Progetti
Adolfo F. L. Baratta
In quanto sede dell’antica Università
fondata nel 1364 da Casimiro III, Cracovia rappresenta, insieme a Praga, uno
dei primi e più importanti centri culturali mitteleuropei. Attualmente, la capitale della regione della Piccola Polonia
conta 12 istituzioni universitarie,10.000
corsi e 150.000 studenti su una popolazione complessiva di circa 750.000 abitanti. In una di queste sedi universitarie
(l’Accademia di Cracovia), si inserisce il
progetto di Romuald Loegler per l’ampliamento della Facoltà di Economia.
Loegler è uno dei professionisti più in
vista nella oramai consolidata nuova
generazione di architetti polacchi:
atelier loegler
Financial Institute,
Facoltà di Economia
a Cracovia
Il rivestimento di laterizio cela completamente
le partizioni orizzontali dei diversi solai.
Nella pagina a fianco:
su entrambi i lati più corti si affacciano gli spazi
dedicati alla distribuzione verticale.
FOTOGRAFIE Wojciech Krynski
come per altri, nella sua attività il tradizionalismo conservatore viene messo in
discussione per una architettura sperimentale che combina visioni simboliche e ricerca tecnica.
Il programma progettuale di Loegler
comprende due fabbricati distinti: il
primo destinato ad ospitare lo Sport
Institute e il secondo quale sede del
Financial Institute. I due corpi di fabbrica, che si articolano su una maglia strutturale di 6,80x6,30 m, realizzati in
momenti diversi, sono collegati tra loro
da un ponte sospeso all’altezza del terzo
livello.
Mentre per il primo edificio Loegler ha
previsto l’impiego di una struttura in
acciaio e un involucro in vetro, per il
Financial Institute il progettista ha scelto
una soluzione massiva caratterizzata
dalla presenza di un rivestimento in
laterizio faccia a vista.
L’edificio, a pianta compatta rettangolare, si sviluppa su otto piani fuori terra e
due interrati: al piano terra, sono collo-
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cati gli spazi di accoglienza, mentre ai
livelli superiori si trovano le aule
(dimensionate per una capienza di circa
50 studenti), i laboratori di lingua e le
sale studio; le stanze per i docenti sono
sistemate negli ultimi due piani dell’edificio. I due piani interrati sono destinati a parcheggi e vani tecnici.
La parte centrale dell’edificio, priva di
affacci diretti verso l’esterno, è occupata dai corridoi di distribuzione orizzontale, oltre che dal nucleo dei servizi,
da ampi spazi tecnici (cavedi) e da
imponenti ascensori in acciaio.
I collegamenti verticali, a percorrenza
pedonale, sono concentrati alle estremità nord e sud dell’edificio e chiudono, con un’ampia parete vetrata a tutta
altezza, sorretta da una struttura modulare in alluminio estruso, i due prospetti più corti. Questi ultimi sono i meno
rilevanti della composizione architettonica che, invece, acquisisce importanza
e severità geometrica soprattutto nei
prospetti esposti ad est ed ovest.
Il basamento, che segna il piano terra
con un volume pieno, è interrotto
esclusivamente dal corpo vetrato che
costituisce l’ingresso, mentre il coronamento è realizzato con un elemento
trasparente orizzontale.
Il linguaggio architettonico richiama
alla memoria i grandi Maestri della
Scuola di Chicago, in particolare
Dankmar Adler e Louis Sullivan: il
primo livello che funge da basamento,
il ritmo serrato dell’alternanza di vuoti
(vetro) e pieni (laterizio) nei piani
intermedi che determinano una rigorosa verticalità, il segno ripetitivo del
motivo in facciata e l’estremità superiore dell’edificio, chiusa da una sorta di
cornice, attribuiscono al progetto quella severità tipica dell’architettura tardo
ottocentesca.
Nella realtà, l’espressione classica di un
corpo pieno in laterizio con sottili tagli
verticali è reinterpretata in chiave
moderna. In effetti, il progetto di
Loegler è essenzialmente riconducibile
ad una scatola di vetro completamente
avvolta da un imponente involucro in
L’edificio è
caratterizzato
dall’alternanza
verticale tra aperture
vetrate e setti murari
in mattoni di laterizio
faccia a vista.
In corrispondenza
del terzo piano, si trova
il ponte di collegamento
tra lo Sport Institute
e il Financial Institute.
Pianta del piano terra.
Nella pagina a fianco:
prospetto ovest.
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PROGETTI
Particolare della facciata caratterizzata
dall’alternanza di vuoti e pieni.
Dettagli (prospetto e sezioni) dell’involucro edilizio.
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laterizio che, oltre all’innegabile valore
estetico, costituisce uno schermo che
ripara il volume trasparente: un vero e
proprio filtro di protezione e controllo
delle condizioni ambientali.
Il risultato, come altri progetti dello
stesso autore, esprime senz’altro, confermandola, la tendenza di Loegler a svincolare l’architettura da “schemi compositivi semplificati e ricondurla alla frammentazione espressionista che caratterizza la cultura polacca”. ¶
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PROGETTI
Scheda tecnica:
Progetto:
Atelier Loegler,
Romuald Loegler,
Collaboratori:
Przemyslaw Czubaj, Dariusz
Rehan, Krysztof Wlasinski
Strutture:
Biprowumet, Kazimierz Basista
Superficie coperta: 2.554 m2
Cronologia:
2001, progetto;
2004, costruzione
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Financial Institute, Facoltà di Economia a Cracovia