Federica Ielasi
 Disinvestimento
 Cartolarizzazioni
 Lease-back
 Factoring
 La
cartolarizzazione è la cessione di attività
o beni di una società definita tecnicamente
originator, attraverso l'emissione ed il
collocamento di titoli obbligazionari.
 Il
credito viene ceduto a terzi, e il rimborso
dovrebbe garantire la restituzione del
capitale e delle cedole di interessi indicate
nell'obbligazione. Se il credito diviene
inesigibile, chi compra titoli cartolarizzati
perde sia gli interessi che il capitale versato.
I
beni vengono ceduti a società-veicolo (SPV,
società cessionaria abilitata ad emettere i
titoli in cui sono incorporati i crediti ceduti)
che ne versano al cedente il corrispettivo
economico ottenuto attraverso l'emissione ed
il collocamento di titoli obbligazionari.
 Per
lo più i beni ceduti sono costituiti da
crediti, tuttavia possono essere immobili,
strumenti derivati o altro.
 Lo
schema di base che caratterizza
l'operazione di cartolarizzazione si articola in
quattro fasi principali:




L'individuazione del pacchetto di crediti, in
bonis e/o in sofferenza, che saranno oggetto
della cartolarizzazione
La cessione di questo pacchetto
L'emissione di titoli rappresentativi dei
portafogli ceduti
Il collocamento di questi titoli sul mercato, per
reperire i fondi necessari a finanziare l'acquisto
del credito



Il cedente, c.d. originator, è colui che decide di
cedere tutto o parte dei suoi crediti, in bonis o in
sofferenza, ad un altro soggetto
Il cessionario, definito special purpose vehicle
(società veicolo - SPV), è colui che acquisisce i
crediti ceduti ed emette i titoli. Secondo quanto
disposto dalla legge, il cessionario deve essere un
intermediario appositamente costituito e deve avere
un'operatività ridotta e ben circoscritta all'operazione
di cartolarizzazione
Gli investitori sono coloro che sottoscrivono i titoli
emessi dal cessionario. Può trattarsi di investitori
professionali o non professionali; la presenza di
questi ultimi implica un onere di valutazione del
merito del credito da parte di un operatore terzo
(l'agenzia di rating)
 Le
obbligazioni emesse sono divise in classi a
seconda del rating (AAA,AA,BBB,BB etc.. fino
alla partecipazione azionaria), con un merito
creditizio che è minore quanto più è alto il
livello di subordinazione nella restituzione
del debito obbligazionario.
 La
cartolarizzazione è una cessione pro
soluto, cioè non vi è garanzia della solvenza
del debitore ceduto e i rischi gravano sui
portatori dei titoli.

Particolare formula di locazione finanziaria in
base alla quale l'Utilizzatore vende alla società
di leasing il bene per poi richiederlo alla stessa
in locazione finanziaria.

Il cedente pertanto si trasforma da proprietario
del bene ad utilizzatore

Il lease-back consente all'alienante di liberare
capitali altrimenti immobilizzati in mezzi
aziendali ottenendo liquidità pur conservandone
l'utilizzo contro la corresponsione all'istituto
erogante il leasing dei canoni mensili.
 L’Italia
è tra i primi mercati di factoring a
livello mondiale
 Il
factoring italiano rappresenta circa l’8%
del PIL
 Il
factoring italiano riguarda mediamente
oltre il 10% dei crediti commerciali delle
imprese
 Il
factoring è un contratto che prevede il
trasferimento di crediti, solitamente non
ancora ceduti, vantati da imprese, enti
pubblici e privati, ad un operatore
specializzato (factor)
 Il
factor può soddisfare tre ordini di bisogni
della clientela:



Gestionali
Finanziari
Di garanzia
 Bisogni


Amministrazione dei crediti trasferiti
(informazioni sui debitori, contabilizzazione…)
Riscossione e recupero crediti
 Bisogni

finanziari
Anticipo di una certa parte dei crediti oggetto
della cessione prima della relativa scadenza
 Bisogni

gestionali
di garanzia
Assunzione da parte del factor del rischio di
insolvenza del debitore

Il rapporto tra pagamenti immediati e pagamenti
dilazionati per le imprese intervistate è
mediamente pari al 14,5%

Il credito commerciale è quindi un fenomeno
estremamente diffuso in Italia

Sul mercato domestico, solo il 41% degli
intervistati è pagato mediamente entro 90 gg., il
39% ha tempi medi di incasso compresi tra 90 e
120 gg., gli altri incassano mediamente tra 120 e
180 gg. (10%) oppure oltre 180 gg. (10%)
 L’elevato
ritardo nei pagamenti da parte dei
clienti è visto come il principale problema
nell’utilizzo del credito commerciale,
insieme all’elevato costo di gestione del
rapporto creditizio con la controparte.
 Di
rilievo anche l’insolvenza dei clienti e la
difficoltà nel valutare l’affidabilità della
controparte.
Italia
Mondo
Pro-soluto
52%
58%
Pro-solvendo
48%
42%
Totale
100%
100%
 Cosa
pensano le imprese italiane sul
factoring?
 Come
lo utilizzano e ne valutano la
convenienza?
 Quali
sono gli elementi di soddisfazione o
insoddisfazione nel rapporto di factoring?
 Quali
sono le prospettive del factoring nei
nuovi scenari IAS e Basilea 2?
Risposta
Percentuale
Una forma di finanziamento alternativa al
credito bancario
16%
Una forma di finanziamento
complementare al credito bancario
26%
Una forma di garanzia del buon fine dei
crediti commerciali
25%
Uno strumento per gestire
professionalmente il credito
19%
Una forma di recupero dei crediti insoluti o
problematici
7%
Altro – non so
7%
Risposta
Percentuale
Ad esigenze di liquidità
36%
Al forte sviluppo aziendale
22%
All’esigenza di assicurare i
crediti
17%
All’esigenza di far gestire i
crediti a terzi
10%
Al razionamento dei crediti
bancari
9%
All’esigenza di recuperare
insoluti
6%
Risposta
Percentuale
Al rimborso dei debiti (verso banche e
fornitori)
62%
Al finanziamento dello sviluppo delle
vendite
19%
All’investimento in titoli o altre
attività fruttifere
1%
Altro
18%

I debitori ceduti vedono la cessione come un
fatto normale di gestione (38%)

Oppure come un evento fastidioso, che fa
perdere il contatto con il fornitore (31%)

Oppure come un sintomo di difficoltà finanziarie
del fornitore (15%)

O ancora come un segno che il fornitore è
attento alla gestione dei propri crediti e alla
programmazione dei flussi (11%)
Risposte
Percentuale
Favorisce lo sviluppo
dell’impresa
22%
Migliora la gestione della
tesoreria (certezza dei flussi di
cassa futuri)
26%
Alleggerisce l’indebitamento e
quindi migliora la struttura
finanziaria
28%
Migliora l’assetto di bilancio
dell’impresa
11%
Il credito commerciale
sottostante riduce il rischio del
finanziatore
7%
Altro
6%
Scarica

Cessione attività - Dipartimento di Economia