia
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
musica/music
Stanley Black
(Twelfth Street Rag)
interpreti/cast
Sergej Borodokin,
Natalya Zorina,
Mikheil Kobakhidze
produzione/
production
MK Films
75
m. kobakhidze
Qortsili
Qolga
/ La noce
/ Le parapluie
Urss | 1964 | 23’
Un giovane farmacista si innamora, si mette a
fantasticare su come riuscirà a sposare la sua
fiamma. Nella vita reale i suoi sogni forse non
riusciranno ad avverarsi.
/ A young chemist falls in love and starts
fantasizing about how he’s gonna marry his
sweetheart. However, his dreams might not
come true in real life.
76
Urss | 1967 | 19’
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Nikoloz Sukhishvili
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
musica/music
Charles Aznavour
(Les deux guitares)
suono/sound
Tengiz Nanobashvili
interpreti/cast
Gogi Kavtaradze,
Nana Kavtaradze,
Ekaterine
Veruleishvili
produzione/
production
I. Kobidze, MK Films
Un ferroviere vive in pace con la sua amata
accanto alla ferrovia. Improvvisamente nella loro
vita entra un ombrello, caduto da chissà dove. I
due cercano di impadronirsene.
/ A railwayman lives in peace with his sweetheart
beside the railway. Suddenly, an umbrella – fallen
from somewhere – enters their life. They try to
catch it.
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Nikoloz Sukhishvili
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
musica/music
Félix Mayol (La
matchiche)
suono/sound
Tengiz Nanobashvili
interpreti/cast
Gia Avalishvili, Jana
Petraitite, Ramaz
Giorgobiani
produzione/
production
Tito Baramidze, MK
Films
m. kobakhidze
Musikosebi
En chemin
/ Les musiciens
/ id.
Urss | 1969 | 13’
Due musicisti solitari si incontrano. Dapprima ne
sono felici, poi litigano. Alla fine la controversia si
trasforma in guerra aperta.
/ Two solitary musicians meet. At first they are
happy about that, but then they quarrel. In the
end, their argument turns into an open conflict.
Francia | 2003 | 13’
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Aleksandr Antipenko,
Abessalom
Maisuradze
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
musica/music
Georges Bizet
(Carmen)
suono/sound
Tengiz Nanobashvili
interpreti/cast
Mikheil Kobakhidze,
Gia Avalishvili
produzione/
production
MK Films
Un uomo cammina, trascinandosi tutti i beni che
ha accumulato nel corso della vita. Quando perde tutto ciò che possiede, percepisce la libertà
che gli è mancata fino a quel momento.
/ A man walks dragging all the goods he has
been accumulating during his life. When he loses everything, he can start tasting freedom.
sceneggiatura/
screenplay
Mikheil Kobakhidze
fotografia/
cinematography
Antoine Briot,
Nikoloz Sukhishvili
montaggio/editing
Mikheil Kobakhidze
musica/music
Frédéric Chopin
(Valse en la mineur
Op. 34 n°2, Valse
en si mineur Op.
69 n°2)
suono/sound
Jean-Paul Résimont,
François Colin
interpreti/cast
Cyr Chevalier
produzione/
production
Gérard Paulès
77
m. kobakhidze
Affiches
per / for
PAKO MASSIMO
Scuola Italiana
di Comix
78
Essere «vecchi»
di vent’anni,
continuamente con
le mani in pasta nel
mondo del fumetto,
dell’illustrazione,
dell’animazione.
Essere «vecchi» di
vent’anni e sentirsi
dannatamente giovani
come quei giovani che
sono linfa vitale per le
realtà come la Scuola
Italiana di Comix.
Come giovani, motivati
e intraprendenti sono
i ragazzi di ’O Curt.
Ci hanno chiesto
di collaborare per
realizzare uno degli
eventi che animeranno
il festival dei corti
di Napoli, ’O Curt
appunto, e siccome
alla Comix non siamo
mai cresciuti troppo e
ci piacciono i giovani
come noi... ovviamente
ci siamo buttati a
capofitto!
L’idea è stata di
progettare e realizzare
i manifesti per i
cinque corti realizzati
dal regista Mikheil
Kobakhidze tra il 1961
e il 1969: in un rigoroso
(ma non troppo) bianco
e nero, lasciandosi
guidare dalla poetica
delicata e a tratti
surreale del regista
georgiano. Coinvolte
nel progetto cinque
artiste/illustratrici che
hanno realizzato le
opere ispirate dal corto
a loro assegnato:
Stefania Chieffi, Mary
Cinque, Ilaria Grimaldi,
Romilda Lombardi
e Vittoria Piscitelli
hanno dato una spinta
rinnovata ai cinque
piccoli capolavori
georgiani.
/ Being twenty years
«old» and constantly
dealing with the
Carrousel
Stefania Chieffi
m. kobakhidze
world of comics,
illustrations, animation.
Being twenty years
«old» and feeling
young like the young
people representing
the lifeblood of the
Comix Italian School.
The organizers of the
Festival ’O Curt are
young, motivated and
resourceful too, and
they asked us to help
them carry out one
of the main events
of the Festival. We
threw ourselves into
this project, since we,
the Comix people,
are a bit child-like
and appreciate young
people like us.
The idea was to plan
and produce five
posters for the five
short films shot by
Mikheil Kobakhidze
between 1961 and
1969. A black and
white that seems to
Musikosebi
Mary Cinque
Qortsili
Ilaria Grimaldi
79
m. kobakhidze
be accurate, but not
too much, and looks
like the result of the
director’s delicate
and surreal style.
Each work was
inspired by a short
film and created by
one of the five artists/
illustrators: Stefania
Chieffi, Mary Cinque,
Ilaria Grimaldi,
Romilda Lombardi
and Vittoria Piscitelli.
They all gave new life
to five little Georgian
masterpieces.
Molodaya lioubov
Romilda Lombardi
80
Qolga
Vittoria Piscitelli
daniele
ciprì
il piano | isacco | sotto terra | un
amato funerale
d. ciprì
Le molte vite di / The many lives of Daniele Ciprì
Quando nel 2004 s’interrompe il sodalizio con Franco Maresco
sono pochi a immaginare che la carriera artistica di Daniele Ciprì è
di fatto solo agli inizi. L’offensiva cinica ha scavato un solco persino
troppo profondo nella pianura del cinema italiano, tanto da confinare
i suoi due artefici, terminata quell’esperienza, in un capitolo già archiviato della storia del nostro cinema. Così almeno pensano in molti.
Quello che si era sottovalutato è che Daniele Ciprì, prima che
un autore, era (è) un artigiano del cinema, e in quanto tale aveva
dalla sua un sapere legato al «fare cinema» dal valore inestimabile.
Da lì dunque il percorso che lo riconduce sul set non come regista ma come direttore della fotografia, riconnettendolo alla sua
identità di filmmaker e addirittura, ancora più indietro, alle origini di
assistente del padre fotografo di matrimoni. Una nuova/vecchia vita,
che lo porta a illuminare, tra gli altri, i film di Bellocchio, Celestini, S.
Guzzanti.
Nel 2011 il primo lungometraggio firmato da solo, il cupo È stato il figlio, arriva così come un nuovo, forse inatteso, spartiacque.
Dieci anni dopo quel 2004, Ciprì è al cinema con La buca (una
commedia: altro spiazzamento) ed è reduce da un nuovo film con
Bellocchio. Ma è anche costantemente in giro per l’Italia, insegnando cinema e prestando la sua opera di direttore della fotografia in
corti di giovani cineasti o in progetti laboratoriali, testimonianza di
una passione che non conosce barriere.
Uno sguardo retrospettivo al suo cinema non può dunque prescindere da questa produzione che si vorrebbe «minore», che poi significa, conoscendo Ciprì, uno sguardo nuovamente rivolto al futuro.
/ When the partnership with Franco Maresco came to a halt in
2004, nobody figured it would be the true beginning of the artistic
career of Daniele Ciprì. The provocative cynical season had been
a shock for the Italian cinema and their careers both seemed to be
over after their separation.
But people underestimated the fact that, besides being an author, Daniele Ciprì was (is) a film artisan, so he actually knew how
to make movies. This explains why he came back to the set as a
cinematographer, not as a director. He went back to his identity as
a filmmaker, reconnecting with the times when he worked with his
father as a wedding photographer. An old/new life, which led him to
light some movies by Bellocchio, Celestini, S. Guzzanti and others.
In 2011, his first individual feature film – the dark È stato il figlio
– was released and seen as a new unexpected watershed.
In 2014, he directed La buca (a comedy: another surprise) and
worked with Marco Bellocchio again. He is now travelling through
Italy to teach film courses and to work as the cinematographer of
short films by young filmmakers. He also contributes to projects
within workshops, showing a real devotion to cinema.
Looking back at his production means considering his socalled «minor works». And, knowing Daniele Ciprì, it is another way
to look forward.
83
d. ciprì
Il piano
Isacco
DANIELE CIPRÌ
FEDERICO TOCCHELLA
Italia | 2014 | 14’
Quattro uomini in una stanza buia. Aprire la porta e fuggire non è un’opzione. Attendere è la loro
unica possibilità. O almeno così sembra…
/ Four men in a dark room. Opening the door
and escaping is not an option. Waiting is their
only chance. At least, that’s what it seems…
84
Italia | 2013 | 15’
sceneggiatura/
screenplay
Elita Montini,
Mario Daddabbo,
Francesco Nikzad
fotografia/
cinematography
Daniele Ciprì
montaggio/editing
Enrica Gatto
suono/sound
Stefano Costantini
interpreti/cast
Gabriele Gattini
Bernabò
produzione/
production
Fondazione
Marche Cinema
Multimedia, Progetto
di Alta Formazione
Cineresidenze
Un bambino gioca nel parco con dei pupazzi
di plastilina. Il suo pupazzo preferito si chiama
Isacco, un bambino che come lui ha fiducia nel
mondo. Il padre di Isacco si chiama Abramo.
/ A child is playing with his clay figures in the
park. His favourite character is Isaac, a little boy
who trusts the world just like he does. Isaac’s
father is named Abraham.
Federico Tocchella ha diretto i corti Red Car (’05),
Discrasia (’07), L’amore ci dividerà (’09), oltre a numerosi spot.
/ Federico Tocchella directed the short films Red Car
(’05), Discrasia (’07), L’amore ci dividerà (’09), as well
as several commercials.
sceneggiatura/
screenplay
Federico Tocchella
fotografia/
cinematography
Daniele Ciprì
montaggio/editing
Gianni Vezzosi
musica/music
Daniele Furlati
suono/sound
Giorgio Giampà
interpreti/cast
Anatol Sassi, Mattia
Baldelli, Leonardo
Russo, Giovanni
Calcagno
produzione/
production
Federico Tocchella
d. ciprì
Sotto terra
Un amato funerale
MOHAMED HOSSAMELDIN
LUCA MURRI
Italia | 2014 | 17’
Stefano lavora in un garage frequentato da
clienti per i quali lui è un «invisibile». Soffrendo di
solitudine, cerca di costruire rapporti per uscire
dalla sua situazione e dal garage.
/ Stefano is «invisible» to the customers of the
garage where he works. Suffering from loneliness, he tries to get out of the situation and of
the garage.
Mohamed Hossameldin ha diretto i cortometraggi
Razvan (’12) e Making Dates (’14) e il documentario
Overlook Marcel (’13).
/ Mohamed Hossameldin directed the shorts Razvan
(’12) and Making Dates (’14) as well as the documentary film Overlook Marcel (’13).
Italia | 2014 | 18’
sceneggiatura/
screenplay
Mohamed
Hossameldin
fotografia/
cinematography
Daniele Ciprì
montaggio/editing
Miriam Palmarella
musica/music
Francesco Marchetti
suono/sound
Vincenzo Santo
interpreti/cast
Francesco Falchetto,
Chiara Mastalli,
Federico Giunti
produzione/
production
Mohamed
Hossameldin, RUFA
Alla notizia della morte della bisnonna, Luca,
aspirante rapper, accompagna al funerale la
nonna Italia, una violinista mancata che sembra
aver perso interesse per la vita.
/ When Luca, an aspiring rapper, learns about
his great-grandmother’s death, he goes to the
funeral with his grandmother. She is a violinist
manqué who appears to have lost interest in life.
Luca Murri ha diretto Cierresse (’11).
/ Luca Murri directed Cierresse (’11).
sceneggiatura/
screenplay
Luca Murri, Claudia
Marinelli
fotografia/
cinematography
Daniele Ciprì
montaggio/editing
Paolo Ballarini,
Patrizio Partino
musica/music
Brian Riente
suono/sound
Matteo Carnesecchi
interpreti/cast
Milena Vukotic,
Luca Murri, Giorgio
Colangeli
produzione/
production
Debora Leonardi,
Michele Leonardi
85
Nicola Giuliano. Le conseguenze della produzione
/ The consequences of production
Dal 1994 al 2014, dalla fondazione della Indigo Film all’Oscar come migliore produzione straniera per La grande bellezza:
vent’anni che hanno innalzato Nicola Giuliano ai vertici del cinema.
Vent’anni di dedizione a un lavoro che necessita prima di tutto di
passione sincera, devozione e grande spirito critico. Un gusto che
ha portato Giuliano – e la sua casa di produzione – a credere in vari
autori locali e a scegliere di legarsi, tra gli altri e con risultati straordinari, a Paolo Sorrentino, valorizzandolo a livello internazionale.
Numerose sono le nomination e molti i premi come miglior produttore vinti da Giuliano, segno evidente di una lucidità alla base
delle sue scelte produttive; lucidità che si unisce al coraggio e
all’entusiasmo di promuovere giovani autori esordienti. A tal proposito, e in linea con l’intrinseca natura di ’O Curt, merita di essere
ricordata l’attenzione nei confronti del cortometraggio, forma filmica su cui una casa di produzione può e deve investire sia da giovane società sia da realtà produttiva di consolidata e riconosciuta
importanza.
Tra i corti prodotti dalla Indigo, L’amore non ha confini (1998) e
La notte lunga (2001) di Paolo Sorrentino, Pausa (1999) di M. De
Virgilio e N. Scorza, L’ultimo rimasto in piedi (2001) di Ugo Capolupo, Heartless (2001) di Bruno Memoli, Ritratto di bambino (2002) di
Gianluca Iodice, Vomero Travel (2010) di Guido Lombardi.
Con l’augurio che il percorso e lo sguardo di Nicola Giuliano,
orgoglio della nostra città, continuino a risplendere e a illuminare
nuovi talenti attraverso i quali dare lustro al cinema italiano.
86
/ From 1994 to 2014, from the founding of Indigo Film to the
best foreign language film Oscar for La grande bellezza: twenty
years during which Nicola Giuliano has made it to the top of cinema. Twenty years of dedication to a work that requires real enthusiasm, devotion and a high critical sense. His taste has led him
– and his production company – to believe in some local authors
and to start an extremely fruitful partnership with Paolo Sorrentino,
making him internationally known.
Giuliano has received many nominations and awards for best
producer, a clear sign of his intelligent production choices; his clear
thinking is combined with the courage and the enthusiasm to support young emerging authors. In this regard, we must point out the
importance – in line with our Festival – given to short films. Film production companies can and have to invest in short films, whether
they are large and well-established companies or not.
Some of the short films produced by Indigo are: L’amore non
ha confini (1998) and La notte lunga (2001) by Paolo Sorrentino,
Pausa (1999) by M. De Virgilio and N. Scorza, L’ultimo rimasto in
piedi (2001) by Ugo Capolupo, Heartless (2001) by Bruno Memoli, Ritratto di bambino (2002) by Gianluca Iodice, Vomero Travel
(2010) by Guido Lombardi.
We hope that the career and the watchful eye of Nicola Giuliano, a pride of our city, can keep on shine and light up new talent
who will be able to give prestige to Italian cinema.
Michel
Gondry
fuori
scala /
off the
scale
Michel Gondry, dopo una carriera folgorante
nei formati brevi del videoclip e della pubblicità, esordisce al cinema con Human Nature nel
2001. Con Eternal Sunshine of the Spotless
Mind (’04) e The Science of Sleep (’06) s’impone come uno dei cineasti di riferimento della contemporaneità. Seguono, tra gli altri, The
Green Hornet (’11) e Mood Indigo (’13). Intanto realizza documentari (L’épine dans le coeur
nel 2009) e cortometraggi (Interior Design, per
il film collettivo Tokyo! nel 2008). Is the Man
Who Is Tall Happy? è il suo ultimo lavoro.
Michel Gondry, after a brilliant career as a
director of music videos and commercials,
made his cinema debut with Human Nature in
2001. Eternal Sunshine of the Spotless Mind
(’04) and The Science of Sleep (’06) made him
one of the greatest filmmakers of our times.
While making The Green Hornet (’11) and
Mood Indigo (’13), he directed the documentary L’épine dans le coeur (’09) and the short
Interior Design for the collective film Tokyo! in
2008. Is the Man Who Is Tall Happy? is his
latest work.
Is the Man Who Is Tall Happy?
An Animated Conversation with Noam Chomsky
MICHEL GONDRY
Francia | 2013 | 88’
Un incontro inatteso eppure lungamente cercato. Michel Gondry mette in scena le parole di Noam Chomsky
reinventando la forma-intervista attraverso un flusso di
disegni e animazioni ininterrotto che illustra dal vivo il
pensiero del linguista e filosofo politico.
Un film unico e inclassificabile, che esalta il talento visionario e giocoso di Gondry attraverso il confronto con
la lucidità del ragionamento propria di Chomsky. E la
domanda alla fine rimane quella, fanciullesca eppure
profondissima: come si può essere felici?
/ An unexpected encounter, though sought for a long
time. Michel Gondry is the author of this documentary
in which animation and drawings portray the life and
thought of philosopher and linguist Noam Chomsky.
A unique film exalting Gondry’s dreamy and witty talent by comparing him with Chomsky’s clear reasoning.
Finally, a childlike and yet profound question remains:
how can we be happy?
sceneggiatura/
screenplay
Michel Gondry
animazione/
animation
Michel Gondry,
Timothée Lemoine,
Valérie Pirson
montaggio/editing
Sophie Reine, Adam
M. Weber
suono/sound
Gautier de Faultrier,
Suzanne Goldish,
Aurélien Guégan
produzione/
production
Raffi Adlan, Georges
Bermann, Julie
Fong, Michel Gondry
89
MONDI IN
CORTO
institut français | et on
mangera des fleurs | glissière
| i’ii | le premier pas | instituto
cervantes | .sub | au revoir |
desayuno con diadema | zombi
istituto confucio | it’s drizzling |
nothing but the truth | shut | the
little violinist | goethe-institut
| armadingen | die ruhe bleibt |
nashorn im galopp | sonntag 3 |
conference | vedo nero
mondi in corto | inst. français
Il colpo di fulmine del Grenoble per gli haiku del cinema
/ Le coup de foudre du Grenoble pour les haikus du cinéma
CHRISTIAN THIMONIER
Console generale di Francia, Direttore Institut français Napoli / Consul general de France, Directeur Institut français Napoli
L’Istituto francese anche quest’anno dà il proprio sostegno alla
bella iniziativa della Mediateca Santa Sofia curata dall’Associazione
Tycho. Il nostro supporto completa l’azione dell’Institut français d’Italia in un campo prioritario della sua missione: il cinema.
Partner nella creazione di Artecinema, di Venezia a Napoli, luogo di accoglienza per il Napoli Film Festival – tutte iniziative della
società civile e del tessuto associativo –, il nostro Istituto è particolarmente felice di promuovere film che rappresentano un genere
ancora poco apprezzato perché poco conosciuto. In Francia ha
trovato la sua consacrazione con il Festival di Clermont-Ferrand;
che la possa trovare anche qui, a Napoli, città di sperimentazioni e
di curiosità. La vetrina fuori concorso consacrata alla Francia testimonia la varietà della sua produzione.
Da notare particolarmente la serata dedicata a Michel Gondry.
Le «forme brevi» hanno avuto un ruolo centrale nell’evoluzione del
suo itinerario artistico, fra i più originali dell’epoca. Se ce ne fosse
bisogno, il suo impegno per i videoclip e i cortometraggi dimostra
che il «corto» non è solo un giro di prova o una miniatura, ma può
essere un genere a sé.
Benvenuta dunque al Grenoble a questa XIV edizione degli
«haiku» del cinema!
/ L’Institut français apporte cette année encore son soutien à la
belle initiative de la Médiathèque Santa Sofia portée par l’Association Tycho. Notre soutien vient compléter notre action dans un secteur prioritaire pour l’action de l’Institut français d’Italie: le cinéma.
Partenaire de la création d’Artecinema, de Venezia à Napoli, lieu
d’accueil régulier pour le Napoli Film Festival, toutes initiatives de la
société civile et du tissu associatif, notre institut se réjouit particulièrement d’aider à la promotion de films qui représentent encore
un genre trop peu apprécié car mal connu. Il a pourtant trouvé ses
lettres de noblesse en France avec le Festival de Clermont-Ferrand.
Puisse-t-il les trouver ici aussi, à Naples, ville d’expérimentation et
de curiosité. La section consacrée, hors-concours, à la France est
témoignant de la diversité de sa production.
A noter tout spécialement: la soirée consacrée au cinéaste
Michel Gondry. Les formes brèves ont joué un rôle central dans
le développement de son itinéraire artistique, l’un des plus originaux de l’époque. S’il en était besoin, son engagement autour des
«clips» et des courts métrages démontre que le «court» n’est pas
seulement un galop d’essai ou une miniature, mais peut-être un
genre en soi.
Bienvenue donc au «Grenoble» pour cette XIVème édition des
«haikus» du cinéma!
91
mondi in corto | inst. français
Et on mangera des fleurs
(Pieds nus sur des orties)
LOÏC PAILLARD
Francia | 2014 | 25’
Fanatica delle grandi storie d’amore, Léa decide
di inventare la propria. Ben accetta di assecondarla per amore. Tenteranno di riscrivere la propria storia al rovescio.
/ Crazy about love stories, Léa decides to make
up her own. Ben accepts, in the name of love.
They will try to write their love story backwards.
Loïc Paillard è direttore della fotografia. Ha scritto e
diretto i cortometraggi Moteur (’11), Mademoiselle e
Her name is Crazy (’12).
/ Loïc Paillard is a cinematographer. He wrote and directed the short films Moteur (’11), Mademoiselle and
Her name is Crazy (’12).
92
Glissière
JEAN-MICHEL FÊTE
Francia | 2014 | 16’
sceneggiatura/
screenplay
Loïc Paillard
fotografia/
cinematography
Loïc Paillard
montaggio/editing
Julie Delord
musica/music
Matthias Leitchfried
suono/sound
Sylvain Teissier,
Romain Nicolas
interpreti/cast
Benoît Chauvin,
Norah Lehembre
produzione/
production
Loïc Paillard
In seguito a una rottura sentimentale, un uomo
si ritrova da solo ad occuparsi della sua piccola
bambina. È sopraffatto e stressato, e non riesce
a fare fronte ai suoi doveri.
/ After a breakup, a man has to look after his little girl. He is stressed and overwhelmed, so he
can’t fulfill his duties.
Jean-Michel Fête è attore e doppiatore. Ha diretto i
cortometraggi Le soyeux de la belette (’08), Lâcher la
rampe (’09), Welcome Jeanine (’10).
/ Jean-Michel Fête is an actor and a dubber. He directed the shorts Le soyeux de la belette (’08), Lâcher
la rampe (’09), Welcome Jeanine (’10).
sceneggiatura/
screenplay
Jean-Michel Fête
fotografia/
cinematography
Grégoire Tomat
montaggio/editing
Louis Goldschmidt
musica/music
Joce Mienniel
suono/sound
Mathieu Chatagnon,
Benoît Hery
interpreti/cast
Bruno Debrandt,
Carolina Jurczak,
Paloma Fête-Jawad,
Rong-Ying Yang
produzione/
production
Salam Jawad
mondi in corto | inst. français
i’ii
Le premier pas
KARL NIAUDOT
AURÉLIEN LAPLACE
Francia | 2014 | 9’
3 marzo 2018: scoppia la terza guerra mondiale.
Il mondo è devastato. Il conflitto deve finire. L’umanità si salverà a una sola condizione: conservare una fiamma in ogni modo possibile.
/ March 3 2018: World War III breaks out. The
planet is devastated. The conflict must come to
an end. Humanity would be safe on one condition: preserving a flame in every possible way.
Karl Niaudot è stato sound editor per numerosi spot
e cortometraggi. Ha lavorato a i’ii, suo film d’esordio,
per tre anni.
/ Karl Niaudot has been a sound editor for several
commercials and short films. He is now making his
debut wih i’ii, after working on it for three years.
Francia | 2014 | 26’
sceneggiatura/
screenplay
Karl Niaudot
animazione/
animation
Karl Niaudot
fotografia/
cinematography
Marine Garnier
montaggio/editing
Karl Niaudot
musica/music
Christine Eosics
suono/sound
Karl Niaudot
voci/voices
Nicolas Barbier,
Sara Meinnachbar,
Led Lag
produzione/
production
Karl Niaudot
Il sogno di Eric è l’apparizione quotidiana di una
giovane donna dall’altro lato della strada. Quando apprende in maniera brutale di doversi trasferire, Eric si decide a fare il primo passo.
/ Eric’s dream is the sight of a beautiful young
woman, everyday appearing right across the
street. When he abruptly learns that he has to
move, he decides to take the first step.
Aurélien Laplace ha diretto i corti Plutôt Rêver! (’01),
SoloS (’04), Borderline (’06), Intense (’07) e il documentario Hors-cadre (’03).
/ Aurélien Laplace directed the short films Plutôt
Rêver! (’01), SoloS (’04), Borderline (’06), Intense (’07)
and the documentary Hors-cadre (’03).
sceneggiatura/
screenplay
Aurélien Laplace
fotografia/
cinematography
Guillaume Faure
montaggio/editing
Hugo Sebon
musica/music
Jon Boutellier
suono/sound
François Meynot,
Romain Ozanne
interpreti/cast
Ambroise Carminati,
Elise Bernard,
Jérémy Malaveau,
Hervé Masquelier
produzione/
production
Fabien Guyot
93
mondi in corto | inst. cervantes
’O Curt e il cinema spagnolo / ’O Curt y el cine español
LUISA CASTRO
Direttore dell’Instituto Cervantes di Napoli / Directora Instituto Cervantes Nápoles
Rinnoviamo quest’anno la nostra collaborazione con il Festival
’O Curt, spinti dall’amore per il cinema come espressione di cultura
universale, e per il cinema spagnolo, come parte importante della
cultura europea contemporanea.
I film scelti per la vetrina Mondi in corto sono .Sub di Jossie Malis, Zombi di David Moreno, Au revoir di Toni Barrena e Desayuno
con diadema di Òscar Bernàcer.
I primi due, lavori di notevole fattura accomunati dalla mescolanza dei toni dell’ironia e dell’analisi sociale, affrontano due spaccati complessi della contemporaneità: da un lato l’integrazione e
la Babele dell’incomprensione tra popoli e lingue, dall’altro il diritto
alla vita e alla morte ai tempi della terza età.
Barrena e Bernàcer offrono invece due minimali rappresentazioni dell’esistenza che prendono corpo nell’immaginario quotidiano di un nostalgico viaggio in macchina e di una straniante e
inaspettata colazione tra sconosciuti.
I film selezionati si iscrivono in importanti festival di cortometraggi spagnoli, Madrid en corto e Cortos de la Comunidad Valenciana, che si ripropongono la distribuzione dei cortometraggi
prodotti dalle rispettive comunità spagnole.
Il Festival ’O Curt è dunque un’occasione importante per aprire
una finestra sul cinema spagnolo di qualità che sempre più spesso
si sta affermando a livello internazionale.
94
/ Renovamos este año nuestra colaboración con el Festival ’O
Curt, movidos por el amor al cine como expresión de cultura universal, y por el cine español, como parte importante de la cultura
europea contemporánea.
Los cortos seleccionados para Mondi in corto son .Sub de
Jossie Malis, Zombi de David Moreno, Au revoir de Toni Barrena y
Desayuno con diadema de Òscar Benàcer.
Los dos primeros, trabajos de considerable calidad, tienen en
común una mezcla de tonos entre la ironía y el análisis social y
examinan dos caras complejas del mundo contemporáneo: por un
lado la integración y la Babel de la incomprensión entre pueblos e
idiomas, por el otro, el derecho a la vida y a la muerte en la tercera
edad.
Barrena y Benàcer, en cambio, ofrecen dos representaciones
minimalistas de la existencia que cobran vida en el imaginario cotidiano de un nostálgico viaje en coche y de un extraño e inesperado
desayuno entre desconocidos.
Las películas seleccionadas forman parte de importantes festivales de cortometrajes españoles, Madrid en Corto y Cortos de
la Comunidad Valenciana, que tienen como objetivo la distribución
de los cortometrajes producidos por las respectivas comunidades
españolas.
El Festival ’O Curt es por tanto una ocasión importante para
abrir una ventana sobre el cine español de calidad que cada vez
más se va afirmando a nivel internacional.
mondi in corto | inst. cervantes
.Sub
Au revoir
JOSSIE MALIS
TONI BARRENA
Spagna | 2012 | 15’
Un’immigrata africana con dei problemi di comunicazione si scontra con la burocrazia di una
strana società in versione originale.
/ An African immigrant with communication
problems faces the bureaucratic difficulties of a
strange society in original version.
Jossie Malis ha diretto i corti di animazione Bendito
Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) e il corto di
finzione I Am Not Sleepy (’03).
/ Jossie Malis directed the animated shorts Bendito
Machine I (’06), II (’07), III (’09), IV (’12) and the short
feature film I Am Not Sleepy (’03).
Spagna | 2011 | 12’
sceneggiatura/
screenplay
Jossie Malis
fotografia/
cinematography
Nicolás Pinzón
montaggio/editing
Jossie Malis, Nicolás
Pinzón, José Luis
Farias
musica/music
Julie Reier
suono/sound
Alex Escutia, Alfonso
Sanz
interpreti/cast
Yollande Michele Elle
Aka´a, Abdel Driyaf
produzione/
production
José Luis Farias,
Alfonso Fulgencio
Un viaggio in auto: ricordi, astrazione. Non è la
tua storia, nemmeno la mia. Semplicemente, è
la nostra.
/ A road trip: memories, abstraction. It’s not your
story, not mine either. It’s just ours.
Toni Barrena ha lavorato al montaggio e alla postproduzione di numerosi spot e del documentario Despertar (’10). Au revoir è il suo primo cortometraggio.
/ Toni Barrena edited and post-produced numerous
commercials and the documentary film Despertar
(’10). Au Revoir is his first short film.
sceneggiatura/
screenplay
Toni Barrena
fotografia/
cinematography
Alex Barrera
montaggio/editing
Toni Barrena
musica/music
Arvo Pärt
suono/sound
David Pérez
interpreti/cast
Miguel Ángel
Barrena, Laura
Perán
produzione/
production
Toni Barrena, Alex
Barrera
95
mondi in corto | inst. cervantes
Desayuno con diadema
Zombi
ÓSCAR BERNÀCER
DAVID MORENO
Spagna | 2012 | 18’
I quarantenni Enrique e Aurora si svegliano una
mattina nello stesso letto dopo una notte in cui,
appena conosciutisi, hanno perso completamente le loro inibizioni.
/ Enrique and Aurora are two strangers in their
late forties. One morning, they wake up in the
same bed. They’ve had a most unusual night
during which they have lost all restraint.
Óscar Bernàcer ha diretto il documentario Las dos
orillas (’07) e i cortometraggi Les sabatilles de Laura
(’09) e Bikini: Una historia real (’14).
/ Óscar Bernàcer directed the documentary Las dos
orillas (’07) and the shorts Les sabatilles de Laura (’09)
and Bikini: Una historia real (’14).
96
Spagna | 2012 | 12’
sceneggiatura/
screenplay
Óscar Bernàcer
fotografia/
cinematography
Nacho Ramírez
montaggio/editing
Óscar Bernàcer
musica/music
Iván Capillas
suono/sound
Javier Peral, Iván
Martínez-Rufat
interpreti/cast
Carlos Blanco,
Rosario Pardo
produzione/
production
Jordi Llorca Llinares,
Joana Martinez
Ortueta
Se non ricordi più di niente, se hai lo sguardo nel
vuoto e se hai quasi dimenticato come si fa a
parlare… Sei uno zombie, no?
/ If you have no memory, a blank stare, you forgot how to talk… You’re a zombie, right?
David Moreno nel 2009 ha scritto e diretto il suo primo cortometraggio, Socarrat, che ha vinto premi in
oltre sessanta festival in tutto il mondo.
/ David Moreno wrote and directed his first short film,
Socarrat, in 2009. It won awards in more than sixty
festivals around the world.
sceneggiatura/
screenplay
David Moreno
fotografia/
cinematography
Javier Cerdá
montaggio/editing
Raúl de Torres
musica/music
Klaus&Kinski
suono/sound
Cristian Amores,
Juan Diego Yanda
interpreti/cast
Carlos ÁlvarezNóvoa, Marta
Belenguer, Daniel
Avilés
produzione/
production
Raquel Pedreira
mondi in corto | ist. confucio
Finestra a Oriente / 东方之窗
ANNAMARIA PALERMO
Direttore dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli «L’Orientale» / 那不勒斯东方大学孔子学院院长
L’Istituto Confucio di Napoli, dal dicembre 2007, promuove la
conoscenza della lingua e della cultura cinese nella nostra città. In
questi anni ci siamo adoperati per stimolare nei cittadini napoletani
l’interesse nei confronti di una società così antica e stratificata, tenendo sempre viva l’ispirazione tratta dal suo patrimonio millenario,
e allo stesso tempo alimentando la curiosità per i continui cambiamenti della Cina del XXI secolo.
Se la missione di un istituto come il nostro è quella di promuovere l’incontro tra mondi diversi e fornire gli strumenti, a chi lo desideri, per superare le barriere culturali antiche e ancora resistenti, la
collaborazione con una manifestazione come questa è un piccolo
passo nella giusta direzione. Nessun’arte sa raccontare la contemporaneità meglio del cinema, conducendoci in luoghi e tempi lontani, reali o immaginari; e così rappresentare, riflettere, re-inventare
di continuo la realtà circostante, aprendo squarci inattesi a curiosità
e conoscenza. Il cortometraggio, conciso e frammentario per sua
natura, è ancor più in grado di colpire il nostro immaginario con una
molteplicità di sguardi, suggestioni, emozioni.
È da questa voglia di confronto tra storie e tra visioni, che siamo felici di iniziare la nostra collaborazione con il Festival ’O Curt,
preziosa vetrina sul cortometraggio contemporaneo, in cui presentiamo quattro opere provenienti da Cina, Taiwan e Corea del Sud,
in una piccola «finestra» sulla produzione cinese e asiatica, augurandoci che questo sia solo il primo passo di un lungo cammino
verso Oriente, da proseguire insieme.
/ 那不勒斯东方大学从2007年正式向外开放起,至今已在他的本
土上,为传播和发扬光大中国语言和文化获得了相当可观的成
就。最近几年里,我们尽了最大的努力为本地的那不勒斯人们展
示了中国——这个具有伟大的古代文明和来自于千年传承的文化
和多层次的社会,与此同时,也让人们对他二十一世纪的发展和
变化而感到新奇。
若我们这所学院的任务是在于(至少本人认为)促进
不同世界之间的相互交流,或为各自的追求提供合适的工具的
话,帮助各方缩短相互间存在的文化差异,共同协作,就像为本
届活动作出贡献那样,那仅仅是我们在一条正确的道路上迈开的
第一步。
没有任何艺术形式能像电影视频那样,能向人们传递如
此众多直接和视觉的当代信息, 与此同时,又能把人们带入真
实的或想象的、遥远的过去和地方去;如此,能通过表现手段,
反思,再现周围的实况,打开对新知识和好奇心的缺口等来重新
体现现实。本电影短片,尽管它的实质是如此的简短而零碎,但
还是能够在我们的想象中赋予众多泛漪的回波、假设和情动。
借助这种渴求和对比:故事与视觉,在今年的短片电影
节上,让我们高兴地首次合作,于此珍贵的影廊上来展现当代短
片。在此,我们将打开一个面对中国和亚洲产片的小窗口,为展
示来自中国、台湾和韩国的四部短片。这对我们来说是一个宝贵
的窗口,我们希望这只是在漫步走向东方的长途中所迈出的第一
小步,我们还将肩并肩地不断共事下去。
97
mondi in corto | ist. confucio
毛毛雨 / It’s Drizzling
거짓 혹은 진실 / Nothing But
The Truth
LIEN CHIEN HUNG
Taiwan | 2014 | 25’
Tre adolescenti tendono una trappola a un
uomo, ma il piano fallisce quando lo uccidono
accidentalmente. Decidono quindi di nascondersi in Thailandia…
/ Three teenagers set a beauty trap for a man,
but they fail and kill him accidentally. Therefore,
they decide to hide in Thailand…
Lien Chien Hung ha diretto il documentario breve Reunion (’07) e il corto di finzione A-Way (’13).
/ Lien Chien Hung directed the short documentary
Re-union (’07) and the short film feature A-Way (’13).
98
sceneggiatura/
screenplay
Lien Chien Hung
fotografia/
cinematography
Lo Wayne
montaggio/editing
Lien Chien Hung
musica/music
Ko Da Bow
suono/sound
Huang Bonas
interpreti/cast
Wu Shu Wei, Lei J.C,
Yan Cheng Cheng,
Wang Tzu Chiang
produzione/
production
Lien Chien Hung,
Wang Uilin
WOO-SEOK JEON
Corea del Sud | 2013 | 7’
Una segretaria e il suo superiore in ufficio. Il resto
dello staff li guarda. E noi guardiamo loro attraverso un monitor a circuito chiuso. Cosa è falso
e cosa è vero di ciò che stiamo guardando?
/ A secretary and her superior in the office.
The other staff are watching them, and we are
watching this scene through a monitor. What is
false and what is true of what we’re watching?
Woo-Seok Jeon ha diretto il cortometraggio Log-in
(’13).
/ Woo-Seok Jeon directed the short film Log-in (’13).
sceneggiatura/
screenplay
Woo-Seok Jeon
fotografia/
cinematography
Hyeong-Geun Jo
montaggio/editing
Sol-Hui Kim
musica/music
Sang-Hyeap Park
produzione/
production
Myeong-Han Bae
mondi in corto | ist. confucio
小提琴家 / The Little Violinist
감각적 공해 / Shut
YANG WANG
SUN-YOUNG HONG
Corea del Sud | 2014 | 22’
A Cha Mee viene diagnosticata un’improvvisa
perdita dell’udito causata dallo stress. Decide di
recarsi presso una clinica audiologica, famosa
per la sua terapia «No Sound».
/ Cha Mee is diagnosed with sudden hearing
loss caused by stress. Finally, she decides to go
to an audiology clinic, which is famous for the
«No-Sound Therapy».
Sun-Young Hong ha scritto e diretto i cortometraggi
Blind Interview (’04) e -4C° (’09).
/ Sun-Young Hong wrote and directed the short films
Blind Interview (’04) and -4C° (’09).
Cina/Usa | 2014 | 15’
sceneggiatura/
screenplay
Sun-Young Hong
fotografia/
cinematography
Gyeong-Ho Kwak
montaggio/editing
Sun-Young Hong
musica/music
Ja-Hyun Kim
suono/sound
Yong-Ho Lee
interpreti/cast
Sang-Hee Lee, In-Sil
Gong, Ji-Hee Seo
produzione/
production
Seoung-soo Park
Chinatown, New York. Allevata da un padre che
rovista tra i rifiuti e tormentata dalle compagne
di classe benestanti, l’undicenne Xiaobao coltiva
da sola il suo grande talento per il violino.
/ Chinatown, New York. Raised by a trashpicking father and bullied by her wealthier classmates, 11-year-old Xiaobao nurtures her talent
for the violin all by herself.
Yang Wang, nata e vissuta in Cina, ha studiato negli Usa, dove ha realizzato i corti Dreamwalker (’11) e
Soup (’12).
/ Yang Wang, born and raised in China, went to college in the US, where she directed the short films
Dreamwalker (’11) and Soup (’12).
sceneggiatura/
screenplay
Yang Wang
fotografia/
cinematography
Eric Giovon
montaggio/editing
Matthew Slamowitz
suono/sound
Sawrab Karim, Hyo
Jin An, Ken Takeuchi
interpreti/cast
Qingyu Chen, Eric
Chen, Lilli Jacobs,
Scott Raven, Liyu
Chen, Brandon
Chang
produzione/
production
Jackie C. Lin
99
mondi in corto | goethe-inst.
É tedèsch e ’O Curt / Deutsche kurzfilme bei ’O Curt
MARIA CARMEN MORESE, JOHANNA WAND
Goethe-Institut Napoli
’O Curt, che bel nome! Così squisitamente napoletano, così
graziosamente intrigante. A noi tedeschi piace: IL festival di cortometraggi di Napoli.
Un vivissimo ringraziamento va alla Mediateca Santa Sofia e
all’Associazione Tycho che offrono al pubblico cinefilo partenopeo
una rassegna di eccellente valore artistico, dedicata a un genere in
costante ascesa nel cinema europeo del presente. Una vera scorpacciata di corti senza il rischio di indigestione. A pensarci bene un
rischio c’è: quello di innamorarsi perdutamente di questo genere
che ricorda immediatamente la prima ora del cinema.
Il Goethe-Institut è lieto di essere, con l’Institut français Napoli,
l’Instituto Cervantes e l’Istituto Confucio, tra i partner dell’iniziativa,
e poter mostrare al pubblico le migliori produzioni dai nostri paesi.
Proprio nel cortometraggio si condensa quel carattere genuinamente nazionale, quello stile particolare e profondamente legato
all’anima del proprio paese. Attualmente sono numerosissimi i registi in Germania provenienti da tutto il mondo che hanno messo il
cortometraggio al centro del proprio lavoro artistico. Essi operano
in stretto contatto con le accademie nazionali di cinema e con le
filmcommission, utilizzando le ottime possibilità di produzione a
loro disposizione tra Monaco, Berlino e Amburgo. Grazie a essi il
cinema tedesco si va costantemente arricchendo.
Sussuriamo ai registi che partecipano alla 14a edizione di ’O
Curt un affettuoso in bocca al lupo, mentre auguriamo al pubblico
«felicissime visioni».
100
/ ’O Curt steht im Neapolitanischen für „der Kurzfilm“ oder einfach: DAS Kurzfilmfestival Neapel. Ein herzliches Dankeschön an
die Mediateca Santa Sofia und die Associazione Tycho, die eine
großartige Filmreihe wiederbelebt haben. Das neapolitanische Publikum erwartet eine Schlemmerei an internationalen Kurzfilmen,
ohne Gefahr zu laufen, sich den Magen, d.h. die Augen zu verderben. Bei genauerem Hinsehen gibt es aber doch ein kleines Risiko:
man wird sich auf immer und ewig in dieses Genre verlieben, das
untrennbar mit der Geburtsstunde des Films verbunden ist.
Das Goethe-Institut schätzt sich glücklich, zusammen mit dem
Institut français Napoli, dem Instituto Cervantes und dem Istituto
Confucio zu den Partnern der Initiative zu gehören und dem Publikum eine Auswahl der besten deutschen Kurzfilme zeigen zu können. Gerade der Kurzfilm spiegelt einen unverfälschten Charakter
wider, diesen besonderen Stil, der zutiefst mit der Mentalität des
eigenen Landes verbunden ist. Zahlreiche Kurzfilmmacher aus der
ganzen Welt leben und arbeiten mittlerweile in Deutschland. Sie
agieren in engem Kontakt zu den nationalen Filmakademien und
den Filmkommissionen und nutzen die hervorragenden Produktionsbedingungen, die ihnen zwischen München, Berlin und Hamburg zur Verfügung stehen. Ihnen ist die konstante Bereicherung
der deutschen Kurzfilmszene zu verdanken.
Allen Teilnehmern des 14. Kurzfilmfestivals ’O Curt drücken
wir beide Daumen, während wir dem Publikum viel Spaß beim Zuschauen wünschen!
mondi in corto | goethe-inst.
Armadingen
Die Ruhe bleibt
PHILIPP KÄßBOHRER
STEFAN KRIEKHAUS
Germania | 2011 | 23’
Marito e moglie vivono in una fattoria isolata nel
nord della Germania. Lui apprende dalla radio
che un asteroide sta per colpire la Terra e cerca
di tenere nascosta la notizia a sua moglie.
/ A man and his wife live on an isolated farm in
northern Germany. He listens to the radio and
learns that an asteroid is approaching Earth, but
decides to keep it from her.
Philipp Käßbohrer ha diretto i corti Dein letzer Todestag (’05), Gemeinsam Allein (’08), Das Problem des
Schnellstfluges (’13), oltre a videoclip e serie tv.
/ Philipp Käßbohrer directed the shorts Dein letzer
Todestag (’05), Gemeinsam Allein (’08), Das Problem
des Schnellstfluges (’13), music videos and TV series.
Germania/Francia | 2013 | 14’
sceneggiatura/
screenplay
Philipp Käßbohrer,
Matthias Schulz
fotografia/
cinematography
Jakob Beurle
montaggio/editing
Jakob Beurle, Philipp
Käßbohrer, Karin
Steger
musica/music
Konstantin Gropper
suono/sound
Stefan Malchowski
interpreti/cast
Gernot Hertel, Karin
Graf
produzione/
production
Dani Barsch,
Matthias Schulz
Un pomeriggio ai margini di un set cinematografico, dal punto di vista di uno stagista incaricato
di bloccare il traffico mentre si gira. La sua sola
connessione con il set è un walkie talkie.
/ An afternoon at the edge of a large film set. A
intern is responsible for blocking off the street
during the filming. A walkie talkie is his only contact with the set.
Stefan Kriekhaus ha lavorato come sceneggiatore e
assistente alla regia in numerosi film. Ha diretto il cortometraggio Baden (’05).
sceneggiatura/
screenplay
Stefan Kriekhaus
fotografia/
cinematography
Patrick Orth
suono/sound
Matthias Haeb,
Jochen Jessuzek
interpreti/cast
Jakob Bieber, Irène
Moati, Jo Jarnias
produzione/
production
Stefan Kriekhaus
/ Stefan Kriekhaus has been the screenwriter and
the assistant director for several films. He directed the
short film Baden (’05).
101
mondi in corto | goethe-inst.
Nashorn im Galopp
Sonntag 3
ERIK SCHMITT
JOCHEN KUHN
Germania | 2013 | 15’
Bruno si aggira per le strade di Berlino. Cerca
di guardare dietro le facciate degli edifici e oltre
per trovare l’anima della città. Inaspettatamente
incontra un’anima affine.
/ Bruno is roaming Berlin to catch the soul of the
city, and he’s looking for it behind and beyond
the facades. He unexpectedly finds his kindred
spirit.
Erik Schmitt ha diretto i corti Fliegenpflicht für
Quadratköpfe (’04), Nun sehen Sie Folgendes (’10),
Forever (’13) e il documentario Solartaxi (’10).
/ Erik Schmitt directed the shorts Fliegenpflicht für
Quadratköpfe (’04), Nun sehen Sie Folgendes (’10),
Forever (’13) and the documentary Solartaxi (’10).
102
Germania | 2012 | 14’
sceneggiatura/
screenplay
Erik Schmitt,
Stephan Müller
fotografia/
cinematography
Johannes Louis
montaggio/editing
Steffen Hand, Erik
Schmitt
musica/music
Nils Frahm, David
Nesselhauf
suono/sound
Fedor Goritzki
interpreti/cast
Tino Mewes,
Marleen Lohse,
Folke Renken
produzione/
production
Fabian Gasmia
La terza di una serie di gite domenicali. Qui il
protagonista ha un appuntamento al buio con
la Cancelliera.
/ The third in a series about Sunday outings. In
Sonntag 3, the protagonist has a blind date with
the Chancellor.
Jochen Kuhn ha diretto numerosi corti, tra cui, oltre
alle serie Sonntag e Neulich, Lauter Anfang (’75), Die
Beichte (’90), Null (’13).
/ Jochen Kuhn directed several shorts, among which
the series Sonntag e Neulich, Lauter Anfang (’75), Die
Beichte (’90), Null (’13).
sceneggiatura/
screenplay
Jochen Kuhn
fotografia/
cinematography
Jochen Kuhn
montaggio/editing
Olaf Meltzer
musica/music
Jochen Kuhn
suono/sound
Olaf Meltzer
interpreti/cast
Jochen Kuhn
produzione/
production
Jochen Kuhn
mondi in corto | convegno
Vedo Nero. Il noir come rappresentazione della crisi / Film
noir as a representation of crisis
ROSARIO GALLONE
Scuola di cinema, televisione e fotografia Pigrecoemme
Che il noir sia il genere che racconti meglio una società in crisi
non è scoperta di oggi. È, invece, un elemento su cui riflettere il
fatto che nel terzo millennio a una società globalizzata corrisponda
una crisi globale e, di conseguenza, la crescita e la diffusione di una
narrativa «nera», in letteratura e nel cinema, globali.
I noir francesi e americani sono quelli che abbiamo imparato
ad amare nel secolo scorso, ma c’è ancora qualcuno che non si
sia reso conto della capillare diffusione del noir scandinavo? La
presenza, nell’ultimo Festival del Cinema di Venezia, di tre «neri»
italiani, quali Anime nere, Perez. e Senza nessuna pietà, è un caso?
Il successo della serie televisiva Gomorra, dopo quello di Romanzo
criminale, è una coincidenza?
Anche Cina e Oriente in genere stanno, da tempo, raccontando
il lato oscuro della crescita economica, e il nostro immaginario è
sempre più popolato di perdenti, poliziotti corrotti o sconfitti, criminali, uomini di legge senza legge o senza più fiducia nella legge…
Ma tutto questo è il prodotto distorcente delle nostre paure più
profonde nei confronti dei cambiamenti epocali che stiamo affrontando oppure è la spietata fotografia della realtà?
Nel convegno «Vedo Nero», che il Festival ’O Curt organizza
in collaborazione con l’Institut français, il Goethe-Institut, l’Instituto
Cervantes, l’Istituto Confucio, e coordinato dalla Scuola di cinema
Pigrecoemme di Napoli, si confrontano sul tema: Vincenzo Esposito, Gino Frezza, Marco Ottaiano, Annamaria Palermo e Johanna
Wand.
/ It is already assumed that film noir is the genre that best describes a society in crisis. However, we need to consider that, in
the third millennium, we have a global society corresponding to a
global crisis and, consequently, to the spread and the increase of a
dark trend in global literature and cinema.
In the last century, we learnt to love American and French noir
films, but is there anyone who hasn’t realized yet the wide distribution of Scandinavian film noir? Is the presence of three Italian noir
films (Anime nere, Perez. and Senza nessuna pietà) at the last Venice Film Festival pure coincidence? And what about the success of
the Italian TV series Gomorra and Romanzo criminale?
China and the Far East in general have long been describing
the dark side of economic growth. Therefore, our collective imaginary is now full of losers, corrupt or failed cops, criminals, lawless
lawmen or lawmen who don’t believe in justice anymore.
But where does this come from? Is this the sick product of our
deepest fears concerning the major changes we are facing? Or is it
the harsh portrait of reality?
The conference «Vedo Nero» is coordinated by the Neapolitan Pigrecoemme Film School and organized within the Festival ’O
Curt, in collaboration with the Institut français, the Goethe-Institut,
the Instituto Cervantes and the Confucius Institute. A group of experts – made up of Vincenzo Esposito, Gino Frezza, Marco Ottaiano, Annamaria Palermo and Johanna Wand – will discuss the
matter.
103
CliCiak XVII edizione / The 17th CliCiak
ANTONIO MARALDI
Una mostra frutto della selezione delle oltre 1.300 immagini
inviate, da quasi una cinquantina di fotografi, alla diciassettesima
edizione di CliCiak, concorso nazionale per fotografi di scena, a
documentazione di una settantina di film. Iniziativa unica nel suo
genere, CliCiak, ideato e organizzato dal Centro Cinema Città di
Cesena a partire dal 1998, mette a confronto le foto dei film, anche
documentari, cortometraggi e per la televisione, dell’ultimo triennio
(2011-2013), chiamando una giuria di esperti a indicare la miglior
fotografia, in bianco e nero e a colori, e la miglior serie, sia in bianco
e nero che a colori. A questi, si aggiungono i premi speciali «Ritratto
di attore sul set» assegnato dalla direzione di Ciak e «Giuseppe
e Alma Palmas» (per un fotografo per la prima volta presente al
concorso).
La giuria di quest’anno, composta dalla storica della fotografia
Giuseppina Benassati, dal critico Cesare Biarese e dal fotografo
Franco Bellomo, ha premiato i fotografi Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera di Emma Dante, miglior bianco e nero), Francesco Piras (L’arbitro di Paolo Zucca, miglior serie bianco e nero),
Andrea Di Lorenzo (Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, miglior
colore), Gianni Fiorito (La grande bellezza di Paolo Sorrentino, miglior serie colore).
Segnalazioni sono andate a: Paolo Bianchi (Bellas mariposas di
Salvatore Mereu), Simone Falso (La prima neve di Andrea Segre),
Fabrizio Di Giulio (Ti ho cercata in tutti i necrologi di Giancarlo Giannini), Claudio Iannone (L’intrepido di Gianni Amelio), Lia Pasqualino
(Viva la libertà di Roberto Andò), Angelo R. Turetta (Miele di Valeria
/ An exhibition resulting from the selection among more than
1300 images taken on the set of about seventy films and submitted by about fifty photographers to the 17th CliCiak, a national
competition for still photographers. CliCiak, a one-of-a-kind initiative, was first conceived and organized in 1998 by the Cesena Cinema Center. A jury of experts has to evaluate photos taken from
movies, documentaries, short films, and TV in the last three years
(2011-2013). It has to choose the best black-and-white photo and
the best colour one, as well as the best black-and-white series of
photos and the best colour one. Besides these categories, there
will be two special awards: «Ritratto di attore sul set» (Portrait of
actor on the set), given by the director of the magazine Ciak, and
«Giuseppe e Alma Palmas» (Giuseppe and Alma Palmas), meant
for a photographer at his/her first participation in the competition.
The jury, made up of the photography historian Giuseppina
Benassati, the critic Cesare Biarese and the photographer Franco
Bellomo, has awarded the prizes to the following photographers:
Valentina Glorioso (Via Castellana Bandiera by Emma Dante, best
black and white), Francesco Piras (L’arbitro by Paolo Zucca, best
black-and-white series), Andrea Di Lorenzo (Un giorno devi andare
by Giorgio Diritti, best colour), Gianni Fiorito (La grande bellezza by
Paolo Sorrentino, best colour series).
Also worthy of mention were: Paolo Bianchi (Bellas mariposas
by Salvatore Mereu), Simone Falso (La prima neve by Andrea
Segre), Fabrizio Di Giulio (Ti ho cercata in tutti i necrologi by
Giancarlo Giannini), Claudio Iannone (L’intrepido by Gianni Amelio),
105
Golino e Salvo di Grassadonia e Piazza) e Loris T. Zambelli (Altri tempi di Marco Turco
e Bianca come il latte, rossa come il sangue di Giacomo Campiotti).
Il premio «Giuseppe e Alma Palmas» è stato assegnato a Mauro Santoro (Il Sud
è niente di Fabio Mollo). Il premio speciale «Ciak – Ritratto di attore sul set», indicato
dalla redazione del magazine diretto da Piera Detassis, è andato per la sezione bianco
e nero a Silvia Profumi (Zoran il mio nipote scemo di Matteo Oleotto) e per la sezione
colore a Paolo Ciriello (La mafia uccide solo d’estate di Pif).
Al di là della competizione, CliCiak è stato pensato per rendere testimonianza del
lavoro prezioso dei fotografi di scena e allo stesso tempo per implementare una fototeca sul cinema italiano contemporaneo che ha superato le 14.000 stampe.
106
Lia Pasqualino (Viva la libertà by Roberto Andò),
Angelo R. Turetta (Miele by Valeria Golino and
Salvo by Grassadonia and Piazza) and Loris T.
Zambelli (Altri tempi by Marco Turco and Bianca
come il latte, rossa come il sangue by Giacomo
Campiotti).
The «Giuseppe and Alma Palmas» award
has been given to Mauro Santoro (Il Sud è niente by Fabio Mollo). The winners of the special
award «Ciak – Ritratto di attore sul set» have
been determined by the editorial staff of the
magazine directed by Piera Detassis: Silvia Profumi (Zoran il mio nipote scemo by Matteo Oleotto) has been awarded for the black and white
category, while Paolo Ciriello (La mafia uccide
solo d’estate by Pif) has been awarded for the
colour category.
Not only was CliCiak conceived as a competition, but also as a way to bear witness to
the valuable work of still photographers. Moreover, it helps enlarge the photographic archive
on Italian contemporary cinema, that already
includes more than 14.000 photos.
a cura di/edited by
Comune di Cesena
Assessorato alla
Cultura e Promozione
Centro Cinema Città
di Cesena | Regione
Emilia Romagna
institut français Napoli
via Crispi | 86
Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille | 60
luoghi/
venues
INDICE DEI FILM / FILM INDEX
.Sub, 93
A peu de chose près, 20
Abymée, 21
Armadingen, 99
AS636NH Ad memoriam, 58
Au revoir, 93
Bahar im Wunderland, 22
Bendito Machine V - Pull the Trigger, 40
Bianca e i colori, 64
Bishtar az do saat / More Than Two Hours, 23
Buona Fortuna, 50
Canis, 40
Carrousel, 73
Casitas, 24
Castillo y el Armado, 41
Cerchio, 64
Ciao mamma, 50
Cosa succede!?, 58
Desayuno con diadema, 94
Di tutto, il nulla, 65
Die Ruhe bleibt, 99
Dottor Asl, 65
Dün Bugün Yarın / Yesterday Today Tomorrow, 25
Ehi muso giallo, 26
El ruido del mundo, 41
Emilie, 42
En chemin, 75
Et on mangera des fleurs (Pieds nus sur des orties), 90
Facing Off, 51
Февраль / February, 27
Glissière, 90
Home & Key, 28
Humanexus, 42
i’ii, 91
Il mio corpo a maggio, 51
Il piano, 82
Instalife, 59
Is the Man Who Is Tall Happy?, 87
Isacco, 82
毛毛雨 / It’s Drizzling, 96
Janvier, 52
Ka’ Moka Kamma fa, 59
L’homme qui avait perdu la tête, 43
La larme du bourreau, 29
La máquina de los rusos, 30
La strada di Raffael, 52
La torre di Davide, 53
Land, 43
Le premier pas, 91
Like Me, 66
Lost and Found, 44
Lovearthcam, 60
Madre Arena, 44
Mal di terra, 53
Molodaya lioubov / Jeune amour, 73
Musikosebi / Les musiciens, 75
Najes / The Unclean, 31
Nashorn im Galopp, 100
No Place Like Home, 45
Not Anymore: A Story of Revolution, 32
거짓 혹은 진실 / Nothing But The Truth, 96
Ona meta / Off Season, 33
Per un’ora d’amore, 54
Pig Wormer, 60
Pop Art, 54
Premier Automne, 45
Qolga / Le parapluie, 74
Qortsili / La noce, 74
安居 / Rest is Pending, 34
Riprendimi, 66
Sexy Shopping, 55
Shadow, 35
감각적 공해 / Shut, 97
Sonntag 3, 101
Sotto terra, 83
Sunny, 36
The Gift, 46
小提琴家 / The Little Violinist, 97
The Passenger, 61
Tin & Tina, 37
Un amato funerale, 83
Unconnected, 67
Uoldìsnei, 55
Vulcani(da)mare, 61
Welcome Back to Naples, 67
Wind, 46
Zombi, 94
Montaggio
Sonorizzazione
Correzione Colore
Doppiaggio
Riversaggi
Via Carducci 19 - 80121 Napoli
www.annonaproduction.com
[email protected]
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più recenti tecnologie richieste dalla
moderna
industria
audiovisiva.
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completo supporto alle vostre esigenze.
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delle strutture leader del mercato grazie
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collaborazioni dei professionisti che ci
affiancano. I nostri prezzi sono studiati su
misura per incontrare le richieste dei
vostri progetti e del vostro budget.
si ringraziano
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media partner
ristorante
Via Crispi 89 - Napoli
Il Festival del cortometraggio ’O Curt è un'iniziativa del progetto “Napoli Città Giovane: i giovani costruiscono il futuro della Città”, promosso dall'Assessorato ai Giovani e Politiche Giovanili, Creatività e Innovazione
e realizzato nell’ambito dei Piani Locali Giovani - Città Metropolitane, promossi e sostenuti dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani.
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